CTRL magazine #61 - Azzardo

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NUMERO 61 ctrlmagazine.it

ANNO VI Vi siamo gratis

Sotto questo quadrato bianco ci sono delle carte da giuoco con delle donne nude, che ci impediscono di mostrarvi, per il vostro bene. Nella versione cartacea ve le facciamo vedere.

Gioco d'azzardo: ludopati e ludocrati L'Europa e la cacca • Pontida e la caccia • Eventi fino al 1 novembre


Lirica Bergamo 2015 15 Ottobre – 12 Dicembre

15, 17 Ottobre – 20.30/15.30 — OPERA 13 Ottobre: anteprima under 30 – 17.00 Gaetano Donizetti

27, 29 Novembre – 20.30/15.30 — OPERA 25 Novembre: anteprima under 30 – 19.00 Gaetano Donizetti

Direttore Christopher Franklin Regia Andrea Cigni

Direttore Corrado Rovaris Regia Alessandro Talevi

Don Pasquale

21 Ottobre – 20.00 — CONCERTO Gioachino Rossini

Dallo Stabat Mater al Guglielmo Tell Direttore Michele Mariotti

6, 8 Novembre – 20.30/15.30 — OPERA Wolfgang Amadeus Mozart

Anna Bolena

28 Novembre – 20.00 — CONCERTO Vincenzo Bellini, Fryderyk Chopin, Felix Mendelssohn-Bartholdy

1830, l’anno di Anna Bolena Direttore Corrado Rovaris 4, 6 Dicembre – 20.30/15.30 — OPERA Gioachino Rossini

Le nozze di Figaro La scala di seta Direttore Stefano Montanari Regia Mario Martone

15 Novembre – 17.00 — CONCERTO presso il Teatro Sociale * Cantiere Donizetti

Recital lirico

Concerto degli allievi del Laboratorio sulla vocalità donizettiana

Direttore Francesco Ommassini Regia Damiano Michieletto

11, 12 Dicembre – 20.30/15.30 — BALLETTO

Coppélia La Stravaganza Coreografie Ilir Kerni

Coreografie Angelin Preljocaj

(*) Tutti gli eventi si svolgono al Teatro Donizetti eccetto dove diversamente specificato

Acquisto online: donizetti.org & vivaticket.it Biglietteria del Teatro Donizetti: P.zza Cavour, 15 – Bergamo T. 035.41 60 601 / 602 / 603 Gruppi e prenotazioni: T. 035.4160681 gruppi@donizetti.org Ulteriori informazioni sul sito www.donizetti.org

Con il sostegno di


CTRL MAGAZINE

#61 — INDICE

SE È RESPONSABILE,

NON È UN GIOCO.

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Controeditoriale

Eurogioie: di soldi e di merda

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Cover story

Non è un gioco - Una storia con due possibilità

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Da Bergamo a Bergamo

Scene di caccia in Val San Martino - Da una rissa a Pontida all’evoluzione della specie

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Intervista impossibile

Giovanna d'Arco

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RIPadvisor - Rubrica di recensione di cimiteri

Cimitero di Crespi d'Adda

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Interessanto

San Cono, protettore dei giocatori d’azzardo

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Cinema e altre eresie Cinema e altre autopsie

Fuochi d'artificio in pieno giorno Inside Out

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Spoiler - Serie Tv

The Last Man on Earth

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Urban Sound – Cose da trovatori

MU - Nest of Giants

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Saporismi

Cucina per cani

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Exp0.init()

Thomas era solo (Videogioco)

57

Letterine

Cristofer Locatelli scrive a Gesù Cristo riguardo Papa Francesco

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Fart

Una rubrica inesplicabile

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Meteorologeria - Rubrica di previsioni applicate

Il tempo previsto per ottobre

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CGCD (&S)

C'è gente che dicono (e scrivono)

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DisAstrologia

Oroscopo d'azzardo




www.improject.it

Giubbini Massima qualitĂ a prezzi di fabbrica

.

Spaccio aziendale I.M.Project S.S. 525, Osio Sopra (BG)


Controeditoriale a cura di Dario Incandenza

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Eurogioie

La prassi dell'Europa occidentale è l'ordine, l'emarginazione fino allo sterminio. Chi non ha i soldi non può andare nemmeno al cesso, in fin dei conti non ha il diritto di vivere. (Heiner Müller, 1990) Dicevamo, nello scorso numero, di tutti i muri “di contenimento migratorio” che sempre più sorgono come funghi nell'Europa comunitaria, al punto da superare in numero le barriere nazionali pre-1989, e in barba ad ogni retorica solidal-europeista. Muri che stridono anche con quanto appare raffigurato sull'amat/odiata moneta unica, la quale fornisce la retorica complementare sull' “unione” necessaria alla bisogna governativa. Le metafore del vincolo comunitario sono difatti inequivocabili: sul fronte delle banconote europee, archi, finestre e portali; sul retro, ponti. Ancora più sintomatico il fatto che non siano presenti monumenti esistenti, ma loro rielaborazioni computerizzate con minime variazioni, dove in ordine storico-progressivo si passano in rassegna elementi architettonici tipici dell'arte europea, generici e disidentificati – per non far torto a nessuna nazione, pare: si va così dall'acquedotto romano dei 5 euro allo stile romanico


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dei 10, dal gotico dei 20 al rinascimentale dei 50, dal barocco dei 100 alle moderne architetture in ghisa e ferro dei 200, per culminare – sommo traguardo di scientismo t(el)eologico & idiozia auto-glorificante – al grattacielo dei 500 euro, a ribadire come la scala di valore sia tutt'uno con quella del presunto “progresso”, e chissà perché, chissà per come, a quest'ultimo spettino fattezze un po' tanto simili a quelle dello stesso Parlamento Europeo di Bruxelles (è forse istruttivo confrontare quest'ordine banalmente lineare, dall'antico al contemporaneo, con quello delle banconote rimpiazzate, dove al contrario si andava dalle 1000 lire della Montessori alle 10.000 dell'ottocentesco Volta, e poi a ritroso nella storia italiana, dalla scienza all'arte, per approdare in ultimo in pieno Rinascimento, con le 500.000 lire feat. Raffaello Sanzio). Comunque la si veda, le vecchie banconote con figure antropomorfe si sono trasformate in cartoline geometrizzate, asettiche e post-umane, con effigi di spazi architettonici vuoti e inanimati. Nessun essere vivente, com'era nelle vecchie lire, a cui poter aggiungere in relativa libertà baffi duchampiani, corna o peni stilizzati. E, in effetti, chissà perché nessuno ci scrive o disegna più, anche solo a matita, sopra gli euro? Forse perché con le 1000 lire era gioco facile arrischiarsi, ma gli euro valgono di più, e in tempi di crisi chi ha più voglia di scherzare? O forse perché queste banconote sono troppo nuove, e allora conviene ristamparne di altre con minimi cambiamenti grafici, così continua a sembrare un peccato sfregiarle? O magari perché le usano pure all'estero, e questo mette in soggezione, si rischia di fare brutta figura, chissà mai che poi non te le accettino, ché in Europa sono fiscali. Niente più, quindi, i LORY TI AMO, FOTTI IL SISTEMA, UDINESE 4EVER, ROBY CULO che potevano trovarsi sulle vecchie lire. Niente haiku d'amore né slogan anti-establishment, niente liste della spesa, numeri da giocare al lotto, indicazioni di voto, conti frettolosi, perversioni situazioniste. Perché nessuno ci si dedica più, a pasticciare i soldi? Forse perché valgono più di prima, non in sé ma proprio per le nostre esistenze di pedine dell'economia globale? Certo è che entrambi gli instrumenta regni, i “ponti” di carta come i muri di mattoni e filo spinato, si presentano al cospetto dei nuovi europei ugualmente inviolati e inviolabili, a riaffermare due delle fedi più intramontabili della modernità – i soldi e le prigioni. Anche per questo vale la pena riprendere quanto scriveva in Sullo stato della nazione l'eretico drammaturgo Heiner Müller, poeta indispensabile, giustamente ritenuto tra i massimi autori teatrali del '900 eppure perlopiù rimosso dall'immaginario collettivo (in Italia la sua opera è quasi integralmente fuori catalogo). In quella raccolta di saggi, pubblicata in Italia nel '90 e oggi semisconosciuta, Müller, scrittore della Germania dell'Est che per le sue provocazioni e denunce si procurò parecchie grane con il regime sovietico (era peraltro figlio di un perseguitato, prima dal nazismo e poi dal comunismo), mette a nudo a un pas-


so dal crollo del Muro di Berlino anche la mostruosità denarocentrica e turboefficientista del trionfante “blocco” occidentale. Ed è così l'idea di Europa tout court a venir distrutta, con una violenza e una lucidità che forse possono bastare a spiegare perché in 25 anni di sfrenata retorica europeista questo testo non sia mai stato ristampato. Scrive, ad esempio, paventando un'idea di Europa unita solo a livello economico e arrivando a riferirsi profeticamente anche all'attuale crisi: «Quello che rimane dell'Europa è la solidarietà internazionale del Capitale contro la miseria. (…) Probabilmente si troverà anche un'anima al denaro. E probabilmente la sentiremo più chiaramente quando bisognerà tenerselo ancora più stretto». Aggiunge, da vate del turpiloquio qual era:

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«Oggi l'Europa, la testa del mondo, non può più contenere la propria merda, e allora distribuisce i suoi escrementi su tutta la superficie del globo, trasformandosi così nel culo del mondo» E supera ogni prevedibile demonizzazione anti-americana che la sua militanza a sinistra doveva imporgli per attribuire ogni originaria responsabilità – anche coloniale – all'Europa, «soltanto un'idea che produce rifiuti e vascelli fantasma», per riconoscere come semplice parodia di esso la deriva imperialista degli USA («un contenitore vuoto che si muove per il mondo come un vampiro, mangiando tutto quello che gli piace; così facendo ovviamente uccide il gusto: i buchi più grandi sul territorio europeo sono i locali di McDonald's (…), dove si trova già una razza umana completamente diversa che, estasiata, si ingozza di merda.»). Nello stesso testo, il drammaturgo stigmatizzava la volontà di potenza europea riposta nella tecnica, osservando come il culto occidentale del denaro avesse finito per sostituire gradualmente quello dei morti («la tendenza attuale è quella di far sparire i costi, cioé i morti, nell'incartamento») e sottolineando come sempre più, non potendo eliminare la morte e volendo quantomeno vivere il più possibile, la tendenza fosse quella di combinarsi quanto più possibile con computer e intelligenze artificiali, dati per immortali. Così paventava Müller, un quarto di secolo fa: «Dalla nostra epoca sta scomparendo l'uomo spirituale. Si tratta dell'annuncio dell'avvento al potere dei computer, dei poveri zombie.» Missione compiuta, Europa.



COVER STORY Cap. 1,2 a cura di Leone Belotti; cap. 3, 4 a cura di Nicola Feninno Immagini a cura di Linda Alborghetti e Marco Bellini

NON È UN GIOCO Una storia

con due

possibilità

E perché il gioco sarebbe peggiore di un qualsiasi altro mezzo di far denaro, per esempio, magari del commercio? (F. M. Dostoevskij, Il Giocatore)

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—1— Una storia Scommetto che non fai in tempo, gli dice il collega che ha preso la telefonata. Ma l’uomo salta al volante della sua enorme Ford bicolor, gialla e nera, un taxi, e non c’è nemmeno bisogno di esporre la targhetta “fuori servizio”, talmente corre veloce attraverso la città. Quando arriva è già tutto finito. Entra nella stanza e vede sua moglie con qualcosa abbarbicato al seno, è un’enorme sanguisuga antropomorfa rosa e pelosa. Lei guarda suo marito negli occhi e gli dice: è un maschio. E lui, col suo vocione, mi chiama: Hebert! Era il 2 agosto 1965, in una stanza d’ospedale a Temuco, in Cile, città sull’Oceano Pacifico, capoluogo della Raucania, grande il doppio di Bergamo. Il mio primo gioco: nascere. Da bambino giocavo per strada, si cominciava tornando da scuola, ricordo la mia infanzia come il periodo forse più bello della mia vita, le mie due sorelle, una di due anni maggiore, l’altra di due anni minore, mia madre, che era infermiera, e mio padre, uomo pieno di vita, e di idee, e iniziative, allora tassista e medico laureando, poi specializzato in fisioterapia. Si viveva bene, mi sembrava un mondo felice. L’epoca dei giochi finisce per sempre un giorno d’estate del 1973, avevo 8 anni, tornavo da scuola con le mie sorelle, a un lampione vediamo un uomo morto, appeso; poi un altro, poi gente che corre in mezzo alla strada, poi lacrimogeni, e sirene, e spari, e in piazza i carri armati. I militari, il golpe, Pinochet, il nostro presidente Salvador



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Allende ucciso, repressione, coprifuoco, arresti, torture, caos. Soldati che entrano in casa di notte, cercano mio padre, attivista socialista, sulla lista delle persone “sgradite” al regime militare. Giochiamo a nascondino per giorni e notti intere, mio padre nascosto a Santiago, clandestino nel suo paese, noi bambini affidati ad amici che ci fanno giocare a un nuovo gioco: bisogna entrare nell’ambasciata italiana, una grande villa con il parco circondato da un muro di tre metri, e i militari di ronda che lo pattugliano senza sosta. Io entro col giardiniere, come suo nipotino. Le mie sorelle vengono issate sul muro e prese al volo da quelli già dentro. Del papà e della mamma non sapevamo niente. Siamo stati sei mesi accampati nell’ambasciata italiana, centinaia di persone, tutti con la richiesta di asilo politico, e i loro familiari. Finalmente, scortati dai carabinieri italiani fino sull’aereo dell’Alitalia, lasciamo il nostro Paese. Sull’aereo ritroviamo i nostri genitori. ll primo gioco in Italia, una specie di estorsione minorile: ci avevano sistemati in un grande hotel a Grottaferrata, vicino Roma, noi bambini profughi insieme ai monelli romani ci sdraiavamo sul viale d’ingresso dell’hotel, i turisti per passare dovevano darci il 100 lire. Avevamo un cartello con scritto “siamo pronti a morire per 100 lire”. Siamo rimasti un anno in quel mega hotel, e dopo un po’ i miei hanno suggerito al gestore di fare un menu sudamericano, fagioli, mais, visto che eravamo centinaia di profughi. Mia madre si è messa ai fornelli, e alla fine i nostri piatti erano richiesti anche dai turisti. Forse è arrivata anche così la cucina tex-mex in Italia. Ma noi bambini col 100 lire andavamo in paese a prenderci il trancio di pizza. Un anno a rimpiattino su e giù per l’Italia, alcuni mesi a Ventimiglia, poi a Milano, e poi a Gorle, dove staremo stabilmente per 17 anni, mio padre prima facendo


qualsiasi lavoro, e poi riuscendo a diventare un professionista della fisioterapia e dell’agopuntura, anche molto noto. Non lo vedevamo più, era sempre via, prima con la squadra di enduro, poi con la nazionale di sci, la famosa Valanga Azzurra, poi anche le ragazze, la Valanga Rosa, e poi l’Atalanta, e tanti calciatori di altre squadre che venivano nel suo ambulatorio. I grandi campioni sono grandi giocherelloni, io bambino ricordo una foto dove Thoeni e Gros fanno sciare mio padre, che non sapeva sciare, tenendolo tra di loro; oppure il calciatore Mastropasqua che mentre aspettava vinceva con noi ragazzini la scommessa di fare 100 palleggi di testa, lì in sala d’attesa. Poi un campione del mondo di enduro mi regalò un bellissimo Fantic Caballero. Avevo 15 anni, sul mio Caballero partivo alle 6 di mattina, facevo 40 km e poi il bocia in cantiere fino alle 5 di sera, e ritorno. Poi parto militare (e oggi dopo 40 anni che sono in Italia mi hanno tolto la cittadinanza...) e passo un anno a fare ponti radio in alta montagna: la mia mansione è cuoco del distaccamento, imparo a cucinare con quel che c’è, isolati dal resto del mondo. L’idea nasce per gioco, parlando una sera a tavola con mia madre e le mie sorelle. Sono passati dieci anni, ognuno ha il suo lavoro, la sua vita, ma ci manca qualcosa, forse la nostra patria, la nostra infanzia. Io ho quasi trent’anni, uno dei nostri ricordi più belli erano le domeniche a mangiare in un ristorante sulla vetta della montagna sopra Temuco, si chiamava La Cumbre. Apriamo un ristorante sudamericano. Lo chiameremo La Cumbre. Io ai fornelli, aiutato da mia madre, mia sorella in sala, il suo ragazzo dietro il banco del bar. Troviamo un posto a Seriate, sulla strada per Albano. In pochissimo tempo diventa un locale dove si mangia, si balla, si beve. La cucina tex mex, i cocktail pestati, l’esplosione dei

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balli latini, salsa, merengue, tango, ogni sera una bolgia, gente che veniva da altre città, e alle 5 di mattina, dopo 12 ore di finimondo, a porte chiuse, una grande tavolata con lo staff, baristi, buttafuori, dj, lavapiatti, ballerini... Il gioco dura poco, un paio d’anni di successo, e un paio d’anni vivacchiando, snaturato dai divieti, le multe, le multe alle auto dei clienti, la SIAE, gli orari da coprifuoco imposti dal comune a causa delle denunce dei residenti per disturbo della quiete... ma è stata una bella esplosione di vita, non solo per me, per noi, ma per tutti quelli che frequentavano il locale. Abbiamo venduto il locale, oggi c’è un ristorante cinese-italiano... come investimento immobiliare, mi sono comprato una casa per sempre, pensando al ritorno, una tomba nel cimitero di Temuco... poi ho dovuto reinventarmi la vita in Italia.

—2— Due possibilità Ci sono momenti nella storia di ognuno nei quali siamo davanti a un bivio: possiamo prendere una strada, o un’altra. Qui sotto la storia di Hebert si divide in 2: una è la storia che ha vissuto, l’altra è la storia che avrebbe potuto vivere, e che altri hanno vissuto: l’altro lato della medaglia.



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A

B

Le prime slot: prendo in gestione un piccolo bar, ma non funziona, non mi piace, non c’è gioia, solo routine di persone sole che se ne stanno appollaiate al banco a bere, o a giocare alle prime slot machines, senza proferire verbo per interi pomeriggi... dopo un anno lascio il bar, e devo ricominciare da zero. Trovo lavoro nell’edilizia, pavimenti industriali, i primi tempi apprendista, poi tagliatore e caposquadra, anni duri, lavoro pesante. Sposato la mia compagna, diventato padre per la seconda volta.

Le prime slot: prendo in gestione un piccolo bar, già dopo pochi mesi capisco che il guadagno è tutto in quelle due macchinette mangiasoldi, le prime slot machines. Come una droga, se cominci non puoi più smettere, e lo stesso vale per il bar, una volta che le installi, non potrai più toglierle. Quando prendi atto che è quella l’attività redditizia, capisci che tanto vale lasciar perdere il bar, e aprire una sala giochi. In pochi anni è un settore in pieno boom, insieme ai vendi-oro, e le due attività sono sinergiche, tanti vendono i gioielli di famiglia per mangiare, ma tanti per giocare. Una volta le persone andavano al casinò un paio di volte l’anno. Adesso il casinò è sotto casa, ogni giorno. In pochi anni guadagno tantissimo, tutto regolare, un solo segreto, non giocare mai, esattamente come il buon spacciatore non deve mai diventare un tossico, anzi: li disprezza i tossici.



Giocare con i fornelli è la mia vocazione, decido di tornare a lavorare in cucina, mi propongo come aiuto cuoco, trovo subito lavoro, un grande ristorante, 150 coperti, mezzogiorno e sera, cucina bergamasca, imparo i piatti, le procedure, i ritmi, i trucchi, polenta e coniglio, brasato, casoncelli, tagliatelle, risotti, facevo tutto, preparavo tutto, anche i dolci, le torte, un lavoro senza sosta. A un certo punto mi chiede: te la senti di prenderti tu la responsabilità della cucina, essere tu il capo cuoco? Si. Nasce un rapporto di fiducia. Mi occupavo dei rifornimenti, pagavo i fornitori, anticipavo io.

Giocare con i fornelli è la mia passione, la mia vita privata: nel mio loft spendo cifre da capogiro in cibi prelibati, vini da collezione, 10, 20 mila euro in design e tecnologia, e cucino solo per me, o per la gentaglia che ho intorno, ragazze di bella vita, strozzini in abito Gucci, ex calciatori... durante queste serate la noia mi travolge, penso alle serate di un tempo, al locale, gente sana spinta dalla voglia di ballare, incontrare persone e vivere storie d’amore...

Giocare con le persone: la cosa è cominciata in modo strisciante, qualche giorno di ritardo nell’accredito dello stipendio, e nel rimborso delle spese, poi i giorni diventano settimane, ma non preoccuparti, il lavoro c’è, ma sai com’è, tutto quello che c’è da pagare, e la banca che non dà credito, questione di giorni... intanto anche la mia finanza familiare, basata sul mio stipendio, cominciava a risentirne... ma quello che più mi preoccupava era il comportamento di questa persona, diventata sfuggente, sempre meno presente, mi diceva “torno subito” e stava via tre, quattro ore, tutta la serata di lavoro... oppure rientrava di soppiatto, prendeva l’incasso della serata dalla cassa, e spariva di nuovo, come un ladro... Con pazienza, aspetti. Sui giornali leggi che c’è la crisi, che ci sono lavoratori di aziende in crisi che non prendono lo stipendio, e intorno a te tutti gli artigiani, i padroncini e i muratori si lamentano che vengono pagati dopo 3 o 6 o anche 12 mesi... Ma settimana dopo settimana, mese dopo mese, diventava chiaro che non stava più pagando non solo me, ma anche i fornitori. Dove sparivano i soldi?

Giocare con le persone, è questo che fanno i ludopati, prendono in giro tutti, a cominciare da sé stessi, mentono, inventano, si ingegnano solo per avere soldi per giocare, ma non è un gioco, non sono loro a giocare, sono le macchinette a giocare con le persone, come il gatto col topo, le prendono tra le fauci, le scuotono, le rivoltano per bene, poi le abbandonano come stracci. I giocatori sono diversissimi, ci sono i lavoratori, i disoccupati, i pensionati che bruciano soldi guadagnati duramente, onestamente, in un mese di lavoro, in una vita di risparmi, e ci sono quelli che bruciano soldi facili, strozzini, spacciatori, prostitute, figli di papà, e donne sole, soprattutto donne.


Non è un gioco. Alla fine la verità era a poche centinaia di metri, uno di quei bar con annessa sala slot, era lì che si rintanava per ore, giorni, mesi, era lì che bruciava centinaia, migliaia, decine di migliaia di euro, e mandava in rovina non solo la sua attività, ma il mio lavoro, la mia famiglia... alla fine il ristorante ha chiuso, è stato venduto, io sono rimasto a casa, e non ho ancora visto i miei stipendi... alla fine questa persona è nullatenente. Ora sto facendo lavori per delle cooperative, lavori sporchi, pulire gli altoforni, pericolosi, precari, lavori due settimane, poi stai a casa, e i soldi sono davvero pochi, non bastano. Sulle scale mi vergogno a incontrare il padrone di casa, essendo in arretrato con l’affitto. Quando non hai i soldi per pagare quello che devi pagare, è allora che ti senti impotente. Adesso mi è arrivato lo sfratto. L’unica certezza che mi è rimasta sono quei due metri cubi di mia proprietà eterna al cimitero di Temuco.

Non è un gioco. Quelli che frequentano le mie sale giochi, li disprezzo tutti, li insulto, gli dico di andare a casa, ma più li tratto male, più mi si affezionano... mi vogliono bene perchè gli faccio credito, e appena riescono a mettere le mani su due soldi me li portano per avere la mia riconoscenza, l’unico sentimento umano di cui sono capaci, l’amore che il drogato nutre per lo spacciatore che gli fa credito... gente completamente rovinata, umanamente prima che finanziariamente, vanno alle terapie di gruppo per smettere di giocare, fanno tante belle promesse alla psicologa della mutua, e dopo l’incontro si ritrovano in sala giochi... vorrei che le mie attività fossero ostacolate, combattute, debellate dallo Stato, così come è stato col ristorante-dance, ma invece non accade, il governo è mio socio, il governo è dalla mia parte, questo, dice mia madre, dovrebbe farmi riflettere: siamo fuggiti da una dittatore, da un sistema che schiaccia le persone e la vita, e 40 anni dopo mi ritrovo dall’altra parte del mondo a far parte di un regime che arricchisce gli “operatori del male”, e manda al macello la povera gente, e non intendo i giocatori, ma i loro familiari, che ne escono distrutti. Però anche io sono riuscito a distruggere la mia famiglia. Mia moglie non mi parla più da anni. I miei figli vanno nelle migliori scuole, ma si vergognano di me. Ho comprato auto, mobili, case, ma l’unico posto, l’unico bene cui penso con desiderio sono quei due metri cubi di terra a mio nome nel cimitero di Temuco.

— La vera storia di Hebert è quella in rosso. Quella in nero è la storia che avrebbe potuto vivere, e che altri hanno vissuto.


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—3— Tre carte 215 a.C Inizio della costruzione della Grande Muraglia Cinese. I regnanti della dinastia Han riuscirono a raccogliere i fondi per quell’opera mastodontica tramite il gioco del Keno, simile alla tombola. Che la Grande Muraglia Cinese sia l’unica opera dell’uomo visibile dalla Luna è una cazzata nota a tutti. Come che i numeri ritardatari abbiano una maggior probabilità di venire estratti al Lotto. Il 30 marzo 2006 esce il 34 sulla ruota di Cagliari dopo 203 estrazioni: quell’anno le giocate sul 34 aumentarono dell’ 84,4%.

2+1+5 = 8 = A’ maronna (La Madonna) *

1410 Viene prodotto il primo mazzo di carte europeo, noto come Italia2. La sua diffusione anticipa e supera quella della prima Bibbia a stampa. 1+4+1+0 = 6 = Ch’ella ca guarda ‘nterra (La vagina) *

1528 A Firenze nasce il primo banco del Lotto 1+5+2+8 = 16 = ‘o Culo (Il culo) *

1727 Papa Benedetto XII vieta il giuoco del Lotto nello Stato Pontificio 1731 Papa Clemente XII ristabilisce il giuoco del Lotto: gli utili devono però essere reinvestiti in opere pie.


Inoltre vengono sorteggiate cinque zitelle povere a cui assegnare un sussidio come dote.

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1+7+2+7+1+7+3+1= 29 = ‘o Pate d’’e Ccriature (Il pene) *

1895 Compare la prima slot machine negli USA. Cinque i simboli che presenta: diamanti, cuori, ferri di cavallo, picche e le Campane della Libertà (che offrivano le vincite maggiori). 1909 Gli USA mettono fuori legge le vincite in denaro. Le slot machine premiano i giocatori con chewing gum al gusto di frutta (corrispondenti ai simboli che tutt’oggi appaiono sulle macchinette) 1+8+9+5+1+9+0+9 = 46 = ’e denare (I soldi) *

1946 In Italia nasce la schedina del Totacalcio. 1948 Nasce la schedina del Totip. 1994 La schedina del Totocalcio viene affiancata dal Totogol, primo concorso italiano con jackpot. Nello stesso anno il governo Ciampi introduce i Gratta e Vinci (2mila lire l’uno: più fontane di Trevi si trovavano grattando, più si vinceva). 3 dicembre 1997 Con il Governo Prodi le estrazioni del Lotto passano da una a due a settimana. Viene introdotto anche il Superenalotto. 1999 Con il governo D’Alema nascono le sale Bingo. 1+9+4+6+1+9+4+8+1+9+9+4+1+9+9+7+1+9+9+9 = 119 > 11 + 9 = 20 = ’a Festa (La festa) *


2003 Con il governo Berlusconi vengono rese legali le slot machines. 2005 Ancora governo Berlusconi. Vengono introdotte una terza estrazione settimanale del Lotto, vengono legalizzate le scommesse sportive on-line e creati 2006 nuovi centri scommesse. 2008 Il governo Prodi rende legale il gioco d’azzardo on-line solo in forma di torneo. 2+0+0+3+2+0+0+5+2+0+0+8 = 22 = ’o Pazzo (Il pazzo) *

2009 Il governo Berlusconi introduce i gratta e vinci Win for Life, le videolottery (slot machine di ultima generazione che accettano anche banconote), le estrazioni del Lotto ogni 5 minuti o, per i più impazienti, le estrazioni immediate. 15 agosto 2011 Lo stesso governo introduce il Bingo a distanza, autorizza l’apertura di 7 mila nuovi punti scommessa, istituisce un concorso aggiuntivo mensile del Superenalotto, sancisce le modalità di funzionamento dei «giochi di sorte legati al consumo»; in sostanza nuove tipologie di giochi d’azzardo da proporre a chi va a fare la spesa; al cliente alla cassa verrebbe presentata l’ipotesi di giocarsi il resto, invece di ritirarlo. Nota bene: il decreto legge viene approvato a Ferragosto. 2012 Il governo Monti blocca la messa in atto dei «giochi di sorte legati al consumo». 2009+2011+2012 = 6032 > 60 + 3 + 2 = 65 = ‘o Chianto (il pianto) *

* secondo la smorfia napoletana



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—4— Quattro soldi La prima industria italiana per fatturato è l’ENI, la seconda la FIAT, la terza quella del gioco d’azzardo nel suo insieme. Nel 1990 il comparto del gioco d’azzardo costituiva lo 0,6 per cento del PIL del nostro Paese, nel 2011 circa il 5 per cento. Il primo Stato per volume di gioco nel mondo sono gli Stati Uniti, poi il Giappone, poi Macao, quindi l’Italia: quarta. In Europa siamo i primi. E gli Stati Uniti li stracciamo sul numero di videolottery (le macchinette di nuova generazione) pro-capite: noi ne abbiamo il triplo. Ogni cittadino italiano sopra i 18 anni spende, in media, oltre 1700€ ogni anno nel gioco d’azzardo; naturalmente, molti cittadini ne spendono 0. Il settore del gioco d’azzardo dà impiego a circa 120mila persone. Nel 2012 gli italiani hanno giocato 88,6 miliardi di euro; lo stato ci ha guadagnato poco più di 8 miliardi (mica male!). Nel 2010 gli italiani hanno giocato 61,4 miliardi di euro; lo Stato ci ha guadagnato 8,7 miliardi (strano, più che nel 2012!). Nel 2004 gli italiani hanno giocato quasi 25 miliardi di euro; lo Stato ci ha guadagnato circa 7 miliardi (molto strano, solo un miliardo in meno che nel 2012!). Ma ora vorrei raccontarvi una storiella che scaldi il cuore, che forse tutti questi dati impietosamente impilati avranno un po’ infreddolito. Una premessa: lo Stato, tramite gara pubblica, fa gestire a società private la rete delle slot machine, delle videolottery,


ma anche il gioco del Lotto, il Superenalotto, il Bingo, i giochi on-line e le scommesse. Queste società concessionarie erano dieci fino al marzo 2013. A quella data, alle dieci sorelle se ne aggiungono altre tre. Da sempre, poi, c’è una sorellona – la quattordicesima – che si vede poco ma che fa gli affari più grossi: la mafia. Quasi tutte le sorelle hanno la loro sede fiscale in posti noiosissimi (come il Lussemburgo) o assolatissimi (come le piccole Antille). Inizia la storiella: c’era una volta Umberto Rapetto, un colonnello della Guardia di Finanza (ora, non arricciate il naso, Rapetto non è uno di quei noiosoni tutto scartoffie e distintivo, immaginatelo più come un eroe sorridente – che, come capita spesso, poi finirà per prenderselo nel culo, ma procediamo senza correre). Umberto un giorno si accorge di una cosa alquanto strana: dal settembre 2004 al gennaio 2007 moltissime slot machine, proprietà delle dieci sorelle, sono state scollegate dal sistema di controllo statale, una specie di super-cervellone informatico che garantisce la regolarità del gioco (e quindi dei guadagni delle società). E così indaga indaga indaga, e legge legge i codici, e scopre che per ogni ora di scollegamento la legge prevede 50€ di multa, e così, di buona lena, si mette a calcolare, e calcola calcola calcola, mette i numeri in colonna, tira una riga ed esce l’importo finale della multa per le 10 sorelle: 98 miliardi di euro. Ma le 10 sorelle sono ricche e furbette e si possono pagare gli avvocatoni – che la legge è uguale per tutti ma le sue interpretazioni no, e per fortuna, se no che noia! – e possono pagare anche un po’ di altra gente (poi lo vediamo): fatto sta che la Corte dei Conti dice Sì, prendiamo atto della condanna penale in Cassazione. Però facciamo uno sconticino: 2, 5 miliardi di euro (96,5% di sconto) e la chiudiamo! Fiiiiiuuuu, sospiro di sollievo delle 10 sorelle, orecchie basse e pagare – direte voi. Col cazzo. Le sorelle, oltre a essere ricche e furbette, sono anche ingorde:

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No, non ci stiamo, troppi soldi!, dicono in coro sbattendo i 20 piedoni all’unisono, e guardando con le 20 palle dei loro occhi le 2 palle degli occhi del presidente del consiglio Enrico Letta. E così Enrico – mansueto e mite di cuore – dice E va bene, care dieci sorelle, non c’è bisogno di fare tutte queste scene. Date allo Stato (a noi) 600 milioni e la risolviamo (Decreto Legge 31 agosto 2013, n.102). Mmmh, dicono le sorelle e sembrano quasi convinte. Ma poi il governo di Enrico, che è buono come Enrico, le anticipa e dice: Dai, su, facciamo 500 milioni (Conversione in legge del Decreto Legge citato sopra). Nel frattempo, il nostro eroe Umberto Rapetto viene rimosso dal Gruppo Anticrimine Telematico della Guardia di Finanza, e viene fatto ringiovanire: gli offrono di frequentare, da studente, un corso al Centro Studi della Difesa, dove insegnava da 15 anni. Alla fine si dimette. Ora, se state piangendo per le sorti del buon Umberto, vorremmo consolarvi con alcuni dati finali: — SNAI e Lottomatica hanno finanziato con 20 mila euro la Fondazione “Vedrò” (oggi chiusa), di cui facevano parte Enrico Letta, Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Matteo Renzi eccetera, eccetera. — SNAI, nel 2006, ha donato 150mila euro alla Margherita, 30mila euro all’UDC, 60mila euro a Gianni Alemanno candidato a sindaco di Roma, 45 mila euro ai DS, 45 mila euro al Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo — Lottomatica ha investito, durante l’ultimo governo Berlusconi, 13,1 milioni sulle reti Mediaset (contro i 5,2 milioni di euro sulle reti Rai); Sisal 17,7 milioni su Mediaset (contro 1,2 milioni sulla Rai) — Lottomatica ha investito 30mila euro sulla rivista Italianieuropei, diretta da Massimo D’Alema La lista, naturalmente, non è esaustiva.



Ci sono caffè di piazza, dove si incontra chiunque. E ci sono caffè di cortile, dove ci si conosce tutti. l’Art Caffè è nato come caffè di cortile, in piazza. l’Art Caffè è oggi un caffè di piazza, in cortile. l’Art Caffè nuova sede, stessa piazza, stesso angolo, chiostro interno Bergamo Piazza Pontida 27 35 artcaffe.com ci siamo conosciuti in un caffè, un giorno preciso ogni anno, quel giorno, ci reincontriamo in quel caffè

poi un giorno qualcosa è cambiato il caffè si è spostato di pochi metri Sopra: André Kertész, 1931 Sotto: Dennis Stock, 1958

continua...


Da Bergamo a Bergamo a cura di Davide Gritti

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Scene di caccia in Val San Martino Da una rissa a Pontida all’evoluzione della specie

Polly Morgan, Lightning Never Strikes Twice, 2013.

Come cani e gatti, cacciatori e animalisti continuano a scontrarsi. Ăˆ successo a Pontida qualche settimana fa, in un'ennesima rissa da notizia di cronaca locale. Tra tradizioni violente e intransigenze, nuove leggi e bastonate, uno sguardo inusuale sulla caccia e i suoi nemici.


Abbiamo imparato a nuotare e poi a correre e poi a stare immobili eppure ho questo vuoto tra lo stomaco e la gola. Jovanotti, Tensione Evolutiva La Val San Martino non è una valle, è un corridoio naturale tra Bergamo e Lecco. Pontida è il suo centro principale, un comune che nell’immaginario nazionale sta erroneamente alla Lega Nord come Novi Ligure sta in Liguria. Con il termine caccia si indica una tecnica di sopraffazione di un soggetto, a cui è riconosciuta estraneità al proprio gruppo. Domenica 19 Luglio a Pontida ha avuto luogo una caccia tra uomini, di cui potete vedere un filmato googlando “Pontida+caccia+uomini”. Di buona mattina ha avuto inizio la locale "Sagra degli Uccelli", un campo pieno di uccelli in gabbia è stato oggetto di un blitz, alcune persone hanno occupato l’area rumoreggiando con dei fischietti. Attorno a loro c’erano altri uomini, che avevano portato lì gli uccelli. I due gruppi si sono scontrati. Sono apparsi bastoni e sono volati insulti alle reciproche madri e alle reciproche abitudini alimentari. Una appartenente al gruppo dei fischietti ha ricevuto un pugno in volto. Il gruppo manifestante è stato costretto ad andarsene. Nei video su Google troverete le seguenti categorie per definire i due gruppi: “animalisti” e “cacciatori”. Ma gli uccelli? La sagra a loro dedicata non è una rimpatriata tra ornitologi, ma un evento di tipo venatorio. In queste sagre hanno luogo concorsi di canto d’uccelli, chioccolo (la riproduzione con voce umana del canto dei volatili), cani da caccia e soprattutto la possibilità per i cacciatori di acquistare attrezzature (non fucili) e “richiami vivi”. Con questa originale formula si intendono varie specie di uccelli migratori utilizzati a scopo di richiamo: nella caccia “da capanno” il cacciatore, che sta fermo in un punto, utilizza i richiami vivi per attirare le prede. L’uso dei richiami vivi, nell’ambito dell’UE, non è vietato, purché si tratti di esemplari di allevamento. Ad essere vietata è invece l’uccellagione, la cattura di uccelli liberi con reti o vischio, arte antica e un tempo nobilissima (chiedere ad Enrico I di Sassonia, detto l’Uccellatore, creatore della Germania). In Italia la cattura dei richiami è sempre stata tollerata, e nella bergamasca basta lasciare il centro abitato ed entrare nei boschi per imbattersi nei roccoli, costruzioni dotate di reti per la cattura. Attorno a questa pratica si è anche sviluppato un ricco mercato clandestino di bracconaggio internazionale. Dopo anni di infrazioni alle normative europee, pochi giorni dopo la “battaglia di Pontida”, il 23 Luglio, il Senato ha definitivamente vietato l’uccellagione. La protesta del Fronte Animalista alla Sagra di Pontida non era però contro l’uccellagione, ma contro l’uso dei richiami vivi e di fatto contro la caccia ed i cacciatori “assassini”. Il livello della discussione sulla caccia nel nostro Paese è infatti estremamente po-


larizzato, non rappresenta un tema di reale interesse comune ed è relegato ai cacciatori e ad associazioni di protezione animali molto ortodosse, su alcuni punti appoggiate dal mondo ambientalista. Sul piano politico si vocifera dell’esistenza di lobbies pro-caccia, legate alle aziende produttrici di armi, e amministratori interessati ai voti dei cacciatori. Il peso elettorale di questa categoria è in realtà piuttosto basso, intorno all’1,2% e per ogni cacciatore ci sono 5 vegetariani a guardarlo storto. Bergamo è tra le prime province in Italia per la caccia (soprattutto per quella da capanno con richiami vivi) ma i cacciatori sono qualche centinaio più degli abbonati dell’Atalanta (non ci sono dati sulla convergenza tra i due gruppi). Bisogna inoltre sottolineare la crisi generazionale, dovuta ad una età media vicina alla vecchiaia (65 anni) e ad una presenza quasi nulla di nuove leve.

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Gli animali hanno dei diritti? Possiamo davvero sapere cosa sta dicendo un uccello in gabbia? C’è differenza qualitativa tra la vita umana e quella animale? Dall’altro lato della barricata è evidente come l’attenzione verso la natura sia in tendenziale crescita da anni: l’Italia è stata raggiunta, più tardi degli altri Paesi europei, da una certa sensibilità ambientalista, che tuttavia tende a confondere la sostenibilità con lo sfruttamento della natura, l’ecologismo con l’animalismo. Poco si conosce delle possibilità di convivenza favorevole tra agricoltura e caccia, delle possibilità di tutela degli ecosistemi attraverso la pratica venatoria, ad esempio per la riduzione delle specie non autoctone, nonché del ruolo di cura, potenzialmente e a volte effettivamente positivo, che i cacciatori hanno nell’ambiente. La questione dei richiami vivi è esemplare per esporre la doppia natura della problematica venatoria, ecologista e etica. L’obiettivo ecologistico di non interferire nella migrazione di una specie, nell’equilibrio della natura, e quello squisitamente etico di non sfruttare e ingannare gli uccelli. Nella visione animalista l’uomo rende schiavo il volatile facendolo cantare ed inganna i suoi simili attraendoli. Un urlo di disperata richiesta di aiuto viene sfruttato per infliggere dolore gratuito. Le problematiche filosofiche intorno alla caccia sono però tutt’altro che semplici. Gli animali hanno dei diritti? Possiamo davvero sapere cosa sta dicendo un uccello


in gabbia? C’è differenza qualitativa tra la vita umana e quella animale? Heidegger ha ragione nel dire che “solo l’uomo muore mentre l’animale decade”? Darwin amava davvero gli animali pur essendo un cacciatore? “Davvero è questo il problema mentre c’è gente che non ha un lavoro?” Si potrebbe partire constatando che l’equilibrio della natura è il risultato della selezione animale generata dalle attività umane lungo tutta la storia dell’uomo e che la caccia è, da un punto di vista strettamente biologico, una tecnica che accelera il degrado entropico (il casino che facciamo nella natura) molto meno dell’agricoltura e della pastorizia, pratiche che hanno letteralmente cambiato il mondo, come volevamo noi. Ma perché contestare così tanto i cacciatori e non i pescatori o gli allevatori? La feroce opposizione alla caccia, la categorizzazione dei cacciatori come “assassini”, è spiegabile con una serie di fattori psicologici e sociali. Psicologicamente siamo portati a provare empatia verso i mammiferi, ai quali apparteniamo, ed anche per gli uccelli, che nella cura dei figli assomigliano molto all’uomo, piuttosto che per dei pesci che nemmeno sanno cosa sia la maternità. Ma è nell’aspetto sociale che si crea il passaggio definitivo: la caccia è vista in modo tanto deprecabile in quanto è un’attività che si oppone al lifestyle moderno: attivi nel lavoro e passivi nel tempo libero. Cacciare è un modo estremamente attivo di impiegare il proprio tempo libero, prevede l’uso di violenza sugli animali per divertimento (o per passione, termine che risente molto dello storicismo). Benché la violenza utilizzata sia inferiore a quella dell’allevamento, essa non è considerata accettabile, in quanto non persegue uno scopo economico, non è omogeneo al nostro modo di produrre e quindi di vivere. La cinegetica, la pratica della violenza cacciatrice, non è di questa era. La rissa di Pontida è segno dell’evoluzione della specie. Eppure l’idea che chiunque sia libero di praticare la caccia ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della democrazia occidentale. L’égalité nello sparare ai fagiani, senza che venisse permesso solo ai nobili, secondo Ortega y Gasset è tra le prime cause della Rivoluzione Francese; le nuove norme sulla caccia del Codice Civile emanato sotto il fascismo, che concedevano il diritto di cacciare su qualsiasi fondo, favorirono l’armarsi dei partigiani, e nell’Emilia rossa ancora oggi la caccia è sentita dai cacciatori come un diritto inalienabile. Forse, in definitiva, la violenza gratuita non è più socialmente tollerabile e sicuramente non è più un simbolo di libertà individuale, che si attua ormai su mezzi informatici. Tra i 100.000 utenti web che hanno visionato il video della rissa di Pontida, un migliaio ha sentito la necessità di esprimere il proprio parere. Tra “assassini dovete morire sbranati dai vostri stessi cani” e “voi Verdi siete sicuramente dei mantenuti di sinistra” brilla il classico commento “la caccia si pratica fin dall’homo sapiens, smettetela di rompere i coglioni”.

Polly Morgan, Communion, 2011.

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L’Australopithecus robustus ha scelto una dieta prevalentemente vegetariana, l’Homo habilis, avo del Sapiens e anche nostro, una dieta prevalentemente carnivora. Per rispondere al caro commentatore dobbiamo compiere un viaggio argonautico à la Salvini, dalla Padania all’Africa. Fino ad una Val San Martino su scala industriale, un corridoio naturale di qualche migliaio di kilometri, nel Corno d’Africa. 12 milioni di anni fa la formazione della Rift Valley ha spezzato in due un ambiente prima omogeneo, e ha dato il via al processo di diradamento della foresta, dove si erano sviluppati i primi ominidi, probabilmente insettivori. I nostri antenati rimasti tra gli alberi ormai sempre meno fitti sono diventati scimpanzé e gorilla, quelli scesi nella neonata savana, gli Australopithechi, hanno dovuto sviluppare un’alimentazione molto varia, includendo tanto semi e tuberi quanto proteine animali, cominciando – anche se è brutto dirselo - dalle carcasse lasciate dai grandi predatori. Milioni di anni dopo i nipoti dell’Australopithecus hanno incrociato le posate: l’Australopithecus robustus ha scelto una dieta prevalentemente vegetariana, l’Homo habilis, avo del Sapiens e anche nostro, una dieta prevalentemente carnivora. La necessità di rompere gusci e fibre ha portato nei vegetariani lo sviluppo di muscoli masticatori potenti, che occupavano molta parte del cranio. Nell’Homo habilis a determinare una buona nutrizione, e con essa la possibilità di sopravvivere, non era il fisico, ma la capacità di costruire strumenti capaci di raschiare i peli e lacerare i muscoli, il know-how. Lo spazio disponibile nel cranio si è riempito di masse celebrali sempre più consistenti. Sono quelle masse che ora ci permettono di giocare agli sterminatori, chiamarci reciprocamente assassini e discutere brillantemente su cosa sia eticamente giusto divorare.

Al posto degli uccelli per il richiamo mettiamoci i politici corrotti vogliamo sapere chi sono nome e cognome. Commento web – Dal blog di Beppe Grillo



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Interviste impossibili a cura di Alessandro Monaci Illustrazione di Davide Baroni

Intervista a

Giovanna D'Arco O IS P S T

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AUTEN

ovvero Come avere 18 anni e cambiare le sorti di una guerra lunga 100

La ragazza in catene che ho di fronte non è ancora ventenne. Ha un volto pulito, un portamento orgoglioso - quasi sprezzante - e un corpo grazioso, per quanto tenti di nasconderlo dietro a dei vestiti maschili e dei capelli troppo corti. È difficile credere che sia stata usata prima come vessillo militare e che abbia poi dimostrato di sapere tener testa ai capitani dell'esercito francese. Ma adesso è lei che stenta a capire quello che le succederà fra poco in piazza.


Lei fu preceduta da non meno di altre cinque profetesse, anche se nessuna di esse in armi: che segni porta in suo favore? In nome di Dio, non sono venuta fino a qui a dar segni! Andate a Orléans, ora libera dagli inglesi, e constaterete da voi i segni che dimostrano perché sono stata mandata! Cosa ricorda del suo villaggio natale e della sua infanzia? Era sul confine coi nostri nemici borgognoni, quindi da decine di anni era percorso da soldatesche e venne saccheggiato più volte. Io ero una bambina devota e ubbidiente, ma a 13 anni le voci mi dissero di andare in Francia. Qual è stata la prima apparizione? [Esita, n.d.r.] Una volta lo sapevo bene, ma ora l'ho dimenticato… Forse era Dio… o forse San Michele o Santa Margherita… Le voci le parlano in francese? Perché mai dovrebbero parlare in inglese visto che non stanno dalla parte degli inglesi? Dio odia gli inglesi? Non so nulla dell'amore o odio di Dio per gli inglesi, né ciò che Egli farà delle loro anime, ma posso essere certa che - eccetto coloro i quali ci lasceranno la vita - saranno cacciati via dalla Francia e che Dio manderà la vittoria ai francesi! Perché?

L'invasione inglese ha posto i francesi così in miseria che essi hanno finito per riconoscere i loro peccati, e per risollevarsi da tali disgrazie possono essere aiutati solo da Dio. Egli aiuta chi si aiuta. I soldati la vedevano come una santa? Le sante conducono una vita di mortificazioni e ascesi, io impugno il mio vessillo e li guido all'assalto. Durante l'assedio di Parigi ha promesso ai suoi soldati che "senza dubbio avrebbero preso la città, sarebbero diventati tutti ricchi con il suo saccheggio e avrebbero passato a fil di spada tutta la popolazione che si fosse opposta"! Dovevo motivarli a combattere coraggiosamente e vivere con rettitudine. Da parte mia, ruppi la spada di Santa Caterina picchiandola sulla schiena di una prostituta che aveva osato seguire l'esercito. Un cristiano non dovrebbe ricercare la pace piuttosto che la guerra? La pace si troverà solo sulla punta della lancia! Perché nell'ultima vittoria ha fatto decapitare Franquet, il capitano borgognone sconfitto? Ho acconsentito alla sua morte perché aveva confessato di essere un assassino, un ladro e un traditore. Le voci non l'avvertirono della prigionia? Nella settimana di Pasqua, quando ero nelle trincee di Melun, le voci mi dissero che sarei stata catturata prima della festa di San Giovanni; che così doveva →



essere, e che non dovevo abbattermi ma prendere la cose serenamente, e che Dio mi avrebbe aiutata. Uhm, ricorda vagamente Cristo nella Domenica delle Palme. Come fu catturata? Durante una sortita dell'assedio di Compiegne rimasi indietro per aiutare alcuni compagni e gli inglesi mi tagliarono la strada per il ponte levatoio. Un arciere mi riconobbe e mi spintonò giù dal cavallo. Fui quindi fatta prigioniera da un uomo di Giovanni del Lussemburgo. Era più felice che se avesse catturato un re o 500 uomini! Di cosa l'hanno accusata? Di essere scismatica e di aver condotto una vita sregolata e vergognosa a detrimento della dignità propria della condizione femminile. E che le mie rivelazioni provengano o dall'immaginazione umana o dal suggerimento di uno spirito del male. Perché si è rifiutata di giurare e ha più volte mentito ai giudici? Il diritto canonico non prevede che io sia tenuta a giurare di dire la verità prima della presentazione delle accuse, e io ignoravo su cosa volessero esaminarmi. Forse potevano domandarmi cose alle quali non avevo intenzione di rispondere.

Pensa di essere in uno stato di grazia? Se lo sono spero che Dio mi ci mantenga e se non lo sono che mi ci ponga, perché piuttosto che non trovarmi nella grazia di Dio preferirei morire. Le voci hanno detto qualcosa in merito alla possibilità di venire giustiziata? Ho chiesto a loro se sarò bruciata e loro mi hanno risposto di aspettare con pazienza perché Dio verrà in mio soccorso. Però il suo amato re Carlo non sembra intenzionato ad aiutarla. Non ha nessun rimpianto o ripensamento? Confermo le parole e le azioni che ho dichiarato nel corso del processo. Anche se sarò condannata e vedrò le fascine e il boia pronto ad appiccare il fuoco con me dentro, non dirò null'altro e confermerò fino alla morte quanto ho già detto. E quindi co.... [Mi interrompe scoppiando a piangere, n.d.r.] Perché possono trattarmi con così tanta crudeltà da far bruciare nel fuoco il mio corpo, che mai è stato violato?! Temo che agli inglesi poco importi della vostra verginità. Vi bruceranno per lo stesso motivo per cui voi avete fatto decapitare Franquet: vincere la guerra.

Tutte le risposte trovano conferma in: — Larissa Juliet Taylor, Giovanna d'Arco e la Guerra dei Cent'anni, Mondadori, 2010, Milano — Gli atti del processo a Giovanna (yes, dopo 600 anni potete ancora leggere le sue vere parole): http://legacy.fordham.edu/halsall/basis/joanofarc-trial.asp


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Recensioni aldilà dei luoghi comuni — Gruppo Cultras

RIPadvisor

Ω Cimitero di Crespi d’Adda (BG)

NEL VISO DI ADOLESCENTE NELL’OCCHIO LEALE BRILLANTE DI MASCHIA FIEREZZA SORRIDEVI ALLA VITA O DOLCE NOSTRO EUGENIO E FIDENTE NE CELESTI AIUTI SICURO MOVEVI A UN RADIOSO AVVENIRE.

Un’epigrafe del cimitero.

IN MEMORIA DI EUGENIO D’ADDA N 19 – 8- 1919 M 27 – 2 – 1935 I GENITORI, I FRATELLI, LE SORELLE

RIPOSA IN PACE

SILENZIO †††††

ROMANTICISMO †††††

ARCHITETTURA †††††


I morti sono tutti uguali, ma solo agli occhi dei vivi, perché per loro – i morti – non c’è più uguale, non c’è più diverso, non c’è più niente. Detto questo, quando tutti sono uguali c’è quasi sempre qualcuno che regge i fili del teatrino degli uguali, ben nascosto, non uguale. E, per ben nascondersi, una delle tecniche migliori è quella di esporsi con sfacciata indifferenza, tecnica ben nota a qualsiasi ladro da autogrill. Ora facciamo un passo indietro, cari lettori di questa neonata rubrica di recensioni di cimiteri. Siamo a Crespi d’Adda, l’unico patrimonio UNESCO della provincia bergamasca; la storia già la conoscerete: 1878, Cristoforo Benigno Crespi acquista 85 ettari di terreno, decide di costruirci il suo cotonificio e un villaggio dove i suoi operai possono vivere lavorare riprodursi morire; nel maggior benessere possibile, con la minore necessità di fastidiosi spostamenti; come pesci in un acquario aggraziato. Le casette degli operai sono tutte uguali – fatta esclusione per le ville un po’ più signorili di dirigenti e capi-reparto – ognuna col suo giardinetto e la staccionata bassina, le strade s’incrociano a scacchiera e poi vanno a morire in un unico viale, i capannoni della fabbrica sul lato destro – in fila, tutti uguali, in cotto e mattoni – poi i cipressi – in file regolari, su entrambi i lati – in fondo una cancellata di ferro in stile liberty. All’interno, le lapidi tutte uguali affiorano appena dal prato, in file regolari, ognuna reca una targhetta con un nome, un cognome, una data di nascita e una di morte; in pochi casi c’è anche una foto sbiadita. Tenendo lo sguardo rasoterra e alzandolo gradualmente da una fila di tombe a quella successiva, come fosse una macchina da presa, sarebbe bello imbattersi in un precipizio improvviso, con gli ultimi ciuffi d’erba aggrappati contro il vuoto, e sotto una falesia, magari bianca, che si tuffa verticale nell’oceano. Invece in fondo ci sono i boschi e c’è l’Adda, ma non si vedono, perché c’è una specie di monumento precolombiano, alto, largo, con dei gradoni da Ziqqurat industriale imponente e pazzerella e inespugnabile: il mausoleo della famiglia Crespi, coi suoi due bracci laterali a cingere simbolicamente le tombe degli operai, sepolti a spese dell’azienda. Solo le tombe ai margini, quelle addossate al perimetro murato del cimitero, sfuggono all’abbraccio; e, intorno a un nome a un cognome alle date di nascita e di morte, fioriscono il buono e il cattivo gusto delle forme, delle incisioni, degli epitaffi dalle pretese letterarie, dell’arte – più o meno minore – di offrire a chi è scomparso un individualismo di pietra contro l’oblio. A rassicurazione di chi ancora vive. Le spese per queste tombe diverse erano a carico della famiglia del defunto.

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Interessanto del mese a cura di Haarine Glarice – Gruppo Cultras

San Cono NASCITA Diano (SA), fine XII sec. MORTE Montesano sulla Marcellana (SA), un 3 giugno della prima metà del XIII sec. PATRONO DI giocatori d'azzardo

Buio. Un bzzz irregolare anticipa una tremolante luce al neon che illumina a giorno un corridoio, le cui superfici son ricoperte di candide nuvole. Petali fluttuano nell’aria. Da piccole casse stereo appese al soffitto gracchiano (stonati) cori angelici. Una voce autoritaria tuona un “Favellami i tuoi meriti, santo!” S.CONO [Inizialmente smarrito, poi deciso]: «S… son molto quotato. Tutto iniziò quando il 3 giugno del '45 feci vincere alla lotteria con il 3. Venne persino vietata la giocata di tal numero nelle settimane prossime a quella data per via delle vincite che fioccarono! Così scrissero i giornali: "Si cerca di porre un limite alla valanga di giocatori che provoca la festa di San Cono [...] specialista nel far uscire il suo numero in queste occasioni. In difesa del capitale i finanziatori del lotto si proteggono dalla possibilità che si compia il miracolo e li butti in mezzo ad una strada". Ma, miseri, allargai i numeri vincenti a quelli limitrofi 2 e 4, assieme ad altre combinazioni: 7 come le lettere del mio nome, 18 per l'età in cui morii... E proteggo qualsiasi giocatore -meglio se d'azzardo- che si affidi alla mia santa pers... ahem, anima. Ricordo ancora i mondiali del 1950: finale Brasile-Uruguay, Obdulio Varela, capitano uruguayano, mi promette un pellegrinaggio da Montevideo al mio santuario di Florida, in caso di vittoria. Detto fatto: 2 a 1. Poi lo ammetto, da giovane, nel monastero in cui stavo, mi divertivo a saltare dentro al forno mentre cuocevo il pane (un modo per intrattenermi era vitale, tra quei vecchi bavosi). Ma giocar col fuoco l'han fatto tanti miei colleghi, tutti santificati, vestra gratias. Le mie sante spoglie rimasero intonse anche trascorso un anno dal mio decesso e furono contese da due paesi -Teggiano e Pendula-, ma i buoi che trainavano il carretto funebre prima di stramazzare al suolo si indirizzarono da sé verso il primo. Fu interpretato come un vostro divino segno. I migranti originari di quel paese mi portarono poi nelle Americhe, in Uruguay. Insomma, o Illustre, lo merito un posto quassù!» COMMENTI: DI DIO «Tutto ciò dimostra che IO governo anche la Fortuna.» DELL'ATEO «Seriamente onorate un soggetto così fazioso?»


RICORRENZA: 16 agosto

Iconografia: Miss Goffetown

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Cinema e altre eresie a cura di Dario Incandenza

Fuochi d'artificio in pieno giorno Tutti nella vita hanno una uguale quantità di ghiaccio. I ricchi d’estate, i poveri d’inverno. Bat Masterson

Se il titolo italiano, come l'originale cinese, esemplifica già la vena paradossale che percorre questo poliziesco poco convenzionale, tra ombre noir e accenti grotteschi, il titolo internazionale, Black Coal Thin Ice, illumina meglio lo spettro d'oscurità e biancore, di durezza thriller e friabilità mélo, entro cui si dimena il film. I pochi personaggi sono (arche)tipici e quintessenziali, da ABC dell'hard boiled: un ex detective alcolizzato e ossessionato da un caso irrisolto, un'inconsolabile dark lady, un omicida seriale che affetta le sue vittime con un paio di pattini da ghiaccio. Ma il garbuglio di vivi e morti di cui prova a ricostruire i passi, l'eleganza metronomica della messa in scena, il dirottamento d'ogni retorica di genere e la geometrica lentezza con cui si muove, con lo sguardo a Tsai Ming Liang e Haneke, lo rendono più che un semplice thriller, un rebus di ghiacciata suggestione, ellittico e disturbante. L'unica sparatoria è una carneficina impacciata, e ogni tentativo di ritrovare il bandolo della matassa s'impanta-

na in silenzi e sospensioni. Più dei delitti e dell'indagine contano infatti i destini di solitudine e miseria dei suoi personaggi, specchio di un contesto desolante quale la Cina rievocata nel pieno del suo boom economico (1999-2004), il cui brusco volo da un passato nero come carbone a un presente sottile come ghiaccio (nel film, gli ex operai che si danno agli affari), equivale alla rimozione e al tradimento della propria identità nel nome di un Utile a cui sacrificare tutto, con un corpo umano smembrato e smistato tra 15 fabbriche di 6 province diverse a farsi beffardo emblema di ogni “grande distribuzione” che si rispetti. Quest'algido e malinconico mistery non è solo un irragionevole giallo che mette a tema la morte di un uomo già dato per morto, è la radiografia della vampiristica sete di ricchezza della nuova Cina, della violenta sopraffazione, quotidiana e pervasiva, che continua a dominare ogni rapporto sociale all'insegna dell'economia, dove un cappotto continua a valere più di un essere umano.

Affinità e divergenze: Coal Money (2008) di Wang Bing Una frase: «Pensi che vincano tutti, nella vita?» Una canzone: Break the Black Ice (Death in June)


Cinema e altre autopsie a cura di Dario Indecenza

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Inside Out Sei contento! Solo se vinci tu.. Stai vincendo! Io non ti fermo più.. Sei contento! E cosa vuoi di più? Sei contento! Io non ti resisto più.. Iva Zanicchi

Ammettiamolo. Nella percezione comune, dire che non ti piace Miyazaki o la Pixar è un po' come confessare di fare la cacca nei cassoni di raccolta abiti della Caritas, o di usare il proprio gatto per levare le ragnatele dove non si arriva con la scopa telescopica: significa essere delle persone orribili. Prendiamo quest'ultimo film-software, già campione d'incassi e sovrincensato a destra e manca. Vedo il pedantissimo trailer e mi chiedo, con leggero brivido di piacere, se la Pixar non si sia finalmente decisa ad assumere John Barth come script consultant. Wow: finalmente il cartone cervellotico e prolisso che potrebbe scrivere una matricola di psicologia sbronza! Poi scopro che è la storia di una ragazzina vista da dentro, con tutti i suoi turbinii emotivi ridotti a uno schemino tipo Forza 4: c'è Gioia, la PresaBene, che è la più fica e sistema tutti i casini, e c'è Tristezza, che è una PresaMale grassottella e bruttona ma in fondo tenera anche lei, povera. La morale è che delle volte anche Tristezza, che comunque sarebbe da super-evitare, Affinità e divergenze: Italians do it worse: Titolo alternativo:

ci sta, ma poi neanche tanto, e che è tutto un fragile interscambio tra loro due, Yin e Yang, Ricordato e Rimosso, Gianni e Pinotto, Emetico e Antiemetico, Scava la Fossa e Riempi la Fossa. Forse un tentativo all'avanguardia di creare dei sottotitoli esplicativi più grossi del film, Inside Out riesce a contorcere concetti semplicissimi fino a renderli inservibili (suggeriamo di mettere in lavorazione anche La Terra è rotonda), con un'attitudine normativa e pseudofamilista che neanche lo Spielberg dagli spigoli più arrotondati, e al cui confronto il classico Nel paese delle creature selvagge è Max Stirner. Più che al pensa positivo jovanottesco, viene da pensare al sorriso obbligato che McDonald's chiede per contratto ai suoi dipendenti. Questi mentecatti adulti che scimmiottano per farsi capire, quando capiranno che i bambini ne sanno molto più di tutti loro messi insieme? A 'sto punto meglio la seriosa didattica di Esplorando il corpo umano, che almeno permetteva di farsi dei gran trip endoscopici senz'obbligo di rincasare presto.

Salto nel buio (1987) di Joe Dante Un gatto nel cervello (1990) di Lucio Fulci Inside OUTLET


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Spoiler a cura di Jessica Costanzini Rubrica di metaintrattenimento [Intere stagioni di serie tv liofilizzate in poche aspre battute per il sollazzo dello spettatore pigro]

The Last Man on Earth Anno 2020. Un non specificato virus ha sterminato l'umanità. Gli autori – bontà loro – ci risparmiano i cervellotici perché, gli estenuanti come e soprattutto i tanto in voga cadaveri putrefatti, concentrandosi unicamente sull'esperienza esistenziale di Phil Miller, l'unico superstite. Phil si garantisce la sopravvivenza occupandosi delle necessità primarie quali saccheggiare musei, videoteche porno e fare il bagno nella tequila. Nei momenti di solitudine il nostro Adamo cerca conforto nella fede, pregando il Signore perché gli mandi una compagna. L'indifferenza dell'Altissimo spinge il protagonista ad intraprendere una relazione conflittuale con un avvenente manichino. Deluso dal surrogato Phil cede alla disperazione, ma è proprio nell'ora più buia che il salvifico intervento divino si manifesta sotto forma di Carol, un diversamente attraente esemplare femmina. Carol è una petulante Grammar Nazi, bigotta, ossessionata dalle regole e dalla chincaglieria trash. Phil indossa le vestaglie di Hugh Hefner, caga dal trampolino di una piscina e si trascina tra i suoi stessi rifiuti. Il disgusto è reciproco, tuttavia qualcosa li unisce: Carol vuole ripopolare il mondo e Phil vuole fare sesso. In osservanza del rigido codice morale di lei, i due si sposano. A questo punto giunge in città Melissa che, manco a dirlo, è bella e arrapata. Phil, in nome del futuro dell'umanità, convince l'irreprensibile consorte dell'assoluta necessità di ingravidare anche la nuova arrivata, ma l'arrivo di Todd – 129 kg di nobiltà d'animo – gli impedisce di raggiungere il suo obiettivo. Il nostro infelice, nell'inutile tentativo di liberarsi del rivale, scivola in una patetica spirale di meschinità. Vinto dagli eventi e con un matrimonio in crisi, si affida nuovamente al Signore il quale, nella sua immensa generosità, gli manda due donne sessualmente disinibite e – per controbilanciare – un nuovo maschio alfa. Quest'ultimo, a colpi di testosterone, si impossesserà di tutto, Carol compresa, costringendo Phil all'esilio. Cos'è: Commedia post apocalittica Com'è: Intreccio scontato, ma il turpiloquio sessuale della coprotagonista merita la visione di tutte e tredici le puntate. Gossip: L'attore che interpreta Phil è riuscito a farsi l'attrice che interpreta Melissa.


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La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista. (Bernardo Bertolucci)

La solitudine significa pensieri seri, densi di contenuto, significa contemplazione, calma, saggezza. (Michail Bulgakov)

Il matrimonio è una sapiente istituzione del Creatore per realizzare nell'umanità il suo disegno d'amore. (Papa Paolo VI)

Il bello è l’imprevedibile. (Thomas Bernhard)

Chi si accontenta gode. (Saggezza popolare pre e post apocalittica)

Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Gesù di Nazareth)

...quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori. Le tue non vanno più, ragione non hai più. (Renato Zero)


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URBAN SOUND – Cose da trovatori a cura di Piero Giostra

MU Nest Of Giants (Abeat Records, 2014)

Dove: Milano/Verbania Chi: — Riccardo Chiaberta: batteria, piano, synth, rhodes, wurlitzer. — Davide Merlino: vibrafono, glockenspiel, celesta, armonium, batteria, rhodes. — Simone Prando: basso, armonium, piano, wurlitzer, contrabbasso. — Dario Trapani: chitarra, chitarra baritono, armonium, synth, rhodes, wurlitzer.


Ciao lettore. Se puoi, prima o durante la lettura, usa internet per accedere 51 all’ascolto del disco. CHIAVE YOUTUBABILE: mu nest of giants + titolo brano Ora scegli una delle due sottostanti tracce-guida alla lettura, in base al profilo che più ti rappresenta. Grazie. LETTORE TORMENTATO: Meshes of the Dawn LETTORE OTTIMISTA: Nest of Giants

Nonostante le apparenze, o meglio, la reputazione dei componenti - quasi tutti noti jazzisti del nord-Italia – i MU fanno rock. Sono andati perfino in Islanda per incontrare Birgir Jòn Birgisson e farsi produrre il disco da lui che ha prodotto anche i Sigur Ròs, e di rock (ok, diciamo post-rock) se ne intende. E infatti Nest of Giants abbonda sia di Islanda che di Birgir Jòn Birgisson: quel remoto nord dagli orizzonti levigati, immobili come il buio delle fratture celate nel ghiaccio bianco, e i denti bianchi della pubblicità, e la barba color castagno di Birgir, eccetera. In questi undici pezzi le armonie e le melodie sembrano scelte per essere facilmente digerite dalle nostre orecchie. La narrazione armonico/melodica, distribuita su strumenti esclusivamente armonici, sovrappone strato a strato i timbri quasi come in un disteso contrappunto, fino a tessere un arrangiamento asciutto e funzionale, lontano da ogni magniloquenza. Nest of Giants è un disco un po' strano. Non grida, non esagera mai: interseca candore quasi-electro-pop a contemplazione malinconica e rock-quasi-roll; disegna sterminati spazi sonori, di grande effetto emotivo, sempre attraverso toni freddi ed essenziali. Sarà per la scelta degli strumenti, tutte timbriche solenni, distanti ed eteree, o per la pulitissima e coinvolgente produzione di Birgir, ma alla fine non si capisce bene se ci si sentirà meglio o peggio di prima: i momenti di maggior disimpegno, da top of the pops islandese (Penguins Mating Season) trovano bilanciamento in brani introspettivi e profondi, come Yoga o Out of the Blue (che, insieme a New Lands, è completamente improvvisata) o in piccole canzoni-giocattolo, che sembrano la colonna sonora di un micromondo in una palla di vetro (Snowstorm). Così l'effetto emotivo rimane ambiguo forte, e la cosa ci piace. Chi ha sentito nominare i Radiohead, o meglio Bill Frisell, o un poco di Raconteurs e tante altre cose, dovrebbe proprio approfondire.

Ora vorremmo chiederti se ti è piaciuto il disco. • SI, figo sì. Allora potresti proseguire con: Do Make Say Think, Do Make Say Think LP (1998)

• NO, no, e ancora no. Allora potresti provare: Ulver, Perdition City (2000)


mal comune? mezzo gaudio!

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Saporismi a cura di Buzz Cattaneo

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Cucina per cani pt.1

È una mia impressione o, dopo il boom di nascite, tutti quelli che non sono riusciti a trovare qualcuno con cui procreare si sono presi un cane? Cane che ovviamente (W la salute mentale) trattano come un figlio. Giusto per capirci, a me cani e bambini piacciono; ed esattamente nello stesso modo: devono essere degli altri, starsene buonini e non entrare in casa mia. Oggi però vorrei fomentare disturbi psico-socio-emotivi, e così: Ricetta gourmet per cani. “Battuta al coltello di pollo, su brunoise di carote con riso” (per cani). Ingredienti: un petto di pollo, riso (mi raccomando bio eh, ci mancherebbe), carote, fagiolini. Iniziamo con lo sminuzzare accuratamente il pollo, prima a striscioline e poi a cubetti, un filo di olio extra vergine d’oliva in padella e rosoliamo bene la carne. Lasciamo raffreddare e nel frattempo mettiamo a bollire il riso.

Al lavoro sulle carote ora: sempre al coltello, le sminuzziamo e le lasciamo crude per dare freschezza al piatto e un contrasto di consistenza al palato. Uniamo il riso raffreddato sotto acqua corrente con le carote. Ora possiamo impiattare. Poniamo un coppapasta al centro del piatto e disponiamo come base il misto risocarote, proseguiamo con il pollo e creiamo una piccola conca al centro, dove adageremo il tuorlo di un uovo fresco. Da allevamento a terra, già che ci siamo. Qualche fagiolino bollito come contorno (per dare grassezza) e un giro di olio evo finale. Buon appetito Birba IV di Bretagna, il tuo pranzo ha un aspetto migliore del mio. Sul prossimo numero “Cucina per cani pt.2: come cucinare Birba IV di Bretagna”. [Mi obbligano a scrivere che sto scherzando... Io lo trovavo ovvio.. Comunque sì, giù le forche, sto scherzando!]


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Exp0.init() a cura di Lawrence d’Orobia

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Questa è una rubrica informatica conscia del fatto che: a fare i tutorial per principianti c’è già Aranzulla; se hai un problema può aiutarti Google; se vuoi comprare un videogioco vai su un sito specializzato.

Thomas era solo

Quando indipendente diventa di moda, è spesso un problema. È successo anche per i videogiochi: se cerchi nella categoria Indie, ti ritrovi in un mare di pessime idee mal realizzate, buone idee tenute insieme con il nastro adesivo, impalcature senza idee e che, magari, di quell’assenza ne fanno pure un vanto. Insomma, trovare qualità non è così facile, ma Thomas Was Alone ha ragione sin dal titolo. Non dico che sia proprio da solo, ma la compagnia non è delle più gremite. Vedi, Thomas è solo un rettangolino. Hai presente i regoli che si usavano alle elementari? Ecco, quello. Thomas è l’1. Piccolo, salta ad un’altezza media, ma è la base per il resto. Mi sta simpatico Thomas. C’è anche sta voce narrante che mi spiega chi è e cosa vuole Thomas. Lui è un quadratino con un bel carattere. Crede di essere solo, ma chissà. Completo i primi puzzle, perché Thomas deve arrivare saltellando a una sorta di cornice della sua misura, per passare al livello successivo. Tutto è molto semplice ed intuitivo: vai a destra, vai a sinistra, salta, non cadere nell’acqua, non andare sulle punte. Però Thomas non è da solo, eh no. Andando avanti scopro che ci sono altri regoli: uno basso e tozzo, una grande che galleggia, uno alto e snello che salta molto in alto. Ognuno ha il suo colore, il suo carattere e la sua storiella, che rispecchiano le sue abilità in gioco. Mi stanno simpatici questi regoli, capisco come sfruttare le caratteristiche di ognuno, gioco di squadra, provo dei sentimenti nei loro confronti. Chiudo il gioco. Fisso il mio desktop mentre mi chiedo se sto davvero provando dei sentimenti per dei regoli. Mi torna in mente Chris (regolo basso e quadrato) che è innamorato di Laura (orizzontale, sarà tipo il regolo del 4), perché quando ci salta sopra salta più in alto. Colgo la metafora. Provo empatia. Mi appaiono Osho, Barbara d’Urso e il tipo che posta frasi motivazionali su Facebook. Questa strana trinità mi deride. Sto davvero cascando nell’intrattenimento dell’empatia, nella filosofia naìve della frase fatta? Fanculo, devo aiutare Chris. Che poi è la scelta giusta: in tre ore arrivi alla fine, il prodotto finale è piacevole, essenziale, curato; e la musica è perfetta. Se presti attenzione ti spinge pure a pensare. Essendo del 2012 ha un prezzo ragionevole. Solo inglese. Volendo c’è anche per Apple e Android.█


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FART a cura di *talia

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* [Riyad, Arabia Saudita. Sede della Mutawwi’a, polizia per l’imposizione della virtù e l’interdizione del vizio.]

Scorie d’estate Estate 1956: Anita Ekberg sfoggia un tanga a Ostia e finisce nella caserma dei carabinieri. Estate 2015: Allertata da un paio di denunce telefoniche, presso un parco urbano [34° C all’ombra] la polizia locale di Bergamo* invita cortesemente alcuni individui in boxer e bikini a interrompere il bagno di sole e a ricomporsi. Bergamo, nome proprio di luogo bifronte, letto da destra a sinistra, tradisce la chiara origine araba della città: O- Magreb. Il regolamento di polizia urbana, a ragione di conflitti teologici fra Ulema e Imam locali è stato modificato in 2° stesura il 28.05.2012 dall’Ayatollah Franco Tentorio. Nel titolo II – Norme di comportamento cap.II – art. 9/D si notifica che è fatto divieto di praticare in parchi e giardini pubblici forme di naturismo.

In terza stesura il decoro dei parchi centrali è di fatto assoggettato alla Shari’a, volontà Divina del Sublime Corano e della Nobile Sunna. È fatto divieto agli uomini di mostrare pubblicamente pettorali, tartarughe, glutei, aderenze virili. La tunica del credente sarà lunga fino alla metà delle gambe, ma non gli sarà rimproverata una lunghezza tra la metà della gamba e le due caviglie. Indossate abiti bianchi, in verità, essi sono più puri e più belli. Abbiate cura di mettervi i turbanti! Essi, infatti, sono i contrassegni degli angeli! L’apostolo di Allah ha maledetto le donne che si vestono da uomo. Inoltre una donna, quando ha raggiunto l’età delle mestruazioni, dovrà tenere bassi i propri occhi ed essere riservata, non sarà lecito mettere in mostra le proprie attrattive, tranne quelle che sono apparenti, cioè viso e mani.



Rubrica di Previsioni Applicate a cura del Tenente Tritiğ

Meteorologeria Ottobre 2015

In deciso aumento il campo barico sulla Penisola, la vasta area di bassa pressione che a fine estate ha indugiato nelle zone più filosiriane della Mitteleuropa ci raggiungerà, con un deciso aumento delle piogge. Eventuali cunei di alta pressione, con conseguente bel tempo, saranno abbastanza diffusi, a riprova che di solito non piove sul bagnato, che non è vero che quando va male una cosa ne vanno male altre mille e che il giorno che fai un incidente in auto di sicuro ti svaligiano anche casa.

O

Aeronautica Minimale

N

Chiunque abbia delle costine nel congelatore si sbrighi ad organizzare una grigliata, preferibilmente nella prima decade del mese, facciamo di sabato. Altresì si consiglia a chiunque abbia ancora uno di quei buoni per Gardaland che allegavano alle scatole delle pizze d’asporto di ritagliare il buono stando attenti a non tagliarsi e portarsi il più classico dei cardigan, dal momento che difficilmente l’effetto mitigante del lago potrà annullare il freddino insidioso e un filo ventoso di ottobre.

X Come da tradizione del mese le temperature su Bergamo staranno nella forbice decimale: 18°C di massima media, temperatura alla quale si favorisce il dimagrimento senza dover spendere cifre folli per l’abbonamento in una palestra dove della gente si occuperà di farvi sentire in colpa, come dimostrato da un recente studio olandese; 8°C di minima media, valore raggiunto a luglio sulla Capanna Margherita, rifugio più alto d’Europa, situato a 4554 metri sul Monte Rosa (non è una cosa buona).

Il metereologo del mese: Liam Dutton, capace di nominare con perfetta dizione il comune di An fairpwllgwyngyllgogerychwyrndrob wllllantysiliogo-gogoch

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E I tramonti subiranno una brusca anticipazione, dalle 19 alle 17, ingoiando sempre prima i pomeriggi in un buio di catalessi e fame. Si segnala, il 25 ottobre, il passaggio all’ora solare: dormirete un’ora in più (contenti voi). In media l’esposizione al sole di Bergamo sarà di 10 ore, con una situazione di assoluto (sole non filtrato da nubi) di 4 ore. Un chiaro segno che per quanto vi sforziate nel perseguire l’eccellenza ed ottenere fama, la maggior parte della vostra vita si svolge nell’ombra.

S Lo strumento del mese: Bobina di Tesla per la produzione di fulmini in casa


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Rubrica di filosofia contemporanea a cura di GroS

C

G

C

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D (& S)

C'è gente che dicono (e scrivono)

La bestemmia nobilita l'uomo, e sprona Dio a fare meglio! (Augusto R. commenta la bestemmia di Froome al Tour de France) Senti che buon profumo! Sembra di stare in un bagnoschiuma. (Eleonora R. adora il profumo dei fiori di Bali)

Venite dal Paese dell' AS Roma? (Un tipo in Indonesia non conosceva l'Italia. Ma la Roma sì) Vai un attimo a vedere se i Cristi sono ancora attaccati alle croci per favore. (Manu D. dopo aver tirato giù di tutto)

Porca ma donnamoderna! (Mattia C., imprecazioni così, da stampa settimanale)

Ho iscritto mio figlio alla scuola internazionale perchè alle scuole statali ci sono troppi stranieri. (Il nuovo trend dei genitori confusi) Le donne vivono di più perché non hanno una moglie. (Michele G. dice la sua veritá. Avrá fatto degli studi?)

Wish you were beer! (Oli B. reinterpreta un gran pezzo dei Pink Floyd e io mi associo)

Nella questura di Milano é morta piú gente che al Cocoricó. (Solo un dato di fatto…)

Bianca, dai, facci un selfie!? (Gente confusa vuole essere fotografata con me)


9 ottobre

16 ottobre

Diaframma + Viky Twisterman

EDDA + SONARS

23 ottobre

30 ottobre

BACHI DA PIETRA + BOLOGNA VIOLENTA

ZEUS + GOTTO ESPLOSIVO


OTTOBRE Gli eventi contrassegnati con il rettangolo rosso sono una nostra selezione delle iniziative di Bergamo Scienza 2015. Trovate il programma completo su: www.bergamoscienza.it

Giovedì 8 09:00 Sentierone (MERCATANTI) 14∞ Rassegna dei prodotti tipici europei 20:45 Cinema Iride/Costa Volpino (LETTURA/SPETTACOLO) "PimpÏ OselÏ - Colpo D'elfo" con Maurizio StefanÏa e Graziano Gatti 21:00 Basilica di S.Maria Maggiore (BG SCIENZA) Contaminazioni Contemporanee, concerto di Anouar Brahem Quartet 21:00 Live Club/Trezzo (POWERMETAL) Kamelot Ca' del Fasà (ACOUSTIC) Concertini improvvisati in meno di 30 metri quadrati Contest (DRINK) Degustazione Gin: una selezione tra 100+ migliori distillati di ginepro 21:30 Cielo/Dalmine (JAZZ) Tino Tracanna e Massimo Colombo "Antiques" Bloom/Mezzago (ROCK) Ryan Bingham Circolino della Malpensata (BLUES/COUNTRY) Two Blue 22:00 Druso/Ranica (TRIBUTE) Ottocento, tributo a De André Edoné (CHE/POE/SIA) L'angolo del poeta w/ Upa

Venerdì 9 09:00 Sentierone (MERCATANTI) 14∞ Rassegna dei prodotti tipici europei 15:00 Fiera Bergamo (WINTER) Alta Quota 2015, fiera della Montagna 17:45 Biblioteca Gavazzeni (CONVERSAZIONE) La Prima Guerra Mondiale 18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (PRESENTAZIONE) Presentazione graphic novel "Primavere e Autunni" 20:45 Salone centro polifunzionale/Villongo (LETTURA/SPETTACOLO) "Suite francese"con Matéteatro e Graziano Gatti 21:00 Auditorium p.zza Libertà (BG SCIENZA) Proiezione del film: "Nostalgia della luce" di Patricio Guzmàn 21:00 Cattedrale / Città Alta (PIANO) Festival Organistico Internazionale presenta: Leo van Doeselaar 21:30 O'dea's (TRIBUTE) Riders on the storm, The Doors cover band 22:00 Edoné (REGGAE) Bergamo Reggae Amigdala/Trezzo (METAL) Extrema Druso/Ranica (INDIEDRUSO) Diaframma + Viky Twisterman Bloom/Mezzago (BEATLES) The Gentlemen + Bob Scotti dj set Joe Koala/Osio Sopra (CANTAUTORE) Pagliaccio Rocker/Barzana (BLUES) Blues Touch 23:30 Under Music Club/Seriate (HOUSE/TECHNO) Bauhaus Party w/ Re.You Il calendario continua


Sabato 10 09:00 Sentierone (MERCATANTI) 14a Rassegna dei prodotti tipici europei 10:00 Ex Chiesa S. Spirito/Casnigo (FUNGHI) Mostra Micologica Fiera Bergamo (WINTER) Alta Quota 2015, fiera della Montagna 16:00 Casa Natale (A CASA DI GAETANO) Rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti di Bergamo Libreria IBS (LESSON) English For Kids Café de la Paix / Polaresco (?) Street Art Conspiracy: graffiti, video, body painting, dj set. 17:00 ALT Arte Lavoro Territorio/ Alzano Lombardo (GIORNATA DEL CONTEMPORANEO)

Visita guidata alla mostra temporanea di Giovanni Bonaldi e degustazione di prodotti tipici locali 17.30 Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO/CONFERENZA) La cultura del tè in Cina, con Marco Ceresa 18:00 Viamoronisedici (FOTO) Inaugurazione "Universo" di Giorgia Valli 20:45 Chiesa di San Nicolò/Zanica (ORGANUS) Terramusica w/ Marco Ruggeri Sala polivalente comunale/ Castel Rozzone (LETTURA/ SPETTACOLO) "L'arte della gioia", con Sandra Zoccolan e Nadio Marenco

21:00 Chiesa Arcipresbiteriale/ Lallio (ORGANUS) Marco Limone all'organo e Gabriele Comeglio al saxofono Sala Civica/Telgate (LETTURA/ SPETTACOLO) “Jane, la volpe ed io” Auditorium piazza Libertà (TEATRO) Match di improvvisazione teatrale - Bergamo vs Reggio Emilia Teatro Nuovo di Treviglio (TEATRO) "Le nuove avventure dei musicanti di Brema" Belleville/Paratico (ARTIGIANDIVERSI) Pierpaolo Capovilla 22:00 Live Club/Trezzo (WOODSTOCK) Flower! Woodstock Tribute Festival Druso/Ranica (DISCO) Dr. Funkestain Bloom/Mezzago (REGGAE) Raphael + Eazy Skankers + Vito War dj set Joe Koala/Osio Sopra (PSYCHO/INDIE) Kaufman Edoné (PUNK) Bergamo Sottosuolo w/ Labile + Council of Rats + Tongues Rocker/Barzana (TRIBUTE) Negraband, tributo ai Negramaro Pacì Paciana (DUB/REGGAE) Prince Healer meets Mr Dill Lion Warriah INK Club/Bergamo (HC/ POSTROCK) Sedna + O + ATOJ 23:00 Amigdala/Trezzo (ELECTRO) Momento Lab w/ Lee Van Dowsky Under Music Club (ELECTRO) Stay Calmo

21:00 Teatro Sociale (BG SCIENZA) Conferenza: "Dai quanti alla musica" per scoprire il legame tra due mondi apparentemente lontani. Il calendario continua



Domenica 11 09:00 Sentierone (MERCATANTI) 14a Rassegna dei prodotti tipici europei 10:00 Ex Chiesa S. Spirito/Casnigo (FUNGHI) Mostra Micologica Fiera Bergamo (WINTER) Alta Quota 2015, fiera della Montagna 10:30 Libreria IBS (CINEMA/TEORIA) Corsi Corsari: l'ABC del cinema #2 Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO) Incontro con l'attore Shi Yang Shi 15:00 Inzago Skate Art Park (ART/ LIVE) Progetto Meteora w/ esposizioni + hand made + live painting + djset ALT Arte Lavoro Territorio/ Alzano Lombardo (LAB) Laboratorio didattico sull'artista Alighiero Boetti 16:00 Busseto (BUSSETOVIC) Caravan Orkestar Sala Grande della Pinacoteca Carrara (I QUARTETTI DI DONIZETTI) Esecuzione integrale in sei concerti 18:30 Osteria della Pecora Nera (HAPPYHOURS/DJSET) Stick and Stone 20:00 Belleville/Paratico (TEATRO) La Carogna, spettacolo di improvvisazione teatrale 21:00 Basilica di S.Maria Maggiore (BG SCIENZA) Contaminazioni Contemporanee, concerto di Tigran Hamasyan - The Yerevan State chamber choir

Lunedì 12 10:00 Cinemadays (3EURO) Cinema Del Borgo e Cinema Conca Verde aderiscono a CinemaDays: biglietto a 3 € 17:30 Libreria Incrocio Quarenghi (PRESENTAZIONE) Presentazione dell'iniziativa “I capolavori del cinema: Ozu Yasujiro” 20:45 Cinema Conca Verde (CINE) "Pas son genre - Sarà il mio tipo?" in lingua originale 21:00 Auditorium piazza Libertà (CINE) "Torneranno i prati" di Ermanno Olmi Contest (DRINK) Molecolar Night: diversi cocktail creati con innovative tecniche di sferificazione

Martedì 13 10:00 Cinemadays (3EURO) Cinema Del Borgo e Cinema Conca Verde aderiscono a CinemaDays: biglietto a 3 € 16:00 Cinema del Borgo (CINE) "Suite francese" 18:00 Libreria IBS (LIBRO) Valerio Mello presenta "Giardini Pensili" 19:00 Teatro Donizetti (DON PASQUALE) Dramma buffo in tre atti di Giovanni Ruffini — Musica di Gaetano Donizetti 19:30 Spazio Giovani Boccaleone (CENA) "Indovina chi viene a cena" con Giorgio Gori, sindaco di Bergamo 20:30 Al Tagliere di Nese/Alzano Lomb. (BLUES) Stefano Galli Edoné (BALL/ILLA) Torneo di calcio balilla 21:00 Cinema Conca Verde (SCHERMI D'ASIA) "Father and Son" di Hirokazu Koreeda


Mercoledì 14 10:00 Cinemadays (3EURO) Cinema Del Borgo e Cinema Conca Verde aderiscono a CinemaDays: biglietto a 3 € 15:00 Biblioteca Tiraboschi (CORSO INTERNET) Secondo incontro per utilizzare internet correttamente 21:00 Teatro Donizetti (BG SCIENZA) David Douglas Quintet. Concerto in memoria di Gianni Radici 21:00 Auditorium p.zza Libertà (BG SCIENZA) Proiezione del film: "Andromeda" di Robert Wise 21:00 Cinema del Borgo (CINE) "Suite francese" Cinema Conca Verde (CINE) “Wild” di Jean-Marc Vallée Teatro Donizetti (JAZZ) 21:30 Edoné (3∞ STAGIONE) Radiolution live w/ Cosmic Dropouts + Midrake

Giovedì 15 10:00 Cinemadays (3EURO) Cinema Del Borgo e Cinema Conca Verde aderiscono a CinemaDays: biglietto a 3 € Negozi di Bergamo (ARTE) Le opere finaliste del Concorso Internazionale di Pittura saranno esposte nei negozi di Bergamo fino al 30 ottobre 17:30 Libreria Incrocio Quarenghi (INAUGURAZIONE MOSTRA) "In Godzilla We Trust", mostra itinerante sul lucertolone preistorico e mutante che incarna la ribellione all'orrore delle armi nucleari

18:00 Caffè O.../Dalmine (APE/FOTO) "Youth & Freedom", mostra fotografica di Alessandra Poli 20:30 Nuova Aula Magna S.Agostino / UNIbg (BERGAMO SCIENZA) Conferenza: "Cent'anni di inquietudine" Dialogo tra arte scienza e filosofia 20:30 Teatro Donizetti (DON PASQUALE) Dramma buffo in tre atti di Giovanni Ruffini - Musica di Gaetano Donizetti 20:45 Cineteatro Nuovo/Trescore Balneario (LETTURA/SPETTACOLO) “Le voci del mondo”, con Lello Cassinotti, Delleali Teatro, Orchestra sinfonica “La nota in più” 21:00 Ca' del Fasà (ACOUSTIC) Concertini improvvisati in meno di 30 metri quadrati Contest (DRINK) Degustazione Gin: una selezione tra 100+ migliori distillati di ginepro Cinema Conca Verde (CINE) “Wild” di Jean-Marc Vallée Spazio Jurka/Romano di L.dia (CINE) "This Is England", di Shane Meadows 21:30 Cielo/Dalmine (JAZZ) InDuet Circolino della Malpensata (BALKAN) Der Folk Ofen 22:00 Druso/Ranica (BLUES/ROCK) Attribution

Venerdì 16 15:00 Nuova Aula Magna S.Agostino / UNIbg (BERGAMO SCIENZA) Start Cup Bergamo: idee d'impresa in gara Il calendario continua


17:30 Libreria Incrocio Quarenghi (CONFERENZA) Il Sol Levante In Europa: il primo Novecento giapponese e l'influenza delle letterature europee, con Francesco Comotti 17:45 Biblioteca Gavazzeni (CONVERSAZIONE) Cinque monumenti di Bergamo 19:30 Ristorante Bellaria/Almenno S. Salvatore (BLUES/FOOD) La Musica è servita, con "Giorgio Khawam Blues Trio" 20:30 Teatro San Giorgio (TEATRO) Festa di inizio corsi 2015/16 20:45 Cineteatro Gavazzeni/Seriate (LETTURA/SPETTACOLO) “L'ultima stagione da esordienti” 21:00 Teatro Creberg (CANTAUTRICE) Malika Ayane S. Alessandro della Croce in Pignolo (ORGANUS) Festival Organistico Internazionale w/ Juan de la Rubia 21:30 Circolino della Malpensata (RESISTENZA) Pane e Guerra O'dea's (TRIBUTE) Sticky Fingers, Rolling Stone cover 22:00 Live Club/Trezzo (CORE) Refused Edoné (SILENT DISCO) Silent Party opening season Druso/Ranica (ALTRE/GALASSIE) Edda + Sonars Bloom/Mezzago (80S) Colour Moves Joe Koala/Osio Sopra (REGGAE) Reggae Fever Rocker/Barzana (TRIBUTE) So Pure, tributo ad Alanis Morissette 23:00 Upset Club/Seriate (HIPHOP/ ELECTRO) Sabotage. Zero Kills live W/ The Night Skinny + Lord Bean + Johnny Marsiglia Amigdala/Trezzo (ELECTRO) Dj set deep house Pacì Paciana (LEGALIZE) Festa del Raccolto 2015. In Grass We Trust!

Sabato 17 09:00 Accademia Carrara (BERGAMO SCIENZA) Mostra "Oltre i margini". L'arte all'interno del carcere di massima sicurezza di Zomba in Malawi 09:00 Piazza Brembana (DOC) Sagra della mela e dei prodotti tipici della val Brembana 10:00 Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. Orari: 10-13 e 15-19 11:00 Spazio Fase (STREET FOOD) The Big Food Festival, street food da tutta Italia, prodotti locali 14:00 ALT - Arte Lavoro Territorio/ Alzano Lombardo (SPOSI) Dalle 14 alle 23 - Ingresso Gratuito 15:30 Teatro Donizetti (DON PASQUALE) Dramma buffo in tre atti di Giovanni Ruffini — Musica di Gaetano Donizetti Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO) Gruppo di lettura 16:00 Casa Natale (A CASA DI GAETANO) Rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti di Bergamo Libreria IBS (LESSON) English For Kids 20:00 Martinengo (MEDIEVAL/STREETFOOD) Marendì del Palio 21:00 Auditorium piazza Libertà (TEATRO) Match di improvvisazione teatrale - Finalissima Teatro San Giorgio (ALL NIGHT LONG) Teatro Prova presenta "Notte Bianca Teatrale", spettacoli fino alle 9 del mattino Teatro Don Bosco/Albano (ALBANO ARTE TEATRO FESTIVAL)

Wonder Woman - Donne, denaro e super-poteri


21:30 Osteria della Pecora Nera (PORNORIVISTE) "Il Danno - In mezzo a tutto questo tour. Le canzoni di Pornoriviste e Yokoano" Circolino della Malpensata (SKA) Sugarcandy Mountains 22:00 Edoné (PUNK) Caso, release di "Cervino" + Montana Druso/Ranica (FUNKY) Chester e i Non li conosco Joe Koala/Osio Sopra (CANTUTORE) Andrea Arnoldi e Il Peso del Corpo Rocker/Barzana (THE CURE TRIBUTE) Seventeen Second INK Club/Bergamo (PUNKROCK) Years and Miles + Red Car Burns 22:30 PacÌ Paciana (GREEN) Festa del Raccolto w/ Kabaka Pyramid & The Bebble Rockers + Warm up & Dancehall by BergamoReggae 23:00 Amigdala/Trezzo (COLLEGE) Il Brodo, american party Under Music Club (HOUSE) Duck Dive w/ Manocalda

Domenica 18 09:00 Piazza Brembana (DOC) Sagra della mela e dei prodotti tipici della val Brembana 10:00 ALT - Arte Lavoro Territorio/ Alzano Lombardo (SPOSI) Dalle 10 alle 20 - Ingresso Gratuito Mozzo (MARKET) Preparazione e piccola consumazione finale: 12 € materiali inclusi in strada fino alle 18.00 Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. Orari: 10-13 e 15-19 11:00 Spazio Fase (STREET FOOD) The Big Food Festival, street food da tutta Italia, prodotti locali

14:00 Martinengo (ASINI) 35° Palio degli Asini 15:00 Libreria IBS (ERBE) Corsi Corsari: spezie culinarie 15:30 Libreria Incrocio Quarenghi (WORKSHOP) Laboratorio di sushi, prenotazione obbligatoria. Preparazione e piccola consumazione finale: 12 € materiali inclusi 16:00 Casa Natale (A CASA DI GAETANO) Rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti di Bergamo 20:00 Belleville/Paratico (50') Ottavia Brown 21:00 Teatro Creberg (BERGAMO SCIENZA) Spettacolo Teatrale: Duum-Sonics 20:45 Auditorium comunale/ Montello (LETTURA/SPETTACOLO) “Viaggio al termine della notte”, con Fabrizio Pagella

Lunedì 19 20:45 Cinema Conca Verde (CINE) "A Little Chaos - Le regole del caos", in lingua originale 21:00 Contest (DRINK) Molecolar Night: diversi cocktail creati con innovative tecniche di sferificazione

Il calendario continua


Martedì 20 16:00 Cinema del Borgo (CINE) "Ruth & Alex. L'amore cerca casa" 19:30 Spazio Giovani Boccaleone (CENA) "Indovina chi viene a cena" con Mauro Bernardi, primo ministro di sci disabile 20:30 Al Tagliere di Nese/Alzano Lomb. (CANTAUTRICE) Ila and The Happy trees Edoné (BALL/ILLA) Torneo di calcio balilla 21:00 Cinema Conca Verde (SCHERMI D'ASIA) "Kabukicho love hotel" di Ryuichi Hiroki

Mercoledì 21 15:00 Biblioteca Tiraboschi (CORSO INTERNET) Terzo incontro per utilizzare internet correttamente 20:00 Teatro Donizetti (DALLO STABAT MATER AL GUGLIELMO TELL) Concerto della rassegna Donizetti e dintorni. Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, direttore Michele Mariotti 21:00 Live Club/Trezzo (POWERMETAL) Stratovarius Cinema del Borgo (CINE) "Ruth & Alex. L'amore cerca casa" Cinema Conca Verde (CINE) "Forza maggiore" 21:30 Edoné (POP/PUNK) Radiolution live w/ KJ Jansen 22:30 Clash Club (DJ SET 50'->00') Back to the future! Ritorno al futuro, The Party!

Giovedì 22 18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO/CONFERENZA)

Breve storia dell'origami, con Sabrina e Simona Menni 21:00 Teatro Creberg (CANTAUTORE) Marco Masini Ca' del Fasà (ACOUSTIC) Concertini improvvisati in meno di 30 metri quadrati Contest (DRINK) Degustazione Gin: una selezione tra 100+ migliori distillati di ginepro Cinema Conca Verde (CINE) "Forza maggiore" Spazio Jurka/Romano di L.dia (CINE) "Skinhead Attitude", di Daniel Schweizer 21:30 Edoné (ART) Pigmenti presenta "Time Specific" Osteria della Pecora Nera (OFF THE FLOCK) Lineout + I Like Allie Cielo/Dalmine (JAZZ) Lookingup Project 22:00 Druso/Ranica (BLUES) Soul & Pepe

Venerdì 23 17:45 Biblioteca Gavazzeni (CONVERSAZIONE) Gli affreschi del Museo del Duomo 20:45 Sala polivalente comunale/ Grassobbio (LETTURA/SPETTACOLO) “Il giocatore” , con Pierangelo Frugnoli, Daniele Ghisleri e Marco Baldini 21:00 Cattedrale/Città Alta (ORGANUS) Festival Organistico Internazionale w/ Winfried Bonig 22:00 Edoné (CANTAUTORE) Hashtag presenta: Bianco Druso/Ranica (INDIEDRUSO) Bachi da Pietra + Bologna Violenta


22:00 Bloom/Mezzago (FOLK) Johnnie Selfish + Jama Trio + La Malaleche Joe Koala/Osio Sopra (PSYC) Yellow Traffic Light Rocker/Barzana (HARDROCK/ PUNK) Furioso 23:00 Upset Club/Seriate (INDIE) Borderline Opening Ceremony 23:30 Under Music Club/Seriate (HOUSE/TECHNO) Bauhaus Party w/ Janina 23:00 Amigdala (PARTY) Get Low

Sabato 24 10:00 Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. Orari: 10-13 e 15-19 15:00 Yogabergamo (JODOROWSKY) La Danza della Realtà 16:00 Casa Natale (A CASA DI GAETANO) Rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti di Bergamo Libreria IBS (LESSON) English For Kids Cineteatro Gavazzeni/Seriate (TEATRO) “Mondo di silenzio” di Teatro Prova Biblioteca Gavazzeni (CONVERSAZIONE) Ospite il baritono Carlo Tagliabue 17:00 ALT Arte Lavoro Territorio/Alzano Lombardo (VISITA GUIDATA) Visita guidata alla mostra temporanea di Giovanni Bonaldi e degustazione di prodotti tipici locali Libreria Incrocio Quarenghi (INCONTRO/CONFERENZA)

L'arte della vestizione del kimono, con le maestre Yuri Kanazawa e Maki Kitamura e breve introduzione di Laura Dimitrio

21:00 Teatro Don Bosco/Albano (ALBANO ARTE TEATRO FESTIVAL)

Moztri - Inno all'infanzia 21:30 Osteria della Pecora Nera (PUNK) Pecaruna 22:00 Edoné (TRASH) G9 presenta Royal Wedding Ink Club (REGGAE) I-Trees & TitanBoa outta BgReggae: Opening Season Party Clash Club (OPENING/DEMODÉ) Pop_X in concerto. Fino a chiusura Bomb The Bass Daho Club/Dalmine (FOLK/ INDIE) Steve Howls live + Sticks & Stones dj set + D.N.A. dj set Druso/Ranica (BLUES) Treves Blues Band Bloom/Mezzago (FUCKBLOOM) Esecutori di metallo su carta in "L'histoire du soldat" di Stravinskij Rocker/Barzana (TRIBUTE) Ariba Litfiba 22:30 Pacì Paciana (DRUM'N'BASS) Beat Acrobatique Vol. XII 23:00 Live Club/Trezzo (NINETIES) Febbre a 90 w/ 883 tribute band Amigdala/Trezzo (SALTA) Jumping Night

Domenica 25 10:00 Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. Orari: 10-13 e 15-19 14:00 Palestra ISchool (ROLLER DERBY) Reclutamento nuove leve per la squadra di Bergamo di Roller Derby, Crimson Vipers. 16:00 Casa Natale (A CASA DI GAETANO) Rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti di Bergamo →


16:30 Teatro San Giorgio (TEATRO) “Pour la petite histoire” di Cie Sèmaphore Auditorium/Lovere (LETTURA/ SPETTACOLO) ìTopodopotopoî, con Delleali Teatro 18:00 Libreria IBS (GRAFICA/ARTE) Carlo Pinessi presenta "Giosué Meli, la riscoperta di un gigante" Bloom (TEATRO) "Talk Ciok" del CRD di Carugate 21:00 Teatro Nuovo/Treviglio (BLUES/FOLK) A Touch of Blues and Folk w/ Guy Davis and Fabrizio Poggi Live Club/Trezzo (ROCK) Hardcore Superstars + Michael Monroe Revel/Treviglio (ETNO/?/ROCK) Rich Apes

Lunedì 26 18:00 Libreria Incrocio Quarenghi (CONFERENZA) Introduzione storica ai fondamenti dell'Islam, con Mirko Colleoni 20:45 Cinema Conca Verde (CINE) "Phoenix - Il segreto del suo volto", in lingua originale 21:00 Contest (DRINK) Molecolar Night: diversi cocktail creati con innovative tecniche di sferificazione

Martedì 27 19:30 Spazio Giovani Boccaleone (CENA) "Indovina chi viene a cena" con Walter Bonnot, produttore e compositore 20:30 Al Tagliere di Nese/Alzano Lomb. (ROCK) Rising Doors Edoné (BALL/ILLA) Torneo di calcio balilla

Mercoledì 28 15:00 Biblioteca Tiraboschi (CORSO INTERNET) Quarto incontro per utilizzare internet correttamente 21:00 Edoné (POSTPUNK) Edoné Locals w/ Hardship

Giovedì 29 21:00 Ca' del Fasà (ACOUSTIC) Concertini improvvisati in meno di 30 metri quadrati Contest (B-DAY) Gin Gin! Contest 2nd anniversary with Roby Marton 21:30 Cielo/Dalmine (JAZZ) Jazz Accademy New Quartet Circolino della Malpensata (TERRA/TEMPORALI/BALLAD)

Francesco Magni, chansonnier di Brianza 22:00 Druso/Ranica (TRIBUTE) Per una lira, tributo a Lucio Battisti

Venerdì 30 09:00 Bergamo (HARDCORE DA SALOON) I Sakee Sed cominciano il loro pellegrinaggio a piedi verso il Bloom di Mezzago, dove il 6 novembre presenteranno il nuovo disco 17:45 Biblioteca Gavazzeni (POESIE) Poesie dal mondo 18:00 Fiera di Chiuduno (TATUAGGI) Tattoo Weekend 2015. 130 tatuatori, 16 birrifici artigianali, musica. 21:00 S. Maria Immacolata delle Grazie (ORGANUS) Festival Organistico Internazionale w/ David Cassan


21:00 Belleville/Paratico (ARTIGIANDIVERSI) Paolo Benvegnù 21:30 Osteria della Pecora Nera (PUNK) Biffers + Let It Slide 22:00 Edoné (ELECTRO) Knobs w/ Cella + NV + Cioz Druso/Ranica (INDIEDRUSO) Zeus + Gotto Esplosivo (presentazione dell'album "Di fuoco e di rabbia") Bloom/Mezzago (ATMOSFERE) Solstafir + Mono + The Ocean Joe Koala/Osio Sopra (RUSSIA/ DISCO) Bolscevismo Pop Rocker/Barzana (TRIBUTE) Virgin Killers, tributo agli Scorpions 23:00 Upset Club/Seriate (HIPHOP/ ELECTRO) Sabotage Halloween Party Amigdala/Trezzo (ELECTRO) Momento Lab - Boiler Room

Sabato 31 08:00 Biblioteca di Colognola (INTRODUZIONE) Le mostre di Palazzo Reale 10:00 Fiera di Chiuduno (TATUAGGI) Tattoo Weekend 2015. 130 tatuatori, 16 birrifici artigianali, musica. Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. d'apertura: 10-13 e 15-19 16:00 Libreria IBS (SABBIA/BIMBI) Realizzare un disegno con la sabbia? 21:00 Edoné (DJSET) Halloween Party Teatro Don Bosco/Albano (ALBANO ARTE TEATRO FESTIVAL)

“Ora no, tesoro” Belleville/Paratico (HALLOWEEN) Wedfloor: Brown dj set + UFO (Zen Circus) dj set 22:00 Druso/Ranico (HALLOWEEN) Teo e Le Veline Grasse

22:00 Bloom/Mezzago (HALLOWEEN) Aldus Erpico & Steve Manero in consolle Joe Koala/Osio Sopra (ROCK) The Kaams + Chow Rocker/Barzana (TRIBUTE/ HALLOWEEN) Ozzy Wasborn, tributo a Ozzy Osbourne INK Club/Bergamo (HARDCORE) Glances + Guest 22:30 Live Club / Trezzo (?) Halloween Night Party 23:00 Amigdala/Trezzo (DJSET) Laserblast Under Music Club (GIRLZ) Pupa e Scintilla 23:59 Cimitero di Crespi d'Adda (HALLOWEEN) Lettura pubblica di R.I.P. Advisor (pag XX CTRL magazine) per vivi, morti e morti viventi

NOVEMBRE Domenica 1 09:00 Bassa Bergamasca (CASTELLI APERTI) I castelli di Malpaga, Martinengo, Romano, Torre Pallavicina, Pagazzano e Cologno al Serio aprono le loro porte 10:00 Fiera di Chiuduno (TATUAGGI) Tattoo Weekend 2015. 130 tatuatori, 16 birrifici artigianali, musica. Area Tesmec / Curno (MOSTRA) Contemporary Locus 9 x/ Marie Cool e Fabio Balducci. Orari d'apertura: 10-13 e 15-19 10:30 Piani dell'Avaro/Cusio (VINO/ CIBO) Sette Terre: il vino bergamasco va in scena 16:00 Bonate Sotto (BONATESOTTOVIC) Caravan Orkestar


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DisAstrologia a cura di Gilles Deluso

Oroscopo d'azzardo Dritta del mese a cura di André Malraux

Il gioco è un suicidio senza morte.

[Versa una cifra di denaro a uno o più zeri sul mio c/c, poi, forse, estrarrò un vincitore per un premio pari a 666 volte quella somma. Statisticamente, hai il 40% delle possibilità in più di vincere rispetto a qualsiasi Gratta e Vinci standard. Richiedi il mio IBAN per il bonifico di partecipazione a deluso@ctrlmagazine.it. Daje, incapaces fortuna iuvat!]

TESTA O CROCE 21 Marzo - 20 Aprile

GIOCO DELLE TRE CARTE 21 Maggio - 21 Giugno

Spesso i miei pantaloni erano così sottili che potevo sedermi su una monetina e dire se era testa o croce. (Jonathan Swift) Faccia di bronzo, rozza reginetta d'alea, sei l'arrogantello prototipo d'ogni scommessa alla vita. Vola, rotea, trottola, facci sognare, ma poi impara a fermarti. Smetterai di godere del caso, per accettare il pezzetto inanimato che sei? Canzone: Heads I Win, Tails You Lose

Le carte sono una guerra, sotto le mentite spoglie di un gioco. (Charles Lamb) Ah irresistibile truffaldino, Lupin di stazioni e baracconi, sei più d'altri un povero ma furbissimo cristo. Il tuo talento è la rapidità, il tuo debole la distrazione, il tuo cuore intrattenimento. Illudimi ancora, bastano le tue mani a ricordarmi perché ti ho sposato. Canzone: Three Card Trick (The Clash)

ASTA AL CENTESIMO 21 Aprile - 20 Maggio

TOTIP 22 Giugno - 22 Luglio

Vivere con una donna è come partecipare ad un'asta. Non sai mai se la tua è l'offerta migliore. (dal film La migliore offerta) Tra i più avidi di quest'avidissimo Zodiaco, ti trovi di continuo in lotta col Tempo, di cui soffri le dinamiche stringenti. Quando ti entrerà in testa che un gioco commercializzato non è un più un gioco, che ogni banditore è un bandito? Casta Diva: Asta Nielsen

Avete perso alle corse? Vendicatevi mangiando carne di cavallo! (Cartello in un negozio di carne equina) Vero, è tanto letterario, virile e raffinato puntare sui cavalli. Mica come quel cugino piacione del Totocalcio... Ma lo sai, vero, che sei estinto dal 2007? Raccolta di poesie: I cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io) (Charles Bukowski)


COMBATTIMENTI DI GALLI 23 Luglio - 23 Agosto

TOMBOLA 23 Novembre - 21 Dicembre

Facevo il consulente per il racket dei combattimenti fra galli, il critico gastronomico più corrotto, il fotografo di yacht e la vittima preferita della polizia locale. Era un mondo avido e io ci sguazzavo. (Hunter Thompson) Niente, volevo solo dirti che ho dato il tuo indirizzo a degli amici miei, così impari a fare il bellimbusto. Sono 100 nazivegani dell'ALF, e hanno un po' di coccole da farti. Film: Cockfighter (Monte Hellman)

Il matrimonio è la tombola dell'amore: uno vince e gli altri novantanove rimangono fregati. (Ettore Petrolini) Sei sinonimo di fortuna, invidiata e simpatica come quello stronzone di Gastone della Disney. Sfide del mese: imparare a soccombere, starti sulle scatole, diventare Paperoga. Canzone: La vida tombola (Manu Chao)

LOTTO 24 Agosto - 22 Settembre Chi del lotto s’innamora presto o tardi va in malora. (Proverbio) Ragioniere, al tuo profilo del mese ci ha già pensato Baudelaire: “Tutto è numero. Il numero è in tutto. Il numero è nell'individuo. L'ebbrezza è un numero.” Scomporsi mai, eh? Canzone: Tre numeri al lotto (R. Carosone) ROULETTE 23 Settembre - 22 Ottobre La roulette, come la donna, maltratta chi ha troppa paura di perdere. Per questo solo i ricchi vincono: il denaro attira denaro. Così, solo i don Giovanni seducono le donne, perché le ingannano tutte. (Piero Chiara) Rossi o neri? Pari o dispari? Cristo, Roulette, non c'è niente da decidere: il banco sei tu. Film: Roulette cinese (R. W. Fassbinder) ROULETTE RUSSA 23 Ottobre - 22 Novembre I feel up, I feel groovy, gimme some Russian Roulette. (Lords Of The New Church) Lo so, R.R., ogni gioco d'azzardo è a lungo andare suicida e letale, solo che tu, diciamo, espliciti un tantino meglio questo nesso. Sei più vera e onesta di altre. A modo tuo. Film: Live! (Bill Guttentag)

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GRATTA E VINCI 22 Dicembre - 20 Gennaio Se non ti gratti con le tue unghie non ti passa il prurito. (Proverbio) Fred Bongusto, in Gratta gratta...amico mio, ti fa presente un'alternativa possibile per la tua occupazione preferita: rubare. Tanto vale evitare ipocrisie e darsi a una vita più salutare, no? Canzone: Gratta la pancia al tuo titolare (Nabat) SLOT MACHINE 21 Gennaio - 19 Febbraio Le slot machine sono il crack dei vecchi. (Keenen Ivory Wayans) Di nuovo, s'identifica l'undicesimo segno con le scorie di Zeitgeist più schifose in circolazione, che del resto si confanno bene al segno più tecnologicamente e ideologicamente aggiornato di questo Zodiaco. Stacca la spina, e non pensarci. Canzone: I'm A Shit (Jason Loewenstein) PESCA DI BENEFICENZA 20 Febbraio - 20 Marzo Non va bene esagerare in beneficenza, perché ad un certo punto non si guadagna più che l'odio del beneficiato. (Cesare Pavese) Ti parrà un paradosso, ma sì, anche la carità d'azzardo fa male, e non parliamo poi della verità. Non ci credi? Scommettiamo? Canzone: Truth Is Stranger Than Fishing (Volcano Suns)


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Direttore

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Progetto Grafico Studio temp

In copertina

Immagine a cura di Linda Alborghetti e Marco Bellini www.awolfinasheepsclothing.com

Redazione

Leone Belotti, Dario Cattaneo, Chiara Generali, Gionata Giardina, Davide Gritti, Dario Incandenza, Alessandro Monaci, Giorgio Moratti, Filippo Peci, Mirco Roncoroni.

Hanno scritto e collaborato

Davide Baroni, Silvia Bottà, Jessica Costanzini, Francesco De Bellis, Gros Grossetti, Lorenzo Lago, Fulvia Monguzzi, Oro, *talia, John Terrible, Stefano Togni. Registrazione del Tribunale di Bergamo N° 2/08 in Data 24/01/08




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