Tendenze Nautiche - Gennaio 2017 Numero 8

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Gennaio 2017 - Numero 8

Pubblicazione mensile on line gratuita su tendenzenautiche.com e isuu.com

IL VIAGGIO

Scopri Opatija La perla della Croazia LO SPORT

Passione pesca d’inverno Le tecniche

Barche, mare e turismo un anno da vivere con

MARINASARDA

Paolo Andreozzi: ora un grande evento a Porto Cervo Noi penalizzati dai noleggiatori occasionali

LA COSTA SMERALDA PARLA SEMPRE PIÙ INGLESE CON QATAR HOLDING


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Costa Smeralda, Sardinia The Island of Longevity

Cervo Hotel

destinationcostasmeralda.com / costasmeraldavillas.com

Elegant, warm and inviting, Cervo Hotel is the heart of Costa Smeralda’s most exclusive village, Porto Cervo. The hotels’ restaurants and bars offer the chance to savour the essence of the ‘piazzetta’ life: the legendary marina, the glamorous boutiques and world-famous events. hotelcervocostasmeralda.com

Hotel Cala di Volpe

Hotel Romazzino

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Between emerald waters and a verdant tropical garden lies Hotel Romazzino, an enchanted Mediterranean paradise on a lengthy beach of the finest sand. The essence of unrivalled indulgent relaxation. romazzinohotel.com

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Sommario 4 editoriale di Gianluigi Basilietti

Un 2017 di regole certe e giuste

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emplificare la macchina della burocrazia è la cosa principale da fare. Un ritornello che da decenni si rincorre di bocca in bocca tra i vari politici di turno che hanno avuto in mano le sorti dell’Italia. Passano gli anni, ma nulla cambia. A dire il vero per la nautica italiana qualcosa è anche cambiato, ma in peggio. Anche se l’ultimo Governo Renzi aveva in parte corretto gli errori grossolani del passato e in particolare del periodo del premier Monti. Ma quello che si sta facendo non è ancora sufficiente. L’associazione Nautica Italiana ha stilato un “Manifesto” in cui ha inserito un elenco di priorità che non possono essere più rimandate. Tra queste c’è il nodo della fiscalità e della trasparenza, ma vengono avanzate anche richieste specifiche per lo sviluppo del settore. Paolo Andreozzi, nelle pagine che trovate sfogliando questo numero di Tendenze Nautiche, solleva un altro problema, quello del noleggio occasionale. Introdotto per tentare di arginare il fenomeno del noleggio abusivo, sta comunque creando dei danni importanti a chi invece fa questo lavoro professionalmente. Un tema, questo, tutto da rivedere.

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La Costa Smeralda parla inglese con i corsi di Smeralda Holding

12-13 Passione pesca d’inverno, ecco le tecniche migliori per catture in mare 21

News di tendenza

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20 Direttore responsabile Gianluigi Basilietti Società editrice BC srl Hanno collaborato Tatiana Scarinci, Barbara Ferrari, Alexandra Vincis, Francesca Rizzi

Grafica O.G. Registrazione Tribunale Tempio Pausania 21 Marzo 2011 Residenza società Sottopiazza Porto Cervo 07021 Porto Cervo (OT)

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Intervista a PAOLO ANDREOZZI

Marinasarda al top per l’estate 2017 con 3 nuove barche Il consulente marketing della società di Porto Cervo illustra i progetti per il nuovo anno e punta il dito contro il noleggio occasionale: “E’ una concorrenza sleale che penalizza noi professionisti, il Governo intervenga a tutela delle aziende come la nostra”

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di Gianluigi Basilietti

estate 2017 si annuncia già interessante, almeno sul fronte delle presenze turistiche in Sardegna. Dai rumors che arrivano dalle compagnie di navigazione sembra che per i mesi della bella stagione ci siano già parecchie prenotazioni. Insomma, il trend positivo generatosi la scorsa estate pare che sia destinato a proseguire. Marinasarda, con la sua flotta e con i suoi uomini, si sta preparando al meglio per affrontare la stagione che verrà e non solo quella estiva, ma già dalla primavera, anche perché il mantra da seguire ormai è: allungare il più possibile il periodo turistico sull’isola.

Paolo Andreozzi, grande esperto di turismo marittimo e consulente marketing di Marinasarda, fa le carte al 2017 dal punto di vista aziendale, illustrando progetti e prospettive della stessa storica società di charter e noleggio di barche e yacht di Porto Cervo. Ma non manca nemmeno di sollevare una criticità da risolvere al più presto: quella relativa ai noleggiatori di barche occasionali che rischiano di compromettere seriamente le attività di chi esercita la professione quotidianamente mettendo in campi mezzi, uomini e investimenti importanti. Ma andiamo per ordine. Paolo Andreozzi, intanto, che 2017 sarà per il turismo in Sardegna e nelle specifico in Costa Smeralda? “I nostri indicatori ci dicono di un anno importante, tanto che sono già tantissime le prenotazioni dei traghetti per i mesi estivi e questo ci fa ben sperare. Ma il vero obiettivo, per la Sardegna e per la Costa Smeralda è quello di allungare il più possibile la stagionalità turistica. Il 2016 ha dato segnali incoraggianti in tal senso, speriamo che possano essere confermati anche per questo anno appena iniziato. L’obiettivo è quello di portare gente dalla primavera e quindi dal periodo pasquale, fino ad ottobre inoltrato. Ma in futuro occorre allungare ancora, servono almeno 89 mesi pieni, solo così la Sardegna potrà esprimersi al massimo, ovviamente non parlo solo per la parte balneare, ma per tutto quello che l’isola può offrire”. La Regione e le amministrazioni locali sembrano


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Marinasarda Ecco la sede della società di noleggio e charte che ha sede in Porto Cervo. Sotto a sinistra, Paolo Andreozzi

indirizzate verso questo modello di turismo. “Dai contatti personali maturati negli ultimi mesi, anche con l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi, sembra proprio di sì e noi operatori siamo pronti a raccongliere la sfida”. Parliamo di Porto Cervo, meta di fama mondiale, ma qualcosa sembra che manchi. “Ormai le mete di fama mondiale ce ne sono parecchie nel mondo e quindi per essere attrattivi e vincenti occorre dare qualcosa in più”. Cosa? “Ad esempio credo che sia necessario pensare un grande evento nautico proprio a Porto Cervo, magari in primavera. Consentirebbe di aprire ufficialmente la stagione balneare, oltre che muovere tutto un indotto rispetto all’evento stesso. E poi farebbe rimbalzare il nome di Porto Cervo nell’élite della nautica mondiale”. Intanto a Porto Cervo è iniziato il nuovo corso di Sardegna Resorts con l’arrivo dell’amministratore delegato Mario Ferraro. “Un nuovo corso che fa ben sperare, la nuova gestione

STAGIONE TURISTICA Occorre allungarla il più possibile, a Porto Cervo sarebbe importante creare un grande evento nautico, in tal senso noi operatori siamo pronti a recitare il ruolo che ci compete


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sembra particolarmente sensibile nell’affrontare le tematiche relative al rilancio della Costa Smeralda”. Arriviamo a Marinasarda, come si prepara al 2017? “Innanzitutto con l’impegno e la professiinalità di sempre, ma soprattutto con una flotta rinnovata che sarà in grado di soddisfare le esigenze di tutti i clienti. Lo scorso anno avevamo in acqua 12 imbarcazioni, quest’anno saliranno a 15: i nuovi ingressi saranno molto importanti e garantirano escursioni da sogno, anche se è ancora prematuro anticipare qualcosa, devono ancora essere espletate delle procedure ufficiali, ma posso garantire che Marinasarda per l’estate 2017 sarà più che mai pronta per offrire il top della nautica”. Marinasarda continuerà ad essere solo Porto Cervo? “L’obiettivo è quello di consacrare quanto di buono è stato fatto a Porto Cervo, ma l’idea di allargare i confini è ormai una realtà, e lo faremo con il nostro nuovo brand Latitude appositamente creato allo scopo. Già la scorsa estate eravamo presenti a Santa Maria di Leuca, di certo abbiamo intenzione di prestare i nostri servizi al Golfo di Napoli, alle Baleari e alla Costa Azzurra. Ma occorre procedere per gradi, magari già in questo 2017 saremo presenti in una di queste località che ho citato”. La nautica italiana negli ultimi anni ha attaversato momenti difficili, poi una lenta ripresa, cosa chiedere al Governo Gentiloni per riportare il settore nei posti che merita dell’economia italiana? “Speriamo che il processo di semplificazione della parte burocratica iniziato con il Governo Renzi possa essere proseguito con questo esecutivo e mi riferisco a tutta la parte normativa e dei controlli, ma Gentiloni e il ministero preposto dovrebbero mettere mano subito a un problema che rischia di diventare irreversibile”. Vale a dire? “Quello del noleggio occasionale. Ecco questo è un problema che rischia di mettere in ginocchio davvero i professionisti del settore. Non è pensabile che chiunque abbia una barca possa mettersi a fare il noleggiatore per ben 42 giorni all’anno e quindi praticamente per l’intero periodo estivo, semplicemente con un paio di comunicazioni all’Agenzia delle entrate e alla Capitaneria di porto. Quando, invece, gli operatori professionali sono chiamati a rispettare tutta una serie di vincoli che rendono impossibile la competizione con chi, invece, si può permettere di stare sul mercato a prezzi stracciati”. Cosa propone di fare? “Sicuramente limitare questa attività e comuque creare magari un bollino di riconoscibilità tra chi il noleggio lo fa da occasionale a chi in maniera professionale”.

PROGETTI FUTURI Nei nostri piani c’è l’idea di portare i nostri servizi nel Golfo di Napoli, alle Baleari e in Costa Azzurra, intanto dobbiamo essere bravi a confermare quanto di buono fatto finora in Sardegna

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L’INIZIATIVA Sono stati 133 i corsisti che hanno preso parte alle lezio

La Costa Smeralda par

Conclusa la terza edizione di “Sardinia English Academy”, il programma d Attestati consegnati dall’ad Mario Ferraro: “E’ una risposta alle esigenze d

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a Costa Smeralda parla sempre più inglese. Al Conference Center dell’Hotel Cervo di Porto Cervo, si è conclusa la terza edizione della “Sardinia English Academy”, il programma di corsi di lingua inglese promosso da Smeralda Holding. Mario Ferraro, amministratore delegato delle società del Gruppo Qatar Holding, ha presieduto la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai 133 corsisti dell’edizione 2016, residenti nei comuni di Olbia e Arzachena, appartenenti a diverse categorie professionali,

ma anche studenti e disoccupati. Il percorso iniziato nel 2014 con la “Sardinia English Academy” continua a crescere nella qualità dell’insegnamento e nella varietà dell’offerta formativa. Mario Ferraro ha, infatti, confermato che i partecipanti a questa edizione potranno proseguire il proprio percorso di apprendimento della lingua inglese già alla fine di gennaio, con i nuovi corsi di livello avanzato. “Grazie alla Sardinia English Academy beneficiamo, come azienda, di un canale di confronto importante con la no-


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oni con docenti madrelingua. Il programma continua a fine gennaio

rla sempre più inglese

di studi della Smeralda Holding dei territori di Olbia e Arzachena”

Consegna degli attestati L’amministratore delegato Mario Ferraro incontra i corsisti che hanno conseguito il diploma

stra comunità di appartenenza e con quei settori che più ci sono vicini per aspirazioni e vocazione”, ha commentato Ferraro, aggiungendo a margine della cerimonia di consegna degli attestati: “Si tratta di una risposta sempre più precisa alle esigenze del territorio di Olbia e Arzachena, attraverso un percorso che si arricchisce e migliora di anno in anno grazie al monitoraggio dei risultati e al confronto con docenti e corsisti. Siamo molto felici del successo di questa iniziativa, e confermiamo la volontà della Smeralda Holding di portare avanti l’iniziativa anche nei prossimi

mesi invernali, visto il più che positivo riscontro da parte degli studenti”. Tutti i costi della “Sardinia English Academy” sono stati sostenuti da Smeralda Holding, le lezioni sono state tenute da docenti madrelingua laureati, in possesso dei titoli di accesso all’insegnamento e organizzate in collaborazione con The English School, centro esami autorizzato del Trinity College of London, ente accreditato dal ministero della pubblica istruzione. A. V.


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Traghetti Tirrenia e Moby Sconto sul secondo biglietto Sarà del 25%, offerta valida in ogni periodo dell’anno per chi acquisterà un ticket per la Sardegna, la Corsica, l’Isola d’Elba, la Sicilia e le Tremiti

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cquisti un biglietto e hai subito uno sconto del 25 per cento su un secondo viaggio. Anche quest’anno le compagnie marittime Moby e Tirrenia si presentano con l’offerta su tutti i collegamenti, in qualsiasi periodo dell’anno, anche in altissima stagione. Una promozione che sarà valida fino ad esaurimento della disponibilità dei posti destinati all’iniziativa, così tutti i clienti che acquisteranno un viaggio

con destinazione Sardegna, Corsica, Isola d’Elba, Sicilia e Tremiti fino al prossimo 31 maggio, per partenze fino al 21 dicembre 2017, riceveranno immediatamente un buono sconto del 25% dell’importo pagato (al netto di tasse e diritti) da utilizzare su un nuovo biglietto per qualunque destinazione offerta da Moby e Tirrenia. Il buono sarà valido a partire dal terzo giorno successivo alla data di prenotazione per partenze fino alla fine dell’anno e comunque successive o uguali

al viaggio di andata e non è intercambiabile tra le due compagnie: quindi un buono prodotto dall’acquisto di un ticket Moby sarà utilizzabile solo su partenze Moby, mentre se viene generato dall'acquisto di un biglietto Tirrenia sarà possibile usufruirne solo su partenze Tirrenia. L’offerta, che non è retroattiva, è cumulabile con tutte le offerte speciali Moby e Tirrenia, ma non con altri biglietti, buoni o voucher emessi per altre iniziative o con promozioni proposte da altri operatori.


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FOCUS Dal drifting allo spinning

PASSIONE PESCA D’INVERNO Ecco le tecniche migliori da usare in mare per catturare gronghi, polpi, ricciole, triglie e naselli Attenzione, i tonni vanno rilasciati di Tatiana Scarinci

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escare a gennaio è un’impresa ardua per le condizioni del mare, ma vi diamo dei consigli su come poter sfruttare le vostre giornate di bel tempo all’insegna di questo magnifico sport. L’inverno è dedicato per lo più alla pesca dei polpi da ricercare sulle roccette vicino al bagnasciuga e alla pesca delle seppie in profondità non superiori ai 10 metri. Di tutti i pesci, il grongo è la specie ittica meno pregiata, ma non è detto che ci dia meno soddisfazione di altre catture. Le condizioni migliori sono le seguenti: il fondale deve essere misto (roccia-sabbia, ciotoli-sabbia, sabbia e scogliere parallele alla costa) e il periodo temporale in cui insidiare i nostri serpentiformi deve andare dal tramonto, e può durare per tutta la notte, col mare prevalentemente calmo o durante la scaduta in fase avanzata. Ricordiamo che siamo in inverno, le abboccate saranno pochissime, ma quando il cimino si muoverà fatevi trovare pronti a combattere con gli oversize e non è raro imbattersi in gronghi di 3 chili. Una volta allamato il pesce tenta sempre di infilarsi negli anfratti che trova vicino a se durante la fase di recupero, per cui dobbiamo non concedere troppo filo altrimenti rischiamo di perderlo. Messa da parte la traina col vivo dato lo scarso reperimento dell’esca e dal freddo, ecco dei sug-

gerimenti alternativi. Di seguito vi proponiamo 5 tecniche: vertical jigging: recuperare in verticale di un metal jig precedentemente calato in fondo al mare, ci regala forse qualche dentice, ricciola e forse una lampuga. Niente male per un periodo all’insegna della poca pescosità; traina con gli artificiali: la conoscenza del territorio qui è fondamentale, possiamo trovare delle spigole sottocosta, e non è cosigliabile spingersi oltre i 4 metri di fondale. Ideale è l’uso di lenze dall’affondamento lineare quali il dacron piombato ed il monel; drifting: per chi andrà su barca da altura e si munisce di molte sardine, la tecnica della “strisciata” potrebbe rivelarsi molto utile, soprattutto per la pesca del tonno, sugarelli o lampughe. Bisogna ricordare però che la pesca del tonno rosso è proibita in questo periodo, e se vi capita di prenderne uno, c’è l’obbligo di rilasciarlo in mare; spinning: pescando da terra, possiamo ben sperare in una spigola, oppure se decidiamo di andare in mare aperto, lo spinning ci regala al massimo dei sugarelli. È difficile che grandi pesci predatori risalgano la superficie in questo periodo così freddo; e il bolentino: è lui il re dell’inverno. Pescare a bolentino magari non offre grandi emozioni, però rappresenta una garanzia di cattura. Triglie, fragolini, scorfani, gallinelle, pesci bandiera e naselli saranno garantiti.


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Drone sommergibile per scovare i pesci

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Passione che non conosce stagioni La pesca è uno sport molto praticato anche nella stagione invernale

ra le notizie di questo inizio 2017 segnaliamo la commercializzazione al grande pubblico di un supporto per la pesca sportiva che sicuramente farà discutere. Si tratta di un drone a forma di sommergibile che riesce a seguire i pesci sia in mare che in acque dolci facilitando, a detta loro, le catture. Uno strumento dotato di sonde e telecamera che invia i dati via wi-fi. Il nuovo drone di fattura cinese, sarà capace di individuare le prede permettendo al pescatore di indovinare facilmente dove e come lanciare. Sono tante le critiche e le perplessità nel mondo della pesca sportiva e ci si chiede se sia l’inizio della fine di questo amato sport che della ricerca del pesce ne fa la parte più affascinante oltre alla sua cattura.


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Costa Smeralda: Homes that inspire beautiful lifestyles

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Cranchi, tre secoli di storia e la voglia di stupire ancora L’azienda quest’anno si presenterà sul mercato con tre nuove barche

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ochi cantieri possono vantare 3 secoli di storia. E probabilmente nessuno può avvalersi di tecnologie così all’avanguardia. Cranchi nasce come un cantiere artigianale fondato nel 1870 da Tullio Monzino e Aldo Cranchi, ma ben presto sposa progetti industriali coraggiosi e vincenti, che lo rendono vincente in Europa e nel mondo. In azienda regna l’organizzazione e sincronizzazione più assoluta. Il segreto è risparmiare tempo in un ciclo produttivo ad altissima efficienza. L’innovazione tecnologica e la sua ricerca costante ha portato l’azienda ad avere il controllo completo dell’intera filiera produttiva e ad una capacità di produrre uno yacht ogni 2,42 ore negli anni di massima produzione. Oltre alla sede storica di

I Cranchi di Marinasarda Tre imbarcazioni della storica azienda di Sondrio che fanno parte della società di noleggio di Porto Cervo

Piantedo (Sondrio), può contare su un altro impianto tecnologico a Rogolo e sul Marine Test Centre “Italo Monzino” (Udine) sul mare Adriatico. Cranchi dispone anche della Darsena Bellagio: 2 capannoni di rimessaggio per le operazioni di Pre delivery inspection e le prove di collaudo in mare aperto. Oggi Cranchi produce oltre 25 modelli di imbarcazioni, per un totale di 5.600 pezzi da assemblare. Tutti elementi che restano e sono sempre presenti in azienda, la quale ha un enorme magazzino, ma è tutto lì, pronto per essere utilizzato subito. Anche gli interni sono realizzati in azienda e dato che qui la precisione è sovrana, una volta realizzati e montati, non c’è bisogno di ritocchi. Sono perfetti al primo colpo. La tecnologia ha poi permesso di non utilizzare più il legno, ma materiali molto più leg-

geri e resistenti che non assorbono umidità né marciscono, garantendo la lunga durata della barca. Questa è la storia di Cranchi, che battezza il suo primo Italcabin nel 1870, un cabinato di 5,7 metri. Da allora ha prodotto oltre 23.000 imbarcazioni, e 121 modelli. Nel 2017 prevede di uscire con 3 modelli nuovi, il Cranchi E52S, il E52F e E56 F. In particolare, l’ E52S è stato nominato come “European powerboat of the year”, la nomination che attesta lo yacht considerato tra i migliori della stagione 2017 a livello di performance, tecnologia, innovazione e rapporto qualità/prezzo. Più che tracciare le rotte, questo yacht le disegna, grazie ad una linea di estrema pulizia e una carena ad altissima efficienza idrodinamica. T. S.


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Opatija, la perla d

di Tatiana Scarinci

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI UN BORGO A 60 CHILOMETRI DALL’ITALIA DOVE IL TEMPO SEMBRA ESSERSI FERMATO EVENTI, MOSTRE E BENESSERE FANNO DI QUESTA MERAVIGLIA IL LUOGO IDEALE PER UNA FUGA ANCHE IN INVERNO


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della Croazia

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soli 60 chilometri da Trieste, una volta facente parte del Regno d’Italia, Opatija (abbazia in italiano) è la perla del Golfo del Quarnero. Vi si arriva in auto attraversando le montagne e alla sua vista dall’alto il paesaggio è mozzafiato. Opatija è incastonata tra il monte Ucka e il mare Adriatico, che in quel particolare punto appare come un lago, grazie alle isole di Krk e Cres che le fanno da corollario. Considerata la località di maggior rilievo sulla costa orientale dell’Istria, Opatija è animata tutto l’anno da spettacoli mostre ed eventi. Possiede un’ottima tradizione enogastronmica di mare e di terra, ispirata dalla tradizione slava, asburgica e italiana. Un mix perfetto per i palati sopraffini. Opatija ha una lunghissima tradizione turistica. Fiorisce nel periodo asburgico, a cavallo tra il IX e XX secolo, in cui viene considerata dall’impero una “località climatica per la salute”. Era frequentata dalla nobiltà asburgica, che la impreziosì grazie a splendidi palazzi in stile art decò, una volta appartenenti ad importanti famiglie asburgiche e italiane: questi palazzi furono poi adibiti ad abitazioni e hotel di lusso all’epoca della Jugoslavia di Tito. Oggi questa tradizione di ospitalità continua, ma ha assunto standard qualitativi che nulla hanno a che invidiare alle strutture di lusso in tutto il mondo. Al loro interno sono presenti molte strutture mediche, wellness e spa. Opatija è diventata famosa per i suoi

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E TU? NATO DALLA MAGICA MATITA DI ROBERT TRENT JONES, IL PEVERO DETIENE UN RECORD ANCORA IMBATTUTO SULL'EUROPEAN TOUR: IL VINCITORE DELL'OPEN D'ITALIA DEL 1978 , IL SUD AFRICANO DALE HAYES, VINSE CON 5 COLPI SOPRA IL PAR DOPO I 4 GIRI REGOLAMENTARI.

ACCETTI

LA SFIDA? Costa Smeralda

W W W. G O L F C L U B P E V E R O . C O M


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trattamenti di thalassoterapia che trae benefici dall’acqua di mare: è ottima contro artriti, artrosi e fisioterapia riabilitativa. Qui si trovano strutture all’avanguardia, medicina altamente specializzata e prezzi più bassi rispetto all’Europa occidentale. Negli ultimi anni, Opatija e la Croazia in generale ha sviluppato una forma nuova di turismo dedicato alla salute, in cui, oltre a visite specialistiche soprattutto in ambito dentale e di chirurgia estetica e riabilitativa, vengono offerti pacchetti che includono anche il pernottamento in strutture a 4 e 5 stelle, e attività turistiche di ogni genere. È un incanto camminare per il lungomare di Opatija,ufficialmente chiamata Promenade Franz Josef I, in onore dell’imperatore asburgico che amava soggiornarvi e che diede il via ai lavori. Un percorso sul mare

di oltre 12 chilometri, costeggiata da alberi e fiori tipici della zona; gli alberi più alti donano ombra in estate e i loro fiori profumano l’aria in primavera. Lungo la passeggiata sono state disposte alcune statue che nel corso degli anni sono diventate il simbolo della città, come la ragazza con il gabbiano. Ci sono poi giardini pubblici ben tenuti e curati all’inglese con labirinti floreali, spiagge ben organizzate, il vivace mercato, dove ancora si sentono i vecchietti parlare in un dialetto italiano, quello che veniva parlato ai tempi di D’Annunzio. Per gli amanti del turismo nautico, tutta la costa circostante è ricca di marine più o meno attrezzate, tra cui spiccano la Aci Marina Icici, aperta tutto l’anno con 300 ormeggi e 30 posti barca sulla riva, tutti dotati di allacciamento acqua ed elettricità. Oltre a questa c’è anche la Marina Admiral (160 ormeggi, attrezzata), che mette a disposizione dei suoi ospiti anche i servizi dell’hotel, come ristorante, piscina al coperto, sauna e massaggi e centro estetico. Passeggiare per Opatija ha quel sapore di antico ed elegante di un tempo fatto di abiti e gioielli importanti, balli e walzer nelle terrazze degli hotel in riva al mare, caffè all’aperto con orchestra: sapori che oggi non esistono più, ma restano in agguato nell’immaginario di chi vi si trova.

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Alla scoperta di Opatija In alto il lungomare, qui la Ragazza col gabbiano, uno dei simboli della città. A sinistra, in basso, uno degli splendidi giardini che si possono ammirare passeggiando per questa perla della Croazia


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Scegli il tuo faro da sogno Si possono ottenere in concessione fino a 50 anni partecipando al bando dell’Agenzia del Demanio: super gettonato quello di Marciana all’Isola d’Elba

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ari che passione e così scatta la corsa ad accaparrarsi uno dei simboli più amati del mare che oggi l'Agenzia del Demanio e la Difesa Servizi offrono in concessione fino a 50 anni. Il più gettonato è il faro di Punta Polveraia a Marciana, nell'isola d'Elba: finora sono sette le offerte arrivate per il recupero e il riuso di questa imponente struttura. Oltre ai far è possibile partecipare al bando di gara anche per torri ed edifici costieri sempre di proprietà dello Stato. Al momento sono 54 le proposte pervenute in tre mesi da parte di investitori immobiliari italiani e stranieri, associazioni, singoli imprenditori e imprese del settore alberghiero. I beni se li aggiudicherà in concessione chi farà l'offerta "più vantaggiosa", in base alla componente progettuale (valutata con punteggio pari al 60%) e alla componente economica (40%). Tra i fari molto apprezzati c'è anche quello dell’isola di Spignon, a Venezia. Si tratta di un faro piuttosto malmesso che si estende su una superficie di appena 190 metri quadrati, ma che sorge su un isolotto vicino agli Alberoni, in uno dei luoghi più magici e romantici della laguna. Qui potrebbe essere realizzata una casa da sogno, tanto che sono pervenute già cinque richieste, mentre sei offerte sono state

formalizzate per il faro delle Formiche, in Maremma. Interesse anche per i fari di Ponza, di Capo Mulini ad Acireale (Catania), di Capo faro a Santa Maria di Salina (Messina), di Capo Zafferana a Santa Flavia (Palermo) e di Punta del Pero, a Siracusa. E ancora, proposte per il faro di Punta Libeccio sull'isola di Marettimo e per il faro di Capo Milazzo; per quelli di Punta Spadillo a Pantelleria e per quello di Goro, fra il Po e il mare ferrarese. Anche le torri registrano un buon interesse, in particolare per la torre Castelluccia del Bosco Caggione, un edificio costiero del 500 situato a Marina di Pulsano, in provincia di Taranto. “Ancora una volta - ha detto il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi - gli imprenditori, le associazioni e i cittadini hanno risposto con entusiasmo a un progetto importante: far tornare a nuova vita queste strutture, infatti, vuol dire non solo recuperarle, grazie a progetti di valorizzazione, ma soprattutto metterle a disposizione della comunità, creare nuova occupazione, alimentare la rinascita dei bellissimi luoghi in cui si trovano. Il numero delle offerte ricevute ha invece confermato che se si lavora bene per costruire operazioni di recupero realmente appetibili, la partecipazione c’è e i risultati arrivano”.

Corsa al faro In alto, a sinistra quello dell’isola di Ponza, al centro quello di Marciana sull’Isola d’Elba e a destra quello di Spignon a Venezia


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Con Cannavacciuolo alla scoperta delle ricchezze del mare

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ntonino Cannavacciuolo ha appena iniziato un nuovo viaggio nella nostra penisola, stavolta alla scoperta delle ricette e delle tecniche di pesca dei borghi marinari. Il programma si chiama ‘O mare mio ed è in onda dal 9 gennaio alle 21,10 su Nove. ‘O mare mio è un viaggio nei sapori e nei mari d’Italia condito con l’ironia dello chef Cannavacciuolo. Ogni puntata inizia con lo chef che partecipa a una battuta di pesca con i pescatori del luogo, con informazioni sulla loro storia e la loro esperienza in mare, sulle tipicità culinarie e il pesce tipico del posto. Sará Cannavacciuolo il primo a cucinarl a bordo del peschereccio. Una volta tornati a terra, lo chef organizzerá una gara di cucina tra i tre migliori cuochi amatoriali di pesce del paese. Terminata la battuta di pesca e attraccati al porto, lo chef Cannavacciuolo comincia la ricerca dei tre migliori cuochi amatoriali del paese creando una sfida ai fornelli per loro. Solo uno di loro sará il vincitore.

Plastica, il Mediterraneo tra i mari piú inquinati Mari avvelenati Ogni anno vi si riversano 12 milioni di tonnellate di plastica

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’Istituto di scienze marine del Cnr di Lerici (Ismar-Cnr ha pubblicato su Nature/ScientificReports una stima della presenza nel 2013 di microplastica galleggiante nel Mediterraneo occidentale. I polimeri che costituiscono la microplastica galleggiante sono distribuiti in misura e modo disomogenei nel Mediterraneo e le ragioni dipendono dalle diverse sorgenti di rifiuti: per esempio, le aree piú densamente abitate lungo la costa, i fiumi e i processi di trasporto marino. La microplastica è costituita da quei frammenti di plastica più piccoli di 2 millimetri che sono stati trovati a galleggiare ovunque nel Mediterraneo, con concentrazioni tra le più alte al mondo, si parla di una media di circa 1.25 milioni. Nel tratto di mare tra la Toscana e la Corsica é stata rilevata la presenza di circa 10 kg di microplastiche per 2 chilometri, contro i circa 2 kg presenti a largo delle coste occidentali della Sardegna e della Sicilia e lungo il tratto nord della costa pugliese.Ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di plastica e si pensa che fino a 12 milioni di tonnellate finiscano in mare.

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Porto di Napoli, ritrovata campana del 1799 nei fondali marini

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otrebbe essere la campana di bordo della corvetta Flora, affondata su disposizione dell'ammiraglio Nelson nel 1799, quella ritrovata nello specchio d'acqua del porto di Napoli, insieme ad alcune palle e proiettili. La campana è ora nei laboratori di restauro del Museo Archeologico Nazionale e sta essendo sottoposta a processo di desalinizzazione. In fondo al mare restano ancora quattro cannoni.

A Sestri Levante lo spumante invecchia sott’acqua

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Sestri Levante 30mila bottiglie di spumante riposano sul fondo del mare: il vino estratto da uve di Bianchetta genovese, Vermentino ligure e antico Cimixià si affina, infatti, in gabbioni di ferro sott’acqua. Il vino si cala in mare a primavera, quando le condizioni metereologiche lo consentono e, dopo aver invecchiato 26 mesi, riaffiorano dall'acqua con l'essenza di uno spumate Riserva. Sono state le cantine Bisson le prime a sperimentare questa forma così innovativa. A quelle profondità la luce, la temperatura e l'assenza di ossidazione sembra diano un risultato straordinario. Ovviamente è stata sperimentata anche una innovativa forma di imbottigliamento per rispettare tutte le nrme igieniche.

Un sub su due lamenta mal di denti durante l’immersione

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al di denti, otturazioni saltate e tensione alle mascelle sono problemi molto frequenti per chi va sott'acqua: secondo uno studio pubblicato dal British Dental Journal questi disturbi colpiscono un subacqueo su due. La ricerca é stata condotta online su un campione di cento sub ed é risultato che 4 su 10 avevano avuto problemi ai denti. Il più comune era la barodontalgia, ovvero il dolore provocato dal cambiamento della pressione sott’acqua. Al secondo posto c’è poi il dolore provato nel tenere il boccaglio, seguito dal dolore alle mascelle e dai problemi alle corone dentali.

Pagina a cura di FRANCESCA RIZZI


22 www.tendenzenautiche.com


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