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review Appunti di ftocosmesi

Appunti di ftocosmesi

a cura di Marcello Monti e Paolo Poggi

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Un fore giapponese attiva la melanogenesi

Cirsium japonicum è una pianta tipicamente giapponese che come strutura fogliare e fore assomiglia molto al Cardo Mariano. Da noi esiste una specie molto simile, nota come Cirsio lanoso (Cirsium eriophorum). In Giappone la pianta è stata oggeto di numerosi studi che ne hanno individuato varie biotività; un signifcativo interesse ha destato la sperimentazione di preparati a funzione preventiva e curativa di stati tumorali. Obietivo di una ricerca è stato invece quello di esaminare e valutare gli efeti di un estrato otenuto dai fori della pianta per favorire la melanogenesi, e di interpretarne il possibile meccanismo di azione. I risultati dei vari test (in vitro e in vivo) hanno rivelato che l’estrato da fori della pianta è veramente in grado di promuovere un accentuato incremento di contenuto melaninico cellulare favorendo l’atività della tirosinasi. I marker signifcativi di presenza di feomelanina ed eumelanina su melanociti umani pigmentati sono risultati notevolmente aumentati a seguito del tratamento con l’estrato. È stato possibile verifcare anche l’incremento di contenuto melaninico con test su cute ricostituita 3D e con test (ex-vivo) su follicoli capillari umani. Gli autori ritengono che il meccanismo di azione di questo marcato

Cirsium japonicum f. leucanthum,

Fukushima, Giappone

(cc Qwert1234)

efeto favorente la melanogenesi e quindi la correlata iperpigmentazione, sia da identifcare in una positiva interferenza di cAMP sui melanociti, che stimola la sintesi della melanina. Ricorderemo che cAMP (Cyclic adenosin monophosphate) è un metabolita delle cellule, importante messaggero coinvolto nei meccanismi di transduzione di segnali all’interno delle cellule viventi in responso a stimoli.

Kim M, Jeon K, Shin S et al (2021): Melanogenesis-promoting ef-

fect of Cirsium japonicum fower extract in vitro and ex vivo – Intern

J Cosme Sci 43(6): 703-714

Antiossidanti per cosmetici da scarti di banane

Galék, varietà di banana originaria dell’Isola di Giava, Indonesia

(cc Afrogindahood) Ancora un esempio dell’avanzato interesse per il recupero di ingredienti ativi da potersi ancora utilizzare in campo cosmetico, dermofarmaceutico e terapico, da residui di scarti di lavorazione di derivati vegetali. Questa volta il riferimento è rivolto al recupero e reutilizzazione di scarti da lavorazione di Banana (Musa paradisiaca L.). È stato, infati, utilizzato (in dosaggio dell’1%) un estrato lioflizzato otenuto da bucce di banane per la realizzazioni di creme a funzione antiossidante. Dell’estrato si è tenuto in conto il potenziale antiossidante (totale componenti fenolici, totale contenuto in favonoidi) verifcati con test DPPH (diphenyl picrylhydrazyl) e ABTS Azinobis (3-ethylbenzotrazole-6-sulfonate). Dell’estrato utilizzato si è valutato anche il potenziale antiaging, verifcando la sua capacità inibitoria di elastasi. L’estrato, per quanto utilizzato in dosaggio molto basso (l’1% come sopra segnato) ha rivelato di essere in grado di sviluppare una capacità antiossidante e antiaging paragonabile agli standard, con efeti vicini a valori di efcacia dell’80%, per cui ampiamente apprezzabili per utilizzazione in preparati cosmetici e dermofarmaceutici.

Uckaya F, Uckaya M (2022): Formulation And Evaluation Of Anti-Aging Cream Using Banana Peel Extract – Int J Pharm Sci Res 13(1): 181-191

Principi attivi di Nigella sativa in niosomi

Nigella sativa ( cc k yamada, Yokohama)

Per niosomi si intende una categoria di liposomi ove i fosfolipidi vengono sostituiti da lipidi non ionici di sintesi. Questi prodoti sono più stabili dei liposomi e più resistenti all’atacco di certi enzimi cutanei. La loro dimensione, equivalente allo spazio intercellulare presente nello strato corneale, ne aumenta il potere di difusione all’interno della pelle. I preparati in forma niosomale rivestono ormai un importante ruolo nella preparazione di preparati a rilascio controllato contenenti principi ativi, sopratuto per aumentarne la biodisponibilità, potendo modifcare le proprietà farmacocinetiche del preparato. Intento di uno studio è stato quello di verifcare gli efeti a seguito applicazione topica di formulazioni niosomali contenenti principi ativi di Nigella. Nigella (Nigella sativa, della famiglia delle Ranuncolaceae), è una pianta da secoli molto conosciuta e ricercata per le sue virtù curative nei paesi orientali. Il suo uso in campo cosmetico è particolarmente apprezzato per sue signifcative proprietà antiossidanti, antimicrobiche, lenitive di infammazione. Nei test si è innanzituto potuto verifcare l’elevato coefcente di rilascio dell’ativo dai niosomi (quasi del 98 % nel tempo di 24 h). Nigella in forma niosomale è stata formulata come gel con carbopol; questo polimero è stato scelto in ragione della sua natura, che consente un suo più accentuato tempo di permanenza dell’ativo sul sito cutaneo da tratare, e anche un suo migliore assorbimento. Del preparato si è valutato l’efeto indoto dal tipo di strutura del preparato sul potenziale antimicrobico nei confronti di Pseudomonas aeruginosa. Si è potuto verifcare, infati, che il preparato a base di estrato di Nigella in forma niosomale e utilizzato topicamente in forma di gel aumenta signifcativamente la penetrazione del farmaco o principio

ativo e fornisce un efcace sistema di applicazione a rilascio controllato. Nel caso in studio ha rivelato un marcato incremento inibitorio nei confronti del ceppo baterico selezionato.

Reichal R, N.Subramanian N, M.Sangeetha M (2022): Formulation and Characterization of Nigella Sativa Niosomal Gel for Topical Application – Intern J Pharma Biosci 13(19: 60-71

Bioproprietà di estratti di Liquerizia

Della Liquerizia, genus Glycyrrhiza, famiglia delle Leguminosae, esistono oltre 30 specie, di cui, almeno da noi, la più nota e considerata è quella botanicamente riconosciuta come Glycyrrhiza glabra. E’ una pianta ofcinale che gode di vasta reputazione nella medicina tradizionale popolare, per le sue numerose bioproprietà (antinfammatoria, purifcante, epatoprotetiva, schiarente cute in cosmesi e altre), ampiamente riconosciute anche dalla più avanzata ricerca scientifca. Rizomi e radici sono ritenute le parti più importanti della pianta ai fni estrativi di principi ativi funzionali (saponine triterpeniche, calconi, fenilfavonoidi, isofavoni, ecc), da utilizzare non solo in campo terapeutico ma anche cosmetico e nutraceutico (functional foods). Nel lavoro l’atenzione degli autori è focalizzata a ben delineare l’interesse che vari metaboliti della pianta, come il favonoide licocalcone A, l‘isofavano glabridina e l’isofavone deidrogliasperina C possono presentare ai fni della realizzazione di preparati cosmetici antiaging e fotoprotetivi di cute e capelli, nonché dermopurifcante nel tratamento topico dell’acne. Ovviamente non sono questi gli esclusivi ingredienti da prendere in considerazione quando si opera con estrati della pianta, in quanto altri concorrono con azione rinforzante sinergica a esaltarne le bioproprietà. Cerullo A, Masullo M, Montoro P et al (2022): Licorice (Glycyrrhiza glabra, G. uralensis, and G. infata) and their constituents as active

cosmeceutical ingredients - Cosmetics 9(1): 7

Aleppo, 1900: raccolta delle radici di Liquirizia

(Eric and Edith Matson Photograph Collection)

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