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Aspetto nutrizionistico: le esigenze dei cani La torsione gastrica Come alimentare il cane Il corpo del cane Come valutarne le condizioni Il cane che fa per te Domande da porti prima di acquistare un cane


Una dieta completa e ben bilanciata è il modo migliore per mantenere in buona salute il cane; dovrà essere a base di alimenti adatti ai cani, che non sono necessariamente quelli di cui ci cibiamo noi. Un’attenta scelta degli ingredienti può anche permettere di rinforzare il sistema immunitario del cane ed aiutarlo a combattere le malattie. Il cane è un onnivoro in natura ma carnivoro di fatto, tanto è vero che la struttura dell’apparato digerente è quella tipica di un carnivoro con un centro del vomito molto sviluppato.

LA DIETA NATURALE: un coniglio intero, compresi pelle, ossa e intestino rappresenta forse la dieta più naturale per un cane. Il pelo ed il contenuto dell’intestino forniscono le fibre, mentre il fegato, i muscoli e le ossa forniscono proteine, grassi, vitamine, minerali. Un coniglio appena ucciso però non è molto sano in quanto contiene batteri e parassiti pericolosi e le ossa possono danneggiare l’intestino, così come la pelliccia può provocare vomito e blocchi intestinali. Quando si valutano i fabbisogni nutritivi di un cane, è opportuno ricordarsi che si mangia per l’esigenza di mantenersi in vita, ma anche di mantenere l’equilibrio dell’intero intestino.

Il cane condivide con noi molti fabbisogni nutritivi, ma i suoi valori ottimali di vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, carboidrati, proteine, grassi e fibre sono comunque diversi dai nostri. ¾ La fonte di proteine più naturale è la carne: manzo, pollo, tacchino, agnello e ultimamente anche tonno.

Le proteine sono formate da AMINOACIDI che consentono al cane di formare la sua struttura (muscoli, ossa e tessuti). Questo vale sia per i cuccioli che per gli adulti.


NON ESSENZIALI = prodotti dell’organismo AMINOACIDI ESSENZIALI = devono essere introdotti con la dieta alimentare

Le proteine nobili sono quelle che contengono più aminoacidi: l’uovo è l’alimento che ne contiene di più.

¾ I cani necessitano anche dei grassi o lipidi, il cibo più energetico, che contiene più del doppio delle calorie per grammo rispetto alle proteine.

¾ I CARBOIDRATI (riso e pasta) forniscono energia al cane, anche se in maniera ridotta rispetto ai grassi.

CARBOIDRATI

AMIDI =danno l’apporto energetico e vengono digeriti FIBRE =non vengono digerite. Hanno il compito di aiutare il transito intestinale

Il metabolismo del cane non ha grande capacità di digerire i carboidrati, infatti, per esempio, digerisce il riso solo se è trattato (soffiato) o “stracotto”. Una dieta con troppi carboidrati fermenta nello stomaco e nell’intestino; se i carboidrati e le fibre non vengono digeriti, si rischia la torsione gastrica.

¾ I SALI MINERALI sono essenziali per ottenere energia e per lo sviluppo delle ossa. I più importanti sono calcio, fosforo, magnesio, potassio e ferro. Se con la dieta apporto troppo calcio, l’organismo reagisce in modo da eliminarlo e finisce tutto nelle ossa (in un cucciolo, questa situazione potrebbe causare delle deformazioni) Se con la dieta apportiamo troppo fosforo, avremo delle carenze di calcio in quanto, poiché deve esserci equilibrio tra i due elementi, l’organismo tenderà ad eliminare quest’ultimo. Ca = 1 P(fosforo) 1

= questo equilibrio viene sempre mantenuto dall’organismo

L’ormone paratiroideo ha il compito di mantenere costante questo equilibrio


¾ Le VITAMINE sono elementi contenuti in poca quantità negli alimenti, fondamentali anch’essi nelle diete.

VITAMINE

LIPOSOLUBILI = si sciolgono nei grassi (servono per migliorare il pelo)

IDROSOLUBILI = si sciolgono nell’acqua

Le diete casalinghe sono povere di vitamine, perché con la cottura dei cibi le vitamine si perdono. Del resto anche troppe vitamine non vanno bene, infatti l’ipervitaminosi è causa di patologie.

¾

L’acqua è essenziale per la vita


¾

L’alimentazione dei cani è una questione di buon senso, non un credo.

¾ Nutrire un cane è come nutrire un bambino: non è lui che sceglie, dipende da noi prendere le giuste decisioni. ¾

Non è possibile nutrire il cane con ciò che è ritenuto valido per noi (es.: il cioccolato).

¾ I cani ottengono la vitamina C di cui hanno bisogno direttamente dal glucosio del loro fegato. ¾

Il cane in natura: mangia per primo - mangia velocemente - mangia di più.

¾ Nonostante i cani siano essenzialmente carnivori, per sopravvivere, sostituiscono la carne mangiando altri cibi tra cui erba, bacche, radici e altri ortaggi. Questi sono fonte di cibo in situazioni di emergenza. ¾

Un cane può mantenere lo stesso regime alimentare per tutta la vita

¾

PER CRESCERE

Cani di piccola taglia: la crescita si ferma intorno al 9°-10° mese Cani di grande taglia: la crescita si ferma intorno al 15° mese In proporzione un cane piccolo mangia molto di più di un cane grosso. Un Terranova, per quanto grande sia, non potrà mai mangiare una razione 40 volte superiore a quella di uno Yorkshire, come erroneamente farebbe supporre il rapporto tra i loro pesi corporei. ¾

PER FARE ATTIVITA’ FISICA

¾

PER LA TERMOREGOLAMENTAZIONE

Un cane ben alimentato ha prospettive di vita migliori.


DIPENDE: ¾

dal tipo di cane

¾

dalla temperatura ambientale

¾ dall’attività fisica (es.: I cani da pastore hanno bisogno di quantità di cibo da 1,5 a 2,5 volte superiori rispetto al cane da salotto) ¾ dal tipo di lavoro (es.: se il cane svolge un lavoro di guardia notturna, non verrà alimentato di sera, bensì la mattina) ¾ dall’età del cane (al cucciolo è meglio suddividere il pasto in tre razioni: mattino, mezzogiorno e sera)

Il cane adulto dovrebbe mangiare due volte al giorno; mangiare una sola volta spesso provoca conati di vomito per l’eccessiva formazione di succhi gastrici dati dallo stomaco rimasto vuoto troppe ore. Inoltre, mangiando una sola volta, si rischia la dilatazione e torsione dello stomaco a causa dell’eccessivo appesantimento di un solo pasto.

Cani da lavoro: i cani da slitta necessitano di 10.000 calorie al giorno. Per compiere attività fisiche pesanti i cani hanno un fabbisogno maggiore di grassi più che carboidrati. Date al cane ogni giorno due o più porzioni di cibo ricco di grasso, digeribili ed energetiche. Fornitegli il cibo circa un’ora prima del momento in cui deve compiere un lavoro e dategli il pasto più sostanzioso dopo che ha compiuto un lavoro pesante.


La dilatazione dello stomaco e la torsione gastrica (abbrev.:TG) sono patologie acute ed imprevedibili di massima gravità che costituiscono un'emergenza di grado estremo. Questi fenomeni possono incorrere quando il volume del cibo ingerito è eccessivo. Lo stomaco dei cani si può dilatare ruotando su se stesso, compromettendo la milza, il diaframma e la circolazione sanguigna. Pertanto per ridurre il volume della razione è consigliabile frazionare i pasti. Incidenti di questo genere si osservano con maggiore frequenza nei cani di grande taglia (MOLOSSOIDI) ma spesso vengono riscontrati anche in cani di media taglia come boxer, Pastore tedesco, Setter irlandesi, Dobermann ed altri; è invece piuttosto eccezionale rilevarli in soggetti di piccola taglia. La fascia di età in cui questo tipo di patologia è più facile avverarsi è quella adulta, dai sette anni in poi, ma a volte sono colpiti anche esemplari giovani. Esiste quindi una predisposizione etnica e di linea familiare. Quando un cane è in preda alla torsione gastrica presenta un’intensa salivazione, l’addome diventa duro e doloroso alla palpazione, tentando continuamente di vomitare. Nella fase successiva il cane si distende al suolo, l’addome si gonfia rapidamente e il respiro diventa difficoltoso. Se non si interviene con rapidità il cane può andare incontro alla morte; è necessario quindi portarlo con urgenza dal veterinario e nel mentre mantenerlo al caldo, in una posizione che gli consenta sia di vomitare che di respirare meglio. Dato che il fenomeno potrebbe ripresentarsi, è necessario sorvegliare l’animale per almeno 48 ore. Volendo descrivere quello che realmente succede nella maggior parte dei casi durante la fase in cui si verifica l'alterato posizionamento dello stomaco, dirò che consiste in una rotazione dello stomaco intorno al proprio asse maggiore, ovvero quello longitudinale e che avviene in senso orario guardando il cane da dietro. Può ruotare di 90°, di 270° o di 360° con conseguente gravità proporzionata al grado di torsione. Inoltre quasi sempre succede che nel momento in cui lo stomaco subisce il traumatico processo di torsione, si ha contestualmente che per trascinamento viene coinvolta anche la milza ( a causa del legamento gastro-splenico lasso) e così anche quest'altro organo subisce un radicale cambiamento di posizione. Fra le cause predisponenti alla torsione dello stomaco vanno evidenziate la voracità di taluni soggetti, l'aerofagia, la somministrazione di un pasto unico ed abbondante fatto spesso per tempi lunghi e con alimenti grossolani e poco digeribili. Un'altra causa ritenuta responsabile che in molti casi può essere considerata predisponente è l'improvvisa ingestione di una grande quantità d'acqua, soprattutto se bevuta subito dopo il pasto; inoltre sono da evidenziare le possibili disfunzioni a carico del piloro e la lassità a carico del legamento gastroepatico. Una ulteriore causa consiste nel far correre e saltare disordinatamente e sconnessamente il cane subito dopo l'ingestione di grandi quantità di cibo e acqua. I cani di grande taglia hanno un sistema digerente molto sensibile, il minimo stress può provocare loro diarrea o feci molli. E’ assolutamente consigliabile dopo i pasti, al fine di consentire al cane una buona digestione, lasciarlo a riposo per minimo 2 ore.


Una dieta equilibrata cucinata in casa dovrebbe essere così composta:

• 50% parte proteica cotta (perché più facilmente assimilabile)

• 25% carote bollite (mai patate e piselli)

• 25% carboidrati (riso e/o pasta soffiata)

• 1 cucchiaio di olio di semi di mais al giorno

Gli inconvenienti della pappa “fatta in casa” sono:

• la scomodità • una massa troppo stomaco

• nonostante il

voluminosa e quindi poco digeribile, con rischio della torsione dello

nostro impegno, molto difficilmente riusciremmo a preparare una razione sana ed equilibrata.


DIETE PRECONFEZIONATE Vantaggi:

• comodità, praticità • facile gestione dell’apporto Kilo calorico di cui il cane ha bisogno • costo: è stato calcolato che quotidianamente costa meno • si può scegliere tra secco e umido. L’umido e il secco contengono le stesse cose (in fase di crescita è consigliabile cibare il cucciolo con l’umido)

• maggiore appetibilità e digeribilità N.B.: Il passaggio da un alimento ad un altro deve avvenire gradualmente, nell’arco di 5-10 giorni: si consiglia di mescolare il nuovo prodotto all’alimento a cui il cane è abituato, aumentando gradatamente la proporzione fino a sostituirlo completamente

CROCCHETTE : Le crocchette vengono cotte sotto pressione, e quindi deidratate. Il grassi e/o idrolizzati sono applicati in superficie per renderle più appetibili. Sono da preferire dai sei mesi in poi. Il vantaggio delle crocchette è determinato dal fatto che se il cane è inappetente, possono essere riproposte senza che perdano il loro apporto proteico. Le crocchette non vanno mai bagnate, in quanto aumenteremmo la massa ingerita che verrebbe attaccata dai succhi gastrici. Le crocchette bagnate hanno poi l’inconveniente di non poter essere riutilizzate. UMIDO: Il cibo in scatola, appetibile per molti cani, non richiede però un sufficiente uso di denti e gengive. Per i cani infatti è meglio masticare e spezzare il cibo. Oltre al costo, decisamente più elevato del secco, ha l’inconveniente che se non viene consumato subito, tende a contaminarsi. N.B.: Il passaggio dall’umido al secco deve avvenire in modo equilibrato per conservare l’appetibilità del cane e per l’adeguamento della flora batterica. Gli alimenti disidratati aumentano la sete del cane, che deve quindi avere sempre a disposizione una ciotola piena d’acqua fresca e pulita.


Per avere un cibo più appetibile: ¾ aumentare la quantità di sale. Nel cane, come nell’uomo, l’eccesso di sale può causare un aumento della pressione. Alimenti di cattiva qualità ne contengono una quantità eccessiva. ¾ aumentare la quantità dei grassi (senza esagerare, in quanto troppo grasso mette sotto sforzo il fegato e fa ingrassare il cane). ¾ utilizzare degli idrolizzati proteici: sono molecole spruzzate sulle crocchette sotto forma di profumo che poi svanisce, allo scopo di stimolare l’appetito del cane. Gli idrolizzati aumentano l’appetibilità sino all’80% - 85%.

Additivi pericolosi: L’acido benzoico ed i benzoati, usati come conservanti negli alimenti per l’uomo, sono dannosi per i cani, che non sono in grado di detossificare queste sostanze. Il glicopropilene, un tempo accettato negli alimenti a basso livello di umidità, oggi non è più usato per il suo effetto sui globuli rossi.

Pollo……………………. 70 g Fegato………………… 30 g Riso…………………… 140 g Farina d’ossa sterilizzata 10 g Sale iodato ……………. 5 ml Olio di girasole e di mais 2 g

Cuocere il riso, la farina d’ossa, il sale e l’olio di mais in un volume d’acqua pari al doppio del loro, per 20 minuti. Si aggiungano il pollo ed il fegato, cuocendo ancora per 10 minuti. Si lasci raffreddare prima di darlo al cane. Questa ricetta fornisce circa 800 kilocalorie, sufficienti per il sostentamento giornaliero di un cane di 10 kg. L’energia è data per il 17% delle proteine, per il 31% dai grassi e per il 53% dai carboidrati, sul peso a secco. Le ossa: i cani amano le ossa. Masticare un osso serve a rinforzare i muscoli delle mandibole, massaggiare le gengive e pulire i denti. Sfortunatamente, le ossa possono anche provocare seri danni agli organi interni e rotture di denti. Se proprio vogliamo dare delle ossa, è consigliabile dargliene soltanto di quelle molto dure, non permettendo al cane di diventarne ghiotto.


Per cani affetti da displasia all’anca:

I cani che pesano oltre i 25 kg sono soggetti a problemi alle articolazioni che pregiudicano i loro movimenti ed il loro benessere generale. Per questo motivo oggi ci sono in commercio degli alimenti specifici arricchiti con glucosamina e condroitinsolfato per articolazioni e cartilagini più sane e con L-carnitina per muscoli più forti e per mantenere un peso ottimale, senza pregiudicarne l’appetibilità. Per i cani di peso inferiore ai 25 kg, ci sono in commercio delle crocchette di dimensione più piccole.

Per cani con problemi di peso:

un cane domestico è considerato “sovrappeso” se supera il peso ideale del 15% e obeso se supera il peso ideale di oltre il 15%. Per cani con problemi di peso vi è in commercio la linea light con meno grassi, a basso contenuto calorico.

Per cani con problemi dermatologici:

per cani con problemi di allergie alimentari, vi sono in commercio alimenti studiati per loro, senza dover rinunciare al giusto equilibrio nutrizionale e di appetibilità, alcuni esempi sono tonno e riso, agnello e riso e ultimamente anitra e riso che sta dando ottimi risultati. Il riso è privo dell’amido che spesso è la causa scatenante delle allergie alimentari.

Per cagne gravide:

durante la lattazione l’energia della madre deve aumentare. Il suo latte contiene circa il 40% di energia in più di quello di una vacca. Per produrlo, deve contare su un aumento energetico; anche quando i cuccioli riducono il loro bisogno di latte, i fabbisogni energetici sono superiori al 50% rispetto a quelli normali. E’ consigliabile alimentare la futura mamma, 20 gg prima che sgravi, con lo stesso mangime che verrà poi dato ai cuccioli durante lo svezzamento, in modo tale che i cuccioli abbiano già gli enzimi formati.

Da studi di laboratorio, i Veterinari Nutrizionisti hanno da tempo convenuto che i fabbisogni di alcune sostanze nutritive mutano secondo l’età del cane. Un alimento adatto ad un cucciolo può essere dannoso per un cane anziano; ecco perché i prodotti di qualità oggi in commercio sono formulati per assicurare una crescita sana e uno stato di salute ottimale in ogni fase del ciclo vitale del cane.


IL CUCCIOLO: l’alimento ideale per un cucciolo deve essere innanzi tutto estremamente digeribile (poco amido), per assicurare l’equilibrio della flora colica, contenere un tenore ottimale di sali minerali e calcio per lo sviluppo dell’ossatura e una densità energetica controllata per armonizzare l’incremento di peso e consolidamento dell’apparato scheletrico. I cuccioli hanno un fabbisogno di acidi grassi essenziali maggiori rispetto ad un adulto per la lucentezza del pelo. Fino al raggiungimento di una taglia pari alla metà di quella che avrà da adulto, il cucciolo ha bisogno di una quantità di energia doppia rispetto a quella usata per il mantenimento corporeo. Durante la crescita il cucciolo necessita di un incremento energetico pari al 50% del normale. Il lungo periodo di crescita dei cani di grande taglia, li rende più esposti a problemi articolari. Per evitare tali patologie è assolutamente consigliabile evitare di sottoporre il vostro cucciolo a esercizi fisici troppo intensi e troppo precocemente. ADULTO MANTENIMENTO Le ceneri: è una voce che troviamo tra gli “ingredienti” elencati nella confezione. Le ceneri sono ingredienti che il cane non assimila, quindi non danno alcun apporto proteico. Ciò provoca feci molli e voluminose. Pertanto in senso assoluto tutti quegli alimenti che hanno un elevata percentuale di ceneri e/o conservanti non sono da annoverare tra i migliori L’integrazione di frutto-oligosaccaroidi e argilla limitano il rischio di feci molli e diarree. ADULTO ATTIVITA’ Un elevato apporto di grassi consente di resistere alle basse temperature. L’olio di copra consente di limitare il rischio di crampi muscolari e l’integrazione di glucosamina e condroitinsolfato aiuta a proteggere le articolazioni. ANZIANO: In commercio vi sono gli alimenti denominati senior che, oltre ad avere un apporto proteico più basso in quanto si presuppone una attività fisica ridotta, hanno un basso contenuto di fosforo allo scopo di ridurre l’insufficienza renale. La motivazione dell’innalzamento della vita media di un cane è senza dubbio da attribuire alle scoperte scientifiche in campo veterinario ma anche agli aspetti nutrizionistici. L’integrazione della Taurina favorisce una buona funzionalità cardiaca, così come elevati tenori di vitamine C, E, e beta-carotene aiutano a contrastare gli effetti dell’invecchiamento.


Il calcolo del fabbisogno energetico di mantenimento rappresenta un vero e proprio punto di partenza dal quale derivare tutti gli altri fabbisogni correlati a stati fisiologici o al lavoro. Ciò consente di aggiustare al meglio le dosi consigliate delle varie aziende produttrici di mangimi, aumentando o diminuendo la quantità di cibo in funzione delle necessità. Grazie all’ausilio di queste conoscenze e alle indicazioni di etichetta riportate sulle confezioni degli alimenti, si può calibrare la razione di ogni cane in qualsiasi condizione di vita.

Le quantità indicative, espresse in Kilocalorie, sono riferite a cani adulti. Per stile di vita sedentario si intende quello di un cane che esce di casa legato al guinzaglio, per una breve passeggiata. Per stile di vita attivo quello di un cane che corre libero almeno un’ora al giorno. In zone a clima freddo necessita di un apporto di calorie lievemente superiore.

SOVRALIMENTAZIONE


La sovralimentazione del cane, dovuta al controllo inadeguato delle porzioni e bocconcini ad elevato contenuto calorico, oltre a portare l’animale in “sovrappeso” e/o all’obesità, con tutto ciò che ne deriva, influisce negativamente sui suoi comportamenti. Infatti un cane che caratterialmente risulta pigro e apatico, se sovralimentato, avrà la tendenza a dormire a lungo, sarà lento nei movimenti e di cattivo umore, e ciò influenzerà negativamente anche la sua autostima. Un cane agitato e nevrile invece, se sovralimentato, aumenterà sensibilmente il suo stato sfociando, nei casi più gravi, in elevati stati di stress e aggressività dell’animale; un cane alimentato con 3.000 kilocalorie giornaliere con un attività fisica limitata, sfogherebbe l’energia in eccesso su se stesso con comportamenti autolesionistici (se introverso), su oggetti (se estroverso).

I cani non sono fatti per la vita di città; la considerano noiosa e poco stimolante. Il momento più eccitante spesso diventa l’ora del pasto. Spesso non permettiamo al nostro cane di effettuare l’esercizio fisico che dovrebbe e per questo ci sentiamo colpevoli, e quindi cosa facciamo? Diamo loro spuntini, aggiungendo cibo ad altro cibo. Intanto, la forma così detta a “clessidra”, inizia a scomparire; visti dall’alto spalle e fianchi si allargano. Se il cane è grasso, occorre intervenire alla radice del problema, quindi:

Giochiamo di più con lui

Stimoliamolo maggiormente sia fisicamente che mentalmente

• Aumentiamo l’attività fisica gradualmente (Trekking, corsa, agility, nuoto ecc.) L’obesità e/o il sovrappeso del cane sono una patologia seria e quanto mai frequente. L’obesità, oltre ad arrecare danni alle articolazioni, può arrecarne al cuore e ai polmoni; senza considerare i maggiori rischi nelle anestesie e interventi chirurgici.


Un cane di media taglia può arrivare facilmente fino a 14 anni di età, tuttavia bisogna considerare, per questo dato, un cane in peso forma, in buone condizioni fisiche ove i piccoli problemi legati all’età non determinano significative alterazioni del suo benessere. L’obesità, infatti, può favorire l’insorgenza di disturbi come minore resistenza allo sforzo fisico e problemi articolari. Se un cane porta più peso di quanto possa, corre il rischio di rottura del legamento crociato, tra i 7 e i 10 anni di età, nonché risulta essere maggiormente a rischio di patologie quali diabete mellito, cardiopatia, disturbi della pelle, difficoltà respiratorie, artrite.

Come riconoscere i segni premonitori dovuti all’eccesso di peso del cane:

•impossibilità di sentire le costole • perdita della linea della cintura • difficoltà a camminare • lentezza dei movimenti • dispnea • cattivo umore • tendenza a dormire a lungo


Se il cane risulta emaciato o magro, è opportuno consultare il veterinario. I cani ben accuditi raramente sono sotto peso a causa della dieta. Spesso la motivazione è di tipo medico. Se viceversa il cane fosse in sovrappeso o obeso, la colpa spesso è sempre del padrone. EMACIATO: costole in evidenza, assenza di stato di grasso, curva addominale severa, ossa alla base della coda in evidenza, senza tessuti tra ossa e pelle e assenza di grasso addominale MAGRO: costole ricoperte da un sottile stato di grasso, vita evidente oltre le costole, ossa alla base della coda evidenti e ricoperte da uno strato minimo di grasso e grasso addominale minimo. SOVRAPPESO: Costole non evidenti, coperte da uno strato grasso, vita visibile con difficoltà, ossa alla base della coda coperta da un moderato strato di grasso e grasso addominale moderato. OBESO: Costole non visibili a causa dello strato di grasso, vita non visibile, addome disteso, ossa alla base della coda difficili da individuare e grasso addominale presente in notevole quantità. IDEALE: Strato di grasso sottile sulle costole, la vita è evidente, le ossa alla base della coda sono coperte da un sottile strato di grasso, con grasso addominale minimo.

La condizione del corpo (ed anche l’obesità), viene influenzata in modo determinante dai fattori genetici; infatti alcune razze come i Cocker , i Basset Hounds, i Beagle, i Bassotti, i Labrador Retrievers, i Collies e i Rottwailer sono più soggetti all’obesità. Se il vostro cane appartiene ad una di queste razze, occorrerà prestare attenzione alla quantità di cibo somministrata.


Un buon Educatore Cinofilo deve essere in grado di dare precise indicazioni in materia di caratteristiche morfologiche, caratteriali e attitudini riguardanti i cani. Lo scopo è di aiutare chi desidera acquistare un cane, a condurre la scelta giusta. Diventa così importante considerare sia le caratteristiche del futuro proprietario sia quelle del cane. Per poter offrire il servizio di consulenze orientative sull’acquisto del cucciolo è necessario conoscere le caratteristiche caratteriali, l’indole e le attitudini delle razze canine oggigiorno disponibili. E’ evidente che risulta difficile conoscere nel dettaglio proprio tutte le razze, tuttavia è di basilare importanza avere un panorama sufficientemente ampio per poter rendere disponibili i dati richiesti. La seconda fase è rappresentata dal segnalamento (identificazione) della persona, cioè una sorta di raccolta dati riguardanti il tipo caratteriale, le attitudini, le condizioni ambientali, il modo di vita, la composizione della famiglia con particolare attenzione alla presenza di bambini o persone anziane. Tutto ciò facilità l’identificazione del tipo di cane adatto alla persona e dà modo di rilevare se le caratteristiche del proprietario possono soddisfare le attitudini e l’indole del quattro zampe. Anche i gusti estetici hanno la loro importanza: il cane proposto deve piacere al futuro proprietario ed incontrare il favore di tutta la famiglia. L’analisi deve considerare anche il budget di acquisto disponibile, il mantenimento e le cure necessarie e l’educazione da garantire al cane. Inoltre è buona norma sapere quelle che sono le aspettative e gli eventuali “usi” a cui il cane, in età adulta, sarà introdotto. E’ compito dell’educatore cinofilo suggerire al futuro proprietario le tecniche di accoglienza e di inserimento del piccolo cane in famiglia e gli effetti di un buon allevamento sulla psiche del cane. Normalmente non si suggerisce una sola razza adatta, ma si indica un pool di razze che per caratteristiche hanno maggiore possibilità di incontrare il favore del proprietario e di meglio adattarsi alle condizioni ambientali e sociali. Se l’abbinamento tra cane e padrone è ottimale, saranno ridotte al minimo le incomprensioni e la relazione risulterà improntata sull’armonia e sulla cooperazione. Un buon educatore cinofilo nell’ambito delle sue possibilità di consulenza, può aiutare il nuovo proprietario a scegliere il cucciolo all’interno della cucciolata ed offrire la propria assistenza nell’individuazione del soggetto adatto.


Caratteristiche del proprietario (sportivo o sedentario) Caratteristiche del cane (indole e attitudine) Condizioni ambientali nelle quali si intende accoglierlo (giardino o appartamento) Il gusto estetico Il budget disponibile all’acquisto e al successivo mantenimento La scelta del cucciolo all’interno della cucciolata da cui proviene, individuando il soggetto più adatto Le aspettative e/o gli usi cui il cane in età adulta sarà introdotto Le tecniche di accoglienza ed inserimento del cucciolo nells sua nuova famiglia di adozione.

Se l’abbinamento tra cane e padrone sarà ottimale, le incomprensioni saranno ridotte al minimo e la relazione risulterà improntata sull’armonia e sulla cooperazione.


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