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Bergamanent #02 - Un’interpretazione di Nicola Feninno
Illustre signore, illustri signori mi presento son Francesco Zignoni: ingegner pasticcione, fiero appassionato delle palle di cannone. Vissi a San Giovanni Bianco, cittadina montana, ai tempi gloriosi della dominazion veneziana. Tu devi saper, o esìmio lettore moderno, che al tempo mio primitivo la palla del cannon era fatta di ferro all’esterno, - e di ferro ripieno era pure l’interno niente polvere da sparo, nessun esplosivo. “Quello che serve è una grande invenzione” - pensai tra me e me “quello che serve è una bella esplosione!” Capite perché? E’ semplice deh! È per far in modo che la palla del cannone sopra citata, di polvere da sparo ben ben caricata, non solo ferisca il bastione rivale, - formando una breccia, un buco banale ma al nemico maiale faccia molto, ma molto, ma molto più male. Così partii, il sorriso sul volto, la mia idea nel capoccione Diretto alla corte del sire monarca imperatore spagnuolo. Mi ricevette; voleva una dimostrazione della mia gran invenzione. Maledetta funesta agitazione: non fui abbastanza pignuolo. Succese così Io dissi “son pronto!” Il sire era attento. Era quasi il tramonto. La bomba scoppiò. Ohibò! Non partì! Non decollò! Scoppio proprio lì! E lì c’ero mi! Mi chiamo Francesco, Zignoni il cognome, inventor de la bomba, la bomba che esplode. Finii nella tomba, non so bene come, so solo che il modo, ancor oggi, mi rode.
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rEnzo aMurri, Erri DE Luca, Lo r, vista Boris Paho l’intellettuale e sla Li, ta Vi ‘ DrEa sErgEj roic, an oMo VErri, ac gi si, rE Va VaLErio ELLa, La LEVi, ra carD antonELLa Bora o tognoLini r l’infanzia Brun i noti scrittori pe i. giusi QuarEngh e la bergamasca tta dedicata ttori un’area tu E per i PiccoLi LE . care e imparare dove leggere, gio r giorno, Scopri giorno pe n gli autori co tri tutti gli incon CTRL. nel calendario di
54 Fiera dei a
Librai
promotori
UNIBERGAMO RETE UniversitySocialNetwork Una rete di eventi in città, dentro e fuori l’Ateneo.
Liberi di scegliere. Dal 19 aprile al 1° maggio 9.00 - 23.00 Mercoledì 1 maggio 9.00 - 20.00
partner
associazionelibraibergamaschi
con il patrocinio di REPV
BBLICA ITALI ANA
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico per la Lombardia
fiera dei librai www.confesercenti.bergamo.it
8 aprile - 4 maggio 2013
Assessorati “Grandi Infrastrutture Pianificazione Territoriale e Expo” e “Cultura, Spettacolo, Identità e Tradizioni”
Bergamo
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con il patrocinio e il contributo di
media partner
librai in fiera
Cartolibreria NANI
Aperto tutti i giorni
Ogni giovedì: concertini improvvisati in 30 metri quadrati.
Aprile
Giovedì 11
14.00 Spazio Ansaldo (!) Fuori Micro Dopo l’ottimo esordio di Ottobre, a Milano in occasione della settimana del design torna MICRO, il primo festival dedicato all’editoria indipendente che il nostro capoluogo ricordi. Più di 30 espositori presenteranno, fino al 14 aprile, pubblicazioni di grafica, illustrazione e fotografia per portare l’attenzione su un fenomeno sempre più vivido.
19:30 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger Night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Se ordini lo Stratos a 10 piani e lo mangi tutto in un ora, è gratis! 21:00 Circolino Malpensata (BLUES) Max Marchesi e Marco Pasinetti in concerto Sala Circoscrizionale Villaggio Sposi (CODICE ROSSO) HPG23 luci ed ombre sul nuovo ospedale di Bergamo Orange Urban Café (DJ SET & MORE) ApErasmus – Mexica Night by Aegee Teatro Sociale (INCONTRI) Veronica Pivetti in “Tete a tete. Passioni stonate” Agorà Polaresco (ARTWAY) Performance “Nothing but Rhythm” di O’Cipher CompanyEsibizione di percussioni e danza
21:00 Gamec (EXPO) Notturno degli Studenti – Menti creative all’opera – Gli studenti presentano le opere delle collezioni attraverso espressioni artistiche differenti, lettura, teatri, musica, danza, fotografia.. Polarexpo (FOTOGRAFIA) Mostra fotografica: “Tra immobilità e movimento.. e noi?” 21:30 Latte Più (EMERGENTI) Emergenza Festival – Semifinale n°1 12€ Druso Circus (JAZZ) Roger Rota Trio Contr.Ist 5€ O’Deas (MUSIC CONTEST) Call off Music Contest – Le Favole di Meg Cielo Music Club (JAZZ) Jazzin’Italy in concerto 22:00 Alcatraz Milano (!) Max Gazze’ Bloom Mezzago (LIVE & ILLUSTRATIONS) Dorian Gray + Paolo Bacilieri - “Un disegnatore, una band e uno schermo...” Honky Tonky Seregno (ROCK & MORE) Glass Cosmos + The Crooks + 200 Bullets 23:00 C.s.a. Pacì Paciana (REGGAE HIP HOP) Microphone Check! Bergamo Sardinia connection w/hardens & Mad Block – free
Venerdì 12
19:00 La Locanda di Alice (INAUGURAZIONE) Apre un nuovo locale.. ce lo perdiamo? Dj set by Confusion Ars Arte e Libri (VERNISSAGE) Inaugurazione “Imprinting” di Sara Benaglia 20:30 Teatro Creberg (CANTAUTORI) Francesco De Gregori 21:00 Amigdala Theatre (ROCK) Pino Scotto - Rockin’Loud 5€ Edoné (LIVE) Bergamo Sottosuolo clash III. Sul palco: Putiferio, Awa Oyo, Tevisan, Infarto, Second Hand Sam
21:30 Deni’s Live Pub Albano (POP ROCK) Le Favole di Meg + Charger Blast Blue Note Milano (!) Mario Venuti in concerto 22:00 Rewind Onore (COVER BAND) Tambourine (Bob Dylan) O’Deas (FUNKY) Chester e i Non Li Conosco in concerto Silver Lady Brignano Gera D’Adda (TRIBUTE) Solid Rock – Omaggio ai Dire Straits Live Trezzo (RAP) Noyz Narcos + BPM freestyle contest Druso Circus (TRASH ROCK) Cornoltis + Gotto Esplosivo
22:00 Skin Fantasies (INK CLUB) Mind and Nature Dub Family dj set Cielo Music Club (DJ SET) Andrea Roberto - Selezione NuJazz Agorà Polaresco (NEVERLAB) Cabeki + Fletcher 22:30 Clash Club (LIVE) Clash Live: Thony / C+C=Maxigross 5€ free prima delle 22.30 Circolo Magnolia Milano (DJ SET DUBSTEP ELECTRO ) Mother Inc Hangar 73 (TRIBUTE) Vipers – Omaggio ai Queens 23:00 C.s.a. Pacì Paciana (ELECTRO) Electrochich night 23:30 Under Music Club (INDIE ROCK) Panic dj-set 5/10€ + Promo su drink Juice Club (ETRUTIA BEAT NIGHT) Luca Agnelli dj Circolo Get Up (ELECTRO/ HIP HOP) Sabotage presenta: GoldenTrash dj-set + Lil Gabri, Lvca, The Ascot Project
Sabato 13
18:30 Studio Vanna Casati (EXPO) Cristina Pavesi “Riflessioni” 20:00 Circolo Arci Fuorirotta (FOOD) Cena al Buio 21:00 Forum Assago (SKA) Ska P + The Toy Dolls + Persiana Jones Teatro Sociale (DANZA) “Carmen Passionata” il Balletto Il Bopo (CANTAUTORI) Osvaldo Ardenghi & Friends in concerto Arci Bloom (PUNK) Punk is not Dead night Edoné (LIVE) Bergamo Sottosuolo clash III. Sul palco: Il Buio, Acid Eaters, Caprera, Andy Kaam, Maurizio Bonino 21:30 Cielo Music Club (NUJAZZ) Paolo Fedreghini in consolle 22:00 Tamburlano Circolo Sociale Solza (CANTAUTORI) Giuliano Dottori Cabana Club Albino (REGGAE) Reggae Night with Panda Sound dj set Skin Fantasies (DJS) 5 djs jamming on stage – Lastbeach studio + LovenotLove + The Nactop dj + Twin Brothers & Point break Vdj + Mostra fotografica di Marco Gubellini La Raza Martinengo (TRIBUTE) Echoes – Omaggio ai Pink Floyd Agorà Polaresco (!) Ozio – Exotical and Cocktail music Druso Circus (ALTERNATIVE ROCK) Disco Labirinto – Omaggio ai Subsonica - Contr.Ist 5€ 22:30 Bloom Mezzago (DUB) Dub Me Crazy: Murray Man + Dread Lion Hi. Fi. Daho Club (DEEP HOUSE /DUBSTEP & MORE) Dalmen Calling “Night Hospital Party” - Guest: Black Hole 12€ in lista Menez Music Cafè / Martinengo (PUNK) Samoan Night: Totale Apatia + Sniper Dogs
22:30 Live Trezzo (TRIBUTE) Pop night – Omaggio a: 883 e Jovanotti Circolo Magnolia (REGGAE DJ SET) Vito War presenta Reggae Radio Station night 23:00 C.s.a. Pacì Paciana (HIP HOP) Dsa Commando + Mezzosangue + Hardens Street Dreams + Bolgio & Sorga + TreQuarti & Teste Complesse – 5€ Bolgia (ELECTRO - HIP HOP) Belzebass + Ensi Amigdala Theatre (ELECTRO) Wobble Lovers 8€ 23:30 Circolo Get Up (GIRL POWER) Pupa e Scintilla – Back to Salem night 13/15€
Domenica 14
12:00 C.s.a. Pacì Paciana (MERCATI) Mercato delle Autoproduzioni Biologiche – free entry! 14:00 Bazar Wear Brescia (MRKT) Teepee Market meets Bazaarwear #2 – Spring Edition Parcheggio Via Aldo Moro Pradalunga (SPAZIO APERTO) “Un’Anno di Debito”: Evento ludico e di riflessione sociale con Family Production e Articolo 75
15:00 Edoné (BIO) Quattro&QuattrOrto. Pollici verdi unitevi. Inaugurazione orto-biologico. Merenda offerta a chiunque si presenti con piante e fiori 18:00 Caraffa’s Dalmine (HAPPY HOUR) Aperitivo con gli Smellyliver Cielo Music Club (DJ SET) Francesco The Lizard in consolle - Selezione deepHouse, tech & Nudisco 18:30 Circolo Arci Fuorirotta (ROCK BLUES JAZZ) Tati & Libra 19:00 Agorà Polaresco (ROCK) Be.Bap Siae Event + 3 metri sotto il Kilt + Road of Kicks ArciBloom (CANTAUTORI) Howlin Room in concerto Orange Cafè (HAPPY HOUR) Back to Back! Sabotage e D-Tape dj-set. Bouffet fino a tardi! 20:00 Keller (ACOUSTIC) Plug live Amigdala Theatre (BLUES) Walking Line 7/15€ con cena 21:00 Daragi (!!!) Venua “Blah Blah Blah” Non Acoustic Tour Auditorium Polaresco (TEATRO) “Litaliano Piero” di Teatro Caverna 3€ Druso Circus (POP) Riky Cellini Trio con Valerio Baggio e Alberto Venturini – contr.ist 5€
Lunedì 15
21:00 Teatro Sociale (INCONTRI) “Verba Manent. La forza delle parole” Toni Servillo in: L’intelligenza e il talento al servizio dell’arte
Martedì 16
15:00 Sala Manzù Via Camozzi (MOSTRA D’ARTE) “L’Arte per l’Accademia e L’Accademia per l’Arte” Il tema di quest’anno è “L’Unione Europea premio Nobel per la pace 2012” 20:30 Vecchio Tagliere Nese (COUNTRY & MORE) “This Land is Your Land” recital e musica live Teatro Donizetti (PROSA) “L’affarista” di H. De Balzac Edoné (GAMES) 16° Torneo di Risiko “Le Mura” 21:00 Blue Note Milano (JAZZ) Paolo Fresu in concerto “Brass Bang! - Un racconto di Paolo Fresu”
22:00 Druso Circus (JAZZ) Omaggio a Billie Holiday - contr.ist 5€
Mercoledì 17
21:00 C.s.a Pacì Paciana (CINEMA) Pacianacimena & Palestra Popolare - “Klitschko” Blue Note Milano (JAZZ) Paolo Fresu in concerto “Brass Bang! - Un racconto di Paolo Fresu” The Dome Nembro (BEER & FOOD) Grandi birre incontrano grandi formaggi – Con il birrificio Menaresta Il Bopo (JAZZ) Bruno Mazzola 4et Alcatraz Milano (HIP HOP) Fedez in concerto “Brainwash Tour” 21:30 Druso Circus (JAZZ-ROCK) Attribuction – contr.ist.5€
Giovedì 18
18:30 Tsumani (FOOD) Aperitivo messicano gluten free! 19:30 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger Night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Se ordini lo Stratos a 10 piani e lo mangi tutto in un ora, è gratis! C.s.a. Pacì Paciana (DOCUMENTARY) Bandite Aperitivo + Proiezione del documovie 20:30 Teatro Creberg (CANTAUTORI) Cristiano De André in concerto 21:00 Circolino Malpensata (NUOVO EP) Mircanto in concerto Birreria / Città Alta (ART WAY) “Per caso a Caponord” Mostra fotografica di Luca Facheris Edoné (WINE+LIVE) Michele Colli + degustazione di vini 21:30 Cielo (VOCE E CHITARRA) Frederik Konradsen Frederik Konradsen è nato in Madagascar, ma è cresciuto in Danimarca, dove ha studiato musica e performance teatrale presso la Commedia School di Copenaghen. Il suo personale legame tra voce e chitarra, crea spettacolari performance da solista. Il suo essere artista di strada lo ha portato a suonare nelle più grandi città del mondo. Ispirato dai vecchi classici del jazz swing e della musica reggae, contamina le sue esibizioni con ritmi e tecniche assimilate dal suo continuo viaggiare.
21:30 Druso Circus (JAZZ) Guido Bombardieri Trio “Pensieri Africani” - contr.ist.5€ Bloom Mezzago (CINE MUSIC) “Per chi suona la colonna – Le inossidabili coppie” - Pezzi di grandi film e grandi colonne sonore – free! Sweet Irene (!) Invisible show presenta: Micah Blue Smaldone + Asa Irons 22.00 Officina 43 / Castel Rozzone (INDIE) Ila and the happy Trees
Venerdì 19
12:00 Sentierone (OPEN) Inaugurazione della 54° Fiera dei Librai Sweet Irene (B-DAY) Buon compleanno Sweet Irene, 10 anni di dolce attività ! 20:00 Doma Cafè (WAIT FOR PARTY) Preserata con aperitivo, aspettando il Bauhaus party 20:30 Teatro Creberg (CANTAUTORI) I Nomadi “Tour Terzo Tempo” Teatro Donizetti (PROSA) “L’affarista” di H.De Balzac 21:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Uomini che non avevano mai letto un libro, mandarono in fumo un patrimonio dell’umanità” Conversazione con Erri de Luca Auditorium Ponteranica (TEATRO) Come andare all’inferno Compagnia della Mola Cinema Tatro Nuovo Trescore (LIVE) Infestado 2013 presenta: Riky Anelli, Cornoltis, 3 Metri sotto il kilt 21:30 Amigdala Theatre (ELECTRO POP) Nena & The SuperYeahs + KingShouters 5€ Il Bopo (CANTAUTORI) Sula Ventre Bianco in concerto 22:00 Live Trezzo (CANTAUTORI) Giovanni Lindo Ferretti in concerto (Ex frontman CCCP)
22:00 Agorà Polaresco (CANTAUTORI) Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) + Progetto Senza Nome Druso Circus (ROCK) Mojo Filter in concerto – Contr.Ist. 5€ Skin Fantasies (INK CLUB) Case del Furturo live + L.A. Dose dj7 Bloom Mezzago (POST ROCK) Verbal + The Gaffas + La Sindrome della Morte Improvvisa Leoncavallo Milano (CANTAUTORI) Daniele Tenca in concerto Keller (TRIBUTE) Giannissime – Omaggio a Gianna Nannini Cielo Music Club (NUJAZZ) Andrea Roberto in consolle Edoné (TRASH) 883 & Friends Cisco bend + dj set Il Bento 23:00 C.s.a. Pacì Paciana (PUNK) Punkreas + Caso in concerto Circolo Get Up (TECHNO) Vanguard Closing party! Mas Teeveh, Dan Blume & Federico Sahne, Peder, D.O.O.M 23:30 Juice Club (ALTEREGO TOUR) Chiara DC – Alterego night Underground Music Club / Seriate (ELECTRO) Bauhaus party! Luca Bear + Boski
17:00 Sala Polifunzionale / Grumello del Monte (ART) Inaugurazione “Altrove” Due “altrove” a confronto, questa la prospettiva che ci offre la doppia personale di Sarah Geraci e Imerio Rovelli a cura di Mariangela Zerbini che fino al 28 aprile pervaderà gli spazi della sala polifunzionale di Grumello del Monte. Racconti di luoghi intimi che si palesano allo spettatore, di un’altrove rispetto al mondo naturale e materiale, indagato nelle terrecotte di S. Geraci come negli oggetti di Rovelli, sculture come ragnatele capaci di trattenerci e farci pensare.
Sabato 20
10:00 Residenza Teatrale InItinere Valmarina (WORKSHOP) “Workshop sulla realazione tra spazio virtuale e spazio scenico” a cura di InItinere 14:00 Teatro S.Giorgio (OFFICINA DI DANZA) Con Susanna Vincenzetto cell.328.6522033 Piazza Aldo Moro Zingonia (REGGAE) Bergamoreggae lotta per Zingonia 17:30 Fiera del Libro Spazio Incontri (LETTURE) Teatro Caverna - letture per voce e accompagnamento musicale – Rassegna “Un Grande Classico 2013”
19:00 Traffic Gallery (OPENING) Solo Exhibition di Andrea Michaelsson aka BTOY ‘till 15/6 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Lo Scirocco dura solo tre giorni” di Gli Imbrattaori - il collettivo bergamasco di scrittori e degustatori di libri →
19:30 Edoné (APERICENA) “Positive Vibration” Cesvi + Bergamoreggae + MatèTeatro insieme per raccogliere fondi per la campagna contro l’Aids 21:00 Teatro Binario Monza (SOLO SHOW) Antonio Rezza in “Pitecus” 18€ Cine Teatro Nuovo Trescore (CANTAUTORI) Caponord in Copriti gli occhi Tour 21:15 Arci Fuorirotta (PERFORMANCE) “In Minotauro” di Durrenmatt con Viviana Piccolo 21:30 Cielo Music Club (ELECTROJAZZ SPERIMENTALE) Jestronick + Dino Pelissero 21:45 Circolo Culturale Arci Area Carugate (CHEST CRASH) Gorand D.Sanchez + Filth in My Garage + Give Her Blues + Tongues 22:00 Ol Pastisser Clusone (ROCK) Violaspinto in concerto Druso Circus (ROCK) Mr.Feedback in concerto – Contr.Ist. 5€ Bloom Mezzago (BLUES) Bloom in Blues – Franco Cerri Trio Agorà Polaresco (DJS) Confusion presenta “You Know The Change Will do You Good” Amigdala Theatre (TRASH LIVE) Teo e le Veline Grasse + La Nera Arci Area / Carugate (HARD CORE) Filth In My Garage + Goran D. Sanchez + Give Her The Blues + Tongue 22:30 Druso Circus (TRIBUTE) Mr. Feedback – Omaggio ai Led Zeppelin Live Trezzo (90’S) Zarro night by Nosnop Events + Special Guest 23:00 Daho Club (INDIEROCK) Borderline presenta: Carl Barat (ex Libertines) 12/15€ C.s.a. Pacì Paciana (DUBSTEP & OTHER BASS) In Bass We Trust special Edion - Guest Benny Page (from UK) 23:30 Gallery (COMMERCIAL) Donne e Motori – New Art Experience
Domenica 21
10:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “100 giardini di Bergamo” di V.Gandolfi, G.Mazza, N.Gandolfi - Ed.Sestante Sala Polifunzionale / Grumello del Monte (ART) “Altrove” mostra di Imerio Rovelli e Sarah Geraci 15:30 Teatro Donizetti (PROSA) “L’affarista” di H.De Balzac – di A.Calenda 16:00 Teatro Creberg (TEATRO) I Legnanesi - “Lasciate che i pendolari vengano a me” Teatro Binario Monza (SOLO SHOW) Antonio Rezza in “Pitecus” 18€ 17:30 Edoné (MAGAZINES) Presentazione con Gino Cervi della rivista ciclistica Cycle Magazine - Edizioni Ediciclo Agorà del Polaresco (POP) Riki Cellini Trio con Valerio Baggio e Alberto Venturini – contr.ist 5€ 18:00 Cielo Music Club (DJ SET) Francesco The Lizard in consolle - Selezione deepHouse, tech & Nudisco 18:30 Edoné (LIVE) Gost in Tour: Why Life + Norberto Vergani + Silent Rain + Welr Am Draht Comics bar / Martinengo (ACOUSTIC LIVE) Aperitivo Musicheggiante 19:00 ArciBloom (HAPPY HOUR) Aperitivo con The Pizza’s Orphan live Orange Cafè (HAPPY HOUR) Back to Back! dj-set a cura di Sabotage e D-Tape. Bouffet fino a tardi! 22:00 Druso Circus (ROCK) SandCake – Contr.Ist. 5€ Amigdala Theatre (BLUES) Francesco Più + Dr Feelgood 7/15€ con cena
Lunedì 22
14:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Il senso del suono, traduzione, poetica e ritmo” di F.Scotto 20:30 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Sei penne nuove di zecca” raccolta di sei giovani autori del Liceo Lussana 21:00 Teatro Creberg (TEATRO) I Legnanesi - “Lasciate che i pendolari vengano a me” 22:00 Druso Circus (BLUES) Scheol “Dilu” Miller and the Fog Blues Band – Contr.Ist. 5€
Martedì 23
14:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Turismi: Storia e Mondo Contemporaneo” in coll. con Università degli studi di Bergamo 16:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Intrigo Internazioanle. Pop, chich, spie degli anni sessanta” di Fabio Cleto 17:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Quel Che Resta Dei Cattolici” di Marco Marzano 18:00 Arci Bloom (BOOKS) “Il Golpe Europeo”di Marco Rizzo 20:30 Al Vecchio Tagliere Nese (FUNK REGGAE) Alafia Afrosound in concerto – free! Edoné (GAMES) 16° Torneo di Risiko “Le Mura” 21:00 Bloom Mezzago (METAL) Cult of Luna + The Ocean + Lo! Teatro Creberg (TEATRO) I Legnanesi - “Lasciate che i pendolari vengano a me” Teatro Sociale (TEATRO ALTRI PERCORSI) “La Paura” di e con Elena Bucci Teatro Nazionale Milano (CANTAUTRICI) Anna Oxa in “History”
22:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) Concero live - Caso
22:00 Clash Club (PARTY) Animal House - Internationa College Party - University night - free!
Mercoledì 24
20:00 Amigdala Theatre (FOLK) Stefano Vergani e Folco Orselli in concerto 7/15€ con cena 20:30 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “La stagione delle scelte” di A.Colombelli – Una visione per il nostro futuro. 21:00 Edoné (TRIBUTE) Malibu, Hole tribute band + So Pure 21:30 Agorà Polaresco (ROCK CANTAUTORIALE) Presentazione del nuovo disco di Ettore e Marco Giuradei dal titolo “Giuradei” Bar La Raza / Martinengo (DJ SET) La Raza birthday party con Macca&Tony Dj Set 22:00 Druso Circus (ROCK) Smash Party 23:00 Juice Club (ELECTRO) Laura Jones from Visionquest C.s.a Pacì Paciana (!) Assalti Frontali + Bonnot + Inoki Oronero (DANCE) We Love 90’s Barabba Club / Palosco (BASS) Stay Calmo - Musica che fa tribolare. Pigro on Sofa + Gipsy guy. free entry 23.30 Nikita (PARTY) Together! Ballo di fine anno. Power by: Sabotage, Bauhaus.
Giovedì 25
10:00 Sala Polifunzionale / Grumello del Monte (ART) “Altrove” mostra di I. Rovelli e S. Geraci 12:00 Circolino Basso (CANTAUTORI) “Festa del 25 Aprile” - Concerti, letture, palco aperto... - On Stage: Capofortuna + Michele Dal Lago & Giusi Pesenti + Ozio & Doktor + Domiziano 18:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Sul Mio Corpo” di S.Rottichieri – La risposta italiana a “Cinquanta sfumature di...” 19:30 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger Night! Se ordini lo Stratos a 10 piani e lo mangi tutto in un ora, è gratis! Orange Urban Café (HAPPY HOUR) ApErasmus con Aegee Aperitivo internazionale + dj set 21:00 Divina Bar (ART WAY) “Baci rubati” Mostra fotografica dell’associazione Bergamo contro l’omofobia. Edonè (!) Lettura de “Il partigiano Fenoglio”. A seguire, dj set by: Bond Street 21:30 Cielo Music Club (JAZZ) Marco Zurzolo new 4tet 22:00 Amigdala Theatre (TRIBUTE) Omaggio ai Dream Theatre con Resonance Keller (PUNK) “Punk’n Roll battle night”: Last Cacos’Slice + The Dopplers + Left Behind (concorso Claudun Fest) 22:30 Druso Circus (BLUES COUNTRY) Alex Suardi Trio in concerto 22:45 Live Trezzo (!) Tricky in concerto
Venerdì 26
14:00 Edonè (DJSET) Spring Break. Giornata dedicata al mondo universitario bergamasco 17:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Achille nella terra di Nessuno” di Sergej Roic’ – Zandoni Editore 18:30 Coop Via Autostrada Spazio Incontri (LETTURE) Reading Letterario con degustazione prodotti a marchio Coop – All’interno della rassegna “Un grande classico 2013” Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Boris Pahor: La Coscienza del Novecento” con C.Battocletti giornalista IlSole24Ore 21:00 Fiera dei Librai Sentierone (BOOKS) Ediciclo presenta: “Compratevi una bicicletta” di F.Del Prete Mediolanum Forum (!) Gianna Nannini in concerto Amigdala Theatre (R’N’R) The Good Fellas - Back Seat Boogie - Andy Fisher dj Beach Bar (PARTY) Corona Hawaiian party! Hostess e gadgets, gradita la camicia hawaiiana Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Compratevi una bicicletta – Come uscire dalla dipendenza automobilistica e cambiare la propria vita” di F.DelPrete 21:30 ‘Ta Si (POP ROCK) Le Favole di Meg + Antidoto alla Noia Il Bopo (CANTAUTORI) Niya 22:00 Druso Circus (ROCK) Beverly Killz – Contr.Ist. 5€ Skin Fantasies (INK CLUB) Gipsy guy Dj set Bloom Mezzago (BEAT) Beat Acrobatique Vol.5: Funny-Ox + Skeeme + Zeemo + Pitch Circolo Magnolia (RAP) Ensi in concerto
22:00 Cielo Music Club (NUJAZZ) Andrea Roberto in consolle Agorà Polaresco (NEVERLAB) Bologna Violenta in concerto 22:30 Live Trezzo (!) Sziget Sound Fest: Linea 77 + Ln Ripley on stage Clash Club (LIVE) Clash Live: Alessandro Grazian + Dellera/D’erasmo 23:30 Under Music Club (INDIE ROCK) Panic dj-set 5/10€ + Promo su drink
Sabato 27
Sentierone (BOOKS) Caccia Al Libro – Il grande gioco a squadre per chi ama i libri alla scoperta della città. More info: lisagregis@comune.bg.it 11:30 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Epistemologie in dialogo? Contesti e costruzioni di coscienze” a cura di E.Cianci 17:00 Bloom Mezzago (!!!!) Neverland Festival 2013 “Lavoratori? Prrrrrrrr...” – 2 palchi, 10 ore di musica dal vivo, il meglio della scena musicale italiana: Pan del Diavolo + Diaframma + Giancarlo Onorato e Paolo Benvegnù + Alessandro Fiori + Sakee Sed + Paletti + Albedo + Karenina + Davide Facchini dj set e tanto tanto altro! 10€
18:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) Premiazione del Premio Nazionale Narrativa Bergamo
19:30 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) Premiazione di Caccia al Libro – Aperitivo + Dj Set 20:00 Via Quarenghi 50 (ART) The Blank Kitchen con Mladen Miljanovic 21:00 Ribelle tra le Stelle (TRASH ROCK) Cornoltis + Manoval in concerto Lagner Pub Monasterolo (PUNK ROCK) Last Caco’s Slive + The Bad Time Experience Amigdala Theatre (TRIBUTE) Time Out – 883 night 5€ 21:30 Cielo Music Club (ASIAN NUJAZZ) Santucci ft Rigo Bar La Raza / Martinengo (PUNK) Samoan Night: Baraonda + Dozeneyes 22:00 Druso Circus (CANTAUTORI) 2 Mondi – Contr.Ist. 5€ Agorà Polaresco (DJ SET) Radio Rebelde con Fusion Fuzzy TwentySeven / Mozzo (INDIE) Ila and the happy Trees Edonè (ROCK/NOISE) The exhibition #14. Sul palco: Cosmetic + Daisy Chains. A seguire, dj set by: The most adorable 23:00 Koko’s Seriate (ELECTRO – IGNORANZA) Vialerossiproject w// Mustard Pimp Daho Club (DEEP HOUSE TECHNO) Dalmen Calling “Closing Toga Party” 12€ in lista 02:30 Anima & Corpo (DEEP / ELECTRO) re:fresh After Party →
Domenica 28
09:30 Averara Valle Brembana (FOOD & WALK) Una Montagna di Gusto – Camminata enogastronomica tra i borghi lungo via Mercatorum 15/25€ 15:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Cucinare guadagando in soldi e in salute” di S.Rossini 18:00 Cielo Music Club (DJ SET) Francesco The Lizard in consolle - Selezione deepHouse, tech & Nudisco 18:30 Arci Fuorirotta (READING E CONCERTI) Paolo Agrati in “Reading senza direzione” + Knk in concerto + Fabrizio Pollo 19:00 Orange Cafè (HAPPY HOUR) Back to Back! dj-set a cura di Sabotage e D-Tape. Bouffet fino a tardi!
20:00 Amigdala Theatre (SWING) Big Band in concerto 7/15€ con cena 20:30 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) Etica nella Medicina – Incontro a cura di Emergency 21:00 Agorà Polaresco (POP) Vincenzo Marabita in concerto
Lunedì 29
16:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Psicologia della Felicità e dell’Infelicità” di Igor Sotgiu Ed.Carrocci 18:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Nuovi Media, Nuovo Teatro. Teorie e pratiche tra teatro e digitalità” di A.M.Monteverdi 21:00 Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Venuti qui per cercare lavoro” di P.Barcella
Martedì 30
20:00 Ex Ippodromo di Leno/Brescia (ROCK) “Primo Maggio Rock Festival” - Blue Dean Carcione + Caso + Bob Corn Amigdala Theatre (ROCK) Live4aid - La Nera 5€ 20:30 Agorà Polaresco (GAMES) Serata ludica dedicata ai giochi in scatola con Coop Linus e Liberaludo 21:00 Ristorante Donne Fugate Seriate (BERGHEM ROCK) Bepi & The Prismas in concerto Skin Fantasies (REGGAE) I-Trees “The Bulldozer sound”. Prepio 30 b-day Sentierone (FIERA DEI LIBRAI) “Noi Non Restiamo a Guardare” aa.vv. Ed. Feltrinelli 21:30 Latte Più (INDIE ROCK ITALICO) Ministri in concerto 22:00 Druso Circus (FUNKY) Mister FunkyStein – Contr.Ist. 5€ Edoné (REVIVAL) Destination Love dj-set 23:00 Juice Club (ELECTRO) Apollonia – Dan Ghenacia + Shonky Circolo Get Up (HIP HOP ELECTRO) Sabotage Special Party 12/15€ Barabba Palosco (ELECTRO/ROCK) Wed floor presenta: Lucha Libre.
Maggio
Mercoledì 1
10:00 Centro Scaravaggi Lurano (MOTO) Mondo In Moto – 30 km in motocicletta per tutta la pianura bergamasca. Cibo, expo moto d’epoca, concerti fino a sera 15:00 Ex Ippodromo di Leno/Brescia (ROCK) “Primo Maggio Rock Festival” - C+C= Maxigross + Wildmen + Ovlov + Blue Willa + Gazebo Penguins + Zeus! 18:30 Fiera del Libro Spazio Incontri (LETTURE) Teatro Caverna letture per voce e accompagnamento musicale – All’interno della rassegna “Un Grande Classico 2013” 20:00 Amigdala Theatre (ROCK) Live4aid - Com’On 5€ 21:00 Festa del Primo Maggio Leffe (ROCK) Violaspinto in concerto Le Scimmie Milano (BASS) Steff Burns in concerto Auditorium P.zza Libertà (FIERA DEI LIBRAI) Teatral Concerto a cura di Compagnia Brincadera – Offerta Libera 22:00 Druso Circus (ROCK) Sabbra Cadabra in concerto – Contr. Ist.5€
19:30 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger Night! 150 gr di carne di manzo da degustare in oltre 15 panini differenti. Se ordini lo Stratos a 10 piani e lo mangi tutto in un ora, è gratis!
21:00 Circolino Malpensata (CANTAUTORI) Cani da Trifola in concerto Spazio Polaresco (INCONTRI) Massimo Cirri e Marina Senesi raccontano “Piccole Donne” di L.M.Alcott Teatro Creberg (VERY ITALIC FOLK) Renzo Arbore e L’Orchestra Italiana
Giovedì 2
19:30 Orange Urban Café (HAPPY HOUR) ApErasmus con Aegee Aperitivo internazionale + dj set Edoné (APERICENA) “Positive Vibration II” serata di raccoglta fondi per la campagna di Cesvi contro l’Aids. Lettura scenica “Il segreto di chanda - Live above all” a cura di MatèTeatro
21:00 Reef Cafè (ART WAY) Mostra “Art-design” di Silvia Nervi. 21:30 Cielo Music Club (BLUES SOUL) Soul Station in concerto 22:00 Druso Circus (JAZZ) Fausto Beccalossi e William Tononi in concerto – Contr.Ist. 5€
Venerdì 3
20:00 Amigdala (R’N’R) Rubberneckin + Teo Marzana dj set 21:00 Auditorium P.zza Libertà (CINE) Piccole Donne di G.Cukor 1933 Street Bier Fest Spirano (FOLK) Folkstone - “All’inverso tour 2013” 21:30 Agorà Polaresco (!) Infestando Night on KingShouters Caffè al Volo / Berzo san Fermo (ROCK) Gotto Esplosivo 22:00 C.s.a. Pacì Paciana (ROCK & MORE) Samoan Night – Cornoltis Druso Circus (HARD ROCK) Skills in concerto – Contr. Ist.5€ Skin Fantasies (INK CLUB) L.A. Dose + Wolfman Nik djset Cielo Music Club (NUJAZZ) Andrea Roberto in consolle Edoné (POST PUNK/FOLK) Bergamo Sottosuolo presenta: Il garage Ermetico + Perrosky, dal Cile 22:30 Live Trezzo (RAP) Salmo “Midnight spring tour” Agorà Polaresco (!) Infestado fest: Deceit + Kingshouters + Road of Kicks Pacì Paciana (PUNK) Samoan party vol. II - Cornoltis, Crancy Crock, Spleen Flipper E Filth 23:00 Vinile45, Bs (TECHNO/HOUSE) Arcipelago presenta Amir Alexander from Chicago + Paul Bhn & a.p.prods. 12€
Sabato 4
10:00 Centro Fiere Chiuduno (TATOOES) Tattoo Week End – 2 giorni dedicati al mondo del tattoo , concerti e incontri - free entry! 15:40 Academia Capoeira via Serassi (DANCEHALL) WorkShop con Alevanille e Americana Exotica 21:00 Street Bier Fest Spirano (TRIBUTO) Vipers, cover dei Queen
21:30 Il Bopo (FUNK JAZZ) Joe La Viola + Tommy Bradascio + Nik Mazzucconi on stage! La Nave di Harlock Brescia (CANTAUTORI) Marta sui Tubi 22:00 Druso Circus (HARD ROCK) The Presence – Contr.Ist.5€ Agorà Polaresco (REGGAE) The Last Polareggae Edonè (LIVE) Moodstock 2103. Concorso musicale organizzato da Mellow Mood: Lost Rovers, Tom Bomadil, The Talkatives 23:00 Daho Club (INDIEBRIT POP) Borderline presents “Last Night” 12/15€ Amigdala (DUB ROOTS) Dub Club 50 – Special Edition – Lista 5€
Domenica 5
10:00 Centro Fiere Chiuduno (TATOOES) Tattoo Week End – free entry! 11:30 Rocca / Città Alta (VERNISSAGE) Francesco Nullo in mostra. Visita gratuita alle ore 16.00 12:30 Il Bopo (BIKE) Pranzo con l’ass. Pedalopolis “Mangi e ti tesseri in un colpo solo!” 18:00 Cielo Music Club (DJ SET) Francesco The Lizard in consolle - Selezione deepHouse, tech & Nudisco 19:00 Agorà Polaresco (SOLIDAL APERITIVO) Ass.Onlus MissioneCalcutta presnta Keshiapota - Aperitivo con danze indiane + Stefano Galli Band Orange Cafè (HAPPY HOUR) Back to Back! Sabotage e D-Tape dj-set. Bouffet fino a tardi! 21:00 Street Bier Fest Spirano (TRIBUTO) Asilo Republic, cover band di Vasco Rossi Teatro Prova (!!!) Invisible°Show - Devilman (from Japan) e Walter Gross (from Los Angeles) info: 349.8830539 http://invisibleshow.tumblr.com
Martedì 7
21:00 Street Bier Fest Spirano (LATIN) Serata Tex Mex 22:00 Druso Circus (BLUES) Stefano Galli 4tet – Contr.Ist.5€ Bloom Mezzago (GENIAL PSICHO) Motorpsycho in concerto 25€ Clash Club (UNIVERSITY) Animal House - International party
Mercoledì 8
12.00 CantiereCucina / Borgo Santa Caterina (FOOD) Ogni giorno, pranzo e cena: quality food’n’cheap price!
21:00 Spazio Polaresco (RACCONTI) Paolo Nori racconta “Eugenio Onegin” di A.Puskin Street Bier Fest Spirano (COUNTRY) Serata Tex Mex 22:00 Druso Circus (ELECTRIC) Venua “Blah Blah Blah” Electric Tour
Giovedì 9
19:30 Beach Bar (SUPERFOOD) Hamburger Night! Se ordini lo Stratos a 10 piani e lo mangi tutto in un ora, è gratis! 21:00 Circolino Malpensata (IRISH TRADITIONAL MUSIC) I Belli di Kilkenny in concerto Sweet Irene (ACOUSTIC ROCK) Finisterre + Captain on a Plane.
21:00 Street Bier Fest Spirano (ROCK) British Invasion 21:30 Agorà Polaresco (EMERGENTI) Nuovi Suoni Live Cielo Music Club (JAZZ FUSION) Mp Trio - Omaggio a P.Metheny e J.Pastorius
Venerdì 10
20:00 Amigdala (TRIBUTE) Supersonic Night – Omaggio agli Oasis 21:00 Street Bier Fest Spirano (TRIBUTE) Sad, cover band Metallica 21:30 O’Deas (REGGAE & SOUL) Shame and Scandal in concerto 22:00 Skin Fantasies (INK CLUB) Gaustafson djset Cielo Music Club (NUJAZZ) Andrea Roberto in consolle Agorà Polaresco (!) Aspetttando Biit - Giorgio Canali e Rosso Fuoco + Dulco Klo Charm 22.30 Clash Club (LIVE) Gionata Mirai + King of the Opera 23:30 Under Music Club (INDIE ROCK) Panic dj-set 5/10€ Juice Club (ELECTRO & MORE) Juice recording showcase – Dani Vescovi Circolo Get Up (HIP HOP ELECTRO TRAP) Sabotage w/guests 12/15€
Sabato 11
12:30 Giungla degli Artisti Alzano Lombardo (BENEFIT) “10 anni di ignoranza: Dalla giungla degli artisti al Baretì” - il ricavato andrà a: Ass.Moya Moya -info @ 347.4703389 16:00 Casa Molino Astino (LABORATORI) “Mordechari Richler” a cura di M.Codignola 21:00 Parco di Levate (AFRO) Happy B.Day Frogland con Sabbie Mobili Evolution Tour - Ingresso libero e birre artigianali
22:00 Street Bier Fest Spirano (ELECTRO) Boosta (Subsonica) – free!
23:00 Circolo Get Up (FEMALE / HIPHOP) Pupa & Scintilla - L’ultimo show della stagione. 13 € w/ drink Amigdala (DJ SET ELECTRO) Summer Party 23:30 Pacì Paciana (!) Caravan Orkestar
22:00 Bloom Mezzago (POST PUNK USA) Girls Against Boys - 12€ Circolo Magnolia (REGGAE) Mellow Mood in concerto Tambourine Club Seregno (INDIE BRIT & MORE) Miss Chain and The Broken Heels Agorà Polaresco (!) Aspetttando Biit - Arm on Stage + The Digger’s Lanedalle + DjSet
Domenica 12
18:00 Cielo Music Club (DJ SET) Francesco The Lizard in consolle - DeepHouse, tech & Nudisco 18.30 Comics bar / Martinengo (ACOUSTIC LIVE) Aperitivo Musicheggiante 19:00 Orange Cafè (HAPPY HOUR) Back to Back! Sabotage e D-Tape dj-set. Bouffet fino a tardi! 21:00 Street Bier Fest Spirano (COVER ROCK) Fillmore East - Serata conclusiva della bier fest. 21:30 Agorà Polaresco (ETNIC JAZZ & MORE) Brassatodrums
Rassegna dei birrifici bergamaschi 17 - 18 - 19 Maggio Castello di Ubiale Clanezzo
Parteciperanno i birrifici: Sguaraunda, Elav, Valcavallina, Orobia, Endorama, Maspy e Via Priula
MUSICA: Noi balliamo di architettura, Frank: intervistare una Pr certi che fosse una bassista, scambiare per cover band un gruppo emergente, sostituire Bjork con Katrin Dreijer, era il minimo.
26 » Intervista a Roberta Sammarelli 30 » Addetti ai lavori: Tu suoni e io pago
36 » Urban Sound 38 » Bass Line: The Knife – Fratelli coltelli
Qualcosa per la mia citta’ Roberta Sammarelli
26
Intervista a cura di Francesca Bolazzi
Roberta ci è venuta a trovare in redazione, un pomeriggio della scorsa piovosa settimana. Lei e Nora Bentivoglio, di Fleisch Agency, stanno organizzando una serie di serate live il Venerdì al Clash Club di via Baschenis che partiranno il 12 aprile. “Se ho la possibilità di far qualcosa per la mia città” dice Roberta “qualcosa di positivo per aiutare la musica, devo farlo, devo”. I più la conoscono come “la bassista dei Verdena” ed è lei stessa a raccontarci come l’esperienza e il percorso con il gruppo siano parte fondamentale della sua maturazione musicale e personale. Le abbiamo chiesto delle serate e, ovviamente, dei Verdena. Da dove nasce la necessità di organizzare questo tipo di serate? L’idea è nata dai ragazzi del Clash. Hanno aperto il club a gennaio proponendo serate dj set, dal rock all’ hip hop. Poi gli è balenato il pensiero di ricominciare anche con il live. Hanno
chiesto a Nora di Fleisch Agency un aiuto su più fronti, dalla programmazione alla promozione e lei ha chiesto a me se mi andava di darle una mano. Ho pensato: “se ho la possibilità di fare qualcosa di positivo per la mia città, qualcosa di positivo per aiutare la musica, devo farlo, devo!”
Quando ti si vede ai concerti sei sempre molto osservatrice, quasi analitica. Che cosa ti colpisce di più, oggi, di fronte a un gruppo live? Quello che mi colpisce è sempre, e ancora, la stessa cosa: l’emotività. Dev’esserci qualcosa che mi scuota in qualche modo, in qualsiasi modo - rabbioso, malinconico, felice - qualcosa che mi faccia dire “uoh!”. Poi c’è la parte tecnica che m’incuriosisce per una mia ricerca personale; sono analitica ma non penso cose tipo “quelli lì usano l’amplificatore più figo del mio, bastardi!”, no. Durante i concerti mi metto sempre a guardare le pedaliere, i vari strumenti utilizzati, proprio per vedere se trovo qualcosa d’interessante, qualche spunto per nuove sonorità.
Cosa mi dici della programmazione fatta per le serate live al Clash? La prima serata, il 12 Aprile, si è aperta con Thony, una cantante con una voce davvero molto bella, che fluttua tra il folk, il rock e il soul. Di spalla i C+C= Maxigross, che suonano un rock psichedelico molto interessante. Continuiamo il 26 Aprile con Alessandro Grazian e il duo Dellera/D’Erasmo. Il primo è uno degli autori più raffinati e poetici della scena cantautorale italiana. Roberto Dellera e Rodrigo D’Erasmo sono anzitutto amici. I più li conoscono come basso e violino degli Afterhours: il progetto unisce le canzoni di Roberto ( “Colonna sonora originale”) alle musiche di Rodrigo. Sono previste anche delle belle soprese con guest d’eccezione! →
Il 10 Maggio abbiamo Gionata Mirai de Il Teatro degli Orrori: ha un bellissimo set di chitarra 12 corde, molto coinvolgente. Dopo di lui KOTO, evoluzione di Samuel Katarro che mischia folk, britpop, art-rock. Il disco d’esordio “Nothing Outstanding”, è davvero bellissimo. Ultima serata, il 24 Maggio, Gianluca e Marco dei Sakee Sed accompagnano Dad Horse Experience che normalmente è un ‘one man band’. Un’accoppiata insolita ma sicuramente interessantissima e divertente. In apertura Dola J Chaplin cantautore romano che si muove tra folk, blues, rock e country. Anche lui con un bel disco d’esordio di recente uscita. Più in generale abbiamo pensato di partire con 4 serate “pilota”, un venerdì ogni due, in modo da vedere un po’ cosa succede.
Se queste serate al Clash Club andranno bene, il progetto per l’anno prossimo è proporre un live ogni venerdì. È stata un po’ dura costruire un calendario a un mese dalla prima data, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo molto soddisfatte di come abbiamo “chiuso”. Abbiamo bloccato il prezzo del biglietto a 5 euro... e per chi entra prima delle 22.30 l’ingresso è gratuito.
Che sensazione si prova a far parte di un progetto così interessante e riuscito quale sono i Verdena? Beh, io agli inizi suonavo la chitarra in un gruppo punk rock, mi divertivo, ma il genere mi aveva un pochino stancato.
Quando mi è successo di suonare per la prima volta con Alberto e Luca, pur non suonando più il mio strumento – anche se all’epoca, per come suonavo, poco cambiava tra chitarra e basso! – mi sono sentita come trascinata in una cosa che era molto molto più grande di me da sola. Mi sono sentita parte di una cosa enorme... e quella sensazione non l’avevo provata con nessun altro musicista fino a quel momento. Artisticamente ci sentiamo liberi di fare, bene o male, quello che vogliamo... abbiamo “fiducia nella fiducia” del nostro pubblico, diciamo così. Facciamo musica con onestà, possiamo piacere o non piacere, quello è un altro discorso, ma noi facciamo quello che sentiamo, come ci esce.
E’ cambiato qualcosa, con il passare del tempo, nella tua attitudine e in quella del gruppo nel fare musica? Il gruppo è sempre il primo dei pensieri, per tutti e tre direi. Da quel punto di vista mi sento di dire che le cose stanno esattamente come 15 anni fa.
Considera poi che io sono entrata nei Verdena per sbaglio, perché dovevo “chiudere un buco” il bassista se n’era andato e finché non si trovava un sostituto, io davo una mano per fare le prove, ed era il ‘96! Forse siamo un po’ più consapevoli, ma neanche troppo. L’attitudine è la stessa, la consapevolezza invece è diversa: prima c’era più istinto, adesso, oltre l’istinto, c’è anche la determinazione.
Clash Club Live:
12 aprile: Thony / C+C= Maxigross 26 aprile: Alessandro Grazian / Dellera D’Erasmo 10 Maggio: Gionata Mirai / Koto 24 Maggio: Dad Horse Experience / Marco e Gianluca (Sakee Sed)
Tu suoni e io pago 30
Addetti ai lavori a cura di Alessandro Monaci
Sul lago si muore, ma anche il Dio cittadino non sta al meglio. Questo mese parlo con chi investe il suo denaro per far suonare degli squilibrati nel suo locale: il visionario Gianni, col suo progetto finito troppo presto, controbilanciato dall’esperienza quindicennale di Daniel. Ma prima di entrare in un locale bisogna stare fuori. E per stare fuori cosa c`è di meglio di una bottiglia di qualcosa di corposo? Apritela, ma non lasciatela inerte. Sentite quella leggera euforia che vi prende? Prosit.
Daniel (Hangar 73) Come hai iniziato a fare questo lavoro? Passione. Ai tempi lavoravo nel mio primo bar tabacchi, ma mi mancava qualcosa. C’è stata quindi l’opportunità di aprire una birreria, che ho tenuto per 5 anni (l’Offside). Erano gli anni d’oro dal ‘99 al ‘04, facevi qualsiasi cosa e c’era sempre tanta gente. Da lì l’esperienza m’è piaciuta e ormai è una droga: impazzisco se resto a casa. Come mai hai scelto di far suonare solo cover band? Soldi, inutile girarci attorno. Purtroppo andare avanti con musica propria – ci ho provato in tutti i modi nel passato – è difficilissimo. All’inizio le spese sono basse, ma se vuoi un gruppo che ha fatto un pezzo appena famoso costa troppo. È sbagliato proprio il concetto: ho dovuto discutere con agenzie che proponevano band sconosciute, per cui chiedevano 800€, con la motivazione “tanto adesso diventeranno famosi”. Va bene, però io li pago già tanto adesso, e se diventa davvero famosa non me la posso più permettere. Il problema del live italiano è questo: se investi su una band è a rischio del gestore. E se ha successo, basta, non riesci più a farla suonare perché immediatamente ti chiedono 10.000€ E che riscontro hai col pubblico? Sta cambiando genere. Scendono Vasco, Nomadi e Ligabue; salgono gli 883 e Tiziano Ferro. Bisogna diversificare e stare dietro alle mode. A brevissimo ci ritroveremo a fare il tributo a cantanti di trent’anni, che però hanno vinto a Sanremo… La tribute band è molto più facile da pubblicizzare, mentre per la musica propria non c’è curiosità. È difficilissimo attirare
gente e io con un locale così grosso non potrei permettermelo. Ho bisogno dalle 300 persone in sù per non andare in perdita. Anche se sono dell’idea che tutti i tributi dopo un attimo, a meno che tu non sia proprio appassionato, annoino. Col tempo ho capito che è sbagliato vivere di luce riflessa, avere gente solo per lo spettacolo altrui e non per il locale. Le persone devono venire per te e non per il nome sulla locandina, ma è una cosa che capisci pian piano. Tu hai organizzato anche qualche festival estivo, differenze? Molto più difficile. Il locale hai tanto tempo per ripagarlo, mentre se sei sfigato col meteo o sbagli qualcosa con il festival rischi di non ripianare l’investimento. Se lo fai da privato poi l’iter burocratico è pari a quello per aprire un locale: esagerato. Sì? Eccesso di burocrazia tra SIAE & co.? La SIAE non è mai un problema, basta che paghi e non fanno storie. Lo è tutto il resto: c’è tanta burocrazia e ignoranza. Non si conoscono i codici! Passando da un comune all’altro ti vengono dette cose totalmente diverse. Le leggi non sono mai scritte bene e lasciano troppo spazio per l’interpretazione, con risultati che a volte sfiorano il grottesco. Ad esempio sono venuti a dirmi che dovrei richiedere il casellario giudiziario a chi si vuole tesserare. O retate in grande stile per controllare documenti che mi aveva fornito il comune. Qual è l’investimento dietro ai concerti che organizzi? Allora, quello iniziale per la parte musica (palco, impianti, ecc..) sfiora i 40.000€. L’investimento mensile per gli spettacoli mediamente è invece di circa 10.000€ (facciamo dai 2 ai 3 concerti a settimana). Poi non c’è solo lo spettacolo, bisogna aggiungerci tutte le spese di gestione. →
Gianni (Kanaka) L’esperienza del Rockstargarage è stato qualcosa di diverso dal classico concerto, a partire dalla location: un negozio, il sabato pomeriggio. La mia idea, alla base di tutto il progetto Kanaka, è quella di portare tutte le nostre passioni in negozio, quindi non poteva mancare la musica! Ma andava fatto come si deve, facendo ricerca. Sarebbe stato facilissimo portare cover band in negozio, però è vincere facile. Ho scelto persone che credono in quello che fanno e che ci mettono passione. È pieno di locali che fanno suonare la sera, e non volevo mettermi in competizione. Anzi mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma purtroppo non è stato possibile avere una sorta di collaborazione con uno di loro, visto che non avremmo (e non abbiamo) portato via clientela a nessuno. Parlando di avventori: so che sei fortemente contrario al “quanta gente mi porti?” Lo odio. È ridicolo! Se sei un gestore e vuoi far suonare una band nel locale devi essere tu bravo a cercarla in modo che possa piacere alla tua clientela.
È come se io nel mio negozio dessi la colpa a chi produce un maglione se non lo vendo. Se vuoi far suonare musica dal vivo devi essere bravo a far ricerca.
È parte del tuo lavoro! Sento cose allucinanti, di gente a cui porti il cd e che non te lo ascolta nemmeno. O il locale metal che fa suonare una band new wave solo perché riempie il bar. Non ha senso: vuol dire far cassa quella sera lì e giocarsi i tuoi clienti e il nome. Secondo me è ridicolo. Come hai scelto i gruppi? All’inizio è stato difficile risultare credibile. Suonava strana l’idea d’esibirsi in un negozio; di sabato pomeriggio poi! A una settimana dell’evento non avevo trovato una band disponibile. Ero disperato! Mettevamo a disposizione un cachet per le band ovviamente. Tanto o poco che fosse per noi era comunque tanto, non avendo un riscontro di pubblico (non vedevamo biglietti o spillavamo birre). Era solo un voler contribuire a far suonare dal vivo. Era in qualche modo una pubblicità? Bravo! E come ti dicevo, sono arrivato a una settimana dalla prima data senza una band. Fortuna vuole che ci fosse in quel periodo a Milano la settimana della moda, e nella fattispecie il White, (moda femminile) dove ho beccato una band che suonava di sabato pomeriggio. Erano i Kolors.
Gli ho chiesto a bruciapelo “sabato prossimo voglio far suonare una band nel negozio e ho solo questo budget qua” e loro ci sono stati subito. È stato bellissimo.
Nomi importarti e di provenienza varia. Sì, i toscani (Strange Flowers). Bravissimi. Anche Jessica Einaudi, reduce da un tour in Russia, ha suonato portandosi l’impianto ed è stata umilissima. Sono arrivate mail di un gruppo salernitano, e perfino dagli Avenue X da New York! Purtroppo il loro concerto è saltato all’ultimo. Come mai ti conoscevano? Non ne ho la più pallida idea. Sono stato stupido a non chiedere.
E che riscontro hai avuto coi gruppi che hanno suonato? Ottimo! Il progetto é piaciuto, o almeno ho la presunzione che lo sia stato, perché è stata una cosa diversa. Anche a band che si sono trovate a suonare con meno persone di quante se ne sarebbero meritate (magari a causa della pioggia o del sabato pre-festivo). Ho solo ricordi belli. Comunque non smetto di fare ricerca. Ho in mente qualcosa in via Broseta. Tenete d’occhio la vetrina nei prossimi mesi!
Urban Sound 36 Primizie musicali locali a cura di Frannie B, Johnny Grey Gomez e Joan Piretz
Ogni mese le band e i djs di città e provincia trovano spazio nella rubrica Urban Sound. Vuoi farti conoscere? Invia il tuo materiale in redazione. Astenersi permalosi!
Mircanto 18 aprile (at) Circolino Malpensata
Coi suoi lunghi respiri Mircanto raccoglie anime girovaghe. Timida, la sua mano piccola, fatta di suoni, non intrappola solo stringe un poco. Lungo il tracciato delle statali stese all’ombra della città, il viaggio è fra note scarne, non teme i lunghi silenzi, e presto s’abbandona alla contemplazione del movimento. L’arte di comporre fiori «(ikebana) è un’antica pratica giapponese, lenta, con una poetica zen alle spalle. La misura, l’attenzione, la cura, la concentrazione, il gioco, il rito. Tutte cose perdute». Sono visioni di mondi ormai grigi, fantasmatici, quelli in cui canta Mircanto. E’ un grigiore che col tempo si è impossessato di noi, delle nostre azioni che solo nei ricordi cessano di sbiadirsi. Attraverso i cinque brani de L’arte di comporre fiori, in uscita il 4 aprile, il gruppo continua a fotografare
quel «borgo incravattato» che è Bergamo, attraverso una manciata di suoni che, con discrezione, impongono all’ascoltatore la riscoperta di una poeticità umana, la pazienza che qualcosa − alcuni la chiamano la Megamacchina − ci ha divorato. Il presente appare in scena coi colori del ricordo, al tempo di un sospiro, di un suadente dondolio che custodisce la propria inquietudine. I paesaggi sonori e le atmosfere di Mircanto poggiano su di una vaghezza armonica che non concede spazio ai voli pindarici, ad una eloquenza melodica: è uno scatto fotografico solo apparentemente immobile, per nulla “finito” entro il proprio perimetro. Per vederlo muoversi, anche se si muove appena, basta mettersi sotto il palco. Jhonny Grey Gomez
Shame and Skandal 10 maggio (at) O’Deas Pub
Foto di Giulia Mameli
Valentina Benaglia e Awa Mirone sono, in arte, Shame e Skandal. Registrano questo primo Ep reggae acustico di 4 pezzi nello studio di Simone Prandin (Zero Crossing Radio) accompagnate alla chitarra da Simone Zambelli. Due dei quattro testi sono scritti dalle giovani cantautrici, l’ultima traccia è una versione acustica ben riuscita di “Cornerstone“ del buon vecchio Robert Nesta Marley, un pezzo particolarmente caro alle ragazze. Poi c’è “Divine” invece, scritta insieme a Max Cobin, un amico madre lingua inglese. “Fare un EP è un’esperienza che ci ha messe in discussione… è l’inizio di una grande storia di colori, sentimenti, emozioni, condivisione. Ci ha rese molto felici” racconta Awa; e continua: “l’EP, come tutto il nostro loro lavoro musicale, è un mezzo per raccontare i nostri pensieri ma anche le nostre inquietudini” Teach the Youth è il pezzo che in generale preferisco. Mi piace come le due voci si alternano e si mescolano, mi piace nella versione dub per Dread Lion Hi.Fi (che ho già ho avuto il piacere di ascoltare alle serate del Sound System dove spesso Shame and Skandal si esibiscono live), mi piace anche l’idea che questo sia in qualche modo un brano “autobiografico” che racconta di donne che crescono, anche attraverso la loro relazione nella musica. Ci raccontano di quanto è così banalmente facile cadere in tentazione “inna di Babylon System”, ma anche quanto sia importante trarre e ritornare l’insegnamento appreso dall’esperienza vissuta. Particolarmente suggestiva è l’altra traccia originale “Babylon” che suggestiona il pensiero e rimanda alle versioni acustiche di alcune vecchi pezzi reagge, quasi malinconica, dal patio di una vecchia casa, chitarra, voce e ricordi... a ognuno i suoi. Sono appena rientrate da Liverpool, dove si sono esibite al Free Rock&Roll Festival, e hanno riscosso a quanto pare un buon numero di consensi e di nuovi sostenitori. Le tracce si trovano sul cloud di Shame
and Skandal all’indirizzo http://soundcloud.com/shameandskandal, la data è il 10 Maggio all’Odeas. Nah miss! Frannie B
Lebenfunk 11 maggio (at) Circolo Get Up
È vero, verissimo: dai marciapiedi asfaltati di periferia, talvolta spunta un fiore. Stavolta non c’entra Jovanotti, perché i fiori sono due e non fanno serenate, ma DJ set esplosivi in club underground tendenti alla tendenza. Attingono dagli anni migliori della dance, quando si batteva a 120bpm, o giù di lì, e i suoni non erano sporcati a tutti i costi da plug-in extra-terrestri. Certo, fa tutto il Mac, ma lo fa rispettando quella freschezza/dolcezza di suoni propria della scena dence e funky degli esordi. Forti della loro collaborazione con WeAreTheGang, i Lebenfunk sono conosciutissimi dai radical-clubber bergamaschi, ma non disdegnano pedalate a testa bassa in locali fuori porta, in lungo e in largo dalla pianura ai monti, facendo saltellare le chiappe delle belle donne con la loro immediatezza e semplicità. Se avete un appuntamento galante e finite - non si sa come - in camera da letto, preparate la pagina Soundcloud con il loro EP: sesso tantrico e prestazioni siffrediane assicurati (se 16 minuti non bastano, mettete il re-load). Joan Piretz
The Knife – Fratelli coltelli 38
Bass Line a cura di Pigro On Sofa
Cè ancora gente che ascolta Bjork? Cè veramente qualcuno che reputa gli ultimi suoi dischi ancora interessanti? Artista di tutto rispetto, sia dal punto di vista artistico che personale, ma la sua voce non è più tollerabile, ha frantumato letteralmente i coglioni. Mi ricorda Tonino Accolla, il doppiatore di Homer Simpson, ormai inascoltabile. Ora che ho attirato la vostra attenzione vi parlo dei The Knife. Karin e Olof Dreijer: sorella, fratello, nordici, svedesi, bellissimi e potenti. Da qualche giorno fuori nel mondo con un altro capolavoro oscuro ed elettronico Shaking The Habitual che li riporta dritti dritti nel Valhalla della composizione contemporanea. Ricercati, eleganti e taglienti, i The Knife sono pieni d’immaginario suburbano svedese fatto di boschi di betulla, cassettiere Ikea e Death Metal. Li ho scoperti nel 2005, dopo che Karin prestò la sua voce alla magnifica hit radiofonica What Else Is There dei Royksopp. Acquistai immediatamente nella zona offerte della Feltrinelli Deep cuts (2003), un disco molto curato, tra elettronica da cameretta e indietronica (all’e-
poca si usava questo terribile termine), in pieno stile Postal Service. La critica internazionale li eclissò velocemente come ultimo fenomeno hipster (sì ragazzi miei la parola hipster esiste nel vocabolario internazionale già da prima del 2010). Gli anni passano e l’oscurità s’impossessa del suono dei The Knife. I dischi successivi riaccendo un’interesse più profondo e ponderato; i suoni si appesantiscono, una miscela strana di techno inglese (Surgeon), colonne sonore (Badalamenti) e noise (Sun o), il tutto curato dalla voce alientante di Karin, ormai lanciata con il progetto Fever Ray. I video diventano storie drammatiche al limite, in piena sintonia con la filmografia svedese degli anni 2000. Negli ultimi anni qualsiasi rivista, blog, giornalista, ecc. li ha incoronati come uno dei più profondi e rispettati progetti degli ultimi anni. L’emozione che mi ha suscitato il disco è qualcosa di puro e democratico: a volte è la vostra migliore amica tutta sorrisi e mossine sculettanti, ma altre volte è il vostro peggior incubo tra nostalgia e depressione profonda.
Ipse Dischi Artista
Album
Etichetta
Ipse dixit
Daniel Dexter
Focus On
Poker Flat
Der Franke
Strokes
Comedown Machine Rca Records
Gio Cassavetes
Owiny Sigoma Band Power Punch!!!
Brownswood Uk
Jopparelli
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CULTURE: le mele, i delitti, i difetti, gli agricoltori, le danze, gli illustratori, io ConTRoL
40 » Humus: Meglio una mela oggi o un melo domani? 42 » Uncle & Aunts: Laurent Moreau
44 » Velvet Glove: Don’t mind the gap 46 » Cinema: Hitchcock 48 » Teatro: Festival danza estate 2013
Meglio una mela oggi o un melo domani? 40
Humus a cura di Mara D’Arcangelo Illustrazione di Elenia Beretta
Secondo Trimestre 2012: +10,1% di lavoratori dipendenti nel settore agricolo +4,2% di imprese individuali condotte da under 35. Queste le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.
Di questi tempi, lo scetticismo di fronte a dati positivi, è il retaggio automatico dei “le faremo sapere” che con un certo cini-
smo valutano con un + o un - la smagliante foto del CV: ergo decidono se puoi pagarti l’affitto o devi restare da mammà.
Questi numeretti incoraggianti sono solo indice dell’ultima moda radical chic della cciovane sinistra bene che vuole l’orto, vuole il bio, vuole la bicicletta per interpretare l’aberrante versione eco delle facce da Mulino Bianco o c’è un qualche angolo di autenticità in tutto questo? Cercando risposte mi ritrovo a Basella, frazione di Urgnano, per parlare con Livio che, insieme ai fratelli Sergio e Laura, ha dato vita all’Azienda Agricola Cantalupo. Alle 16 sta finendo di seminare, si stappa una birra e dice “Anche oggi ho timbrato il mio cartellino”. L’ironia di occhi vispi dietro occhiali a goccia mi dice che è soddisfatto, della giornata come del percorso fatto finora. Dopo la laurea in Agraria, con esperienza di quasi un anno in Germania, di rinchiudersi in un laboratorio o di piegarsi ai ritmi di orari da scrivania imposti da altri proprio non se ne parlava e allora, telefono in mano, con il fratello ha iniziato a contattare tutti i comuni della bergamasca in cerca di terreno coltivabile. Era il 2010: ora, dopo varie avventure, di ettari ne ha tre e l’azienda è in espansione nelle Marche. Producono ortaggi di stagione secondo i criteri dell’agricoltura biologica e fanno consegna a domicilio appoggiandosi alla rete d’acquisto GAS. Applicare le proprie competenze per creare qualcosa di nuovo e interessante. I fratelli Cantalupo hanno fatto un passo in più unendo i saperi del vecchio contadino al sito internet aggiornato con tanto di newsletter e modulo d’ordine online (http://agricantalupo. it). L’Oscar green ottenuto nel 2011 per la combinazione di tecniche bio e web, però, è storia. Già perché in fondo la passione di Livio per la biochimica non è finita in fondo al cassetto insieme al diploma di laurea, anzi l’obiettivo è realizzare un’attività di sperimentazione e supporto alla ricerca agricola, attuando progetti di studio agro-ambientale. Il centro di ricerca Agroblu ha già aderito e questo è di buon auspicio. Livio e i fratelli hanno iniziato da zero, senza le spalle coperte dai genitori, ma investendo e rischiando a proprie spese.
“Ognuno deve potersi alzare la mattina e fare quello in cui crede e in cui è capace, a quel punto i soldi e la fatica vanno in secondo piano. Si parla di realizzare qualcosa in cui investi te stesso, qualcosa che ha valore perché sei tu a darglielo”. La libertà di scegliere e decidere vale il rischio di perder tutto? Sì, se sali un gradino alla volta, senza la vertigine del pensiero che al termine della scala ancora non c’è niente, perché sei tu che lo stai costruendo. Bisogna essere creativi e aperti al mondo, per sopravvivere devi creare sinergie e relazioni, altrimenti sprofondi nella tua presunzione. Non per forza dobbiamo tutti diventare contadini di ritorno, questa non è la nuova moda, è vita che si sceglie d’intraprendere con tutto ciò che questo comporta. Capire dove si sta andando ed essere soddisfatti del proprio percorso, questo riguarda tutti, senza distinzione. Quando sei sicuro che ciò che vuoi fare ha valore, è proiezione autentica di quello che sei, allora bisogna crederci e portarlo fino in fondo, senza fretta, perché la risposta alla domanda meglio una mela oggi o un melo domani è scontata solo se capisci cosa voleva dire il poeta Pindaro con “diventa ciò che sei”.
Laurent Moreau 42
Uncles e Aunts a cura di Elenia Beretta e Vittoria Drago www.uncleseaunts.com
Personal illustration for a silck screen print
Se avessi incontrato Laurent di persona gli avrei dato appuntamento ad un bar del centro, in un giorno di sole, avrei ordinato un succo alla mela ed un caffè. Lui sarebbe arrivato direttamente dal suo studio, in bicicletta, indossando una maglia blu oltremare, sfrecciando tra i passanti. Con un grande sorriso stampato sulla faccia.
Nome: Laurent Moreau Nato: 13 Novembre 1982
Headquarters: Strasburgo (Francia) Sito: http://zeroendictee.free.fr
Illustration for the french magazine XXI Se fossi un pennello, quale saresti? Un pennello d’acquerello, piatto e largo 1 cm . Qual è la relazione tra il tuo lavoro e la città in cui vivi? Sono nato in Bretagna, una regione della Francia situata dalla parte opposta rispetto a Strasburgo, dove mi sono spostato per frequentare la scuola d’arte e illustrazione. Qui ho incontrato la mia ragazza, sono molto affezionato a questa città, è un gioiellino! È una città piccola, vado al lavoro tutti i giorni con la bicicletta e si possono fare un sacco di cose: concerti fighi, birrette, gite in campagna. Dove lavori, a casa o in uno studio? Lavoro in uno studio con quattro illustratori. È un piccolo spazio di lavoro ricavato da una vecchia fabbrica di birra. Lavoriamo nello stesso spazio, anche se ognuno ha la propria scrivania. Dalla finestra del mio ufficio vedo i tetti delle
case, alberi e più lontano le montagne. Qui tengo anche i miei libri preferiti. Se fossi fatto di pezzetti di carta, quanti sarebbero? Ehm…non saprei: preferirei essere un pupazzo di carta mobile, così da poter muovere le mie braccia e gambe. Non riesco a star seduto a lungo! Trovo il tuo libro “A cosa pensi?” bellissimo. Se ci fosse anche il tuo profilo illustrato... Disegnerei un uomo con un bel naso grosso allora! Ti regalano un piccolo, strano seme: non hai mai visto nulla di simile in vita tua ma decidi di piantarlo anche se non sai cosa crescerà... Potrebbe diventare un albero che non muore mai: l’unico al mondo. Oppure un genio, o qualcosa di simile, e chiedermi di esprimere tre desideri. Sceglierei: mare, sesso e sole! Scusa, non ho proprio belle idee...
Don’t mind the gap 44
Velvet Glove a cura di Marta Dall’Agnola
Se si parla di Bellezza - quella con la B maiuscola, quella che nei secoli dei secoli (amen) ha smosso anima e cervelli di artisti, filosofi, esteti e gente qualunque - tutto sembra riportare a quel grande mondo che gravita intorno al concetto di Perfezione. Dalle armonie canonizzate greche, fino alle copertine patinate delle riviste di moda, lo splendore ideale è stato inseguito ossessivamente a colpi di scalpello e filter liquify di Photoshop. Eppure, e non lo dico io ma il Wall Street Journal, pare siano finiti i tempi della Venere di Milo e di Giselle Bundchen; ad oggi la Bellezza si filtra attraverso un nuo-
vo concetto, quello di Autenticità. Lasciamo pure in secondo piano come la ricerca dell’originalità, dell’unicità, di quel quid che doni un carattere irripetibile, passi in realtà attraverso gli stessi vecchi parametri chirurgici e artificiali. A differenza di un tempo, il difetto viene ora esibito come un’attestazione di personalità, l’anomalia come la garanzia di distinzione e specificità; e l’irregolarità si presta alla costruzione di una spendibile imperfezione. E così, quell’inconfondibile spazio tra gli incisivi diventa un po’ meno inconfondibile (puoi averlo per 2500euro dal tuo dentista, informati) ma un sacco fashion.
Volendo dare credito alle leggi medievali della fisiognomica (e vogliamo perché è proprio così che possiamo incriminare i cattivi solo guardando loro i lineamenti), il diastema (nome scientifico del buco nel sorriso) sarebbe un’impronta fisica della “lussuria e licenziosità” della donna. Con Madonna in capo a tutte come autentica pioniera del sorriso imperfetto, ecco che si apre la generazione delle varie Georgia Jagger, Lindsey Wixson, Jessica Hart, Lara Stone, Ashley
Smith, modelle in ascesa vertiginosa che, abbandonate le protesi e i sorrisi enigmatici, mostrano la fessura tra i denti come un prestigioso biglietto da visita.
Ecco, io comunque lo spazio tra i denti davanti ce l’avevo e a questo punto il Dr.R******i ha sulla coscienza un paio di mie copertine su Vogue.
Hitchcock 46
Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza
Come nasce un successo cinematografico? Tratto da un’insalata mista di aneddotica, testimonianze dirette e infarcitura cronachistica, la commedia di Gervasi prova a rispondere con ironia e gusto citazionista. Non si tratta, diversamente da quanto suggerisce il titolo, di un biopic del maestro della suspence, ma dell’eroicomico racconto, per metà documentato e per metà romanzato, del dietro le quinte intimo e smitizzante del making of di Psycho, travagliato adattamento del romanzo di Bloch. Prima di diventare uno dei più acclamati thriller d’ogni tempo, infatti, il classico del 1960 dovette affrontare le ostilità perbeniste dell’epoca: censura e produttori non potevano rischiare di far uscire un film dove la protagonista moriva dopo mezz’ora, peraltro accoltellata, nuda, sotto la doccia. Per realizzare il suo progetto, Hitch, allora trionfante dopo i fasti di Intrigo internazionale, dovette ipotecarsi la casa e prodursi da solo il film. In accordo al detto “dietro a un grande uomo...”, ci riuscì però grazie anche
al sostegno della moglie Alma Reville, sua sceneggiatrice, montatrice e assistente, tradizionalmente oscurata dall’ingombrante silhouette del marito. Hitchcock si sofferma così soprattutto sul loro rapporto d’amore e di complicità artistica, dandone un ritratto ambivalente e toccante, capace di toccare più corde al contempo, per poi tratteggiare un quadro divertito dell’America bigotta di quegli anni e meglio sottolineare quel titanico salto nel vuoto produttivo che fu il vero fiore all’occhiello dell’iconoclastia mainstream di Hitchcock. Una sapida curiosità per cinefili, animata da un grande duetto d’attori (Anthony Hopkins e Helen Mirren) e con qualche stramberia fuori-registro, dove il cineasta dialoga con un fantasmatico Ed Gein, il serial killer a cui si ispirò per il personaggio di Norman Bates. Giovedì 9/5, dalle 20.00, maratona di film noir con introduzione critica sulla storia del genere. Per info: dario.incandenza@gmail.com
Il precedente: Mio padre ha 100 anni di Guy Maddin (2005) Il disco: Bernard Hermann - Music From The Great Hitchcock Movie Thrillers Il libro: Stephen Rebello, L’incredibile storia di Psycho (Il Castoro)
Festival Danza Estate ‘13 48
Una tazza di té-atro a cura di Claire
Danza moderna Danza libera
Mimo Cabaret
Palco alla danza! Il Teatro Sociale, dal 16 maggio al 27 giugno, diventerà LA scena dove avrà (uno) spazio la 25esima edizione del Festival Danza Estate 2013. Il teatro come luogo di esibizione per spettacoli di danza, ma non solo. Una mostra fotografica Retroscena 89/13, videoinstallazioni e seminari di danza contemporanea e di hip hop: questi gli eventi collaterali di un festival che vede i danzatori riappropriarsi degli sguardi solitamente riservati agli attori. Si inizia il 16 maggio con Coppelia della compagnia Junior Balletto di Toscana e la loro ricerca dell’altro -dell’amore- attraverso il movimento dei corpi di diciotto danzatori. Si giunge il 23 ad una prima nazionale, Dos à deux.2ème acte, produzione parigina inscenata da due attori-danzatori che, in uno spazio di puro movimento, vestono i panni di Didi e Gogo, due clown smarriti in un’attesa senza fine -e senza spazio- che ricorda l’Aspettando Godot di Beckett. Si torna poi alla quotidianità, il 29 maggio, con 24.Route 2011 Danza e Disabilità, spettacolo nato dall’idea della rappresentazione scenica della banalità e del consuetudinario, nel tentativo di eliminarne l’ordinarietà. Dal
Teatro Raffigurazione
palco, i gesti comuni attraverso i passi di danza diventano un’indagine delle proprie capacità espressive da parte degli attori, disabili e non. Il Festival prosegue a giugno con altre 6 date, tra cui tre prime nazionali: Sur le traces de l’ours, una ricerca della comunicazione attraverso la contact improvisation; Se mi sono persa non mi sono trovata della coreografa lombarda Martine Bucci e Trane ispirato alla vita del jazzista Coltrane. Imperdibile, il 6 giugno, Esecuzioni.Duo d’assoli, di Michele Abbondanza e con Antonella Bertoni. Da un’iniziale esecuzione di due coreografie distinte -e senza mediazione- in un ristretto spazio scenico, i danzatori sembrano accorgersi poco a poco –inevitabile!– dell’altro e iniziare un confronto comunicativo in cui a prevalere resta però pur sempre il Sé. Questo è il festival. Questo è il tempo del recupero del nesso tra gesto e parola, della rappresentazione scenica del senso etimologico di coreografia –danza e descrizione. Veder danzare per credere. Info sulla programmazione completa: http://cscanymore.it/festivaldanzaestate.
EXTRA: cosa avevamo in mente? T*ransnistria E*scursioni T*elescopio dell’astrologo T*eorie esilaranti E*fferato pasto del killer
50 » Scampagnate: Don Chisciotte e la diga maledetta 55 » Transnistria (3/10) 57 » D elitto e Casöeula
59 » Da cosa nascono le tette 61 » C’è gente che dicono (e scrivono) 62 » Oroscopo?: Or’o scopro 64 » L’opposto di Fine
Don Chisciotte e la diga maledetta 50
Scampagnate a cura di Nicola Feninno Erto (PN) - Diga del Vajont Distanza da Bergamo: 330km
Non so se piovesse la mattina del 10 ottobre 1963. M’immagino un’alba nascosta da un cielo grigio e senza squarci. Le testimonianze parlano di gente allineata lungo tutto il corso del Piave – gente della provincia di Belluno, della provincia di Treviso – civili e militari in silenzio, che calano delle pertiche nel letto del fiume. Come un pettine, un enorme, rudimentale scolapasta. Oltre la grata di pertiche le acque del Piave scorrono, verso Venezia e verso il mare, come ieri e come l’altro ieri. La diga del Vajont è rimasta in piedi: un prodigio del calcestruzzo e della tecnica.
La natura non ha spazzato via quell’altissima colata di cemento e stupidità umana e sete di denaro; semplicemente l’ha scavalcata. Cinquanta milioni di metri cubi d’acqua, un’ondata alta 250 metri. In pochi secondi le case di Longarone sono diventate terra, 2000 vite sono diventate terra. Davano la Champions League, quella sera in televisione: Ranger Glasgow – Real Madrid, i bar erano gremiti, gente che beveva e guardava i calciatori in bianco e nero. Più della metà dei corpi non sono mai stati trovati: terra in mezzo ad altra terra. La prima cosa fu il boato. Qualcuno pensò a un temporale; ma il cielo era pieno di stelle. La gente uscì dai bar. Poi il vento, un vento che aumenta d’intensità, sempre di più, in modo innaturale, ancora e ancora di più.
Ci vollero quattro minuti prima che il muro d’acqua s’infrangesse sull’abitato. Quattro minuti: provate a contare i secondi, per quattro minuti. Sono troppi e troppo pochi. Ho deciso di partire per la valle del Vajont una sera del mese scorso. Leggevo I fantasmi di pietra, di Mauro Corona: storie di gente comune di Erto, il suo paese. Erto, ripido: come il versante del monte Salta a cui il paesello è aggrappato.
Di fronte c’è il monte Toc quello che la notte del 9 ottobre, alle 22.39, si è sbriciolato, precipitando nell’invaso formato dalle acque del torrente Vajont bloccate dalla diga. Toc, deriva dal dialettale Patoc: marcio. A un monte marcio non si possono infradiciare i piedi con un lago che prima non c’era. Ma i tecnici della SADE, responsabili del progetto della diga, non conoscevano il dialetto di quei montanari ignoranti. L’ondata che ha cancellato Longarone ha solo lambito il centro abitato di Erto, trascinandosi via le case di alcune frazioni più a valle, con 158 vite dentro. Erto è rimasta in piedi: la sua morte è arrivata , dopo, diluita nel tempo. Restano poche decine di abitanti al paese vecchio e i fantasmi di pietra delle vecchie case, che hanno scampato il disastro e che crollano per la neve la pioggia e l’abbandono. Se si sbircia dentro le finestre sprangate, si scorgono ancora dei mobili, tovaglie, utensili. C’è un passo, nel libro, che descrive una delle tante case abbandonate. C’è un’altalena, nel cortile di quella casa: il proprietario “esperto boscaiolo, era ricorso al cavo d’acciaio, quello delle teleferiche. Voleva creare un giocattolo indistruttibile per i figli e nipoti. Avrebbe preferito che rimanessero bambini, allegri, a giocare nel cortile, rincorrersi, spingere l’altalena, senza imbattersi nel dolore dell’età adulta”. Uno dei due capi ha ceduto, l’altalena oggi è adagiata al suolo. C’erano cinque bambini in quella casa. Corona continua a raccontare: “ho strappato il cavo dal ghiaccio e l’ho fatto passare sul ramo in modo che l’altalena sembrasse ancora a posto, come una volta. Con quel piccolo accorgimento la casa pareva meno triste, pronta a ricevere i figli lontani qualora fossero tornati”. Mi sono bloccato, ho appuntato quel passo su un foglio. Mi è venuto in mente Don Chisciotte. Che combatte l’enorme mulino a vento del tempo che scorre e non torna. →
Qualche giorno dopo ho trovato il numero di telefono della bottega in cui Corona scolpisce il legno. L’ho chiamato. Mi ha detto che non mi avrebbe dato un appuntamento. Ma se volevo, potevo fare un giro dalle sue parti, potevo provare a bussargli; non poteva assicurarmi che l’avrei trovato: magari sarebbe stato a cercare legna per boschi. La bottega di Corona è nella parte nuova di Erto: due anonime file di case lungo una strada, costruite dopo il disastro, senza risparmio di cemento. Dicevano che il paese vecchio non era sicuro. E così chi decise di tornare al paese dopo la catastrofe dovette subire la beffa di essere parcheggiato tra muri senza ricordi, poche decine di metri più a monte della propria vecchia casa, sicura e inagibile e piena di un passato svuotato. La signora Rossana nel ‘63 non era ancora nata. L’osteria Julia, proprio di fianco alla bottega di Corona, la gestisce lei con la sorella, che sta in cucina. Alla fine del pranzo, mi offre una grappa. Mi dice che sua madre, la signora Franca, sta approntando un vocabolario in dialetto ertano, zeppo di nomi di malghe, attrezzi di mestieri scomparsi, giochi per bambini. Quando gli viene in mente un nome, se lo segna su un bigliettino, per non scordarlo. Il disastro ha spazzato via anche il dialetto. Sul muro di una delle case del paese vecchio c’è una scritta: “se c’è qualcosa che può sostituire l’amore questa è la memoria”; è una citazione di Josif Brodskij. E poco più sotto, a mo’ di firma, un autoritratto di Corona. La signora Franca ha 77 anni - Rossana la manda a chiamare - era una ragazza di 27 anni la notte del 9 ottobre. Si siede con la schiena appoggiata alla stufa. Si scusa per i suoi occhiali scuri, ha appena subito un intervento agli occhi. Mi piace la cadenza del suo parlato: è energica e antica, le parole s’impastano una sull’altra, ti cullano. Suo padre aveva aperto un bar a due passi
della diga, per gli operai. Quella notte è stato spazzato via. Mi parla della sua giovinezza. Dei prati lungo le sponde del Vajont, quando “Vajont” era solo il nome di un torrente impetuoso. Non le vedo gli occhi, ma la bocca sorride. Mi dice che le ragazze d’estate andavano in Germania a vendere gelati; c’è stata anche lei un anno, ad Hannover. Ma sentiva la nostalgia di casa; e poi c’erano le mucche a cui badare, i fratelli, un fidanzato che le scriveva lettere una volta a settimana. D’un tratto nella sua voce si apre una crepa: “se mi credi io tante cose le ho nella testa, ma non ho voglia di vederle, di ricordarle. Mi fanno male” La mattina del 10 ottobre 1963, contro le pertiche calate nel Piave s’incastravano i corpi dei morti di Longarone e delle frazioni a valle di Erto e Casso. Qualcuno, con degli arpioni, issava i cadaveri sulle sponde. Sul Piave veniva giù un mondo perduto. Lo stesso mondo di montagna – coi suoi rapporti semplici, e le gioie violente e le tragedie cristalline – che nel resto d’Italia è venuto giù, lentamente, con lo scorrere del tempo, verso le valli, le pianure, giù tra le braccia del mito dell’eterno progresso. Alla fine Mauro Corona l’ho incontrato, per caso, uscendo dall’osteria. Stava andando al bar, dall’altra parte della via. Maglietta nera smanicata, nonostante il nevischio di aprile, bandana in testa. Mi ha invitato al bancone, mi ha offerto una grappa, lui ha preso un caffè. Di sbronze ne ha prese in abbondanza e di gente affogata nel vino ne ha vista troppa; dopo il Vajont lo stato pagava un indennizzo mensile ai superstiti rimasti senza casa e senza lavoro: c’era molto da dimenticare e tante osterie. Mi parla di montagna, di legno e di roccia, delle sue scalate. C’è anche sua figlia, che lo guarda come fosse sua madre. “Giovan Battista Vinatzer, diceva” e si mette a imitare l’accento tedesco dello scalatore di Ortisei “la roccia è sana quando tiene zù l’alpinista, friabile quando è l’alpinista che defe tenere zù la roccia”.
Fotografie di Rocco Fidanza
Se Don Chisciotte fosse un alpinista, sarebbe uno di quelli che tiene sù la roccia. Prima di salutarmi mi chiede se ho sentito parlare della rarissima specie di orchidea; quella che hanno trovato poco più a monte di un laghetto formatosi dopo il disastro. Sì, me ne aveva parlato la signora Franca, poco prima di salutarci: “sono convinta” “Penso che sono stati i morti a farla nascere, perché ci si ricordi di loro” io ho taciuto, per un attimo la signora Franca ha esitato “lo so è un’idea stupida ma...”
Un consiglio per pochi: c’è una vecchia strada che porta fino ai piedi della diga. La stessa strada percorsa dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale, quando gli ertani scamparono alla devastazione tedesca, per intercessione del parroco, dietro la promessa della costruzione di un ponte in 48 ore. Osservando dal punto panoramico posto sul fianco della diga, la potete scorgere a valle; per trovarne l’imbocco ci vuole un po’ di pazienza... Un consiglio per tutti: be’ il consiglio per tutti è quello di fermarsi a mangiare all’osteria Julia. Scegliete uno dei piatti tipici. E non andatevene senza provare una grappa alla salvia.
#3:
Transnistria
10 posti in cui non andrai mai a cura di Emilio B. www.emiliowasthere.blogspot.com
Mi chiamo Emilio e sono un incauto, e tu vieni con me in 10 posti in cui non andrai mai.
Molti di voi hanno avuto la fortuna di vedere il film Educazione Siberiana. Io no. Piuttosto, sono uno dei pochissimi che è stato nel luogo dove è ambientato. Due volte. Si chiama Transnistria, è uno stato autoproclamato, a regime dittatoriale e non riconosciuto da alcun Paese Sovrano. Puoi andarci anche tu, ma è meglio se vieni con me perché altrimenti rischi di non tornare a casa. Di fatto, questo limbo di terra nell’est più grezzo è un potente fulcro dello smercio di armi e droga. Di droga non m’intendo, di armi sì. Puoi comprare kalashnikov, bombe a mano, esplosivi di ogni tipo, co-
modamente seduto in un bar di Tiraspol, la capitale, magari sorseggiando del buon Kvint (il cognac locale, raffigurato anche sulla banconota dei 5 rubli transnistriani). Nessuno parla inglese, neanche alla frontiera, vigilata da ex membri della Milizia Russa e del KGB, che tentano di estorcere denaro a quelli come te. Dopo aver passato i controlli, il “benvenuto” è caloroso: un carro armato russo usato come statua, punta il suo cannone dritto in direzione di chi entra in città. Il permesso dura 10 ore, se sgarri di un minuto avrai problemi. Forse ne avrai comunque.
La dieta dell’assassino Delitto e Casöeula a cura di Fabio Spaterna
“Siamo ciò che mangiamo”. Mi è venuta in mente la massima salutista di Ippocrate, leggendo di quanto accaduto in uno dei più violenti licei americani, in Wisconsin. Quando la mensa ha sostituito cibo-spazzatura e bevande gassate con insalata e acqua, il tasso criminale scolastico si è praticamente azzerato. Esiste quindi una certa correlazione tra cibo e violenza? Nessun dato certo, e anche se ci fosse non ve lo direi, non vorrei ricevere delle letterine di denuncia da parte di potenti e tentacolari catene di fast-food; non potrei pagare e per sdebitarmi finirei truccato da inquietante clown ad animare feste per bambini il sabato pomeriggio. Però qualche strana coincidenza nell’alimentazione di alcuni serial-killer, a volerla cercare, c’è: ad esempio il “Mo-
stro di Milwakee”, Jeffrey Dahmer, tra un omicidio e l’altro lavorava con profitto in una fabbrica di cioccolato, un noto eccitante. E John Wayne Gacy, mentre coltivava l’hobby di seviziare ragazzini (33 vittime al suo attivo), era responsabile di tre fast-food della catena di polli fritti KFC (posso parlarne, in Italia non c’è). Avesse gestito un ristorante vegano, forse ora staremmo parlando d’altro. Per il suo ultimo pasto, prima della sua esecuzione nel 1994, Gacy optò per un menu leggero: dodici gamberi fritti, patatine fritte, un numero imprecisato di ali di pollo fritte e mezzo chilo di fragole. Pensando a questa spartana ultima cena ho elaborato questa ricettina: personalmente mi sforzerò di mangiare più frutta e verdura. Da domani, però.
Pollo fritto disossato *
Tagliate il pollo in pezzi; passate accuratamente la pelle sulla fiamma del fornello per eliminare ogni residuo di penne, quindi lavate e asciugate. Disossate con pazienza. In una terrina sbattete uova, latte, farina, sale e pepe e immergetevi i pezzi di pollo. Lasciate marinare almeno un’ora. Fate riscaldare in una padella abbondante olio di semi. Mettete il pangrattato su un foglio di carta da cucina e conditelo con sale, pepe, rosmarino, prezzemolo, origano, curcuma e parmigiano. Impanate per bene i pezzi di pollo prelevati dalla marinatura. Friggete e servite caldo
1 pollo 2 uova 1 tazza di farina ½ tazza di latte 3 tazze di pangrattato Sale - pepe - rosmarino - prezzemolo - origano - curcuma - Parmigiano Reggiano grattugiato Olio di semi da friggere
* Consiglio di osare un abbinamento con una salsa piccante di fragole
Artway porta l’arte dei giovani bergamaschi nei locali della città!
APRILE BAR DEL POLARESCO 11 AGORA’ via del Polaresco 15
BIRRERIA DI CITTA’ ALTA 18 LAvia Gombito 1
“Nothing but Rhythm”.
“Per caso a Caponord”. Mostra fotografica di Luca Facheris
“Tra immobilità e movimento... e noi?”
BAR 25 DIVINA via Borgo S. Caterina 1E
Performance di O’Cipher Company esibizione di percussioni e danza. Mostra fotografica di Gloria Marchetti, in collaborazione con l’Associazione LIBERA
MAGGIO
“Baci rubati” Mostra fotografica dell’Associazione Bergamo contro l’omofobia
CAFÈ 2 REEF via Borgo S. Caterina 25 Mostra “Art-design” di Silvia Nervi PROMOSSA DA
IN COLLABORAZIONE CON
CON IL PATROCINIO DI
MEDIA PARTNERSHIP
Le tette Da cosa nasce cosa a cura di Buzz Cattaneo
Mi piacciono le tette! Mi piacciono un pochino meno quelle rifatte. Più che altro a me piacciono quelle che si adagiano appena appena, molto delicatamente, su se stesse quando una ragazza si sdraia, e che nella mia mente producono un sommesso “PAF” di morbidezza che si appoggia. Comunque, il seno nasce con l’acquisizione da parte dei primi ominidi della postura eretta, come riproduzione delle curve del sedere, ma di fronte. Sì, è un passo evolutivo squisitamente seduttivo. Da sempre un seno prosperoso è stato visto come sinonimo di abbondanza, benessere e fertilità e fin dall’alba dei tempi si preparavano lozioni e intrugli che promettevano ingrandimenti miracolosi. Nell’ottocento si passò alle prime vie chirurgiche con l’inserimento di paraffina, sebbene con scarsi risultati (tette scivolose… immagino). Solo dall’inizio del ‘900 ci si poté davvero sbizzarrire. A metà del secolo scorso chi avesse voluto ingrandire il proprio seno tramite chirurgia avrebbe trovato un arcobaleno
sorprendente di possibili protesi: legno, vetro, cartilagini, poliuretano, spugne e bocce! (Si quelle da gioco; e sì: “Belle bocce!” è un’affermazione più accurata storicamente che realmente lusinghiera). Cinquant’anni fa la prima protesi in silicone; l’idea venne a un medico, Frank “Booby” Gerow (il soprannome l’ho messo io) quando si accorse della somiglianza al tatto tra i seni della ex moglie e le sacche di plasma che maneggiava in ospedale (periodo di magra bello spesso per Frank). Da allora il boom dei seni rifatti non ha mai visto declino, neppure quando questi esplodevano sugli aerei (che fine ha fatto Carmen Di Pietro?) e giusto per snocciolare dati inutili, l’Italia è il quarto paese al mondo per numero di seni rifatti. Chi invece odia le proprie tette è Guo Feng, uomo, cinese, recentemente entrato nel Guinness come l’uomo coi seni più grandi al mondo, che ha però deciso di operare e ridurre (perché in cerca di un nuovo passatempo). ( . )( . )
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C’è gente che dicono Rubrica di filosofia contemporanea a cura di Gros
I lunedi non sono brutti, è il tuo lavoro che fa cagare. (Scritta su una pensilina del bus) - Quanti anni hai, 36? - No, 28. - Li porti bene! (Il Polverini tenta l’approccio al Capogiro) Non sono supertiziosa perchè sono intelligente! (Michela D. dice la sua sulla scaramanzia degli sportivi)
Lo zip war airganon è questo software che ci garantirà sia l’anonimato che la presenza dell’ufficiale giudiziario nel posto giusto al momento giusto. (Beppe Grillo in un’intervista in cui spiega una roba che non ha capito nessuno) Mi fai accantonare la pelle. (Andrea B. Complimento a signorina) Mia moglie ha chiesto la separatura. (Amico affranto si confessa)
Odio la gente che parlano alle spalle. Odio. (Tatuaggio con odio)
Ghè zet coi onge longhe. (Mr. Brown mi sconsiglia di recarmi in un bar vicino allo stadio perchè la clientela non è di suo gradimento)
C’ha la faccia da Cita Haywort. (Ezio “the king” commenta una con la faccia da scimmietta però bellina).
Pasega ol fubal! (Commento di un tipo in tribuna che si credeva il mister)
C’è gente che scrivono
Oroscopo? Or’o scopro... 62
A cura di Gilles Deluso
Dritta del mese: Il Novilunio del 10 aprile, nel segno apripista dell’Ariete, invita a diventare pionieri del presente e a inaugurare un nuovo ciclo di vita. E’ tempo di semina (fisica e mentale): datevi un nuovo nome e piantate progetti a scadenza autunnale. Segno del mese (il germoglio primaverile) — Opposto del mese (la caduta delle foglie) Ariete Il segno del mese “Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Sono attratto dal suo irrompere nella vita reale” (Quentin Tarantino, nato il 27/03/1963). O dell’aggressività istintiva e creatrice. Il tuo astro-governatore è Marte, collerico dio della guerra e del desiderio sessuale. Consiglio del mese: “The Cremaster Cycle” di Matthew Barney (nato il 25/03/1967), monumentale opera di videoarte fallica. Toro Venere sorniona Un pensatore del tuo segno, tale Kierkegaard, diceva che l’essenza della donna è “un abbandono sotto forma di resistenza”. In realtà vale per chiunque venga temporaneamente narcotizzato da quel disordine psicomotorio noto come amore, sia il soggetto maschio o femmina, uni o bisex. Da metà mese preparati ad affrontare questi mancamenti scalcianti: la tua prossima rigenerazione passa (anche) di qui. Gemelli Giove consigliere Non solo avresti un Giove amico che da mesi pompa fiduciosa pro-
gettualità, ma con la primavera, e la conseguente tombola di aspetti in Ariete, hai pure la possibilità di sollevarti dalle nervose malinconie dell’ultimo mese. Morrissey, frontman gemellino degli Smiths, ti dà un’ulteriore dritta sulla direzione da preferire: “Le opinioni di chi non si accontenta sono quelle che contano davvero: sono sempre pronti alla scoperta e al cambiamento.” Cancro Plutone palingenetico E’ risaputo che il cancerino Franz Kafka, prima di morire, diede istruzione all’amico Max Brod di distruggere tutti i suoi manoscritti. Il vecchio Max disobbedì e fece pubblicare tutti gli scritti del fin troppo umile Franz, ed è solo grazie a questo che possiamo leggere l’opera di uno dei più grandi scrittori di sempre. Sì, Plutone – pianeta della trasformazione - ti sta sfiancando con i suoi rovelli radical-esistenziali, ma prima di procedere, fermati a riconoscere il capolavoro vivente che sei. Salva i sogni dalla polvere dei cassetti e comincia a farli fruttare. Leone Sole con ansie da prestazione “Ho creato un mostro, perché tutti si aspettano che io vinca sempre.” Parola del
tennista leonino Roger Federer. Con l’energia che ti ritrovi nella primavera 2013, rischi di spargere troppe aspettative. E, conoscendo bene il sociopatico che sei, finiresti per disperderti e risentirti. Riduci le mire e accontentati di specchiarti nel Sole. Vergine Mercurio itinerante La rissosa reunion di pianeti nel tuo ottavo e dodicesimo campo parlano di (ri)elaborazione autocritica e rivoluzione personale. Se è noto il tuo talento nella catalogazione di pregi e difetti, il secondo passo, ovvero mettere in pratica ciò che sai, ti trova sempre un po’ maldisposto. Pensa che a 15 anni, il (non ancora) regista Werner Herzog (nato il 5/9/1942) andò a piedi da Monaco all’Albania, e quello fu solo il primo dei suoi lunghissimi viaggi a piedi. Tornato a casa, cominciò, senza fretta, a rivoluzionare un po’ di altre cose. Forse un giretto fuori città potrebbe essere utile. . Bilancia L’opposto del mese “Chi ha l’occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi. ” (Italo Calvino, nato il 15/10/1923). O dell’equilibrio morale, del fascino (sin)estetico e dell’eleganza intellettuale. Il tuo astro-governatore è Venere, sensuale patrona delle arti e della bellezza. Consiglio del mese: “Al di là del bene e del male” di Friedrich Nietzsche (nato il 15/10/1844). Scorpione Saturno non ha fretta Davanti a de-ja vu decisionali e attese stagnanti, procedi con scioltezza e, tenendo a mente l’esempio di Paganini (tuo compare di segno), rifiuta di ripeterti. Se lavorerai con costanza, Saturno ti risarcirà con un autunno d’oro puro.
Sagittario Marte rintuzzato Non lo diresti, ma la primavera è con te: soffia via le ansie dell’ultimo mese e dirigi l’energia verso nuovi orizzonti. Oltre a far scorta di ricostituenti, dà retta al sagittariano MarkTwain: “Cerca di vivere in modo che la tua morte rincresca anche all’impresario delle pompe funebri.” Capricorno Mercurio insofferente Incredibilmente potresti trovarti ai ferri corti con la tua Pazienza, quella che Blake definì “una vecchia e ripugnante zitella corteggiata dall’Incapacità”. C’è il rischio che tu possa fare qualcosa di autenticamente istintivo e diventare, di colpo, imprudentemente capace. Un consiglio: modera la stizza, nuoce gravemente a te e a chi ti sta intorno. Acquario Urano categorico Da segno d’aria quale sei, tendi a preferire il pensiero all’azione. Anche quando ti trovi davanti a bivi, tendi a disegnarti da te una terza-quarta via, fedele al motto dell’acquariano Burroughs - “Niente è vero, tutto è possibile”. Ora, però, è il momento d’iniziare a scremare e decidere, senza trucchi. L’implacabile principio di realtà farà il resto. Pesci Giove esasperante La pacchia tardo-invernale è in via d’esaurimento (nervoso), Giove torna a infastidirti col suo irrequieto pessimismo e ti tocca pure mettere a frutto le intuizioni maturate a febbraio. Ma se innaffi il tutto di coraggio ed entusiasmo, da giugno sarai l’invidia di tutti gli orticoltori zodiacali.
L’opposto di Fine Feedback a cura di Temporary Black Space
Agire per il fine
Temporary Black Space ringrazia tutti coloro che hanno partecipato attivamente.
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2013
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