CTRL magazine #35 - (R)evolution

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#35 — Free Fun Magazine

368 EV FINO ENTI 31 O AL TTOB RE

INTERVISTA AI BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

LALLA: L'AMORE AD ORE

9 COLTELLATE SENZA 1 NOME



CTRL Magazine #35

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(R)evolution Forse fu un asteroide. Comunque i dinosauri si estinsero soprattutto perchè non sapevano cambiare. CTRL Free Fun Magazine, memore della giurassica lezione, è lieto di presentare ai lettori numerose novità post-estive: una rubrica dedicata alla moda e al design (Velvet Glove) e una dedicata al mondo delle illustrazioni (Uncles e Aunts). Come rabdomanti cercheremo di scovare personaggi e fenomeni nascosti nel sottosuolo (Rabdomance). Vi racconteremo le storie truci di fuorilegge bergamaschi (Crime Ballads) o, se preferite, vi offriremo una lenitiva Tazza di (te)atro. Da cosa nasce cosa (che è anche il nome di un’altra nuova rubrica), così abbiamo pensato di sconvolgere anche la parte musicale: una nuova rubrica, Bass Line, e tre dischi locali recensiti da Il buono, il brutto e la cattiva. Se pensavate di restare con le mani in mano, vi sbagliavate: ogni mese la rubrica Feedback, sarà creata da voi lettori. In caso di asteroidi, noi siamo pronti.

— CTRL magazine via Bono, 43 - 24100 Bergamo www.ctrlmagazine.it redazione@ctrlmagazine.it 035.0342269 — Direttore: Matteo Postini matteo@ctrlmagazine.it — Coordinamento: Francesca Bolazzi francesca@ctrlmagazine.it — Caporedattore: Scande — Redazione: Chiara Brambilla, Francesco Chiaro, Mara d'Arcangelo, Nicola Feninno, Luca Gallo, Gianluca Piretti, Dario Stefanoni. — Hanno scritto e collaborato: Andrea Anghileri, Nora Bentivolgio, Simone Bertasa, Elenia Beretta, Nicoletta Brescianini, Dario Cattaneo, Marta Dall'Agnola, Pamela Del Curto, Gio Cassavetes, Luca Gibertini, Gionata Giardina, Leonardo Goffi, Gros Grossetti, Alberto Guerrini, Jopparelli, Emma Panza, Giulia Spallino, Fabio Spaterna, Francesco Previtali, Splitgigs.com, Daniele Tombesi, Sabrina Trevisan, Chiara Valtolina + 31 AA.VV. che in due giorni hanno risposto all'appello di "Feedback", pagina 67

— Illustrazioni di: Bruno Algebra, Dario Cattaneo, Elenia Beretta, Umberto Mischi, Cinzia Zenocchini — Fotografie di: Monelle Chiti, Leonardo Goffi, Simone Montanari — Progetto Grafico: Studio temp — Editore: Enjoi Edizioni — Stampa: Artigrafiche Mariani e Monti Via Serena, 6/d - 24010 Ponteranica (Bg) — Tiratura: 19.000 copie — Fondatori: Andrea Gorrini, Matteo Postini — Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08

Informazioni - Segnalazioni - Pubblicità: 349.1680619 / 334.3156193

CTRL magazine Ctrelle




Settembre Venerdì 21 17:00 Frigoriferi Milanesi (ALTRA MODA) So Critical so fashion – Leggi articolo a pagina 44 18:00 Ex Hotel Commercio via Tasso (EXPO) Contemporary Locus 3 – Francesca Grilli, Vlad Nanca 18:30 Tenuta Frizzoni Torre de Roveri (EXPO) Vernissage dell'artista Giovanni Bonaldi 19:00 Maite (PARTY) “Gabry riparte!! e si fa festa!!” 20:30 Beer House Pub Clusone (METAL) rassegna di musica metal underground – Necro, Inferen, Unctoris, Mefitic Edoné (RAP & MORE) Freestyle Rap Battle con Teste Complesse e Dj Erion Anfiteatro Costa di Mezzate (FIATO AI LIBRI) Atir Milano presenta “Transiberiana” Teatro Donizetti (LIRICA) “Belisario” di G.Donizetti - Tragedia in tre parti di S.Cammarano 14/17€ Villa Camozzi Ranica (PIANO) Blazs Szokolay in concerto – free! 21:00 Agorà Polaresco (CONCORSO XL) All We Need Italia – tappa bergamasca del concorso nazionale: Red London Buses + Edoch + Kan Guru Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire O'Dea"s (TRIBUTE) Police Academy

Sabato 22 09:30 Ex Monastero Valmarina (WORKSHOP) “Unity 3d per la scena teatrale” 80/60€ - fino a sera e per tutto il week end 10:00 Frigoriferi Milanesi (ALTRA MODA) So Critical so Fashion 14:30 Officina Edoardo Bianchi L.rgo Belotti (BIKE CONTEST) I Ciclopi WEB?

I ciclopi sono figure fantastiche della mitologia antica, dotate di un solo occhio in mezzo alla fronte erano soliti spostarsi in gruppo e in sella a velocissime biciclette”. Si svolge oggi la prima edizione di “i ciclopi”, gara in bicicletta svolta all’interno dei confini cittadini. L’obiettivo è semplice: Individuare le tappe sulla mappa, tracciare il percorso ottimale e raggiungi tutti i check points nel minor tempo possibile. Partenza dall' officina Edoardo Bianchi sul Sentierone, arrivo previsto per le 18 all'Edonè, dove sarà allestita una lounge relax da parte di Red Bull e un mercatino di biciclette e componenti vintage curato da Eroica Cicli. Iscrizioni (5€) possibili fino a mezzora prima della partenza.

21:30 Ghost Pub Fontanella (METAL) Mind The Gap + Hibagon + Noscrape Carroponte Milano (!) Jarabe de Paolo Arci Bonate Sotto (ROCK & MORE) Budbennies & Uncle Scotch meet Smelly Livers 22:00 Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri night Bacaro (DJ & GUITAR) Aronika & Dug on stage 23:00 Juice (PARTY) Juice club presenta Pirupa

14:30 Beer House Pub Clusone (METAL) rassegna di musica metal underground – Mortui Corpus, Mepheth, Cannibe, Imago Mortis


14:30 Casa Natale G.Donizetti (PROIEZIONI) “Polutio” di M.Spada – free!

19:00 Maite (DJ & MORE) Passerina Vs Ciauscolo + Dj&go

18:00 Villa Tasso Bergamo (TOUR STRAORDINARIO) Apre occasionalmente la rinomata dimora privata del 500 visitabile gratuitamente solo per oggi!

20:45 P.zza Libertà Bagnatica (FIATO AI LIBRI) Ass. Cult. Scenari in “Fiori per Agernon”

20:30 Teatro Prova (TEATRO) Debutto di “Swaters” - Squadra speciale allarme acqua

21:30 Arci Bonate Sotto (LIVE) Virgi's Cookies live

20:45 Cineteatro Agorà Mozzo (TEATRO) Mé e i mé ma di Les Misensamble Auditorium Montello (FIATO AI LIBRI) Laura Curino in “Homo Faber” 21:00 Edoné (TRIBUTE) Malibu – Omaggio alle Hole Bacaro (DJ SET & MORE) Confusion: i pezzi da 90! Ta sì (RAP) Presentazione di “Fayah Mixtape” 21:30 Arci Bonate Sotto (JAZZ & MORE) Jazzcokslive in concerto Rebelot Pub (TRIBUTE) Carmen & The Wallops in concerto – Janis Joplin night 22:00 Agorà Polaresco (POLAR TV PARTY) Pirata Party – il polaresco diventa un galeone, al timone 4 dj d'eccezione Sidney Kattsaw Guys, Last Minute, Radio X e Disaster Guys 23:00 Cirgolo Get Up (ELECTRO & TRASH) Banana Split opening party – Powered by Shake bar 12/14€ Bolgia (TECHNO) Warp! Universo Parallelo presenta: Felix Krocher + Oscar Aguilera 23:30 Gallery (DJ SET & MORE) Inaugura la stagione di Donne e Motori

Domenica 23 10:00 Frigoriferi Milanesi (ALTRA MODA) So Critical so Fashion 16:00 Acadeia Capoeira (!) Festa di apertura 17:00 Edoné (APERITIVO GREEN) Jam session, vj set, mostre, flash mob e musica, tutto alimentato a bike energy. Con Greenpeace e Amnesty International 17:00 Rebelot Pub (HAPPY AFRO HOUR) L'aperitivo afro style con Dj Mauri

21:00 Agorà Polaresco (VERY LIVE) Karaoke night

Lunedì 24 21:00 Conca Verde (CINE ORIGINAL) Original is Better - "The Iron Lady" di Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless - in palio un sacco di premi 21:30 Vecchio Tagliere di Zanica (SAX/ PERCUSSION) Zayt Trio

Martedì 25 21:00 Conca Verde (CINE) Cosmopolis di Cronenberg 22:00 Druso Circus (CLASSIC ROCK) The Credo + Guests – Powered by SplitGigs.com Rocket / Milano (INDIE) Opening party. Grandi Animali Marini in concerto.

Mercoledì 26 20:30 Edoné (HAND MADE WITH LOVE) How To? - Stampare con timbri fai da te Biblioteca di Sovere (FIATO AI LIBRI) Ferruccio Filipazzi in “Con le parole di Alessandro Baricco” 21:00 Conca Verde (CINE) Il Tempo che ci Rimane di E.Suleiman Cineteatro del Borgo (CINE) Magnifica Presenza di F. Ozpetek 22:00 Druso Circus (FOLK ROCK) Servi Disobbedienti – Powered by SplitGigs.com


Giovedì 27 14:30 Spazio Polaresco (TEATRO & MORE) Apertura di Aboccaperta: rassegna teatrale a cura di Teatro Caverna 18:30 Gamec (EXPO) Inaugurazione di “The Log – O – Rithmic” a cura di F.Fischelli e N.Olsen + Inaugurazione dell'Artists' Film International a cura di S.Raimondi e S.Fumagalli Polarexpo (EXPO) Inaugurazione di The Sound Of Silence – Raccolta di silenzi. Una mostra su “che bello avere vent'anni” 19:00 Art Caffé P.zza Pontida (HAND MADE) Guerrilla Uncinetto – autunno/ inverno pt.1 a cura di Lara Frattini e Coki Milktoothrain 20:45 Caffè Letterario (BOOKS) Presentazione di “La Neve di Marzo” di Michela Barcella Centro Culturale Sebita Sarnico (FIATO AI LIBRI) Atir Milano in “La Vita Materiale” 21:00 Conca Verde (CINE) Cosmopolis di Cronenberg Circolino Malpensata (ACOUSTIC ROCK) EgE's Akustika in concerto Rebelot Pub (ABSOLUTELY LIVE) Serata Karaoke con miss Daiana! 21:15 Spazio Teatresco (TEATRO) Rassegna Abboccaperta: Invisibilmente di Menoventi

18:30 ArtHouse Openspace Borgo Palazzo (EXPO) "SyNTaX eRRoR" short exibition di Marco Poli 20:45 Biblioteca Gorle (FIATO AI LIBRI) Ass. Masca in Langa presenta “Accadrà nel 1984” 21:00 Auditorium Modernissimo (DOCUMENTARI) Il Grande Sentiero – Anteprima assoluta di “Allenarsi” Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire Maite (!) Felix Siriano Stand-up comedian @ Maite O'Dea"s (TRIBUTE) Supernova, cover band degli Oasis 21:15 Spazio Teatresco (TEATRO) Rassegna Abboccaperta – Dialoghi Amorosi di Cinefabrica 21:30 Edoné (PROGRESSIVE) Sand Castle – Powered by SplitGigs.com 22:00 Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri Jam Live Muzik (ELECTRO) Hangover University Party Bloom Mezzago (OPENING PARTY) Il Marchese + Requiem for Paola P. + Dj Anj 22:15 Agorà Polaresco (BALCAN) Nema Problema Okestar Suoni balcani e Klezmer 23:00 Circolo Get Up (INDIE ROCK DJ SET) Panic Opening Party Gallery (JUICE CLUB) Juice Recording Showcase con Dani Vescovi - free entry

21:30 The Dome (TRIBUTE) Giannissime in concerto 22:10 Spazio Polaresco (INCONTRI) Fare – I Giovani con R.Francabandera e Menoventi 22:40 Agorà Polaresco (POETICONCERTO) 'N Quill in concerto

Venerdì 28 16:00 Ex Hotel Commercio via Tasso (EXPO) Contemporary Locus 3 – Francesca Grilli, Vlad Nanca 18:00 Spazio Polaresco (PROIEZIONI) Rassegna Abboccaperta – Omaggio a V. De Seta (proiezioni documentari)

Sabato 29 18:00 Castello Colleoni Solza (EMERGENCY DAY) Vale Benaglia + Awa Mirone in concerto 18:30 Spazio Polaresco (INCONTRI) Rassegna Abboccaperta – Fare : G.Graziani e C.Morganti dialogano 21:00 Piazzale della Fara (BOTELLON) Primo Macro Botellon nazionale: portare birra e vino da casa e poi “prima stella a destra e dritti fino al mattino” Auditorium P.zza Libertà (FEMALE ALBUM) Presentazione del nuovo disco di Nagaila “Viaggio di Ritorno” - Leggi Urban Sound a pagina 48


21:00 Latte + / Brescia (OPENING PARTY) Radio Friendly + Ain't + dj e visual set 21:30 Rebelot Pub (ROCK) Bulldog in concerto Castello Colleoni Solza (EMERGENCY DAY) Carmen & The Wallops in concerto Spazio Polaresco (TEATRO) Lectura Dantis di C.Morganti – Caduta dentro i canti – Spettacolo all'aperto, in caso di pioggia nello spazio Teatresco. 22:00 Capogiro (LIVE) Caponord. A secure dance night. Bloom Mezzago (DISCO BLACK) Opening Party vol.2 - Dj Aldus Erpico & Steve Manero 22:30 Live Club Trezzo (DJ SET & MORE) Zarro Night – Special guest Get Far Fargetta 18€ drink incluso 23:00 Bpm/Ex Coco's (DJ SET & MORE) VRP project presenta: The Ultimate Saturday // Back to The Genero 12/15€ Gallery (DJ SET & MORE) Last Minute Woodstock Party Daho Club (NEW GLAM SOUND) Teleforce – Tolly Disk Jockey, Serial & Confusion Fiera Rho Time Warp Italia 2012 (ALL NIGHT LONG)

Oltre 90.000 metri quadrati di spazi fieristici ospiteranno i più importanti personaggi della scena elettronica nazionale e internazionale. Alcuni nomi? Sven Väth, Richie Hawtin, Carl Cox, Marco Carola, Loco Dice, Chris Liebing, Ellen Allien, Matthias Tanzmann, Pan-Pot, Lele Sacchi, … Oltre 10 ore di musica con una line up che coinvolge quattro palchi, accompagnati dalle più recenti innovazioni nel visual e light design. Un festival nato nel 1994 in Germania, ormai riconosciuto come punto d’incontro di livello internazionale per professionisti e appassionati da tutta Italia e oltre.

Domenica 30 13:00 Azienda Agricola Cantalupo (TEATRO & FOOD) Appetito di Teatro – con Teatro Apelle e La Scatola delle Idee 14:00 Arcibloom (SWAP) il mercatino dell'usato, anche scambiato 14:30 Casa Natale G.Donizetti (PROIEZIONI) “Maria Stuarda” di F.Esposito 17:00 Rebelot Pub (HAPPY TECHNO HOUR) L'aperitivo techno style con Dj Carbu 17:30 Arena del Polaresco (TEATRO) “Non ho parole di Bano Ferrari” – Un Clown in abito scuro inciampa nella società 21:15 Parco del Polaresco (TEATRO) “La Meravigliosa Storia di un cigno e di una gazza e del loro impossibile amor” di Eden Ironique 22:00 Spazio Teatresco (TEATRO) “Ma il mio amore è Paco” di TC – Tutto il grottesco di B.Fenoglio


Ottobre Lunedì 1 21:00 Conca Verde (INCONTRI) Gad Lerner e Giovanni Nicolini Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless 21:30 Bergamo Secret Place (?) Invisible Show – Jasmina Maschina + Golden Disko Ship per info 349-8830539

Martedì 2 19:30 Golf Indoor di Mozzo (SHIATSU) Lezione free di Corso base di Shiatsu 20:45 Centro Polifunzionale Villongo (FIATO AI LIBRI) Gershwin in “Respiro Corto” 21:45 Druso Circus (INDIE ALERNATIVE ROCK) Signals From Another Planet

Mercoledì 3 21:00 Cineteatro del Borgo (CINE) Marigold Hotel di J.Madden 21:45 Druso Circus (INDIE PUNK) Lobotomia + Plutonio113 – Powered by SplitGigs.com

20:45 Auditorium Costa Volpino (FIATO AI LIBRI) Atir Milano in “Mediterraneo Mare Interiore” Rebelot Pub (ABSOLUTELY LIVE) Serata Karaoke con miss Daiana! 21:00 Circolino Malpensata (SKA SURF ITTICO) I Balenieri in concerto 21:45 Druso Circus (JAZZ) Niccolò Faracci Quartet – It Came To Brodcast The Yucatan – contrib.ist. 5€ 22:00 Tunnel / Milano (!) Laurent Garnier L.B.S. Live

Venerdì 5 18:30 Maite (APERITIVO) Festa di tesseramento 2013 19:00 Golf Indoor di Mozzo (DANZA) Lezione aperta: "Il canto del corpo" 20:45 Auditorium S.Paolo D'Argon (FIATO AI LIBRI) Lucilla Giagnoni in “Il Racconto di Chimera” 21:00 Bowling di Bergamo (FOLK ROCK) Concerto di Servi Disobbedienti per una serata atipica tra palle e birilli – Powered by SplitGigs Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire O'Dea"s (PARTY) The Fonz Rockabilly 21:30 Osteria n°7 via Pignolo (ACOUSTIC POP) Trallallero Live - Riki Cellini e Valerio Baggio 21:45 Druso Circus (ROCK) The Rose – Janis Joplin Night – prima consumazione obbligatoria 5€

20:30 Biblioteca Tiraboschi (RACCONTI E TEATRO) Raccontare lo spettacolo: F.Bertolani e G.Magnetto presentano la loro Maria Stuarda

22:00 Agorà Polaresco (FEMALE ROCK) La Tita in concerto Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri Live Club Trezzo (NU METAL TRIBUTE) System of a Down + Rammstein + Slipknot Paprika (POP) Per una Lira. Tribute band di Lucio Battisti. 6€ Amigdala Theatre (TRASH & MORE) Teo & The Fat Soubrettes + La Nera Dj 2/5€ Bloom Mezzago (!) Spleen Night Party con Spleen Orchestra + Dj Mozo ft Dj Newton

20:45 Officine 43 Castel Rozzone (TRIBUTE) Revolvers – Beatles night

23:00 Circolo Arci Get Up (SABOTAGE) Season 4 Premiere 12/15€

Giovedì 4 19:30 Vini e Spiriti (BOOKS & WINE) Marco Rosari presenta “L'unico scrittore buono è quello morto”


23:00 Gallery (JUICE CLUB) Thugfucker - Life & Death Leoncavallo / Milano (ELECTRO) Venetian snares + Uochi Toki + Pigro on sofa

Sabato 6 10:30 Auditorium P.zza Libertà (BG SCIENZA) Documentari - “Dal Big Bang ai buchi neri” di E.Morris 11:00 Chiostro di Santa Marta / Piazza V.Veneto (VERNISSAGE) Inaugurazione della mostra "Thesaurum" di Mario Cresci. A cura di Enrico De Pascale. In mostra fino al 21 ottobre 12:30 Gamec (BG SCIENZA) Inaugurazione mostra - “C@rte del mondo: Spazialità e Mondializzazione” 14:30 P.zza Vecchia (BG SCIENZA) Laboratorio – Silenzio si vola!: come e perchè Auditorium P.zza Libertà (BG SCIENZA) Documentario di W.Herzog “L'ignoto spazio profondo” 16:30 Casa Natale G.Donizetti (PROIEZIONI) “Dio Salvi la regina” di E.Annese e R.San Pietro 17:30 Rebelot Pub (HAPPY TECHNO HOUR) Aperitivo Techno dj set con Dj Carbu 19:00 Spazio Estro (EXPO) Inaugurazione di “Swing Time” di Matteo Caglioni a cura di Alessandra Foini – Old music con Carbu Circolino (ANTIFA) Concerti di: Signor K, Cugini di Luciana, Pane e Guerra + dj set by Twin Bros 21:00 Kanaka Garage (INDIE) Abwnn + guest – Powered by SplitGigs.com Maite (ACOUSTIC) Vincenzo Marabita on stage

22:00 Druso Circus (ROCK) Ten Legs – prima consumazione obbligatoria 5€ Paprika (ROCK) Purple Haze. Tribute band dei Deep Purple C apogiro (LIVE) Nena & The Superyeahs. A seguire dance night. Bloom Mezzago (DANCE) B.e.s.t. + Dj Herry & Paul from MilanoMods 23:00 Gallery (DJ SET & MORE) Serata Donne e Motori Amigdala (!) DubClub Opening party! Channel One da Londra + Dread Lion Hi.Fi 23:30 Daho Club (INDIEROCK) Borderline “saturday night alternative choice” - Bond Street + Cris G + Sticks & Stones 12/15€ 18:30 Convento di San Francesco / Città Alta (!) SPACE is the place

Vorresti ballare con Neil Armstrong sulla superficie lunare? Fluttuare sulle note di Space Oddity e perderti nell’iperspazio? Infrangere il silenzio siderale di HAL 9000? Superare le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non invecchiare? Sei gruppi sfidano la gravità e con la testa tra le stelle lanciano suoni in orbita, tra riverberi siderali e galassie di feedback. Da Città Alta a Cassiopea. La musica finalmente si riprende il suo... Spazio. In collaborazione con Neverlab, Bergamo Scienza porta sul palco: Bancale, Flebologìc, Il Garage Ermetico, Karenina, La nevicata dell’85 e Verbal.

21:30 Edoné (INTERNATIONAL) Welcome Erasmus Party – Dj Tax + Dj Pog & more Rebelot Pub (COVER ROCK) Crazy Dolls – Rock from 50's to 90's C.s.a. Pacì Paciana (PUNK STORY) Porno Riviste in Pompe Funebri Tour 22:00 Agorà Polaresco (TRAH & MORE) Vicious presenta I Vizi Capitali: Lussuria – serata a tema con dj set e live burlesque

RIP Neal Armstrong


Birreria - Vineria - Paninoteca - Stuzzicheria Pizzeria con forno a legna

Tutti i mercoledì Paghi 1 e PrenDi 2! Aperitivo con dj set e AncorA

Serie a - chaMPionS league euro league su 5 maxischermi full hd!

- reBelot PuB via Tonale 4 Albano S.Alessandro - aPerti 7 giorni Su 7 Prossima apertura a pranzo con menù 10 euro anche pizza! - gio 17:30 - 02:00 e sab 17:30 - 04:00 dom - 15:00 - 02:00

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Da metà ottobre pizza a domicilio fino alle 03 del mattino


Tutti i venerDì serA dalle 23 alle 04

◊ Afro Is bAck In Town ! ◊ La migliore musica Afro old & classic by

dj MAurI Il sabato sera è liVe MuSic con i migliori gruppi locali! Tutte le domeniche alle 17.00 haPPY hour techno e afro con dj carbu e dj Mauri Il Lunedì serata QuizzaMi tv show live a squadre con ricchi premi Tutti i giovedì karaoke con Miss Daiana


Domenica 7 15:00 Teatro Sociale (BG SCIENZA) Conferenza- “Come l'ignoranza guida la scienza” 17:00 Rebelot Pub (HAPPY AFRO HOUR) L'aperitivo afro style con Dj Mauri 21:00 Agorà Polaresco (TEATRO) Spettacolo teatrale a cura di Cut Off Maite (TEATRALCONCERTO) El Viejo Mundo di Brincadera Teatro Auditorium P.zza Libertà (PROEIZIONI) “Enigma” di M.Apted – BgScienza 21:15 Druso Circus (RASSEGNA AL FEMMINILE) Pilar in concerto – Voce, mani, fili di perle 22:00 Bloom Mezzago (DOO-WAP/FOLK) The Parlotones from Sud Africa 15€

Lunedì 8 10:00 Kilometro Rosso (MOSTRA D'ARTE) “Piazza delle Idee” presso Centro Professioni in collaborazione con Accademia Carrara di Belle Arti 20:30 Sala Curò (BG SCIENZA) Pipistrelli a Bergamo – Interviene A.M.Gibellini di Oasi WWF Valmarina 21:00 Auditorium P.zza Libertà (PROIEZIONI) BgScienza - “2001 Odissea nello Spazio” di S.Kubrick Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless - in palio un sacco di premi

Martedì 9 20:45 Auditorium Albano S.Alessandro (FIATO AI LIBRI) Strainvolo in “La Brutta Stagionata – Storie di Racchie” 21:00 Teatro Filodrammatici Treviglio (BG SCIENZA) Conferenza “Cosa resta da scoprire” viaggio nel futuro della scoperta.

21:00 Auditorium P.zza Libertà (PROIEZIONI) BgScienza - “Il Pianeta Proibito” di F.M.Wilcox 21:45 Druso Circus (INDIE BRIT POP) Abwnn + Re Ve - Powered by SplitGigs.com

Mercoledì 10 17:30 Spazio Polaresco (CONVEGNO) Start Cup Bergamo – Idee d'impresa in gara 20:45 Auditorium Albino (BG SCIENZA) L'Economia è morta – Viva L'ecologia (Economica) 21:00 Auditorium P.zza Libertà (PROIEIZONI) “Una donna nella luna” di F.Lang Bloom Mezzago (BEER) Bloom Beer Trap - The Beer is on The Table lesson 1 21:45 Druso Circus (PROG ROCK) TaguaDoberman in concerto – Powered by SplitGigs.com

Giovedì 11 19:00 Spazio Ex-Ansaldo / Milano (!) Inaugurazione del Bicycle Film Festival. Maggiori info: www.bicyclefilmfestival.com/milano 19:30 Live Club Trezzo (ANNIVERSARY TORU) Theriont 25€ 20:00 Maite (AOCUSTIC) Mostra fotografica + acoustic set di Lope & Teoguitar 20:30 Bloom Mezzago (GAS) Gas Party con coop. La Vigna 20:45 Cascina Ghezzi Grassobbio (FIATO AI LIBRI) Araucaima in “La Patria dell'Uomo” Officine 43 (50'S) Sam Puffo & The Nicotiners 21:00 Daho Club (DJ SET & MORE) Avangard – serata rock pop- free! Circolino Malpensata (IRISH TRADITIONAL) I Belli di Kilkenny in concerto Rebelot Pub (ABSOLUTELY LIVE) Serata Karaoke con miss Daiana! 21:45 Druso Circus (JAZZ) Paolo Manzolini 4tet – contr.ist. 5€


Venerdì 12 Sentierone (FOOD & MORE) Mercatanti in Fiera – Undicesima rassegna dei prodotti tipici europei 16:00 Ex Hotel Commercio via Tasso (EXPO) Contemporary Locus 3 – Francesca Grilli, Vlad Nanca 18:00 Superground (!) Micro - Festival di editoria indipendente

Ognuno, nel suo piccolo, ha qualcosa di grande. MICRO, alla sua prima edizione, è un festival di editoria indipendente organizzato da La Caffettiera, contenitore creativo fondato da Marco Nicotra e Giuliana Tammaro. Prodotto in collaborazione con Art Kitchen, il festival si terrà a Milano nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre 2012, presso lo spazio Superground (via Dionigi Bussola 4). Il programma delle tre giornate prevede: incontri con gli espositori e con ospiti esterni che a vari livelli lavorano nel publishing, una mostra di fanzines, musica live, laboratori, bar e molto altro! Tutte le info su: www.microfestival.it

18:30 Maite (ZEN) Aperitivo con prove gratuite di trattamenti Zen Shiatsu ArtHouse Openspace Borgo Palazzo (EXPO) "SyNTaX eRRoR" short exibition di Marco Poli 20:45 Biblioteca Chiuduno (FIATO AI LIBRI) Aedopop in “Paddy Clarke ah, ah, ah” 21:00 Live Keller (ROCK) Presentazione del nuovo disco di Le Capre a Songali – (Leggi urban sound a pagina 48) Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire O'Dea"s (TRIBUTE) Nevevrmind, cover band dei Nirvana 21:45 Druso Circus (ROCK) Lawbreakers + Beast & Charlotte – Cons. obbligatoria 5€ 22:00 Agorà Polaresco (ROCK & MORE) Rumore Bianco presenta: Cornoltis + Dr.Jekyll and Mr. Hyde + Fratelli Morbidezza dj set Live Club Trezzo (!) 99 Posse - 10€ Edoné (INDIEROCK) Bond Street Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri Jam Live Muzik (ELECTRO) Hangover University Party Paprika (ACID FUNK) Viola Vetteruti, e gli Acid Frogs 6€ Amigdala Theatre (R'N'R) Slick Steve & The Gangsters + La Nera Dj 2/5€ Bloom Mezzago (DRUM & BASS) Trouble Bass con Dj Zimo & Mother Inc. 23:00 Gallery (JUICE CLUB) Luca Agnelli by Etruria 23:30 Daho (ELECTRO) Dalmen Calling Back from the summer. Opening crazy color party!

Sabato 13 Sentierone (FOOD & MORE) Mercatanti in Fiera – Undicesima rassegna dei prodotti tipici europei 09:30 Teatro Sociale (BG SCIENZA) “Così la bolla finanziaria nasce nel nostro cervello – Ecco i nuovi segreti della neuroeconomia” 11:30 Teatro Sociale (BG SCIENZA) “Cosa rende il cervello efficiente dal punto di vista energetico”


21:00 Teatro di Mapello (TEATRO) Il Matrimonio Perfetto di Compagnia Teatrale Sperandeo Rebelot Pub (TRIBUTE) Dr.Faust & Traveling Orkestra – Omaggio ai Blues Brothers

17:00 Bloom Mezzago (ARTS & MORE) Mitici in Bloom - Festival delle arti performative by Milano Talenti Creativi

21:30 Edoné (ROCK/BLUES/MORE) Bergamo Sottosuolo: Diego Dreadmand Porton + The Midwest Beat

20:00 Agorà Polaresco (REGGAE) Shame & Skandall – Original Roots Reggae Sound Awa ft Lady V

22:00 Agorà Polaresco (HIP HOP & MORE) Boom Bap presenta Space Jam: Signor K , Joe Cagliostro, Capitano Nema selection Druso Circus (ROCK) Atomic Jump – cons. obblligatoria 5€ Ta Sì (ROCK) Cornoltis in concerto Capogiro (LIVE) Cavour. A seguire dance night. Paprika (SOUL) Tuesday Fly. Tribute band agli Eagles, James Brown, 4€ Amigdala Theatre (LASERBLAST) Loops of Fury + Soundgram + Cadmo 8€ in lista Bloom Mezzago (!) Orange + Doc Brown + Salva la Scena dj set

20:30 Maite (PARTY) Varnelli Party

22:30 Live Club Trezzo (DJ SET & MORE) Zarro Night – Special guest A.Remondini & Dino Brown M2o+ Viviana from Dabliz – 18€ drink incluso 23:00 Daho Club (NEW GLAM SOUND) Teleforce – Tolly Disk Jockey, Serial & Confusion Get Up () Pupa e Scintilla----Circolo Get Up (FEMALE MUSIC) Pupa & Scintilla the show - 12 € in lista

Domenica 14 Sentierone (FOOD & MORE) Mercatanti in Fiera – Undicesima rassegna dei prodotti tipici europei 09:30 Teatro Sociale (BG SCIENZA) “Fukushima:La sicurezza delle centrali nucleari” 15:00 Teatro Sociale (BG SCIENZA) “Dal manuale dell'avvelenatore- Cocktail al cianuro” 16:30 Spazio Estro (EXPO) Swing Time di M.Caglioni 17:00 Agorà Polaresco (TEATRO & MORE) “La Tosse di Minosse” di Teatrando con Bilindro + Book Crossing

17:30 Rebelot Pub (HAPPY TECHNO HOUR) Aperitivo Techno dj set con Dj Carbu

21:00 Creberg Teatro (BG SCIENZA) Contaminazioni Contemporanee “Rava on the dance floor” 21:30 Agorà Polaresco (TEATRO) Spettacolo teatrale a cura di Memec 21:45 Druso Circus (RASSEGNA AL FEMMINILE) Francesca De Mori con progetto “Vintage” 20:00 Amigdala Theatre (BLUES & SOUL) Ronnie Jones & The Night Life 5€ con cena 15€

Lunedì 15 21:00 Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless in palio

Martedì 16 18:30 ArtHouse Openspace Borgo Palazzo (EXPO) "SyNTaX eRRoR" short exibition di Marco Poli 21:00 Auditorium P.zza Libertà (PROIEZIONI) BgScienza - “Il Pianeta Selvaggio” di R.Laloux 21:45 Druso Circus (ROCK) Emptyroom 22:00 Jam Live Muzik (ELECTRO) Hangover University Party

Mercoledì 17 17:30 Sala Viscontea (BG SCIENZA) Conferenze - “Fuel Vs Food – la sfida dei biocarburi”


20:30 Edoné (HAND MADE) Band Loch – How to: stampare con i timbri fai da te 21:00 Auditorium P.zza Libertà (PROIEZIONI) BgScienza “La Guerra dei Mondi” di B.Haskin

21:30 Osteria n°7 via Pignolo (ACOUSTIC) Parapunzipunziper - Riki Cellini live Bobaloba Lallio (TRIBUTE) Le Giannissime in concerto 21:45 Druso Circus (SERATA BEAT) Kaams in concerto – Consum. Obbligatoria 5€

21:00 Rebelot Pub (ABSOLUTELY LIVE) Serata Karaoke con miss Daiana! Daho Club (DJ SET) Avangard – Serata rock pop – free! Circolino Malpensata (FOLK WORLD MUSIC) I Treni a Vapore in concerto Edoné (BEER) Degustazione di birre artigianali tedesche + Pluie Toujour in concerto

22:00 Keller Pub (METAL) Mind The Gap + guests Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri Live Club Trezzo (RAP) Salmo + Special Guests Paprika (ROCK BLUES) Stefano Galli Quartet, anticipazioni dal nuovo album. 6€ Bloom di Mezzago (DUB) Dread Lion dj-set Amigdala Theatre (ROCK) Crazynight Pino Scotto + The Leeches 5/7€ Bloom Mezzago (!) Johnny Selfish & The Worried Man Band release party + Diego Dead Man Potron+ Mauro Farnese + Dread Lion Hi-Fi

21:45 Druso Circus (JAZZ) Tino Tracanna Quartet “Four Winds” - Contr. Ist. 5€ Officine 43 (BLUES) Roby Zonca acoustic version

23:00 Circolo Get Up (SABOTAGE) Sabotage w/Special Guest 12/15€ Gallery (JUICE CLUB) Sossa from Circoloco DC10 Ibiza

Giovedì 18 19:30 Vini e Spiriti (BOOKS & WINE) Filippo Tuena presenta “Stranieri alla terra”

22:00 Bloom Mezzago ( !) Jello Biafra & The Guantanamo School of Medicine

Venerdì 19 18:30 Galleria Galgarte (VERNISSAGE) Identità Ritratte, forme del ritratto contemporaneo. A cura di Emilio Minotti. 21:00 Teatro Sociale (CONTAMINAZIONI CONTEMPORANEE) Duo Gazzana e Yuval Avital – free! Agorà Polaresco (ROCK & MORE) Neverland presenta Massimo Zamboni + incontro con l'artista e reading acustico “Io di mio sarei in aria” Auditorium P.zza Libertà (BG SCIENZA) Conferenza - “L'equazione degli undici metri: alla scoperta della fisica del calcio” Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire Edoné (DISCO FUNK) Funkando + Winstan & Randy Watson O'Dea"s (TRIBUTE) Sticky Fingers, cover band dei Rolling Stones

Sabato 20 14:30 Casa Natale G.Donizetti (PROIEZIONI) “La Bohéme” di R.Dornhelm 16:30 Spazio Estro (EXPO) Swing Time di M.Caglioni 17:30 Rebelot Pub (HAPPY TECHNO HOUR) Aperitivo Techno dj set con Dj Carbu 18:00 Bloom Mezzago (APERITIVO) ApreiProg #1 - Dropshard 21:00 Teatro Sociale (BG SCIENZA) Conferenze - “Cos'è il tempo?” Teatro Creberg (POP) Pino Daniele Latte + /Brescia (SKA/GARAGE) I Mostri 21:30 Rebelot Pub (COVER 50'S) Sam Puffo & The Nicotiners in concerto L'Esco Bar Sotto il Monte (REGGAE) Panda Sound from Bergamoreggae Edoné (ROCK & VINTAGE) Tombombadil + Frederick Paysedn and The Kaleidoscopes 21:45 Druso Circus (BLUES) Roby Zonca Band – Cons. obbligatoria 5€


22:00 Agorà Polaresco (TRASH) We Love Trash – Cartoon Party con Radio X Bloom Mezzago (TRASH FROM CANADA) Voivod 20€ Capogiro (LIVE) ABWNM. A seguire dance night. Paprika (POP) Vandero Meschini e Ariba Litfiba. 22:30 Live Club Trezzo (LIVE SHOW) Size Matters + Steve Angelo – 35€/26€+diritti con prevendita da lun.17

Mercoledì 24 21:00 Bloom Mezzago (BEER) The Beer in on the Table lesson 2 21:45 Druso Circus (ALTERNATIVE ROCK) Your Garbage – Rocko Libre on stage

23.00 Amigdala (ELECTRO/DUBSTEP) Inaugurazione della nuova serata "The Box" con dj Shaky ,Gunfinga e Mother Inc

Giovedì 25

23:30 Daho Club (INDIEROCK) Borderline “Saturday night alternative choice” Bond Street + Vale_nt + Sticks & Stones 12/15€

21:00 Daho Club (DJ SET) Avangard – Serata rock pop – free! Rebelot Pub (ABSOLUTELY LIVE) Serata Karaoke con miss Daiana! Circolino Malpensata (ORIGINAL REGGAE LIVE) Awa meets Aviv in concerto Officina 43 (JAZZ & MORE) Joe La Viola Trio

Domenica 21 15:30 Teatro Donizetti (LIRICA) La Bohéme di Puccini – quattro quadri di G.Giacosa e L.Illica 14/70€ 19:30 Agorà Polaresco (TESTI E SUONI) Hillbilly Heroin vs Kerouac + Pietro Bailo - incontro/scontro molto ‘on the road’ per descrivere gli angoli di strada non raggiunti dallo scrittore 20:00 Amigdala Theatre (GUITAR) Roberto Dalla Vecchia 5/15€ 21:45 Druso Circus (RASSEGNA AL FEMMINILE) Martha J. In concerto

Lunedì 22 21:00 Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless - in palio un sacco di premi

Martedì 23 21:45 Druso Circus (ROCK) Emptyroom

21:45 Druso Circus (JAZZ) Pepe Regonese Organ Trio – Contr. Ist. 5€ 22:00 Bloom Mezzago (WINE) Festa della Vendemmia - Los Lopez + Release Party

Venerdì 26 16:00 Ex Hotel Commercio via Tasso (EXPO) Contemporary Locus 3 – Francesca Grilli, Vlad Nanca 20:00 Palestrarci (ZEN) Presentazione degli incontri "Il Cerchio Monastero Zen" 21:00 Capogiro (HOUSE) Show Dinner con live performance a seguire O'Dea"s (TRIBUTE) Scomunica, cover band dei Led Zeppelin 21:45 Druso Circus (HARD ROCK) Royal Garden in concerto – cons. obbligatoria 5€ 22:00 Agorà Polaresco (ACOUSTIC) Nene & The Superyeahs acoustic + Plug Edoné (ROCK'N'ROLL) Franz Barcella dj set Rebelot Pub (OLD & CLASSIC AFRO) Afro is back in town! Dj Mauri Live Club Trezzo (ELECTRO DANCE) Planet Funk + special guest


22:00 Paprika (JAZZ) Prima session stagionale di Jazz Contemporaneo con Gigi Cifarelli Trio Amigdala Theatre (TRIBUTE) Green Day Night + La Nera Dj 2/5€ Bloom Mezzago (LIVE VISUAL & MORE) Meladailabrianza & Too Geniusfreak night - Stettycats + Nina djset + Anj dj set + Maya Luna Drag Queen + Gp Visual 23:00 Circolo Get Up (INDIE ROCK DJ SET) Panic – The seven seas Gallery (JUICE CLUB) Juice Recording Showcase con Dani Vescovi

Sabato 27 08:00 Centro Fieristico Chiuduno (TATTOO) Tattoo Week End – 2 giorni dedicati al mondo dei tautaggi 17:30 Casa Natale G.Donizetti (PROIEZIONI) “Nodo alla gola” di A.Hitchcock – free! 21:30 Edoné (INDIE ROCK) The Exibition – Manetti + special guest band + Semideani Dj set

Ritorna The Exhibition dopo una prima stagione che ha visto avvicendarsi sul palco dell'Edoné alcuni tra i migliori talenti della realtà indipendente italiana sommersa, come Death in Plains, New Candys, Chaos Surfari e Brothers in Law. Quest'anno l'appuntamento sarà ogni quarto sabato del mese a partire dal 27 ottobre. Ad aprire le danze ci sarà la miglior indie band mai uscita dalle rive del lago di Como, i Manetti! tra indie rock, post rock desertico e sospensioni/accelerazioni psichedeliche quasi noise. In mezzo tanti rivolgimenti tematici ed emotivi, tra il road movie e il college movie, tra atmosfere da Sundance Festival e introspezione lacustre. Il tutto servito in acqua dolce.

21.30 Rebelot Pub (ROCK 70'S) 34° Street Band in concerto Latte + / Brescia (HIP HOP) Mecna presenta "Disco inverno tour" 22:00 Agorà Polaresco (FEMALE TRASH DJ SET) Happy Music Party con Mucho Vileda Druso Circus (METAL) Nirnaeth – cons. obbligatoria 5€ Live Club Trezzo (ANNI 90) Cristina D'Avena & Gem Boy Show - 15€ Capogiro (LIVE) The Kolors. A seguire dance night. Paprika (!) Blues Brothers Tribute Band Bloom Mezzago (!) Bud Spencer Blus Explosion 8€ 23:00 C.s.a. Pacì Paciana (REGGAE & MORE) Festa del raccolto – Romain Virgo + Bergamoreggae 7€ Daho Club (NEW GLAM SOUND) Teleforce – Tolly Disk Jockey, Serial & Confusion Gallery (DJ SET & MORE) Serata Last Minute Amigdala (ELEGANT TECHNO) Dalmen Calling - Hits from the bong


Domenica 28 08:00 Centro Fieristico Chiuduno (TATTOO) Tattoo Week End – 2 giorni dedicati al mondo dei tautaggi 14:30 Casa Natale di G.Donizetti (PROIEZIONI) “Così Fan Tutte” di Claus Guth – free! Palestrarci (ZEN) Presentazione per-corso della Scuola Zen di Shiatsu 17:00 Rebelot Pub (HAPPY AFRO HOUR) Aperitivo afro style con Dj Mauri 20:00 Amigdala Theatre (CANTAUTORI) Stefano Vergani & Daniele Ronda 5/15€ 21:00 Agorà Polaresco (VERY LIVE) Karaoke Night – Canta che ti passa! 21:30 Maite (CABARET) Giorgio Montanini sul palco – evento con cena su prenotazione 21:45 Druso Circus (RASSEGNA AL FEMMINILE) Silvia Infascelli – Omaggio a Billie Holiday

Lunedì 29 10:00 Teatro Sociale (INCONTRI) Verba Manent: Il cammino verso un paese senza mafie – Incontro con Paolo Grasso Procuratore Nazionale antimafia 21:00 Rebelot Pub (QUIZ) Quizzami – tv show live! Sfida a squadre con tastiera wireless

Martedì 30 21:45 Druso Circus (ROCK METAL) The Clamps on stage

Mercoledì 31 21:30 Osteria n°7 via Pignolo (ACOUSTIC) Notti di luna piena – Riki Cellini Edoné (80'S VS 90'S) Halloween Party con Dj Tax & Dj Martino 21:45 Druso Circus (FUNKY FUSION) Carlo Gravina Groove-Funk Quartet 22:00 Agorà Polaresco (DJ SET & MORE) “Hai Paura del Buio?” Halloween Night – Darkwave e dintorni Amigdala Theatre (TRIBUTE) Halloween Kissexy - Kiss night 5/7€ Bloom Mezzago (DISCO) Disco Halloween: The Zombis Just Want to have fun! 7€ 22:30 Live Club Trezzo (HALLOWEEN PARTY) Welcome to the Circus – rad1 + doppia sala Leoncavallo / Milano (DANCEHALL) Clash: I-Trees vs. More Love vs. Banpay 23:00 Circolo Arci Get Up (SABOTAGE) Monsters of Sabotage – Halloween Party 12/15€ Bpm/Ex Coco's (DJ SET & MORE) VRP project presenta: The Utlimate Halloween 12/15€ Gallery (JUICE CLUB) Halloween Party


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Bud Spencer Blues Explosion Sabato 27 Ottobre (at) Bloom di Mezzago Raggiungo al telefono due ragazzi gentili, disponibili e senza la minima traccia di puzza sotto il naso. Come scrisse di loro qualcuno su Repubblica, il loro rock non ha bisogno d’esser rinforzato da vesti sgargianti o pose perturbanti, per funzionare. Basta “suonare ad occhi chiusi”.

I BSBE fotografati da Monelle Chiti

— Siete in tournée da quasi un anno e avete ancora un bel po’ di posti da visitare. Come vi sentite a riguardo? Che cosa vi ha lasciato quest’anno di “neverending” tour? Cesare: Un sacco di

esperienze. In realtà noi non ci fermiamo da quattro anni, quindi in realtà adesso vorremo prenderci una pausa dai live, innanzitutto per “risistemare” le nostre vite private, poi vorremmo lavorare su cose nuove, su un disco nuovo…


ma il tour è sempre emozionante. Ogni data ti lascia dei ricordi, che poi ovviamente più vai avanti più si offuscano. A me personalmente resterà tutta la gente che ho conosciuto, l’aver condiviso il palco con tanti gruppi…Più che altro so già che mi mancherà l’esperienza umana, perché è una cosa della quale poi diventi dipendente. — Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, ha detto in varie occasioni che se la sua band uscisse ora probabilmente non se ne accorgerebbe nessuno, intendendo che il modo di arrivare alla gente è cambiato. Cosa deve fare oggi una band per arrivare al successo? C A saperlo, guarda, facevo mille band e milioni di euro… È molto difficile. Adesso, dopo il periodo delle superproduzioni degli anni '80 e '90, bisogna tornare a suonare sul palco. Ormai a fare un disco perfetto sono capaci tutti... Il problema è che poi devi andare su un palco a suonarlo, quel disco, e conquistare la gente. Forse quella di Cristiano è una visione troppo pessimistica, anche perché c’è tanta gente che vive della propria musica facendo cento concerti all’anno. — Anche in Italia? C In Italia i gruppi sono trattati meglio, sono più pagati rispetto all’estero. Questa è una cosa che non si dice molto spesso. Anche gruppi come i Black Keys in America sono riusciti a mangiare della loro musica al terzo disco e io già li conoscevo in Italia…

Poi c’è internet, che mette tutti alla pari e ha reso tutto più semplice. Alla fine, è grazie ad internet che noi esistiamo. — Si respira nel vostro lavoro la vita on the road, fatta d’istinti, libertà e comunanza, qualcosa che si sentiva fortemente negli anni '60 e '70. Credi che sia ancora possibile vivere così, oggi? Adriano: C’è sempre bisogno di mantenere una parte di spirito libero, una leggerezza che ti faccia esplorare, osare. Questa componente secondo me si sta rinnovando anche in Italia, dove c’è forte necessità di osare e non inibirsi, se non altro artisticamente. — Nel vostro ultimo album c’è una forte componente live, in presa diretta. Parlate spesso di punto d’equilibrio fra istintività e il più celebrale lavoro di arrangiamento. Come si fa secondo te ad arrangiare un brano senza scalfire la sua natura istintuale? C È molto difficile, soprattutto perché la parte istintiva è molto importante. L’idea di fare un disco molto ragionato non ci appartiene tanto, forse gli altri (album, ndr) sono stati troppo ragionati. Il prossimo dovrebbe esserlo di meno, anche perché quello che ci piace fare è andare sul palco, chiudere gli occhi e suonare, improvvisando tanto, rispecchiando quello che siamo.


— Ma in sala d’incisione le cose cambiano… C In studio è un casino, perché il pezzo o lo chiudi subito e dici “quello che è uscito è uscito”, oppure risentendolo cominci a volerlo rifare, ritoccare. E quindi alla fine per forza dovrà venir fuori un po’ più ragionato. Forse questo equilibrio è la nostra sfida, è il punto su cui cerchiamo di fare più attenzione. — Con Do It avete raggiunto la maturità. Il disco può essere considerato come la vostra carta d’identità, ma ora che la vostra identità si è formata, dove vorreste spingerla? C Fondamentalmente noi siamo sempre alla ricerca di nuove sonorità, i dischi che ci influenzano sono sempre di più, poi sai, le pause servono anche a metabolizzare tutte le esperienze che hai fatto. Non so come sarà il disco nuovo, non ne ho idea. Verrà fuori in sala. Poi sai, tante cose le provi e ti sembrano fighissime, le registri e ti sembrano cagate. — Avete vinto il premio SIAE, che di fatto vi ha lanciato al grande pubblico,"in virtù della grande energia sprigionata sul palco unita all’originalità e freschezza della proposta artistica". La vostra radice musicale è però, per quanto ricca di influenze stilistiche diverse, chiaramente legata al sound degli anni '70. Cosa vuol dire originalità allora, al giorno d’oggi?

A Originale è creare dei mix di genere che non debbano per forza arrivare al classico crossover. L’Italia in questo ha un gran margine di miglioramento. Riprendere i generi esteri degli anni '60, '70 e '80 e rifarli in italiano è già una componente originale. Significa fare delle cose che abbiano un po’ quello spirito libero e selvaggio di andare oltre, senza quelle velleità di successo o di fama, per fare solo la musica che uno desidera fare. — Dio odia i tristi, titola un vostro brano. Però, nel blues, la tristezza è una componente essenziale dell’attività creatrice. Qual è, in fondo, il vostro messaggio? A Noi siamo nati in Italia, coi nostri disagi sì, ma anche con i nostri lati positivi. Alla fine siamo cresciuti in un periodo non privo di problemi ma abbastanza fortunato, sicuramente più di chi all’inizio del Novecento lavorava nei campi come schiavo. Per noi il blues è come salire su un mezzo che ci dà l’opportunità di esprimere quello che siamo. Non abbiamo né la presunzione né la voglia di stare a scimmiottare uno stereotipo di genere, saremmo poco sinceri. — Secondo te, di che cosa avrebbe bisogno la scena musicale indipendente italiana? Cosa manca al sistema musicale italiano? A Secondo me la scena indipendente si sta muovendo benissimo,


devono solo cambiare i parametri con cui sono state valutate le scelte del mainstream sugli altri generi musicali, a parer mio un po’ troppo sopravvalutati. La scena indipendente ha tutti i requisiti e le fondamenta per creare in futuro un impianto artistico interessante – già lo è, ma ancora di più. Io sono convinto che in futuro si godrà di un lavoro che stiamo facendo tutti quanti. — Cosa consiglieresti a chi oggi sceglie di fare il musicista? C Di fare tutto quello che gli passa per la testa. Ispirarsi completamente ad un gruppo o ad un genere troppo definito di solito non paga. E poi fare più date possibile, cercando di andarci alla pari. Io facevo un conto ieri, ad inizio carriera con duecentocinquanta date siamo andati alla pari, non abbiamo guadagnato niente, e per fortuna che eravamo in due e bastava una macchina. Insomma, bisogna andare a suonare, come si faceva negli anni '70. — Che ricordo avete del primo concerto dei BSBE? A Fu un concerto molto selvaggio, un locale piccolissimo in provincia di Roma. Avevamo una scaletta, ma abbiamo improvvisato quasi tutto il concerto, nel senso che i brani li avevamo provati pochissimo. Fu molto rumoroso perché usavamo gli stessi volumi che avremmo avuto al concerto del primo maggio…Un’esperienza molto divertente, c’erano anche tutti i miei amici.

— Cosa canti sotto la doccia? A Ultimamente canto spesso Illinois Blues di Alvin Youngblood Hart. — Cosa non deve mancare nel backstage dei BSBE? A Direi il Chinotto, a me piace tanto. — Film preferito con Bud Spencer & Terence Hill? A Forse Lo chiamavano Trinità? No, aspetta, guarda, questa è una domanda veramente complicata per me. Io mi ricordo con estrema simpatia quello con Bud Spencer che sta con quel ragazzino dallo spazio, lo guardavo sempre da ragazzino... (Ndr: il film è Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre del 1979).

— Ah, quello in cui Bud dice: « Non riesco a immaginare un mondo senza musica ». A Maddai, pensa un po’…

A cura di Gionata Giardina


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Giovanni De Mauro 5-6-7 ottobre Festival dell'Internazionale (at) Ferrara

Giovanni De Mauro e la Green Economy

Internazionale è certamente il giornale più letto dalla nostra redazione. Come ogni anno, il settimanale organizza a Ferrara la tre giorni di workshop per professionisti e appassionati dell'informazione. Da giornalisti/e più o meno autodidatti/e quali siamo, è stato per noi un piacere raggiungere il direttore Giovanni De Mauro che con grande disponibilità ha risposto alla nostra intervista flash.


— Come comincia “la settimana” del direttore? ...una discesa sullo scivolo nel lounge corner di redazione per iniziare bene la giornata, o la rassegna stampa completa con tazza di caffè bio ecuadoregno seduto alla scrivania? Più banalmente, comincia smaltendo le email accumulate nel fine settimana. — Andiamo in controtendenza e diciamolo: il giornalismo italiano è una grande risorsa per il nostro Paese perchè... Perché, quando vogliono, anche i giornalisti italiani sono straordinari. — I l Festival di Ferrara: 3 giorni di workshop per giovani professionisti dell'informazione. Internazionale coglierà l'opportunità di trovare nuove collaborazioni e nuove idee? Ogni anno incontrare i nostri lettori e le nostre lettrici a Ferrara ci aiuta a fare meglio il giornale. — “Visti dagli altri”: perché è importante far sapere ai lettori italiani come ci vedono negli altri Paesi? È importante perché lo sguardo degli altri ci aiuta sempre a capirci meglio. — Secondo lei al resto del mondo interessa il punto di vista del giornalismo italiano? Penso di sì, il giornalismo italiano gode di buona fama in giro per il mondo.

— Quando ha avuto l'idea di fondare Internazionale dove era? In ufficio? In camera da letto? A Parigi a leggere il courrier? Sulla scrivania di una redazione? Ero in Francia, ma non a Parigi: a Nizza. — L 'oroscopo di Rob Brezsny è un fenomeno sociale e ormai quasi nessuno di noi può iniziare il week end senza citarlo almeno un paio di volte. Ci dica la verità: lei non crede negli oroscopi e Rob non le piace nemmeno così tanto! Uno dei segreti di Internazionale è che facciamo un giornale che noi per primi compreremmo se non ci lavorassimo. Quindi anch'io sono un grande fan di Brezsny. E sono contento che la sua pagina italiana di Facebook abbia più amici di quella americana. — Q uando non fa il direttore di Internazionale cosa fa? Il marito di mia moglie, il padre delle mie due figlie, l'amico dei miei amici. — Possiamo avere un'anticipazione su qualche novità editoriale per il prossimo anno? App, app, app, e ancora app! — C i lasci con una “Regola di Internazionale” valida per l'intero mese di ottobre.Tema: Redazione Ma le regole non si possono improvvisare! E sono un copyright del nostro Claudio Rossi Marcelli. A cura di Francesca Bolazzi Thanx to Elena Giacchino


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Cristina D’Avena Si lasciava lo zaino per terra. Si prendeva un bel pacco di biscotti. Ci si buttava sul divano – la mamma urlava di toglierti le scarpe – e si accendeva la televisione: le 4 di pomeriggio. L’ora dei cartoni animati. E chi non conosceva a memoria la sigla di Holly e Benji o di Mila e Shiro? Telefonare a Cristina d’Avena è un po’ come telefonare a Babbo Natale o al topino dei denti; con l’unica differenza che Cristina d’Avena esiste. E sarà anche in concerto, al Live di Trezzo il 27 ottobre, per un nuovo tour con i Gem Boys. Un mix esplosivo: un po’ come vedere Babbo Natale che impenna in motorino la notte del 24 dicembre.


— Buongiorno…parlo con Cristina D’Avena? Sì, sono io! — C ome ci si sente ad essere Cristina D’Avena? Lei è un’icona legata al mondo dei cartoni animati…che effetto le fa questa cosa? È un’emozione unica, bisognerebbe provarla per capire. Quando si entra in questo mondo – ed io ci sono dentro da trent’anni – si fa molta fatica ad uscirne, perché è veramente un mondo pieno di emozioni, pieno di gioia, di colore. Quando faccio i miei concerti i ragazzi sognano, tornano piccoli e veramente fanno un salto nella loro infanzia. Quando canto Mila e Shiro, Memole, Kiss me Licia, Holly e Benji, ognuno di loro ha dei ricordi legati a quel cartone, e quindi è un concerto veramente ricco di momenti dolcissimi, un misto tra il nostalgico e la tendenza. Dico questo perché riusciamo ad unire le sigle dei cartoni, ovviamente legate alla nostalgia e al ricordo, ad arrangiamenti nuovi, curati da me e dai Gem Boys in chiave molto moderna: alcuni pezzi sono rappati, altri in versione swing, altri rock… — Parlando di emozioni, quali sono quelle che lei prova quando canta le sue canzoni? Ho iniziato a 16 anni e anch’io facevo parte di quella categoria di adolescenti cresciuti con i cartoni animati: solo che io cantavo le sigle, mentre gli altri le ascoltavano. Quando ascolto le mie canzoni

io ripercorro la mia vita insieme al mio pubblico. Ogni cartone ha per me un ricordo diverso e particolare. Io provo emozioni, il pubblico mi dà emozioni, sono veramente momenti di grande energia e amore reciproco. — Come preparava lei le sigle? Si trovava le canzoni pronte o con un testo già scritto? Considera che quando si scriveva un testo si leggeva prima la sinossi del cartone, guardando i primi episodi delle varie serie (non tutti ovviamente, altrimenti non ce la potevamo fare). Lavoravo su una base che era già pronta, nel senso che si sceglieva il maestro che doveva creare la base, arrangiare il brano, e poi mi davano la canzone non finita che io completavo. Altrimenti, capitava che mi trovassi un testo bello e pronto, e mi bastava entrare in sala e semplicemente cantare ed eseguire la canzone. — Noto l’estrema diversità anche tra le sue canzoni e le versioni originali, quando cartoni animati provenienti dall’estero avevano già una loro sigla… Noi qui in Italia abbiamo chiesto il permesso di riadattare, o di ricantare, le versioni originali, rifacendole per il mercato italiano. Dove c’è stato permesso dai giapponesi, allora l’abbiamo fatto. Dove i giapponesi hanno detto no, invece, non l’abbiamo fatto. — Sarei curioso di sapere dove i giapponesi hanno detto no.


Non ricordo esattamente tutte le sigle a riguardo, ma posso fare l’esempio dei vari Jeeg Robot, Ufo Robot, Mazinga, dove i brani originali sono rimasti intatti, e per fortuna! Io in realtà non l’avrei mai ricantata una sigla così forte, non avrei mai neppure cambiato niente delle sigle originali più importanti come Remy o L’Ape Maia, che pure ho ricantato. Ogni sigla secondo me ha la sua storia, io eseguivo quello che mi dicevano, cantavo la versione italiana o rifacevo del tutto la sigla. Posso capire molti fan, quando mi dicevano: «perché avete cambiato la sigla di Remy?» Avevano ragione, perché un cartone ha la sua storia con la propria sigla. E’ come se mi cambiassero I Puffi…. — Quale tra le sue canzoni, sempre che lei ne abbia una preferita, le piace di più? La canzone che io amo di più è Kiss me Licia; mi è davvero molto cara. Ma ce ne sono anche altre, come L’incantevole Creamy, Jem ed altre ancora che mi piacciono molto. — Ma Cristina d’Avena cosa fa la sera? E’ una persona che si diverte, che esce? Sì, mi piace uscire con gli amici, ma mi piace anche stare a casa a guardare un bel film...insomma dipende da come mi sveglio al mattino e da cosa voglio fare quel giorno. Sono anche un po’ lunatica, a dire la verità! — Qual è il prossimo viaggio che lei vorrebbe fare?

Considerando il fatto che io non vado in aereo e che viaggio sempre in macchina, con la quale giro tutta l’Italia, devo dire che il prossimo viaggio che vorrei fare è stare a casa mia, riposarmi un attimo perché sono sempre in giro. Però sicuramente mi piacerebbe andare in un posto caldo, ma devo aspettare un attimo. Non prendendo l’aereo, adesso, ragazzi dove vado? — Perché non vola? Perché soffro di claustrofobia. Faccio proprio fatica ad andare in aereo. — Nel mondo dello spettacolo, lei ha vissuto moltissime emozioni. Ha già vissuto una fase di stop, di allontanamento, o ha continuato a lavorare sempre, ininterrottamente? Io ho lavorato sempre, e continuerò a lavorare sempre. Sono una persona molto creativa, mi metto sempre in gioco, e continuerò a cantare finché ne avrò la possibilità; e finché i ragazzi continueranno ad amarmi così, andrò sempre avanti per loro. — Un ultima parola per i Gem Boys… Li adoro!!!! — Grazie, è stata davvero gentile… Sei stato carino tu, ti mando un bacino e scappo…

A cura di Simone Bertasa


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I-trees Mercoledì 31 Ottobre (at) Leoncavallo - Milano Dal 2006 spingono la musica resa celebre da Robert Nesta (Bob) Marley. Pur rimanendo fedeli alle loro radici, il loro ultimo mixtape (che vi regaliamo noi, vedi la nota a fine intervista) comincia con brani morbidi e via via diventa un crescendo di ritmo da far uscire di testa, come dicono loro. Lo scorso marzo hanno alzato al cielo la loro prima coppa in una sfida tra sound systerm. A breve torneranno in gara e a decider chi vincerà potreste essere anche voi.

Sound system anni '50 - Duke Reid

— Cominciamo dalla storia recente: a marzo a Varese avete vinto la seconda edizione del Va-Fun Clash, non credo che tutti sappiano cos'è un clash, quindi cerchiamo di spiegarlo in maniera accademica… Un clash è una sfida musicale tra sound, ovvero crew di dj, mcs e/o produttori di musica reggae. È un’usanza nata a Kingston

(Giamaica) e nei quartieri neri di Londra negli anni ’50, che serviva e serve tuttora a garantire un confronto costante tra gli appassionati del genere. Ai tempi si usavano perlopiù impianti auto-costruiti (i sound systems) e la sfida consisteva nell’attirare più gente dell’avversario a colpi di vinili e botte di acetati originali (vedi definizione sul dizionario, ndr).


All'inizio, durante i clash si suonava principalmente musica soul nordamericana, poi ci fu l'avvento dello ska e del reggae dagli anni '60 in poi. I dj - alcuni dei quali aprirono poi studi di registrazione ed etichette discografiche vere e proprie - iniziarono a far registrare agli mcs più dotati vere e proprie canzoni che decantavano le lodi dei sound stessi, per farsi belli di fronte agli altri durante le sfide. Questi brani inediti, in termini tecnici, si chiamano dubplates. — Che sarebbero? Agli inizi erano una forma di promozione che i dj/produttori garantivano ai cantanti. In sostanza i cantanti incidevano dei pezzi inediti dedicati ai suddetti dj, che li suonavano in anteprima durante le loro serate. Se il pezzo funzionava veniva stampato su vinile e rivenduto. Oggi invece accade esattamente il contrario: un artista pubblica una canzone inedita e se questa riscuote successo, parte subito la corsa a "tagliare il dub" della suddetta canzone. I testi dei dubplates non sono sempre soltanto celebrativi, ma spesso sono “da guerra”, ovvero espongono in quanti e quali modi sia possibile “uccidere” musicalmente un sound avversario durante un clash. — E fino a quanto può costare un dub? Un dubplate può costare anche migliaia di euro se chiesto ad artisti quotati come Damien Marley, Shabba Ranks, o Shaggy;

se invece l'artista e il dj si conoscono e c'è stima reciproca, non costa nulla. Ma ci sono cantanti storici, come Burning Spear o Jimmy Cliff, che hanno preferito non entrare in questo business e non "tagliano" mai (o quasi). Questa dei dubplates può sembrare un’usanza estrema, ma dal punto di vista di noi collezionisti, la possibilità di scegliere quale canzone farsi dedicare da un artista più o meno famoso è davvero qualcosa di irrinunciabile. — Come funziona un clash moderno? E in Italia come siamo messi a sound? Normalmente la sfida avviene in 2 fasi: una prima fase si compone di round brevi (10-15 minuti) a giro tra i vari sound partecipanti, mentre seconda fase finale denominata “dub fi dub” prevede che ogni sound suoni un solo pezzo per volta. L’originalità della scelta del brano, delle liriche “da guerra” del cantante e del fomento dell’mc (ovvero il membro del sound che sta al microfono), fanno la differenza. Alla fine è il pubblico a decretare il vincitore per alzata di mano, grazie ad un arbitro che giudica quale delle due fazioni porta a casa più mani. In Italia da poco siamo tornati da poco ad avere un sound di livello internazionale: Heavy Hammer dal Salento, un sound formidabile che ha partecipato al Worldclash R.E.S.E.T. 2012, il campionato del mondo dei clash che da anni si svolge in Giamaica.


— Il 31 ottobre sarete al Leonkavallo per le semifinali del Brand new soundkilla, un nuovo clash. Come vi state preparando? Lavoriamo parecchio in studio per sistemare pezzi nuovi e remixarne di vecchi. Stiamo "tagliando" un po' di dubplates ma non è mai facile investire oculatamente senza strafare e mantenendo nel contempo selezioni fresche per ogni sfida. — Quando suonate, musicalmente parlando, vi è un costante crescendo di ritmo, dal reggae classico in apertura fino ai 140 bpm della Drum'n'Bass. Come mai? Il nostro obbiettivo è da sempre quello di far uscire di testa le persone che ci ascoltano, come un bulldozer che sfonda la dancehall. E se uno pensa a quanto il reggae abbia dato alla musica mondiale negli anni, può immaginarsi dove può arrivare la nostra selezione. L'hip hop, la jungle, ma anche canzoni anni '80 di artisti pop come "E la luna bussò" della Bertè o "Vado al Massimo" del Blasco presentano sonorità derivanti dal reggae. Ogni tanto poi ci piace osare con generi come la soca, musica caraibica tipica del Carnival di Notting Hill, o la dubstep. Partire dalle radici del reggae (il roots) per poi divagare tra tutti i generi affini è il nostro marchio di fabbrica. — D a quando è nata, nel 2006, fate parte dell'associazione Bergamoreggae. Com'è nato il gruppo e quali sono i progetti per il futuro?

In principio (era il 2004) fu il Caffè Morzenti, un piccolo bar dove nel corso di tre stagioni si è andata accumulando sempre più gente appassionata del genere. Tanti di noi già suonavano ma non tutti ci si conosceva. Dopodichè, dato che Bergamo non è grande e sarebbe stato stupido non collaborare, è nata spontaneamente la voglia di fare qualcosa insieme. C'è stata molta apertura da parte di gruppi storici come Quickly Burnin e Shanty e poi, un po' alla volta, siamo arrivati a essere i 20-30 che siamo adesso. Per il futuro vogliamo continuare a crescere. L'evento principale della nostra stagione è il "Bergamoreggae Sunfest", un festival che da cinque anni organizziamo al Parco della Trucca. Per la prossima edizione, a causa dell’apertura del nuovo ospedale (sarà l'anno buono? ndr) , dovremo trovare una nuova location, ma la volontà è quella di continuare a crescere. Negli anni abbiamo avuto sul palco importanti artisti europei e lo scorso luglio è stata la volta di Mr. Vegas, il primo giamaicano a calcare il palco principale del Sunfest. A breve invece (27 ottobre) ci sarà la festa del raccolto al Pacì Paciana e ospiteremo Romain Virgo, uno dei pochi cantanti giamaicani emergenti che canta in stile classico. Per noi sarà un orgoglio poterlo avere qui. — A tal proposito leggevo che in Giamaica vi è una tendenza nei giovani artisti a preferire basi più elettroniche al reggae


I-Trees aka the Bulldozer Sound

in levare e a cantare testi che trattano solo di sesso, armi e droga. Voi che dite? La nostra idea di reggae è quella di una musica di gioia e di conforto ma anche di protesta sociale. Il problema è l’eccesso a cui molti artisti più o meno giovani puntano: tematiche gangsta, sessiste e omofobe non hanno mai fatto per noi. Certo, a volte ci può capitare di sfruttare la vena più “bad” di alcuni artisti per realizzare dubplate da guerra, ma tali pezzi sono e restano semplici goliardate da clash. La musica giamaicana comunque non si è fatta eccessiva solo in questi anni. La società dell’isola è sicuramente molto violenta, non per nulla la Giamaica è una delle nazioni con il più alto tasso di omicidi al mondo, ma anche negli ’80 la musica trattava di armi, droga ed eccessi. Forse il problema è che adesso ci si fossilizza di più su questi concetti e l'esagerazione è vista come una componente necessaria per avere successo.

— Qualche artista o gruppo emergente nella scena reggae italiana e in quella mondiale ? Tra gli italiani noi apprezziamo molto Virtus e Gamba the Lenk, che qui a Bergamo sono ormai di casa. Gruppi più affermati ma da citare sono sicuramente Boomdabash e Train to Roots. Poi, e di certo non è una novità in Italia , va detto che Brusco non cala mai di qualità. A livello internazionale possiamo invece nominare Konshens, un giovane che si diletta molto bene tra stile melodico e raggamuffin, il giovane I-Octane e poi c'è, anzi c'era, Busy Signal. Adesso è un attimo in prigione… ma uscirà presto! Nota: Per vincere una delle venti copie in regalo del mixtape "Daga det Vol.4" scrivi una mail a redazione@ctrlmagazine.it A cura di What Is




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Rabdomance

IO AMO

Guerrilla Marketing

Primi anni ’60. Castione della Presolana. C’è una grossa casa, su più piani. I letti – quelli veri – sono ai piani inferiori: li usano solo i villeggianti milanesi. I proprietari dormono in solaio: papà e mamma e una tendina che separa la loro intimità dai sonni leggeri dei figli; un numero di figli da perdere il conto, alla fine saranno sedici: un parto dietro l’altro, come in una fattoria.


Maria Teresa è la più grande delle femmine. Quando il padre torna a casa la notte lei finge di dormire: con le palpebre serrate l’una sull’altra sente il suo corpo mutilato che arranca sulle scale, il legno dei gradini contro il legno della sua gamba posticcia; quella vera se l’è portata via un tram, molti anni prima, lontano dalla loro casotta di montagna. Dall’altra parte della tendina, la madre si sveglia, ogni notte; Maria Teresa trattiene il respiro, tende le orecchie: tutti quei versi le fanno paura – chissà cosa stanno facendo alla sua mamma? – non ha il coraggio di aprire gli occhi, resta immobile. Maria Teresa non è un nome adatto ad una bambina, è troppo austero e spigoloso; la madre la chiama Mariella, ha un suono più dolce, più adatto ad una bambina di dieci anni. «Mariella, piuttosto che fare la mia vita...» spesso la madre le parlava distrattamente mentre rassettava i letti dei turisti «piuttosto che fare la mia vita, vai a fare la puttana». Detto fatto.

Il parcheggio del Ristorante dei Pini, sulla statale che collega Mapello alla provincia lecchese, è zeppo di camion. La Lalla qui è di casa. Quando l’ho chiamata per trovarci a scambiare due chiacchiere è stata chiara: «a parole non sono brava. Io m’intendo solo di preservativi, di cazzi e di soldi». Maria Teresa non è un nome adatto ad una prostituta, troppo asettico, troppo austro-ungarico: Lalla è molto meglio, ha un suono malizioso e bambinesco. Mentre il parcheggiatore del ristorante mi indica uno spazio vuoto in mezzo alla selva dei tir, penso a Giulietta, l’amante di Romeo intendo. «Oh Romeo, Romeo! Perchè sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome!» Romeo, lì parcheggiato sotto il balcone dell’amata, mi ha sempre dato l’idea di uno innamorato delle parole d’amore. Giulietta no. Lei è innamorata proprio di Romeo. Comunque da sopra il balcone riprende: «ti ho dato il mio amore, prima ancora che tu l’avessi chiesto!» A quel punto

Guerrilla Sticker


Romeo inizia a bombardare l’amata di giuramenti e metafore. Il fatto è che Giulietta passa l’intero spettacolo a cercare di fare entrare nella testa logorroica di Romeo una sola cosa: tutto ciò che ha è tutto ciò che ha dato. Poi muore. La Lalla è puntualissima. Mi aspetta sulla soglia del ristorante, gli occhiali da sole le coprono gli occhi, uno strappo sulla maglietta ti sbatte sulla faccia il reggiseno bianco. Con lei ci sono i suoi due angeli custodi, li chiama così: due persone che raccolgono i suoi sfoghi – non proprio morigerati – e le sue confessioni. Se ci sono arretrati con le multe, i carabinieri si rivolgono a loro; lo stesso fanno i sindaci esasperati che si ritrovano i muri del proprio comune pieni di cuori e del numero di telefono della Lalla. Quando viene convocata in tribunale – la sua fedina penale ha l’aria di un lungo tabulato – le lettere arrivano direttamente a loro. In questi mesi si stanno occupando di un libro sulla sua vita: nei prossimi mesi lo si troverà nelle edicole e nei supermercati intorno a Bergamo; centinaia di pagine di una vita che non ha mai seguito nessun percorso convenzionale. E le pagine sembrano non bastare mai, mi dicono loro. La Lalla ha un tavolo riservato, proprio in fondo al locale. Sfila in mezzo alle tavolate dei lavoratori in pausa pranzo, lanciando occhiate e baci qua e là. Sono sempre gli uomini ad abbassare lo sguardo per primi. Ordina lei: grigliata di pesce per tutti noi quattro. Mentre aspettiamo mi espone una sua accuratis-

sima e personalissima teoria sulle differenze sociologiche tra puttane, troie, zoccole, baldracche e sgualdrine. Lei si definisce una prostituta: «le prostitute non hanno voglia di cazzo, quelle sono le puttane. Le prostitute non danno via niente per niente...vuoi toccare una tetta? Sono 10 euro. Due tette sono 20. Quello che io sono veramente non l’ho mai dato via». Tranne una volta sola, forse. Si trattava di un uomo – quando me lo racconta si toglie gli occhiali da sole: ha due begli occhi azzurri, semplici e puliti – per lui era pronta a lasciare la strada. Aveva deciso. Poi è finita male. Lo dice in un sussurro, con un’intonazione che non so decifrare: non capisco se è il dolore che pulsa sotto l’involucro delle parole o una gelida crudeltà. Le squilla il cellulare: un cliente. Ad alta voce gli enumera le sue specialità della casa. Imposta la voce, è molto professionale: «non chiamarmi amore, che mi sto già bagnando!» ridacchia «ci vediamo dopo». La Lalla non è una prostituta come le altre. In paese la salutano tutti, anche le suore. In carcere ha conosciuto il vescovo e da allora, tutti gli anni a Natale e Pasqua, lui le scrive una lettera. Mi dice che le ha voluto parlare: le ha detto che era speciale; lo dice con un orgoglio da scolaretta. Nell’isola bergamasca la Lalla è un’istituzione: ci sono clienti che si fanno 2 ore di macchina per passare un’ora con lei; ci sono esperti di marketing che invidiano la sua strategia di comunicazione portata avanti a colpi di spray sul muro e inserzioni


Non-conventional Trademark

assolutamente inconfondibili sui giornali. Batte la strada da quando ha 14 anni. Già a 12 anni aveva capito che una toccatina dal lattaio voleva significare un paio di litri di latte in più e dal panettiere qualche michetta gratis, per sé e i suoi fratelli. Non ha nessun protettore. Ha lavorato nei night club svizzeri. Poi è tornata in Italia, a Bergamo. All’inizio girava con una Suzuki e uno zaino, ricevendo i clienti in tenda. Con gli incassi si è comprata un camper. Ora lavora in casa: «sono una puttana dei quartieri alti, ormai!» Preparando il libro sulla sua vita, gli autori hanno calcolato che Maria Teresa è stata con circa ventimila uomini. Giovani, vecchi, sposati, religiosi. Mi racconta di una madre che accompagnava fino al suo camper il figlio paraplegico: lei si prendeva cura di lui, ne parla con amore. E le credo. Dice che sarebbe disposta a fare questo servizio per i disabili, se solo si potesse: ha letto da qualche parte che alle volte capita che siano le madri a doversi sacrificare, costrette a masturbare i figli per amore del loro bene. «Io sono forte, li tiro sù dalla carrozzella

e li metto sul letto. Li tratto meglio di tutti gli altri. E non capisco perché non dev’essere legale...anche l'orgasmo fa parte della società». La guardo negli occhi. Lei inizia a parlarmi del suo testamento, l’ha già scritto: tutti i suoi soldi – e i soldi non le mancano affatto – saranno investiti nella costruzione di un canile: ha già stabilito la grandezza delle cucce e cosa dovranno mangiare i cani. Dice che i cani le hanno insegnato i sentimenti. Le squilla di nuovo il telefono: di nuovo la sua voce impostata e il menù dei servizi. Un altro appuntamento per il pomeriggio. M’immagino Romeo che prenota un’ora con la Lalla: si spoglierebbe, poi a un certo punto si bloccherebbe, restando in mutande, e passerebbe metà del tempo a parlare dei suoi figli e di sua moglie e di quanto vorrebbe renderli veramente felici. La Lalla e Giulietta non si assomigliano neanche un po’. Beviamo un caffè. Poi un altro. È ora di andare, il tempo è denaro. A cura di Nicola Feninno


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Crime Ballads

Laura, Clusone, 1993

Ma la smettiamo, per favore, di dire che la provincia di Bergamo è bianca? Magari può esserlo per certi versi, ma a volte si tinge anche di giallo, se non addirittura di rosso sangue. E noi vogliamo parlarvene, perché certe cose capitano anche dove meno te l’aspetti… A Clusone, per esempio, tipica località di villeggiatura, uno dei posti più impensabili per un “efferato delitto”, come si dice nei romanzi. Sì, perché anche questo è un luogo che nasconde misteri. Ne sapeva probabilmente già qualcosa tale Giacomo Borlone de Buschis, professione pittore, che nel 1485 realizza proprio a Clusone alcuni affreschi da manuale dark, opere dai titoli emblematici come “Il trionfo della morte” e “La danza macabra”. Passano esattamente 508 anni quando nel 1993 Laura, una bella ragazza milanese di 21 anni, raggiunge Clusone per le vacanze estive. E’ una tipa tranquilla, e ha anche un ragazzo, Jimmy. Fin qui tutto bene, solo che Jimmy ha anche un’altra fidanzata, Vanna e da circa tre anni, tra una parola d’amore e una bugia, si destreggia abilmente tra le due. Sabato 31 luglio Jimmy raggiunge Laura, litigano, e lui torna da Vanna con cui, secondo il racconto di entrambi, passerà la notte.

Laura esce, va in discoteca e conosce Marco, un tornitore di Endine: vogliono finire la serata a casa di lei, ma dalla finestra si intravede una luce. Laura sale… Marco resta in auto, in attesa di un cenno che mai arriverà. La scena, la mattina dopo è la seguente: Laura è distesa, morta ammazzata con nove coltellate, mentre la casa va a fuoco, visto che l’assassino ha incendiato il letto. Già è difficile portare avanti una storia, figuriamoci due: Jimmy è il naturale sospettato, magari affiancato dalla gelosa Vanna, che lo copre. Contro di lui tanti indizi ma nessuna prova, anni di perizie e controperizie, una sentenza di condanna in primo grado poi, nel 1998, l’assoluzione. La “danza macabra” l’ha realizzata Borlone de Buschis, ma l’omicidio di Laura rimane ancora, a distanza di anni, in cerca d’autore. Consigli di ascolto per la lettura Coil

Ostia (The death of Pasolini)

God Is An Astronaut

Forever lost

Collection D'arnell-Andrea

A l'Aurore Assassine

A cura di Fabio Spaterna


www.artcaffe.com

Vi aspettiamo per raccontarvi la nostra storia, i nostri progetti, la nostra passione per il caffè, il nostro desiderio di buono, bello e pulito.

Tullio ed Erminia Plebani

L’accento sul gusto

www.salonedelgusto.it

www.fondazioneslowfood.it


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Scampaganate

Tutto si ribalta Morbegno in cantina, 28,29,30 settembre / 5,6,7 ottobre Distanza da Bergamo: 95 Km

Val di Mello

Bisogna scendere. Perché le cose in superficie sono meno interessanti; a furia di prendere aria si seccano, diventano prevedibili. Quando si scende invece si trovano radici, vermi, una confusione di cose che nascono e cose che si decompongono. Sotto la superficie c’è buio e c’è vita. Come nella placenta materna, umida e buia. O nelle caverne dov’è nata l'arte. O come nelle cantine, umide e buie.


Morbegno è un paesotto silenzioso. Intorno ci sono i monti della Valtellina e le acque dell'Adda che scorrono sotto i ponti sono ancora limpide. Ci si alza presto la mattina. E la sera niente schiamazzi per le vie. Perlomeno, questo è ciò che accade 349 giorni all'anno. Poi arriva la fine di settembre e per 6 giorni tutto si ribalta; tranne le montagne e l'Adda che restano sobriamente al loro posto. Si tratta dei week-end dal 28 al 30 settembre e dal 5 al 7 ottobre. In questi giorni, fuori dalle antiche cantine del paese, si formano file di gente in attesa più o meno ordinata. Qualcuno canta – il numero di quelli che cantano aumenta col passare delle ore – qualcuno riflette, c’è chi è preso da impeti d’amore universale, gli esperti si confrontano sulle annate migliori. Il bello del vino è che ognuno ci trova quel che vuole – tristezza, solitudine, euforia o tutto questo e altro insieme – e si inebria di ciò che ha trovato. Penso che lo stomaco sia un insostituibile strumento di conoscenza: permette d’impadronirsi di un luogo estraneo; e la cucina è uno straordinario deposito di secoli di necessità, influssi culturali, trovate individuali e gusti collettivi. Non serve ragionare o analizzare: solo digerire. Succede qualcosa di molto simile con le musiche tradizionali: se nel deserto servissero piatti di pizzoccheri, forse non sarebbe più il deserto. E nemmeno se ci suonassero la cornamusa. La storia dei pizzoccheri è la storia delle difficoltà della vita in montagna:

la base è il grano saraceno, adatto ai climi freddi. L’impasto si taglia in strisce irregolari, senza troppa attenzione ai lazzi della forma: la montagna ha sempre preferito il contenuto. Si aggiungono aglio, burro, verze, patate e casera, un formaggio che qui si produce dal 1500. Se fossi in voi ci abbinerei una bottiglia di Sassella: un vino tosto, che ha affrontato tutte le difficoltà di un terreno sassoso. Durante il vostro giro delle cantine avrete modo di gustare bresaola, bitto, sciatt e troverete anche degli ottimi dolci. Per una volta lasciate a casa i vostri complessi da gente di pianura: in mezzo alle asprezze della montagna c’è poco spazio per pensare alle sculture dei vostri addominali o delle vostre chiappe. Un consiglio per pochi: a una ventina di chilometri da Morbegno si apre la Val di Mello; il Masino scorre in mezzo a due ripide dorsali rocciose, disegnando uno dei paesaggi più belli della Lombardia. Il consiglio è rivolto ai pochi che decideranno di camminare con la pancia piena e innaffiata di vino. Un consiglio per tutti: se volete fuggire dalla confusione di Morbegno, spingetevi fino a Teglio, a una quarantina di minuti di distanza. La ricetta dei pizzoccheri è nata qui ed è stata istituita perfino un’Accademia del Pizzochero per conservarla intatta. Devo aggiungere altro? A cura di Nicola Feninno


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Humus / Ambiente Sociale

Ma come ti vesti?!

Habito ergo sum. Cartesio non aveva capito proprio niente. Hăbitu(m) in latino era la veste religiosa ma anche l'atteggiamento, l'indole, l'aspetto esteriore. Con la stessa radice habēre, l'avere, il possedere e la nostra cara habitudo, così dura a morire. Potente il linguaggio, dice R. Barthes, almeno quanto la maglietta che indossate stamattina. Se siete del partito “esco con la prima cosa che trovo nell'armadio”, beh, sappiate che anche questo è appunto un partito, con la sua bandiera, le sue regole e, soprattutto, con la sua divisa. Per capire quanto il vestito sia un “modello sociale”, basta pensare all'ultima volta che la/il ragazza/o davanti a voi sul metro indossava la vostra maglietta, sì proprio quella che vi sta a pennello e presa a solo 9.99 euro da H&M. Un vero affare. Che dire poi del revival del vintage e dei marchés aux puces? Anche la camicia sdrucita della nonna diventa l'irrinunciabile voglia di sentirci autentici e dà quell'aria di nostalgico spleen che fa tanto BoBo. Diciamo pure che il tedesco sta al sandaloconcalzino come la lingua sta al costume, poi quello che ci distingue come persone sono le parole, i vestiti, che più

o meno consapevoli, scegliamo di indossare. Ne abbiamo bisogno per significare, nel nostro heideggeriano essere-nel-mondo. Seguendo il filo di Barthes, se il vestito è lo specchio di comportamenti collettivi prevedibili, vestirsi in modo eco-sostenibile non è un capriccio di chi mangia solo tofu a colazione. H&M, Zara, Adidas, Levi's, Nike Burberry sono i maggiori responsabili dell'inquinamento ambientale nel settore moda, solo che il made in china sfuma il problema in un altrove indistinto, che si dimentica facilmente in fondo al cassetto. Scegliere di significare altro è possibile anche senza indossare un sacco di iuta. Dal 21 al 23 settembre, in occasione della settimana della moda a Milano, "So critical so fashion" è stato il primo evento in Italia dedicato alla moda critica, fatta di prodotti a basso impatto ambientale creati da designer e stilisti indipendenti. Se la Barbie dalla silvana chioma e il manichino dalle sopracciglia rifatte dovessero assalirvi con un “Ma come ti vesti?!”, saprete cosa rispondere. A cura di Mara D'arcangelo


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Sold out

L'isola che c'è

Qui non ci servono istruzioni

Ogni qual volta mi ritrovo a leggere qualcosa, mi chiedo se davvero posso credere alle parole di chi l'abbia scritto. Fortunatamente, nei vent’anni di Sziget Festival, qualcuno di voi sarà passato dall’isola di Óbuda e di quest'articolo potrà dire: “È proprio così”. Detto questo, è ora di accendere lo stereo o di mettere in cuffia il vostro brano preferito, dimenticarvi chi siete in patria e provare ad immaginare quello che è lo Sziget. Lo Sziget, che in lingua magiara significa “isola”, rappresenta uno dei principali festival europei. Da ormai venti edizioni, si svolge sui 108 ettari di alberi e strade sterrate

dell’isola di Óbuda, situata a nord della capitale ungherese e nel mezzo del Danubio. Quest’anno hanno partecipato “soltanto” 379 mila persone, provenienti da oltre 60 nazioni. Tutti avevano in comune con me e i miei due compagni di viaggio, Matteo e Luca, l'intenzione di staccare la spina dal mondo reale e di ritrovarsi, per tutta la durata del festival, a non avere nessun pensiero se non quello di decidere a che concerto andare, scegliendo tra 11 palchi ed oltre 40 stage. I Korn o Emir Kusturica, i Sum 41 o i Molotov, Snoop Dogg o i Pogues, i The Killers o Goran Bregovic? L’unico altro pensiero era il cibo.


Cosa mangiare? Ungherese, thailandese, italiano... O magari purificarsi con la cucina vegetariana? La soluzione adottata da noi (e da tanti altri) è stata quella di ascoltare un po’ di questo e un po’ di quello, e di fare altrettanto con il cibo. Sul bere nessun dubbio: birra e ancora birra. L’unica acqua che abbiamo visto è stata quella caduta per 10 minuti la domenica sera; per il resto dei giorni, la temperatura media di 25 gradi ti portava ad amare la piscina del campeggio VIP. Certo, “VIP” stride un po' in un contesto del genere, ma vi assicuro che, sebbene non sia una persona esigente (ho girato per una settimana scalzo e senza intimo), avere docce e bagni sempre puliti è stato un “lusso” che io e qualche altro migliaio di persone ci siamo felicemente concessi. È anche vero, però, che ho visto diverse persone addentrarsi, a piedi nudi e senza alcun problema, nei bagni chimici sparsi per l’isola. «Gente fuori», starete dicendo, mentre il pezzo che avreste dovuto mettere qualche minuto fa sta sfumando verso la fine. Ma vi sbagliate: pochissima fattanza sull’isola, dovuta più alla necessità di vivere 22 ore su 24 (la musica smetteva soltanto dalle 7 alle 9) che non all’uso/abuso di droghe o alcolici. La ragione sta nel fatto che, ritrovandoti all’interno di un mondo incantato del quale non vuoi perderti nulla (ma del quale sai che, per forza di cose, non riuscirai a vedere tutto), cerchi di essere lucido il più a lungo possibile e finisci

per sballarti grazie a quello che si respira nell’aria. E non parlo dei polveroni che si creavano durante ogni concerto, ma dell'appagamento generale, ben visibile negli occhi di tutti, da una bimba nel passeggino con i genitori vestiti da clown a due ultrasessantenni agghindati come se fossero usciti da La febbre del sabato sera. Sia chiaro: non mancavano gli zombie a spasso ad ogni ora del giorno, ma ho visto di peggio nelle nostre sagre di paese. Avrei ancora molto da dire, ma preferisco lasciarvi con le parole di una coppia di amici olandesi, entrambi over 30. Ormai da qualche anno, lasciano le figlie a casa per una settimana e tornano a Sziget, con la voglia di ricordare l’amore nato sull’isola e dimenticare il proprio lavoro (lui architetto, lei dipendente governativa). «Per una settimana ogni fibra del vostro corpo sarà parte del vero significato di libertà. Non penserete all’economia perché non c’è ricco né povero. Ogni persona è un singolo che compone un intero. Potete dire di essere stati parte di una comunità senza alcun tipo di vincolo, con migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo e da ogni strato sociale.Come un villaggio temporaneo che nasce ogni anno, dove la musica e l'amicizia sono gli unici valori. Se questi sono anche i vostri ideali, lo Sziget merita un posto nella lista delle vostre prossime mete!»

A cura di Leonardo Goffi


Urban Sound

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Il Buono

Il Brutto

Nagaila 29 settembre Auditorium P.zza Libertà

L’orizzonte è una linea apparente. Se chiudi gli occhi mentre Nagaila canta, lo vedrai “apparire” a rischiarare il buio delle palpebre. La sensazione dell’infinito, l’ondeggiare delle note e delle emozioni, trovano nella voce della cantante bergamasca il riferimento da puntare per non perdersi nel viaggio. La voce di Nagaila è la stella polare dei marinai imbarcati sulla nave Underground. Una voce chiara e selvaggia, che riesce a stare ferma in mezzo a turbini di arrangiamenti indipendenti, linee melodiche impazzite e pianoforti saltellanti. Lo stile è tipico dei nostri giorni, ci si rimbalza tra contaminazioni elettroniche e sound indie. La produzione che sta alle spalle della cantautrice è ad altissimi livelli. La band fa paura, con Fidel Fogaroli, caro amico dei Verdena, alle tastiere. Lei vinceva concorsi canori da ragazzina, ha iniziato a cantare con Renga e ha proseguito la sua carriera nei quartieri

La Cattiva

alti della scena underground italiana. Ma tutto questo è ciò che sta in terra, o in cielo. In mezzo c’è l’orizzonte, in mezzo c’è la voce di Nagaila. E l'Underground, calma piatta o tempesta, tornerà in porto. Provate a chiudere gli occhi quando andrete a sentirla…. Il Buono - Joan Piretz Dice il Brutto: meglio senza trucco Dice la Cattiva: ma fa i gargarismi con la candeggina?

Le Capre a Sonagli 12 Ottobre Live Keller

Il dodici ottobre sa di capra. Inutile insaponarsi ben bene, seppellirsi sotto quintali di deodoranti: sadicapra per almeno mezz'oretta. Poi, volendo, l'evento può ripetersi i giorni successivi. Prima di storcere la bocca e tirare fuori la lingua da un lato: l'avete mai assaggiata, voi, una capra? Ancora viva intendo, col pelo setoso bene attaccato alla pelle, la campana


al collo, che t'annuncia senza grazia i suoi propri movimenti, gli zoccoli che affondano nel duro prato di montagna, la coda che scaccia la mosca senza convinzione; e il fiato ansimante che sibila fuori denti verde marroni come la terra che si mangia... Ecco, io l'ho assaggiata in anteprima per voi, e nonostante io sia normalmente di gusti difficili, ammetto d'essermi leccato i baffi a più riprese. Carne d'un animale che non sai mai con certezza dove stia guardando. Carne asciutta, ma dal sapore deciso e sorprendentemente ricco. Musica da transumanza, l'hanno definita. E infatti si sposta, portandosi appresso uno sgangherato carroccio sonoro perfettamente adattabile ai più diversi ambienti, lasciando l'inevitabile segno del proprio passaggio. L'occhio di questa capra potrebbe reggere tranquillamente quello di Sgarbi, altro che incompetenza. Tanto vale assaggiare. Il Brutto - Johnny Grey Gomez Dice il Buono: Occhio! quattro capre sono scappate dal gregge... Dice la Cattiva: Capre a Sonagli? mai sentite nominare

Pupa e Scintilla 13 Ottobre Get Up

Ricordate le volte in cui phonandovi i capelli, dopo una bella doccia e con la radio accesa a palla, vi siete sparate sulla faccia l'aria calda osservando allo

specchio la pop star che c'era in ognuna di voi? Le canzoni a memoria, ogni tanto qualche accenno di coreografia… per alcune certamente c'era del talento! Ci si sentiva in un video di mtv, quelli che passavano una volta al giorno e che aspettavi tornare in rotazione per le due ore successive, quelli "stra' belli" che facevano ballare. Si scivolava scalze in corridoio ed eravamo Cindy Lauper, insieme alle altre girls che "just wanna have fun" oppure Nancy Sinatra, miss caschetto cotonato. Blondie? così perfettamente bionda che Barbie al confronto sembrava "slavata". Poi Missy Elliot, lei spaccava! C'erano le Spice Girls, le TLC, Beyoncé… e a volte, diciamocelo, pure Brintey Spears. La verità è che anche il sabato sera in discoteca avremmo voluto sentirle, tutte, una dopo l'altra, la selezione perfetta che eravamo prontissime a ballare. Finally we got it! C'è un posto in città che brama le nostre migliori performance, che ci vuole, tirate a lustro e pronte a giocare con lo stile e il glam di ogni epoca, con una serata che è loro: di Pupa e Scintilla. Le ciabatte questa volta le lasciamo a casa: tacco 12… & shake it! La Cattiva - Frannie B Dice il Brutto: …io non ballo. Dice il Buono: mica male quel vestitino!


Bass Line

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TNGHT - TNGHT ep

Filippo Tommaso Marinetti detto Pippo fu il catalizzatore di quella bell'ondata artistica che per due anni rese grande l'Italia e che tutti conosciamo sotto il nome di Futurismo; l'egregio si prese burla degli intellettuali con le sue poesie onomatopeiche come Brum takaka e Sauuuuuu brummm brina catalasssssss poi arrivarono John Coltrane e le Pantere Nere, e qualche anno dopo tutti parlavano di punk (non ho molto spazio quindi saltiamo qualche capitolo).

Appena ascolto i pezzi dei TNGHT mi viene in mente tutto questo! Vocine impazzite, jazz, bassline, beat spezzati, gommosità ovunque e atteggiamento do it yourself, perché uscire su Warp records/Luckyme con un disco divertente, sfizioso e allo stesso tempo complesso è da pochi. Ascoltatevi Higher Ground o Bugg'N, due tra le loro maggiori hit youtubbiane; pezzi brevi, catalizzanti e potenti; vi lasceranno sempre in una strana attesa che qualche voce o rappata stia per partire e portarvi altrove. I due, Lunice e Hudson Mohawke, sono tra i più grandi talenti degli ultimi anni; sono giovani cafoni, potenti, arroganti e danno schiaffi in faccia a tutti quei nerdoni dell'elettronica contemporanea che odiano ballare: booooooooooooty shaaaaaaaaking. A cura di Pigro on Sofa

Artista

Album

Etichetta

Consigliato da

Acid Pauli

MST

Clown and Sunset

Derfranke

Purity Ring

Shrines

4AD

StarsOnfortyfive

The XX

Coexist

Young Turks

Gio Cassavetes

The Souljazz Orchestra

Solidarity

Strut

Jopparelli

Cat Power

Sun

Matador Records

Giulia Spallino



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Velvet Glove

I leggings, che una volta erano i fuseaux (ma amen)

Sammi Jackson wearing Le Souris leggings

Che insomma uno pensa alla moda, no? E diciamolo che quello che viene in mente ai più è sempre un mood che tira in ballo quell’aria emaciata, a cavallo tra il disagio, lo sfarzo e l’anoressia. Dal balcone pericolante del “vorrei ma non posso” il magico mondo della moda si imbelletta dei ghirigori di party e servizi fotografici, di passerelle e prezzi capogiro. Il fashion system visto da noi comuni mortali è un po’ come un film di Lynch, inquietante e allo stesso tempo seducente, che fa perno su un gioco dinamico di attrazionerepulsione, tipico, d’altronde, delle cose migliori. Eppure esistono alcuni contesti che, pur prendendo il meglio

dell’atmosfera cool del cosmo moda, nascono e crescono dalla nostra parte della rivista, tra di noi che a scuola ci andavamo con l’Invicta e non con la Neverfull di Louis Vuitton. Tra queste realtà, ho avuto il piacere di conoscerne almeno una da vicino: per redimere il mondo della moda dalla presenza di Anna Dello Russo ho incontrato Paolo Brambilla e il suo team Lovelysally. Lovelysally è un brand a base bergamasca (che vanto!) con però tutto l’ampio respiro della commercializzazione d’oltreoceano. La vendita online (www. lovelysally.com) si concentra (per adesso!) su bikini e, pezzo forte, sui leggings. Parliamoci chiaro, i leggings sono il top: ti permettono


Isla de Coco leggings

di ovviare con stile e zero sforzo all’annoso problema del “e oggi che cosa cavolo mi metto?”. Per le mattine/serate più pigre le texture d’impatto dei leggings Lovelysally lasciano solo l’indecisione “su maglietta nera o maglietta bianca?”, mentre offriranno spunti e pazze mise per chi avrà voglia di osare. Diciamo che questi sono, nel mio personalissimo vocabolario moda, “i capi svolta”, ovvero quelle meravigliose creazioni che nelle giornate “fashion no” comunque ti salvano, perché sai che basta il disegno di mille topi su una gamba a vestirti per intero, e a renderti pure piuttosto stilosa (true story). Io lo so che le donne capiranno cosa intendo con tutto ciò.

Il team Lovelysally, caratterizzato da entusiasmo e da un encomiabile cura del cliente (sia a livello di assistenza pratica, che di coinvolgimento mediatico), si apre a collaborazioni sempre nuove, dalla partecipazione worldwide di fashion blogger, ai contributi di diversi designer e stylist nella progettazione di nuove collezioni. Da poco hanno annunciato la creazione di un reparto gonne, ma siamo anche in attesa della limited edition per Halloween e di quella prevista in occasione dell’annunciata fine del mondo. Sarà dunque l’ultima? A cura di Marta Dall'Agnola


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Uncle & Aunts agenda

Umberto Mischi

Buried in paper

— C he importanza dai al segno e alla linea nei tuoi lavori? In molte delle mie immagini la linea è probabilmente l'elemento più importante, la struttura sulla quale costruisco l'intera immagine. Solitamente cerco di trovare un equilibro tra i segni, le campiture piatte di colore e immagini “altre” come una texture particolare o una fotografia. — C osa disegni sui vetri appannati nella doccia? Faccette.

— Hai una gomma gigante, puoi cancellare quello che vuoi, cosa e perché? Cancellerei gli infissi in alluminio anodizzato perché sono brutti! Nome: Umberto Mischi Età: 25 Nato a: Casalmaggiore (Cr) Vive e lavora a: Sabbioneta (Mn) www.umbertomischi.com A cura di Elenia Beretta http://www.uncleseaunts.com


It's the culture, stupido

Supportato da: Sweet Irene — Caffetteria - Pasticceria Via S.Orsola 22 (Bergamo)



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Una tazza di té-atro

Fiato ai libri

La fine dell’estate. Scelgo per la tazza una bustina di tè alla vaniglia. Marcel, il mio gatto, dorme. Marcel, come Marceau. Muto per pigrizia e dalle espressioni chiare e malinconiche. La più frequente è: mai disturbare il gatto che dorme sul pc. Ma io devo presentare una rassegna! Pazienza, la illustrerò. Nel pentolino l’acqua bolle. Riempio la tazza. Mi siedo, prendo pastelli e fogli. Tre ne accartoccio. Tentativi falliti sotto la sedia. Sul quarto, a pastello e con tratti netti, costruisco un palco. Sulla sinistra un musicista, seduto, attende. Intorno a lui solo libri inanimati. Un silenzio tollerabile solo se destinato a breve durata. Da bordo pagina, gli occhi azzurri di Marco Baliani suggeriscono alla chioma rossa di Laura Curino di prender parola. «Fallo per il teatro di narrazione!». Lei sa che ci sono storie che chiamano te. Che chiedono di essere raccontate perché tu le conosci. Perché tu stai di qua, e gli altri di là. Così si presenta sul palco. Prende un libro. Ne escono pensieri di contadini, di operai, di industriali. Il foglio si riempie di sedie occupate e di gambe accavallate. Dal fondo, un collage di compagnie

teatrali avanza su un percorso a pastello blu. La meta? Il palco. Li si sente discutere, passo dopo passo, dei brusii colti in Transiberiana, del fascino delle stanze francesi di Marguerite Duras, dei detti lombardi e di come sia il mondo visto dagli occhi di un bambino. Il pubblico applaude mentre l’aria trasporta pagine di Baricco, Keynes e Orwell illuminate dalla lettura ad alta voce. La situazione inizia a sfuggirmi di mano. Prendo una matita per mettere ordine. Ne escono Carlotto, la Giagnoni e, con un occhiolino ai più piccini, Filipazzi e Piumini. Sorso dopo sorso, la tazza è vuota. I pastelli chiusi in una scatola di latta. Il foglio, appesantito dall’illustrazione, sta immobile in centro al tavolo. Marcel permettendo, ecco il sito della rassegna di letture “Fiato ai libri” che si svolge dal 6 settembre al 13 ottobre: www.fiatoailibri.altervista.org 18 comode e gratuite (!) date, promosse dal Sistema Bibliotecario Seriate Laghi sotto l’attenta direzione artistica di Giorgio Personelli.

A cura di Claire


Cinema / Lo stato delle cose

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Vendette senza catarsi

Nessuna pietà per le galline

Pietà Kim Ki-Duk

Anno: 2012

«Che cos'è il denaro?» «L'origine e la fine di tutte le cose». È questa laconica definizione a mettere a nudo il cuore di Pietà, storia di un'elaborata vendetta perpetrata ai danni di un usuraio. Sullo sfondo del racconto pesa come una spada di Damocle un Debito Universale da cui in pochissimi restano immuni, mentre la forbice non più rimarginabile tra ricchi e poveri arriva a mietere – letteralmente – membra di artigiani e operai, dati in pasto ai loro stessi macchinari di lavoro perchè impossibilitati a saldare

i debiti. Premiato con il Leone d'oro all'ultima Mostra di Venezia, Kim è tornato alla fiction dopo un periodo di crisi creativa e umana (testimoniata dal video-diario Arirang), rinascendo artisticamente con quest'opera plumbea e scarnificata, che richiama i picchi di lirica disperazione di L'isola (suo probabile capolavoro). Aggirandosi tra i fondali di un famelico ecosistema capitalista, Kim torna nel quartiere dove ha vissuto e lavorato da operaio dai 15 ai 20 anni, culla dell'information technology coreana da cui provengono gran parte dei nostri telefonini ed elettrodomestici. E vi ambienta un'anomala cronaca di vendetta e redenzione che solo in apparenza può riportare allo


sterminato filone di revenge movie coreani (iniziato dal trittico di Park Chan-Wook e culminato con I Saw The Devil di Kim Jee-Woon). Ne è semmai un'estrema sofisticazione morale: il cineasta, in un'allegoria umana (e politica) di lucidità e semplicità disarmanti, preferisce declinare un tema altrimenti frusto secondo le coordinate struggenti di una “vendetta per empatia”, di modo che l'equilibrio vittima/ carnefice finisca prima per ribaltarsi e poi per svanire, rimpiazzando l'odio con una pietas dai connotati insieme sacri e rivoluzionari, che richiama a livello iconografico l'abbraccio universale della Pietà michelangiolesca. Tutt'attorno, imperversano le rovine di una civiltà suicidatasi nel nome del profitto, affondata dal collasso dei rapporti sociali e dalla mercificazione dell'umano, carne da macello - insieme ai pochi animali superstiti - per l'implacabile catena alimentare/ economica (ribadisce Kim: Gli uomini si cibano di innumerevoli morti).

L'ultimo treno della notte Aldo Lado

Anno: 1975

Malgrado l'abisso formale e morale che li separa, i tratti in comune tra L'ultimo treno della notte e Pietà sono diversi: il tema della vendetta genitoriale, l'assenza di una catarsi soddisfacente, la visceralità d'approccio, l'esasperata violenza grafica... Tutte caratteristiche che hanno reso questo rape & revenge uno dei più radicali thriller

italiani di sempre, eletto a film di culto e portato in palma di mano anche da patron Tarantino. Inconsapevole rivisitazione di L'ultima casa a sinistra di Craven, è un titolo da grindhouse decisamente più sporco, disturbante e incatalogabile della media. Inizia come un road movie claustrofobico e muta man mano nella cronaca deviata e tesissima di un orrore quotidiano. La vendetta, affrettata in prossimità della chiusa, non è che l'inevitabile punto d'arrivo di un'intreccio (naturalmente scarno) che prevede uno scioglimento ben più grezzo e basico del complesso disegno di Pietà, provando più che altro la facilità con cui un rispettabile borghese può farsi brutale aguzzino. Ad avvicinarlo al rancore politico di Kim ci pensa la stoccata critica sulla violenza bifronte del Potere (che da un lato istiga e dall'altro reprime) e, ancor più, alla cupa nota finale sull'identificazione dei due sbandati come unici capri espiatori del delitto, a fianco dell'impunita corresponsabile borghese. Non si tratta solo di un pugno allo stomaco per le dosi di gore e crudeltà psicologica, ma anche di un attacco frontale all'immobilismo sociale e politico, che sacrifica giovani ed emarginati per eternare abusi e brutalità con maschere di perbenismo e rispettabilità borghese. La vendetta, come scriveva Mérimée, continua a rimanere un duello tra poveri.

A cura di Dario Stefanoni


Visit: www.biscuitandball.com

Soon available at Coffee.n.Televisiøn


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Rubrica di filosofia contemporanea

C'è gente che dicono Pancia mia fatica fatta! (Detto popolare di Valentina) Sono 32 anni che mi drogo e a me non mi sostiene nessuno! (Corra dice la sua sul caso Schwarzer)

Sembra un castoro con in bocca le borse dell'Esselunga... (Ezio di un tipo con la faccia un po' grossa)

- Io ho il pollice verde... - Io ho l'alluce valgo.

 (Dialogo ambientalista) - Fanno anche le Olimpiadi? - No, i Mondiali... sia una che l'altra, fanno tutto! - Figa, il Brasile è il Brasile dello sport. (Discussione sulle prossime Olimpiadi in Brasile)

 Oggi è il domani che ti preoccupava ieri! (Valentina L.C., Stato FB)

 Il design se non è funzionale si chiama pippa. (Commento ad un'abitazione dal "design" tutt'altro che bello)

Se sei un quarantanovenne afroamericano con un coltello in mano, gli Stati Uniti non sono il posto per te. (Commento dopo il secondo assassinio della polizia americana ai danni di quarantanovenni afroamericani con coltello)

 Sei schiavo dei tuoi like. (Rimprovero di un'amica)

 Per cambiare il mondo ci vogliono le idee e io ci metto questa. (C. Guzzanti)

 L'è mia facile rasgá sensa solcc... (L. Messi)

 Sono duro come un corallo! (Kevin F. commenta il suo stato alcolico) A cura di Gros



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Da cosa nasce cosa

L'origine della parola FUCK

Forse una delle parole piu' interessanti della lingua inglese oggi è Fuck. Fra tutte le parole che iniziano con la “F” è infatti Fuck quella a cui ci si riferisce con “The F word”. L'origine della parola (termine inglese che “generalmente” fa riferimento ad un rapporto sessuale) è tuttora oscura e tende a fondersi con la leggenda. Secondo alcuni deriverebbe dal tedesco antico “Fuieken” (colpire), ma la versione che preferisco è decisamente più colorita. Sembra che che ufficialmente Fuck abbia fatto la sua comparsa nel 1475 circa, in Inghilterra, sotto il neoincoronato Edoardo di York. A quell'epoca, per mantenere il controllo delle nascite e per rimarcare il proprio potere, era il re a decidere se una coppia (eccezion fatta per i membri -dei membri - della famiglia reale), dopo aver fatto regolare richiesta, avrebbe potuto o meno avere figli. Una volta ottenuto il permesso, la coppia era libera di darci dentro purché applicassero sulla porta di casa una elegantissima targa con la

scritta "Fornication Under Consent of the King". F.U.C.K. appunto. Oggi Fuck è la parola piu' pronunciata al mondo ogni giorno; le sue varianti formano un colorito ventaglio di neologismi, oltre ad essere la terza parola piu' usata nell' hip hop dopo God e Cristal. Grande estimatore e profondo conoscitore del termine, il giovane rapper statunitense Lil Wayne ha da sempre contribuito alla popolarità della parola Fuck, creandone funamboliche evoluzioni lessicali come: “Get tha fuck away from fucking me, you, fucking motherfucking fucker! Fuck you, absofuckinglutely fucker! Fuck you infuckingcredible fucker!.“ Concordo totalmente con i Monty Python quando affermano che “Fuck è una parola magica. Proprio per il suo suono può descrivere al meglio il dolore ed il piacere, l'odio e l'amore. È eros e thanatos in un solo suono.” E Lil Wayne lo sa bene. A cura di Buzz Cattaneo


Orospoco

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di Gilles Deluso e Felix Mata-Hari

Ariete Pane al cranio Se la scrittrice di Delicious Dating avesse ragione, un invito a cena sarebbe più significativo di un mese di conoscenza. La Scott afferma che dietro al gusto alimentare si nascondono alcuni caratteri importanti della personalità del partner. Una tesi, la sua, che sa essere in sé avvincente; se sia anche solo in parte convincente, lo deciderà il lettore. Fingiamo però di non poter comprare un libro che contiene una verità autentica. Riusciremmo a farne a meno e far da soli? Keyword: dinner date

Cancro Aliasse siliasse triliasse Finalmente anche sul Facebook degli italiani si fa strada il concetto di riuso. Quello del riciclo è un sistema importante che permette di risparmiare energia ma che certamente ed altrettantemente la consuma per lo stesso riciclaggio. Arrendersi allo spreco quindi? No. Soprattutto se il vecchio prodotto riutilizzato è anche funzionale, bello e sporcofigura! Utilizzando l'arte divinatoria che ti distingue, quale oracolo si potrebbe prevedere per il modo di produzione migliore nel migliore dei mondi possibili? Keywords: invisibles how

Toro More yin, less young I giardinieri dello zodiaco t'inciteranno da qui a 4 anni a tagliare rami secchi e a farti due conti esistenziali. Quello che dovresti fare è reagire aprendo le cateratte di giovinezza repressa. E se incupirsi sarà inevitabile, dà un’occhiata a quel che hanno ricavato dalla melancholia due tuoi compagni di segno, Albrecht Durer e Lars von Trier. Segui il loro esempio: esorcizza lo sconforto con la catarsi di un'arte che possa assurgere a diamante di paragone. Keyconcept: lifting umorale

Gemelli Relazioni pericolose Doppio Legame? Se le reminiscenze scientifiche ci ricordano che si definisce così quel legame chimico che “mette in comune” due elettroni ed è quindi più “forte” di uno semplice; le nozioni di psicologia ci spiegano che si tratta di una circostanza dove la comunicazione esplicita (il linguaggio) confligge con quella non verbale (es.: gestualità) e ovviamente nasce il disagio. Esiste poi un terzo senso. La tendenza più squisitamente sessuale che risale all'Antica Roma per la pratica del Légame Doppio. Keyword: irony

Leone Too drunk to sink L'ebbrezza d'inizio autunno potrebbe farti scoprire tutte le possibili declinazioni del termine entusiasta (dal greco èn-theos, “pieno di Dio” o anche “divinamente ispirato”). Se riesci a distinguere qualcosa, vedi di contraddire, da lassù, quel saturnino di Byron, secondo cui l'entusiasmo non è altro che ubriachezza morale. Conserva un po' del tuo slancio per quando tornerai sobrio. Keyconcept: tieni d’occhio la distanza tra ali e radici

Vergine Stretching psico-nervoso Se i tuoi maniacali planning autunnali ti stanno già innervosendo, è consigliabile diventare flessibili come contorsionisti. Per un segno mobile come il tuo, adattarsi non dovrebbe essere difficile. In ogni caso, da’ retta al cancerino Proust: «Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico, la passione che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono e l'abitudine lo colma.» Ecco: metti in standby gli automatismi, ritagliati oasi d'amore e stira il tempo a tuo piacimento. Keyconcept: rubber time


Bilancia Il tuo farmacista può smettere Anatomicamente la Bilancia corrisponde alla vescica, al fegato e ai reni...Parliamo di sistema endocrino, e cioè quello degli ormoni, delle cellule che vengono secrete dalle varie e variamente distribuite ghiandole del corpo e che vanno a regolare le funzioni degli organi bersaglio. È stato umanisticamente provato che è più facile imparare a memoria il manuale di biologia sull'apparato ormonale che non leggere e capire il silenzio dei tuoi ormoni personali; sarebbe quindi la sfuggevolezza causa del ben noto stress da bilancia. Keyconcept: no stress-just talk

Scorpione Fuori(con)corso Il tuo compagno di segno Marco Bellocchio, un po' indisposto dal fatto che il suo ultimo film Bella Addormentata sia rimasto a digiuno di consensi, ha reagito alle inevitabili polemiche affermando che non parteciperà più a nessun concorso cinematografico. Con un po' d'orgoglio, è ora di rivendicare il contrario: che siano i festival a iscriversi ai partecipanti. L'importante non è erigere, ma fortificare. Keyconcept: autarchia (ri)creativa

Sagittario Supercalifragilistikcontemporaymodern Bi Anan van Orgasmus. Oppure Banana artista. O ancora più semplicemente (b). Chiunque dovrebbe averlo a mentore perchè è questo lo spirito del Centauro, questa la sua voce. Provate ad ascoltare Hannover. Non tutti possiamo essere musicisti, alpinisti, oracoli, pittori, filosofi, stilisti e in una parola sola (b), ma abbiamo tutti il dovere morale di renderci&lo l'eroe che è. Keyword: heterogeneity

Capricorno Secret shirts E. A. Poe, uno dei letterati Capricorni più illustri, sosteneva che quando un pazzo sembra perfettamente ragionevole è ora di mettergli la cami-

cia di forza. Fai questa prova con te stesso, regalati il beneficio del dubbio. Se in questo periodo ti arrischierai ad accantonare rigore e razionalità per vestirti di sana follia, potresti finalmente decidere di buttare una volta per tutte quelle camicie un po' troppo strette che ti ritrovi nell'armadio. Keyconcept: occhio ai saldi

Acquario L'apnea dell'onironauta Specie in questo periodo di pratiche e bilanci, ogni Acquario degno di tal nome dovrebbe prendere a modello il loro famigerato compagno di segno William Burroughs: «Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane.» Se ti stai ancora chiedendo se il bicchiere che hai davanti sia mezzo vuoto o mezzo pieno, rovesciarlo potrebbe non essere la migliore delle soluzioni. Vai di fantasia: prova a tuffartici. Keyword: drowning by numbers

Pesci Stay off stay hub Conoscete Aram Bartholl? Forse non tutti lo riconoscono dal nome. Certamente molti di più apprezzano il manifesto artistico del 2010 che l’artista newyorkese ha creato per il progetto DeadDrop. L'intuizione di condividere i contenuti non solo con internet. Come a dire: “Fermi!Informiamoci!” Basta una “porta” [chiave(usb)] che esce da un muro per caricare e scaricare documenti anonimamente senza una connessione alla Rete. (http://deaddrops.com). Keyconcept: viral whitout virus


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Indirizzario di alcuni luoghi a calendario

0-9, *$% — 'ta sì:Via Madonna del Pianto (Albino) ABC — Agorà Polaresco: Via Polaresco, 15 — Alt: Via G.Acerbis, 14 (Alzano L.do) — Amigdala Theatre: V.le Lombardia (Trezzo) — Anima e Corpo: Via Ramanino, 1 (Cavernago) — Arcibloom: Via Gorizia, 17 — Ars Arte e Libri: Via Pignolo, 116 — Bacaro:Via Legnano, 31 — Beer House: Via Taramelli, 6 — Bloom Mezzago: Via Curiel — Bowling: Passaggio Canonici Lateranensi — C.s.a Pacì Paciana: Via Grumello, 61 — Caffè Letterario: Via S.Bernardino, 53 — CDA Caffè Degli Artisti: Via S.Tomaso, 70 — Capogiro: Via Trento, 14 (Curno) — Casa Natale Donizetti: Via B.go Canale, 14 — Castello di Solza: Via Camozzi, 9 (Solza) — Cineteatro del Borgo: Via Borgo Palazzo, 51 — Circolino Malpensata: Via Luzzatti, 6 DEFGHI — Daho Club: Viale Mariano, 60 (Dalmine) — Daragi: Via G.Cesare, 2 — Druso Circus: Via Galimberti, 6b — Edoné: Via Gemelli — Frigoriferi Milanesi: Via G.B.Piranesi, 10 (Milano) — Gamec: Via S.Tomaso, 53 — Get Up: Via Bianzana, 46 — Ghost Pub: Cascina Marzuole (Fontanella) — Hangar 73: Via G. Galilei, 2 (Orio al Serio) — Il Bopo: Via Concordia (Ponteranica)

Nel prossimo numero: Il meglio delle interviste agli artisti che si sono esibiti al Rock In Riot. Il reportage del Time Warp 2012. Scampagnate pre-invernali, moda fuori stagione, e personaggi sempre verdi. Se volete inviare materiale e segnalare eventi, avete tempo fino al 25 ottobre.

JKLMN — Jam: Via Lombardia, 20 (Nembro) — Juice Club: Via Ghandi, 34 (Treviolo) — Kanaka Garage:Via Carducci, 4b — Keller: Via Bergamo (Curno) — Koko's: Via Nazionale, 93 (Seriate) — Latte +: Via G.Di Vittorio, 38 (Brescia) — Leoncavallo: Via A.Watteau, 7 (Milano) — Live Club: Via Mazzini, 58 (Trezzo sull’Adda) — Maite: Via del Lazzaretto, 2 — Nochin Fest: Parco Nochetto (Bolgare) O P Q R ST — Paprika Jazz Club: Via Bergamo, 3 (Dalmine) — Rebelot Pub: Via Tonale, 4 (Albano S.Alessandro) — Ryan Pub: Via Sorte, 9 (Barzana) — Setai: Via Portico, 21 (Orio al Serio) — Shake Bar: Via B.go Santa Caterina, 30 — Spazio Estro: Via Zambonate, 33 — Teatro Creberg: Via Pizzo della Presolana — Teatro Donizetti: Piazza Cavour, 15 — Teatro S.F. Neri: Via Vittoria, 12 (Nembro) — The Dome: Via Case Sparse, 15 (Nembro) — Traffic Gallery: Via S.Tomaso, 92 — TTB Teatro Tascabile: Via Colleoni, 2 — Tunnel: Via G.B. Sammartini, 30 (Milano) UVW XY Z — Ubu Bar: Centro Sportivo (Azzano S.Paolo) — Vecchio Tagliere Gaverina: Gaverina, Località Faisecco — Vecchio Tagliere Nese: via Marconi, 69 (Alzano Lombardo) — Viamoronisedici: Via Moroni, 16 — Vini e Spiriti: Via Paglia, 19

A.A.A. CTRL cerca: In primis i vostri feedback, come chiede la pagina qui in parte. Sempre e comunque cerchiamo nuovi lettori: se ti sei già letto tutto il magazine e non sei un collezionista cleptomane, regalalo al vicino tuo nemico. Infine, per potenziare il magazine, cerchiamo un magnate petroliere russo, astenersi ex-spie del KGB.


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Feedback

L’opposto di Forma

The Forbidden Kingdom - Jackie Chan, Jet Li

Immagine di: Valentina Lacinio

Testo di: Giambattista Rota

Il dissolversi di un punto Feedback è la nuova rubrica che vi offre la possibilità di confrontarvi con una tematica, per immagini o a parole e veder il risultato pubblicato su CTRL.

Il tema del prossimo mese sarà: L’Opposto di Universo. Mandateci entro il 23 ottobre un’immagine o un breve testo (max 200 Battute) a redazione@ctrlmagazine.it

A cura di Temporary Black Space



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