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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 10/12 September/October/November/December - 2011 Trimestrale - n. 10/12 settembre/ottobre/novembre/dicembre - 2011

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IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

IL VERTICALE SOSTENIBILE ABITARE SMART È TRENDY

EDILIZIA IN FIERA GREEN PROJECT

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Tutte le soluzioni per

PROGETTARE _ COSTRUIRE _ RIQUALIFICARE

BIENNALITÀ _ SPECIALIZZAZIONE _ INTERNAZIONALITÀ I saloni di MADE expo: Costruzioni e Cantiere | Involucro e Serramenti | Interni e Finiture | Software e Hardware | Energia e Impianti | Città e Paesaggio

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L’INNOVAZIONE È NEL NOSTRO DNA La certezza di un prodotto di qualità è raggiunta con attente prove di collaudo nell’ R&D Lab, uno dei laboratori di prova più grandi d’Europa. Ogni unità Rhoss viene sottoposta a severi test funzionali prima di essere immessa sul mercato, simulando le condizioni operative più estreme.

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SOMMARIO

Design Diffusion World srl Redazioni/Editorial OfďŹ ces Direzione, amministrazione, Menagement, Administration Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/5516109 Fax 02/5456803 Internet: www.designdiffusion.com www.designdiffusion.tv E-mail: itsnews@designdiffusion.com

Direttore responsabile/Editor Carlo Ludovico Russo

PubblicitĂ /Advertising DDA Design Diffusion Advertising srl Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/5453009 Fax 02/54.56.803

Realizzazione graďŹ ca/Graphic designer Elisabetta MafďŹ na

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COLOPHON

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

Collaboratori/Contributors Aurelio Marelli, Mario Milani, Claudia G. Manini

Direttore Editoriale/Managing director Francesca Russo

Redazione/Editorial Claudio Moltani

Agenti/Agents Paolo Bruni Teo Casale Roberto Gallo

In copertina: il Dadong Art Center di Taiwan

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 10/12 September/October/November/December - 2011 Trimestrale - n. 10/12 settembre/ottobre/novembre/dicembre - 2011

UfďŹ cio abbonamenti/subscriptions ofďŹ ce Francesca Casale

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UfďŹ cio trafďŹ co/TrafďŹ c department Daniela D’Avanzo

Progetto graďŹ co /Art director Franco Mirenzi

IL VERTICALE SOSTENIBILE ABITARE SMART Ăˆ TRENDY

EDILIZIA IN FIERA GREEN PROJECT

ContabilitĂ /Accounting Norberto Mellini UfďŹ cio abbonamenti Numero Verde 800/318216 Tel. 02/5516109 Fax 02/5456803

EDITORIALE Bimestrale (6 numeri all’anno) Bimonthly (6 numeri all’anno) Prezzo/Price 7,00 euro

ECOSOSTENIBILITĂ€

Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale All rights reserved Associato all’Unione Italiana Stampa Tecnica

Testi, disegni e materiale fotograďŹ co non si restituiscono/Texts, drawings and photographs will not be returned

Design Diffusion World edita le testate / Includes also heads: DDN Design Diffusion News, OFARCH, Ofx System, Casa Di, Decor Living, DDN Edizione Russa, DDB – Design Diffusion Bagno, DHD – Hotel Design Diffusion, DDN Cucine International, Hot Cold, D*Lux, DDN KÜln Design, DDN New York Design, DDN Mosca Design, DDN Valencia Design, DDN Milano Design, DDN Londra Design, DDN Dubai Design

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a cura della redazione

HO FATTO SPLASH

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Claudio Moltani

NASCE IN SVIZZERA L’ORTO VERTICALE

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Claudia Galleri Manini

LOISOS+UBBELOHDE VINCE IL CONCORSO

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Claudia Galleri Manini

D HAUS, LA CASA CHE SI TRASFORMA IN OTTO

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Claudia Galleri Manini

A BRESCIA NUOVE COMUNITA’ PROTETTE

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Claudia Galleri Manini

a cura della redazione

PAROLA D’ORDINE, SFRUTTARE ELEMENTI

DI ARCHITETTURA ZERO 2012

Supplemento alla rivista DDN n. 195 Registrazione Tribunale di Milano/Milan Court Registration n.278 - del 7 aprile 1990 Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, LO/MI

E’ vietata la riproduzione anche parziale All rights reserved

Claudio Moltani

NATURALI

Stampa/Printer Color Art Via Industriale 24/26 25050 Rodengo Saiano (BS) Tel. 030/6810155

Printed in Italy -- ÊÓÓΙUäĂˆä8

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(E SOSTENIBILI) IMPIANTISTICA

UN CLIMA IDEALE PER TUTTO L’ANNO

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INNOVATION

IL CONDOMINIO E’ DIGITALE

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Claudio Moltani

EVENTI

CASA ECOLOGICA, ABITARE SMART‌

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Claudia Galleri Manini

NUOVI TALENTI CRESCONO

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a cura della redazione

MATERIALI

AQUAVISION FRIEND

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Claudio Moltani

AZIENDE

VAILLANT, UN GRUPPO PIENO DI NOVITĂ€

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a cura della redazione

FIERE

UN MENAGE A TROI. A PARIGI

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Claudio Moltani

NEWS

L’ARIA E’ MIGLIORE. ANCHE GRAZIE AD IRSAP

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Claudio Moltani

ITS NEWS

BATH DESIGN – PLAY THE MATERIA

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Claudio Moltani

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Claudio Moltani

UN PROGRESSO SOSTENIBILE

BATHROOM DESIGN


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QUEI CASCHI PER TERRA… Tra il 2008 e il 2012, il settore delle costruzioni ha perso, in termini reali di produzione, il 26%, ovvero: 43 miliardi di Euro. Nello stesso periodo, 40.000 aziende hanno chiuso. Solo nel 2012, gli investimenti in costruzioni hanno registrato una flessione del 7,6%, sempre in termini reali e alla fine dell’anno in corso si prevede una perdita complessiva, per tutto il settore, del 30% degli investimenti. E non un settore è immune da questa situazione, -54% le nuove abitazioni, -31% l’edilizia non residenziale privata, - 42% le opere pubbliche. Per quanto riguarda non i numeri ma le persone, il settore delle costruzioni in questi anni ha perso 360.000 posti di lavoro (ben di più con l’indotto). E’ in questo contesto che è stata presentata MADE 2013, dal 2 al 5 ottobre, ovviamente Rho Fiera Milano. Si tratta della prima edizione che inaugura la biennalità dell’evento, una manifestazione che si pone anche, e forse soprattutto, come tentativo di volano non solo per tutto il settore delle costruzioni, ma di tutta l’economia italiana. Tutti gli interventi (dall’a.d. di MADE, Giovanni De Ponti a Roberto Snaidero, dal presidente ANCE, Paolo Buzzetti, a Giorgio Squinzi) sono stati dunque centrati su questo tema: “rilanciare le costruzioni per far ripartire il Paese”. Altrimenti? Altrimenti continuerà a “parlare” l’immagine che abbiamo pubblicato nella pagina, scattata pochi mesi fa davanti alla Borsa di Milano, nella cosiddetta “giornata della collera”, promossa da una ventina di associazioni del mondo delle costruzioni, a simboleggiare i posti di lavoro persi in questi anni. Arrivederci a MADE, dunque. Claudio Moltani

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IT S NEWS

PREMI

IL GOOD DESIGN VIENE PREMIATO La rubinetteria Virgo, disegnata da Brian Sironi per Bonomi Contemporaneo Italiano, ha conquistato il Good Design Award 2012, il più prestigioso e antico riconoscimento mondiale per le novità del settore design. Good Design, marchio registrato dal Chicago Athenaeum, il Museo di Architettura e Design, è promosso in collaborazione con European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies e viene assegnato annualmente ai prodotti più innovativi realizzati in Europa, Asia, Africa, Nord e Sud America. Per il 2012 la giuria, composta da professionisti ed esperti del settore, specialisti industriali e stampa specializzata, ha selezionato i vincitori tra diverse migliaia di prodotti provenienti da 48 paesi di tutto il mondo. I criteri di selezione sono gli stessi dal 1950: innovazione, forma, materiali, costruzione,

CRISTLAPLANT® DESIGN CONTEST

Quest’anno i designers che da tutto il mondo hanno partecipato al ‘Cristlaplant® Design Contest’ si sono dovuti confrontare con un tema non semplice, quello dell’arredobagno per il settore contract. Il compito, arduo, non è però spettato solamente ai progettisti, ma anche alla giuria che fino all’ultimo minuto è stata coinvolta in un acceso confronto per stabilire chi avesse risposto al meglio a quanto richiesto dal bando: attenzione alle vision e mission delle aziende partner - Cristalplant® e Falper - ricerca, innovazione e creatività, tutto senza però dimenticare gli aspetti più concreti, uno su tutti quello dell’impiantistica. I vincitori hanno perciò saputo combinare, in

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concept, funzione, utilità e sostenibilità, oltre che estetica. I prodotti premiati vengono esposti in maniera permanente all’interno del Chicago Athenaeum. Virgo, con la sua linea flessuosa e semplicissima (un tubo Ø36mm che dal lavabo disegna una S verso l’alto), richiama il flusso dell’acqua, l’ansa di un fiume, o il connubio femminile-acquatico. Tre i modelli proposti: miscelatore monocomando per lavabo, miscelatore monocomando per bidet e miscelatore a parete per vasca.

Anche nella dinamica di erogazione il miscelatore Bonomi Virgo si differenzia dai classici rubinetti: l’acqua, infatti, fuoriesce dal corpo stesso del miscelatore, senza far percepire una vera e propria bocca di erogazione: ‘il primo miscelatore femmina’, appunto.

maniera corretta, l’aspetto estetico con quello funzionale, trattando il tema proposto, quello dell’arredobagno contract, con un livello di innovazione e una visione che sono stati apprezzati in maniera particolare dai giurati (Valerio Castelli, Luisa Bocchietto, Loredana Villani, Marilde Longo, Guido Fallavena, Luca Fallavena, Lara Fallavena, Marco Poltronieri, Vittorio Pavarin). Il risultato ha visto premiati due gruppi, entrambi di giovanissimi, tutti nati e cresciuti in Italia. Paola Taccardi, Dario Gaudio e Vittorio Venezia. A loro è stato assegnato il premio per ‘Controstampo’, progetto in lizza per la categoria ‘ambiente bagno per il settore contract’. Con ‘Controstampo’ i designers propongono un nuovo modo di interpretare l’ambiente bagno nel settore contract, cogliendo perfettamente l’importanza che Falper attribuisce alla ricerca. L’azienda bolognese è, infatti, nota e stimata non solo per l’essenzialità delle sue linee, ma ancor più perché propone un arredobagno ‘senza tempo’. Questa collezione, dichiaratamente ispirata al linguaggio degli oggetti industriali, è composta da vasca da bagno, lavabo, piatto doccia e panca, il tutto realizzato in Cristalplant®. Le strutture, gli ispessimenti e i tagli improvvisi sono alcuni segni di riferimento di un’estetica che non nasconde nulla. Proprio queste forme, che si propongono come antesignane in un settore qual è il contract, sono espressione dello spirito innovativo e di ricerca della collezione che per questo sarà inserita nel catalogo Falper a partire dal 2014. Federico Elli, Marco Febbo, Stefano Filipuzzi,

Andrea Fiorito - in due parole ‘About_blank’: questo il nome dello studio di cui fanno parte e che insieme hanno creato all’inizio del 2013. ‘About_blank’ è un progetto giovane che affronta la complessità di una concezione di design attraverso una valutazione degli aspetti tecnologici di fattibilità e industrializzazione del prodotto, ma che non dimentica la valenza estetica secondo i canoni di armonia geometrica ed equilibrio strutturale. Questi i presupposti dai quali ha preso forma il progetto ‘Longue Shower’ che si è aggiudicato il primo posto per la categoria ‘ambiente bagno outdoor per il settore contract’. ‘Longue Shower’ si presenta come un oggetto originale e innovativo, ma soprattutto multifunzionale: chaise longue, doccia e lavandino, ma anche seduta e tavolo per esterni. Una proposta che ricade all’interno di una nuovissima categoria, quella dell’arredobagno outdoor per il settore contract: un nuovo mercato, un nuovo concetto, che vede Falper primatista. Completamente realizzato in Cristalplant®, ‘Longue Shower’ sarà marchiata Falper e inserita nel catalogo dell’azienda a partire dal 2014. Le forme assolutamente nuove, le molteplici funzionalità del sistema e la carica innovativa, quasi futuristica, si sposano perfettamente con l’azienda bolognese, che è conosciuta a livello internazionale proprio per la continua ricerca che contraddistingue da sempre i suoi prodotti.


WAVE PREMIATO Il miscelatore Wave, della omonima collezione di rubinetti della IB Rubinetterie, si è aggiudicato la premiazione del Good Design Award 2012, il più prestigioso riconoscimento del Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design. Frutto della creatività del designer Marco Acerbis, Wave propone una serie moderna ed elegante, dai tratti puliti e lineari e, grazie alla sua capacità di essere estremamente versatile, il rubinetto diventa un oggetto adatto ad ogni bagno, un piccolo gioiello che dona ad un ambiente funzionale una nota estetica e di classe. Disponibili in dodici varianti, che spaziano dai colori opachi quali il bianco e il nero fino al nickel spazzolato e alla versione cromo, Wave predilige le forme sinuose e al contempo semplici e delicate. Il miscelatore vuole sia trasmettere la comodità nell’utilizzo del rubinetto, attraverso la leva funzionale che permette di attivare la fuoriuscita dell’acqua e all’aeratore che consente di evitare l’emissione degli schizzi, sia di comunicare emozioni grazie alle percezioni sensoriali sperimentate durante l’uso del prodotto

Marco Acerbis designer

TEUCO E OUTLINE, I RICONOSCIMENTI La vasca Outline di Teuco firmata da Carlo Colombo

La vasca Outline di Teuco, firmata da Carlo Colombo, è stata insignita dell’Interior Innovation Award - Winner 2013, prestigioso riconoscimento internazionale per il design assegnato annualmente dal German Design Council in occasione della Fiera di Colonia ‘imm cologne’. Un nuovo premio che fa seguito al ‘Red Dot Award: Product Design 2012’ e che testimonia la profonda vocazione per il design e il costante impegno di Teuco nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni uniche che combinano design e funzionalità. La vasca rettangolare freestanding Outline esalta la bellezza dell’irregolarità: tratto distintivo sono, infatti, i bordi che si stagliano asimmetrici sulla materia, in un flusso apparentemente casuale, come quello dell’acqua. Espressione di forza e matericità, Outline è una vasca dagli equilibri leggeri e dinamici che definisce un’idea di ambiente bagno dal

carattere forte ed estremamente contemporaneo. La sua piacevolezza estetica è resa possibile grazie alle potenzialità espressive del Duralight®, materiale composito in solid surface, brevettato, plasmabile al 100%, ideato, prodotto e lavorato in esclusiva da Teuco, che, oltre a permettere massima versatilità e personalizzazione, regala sensazioni inaspettate amplificando il benessere regalato dal contatto con l’acqua. Disponibile in Duralight® bianco e laccato in 32 nuances con infinite possibilità di personalizzazione e in legno naturale, la vasca può essere dotata dell’esclusivo brevetto Hydroline, primato mondiale: il primo idromassaggio invisibile grazie al nuovo sistema brevettato in cui le classiche bocchette sono sostituite da incisioni minimaliste che non interrompono la continuità della materia. La tecnologia si evolve e si nasconde per un nuovo quoti-

diano dal forte impatto emotivo: minimali e raffinate, tali incisioni permettono, inoltre, un sistema di Cromoexperience all’avanguardia in quanto sono le stesse ad essere retroilluminate in otto differenti tonalità. Hydroline garantisce gli standard sia di efficacia sia di silenziosità dell’idromassaggio Teuco. La collezione Outline gode del servizio Unlimited di Teuco che, grazie all’elevata plasmabilità del Duralight®, permette di dar vita a illimitate soluzioni personalizzate e customizzate al centimetro, anche fuori squadro.

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IL COMPASSO D’ORO DIVENTA INTERNAZIONALE

WT AWARD 2013

Il Board dell’ICSID, International Council of Societies of Industrial Design, è stato ospite di ADI e ha tenuto i suoi lavori nella sede milanese dell’associazione. Due riunioni (di cui una pubblica: il Regional Exchange) hanno coinvolto ADI e ICSID e sono stati occasione di scambio di informazioni e proposte importanti. Tra queste ultime quella, avanzata dall’ADI, di celebrare nel 2015, con la collaborazione di ICSID e di tutte le associazioni che ne fanno parte, la prima edizione internazionale del premio Compasso d’Oro. Agli incontri erano presenti il presidente in carica Soon-in Lee (Corea del Sud), il ‘presidente eletto’ (che assumerà prossimamente il pieno ruolo effettivo) Brandon Gien (Australia) e tutti i consiglieri: gli statunitensi Michelle Berryman e Bruce Claxton, il turco Alpay Er, il finlandese Tapani Hyvönen, il sudafricano Mugendi M’Rithaa, l’indiana Geetha Narayanan, il giapponese Kohei Nishiyama, il francese Pierre-Yves Panis, il danese Nils Toft. Li accompagnavano, per la segreteria del Board, la Segretaria generale Diliki De Silva e Sarah Brown.

WT Award 2013 è un premio internazionale all’innovazione tecnologica giunto all’undicesima edizione. Ogni anno l’Osservatorio Well-Tech, attraverso una costante attività di monitoraggio del mondo della produzione e della ricerca, rileva e censisce centinaia di prodotti world wide. Le sessanta innovazioni che si distinguono a livello internazionale per innovazione tecnologica e valori di accessibilità, sostenibilità e qualità della vita sono candidate al premio. Noi abbiamo voluto evidenziare due dei prodotti più legati alle tematiche dell’acqua.

“È stata l’occasione di conoscere le prossime iniziative di ICSID”, spiega la presidente ADI Luisa Bocchietto, “per potervi meglio partecipare in futuro. Abbiamo inoltre colto l’opportunità di presentare i nostri progetti per una maggiore apertura internazionale dell’ADI che coinvolga la futura sede e un’edizione speciale, internazionale del Premio Compasso d’Oro da realizzarsi nel 2015 in occasione di Expo.” Sono state illustrate anche le riflessioni che stanno maturando all’interno dell’ADI riguardo all’attualizzazione del ‘Design Memorandum’ e il progetto di allargare agli altri paesi l’esperienza del Giurì del Design. Al Board dell’ICSID ADI ha chiesto di contribuire a intensificare i contatti internazionali dell’associazione, in particolare in vista della realizzazione della nuova sede dell’associazione. “Vorremmo che questa futura sede potesse venire considerata, fin d’ora, la vostra ‘casa in Italia’”, ha affermato Luisa Bocchietto rivolgendosi ai membri del Board ICSID, “e abbiamo bisogno del vostro aiuto affinché il nostro impegno possa essere di vantaggio per il sistema design in generale.” Oltre a presentare il progetto dell’internazionalizzazione del Compasso d’Oro, ADI ha offerto la propria piena disponibilità a collaborare in tema di definizione dei principi etici del design e di difesa della proprietà intellettuale.

La presidente nazionale ADI Luisa Bocchietto a colloquio con il presidente ICSID Soon-in Lee. (foto © 2013 Mimmo Capurso)

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Sulis PPD - Water Sheer Filtro applicabile a qualsiasi bottiglia in grado di sterilizzare acqua proveniente da tutti i tipi di fonte. Il filtro è venduto ad un prezzo accessibile anche alle popolazioni più povere. È stato uno dei prodotti cruciali che ha aiutato le popolazioni, dopo le catastrofi naturali di Taiwan, Haiti e Myanmar, sterilizzando milioni di litri d’acqua e rispondendo al bisogno d’acqua di migliaia di persone. È un oggetto compatto e molto leggero, non ha bisogno di manutenzione e di elettricità e può essere utilizzato da adulti e bambini senza particolari difficoltà. Ha una buona resistenza anche negli ambienti più difficili ed è stato progettato appositamente per rispondere ai bisogni che si verificano durante le emergenze umanitarie.

Sulis PPD - Water Sheer

Pure Water Bottle - Timothy Whitehead Il sistema di filtraggio utilizzato in questa bottiglia si avvale dell’azione germicida della luce a raggi ultravioletti. La bottiglia, che contiene fino ad un litro di acqua sterilizzata, è leggera, facilmente trasportabile e non rilascia alcuno scarto nell’ambiente. La sterilizzazione è possibile grazie ad una serie di filtri che dividono le molecole fino a ridurle a soli 4 micron, quindi la luce UVA sterilizza l’acqua uccidendo tutti i batteri dannosi alla salute umana. Quando un microbo è esposto alla luce ne assorbe una quantità che rende impossibile all’enzima del batterio stesso di riconoscerne il DNA e quindi la sua successiva riproduzione. Non potendo riprodursi, non può avere effetti dannosi e pericolosi per la salute. Questa tecnologia permette l’accesso ad acqua potabile a tutte quelle popolazioni che non hanno accesso alla rete idrica.

Pure Water Bottle - Timothy Whitehead


DUE PREMI PER MAMOLI Mamoli ha realizzato, in collaborazione con l’associazione no profit H2O-Nuovi Scenari per la Sopravvivenza, con cui condivide intenti ed obiettivi, il progetto Aquatecture*, la mostra itinerante e progetto editoriale dedicati ad un soggetto di grande modernità, il progetto di una

serie di stazioni di distribuzione d’acqua pubblica, che ha vinto il prestigioso Green Dot Award 2012 di Los Angeles nella sezione ‘non profit services’. L’azienda, con il proprio sostegno, ha anche permesso la pubblicazione di AcquaDueO, un volume sull’uso e sull’abuso di acqua nel pianeta, edito da H2O Edizioni, curato da Riccardo Dalisi e premiato a sua volta nella sezione ‘media’ del Green Dot Award 2012. La giuria del Green Dot

Award 2012 ha valutato positivamente Aquatecture in relazione ai contenuti di innovazione ed eccellenza legati ad un design etico/sociale e ai tanti risvolti ecologici (riduzione dell’uso di bottiglie PET, riduzione di emissioni di CO2 per trasporto acqua), sociali (beneficio per le persone con la creazione di fontane pubbliche, acqua intesa come bene pubblico) ed economici (riduzione spesa per acquisto bottiglie d’acqua, etc).

Nuova gamma di travi fredde. Respirano con te. PACIFIC, la soluzione Swegon di travi fredde high performance, concentra raffrescamento, riscaldamento e movimentazione dell’aria in una singola unità. Oggi ancora più flessibile ed efficiente grazie all’estrazione integrata, per venire incontro a qualunque esigenza progettuale oltre a migliorarne le prestazioni con un sistema VAV dal design discreto, performante e facile da installare.

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IT S NEWS

BATH DESIGN

PLAY THE MATERIA. CON LAGO di C. M.

I ‘Lago Makers”, ogni giorno, al lavoro con artigiani, architetti e interior designer, fianco a fianco per riprogettare ogni ambiente della casa. E così l’Appartamento Lago diventa (anche) laboratorio… L’Appartamento Lago di via Brera a Milano, oltre che casa, fucina d’idee, luogo di (apertissima) convivialità, diventa anche un laboratorio, sempre aperto al pubblico, ma dove, ogni giorno, si lavora e si inventano forme, colori, matericità e oggetti. Fianco a fianco artigiani, architetti e interior designer e ‘Lago Markers’ lavorano attorno alle tematiche del metallo, del legno, della pelle, dei tessuti, della ceramica, reinterpretando, con la propria sensibilità e capacità creativa, tutti questi materiali, così diversi fra loro. I migliori oggetti saranno poi parte integrante della collezione Lago Objects, messa in vendita a partire da maggio di quest’anno. Per quanto riguarda l’ambiente bagno, quest’anno Lago ha investito molte energie e i risultati sono questi prodotti che evidenziamo.

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Inbilico, design di Andrea Leoni, Lagostudio. Lavello in ceramica, con cilindro in rotazione fermo in posizione inclinata; l’orientamento può essere deciso a seconda delle esigenze


Depth, design di Daniele Lago. Una mensola di 8cm alla quale è stata sottratta la parte centrale, un fondo in

vetro trasparente e inclinato fa defluire l’acqua, la piletta è invisibile e integrata nella mensola

LagoLinea , design di Daniele Lago. Lavabo in Cristalplant, spessore 30mm, sagomato con

due differenti raccordi che permettono di unirlo alle mensole LagoLinea

Onecut, design di Daniele Lago. Un foglio di policarbonato di 2mm, sul quale è stato effettuato un taglio orizzontale

quasi invisibile che lascia defluire l’acqua

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IT S NEWS

DESIGN

BATHROOM DESIGN di C.M.

Bagni esperienziali ispirati ad antichi palazzi o al mito di Narciso, trasparenti oasi di benessere, ambienti naturali e interattivi, design e tendenze innovative per i nuovi “spazi privati”: presentati a POLI.design - Consorzio del Politecnico di Milano i cinque nuovi progetti di Bathroom Design, il corso dedicato all’evoluzione degli ambienti bagno dei luoghi pubblici Un progetto Concept-store, inserito in un vecchio edificio industriale

ViviMi del gruppo TrainLab (Mara Ceccio, Valeria Ciabò, Italia De Nicola, Federica Fieno, Elena Magni, Sara Rebessi) Il progetto “ViviMi” è un concept-store immaginato nel distretto del design di Milano, che vuole far scoprire quello che offre la città. Inserito in un vecchio edificio industriale, consente a turisti e abitanti della città di usufruire di uno spazio dove conoscere Milano di ieri e di oggi: attraverso libri, foto, prodotti tipici, oggetti di design, capi di moda e biglietti per eventi il visitatore può vivere un’esperienza milanese “doc”. La distribuzione open-space dello store consente di viverlo liberamente senza percorsi e spazi predefiniti, proprio come avviene muovendosi in città. Come Milano è fatta di cortili e giardini nascosti, il concept-store svela al suo interno l’area dedicata ai bagni, costituita anche da un ambiente doccia e da una zona relax. Evocando il ricordo dei vecchi alberghi diurni, oggi scomparsi, lo spazio doccia attrezzato con soffioni a soffitto Rain Sky E serie Balance Modules di Dornbracht in finitura cromo, offre a chi non ha un punto di appoggio in città la possibilità di dedicare tempo a se stesso per rigenerarsi dopo una giornata fuori casa. Tra pareti vetrate, zone verdi e giochi d’acqua, il frequentatore ha la possibilità di fermare il tempo e rilassarsi. I percorsi in quest’area centrale dello store

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richiamano lo schema tipico a croce del cortile milanese, con la pavimentazione Abisko finitura iroko della linea Rex di Florim, in contrasto con il resto della pavimentazione e dei rivestimenti realizzati con la linea Unique finitura plomb della linea Rex di Florim. I sanitari in ceramica bianca di Simas Acqua Space linea Flow, con rubinetteria cromata

della serie Mem di Dornbracht, rispecchiano il rigore e pulizia delle forme architettoniche e sono integrati a sistemi tecnologici innovativi di Geberit: il sistema di scarico incassato Duofix90 con pulsante cromato a parete Kappa50, il sistema a incasso Duofix per lavabo sospeso e la canaletta per doccia a pavimento Uniflex piastrellabile.


In ViviMI, tra pareti vetrate e giochi d’acqua, il frequentatore ha la possibilità di rilassarsi scoprendo nuovi spazi

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7FARENIGHT del gruppo Beasy Arch (Irene Bascì, Cristina Berardi, Umberto Mirko Bonandrini, Alexia Marzorati, Cristian Sporzon, Andrea Livio Volpato)

Gustare un ottimo gelato, in un locale dotato di un ambiente bagno fortemente evocativo ed emozionale

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7Farenight è il concept dell’ambiente bagno di una gelateria collocata idealmente a Milano. Il nome del locale si lega strettamente al gelato, perchè 7° F ne è l’ottimale temperatura di degustazione. Lo studio delle dinamiche di mercato ha condotto a sviluppare l’idea di un locale rivolto ad un target il più possibile ampio possibile. L’offerta commerciale parte dalla vendita del gelato per estendersi ad altri prodotti, dolciari e non solo, rigorosamente di produzione artigianale. Lo spazio è concepito come luogo di accoglienza e aggregazione, esperibile nell’interezza dei suoi 240 mq, dove il gelato può diventare un pasto alternativo, leggero e premiante. Ma ci si potrà anche concedere un momento di relax con gli amici per un tè o un cocktail serale, così come seguire corsi pratici di gelateria e pasticceria, scoprire novità e tendenze del gusto, prenotare

eventi, acquistare prodotti. Protagonista è la natura nel suo rapporto con l’essere umano: atmosfere calde e accoglienti che sanno trasformarsi in moderne e glamour all’occorrenza. Il viaggio comincia dalla porta d’accesso allo spazio bagno, che in 60 mq circa interpreta appieno questa ricchezza di contenuti, e regala forti emozioni sensoriali: due vetrate opaline automatizzate, sulle quali appaiono suggestivi pittogrammi che indicano i bagni ed evocano l’acqua come principale simbolo della vita. Dalla pavimentazione in gres porcellanato, linea Walks/1.0 della serie Floorgres di Florim, tipo pietra Black, 60x60 posata senza fughe per ottenere l’effetto ottico di una lastra continua, sorge il rivestimento delle pareti, realizzato mediante layer di legno che proseguono a soffitto e creano la sensazione di una “grotta primordiale”. Chi entra percepisce uno spazio unico, senza distinzioni immediate, in cui sono custoditi due gruppi di “gusci” in vetroresina con finitura lucida interna e tipo acciaio corten esterna: presenze evocative tra il vegetale e lo zoomorfo. Frontalmente fungono da scrigno ai lavabo Flow di Simas Acqua Space ed equipaggiati con scarico e sifone a incasso Geberit, il cui relativo ingombro consente ottima fruizione anche a utenti diversamente abili. Sono integrati nella struttura del guscio la rubinetteria Elemental Spa di Dornbracht finitura cromo, completa di dispenser per sapone, porta salviette e vano di raccolta rifiuti. Due strutture hanno solo il piano d’appoggio, adeguatamente illuminato in modo da essere fasciatoio o punto make-up; le altre quattro postazioni montano all’apice un faretto per dare risalto alla forma del lavabo. Luci diffuse evidenziano in modo elegante e discreto i percorsi per raggiungere i servizi igienici, dove sulle due pareti di fondo ritroviamo i pittogrammi donna-uomo della porta di ingresso, riprodotti su monitor a grande formato, con l’effetto dinamico dell’acqua zampillante generata da due pozze d’acqua virtuali a pavimento; grazie all’utilizzo di piastre a led sensibili alla pressione, è possibile interagire con queste superfici “liquide”, generando giochi di forme, luci e suoni. Sono previsti due bagni per ogni sesso, di cui uno completamente accessibile alle persone diversamente abili. All’interno di questi “luoghi privati” il fruitore vive l’esperienza di un’immersione ideale in quattro ingredienti noti per la preparazione del gelato, ovvero cioccolato, latte, nocciole e fragole, che rivestono le pareti grazie all’applicazione di grafiche specifiche protette ed impreziosite da mosaico in vetro trasparente Extralight Diamond, della linea Rex di Florim dalle inconsuete tessere tonde. I lavabi Flow e i sanitari Bohémien di Simas Acqua Space sono posati con particolare attenzione all’ergonomia grazie al sistema Combifix e, uniti al comando Sigma80 a specchio di Geberit, offrono la massima comodità. Per completare l’esperienza emozionale, i classici canali comunicazione per la promozione e la vendita di prodotti collegati al gelato sono stati integrati con l’utilizzo della recente tecnologia interattiva della “realtà aumentata” e dell’innovativo “Cross Channel Commerce” ottimizzando informazioni e offerta alla clientela. Il fruitore potrà così dialogare direttamente con l’ambiente bagno e, scaricando un’apposita applicazione predisposta ad hoc per smartphone o tablet, potrà vedere prodotti e servizi relativi a tutta la filiera, e acquistarli attraverso l’e-commerce.


SERENDIPITY del gruppo Malfinia Atelier (Nicola Barutto, Miguel Garcia Guerra, Gabriele Lombardo, Marco Papa, Giuseppe Petringa Nicolosi, Elena Zakharova)

Serendipity è il progetto dell’ambiente bagno di un concept store che offre prodotti rivolti al mondo del wellness. E’ inserito in un edificio che si sviluppa su sei livelli e dove ogni piano è dedicato a specifici servizi commerciali rivolti alla cura della persona: ristorazione, area benessere, fitness, bio-shop, libreria, green area. Il progetto dell’ambiente bagno è sviluppato all’ultimo piano su un’area di circa 450 mq, ed è pensato come un belvedere a cielo aperto. Il concept si organizza in due ambiti spaziali, dove il primo contiene il secondo. Il primo, di 250 mq, denominato “pelle”, funge da involucro, ed è un contenitore semitrasparente che svolge una duplice funzione; dall’esterno e dall’ultimo piano definisce simbolicamente e percettivamente il “core” di tutto l’edificio, comunicandone la natura di spazio di servizio Wellness; dall’interno invece, da una parte offre uno sguardo allo skyline urbano all’insegna della leggerezza e della luce, dall’altra offre una serie di ambienti che favoriscono un’esperienza emozionale. Il secondo ambito spaziale, di circa 100 mq, denominato “osso”, inquadra propriamente l’area dei servizi. Il target di riferimento è rivolto ad un’utenza che vivendo i tempi veloci della città desideri un ambiente capace di ripristinare un sano equilibrio psicofisico. Il concetto intorno cui ruota il progetto è infatti relativo all’esperienza emozionale di un percorso di ricostruzione del giusto ritmo, di un tempo che sappia rimodulare la frenesia delle attività quotidiane. La volumetria spaziale primaria circoscrive una sinusoide, che all’interno richiama, attraverso la citazione dell’elemento primario dell’acqua con una grande vasca centrale, la fluidità dei percorsi, la cui continuità è favorita da una voluta promiscuità spaziale. All’interno dell’ambiente infatti non esiste una netta separazione degli ambienti per i frequentatori maschi e femmine, che, entrando da ingressi separati, si ritrovano a condividere lo spazio-sosta dei lavabi, volutamente disegnato come momento di rallentamento, incontro, condivisione. A questo scopo la scelta dei lavabi e sanitari

dei bagni è stata orientata ad un disegno che richiami la morbidezza di linee, la serie LFT Spazio di Simas Acqua Space con rubinetteria linea eMote1 di Dornbracht in finitura cromata. Per le placche di comando della cassetta del vaso è stato scelto il modello Sigma80 di Geberit che, attraverso il vetro a specchio s’integra perfettamente nell’ambiente. Il progetto è sostenuto anche dalla scelta dei colori, il verde ed il bianco, evocativi della naturalità ritrovata, ed è esaltato dall’illuminazione, proposta attraverso una modalità di diffusione indiretta, realizzata con pannelli retroilluminati, maschere illuminanti e riflessi, in grado di attivare intensi processi percettivi. Il verde è il colore della “pelle” ed è in “etfe”, denominato anche “copertura a membrana”, un materiale plastico leggero e trasparente che reagisce al colore del cielo mutando il proprio. Il bianco viene espresso sia dal rivestimento dell’osso, in pannelli retroilluminati, caratterizzati da una particolare trasmissione e diffusione della luce, sia dalla scelta della pavimentazione, finitura white serie less linea i di Florim,.

Un edificio su sei livelli, dove il bagno occupa interamente l’ultimo piano, con grandi vetrate sullo sky line della città

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Nel ristorante, i cinque sensi sono “solleticati” e l’ambiente bagno “nasce” dal verde del giardino

MATERIA EASY GOURMET del gruppo Garabato Italiano (Gianluca Mazzolani, Gabriele Medeghini, Patricia Dominguez, Emanuele Drigo, Gionata Quercetani) Il concept Materia è un ristorante che propone una cucina Easy Gourmet: piatti raffinati e originali, mirati ad emozionare e a stupire il cliente con accostamenti di gusto arditi e sorprendenti. Il locale si rivolge ad un ampio target disposto ad essere “gustosamente” stupito e ad abbandonare ogni tipo di pregiudizio riguardo alla cucina gourmet incominciando a gustarla in maniera più “easy”. Materia è un’officina di esperienze, un luogo dove tutti i cinque sensi vengono continuamente stuzzicati e sorpresi. Cardine del locale è lo splendido giardino esterno, ricco ed eterogeneo, un vero luogo di pace e di scoperta. Anche durante la stagione invernale il giardino resta comunque fondamentale, perché le numerose vetrate permettono di ammirarlo durante il pasto da ogni punto della sala. Il linguaggio del locale risulta essere quindi fortemente materico e i materiali utilizzati sono grezzi e ricchi di carattere, in modo da rendere

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sempre costante la relazione tra la sala interna e il giardino. I locali del bagno si trovano al centro di questa sinergia sensoriale tra l’interno e l’esterno. Il bagno funge da collegamento diretto tra questi due mondi, tra queste due esperienze. Il bagno è una struttura di circa 65 mq situata a metà tra il giardino e la sala. Una quinta in legno di fronte all’ingresso del bagno ne sdoppia le vie di accesso. Il cliente si trova subito coinvolto in un percorso sensoriale, che comincia con un breve corridoio, illuminato in maniera diffusa per far risaltare ancor di più le irregolarità e la forza del rivestimento Brown Bocciardato, serie Globe, linea Floor Gres di Florim. In fondo al corridoio il giardino si apre agli occhi del cliente in tutta la sua bellezza. L’antibagno è costituito completamente da pareti vetrate ed è suddiviso in due zone differenziate da una diversa pavimentazione, entrambe della serie Rex di Florim: lastre Noir, linea Pillarguri per l’area relax e lastre mosaico mix, linea Horn per l’area wc vera e propria. Nell’area relax è possibile ammirare il giardino comodamente seduti su morbide poltrone. L’area wc presenta, contro la vetrata che dà all’e-

sterno, tre lavabi Simas Acqua Space DE10, linea Degradè con finitura antracite matt, posizionati su un’originale struttura in legno e pietra e muniti di rubinetti Tara Logic nero opaco di Dornbracht. Questa disposizione permette al fruitore di lavarsi le mani guardando il giardino attraverso il filtro d’acqua della cascata esterna che scorre davanti alla vetrata. Opposti ai lavabi si trovano le due zone wc vere e proprie, per uomo e per donna, entrambe completamente accessibili per i disabili. Per la donna sono previsti due locali completi di sanitari e lavabo e una zona trucco. Per l’uomo è invece previsto un solo locale wc completo e un pissoir. I lavabi di queste zone sono identici a quelli situati nell’antibagno, ma il piano d’appoggio è rivestito con lastre forest bocciardato, linea Architech, serie Floorgres, di Florim; i sanitari sono vasi sospesi sempre della linea Degradè di Simas Acqua Space, con la medesima finitura del lavabo. Il sistema di scarico è gestito in modo automatizzato tramite l’utilizzo della cassetta Geberit Sigma 50 integrata nel sistema Duofix, utilizzato sia per i wc che per i lavabi


HECO LOUNGE del gruppo Oùsiark (Donata Mariasole Betti, Claudia Cristaudo, Maristella Delli Colli, Francesca Nardelli, Ylenia Venditti) Il progetto Heco lounge nasce con l’obiettivo di poter pensare all’ambiente bagno come elemento di connessione tra il mondo femminile e quello maschile, e allo stesso tempo si propone come spazio unico in cui tutti, donne, uomini o disabili, possano sentirsi a proprio agio nonostante le rispettive diverse esigenze. L’area di progetto di 50 mq si trova all’interno di un lounge bar di 120 mq, dal carattere deciso ed elegante, situato in centro a Milano, in cui la socializzazione e la percezione attraverso i cinque sensi sono favorite da materiali morbidi al tatto e da un’illuminazione diffusa progettata ad hoc. In un contesto di relax, gioco e pausa dalla frenesia quotidiana, tipico dell’appuntamento serale dell’aperitivo milanese, il concept prende ispirazione dagli atteggiamenti vanitosi e seducenti comuni a donne e uomini. La storia di Eco e Narciso di Ovidio, raccontata ne Le Metamorfosi, è stata utilizzata come archetipo concettuale per creare l’universo simbolico che verrà proposto ai fruitori e al loro ricordo. In particolare le caratteristiche di Eco vengono trasferite progettualmente nella ripetitività e nella modularità dell’elemento generatore, individuato in un blocco a tutta altezza semitrasparente e concavo, che nasconde ed a volte mette in relazione tra loro i punti lavabo; quelle di Narciso vengono enfatizzate con l’utilizzo di superfici riflettenti e specchianti; l’interazione tra i due personaggi genera un continuo scambio di riflessioni e di schermature che rimandano al corteggiamento furtivo di Eco ed alla curiosità generata in Narciso. Una parete fluida in polipropilene separa l’ambiente bagno dal resto del locale rompendo la regolarità dello spazio e lasciando intravedere ombre dietro la superficie retro illuminata. Due gli ingressi, indipendenti tra loro, che sembrano seguire la logica standard della divisione “bagno uomo” e “bagno donna” e che invece introducono in uno spazio unico, generando un’esperienza inaspettata. All’interno due elementi modulari in metacrilato opalino convogliano il flusso dei percorsi verso il centro dell’area emozionale, caratterizzata dalla ripetizione dell’elemento generatore concavo su cui sono collocati i lavabi Bohémien di Simas Acqua Space. I lavabi sono supportati dalla struttura autoportante Monolith di Geberit, che ha reso possibile la distribuzione dello spazio a pianta libera, rivestito con una pellicola specchiante progettata ad hoc, su tutta l’altezza del pannello. La rubinetteria appartiene alla serie Meta.o2, finitura acciaio inossidabile satinato di Dornbracht, azionata da fotocellula.

Il posizionamento nello spazio del modulo deriva dallo studio degli atteggiamenti comportamentali tipici di un’ampia fascia di utenti, accomunata dal desiderio di confrontarsi con gli altri. La forma curva a tutta altezza si presta bene al gioco del “vedo-non vedo”, come se fosse una tenda dietro la quale ci si nasconde o dalla quale si fa capolino. Un pannello in polipropilene separa e disegna le aree che ospitano i servizi igienici e il locale dedicato alla manutenzione. Per l’ambiente riservato dei bagni sono state scelte lastre Architect della linea FloorGres in finitura naturale e bocciardato, entrambi colore ashgrey di Florim. Le superfici verticali, trattate come della pavimentazione, sono raccordate al piano orizzontale con l’elemento RP L20 (3x20) di Florim che facilita la manutenzione e la pulizia degli ambienti. I sanitari proposti appartengono alla serie Bohémien di Simas Acqua Space, collegati dalla struttura modulare nascosta per wc sospeso Duofix di Geberit, adattandosi sia alle esigenze

dei disabili sia a quelle dei normodotati. All’interno di una cellula bagno più ampia è stata creata un’area dedicata al make up, nella quale una superficie fluida in polipropilene color nero solid serve da piano d’appoggio e insieme da contenitore di oggetti. I percorsi sono stati studiati per essere fruibili anche dai portatori di disabilità, con due diversi accessi, uno per l’ingresso e l’altro per l’uscita, che generano due sistemi di propagazione, uno concentrico, dove avviene l’esperienza della seduzione e della vanità, ed uno trasversale dal quale è possibile raggiungere i bagni. Sulle porte scorrevoli, maniglie cromate a tutta altezza garantiscono facilità di accesso. L’accesso al locale di servizio per la manutenzione è mascherato da un elemento in metacrilato opalino. La differenziazione dei percorsi è resa evidente dai diversi trattamenti delle lastre della linea Architect FloorGres di Florim, che mantengono però la stessa nuance cromatica. Un bagno che è elemento di connessione fra il mondo maschile e quello femminile

La luce interagisce, seguendo chi entra durante il percorso esperienziale: il primo step luminoso introduce la persona nell’antibagno, il secondo illumina l’elemento generatore con i lavabi Bohémien di Simas Acqua Space, supportati dalla struttura autoportante Monolith di Geberit. Il terzo step svela l’ambiente bagno e la make up room, grazie ad una superficie riflettente a soffitto che diffonde i fasci luminosi in tutto l’ambiente.

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SOSTENIBILITÀ

PAROLA D’ORDINE: SFRUTTARE ELEMENTI NATURALI a cura della redazione

Dadong Art Center è uno spazio artistico polifunzionale (sede ideale per eventi classici, artistici e culturali) situato a Kaohsiung, a sud di Taiwan, tra il parco, la città storica di Feng-Shan e il fiume Feng-Shan. Si tratta di uno spazio aperto, composto da quattro strutture ben definite: il teatro, una sala espositiva, una biblioteca e un centro di formazione. Un concetto di spazio volto a valorizzare il cortile tradizionale delle case di Taiwan, un contesto dove il patio funziona da interscambio sociale tra le famiglie che lo abitano. Progettato nel totale rispetto ambientale, sfrutta elementi naturali come aria, luce e pioggia creando un’atmosfera ‘zen’. Mayu Architects e de Architekten Cie, per proteggere i visitatori dalle condizioni meteriologiche estreme, hanno progettato, negli spazi all’aperto del centro culturale, un tetto a membrana con 11 enormi ‘imbuti’ che favoriscono l’ombreggiatura e proteggono dalle condizioni climatiche estreme (tifoni, piogge periodiche particolarmente intense e alte temperature). Durante le fortissime piogge l’acqua scorre attraverso questi ‘imbuti’ e si incanala nel sottosuolo formando sorgenti naturali nascoste, mentre durante la stagione torrida, l’aria calda sale verso le aperture riuscendo a rinfrescare l’interno, grazie alle correnti di aria fresca che si creano. Il teatro, parte centrale del complesso, (900 posti e una piccola sala prove, rivestita in legno e metallo perforato) è stato progettato come un volume in legno contenuto nella facciata in calcestruzzo a forma di X. Per ottenere un’acustica ottimale, il soffitto dell’audiorium è regolabile in base al genere di musiche o alle rappresentazioni che si svolgono all’interno.

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I caratteristici “imbuti” dentro i quali viene convogliata l’acqua piovana

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L’acqua piovana viene indirizzata nel sottosuolo e, d’estate, l’aria calda risale e va a rinfrescare gli interni

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Un sito che sa sfruttare, bene, aria, luce e acqua

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SOSTENIBILITÀ

HO FATTO SPLASH di Claudio Moltani

Si chiama Splash & SPA Tamaro, è situato nella “Svizzera Italiana”, a Rivera, pochi chilometri da Lugano, ed è in nuovo, innovativo, parco acquatico realizzato, forse il primo esempio al mondo di questo genere, in un’ottica completamente ecosostenibile L’architetto Marco Giussani è colui che ha seguito passo passo tutto il progetto, per contro della suisse Projets. Lo abbiamo incontrato a Milano, nel corso della conferenza stampa di presentazione, e gli abbiamo rivolto alcune domande. Cosa rende Splash & SPA Tamaro così particolare? Perché queste cupole sono così speciali? Discipline diverse tra cui la fisica delle costruzioni, l’ingegneria e l’architettura trovano in questo progetto e nelle sue caratteristiche cupole un comune punto di coesione; ed è probabilmente questa una delle singolarità più significative. Le cupole racchiudono in sé l’anima stessa di Splash & SPA Tamaro. Di cosa si tratta esattamente? La copertura delle cupole è costituita da una membrana siliconica in teflon. In realtà potremmo descriverla come una copertura multistrato dalle dimensioni uniche nel loro genere. La terza e più singolare caratteristica concerne il concetto illuminotecnico. Sofisticati corpi illuminanti a risparmio energetico (LED) sono stati posizionati perimetralmente ai lucernari delle cupole e orientati verso l’intercapedine interna. Grazie alla riflessione dei materiali e alla particolare geometria ellissoidale delle cupole, la luce “scivola” lungo tutta la copertura acquarellandone la superficie e trasformando le cupole in suggestive lanterne. Dunque, questo centro divertimenti acquatico “rischia” di essere davvero una situazione interessante a livello green, ambientale, architettonico, illuminotecnico e impiantistico. In primis perché le cupole sotto le quali si trovano alcune delle strutture (vasche con onde, poolbar, piscina panoramica riscaldata, ecc), che coprono una superficie complessiva di oltre 10.000 mq, sono delle sorte di “thermos” (o più propriamente, tecnicamente parlando, dei “tamponi climatici dinamici”). Che vuole dire? Che grazie alla loro realizzazione (una membrana siliconica in Teflon, pesante, si fa per dire, meno di un kilo per mq), sono in grado

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Scheda progetto Splash & SPA Costruzione: febbraio 2010 giugno 2013 Investimento: 100 milioni di franchi svizzeri Superficie utile: 14.300 mq Costruttore: gruppo d’investimento Credit Suisse – Fondazione R.E. Switzerland Architetto: Suisse Projets


I disegni delle cupole mettono in rilievo l’atmosfera del nuovo centro

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di recuperare l’umidità interna, riscaldando l’aria d’inverno e rinfrescandola d’estate, oltre che deumidificandola. Le cupole sono spesse da 1 a 2,50 metri, e dispongono di un coefficiente di isolamento termico superiore a quello di un triplo vetro. Inoltre, come ha detto Marco Giussani, cambiano colore (sono tre quelli “di gamma”) a seconda delle condizioni atmosferiche, e la luce artificiale interna, ovviamente LED, “rimbalza” nelle intercapedini, creando, si può ben immaginare, dei giochi illuminotecnici interessanti). Per quanto riguarda l’aspetto green, è stato affermato che “ogni cliente consumerà un equivalente di mezza vasca da bagno”. L’acqua verrà poi riciclata per le pulizia, i servizi sanitari e la cura del verde esterno. Nel dettaglio, la cupola dello svago, cuore della struttura, è pensata per chi vuole trascorrere una piacevole giornata in alternativa alla vita frenetica della città. L’ampia vasca di 30 metri è animata da onde alte fino a 1 metro, ma il fiore all’occhiello è la piscina panoramica esterna che offre innumerevoli attrazioni tra cui getti d’acqua, geyser e idromassaggi. La temperatura riscaldata a 34° la rende accessibile tutto l’anno, anche durante le giornate invernali più fredde. Esternamente gli ospiti potranno godere anche di un’ampia terrazza con solarium e con vista mozzafiato sulle montagne. La zona spiaggia e quella acquatica per i bambini contribuiscono a trasmettere maggiormente la sensazione di una vera vacanza, mentre il poolbar offre la possibilità di gustarsi un cocktail seduti nell’acqua. La cupola del divertimento è stata progettata per chi cerca soprattutto emozioni forti: cinque tipologie di scivoli ultra moderni con imbuti, centrifughe, sensazioni antigravità, giochi di luce e suono rendono infatti Splash&SPA Tamaro una meta ad alto tasso di adrenalina. Chi vuole divertirsi in compagnia, con gli amici o con la propria famiglia potrà scegliere i gommoni a quattro o due posti e lasciarsi andare lungo discese mozzafiato per centinaia di metri. La terza cupola infine, come preannunciato dal nome stesso del centro, è dedicata al benessere, con i suoi 3000 mq di puro relax. La moderna SPA prevede una ricca offerta di trattamenti e sale: sette differenti tipologie di saune (di cui una esterna adiacente alla vasca salina riscaldata) e di bagni di vapore tematizzati, un percorso Hamam, una vasca relax e un percorso kneipp.

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La peculiarità delle cupole e della loro membrana siliconica è che il loro coefficiente di isolamento termico sia superiore a quello di un triplo vetro


Accoglienza e ospitalitĂ ecosostenibile sono le due principali caratteristiche del progetto

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ECOSOSTENIBILITÀ

NASCE IN SVEZIA IL PRIMO ORTO VERTICALE di Claudia Galleri Manini

È l’idea di Plantagon International AB, una compagnia svedese vincitrice del ‘Red Herring Top 100 Global Award 2012’ per le aziende più innovative, che ha già iniziato la costruzione del ‘Plantagon Vertical Farm’, un’idea avveniristica e sofisticata che potrebbe risolvere alcune problematiche legate alla crescita demografica e alla carenza di terreni coltivabili

Un progetto che migliorerà sicuramente la sostenibilità della vita offrendo prodotti freschi e naturali a portata di ‘casa’ e a kilometro zero. Scopo del progetto ridurre in modo significativo l’occupazione del suolo, pesticidi e acqua, rendendo la coltivazione più economica e sostenibile. L’edificio - detto anche ‘pantscraper’ - già in costruzione in Svezia nella città di Linkoping, si svilupperà su un’altezza di 54 metri con una superficie coltivabile di 4000 metri quadrati disposti su 25 piani. La forma avveniristica della costruzione ha vetrate oblique esposte a sud che agevolano l’assorbimento della luce solare evitando sprechi di energia e assicurando maggiori raccolti (sono state fatte previsioni di circa 300 kg di raccolto per metro quadro, pertanto un grattacielo di 25 piani dovrebbe soddisfare il fabbisogno di 350mila persone a prezzi contenuti) grazie anche ad un innovativo sistema di alimentazione che nutre le piante con acqua arricchita di minerali e controlla il clima interno per migliorare le condizioni delle piantumazioni senza utilizzo di terra (sistema idroponico) e pesticidi. La facciata (coltivabile con 6 metri di profondità) si avvarrà di tre nastri trasportatori che trasferiranno le piante, durante il loro ciclo di crescita, dal nastro di facciata a quelli laterali, ruotandole di 90° per evitare un irraggiamento della luce solare solo su un lato. A inizio maturazione, le piante verranno, mano a mano, trasferite ai piani più bassi e una volta giunte

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a completa maturazione saranno portate a livello del terreno. I prodotti così coltivati potranno essere venduti agli abitanti della città a prezzi più contenuti, grazie ai notevoli risparmi di trasporto e all’abbattimento delle problematiche di inquinamento dovute allo spostamento dal luogo di produzione a quello di vendita. Nel 2020 gli esperti ipotizzano che esisterà solo la metà dei terreni arabili pro-capite che esistevano nel 1980, area che, ipotizzano sempre gli esperti, si dimezzerà ancora entro il 2050… ecco pertanto l’idea giusta in tempo di crisi economica e alimentare: trasformare edifici aridi in orti o serre verticali. Un’idea che ha già ingolosito svariati paesi (tra cui Stati Uniti, Giappone, Cina, Singapore) che intenderebbero sfruttare al più presto questa soluzione. I ‘grattacieli serra’ potrebbero, infatti, rappresentare, e a breve, una significativa alternativa all’agricoltura tradizionale, garantendo la realizzazione di orti urbani disposti su più piani riducendo la superficie di terreno occupata. La Plantagon Vertical Farm dovrebbe essere terminata entro il 2014, ma l’azienda ha già in progetto la costruzione di un ulteriore impianto con le medesime prerogative ecologiche, ma a forma sferica dal design di forte valenza estetica.

Gli avveniristici spazi verticali pensati per il progetto

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ECOSOSTENIBILITÀ

LOISOS+UBBELOHDE VINCE IL CONCORSO DI ARCHITETTURA ZERO 2012 CON IL PROGETTO SILVER STREAK di Claudia Galleri Manini

Architects: Loisos + Ubbelohde Associates Location: Merced, California, United States Competition: Architecture At Zero 2012, Honor Award

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Lo studio Loisos+Ubbelohde ha vinto il primo premio di architettura al concorso ‘Zero 2012’ (il più alto riconoscimento di architettura a impatto zero) promosso dalla Pacific Gas and Electric Company (PG & E), in collaborazione con AIA San Francisco, per il progetto ‘Silver Streak’ il campus universitario Merced, in California, a impatto zero. La giuria è stata positivamente impressionata in particolare dal sistema, presentato e progettato dallo Studio di Architettura, utilizzato per la costruzione della facciata in vetro ondulata composta da pannelli fotovoltaici verticali che fungono anche da frangisole. Soluzioni progettuali innovative e sfide tecnologiche sono stati gli obiettivi del concorso che intende porre in risalto le possibilità tecniche ed estetiche di progetti a impatto zero. Al piano terra, un’area aperta e informale accoglie il visitatore che viene ‘convogliato’ attraverso padiglioni curvilinee. Forme che si snodano su spazi più ampi e molto aperti del campus colpiscono lo sguardo e lo attirano lungo un’asse diagonale simbolica che partendo dall’ingresso in quercia si sposta sui campi sportivi, sul quad accademico fino ad arrivare alla Sierras. Un sistema di pannelli fotovoltaici (simili a pinne argentate) posizionati sul tetto, fungono da ‘integratori energetici’ producendo il 120% dell’energia utilizzata annualmente dall’edificio. Un sistema che oltre a produrre energia fornisce ombra e luce a tutti i piani. Durante tutto l’arco della giornata, gli occupanti possono, direttamente dalle loro scrivanie, godere di un’ampia visuale che spazia da nord a sud, dal campus ai campi agricoli e, naturalmente, al cielo e a tutto quello che accade all’esterno (anche dal punto di vista meteorologico). Il riscaldamento, il raffrescamento e l’illuminazione vengono tarati piano per piano e nei vari uffici in base alle esigenze quotidiane, stagionali e annuali. Grazie alla ventilazione trasversale che fornisce aria fresca, in primavera e in autunno non è necessario alcun sistema integrativo di climatizzazione, e durante la giornata la luce naturale illumina in modo efficiente e sufficiente tutte le postazioni lavorative. Nelle giornate calde o fredde, massimo comfort ambientale è assicurato da un sistema radiante


I disegni che fanno immaginare come sarĂ il campus universitario californiano

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1. visitor center 2. east gallery/lobby 3. cafe 4. lounge 6. bathrooms 7. bike parking 8. mechanical 9. west lobby 10. retail 11. event space 12. gallery

1. BIPV roof canopy 2. photovoltaic roof array 3. wind turbines 4. SKYTRAN personal rapid transit 5. existing buildings 6. green roof terrace 7. deep overhangs for ground floor

a soffitto che ne stabilizza la temperatura interna. Temperatura che può essere personalizzata in ogni postazione lavorativa grazie a particolari dispositivi che controllano il flusso, l’alimentazione e la temperatura di aria calda o fredda in entrata o in uscita. Inoltre, uno scambiatore di calore, alimentato con combustibile rinnovabile, consente all’edificio di utilizzare esclusivamente fonti rinnovabili ed essere un generatore di energia a impatto zero.

Molta attenzione è stata posta anche per gli aspetti legati all’arredo urbano dell’intera zona

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ECOSOSTENIBILITÀ

D*HAUS,LA CASA CHE SI TRASFORMA… IN OTTO! di Claudia Galleri Manini

È il progetto di due architetti inglesi, David Ben Grünberg e Daniel Woolfson, che hanno preso spunto dall’’Haberdasher’s Puzzle’ del matematico Henry Dudeney ,che all’inizio del XX secolo scoprì come scomporre un quadrato in quattro sezioni e ricomporle in un triangolo equilatero Si tratta di una casa ‘origami’ (l’arte giapponese di piegare la carta) che si compone di quattro moduli prefabbricati e separati e che in pianta formano un quadrato perfetto. Otto case in una! Come? Scomponendo appunto il quadrato in quattro sezioni e ricomponendolo in un triangolo equilatero. La D*House è composta da otto differenti configurazioni che si adattano in modo ottimale alle esigenze familiari e ai cambiamenti metereologici dell’estate e dell’inverno, del giorno e della notte assicurando il massimo risparmio energetico (luce e riscaldamento). Dotata di due camere da letto, un soggiorno e un bagno, la casa è costruita con spesse mura che, montate su binari, ruotano e muovendosi le pareti diventano, indifferentemente, interne ed esterne per adattarsi alla climatologia esterna, mentre le vetrate interne possono diventare elementi di facciata e le porte ‘trasformarsi’ in finestre e viceversa. Pertanto, mentre nella maggior parte delle case normali quando fuori fa troppo caldo si abbassano le tende per ottenere un’ombreggiatura, in questo caso basta spostare le pareti per ottenere la configurazione più confacente alle esigenze degli occupanti e al clima esterno. In estate, ad esempio, la camera da letto potrebbe affacciarsi a est per

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vedere il sorgere del sole e godere dell’ombreggiatura pomeridiana. Oltre alla trasformazione ‘stagionale’, la casa è in grado di mutare anche nell’arco della singola giornata, dall’alba al tramonto, seguendo, sempre ruotando, l’orientamento del sole ed essere costantemente rivolta al sole, generando energia grazie ai pannelli fotovoltaici. Dal punto di vista ingegneristico, la necessità era quella di mantenere l’integrità strutturale dell’edificio durante i vari ‘spostamenti. La soluzione consiste nella stessa geometria che utilizza semplici principi statici per minimizzare le forze sulle cerniere e sui binari di supporto e nel fatto che tutti i componenti hanno una rigidità sufficiente per evitare deformazioni quando la struttura è in movimento. In pratica è come abitare contemporaneamente in otto case diverse e tutte ecosostenibili! Secondo i due progettisti “…la D*Haus è il prodotto di una realizzazione matematica applicata. Ogni abitazione è in grado di adattarsi all’evoluzione dei modelli di vita del futuro”.


Sembra davvero muoversi e scomporsi geometricamente questa “casa origami�

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ECOSOSTENIBILITÀ

A BRESCIA NUOVE COMUNITÀ PROTETTE (E SOSTENIBILI) PER DISABILI MENTALI di Claudia Galleri Manini

È stato completato, a Brescia, il primo padiglione del Centro San Giovanni di Dio che ospiterà le nuove Comunità Protette per disabili mentali Sull’intero Centro è stata effettuata una riqualificazione funzionale ed energetica nell’ottica del ‘costruire sostenibile’, della tecnologia architettonica e ingegneristica e della ricerca per un comfort abitativo sanitario volto a migliorare anche l’ottimizzazione energetica e la qualità degli edifici destinati alle attività terapeutiche-abitative ed assistenziali. Sviluppato da Brescia Progetti e Aiace (Società di Ingegneria con l’ausilio di GAPProgetti), il primo padiglione (saranno 14) è stato inaugurato lo scorso dicembre dopo 19 mesi di lavori. L’edificio, orientato al contenimento dei consumi energetici, sorge sull’area del vecchio campo da calcio di via Pilastroni, ed è stato progettato dopo approfonditi studi architettonici, tecnici (illuminotecnici, termici e acustici) e tecnologici (uso di nuovi materiali e tecnologie), di architettura e soprattutto di sostenibilità. Sono stati pertanto considerati l’orientamento, gli apporti solari naturali, le prestazioni dell’involucro, le schermature, la ventilazione naturale, le più efficienti tecnologie impiantistiche e l’utilizzo di fonti rinnovabili. L’edificio, caratterizzato da una forma a „ ‰, si sviluppa prevalentemente su un livello, integrandosi perfettamente, dal punto di vista ambientale, con il Centro già esistente e dei dintorni. Si compone di due nuclei residenziali (20+20 posti letto), pressoché speculari (rispetto all’asse dell’edificio), indipendenti tra loro e in grado di soddisfare tutti i requisiti strutturali in termini di normativa sanitaria sia per Comunità Protette che per Residenze Sanitarie Assistite. L’ingresso principale è collocato sul fronte est, mentre l’area di parcheggio (52 posti auto) è stata localizzata a sud. I due corpi residenziali, innestati a pettine su un blocco servizi a doppia altezza, si snodano in un unico corridoio centrale che divide le camere a nord e a sud del nucleo (11 camere di cui 9 doppie e 2 singole) di circa 25 m2 (esclusi servizi e depositi) e che consentono di ottenere spazi piccoli e grandi a seconda delle specifiche destinazioni d’uso, assicurando massima flessibilità anche per una possibile futura riconversione. Al piano interrato, invece, collegato con un tunnel pedonale alla rete distributiva sotterranea dell’intero complesso, sono ubicati i servizi complementari e parte degli spazi dedicati agli impianti tecnologici.

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Progetto Localizzzzione: Brescia, Via Pilastroni 10 Committente: Provincia Lombardo Veneta Ordine Ospedaliero S. Giovanni di Dio Responsabile dei lavori: Ing. Marco Stefanoni Coordinamento generale: Bresciaprogetti – Ing. Roberto Zani Progettazione architettonica, tecnologica e generale integrata: Ing. Matteo Brasca | AIACE srl – Società di ingegneria – Milano con Ing. Marco Bonomi, Ing. Oscar Luigi Pagani, Arch. Barbara Andreoletti, Ing. Francesca Malgorani, Arch. Laura Donghi, Ing. Isabella Colombo, Ing. Marco Pesenti superficie costruita interrato : 675 m2 piano terra: 2.145 m2 primo piano: 545 m2 totale: 3.365 m2


Il portico (utile schermatura contro la radiazione solare diretta in estate e le precipitazioni atmosferiche), studiato a copertura di un’ampia area per le attività di socializzazione, è raggiungibile per via esterna (ma al coperto) da tutto l’edificio grazie ad un percorso ad anello che transita al di sotto dei brise-soleil in vetro che non ‘disturbano’ il comfort visivo interno. Nell stagione più mite, l’ampia corte centrale diventa pertanto luogo riparato e fulcro per le attività riabilitative e di socializzazione, mentre le movimentazioni del terreno, le piantumazioni e i percorsi si trasformano in un percorso utile per le funzioni terapeutiche. Scopo della tecnologia costruttiva utilizzata è stato contenere i consumi energetici (con conseguente riduzione dei gas serra), favorire la riciclabilità dei materiali, la velocità di costruzione e l’ottimizzazione delle attività di manutenzione. La struttura portante (in profili di acciaio razionalizzati dalla semplicità geometrica del complesso) è completata da un involucro iper-isolato costituito da componenti leggere. Spessi e diversificati strati isolanti (fino a 28 cm) conferiscono agli elementi di chiusura elevatissime prestazioni termo-acustiche (U=0,10 W/m2K, =9,36 h, Rw=58 dB). I serramenti in alluminio, a taglio termico con vetri basso emissivi, si caratterizzano per valori di trasmittanza Uw 1,3 W/m2K. I solai garantiscono l’inerzia termica necessaria al raggiungimento delle massime condizioni di comfort. I rivestimenti esterni sono stati realizzati con materiali leggeri (fibrocemento) e pesanti

Immagine esterne ed interne della nuova struttura di Brescia

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Nel complesso sono presenti scelte e soluzioni impiantistiche rivolte al massimo risparmio energetico

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(cotto). Colori e ombre, scandite secondo studi specifici in codice Morse sulle facciate dell’edificio, distinguono le funzioni del reparto. Il complesso si qualifica per scelte impiantistiche avanzate rivolte al massimo risparmio energetico e al massimo comfort. L’acqua calda per il riscaldamento e per usi sanitari viene fornita dalla rete del teleriscaldamento cittadino ed integrata con un sistema a pannelli solari termici. In alternativa, o in parallelo, nel periodo invernale la produzione di acqua calda può avvenire tramite una pompa di calore acqua-acqua di falda. L’acqua fredda è prodotta dalla pompa di calore condensata ad acqua di pozzo. Il condizionamento delle stanze è stato realizzato mediante UTA con recuperatori di calore ad alta efficienza e unità terminali ad induzione, mentre nelle restanti zone sono stati previsti aria primaria e fan coils/radiatori. La ventilazione dell’edificio avviene mediante sistemi di ventilazione forzati, con filtri a sacco e con recuperatori di calore a flussi incrociati capaci di ridurre i consumi per la ventilazione fino al 55%. Durante le stagioni miti, grazie al doppio affaccio contrapposto dei volumi, l’edificio è in grado di funzionare anche in regime di free cooling con ventilazione naturale. Il sistema di umidificazione è stato realizzato mediante un sistema ad osmosi e umidificazione a vapore freddo (sistema che permette la minimizzazione delle potenze elettriche impiegate). L’energia solare sarà sfruttata sia per la produzione di acqua calda sanitaria che per la fornitura di energia elettrica. 8 pannelli solari del tipo sottovuoto abbinati ad un idoneo bollitore copriranno più del 65% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria. Inoltre, per coprire il 75% del consumo elettrico dell’edificio, sono stati installati 98 pannelli al silicio policristallini da 115 Wp e 26 pannelli al silicio policristallini da 230 Wp per una potenza globale di picco pari a 17,25kWp. Il complesso sarà dotato di un sistema di termoregolazione e building automation che gestirà e monitorizzerà gli impianti di riscaldamento, impianti sanitari, impianti di ventilazione, gas medicali, raccolta acque meteoriche, irrigazione e impianti di approvvigionamento dell’acqua di falda. Grazie a questo sistema quotidianamente, e da remoto, sarà possibile valutare i parametri di funzionamento e modificarli per minimizzare i consumi ottimizzando i rendimenti dei principali componenti dell’impianto. Il complesso edilizio sarà, inoltre, dotato di un impianto di aspirazione centralizzata e di uno di raccolta delle acque meteoriche che saranno utilizzate per l’irrigazione del verde e la pulizia delle aree esterne.


Stagione calda

Sopra, la sala tecnica e gli schemi di irradiazione solare

Mezza stagione

Stagione fredda

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ECOSOSTENIBILITÀ

IL QUARTIERE GREEN DI TRENTO di Claudio Moltani

A Trento, su una vasta superficie lungo il fiume Adige e ai piedi del Monte Bondone, è nata un’area residenziale, direzionale e culturale di notevole interesse architettonico, un progetto di respiro internazionale che ha ridefinito in modo razionale un’ampia zona della città. Le Albere, questo il nome del nuovo quartiere, è un’opera di nuova concezione, sostenibile e funzionale, ideata e progettata dall’architetto Renzo Piano Si tratta del più significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato a Trento, la cui progettazione ha richiesto anni di studi e lavori meticolosi per garantire il rispetto di parametri qualitativi, etici ed estetici altissimi. Rappresenta, inoltre, un intervento privato che però ha saputo inserire ed integrare al suo interno due poli di interesse culturale che diverranno di proprietà pubblica, rendendo il quartiere un nucleo vivo e dinamico, concepito ed organizzato come un centro storico. L’area interessata dall’intervento era occupata dallo stabilimento Michelin che dal primo dopoguerra fino al 1997, anno in cui fu dismesso, ha dato impiego a generazioni di trentini nella produzione di ritorti e tele di cotone necessari per la confezione dei pneumatici. Oggi il quartiere è stato restituito alla cittadinanza grazie a questo prestigioso progetto. Le Albere sorge su un’area di 116.000 mq e si compone di diversi elementi e strutture. A nord il Museo della Scienza (MUSE), consegnato a Patrimonio del Trentino a giugno 2012, aprirà nell’estate 2013 con circa 5.000 metri quadrati di sale espositive, 700 di mediateca e biblioteca, 800 di aree ricreative, di cui 200 dedicate ai bambini, e una meravigliosa serra tropicale circondata dall’acqua. A sud un Centro Congressi ipertecnologico e un albergo; nell’area centrale 315 appartamenti di pregio, un chilometro di portici e 30 mila metri quadrati di piazze e viali comunali pedonali, con negozi di vicinato di dimensioni medio piccole e un parco pubblico di 5 ettari collegato alla pista ciclabile, uno spazio verde completamente innovativo per Trento, ispirato alla tradizione dei parchi cittadini delle grandi capitali europee. Il progetto si contraddistingue per l’ampio spazio lasciato al verde pubblico e per l’attenzione al risparmio energetico e all’eco-sostenibilità più in generale. Tutti gli edifici residenziali,

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Scheda lavori Sito: Area ex Michelin Trento Progettazione architettonica: Renzo Piano Building Workshop Direzione Lavori: IURE SpA, Via G. Grazioli 31, Trento Committenza: Castello SGR, Corso Italia 13, Milano Progettazione impianti: ManensTiFS SpA, B.U. di Verona, Corso Stati Uniti 56, Padova Impresa di costruzioni: Trento Futura - capocommessa Colombo Costruzioni Spa Installatore elettrico: Grisenti Srl, Via di Campotrentino124,Trento; Milani Giovanni & C., Via Martiri della Liberazione 12, Osnago (LC); Elettromeccanica Galli, Viale Prealpi, Erba (CO)


infatti, sono certificati CasaClima Classe B, mentre il Museo e il Centro Congressi sono certificati Leed. Il quartiere è collegato ad una nuova centrale di trigenerazione realizzata sulla sponda opposta dell’Adige, inoltre, tutte le coperture ospitano sistemi fotovoltaici. In termini di sostenibilità il Museo, oltre ad avere un sistema di raffrescamento e riscaldamento fornito dalla centrale di trigenerazione, è dotato di pannelli fotovoltaici per 45 kWp e di sonde geotermiche per la climatizzazione di base. Il progetto è frutto della partnership tra committenza, imprese di costruzione (una cordata guidata da Colombo Costruzioni) e da un pool di professionisti che hanno affiancato lo studio Renzo Piano Building Workshop, con il coordinamento di IURE per il project construction management. Il completamento dell’area sud del quartiere vedrà la realizzazione della biblioteca universitaria. Inoltre, per consentire la continuità pedonale tra il centro città e il nuovo quartiere e

Si tratta del più significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato prima d’ora a Trento

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la fruibilità del parco da parte di tutti i cittadini, verranno realizzati 3 sottopassi alla ferrovia, due ciclopedonali e uno veicolare, mentre è già in funzione un parcheggio di interscambio con la possibilità di utilizzo di biciclette. I 315 appartamenti sono caratterizzati dalle più avanzate tecnologie, dalla cablatura in fibra ottica alla domotica, riscaldamento a pavimento, raffrescamento canalizzato e controllato, controllo dell’aria di rinnovo, recupero di calore nell’aria espulsa, serramenti e finiture ad alto isolamento acustico, parcheggi interrati gestiti attraverso un sistema di guida su pannelli a messaggio variabile, videosorvegliati, con assistenza 24 ore e accessi monitorati da sistemi di lettura delle targhe. Nell’area residenziale è stata utilizzata la tecnologia SCS di BTicino che, oltre alla domotica MyHome presente in tutti gli alloggi, controlla anche la videocitofonia e la gestione del complesso. Ogni appartamento può comunicare con l’esterno attraverso il montante videocitofonico che utilizza la tecnologia SCS ed è isolato dalla rete tramite un’interfaccia di appartamento che consente la trasmissione delle comunicazioni verso l’esterno, mentre ad esso possono provenire solo le chiamate citofoniche provenienti dai punti esterni. Una dorsale di campus gestisce tutte le comunicazioni videocitofoniche. Il sistema videocitofonico integra anche la parte di segnalazione di disponibilità o meno di parcheggi interrati. Gli appartamenti sono dotati, di serie, di numerose funzionalità domotiche: scenari, comando luci e tapparelle, termoregolazione, allarmi antintrusione e allarmi tecnici gas e acqua. In opzione possono essere dotati di gateway per il controllo remoto. La struttura del quadro domotico è predisposta per l’opzione web server, che permette all’utente di interrogare il proprio appartamento collegandosi al portale BTicino. Dotando gli appartamenti di access point WiFi BTicino, sarà possibile controllarli anche da dispositivi palmari attraverso un’applicazione già disponibile. Oltre al sistema MyHome BTicino ha fornito anche tutti i componenti del sistema di distribuzione di energia di tutte le parti comuni dell’intera area, in particolare trasformatori MT/bt, condotti sbarre e quadri elettrici power center e secondari.

Dario Grisenti, Presidente

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Grisenti Srl è l’azienda che ha realizzato l’installazione impiantistica presso Le Albere lavorando in forte sinergia con BTicino, come sottolinea Dario Grisenti, presidente della società. “La nostra realtà si occupa di impiantistica elettrica, telecomunicazioni e sicurezza, con importanti realizzazioni nel settore civile e terziario, soprattutto nel territorio trentino, in cui abbiamo realizzato il Mart, l’Ospedale S. Chiara, le facoltà di ingegneria e di giurisprudenza dell’Università di Trento. Il nostro portfolio clienti è molto ampio ed è composto prevalentemente da enti pubblici e assimilati (regioni, province, comuni, università, istituti di istruzione e di ricerca, aziende sanitarie, case di cura, musei, residenze di soggiorno anziani, chiese), nonché da imprese edili che operano nella realizzazione di importanti complessi industriali, commerciali e residenziali. La nostra manodopera è stata formata nell’arco di una vita aziendale, abbiamo più di 100 dipendenti, la scelta di lavorare solo con personale interno è certamente difficile e onerosa, soprattutto in un periodo come questo, ma sicuramente è premiante in termini di qualità e di professionalità. E credo che BTicino ci apprezzi anche per questo. Con BTicino abbiamo costruito un ottimo rapporto professionale che dura da oltre 10 anni e che ci consente di lavorare in maniera molto coordinata. L’esperienza di questo importante lavoro, che abbiamo eseguito insieme alla società Milani Giovanni di Osnago, è stata molto interessante. L’impianto è complesso e con BTicino abbiamo avuto l’opportunità di modificarlo in corso di realizzazione, per poter meglio rispondere ad una serie di necessità sorte successivamente alla progettazione”.

Walter Boller, Project Manager


“L’area industriale ex Michelin è stata dismessa nel 1997, nel 2002 l’incarico per la riqualificazione è stato affidato allo studio Renzo Piano Building Workshop. Nel periodo tra il 2002 e il 2008, quando è iniziata l’attività di cantiere, si sono susseguite le fasi di demolizione, lottizzazione, progettazione e urbanizzazione dell’area. Oggi, a distanza di 4 anni, l’ex Michelin è stata trasformata in un quartiere green, pedonalizzato, con 300 alloggi certificati CasaClima e integrati in un parco urbano di 5 ettari, il nuovo Museo della Scienza, un centro congressi, un hotel e negozi di vicinato. Il progetto è molto interessante anche perché ricollega la città al fiume Adige, da sempre parte integrante di Trento fino alla metà dell’800, quando gli Austriaci deviarono il suo corso per far spazio alla nascente ferrovia. La riqualificazione dell’area restituisce ai trentini l’affaccio della città sul fiume, ora raggiungibile grazie ad una passerella ciclopedonale e ai tre sottopassi che supereranno la barriera della linea ferroviaria. Lavorare con Renzo Piano è stata un’esperienza professionale molto appagante, anche se a volte è stato complicato coniugare le esigenze architettoniche, impiantistiche e il rispetto del budget del Committente. Ma l’impegno e la competenza di tutte le realtà coinvolte in questo bellissimo progetto hanno fatto sì che si trovasse sempre la soluzione migliore.”

Dino Boni, Direttore Tecnico e Responsabile Progetto Impianti

La progettazione dell’impiantistica elettrica è della società Manens-TiFS, abbiamo intervistato Dino Boni, Direttore Tecnico e Responsabile Progetto Impianti. “Il progetto per noi è iniziato circa sei anni fa, abbiamo lavorato con un grande progettista, Renzo Piano, con il quale avevamo già lavorato in passato, e con un cliente particolarmente sensibile ad aspetti legati sia all’innovazione tecnica sia a quella architettonica, la cui esigenza principale era di realizzare un risultato di eccellente qualità, anche dal punto di vista impiantistico. La nostra soddisfazione è stata quella di riuscire ad integrare perfettamente la progettazione architettonica con soluzioni impiantistiche innovative, garantendo prima l’altissima efficienza energetica di tutto il quartiere. Tutti gli edifici nell’area Le Albere sono alimentati da una centrale di trigenerazione con produzione di energia termica, frigorifera e di energia elettrica, è un impianto molto performante, perché si utilizza l’energia primaria, in questo caso gas metano, con una resa dell’80-85%. La distribuzione dei fabbricati ha voluto ricreare un piccolo quartiere, una città nella città caratterizzata dalla vivibilità, con abitazioni, uffici e parcheggi ma anche molto verde pubblico e spazi dedicati alla cultura, come il Centro Congressi e il Museo di Scienze Naturali. L’innovazione tecnologica e l’attenzione

all’efficienza energetica sono elementi declinati anche all’interno degli oltre 300 appartamenti, allestiti con la domotica MyHome di BTicino. Si tratta di un sistema base che prevede 4 scenari con possibilità di espansione secondo le esigenze dell’utente finale”.

Innovazione tecnologica e attenzione all’arredo urbano caratterizzano l’insieme del progetto

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IMPIANTISTICA

UN CLIMA IDEALE PER TUTTO L’ANNO a cura della redazione

Nel centro storico di Santa Lucia di Piave, cittadina ai piedi delle Prealpi trevigiane, sorge un edificio tra i più antichi del comune, già presente nel catasto austriaco della fine del XVIII secolo. Con la ristrutturazione si è intervenuti sia sul consolidamento strutturale che sulla riqualificazione energetica In particolare, per volontà del committente di rendere l’edificio a basso impatto ambientale utilizzando le energie rinnovabili e di abbassare i costi di gestione, lo studio Colombi e Perolari di Fiorano al Serio (BG) in collaborazione con lo studio associato di architettura Cortinovis e Perolari di Vertova (BG) hanno previsto un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, l’alimentazione tramite pompa di calore, un sistema solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, un impianto fotovoltaico, unitamente ad un cappotto esterno e a serramenti altamente performanti. Alla fine dei lavori l’edificio ha ottenuto la classe energetica A+. Per esigenze di comfort climatico - durante tutto l’arco dell’anno - estetica, salubrità e ridotti consumi energetici è stato scelto un sistema RDZ Radiant Design Zone, installato da La Termoidraulica di Ballesto Francesco di Susegana (TV), costituito da un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento Cover 30 e 60 combinato con un sistema di termoregolazione Wi-SA e con un adeguato sistema di controllo dell’umidità RNW 404 CS

Gli schemi impiantistici del progetto

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e 204 I, che garantiscono il massimo delle prestazioni nel funzionamento estivo ed invernale. Noto per la sua versatilità e funzionalità, ideale per qualsiasi tipo di applicazione, Cover è il sistema di RDZ ideale per impianti a pavimento radiante a bassa temperatura caratterizzato da ottimo isolamento termico, elevata resistenza meccanica del pannello, installazione semplice e veloce e grande versatilità. Il sistema è costituito da un pannello di polistirene espanso prodotto in conformità alla normativa UNI EN 13163, stampato in idrorepellenza a cellule chiuse, di dimensioni 1161x663 mm. È rivestito superficialmente con un film plastico (150 μm), per garantire protezione dall’umidità e maggiore resistenza alla deformazione da calpestio. È dotato di incastri per l’accoppiamento sui quattro lati; la superficie superiore presenta rialzi di 27 mm per l’alloggiamento dei tubi a interasse multiplo di 8,3 cm e la parte inferiore ha una conformazione a rilievo con funzione fonoassorbente e di adattabilità ai sottofondi. Nel caso specifico al piano terra, per esigenze di isolamento, è stato installato il sistema Cover 60 con spessore appunto 60 mm che ha una resistenza termica di 2,0 (m2*k)/W secondo le prescrizioni della norma UNI EN 1264-4 e UNI EN 13163, mentre al primo piano è stato

installato il sistema Cover 30 con spessore 30 mm con resistenza termica di 1,05 (m2*k)/W. Per la termoregolazione sono state scelte le nuove regolazioni Wi-SA, multizona ed espandibili, adatte alla gestione del riscaldamento e raffrescamento degli impianti radianti con produzione autonoma dell’energia: il limitato numero di componenti, la semplicità nella configurazione e la versatilità nella scelta delle sonde ambiente che possono essere a filo, via bus e wireless, le rendono estremamente pratiche da utilizzare e installare. Nel caso specifico di questo impianto, la regolazione avviene tramite una centralina elettronica WI-SA 0104-0 e climatica che controlla 1 valvola miscelatrice, 4 terminali WiBT BUS, per la visualizzazione e la regolazione della temperatura e dell’umidità con collegamento via bus, e 2 unità per la deumidificazione dell’aria. I dati ambiente sono gestiti e visualizzati da un’interfaccia utente IU-Pro impostata per mantenere una temperatura costante in ambiente di 20 °C per la zona giorno e di 18 °C per la zona notte. I deumidificatori RNW, specifici per impianti radianti, consentono di tenere sotto controllo l’umidità dell’aria ed evitano i rischi di condensa. Al piano terra nel controsoffitto del disimpegno è stato installato il deumidificatore RNW 404 CS che, con una portata d’aria nominale di 220 m3/h e una capacità di deumidificazione 26,6 lt/24h (prestazione rilevata con temperatura ambiente di 26°C, umidità relativa del 65% e temperatura di ingresso acqua di 15°C), è adatto alla deumidificazione di superfici di un centinaio di m2. Per la deumidificazione della zona notte è stato scelto di installare il deumidificatore RNW 204 I, incassato a parete lungo il corridoio che porta alle camere, con una portata aria nominale di 200 m3/h e una capacità di deumidificazione di 24 lt/24h (prestazione rilevata con temperatura ambiente di 26°C, umidità relativa del 65% e temperatura di ingresso acqua di 15°C), ideale per ambienti di circa 80-100 m2. Il caldo e il freddo sono generati da una pompa di calore aria/acqua di RDZ ad alta efficienza della potenza di 7,4 KW. Per la produzione di acqua calda sanitaria è stato installato un impianto solare, ideale per il consumo giornaliero di una utenza monofamiliare standard, composto da 2 collettori che ricoprono una superficie di 4 m2 e da un accumulo da 300 litri. Per la produzione di energia elettrica sul tetto dell’abitazione è stato installato un impianto fotovoltaico di 26 pannelli per un totale di 5,1 KW. Cover è il sistema, proposto da RDZ, ideale per impianti a pavimento radiante a bassa temperatura

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INNOVATION

IL CONDOMINIO È DIGITALE di C. M.

Nasce a Cremona, in via Mosa, il primo ‘condominio digitale’ della città, in cui ogni appartamento è raggiunto dalla fibra ottica per garantire ai residenti una migliore qualità di vita. Il progetto, realizzato da Beltrami RE e che si avvale del supporto tecnologico di Aemcom, testimonia l’evoluzione del territorio verso una maggiore attenzione e consapevolezza nei confronti dei benefici della rete a connessione veloce e un cambiamento culturale - quello tecnologico - che ormai diventa elemento integrante di un’offerta immobiliare evoluta “Anche in un momento di crisi bisogna investire nella qualità per offrire soluzioni avanzate e di alto pregio anche nelle abitazioni”- commenta Carlo Beltrami, Presidente di Beltrami RE. “La nuova residenza di via Mosa è un immobile curato in ogni dettaglio e vuole essere un’eccellenza locale non solo per il design contemporaneo: una casa ‘full digital’, attenta all’ambiente e al risparmio energetico che, grazie alle soluzioni innovative proposte, come l’utilizzo

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del teleriscaldamento e la presenza della connessione in fibra ottica, costituisce un valore nel tempo”. La nuova residenza è caratterizzata da soluzioni costruttive e tecnologiche avanzate, come il cablaggio interno domestico che porta la fibra ottica direttamente nell’abitazione (fiber to the home), e la presenza di una bolla wi-fi autonoma preinstallata in ogni appartamento che evita possibili interferenze e garantisce prestazioni ottimali, permettendo l’adozione di servizi innovativi. Mirko Grasselli, Presidente di Aemcom, sottolinea la particolarità di questo intervento: “Si tratta di un importante punto di svolta nello sviluppo di servizi evoluti per i cittadini, resi possibili dalla presenza a Cremona di una rete avanzata. Predisporre le abitazioni all’impiego della fibra ottica apre la strada ad una serie di possibili sperimentazioni sull’uso della banda ultra larga nelle aree urbane, adottando sistemi di automazione degli edifici e dei parcheggi e modelli di gestione dell’energia evoluti. Un fondamentale impulso alla diffusione delle nuove tecnologie, che diventano patrimonio comune e fonte di valore per la collettività. Aemcom diventerà partner di tutti coloro che vogliono sviluppare iniziative innovative come questa.” La banda larga, infatti, superando tutti i limiti tecnologici e di performance legati agli impianti tradizionali e garantendo la massima velocità di trasmissione fino all’utente finale, permette l’introduzione non solo di telefonia e internet veloce, ma la possibilità di adottare sistemi di

telesorveglianza e di domotica che caratterizzeranno la casa del futuro. Soluzioni che rendono l’appartamento più intelligente ed efficiente, uno spazio funzionale e capace di interagire con i residenti dal punto di vista dell’entertainment, della sicurezza, della praticità e del risparmio energetico. “Questo progetto rappresenta un passo avanti per Cremona sul terreno dell’innovazione e della fornitura di servizi evoluti che, grazie ad iniziative di questo tipo, può diventare una Smart City a tutti gli effetti. Nel campo del residenziale ci troviamo di fronte a numerosissime nuove applicazioni della rete e delle nuove tecnologie, in grado di rendere la vita più semplice e funzionale. Grazie alla banda ultra-larga a 100 Megabit/s questo nuovo condominio potrà essere dotato di tutti gli ultimi ritrovati tecnologici nella domotica e nella sicurezza, oltre a migliorare comfort e prestazioni energetiche.” commenta Gerardo Paloschi, Direttore Generale di Aemcom.

Nel condominio sono presenti avanzate soluzioni di teleriscaldamento e connessione in fibra ottica

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EVENTI

CASA ECO.LOGICA, ABITARE SMART… UN PROGRESSO SOSTENIBILE di Claudia G.Manini

È stata inaugurata, recentemente a Brescia, all’interno di AmbienteParco la Casa Eco.Logica. Un progetto educativo, ‘Abitare Smart’ ideato da Marco Caffi, che vuole sensibilizzare famiglie e bambini sul tema dell’abitare sostenibile, dell’uso corretto delle risorse energetiche attraverso attività interattive mettendo a confronto due diversi modi di vivere e di utilizzare l’energia. Casa.Ecologica è una simulazione di casa vera, anche se piccola, che si sviluppa su due piani dove al piano terra si utilizzano tecnologie tradizionali e al piano superiore sistemi all’avanguardia ad alta sostenibilità ambientale, idrica ed energetica. Due differenti realtà di come usare l’energia e vivere al meglio risparmiando, presentate in maniera molto comprensibile anche ai bambini, che illustrano in modo facile le peculiarità dei nuovi sistemi abitativi. Due differenti stili di vita: uno caratterizzato da tecnologie tradizionali, l’altro ad elevata sostenibilità e massima efficienza energetica. Un sistema educativo per i futuri consumatori dove sarà possibile comprendere l’uso delle risorse energetiche. Per i visitatori di tutte le età, il percorso inizia con gli eco.cubi, cinque prototipi (spaccati di ipotetiche casette) che seguendo i colori della classificazione energetica (rosso, arancio, giallo e verde) partono dal meno efficiente, il rosso, che utilizza pareti di legno e finestre di vetro e arrivano al più efficiente, il verde, che ha pareti di legno coibentate, tetto verde e tripli vetri identificando le varie fasi di isolamento, schermatura e utilizzo di energia naturale volte al raggiungimento del massimo comfort abitativo. Per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria, al piano superiore (un esempio di abitazione efficiente) è stato adottato il sistema HPSU compact 508 da 6 kw che, integrato con pannelli solari termici Rotex Solaris (brand della divisione riscaldamento di Daikin), assicura un’elevata efficienza energetica, un abbattimento delle emissioni di CO2 (pari al 53%), grazie a valori di COP medio stagionale anche superiori a 4 che si traducono in un utilizzo del 75% di energia rinnovabile (arrivando addirittura al 100% con l’installazione di pannelli fotovoltaici). Si crea così un sistema completamente autosufficiente con vantaggi energetici concreti che potranno essere costantemente verificati e monitorati (e comparati tra le due unità abitative) grazie ad un sofisticato sistema domotico in grado di controllare costantemente la situazione reale dei consumi energetici e idrici durante tutto l’arco della giornata. In una comparazione diretta tra questa tipologia di sistemi e quelli a combustione, l’efficienza dei primi è superiore al 180%, più del doppio rispetto al valore raggiungibile con una vecchia caldaia. Viene utilizzato più del 46% di

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energia rinnovabile (l’aria in ambiente), quindi a costo zero. Grazie ai sistemi Rotex HPSU, che permettono di migliorare la classe energetica degli edifici, Daikin è diventata partner CasaClima, l’agenzia di Bolzano per la certificazione energetica degli edifici. Al piano inferiore di Casa Eco.Logica (non sostenibile e senza impianti di automazione – accensione e spegnimento di luci, simulazione d’uso corretto di elettrodomestici e così via) sono stati invece installati sistemi meno innovativi: uno split a parete R22 per la climatizzazione; un sistema di illuminazione con lampade alogene; acqua sanitaria prodotta da un piccolo scaldabagno a resistenza elettrica che è quattro volte meno efficiente del sistema in pompa di calore utilizzato al piano superiore. “Il nostro percorso – ha affermato Marco Caffi ingegnere e promotore del progetto – è proposto in chiave educativa e di intrattenimento per rendere semplici alcuni concetti difficili legati all’efficienza energetica e al corretto uso delle tecnologie. In questo modo abbiamo dimostrato che si può vivere con più comfort e meno risorse.”

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Gli schemi di funzionamento sostenibile proposti dalla Casa Eco.Logica

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NUOVI TALENTI CRESCONO, E ARRIVANO IN ITALIA. PREMIATI a cura della redazione

Ancora una volta, il design del rame premia i suoi migliori interpreti, proclamando i vincitori della 4a edizione del concorso internazionale ‘Il Rame e la Casa’, promosso dall’Istituto Italiano del Rame (IIR) in collaborazione con European Copper Institute (ECI) Dopo il successo delle passate edizioni, si conferma il vasto richiamo di un’iniziativa ormai entrata nell’agenda dei principali appuntamenti internazionali del design e che continua ad attrarre un numero crescente di adesioni, più che triplicate dal 2007 ad oggi. Gli oltre 250 progetti in concorso sono stati realizzati da architetti e designer professionisti nonché allievi di scuole superiori di grafica, arredamento, design e facoltà di architettura di tutto il mondo, divisi in due distinte categorie. Tutti in gara per ideare uno o più oggetti in rame e sue leghe per il design d’arredo, sperimentando le infinite potenzialità espressive del rame con nuove applicazioni estetiche e funzionali. I premi dell’edizione 2012 sono stati aggiudicati da una qualificata e attenta giuria, composta da riconosciuti professionisti del settore: Luisa Bocchietto, architetto e presidente dell’ADI, Odoardo Fioravanti, industrial designer e Marco Romanelli, architetto e critico del design. I progetti vincitori sono stati in grado di reinventare oggetti comuni attraverso l’uso del rame, utilizzato allo stato puro o nelle sue leghe, come bronzo e ottone, e accostato anche ad altri materiali, dando forma a nuove modalità di utilizzo e decoro. Per la categoria professionisti, il primo premio è stato assegnato al francese Francesco Morackini con il progetto ‘Prohibition Kit’. Il secondo premio è andato invece a Stefania Ruggiero con ‘Pix’. Per la categoria studenti, ha ricevuto il primo premio il polacco Michal Jan Holcer (Jan Matejco Academy of Fine Arts, Polonia) con il progetto ‘B-side’. 1° Premio: Designer: Francesco Morackini (Francia) – www.morackini.com Progetto: ‘Prohibition Kit’ – Camouflage kit Motivazione: La giuria assegna all’unanimità il primo premio al lavoro di Francesco Morackini che, oltre alla cura grafica della presentazione, manifesta due principali qualità: da un lato un’acuta analisi della realtà e dall’altro la capacità di utilizzare lo strumento progettuale per incidere su di essa. Attraverso un ‘camouflage kit’, quattro oggetti quotidiani piuttosto comuni (una brocca, un fornelletto per fonduta, una pentola e una fruttiera) nascondono la loro vera, e ironica, identità di apparecchio per la distillazione ‘abusiva’ di alcoolici. 2° Premio: Designer: Stefania Ruggiero (Italia) Progetto: ‘Pix’ – Cerniera musicale Motivazione: La giuria assegna all’unanimità il secondo premio al lavoro di Stefania Ruggiero che si allontana dalle tipologie più comuni per individuare un’area progettuale poco praticata, se non sconosciuta, trasformando il cardine di un portoncino in uno strumento musicale. Il movimento di apertura provocherà una melodia (modificabile sostituendo il cilindro) con funzioni integrate di garbato segnale sonoro di avvertimento e di poeticizzazione del quotidiano. Categoria studenti 1° Premio: Studente: Michal Jan Holcer (Jan Matejco Academy of Fine Arts, Cracovia, Polonia) Progetto: ‘B-side’ – Rubinetto per comunità Motivazione: La giuria assegna all’unanimità il premio della categoria studenti al lavoro di Michal Jan Holcer: un rubinetto per comunità che funziona contemporaneamente come dispenser per il sapone. Il rubinetto, grazie al suo particolare disegno, riduce il contatto con la mano dell’utente e inoltre sfrutta le qualità batteriostatiche del rame. Ne deriva un’immagine innovativa e minimale che nulla toglie alla funzionalità dell’oggetto.

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Qui sopra, Pix, la cerniera “musicale” proposta da Stefania Ruggiero

Nella pagina a fianco il progetto vincitore, Camouflage Kit; nelle altre immagini di questa pagina, il rubinetto B-Side

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Ancora B-Side, il rubinetto per comunitĂ che funziona anche come dispenser di sapone

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MATERIALI

AQUAVISION FRIEND di C.M.

I prodotti

Tecnologia

La nanotecnologia alla base dei prodotti della famiglia AquaVisionFriend è un composto a base di biossido di silicio che racchiude caratteristiche innovative permettendo la protezione dagli agenti esterni senza risentire degli effetti di invecchiamento provocati dai raggi UV. La totale trasparenza della molecola, perfettamente sovrapponibile a quella del vetro, consente di mantenere indenne la superficie da qualsiasi forma di degrado e, al tempo stesso, lascia totalmente inalterate le caratteristiche di trasparenza del supporto su cui è applicato. Con AquaVisionFriend tutte le superfici vetrose, che costituiscono ormai un componente essenziale nella moderna edilizia, oltre che un elemento fondamentale nella costruzione dei moduli fotovoltaici, ricavano un beneficio sostanziale grazie alla riduzione degli interventi di pulizia. Negli impianti fotovoltaici si aggiunge inoltre un significativo duplice vantaggio: il recupero di resa, unitamente all’incremento della potenza nominale del modulo. L’applicazione di AquaVisionFriend permette la formazione di un reticolo regolare di 0,8 μm sulla superficie trattata, stabile e garantito, grazie a una perfetta integrazione tra il silicio del vetro e il biossido di silicio della nanotecnologia, determinandone una durata confrontabile con quella del vetro stesso. Lo spessore molto ridotto, infatti, unitamente all’integrazione del prodotto con il substrato vetroso consentono di garantire AquaVisionFriend contro qualsiasi fenomeno di peeling.

Vantaggi I campi di applicazione di AquaVisionFriend sono molteplici, dal settore ‘energia’, principalmente in ambito fotovoltaico e solare termico a concentrazione mediante specchi parabolici, al settore ‘edile’, con vetrate continue e semplici finestre, al settore della ‘sicurezza’ stradale, con i servizi ad essa legati, come lampade in galleria, telecamere per esterni, armadi SOS in autostrada, ecc.; AquaVisionFriend – Marble&Stone trova applicazione per i rivestimenti in marmo o pietra delle pareti e per gli arredi urbani. In tutti gli ambiti applicativi i vantaggi di AquaVisionFriend sono straordinari: • in ambito Edile l’applicazione della nanotecnologia per il vetro porta ad immediati e visibili risultati sia da un punto di vista estetico che economico. La superficie trattata, infatti, subisce un immediato miglioramento delle caratteristiche estetiche, apparendo fin da subito più brillante e pulita e richiede un numero decisamente inferiore di interventi di pulizia, consentendo così un recupero di costi che mediamente permette di ripagare l’applicazione di AquaVisionFriend in circa 4 anni. Inoltre, la superficie può essere pulita mediante il solo utilizzo di acqua, tiducendo così in modo sostanziale l’utilizzo di detergenti e prodotti chimici per la pulizia; • l’applicazione della nanotecnologia per il marmo e la pietra protegge le superfici sia dagli inquinanti ambientali (smog, ossidi metallici – la polvere di ferro dovuta a passaggi di tram e simili, etc.) che dagli atti vandalici (graffiti e scritte in genere), consentendo la rimozione in modo semplice ed efficace senza intaccare in alcun modo la superficie sottostante, come avviene nel caso di rimozione meccanica. AVF-M porta quindi ad una gestione più efficiente degli edifici, ne migliora l’aspetto qualitativo e ne riduce in modo drastico i costi di manutenzione (si pensi solo, per fare un esempio, al costo di sostituzione dei rivestimenti in marmo o pietra a causa della loro riduzione di spessore o sporcamento indelebile).

AquaVision Friend – Marble & Stone AVF-M crea uno strato idrorepellente sulle superfici murarie, marmoree e lapidee non solo duraturo nel tempo, ma che favorisce il distacco di vernici spray ed impedisce o minimizza l’assorbimento di pennarelli e inchiostri. In generale AVF-M è compatibile con tutte le superfici lapidee e marmoree, non corrode i supporti su cui viene applicato, di qualsiasi genere esse siano: pietre, marmi o altro tipo di rivestimento marmoreo calcareo, non causa sbriciolamenti o alterazioni né nel breve né nel lungo termine. L’aspetto della superficie trattata rimane pressoché inalterato. AVF-M non consente agli inchiostri e agli agenti sporcanti in generale di penetrare nel substrato su cui è applicato. In questo modo ne consente una rimozione più agevole e soprattutto per via chimica anziché meccanica (es. sabbiatura). Infatti, dopo l’applicazione di AVF-M, la rimozione di graffiti, inchiostri, etc. può avvenire tramite i Remover, prodotti della famiglia AVF appositamente studiati e realizzati per consentire un facile e completo lavaggio delle superfici precedentemente trattate con AVF-M. Cieffe 31 propone due tipologie di Remover: • ‘mild’, utilizzabile nella maggior parte dei casi per pulizie non eccessivamente aggressive e rimozione della maggior parte degli inchiostri • ‘strong’ per i casi più difficili

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Settori di applicazione AquaVision Friend viene applicato principalmente nei settori ‘edilizio e fotovoltaico’, con risultati e vantaggi straordinari: edile: la realizzazione di edifici che utilizzano sempre più superfici esterne realizzate con grandi metrature in vetro e in marmo, richiede una gestione che prevede elevatissimi costi dedicati alla pulizia, con interventi che, in alcuni casi, si ripetono più volte nel corso di un anno. I prodotti AquaVisionFriend assicurano un forte abbattimento dei costi di manutenzione in quanto, dopo la sua applicazione, la frequenza di pulizia delle superfici si riduce drasticamente. Migliorano inoltre visibilmente le caratteristiche stesse del vetro, non alterando minimamente riflettività e trasparenza, e quelle dei marmi sui quali il prodotto crea uno strato protettivo contro gli inquinanti ambientali agevolando la rimozione dei graffiti. Le successive pulizie possono essere effettuate solo con acqua, eliminando così la necessità di qualsiasi detergente, a tutto vantaggio dell’ambiente.


fotovoltaicio: produrre energia elettrica con pannelli fotovoltaici è, oggi, una fonte sicura di reddito ed è ritenuta la vera alternativa alle fonti energetiche tradizionali. Avere impianti ‘puliti’ è una premessa fondamentale per ottenere rese sempre elevate. Cieffe31, grazie all’esperienza maturata con aziende di primaria importanza nel settore, può garantire per 10 anni la pulizia delle superfici trattate con un recupero di resa stimato dal 2% al 4%, a seconda delle condizioni di irraggiamento e alle posizioni dei vari siti. Oltre all’incremento di energia prodotta, grazie al mantenimento di un elevato grado di pulizia della superficie del pannello, Aqua Vision Friend permette di ottenere un vantaggio di potenza di circa un punto percentuale sui dati di targa dell’impianto, grazie alla minore dispersione dei raggi solari garantita da AquaVision Friend. Nel complesso quindi l’applicazione di AquaVisionFriend nel settore fotovoltaico consente un incremento dell’energia prodotta che va dal 3% al 5 %, a seconda delle condizioni dell’impianto. Ecosostenibilità significa anche vivere in un ambiente nel quale vengono riversate minori quantità di detergenti; significa quindi, evitare frequenti passaggi di pulizia, non impiegare sostanze nocive all’uomo e alla natura per l’intero ciclo di vita delle superfici trattate. Tutto questo porta ad una immediata riduzione dei consumi ed una minor immissione in atmosfera di CO2. • in ambito Fotovoltaico si ottiene un aumento immediato di potenza con conseguente aumento di produzione di energia, riduzione o completo azzeramento (a seconda delle condizioni ambientali) dei costi di pulizia dei moduli, grazie al reticolo di AquaVision Friend che non consente allo sporco di aggrapparsi al vetro; recupero di efficienza grazie alla mancata riduzione di produzione di energia tra un’operazione di pulizia e la successiva; durata pressoché illimitata dell’applicazione, confrontabile con la vita media del modulo stesso. • nei servizi per la sicurezza stradale (principalmente lampade autostradali, quadri SOS, telecamere) l’utilizzo di AquaVisionFriend riduce in modo considerevole i costi di manutenzione; aumenta le prestazioni dei vari dispositivi, riducendone al contempo i costi di esercizio (meno energia a parità di luce se le lampade sono più pulite); migliora l’ambiente lavorativo, non richiedendo frequenti interventi in condizioni molto difficili e pericolose (manutenzione in galleria, ad esempio). AquaVisionFriend viene applicato sulle superfici in vetro in tre modi: 1. industriale: prevede l’utilizzo di una macchina appositamente realizzata che permette l’applicazione di AquaVisionFriend in linea di produzione, con rese elevate, grande produttività e bassi costi di investimento. Le procedure possono essere attivate in varie fasi del ciclo, data la rapidità del processo di reticolazione. La temperatura ideale di applicazione è quella normalmente prevista nei luoghi di lavoro. 2.in siti esistenti: l’applicazione viene effettuata con un’unità mobile che impiega un macchinario simile a quello industriale o particolari attrezzature manuali che permettono di applicare AquaVisionFriend nelle condizioni ideali. Si ottiene così un risultato del tutto analogo al trattamento industriale.

In questo caso è necessario considerare, per un’applicazione ottimale, l’incidenza delle condizioni meteorologiche e in particolare della temperatura. 3.direttamente dal cliente: tramite specifici corsi di formazione e il rilascio di un attestato di idoneità, il cliente può applicare AquaVisionFriend con personale proprio debitamente istruito dai tecnici Cieffe31 che periodicamente fanno formazione presso le aziende. Il Remover L’applicazione dei Remover deve essere effettuata seguendo i seguenti passaggi: > applicazione: tramite panno o pennello: il Remover viene applicato come un normale detergente e deve essere spalmato uniformemente sull’area interessata, da pulire. A seconda della quantità di graffiti da rimuovere, può essere necessario insistere di più con il pennello o con il panno sulla zona interessata; > una volta applicato viene lasciato agire per una decina di minuti (dato medio, dipendente dall’estensione e dalla tipologia di inchiostro utilizzato); > rimozione mediante lancia ad acqua/idropulitrice. Il getto deve essere diretto sulla zona trattata da una distanza di 5 - 15 cm. Condizioni ambientali per l’utilizzo del Remover: temperatura dell’aria compresa tra i 10ºC e i 35ºC Cieffe31 effettua test di efficienza e di efficacia dei prodotti della famiglia AquaVisionFriend sulle superfici oggetto di trattamento. Ambito Edile Al fine di garantire il perfetto risultato sulla pietra o sulla superficie specifica del cliente, Cieffe 31 effettua dei test di efficacia della protezione delle superfici e della successiva rimozione degli agenti sporcanti (generalmente forniti dal cliente stesso per garantire la massima indipendenza). Solamente al termine di un iter documentato e approvato dal cliente stesso si passa all’applicazione della tecnologia di protezione. In termini economici i risultati sono sempre sorprendenti e possono variare in modo importante in dipendenza del valore delle superfici da proteggere. Ambito Fotovoltaico Nel caso di impianti fotovoltaici, questi possono essere anche già installati. Si individuano porzioni di impianto in media non inferiori a 300 kW sulle quali viene applicato il composto nanotecnologico, mettendo a confronto le stringhe di pannelli trattati con quelli non trattati. Questo test permette di monitorare nel tempo il differenziale di resa delle due porzioni del medesimo impianto fotovoltaico, quindi a parità di condizioni atmosferiche e ambientali, consentendo al cliente una precisa valutazione, in termini economici, del R.O.I. (Return on Investment). Cieffe31 elabora uno schema per la valutazione del R.O.I. a 20 anni in base ai dati relativi ad ogni impianto fotovoltaico, in ipotesi di applicazione di AquaVisionFriend, a seconda della dislocazione dell’impianto, ai kW prodotti, alla tariffa incentivante a cui è soggetto e alla destinazione dell’energia prodotta (se vendita totale o autoconsumo e se autoconsumo e a che condizioni).

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ECONOMIA

IN CONTRAZIONE IL MERCATO 2012 DEI COMPONENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE Sono stati presentati i risultati dell’indagine statistica 2012 svolta da Co.Aer./ANIMA sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split e multi split, condizionatori packaged e roof top, unità di trattamento aria, gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria e ad acqua, unità terminali. L’indagine 2012 rileva un ulteriore calo del mercato Italia della climatizzazione, sia residenziale che del terziario, del 10% ca. rispetto al 2011. Nel comparto residenziale e delle attività commerciali le vendite di climatizzatori mono split segnano un aumento dell’1%, restando però molto lontane dalle quantità che si registravano fino al 2008: poco più di 700.000 unità mono split installate nel 2012 contro il milione e oltre del periodo pre-crisi. Il presidente di Co.Aer, Bruno Bellò

Andamento mercato Italia 2002-2012

Andamento produzione Italia 2002-2012 In calo, intorno al 10%, le vendite dei multi split e dei sistemi VRF (-14% rispetto al 2011). Negativa anche la situazione nel comparto centralizzato: i roof top fanno registrare un decremento di oltre il 20%. Più contenuti, invece, i cali delle vendite dei gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria (-8%), che costituiscono la maggioranza della produzione, e con condensazione ad acqua (-2%). Nel complesso il mercato Italia della climatizzazione è oggi fermo a meno di 1 miliardo e 100 milioni di Euro (compresi i sistemi split di importazione, che valgono circa 700 milioni di Euro) contro il miliardo e 200 milioni del 2011. La produzione nazionale nel 2012 ha totalizzato circa 700 milioni di Euro, con un decremento complessivo intorno al 3%. Dall’indagine statistica emerge un calo del 5% ca. per i gruppi refrigeratori con condensazione ad aria e un aumento di circa il 22% per i gruppi refrigeratori con condensazione acqua. Insieme ai ventilconvettori, che mostrano un decremento intorno all’11%, i gruppi refrigeratori rappresentano la parte preponderante della produzione italiana. Unico dato ‘consolante’ in questo quadro negativo è quello dell’esportazione che ha assorbito il 45% del totale della produzione nazionale, per un valore di 450 milioni di Euro. “Nel campo della climatizzazione e in particolare dei sistemi idronici – ha sottolineato Bruno Bellò, presidente Co.Aer – l’industria italiana continua ad essere molto apprezzata in tutti i mercati, europei ed extraeuropei, per l’elevato livello di qualità e per l’eccellenza tecnologica. Questi fattori, pur nella strenua competizione con industrie minori, ci consentono di mantenere un buon livello di esportazione. Purtroppo la mancanza in Italia di chiare politiche governative per lo sviluppo dell’efficienza energetica, delle rinnovabili termiche e, in particolare, delle pompe di calore non ha permesso quegli attesi miglioramenti della domanda interna che avrebbero consentito alla nostra industria di sfruttare adeguatamente i propri livelli di capacità e operatività. Non smetterò mai di ricordare che quello delle pompe di calore è un settore in cui esiste un’industria locale molto preparata e capace, un’industria che, se adeguatamente incentivata e valorizzata, avrebbe un’importante ricaduta in termini di investimenti e creazione di nuovo lavoro.”

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AZIENDE

VAILLANT, UN GRUPPO PIENO DI NOVITÀ di C. M.

Vaillant Group Italia, filiale nazionale dell’azienda che dal 1874 propone su scala internazionale tecnologie innovative per il riscaldamento, la fornitura di acqua sanitaria e la climatizzazione, ha inaugurato a Milano gli showroom Vaillant e Hermann Saunier Duval. Si tratta della prima vetrina italiana interamente dedicata all’offerta di prodotti e soluzioni in questo settore, aperta al pubblico e ai professionisti Alla presenza dei dipendenti, dei buyer e di tanti professionisti, è stato l’A.D. di Vaillant Group Italia, Gherardo Magri, ad aprire le porte agli showroom Vaillant e Hermann Saunier Duval, all’interno della sede operativa italiana del gruppo, in via Benigno Crespi 70 a Milano. “Gli showroom, - ha dichiarato Magri – saranno il luogo di incontro di tutti i nostri interlocutori esterni e interni, dove poter trasmettere i nostri valori e le nostre competenze. Saranno anche il luogo ideale in cui presentare tutta la nostra innovazione. Vorrei fossero anche il luogo in cui ognuno di noi possa sentirsi orgoglioso di far parte di questa azienda.” Realizzati dall’architetto Sergio Alberto Danese dello Studio 21 Architettura, gli showroom sposano coerentemente i valori dei due brand. Lo showroom dedicato a Vaillant, elegante e sofisticato, è racchiuso tra le vetrine e una parete in vetro, e sulle pareti sono esposte le soluzioni per il comfort Vaillant, tutte altamente tecnologiche. Si parte dalla nuova caldaia a condensazione eco Block plus, all’alta potenza, per arrivare alle soluzioni ad energia rinnovabile come la geotermia, il solare termico e il fiore all’occhiello delle innovazioni Vaillant: zeoTherm, il sistema ibrido integrato a zeolite. All’interno dello showroom, alcuni prodotti tra cui anche la zeoTherm si presentano con una scocca in plexiglass trasparente per mostrare il funzionamento interno. L’area Hermann Saunier Duval parla un linguaggio semplice e diretto, ed è caratterizzata dal colore rosso del suo marchio, gli spazi luminosi e vivaci. Nello showroom è esposta una selezione della migliore offerta del marchio. Elemento connettivo tra i due showroom e tutti gli uffici dell’azienda è l’area reception; lo spirito di accoglienza è caratterizzato da uno stile italiano con arredi e finiture di alto design.

Alcuni momenti dell’inaugurazione e uno spazio interno dello showroom; il climatizzatore è il modello Vai 6 Inverter

La novità di prodotto Vaillant rinnova la gamma di climatizzatori clima Vair con la linea Vai 6 Inverter. Questi nuovi prodotti sono rispondenti alla Direttiva ErP2009/125/CE che specifica i requisiti minimi di efficienza energetica entrata in vigore nel gennaio 2013. I nuovi prodotti indicano, già in etichetta, gli indici stagionali SEER e SCOP con i valori minimi fissati per il 2014, guadagnando così la classe A++. I climaVair sono dotati della più avanzata tecnologia nel settore, grazie alla combinazione DC Inverter Pam e Pwm. L’una garantisce la massima prestazione di potenza all’accensione e durante il carico di picco, l’altra assicura massima efficienza e comfort grazie alla capacità di stabilizzarsi quando raggiunge la temperatura prevista. Un’altra caratteristica tecnica innovativa per la gamma è il ventilatore, studiato con una particolare forma sagomata e con materiale plastico apposito per aumentare la silenziosità e accrescere l’efficienza. ClimaVair Vai 6 è disponibile sia in versione Mono Split sia in versione Multi Split. La versione Mono Split ha potenza compresa tra 2,5 kW e 6,5 kW e può combinare fino a 4 unità interne gestite da una singola moto condensante. Tutti i modelli climaVair Vai 6 sono dotati di funzione ‘X-Fan’ che permette la deumidificazione dell’unità interna anche quando la macchina non è in funzione, evitando formazione di muffe e batteri e garantendo la purezza dell’aria immessa nel locale. La funzione ‘Sleep’ consente alla temperatura settata di autoregolarsi progressivamente durante le ore notturne, diminuendo l’intensità della potenza e mantenendo la temperatura costante. La funzione ‘Repeat’ memorizza le impostazioni precedenti e le ripropone. L’unità interna ha una scocca bianca, solida e lineare, che si armonizza con ogni stile e arredo. Il nuovo display digitale retroilluminato consente di visualizzare tutte le modalità di funzionamento. L’unità esterna, inoltre, è stata trattata con uno speciale antiruggine per evitare l’usura nel tempo; i rubinetti sono dotati di copertura e i compressori sono stati insonorizzati.

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FIERE

UN MENAGE A TROI. A PARIGI di C. M.

Una importante novità caratterizza il panorama delle fiere internazionali: a Parigi, dal 4 all’8 novembre, nel polo fieristico di Paris Nord Villepinte, si terranno, unitamente, Batimat, Interclima + Elec e Ideo Bain. Tre diverse soluzioni fieristiche (rispettivamente dedicate ai settori dell’edilizia, del riscaldamento e aria condizionata, e dell’arredobagno), con oltre 3.000 espositori, con l’obiettivo di razionalizzare la filiera e per dare un panorama completo dell’edilizia e dell’architettura La notizia è stata data nel corso della presentazione italiana dei tre Saloni (che avranno, ovviamente, un lay out dedicato), da parte degli organizzatori della Reed Expositions, che si aspettano oltre 400.000 visitatori “tutti professionali”, il 20% dei quali provenienti da Oltralpe. Per quanto riguarda la nuova sistemazione (ricordiamo che Batimat si svolgeva nel polo delle Porte de Versailles), Interclima + Elec occuperà i padiglioni 1, 2 e 3, mentre al 4 troverà spazio il mondo dell’arredobagno (quest’anno “solo visitatori professionali”), e Batimat occuperà i padiglioni 5 A e B (con gli elementi strutturali e le finiture d’interni), il 6 (con i sistemi di chiusure e tutto il mondo attinente alla falegnameria), e il 7 e 8 per le attrezzature per i cantieri edili e le utensilerie. Questa nuova sistemazione, così è stato assicurato nel corso della conferenza stampa tenutasi a Milano, “sarà permanente”. In totale, saranno presentati nei giorni dell’esposizione, oltre 2.000 nuovi prodotti, creando così, almeno nelle intenzioni, “la più grande vetrina del 2013 per tutti gli operatori delle filiere dell’edilizia”. Per quanto riguarda lo specifico di Batimat, l’iniziativa Batimut in Situ presenterà 50 edifici di “notevole interesse” presenti nel territorio parigino, una sorta di viaggio nella progettazione e nell’approccio architettonico, con un particolare focus sui materiali utilizzati dagli architetti. Batimat Off proporrà una guida e un relativo percorso di visita di questi 50 edifici mentre il congresso Architettura & Città riunirà una trentina di studi di architettura interna-

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zionali che presenteranno i loro ultimi progetti; infine, l’area Zoom/Touch, un laboratorio che intende evidenziare le nuove matericità per le finiture d’interni. Per quanto riguarda Interclima + Elec, da segnalare il Grand Prix Energy Performance + Architecture Award, che valorizzerà i progetti secondo un’otica di performance energetica (il vincitore della passata edizione, lo studio berlinese Sauerbrich Hutton, sarà il presidente della giuria per la nuova edizione del 2013). Per quanto riguarda Ideo Bain, le venti soluzioni tecniche più innovative saranno presentate in uno spazio curato dall’architetto Fabrice Knoll. Qualche accenno sugli espositori italiani, che nella pre-lista comunicata alla stampa sono ovviamente distribuiti nelle tre manifestazioni: per Batimat, si segnalano Alubel, Geoplast, Isotex, gruppo Marcegaglia, Edilteco, Fassa Bortolo, Isolmant,Scrigno, Secco Sistemi, Fabbrica Marmi Graniti, GranitiFiandre, Stone Italiana, Cotto d’Este, Granulati Zandobbio, mentre per Interclima + Elec saranno sicuramente presenti Aermec, Caleffi, Cordivari, Edilkamin, Klimagiel, MUT e Ravelli. Naturalmente, varie conferenze ed eventi, organizzate nell’ambito dei tre Saloni, permetteranno di avere un quadro esaustivo di tutte le novità di prodotto e tecnologiche, novità che saranno poi rafforzate della presenza espositiva delle singole aziende. Sarà poi più che rafforzata tutta la parte legata ai trasporti, con navette dedicate e percorsi ingressi facilitati fra le tre manifestazioni.


Luoghi e persone delle passate edizioni

Batimat, Interclima + Elec e Ideo Bain riunite sotto un unico spazio ďŹ eristico

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SHOWROOM

APRE CASA RAVELLI Non un semplice showroom, ma una vera e propria ‘casa’, fatta di ricerca, innovazione e tecnologia: è Casa Ravelli che ha recentemente aperto a Palazzolo sull’Oglio, rivolgendosi in particolare a tutti coloro che desiderano affacciarsi al mondo delle rinnovabili Uno spazio dedicato alla formazione, alla conoscenza e all’esposizione. Ma prima di tutto uno spazio dedicato alle persone e alla loro curiosità. Casa Ravelli si articola su più aree, ognuna dedicata ad un concept specifico. Al piano interrato c’è una bellissima sala dedicata ai corsi, tecnici e commerciali, dotata di due megaschermi e di tutte le tecnologie atte a supportare al meglio la funzione formativa e informativa. Una sala aperta alla multimedialità, che supporta l’utilizzo di conference call per comunicare anche con chi è lontano. Al piano terra è stata invece allestita un’accurata esposizione della gamma, con tutti i prodotti suddivisi per linea. Tutte tranne una: la linea dedicata alle termostufe e caldaie a pellet. La linea Hydro ha meritato un’esposizione dedicata al primo piano, una unicità legata alla centralità del prodotto Hydro e della nuova sfida che vedrà coinvolta la Ravelli nel concepimento di sistemi di riscaldamento integrati.

INAUGURATO IL BIGMAT DI GIACOMELLI Sostenibilità, rispetto dell’ambiente e made in Italy: sono questi gli elementi distintivi che caratterizzano l’offerta dello showroom habiMat ad Arsiero, che la storica rivendita di materiali edili BigMat Giacomelli ha inaugurato recentemente. “Il nostro spazio espositivo è presente dal 1974 e nel corso di questi anni non aveva ancora subito grossi cambiamenti - spiega Carla Nassi responsabile dello showroom habiMat di Arsiero. “La necessità di adeguarlo alle richieste di un mercato sempre più formato e attento alla qualità del servizio ci ha convinti a svolgere una ristrutturazione radicale. Gli ambienti sono stati resi più accoglienti, moderni e il cliente ritrova gusto estetico e materiali, o arredo, di altissima qualità”. Una vera e propria rivoluzione espositiva e promozionale al fine di fare dello showroom habiMat uno dei principali interpreti delle necessità dei clienti e dei progettisti della zona; un luogo ospitale nel quale presentare efficacemente caratteristiche e finalità di ogni singolo prodotto. “Abbiamo scelto di presentare i materiali di finitura senza ambientazioni preconfezionate per puntare in maniera decisa sulle caratteristiche di ogni singolo prodotto - e accompagnando il cliente negli abbinamenti e nelle scelte migliori per le sue esigenze - sottolinea Carla Nassi - Per questo veniamo riconosciuti come interlocutori rassicuranti e professionali sia dall’architetto sia dal privato». Ma lo spazio habiMat è molto di più. La ricca offerta di prodotti presenti nello spazio espositivo dimostra la forte attenzione nei confronti dei temi green, della qualità e del prodotto made in Italy. “Il cliente - prosegue Carla Nassi - che entra nello spazio habiMat di Arsiero scopre che i nostri prodotti derivano esclusivamente da materie prime rispettose dell’ambiente, ecologiche, senza che si dimentichi l’importanza del design. Trattiamo esclusivamente prodotti fatti in Italia, perché crediamo fortemente nella qualità delle aziende del nostro Paese e vogliamo essere noi stessi il volano di promozione e difesa delle eccellenze di casa nostra”. Così entrare nello showroom habiMat Giacomelli permette di conoscere, in un’ambientazione accogliente, ciò che di meglio offre il mercato. L’offerta dello spazio espositivo di Arsiero si sviluppa in soluzioni innovative per l’arredobagno, le rubinetterie e i complementi d’arredo - tra i quali spiccano i prodotti Kartell - e le svariate proposte di rivestimento nelle quali non manca una vasta scelta di carte da parati. Inoltre, habiMat è in grado di offrire, con l’utilizzo di una malta particolare, un esclusivo servizio per la creazione di oggetti di design personalizzati.

Sopra, lo spazio Ravelli di Palazzolo sull’Oglio

Lo showroom habiMat di Arsiero

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NEWS

Anche per le accresciute esigenze del consumatore, la qualità dell’aria all’interno di un’abitazione diventa uno degli elementi qualificanti

L’ARIA È MIGLIORE. ANCHE GRAZIE AD IRSAP A cura della redazione

IRSAP entra nel mercato della ventilazione meccanica controllata, con soluzioni e proposte realizzate per soddisfare qualsiasi esigenza e problema di ricambio d’aria, nel residenziale e nel piccolo terziario Una crescente attenzione alle tematiche ambientali, le normative decisamente orientate al miglioramento dell’efficienza energetica, le stesse esigenze del consumatore che vuole maggiori standard qualitativi all’interno della propria abitazione… sono queste le tre motivazioni che hanno spinto IRSAP a fare il suo ingresso in questo particolare segmento di mercato, sempre più importante in Italia come all’estero. L’offerta dell’azienda è prevalentemente indirizzata alla fornitura di sistemi “tarati” sulle specifiche caratteristiche di abitazioni residenziali e degli ambiti del piccolo e medio terziario (uffici, negozi, locali pubblici). IRSAP entra in questo mercato con i suoi impianti con recupero di calore ad alta efficienza, appositamente progettati e realizzati per garantire un corretto ricambio d’aria negli ambienti. Sono sistemi e soluzioni studiati per ridurre al massimo gli sprechi d’energia, migliorando al contempo il comfort abitativo e il benessere percepito di chi vi abita, o lavora. Si tratta di impianti semplici da installare, che garantiscono un ottimo rientro economico, con una manutenzione ordinaria da eseguirsi una o due volte l’anno (in pratica, una semplice pulizia dei filtri, che vengono rigenerati con un lavaggio o con una soffiatura). Il “cuore” del sistema è ovviamente il recuperatore di calore; in esso, l’aria viziata, aspirata dall’interno del locale, cede calore all’aria pulita proveniente dall’esterno, senza che i due flussi ne risultino miscelati. L’aria così rinnovata viene opportunamente filtrata, garantendo un’aria non solo pulita e salubre, ma anche senza cattivi odori o con la presenza di sostanze inquinanti. I sistemi di filtrazione dell’aria sono in classe FT, lo scambiatore di calore, in controcorrente d’aria, è realizzato in polipropilene ad altissima efficienza, con recupero sul calore sensibile di oltre il 90% e con prestazioni misurate

secondo le norme EN 13141-7, EN 13101-4, EN ISO 5801 e EN 308. Le sezioni ventilanti sono caratterizzate da motorizzazioni a commutazione elettronica brushless EC, a basso consumo energetico mentre la sezione elettronica permette la regolazione e il controllo dei parametri di funzionamento (gestione funzionamento by-pass di serie, controllo di eventuali segnali esterni da sonde opzionali, segnalazione sporco filtri).

Gli impianti di ventilazione controllata recentemente proposti da Irsap sono appositamente realizzati per garantire un corretto ricambio d’aria

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Questi impianti, fra le altre caratteristiche prestazionali, sono facili da installare e necessitano di una manutenzione estremamente ridotta (in pratica, basta una semplice pulizia dei ďŹ ltri, rigenerati con un lavaggio o con una sofďŹ atura per eliminare polvere ed accumuli vari)

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NEWS GEBERIT, IN… SILENZIO ALL’I-LAB 3M SI FA IN SETTE Geberit, l’azienda svizzera leader nel settore dell’impiantistica, è stata scelta per l’ingegnerizzazione degli impianti di scarico del nuovo Centro di Ricerca e Innovazione I-Lab a Bergamo del Gruppo Italcementi. Il sistema di tubi e raccordi Geberit Silent db-20 offre infatti le più elevate prestazioni in termini di fono-assorbimento grazie a una miscela di PE (PoliEtilene) ad alta densità amalgamata con fibre minerali. Per gli ambienti bagno i progettisti hanno adottato moduli Geberit Combifix Italia ideali per l’installazione di sanitari sospesi. Oltre a

garantire la stabilità della parete e la solidità del montaggio semplifica enormemente anche le operazioni di posa grazie a perni di fissaggio e pratici manicotti di allacciamento alla curva di scarico e alla cassetta di risciacquo. Per questa la scelta è caduta su Unica -uno dei ‘bestseller’ Geberit nel nostro Paese- con uno spessore di soli 8 cm, compreso il rive-

stimento esterno per prevenire fenomeni di condensa. Unico elemento visibile, l’elegante placca di comando Geberit Sigma50 in acciaio inox a doppio tasto che corrisponde all’utilizzo di 9 o 6 lt, opppure 4 - 3 litri d’acqua, a seconda dell’impostazione iniziale. Questo dispositivo ideato negli anni ‘90 proprio da Geberit permette di abbattere drasticamente i consumi idrici attraverso una scelta intuitiva. Progettato dall’architetto americano Richard Meier e inserito nel contesto del parco scientifico-tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo, I-Lab risponde ai requisiti più stringenti in materia di risparmio energetico e qualità innovativa della progettazione ed è stato certificato “Platinum” LEED

La soluzione Geberit per il Gruppo Italcementi.

RINASCE LA CHIESA DANNEGGIATA DAL TERREMOTO Il restauro della chiesa di San Michele Arcangelo a Mattaleto (Parma), con la messa in sicurezza delle coperture (dopo il sisma del 2008), grazie al pannello ISOTEC di Brianza Plastica, impedisce lo scivolamento dei coppi. Proprio a seguito del terremoto la chiesa è stata seriamente danneggiata e resa inagibile. Grazie a un finanziamento regionale, è stato possibile procedere con i lavori di restauro, consolidamento e miglioramento antisismico che hanno permesso la riapertura della chiesa. I lavori hanno previsto il consolidamento dell’estradosso delle volte, delle lesioni verticali e della guglia del campanile, il restauro del cornicione interno della chiesa, delle superfici dipinte, delle cornici in stucco e dei capitelli, ma soprattutto il miglioramento antisismico consistente nella apposizione di tiranti metallici posti sia a livello del sottotetto che al di sopra del cornicione interno della chiesa e collocate lungo le pareti longitudinali. I lavori sono proseguiti con il restauro e il miglioramento antisismico delle coperture, la cui struttura presentava notevoli lesioni dovute all’azione del tempo e del terremoto. I progettisti hanno optato per un tetto ventilato per ridurre al minimo le spese di manutenzione future e hanno scelto il pannello ISOTEC di Brianza Plastica che con il suo correntino in acciaio, che garantisce anche la resistenza statica del pannello, funziona come supporto per la posa del manto di copertura ed evita gli scivolamenti causati da un eventuale sisma. Inoltre, il sistema Isotec è estremamente semplice e veloce da posare, richiede normali utensili da cantiere e non necessita di manodopera specializzata. Come

prima cosa si è proceduto allo smontaggio del manto doppio in coppi. Quelli recuperabili sono stati opportunamente puliti. Sono poi state sostituite o integrate, dove necessario, le travi di banchina (dormienti in legno) con elementi in legno di rovere che sono stati fissati sulla testata dei muri con fissaggi chimici. Anche alcune terzere, travi di displuvio e di colmo sono state sostituite sempre con elementi in legno di rovere che ha buone caratteristiche di durezza e di resistenza alle intemperie. Ovviamente tutti i legnami di nuova fornitura come quelli esistenti sono stati trattati con prodotto antitarlo. Le parti in legno che costituiscono la struttura primaria sono state collegate tra loro con profili metallici, mentre quelle che costituiscono l’orditura secondaria sono state collegate con tasselli secondo le indicazioni del progetto esecutivo di miglioramento antisismico. Le testate delle terzere e della trave di colmo, in corrispondenza della prima campata di volta della navata centrale e dell’abside, sono state collegate alle pareti trasversali della chiesa con profili metallici e capochiave e/o piastre. Completamente rimessi in opera i travetti e il tavolato sul quale è stata successivamente stesa e fissata la guaina di protezione Elytex-N di Brianza Plastica su cui sono stati montati i pannelli isolanti ISOTEC scelti nello spessore di 60 mm in accordo con quanto richiesto dalla Soprintendenza. Dopo

aver montato gronde, converse e pluviali in rame, sono stati ancorati ai listelli di ISOTEC i coppi a canale addentellati preformati e, successivamente, sono stati rimessi in opera i coppi di manto recuperati dallo smontaggio e ancorati tra loro con ganci in rame. Tutte le testate dei muri e le cornici del sottogronda sono state restaurate conservando gli intonaci esistenti e in parte integrandoli.

La posa in opera del pannello Isotec.

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NEWS

TRADIZIONI LOCALI E SOLUZIONI INNOVATIVE Aldes è stata scelta per la fornitura di un sistema di ventilazione meccanica controllata igroregolabile Bahia Compact, nell’ambito di un ambizioso progetto di recupero edilizio, di Borgo Mulino all’Uso “Le case dell’Orto”, a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. L’opera, ideata dal progettista e direttore dei lavori, arch. Paganelli Guerrino della società Archema S.r.l. e, realizzata dall’Impresa edile Santarcangelo Costruzioni Scarl, prevede la riqualificazione di un insediamento residenziale ed il recupero della volumetria esistente, incrementandola del 20%. Leit motiv dell’intervento, è la realizzazione di quattro palazzine, secondo i più elevati standard di efficienza energetica ed isolamento acustico. La Tecnostudio di Rimini, a cui è stata affidata la progettazione degli impianti tecnologici, si è rivolta ad Aldes, in quanto vanta un’esperienza consolidata nel settore della ventilazione meccanica controllata. Il sistema Bahia Compact micro-watt permette di adeguare, in maniera automatica, la quantità di ricambio d’aria, in funzione al fabbisogno effettivo di ciascun locale, evitando così sprechi di calore e garantendo, allo stesso tempo, un elevato comfort indoor ed un risparmio energetico fino al 40%, in ottemperanza alla norma UNI TS 11300-1. Questo è possibile grazie all’azione di un motoventilatore elettronico a basso consumo (micro-watt) che modifica il numero di giri e che rileva le variazioni di pressione in continuità. Inoltre, il sistema automatico meccanico di chiusura ed apertura delle bocchette igroregolabili, sia per quelle di ingresso che per quelle di estrazione, regola in modo intelligente le portate di aria in entrata e in uscita, in base

all’umidità relativa, al tasso d’inquinamento ed al livello di occupazione dei locali. Le ridotte dimensioni, meno di 19 cm di altezza e la predisposizione di 4 attacchi Ø 80 mm, 1 Ø 125 mm e 1 di espulsione Ø 125 mm, rendono l’installazione estramente agevole, integrandosi perfettamente con qualsiasi configurazione della rete di tubazioni aerauliche previste nell’appartamento. I collegamenti, dal motoventilatore alle bocchette di estrazione ed al canale di espulsione, sono stati effettuati con

condotti flessibili fonoassorbenti, per limitare l’eventuale propagazione del rumore. I locali come lavanderie e cucine, non confinanti con il disimpegno della zona notte, sono state raggiunte utilizzando condotti ovali rigidi della serie Minigaine 40x100 mm, installati in traccia lungo le pareti di tamponamento interne, con il lato da 40 mm parallelo al pavimento. Inoltre, al fine di assicurare uno smaltimento rapido, Aldes ha fornito bocchette di estrazione a doppia portata, Bahia C, autotemporizzata a 25 minuti per i bagni e bocchette di estrazione igroregolabili a singola portata, Bahia BH, per le cucine. Infine, anche l’immagine architettonica degli edifici è stata volutamente differenziata, al fine di renderla più essenziale e moderna, ma nel pieno rispetto delle peculiarità e delle tradizioni locali. Pergolati in legno, copertura in coppi di cotto rosato, mattoni faccia a vista, che spezzano l’uniformità del complesso, conferendo alla struttura un aspetto rustico ma raffinato, in perfetta armonia con l’ambiente circostante.

IMMERGAS SI ESPANDE IN AUSTRALIA Immergas entra da protagonista nel mercato Asia Pacifico e stringe un accordo commerciale con l’australiana Hunt Heating per sviluppare le vendite di caldaie a gas partendo dallo stato di Victoria. “Siamo orgogliosi di portare in Australia il marchio Immergas – spiega Paul Linley General Manager Hunt Heating – e vediamo per le linee di prodotto studiate per il mercato australiano buone opportunità grazie alle caratteristiche tecniche innovative e al rapporto qualità-prezzo”. “Il legame commerciale in esclusiva con Hunt Heating – commenta Andrea Benassi, direzione International Business Development Immergas - nasce da un’attenta analisi del mercato Asia Pacifico avviata nel 2011 che offre a Immergas nuovi punti di approdo. L’obiettivo si attesta a 4mila caldaie vendute l’anno con un piano di sviluppo su base pluriennale (fino al 2017) che si estenderà anche alla Nuova Zelanda”. “Immergas è strutturata sui mercati esteri fin dal 1991 - spiega Alfredo Amadei, vice presidente Im-

mergas - le filiali sono a oggi 9. La rete che ora tocca 30 paesi crescerà ancora e nel 2013 prevediamo un forte impulso nelle vendite in Australia”. Hunt Heating quindi è il nuovo importatore per l’Australia di Immergas e stando ai primi test di vendita l’accoglienza dei prodotti “Made in Brescello” è positiva. I primi modelli studiati e prodotti espressamente dal team Ricerca & Sviluppo di Immergas per il mercato australiano sono le caldaie a gas Immergas HE 30 System External X e la SE 32 System External X, entrambe caratterizzate da un innovativo contenitore in acciaio che consente il montaggio in ambiente esterno con la massima sicurezza come è richiesto nelle abitazioni australiane, ma in breve tempo la gamma Immergas Australia arriverà a 5 modelli grazie all’introduzione delle nuove HE 30 Combi Internal, HE 30 System Internal X e della SE 32 System Internal X. Tutte le caldaie Immergas hanno ottenuto le certificazioni tecniche necessarie sul mercato australiano. Alfredo Amadei, vice presidente Immergas

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IL SENSORE 3D DI MITSUBISHI

FIV, IN TUTTA SICUREZZA

Kirigamine (serie MSZ_FH) è il nuovo climatizzatore high-end di Mitsubishi Electric, equipaggiato dell’esclusivo sensore “3D I-See Sensor”. Dotato di 8 sensori ad infrarossi ha un triplice scopo: • misura con estrema precisione la temperatura ambiente permettendo di ottenere una temperatura omogenea nel locale • rileva la posizione delle persone nel locale e di conseguenza è possibile scegliere se direzionare il flusso d’aria verso di esse o evitare che ciò avvenga. • registra l’assenza di persone ed in automatico si posiziona in modalità Energy saving Inoltre, la massima purezza dell’aria è un must per Kirigamine che grazie alla tecnologia di filtrazione attiva Plasma Quad rimuove con efficacia batteri, virus, polveri e allergeni. Aria sana e piacevole come una leggera brezza naturale, Kirigamine è infatti in grado di riprodurre questo tipo di ventilazione grazie alla sua tecnologia che controlla il flusso d’aria in uscita, rendendolo simile a quello naturale e regalando sensazioni di puro benessere. Il nuovo climatizzatore Mitsubishi Electric garantisce elevate performance e massimo risparmio energetico, risultando in classe A+++ sia in riscaldamento che in raffrescamento. E’ disponibile in versione monosplit e multisplit.

FIV propone le nuove valvole a sfera per gas con serratura di sicurezza, conformi alla norma UNI EN 331. Oltre alla versione a chiave singola, le valvole a sfera per gas di FIV con attacco femmina – femmina a farfalla, sono disponibili anche nella versione con doppia serratura di sicurezza e differenti cifrature. La prima serratura rimane ad uso esclusivo dell’utilizzatore, mentre la seconda, posta sotto il controllo dell’amministratore, assolve la funzione di antimorosità e blocco alle fuoriuscite di gas in fase di collaudo dell’impianto o in occasione di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Quest’ultima versione, dunque, risulta essere ancora più sicura poiché l’erogazione del gas potrà avvenire esclusivamente con l’apertura di entrambe le serrature (gestione “condivisa e supervisionata” dell’apparato da parte dei due responsabili, che interverranno solo con il reciproco ed esplicito consenso), impedendo così ogni uso arbitrario o improprio dell’impianto ed anche involontarie e pericolose fughe di gas. In caso di emergenza, comunque, sarà agevole chiudere il flusso del gas senza l’utilizzo delle chiavi, grazie alla particolare attenzione adottata in fase di progettazione. Le valvole per gas FIV con serratura singola o doppia, sono disponibili in una gamma completa di modelli e misure, per soddisfare le più diverse esigenze impiantistiche. A questo si associa l’eccellenza di ogni componente, sottoposto a rigidi controlli e test di efficienza, per garantire sempre prestazioni ottimali e durata nel tempo nel più assoluto rispetto delle normative vigenti in termini di sicurezza.

L’ECODESIGN DI TOSHIBA

tutti i requisiti stabiliti sia per il Lot 10 che per il Lot 11 laddove necessario. L’utente può selezionare un prodotto Toshiba e verificarne i requisiti generali, identificando quelli obbligatori inseriti nella nuova etichettatura che riporta sia l’efficienza stagionale in raffrescamento (SEER) che quella in riscaldamento (SCOP) e il livello di potenza sonora sia per l’unità interna che quella esterna. Oltre a consultare l’etichetta energetica riguardante il singolo prodotto, l’utente può verificare sia i dati tecnici del Sistema installato che il rispetto dei requisiti minimi che la legge impone; come ad esempio nei sistemi Multisplit dove le combinazioni tra un macchina esterna quelle interne sono davvero moltissime non solo per i diversi modelli, ma sopratutto per potenze. A garanzia di una totale trasparenza questo utile strumento è consultabile da tutti : sia gli installatori che i clienti finali potranno sempre verificare l’effettiva certificazione dei prodotti Toshiba. Nel nuovo sito Toshiba Eco Design è possibile trovare le informazioni su come leggere le etichette dei prodotti e quali aspetti è importante verificare. Nella sezione ‘’Direttiva’’ viene riportato e spiegato in modo chiaro e sintetico tutto quello che è importate conoscere in merito alla direttiva EcoDesign.

Nel sito www.toshibaclima.it è stata creata la nuova sezione Toshiba Eco Design, dove sono disponibili le informazioni e la documentazione richiesta dalle nuove Direttive europee in merito all’etichettatura energetica dei prodotti venduti dal 1°gennaio 2013. Lo scopo della nuova Direttiva Europea Eco Design è integrare gli aspetti ambientali nella progettazione di prodotto al fine di migliorare le prestazioni ambientali nell’intero ciclo di vita dei prodotti interessati dal nuovo regolamento. I condizionatori fanno parte della categoria ERP (Energy Related Products) ovvero prodotti che consumano energia, e che hanno quindi un impatto sui consumi energetici durante il loro utilizzo. La Direttiva fissa nuove regole in merito alle specifiche e ai metodi di misurazione dell’efficienza energetica di questi prodotti. Tali informazioni saranno rese ben visibili nella nuova etichetta di efficienza energetica. La nuova legislazione è effettiva da gennaio 2013 e da tale data i prodotti Toshiba sono conformi a

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, LO/MI Quarterly - no. 8/11 April/May/June/July - 2011 - Trimestrale - n. 8/11 aprile/maggio/giugno/luglio - 2011

I SISTEMI…E IL MERCATO

LA DOMOTICA È...DI CASA

VA DI MODA LA SOSTENIBILITÀ

FRA ARCHISTAR E ARCHITETTURA

CHIAVI IN MANO E BOLLETTA LEGGERA Poste Italiane S.p.a. Sped. in Abb. Postale 70% DCB Milano Quarterly - no. 9/11 September/October/November/December - 2011 Trimestrale - n. 9/11 settembre/ottobre/novembre/dicembre - 2011

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

RISPARMIO ENERGETICO, SI PUÃ’

LE NUOVE ARCHITETTURE

ECO E ANCORA ECO

IMPIANTI... DI LUSSO DAL FUTURO ALLA REALTÀ

AZIENDE E INNOVAZIONE

ENGLISH TEXT ISSN 2037•3848 – A 14,55 – GR 13,50 – P 11,80 – E 12,95 – GB BP.12,50– NL 16,00 – Italy only 7,00 – B 13 – P.Cont. 11,80

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 12/12 October/November/December - 2012 Trimestrale - n. 12/12 ottobre/novembre/dicembre - 2012

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IL MERCATO SOFFRE, MA RESISTE

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Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 13/13 - 2013 January/ February/March/April Trimestrale - n. 13/13 gennaio/febraio/marzo/aprile - 2013

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LE CASE? SOSTENIBILI E SOTTOTERRA

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ALLA CONQUISTA DELLA CLASSE A

ARTE ‘GREEN’ ALL’ARIA APERTA

ISSN 2037•3848 – A 14,55 – GR 13,50 – P 11,80 – E 12,95 – GB BP.12,50– NL 16,00 – Italy only 7,00 – B 13 – P.Cont. 11,80

EFFICIENZA E FUNZIONALITÀ

LA SOSTENIBILITÀ DEL FUTURO LE SFIDE TECNOLOGICHE

Poste Italiane S.p.a. - Sped. in Abb. Postale 70% - DCB Milano Quarterly - no. 6/10 - October/November/December 2010 / Trimestrale - n .6/10 - ottobre/novembre/dicembre 2010

RISPARMIO ENERGETICO, ARTE E DESIGN

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Quarterly - no. 10/12 September/October/November/December - 2011 Trimestrale - n. 10/12 settembre/ottobre/novembre/dicembre - 2011

ABITARE SMART È TRENDY

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p p Quarterly - no. 10/12 January/ February/ March - 2012 Trimestrale - n. 10/12 gennaio/febbraio/marzo - 2012

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EDILIZIA IN FIERA GREEN PROJECT

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IL VERTICALE SOSTENIBILE

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ISSN 2037•3848 – A 14,55 – GR 13,50 – P 11,80 – E 12,95 – GB BP.12,50– NL 16,00 – Italy only 7,00 – B 13 – P.Cont. 11,80

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

MADE e RE-BUILD, PER L’ARCHITETTURA SOSTENIBILE

LE COSTRUZIONI DEL FUTURO,OGGI

IMPIANTI ELETTRICI? VOGLIAMO LA MANUTENZIONE

ECO-NEWS

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

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TURISMO CONSAPEVOLE

IMPIANTISTICA SEGNALI POSITIVI

ECO HOTEL ED ECO AZIENDE

TENDENZA VETRO

BUILDING AUTOMATION

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER IL COMFORT AMBIENTALE

LA DOMOTICA È SEMPRE PIÙ DI CASA

GRANDI OPERE, IMPIANTI D’AVANGUARDIA

VISIONI DAL FUTURO IL SOLARE, DA TENDENZA A REALTÀ

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MODULO DI ABBONAMENTO ITALIA: Riviste e uscite/anno

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ISOTEC: IL SISTEMA PER LA COIBENTAZIONE TOTALE DELL’EDIFICIO E LA MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA. *405&$ GJOBMNFOUF VO TJTUFNB QFS MµJTPMBNFOUP DPNQMFUP EFMMµFEJGJDJP %FDMJOBUP OFMMB WFSTJPOF *405&$ TUBOEBSE P 9- QFS MµJTPMBNFOUP TPUUPUFHPMB F *TPUFD 1BSFUF TQFDJGJDP QFS GBDDJBUF WFOUJMBUF JM 4JTUFNB BTTJDVSB FMFWBUJ SFOEJNFOUJ EJ JTP MBNFOUP UFSNJDP F HSB[JF BMMB WFOUJMB[JPOF DPOUSJCVJTDF B DSFBSF VO BNCJFOUF QJ} TB MVCSF F DPOGPSUFWPMF JO UVUUF MF TUBHJPOJ EFM MµBOOP *O JOWFSOP JM 4JTUFNB *TPUFD MJNJUB ESBTUJDB NFOUF MB EJTQFSTJPOF EFM DBMPSF JO FTUB UF DPOUJFOF JOWFDF MµJOOBM[BNFOUP EFMMB UFNQFSBUVSB DPOTFOUFOEP MB WFOUJMB[JPOF TPUUP MµJOWPMVDSP FTUFSOP TPHHFUUP B TVSSJ TDBMEBNFOUP

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