Tendenze Nautiche - Agosto 2016 Numero 3

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TENDENZE NAUTICHE

Agosto 2016 - Numero 3

Le dieci spiagge più “salate” d’Italia

Pubblicazione mensile on line gratuita sul sito web www.tendenzenautiche.com e issuu.com

Quanto costa prendere il sole

Sardegna da vivere e amare tutto l’anno Intervista esclusiva a Morandi, l’uomo che detta le regole del Turismo sull’isola La La Maddalena Maddalena ee la la Sicilia Sicilia di di Camilleri Camilleri Due Due viaggi viaggi da da sogno sogno nel nel mare mare italiano italiano Navy Stars punta sulla nautica ecologica e di qualità

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L’Editoriale

Sommario

di Gianluigi Basilietti

Nautica, quale futuro?

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ddio a Confindustria Nautica per sempre. L’hanno detto alcunidei big italiani del settore, sbattendo definitivamente le porte in faccia a Ucina: “Troppo immobile” e approdando così in pianta stabile in Nautica Italiana, associazione nata un anno fa. Uno strappo netto che apre degli scenari nuovi nella geopolitica industriale della nautica italiana, anche in vista dei grandi eventi in calendario, a cominciare dal Salone nautico di Genova in programma a settembre. Adesso è evidente che ci sono due grandi gruppi contrapposti a contendersi il ruolo di guida del settore. E il rischio maggiore è che nel fronteggiarsi in termini politici si possa perdere di vista la realtà delle cose e quindi sacrificare in nome della leaderchip alcune questioni di vitale importante per la nautica stessa. E poi si viene a creare una impasse non di poco conto: chi sarà l’interlocutore privilegiato con il Governo? Sarà la storica Confindustria o la neonata Associazione? Da una parte c’è il blasone, dall’altra i grandi gruppi. Cosa accadrà è del tutto imprevedibile. La diplomazia è al lavoro, ma ricomporre la frattura è cosa complicata. Il rischio di andare verso una situazione di stallo è enorme e si sa, in tempi come questi l’immobilismo è deleterio, l’hanno detto anche i 15 che sono usciti. Non facciano lo stesso errore.

12-13-15-16 La Sicilia di Camilleri: tra dune, sabbia ocra e mare cristallino 17

Le spiagge più care d’Italia

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Navy Stars, intervista all’ad Giuseppe Ghezzi

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News di tendenza

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Direttore responsabile Gianluigi Basilietti Società editrice BC srl Hanno collaborato Tatiana Scarinci -Alexandra Vincis - Francesca Rizzi Kamila Tvarogova - Roberto A. Basili

Grafica O.G. Registrazione Tribunale Tempio Pausania 21 marzo 2011 n.1 Residenza società Sottopiazza Porto Cervo 07021 Porto Cervo (OT)

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Una Sardegna da vivere tutto l’anno

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INTERVISTA ESCLUSIVA A FRANCESCO MORANDI

L’assessore regionale al Turismo: disposti incentivi e strategie perché l’isola possa recitare un ruolo di primo piano sui mercati nazionali e internazionali

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ssessore Francesco Morandi quale è lo stato di salute del settore turistico in Sardegna? “Il turismo sardo gode di ottima salute, sia dal punto di vista dell’appeal della destinazione Sardegna e del suo conseguente posizionamento sui mercati nazionali e internazionali, sia per quanto riguarda la strutturazione dell’offerta turistica del territorio. Lo dimostrano chiaramente i dati ufficiali: negli ultimi due anni l'isola ha incrementato i flussi turistici di circa il 20 per cento rispetto al 2013. L’anno scorso gli arrivi in Sardegna sono stati due milioni e 600 mila, le presenze registrate nelle strutture ricettive oltre 12 milioni e 500 mila, quasi un milione in più rispetto all’anno precedente. Gli operatori hanno dimostrato di sapere reagire alle difficoltà del passato e la Regione ha investito risorse importanti per la promozione del turismo regionale,

di Gianluigi Basilietti Francesco Morandi L’assessore al Turismo della Regione Sardegna

tanto sul mercato nazionale che sul mercato internazionale, con ottimi risultati nei mercati-obiettivo: i Paesi di lingua tedesca (Germania, Svizzera ed Austria, in specie), Regno Unito, Paesi Bassi e Paesi dell'est Europa. L’avvio di stagione 2016 ha rappresentato un test superato a pieni voti, facendo registrare un trend di arrivi e presenze in ulteriore crescita. Le previsioni sono incoraggianti e lasciano intravedere un ot-

timo proseguimento grazie soprattutto agli arrivi dall’estero, con un allungamento della stagione sino a tutto ottobre”. La Sardegna nell'immaginario collettivo significa uno dei mari più belli del mondo. Una grande risorsa, ma anche un limite? Insomma, dire Sardegna significa dire solo mare o c'è qualcosa di più?


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Porto Cervo Uno scorcio visto dal mare di una delle località top della Sardegna

“Il marino-balneare è il nostro prodotto di punta, un punto fermo del turismo regionale in termini di attrattività e di numeri generati, intorno al quale stiamo strutturando una serie di prodotti legati alle eccellenze e alle peculiarità dell’isola. Il nostro riposizionamento sui mercati è basato su una nuova strategia che vede al centro la straordinaria qualità della vita in Sardegna, combinazione unica di varie dimensioni qualificanti. I prodotti che completano e supportano il mare sono essenzialmente quelli legati all’ambiente e alla natura, con la valorizzazione degli itinerari nelle aree protette dell’isola; alla cultura e all’identità, attorno alle quali abbiamo definito un cartellone di eventi regionali con programmazione triennale; alla qualità dei prodotti agroalimentari e del cibo, con tutta una serie di percorsi enogastronomici; e al turismo attivo: la Sardegna è una piattaforma perfetta per tutte le attività sportive outdoor e per gli sport del turismo del mare. Tra le proposte rientra anche

quella del turismo nautico, segmento fondamentale per l’isola, sul quale la Regione investe e programma, come in occasione del recente primo Forum del turismo nautico svoltosi a Olbia un mese fa, che ha offerto indicazioni preziose per le azioni di sistema e le attività di promozione. Si tratta ora di valorizzare appieno il comparto e di rafforzare i tematismi scelti nell'ambito di una strategia volta a creare nuove motivazioni di viaggio e diversificare i flussi nel corso di tutto l’anno e su tutto il territorio regionale”. Quali sono le politiche che sta attuando la Regione Sardegna per far sì che il settore turistico possa continuare ad essere uno dei volani dell'economia sarda e nazionale? “L'assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ha investito negli ultimi due anni in efficaci campagne di comunicazione nazionale e sui mercati obiettivo, accreditando e accompagnando gli operatori sul mer-

cato attraverso fiere ed eventi internazionali. Anche la strutturazione di prodotti fruibili specifici, riferiti alle diverse stagioni dell’anno, di cui ho fatto cenno prima, rientra in un piano articolato e complesso, che è stato anticipato da alcune azioni preventive. Tra queste l’avvio della promozione di nuovi temi di vacanza, complementari rispetto al marino-balneare, attraverso il sistema aeroportuale: per la prima volta i tre scali sardi si esprimono in un linguaggio comune, attraverso la promozione di un’immagine coordinata e la creazione di motivazioni di viaggio che, valorizzando le peculiarità di ciascun territorio, hanno una matrice comune nelle dimensioni qualificanti del prodotto Sardegna. L’obiettivo è generare interesse sulle attività da svolgere in Sardegna all’arrivo e fidelizzare i viaggiatori in partenza”. Molti operatori turistici, in particolare quelli legati al mare e alle sue declinazioni,


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stanno lamentando da tempo il fatto che la stagione turistica sia particolarmente corta, cosa si potrebbe mettere in campo perché anche in Sardegna l'arrivo dei turisti possa essere accolto per buona parte dell'anno e non solo in estate? “Considerata la forte stagionalità, l'azione della Regione è concentrata sull'ampliamento dell’attività da maggio a ottobre, attraverso una serie di azioni di incentivazione all’apertura delle imprese e sgravi sul costo del lavoro, accompagnate da una serie di attività promozionali, tradizionali e innovative. In quest’ottica è stato programmato un piano di destagionalizzazione per il 2017-2018, ancora più ambizioso, perché prevede una stagione estesa

da aprile a novembre. Non mancano gli incentivi alle aziende, grazie ai fondi europei disponibili sulla nuova programmazione (20142020): a vantaggio delle imprese che ampliano il periodo di apertura, per la promozione del cartellone regionale degli eventi, per il sostegno al segmento Mice e per l’incentivazione del turismo attivo. Inoltre, ci sono nuove disposizioni in materia di ambiente e urbanistica: anticipazione della pulizia spiagge e allungamento del periodo di installazione di opere amovibili sul litorale. A corollario una serie di azioni affidate ai Comuni, tra le quali apertura gratuita (o abbattimento costi) delle visite ad attrattori ambientali e culturali, organizzazione di un sistema di trasporto locale a disposizione dei turisti,

destinazione della tassa di soggiorno al sostegno di attività turistiche e riconversione di immobili all’ospitalità diffusa. Infine, le azioni affidate a operatori, consorzi e associazioni: ampliamento del periodo di apertura, creazione di open voucher e pacchetti turistici, offerte speciali per target mirati (wellness, famiglie, sport), collaborazione nella promozione dell’offerta”. Altra criticità evidenziata dagli operatori è il caro traghetto per raggiungere la Sardegna. La Regione ha in mente un piano per tentare di calmierare le tariffe qualora le ritenga troppo onerose? “La politica regionale sui trasporti ha obiettivi molto precisi in funzione del rispetto della normativa comunitaria, coordinando e contemperando le esigenze del turismo con quella della mobilità generale. Una strategia che ha riportato i numeri del trasporto marittimo a quelli precrisi, anche grazie a un nuovo rapporto con le compagnie di navigazione con le quali abbiamo condiviso strategie, obiettivi e azioni in vista dell’allungamento della stagione e della creazione di nuovi prodotti e pacchetti turistici. Ora affrontiamo nuove contingenze quanto ai voli low cost, che sono stati importanti nella crescita del turismo estero. La Regione, in accordo con gli operatori, sta lavorando per la crescita dell’attrattività del territorio così da convincere i vettori a investire e aumentare i collegamenti, nell’ottica di incrementare i flussi e offrire possibilità di prolungamento della stagione. Tra le azioni mirate, il già citato progetto di collaborazione integrata col sistema aeroportuale regionale e l’attività di coordinamento dei porti sardi sul turismo croceristico, in fortissima espansione in Sardegna. Il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda, intervitato nel numero di luglio di Tendenze Nautiche, invoca una


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pur in costante e significativo aumento”.

Parco archeologico I resti di Nora

nuova sfida culturale per la Costa Smeralda e per il turismo sardo in generale. Propone di dare una nuova vita e una nuova dimensione ai borghi e ai siti di natura archeologica, passando ad esempio attraverso la creazione di zone a traffico limitato per i paesi o portando all'attenzione i tesori storici del luogo. Pensa che sia la strada giusta? “Il turismo culturale è il segmento col più alto potenziale in termini di generazione di arrivi e presenze nel mondo e in Italia, nello specifico, non a caso la cultura è uno degli assi strategici su cui si basa il piano regionale di destagionalizzazione. Puntiamo con decisione su archeologia, arte, cultura, borghi, produzioni tipiche agroalimentari e artigianali, che sono alla base di un’offerta di turismo esperienziale, che è ciò che richiede il mercato ed è quanto di più vicino a percorsi della qualità della vita della Sardegna. Inoltre, per la prima volta in Sardegna abbiamo definito una programmazione triennale del cartellone di eventi identitari, culturali, dello spettacolo, enogastronimici, dell’artigianato e dello sport, così da garantire un sostegno certo a manifestazioni che rappresentano una forte motivazione di viaggio per i nostri poten-

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ziali turisti. Grazie alla certezza del finanziamento è più facile programmare e promuovere gli eventi in grado di attrarre turisti anche nelle zone interne durante l’arco di tutto l’anno”. Porto Cervo e la Costa Smeralda, pensa che siano davvero utilizzate a fini turistici al massimo delle potenzialità di cui sono dotate o dovrebbero cercare di conquistare nuovi spazi di mercato? In caso come? “La Costa Smeralda è da sempre e più che mai oggi veicolo per la promozione del brand Sardegna in tutto il mondo: la sua notorietà e il suo appeal devono essere valorizzati anche nell’ottica di un rafforzamento della strutturazione dell’offerta turistica del territorio circostante, compreso l’entroterra gallurese, e del prodotto Sardegna nel suo complesso. La Gallura ha recuperato il ruolo di traino dell’economia turistica regionale e dimostra nuovamente la capacità di anticipare le tendenze e gestire i flussi turistici soprattutto internazionali. Rappresenta anche un modello di riferimento per le politiche turistiche dell’isola, considerata la prospettiva di fare crescere gli arrivi internazionali sino ad arrivare al superamento dei numeri del turismo nazionale,

Quale provvedimento suggerirebbe al Governo centrale per fa sì che il turismo diventi la prima grande azienda italiana? “La competenza sul turismo è ancora oggi in capo alle Regioni, che condividono con il Governo e con la rifondata Agenzia nazionale per il turismo - Enit alcuni obiettivi di mercato riferiti soprattutto al posizionamento dal brand Italia, alla valorizzazione degli attrattori culturali e alla promozione su alcuni mercati internazionali. Il Pst (Programma di sviluppo turistico, ndr) che sarà adottato definitivamente a settembre - al quale le Regioni hanno contribuito in maniera determinante - costituisce un primo importante passo per condividere la strategia al quale dovranno seguire azioni concrete nel finanziamento di iniziative di promozione e creazione del prodotto turistico e nel rafforzamento dell’offerta. Occorre poi che il Governo intervenga sulla questione delle concessioni balneari, sfruttando le possibilità offerte dalla recente sentenza della Corte di giustizia Ue per dare certezza agli imprenditori e consentire nuovi importanti investimenti per fare innovazione anche in uno dei comparti turistici più maturi. Non abbiamo soltanto tante idee ma abbiamo già messo in pratica azioni concrete e continueremo a farlo in un’ottica ben strutturata e di sistema secondo la vision che la Sardegna si è data con il piano strategico regionale 20142016, basata sulla sua straordinaria qualità della vita”. Francesco Morandi, 52 anni, è assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna. Fuori dall’incarico istituzionale è professore ordinario di Diritto del Turismo e di Diritto della navigazione e dei trasporti alla Facoltà di Economia, Università di Sassari.


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Alla scoperta de La Maddal www.tendenzenautiche.it


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di Tatiana Scarinci

re 9.15: ci troviamo nell’ufficio Marinasarda di Porto Cervo per le ultime formalità contrattuali. La giornata è ottima, tira poco vento e abbiamo deciso di fare un’escursione all’arcipelago de La Maddalena; un pezzetto di paradiso formato da 7 isole che fanno da ponte tra la Sardegna e la Corsica. Un tempo erano una cosa sola, ma la glaciazione ci ha lasciato queste perle in eredità. Decidiamo di affittare un maxi tender, perché sono imbarcazioni veloci che si prestano ad avvicinarsi alla costa, e noi siamo una bella e allegra compagnia di 8 persone. Sono le 9.30, stiamo lasciando la costa frastagliata della Costa Smeralda. Da Porto Cervo, si naviga per circa 40 minuti a nord ovest, incontrando l’isola di Caprera, famosa per l’auto esilio di Garibaldi dopo l’Unità d’Italia. Prima tappa, uno splendido bagno nella baia di Cala Coticcio, soprannominata dai più “Tahiti” per la conformazione particolarissima delle rocce granitiche erose dal vento e dall’incredibile trasparenza dell’acqua. Avanziamo quanto più possibile lungo la stretta insenatura che porta al piccolo lembo di spiaggia bianca. I colori sono così intensi da far male agli occhi, e non sembra nemmeno di stare in Italia, ma in un qualche paradiso sperduto del pacifico o dei caraibi. Tra un tuffo e una nuotata si è già fatto mezzogiorno, e dobbiamo proseguire alla scoperta di altre meraviglie. Durante il tragitto notiamo che Caprera, come le altre, sono isole quasi disabitate, in cui la natura è allo stato brado. Ma ciò che ci colpisce sono le rocce che a causa dei forti

PARTENZA DA PORTO CERVO CON L’EQUIPAGGIO MARINASARDA SULLA ROTTA DI UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL MONDO TRA BAGNI, NATURA E GASTRONOMIA


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venti, sono state modificate a tal punto da prendere forme umane o animali. Tra una discussione e l’altra, il languorino si fa sentire e, sotto segnalazione del nostro capitano, ci avviciniamo a Porto Massimo per pranzare come dei pascià alla “Scogliera”, dove ci servono dell’ottimo vermentino, e le pietanze sono accompagnate dall’immancabile pane carasau “guttiau” condito con olio di oliva, sale e rosmarino. La tentazione è grande, ma optiamo per un pranzo leggero in modo da poter continuare la nostra avventura senza perderci nulla. La navigazione prosegue più lenta perché si entra nel cuore del parco naturale, e noi ci dirigiamo verso nord alla volta delle isole più settentrionali di Razzoli, Budelli e Santa Maria. Qui restiamo tutti a bocca aperta ad ammirare il panorama. Siamo al Manto della Madonna, una piscina naturale costellata di rocce granitiche di ogni forma e dimensione. Raccontare della bellezza di questo tratto marino è superfluo, perché quello che colpisce è il fondale frastagliato e le mille tonalità del blu e del verde interrotti dal bianco, beige e rosa delle rocce. In lontananza la Corsica è ben visibile e vien voglia

La Maddalena Tre foto che immortalano La Maddalena, sotto a destra l’orso di pietra

di raggiungerla, ma dopo un altro bagno ristoratore, decidiamo di continuare la nostra traversata verso casa. Il sole sta ormai calando, e lentamente navighiamo lungo le isole di Spargi e La Maddalena. Qui si scorgono ancora i resti di quello che fino a qualche anno fa era una base militare Nato e che oggi assomiglia a un villaggio fantasma. Ormai siamo al tramonto, ma facciamo un’ultima tappa. Questa volta è tempo di un aperitivo mondano al “Phi Beach”, a Baja

Sardinia. Da qui, la vista dell’arcipelago è incantevole, e da molti tabloid è considerato come uno dei posti dove si vede il tramonto più bello del mondo. Il sole ormai è dietro alle alture de La Maddalena, ed è tempo per noi di far ritorno in porto. Sulla via del rientro conversiamo con il capitano che ci mostra la roccia dell’orso illuminata dai fari in cima alla montagna. Sembra che ci faccia capolino e ci auguri di tornare presto in questo luogo magico e selvaggio.


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LA SICILIA DI CAMILLERI TRA DUNE E SABBIA OCRA

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IL VIAGGIO

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di Roberto A. Basili

na Sicilia ancora poco nota è quella che si estende da Ragusa a Siracusa: carrubi, fichi d’India, mandorli, ulivi, con un mare africano sullo sfondo. Chilometri di dune modellate dal vento, distese di sabbia bianca, gialla e ocra interrotta da baie, isolotti, promontori, castelli, torri, tonnare, borghi di pescatori. È la Sicilia arida e brulla di Andrea Camilleri. E' qui, nelle terre del Barocco, che il commissario Montalbano ha preso vita. L’appuntamento è a Donnalucata, minuscolo centro che si vivacizza con l’arrivo dei pescherecci e con il mercato del pesce. Sempre lungo la costa salendo verso ovest, la Riserva naturale Foce dell’Irminio, fiume abitato, ai tempi di Plinio il Vecchio, dal dio Mercurio (Hermes in latino, da cui il nome): è una splendida oasi da percorrere a piedi fra canneti, agavi e buganville. E poi ancora spiagge, come quella della vicina Marina di Ragusa, solo in parte con stabilimenti balneari, dove si cena sulla spiaggia a lume di candela. Una lunga striscia di sabbia finissima, mare incantevole; una località fra le più belle dell' isola, con tanto di palme marocchine trapiantate, famiglie in bicicletta, musica; piena di pub, pasticcerie, negozietti. Scendendo verso sud-est, tra muretti a secco, campi di mandorle e fichi d’India, lungo la costiera verso Borgo Sampieri le spiagge si stendono per decine di chilometri e non si vede folla se non nel weekend di mezz’agosto. In contrada Pisciotto, vale buttare un occhio


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Da Ragusa a Noto, da Marzameni a Donnalucata: chilometri di mandorli, fichi d’india, tonnare, borghi di pescatori e meraviglie del Barocco Sullo sfondo un mare cristallino

Marzamemi Il porticciolo e sullo sfondo casa di Vitaliano Brancati

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E TU? NATO DALLA MAGICA MATITA DI ROBERT TRENT JONES, IL PEVERO DETIENE UN RECORD ANCORA IMBATTUTO SULL'EUROPEAN TOUR: IL VINCITORE DELL'OPEN D'ITALIA DEL 1978 , IL SUD AFRICANO DALE HAYES, VINSE CON 5 COLPI SOPRA IL PAR DOPO I 4 GIRI REGOLAMENTARI.

ACCETTI

LA SFIDA? Costa Smeralda

W W W. G O L F C L U B P E V E R O . C O M


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IL VIAGGIO

alla Fornace Penna, monumento di archeologia industriale, “La Mannara” di Montalbano. A Cava d’Aliga, altra location del commissario, il mare è quasi sempre mosso da una brezza leggera, il caldo è africano ma secco e sopportabile, la sabbia morbida come il talco. Sulla costa orientale, la Riserva naturale di Vendicari è un incanto in qualsiasi stagione. Ci si arriva seguendo le indicazioni per Noto-Pachino, oppure da sud doppiando Capo Passero. Dall’ingresso si raggiunge il mare a piedi, tra la vegetazione segnata dal vento e dalla salsedine; la tonnara sovrastata dalla torre d’avvistamento fu abbandonata negli anni Quaranta. Tra erica, ginepro e tamerici, si giunge alla Cala delle Mosche. Un canneto verde chiaro occupa quella che un tempo era la foce di un fiume e la roccia, mangiata dal vento, incornicia la sabbia bianca che sfocia nel mare turchese. Sabbia leggera, acqua limpida e salata ricca di ricciole, cefali, saraghi. L'unico punto di ristoro all’ingresso dell’area protetta offre da bere e un po' di pesce all'ombra dei carrubi. Prose-

Shopping e mare Sopra uno dei tanti negozi tipici che si possono visitare lungo il viaggio, qui a destra la magnifica Cala Mosche con sabbia bianca e acque cristalline

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IL VIAGGIO

guendo in direzione del borgo marinaro di Marzamemi, la strada è una collana di spiagge: San Lorenzo, forse troppo affollata, e poi Spinazza, più ampia, che abbraccia il mare cristallino del golfo di Noto. La tonnara di Marzamemi, con la chiesetta del Settecento che si apre sulla piazza a basole, ingloba casette in pietra viva, tutte con vista mozzafiato. Più avanti la casa di Vitaliano Brancati, che sembra galleggiare sull’acqua.

Vendicari La tonnara vista dal mare

Dove dormire A Donnalucata Hotel Acquamarina 22 camere, in un piccolo hotel situato nel borgo marinaro, su una roccia piatta di fronte al mare. Gli arredi curati evocano lo stile marino. Spiaggia privata. via della repubblica 9, tel. 0932 937922 www.acquamarina.com Doppia 60-100 € A Marina di Ragusa Hotel Miramare 23 camere, alcune con terrazza vista mare, altre affacciate sulla suggestiva piscina con zone idromassaggio, giochi di luce e solarium. Lungomare Andrea Doria 42, tel 0932 615445 www.hotelmiramareragusa.com Doppia 90-180 € A Marina di Noto Villa Mediterranea 15 camere in una bianca villa mediterranea, ac-

cogliente e con grazioso ristorante serale. Accesso diretto alla spiaggia. Viale Lido, tel 0931 812330 www.villamediterranea.it Doppia 80-160 €. A Marzamemi Marzamemi b&b Un grazioso b&b, incorniciato da un incantevole giardino e al riparo dai suoni della movida notturna. 7 camere, tutte dotate di ogni comfort; la nuovissima Ethna è una minisuite con terrazza privata. Via Pozzo Antico 27, tel 333 3701411 www.marzamemibb.it 90-100 €, 150 €

Peccati di gola a Donnalucata Al Molo Pesce selvatico. Da provare la spatola in agrodolce al miele d’arancia. via Perello 90, tel. 0932.937710 a Marina di Ragusa Il Delfino Veranda sul mare e pesce freschissimo. Squisite le trofie alla palermitana con triglie e la ricciola all’acqua di mare. Lungomare Andrea Doria 158, tel. 0932.239183 Caffè delle Rose D’obbligo la brioche con gelato. Ottimi anche i cappuccini e i cornetti con crema di pistacchio.Piazza Duca degli Ab-

bruzzi 25, tel. 0932.239102 a Marzamemi Ristorante Campisi Ambientazione romantica, sul mare accanto alla vecchia tonnara. Ottimi il nudo di gamberoni, una festa per sensi, e i busiati freschi con bottarga di tonno. Via Marzamemi, 12 tel. 34694203223 0931.84.11.66 Bar Pagoda, granite di caffè, melone, gelso, mandorla o fico, e tavoli sul mare. Rito da ripetere per la prima colazione, quando si completa con panna montata e grandi brioche


Le spiagge più “salate”

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I dieci lidi attrezzati più cari d’Italia secondo il Codacons: a Venezia per un solo giorno si arriva a pagare anche 355 euro. Porto Cervo è al quarto posto di Tatiana Scarinci

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ifi in spiaggia, servizio ristorazione di lusso ai lettini, cassaforte per mettere al sicuro i gioielli, teli mare personalizzati, ricarica cellulare in spiaggia, accesso esclusivo. Non stiamo parlando di hotel di lusso. La nuova moda sono le spiagge esclusive, in cui per accedervi si paga fino a 350 euro al giorno. Così, anche quest’anno, ecco le 10 spiagge più care in Italia, dove “il mare, in alcune località, diventa particolarmente "salato". Parola di Rienzi, presidente Codacons che ha effettuato il sondaggio. La regina del

caro spiagge nel Bel Paese è Venezia, dove a “Spiaggia Des Bains”, la capanna con un lettino, 2 sdraio, tavolino, 4 seggiole e 3 teli da mare si paga fino a 355 euro al giorno. Se pensate che sia la Sardegna la meta più cara, a sorpresa Porto Cervo risulta solo al quarto posto con 250 euro per una giornata al mare; è preceduta dalle toscane Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Seguono le spiagge di Lerici con 230 euro al giorno, Argentario, dove una tenda con 4 lettini, una sedia, una cassapanca, 4 teli da mare costano 120 euro. Il Salento, Capalbio e Capri segnano il fanalino di coda, dove 1 lettino costa 28

euro. I dati indicano una ricerca nello sviluppo dei servizi nella nicchia del lusso, un settore che non ha mai conosciuto flessioni al ribasso, ma se possibile, si è rafforzato nonostante la crisi globale. Il motore di ricerca viaggi Kayak.it ha analizzato i propri dati per mostrare le spiagge preferite per le fughe estive di questa estate 2016, che vede crescere a doppia cifra la voglia di vacanze al mare in Italia, sia tra gli stranieri (+36%) che tra gli italiani (+19%). E a fronte di una domanda sempre crescente bisogna prepararsi, e farlo bene. Diversificare è la parola chiave, ma la pace e la tranquillità del mare estivo in Italia si paga a caro prezzo.


Nasce Latitudine Arbatax

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Confindustria Sardegna Centrale mette insieme sei aziende del comparto nautico per delinerare un “patto” che porti a un nuovo sviluppo

asce Latitudine Arbatax, la prima vera rete di imprese del settore nautico presente in Ogliastra. Ne fanno parte sei aziende che, tutte insieme, possono contare su un fatturato di 7,5 milioni di euro e su 109 addetti. Latitudine Arbatax è stata promossa e costituita da Confindustria Sardegna Centrale e l’iniziativa, presentata nel porto turistico di Arbatax, resta aperta anche a possibili altre adesioni. Insomma, chi si vorrà aggiungere alla rete sarà il benvenuto. Al momento ne fanno

parte Turismar (gestione porto turistico), B. Metal (manufatti in vetroresina, carpentieristica), Nautica Cls Design and Construction (costruzione e manutenzione natanti), Arbatax Boat Service (rimessaggio, refitting, allestimento, manutenzione e assistenza), Flamar Vacanze (servizi turistici), BC Marinasarda (noleggio, servizi, assistenza, allestimento e refitting). Tra gli obiettivi delle sei azienda c’è anche la creazione di un marchio della filiera della nautica da diporto, teso a favorire la promozione del comparto attraverso azioni congiunte di carattere nazionale e internazionale

anche in sinergia con altri territori. Latitudine Arbatax presterà molta attenzione anche alla ricerca di nuovi mercati stranieri e a progetti che riguardano l'innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il faro da seguire è un nuovo sviluppo turistico che possa trovare anche dei collegamenti con le realtà locali. Secondo i dati forniti nel corso della conferenza stampa - era presente fra gli altri anche il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, e gli imprenditori delle imprese coinvolte - la Sardegna è al nono posto in Italia nel settore nautico tra imprese e addetti.


“Nautica di qualità ed ecologica, i piani di Navy Stars”

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L’ad Giuseppe Ghezzi: lavoriamo già per il 2017, ci presenteremo con nuove barche e nuovi servizi

autica di alto livello e soprattutto ecologica. Giuseppe Ghezzi (nella foto), amministratore delegato di Navy Stars - società di servizi per il settore bancario specializzato nel recupero, refitting e gestione del parco nautico delle società di leasing - ha chiara la mission: “Abbiamo acquisito il 51% di Bc srl - Marinasarda di Porto Cervo e la nostra attività si è ampliata anche al mondo del servizio a noleggio di imbarcazioni, oltre ad essere impegnati nella costruzione di mezzi propri. Le linee guida a cui ci ispiriamo sono essenzialmente due: offrire barche e servizi con livelli qualitativi molto alti e rispetto dell’ambiente marino”. Tutto questo si traduce “nella ricerca costante di nuove soluzioni, per quanto riguarda l’am-

biente abbiamo puntato su delle navette che monteranno motori ibridi e potranno così raggiungere pure quei posti incantati dove ad altre imbarcazioni è vietato andare. Sono due anni che i nostri tecnici sono allo studio di questi motori ecologici e posso assicurare che saranno un’innovazione assoluta”. Intanto i lavori per la costruzione di nuove imbarcazioni nei cantieri di Arbatax e Castellammare di Stabia continuano, “stiamo realizzando - spiega Ghezzi - due 18 metri che presenteremo nella prossima primavera e un 22 e un 25 metri che invece vedranno la luce a Cannes nel 2017”. E il prossimo anno sarà anche determinante per Marinasarda e gli altri hub dislocati nel Mediterraneo. “Non ci sono dubbi, il 2017 dovrà essere l’anno della consolidazione di quanto di buono abbiamo fatto fino a oggi in questa stagione. Marinasarda fa registrare un più 20% che

è in linea con le nostre aspettative sottolinea l’ad - e l’obiettivo per il prossimo anno è aumentare i volumi di un altro 20%, col modello Marinasarda che sarà esteso completamente all’hub di Santa Maria di Leuca (qui di recente abbiamo costituito la società Armatori salentini) dove metteremo a disposizione anche delle imbarcazioni per delle escursioni fino alle isole greche. Potenzieremo poi anche Castellammare e quindi il golfo di Napoli”. Ma per il 2017 ci potrebbe essere un’altra grande novità, “stiamo lavorando per rimettere in mare la Latitude, conosciuta anche come la Navetta di Hitler. Il suo restauro è in corso nel cantieri di Arbatax e quando sarà pronta potrà essere utilizzata anche per crociere in primavera, visto che stiamo parlando di un 40 metri in grado di affrontare viaggi importanti offrendo a bordo il top dei servizi”, parola di Ghezzi.

"LA SCOGLIERA" LA MADDALENA ISOLA DI CAPRERA

PALAU

PORTO QUATU

PORTO CERVO

CALA DI VOLPE

ARZACHENA

RESTAURANT & BEACH "LA SCOGLIERA" VERA CLASSE SAPORI E SAPERI DELLA SARDEGNA

© Studio Lomax

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PORTO ROTONDO

Situato nella spettacolare cornice di Porto Massimo, di fronte alla mitica Caprera ed a poche miglia di navigazione dalla Corsica e dalla Costa Smeralda, lo si può considerare tra i luoghi d’incontro più esclusivi della Sardegna, frequentato dal Jet set internazionale. Ideale per celbrare venti, incentives, meeting, riunioni d’affari e intimi tète a tète. La nostra cucina raffinata trae ispirazione dalla cultura e dalla storia marinara, sarda e mediterranea. A disposizione dei clienti campo boe e servizio tender.

Nestled into a spectacular frame of Porto Massimo, overlooking mythical Caprera’s island and a few miles away from Corsica and Smeralda Coast, considered amongst one of most exclusive meeting spot in Sardinia and international Jet Set’s hangout. Ideal location for celebration, events, incentives, meeting, business meeting and intimate tète a tète. Our finest cuisine draw inspiration from culture and maritime, Sardinien and Mediterranean’s history. Available for our clients mooring buoy and tender service.

Cucina sempre aperta dalle 12:00 alle 24:00

Kitchen open from 12 to 24.

LATITUDINE 41° 15' 49" NORD - LONGITUDE 9° 25' 67" EST

ENJOY YOUR PARADISE

E DEL MEDITERRANEO

GOLFO ARANCI

OLBIA

RESTAURANT "LA SCOGLIERA" Località Porto Massimo 07024 LA MADDALENA (SS) Tel. +39 347.9893578 Tel. +39 393.3353334 info@restaurantlascogliera.com www. restaurantlascogliera.com


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Costa Smeralda: Homes that inspire beautiful lifestyles

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L’addio dei “big” a Confindustria

In kayak per “Il mare che unisce”

Azimut, Baglietto, Perini e Ferretti e altri undici grandi marchi escono da Confindustria. Il motivo? “L'organizzazione è immobile e vecchia”. Così il 22 luglio si è consumato l’addio definitivo dei grandi marchi della Nautica italiana all’associazione degli industriali. Dopo essere usciti da Ucina Confindustria Nautica un anno fa, dando vita alla associazione Nautica Italiana, i principali gruppi del settore (tra cui Azimut, Baglietto, Perini e Ferretti) abbandonano definitivamente l'organizzazione. Ucina ha risposto alla decisione dei quindici definendola “surreale”.

Veterinari, ricercatori e volontari dell'associazione "Il mare che unisce", a bordo di kayak, hanno raggiunto la riva di Tunisi. Il messaggio che hanno portato è quello di pace attraverso la sicurezza alimentare e l'incentivazione della dieta mediterraea. Il gruppo di kayakers è partito da Agropoli il 25 giugno ed ha percorso le rotte di sbarco dei migranti. “Il nostro obiettivo - ha spiegato Raffaele Bove, presidente dell'associazione - è rafforzare il dialogo interculturale tra realtà diverse, a partire da un elemento che unisce tutti: la dieta mediterranea”.

LA NAUTICA RIPARTE DA GENOVA

D

al Salone Nautico di Genova ci si aspettano, quest’anno, risultati molto positivi. Almeno stando alle previsioni di Ucina Confindustria Nautica. L’edizione numero 56 del Salone Nautico internazionale si svolgerá dal 20 al 25 settembre e, nonostante le polemiche che hanno agitato il mondo della nautica negli ultimi giorni di luglio e che hanno portato all'uscita di 15 grandi marchi da Confindustria, il Salone si preannuncia con numeri positivi: il 21% in più di conferme di partecipazione rispetto all'edizione del 2015, un aumento degli investimenti degli espositori del 57% , un aumento del 5% delle imbarcazioni a vela esposte e, non da ultimo, un ritorno di molti marchi stranieri. “Siamo convinti - dice la presidente di Ucina, Carla Demaria, durante la presentazione della rassegna il 25 luglio - che il Salone sia quello di cui il settore ha bisogno. Ha retto in situazioni difficilissime con il crollo del fatturato della nautica dal 2008 al 2014 e oggi ci sono le condizioni migliori per la ripartenza, con una previsione di crescita del fatturato nautico del 7,5% nel 2016”.

Mari e coste secondo il Wwf

CO2: anche i pesci soffrono

Il cambiamento chimico delle acque della sfera terrestre, causato dall'aumento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, influisce sulla riproduzione dei pesci. Lo ha dimostrato uno studio dell'Università di Palermo condotto seguendo le emissioni vulcaniche sottomarine dell'isola di Vulcano. La ricerca, pubblicata sulla rivista Royal Society Proceedings B, ha svelato che il maschio mantiene un livello di paternità simile alle concentrazioni di anidride carbonica attuali e, spiega il ricercatore Marco Milazzo, “La ridotta capacità di accoppiarsi in condizioni di alta CO2 è motivo di preoccupazione”.

Pubblicato il 5 agosto, il dossier “L'ultima spiaggia” del Wwf dipinge un quadro negativo della situazione dei mari italiani: oltre duemila chilometri di costa sono stati cementificati negli ultimi 50 anni, fattore critico insieme al sovrasfruttamento della pesca e alle attività di estrazione degli idrocarburi. Il dossier individua 4 aree strategiche da cui ripartire: Mar ligure e arcipelago toscano, Canale di Sicilia, mare Adriatico settentrionale e Canale di Otranto aree di particolare pregio per la biodiversità e con un buon grado di naturalità.

Pagina a cura di Francesca Rizzi


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