HOT&COLD 9

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 9/11 September/October/November/December - 2011 Trimestrale - n. 9/11 settembre/ottobre/novembre/dicembre - 2011

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E

UN FILO DI OTTIMISMO Nel 2010 le aziende aderenti a Federprogetti hanno conseguito risultati positivi: sono stati mantenuti i presidi di mercato acquisiti negli anni migliori e, in alcuni casi, recuperate posizioni perdute. Inizia così il rendiconto annuale di Federprogetti, recentemente presentato a Roma, di cui pubblichiamo ampi stralci nel numero che state leggendo. I ricavi complessivi, apprendiamo sempre dal III Rapporto Annuale edito dal Centro Studi di Federprogetti, si sono attestati a 140 miliardi di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 137 miliardi di euro dell’anno precedente. Il numero degli occupati nell’intera filiera ha raggiunto le 365 mila unità, in lieve aumento rispetto alle 360 mila del 2009. Dati che, come ovvio, non possono che far piacere, evidenziando ancora una volta come l’Italia è un Paese a forte vocazione industriale e manifatturiera. E che tale dovrebbe rimanere, come giustamente hanno fatto

da poco notare le più autorevoli fonti istituzionali ed economiche del Paese. Nel breve lasso di tempo che separava la pubblicazione dei dati di cui diamo conto, si sono poi svolte due importanti manifestazioni fieristiche che hanno fortemente coinvolto alcuni dei settori rappresentati da Federprogetti: Made Expo e SaieDue. Al di là di ogni considerazione sullo svolgimento contemporaneo delle due fiere, possiamo affermare che anche i segnali provenienti dai due eventi hanno evidenziato un certo grado di fiducia da parte di imprese, studi, architetti, progettisti e visitatori professionali. Presto per dire che il peggio è passato, abbastanza per affrontare il 2012 con qualche motivo di ottimismo. Noi abbiamo voluto rimarcare la positività del momento con un numero della rivista che privilegia la progettualità italiana, scegliendo dunque di evidenziare in

queste pagine alcuni dei più pregevoli esempi di progettazione e impiantistica non solo Made in Italy, ma anche a forte vocazione eco sostenibile. Buona lettura Claudio Moltani

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MERCATO

Ricavi per settori merceologici (valori percentuali)

Ricavi settori merceologici (valori assoluti)

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DATI FEDERPROGETTI 2010 SEGNALI DI RIPRESA PER IL SETTORE IMPIANTISTICO Nel 2010 le aziende aderenti a Federprogetti hanno conseguito risultati positivi: sono stati mantenuti i presidi di mercato acquisiti negli anni migliori e, in alcuni casi, recuperate posizioni perdute. I ricavi complessivi si sono attestati a 140 miliardi di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 137 miliardi di euro dell’anno precedente. Il numero degli occupati nell’intera filiera ha raggiunto le 365 mila unità, in lieve aumento rispetto alle 360 mila del 2009. Questi i principali indicatori descritti nel III Rapporto Annuale Federprogetti presentato in Confindustria. Il documento, elaborato dal Centro Studi Federprogetti, analizza il volume di ricavi totali conseguiti dalle aziende iscritte alla Federazione sulla base di due criteri: settori merceologici e mercato geografico di destinazione. Sul totale dei ricavi della filiera, pari a 140 miliardi di euro, circa 115,4 miliardi di euro derivano dai settori dell’impiantistica (Federprogetti impiantistica), mentre la quota restante riguarda beni e servizi destinati alla vendita diretta. In particolare, l’analisi di questi 115,4 miliardi di euro, relativi ai 9 settori merceologici* di Federprogetti impiantistica, evidenzia che il segmento Oil&Gas, Chimica e Petrolchimica ha contribuito ai ricavi totali con 29 miliardi di euro (25,1% del totale), in crescita dello 0,7% rispetto all’anno precedente, mentre il segmento dell’Impiantistica Elettronica ed Elettrotecnica ha registrato ricavi per 27,1 miliardi di euro (23,5% del totale), in aumento del 5,4% rispetto al 2009. Il comparto dell’Energia Elettrica ha contribuito al volume complessivo dei ricavi con 18,6 miliardi di euro (circa il 16,1%), registrando un incremento del 5,1%, l’Industria Manifatturiera con 11,4 miliardi di euro (circa il 9,9%), l’Edilizia con 10,8 miliardi di euro (circa il 9,4%), i Trasporti con 8,5 miliardi di euro (circa il 7,4%), in diminuzione rispetto ai 9,4 miliardi di euro del 2009, il segmento Montaggi, Logistica e Trasporto Merci con 8,2 miliardi di euro (7,1%). Stabile rispetto all’anno precedente, l’Impiantistica Termoidraulica e la Protezione Ambientale, con 1,8 miliardi di euro (circa il 1,6%) del totale. Con riferimento al mercato geografico di destinazione della produzione, dallo studio emerge che la quota di ricavi realizzata sul mercato domestico, pari a circa 55,5 miliardi di euro (48,1% del totale), è cresciuta del 2,8% rispetto all’anno precedente. Il secondo mercato geografico per importanza di destinazione è l’Europa con il 27,3%, anch’esso in crescita rispetto al 26% del 2009. Asia e Oceania, terzo mercato per volumi di esportazione con il 10,7%, risultano ridimensionate rispetto al 12% del 2009. Nell’ambito di quest’area il Medio Oriente si conferma la zona di tradizionale forte presenza delle aziende di Federprogetti. L’Africa incide sul dato complessivo per l’8,5%, in linea con quanto registrato negli anni precedenti, le Americhe mantengono un peso sostanzialmente equivalente Ricavi per destinazione geografica (valore assoluto) rispetto al 2009. “Nel 2010 - ha commentato Fabrizio Di Amato, Presidente Federprogetti – siamo riusciti a raggiungere risultati complessivamente positivi. La nostra Federazione rappresenta una filiera importante, un’eccellenza riconosciuta nel mondo che contribuisce a creare valore e occupazione per il Paese. Le tensioni attuali sui mercati hanno colpito anche il nostro settore e riducono la visibilità sul futuro. Ciò deve comunque fornire stimoli per continuare a competere sui mercati internazionali, ad innovare, a mantenere una posizione di leadership, valorizzando la nostra matrice industriale”.



NEWS

TROX ITALIA SEMPRE PIÙ GREEN Trox Italia è entrata a far parte del repertorio di Green Economy Network, progetto promosso da Assolombarda per stimolare nuove alleanze tra le imprese milanesi che offrono prodotti, tecnologie e servizi per la sostenibilità ambientale ed energetica Le numerose imprese che già partecipano al progetto testimoniano di per sé le potenzialità di un sistema capace di affidare al capoluogo lombardo un ruolo di primaria importanza nel business ecologico. La sostenibilità ambientale rappresenta un ideale che svolge un ruolo centrale per il gruppo Trox. I dipartimenti di Ricerca e Sviluppo dell'azienda continuano a dedicare un’attenzione sempre maggiore alla realizzazione di prodotti che rispettino i più consentono un'ottimizzazione dei consumi energetici. Sempre in questo contesto, va poi segnalato che Trox Germania ha contribuito alla realizzazione del nuovo quartier generale Unilever con l'installazione di sistemi di ventilazione Trox a basso consumo energetico e di componenti per la protezione dal fuoco e dal fumo, contribuendo alla realizzazione di un edificio che fa del risparmio energetico il suo aspetto caratterizzante.

Fra le subsidiary, si è distinta Trox Usa, membro del U.S. Green Building Council, artefice di un’installazione presso il Constitution Center di Washington che, grazie alle travi fredde, consente importanti risparmi energetici. innovativi canoni di risparmio energetico, per quello che riguarda funzionalità e materiali. Le ultime novità vanno dunque in questa direzione: ad esempio, i diffusori della serie Airnamic, frutto di un’intensa ricerca su nuovi materiali e realizzati in ABS, polimero riciclabile al 100%; la camera di raccordo Flextro, caratterizzata da ridotte dimensioni che facilitano il trasporto e lo stoccaggio; infine le unità di ventilazione decentralizzata SchoolAir, che

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SEITRON Seitron propone una nuova linea wireless per la regolazione della temperatura degli ambienti: New Wave, un prodotto all’avanguardia, affidabile e funzionale che consente la gestione di 80 zone e la soluzione di problemi applicativi e di costo altrimenti insolubili. Se in alcune circostanze la scelta della tecnologia via cavo o radio è a discrezione del cliente, in taluni casi è d’obbligo l’installazione di un sistema wireless, ad esempio in tutte quelle situazioni dove non è possibile installare fili e portacavi né a parete né incassati, come edifici di particolare valore artistico o impianti nuovi dove occorra aggiungere punti di regolazione non previsti in origine. È inoltre preferibile questo tipo di soluzione nel caso di impianti dove la ripartizione interna delle pareti può cambiare frequentemente e quindi occorrerebbe rifare ogni volta tutti i cablaggi. Facile da installare, New Wave è anche una scelta economica rispetto ai sistemi via cavo tradizionali che per la regolazione della temperatura nei diversi ambienti di una casa prevedono un termostato per ogni stanza, collegato con cavo alla relativa valvola di zona. In questo caso il costo maggiore è quello della manodopera che, associato a quello dei cavi e delle canaline, costituisce addirittura il 70-90% del costo totale. Quindi se è vero che la soluzione wireless è più cara per quanto riguarda termostati e ricevitori azzera quasi i costi per cavi e canaline e dimezza, a conti fatti, quello di manodopera. In ultima analisi il costo totale installato di New Wave rispetto a soluzioni cablate è inferiore. Dal design moderno e funzionale, questi nuovi termostati emettono un segnale radio di potenza bassissima – circa 25 mW – che dura pochi millisecondi abbattendo quindi l’inquinamento elettromagnetico. Anche il pericolo interferenze viene evitato: le norme europee stabiliscono, infatti, che alla frequenza di 868 Mhz – quella utilizzata da New Wave – possono essere impiegati solo apparecchi a funzionamento intermittente.

ECO EASY COVERING

Presentato da Eco Easy Covering l’innovativo progetto di EcoFix Molla, il nuovo sistema di fissaggio per moduli fotovoltaici brevettato dall’azienda. Per la prima volta, nel campo delle applicazioni fotovoltaiche e di copertura, si prevede l’impiego della tecnologia delle molle in sostituzione ai più tradizionali sistemi a vite e rivetto. L’utilizzo di EcoFix Molla assicura, a parità di prestazioni e di garanzia di tenuta a posa ultimata, un notevole risparmio di tempo, di costi e una resa estetica architettonica.

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NEWS

SANYO

Sanyo Electric Co. ha annunciato il completamento dell’impianto di produzione di energia solare di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi. Un’opera importante poiché si tratta della più grande installazione al mondo realizzata utilizzando i moduli solari ad alta efficienza e rendimento Hit® di Sanyo con sistema ad inseguimento. Il progetto della centrale solare è stato ideato e implementato da un consorzio guidato da Deutsche Bank ‘Finance and Leasing Renewable Energy Division’. La costruzione dell’impianto brindisino è stata completata nel dicembre 2010 e nell’aprile 2011 il sistema è stato connesso alla rete. Sanyo ha ricoperto un ruolo fondamentale nel progetto, fornendo i propri moduli solari Hit®, i pannelli fotovoltaici di ultima generazione. L'impianto è dotato di 32.202 moduli solari Sanyo Hit-235HDE4 installati con sistema a inseguimento, ovvero dotati di meccanismo che ruota il pannello in base alla posizione del sole: una soluzione in grado di massimizzare ed ottimizzare la produzione di energia. Con una produzione totale di 7.567MW, la centrale di Torre Santa Susanna è uno dei più grandi impianti di produzione di energia solare ‘a inseguimento’ in Europa, ed è il più grande al mondo a utilizzare i moduli solari Hit® di Sanyo. Questi moduli solari, grazie alla loro altissima efficienza di conversione, all´elevato rendimento per unità di superficie e alla loro affidabilità, sono un prodotto competitivo e ben posizionato sul mercato dei sistemi di impianti solari di medie dimensioni destinati alle unità abitative, residenziali e commerciali. Con l’inaugurazione della centrale di Torre Santa Susanna l’azienda ha voluto dimostrare l’idoneità dei moduli Hit® anche per sistemi e progetti di grandi dimensioni, a ulteriore conferma della loro redditività e del beneficio che un investimento come questo può portare a lungo termine.

WAVIN ITALIA Wavin Italia presenta il nuovo sistema Renova per impianti di riscaldamento e raffrescamento radianti. Ideale per le ristrutturazioni e caratterizzata da una velocissima messa a regime, la soluzione radiante, ribassata a pavimento firmata Chemidro, garantisce il massimo del confort in soli 3 cm di spessore (oltre alla piastrella o al parquet), grazie all’utilizzo combinato del pannello Renova in foglia rigida e del tubo Chemidro. Rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, Renova è in grado di assicurare un miglioramento dell’80% in termini di risposta termica dell’impianto radiante, garantendo di conseguenza una regolazione ancora più semplice. Il sistema assicura, inoltre, una velocità di posa senza precedenti, grazie all’adesivo incorporato che consente ad ogni pannello di aderire in maniera ottimale al fondo, e un elevato risparmio economico che si ottiene evitando la demolizione dei vecchi pavimenti. Il pannello è composto da una foglia rigida dotata di speciali nocche che permettono installazioni con massetti ribassati a ridotto spessore al di sopra del tubo e rappresenta la soluzione ideale per ristrutturazioni con interasse di posa multiplo di 50mm. La parte inferiore è costituita da uno strato collante che consente di applicare il pannello a strati preesistenti di pavimentazione o a sottofondi grezzi; le nocche perimetrali, opportunamente dimensionate, permettono invece il collegamento rigido per la sovrapposizione dei due lati. Complemento ideale di Renosa è il tubo Flexius per riscaldamento e raffrescamento a pavimento, in grado di soddisfare al meglio le esigenze del mercato radiante, grazie ad una serie di caratteristiche ineguagliabili. Semplicità di installazione e flessibilità senza precedenti, anche a temperature molto basse, consente all’installatore di dedicare maggiori energie alla realizzazione dell’intero sistema e alla messa in servizio. Dotato di cinque strati in PB-R 509 e di una barriera all’ossigeno Evoh, è riciclabile al 100% e resistente a sollecitazioni, corrosione, urti e compressione, il prodotto Chemidro è la soluzione ideale per tutte le tipologie di pavimentazione.

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CLIVET Da Cinetel, la società che cura la raccolta degli incassi e delle presenze delle principali sale cinematografiche di prima visione di tutta Italia, arriva una nuova conferma per Multisystem, il sistema Clivet dedicato ai cinema multisala. Nei 10 multiplex che nel 2010 hanno registrato il maggior numero di presenze, ben 5 milioni di spettatori hanno beneficiato del comfort totale e sostenibile Multisystem, la soluzione impiantistica monoblocco in pompa di calore appositamente creata da Clivet per la climatizzazione di cinema e teatri. Tra i multiplex ai quali gli spettatori hanno accordato la loro preferenza, emerge il Cinecity di Limena, un colosso di 12.000 metri quadrati con 14 sale cinematografiche ed oltre 3.000 posti a sedere. Il benessere degli spettatori di questo imponente multiplex, che nel 2010 ha ospitato 1.125.000 spettatori, è affidato a Multisystem, sistema specializzato che nei 6 anni di esercizio del cinema ha saputo garantire controllo ottimale di temperatura ed umidità, adeguato rinnovo dell’aria, elevata silenziosità ed una sensibile riduzione dei costi di gestione, dei consumi energetici e di conseguenza dell’impatto ambientale del cinema.

Se confrontato con una soluzione tradizionale basata su caldaia, refrigeratore e unità di trattamento aria, Multisystem permette, infatti, un risparmio energetico ed economico tipico del 40%. A questo si aggiunga il risparmio nei costi di installazione e gestione legato al fatto che le unità rooftop coprono da sole le esigenze di riscaldamento, raffreddamento e rinnovo dell’aria. Se paragonato ai sistemi rooftop normalmente in commercio, Multisystem garantisce, inoltre, portate d’aria di rinnovo nettamente superiori, offrendo indubbi vantaggi dal punto di vista del comfort degli spettatori oltre che del rispetto delle normative vigenti. Il sistema si compone di prodotti specializzati per le

diverse zone e predisposti per la connessione al sistema di supervisione centralizzato di controllo della climatizzazione dell’intera struttura. Nelle sale cinematografiche del Cinecity di Limena sono stati impiegati 16 rooftop per locali ad alto affollamento CSNX, mentre la climatizzazione di atrio, corridoi, shop, ristorante, pub, cabine di proiezione e uffici è affidata a 9 rooftop per locali a medio affollamento CSRN. Si tratta in entrambi i casi di climatizzatori autonomi in pompa di calore disponibili sia in versione per impianti ad aria che per impianti che utilizzano l’acqua come sorgente energetica (impianti ad anello d’acqua, impianti alimentati con acqua di pozzo, falda lago, fiume, mare). Caratteristica comune di questi prodotti è l’elevata efficienza: sul controllo di qualità dell’aria, del recupero termodinamico attivo, dell’unità ai carichi parziali, del sistema di ventilazione, del sistema di filtrazione e nel freecooling. Infine, la gestione operativa degli impianti è affidata ad un sistema di supervisione, che massimizza il comfort degli utenti, ottimizzando l’uso dell’energia.

ICOPAL La membrana NOx-Activ® è una rivoluzionaria soluzione impermeabilizzante per coperture, ad azione disinquinante per fotocatalisi. Si tratta di un fenomeno, simile alla fotosintesi clorofilliana, attraverso il quale una sostanza accelera la velocità di una o più reazioni chimiche sotto l’azione della luce (naturale o artificiale). Il Biossido di Titanio o TiO2 è il fotocatalizzatore alla base della gamma NOx-Activ®, utilizzato da Icopal per sviluppare Noxite®, una speciale graniglia di protezione per le membrane bituminose di impermeabilizzazione. La sua azione disinquinante è permanente e sfrutta l’energia solare, trasmessa per irraggiamento (raggi UV), attivando la decomposizione delle sostanze inquinanti presenti nell’aria NOx (Ossidi di Azoto) in nitrati, che poi vengono eliminati per dilavamento dalle acque piovane. Ideale per essere applicata in qualsiasi ambito, residenziale, industriale, scolastico ed ospedaliero, questa membrana mantiene la sua efficacia per tutto il suo ciclo di vita. I risultati sono esemplari: nell’arco di un anno, 10.000 m2 di copertura con membrana NOx-Activ®, neutralizzano l’inquinamento generato da 31 veicoli a benzina che percorrono 20.000 Km/anno.

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NEWS

NUOVA OXIDAL Nuova Oxidal, azienda di riferimento nel mondo degli accessori per vetro temperato, conferma la costante ricerca e l’attenzione alle esigenze architettoniche presentando l’innovativo sistema Tensyon: un supporto a quattro bracci che sostiene le lastre in vetro senza richiedere alcuna foratura o tacca. Questo sistema, progettato dall’architetto Cesare Monti, è la sintesi d’avanguardia tecnologica, alta qualità e design. Il supporto può essere utilizzato sia in posizione verticale per la realizzazione di facciate, che in posizione orizzontale per coperture e pensiline ed è duttile e adatto a qualsiasi tipo di vetro: monolitico, stratificato, vetrocamera e per vetri con integrazione di pannelli fotovoltaici, quindi in linea con le più moderne esigenze di efficienza energetica. L’utilizzo di accurate simulazioni strutturali ha permesso di raggiungere elevatissimi livelli di resistenza dei diversi componenti: ogni supporto è in grado di sostenere carichi dell’ordine di 200 kg per punto con deformazioni minime ed un elevato fattore di sicurezza. Il sistema Tensyon è realizzato in acciaio inox 316 e si contraddistingue per un design contemporaneo e innovativo, che lo differenzia da altri accessori presenti attualmente sul mercato, e principalmente per le sue caratteristiche funzionali che consentono di ridurre i costi di realizzazione delle lastre in quanto non vi è necessità di foratura. Il sistema consente alte performance tecnologiche anche per la possibilità di abbinamento ad una struttura portante realizzata con tiranti: il tirante passa tra supporto e vetro riducendo al minimo l’ingombro della struttura (circa 5/10 cm). Il sistema è corredato dai vari terminali di fissaggio, da bielle e accessori per la realizzazione di tensostrutture che completano l’offerta.

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ISOLATEC

Isolatec, azienda specializzata nel settore dell’isolamento termoacustico, presenta Isolnat, una gamma di pannelli in fibra di legno naturale e riciclabile al 100% per l’isolamento acustico e termico. I pannelli di questa serie sono ricavati dalla sfibratura degli scarti di lavorazione del legno naturale e successivamente ricompattati in autoclave con vapore acqueo, lignina e cera naturale, senza alcuna aggiunta di collanti sintetici né formaldeide, quindi disidratati ed essiccati ad una temperatura di 180° gradi in appositi forni. A seconda delle caratteristiche tecniche richieste, Isolnat è disponibile sia come pannello singolo che accoppiato con altri prodotti, andando a soddisfare qualsiasi requisito sia di isolamento acustico (rumore aereo e rumore da calpestio) che di isolamento termico (resistenza termica e inerzia termica elevate). La gamma prodotti Isolnat è estremamente versatile e può essere utilizzata per svariati impieghi quali: pareti perimetrali in laterizio, legno o cartongesso, pareti divisorie tra unità abitative in laterizio, legno o cartongesso; solai interpiano in laterocemento, legno o lamiera grecata; tetti a falda inclinata in laterocemento o legno. La facilità di posa, infine, influisce positivamente sulla velocità di installazione consentendo un risparmio sui costi della manodopera. L’azienda, inoltre, attraverso un accurato servizio pre e post vendita, è al servizio degli operatori del settore per supportare la corretta realizzazione dei loro lavori.

BIFIRE Dopo anni di investimenti in ricerca, studi e test con esperti di altissimo livello nelle nanotecnologie, viene presentata da Bifire, sul mercato dei pannelli termoisolanti, Vacunanex®, la barriera protettiva più performante del mondo. Vacunanex® ha, infatti, la maggior capacità isolante, il minor spessore (1/6 rispetto a un prodotto tradizionale) e garantisce il maggior risparmio energetico ed economico tra i prodotti di questa tipologia al mondo assicurando un eccezionale comfort abitativo in un maggior spazio vitale e un bassissimo impatto ambientale. È estremamente sicuro (core-material totalmente incombustibile), riciclabile al 100%, tecnologia allo stato puro e, grazie alla sua enorme capacità isolante, è in grado di offrire garanzie uniche nel settore del termoisolamento. Può infatti essere utilizzato in applicazioni con temperature variabili da -70°C a 80°C; sfrutta la tecnologia Nanex® a base di silice microporosa nanotecnologica. Le particelle sferiche microporose hanno dei punti di contatto nanometrici e quindi la conduttività termica per contatto di corpi solidi viene ridotta al minimo. È composto da cellule micronizzate di polveri a base di ossidi di silice. Il core material è avvolto da un film a bassissima permeabilità che garantisce al prodotto un più lungo mantenimento delle sue caratteristiche nel tempo, viene confezionato sottovuoto con sistemi di più elevata potenza per garantire bassi livelli di pressione e più alte capacità isolanti. Ciò significa che, mantenendo la medesima capacità isolante, consente la riduzione dello spessore fino a un sesto con un considerevole risparmio economico nel settore delle costruzioni. Vacunanex® ridisegna le logiche della progettazione, coinvolgendo in una rivoluzione tecnica tutti i livelli degli operatori del settore, dagli architetti ai costruttori, dagli installatori ai privati attenti sia alle caratteristiche tecniche che al risparmio.

OFFICINE RIGAMONTI Un gruppo di sicurezza capace di racchiudere in un unico dispositivo le funzioni di quattro diversi sistemi di protezione? Esiste, il suo nome è Safe ed è stato progettato da Officine Rigamonti per garantire la massima efficienza agli impianti di riscaldamento. Realizzato in ottone anticorrosione, è allo stesso tempo valvola di sicurezza (per sfogare le pressioni eccessive dell'acqua in circolo), valvola di sfiato aria (per liberare l'impianto da sacche d'aria), manometro (per controllare la pressione del liquido) e infine sistema rompivuoto (per favorire la manutenzione svuotando rapidamente l'impianto). Un dispositivo all'apparenza semplice, ma che ha impegnato i tecnici del reparto Ricerca&Sviluppo dell'azienda piemontese nell'ingegnerizzazione delle migliori soluzioni costruttive. Tra queste l'integrazione di manometro e valvola di sfiato al rubinetto di intercettazione per consentire eventuali sostituzioni senza bloccare l'intero impianto; oppure la possibilità di ruotare il manometro di 360° per facilitarne l'installazione. Non ultimo, la configurazione di Safe permette ai distributori di ottimizzare il magazzino, gestendo l'approvvigionamento di un solo prodotto invece di quattro.

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NEWS

EMMETI

UPONOR Con le tubazioni flessibili Uponor Preisolato le perdite di calore sono ridotte del 12% grazie ad un maggior rendimento e alla migliorata prestazione termica della schiuma isolante (strati concentrici in PEX). Aspetti pratici come robustezza e lunga durata svolgono un ruolo cruciale nella posa interrata dei tubi. Per il trasporto di acqua per il riscaldamento, l’aspetto economico diventa importante specialmente nel caso di funzionamento per diversi decenni. Una buona efficienza dell’isolamento delle tubazioni installate garantisce maggiori benefici nel risparmio energetico riducendo al minimo le perdite di calore.

L’azienda ha adottato un nuovo materiale in schiuma di polietilene reticolato modificato per tutte le tubazioni Uponor Preisolato. Oltre ai rinomati vantaggi delle tubazioni preisolate, ovvero il facile utilizzo, la posa semplice e la resistenza nel tempo, la nuova schiuma presenta un valore lambda decisamente ridotto. Una tubazione robusta e flessibile permette un adattamento a quasi tutti gli utilizzi. Il sistema richiede solo la realizzazione di uno scavo di ridotte dimensioni e di adeguata profondità. La flessibilita del materiale, gli ottimi sistemi di collegamento, la robustezza e la durata di queste tubazioni, garantiscono agli esperti il completamento dei loro progetti in maniera veloce, economica e affidabile indifferentemente sia che si stia lavorando su una vasta rete di alimentazione o su un singolo collegamento a un edificio. Acqua calda, acqua potabile, acqua per raffreddamento e di scarico: tutte vengono trasportate in maniera affidabile cosi come molti altri liquidi usati nelle applicazioni industriali:

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L’azienda presenta le nuove pompe di calore volte al mercato residenziale Mirai DC Inverter, per la climatizzazione estiva ed invernale. I compressori di ultima generazione e il circuito frigorifero adattato alle ultime tecnologie, permettono a Mirai e all’edificio in cui essa è installata, di rientrare nelle classi energetiche più elevate. La nuova gamma Mirai ha una potenza frigorifera nominale da 6 a 16 kW. A tutti i modelli sono abbinabili vari accessori tra cui la valvola a 3 vie per la produzione di acqua ad uso sanitario. La compattezza delle dimensioni e la completezza delle funzioni (i componenti dell’impianto termico, quali circolatore, vaso di espansione e strumenti per il controllo della temperatura, sono già integrati all’interno della macchina) ne fanno un sistema facile da installare: è sufficiente collegare le tubazioni idrauliche ai terminali idronici. La facilità d’installazione e la versatilità della macchina, che può operare con temperature esterne fino a -20°C e presenta un ampio range d’impostazione della temperature di mandata dell’acqua (fino a 60°C), la rendono idonea alle diverse tipologie d’impianto: sistemi radianti (riscaldantiaffrescanti), unità terminali ad aria (cassette o ventilconvettori), radiatori a bassa temperatura. Mirai ingloba tutti i vantaggi tipici della realizzazione di un impianto termico con pompe di calore: la possibilità di raffrescare e riscaldare gli ambienti con un'unica unità; maggiore affidabilità del prodotto nel tempo; rispetto dell’ambiente a fronte dell’eliminazione totale delle emissioni dirette di CO2; assenza di oneri per manutenzione ordinaria, realizzazione di impianti di adduzione del gas, di scarico dei prodotti di combustione e maggior sicurezza. Infine, essendo la gamma dedicata al residenziale, la tipologia di alimentazione elettrica e i consumi ridotti, la rendono compatibile con le normali condizioni di fornitura elettrica previste dal gestore.


GEOTHERMAL INTERNATIONAL ITALIA Geothermal International Italia presenta una soluzione ottimale ed efficiente per l’inverno e per l’estate: la pompa di calore geotermica acqua/acqua. In commercio esistono due tipologie di pompe di calore: ad aria e ad acqua (detta anche geotermica in quanto comunemente adottata nella realizzazione degli impianti geotermici e idrotermici). La pompa di calore ad aria in inverno è in grado di sottrarre il calore dall’aria esterna per trasferirlo all’interno dell’edificio, viceversa in estate. La pompa di calore geotermica, invece, impiega lo stesso meccanismo, ma invece dell’aria sfrutta il calore immagazzinato nella terra, nell’acqua dei bacini idrici superficiali o nelle acque di falda e prelevato dalle sonde geotermiche mediante un particolare liquido termovettore che scorre al loro interno. La soluzione ad aria si presenta come la più utilizzata per l’agevole disponibilità d’aria, ma questo è l’unico vantaggio esistente. L’efficienza di questo tipo di sistema, infatti, è condizionata dal fatto che i livelli di temperatura esterni sono sempre in contrasto con le esigenze interne dell’edificio (aria calda in estate quando si deve raffrescare l’ambiente interno e aria fredda in inverno quando si necessita riscaldamento). Tutto ciò determina un elevato dispendio energetico per ottenere il risultato desiderato. La pompa di calore geotermica, invece, ha il grande vantaggio di sfruttare un bacino termico (terreno o acqua) che si trova ad una temperatura costante (12°C circa) durante tutto l’anno (temperature maggiori di quelle dell’aria in inverno e più fresche in estate). In questo caso, risulta evidente come le prestazioni di un sistema geotermico non possano che essere maggiori di quelle di un sistema ad aria. La scelta della pompa di calore geotermica deve tenere in considerazione il COP (coefficient of performance) che indica il rapporto tra l’energia termica resa e quella elettrica realmente consumata. Più elevato sarà quindi il COP e maggiore sarà l’efficienza della pompa di calore geotermica. La pompa di calore geotermica di Geothermal International Italia può essere utilizzata con qualsiasi sistema a circuito chiuso (sonde verticali, orizzontali, Energy Piles, Slim Jim) o sistema aperto (acque di falda).

JUNKERS Cerapuracu-Smart è la nuova caldaia a condensazione di Junkers che, grazie al bollitore integrato da 48 litri, garantisce un elevatissimo comfort sanitario. Questa caldaia è in grado di fornire fino a 16,5 litri di acqua calda al minuto e mantenerne costante la temperatura anche quando l'acqua viene prelevata in più punti contemporaneamente. Nel giro di pochi secondi, il bollitore integrato fa sì che l'acqua sia sempre disponibile ad una temperatura calda, piacevole e costante. Inoltre, è silenziosa, compatta e le dimensioni contenute (48,2x60x89 cm) ne permettono l'inserimento anche negli spazi più ristretti (nei corridoi ad esempio). Infine, per ottenere un risparmio energetico e ‘di bolletta’, è possibile integrare Cerapuracu-Smart con un sistema solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Fra gli altri vantaggi un comfort sanitario a 3 stelle, il massimo ottenibile secondo EN 13203, massimo comfort in riscaldamento con un rendimento a 4 stelle secondo la Direttiva Europea 92/42/CEE e una grande silenziosità dovuta ai moderni sistemi di assorbimento delle vibrazioni.

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NEWS

Contatto privo di tensione per collegare un sistema messaggi di errore o un inoltro di allerme elettronico

L’unità di riempimento è controllata da tre pulsanti posti sul lato superiore. Gli stati operativi vengono indicati sul display dai LED e dal modulo a sette segmenti

HONEYWELL Honeywell Environmental Control (EVC Italia) presenta Nktronic, la nuova unità di riempimento automatico con controllo elettronico, una soluzione che garantisce il riempimento completamente automatico del circuito di riscaldamento e una protezione affidabile dell’acqua potabile, grazie ad un sistema di sensori e valvole che controllano in modo continuo l’impianto collegato. Il nuovo dispositivo assicura il riempimento automatico completo, il monitoraggio continuo, la registrazione della quantità d’acqua impiegata, il controllo della pressione, il rilevamento di perdite, nonché l’interruzione automatica in caso di perdite elevate con conseguente segnalazione dell’allarme alle centrali di monitoraggio. I guasti vengono segnalati acusticamente o tramite un contatto privo di potenziale. Nktronic rispetta gli standard di sicurezza della normativa EN1717, che proibisce il riempimento degli impianti di riscaldamento a mano evitando la contaminazione dell’acqua a causa del riflusso. È disponibile con disconnettore per fluido categoria 3 e per fluido categoria 4, rispondenti rispettivamente alle normative EN14367 e EN12729.

Per garantire un’estrema tranquillità di installazione anche in ambienti umidi, garantisce un grado di protezione IP54. Modalità di funzionamento L'unità controlla in modo continuo, tramite un apposito sensore, la pressione del circuito di riscaldamento. Nel caso la pressione scenda al di sotto di un valore specificato, si apre una valvola che ne consente il riempimento. La pressione desiderata è impostabile tramite tre pulsanti e visibile su un display a LED. Nel caso in cui non ci sia pressione a causa di una perdita, l’unità riconosce il problema e interrompe immediatamente il flusso. Viene registrata anche la quantità d’acqua immessa nell’impianto, per poter verificare la presenza di perdite anche se di minima entità. In caso di perdita viene emesso un allarme acustico e un segnale elettronico viene inviato tramite contatto privo di potenziale. NKTronic è un prodotto innovativo che permette di controllare e remotizzare la gestione di un ambito,

NICOLL Lo propone Nicoll e quest’anno è stato segnalato come prodotto innovativo alla fiera Termoidraulica Clima di Padova e grande successo ha riscosso anche a Klimahouse a Bolzano. Si tratta di un sistema brevettato che permette di purificare gli ambienti, eliminando umidità e muffe e consente di recuperare fino al 70% di energia. L’intuizione alla base del prodotto è semplice: veicolare l’aria esausta delle stanze all’esterno e reintrodurre aria pulita e riscaldata. Lo scambio termico consente, a seconda delle stagioni, un significativo risparmio energetico grazie al recupero termico che contribuisce a ottimizzare la resa energetica della propria abitazione. Il sistema di Nicoll è, infatti, progettato per l’installazione su ambienti di dimensioni di circa 30 mq. Ogni stanza della casa potrà, quindi, avere un dispositivo autonomo in grado di riciclare l’aria e, contemporaneamente, riscaldarla attraverso lo scambio termico all’interno del condotto che attraversa il muro esterno dell’abitazione. Il recuperatore è facile da montare e può essere installato da chiunque in ogni tipo di costruzione: una volta eseguito il carotaggio della parete sarà necessario tagliare il tubo a seconda dello spessore della parete, montare lo scambiatore esterno e il filtro interno. Intuitivo è anche il funzionamento: il sistema si attiva automaticamente a intervalli regolari e l’utente potrà quindi scegliere una delle tre velocità a disposizione. La silenziosità del recuperatore, infine, assicura - in qualsiasi momento della giornata un elevato comfort termico con un basso impatto acustico.

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L’indicatore della portata volumetrica misura il rifornimento erogato e, in caso di perdita, insieme al sistema elettronico aziona una chiusura di emergenza Il sensore di pressione e una valvola solenoide regolano il flusso entrante automaticamente

quello del riempimento del circuito primario, che prima non era fattibile se non con costose e speciali installazioni. Il contesto di utilizzo è quello della centrale termica di un impianto moderno in cui si vuole avere il controllo remoto di più parametri possibili. I vantaggi sono evidenti: tempestiva notifica del problema, con conseguente rapidità di intervento, senza nessun disagio per l’utente. Il circuito, inoltre, rimane sempre ad una pressione stabile, garantendo un funzionamento ottimale.


INNOVAZIONE, RICERCA, TECNOLOGIA E DESIGN SONO I LEIT MOTIVE DI VORTICE Durante uno speciale evento, in una serata settembrina inusuale, Vortice Elettrosociali S.p.A. ha aperto per la prima volta le porte dell’azienda per offrire alla stampa un incontro con meeting e presentazioni, e una visita guidata all’interno dei reparti produttivi della fabbrica. Ad accogliere gli ospiti il Presidente Carlo Pagani, l’Amministratore Delegato Angelo Ghitti, il Direttore Generale Stefano Guantieri e i Manager Vortice che sono rimasti a disposizione dei giornalisti durante tutta la serata. Interessanti i meeting formativi, tenuti da personale qualificato Vortice, su tematiche inerenti la progettazione virtuale, i sistemi di ventilazione a basso impatto ambientale, la ricerca e sviluppo di prodotti sempe più innovativi e intelligenti. “Un’azienda globale con il cuore italiano” sono le parole usate dal presidente Carlo Pagani per spiegare le strategie dell’azienda: “… globale perché il nostro scenario sarà il mondo. Con un cuore italiano perché il centro della nostra espansione rimarrà l’attuale sede che rafforzeremo nelle risorse e nelle competenze, distinguendoci per i nostri valori storici e per il nuovo modo di operare”. Ha poi illustrato i ‘quattro pilastri’ che stanno alla base dello sviluppo di Vortice, presente con rivenditori in oltre 80 paesi del mondo. L’espansione, iniziata 35 anni fa con l’apertura di una filiale in Francia e una nel Regno Unito, è proseguita nel 2010 con l’apertura di un Ufficio Commerciale a Mosca e a Shanghai nel 2011. Prossimo obiettivo: l’America Latina. I partecipanti hanno poi, per la prima volta, potuto visitare, oltre ai capannoni dell’azienda, l’area uffici con una vasta serie di prodotti d’epoca, un ‘tuffo’ nel passato in particolare per quanto riguarda i ventilatori d’epoca (alcuni dei quali esposti nei più importanti musei di tutto il mondo) appartenenti alla collezione Vortice che vanta, tra l’altro, il primo ventilatore elettrico Edison datato 1896. Innovazione, ricerca, tecnologia, design e soprattutto intuito hanno consentito all’azienda di raggiungere vette importanti anticipando spesso stili e tendenze e proponendo prodotti sempre all’avanguardia e soluzioni adatte alle richieste di mercato. In questi anni particolari dove l’attenzione al ‘green’ è sempre più diffusa, si distinguono i Recuperatori di Calore Vortice per la ventilazione controllata a doppio flusso in grado di estrarre l’aria viziata dagli ambienti di servizio e reimmetterla pulita negli spazi abitativi, trasferendo il calore da un flusso all’altro. Lo scambio termico tra i flussi si realizza all’interno di uno scambiatore di calore nel quale la corrente d’aria calda cede gran parte (fino al 93%) del calore a quella fredda assicurando significativi risparmi (nei mesi invernali) sui consumi per il riscaldamento e per il raffrescamento nei mesi estivi. Un set di filtri assicura la pulizia dell’aria immessa nell’abitazione e protegge lo scambiatore di calore dalla contaminazione di agenti estranei.

Alcuni apparecchi Vortice per la ventilazione meccanica controllata Vort Platt

Vort Penta

Vort Leto Mev

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NEWS

Nelle immagini, Chrome della serie Viva, Aqualight della serie EvoClass

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SFA Leader del settore, SFA, presenta alcuni prodotti di ultima generazione che vanno ad arricchire la già ampia offerta che da sempre distingue l’azienda per le tecnologie e i materiali utilizzati Leitmotiv delle collezioni dell’azienda: colori, materiali e tecnologie innovative che si rispecchiano in un’ampia gamma di prodotti. A partire dai particolari inseriti nei pannelli delle vasche di Grandform che permettono di ottenere raffinate personalizzazioni grazie, oltre alle particolari tonalità di colore, ai differenti materiali con i quali vengono realizzati (legno, cuoio, alluminio, vetro nero e grigio, laccato rosso). Alle sei varietà di tonalità (oro, lilla, nero, ecc.) della serie Mosaico, Stile ha aggiunto due nuove proposte. Per la serie Mito, già disponibile in bianco e nero lucido, si aggiunge ‘Carbon’ che riproduce la fibra di carbonio. Per la Serie Viva c’è una proposta che consente di riflettere ed amplificare lo spazio circostante: ‘Chrome’, grazie alla quale si ottengono riflessi che illuminano e riescono a creare prospettive assolutamente innovative per l’ambiente bagno. La nuova gamma di cabine multifunzione Evoclass offre, oltre al bagno di vapore, le pareti interne in cristallo bianco, la rubinetteria termostatica, la cromoterapia, la radio e la doccia zenitale. Tutto questo la rende ancor più pratica e confortevole grazie anche all’inserimento di una nuova tastiera di comando ‘touch screen’ di ultima generazione. Per gli amanti della semplicità, che non vogliono rinunciare a concretezza e design, la cabina doccia Aqualight è realizzata in cristallo temperato, di 8 mm. di spessore, con trattamento anticalcare. Dotata di rubinetteria termostatica e soffione zenitale da 30 cm. e con piatto doccia ultrasottile. Le cabine Aqualight sono disponibili in differenti misure, sia per installazione ad angolo che in nicchia.

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NEWS

Gruppi di rilancio I gruppi di regolazione termica o gruppi di rilancio sono realizzati per la distribuzione del fluido su impianti di riscaldamento. Sono disponibili in tre versioni: con valvola miscelatrice motorizzata, per alta temperatura senza miscelazione e nella nuova configurazione con miscelatore termostatico a punto fisso. Il nuovo gruppo di rilancio

FAR Far, azienda leader nel settore idrotermosanitario, costantemente impegnata nella progettazione, realizzazione e sviluppo di impiantistica, presenta una vasta gamma di prodotti ad alta qualità. Eccovene alcuni

Collettori di bilanciamento I collettori di bilanciamento Far sono stati studiati per l'utilizzo su impianti tradizionali a radiatori e su impianti a pannelli radianti. I collettori hanno un sistema di regolazione brevettato che, grazie alla numerazione presente sulla manopola, consente una rapida impostazione della portata desiderata nei vari circuiti. Questo sistema permette di effettuare la taratura di un circuito senza l'utilizzo di particolari attrezzi, rendendola possibile anche in piccoli spazi. Il cappuccio antimanomissione protegge la manopola di regolazione del detentore da eventuali interventi da parte di personale non addetto. Il particolare profilo dell'asta di regolazione consente di ottenere una caratteristica della variazione di portata pressoché lineare. Questi collettori di bilanciamento sono disponibili in abbinamento ai collettori termoelettrici in versione flangiata e MF nelle misure da 1" e 1"1/4.

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Moduli di contabilizzazione multiutenza L’azienda presenta una nuova soluzione per installare e gestire in modo semplice gli impianti di contabilizzazione in edifici con più unità abitative. Il sistema consiste in moduli di contabilizzazione per impianti di riscaldamento e/o raffrescamento e acqua calda e fredda sanitaria, fissati su una piastra in acciaio a sviluppo verticale. La piastra multiutenza, di dimensioni ridotte, è stata pensata per l’installazione in un vano tecnico in modo da facilitarne il montaggio e gli interventi di manutenzione e/o lettura. I nuovi moduli multiutenza sono disponibili per 2, 3 o 4 unità abitative, con strumentazione conforme a quanto richiesto dalla direttiva MID e predisposta per la lettura tramite rete MBus.

dotato di miscelatore a punto fisso è adatto per impianti a pannelli radianti a bassa temperatura e permette di mantenere ad un valore costante la temperatura di mandata. Tutti i gruppi sono completi di valvole a sfera con termometro incorporato e pozzetti porta sonda, circolatore a tre velocità, tronchetto con valvola di ritegno e guscio anticondensa. Gli attacchi dei gruppi sono da 1” femmina mentre i circolatori sono disponibili con interasse 130mm o 180mm. Ogni versione del gruppo è reversibile e si può così adattare a qualsiasi configurazione di impianto.


PAROLA D’ORDINE: SOSTENIBILITÁ AMBIENTALE I nuovi input normativi in ambito energetico intendono limitare il fabbisogno di energie fossili, correlando la potenza termica installata direttamente al reale fabbisogno energetico per il riscaldamento, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili sia per la produzione di acqua calda sanitaria che per la climatizzazione degli ambienti. Allo scopo Immergas, forte della quasi cinquantennale esperienza maturata nel settore delle caldaie a gas per il riscaldamento domestico, ha sviluppato una serie di prodotti e soluzioni che favoriscono l’integrazione delle energie rinnovabili per la climatizzazione degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria. Svariate le soluzioni proposte dall’azienda per la realizzazione di un sistema integrato abbinato a caldaie a condensazione. Eccone alcune:

Progettate per soddisfare utenze di tipo domestico, le versioni monofase sono disponibili in una gamma di potenze da 6 a 10 kW, ideali per ambienti commerciali e uffici, mentre le versioni trifase sono disponibili nelle potenze da 16 e 18 kW.

• soluzioni solari a circolazione forzata, per la produzione di acqua calda sanitaria con collettori solari termici, ideali per ottimizzare al massimo l’assorbimento dell’energia solare in qualsiasi situazione climatica e ridurre al minimo le dispersioni di calore in abbinamento a bollitori di varie dimensioni (da 200 a 2000 litri); • soluzioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici, che costituiscono un’opportunità di investimento ad alta redditività, basso rischio ed elevata sostenibilità ambientale. Il fabbisogno di energia elettrica di una abitazione può essere, infatti, compensato da un impianto fotovoltaico opportunamente dimensionato. L’ampia gamma ‘fotovoltaica’ di Immergas propone 6 pacchetti solari fotovoltaici con moduli in silicio monocristallino particolarmente adatti ad utenze di tipo residenziale (fino ad un massimo di 5,76 kWp) e 4 nuovi pacchetti solari fotovoltaici con moduli in silicio policristallino per impianti di media potenza in trifase (potenza massima di 19,92 kWp), utilizzabili ad esempio in ambito commerciale e artigianale; • pompe di calore aria-acqua ad inverter che, oltre ad affiancare la caldaia nella stagione invernale, possono garantire il raffrescamento domestico nella stagione estiva. Audax è la grande novità di gamma delle pompe di calore per il 2011. Si tratta di macchine aria-acqua, in grado di sfruttare l’aria esterna come fonte di energia rinnovabile, che possono funzionare in modo indipendente o integrare l’impianto termico durante il periodo di riscaldamento.

Di primaria importanza per il corretto funzionamento dell’intero sistema è il controllo e, allo scopo, Immergas propone un gestore di sistema ‘intelligente’ che, periodicamente, controlla e supervisiona i parametri di efficienza, così da razionalizzare l’impiego dei diversi componenti dell’impianto in base alla convenienza economica. Negli ambienti domestici, mediante gli appositi comandi di zona o i sensori di temperatura e umidità, il gestore di sistema può controllare puntualmente il benessere ambientale e impostare fasce orarie di utilizzo, compatibilmente con le esigenze dell’utenza. Una carrellata di prodotti Immergas e un esempio di impianto integrato

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PRODOTTI

LE SOLUZIONI INTELLIGENTI PER LA BUILDING AUTOMATION C. M.

Honeywell Environmental Control (EVC Italia) ha annunciato l’arrivo in Italia di CentraLine, il nuovo marchio per la Building Automation, caratterizzato da una gamma di proposte tanto esaustive quanto intelligenti CentraLine fornisce soluzioni intelligenti per il riscaldamento, la ventilazione e l’aria condizionata, sviluppando sistemi di integrazione in edifici complessi e utilizzando un metodo di controllo remoto basato sul web, ideali per soddisfare le esigenze di fabbricati di varie dimensioni, sia nuovi sia ristrutturati, in un’ottica di controllo dell’efficienza energetica. Le soluzioni CentraLine si basano sulla tecnologia Honeywell, che già ora permette di risparmiare energia a più di 100 milioni di case ed edifici in tutto il mondo e che si basa su standard aperti, permettendo così di integrare, senza problemi, prodotti distribuiti da terze parti consentendo investimenti sostenibili. Questi sistemi consentono un’efficienza operativa ottimale e garantiscono un consumo energetico controllato, senza compromettere il comfort abitativo. Il concetto di partner rappresenta un aspetto fondamentale della strategia del marchio. Attualmente in Europa sono circa 400 gli operatori specializzati, accuratamente selezionati e rigorosamente formati, che distribuiscono e supportano le soluzioni CentraLine, fornendo ai clienti installazioni e manutenzioni professionali, rapide e affidabili, grazie anche ad una solida presenza locale e alla competenza di una grande società. Essi possono così avvalersi di un unico fornitore per la pianificazione, l’installazione, la messa in funzione e la manutenzione degli impianti, attraverso un supporto flessibile, rapido e professionale. I partner CentraLine sono specializzati nella tecnologia di controllo; frequentano regolarmente corsi di formazione per essere costantemente aggiornati sugli ultimi sviluppi tecnici. Inoltre, un team è sempre disponibile per fornire assistenza a livello di sviluppo, vendita e marketing. A tale proposito l’area sviluppo trae vantaggi da numerosi suggerimenti che riceve direttamente dagli utenti; grazie ad un feedback diretto i prodotti CentraLine vengono costantemente migliorati e adattati alle ultime esigenze di mercato. Il lancio di CentraLine è supportato da Honeywell anche con una nuova iniziativa: ‘Building Experts’, finalizzata a promuovere le tematiche riguardanti il risparmio energetico degli edifici. In questo modo, Honeywell mette a disposizione di installatori, clienti, partner e mezzi di comunicazione informazioni e strumenti per comprendere

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e approfondire il tema dell’efficienza energetica con particolare rilievo all’aspetto pratico: dagli aggiornamenti su standard e direttive di settore, alle informazioni sulla gestione remota degli edifici, sulla certificazione dei controlli e la ventilazione intelligente, attraverso newsletter, articoli di esperti CentraLine e il sito www.buildingesperts.info. LA GAMMA CENTRALINE Coach - uno strumento di configurazione intelligente Con Coach, CentraLine offre ai propri partner un software ad elevata efficienza per la creazione di applicazioni di controllo per i sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) che unisce tutti i vantaggi di un software di facile configurazione con la flessibilità già tipica dei sistemi programmabili dall'utente. È, infatti, sufficiente ‘trascinare’ i singoli componenti, quali una caldaia, uno scambiatore di calore o un circuito di riscaldamento dalla libreria dei modelli in un progetto, attivando poi le funzioni disponibili. L'utente deve solo selezionare dall'elenco le funzioni desiderate per attivarle e i componenti si integrano così automaticamente in base ad un algoritmo. Arena - una centrale per la gestione degli edifici con alimentazione efficiente Arena è una potente soluzione basata su Web per la gestione di sistemi HVAC in proprietà singole o multiple. È possibile gestire il budget energetico, valutare l'edificio e calcolare i costi relativi a elettricità, acqua, gas e altre risorse. Arena consente l'accesso alla tecnologia di controllo di diversi sistemi tramite una vasta gamma di percorsi di comunicazione, anche se non si dispone di un PC sul luogo. Un vantaggio particolare è dato dal fatto che gli operatori, il personale di supporto o i partner CentraLine possono effettuare un monitoraggio in remoto da qualsiasi postazione tramite Internet, una rete Lan, una linea analogica o ISDN, un modem GSM o un’altra stazione di lavoro Arena all'interno del proprio sistema, regolando altresì le impostazioni, registrando e confrontando i dati di consumo. Tutti gli allarmi vengono, inoltre, visualizzati automaticamente, con la possibilità di scegliere una priorità e di filtrarli. Nel caso di un difetto del sistema, l’utente viene informato automaticamente e immediatamente, consentendo l'intervento prima ancora che venga notificato il difetto. L'ultima versione di Arena 2.2, presenta due importanti innovazioni. È possibile collegare senza difficoltà le installazioni HVAC esistenti e, inoltre, l'editor di grafica consente la creazione e la modifica di qualsiasi tipo di interfaccia utente in base alle esigenze del cliente. In questo modo anche persone non esperte possono utilizzare Arena in modo rapido ed efficiente. Panther, Tiger, Lion, Serval, Lynx - controller di sistema e di singoli ambienti Le ultime tecnologie intelligenti per il controllo del sistema rappresentano un potenziale notevole per i risparmi energetici. La gamma di prodotti CentraLine include controller globali e per singoli ambienti adatti sia a impianti indipendenti sia a quelli collegati in rete come: Panther, Tiger, Lion, Serval, Lynx. Il loro utilizzo dipende dai requisiti di progetto e dal numero di punti di dati richiesti. Panther Mini è il controller basato su Lon più piccolo. Dispone di 13 ingressi e uscite e un'interfaccia M-bus. Viceversa, Panther dispone di 22 ingressi e uscite e offre anche un'interfaccia M-bus. Tiger, basato sullo standard Lon, viene comunemente utilizzato con una scheda di espansione opzionale e dispone di 72 ingressi e uscite. Tutti i controller sono disponibili con unità operative distinte. Lion dispone di un sistema di controllo basato su Lon con moduli di ingresso e uscita distinti e un bus integrato.

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La versione più grande di Lion dispone di 32 moduli di ingresso e uscita con un massimo di dodici ingressi e otto uscite per modulo. Per scopi di manutenzione, i moduli possono essere sostituiti senza disconnettere l'alimentazione o le connessioni bus. Grazie a rapidi elenchi di accesso, è disponibile un funzionamento orientato al cliente e al sistema. In molti tipi di edifici, quali scuole, uffici o hotel, è richiesto un controllo dei singoli ambienti in base alle esigenze dell’utente. I regolatori ambiente Serval e Lynx forniscono un comfort totale a costi energetici minimi. CentraLineAX - il cervello dell'edificio In molti edifici, vengono utilizzati contemporaneamente sistemi HVAC e non HVAC differenti che spesso agiscono come soluzioni isolate senza un coordinamento, il che può causare elevati costi aggiuntivi dal punto di vista energetico e amministrativo. Con la nuova piattaforma integrativa CentraLineAX basata sul Web, i diversi sistemi vengono collegati senza problemi tra loro e, se richiesto, con un sistema di gestione dell'edificio di livello maggiore. È, inoltre, supportata la crescente e importante integrazione di dati di consumo nelle applicazioni aziendali, quali sistemi di contabilità, servizi e manutenzione, come pure sistemi di gestione degli impianti. Inoltre, l’applicazione CentraLineAX consente di monitorare, automatizzare e ottimizzare in modo estensivo la piattaforma e i processi, riducendo considerevolmente i costi di esercizio e il consumo energetico. La piattaforma integrativa HAWK CentraLineAX, indipendente dal PC, utilizza un server Web integrato. Pertanto non sono necessari complicati aggiornamenti e modifiche del sistema operativo. Grazie alla soluzione basata sul Web, i proprietari del sistema possono accedere ai sottosistemi collegati in qualsiasi momento e da qualsiasi postazione con browser standard via CentraLineAX. La piattaforma si impone grazie ai bassi costi di manutenzione e funzionamento e all’accessibilità in qualsiasi momento. Allo stesso tempo, può comunicare facilmente con database e sistemi IT basati su PC, quali server Sap, Oracle o Microsoft SQL.

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LA GRANDE DISTRIBUZIONE SCEGLIE AIRWELL Grazie alla continua sinergia con le realtà impiantistiche operanti nel settore della Grande Distribuzione, Airwell è stata selezionata per la fornitura dei gruppi frigoriferi necessari al condizionamento del centro commerciale Eurosia, di Traversetolo in provincia di Parma, recentemente inaugurato

La società è, infatti, tra i fornitori approvati da Coop che per i propri impianti richiede specifiche particolari, le medesime per tutti gli ipermercati. Dell’impiantistica si è occupata Panzeri SpA, azienda comasca con esperienza ultraquarantennale e referenze di prestigio, che ha vinto la gara indetta da Coop e che ha quindi installato le macchine Airwell, partner in svariate realizzazioni. Considerando che l’impiantistica di un centro commerciale deve non solo fornire la giusta climatizzazione in ogni condizione stagionale, ma deve anche provvedere ad ottenere un corretto consumo energetico, gli impianti sono stati suddivisi per tipologie commerciali, per permettere di adeguare le condizioni termoigrometriche sia agli effettivi carichi termici (ovviamente differenziati e non contemporanei), sia alle richieste degli operatori. Da una centrale termofrigorifera condominiale si diramano circuiti di tubazioni di acqua calda e refrigerata, costanti tutto l’anno, in modo tale da poter soddisfare qualsiasi richiesta termica degli ambienti. Per rispondere alle necessità delle varie attività commerciali presenti nel complesso, sono stati scelti gruppi frigoriferi dotati di

dispositivi che ne ottimizzano il funzionamento in base alle reali occorrenze operative. La centrale termofrigorifera del centro commerciale è articolata su tre gruppi refrigeratori ad alta efficienza; due riservati al condizionamento delle medie superfici, delle unità, dei bar/ristoranti e della galleria e una, a specifiche Inres, riservata al condizionamento dell’ipermercato. I gruppi frigoriferi sono del tipo ad alta efficienza per una potenza totale installata di 2.250 kW frigoriferi. Nello specifico sono stati installati tre refrigeratori d’acqua ad alta efficienza solo freddo con compressori a vite: nella galleria due SLS-A HE 2802 BLN R134a ognuno da 616 kW, mentre nell’ipermercato un 1 SLS-A HE 4802 BLN R134a I.R.S. da 1018 kW. Le macchine frigorifere sono state progettate per poter operare garantendo un Eseer superiore a 3,5 e sono equipaggiate con gruppi di pompaggio, controllo condensazione a variatore di giri, valvole di espansione termostatica a controllo elettronico, parzializzazioni modulanti sui compressori.

I refrigeratori d’acqua installati da Airwell

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COMFORT E IGIENE IN UN SOLO PROGETTO Per il nuovo reparto di Radioterapia della Fondazione Poliambulanza di Brescia è stato scelto di utilizzare un moderno sistema di climatizzazione degli ambienti all’insegna del comfort e del benessere. I requisiti richiesti erano principalmente il raggiungimento del comfort, le prestazioni elevate e la salubrità dei locali. Sulla base di queste esigenze gli studi di progettazione Fluid Energy e Horus Progetti hanno optato per il sistema radiante a soffitto b!klimax di RDZ, ideale per mantenere una situazione di comfort in tutte le stagioni

L’impianto Per i 2.200 m2 di superficie destinati al nuovo centro prelievi, agli ambulatori pre-ricovero e alla nuova sede del servizio di Endoscopia sono stati utilizzati i quadrotti radianti accoppiati ai plafoni metallici 600x600 mm del controsoffitto metallico. Una soluzione che garantisce praticità di installazione, semplicità nei collegamenti idraulici, modularità e possibilità di ispezione e manutenzione dell’impianto. Il sistema a soffitto radiante RDZ è composto da un pannello isolante in polistirene stampato con una densità di 30 kg/m3 e uno spessore di 40 mm, sagomato in modo da poter alloggiare al suo interno le tubazioni in PB diam. 6 mm dotate di

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barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. Pannelli e tubazioni sono rivestiti da uno speciale strato di materiale conduttivo e sono accoppiati tramite un sistema adesivo ai plafoni metallici di finitura. A completamento dell’impianto, per garantire un’ottimale distribuzione del fluido termovettore e il corretto bilanciamento idraulico dei circuiti, sono stati utilizzati tutti i componenti che completano il sistema b!klimax, come ad esempio i collettori Maxi dai quali partono le tubazioni in PB preisolate che alimentano i collettori secondari, vale a dire distributori ad innesto rapido che permettono di collegare i pannelli radianti al circuito di distribuzione.


Caratteristiche prestazionali I quadrotti radianti b!klimax sono stati dimensionati per ottenere una prestazione termica in fase di riscaldamento invernale di circa 100 W/m2 e in fase di climatizzazione estiva di circa 60 W/m2. Tali rese permettono al soffitto radiante di soddisfare il carico sensibile dei vari ambienti. Per garantire il massimo delle prestazioni nel funzionamento estivo ed invernale, l’impianto radiante è stato integrato con un sistema di termoregolazione e con un impianto ad aria che si occupa di fornire

la potenza necessaria per la deumidificazione e il ricambio forzato dell’aria nei vari ambienti. L’installazione è stata effettuata con il supporto di Esa Service srl, azienda di proprietà di RDZ che si occupa dell’assistenza e dell’installazione degli impianti radianti a pavimento e a soffitto, mentre per velocizzare l’installazione in cantiere l’accoppiamento dei quadrotti radianti ai plafoni metallici è stato fatto direttamente negli stabilimenti RDZ.

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Il sistema prefabbricato per impianti antincendio

QUANDO L’IMPIANTO SI MUOVE Nasce Fire Pack, un nuovo sistema prefabbricato e modulare di alimentazione di impianti antincendio, costituito da riserva idrica in calcestruzzo Rck50 e da stazione di pompaggio Per l’alimentazione degli impianti antincendio ad acqua, Pircher offre una soluzione prefabbricata e modulare, ideale per le applicazioni dove, in aggiunta all’installazione del gruppo di pompaggio antincendio, si debbano realizzare anche il locale tecnico in cui alloggiarlo e la riserva idrica dedicata all’impianto, forniti entrambi o separatamente, in base alla richiesta. Caratteristica che rende unico il sistema Fire Pack è, infatt,i la massima flessibilità, che permette di individuare la combinazione più opportuna tra i moduli in calcestruzzo che lo compongono, in termini di disposizione e configurazioni di installazione, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Progettare la riserva idrica combinando più vasche in calcestruzzo, con la possibilità di interrarle o posarle fuori terra, aumenta notevolmente la chance di individuare la soluzione più adatta allo specifico impianto da servire e al contesto in cui applicarlo. Fire Pack è pensato, infatti, per l’impiego in edifici collettivi, spazi dedicati ad attività culturali, aree commerciali e snodi di transito, siti di stoccaggio, insediamenti produttivi. Molteplici e diversificati impieghi che richiedono la personalizzazione del singolo sistema, garantita dal supporto tecnico dall’azienda in tutte le fasi di sviluppo, dall’analisi e studio del progetto su misura alla fornitura e messa in funzione sino alla manutenzione e al service. Il tutto tradotto nella garanzia di un unico referente per l’intera soluzione del sistema. I moduli del sistema Fire Pack sono prefabbricati, predisposti al collegamento tra loro e all’impianto antincendio e facilmente trasferibili, senza l’utilizzo di trasporti eccezionali. L’adozione del sistema ‘plug&Play’ riduce al minimo i tempi di messa in funzione e permette di conoscere fin da subito l’ammontare dei costi rispetto alle esecuzioni in cantiere. Qualità e garanzia di Fire Pack • Piena rispondenza alle normative in materia di impianti antincendio (UNI EN 12845, UNI 10779, UNI 11292); • Certificazione CE sul manufatto; • Certificazione ISO 9001:2008 attestante il sistema di gestione qualità aziendale; • Garanzia di 10 anni sul manufatto in calcestruzzo e di 2 anni sul gruppo di pompaggio.

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Tipologie di materiali uniche e performance ideali alle esigenze degli utilizzatori, sono alcune delle peculiaritĂ dei prodotti Bencore

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Svariate sono le possibilitĂ di applicazione dei prodotti Bencore, dalla casa agli uffici, ai negozi, agli allestimenti fieristici e altro ancora

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IMPIANTISTICA

UN IMPIANTO TECNOLOGICO AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA di Claudia G. Manini

Ha aperto i battenti in aprile a Zero Branco, in provincia di Treviso, il nuovo centro commerciale ‘Zero Center’. Un complesso, non ancora completamente ultimato (l’inaugurazione definitiva dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno in corso), che si sviluppa su un’area di 24.000 mq e, una volta ultimato, annovererà al suo interno circa una trentina di punti vendita (una dozzina dei quali già operanti) diversificati (dallo Sparkmarket ai negozi di casalinghi, calzature, profumi, abbigliamento per tutti, bambini compresi, una pasticceria, un lavasecco, un parrucchiere). Ma la lista completa e definitiva si avrà, appunto, alla fine di quest’anno

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Obiettivo primario di questo progetto: garantire a tutto il complesso un abbattimento dei costi energetici del 50% rispetto ad edifici similari, assicurando massima efficienza nella trasformazione dell’energia, flessibilità di gestione, bassi costi di manutenzione e disponibilità operativa del sistema produttivo-distributivo. Situato sulla strada che collega Treviso a Padova il Centro è destinato a diventare un punto commerciale particolarmente ‘animato’ e visitato. Partecipano all’iniziativa: Solution Real Estate con Astrim spa come general contractor e Carrier spa per quello che riguarda la fornitura delle unità di refrigerazione. Il complesso commerciale sarà articolato su più fabbricati, anche in corpi separati, per una volumetria sviluppata complessiva di circa 124.000 mc. Le utenze saranno costituite da unità commerciali indipendenti (galleria commerciale) equipaggiate con propri impianti di condizionamento estivo ed invernale. La gestione dell’impianto verrà seguita dalla ditta Astrim che per 20 anni garantirà il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature, ottimizzando, razionalizzando e riducendo i costi della bolletta dei gestori dei negozi e degli spazi commerciali. Pur non presentando soluzioni tecnologicamente innovative, l’impianto si distingue per il mix tecnologico e la progettualità, ma principalmente per il risparmio energetico e ambientale che dovrebbe assicurare una riduzione di 280 Tep con una diminuzione annua di emissioni di CO2 pari a 400 tonnellate. L’impianto, dotato di una centrale di trigenerazione alimentata a gas metano e biomassa legnosa, serve le unità di climatizzazione delle singole unità commerciali attraverso un impianto di distribuzione a 4 tubi, con circuiti separati per la fornitura di fluido termovettore caldo e refrigerato. La centrale termica per la produzione di acqua calda per usi di riscaldamento invernale è composta da 3 generatori di calore a condensazione, alimentati con gas metano di rete, con potenza nominale unitaria 800 kW(t) (questa potenza corrisponde al massimo fabbisogno enegetico dell’insieme delle utenze); da 1 generatore di calore ad alta temperatura, alimentato con pellet da legno, potenza nominale 300 kW(t); e da 1 cogeneratore elettrico, con motore endotermico a gas metano di rete, potenza 290 kW(t). La centrale frigorifera prevede un assorbitore Carrier-Sanyo 16LJ alimentato ad acqua calda, proveniente dal generatore, con una potenza frigorifera di 190 kW, e tre refrigeratori Carrier 30 XW Aquaforce, condensati ad acqua ad alta efficienza da circa 1.500 kW cad.

Tutto il sistema viene controllato direttamente da Carpi dove esiste una centrale in grado di verificare lo stato di ‘salute’ dell’impianto e decidere la portata di energia necessaria, considerando e valutando i vari momenti della giornata e soprattutto le richieste degli utenti, senza, per altro, superare i limiti stabiliti per un corretto funzionamento e un’ideale fornitura di energia nel rispetto dei risparmi fissati dalle normative della costruzione. Sempre da Carpi, un cervellone gestisce tutto l’impianto accendendo e spegnendo le varie macchine a seconda degli utilizzi e delle necessità. Da Zero Center si possono effettuare tutte le operazioni manuali, ma tecnicamente tutto viene gestito dai tecnici di Service Carr a Carpi che, grazie alle tecnologie applicate, sono in grado di leggere qualsiasi parametro e allaccio necessari e di dare, a distanza, istruzioni al tecnico in loco di cosa fare e come agire.

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Le torri di evaporazione sono equipaggiate con motori elettrici controllati da inverter. Sarà quindi possibile modulare in continuo la portata d’aria trattata per garantire la massima efficienza di sistema di condensazione. Grazie all’aspirazione dell’aria su due lati e i ventilatori assiali con pale a profilo alare, la potenza elettrica impegnata dai motori (2x30kW) risulterà molto ridotta

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Centrale termica La centrale termica per la produzione centralizzata di energia termica e frigorifera sarà composta da: • nr. 2÷6 caldaie a condensazione per una potenza massima stimata in circa 2÷3 MWt con temperature di mandata e ritorno 80/60°C; • nr. 2÷3 chiller (del tipo con compressore a vite e/o centrifugo) per una potenza massima di circa 3,5÷4,5 MWf. Le caldaie sono disaccoppiate dal circuito secondario per mezzo di scambiatori a piastre, per evitare l’intasamento e il malfunzionamento degli scambiatori delle caldaie dovuto alla sporcizia che può essere facilmente trasportata in un circuito di teleriscaldamento che serve una molteplicità di utenze. L’acqua calda viene stoccata in un accumulo di 5000 l per limitare il numero di accensioni giornaliere delle caldaie, quindi per ridurre l’usura e gli interventi di manutenzione di tali apparati. Il raffreddamento dei condensatori è ad acqua, sono state pertanto previste delle torri di raffreddamento per permettere la condensazione alla temperatura adeguata, vista l’entità della potenza installata. Nella centrale termica sono state previste le partenze per il circuito di teleriscaldamento, alimentate da pompe gemellari a velocità variabile, per avere una ridondanza delle pompe stesse e garantire la fornitura di fluido tecnico anche in caso di eventuale guasto. La rete per la distribuzione dei fluidi termovettori sarà suddivisa su due linee di distribuzione principali: • il primo per fornire le utenze situate a nord • il secondo per fornire le utenze situate a sud. L’impianto è della tipologia a quattro tubi per dare la possibilità alle aree commerciali di usufruire contemporaneamente di energia termica ed energia frigorifera. Il ramo caldo servirà anche le utenze che richiederanno elevate quantità di acqua calda sanitaria, mentre per le utenze con una richiesta più esigua sono stati previsti dei bollitori elettrici. Impianto di climatizzazione Le attività commerciali del corpo centrale sono state dotate di impianto meccanico di climatizzazione e ventilazione, necessario per il ricambio dell’aria (32 mc/h per persona). Le unità di trattamento aria installate dagli utenti saranno dotate di un sistema meccanico composto da un recuperatore di calore rotativo entalpico che permette il rinnovo completo e continuo dell’aria ambiente e un pre-trattamento della stessa tramite lo scambiatore che mette in contatto l’aria interna con l’aria esterna, permettendo così uno scambio termico e una cessione di calore tra i fluidi. L’impianto di ventilazione meccanico è stato dimensionato in maniera tale da garantire 32mc/h per persona (nelle condizioni di massimo affollamento) di aria esterna (come richiesto dalla norma regionale) e verranno dotati di controllo della qualità dell’aria per diminuire i volumi di ricambio nei momenti di basso affollamento.

Le centrali termica e frigorifera di Carrier

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L’IMPORTANZA DI UN SISTEMA INTEGRATO Baxi è partner nel progetto degli impianti di riscaldamento e raffrescamento del nuovo complesso residenziale Il Globo, composto da 29 appartamenti progettati e realizzati secondo i moderni principi della eco sostenibilità Sempre più, in un contesto di maggiore efficienza energetica e sostenibilità, la caldaia diventa l’elemento fondamentale di un sistema integrato in grado di ottimizzare l’efficienza, in un’ottica di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti e a garanzia del massimo comfort. La recente collaborazione di Baxi con i progettisti del nuovo complesso residenziale Il Globo, ultimamente inaugurato a Savignano sul Rubicone, è in questo senso un’interessante testimonianza. La ‘case study’, infatti, evidenzia l’utilizzo di molte tecnologie a firma Baxi all’interno del complesso (caldaie a condensazione per il riscaldamento, pannelli solari per la produzione di ACS, satelliti d’utenza per la contabilizzazione dei consumi, mentre i dati confermano un risparmio considerevole dei consumi e delle emissioni inquinanti a fronte di un’oculata scelta impiantistica supportata dagli ingegneri Baxi. La struttura ‘a ferro di cavallo’ dell’edificio ha richiesto una particolare attenzione nella progettazione impiantistica, a partire dalla scelta del locale da adibire a centrale termica che è stato posizionato in modo da riuscire a minimizzare la lunghezza complessiva della rete di distribuzione per poter contenere il più possibile le perdite lungo le tubazioni. Grazie ad un’attenta riduzione di tutte le dispersioni e a un corretto orientamento del complesso, costituito da 29 appartamenti, è stata raggiunta una potenza installata per la climatizzazione invernale pari a 99 kW. Ciascuna unità abitativa necessita, pertanto, di un fabbisogno termico in riscaldamento e produzione di ACS di poco superiore ai 3 kW. Allo stesso modo, per la climatizzazione estiva è stato previsto un unico gruppo frigo della potenza di 80 kW, più che sufficiente a soddisfare i fabbisogni dell’intero complesso. Per la produzione del riscaldamento Baxi ha optato per l’installazione di 3 generatori a condensazione Luna3 System HT da 33 kW ognuno, collegati in cascata e azionati dal regolatore di cascata RVA47. Una soluzione che consente una modulazione estremamente elevata (8%-100% della potenza massima), garantendo sia il comfort richiesto sia la riduzione dei consumi, eliminando il funzionamento on off delle caldaie a condensazione. Inoltre, l’utilizzo di tutti i generatori, sia per il riscaldamento sia per la produzione di acqua calda sanitaria, consente di ripartire equamente le ore lavoro su tutti i generatori, garantendo continuità di esercizio per entrambi i servizi. Per contenere anche i consumi elettrici dell’impianto, sia le pompe installate in centrale termica, sia i circolatori all’interno dei generatori a condensazione sono di tipo modulante. Baxi si è poi adoperata per trovare la migliore soluzione per la distribuzione del riscaldamento e del condizionamento ai vari appartamenti. L’intera distribuzione avviene tramite due dorsali, ognuna delle quali dotata di una valvola miscelatrice collegata ad un regolatore RVA46 Baxi per permettere un controllo ancora più preciso della temperatura in fase di distribuzione. Tale accorgimento consente ai moduli a condensazione di ridurre il funzionamento ad alta temperatura alle sole richieste di produzione di ACS.

Per ciascuna unità abitativa gli ingegneri Baxi hanno consigliato l’installazione di un satellite d’utenza Luna Sat RPB-MB, un modulo dotato di circolatore e di valvola miscelatrice predisposto per la contabilizzazione dei consumi per il riscaldamento e il condizionamento, nonché acqua fredda e acqua calda sanitaria. L’elettronica a servizio di ogni unità abitativa consente un ulteriore controllo sulla temperatura di mandata tramite sonda esterna e sonde ambiente, dispositivi che agiscono sulla valvola miscelatrice del modulo d’utenza, permettendo il massimo comfort senza sprechi per ogni singolo alloggio. Tutti i moduli d’utenza sono collegati ad una rete di trasmissione M-BUS, che consente di centralizzare i dati di consumo, e permette una rapida e funzionale ripartizione delle spese in base ai consumi effettivi delle singole unità abitative. Al fine di contenere i consumi di metano per la produzione di ACS, è stato installato sulla copertura, con inclinazione di 30° rispetto all’orizzontale e orientato a Sud, un campo di 12 collettori solari SB25 Baxi, connessi idraulicamente in due rank da 6 collettori cad. I collettori solari sono poi collegati a due bollitori solari da 800 litri, il primo dei quali include un’ulteriore serpentina per l’integrazione della caldaia, mentre il secondo funge da preriscaldo per un secondo bollitore, sempre da 800 litri, integrato pure quest’ultimo dal generatore a condensazione. L’adozione di questo tipo di schema, seppur più complesso in termini costruttivi, ha permesso di massimizzare l’utilizzo dell’energia solare sia in regime invernale che durante l’estate, eliminando il rischio di pericolosi picchi di temperatura all’interno del circuito solare. L’utilizzo del programma antilegionella, programmabile sul regolatore di centrale, permette uno shock termico periodico all’interno di tutta la rete di distribuzione di ACS, inclusa la tubazione di ricircolo. L’impianto solare termico garantisce una copertura del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria superiore al 55% su base annua, e consente di stimare un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 7.000 kg, una riduzione del consumo di metano superiore ai 3.200 m3 e di conseguenza un risparmio di circa 100,00 euro per unità abitativa. A conferma della particolare attenzione con cui è stato pensato tale edificio, sono state adottate due ulteriori soluzioni impiantistiche per garantire l’eco-sostenibilità della struttura: in copertura è stato installato un impianto fotovoltaico da 9,80 kWp per la produzione di energia elettrica sufficiente a coprire i consumi elettrici di tutti i servizi installati nelle parti comuni dell’edificio, mentre sotto la zona verde del complesso è stata posata una vasca di raccolta delle acque piovane che, dopo appositi trattamenti, vengono utilizzate per alimentare gli scarichi dei WC, garantendo così un ulteriore risparmio di acqua potabile, risorsa comunque preziosa e limitata.

Scheda progetto Tipologia edilizia: Complesso residenziale Ubicazione: Via Icaro – Savignano sul Rubicone (FC) Numero alloggi: 29 unità residenziali Tipologia di alloggi: Trilocali e quadrilocali Progettazione: Tecnocentro Realizzazione impianti: I.E.S. Srl Committenza: Francis Costruzioni Srl Prodotti Baxi installati: Generatori di calore: a condensazione, di tipo modulare, per installazione in centrale termica. Nr. 3 Luna3 System HT MP 1.330 MP; Impianto solare termico: campo solare composto da 12 collettori piani SB25 abbinati a 3 bollitori da 800 litri, 1 a doppia serpentina e 2 a singola serpentina; Contabilizzazione dei consumi: moduli di contabilizzazione calorie/frigorie Baxi Luna SAT RPB-MB.

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UNA COLLABORAZIONE TANTE NOVITÀ Il nuovo centro commerciale ‘Molo 8.44’ a Vado Ligure vede presenti, su di una superficie totale pari a 60.487 mq, oltre ai locali di servizio, una serie di spazi ad uso commerciale, che si differenziano per dimensioni e destinazione d’uso (ipermercato alimentare, locali commerciali, boutiques e negozi di media - piccola superficie). Dalla collaborazione fra Elettrodinamica e Mita sono arrivate una serie di soluzioni ad hoc per tutto il centro Elettrodinamica, società di impiantistica genovese del gruppo D’Appolonia, ha curato la realizzazione di tutti gli impianti tecnologici del nuovo centro commerciale. Per il condizionamento delle singole unità commerciali è stata effettuata l’installazione di un circuito d’acqua a temperatura controllata (acqua termostatata). Tale sistema è basato sulla tecnologia WLHP (Water Loop Heat Pumps), ovvero impianto ad ‘Anello di acqua e pompe di calore’: l’impianto centralizzato comune, produce acqua a temperatura controllata, tramite una centrale termica in inverno e raffreddatori evaporativi per il resto dell’anno, prossima a quella ambiente che viene distribuita alle singole unità commerciali attraverso una rete o ‘anello’ di acqua ‘termostatata’, alla quale sono collegate le macchine per il condizionamento a pompa di calore, per la climatizzazione dei locali. In pratica per la produzione di freddo o di caldo la macchina scambia calore con l’acqua dell’anello che tende pertanto a scaldarsi d’estate e a raffreddarsi d’inverno. Il condizionatore riceve, dallo stacco di mandata, l’acqua termostatata per la condensazione in estate e per l’evaporazione in inverno, mentre, attraverso lo stacco di ritorno, restituisce l’acqua utilizzata all’impianto generale di distribuzione. Le temperature dell’acqua termostatata previste sono: • in estate: temperatura acqua in ingresso 30 °C - in uscita 35 °C • in inverno: temperatura acqua in ingresso 15 °C - in uscita 10 °C.

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I dati generali di progetto per il dimensionamento dei condizionatori sono i seguenti: condizioni climatiche esterne: • Estate: T = 32°C UR=50% • Inverno:T = 0°C UR=80% condizioni termoigrometriche interne: • Estate: T = 26°C UR=50 ± 10% • Inverno:T = 20°C UR=50 ± 10% Per smaltire all’esterno il calore in eccedenza nell’anello d’acqua, durante il funzionamento prevalente delle unità in raffreddamento (quando la temperatura tende ad aumentare oltre il valore limite fissato), vi sono diverse alternative. Poiché il requisito fondamentale per il buon funzionamento di un impianto WLHP è la pulizia delle tubazioni (senza ingresso di sporcizia, polveri ed altro dall’esterno) è necessario non utilizzare sistemi di raffreddamento aperti all’atmosfera. Per questa esigenza è stato previsto l’utilizzo di 3 torri evaporative a circuito chiuso, serie MCC versione Silent (a basso livello sonoro), fornite dalla società Mita. Una soluzione che si è rivelata la più semplice in quanto ha comportato la sola installazione dei raffreddatori evaporativi in parallelo al circuito dell’anello. Un sistema che si è rivelato particolarmente adatto al caso specifico, per la regolazione si è optato per l’inserimento di inverter che variano in maniera


continua il numero di giri dei ventilatori per gestire in modo ottimale il carico termico generato dalle pompe di calore. La collaborazione tra Elettrodinamica e Mita è iniziata molti anni fa e in passato sono stati scelti i prodotti Mita per realizzare sistemi di smaltimento del calore in applicazioni di gruppi frigoriferi condensati ad acqua. In questo caso specifico è stato invece realizzato un sistema di smaltimento di calore a circuito chiuso con raffreddamento evaporativo e una potenzialità termica complessiva pari a 2.322.000 kcal/h (portata acqua 464.4 m3/h salto termico da +35°C a + 30°C). Una lunga partnership determinata dal buon rapporto qualità/prezzo dei prodotti Mita, inoltre più che ottimi sono stati i contatti con l’agenzia di zona Tecnicom che si è occupata dell’assistenza tecnica nei minimi dettagli (soprattutto come consulenza in fase di perfezionamento della fornitura e di istruzioni tecniche in fase di installazione). In particolare nel caso del centro commerciale, si è rivelata pienamente soddisfacente la scelta delle torri MCC in versione silenziata, particolarmente apprezzata in quanto la rumorosità dell’impianto è risultata molto bassa e l’efficienza di scambio termico pienamente rispondente alle aspettative. Centrale Termica Quando la temperatura dell’acqua dell’anello tende a scendere al di sotto del valore limite inferiore prestabilito, la centrale termica viene attivata per riscaldarla anche in funzione dell’andamento climatico stagionale. È stato predisposto l’impiego di caldaie a condensazione che consentono di operare a basse temperature, e di uno scambiatore a piastre intermedio di separazione per il corretto controllo della temperatura nell’anello. Inoltre il rendimento delle caldaie a condensazione, grazie al recupero del calore latente di vaporizzazione dell’acqua, risulta superiore rispetto a quello di una caldaia tradizionale (e pertanto il costo di gestione è inferiore). Centrale di pompaggio dell’anello termostatato La circolazione dell’acqua all’interno delle tubazioni dell’anello è a portata variabile tramite utilizzo di pompe con Inverter, per la regolazione della velocità al diminuire del carico termico (in questo modo si ottengono apprezzabili riduzioni del consumo di energia e del costo di gestione). Nella soluzione adottata sono presenti più pompe gemellari a portata variabile in grado di coprire i carichi intermedi dei vari circuiti. Infatti ciascun utente (pompe di calore) è dotato di valvola motorizzata a due vie che interrompe la circolazione quando la macchina è ferma. Le prestazioni delle pompe, variabili con la richiesta d’acqua, sono costantemente adeguate per un funzionamento a pressione regolare: sono così esclusi colpi d’ariete causati da improvvisi avviamenti e spegnimenti delle pompe. Trattamento Acque È stato installato un filtro generale in grado di trattare tutta l’acqua circolante (con grado di filtrazione minimo pari a 50 micron); per ogni unità è impiegato un filtro di 500 micron all’ingresso degli scambiatori. Viene adottato anche un sistema di addolcimento delle acque di carico dell’impianto a circuito chiuso, inoltre si prevede l’effettuazione di un trattamento di dosaggio chimico di sostanze per prevenire la corrosione e la formazione di incrostazioni calcaree

sulle strutture dell’impianto tramite l’utilizzo di opportune pompe dosatrici. Trattandosi di un circuito chiuso, il consumo dei prodotti chimici è limitato alla fase di riempimento e ad eventuali rabbocchi, in caso di perdite o verifiche periodiche. I prodotti chimici reagiscono con il calcio e il magnesio formando composti solubili nell’acqua: esercitano così un effetto ‘sequestrante’ che impedisce ai sali di depositarsi. Contemporaneamente proteggono l’impianto dalla corrosione in quanto creano, sulle pareti dei tubi e delle apparecchiature, una sottile pellicola protettiva che isola il metallo dal contatto diretto con l’acqua. Per l’acqua delle vasche dei raffreddatori evaporativi, anch’essa preliminarmente addolcita, è stato previsto anche il dosaggio di un prodotto sanificante ed antialghe. Inoltre, dato che l’evaporazione dell’acqua di raffreddamento provoca l’innalzamento del contenuto di sali, viene eseguito il controllo continuo della salinità dell’acqua tramite conduttivimetri che provvedono allo spurgo automatico dell’acqua quando necessario.

Elettrodinamica Elettrodinamica, nata a Genova nel 1952 come società di impiantistica elettrica per il settore navale, entra a far parte del gruppo Cauvin negli anni ’70. A metà degli anni ’90 diversifica l’attività nel campo dell’impiantistica civile e industriale con importanti committenti pubblici e privati in diversi settori: civile, industriale, marittimo-portuale e tecnologico. In seguito la struttura sviluppa ulteriori competenze nel campo dell’impiantistica meccanica, delle telecomunicazioni e del building automation, diventando il partner impiantistico delle principali imprese di costruzioni italiane e di General Contractor, per la realizzazione di impianti multidisciplinari. Nel dicembre 2008 Elettrodinamica SpA ha costituito due nuove società: ELE Impianti ed ELE Mediterraneo e il Consorzio Stabile Elecon: il nuovo gruppo (composto da 100 persone tra impiegati, tecnici ed operai con alta professionalità) realizza progetti complessi grazie all’efficienza della struttura in tutte le fasi di sviluppo dei lavori. La società si è recentemente specializzata nello studio, nella progettazione e realizzazione di impianti ‘chiavi in mano’ per l’utilizzo e lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Nell’ottobre 2009, il gruppo Elettrodinamica SpA è entrata a far parte del gruppo D’Appolonia che opera in ambito internazionale nell’ingegneria nei settori civile, industriale, geologico, dei trasporti e delle piattaforme off shore con 500 dipendenti. All’ampio raggio d’azione oggi si aggiunge così una capacità di realizzazione impiantistica supportata dalla esperienza che Elettrodinamica SpA ha conseguito nei quasi cinquant’anni di attività. Torri Evaporative a circuito chiuso serie MCC Le torri a circuito chiuso della serie MCC progettate e realizzate da Mita Srl, da 50 anni specializzata nel raffreddamento evaporativo, vengono impiegate negli impianti industriali e civili di condizionamento. In queste torri, a differenza di quanto avviene nelle torri a circuito aperto, il fluido da raffreddare, ossia la soluzione acquosa, anziché venire spruzzato direttamente sul pacco di scambio, realizzato in materiale plastico, viene fatto circolare all’interno di una batteria di tubi metallici. Un circuito secondario distribuisce dell’acqua sulla batteria. Contemporaneamente, grazie ad un elettroventilatore, viene fatta passare dell’aria attraverso la batteria, determinando l’evaporazione di una piccola quantità dell’acqua del circuito secondario. Questa evaporazione sottrae calore al fluido che circola all’interno della batteria. L’acqua del circuito secondario cade nella vasca di raccolta e viene pompata di nuovo sulla batteria. Il circuito è di tipo chiuso poiché il fluido da raffreddare non entra in contatto con l’atmosfera. Le torri evaporative serie MCC, come tutte le torri di raffreddamento prodotte da Mita, hanno il corpo e la vasca di raccolta acqua in vetroresina, materiale incorrodibile. La bulloneria utilizzata è in acciaio AISI 304; la batteria di scambio termico è realizzata con tubi lisci di prima qualità ed è zincata a caldo dopo la lavorazione. Il sistema di distribuzione è in PVC con ugelli tangenziali a larghi passaggi in polipropilene, inintasabili. Il sistema motoventilante assiale è in accoppiamento diretto. Al fine di consentire l'accesso alla batteria di scambio termico, per la sua eventuale pulizia, è possibile prevedere dei passi d'uomo di grandi dimensioni. La gamma MCC è costituita da 36 modelli con potenzialità da 80 a 1300 kW ca. (potenzialità indicative riferite a salto termico di 5° C) e si caratterizza per le basse potenze installate e i bassi livelli di rumorosità.

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QUANDO LAVORARE Ăˆ UN PIACERE di Aurelio Marelli

Rainbow, la content company nata dal talento creativo ed imprenditoriale di Iginio Straffi, ha presentato la sua nuova sede a Loreto, nelle Marche


La scheda • Superficie complessiva: 10.000 mq • Spazi di lavoro: 5.000 mq • Teatro di posa: 1.500 mq • Parcheggio coperto/all’aperto: 2.000 mq • Pannelli solari: 1.350 per 360 Kilowatt con risparmio emissioni CO2 di 200.000 Kg/anno • Progetto Architettonico: Sergio Bianchi, Elisabetta Straffi • Con la collaborazione degli architetti: Caterina Finocchi, Pietro Fiorentini, Marco Lorio, Valeria Menculini, Maria Gaia Mingoli • Con il contributo di Syd Mead • Progetto Strutture: arch. Francesco Redi • Progetto Impianti: Elleci Progetti Ancona

Immersa nel verde delle colline, in un parco di oltre 10 mila metri quadrati, qui nascono e si realizzano le idee dell’azienda. In un’atmosfera rilassante e magica, dove legno, vetro e specchi d’acqua formano un tutt’uno con l’ambiente e la natura circostante. Ambiente e benessere hanno, infatti, ispirato il progetto al quale, in fase iniziale, ha collaborato insieme agli architetti Sergio Bianchi ed Elisabetta Straffi e allo studio Elleci Progetti per gli impianti -, allo studio Redi - per le strutture - anche Syd Mead, il noto scenografo di fama mondiale dal cui talento sono nate le ambientazioni di film cult come Blade Runner, Aliens e Star Trek. L’attenzione al benessere delle persone che lavorano in Rainbow è, dunque, il requisito principale al quale il team degli architetti ha pensato. Un’attenzione che si è concretizzata nel concept e nella ‘personalità’ della struttura stessa e nella realizzazione di elementi collaterali - come la palestra, la piscina, la sauna, l’idromassaggio, la caffetteria e il ristorante, i campi da tennis e da calcetto per creare una sinergia a tutto tondo con l’ambiente di lavoro. Fiore all’occhiello della nuova sede, anche la sala cinema 3D, lo show room e il teatro di posa (1.500 mq) e un living su due livelli per accogliere i collaboratori e gli ospiti stranieri. L’armonia con l’ambiente è l’elemento che colpisce nella struttura, anche cromaticamente. Una completa integrazione con l’ambiente naturale, in una sintesi di materiali e toni che evocano i colori della terra e del legno. Ampie superfici vetrate, per un dialogo continuo tra gli ambienti interni e l’esterno. “La nuova sede di Rainbow, nasce da un importante e ambizioso progetto che non sarebbe stato possibile senza un grande lavoro di squadra al quale, oltre al team degli architetti, ha preso parte attiva anche il dott. Straffi. L’integrazione con l’ambiente rende solo una parte dell’enorme attenzione rivolta alla riduzione delle emissioni inquinanti per le quali si sono utilizzate le più avanzate tecnologie impiantistiche, con particolare considerazione verso le energie rinnovabili”, ha dichiarato l’architetto Sergio Bianchi. Nella costruzione è stato, infatti, sperimentato il brevetto per un sistema di sonde geotermiche sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Ancona. Al progetto hanno partecipato, inoltre, i più prestigiosi docenti del Dipartimento DIIGA Università Politecnica delle Marche, del Dipartimento di Scienze Geologiche Tecnologie Chimiche ed Ambientali di Urbino e del Dipartimento di Matematica ed informatica di Camerino. In particolare, grazie al sistema di sonde a spirale, l’impianto di climatizzazione con pompe di calore geotermiche assicura il massimo livello di comfort agli occupanti nei diversi ambienti, ottimizzando contemporaneamente i consumi energetici. L’edificio vanta un impianto fotovoltaico, composto da 1.595 pannelli ad elevata efficienza per 360 kilowatt, in grado di garantire la produzione di energia elettrica per un fabbisogno eenergetico necessario con un risparmio sulle emissioni di CO2 pari a circa 200.000 Kg/anno.

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L’edificio di Rainbow, costruttivamente, è un assottigliarsi di sezione e di materia. Si sono utilizzati sistemi tecnologici innovativi: dal prefabbricato, alle strutture metalliche a ponte su isolatori antisismici fino a complesse strutture che uniscono la tecnica del cemento armato in opera alla precompressione e alla carpenteria metallica. Gli spazi di lavoro si sviluppano in ambienti di varia natura come gli uffici direzionali, gli studi per la computer grafica e per il disegno manuale, l’open space del settore amministrativo: in totale la superficie destinata agli spazi di lavoro è di circa 5.000 metri quadrati. Gli uffici direttivi sono due piani, in gran parte proiettati su ponti e sbalzi. Entrando nella sede, si è sospesi tra la massa del volume a sbalzo sopra la testa e lo scavo verde che veicola la luce al livello inferiore. Il grande volume di servizio alto 7 metri è scavato nel fianco della collina per ridurne l’impatto visivo. Il percorso progettuale dettato dalla compenetrazione naturale-artificiale è stato sviluppato individuando una serie di linee guida che, in senso fisico, sono state tradotte nel costruire il complesso nel fianco della collina piuttosto che sulla collina stessa, sollevando il costruito da terra in modo da liberare il suolo e permettere una continuità fisica e visiva degli spazi. Anche le coperture sono state studiate per armonizzarsi al meglio nel paesaggio dividendo, di volta in volta, terrazze, giardini, lucernai o supporti per i pannelli fotovoltaici. Con l’intento di ottimizzare il benessere all’interno dell’edificio è stato utilizzato uno speciale sistema integrato di soft cooling, riscaldamento/raffreddamento a pavimento abbinato a travi fredde, che incrementa l’isolamento delle superfici esterne, limitando al minimo i rinnovabili. L’intero complesso di regolazione e gestione termica è controllato da un sistema di domotica. È stato inoltre creato un sistema delle acque meteoriche che vengono raccolte in speciali cisterne e riutilizzate per l’irrigazione. Ricordiamo che l'impianto di regolazione è stato realizzato da Newtec System di Recanati, che utilizza tecnologia Johnson Controls.


Interni ed esterni della sede di Rainbow

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MI ARRAMPICO SUI VETRI di Claudio Moltani

L’edificio, sito a Codroipo, prende le distanze dalle palestre tradizionali e ne reinventa forma e contenuti, in un’ottica fortemente ecosostenibile La volontà di creare un luogo di incontro e non solo di competizione ha portato alla realizzazione di una struttura a diversi livelli la cui forma, simile ad una montagna, è stata ispirata proprio dalla passione per le arrampicate. Il fabbricato è composto, sostanzialmente, da due elementi morfologici: la palestra, che si sviluppa verticalmente, e l’area di servizio, contenuta in un volume più basso, che si mimetizza con il prato circostante prendendo le sembianze di una lieve altura. Il volume della palestra è realizzato con una struttura mista cemento armato-legno. La parete ovest raggiunge un’altezza di circa 6,50 metri a sud e sale fino a 8,50 metri, dove gira sul fronte nord con un tetto inclinato. Un elemento vero perno di riferimento strutturale al quale si collega il telaio in legno lamellare che completa l’involucro e che arriva ad un’altezza utile interna di 17,5 metri, che corrispondono a circa 20 metri esterni sul fronte est. La struttura principale della parete est è costituita, invece, da piedritti in legno lamellare con sezione 18x76 cm vincolati a terra con un piede in acciaio e irrigiditi da controventi in legno bilama ad essi ortogonali per tutta la loro altezza. Le finiture esterne rendono l‘involucro leggero ed estremamente dinamico. Nella parete ovest e in parte di quella nord (quest’ultima completata da un’ampia vetrata) il calcestruzzo rimane a vista. La parete est è invece rivestita con scandole di alluminio preverniciato Prefa P.10 color antracite, a protezione della parte realizzata in legno. La copertura infine ha un manto in alluminio preverniciato

Prefalz Deluxe in nastri a doppia aggraffatura proposto da Prefa in colore delphin (grigio metallizzato). Grazie alla sua duttilità l’alluminio Prefalz è più facile da lavorare, rispetto alla maggior parte dei materiali analoghi, e offre una maggiore libertà creativa al progettista. L’impiego altamente versatile, sia in facciate che in coperture, è unito ad un’elevata qualità e ad una lunga durata. Prefalz consente di dare vita a forme architettoniche originali ed estremamente resistenti, capaci di dialogare con l’ambiente circostante proiettando al suo interno un linguaggio fortemente innovativo. Dalla diversità altimetrica delle due pareti estovest della palestra di Codroipo, consegue una particolare copertura scomposta in tre falde triangolari che degradano con differenti pendenze. La peculiare morfologia della copertura e la differente inclinazione ed esposizione delle falde hanno determinato la scelta di non utilizzare pannelli fotovoltaici rettangolari per la produzione di energia elettrica. La soluzione più adatta è stata individuata quindi nella tecnologia a film sottile in silicio amorfo Prefalz Solar, la cui versatilità di posa garantisce una perfetta integrazione con la copertura. Inoltre, il contenuto coefficiente di temperatura produce buona potenza anche a temperature elevate, le aree di produzione possono essere differentemente orientate senza produrre scompensi, la sensibilità alla luce è marcata e le cellule disposte verticalmente evitano perdite di potenza dovute all’eventuale effetto ombra. I nastri a film sottile Prefalz Solar sono stati installati nelle due falde del tetto orientate a sud ed inclinate rispettivamente Una struttura a forma di ‘montagna’ per ispirare le arrampicate

SCHEMA FUNZIONAMENTO ENERGETICO E CLIMATICO

1 Ingresso aria primaria e raffrescamento estivo 2 Inverno aria viziata uscita Estate flusso d’aria per convenzione naturale che favorisce il raffrescamento dell’intero volume 3 Riscaldamento radiante – comfort ottimale fino a m 2,5 di altezza, non viene scaldato l’intero volume d’aria, per le attività a terra l’effetto è ottimale – il minimo riscaldamento dell’aria ne genera un leggero movimento che favorisce il ricambio naturale 4 L’irraggiamento solare captato dai pannelli fotovoltaici garantisce la produzione di energia elettrica per le necessità di funzionamento 5 Uso dell’energia elettrica autoprodotta – illuminazione, riscaldamento, l’eventuale eccesso viene ceduto alla rete e può essere utilizzato per altre forniture comunali 6 Produzione di calore per mezzo di sonde geotermiche – autonomia energetica dalla sinergia di sistemi fotovoltaico e geotermico 7 Raffrescamento della copertura per mezzo di ventilazione interna – la forte inclinazione garantisce un flusso efficiente 8 Assorbimento estivo della radiazione solare sulla zona uffici – in inverno lo stato di terra ha effetto isolante

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di circa 20 e 40 gradi rispetto all’orizzontale. L’impianto è costituito da 3 generatori fotovoltaici, composti da 85 moduli fotovoltaici in silicio amorfo, e da 3 inverter con classificazione architettonica ‘Integrato’. La potenza nominale complessiva è di 9,11 kWp, per una produzione stimata in 10.532,5 kWp/anno distribuiti su una superficie di 147,4 m2. La modalità di connessione alla rete è trifasica in bassa tensione, con tensione di fornitura 400 V. Prefalz Solar è il sistema ecologico dal design moderno, la soluzione fotovoltaica integrata per coperture in alluminio aggraffate che combina la produzione di energia pulita con una perfetta integrazione estetica. I moduli flessibili si fondono con il tetto in un‘unica unità, come una seconda pelle. Il tetto acquista così un aspetto moderno e perfettamente armonizzato con l‘architettura dell‘intero edificio. Grazie all‘incollaggio diretto sulla copertura, questo sistema high tech è in grado di resistere alle intemperie, alla neve e agli atti vandalici. Il laminato è privo di vetro, calpestabile, a peso ridotto e offre quindi vantaggi statici. L’intero edificio è stato configurato nel modo più efficace per ottimizzare l’assorbimento delle radiazioni solari ed avere la massima efficienza energetica. L’impianto per la produzione del calore con sonde geotermiche rende, infatti, estremamente efficiente l’uso della pompa di calore e lo sfruttamento dell’energia prodotta dal fotovoltaico. Si realizza così una sinergia sorprendente, che consiste nel rendere la palestra totalmente indipendente dalle fonti di energia non rinnovabili. Sempre nella direzione del risparmio energetico sono anche le scelte migliorative dell’involucro edilizio per ridurre al minimo le dispersioni, come l’aumento degli spessori di isolamento termico e la preferenza di serramenti altamente isolanti. È stato poi scelto un impianto di riscaldamento radiante a pavimento, che consente di percepire calore nella parte più bassa dell’edificio senza dispendi inutili di energia. Per quanto riguarda l’illuminazione, la luce naturale entra dalla grande vetrata situata sulla parete nord, mentre lampade a basso consumo forniscono luce artificiale quando necessaria. Le soluzioni tecniche impiantistiche adottate Tenuto conto delle caratteristiche dell’edificio, e quindi principalmente della sua forma e della sua destinazione d’uso, è emerso che per ottimizzare i consumi di energia destinata alla climatizzazione dei locali, la tipologia d’impianto che meglio si prestava a tale scopo risultava il pavimento radiante. Tale tecnologia, ormai presente sul mercato da diversi anni, e quindi collaudata e disponibile a prezzi competitivi rispetto ai sistemi tradizionali, permette di ottenere un’ottima omogeneità di riscaldamento concentrando il calore principalmente fino ad una quota di 3-4m dal pavimento (per l’effetto dell’irraggiamento, un impianto a pannelli radianti riscalda prevalentemente le persone o le cose ad esso vicine, non l’aria). Tali impianti inoltre, sfruttando acqua calda a bassa temperatura con un conseguente risparmio economico, si prestano all’impiego, oltre che dei sistemi convenzionali come le caldaie

a gas, anche di sistemi che sfruttano fonti energetiche alternative rinnovabili quali le pompe di calore e i pannelli solari. Infine, tra gli altri vantaggi che caratterizzano l’impiego di un impianto radiante, vi sono: • Velocità di esecuzione Rispetto ad altre tipologie, l’esecuzione dell’impianto risulta maggiormente agevole, nel senso che una volta posato il supporto in polistirolo, la stesura del tubo in polietilene segue lo schema esecutivo. Non esistono adduzioni da realizzare, se non quelle che partono dalla caldaia ed arrivano al collettore. • Minore incidenza delle opere murarie Grazie alla tipologia di posa, il numero, l’entità e la qualità delle opere murarie si riducono al minimo rispetto ad altre tipologie. Qualora si rendesse necessario il passaggio della distribuzione attraverso le murature, l’incidenza degli interventi risulterebbe estremamente ridotta. Essendo tutta la distribuzione localizzata a pavimento, non esiste la necessita di passare a parete o a soffitto. • Libertà architettonica Il riscaldamento a pavimento consente di disporre di maggior spazio utile nelle abitazioni, aumentando la superficie disponibile e vivibile. Tutti gli spazi cosiddetti morti sono utilizzabili appieno. • Isolamento Il supporto comprimibile posto sotto la distribuzione funziona da: > elemento di discontinuità per i ponti termici; > ottimo isolamento termico; > ottimo isolamento acustico, in quanto dotato di proprietà fonoassorbenti; > casseforma a perdere, per l’impianto e il massetto sovrastante. • Miglior comfort Grazie alla migliore uniformità di temperatura all’interno degli ambienti, non esistono i classici punti freddi, tipico fenomeno dei radiatori. Questo permette, a parità di comfort, di avere una temperatura dell’aria in media 1-2 gradi inferiore (da ciò deriva una parte del risparmio energetico). Per effetto dello scambio termico diversificato, sono migliori le condizioni di respirabilità, nel senso che a causa della bassa velocità dell’aria, minore è la quantità di pulviscolo atmosferico innalzato e, inoltre, non si verifica il fenomeno di tostatura delle polveri. Per sfruttare al meglio l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, si è poi pensato di impiegare una pompa di calore acqua/acqua accoppiata a sonde geotermiche creando così un sistema ‘chiuso’ alternativo che non impoverisce le risorse naturali e non inquina l’aria o il sottosuolo. L’energia elettrica generata in modo pulito dai pannelli fotovoltaici, non è stata convertita direttamente in calore, bensì è stata sfruttata per

L’edificio è stato configurato per ottimizzare le radiazioni solari ed avere la massima efficienza energetica

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l’alimentazione di una macchina capace mediamente di quadruplicare (a sua volta senza alcuna emissione) il suo contributo nella fornitura di calore per il riscaldamento dell’edificio. Infine, non essendo previsto un sistema di condizionamento e di trattamento dell’aria, si è optato per la massimizzazione della convezione naturale favorita dall'altezza dell'involucro e dal leggero gradiente termico che in esso si genera. L'azione combinata dell'irraggiamento solare, del calore interno e del vento (se presente) generano una depressione nel

sistema di circolazione dell'aria che permette all'aria calda e viziata di fuoriuscire dalle aperture poste nella parte alta della vetrata a nord. In prima battuta, quindi, non si è ritenuta necessaria l'installazione di un impianto di ventilazione e di condizionamento in quanto l'effetto naturale, come sopra descritto, garantirà il necessario ricambio dell'aria e l’eventuale raffrescamento estivo durante le ore serali di massimo utilizzo della struttura.

Le particolari finiture esterne rendono l’involucro dell’edificio leggero ed estremamente dinamico

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LA CASA CHE NON CONSUMA. ANZI, CHE PRODUCE di C. M.

Schüco propone una soluzione rivoluzionaria che permette di rispettare l’ambiente e di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, la Casa Energy2 Si tratta di un edificio innovativo, in grado di risparmiare e produrre energia, grazie ad un involucro edilizio altamente efficiente e all’integrazione dei sistemi solari Schüco (solare termico, fotovoltaico e pompe di calore). Il risultato è una casa altamente eco-sostenibile a zero emissioni di CO2. Condizione primaria per la realizzazione di una casa ad impatto zero è in primo luogo la riduzione dei consumi dell’involucro edilizio. L’introduzione dei sistemi Schüco, che si tratti di un progetto di riqualificazione o di un nuovo edificio, consente di ridurre i consumi fino al 70% e di raggiungere livelli di prestazioni energetiche in classe A, mantenendo elevati il comfort, la luminosità e il design. Altro aspetto importantissimo, è l’installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) in combinazione con un pompa di calore integrata in un accumulo solare. Anche con questa soluzione Schüco consente di diminuire in modo significativo i consumi energetici (addirittura fino al 65% rispetto ad un normale edificio). Nella Casa Energy2 l’azienda prevede anche l’installazione di una pompa di calore geotermica (con un basso fabbisogno elettrico) in grado di fornire il 100% dell’energia termica necessaria per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio. Grazie all’utilizzo delle pompe di calore è possibile, infatti, trasformare in modo efficiente i consumi di gas per l’acqua calda e per il riscaldamento in consumi elettrici. A provvedere poi all’intero il fabbisogno energetico della casa a zero emissioni è l’impianto fotovoltaico Schüco, che consente di coprire sia i consumi

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elettrici delle utenze domestiche che quelli generati dalle pompe di calore, per un’abitazione a zero emissioni di CO2. Un impianto fotovoltaico che permette di produrre energia elettrica in modo sostenibile, garantendo nel tempo ottime performance qualitative. Prendiamo come esempio un’abitazione di 150 m2 che richiede 4.000 kWh annui di energia termica per la produzione di ACS; 9.000 kWh di energia termica per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio e 4.000 kWh di energia elettrica per i consumi delle utenze domestiche. Grazie alla tecnologia Schüco può diventare un vero e proprio edificio ad impatto zero. L’impianto solare termico Schüco riduce, infatti, drasticamente i 4.000 kWh di energia termica per la produzione di ACS producendo ben 2.600 kWh di energia termica, pari al 65% dei consumi. Inoltre, grazie alla pompa di calore per ACS con COP 2,8 (coefficiente di conversione dei consumi termici in consumi elettrici), i 1.400 kWh di energia termica restanti vengono convertiti in soli 500 kWh di energia elettrica. La pompa di calore geotermica, con COP pari a 4, per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio, consente invece di convertire i 9.000 kWh di energia termica in 2250 kWh di energia elettrica. L’economicità di questa casa è quindi ben evidente: i consumi di gas, grazie alle pompe di calore che trasformano i consumi termici in consumi elettrici, vengono


completamente azzerati, per un’abitazione veramente eco-sostenibile e senza emissioni di CO2. Ma non è ancora tutto. La soluzione a impatto zero Energy2 prevede l’istallazione di un impianto fotovoltaico che consente di produrre energia elettrica per 1 kWp, che corrisponde a 1.200 kWh di energia elettrica. I consumi annui totali dell’edificio ammontano quindi a: 500 kWh per la produzione dell’ACS + 2.250 kWh per il riscaldamento/raffrescamento + 4.000 kWh per le utenze domestiche per un totale di soli 6750 kWh di energia elettrica, contro i 17.000 kWh di una abitazione normale.

Alcuni schemi dei sistemi solari Schüco installati nella Casa Energy2

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DA PARIGI ECOLOGIA E TECNICITÀ di Claudia G. Manini

Nel cuore di Parigi, in rue Charonne, a due passi dalla Bastiglia sorge il rivoluzionario Hotel Hi Matic, meta ideale per i business man in viaggio di affari nella capitale francese Un coloratissimo progetto, frutto della collaborazione tra Matail Crasset, Patrick Elouarghi e Philippe Chatelet, che ha utilizzato materiali ecologici dal legno alla gomma colorati con pigmenti naturali, un sistema ‘spiritoso’ per distinguere e caratterizzare gli spazi. Un hotel che si può tranquillamente definire ‘self service’ dalla prenotazione on line, all’ingresso in camera, alla prima colazione a base di prodotti biologici e servita in vassoi monodose e così via, ma attenzione non per questo low-cost. 42 le camere moderne, di design e super colorate, un particolare che infonde subito un senso di freschezza e giovanilità frizzante e divertente, dove tutto diventa semplice pratico informale e ‘simpatico’. Strutturate su un modello di ‘cabina’ si adattano in modo dinamico ad ogni esigenza e possono trasformarsi ed estendersi fino a trasformarsi in ‘ufficio’. Il letto, posizionato su una pedana a centro stanza, è costituito da un particolare materasso che, usato come un normale letto di notte, si trasforma, di giorno, in un pratico sofà dove poter leggere e riposarsi. Le prenotazioni si effettuano rigorosamente on line e all’arrivo si accede alla propria camera digitando un codice su un touch screen posto all’ingresso. Tutto in questo hotel è completamente automatizzato e con una spiccatissima ‘vocazione ambientale’: oltre ad essere hi-tech è soprattutto ecofriendly, dove tutto è studiato e progettato nel rispetto ambientale. Dalle vernici ecologiche che dipingono la facciata, ai cibi organici, alla carta riciclata usata negli uffici dell’amministrazione e ai prodotti da bagno vegetali e privi di confezione, fino alle divise utilizzate

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dal personale rigorosamente in cotone organico. A proposito il bagno è in camera e la porta è completamente trasparente. Altro particolare importante, molto utile ed ecologico: di fronte all'ingresso c'è la possibilità di affittare una bicicletta. Un modo spassoso ed ecofriendly per poter girare la città senza avere troppi problemi di viabilità e sensi unici. L’albergo è dotato delle più disparate tecnicità: tutte le stanze sono dotate di impianto di condizionamento di ultima generazione, tv satellitare, iPad e wi-fi. Ci sono macchine distributrici di cibo e all’interno di particolari pareti di vetro si possono trovare anche libri, dvd, CD musicali, kit da viaggio e molto altro ancora. Un ‘grande’ emporio di novità tecnologie ed ecologicità dove tutto diventa semplice, pratico, informale e soprattutto…allegro e festoso. .


Gli interni dell’Hotel Hi Matic a Parigi

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OVERSEA BUILDING Una finestra sul mare, un progetto a più mani e più voci, un unico obiettivo: realizzare un complesso residenziale innovativo ed ecofunzionale. Vediamo come…

La mission del committente Ghirardon Group “Oversea Building – afferma Manuel Ghirardon – è uno strepitoso complesso residenziale eco innovativo, ecofunzionale, legato alla dimensione dell'eco design a Chioggia firmato da Simone Micheli che rappresenta una vera e propria finestra sul mare. Questo è il nuovo prodotto architettonico che Ghirardon Group propone al mercato immobiliare. Si tratta di un innovativo modo di concepire la casa attraverso la costruzione di un edificio auto sostenibile in classificazione energetica ‘A’ che utilizza sistemi geotermici e fotovoltaici per donare estremo valore propositivo a questo insieme tridimensionale. L’immobile, situato a pochi passi dal mare, è dotato dei massimi comfort e di ampie terrazze che lo circondano, è un’opera ecosostenibile, emozionante ed energeticamente pulita. La missione di Ghirardon Group è di realizzare insiemi architettonici a misura d’uomo che uniscano etica, bellezza, unicità e sogno a funzionalità, efficienza e rigore”. Il progetto architettonico e di interior design di Simone Micheli “Si tratta di un edificio che si affaccia sul mare con un totemico profilo, di un frammento di materia che intende trasformarsi in una vera e propria icona, connessa alla dimensione dell’eco-compatibilità, capace di divenire un simbolo per il futuro fare architettonico. L’edificio, dai tratti formali estremamente essenziali, caratterizzato da fluide geometrie e da tratti compositivi densi di energia, articola il proprio moto ascensionale su 6 piani e su 2500 mq. Plurimi anelli-balconi, congiuntamente ad un grande quadro-quinta in fotovoltaico, connotano il senso percettivo di questo insieme architettonico. Interni rigorosi, puliti e pieni di emozione ne completano i dinamici tratti espressivi. L’intento progettuale di ‘Oversea Building’ è di portare, attraverso la propria forza espressiva e contenutistica, ossigeno puro in un contesto edificato intriso di omogenei stereotipi, piatte e sorde dimensioni visive, di definire un nuovo campo segnico capace di guidare nuovi altri pensieri verso dimensioni di etica bellezza. ‘Oversea Building’ intende raccontare una densa storia di tecnologia e di eccelse prestazioni, desidera portare all’attenzione degli osservatori-fruitori un unicum architettonico appartenente ad un’altra dimensione”, sosteine Simone Micheli.

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Progetto architettonico e di interior design: arch. Simone Micheli Progetto strutturale: dott. ing. Manuel Albiero Progettazione degli impianti idro termo sanitari: Idrosistemi Progetto esecutivo architettonico, procedure amministrative e direzione lavori: Studio Tecnico Associato Albiero Cliente: Ghirardon Group Luogo: Sottomarina di Chioggia (VE) Area: 3500 mq


Il progetto strutturale del Dott. Ing. Manuel Albiero “Il progetto Oversea building, volto a riqualificare e rileggere l’architettura ecocompatibile con la realtà delle nostre aree marine, trova sviluppo in una struttura in cemento armato a telaio, completamente riprogettata e realizzata in funzione delle vigenti e nuove normative antisismiche, di cui al DM 14.01.2008, che, nella sua semplicità geometrica, risponde in maniera puntuale agli obiettivi architettonici, fondendosi con essa in modo da non lasciar traccia della sua esistenza,” prosegue l’ing. Manuel Albiero. “La struttura interagirà in maniera globale anche dal punto di vista acustico e termico, in modo da ottenere parametri di elevato comfort abitativo anche grazie alla sinergia creata in fase preliminare. La nuova edificazione sarà realizzata su platea in c.a., che poggerà su letto di sabbie compatte, in grado di restituire parametri di pressione molto elevati, come si evince dalle prove penetro metriche eseguite. Da essa spiccherà telaio di pilastri e travi, controventato da vano ascensore e scale, e completato da n° 8 orizzontamenti, di tipo predalles e bausta (trigon). La copertura sarà realizzata in struttura lignea”.

il sistema di ricambio d’aria, con il quale è possibile controllare la qualità dell’aria, i tempi di utilizzo e sostituire con aria pulita quella presente in una stanza, in un ufficio, in un negozio senza dover aprire le finestre; i pannelli solari termici, per la produzione di acqua calda sanitaria e l’integrazione al riscaldamento, all’insegna della convenienza, del risparmio e della versatilità del prodotto; i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica grazie all’energia pulita regalata dai raggi solari; i radiatori in alluminio funzionanti a bassa temperatura, omologati per l’antinfortunistica e con la particolare peculiarità della reclinabilità grazie ad un esclusivo meccanismo d’inclinazione; il sistema di aspirazione centralizzata, un prodotto silenzioso, comodo ed estremamente igienico per una pulizia profonda degli ambienti; la domotica, con il sistema Edmond® - Home Energy Manager il software che consente di gestire e controllare in remoto da parte di end-user e professionisti l’impianto installato. Anche in Oversea Building Idrosistemi ha voluto sottolineare, nel progetto impiantistico proposto, la propria fiducia nella ‘green economy’ come questione etica ed economica: il mercato sta ormai cogliendo le opportunità delle energie rinnovabili, orientandosi sempre più verso produzioni di questo tipo, sia in termini di risparmio economico che di salvaguardia ambientale.

La progettazione degli impianti idro termo sanitari di Idrosistemi Vera Palella ha confermato che…”Oversea Building, progetto architettonico sostenibile firmato dall’architetto Simone Micheli, è una delle partnership più importanti strette nel 2010 da Idrosistemi. Gli impianti nella struttura di Chioggia sono stati progettati e pensati guardando al futuro, alla sostenibilità ambientale e ad un concreto risparmio energetico. Tra i prodotti che verranno utilizzati nell’ambizioso progetto vi sono le caldaie che, sfruttando la tecnologia della condensazione, garantiscono produzione di acqua calda e riscaldamento con minimi consumi oltre a ridurre al minimo le emissioni nocive in atmosfera; gli impianti radianti ovvero riscaldamento e raffrescamento a pavimento, a parete e soffitto, sistemi ormai già ampiamente diffusi in edilizia, che consentono di riscaldare e raffrescare gli ambienti senza movimentare l’aria, senza sollevare polvere e con i minori consumi possibili (grazie alla bassa temperatura di mandata), riducendo quindi anche i costi di gestione; la geotermia, un unico impianto per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, sfruttando la tecnologia degli impianti geotermici o in pompa di calore;

La progettazione esecutiva architettonica, le procedure amministrative e la direzione lavori dello Studio Tecnico Associato Albiero “Per Oversea Building lo Studio Tecnico Associato Albiero ha effettuato la progettazione esecutiva architettonica, ha seguito in loco l’iter procedurale del progetto, dalla presentazione al ritiro delle varie pratiche burocratiche, passando per l’ottenimento di tutti i vari pareri amministrativi necessari, facendo da collegamento tra Ghirardon Group ed i progettisti interessati, operando in base agli indirizzi contenutistico-progettuali ricevuti per garantire un risultato di alto livello qualitativo e coerente con le aspettative del creatore e della committenza. Assumendo l’incarico della direzione dei lavori architettonici costituisce la figura di riferimento per le varie ditte esecutrici che si alterneranno in cantiere per l’ottenimento del risultato desiderato”, sono le informazioni dello Studio Albiero.

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ARCHITETTURA

IL VETRO CHIAMA VETRO di Aurelio Marelli

È la nuova sede Glas Italia a Macherio, progettata dall'architetto Piero Lissoni, uno spazio ampio e luminoso dove il rivestimento esterno integra ed espande il preesistente Il connotato saliente del nuovo fabbricato - che si estende su un’area di 11.000 metri quadrati - è il rivestimento esterno, che integra nel complesso della nuova costruzione i corpi fabbrica preesistenti: una struttura in acciaio nero che regge speciali profili U-glass termoisolanti. La facciata, scandita a intervalli regolari da alte e strette finestre, con infissi sempre in acciaio nero. La struttura cubica che domina il lato sud ospita una stupefacente sala riunioni realizzata con lastre in cemento armato, omaggio che Piero Lissoni ha inteso fare al maestro Carlo Scarpa. Al piano terra l’irregolare facciata in U-glass, parzialmente interrotta da giganteschi portoni in acciaio nero che chiudono l’accesso carraio destinato al transito degli automezzi. L’ingresso principale, costituito da un’apertura nella facciata, conduce ad un grande atrio ‘open-air’ arricchito da alte piante e arbusti verdi. Dalla passerella in lastre di cemento che introduce alla zona accoglienza, illuminata da finestre a tutta altezza, parte un’imponente scalinata autoportante in acciaio nero e cristallo dalla quale si accede al piano dove sono ubicati gli uffici, le sale riunioni, l’esposizione interna e la caffetteria. I vari ambienti, caratterizzati da pavimenti in resina dai colori tenui, sono suddivisi da grandi pannelli in vetro che contribuiscono a creare un’atmosfera ariosa, ulteriormente sottolineata dalla luce naturale che irrompe negli spazi attraverso tre grandi atrii, i cui pavimenti in legno enfatizzano l’eleganza dell’edificio e si armonizzano sapientemente con l’acciaio nero della facciata.

Alcune immagini della nuova sede Glass Italia, a Macherio, progettata dell’arch. Piero Lissoni

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Scheda progetto location: Macherio client: Glas Italia year: 2005-2011 completion area: 11000 sqm design team: Piero Lissoni con Paolo Volpato e Luca Veltri; Stefano Giussani, Andrea Piazzalunga, Mattia Susani, Ettore Vincentelli (architetti), Stefania Crippa e Hitoshi Makino (interior design); Alberto Massi Mauri e Alessandro Massi Mauri (visual 3d); Gianni Fiore (maquette) consulenti: Studio Arching (direzione lavori, strutture, coordinamento generale) Citi srl (progetto impianti meccanici e idrotermosanitari) contractor: Cividini spa (opere di prefabbricazione ed impresa generale); Motta Gaetano Costruzioni Edili srl (impresa generale); Riboldi srl (facciata continua, scala metallica reception); Lamberts (facciata u-glas); Sideros Acciaio srl (serramenti in acciaio); Zeni Idrotermica srl (impianti meccanici e idrotermosanitari); Galimberti Elettroimpianti di Galimberti Gianni Carlo (impianti elettrici ed ausiliari); Kerakoll Design (pavimentazioni e rivestimenti in cemento resina); Fornett (deck esterni uffici); Flos (illuminazione); Boffi (cucina/caffetteria); Atmosfera 1999 (lavabi in corian); Fantini (rubinetterie); Alessi (accessori bagno)

Interni ed esterni della nuova sede Glass Italia a Macherio

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A sinistra, l’imponente scala autoportante in acciaio nero e cristallo e altre immagini di interni

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PROGETTI

IL SOLE, SUL VESUVIO di C. M.

L'edificio si sviluppa su una superficie di circa 13500 mq, di cui 2000 mq circa di uffici direzionali su due livelli e il resto utilizzato per depositi logistici e laboratori per la produzione di capi di abbigliamento. Il lotto è situato in un'area industriale ASI nel comune di Nola, ben collegata e visibile dall'autostrada e dalla adiacente superstrada. In virtù di tale caratteristica, l'approccio progettuale ha voluto conferire alla facciata principale esposta a sud, corrispondente all'ingresso e visibile proprio dall'autostrada, un’immagine estremamente rappresentativa e di grande forza. La facciata si compone di singoli pannelli modulari diamantati tridimensionali di grande dimensione, realizzati in Cls tramite casseri prefabbricati, assemblati in modo da poter garantire un effetto ottico estremamente particolare.. La facciata composta da pannelli, sospesa a 3 metri di altezza, alta circa 7,5 m, nasconde gli uffici dedicati alla direzione e alla formazione posizionati al primo piano, mentre al piano terra una facciata continua vetrata garantisce la migliore illuminazione naturale per i laboratori prodotto e marketing e per gli showroom dell'azienda ospitata nell'edificio. Dagli uffici esposti sul fronte sud è possibile godere direttamente della vista panoramica del Vesuvio. L'involucro esterno dell'edificio, tutto in cls a vista, nasconde al suo interno gli uffici che, realizzati sui toni del bianco, rendono l'immagine interna molto minimale e allo stesso tempo rilassante. Ad essi si accede tramite una grande hall di ingresso, caratterizzata da una scala in metallo e lego, con pannelli diamantanti aperti ciascuno su una faccia che rendono l'effetto di luce molto suggestivo. I pannelli diamantati, inoltre, posizionati come una doppia pelle rispetto all'involucro principale, garantiscono agli uffici un ottimo comfort ambientale interno, evitando l'irraggiamento diretto dell'involucro esterno e garantendo, per gli uffici al piano terra, il necessario ombreggiamento. La parte posteriore dell'edificio ospita logistica e produzione in grandi spazi a doppia altezza, anch'essi caratterizzati da toni algidi. Grandi pensiline in acciaio, volutamente integrate nella struttura prefabbricata, garantiscono facilità di movimentazione anche tramite l'uso di segnaletica di grande dimensione che caratterizza ciascuna campata. La copertura, estesa per oltre 9000 mq, ospiterà un impianto fotovoltaico di circa 550Kw di potenza.

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L’impianto di condizionamento, ad uso uffici, copre una superficie di circa 2000 mq. Data la tipologia d’uso dell’area, si è deciso di realizzare un impianto ad espansione diretta con macchine a pompa di calore che consentono di raffreddare e riscaldare, a seconda dell’esigenza, l’ambiente desiderato. L’impianto è stato settorializzato in tre parti: una macchina esterna dedicata per la zona Hall, una dedicata per il piano terra e un’altra per il primo piano. Le unità esterne sono tutte dotate di inverter che lavorano con flusso di refrigerante variabile e funzionano anche con una minima richiesta di potenza da parte delle macchine interne, con conseguente risparmio di energia. Ogni ufficio è dotato di una propria macchina di raffrescamento e riscaldamento comandata da un proprio termostato ambiente. Parallelamente all’impianto di condizionamento, è stato previsto un impianto di recupero calore collegato direttamente alle macchine interne attraverso condotti flessibili che consentono il ricambio immediato dell’aria. La distribuzione dell’aria dell’impianto di condizionamento avviene attraverso tubazioni flessibili e canali metallici, mentre i diffusori sono tutti ad alta induzione per garantire un’immediata miscelazione dell’aria e un adeguato comfort termico ambientale. Nei corridori sono stati previsti diffusori lineari per il recupero dell’aria e la sua successiva espulsione da parte dell’impianto di recupero calore

Scheda del progetto - Uffici e centro logistico Località: Nola - Italy Committente: Giorgia & Johns Spa Tipologia: Incarico diretto - Progettazione preliminare, definitiva, dettagli guida, direzione artistica Superficie: 13.760 mq - uffici 2.260 mq logistica e laboratori 11.500 mq Superficie lotto: 20.235 mq Consulenti: ingegneria e direzione lavori Studio Visone&Associati Impresa: Edilizia Cinquestelle + Canova Prefabbricati Lighting Systems: iGuzzini Spa.



ANCHE L’OSTELLO VUOLE RISPARMIARE di M. M.

L'intervento del team Antonio Ravalli Architetti si situa all'interno del centro polifunzionale comunale di Migliarino, ricavato dal recupero di un ex-canapificio, e riguarda una porzione del fabbricato di 510 mq, destinata ad ospitare un ostello per la gioventù Il progetto può contare per la sua esecuzione su di un finanziamento regionale ridotto ed una dubbia redditività di gestione. L'aspetto gestionale è dunque elemento centrale del progetto: il risparmio economico ed energetico diventano l'obiettivo primario. L'intervento è pensato come una 'macchina passiva' capace di veicolare il naturale moto dell'aria per trarne beneficio climatico, mentre la distribuzione degli impianti e la definizione morfologica dei diversi ambienti, concepite per ottenere una minimizzazione degli elementi e delle tecnologie utilizzate, consentono una capacità elastica di accoglienza: massima in primavera-estate e in occasione di eventi particolari, ridotta all'indispensabile in periodi con minor affluenza. Mentre al piano terra sono previsti gli spazi di accoglienza e di servizio, il secondo piano è caratterizzato da un unico grande vano con superfici aereo-illuminanti su di un solo lato. Sul lato opposto si dispongono su due livelli quattro stanze con servizi indipendenti, servizi igienici comuni e un corpo scala. Il volume, compatto e ben delimitato, risulta di facile condizionamento attraverso metodi tradizionali. Nello spazio principale, invece, la climatizzazione si basa sulla ventilazione passiva, facilitata dalla posizione a nord delle aperture e da due torri di ventilazione collocate in copertura. Il fatto di non essere frazionabile in ulteriori unità abitative, data l'unicità della fonte

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di luce e aria, suggerisce una soluzione alternativa alla camerata: come in un campeggio al chiuso, si inseriscono cellule autonome, delimitate da involucri leggeri. 'Stanze' indipendenti non solo fisicamente ma anche climaticamente: un sistema di condizionamento puntuale permette di scegliere quali 'accendere'. L'intera rete impiantistica è alloggiata nella pedana ispezionabile in legno che funge da tessuto connettivo tra cellula e cellula. La variazione di quota detta la distinzione tra lo spazio più intimo delle stanze e quello diurno comune. Il movimento del perimetro della pedana crea occasioni di seduta e relax. Lo spazio rimane fluido pur consentendo una molteplicità di usi distinti, mentre la monocromaticità degli arredi e degli elementi inseriti ne valorizza la plasticità.


Il volume interno risulta di facile condizionamento

Nello spazio principale la climatizzazione si basa sulla ventilazione passiva

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La fase di avanzata realizzazione nell’area dell’ex canapificio

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RISTRUTTURAZIONE

ECO TECNOLOGIE PER IL VODAFONE VILLAGE di Claudio Moltani

Vodafone Village è l’innovativa struttura che ospiterà l’headquarter europeo Vodafone a Milano, riunendo i diversi uffici già presenti nell’area tra Milano e Corsico. Il nuovo edificio, il cui completamento è previsto per la fine dell’anno in corso, è un moderno complesso eco-tecnologico di circa 67.000 mq, ospiterà più di 3000 dipendenti e costituirà un nuovo esempio di recupero di una vasta area industriale dismessa Il complesso edilizio, estremamente innovativo dal punto di vista architettonico, è anche eco-sostenibile, grazie alla presenza di varie tecnologie: un giardino fotovoltaico di 800 mq per lo sfruttamento dell’energia solare; uno speciale cemento fotocatalitico, che permette l’abbattimento degli inquinanti organici e inorganici presenti nell’aria; ampie vetrate che consentono il massimo godimento della luce naturale. Grazie a questo insieme di tecnologie verdi, l’impatto ambientale di Vodafone nell’area milanese in termini di CO2 sarà più che dimezzato. Vodafone Village fa parte di un ampio programma di riqualificazione di molti edifici su tutto il territorio nazionale e rappresenta il più grande investimento immobiliare di Vodafone nel mondo. Il progetto è stato avviato a giugno 2008 e si concluderà a dicembre 2011, ad opera degli architetti R.Gantes e R.Morisi, e per gli interni da Dante O. Benini & Partners Architects. AS Ingg è lo studio di progettazione che ha contribuito alla realizzazione di questo importante complesso, con sede a Milano, che riunisce al suo interno una società di impianti elettrici ed una di impianti meccanici. Abbiamo intervistato l’ing Ferdinando Ciardullo, che ci ha illustrato l’intervento eseguito all’interno del progetto Vodafone Village. “La nostra società si occupa di progettazione impianti, abbiamo realizzato molti edifici e tutti di particolare pregio, ma il Vodafone Village rappresenta il più grande intervento finora realizzato nel settore terziario da quando abbiamo avviato l’attività, nel 1986. AS Ingg ha già eseguito parecchi lavori nel settore telefonico, eravamo già progettisti di Vodafone e abbiamo lavorato in passato per H3G e Telecom. Siamo inoltre molto

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Scheda tecnica progetto Vodafone Village Architetti: R.Gantes e R.Morisi, Dante O. Benini & Partners Architects, Milano Progettisti impianti: AS Ingg, Milano Proprietà: Real Estate Center, Milano Installatore: Termigas, Bergamo Anno di redazione del progetto: giugno 2008 Anno di esecuzione: dicembre 2011


presenti anche nel settore ospedaliero, grande distribuzione, hotel e palazzi uffici. Il nostro team è costituito da circa 10 persone, di cui tre ingegneri ed un architetto, siamo una piccola realtà ma con clienti di un certo prestigio che seguiamo accuratamente, molto da vicino, dall’inizio alla fine di ogni progetto. Il nostro committente è il Gruppo Carminati (Real Estate Center), proprietario dello stabile e di parecchi altri edifici nella zona di Corsico, alcuni peraltro già affittati a Vodafone. Il Village è costituito da tre edifici torre di altezze diverse (40, 54 e 62 metri) adibite a uffici e da un quarto edificio adibito a spazi collettivi, con auditorium, sale riunioni, mensa, cucina e altri locali di servizio. Tutto questo ne fa una vera e propria cittadella, ecco perché il centro è stato denominato ‘Village’. Ciò che rende particolare questo enorme progetto, non sono tanto le dimensioni, quanto l’attenzione che è stata posta al tema dell’eco-sostenibilità. Anche la nostra progettazione ha dato il contributo a questo impegno ‘green’. Dopo aver effettuato uno studio sui risparmi energetici, si è scelto un sistema che è stato applicato a tutte le superfici vetrate, 27.000 mq che complessivamente rappresentano il 90% delle facciate dell’intero edificio. Le superfici vetrate sono dotate di finestre a triplo vetro con interposti

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schermi a lamelle mobili che interagiscono con le radiazioni solari, per ottenere il maggior comfort ambientale al minor dispendio energetico possibile. Un sistema computerizzato gestisce il movimento degli schermi all’interno delle vetrate schermando l’irraggiamento solare al livello necessario per ottimizzare l’ingresso del calore e della luce all’interno dell’edificio. Questa tecnologia consentirà quindi di illuminare gli uffici con la piena luce naturale e con specifiche caratteristiche di efficienza energetica, limitando i fabbisogni di energia per la climatizzazione. Un sistema che sposa l’impiantistica illuminotecnica e quella della climatizzazione: l’impianto elettrico e l’impianto di climatizzazione colloquiano con questi schermi per poter interagire e creare sempre la condizione migliore assicurando il comfort interno al minor consumo energetico. Va inoltre ricordato che la produzione dei fluidi necessari alla climatizzazione degli edifici è affidata ad una moderna centrale di trigenerazione dedicata che produrrà energia elettrica, termica e frigorifera massimizzando i rendimenti energetici globali del complesso”. Come si inserisce Trox all’interno di questo progetto? “L’impianto di climatizzazione utilizza le travi fredde Trox, fornitore che abbiamo scelto per la qualità dei materiali e la serietà ‘tedesca’ dell’azienda, tra i vari candidati che abbiamo vagliato per questo importante progetto. L’impianto è particolarmente gradevole anche dal punto di vista estetico, un aspetto importante per un complesso architettonico di particolare pregio. Oltre alle travi fredde abbiamo utilizzato molti altri prodotti Trox, come cassette a portata variabile per le sale learning, diffusori da pavimento nell’auditorium, altri tipi di diffusori nella sala mensa e nel foyer, bocchette lineari: posso affermare che il 90% della diffusione aria dell’intero Vodafone Village è Trox.

Alcune immagini e particolari del Vodafone Village

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Per le travi abbiamo dovuto fare modificare il modello di serie. Ci hanno accontentato subito modificando lo standard e questa disponibilità ad assecondare richieste così particolari ci ha molto colpito, poiché è una caratteristica ormai rara tra i fornitori. La trave fredda è un impianto a basso consumo, quindi anche la scelta di Trox si inserisce in questo progetto di particolare attenzione all’efficienza energetica. Inoltre, i circuiti idraulici sono tutti a portata variabile controllati con regolatori di frequenza, quindi diffondono solo l’acqua che serve. Le travi sono tutte dotate di regolazione elettronica, modulante, a 2 vie”.


PRODOTTI TROX Prodotti: DID632, esecuzione ‘4 tubi’. Circa 4500 pezzi delle lunghezze: 1200, 1500, 1800, 2400, 2700 e 3000 Open Space trattati con sistemi aria/acqua (travi fredde), dimensionate secondo requisiti di resa richiesta: 60 Watt/mt2 per il calore endogeno (illuminazione e apparecchiature negli uffici), 65 Watt per persona, calore entrante dalla superficie vetrata esterna del ‘modulo tipo’ da 22,5 mt2, 773 Watt. Temperature superficiali considerate: 30°C in estate e -16°C in inverno Modulo tipo dim. 3x7,5x2,7 mt. (LxBxH) Risultati ottenuti: • Velocità terminale nella zona occupata, differenziale di temperatura e fattore di turbolenza ottenuti in accordo alla normativa DIN EN 13779 • Livello di potenza sonora massimo 27,2 dB(A)

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INIZIATIVE

L’EUROPA CHIAMA, ECOSISTHEMA RISPONDE di Aurelio Marelli

Ecosisthema, azienda specializzata nel contract e referente unico per la realizzazione di edifici ecosostenibili in ambito residenziale, commerciale, industriale, scolastico e ricettivo-alberghiero, è tra i partecipanti al Bando Europeo ‘HousingContest’ che mira alla formazione di un repertorio di proposte di edifici residenziali, significativi per caratteristiche tipologiche e tecnologiche realizzabili a basso costo L’iniziativa è promossa dall’Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, da Assimpredil Ance, da In/Arch, Istituto Nazionale di Architettura - Sezione Lombardia e da FederlegnoArredo e ha come obiettivo la promozione della qualità architettonica, della ricerca e dell’innovazione nel settore, attraverso l’offerta di una esemplificazione concreta di case arredate ad elevate prestazioni e con un prezzo massimo di 1.600 euro/m 2 . I progetti che supereranno la selezione tecnica e qualitativa entreranno a far parte di un Repertorio della durata di cinque anni, dove i committenti ed i potenziali investitori, potranno accedere. Avranno, inoltre, a disposizione un ‘business-plan’ puntuale, in termini di tempi di realizzazione, costi e livelli qualitativi, in quanto esplicitati dai partecipanti già al momento dell’iscrizione. L’adesione di Ecosisthema a ‘HousingContest’ conferma il suo ruolo di partner privilegiato ‘nel social housing’, in quanto specialista nell’uso del materiale ligneo, con funzione strutturale. La sua consolidata esperienza, nella ricerca delle migliori tecniche costruttive, si sposa perfettamente con questa tipologia di architettura sostenibile. L’Azienda veronese, insieme all’impresa Agnoletto s.r.l., è iscritta al concorso con due progetti di palazzine di 5 piani fuori terra: il primo, firmato dall’Arch. Carlo Bughi e dall’Ing. Antonio Frighi, vede come protagonisti anche Grassi&Crespi s.r.l. Il secondo gruppo di lavoro è composto dallo Studio ZDA dell’Ing. Umberto Zanetti e da Mangiavacchi Pedercini S.p.A. Per entrambi, la scelta del legno si è rivelata ideale, in quanto in grado di rispettare i requisiti richiesti da ‘HousingContest’, a partire dal sistema costruttivo prefabbricato. La prefabbricazione, infatti, permetterà la realizzazione di questi immobili con tempistiche molto brevi e con costi certi, in quanto Ecosisthema lavora preventivamente il materiale con macchine a controllo numerico e prepara gli elementi complessi, quali ad esempio pareti portanti, pareti già complete di finestre, tramezzi, solai, da assemblare a secco. Inoltre, per la prima proposta, un fabbricato ‘a ballatoio’, la società, insieme all’Ing. Frighi, ha studiato una ‘tecnica mista’ che permetterà di ridurre ulteriormente i tempi di costruzione di circa 25-30%. Le pareti in legno, realizzate con il sistema a telaio, verranno utilizzate anche come cassero a perdere, per la formazione dei pilastri in cemento armato e non saranno quindi rimosse, riducendo, di conseguenza, i tempi di attesa. L’impiego di questo sistema limiterà, inoltre, i costi di trasporto dei materiali sui cantieri, calcolati a seconda del loro peso. Infatti, a parità di superficie in opera, le pareti a telaio pesano circa 1/4 di quelle in muratura e 1/6 di quelle in cemento armato. La rapidità di produzione e montaggio minimizzerà le spese vive ed i rischi finanziari legati alla durata del cantiere, con un pay-back di breve periodo. L’Ing. Zanetti, invece, ha selezionato, per le strutture in elevazione previste dal suo progetto, il sistema X-Lam, con pannelli formati da strati sovrapposti di lamelle di legno incollate. Ciascuna lamella è composta dalla giunzione a pettine di tavole di legno strutturale,

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individualmente classificate secondo la resistenza meccanica. La disposizione incrociata delle lamelle conferisce una notevole stabilità dimensionale e di forma al pannello stesso, nonché buone caratteristiche meccaniche, in tutte le direzioni. L’impostazione morfologica del corpo di fabbrica, con una profondità ridotta, consentirà di utilizzare questi componenti, di dimensioni notevoli, da 2,5m di larghezza e fino a 16m di lunghezza, sia come strutture portanti sia come chiusure perimetrali. La soluzione permetterà, infine, di ottenere, ad ogni piano, una pianta libera e, di conseguenza, la massima modularità e flessibilità di distribuzione delle tipologie residenziali. Con il sistema X-Lam, Ecosisthema costruirà anche gli elementi di collegamento verticali, quali rampe, parapetti delle scale e gabbie degli elevatori. Le caratteristiche di maggiore resistenza, proprie del legno, insieme alla presenza di connettori deformabili di diversi tipi, adeguatamente dimensionati, permetteranno all’edificio di raggiungere un comportamento duttile, adatto per resistere all’azione sismica. Un altro requisito previsto dal Bando riguarda la particolare attenzione verso il ciclo di vita dello stabile e i relativi costi di esercizio e gestione, nell’ottica di un’elevata sostenibilità ambientale. Anche in questo caso, il contributo del materiale ligneo si rivelerà di fondamentale importanza, in quanto rinnovabile e riciclabile. In più, richiede un limitato consumo di energia nelle fasi di produzione e posa, non rilascia emissioni, polveri o fibre nocive durante l’impiego e si smaltisce restituendo l’energia accumulata, se utilizzato in processi di termovalorizzazione. Infine, anche gli obiettivi di efficienza energetica, prestazioni acustiche e minimizzazione dell’inquinamento indoor e outdoor verranno soddisfatti grazie al legno e alle sue proprietà. Le sue caratteristiche di bassa conducibilità ed elevata inerzia termica e spiccata igroscopicità generano, infatti, un effetto positivo sulla qualità dell’aria all’interno dell’edificio e sul benessere percepito. Questi elementi contribuiranno, da un lato, a ridurre i costi gestionali, in termini di consumi per il riscaldamento d’inverno e la climatizzazione d’estate e, dall’altro, la capacità del materiale di mantenere costante il livello di umidità incrementerà il comfort abitativo.

HousingContest edifici residenziali realizzabili a basso costo, con significative caratteristiche tipologiche e tecnologiche


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AZIENDE

BAXI FA PARLARE, ANZI: DIALOGARE. CON DIALOGIA… di A. M.

Oggi l’energia non può essere una sola. Devono essere ‘tante energie’, e tutte devono poter dialogare con loro, per poter offrire il massimo delle performance. Dialogia è la risposta di Baxi, un progetto che si pone l’obiettivo di far dialogare le energie per ottenere il massimo dell’efficienza energetica e del comfort

Dialogia si intende, nell’obiettivo di Baxi, come dialogo tecnologico, energetico, ma prima ancora ‘umano’. È dunque un dialogo costante tra l’azienda, i progettisti e gli installatori qualificati. Persone che vedono e cercano nel dialogo l’energia del futuro. Per questo, attraverso Dialogia, Baxi costruirà con loro un dialogo privilegiato, fornendo gli strumenti più utili, innovativi e adatti per lavorare al meglio, insieme, realizzando non solo soluzioni tecniche, ma occasioni di confronto, di scambio, di crescita comune, mettendo per questo a disposizione dei professionisti formatori dedicati, impegnati a trovare il meglio in ogni soluzione. Anche la comunicazione Dialogia lavora in questo senso. Attraverso un pay-off che chiarisce perfettamente gli obiettivi: ‘energy, efficiency, ecology and you’. Partendo dalle richieste normative (vedi box nella pagina accanto), Baxi ha effettuato un’attenta analisi meteoclimatica in Italia per identificare la tecnologia più idonea a soddisfare le esigenze di comfort in fatto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda, durante tutto l’anno. Considerando le caratteristiche della pompa di

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calore e la dipendenza del suo rendimento dalle condizioni di temperaturaumidità aria esterna, Baxi ha così realizzato il sistema ibrido integrato Luna Platinum CSI. Il sistema si basa sull’interazione di molteplici tecnologie funzionanti con fonti rinnovabili (come l’aria esterna per la pompa di calore e il sole per i collettori solari) con tecnologie quali la caldaia a condensazione a gas, il cui rendimento si mantiene costante e non è legato alle condizioni ambientali esterne (temperatura, umidità, irraggiamento). Baxi ha così realizzato uno studio per quantificare i benefici ambientali che si possono ottenere con l’introduzione del sistema ibrido Luna Platinum CSI. L’analisi si riferisce al parco residenziale di unità mono e bifamiliari attualmente esistente nel Nord Italia (pari a 4,8 milioni di abitazioni). In questo contesto geografico si verificano, infatti, con maggior frequenza le condizioni climatiche critiche in fatto di temperatura e umidità per beneficiare dell’efficienza di una pompa di calore aria-acqua. Se si ipotizza su tale parco un tasso di penetrazione medio di questa tecnologia simile a quanto ottenuto in questi anni dalla caldaia a condensazione, è possibile


stimare al 2020 una riduzione dei consumi di energia primaria pari a 1.100.000 t.e.p. e di abbattimento delle emissioni di CO2 di 2.600.000 tonnellate. Per completare il quadro, Baxi ha esteso l’analisi alle aree geografiche del Centro e Sud Italia. Sulla base delle tabelle ‘gradi giorno’ (Dpr 412/93 All. A) emerge che vi sono circa 3,2 milioni di residenti in comuni classificati in zona climatica E o F. Si tratta di aree potenzialmente interessate dall’introduzione del sistema ibrido Luna Platinum CSI, in quanto possono presentare le condizioni climatiche che ne rendono vantaggiosa l’installazione.

Sistemi ibridi integrati e Luna Platinum CSI, di Baxi

L’Italia ha recepito la Direttiva RES con il Dlgs 28/2011. Il decreto prevede che, per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, l’impianto di produzione di energia termica deve coprire, mediante fonti di energia rinnovabile, il 20% del fabbisogno totale (calcolato sull’energia primaria) in caso di richiesta del permesso di costruire presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013; il 35% del fabbisogno totale per richiesta presentata dall’1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016; il 50% del fabbisogno totale per richiesta presentata dall’1 gennaio 2017. Vi è inoltre l’obbligo di installare impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. La potenza installata richiesta sarà di anno in anno maggiore per i primi quattro anni dopo l’entrata in vigore del decreto di recepimento. Inoltre, il 50% del fabbisogno per acqua calda sanitaria (sempre calcolato sull’energia primaria) deve essere prodotto con energie rinnovabili.

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WELLNESS

IL BENESSERE NEL PARCO TERMALE di Mario Milani

Un'area di 4500 mq tra piscine, percorsi benessere e giochi d'acqua, il tutto per un valore economico di circa 3 milioni di euro. Sono solamente alcuni dei numeri della maxi-commessa messa a segno da Cemi, società veneta, leader di mercato nella produzione di piscine, parchi acquatici e centri benessere, per il Parco Termale Aquardens che sorgerà nel cuore della Valpolicella, a Pescantina (Verona) I lavori per la realizzazione del centro, definito il ‘primo parco termale italiano del benessere’, hanno preso il via di recente con l'obiettivo di creare, nel giro di due anni, uno dei migliori complessi turistici dedicati al relax grazie alla presenza di piscine, centro wellness, albergo termale, beauty farm, clinica estetica e centro congressi all'interno dei 60 mila mq di superficie complessiva. L'investimento previsto per la realizzazione del parco, reso possibile da una cordata di venti imprenditori veneti, è di 70 milioni di euro per un progetto senza precedenti a livello nazionale che si pone come uno straordinario volano per la promozione del territorio e il rilancio turistico. Nel dettaglio, l'intervento Cemi riguarda la realizzazione delle piscine che si sviluppano su una superficie d’acqua totale di circa 4500 mq tra vasche indoor e outdoor, all'interno di un'area termale di circa 35 mila mq. Le piscine interne si dividono in quattro bacini principali con caratteristiche formali differenti: la vasca Caracalla, la vasca Grotta Interna, la vasca Termalismo Puro e gli interessanti percorsi alternativi come le vasche in-outdoor, la Laguna e il Fiume Impetuoso, passando attraverso la piscina in Grotta Esterna o la vasca ad Acqua Salata. Un'area all’aperto dedicata al wellness con saune e bagni vapore e completa di piscina con acqua fredda e, a delimitare l’orizzonte immersi nel verde, i due Laghi Estivi.

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“Aquardens è una risposta tutta italiana ai più famosi centri termali d'Europa, un progetto straordinario al quale abbiamo partecipato con grande entusiasmo, che si rivela un importante punto di svolta per la nostra azienda” spiega Alessandro Bacco, direttore di Cemi Piscine. “È un grande onore essere stati scelti fra i numerosi competitors del settore ed è per tutta la nostra squadra un'ulteriore conferma dell'alta professionalità, della qualità e dell'innovazione che da oltre trent'anni ci contraddistinguono, ultimamente anche nel campo del wellness, diventato sempre più business d'eccellenza” conclude Bacco. Il progetto Aquardens è nato dal concept dell'architetto Giancarlo Marzorati, mentre la direzione dei lavori è stata affidata allo Studio Kreos dell'architetto Claudio Tezza per integrarsi perfettamente con la natura e l'ambiente circostanti. Il risultato è un'area benessere unica nel suo genere, che sfrutta la salutare acqua termale delle falde sottostanti. Per quanto riguarda i prodotti a marchio Cemi, le piscine esterne, caratterizzate da forme sinuose e tutte complete di giochi d’acqua, sono state inserite in un contesto esclusivo creato ad hoc per regalare a tutti gli ospiti il relax assoluto di idromassaggi, getti cervicali e lettini ad effervescenza. Un esempio è il Parco Termale esterno che alterna aree aperte e aree coperte vivacizzate dallo sviluppo di inediti percorsi lungo le piscine. La Grotta Rocciosa esterna invece, è l'elemento centrale del parco da dove poter raggiungere tutte le altre piscine attraverso i passaggi costituiti da veli d’acqua che scendono dalle rocce: disposta su due livelli, raccoglie abbondanti e coreografiche cascate che si infrangono sulle rocce. Il parco termale della Pescantina è un progetto architettonico valorizzato da una tecnologia davvero all’avanguardia: gli impianti sono regolati da un quadro elettrico di supervisione telegestito da Cemi Supervisor


System, un sistema a interfaccia grafica tramite touch screen, che l'azienda propone per offrire la possibilitĂ di comandare e monitorare l'intero impianto attraverso un semplice e intuitivo programma studiato su misura per il proprio progetto in modo da ottimizzare tempi, modalitĂ e soddisfare tutte le esigenze.

Immagini dal futuro: il primo parco termale italiano

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Le nuove valvole a sfera portatermometro sono adatte per l'installazione su impianti di riscaldamento e impianti sanitari per uso domestico. Sono realizzate nelle versioni gialla e cromata, con manopola rossa o blu in base alle applicazioni. All'interno della manopola di chiusura e apertura vi è la possibilità di installare un termometro e conoscere direttamente la temperatura del fluido circolante nell'impianto. I diversi tipi di attacchi disponibili sulle valvole permettono di utilizzarle con numerose tipologie di tubazioni: per tubi multistrato 26x3 e 32x3 grazie ad un attacco a pressare, oppure per tubo ferro con attacchi da 3/4" e 1" maschio o femmina.


Le energie di domani hanno trovato casa

Immergas è oggi fra le più importanti realtà produttrici di sistemi integrati per il riscaldamento domestico, in grado di offrire al mercato una vasta gamma di soluzioni ad alta efficienza energetica per il comfort abitativo. Innovazione, continui investimenti sulle energie rinnovabili, rispetto dell’ambiente e Domus Technica, il nuovo Centro di Formazione Avanzata dedicato alle tecnologie di nuova generazione, fanno di Immergas una scelta di qualità, da oltre 40 anni.

immergas.com


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