D E S I G N D I F F U S I O N N E W S INTERNATIONAL MAGAZINE GLOBAL DESIGN AND STRATEGIES
supplemento a ddn 170 - € 10.00 “Italy only”
REALLY MADE IN ITALY
MASSIMO GRASSI PIERO LISSONI BY MATTEOGRASSI
ddn
EDITORIAL
REALLY.IT In questo numero di ddn/speciale Shanghai abbiamo cercato di analizzare in profondità le qualità e le caratteristiche che fanno del Made in Italy un prodotto inequivocabilmente italiano: in altre parole really.it. L'indagine nasce dall'esigenza che il nostro design venga conosciuto ed apprezzato e quindi venduto all'estero non solo per la creatività, ma anche e soprattutto per la valenza e la credibilità di tutta la filiera, dal progetto al prodotto alla distribuzione. La prima conferma arriva dalla positiva intervista rilasciata da Massimo Grassi, titolare della Matteograssi, che, forte della propria esperienza in Cina, ci consegna una visione concreta e ottimista del possibile sviluppo del nostro mercato, a patto di mantenere così alto lo standard qualitativo da renderne impossibili imitazioni e copie. Le opinioni e i pareri di Rosario Messina - presidente FederlegnoArredo e presidente Flou - e Nino Anzani - presidente Assarredo e amministratore delegato del gruppo Poliform - chiariscono le modalità fondamentali e i relativi limiti dei rapporti commerciali tra i due Paesi da un punto di vista strategico e istituzionale. La parola viene quindi data ad alcuni importanti esponenti italiani, che dall'arte allo sport, dall'auto alla moda raccontano il proprio gesto creativo, ‘allegandone’ la spiegazione che ne garantisce la credenziale di italianità. Un'ampia carrellata di arredi, oggetti, auto, abiti, accessori, cibi, tutti ideati e realizzati in Italia, mostrano visivamente prestigio e bellezza del Made in Italy. Buona lettura In this issue of ddn/special on Shanghai, we tried to go into the characteristics and pluses that allow Italian design to translate into unambiguously Italian-made products: in other words, really.it. The survey is the result of the need for Italian design to be renowned and appreciated – and thus sold abroad –, not only for creativity, but also, and above all, for the importance and credibility of the entire sector, from design to the product and distribution. The first acknowledgement came from the interview given by Massimo Grassi (owner of Matteograssi), who relied on his experience in China to provide a positive, optimistic view of the possible developments of the Italian market, provided that the quality standard is kept so high as to make any imitations and copies impossible. The opinions expressed by Rosario Messina – Chairman of both Federlegno-Arredo and Flou – and Nino Anzani – Chairman of Assarredo and CEO of Poliform – clarify both the key points and the limits of the business relations between the two countries, strategically as institutionally. Hence a few major Italian representatives – from art to sports, from the car industry to fashion – told about their own creativity, “attaching” explanations to support the authenticity of the Italian character. A large selection of furnishings, objects, cars, clothes, accessories and food – all devised and made in Italy – visually show the prestige and beauty of Italian design. Enjoy your reading
3
There is light on Earth.
Genesy, design Zaha Hadid. Artemide accende una luce per Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991. Anni e anni trascorsi nel buio dell’oppressione in Birmania, una vita vissuta nella luce della non-violenza. Compenso devoluto al Governo Birmano in esilio. www.artemide.com Numero Verde 800.834.093
ddn
CONTENTS DDN Design Diffusion News Direttore editoriale/Managing Editor Carlo Ludovico Russo Direttore responsabile/Editor Rosa Maria Rinaldi Progetto grafico e consulenza artistica Graphic layout & art consultant Franco Mirenzi Realizzazione grafica
Graphic designer
Antonietta Scuotri
Editoriale Showroom
Coordinamento redazionale Editorial coordination
International strategies and markets
Redazione/Editorial office Laura Galimberti
Architettura e design in USA
Manuela Di Mari
Ufficio traffico/Traffic department Daniela D’Avanzo
Strategie e mercati internazionali
Hanno collaborato a questo numero:
Luciana Cuomo (inviato speciale)
Barbara Tommasini, Michele Weiss
Architecture and Design in the USA Oskar Landi (New York) Bradley Wheeler (Los Angeles)
DDN Prodotto Manuela Di Mari
Progetto cover/Interview Laura Galimberti
Report Giovanna Davos Monica Pietrasanta
Traduzione/Translation ITS, Monza Paolo Ferrari, Lidia Casti
5 Really.it
Rosa Maria Rinaldi
12 Poliform a Shanghai
Barbara Tommasini
14 Formitalia a Pechino
Barbara Tommasini
16 Rosario Messina/President of FederlegnoArredo
Luciana Cuomo
22 Giovanni Anzani/President of Assarredo
Luciana Cuomo
Exhibition
26 ‘Timeless’ by Tim Yip
Michele Weiss
Company
28 Massimo Grassi for MATTEOGRASSI
Laura Galimberti
Really.it
38 Design/Piero Lissoni
Michele Weiss
42 Car design/Gruppo Pininfarina
Michele Weiss
46 Fashion/Santo Versace
Michele Weiss
49 Italian football/Marco Amelia
Michele Weiss
50 Art/Arnaldo Pomodoro
Michele Weiss
54 Food/illycaffè
Michele Weiss
56 Italian made excellence
Barbara Tommasini
66 Furniture
Barbara Tommasini
Strategies
Products
Copertina
The following contributed to this issue:
D E S I G N D I F F U S I O N N E W S INTERNATIONAL MAGAZINE GLOBAL DESIGN AND STRATEGIES
Seated on the sofa Kelly, manufactured by MATTEOGRASSI Piero Lissoni (designer of the sofa) and, standing, Massimo Grassi (owner) Photo by Laura Rizzi
supplemento a ddn 170
REALLY MADE IN ITALY
Design Diffusion Edizioni srl Redazioni/Editorial Offices Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/55.16.109 Fax 02/599.024.31 Internet: www.designdiffusion.com E-mail: ddn@designdiffusion.com PUBBLICITÀ/ADVERTISING DDA Design Diffusion Advertising srl Pubblicità di settore
Advertising related to design
Via Lucano 3, 20135 Milano Tel. 02/5453009 – Fax 02/54.56.803 Amministrazione/Administration Paolo Russo Ufficio abbonamenti Numero Verde 800/31.82.16 Tel. 02/55.16.109 - Fax 02/54.50120
MASSIMO GRASSI PIERO LISSONI BY MATTEOGRASSI
Editorial Office, Chicago
Judith Jacobs P.O. Box 3342 Merchandise Mart 60654, 0342 Chicago IL - USA Tel. 001/3128361005 Fax 3128361006
Editorial Office, Osaka
Intermedia TS Bldg. 3-1-2 Tenma Kita-ku Osaka, Japan Tel. 00816/3571525 Fax 3571529 Mensile/Monthly magazine supplemento a ddn 170
Stampa/Printer Color Art Via Industriale 24/26 25050 Rodengo Saiano (BS) Tel. 030/6810155 Fotolito Bitgraph Via Vittorio Veneto 8 20060 Cassina de’ Pecchi (MI), tel. 02/92278515/6/7 Spedizione in abbonamento postale 45% - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano Reg. Tribunale Milano n./Milan Court Reg.No. 278 del 7 Aprile 1990
Printed in Italy
ISSN 1120•9720 Distribuzione all’estero
Sole agent for distribution Abroad
A.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione spa - via Manzoni 12, 20089 Rozzano (Mi) tel. 02/5753911 fax 02/57512606 e-mail info@aie-mag.com www.aie-mag.com DISTRIBUZIONE ME.PE Distribuzione in libreria
Bookshop distribution
Joo Distribuzione via F. Argelati 35, 20143 Milano
È vietata la riproduzione anche parziale
All rights reserved
Testi, disegni e materiale fotografico non si restituiscono Texts, drawings and photographs will not be returned ddn Prodotto, ddn Report, Showroom e Dall’azienda sono servizi publiredazionali
ddn Product, ddn Report, Showroom and Dall’Azienda are all editorial advertising
Associato all'Unione Italiana Stampa Tecnica
Design Diffusion Edizioni edita le testate / Includes also heads: DDN Design Diffusion News OFARCH – Ofx System – Casa D – Decor Living – DDN Edizione Russa – Activa – Design Management – DDB – Design Diffusion Bagno – DHD – Hotel Design Diffusion – Must – Segnali di stile – Blu & Rosso – DDN Cucine International – D*Lux – DDN Yacht – Car Design – Moto Design – T Design – Immagini Foto Pratica – DDN Köln Design – DDN New York Design – 1 numero DDN Mosca Design – DDN Valencia Design – DDN Milano Design – DDN Londra Design – DDN Dubai Design –
5
ISSN 1120•9720 - Mensile -TAXE PERCUE (TASSA RISCOSSA). UFFICIO CMP/2 ROSERIO - MILANO. Spedizione in abbonamento postale - 45% - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano DISTRIBUZIONE ME.PE
€ 8.00 “Italy only” - F € 14,50 - D € 18,00 - GR € 14,30 P cont. € 15,20 - E € 12,80 - GB GBP. 11,50 - N NKR. 172,00 .S SKR. 170,00 - CH SFR. 23,00 - P € 13 - NL € 19,00.
D E S I G N D I F F U S I O N N E W S INTERNATIONAL MAGAZINE GLOBAL DESIGN AND STRATEGIES
169
DESIGN 2010 AROUND MILAN ECOPROGETTO KITCHEN&BATH CARLO GIORGETTI MASSIMO SCOLARI PER GIORGETTI
DESIGN DIFFUSION EDIZIONI s.r.l. Via Lucano, 3 20135 Milano
Numero Verde 800-318216 Tel. 02-5516109 Fax 02-5450120 e-mail: abbonamenti@designdiffusion.com http://www.designdiffusion.com
SHOWROOM
ddn
POLIFORM A SHANGHAI
Lo Shanghai Hongqiao International Furniture Showroom si trova in Shanguan lu 75, al quarto piano del palazzo Jisheng Weibang, nel centro dell’area espositiva internazionale di Hongqiao. Si tratta di un’area strategica, crocevia di affari, in cui sorgono centri commerciali, aree espositive internazionali e una zona commerciale di 33.000 mq che riunisce un centinaio di marchi rinomati: dagli accessori alle stoffe, alle opere d’arte, ai mobili per la casa e l’ufficio. Grazie alla presenza di numerosi marchi internazionali, Shanghai spicca sui mercati dell’arredamento, comprendendo non solo il cuore del-
12
la città, ma anche le province del Jiangsu e dello Zhejiang. Con i suoi 600 mq di superficie, lo Shanghai Hongqiao International Furniture Showroom espone una vasta gamma di prodotti Poliform tra cui letti, armadi, imbottiti e tavolini. Oltre alla fornitura di arredi per zona giorno, zona notte, mobili e accessori per ufficio che rispondono alle svariate esigenze della clientela, lo showroom mette a disposizione del cliente uno specialista di stile, il cui compito è quello di aiutare il consumatore a scegliere la giusta combinazione di mobili. Barbara Tommasini
POLIFORM IN SHANGHAI The Shanghai Hongqiao International Furniture Showroom is located in Shanguan lu 75, on the fourth floor of the Jisheng Weibang building, in the middle of the international exhibition area in Hongqiao. A strategic business venue, it accommodates shopping centres, international exhibition areas and a sales area of 33,000 square metres, where about a hundred well-known brands of such items as accessories, fabrics, works of art, home and office furniture are to be found. The numerous international brands available set Shanghai apart from the other furniture markets, involving the heart of the city as well as the Jiangsu and Zhejiang provinces. With an area of 600 square metres, the Shanghai Hongqiao International Furniture Showroom displays a wide range of Poliform products, such as beds, wardrobes, upholstered furniture and coffee tables. As well as supplying furniture for the living area, the sleeping area and offices designed to satisfy a variety of requiremen ts, the showroom makes a style specialist available to customers, to help consumers choose the furniture arrangements that suit them best.
SHOWROOM
ddn
14
PECHINO: LA SCALATA DI FORMITALIA Formitalia Luxury Group nasce da una trasformazione all’interno di Formitalia - azienda con grande esperienza nella lavorazione del legno – e diventa promotore di un vero e proprio stile di vita per ville, hotel e super-yacht. La prima collezione di design, FORMITALIA Boutique Collection si distingue per le stampe e i dettagli che richiamano il mondo dell’ippica, come i tipici ritratti di cavalli arabi su pura seta di Como, e per l’elegante lavorazione di metallo e cuoio ad opera di artigiani fiorentini. Il gruppo, che distribuisce i propri prodotti in oltre 50 paesi, è oggi composto dai marchi: Tonino Lamborghini Casa, Miami Swing by Renzo Arbore, Mirabili Arte d’Abitare e Didi Collection. Lo Showroom Formitalia – Tonino Lamborghini Casa, si trova presso il Centro commerciale Easy Home di Pechino. È stato aperto con la colla-
borazione del Gruppo Classic Furniture, partner che è stato il primo importatore cinese di mobili europei di lusso. Gruppo Classic Furniture con oltre 600 dipendenti e 73 punti vendita è diventato oggi un autorevole punto di riferimento per l’industria del mobile in tutta la regione del Pacifico asiatico. Barbara Tommasini
BEIJING: FORMITALIA’S RISE Formitalia Luxury Group, which is the result of a process of transformation inside Formitalia – a company with a remarkable woodworking tradition – promotes a real lifestyle for villas, hotels and super-yachts. The first designer collection, FORMITALIA Boutique Collection, stands out for the prints and details reminiscent of the horse-racing world, like the
signature portraits of Arabian horses on pure Como silk and the exquisite workmanship on metal and leather by Florentine craftsmen. The Group, which distributes its products in over 50 countries, currently comprises the following brands: Tonino Lamborghini Casa, Miami Swing by Renzo Arbore, Mirabili Arte d’Abitare and Didi Collection.The Formitalia – Tonino Lamborghini Casa showroom has been opened in the Easy Home shopping mall, Beijing, in partnership with Classic Furniture Group, the first Chinese importer of European luxury furniture. With over 600 employees and 73 sales points, Classic Furniture has developed into a major benchmark for the furniture industry across Pacific Asia.
Rosario Messina, presidente FederlegnoArredo e presidente Flou.
Rosario Messina, president of Federlegno Arredo and president of Flou.
16
18
99 MODI PER DIRE ITALIA/ROSARIO MESSINA 99 WAYS TO SAY ITALY
La mostra ‘Timeless Time’ è il fulcro dell’evento italiano organizzato da FederlegnoArredo - la federazione che rappresenta l’intera filiera italiana del legno e dell’arredamento - a Shanghai Expo. E i 99 oggetti di design di arredo, scelti per comunicare al mercato orientale i valori dell’italianità, sono il cuore dell’installazione. a cura di Luciana Cuomo Può tracciare il profilo della operazione Shanghai Expo 2010 organizzata da FederlegnoArredo? In occasione dell’Expo Shanghai 2010 abbiamo organizzato alcune iniziative mirate a promuovere il sistema del design italiano. Non si tratta di iniziative isolate e unicamente legate all’Expo, ma, al contrario, di operazioni che si inseriscono nello sviluppo di un percorso intrapreso dalla Federazione già da alcuni anni per entrare in contatto con il mercato cinese. Stiamo infatti mettendo in campo molte delle nostre risorse per sviluppare strategie rivolte a presidiare un mercato fondamentale per la crescita del sistema e a creare, ad esempio, le premesse per lo sviluppo del business nell’ambito del contract. Per questo la missione di FederlegnoArredo in Cina è articolata e segue due filoni fondamentali. Da un lato, abbiamo organizzato incontri con importanti contractor in occasione di Furniture China; dall’altro, abbiamo pensato ad un’operazione di immagine per comunicare, innanzitutto, il concetto dell’abitare Italian Style a operatori e a un pubblico che provengono da una cultura tanto diversa dalla nostra. Mi riferisco all’installazione artistica multimediale ‘Timeless Time’, fulcro dell’operazione promozionale della Federazione, realizzata in collaborazione con ICE e con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico. L’evento si avvale della prestigiosa collaborazione di Tim Yip, art director, scenografo e costumista vincitore del Premio Oscar e del BAFTA per le scenografie del film ‘La Tigre e il Dragone’, al quale è stato affidato il progetto artistico. Per questo evento, prodotto da Change Performing Arts e aperto agli operatori del settore, ad architetti e designer, ma anche al grande pubblico, abbiamo scelto una location prestigiosa: il Three on the Bund di Shanghai. Quali obiettivi si propone? Comunicare l’italianità, l’eccellenza, la specificità, la bellezza del prodotto realmente italiano? Si, infatti, comunicare l’eccellenza, il senso del bello, le caratteristiche fondanti del nostro settore sono gli obiettivi che ci siamo posti con questa iniziativa. Possiamo dire che lo scopo finale è quello di far percepire appieno i plusvalori sottesi all’italianità e ben rappresentati dal nostro settore. Farli conoscere significa, naturalmente, anche aprire degli spazi sul mercato cinese attraverso una vetrina dal respiro mondiale. Farlo, attraverso una mostra importante, significa anche dimostrare che la creatività Made in Italy è innanzitutto cultura, una cultura che crediamo abbia apportato e apporti un contributo significativo per tutti coloro che l’avvicinano, visitando la mostra o facendo entrare nella propria casa un oggetto prodotto dalle nostre imprese. Come pensate di raggiungerli? Abbiamo pensato, con i curatori, che il miglior veicolo per la comunicazione fossero proprio i prodotti stessi. Quindi il cuore della mostra sono 99 oggetti
di design di arredamento e illuminazione, prodotti da aziende già operanti in Cina o che intendono avvicinarsi al mercato orientale, e alcuni pezzi classici senza tempo del Made in Italy. Da qui infatti il titolo della mostra, ‘Timeless Time’, che vuole enfatizzare la caratteristica che accomuna tutti gli oggetti esposti, ovvero il profondo radicamento nella tradizione di oggetti realizzati per conservare un valore significativo nel tempo. Ma ‘Timeless Time’ è anche un omaggio alla cultura cinese, poiché si rifà a un concetto rappresentato nella cultura orientale dal numero 9, considerato di buon auspicio e pronunciato come l’avverbio che indica appunto un oggetto o una situazione senza tempo, destinata a durare nel tempo. Il numero 9, oltre che nel numero di oggetti di design inseriti all’interno dell’installazione, 99 appunto, ritorna anche come data di apertura della mostra: 9/9. È in questo modo che la mostra crea anche un dialogo tra l’eccellenza senza tempo del design Made in Italy e le credenze tradizionali cinesi, frutto di una cultura millenaria. E quale modo migliore di intavolare un dialogo, per creare un vero rapporto di scambio? Come pensate di comunicare valori e concetti di italianità al pubblico cinese? La scelta di affidare il ruolo di ideatore e direttore dell’evento a Tim Yip non è casuale. Oltre ovviamente al valore indiscusso dei lavori di Tim Yip, è stato importante per noi scegliere un artista orientale, al fine di rendere più semplice la comunicazione con il pubblico cinese: attraverso un linguaggio più vicino alla sua sensibilità e una lettura del percorso e dei contenuti dell’esposizione mediata da uno sguardo capace di restituire, in modo originale e comprensibile, il fenomeno del Made in Italy. Con questa mostra abbiamo voluto costruire un ponte tra due paesi e due culture. Aspirare a incontrare nuovi mercati fa parte della nostra indole di imprenditori e della mission di FederlegnoArredo. È quindi per noi naturale voler avvicinare nuove mete strategiche, fra le quali è certamente inclusa la Cina. La mostra ‘Timeless Time’ è un modello di comunicazione di prodotto e dei concetti legati all’abitare italiano. Come è avvenuta la scelta dei 99 oggetti in mostra? Gli oggetti in mostra sono stati tutti selezionati da Tim Yip. A lui, infatti, che ha realizzato il progetto artistico della mostra, è stato affidato il compito di individuare, nell’ambito della produzione dell’industria del design, quei prodotti che potessero trasferire nel modo più efficace i valori e i significati dell’arredo Made in Italy al pubblico cinese e internazionale in visita a Expo 2010. Come pensiamo di fare sistema in Cina? Direi che, come Federazione, facciamo sistema per definizione. Lo facciamo in Italia, su tutti i mercati internazionali, e, a maggior ragione, è per noi importante farlo nelle nuove mete ancora da conquistare. Come dicevo, la Cina è sicuramente fra queste. Per questo motivo, come ho già avuto modo di sottolineare, è già da tempo che abbiamo avviato un processo di avvicinamento a questo mercato. Nel 2004, infatti, abbiamo sottoscritto con la China National Furniture Association-CNFA un accordo quadro che è poi sfociato nella firma, nel 2007, del Codice di Condotta sottoscritto, oltre che da FederlegnoArredo e CNFA, anche da China Interior Decoration and Design Association-CIDA e da China Building Decoration Association-CBDA.
19
Oggi, dopo gli accordi con le Associazioni nostre omologhe, ci presentiamo con i nostri prodotti, con le nostre aziende, ognuna con le sue specificità, ma unite in un progetto comune che ci porterà a confrontarci con gli operatori cinesi negli incontri B to B organizzati nel contesto della missione a Shanghai, contemporaneamente allo svolgimento della mostra. E questo è un primo modo di fare sistema. Un altro modo è invece proprio ‘Timeless Time’: un unico importante evento di grande spessore culturale che comunica chi siamo, prima di che cosa vendiamo. La partecipazione delle aziende del settore? Come dicevo, in questa fase sarà duplice: attraverso i prodotti della mostra e durante gli incontri con gli operatori cinesi organizzati a margine. I protagonisti dell’operazione? Le nostra imprese, capitanate da FederlegnoArredo, l’Istituto per il Commercio con l’Estero, ICE, e il Ministero per lo Sviluppo Economico, da sempre al nostro fianco per l’attività di internazionalizzazione.
The exhibition Timeless Time is the heart of the Italian event organized by Federlegno-Arredo – the federation that represents the entire production chain of wood and furniture in Italy – at the Shanghai Expo. And the 99 design objects, chosen to communicate the values of Italianness to the Oriental market, are the heart of the installation.
Can you sketch a profile of the Shanghai Expo 2010 operation organized by FederlegnoArredo? For the Shanghai Expo 2010, we have organized several initiatives with the purpose of promoting the system of Italian design. These are not isolated initiatives created just for the Expo, on the contrary, these operations represent one aspect of the development of a process initiated several years ago by the Federation to come into contact with the Chinese market. In fact, we are committing many of our resources to developing strategies whose purpose is to preside over a market that is fundamental for the growth of the system and to create, for example, the premises for the development of business in the field of contract. For this reason the mission of FederlegnoArredo in China is wellarticulated, and moves in two fundamental directions. On the one hand, we have organized meetings with important contractors during Furniture China; on the other, we have conceived a public relations campaign to communicate, first of all, the concept of Italian-style living to professionals and an audience that comes from a culture that is so different from ours. I refer to the multimedia artistic installation “Timeless Time”, the core of the promotional operation that the Federazione has developed in collaboration with ICE and with the support of the Ministry for Economic Development. The event also relies on the prestigious collaboration of Tim Yip, art director, set and costume designer, winner of the Oscar and the BAFTA for the sets of the film “Crouching Tiger Hidden Dragon”, who will be responsible for the artistic project. For this event, produced by Change Performing Arts and open to professionals in the field, to architects and designers, but also to the general public, we have chosen a prestigious location: the Three on the Bund in Shanghai. What are its objectives? To communicate the Italianness, the excellence, the specificity, the beauty of a truly Italian product? Yes, it’s true, the objectives we hope to achieve with this initiative are to convey the excellence, the sense of beauty, and the founding characteristics of our industry. We might say that the final goal is to create a full perception of the added values that underlie Italianness, and are well represented by our industry. To spread them signifies, naturally, to open spaces on the Chinese market in an internationallevel showcase. To do so, with an important exhibition, also means to demonstrate that creativity Made-in-Italy is above all culture, a culture that we believe has brought or will bring a significant contribution to all those who approach it, by visiting the exhibition or by bringing an object produced by our companies into their own home. How do you expect to achieve them? We thought, with the curators, that the best vehicle for communication would be the products themselves. Therefore the heart of the exhibition are 99 design, furniture and lighting objects, produced by companies that already operate in China or intend to come into contact with the Oriental market, and some of the timeless classics of Made-in-Italy. Hence the title of the exhibition, “Timeless Time”, which seeks to
20
emphasize the characteric shared by all the objects on display, that is how profoundly rooted in tradition are the objects made to conserve a significant value over time. But “Timeless Time” is also a tribute to Chinese culture, because it refers to a concept represented in Oriental culture by the number 9, considered to bring good luck and pronounced as an adverb that indicates a timeless object or situation, destined to last over time. The number 9, featured in the number of design objects included in the installation, which are 99, also returns as the opening date of the exhibition: 9/9. This is how the exhibition creates a dialogue between the timeless excellence of design Made-inItaly and traditional Chinese beliefs, the result of a millenary culture. And what better way is there to initiate a dialogue, to create a real mutual relationship? How do you intend to communicate the values and concepts of Italianness to the Chinese public? The choice of commissioning Tim Yip to be the designer and director of the event is not coincidental. Apart from the evidently indubitable value of Tim Yip’s work, we considered it important to choose an Oriental artist, to make communication with the Chinese public more straightforward, by using a language that is closer to its sensibility and offering an understanding of the process and contents of the exhibition mediated by a vision that is capable of communicating the phenomenon of Made-in-Italy in an original and comprehensible form. In this exhibition we have sought to build a bridge between two countries and two cultures. To aspire to enter new markets is part of our attitude as entrepreneurs and the mission of FederlegnoArredo. We therefore find it natural to seek contact with new strategic objectives, one of which is certainly China.
Association-CIDA and by the China Building Decoration AssociationCBDA.Today, after the agreements with our counterpart Associations, we present ourselves with our products, with our companies, each with its own specificity, but united in a common project that will lead us to meet Chinese operators in B-to-B encounters organized in the context of the mission in Shanghai, during the exhibition. And this is one way to work as a system. Another way is “Timeless Time”: a single important event with great cultural value that communicates who we are, rather than what we sell. The participation of companies in the field? As I said, in this phase it will take two directions: with the products in the exhibition, and during the meetings with the Chinese operators organized in conjunction with it. The protagonists of the operation? Our manufacturers, led by FederlegnoArredo, the Institute for Foreign Trade-ICE, and the Ministry for Economic Development, which is always at our side in our international endeavours.
The exhibition Timeless Time is a model of communication for products and concepts related to Italian living. What was the selection process for the 99 objects in display? The objects on display were all selected by Tim Yip. Not only did he design the artistic project of the exhibition, but he was also entrusted with the task of choosing, among the products of the design industry, the pieces that would be most effective in conveying the values and meanings of furniture Made-in-Italy to the Chinese and interntional public visiting Expo 2010. How do we intend to work as a system in China? I would say, as the Federation, that we work as a system by definition. This is our approach in Italy and on all the international markets, and a fortiori, it is important for us to do this in new destinations to conquer. As I said, China is definitely one of them. For this reason, as I have already pointed out, we initiated a process years ago to enter this market. In 2004, we signed an agreement with the China National Furniture Association-CNFA that later led to the signature, in 2007, of the Code of Conduct underwritten not only by FederlegnoArredo and the CNFA, but also by the China Interior Decoration and Design
21
Giovanni Anzani, presidente Assarredo e amministratore delegato del gruppo Poliform.
Giovanni Anzani, president of Assarredo and CEO of the Poliform Group.
22
23
VALORI & OBIETTIVI/GIOVANNI ANZANI VALUES AND GOALS
“Per Assarredo – l’associazione di FederlegnoArredo che rappresenta il settore dell’industria del mobile e dell’arredamento - la missione, oltre ai contenuti culturali, ha un unico grande obiettivo condiviso con l’intera Federazione: far breccia su un mercato ad alto potenziale di sviluppo e presidiarlo al meglio. Sono stati organizzati incontri di affari con i più importanti contractor di quest’area, che, per le nostre imprese, si confermeranno come un’occasione per stringere intese proficue.” a cura di Luciana Cuomo
Quale messaggio e contenuti soprattutto vuole trasmettere la mostra istituzionale ‘Timeless Time’? Credo che questa mostra rappresenti una sorta di nostro ‘passaporto’ con il quale ci presentiamo ai consumatori e agli operatori del settore cinesi. Solo che, a differenza del passaporto, più che i meri dati che riguardano il nostro settore - comunque eccezionali per volumi prodotti ed esportati, in relazione alla qualità e alla dimensione della nostra industria - ‘Timeless Time’ è un racconto dei valori e della cultura che le appartengono e che l’hanno resa quella che è. Si tratta di un racconto corale, perché è fatto attraverso 99 prodotti, condotto da un narratore d’eccezione qual è il premio Oscar Tim Yip, che, in questo caso, è anche un vero e proprio interprete. Che vuol dire comunicare ‘l’italianità’ del settore arredo? Trasmettere la specificità italiana, il prodotto italiano nella sua bellezza, complessità e completezza? Le imprese dell’arredamento italiano comunicano la loro ‘italianità’ tutti i giorni, in tutti i loro progetti e prodotti. È con estrema concretezza che trasferiamo le specificità italiane, che appartengono a noi e al patrimonio aziendale, negli oggetti, attraverso i quali comunichiamo bellezza, complessità, completezza. Quali iniziative si prevedono a completamento del progetto? La mostra, come dicevamo, è un’operazione di immagine di grande spessore culturale. La missione ha però anche un risvolto di impronta più fortemente caratterizzata dal business. Sono infatti stati organizzati incontri di affari che ci permetteranno di relazionarci direttamente con i più importanti contractor di quest’area che, vorrei ricordarlo, offre una possibilità di sviluppo degli affari fra le più interessanti al mondo. I meeting si tengono in occasione della manifestazione fieristica Furniture China che si svolge dal 7 al 10 settembre e sono certo che, per le nostre imprese, si confermeranno come un’occasione per stringere intese proficue. Quali obbiettivi si propone di raggiungere Assarredo con questo evento? Si tratta fondamentalmente di un unico grande obiettivo condiviso con la Federazione: far breccia su un mercato ad alto potenziale di sviluppo, e presidiarlo prima e meglio dei nostri competitor. La Cina è destinata ad aver un ruolo sempre più importante per il nostro export, ma dobbiamo giocarci bene questa opportunità. Cosa è un prodotto realmente italiano? Direi che si tratta di un prodotto che esprime tutti i plusvalori che, a buona ragione sono, nella percezione di ormai tutto il mondo, legati al concetto di Italian Style. Valori che torno a sottolineare: la qualità, il senso del bello, la forma che si armonizza con la destinazione d’uso, l’attenzione al singolo dettaglio che diventa determinante anche in un progetto ampio.
24
“For Assarredo – the association of FederlegnoArredo that represents the furniture and decorating industry – the mission, as well as the cultural contents, has one great objective that is shared by the entire Federation: to make inroads into a market that has great potential for development, and to preside over it as best possible. We have organized business meetings with the most important contractors in this area, and these will prove to be an opportunity for our manufacturers to seal advantageous agreements”.
competitors. China is destined to play an increasingly important role for our exports, but we have to administer this opportunity well. What is a truly Italian product? I would say that it is a product that expresses all the added values that for good reason, in the perception of the entire world, are linked to the concept of Italian Style. Values that I would like to highlight once again: quality, a sense of beauty, form in harmony with use, attention to every single detail that becomes decisive even in the largest projects.
What message and contents does the institutional exhibition “Timeless Time” primarily wish to convey? I believe that this exhibition represents a sort of “passport” for us with which we present ourselves to consumers and to the professionals in the field in China. Only that, unlike a passport, rather than mere statistics regarding our industry – which in any case are exceptional in terms of volume manufactured and exported, in relation to the quality and the size of our industry - “Timeless Time” tells the story of the values and cultures it is based on and that have made it what it is. This is a choral narrative, because it is told in 99 products by an exceptional narrator, Oscar-winner Tim Yip, who in this case, is also a consummate actor. What does it mean to communicate the “Italianness” of the furniture industry? To convey the Italian specificity, the Italian product in all its beauty, complexity and completeness? The manufacturers of Italian furniture communicate their “Italianness” every day, in all their projects and products. It is with an extremely practical approach that we convey Italian specificity, that belongs to us and to our company heritage, in the objects with which we communicate beauty, complexity, completeness. What initiatives will you undertake when the project is completed? The exhibition, as we said, is an image operation with great cultural value. The mission however also has a significance that is strongly characterized by business. We have in fact organized business meetings that will allow us to relate directly with the most important contractors in this area who, I would like to point out, offer the possibility of developing the most interesting business in the world. The meetings will be held during the trade fair Furniture China which will take place from September 7 through 10, and I am certain that, for our companies, this will be an opportunity to conclude advantageous agreements. What objectives does Assaredo propose to achieve with this event? There is basically one great objective that we share with the Federazione: to make inroads into a market that shows great potential for development, and to preside over it before and better than our
25
DESIGN E TRADIZIONE FANNO DIALOGARE I MONDI di Michele Weiss
DESIGN AND TRADITION MAKES WORLDS INTERACT
26
All’Expo di Shanghai un’affascinante mostra prova a mettere in relazione i classici del design italiano con la cultura tradizionale cinese. Tim Yip, che ha curato il progetto artistico, racconta i segreti di ‘Timeless’.
At the Shanghai Expo 2010, a fascinating exhibition is meant to connect the classics of Italian design with traditional Chinese culture. The art director, Tim Yip, revealed the secrets of ‘Timeless’. A destra e a sinistra, due rendering del percorso di ‘Timeless’, mostra dedicata al Made in Italy allestita in occasione dell’Expo di Shanghai. Al centro, Tim Yip, scenografo e curatore del progetto artistico di ‘Timeless’.
Right and left, renderings of the path of ‘Timeless’, the exhibition on Italian design staged in conjunction with the Shanghai Expo 2010. Centre, Tim Yip, set designer and curator of the art project for ‘Timeless’.
Scenografo e costumista di fama mondiale, vincitore dell’Oscar per la miglior scenografia con La Tigre e il Dragone, tra i vari interessi di Tim Yip ci sono anche quello per la cultura italiana e il Made in Italy, al punto che per l’Expo di Shanghai ha curato in prima persona il progetto artistico di ‘Timeless’, affascinante mostra sulle migliori opere del design italiano, che inquadra così: “Ci sono tantissimi pezzi classici fatti dall’Italia che ancora oggi sembrano attuali, e che per questo ci fanno pensare a una bellezza senza tempo. Ma, per adeguarli alla sensibilità cinese contemporanea occorreva presentarli in un contesto speciale, per cui abbiamo pensato di far dialogare i valori estetici tradizionali cinesi ricreando un tipico villaggio della regione di Guilin, con inglobati al proprio interno novantanove oggetti di design, di arredamento e illuminazione, prodotti nell’ultimo decennio da aziende già operanti in Cina, e alcuni pezzi classici del Made in Italy. Obiettivo instaurare un dialogo tra l’eccellenza atemporale del design Made in Italy e le credenze tradizionali cinesi, sottolineando anche come il design italiano faccia nascere prodotti contemporanei ma con radici che affondano nel passato di una cultura millenaria”. Yip conosce e apprezza la cultura europea e quella italiana in particolare: “Il Rinascimento e l’Umanesimo sono periodi eccezionali che mi toccano tantissimo. Ma amo molto anche il cinema italiano, i film di Fellini e Pasolini tra gli altri”. Del Made in Italy cosa apprezza maggiormente alla fine? “Molti prodotti italiani di design mi trasmettono un senso di originalità, ricercatezza e qualità con l’obiettivo della perfezione”. Parlando della Cina, invece, cosa può prendere dall’incontro con la cultura italiana? “I cinesi hanno ancora molto da imparare in questo inizio di Millennio. In particolare, dagli italiani il modo in cui hanno saputo far convivere insieme la tradizione con la modernità, il passato con il presente. Inoltre, i cinesi sono carenti per quanto riguarda quello spirito perfezionista tipico degli italiani, corredato però da un sense of humour per la vita che ancora manca in Cina”. In ogni caso, come dimostra anche l’ultima Expo di Shanghai, Occidente e Oriente sono destinati a interagire sempre più, d’ora in poi: “Internet e la globalizzazione stanno cambiando velocemente tutto, mettendo in connessione entità finora distanti. La cultura occidentale presta molta attenzione alla forma e alla razionalità mentre quella orientale punta sull’audacia della visione e allo stile. Anche se non sono la stessa cosa, ci sono più lati in comune di quanto si creda. Chiudo con un esempio di relazione virtuosa tra i due emisferi: lo sgabello AP di Shin Azumi è un esempio di indipendenza di stile e grande funzionalità; riflette la manifattura italiana e il suo tendere alla perfezione ma, allo stesso tempo, la sua forma semplice e ricercata trae origine dall’antico spirito dell’Oriente, che si rifà alla tolleranza, alla simmetria, al cambiamento e al comfort”. A world-famous set and costume designer, winner of the Oscar for the Best Art Direction for his work in Crouching Tiger Hidden Dragon, Tim Yip has several interests, including Italian culture and Italian design: for the Shanghai Expo 2010, he personally supervised the art project for ‘Timeless’, a fascinating exhibition on the best works of Italian design, which he defined as follows: “Countless Italian-made classic pieces still look modern, thereby evoking timeless beauty.
Nevertheless, to adjust them to contemporary Chinese sensitivity, we had to set them in a unique context; hence we thought of making traditional Chinese aesthetic hallmarks interact – recreating a typical village of the Guilin region, to accommodate ninety-nine designer, furniture and lighting objects manufactured over the last decade by companies which were already active in China – with a few classic Italian-made pieces. It was our goal to establish a relationship between the timeless excellence of Italian design and traditional Chinese beliefs, emphasizing, for example, how Italian design results in contemporary products having their origins in the past of a several thousand year old culture”. Tim Yip is familiar with, and fond of, European culture in general, and Italian culture in particular: “The Renaissance and Humanism mean outstanding periods which concern me closely. However, I also love Italian cinema – for example, the films by Federico Fellini and Pier Paolo Pasolini”. What does he like best of Italian design in the end? “Many Italian designer products convey a
sense of originality, elegance and quality, with a view to perfection” . What can China learn from interacting with Italian culture?: “The Chinese still have a lot to learn at the start of this millennium. In particular, from the Italians, they should learn how to make tradition coexist with modernity, the past with the present. In addition, the Chinese still lack a perfectionist style – as typical of the Italians – supported by a sense of humour about life”. Nevertheless, as testified to by the latest Shanghai Expo, the West and the East are going to interact to an increasingly significant extent: “The Internet and globalization are quickly changing everything, connecting entities which used to be distant from each other. In Western culture, the emphasis is on form and rationality; whereas Eastern culture relies on bold visions and style. Although they are not the same, they share more than you might believe. I would like to end with an example of a virtuous relationship between the two hemispheres: the AP stool by Shin Azumi is the name for an independent style and remarkable functionality; it mirrors Italian production and its striving for perfection; yet its simple yet refined shape is derived from the old Eastern spirit, as connected with the ideas of tolerance, symmetry, change and comfort”.
27
28
29
MADE IN ITALY
VISIONE DEL F
In queste pagine e in apertura, il Padiglione Italia all’Expo di Shanghai, con le aree vip e di rappresentanza, reception, sale riunioni, ristorante principale e area sponsor, arredate tutte da Matteograssi, fornitore ufficiale.
30
On these and the opening pages, the Italian Pavilion at the Expo in Shanghai, with the VIP area and the formal spaces, reception area, conference room, main restaurant and sponsors’ area, all furnished by Matteograssi, official supplier.
IN CINA: UNA CHIARA FUTURO di Laura Galimberti
ITALIAN DESIGN IN CHINA: A CLEAR VIEW OF THE FUTURE
Il senso più alto del Made in Italy è il valore con cui Matteograssi si presenta al mercato cinese, sul quale l’azienda sta investendo con numerose iniziative, come la fornitura ufficiale al Padiglione Italia dell’Expo di Shanghai. Ne parliamo con Massimo Grassi, amministratore delegato, che ci accoglie nella nuova sede progettata da Piero Lissoni e ci racconta dei nuovi prodotti, dei progetti in corso e della sua visione del futuro.
The ultimate sense of Italian design is what they at Matteograssi rely on to penetrate the Chinese market, in which they are investing through a number of projects, including the official supply to Italy’s Pavilion of the 2010 Shanghai Expo. We interviewed the Managing Director, Massimo Grassi, who welcomed us in the new headquarters designed by Piero Lissoni and told us about their new products, the projects they are currently involved with and his view of the future.
31
Iniziamo a parlare di Shanghai e della vostra partecipazione all’Expo 2010, attualmente in corso… Matteograssi è fornitore ufficiale del Padiglione Italia all’Expo di Shanghai. Con i nostri prodotti abbiamo allestito quasi tutte le aree vip e di rappresentanza, come l’ufficio del commissario di Governo per l’Expo Beniamino Quintieri, quello del segretario generale, del direttore del Padiglione, reception, sala riunioni, ristorante principale, area sponsor. Perché avete deciso di partecipare a questo evento? Innanzitutto bisognava essere scelti per rappresentare l’Italia, e quindi il made in Italy. Non ci si poteva candidare. Sebbene l’operazione sia stata abbastanza onerosa, abbiamo accettato con grandissimo piacere perché siamo convinti che la Cina sia il mercato del futuro. Un mercato ancora in via di sviluppo, dove è in atto un grande cambiamento e dove finalmente si iniziano ad apprezzare le cose belle, di cui ci facciamo portavoce. Importante è capire la differenza tra un prodotto ‘falso’ e uno ‘originale’. Dunque la Cina non fa più tanta paura? Bisogna distinguere le cose: il mercato cinese in Italia o in Europa e il mercato cinese in Cina. Sto parlando di quest’ultimo, che negli ultimi 15 anni ha avuto una svolta e dove, chi ne ha la possibilità economica, pretende un prodotto originale. È un mercato sempre più consapevole, dove si sta creando una struttura – un network di architetti, venditori etc. – che ci permette di proporre i nostri prodotti. Le dimensioni enormi di questo mercato fanno il ‘resto’, quindi riteniamo che sia quasi obbligatorio investirci. Bisogna però essere un’azienda di un certo livello, perché non possiamo vendere ai cinesi le stesse cose che sanno fare anche loro. Matteograssi pensa di essere una buona azienda, di avere prodotti con determinate caratteristiche che in Cina non hanno alternativa, difficilmente imitabili e, se imitati, difficilmente simili all’originale, sia da un punto di vista qualitativo che tecnologico. Crediamo quindi di avere tutte le carte in regola per affrontare questo mercato. Quali iniziative avete previsto con la vostra fornitura ufficiale al Padiglione Italia? Al momento stiamo utilizzando il Padiglione come una sorta di showroom temporaneo, che i nostri distributori cinesi, ne abbiamo 4, stanno usando con i loro clienti. Inoltre, per il prossimo 11 settembre, sarà organizzato un Matteograssi Day, all’interno di Expo Shanghai, dove presenteremo l’azienda ai nostri interlocutori locali, dall’architetto al contractor al giornalista, con una conferenza tenuta da Piero Lissoni, autore di numerosi pezzi della nostra collezione. Perché un cinese dovrebbe comprare un mobile italiano? Quando noi italiani vendiamo all’estero un nostro pezzo, in fondo non vendiamo solo un mobile ma un elemento di cultura italiana. Dentro ai prodotti di Matteograssi, così come in quelli di tante altre aziende italiane, non c’è solo una cucitura dritta, ma la ricerca di un dettaglio, di un particolare che fa parte della nostra storia e della nostra esperienza. La promozione della nostra base culturale ci permette di esportare anche i nostri prodotti.Non dobbiamo però dare per scontato che all’estero sappiano veramente cosa sia il made in Italy. Sta a noi spiegare perché i nostri divani, le nostre pelli, i nostri tessuti sono migliori, dobbiamo valorizzare soprattutto la parte tecnica di questi prodotti, perché il valore del design e del marchio è già conosciuto. Chi sono i vostri clienti in Cina? Sono persone molto agiate, sia privati, che negli ultimi anni sono passati dalla copia all’originale, sia aziende, corporation di nazionalità cinese, che acquistano prodotti occidentali (italiani ed europei) per elevarsi a livello internazionale. Riguardo al contract alberghiero, a parte qualche piccolo progetto di design o boutique hotel, il budget a disposizione è ancora talmente limitato che è molto difficile gestire direttamente dall’Italia. Forse dobbiamo iniziare a creare strutture per il contract che possano essere organizzate direttamente in Cina. Ancora una volta possediamo le capacità tecniche organizzative e di gestione del progetto contract: quindi dobbiamo far conoscere anche questo know how. Nel caso di mobili prodotti in Cina, resterebbe comunque una gestione italiana, un progetto italiano, con uno standard qualitativo tutto italiano. Che ricaduta economica pensate di avere da questa operazione? È veramente difficile capire quanto le nostre azioni influiranno positivamente, perché il mercato cinese per noi è ancora tutto da sviluppare. Attualmente stiamo lavorando su molti progetti, ma fondamentalmente stiamo facendo un grande lavoro di semina per costruire un mercato futuro. Torniamo a Matteograssi… Il 2010 è un anno da ricordare anche per un importante anniversario: 130 anni di attività. Qual è la configurazione attuale dell’azienda?
32
Matteograssi è nata nel 1880 come selleria ed è tutt’ora un’azienda familiare, gestita oggi da cinque fratelli. Si esprime a livello internazionale ed è presente in tutti i mercati del mondo e in ogni settore merceologico dell’arredo (domestico, ufficio, aeroporti etc.), con un’impostazione aziendale e conseguenti strategie che permettono politiche a lungo termine. Da poco più di una settimana ci siamo trasferiti in una nuova sede, con dei bellissimi uffici progettati da Piero Lissoni, dove abbiamo raggruppato le nostre 4 unità produttive e i nostri tre marchi, da Pizzitutti a Bonacina Pierantonio, acquisito circa 6 mesi fa. Su quest’ultimo marchio stiamo puntando molto perché ci consente sbocchi su mercati fino a questo momento inaccessibili, come l’outdoor e l’indoor, per il quale ci possiamo proporre con materiali diversi. Con Bonacina Pierantonio abbiamo acquisito infatti un know how da falegnameria, oltre a quello della lavorazione del midollino e del rattan. Crediamo possa essere un buon completamento per l’azienda perché è un marchio importante, di famiglia, con le stesse prerogative di Matteograssi, quali il know how eccezionale, la forte caratterizzazione sui materiali, una storia lunga più di un secolo.
In questa pagina e in quella accanto, in alto, il museo Maxxi di Roma, progettato da Zaha Hadid. Per la sala proiezioni sono state scelte 300 sedute della serie Kube, design Eoos, prodotte da Matteograssi. Foto Beppe Raso. In basso, la nuova sede dell’azienda, il cui progetto è stato affidato all’architetto Piero Lissoni.
On this page and across, at top, the Maxxi museum in Rome, designed by Zaha Hadid. For the projection room, the project specified 300 seats from the Kube series, design Eoos, manufactured by Matteograssi. Photo by Beppe Raso. Below, the new company headquarters, the design of which was entrusted to architect Piero Lissoni.
Ci parla dei prodotti più recenti e dei mercati a cui sono destinati? I prodotti presentati all’ultimo Salone di Milano rappresentano l’ultima fase di un processo iniziato qualche anno fa, con il quale abbiamo deciso di puntare sul mercato domestico. Quest’anno, con un nuovo marchio come Bonacina Pierantonio, con un nuovo stand e con nuovi prodotti disegnati da Piero Lissoni siamo giunti a completare la nostra collezione casa con pezzi interessanti, sia per il design che per i costi. Tutto ciò ci permette di affrontare questo mercato che per noi si sta ampliando notevolmente. Come si compongono dunque oggi le vostre quote di mercato?
Diciamo che mediamente, considerando una statistica aeroportuale basata su 3 anni, che rappresenta un 15-18%, possiamo dividere equamente la parte restante tra casa e ufficio. Siamo giunti quindi agli aeroporti e alle soluzione che proponete, una specificità Matteograssi. Quali i progetti in cantiere e quale il segreto del vostro successo? Abbiamo iniziato ad occuparci di aeroporti nel 1990 e ci abbiamo messo almeno una decina di anni a far capire al mercato che cuoio e pelle erano meglio di plastica e tessuto. Siamo stati i primi ad introdurre questi materiali
33
negli aeroporti, abbiamo iniziato con Roma Fiumicino, e da allora ne abbiamo realizzati davvero tanti. Abbiamo appena terminato l’arredamento del nuovo aeroporto di New Delhi, inaugurato ai primi di luglio, abbiamo in cantiere quello di Canberra in Australia e il primo terminal del nuovo aeroporto di Jebel Ali a Dubai. Le forniture vanno dai grandi numeri a qualche centinaio di posti. La più grande commessa avuta riguarda il terminal 3 di Dubai con 18.000 sedute. Per Can-
Let’s start talking about Shanghai and your participation in Expo 2010, which is underway… Matteograssi is official supplier of Italy’s Pavilion at the 2010 Shanghai Expo. Our products have been used to furnish nearly all the VIP and representative areas, including the office of the Commissioner General of Italy for Shanghai World Expo 2010, Beniamino Quintieri, the Secretary General’s and the Pavilion Manager’s, the reception, the meeting hall, the main restaurant and the sponsor area. Why did you decide to take part in this event? First of all, you had to be chosen to represent Italy, and thus Italian design. You could not apply for it. Although this was quite an onerous task, we were very pleased to accept it, because we believe that China is the market of the future. A developing market, where a major change is taking place, and where beautiful things, which we represent, are finally starting to be appreciated. What is important is to understand the difference between a ‘fake’ product and an ‘original’ product. We should then no longer be afraid of China, shouldn’t we? A distinction should be made between the Chinese market in Italy or Europe and the Chinese market in China. I am talking about the latter: over the last 15 years, it has experienced a turning point, and those who have adequate financial resources ask for original products. It is an increasingly conscious market, where a system – a network of architects, sellers etc. – is being created, thus allowing us to make our products available. The huge dimensions of this market ‘does all the rest’. Hence, in our opinion, investing in it is almost inevitable. However, a certain standard is required, because
34
berra si tratta di 700 posti, per Jebel Ali di 4000. Oggi, Matteograssi è l’unica azienda italiana, insieme ad altre 4 o 5 nel mondo, a fornire prodotti di rilevante qualità agli aeroporti. Le nostre forniture sono leggermente più care, ma siamo riusciti a dimostrare che il costo viene ammortizzato grazie al servizio offerto, all’immagine elevata e, soprattutto, dalla durata dei prodotti. www.matteograssi.it
we cannot sell the Chinese what they can also make. We at Matteograssi believe that we are a good company, that our products can boast certain characteristics which have no alternative in China, can hardly be imitated, and, if they are imitated, they will hardly be similar to the originals, qualitatively as technologically. Therefore, we think we have all the necessary requirements to approach this market. What projects do you expect to carry out through your official supply to Italy’s Pavilion? We are relying on the Pavilion as a sort of temporary showroom, which our Chinese distributors – we have four of them – are using with their customers. In addition, we are organizing a Matteograssi Day within Expo Shanghai, scheduled for September 11, to present the company to our local interlocutors, from architects to contractors and journalists, with a conference held by Piero Lissoni, the designer of many pieces of our collection. Why should the Chinese buy Italian-made furniture? When the Italians sell an Italian-made piece abroad, after all they do not just sell furniture; they sell a piece of Italian culture. The products by Matteograssi, as those by many other Italian manufacturers, do not just mean, for example, a
In queste pagine, immagini di lavorazione di cuoio e pelle e dei prodotti recenti di Matteograssi. Qui sotto, Dalì, tavolini con piano rivestito in cuoio disegnati da Matteo Nunziati. In basso, divano Duplex di Piero Lissoni. Nella pagina accanto, in basso, la seduta in cuoio Zoe con lavorazione a rete, design Franco Poli. Foto Beppe Raso.
On these pages, images of leather and hide processing, and recent products by Matteograssi. Below, Dalì, side tables with the top upholstered in leather designed by Matteo Nunziati. Below, the Duplex sofa by Piero Lissoni. Page across, below, the Zoe leather chair with net-cut processing, design Franco Poli. Photo Beppe Raso.
35
straight seam; they are also the name for fine details, which are part of our history and knowhow. Promoting our cultural background allows us to export our products as well. Nevertheless, we should not take it for granted that abroad they really know what Italian design is. It is our responsibility to explain why our sofas, our leather, our fabrics are better; in particular, we should place emphasis on the technical part of our products, because our design and brand have already been acknowledged. Who are your customers in China? They are very affluent people, whether private individuals, who have switched from copies to originals over the last few years, or manufacturers, corporations of Chinese nationality, who purchase Western (Italian and European) products to raise themselves to an international standard. As far as the hotel market is concerned, apart from a few small design projects and boutique hotels, the budget is still so tight that you can hardly manage it directly from Italy. Maybe we should start creating contract market facilities which can be organized directly in China. Again, we have the technical organization and management skills that are required for the contract market; hence we should also let people become familiar with this know-how. The furniture made in China would rely on Italian management, an Italian project and a typically Italian quality standard anyway. What do you think the economic impact of this project will be? It is really hard to understand to what extent our efforts will have a positive impact, because the Chinese market is still to be thoroughly developed for us. We are working on several projects, although we are basically laying the foundation to
36
build a future market. Let’s move back to Matteograssi… 2010 is a year to remember – for example, for an important anniversary: 130 business years. What’s the company’s current structure like? Matteograssi was set up in 1880, as a saddlery and is still a family business, currently run by five brothers and sisters. It is active worldwide, in each interior decoration sector (homes, offices, airports etc.). Its layout and strategies are such as to make long-term policies possible. Approximately a week ago, we moved to new headquarters, with beautiful offices designed by Piero Lissoni, where we have gathered our four production units and our three brands – ranging from Pizzitutti to Bonacina Pierantonio, taken over about 6 months ago –. In particular we are pouring our energies onto Bonacina Pierantonio, because it means penetrating markets which used to be inaccessible to us, like the outdoor and indoor markets, where we can rely on a variety of materials. Bonacina Pierantonio has allowed us to acquire the know-how typical of joiners’ as well as that related to the working of cane and rattan. We believe Bonacina Pierantonio is complementary to us, because it is an important brand, a family one, sharing the same hallmarks as Matteograssi, including unique expertise, outstanding materials, and an over one-century-long history. Can you tell us about your latest products and the markets they are designed for? The products launched at the latest International Furniture Show in Milan mean the last stage of a process which we started a few years ago, with a view to concentrating on the domestic market. This year, with a new brand, namely Bonacina Pierantonio, a new stand and new products designed by Piero Lissoni, we have supplemented
our home collection with a few challenging pieces, in terms of both design and costs. All of this allows us to approach this market, which is expanding to a significant extent for us. What about your current market shares? On average, on the basis of three-year statistical data, we can say that airports account for 15-18% of our market, and that the remaining share is equally divided between homes and offices. Hence we have come to talk about airports and the solution you offer, which is specific to Matteograssi. What projects do you have in the pipeline, and what is your secret for success? We became active in the airport industry in 1990, and it took us at least ten years to make the market understand that leather was better than plastic and fabric. We pioneered the use of this material in airports; we started with Roma Fiumicino airport, and we have been working on really many of them ever since. We have just finished furnishing the new airport in New Delhi; it was inaugurated in early July. In addition, we are going to work on the airport in Canberra, Australia, and on the first terminal of new Jebel Ali airport in Dubai. The supplies range from large numbers to a few hundred seats. The largest order concerned terminal 3 in Dubai, with 18,000 seats. Canberra and Jebel Ali airports mean 700 and 4,000 seats respectively. Nowadays Matteograssi is the only Italian manufacturer – together with 4 or 5 other companies worldwide – to supply airports with fine-quality products. Our supplies are slightly more expensive; yet we have been able to prove that the cost is worth it because of the high standard of the service and image and, above all, the durability of the products. www.matteograssi.it
In queste pagine, forniture per aeroporti realizzate da Matteograssi: in alto e nella pagina accanto, le sedute di Dubai; sotto, quelle dell’aeroporto di Malta.
On these pages, airport contract jobs by Matteograssi: at top and page across, seating for Dubai; below, the seating for the airport in Malta.
37
REALLY.IT
PIERO LISSONI: RICERCA E TRADIZIONE RESEARCH AND TRADITION
di Michele Weiss
Per l’architetto e designer Piero Lissoni, il Made in Italy deve rinnovarsi facendo tesoro del passato. Accettare le sfide della globalizzazione mantenendo gli stessi standard qualitativi è la sfida decisiva, non facile ma possibile.
According to architect and designer Piero Lissoni, Italian design should rely on the past to change. Taking up globalization, while keeping the same quality standards, is the crucial challenge, a tough, though possible, task
L’architetto milanese Piero Lissoni, che con il suo studio ha appena terminato una nuova sede per Matteograssi, marchio con cui vanta una collaborazione ormai storica, per l’azienda brianzola ha anche progettato alcune interessanti novità, come il divano Kelly o le sedute Phan e Wimbledon, in linea con la tradizione del marchio ma che ha “cercato di ammorbidire, trattando il cuoio più come un capo di abbigliamento che di arredamento, eliminando le cuciture ad esempio, per togliere il più possibile rigidità alle forme, che non saprei dire se sono classiche o innovative, anche perché spesso sono concetti che vengono spesi un po’ troppo frettolosamente. Posso solo dire che sono in linea con il mio mondo e il mio stile progettuale: non sono urlate e non cercano la copertina a tutti i costi”. Del resto, per ottenere la qualità c’è bisogno di lavoro, ricerca e anche di qualche rischio, virtù che Lissoni associa alla ‘macchina’ del Made in Italy, “in grado di essere affidabile ma anche innovativa, competitiva nel rapporto qualità-prezzo, capace di rinnovarsi in continuazione e di non cercare scorciatoie ma la strada giusta per arrivare a proporre il prodotto migliore della concorrenza”. Lissoni però non è un fanatico del mobile all’italiana, per lui l’italianità non è e non deve diventare un feticcio intoccabile, ma fungere da piattaforma virtuosa di rilancio per cogliere le sfide che la globalizzazione lancia ai produttori italiani. “Non vorrei che per Made in italy si finisse per privilegiare la tendenza che, purtroppo, comincia a essere diffusa da noi, di fare i ‘furbetti’, di realizzare prodotti in qualche parte del mondo appiccicandoci poi l’etichetta tricolore solo alla fine: non va bene. Per me i prodotti italiani devono tornare a essere più etici, più equilibrati se si vuole rilanciare il movimento veramente”. La ricetta è lavorare con serietà, passione e diligenza e, soprattutto, rispettando le regole. “Per fortuna ci sono ancora tante aziende italiane che lottano per mantenere gli antichi standard, ma mi dicono che si sentono sempre più assediate, come a Fort
Apache”. Bisogna che si ritrovi il coraggio di rischiare e di ripartire: “L’Italia deve ‘ridisegnarsi’, tornare a investire nella ricerca e assumere ancora rischi produttivi. D’altronde è questa la ricetta che ha permesso alle tipiche qualità italiane di emergere nel panorama mondiale: il genio, l’inventiva, la giusta velocità e la capacità di proporre nella giusta maniera i propri prodotti al mercato”.
38
Tre prodotti di Piero Lissoni per Matteograssi: a sinistra Phan, a destra, in alto, Wimbledon; in basso Kelly. Foto Beppe Raso.
Three products designed by Piero Lissoni for Matteograssi: left, Phan; top right, Wimbledon; bottom, Kelly. Photo Beppe Raso.
39
MADE IN ITALY:
Milan-born architect Piero Lissoni, who – with his studio – has just completed new headquarters for Matteograssi, a brand with which he has long been working, has also designed some intriguing new products for the Brianzabased company, including the Kelly sofa, and the Phan and Wimbledon seats, in line with the tradition of the brand, while “trying to soften it, approaching leather as an item of clothing, rather than furniture, removing seams, for example, to do away with rigidity in the shapes, which I do not know how to define – classic or innovative –; one reason is that these concepts are often spent hastily. I can only say that they are in line with my world and my design style: they are not shown off, and are not meant to be cover products at all costs”. However, hard work and research are required to achieve quality; in addition, a few risks need to be taken, a virtue which Piero Lissoni connects with the Italian design machinery, “which can prove reliable as well as innovative, competitive in the price/quality ratio, capable of changing non-stop, avoiding taking shortcuts, and searching for the right way to provide products that are better than competitors’”. Nevertheless, Piero Lissoni is not an Italian furniture fanatic; according to him, the Italian style is not, and should not become, an untouchable fetish; it should rather function as a virtuous springboard for taking up the challenges launched to Italian manufacturers by globalization. “I am afraid that Italian design might mean eventually supporting a trend which is unfortunately becoming widespread in Italy, namely ‘cunningly’ making products somewhere around the world, and attaching the Italian flag label at the end: it is not good. I believe that Italian products should be more ethical, more balanced, if the movement is really to be revived”. The recipe is working with zeal, passion and diligence, and, above all, keeping to the rules. “Luckily enough, many Italian-based manufacturers are still fighting to keep the old standards; however, they told me that they feel increasingly besieged, just like at Fort Apache”. We should be brave enough to risk and start again: “Italy should ‘redesign’ itself, resume investments in research and take production risks. This is actually what has allowed the typical Italian qualities – genius, imagination, a proper speed and the ability to bring products onto the market in a proper manner – to stand out worldwide”.
40
Phan di Piero Lissoni per Matteograssi. Nella pagina a fianco, alcuni schizzi dei nuovi prodotti di Piero Lissoni per Mattegrassi. Foto Beppe Raso.
Phan, designed by Piero Lissoni for Matteograssi. Opposite, sketches of the new products designed by Piero Lissoni for Matteograssi. Photo Beppe Raso.
41
REALLY.IT TRADIZIONE E INNOVAZIONE: È IL MADE IN TORINO TRADITION AND INNOVATION: THIS IS MADE IN TURIN Pininfarina ha saputo trasformarsi da azienda artigiana in grande gruppo internazionale specializzato nel design a trecentosessanta gradi. Il segreto? Saper rispondere ai tempi senza snaturare la propria identità.
42
di Michele Weiss
Pininfarina has been successful in evolving from a craft industry to a great international group specialized in across-the-board design. The secret? To respond to the times without losing one’s own identity.
Il Gruppo Pininfarina ha creduto fortemente nel Made in Italy fin dagli albori, come ricorda con orgoglio il presidente, Paolo Pininfarina: “Forte della sua esperienza nel coniugare arte, industria e innovazione, e del suo bagaglio di successi e collaborazioni prestigiose, che l’hanno resa unica nel panorama mondiale, Pininfarina sventola dal 1930 la bandiera del Made in Italy”. Ma per arrivare così in alto c’è voluto un lungo percorso di crescita e trasformazione, idee e creatività, spesso anticipando i tempi e adeguandosi ai profondi mutamenti sociali, economici e tecnici sviluppatisi nell’arco di decenni. “Partita come azienda artigiana a Torino, la Pininfarina si è evoluta in gruppo internazionale in grado di porsi come partner globale dell’industria automobilistica. Oggi siamo l’unica grande casa di design indipendente in Italia, con un dna che, nonostante siano passate le epoche e si siano succeduti gli uomini, è la stesso degli anni Trenta: la centralità del design, il senso estetico in grado di creare bellezze senza tempo, la costante tensione all’innovazione, la capacità di interpretare le esigenze del cliente senza snaturarne l’identità di marca, la propensione alle collaborazioni di lungo periodo”. L’approccio sobrio ed essenziale nella ricerca stilistica si riflette anche nella filosofia progettuale, nel modo di fare impresa, nella semplificazione del processo produttivo e creativo, espressioni di una via italiana alla creatività d’impresa. “Ottant’anni d’esperienza nel dare forma alle visioni del futuro, nel portare un progetto dal foglio di carta alla sua produzione in serie, sono un patrimonio di ‘mestieri’ che, abbinato alla tecnologia più avanzata, garantisce l’eccellenza di un prodotto. Questo è il design all’italiana in cui ci riconosciamo, questa è Pininfarina”. The Pininfarina Group has firmly believed in Made in Italy since its very foundation, as president Paolo Pininfarina recalls: “On the strength of its experience in blending art, industry and innovation, and its background of success and prestigious collaborations which has made it a unique case on the global scene, Pininfarina has been waving the banner of Made in Italy since 1930”. But to get this far took a long process of growth and transformation, ideas and creativity, often anticipating the times and adapting to profound social, economic and technical changes that evolved over the space of decades. “Starting out as a craft industry in Turin, Pininfarina evolved into an international group that can now serve as a global partner to the automobile industry. Today we are the only large independent design house in Italy, with a DNA that is the same as it was in the Thirties, despite the eras that have passed and the men who have succeeded one another: the centrality of design, the sense of aesthetics that can create timeless beauty, the constant search for innovation, the capacity to interpret the needs of the client without departing from his brand identity, the propensity to carry on long-term collaborations”. The sober and essential approach to our research into style is reflected in our design philosophy, in
In alto, Paolo Pininfarina, presidente del Gruppo Pininfarina, e due immagini della concept car Sintesi. Nella pagina a fianco, alcuni schizzi preparatori per la Maserati Gran Cabrio.
At top, Paolo Pininfarina, president of the Pininfarina Group, and two images of the Sintesi concept car. Page across, preliminary sketches for the Maserati Gran Cabrio.
43
44
our business philosophy, and in the simplification of the productive and creative process, the expression of an Italian approach to business creativity. “Eighty years of experience in giving form to the visions of the future, in taking a project from paper to factory production, represent a legacy of “trades” that, combined with the most advanced technology, guarantees the excellence of a product. This is the Italian design we recognize ourselves in, this is Pininfarina”. Nella pagina accanto, due immagini dell’Alfa Romeo Spider. In questa pagina, il casco Newmax, l’orologio Bovet Tourbillon 80 e le macchine distributrici della Coca Cola: disegnati rispettivamente da Pininfarina e da Pinfinfarina Extra.
Page across, two images of the Alfa Romeo Spider. On this page, the Newmax helmet, the Bovet Tourbillon 80 wristwatch and the Coca Cola vending machines: designed respectively by Pininfarina and by Pinfinfarina Extra.
45
REALLY.IT RINASCIMENTO INFINITO INFINITE RENAISSANCE
di Michele Weiss
Per Santo Versace il successo del Made in Italy ha radici antichissime che affondano nel Rinascimento: amore per il bello, qualità, creatività unite a quello spirito d’impresa perfezionato negli ultimi cinquant’anni del secolo scorso. Sono passati ormai più di trent’anni da quando Gianni Versace, da poco sbarcato a Milano, lanciò con successo la prima Collezione Donna, avviando una storia di grandi successi e divenendo uno dei marchi più prestigiosi del fashion luxury, oltre che uno dei cardini più importanti del Made in Italy nel mondo. Ma il presidente della Gianni Versace SpA, Santo Versace, ci tiene a ribadire che quel mix di entusiasmo, imprenditorialità, gusto e stile pulsano ancora non solo all’interno del suo gruppo ma in molte altre imprese italiane: “È il modo di fare manifattura e impresa in cui noi italiani abbiamo messo noi stessi, la nostra storia e le nostre caratteristiche specifiche, a risultare vincente. L’unione di questi elementi ci ha permesso di raggiungere livelli riconosciuti di eccellenza in ogni settore, in particolare in quelli a più alto tasso di visibilità e coinvolgimento emotivo, come il design e la moda. Tutto questo ha fatto sì che negli ultimi decenni, al nome dell’Italia venissero associati esempi di capacità, competenza, creatività, stile e bellezza, e non più solo i triti e ritriti stereotipi negativi”. Tradizione artigianale, gusto estetico affinato nei secoli, creatività, spinta all’innovazione, capacità di affrontare individualmente le difficoltà e una grande passione, per Santo sono gli ingredienti fondamentali di quello che oggi chiamiamo Made in Italy, ma che a ben vedere sono l’essenza del Rinascimento italiano che si rinnova costantemente: “Così è anche in Versace, dove grande artigianalità, qualità, creatività, passione e senso dell’innovazione si uniscono all’amore per il bello, a quella speciale estetica Versace che Gianni per primo ha creato e ha saputo trasmettere conquistando gli applausi di tutto il mondo”.
Santo Versace believes that the success of Made in Italy is rooted in the ancient past, as far back as the Renaissance: the love for beauty, quality, creativity, combined with a spirit of entrepreneurship perfected over the last fifty years of the twentieth century.
A fianco, alcune creazioni P/E 2010 Gianni Versace SpA: Sun Table, una sgargiante borsetta e un abito da sera. In alto, Santo Versace, presidente della Gianni Versace SpA.
46
Across, two creations from the 2010 Spring/Summer collection by Gianni Versace SpA: Sun Table, a flashy handbag and an evening dress. At top, Santo Versace, president of Gianni Versace SpA.
Thirty years have passed since Gianni Versace first came to Milan, and shortly theareafter presented his first successful Women’s Collection, launching a history of great successes and becoming one of the most prestigious brands of luxury fashion, and one of the most important representatives of Made in Italy in the world. But the president of Gianni Versace SpA, Santo Versace, thinks it is important to underline that this blend of enthusiasm, entrepreneurship, taste and style throb not only within his group, but in many other Italian companies: “It is the way of conceiving manufacturing and entrepreneurship that we Italians have dedicated ourselves, our history and our specific characteristics to, that represents our winning edge. The union of these elements have made it possible to achieve levels of excellence that have been recognized in every sector, in particular those with the highest degree of visibility and emotional impact, such as design and fashion.
47
And this, in recent decades, has associated the name of Italy to examples of capability, competence, creativity, style and beauty, as opposed to the stale and negative stereotypes”. Handcrafting tradition, aesthetic taste refined over the centuries, creativity, drive towards innovation, capability of dealing personally with difficulties and profound passion, are, for Santo, the fundamental ingreadients of what is known today as Made in Italy, but on closer examination are the essence of the Italian Renaissance which is constantly regenerated: “And that’s how it is in Versace, where fine craftsmanship, quality, creativity, passion and a sense of innovation combine with a love for beauty, with that special Versace aesthetic that Gianni was the first to create and which he was able to spread, acclaimed by the entire world”.
In questa pagina, abiti, scarpe e borsa mare tutti appartenenti alla collezione P/E 2010 Versace.
48
On this page, clothes, shoes and beach bag all from the Versace 2010 Spring/Summer collection.
REALLY.IT di Michele Weiss foto ©Tanopress.it
CHE LAVORO, ESSERE DEI NUMERI UNO! HOW TOUGH TO BE A NUMBER ONE!
Il talento non basta per diventare portieri della Nazionale: ci vuole passione, fatica e il necessario bagaglio tecnico. Che in Italia viene trasmesso da una scuola invidiata nel mondo.
Talent is not enough, if you want to become a national team goalkeeper: you also need passion, effort and technical expertise, which, in Italy, is transmitted by a worldwide envied school. Nel calcio l’Italian way è qualcosa di unico, basti pensare che siamo i Campioni del Mondo uscenti e che il numero uno della Nazionale, Gigi Buffon, è accreditato stabilmente come il miglior portiere del mondo. In Italia ci sono anche molti giocatori stranieri e tra loro anche molti portieri, ruolo in cui tradizionalmente la scuola italiana è un punto di riferimento a livello internazionale. E infatti, quello che spesso la gente non sa è che dietro ai vari Doni, Julio Cesar e Dida, ci sono dei tecnici e dei preparatori italiani che li mettono in condizione di diventare i migliori nel loro ruolo, ruolo che tra l’altro diventa sempre più difficile grazie ai nuovi palloni ultratecnologici e alla velocità del calcio moderno. Tutti i migliori numeri uno stranieri del campionato italiano prima di sfondare hanno dovuto fare una lunga gavetta e un grande lavoro di perfezionamento in Italia per poter eccellere. Ma non dimentichiamo i giovani portieri italiani, alcuni veramente bravi e che non hanno proprio nulla da invidiare ai loro colleghi stranieri: penso a Salvatore Sirigu del Palermo, ad Andrea Consigli dell’Atalanta, e a Emiliano Viviano del Bologna. Non è facile emergere e restare ai vertici per tanto tempo: per riuscirci oltre al talento naturale ci vuole tanto impegno, e appunto, il supporto tecnico di una scuola calcio di primissima qualità, come quella italiana.
Due foto di Marco Amelia, con la maglia del Genoa e con la tuta della Nazionale italiana di calcio.
Two pictures of Marco Amelia, wearing the Genoa team jersey and the Italian national football team suit respectively.
In football, the Italian way is something unique; just think that Italy is the 2006 World Champion, and that the Italy number one, Gigi Buffon, is steadily considered the world’s best goalkeeper. In Italy there are also many foreign players, who include several goalkeepers, a role where the Italian school has traditionally meant a benchmark internationally. Many people may not know that such outstanding goalkeepers as Doni, Julio Cesar and Dida are supported by Italian coaches who put them in a condition to become the best in their role; actually, their role is becoming increasingly difficult as the result of both the new hi-tech balls and the speed of modern football. Before making it, all the best foreign goalkeepers playing in the Italian championship long had to work their way up and improve their skills in Italy. Stress should also be laid on young Italian goalkeepers, some of whom are really good and are in no way inferior to their foreign colleagues: I am thinking of Salvatore Sirigu (Palermo), Andrea Consigli (Atalanta) and Emiliano Viviano (Bologna). It is not easy to rise above the others and stay at the top for a long time: to succeed, it takes natural talent, effort as well as the technical support of a prime football school, as is the case with the Italian one.
49
REALLY.IT L’ARTE? È UNA PORTA TRA GLI EMISFERI ART? A DOOR BETWEEN HEMISPHERES
di Michele Weiss
Con la sua ultima opera, il maestoso portale realizzato per l’Expo di Shanghai, Arnaldo Pomodoro si conferma uno dei maggiori interpreti della tradizione italiana nell’arte contemporanea.
With his latest work, the imposing portal designed for the Shanghai Expo, Arnaldo Pomodoro has further proved to be one of the best interpreters of Italian tradition in contemporary art.
A fianco e nella pagina accanto, Arnaldo Pomodoro al lavoro nel suo studio e una Sfera di Arnaldo Pomodoro donata al Vaticano.
Right and opposite, Arnaldo Pomodoro working in his studio, and a Sphere by Arnaldo Pomodoro donated to the Vatican.
Per Arnaldo Pomodoro, riconosciuto portavoce dell’arte italiana nel mondo, la scultura non è un puro ornamento ma un elemento che dialoga con lo spazio. Anzi, ogni nuova opera per lui è come un nuovo spazio ‘semantizzante’, cioè “un luogo che ridefinisce quello maggiore in cui la scultura è collocata”. È il caso del maestoso Portale appena realizzato per l’Expo di Shanghai, collocato davanti al padiglione italiano, che l’artista ha concepito a due facce “per testimoniare la vicinanza tra Oriente e Occidente, tra Italia e Cina”, e dedicato a Marco Polo, che scoprendo la Cina ha avviato le relazioni tra i due emisferi. La vera arte può trasformare profondamente i luoghi e le culture, e per Pomodoro, il Made in Italy, così come l’impatto della cultura occidentale in Cina, sta rivoluzionando profondamente il modo di essere dei
50
cinesi. “La globalizzazione sta attenuando le antiche caratteristiche nazionali ma io credo e mi auguro che l’italianità, coi suoi pregi – che sono l’originalità, il genio artistico, la sincerità e la grande sapienza manifatturiera –, e anche i suoi difetti, non morirà mai. Ma c’è una cosa ancora che rende meglio di tutte l’unicità del patrimonio italiano: la sua anima mediterranea, con tutta la ricchezza che la contraddistingue. I cinesi sanno realizzare delle cose bellissime, quasi perfette, ma devono ancora aprirsi al ‘lato emotivo’, all’imprevisto, o addirittura all’imperfezione, che sono gli ingredienti che, anche se può sembrare paradossale, risiedono in ogni capolavoro: sono convinto che entrando a contatto con le nostre opere, arriveranno presto a questo risultato”.
According to the acknowledged representative of Italian art worldwide, Arnaldo Pomodoro, sculpture is not just synonymous with decoration; it interacts with space. Indeed, he approaches any new work as a new “semantizing” space – that is, “a place which redefines the main place where the sculpture stands”. This is the case with the magnificent portal designed for the Shanghai Expo – opposite the Italian pavilion –, which the artist conceived as two-faced, “to give evidence of the closeness between the East and the West, between Italy and China”, and dedicated to Marco Polo, who discovered China, thus allowing relations between the two hemispheres to be established. Real art can profoundly transform places and cultures; according to Arnaldo Pomodoro, “Made in Italy” as well as the impact of western culture on China are thoroughly revolutionizing the Chinese way of being. “Globalization is causing reduced emphasis to be placed on old national characteristics; however, I do believe, and hope, that the Italian spirit, with both its good qualities – that is, originality, artistic genius, sincerity and remarkable manufacturing skills –, and its defects, will never die. Nevertheless, there is one more strength which best epitomizes the uniqueness of the Italian legacy: its Mediterranean soul, with all its typical wealth. Although the Chinese can make beautiful, nearly perfect things, they still have not opened up to the “emotional side”, surprise, or even imperfection, which are the ingredients that, paradoxically enough, are to be found in each masterpiece: I am confident that, as they come into contact with our works, they will soon achieve this result”.
51
52
Sopra, una Sfera di Arnaldo Pomodoro davanti alla sede dell’ONU. A sinistra, Arnaldo Pomodoro con una sua scultura, e il maestoso portale scolpito per l’Expo di Shanghai.
Above, a Sphere by Arnaldo Pomodoro in front of the UN headquarters. Left, Arnaldo Pomodoro with a sculpture of his, and the magnificent portal sculpted for the Shanghai Expo.
53
REALLY.IT L’ESPRESSO ALL’ITALIANA È ARTE, SCIENZA E CULTURA ITALIAN-STYLE ESPRESSO IS ART, SCIENCE AND CULTURE Non solo una materia prima eccellente. Per offrire ‘l’espresso perfetto’ bisogna coccolare costantemente tutti gli anelli della filiera: dai produttori locali, ai rivenditori fino al consumatore finale.
di Michele Weiss
Not just an excellent raw mateerial. To make the “perfect espresso” it is important to pamper all the links in the chain: from the local producers, to the vendors, to the final consumer.
La Spirale illy realizzata con le tazzine Art Collection. Nella pagina a fianco, dall’alto, Andrea Illy, presidente e amministratore delegato illycaffè, un’immagine delle piantagioni di caffè illy in Costarica, la macchina per caffè Iperespresso e gli stabilimenti illy a Trieste.
The illy Spiral made with the Art Collection coffee cups. Opposite, from top, Andrea Illy, Chairman and CEO of illycaffè, view of the illy coffee plantations in Costa Rica, the Iperespresso coffee machine and the illy factories in Trieste.
Andrea Illy, presidente e amministratore delegato illycaffè, si pone come nuovo obiettivo di continuare la prestigiosa tradizione del brand di famiglia rilanciandolo alla luce delle nuove sfide del mercato globalizzato: “La nostra missione è di offrire il miglior caffè possibile e portare l’esperienza dell’espresso all’italiana in tutto il mondo. L’arte e la scienza del caffè sono alla base della filosofia della nostra azienda da quando è stata fondata nel 1933 da mio nonno Francesco Illy”. L’azienda triestina produce e vende in tutto il mondo un blend di caffè di alta qualità composto da nove tipi di Arabica provenienti da Sud America, America Centrale, India e Africa. “Per ottenere quella che noi amiamo definire la ‘tazzina perfetta’, abbiamo messo a punto un circolo virtuoso che nasce proprio dalla tazzina di caffè per andare a ritroso fino ai Paesi d’origine della materia prima. Crediamo, infatti, che la catena di produzione debba
54
generare valore per tutti gli interlocutori coinvolti e che ciascuno debba poterne trarre soddisfazione e benefici: sostenibilità economica, sociale e ambientale per il consumatore, il cliente, i collaboratori, i fornitori, le comunità con le quali l’azienda interagisce e, infine, gli azionisti”. Per sostenere il prodotto, illy ha messo a punto anche una serie di strumenti che vanno dai luoghi di consumo, con la rete di caffè all’italiana in franchising, il programma Artisti del Gusto, ai sistemi di preparazione e alle macchine per il caffè. Per contribuire all’accrescimento e alla diffusione della cultura del caffè, “abbiamo anche dato vita all’Università del caffè, con corsi pensati a diversi livelli di approfondimento e dedicati alla formazione di coltivatori, esercenti e addetti di pubblici esercizi, consumatori ed intenditori. Oltre al quartier generale di Trieste oggi abbiamo diciotto sedi fuori dall’Italia, tra cui Shanghai.”
Andrea Illy, president and CEO of illycaffè, has set a new objective, to pursue the prestigious tradition of his family’s brand and to revitalize it in the light of the new challenges set by the globalized market: “Our mission is to make the best coffee possible and to take the experience of Italian espresso around the world. The art and science of coffee have been the basis of our company philosophy since it was founded in 1933 by my grandfather Francesco Illy”. The company from Trieste produces and sells a high quality blend of coffee, composed of nine types of Arabic coffee from South and Central America, India and Africa, all around the world,. “To obtain what we like to describe as the “perfect cup”, we have put together a virtuous circle that starts with the coffee cup itself and works backward to the countries where the raw material originates. In fact, we believe that the chain of production must generate value for all the subjects involved, and that
each one must be able to draw satisfaction and benefits from it: economic, social and environmental sustainability for the consumer, the client, the collaborators, the suppliers, the communities with whom the company interacts, and finally the stockholders”. To sustain the product, illy has perfected a series of instruments that range from places to drink coffee, with a franchising network of Italian-style cafés, the Artisti del Gusto program, to systems of preparation and coffee machines. To contribute to the growth and diffusion of the culture of coffee, “we have founded the ‘Università del caffè’, with courses conceived for different levels of study and dedicated to training farmers, the owners and employees of public establishments, consumers and coffee-lovers. In addition to our headquarters in Trieste, we now have eighteen branch offices outside Italy, including one in Shanghai.”
55
ECCELLENZA
1
MADE IN ITALY ITALIAN MADE EXCELLENCE a cura di Barbara Tommasini
Dal settore dell’automobile alle moto, dall’abbigliamento alla gioielleria agli accessori, dal cibo al vino passando per l’arredamento e i complementi: ecco una selezione degli oggetti più desiderati al mondo dal design unico e dal gusto inimitabile. Distillati di stile e raffinatezza, questi prodotti sono tutti nati dalla più autentica e apprezzata tradizione italiana.
Cars, motorbikes, clothing, jewels, accessories, food, wine, furniture and complements: here is a selection of the world’s most sought-after objects, synonymous with unique design and incomparable taste. As distillates of style and elegance, these products are all the result of the most authentic and appreciated Italian tradition.
TRANSPORTATION DESIGN 2
1 56
2
1 Fiat Automobiles, Fiat 500 (2007) Fiat 500 (1957-1975), www.fiat.it 2 Ducati, HYPERMOTARD 1100EVO SP - Scrambler 450 (1969), www.ducati.it
LUXURY & FASHION
3
1 Damiani, Collection Metropolitan Dream, www.damiani.it 2 Dolce & Gabbana, Collection Fall Winter 2010-2011, www.dolcegabbana.it 3 Carlo Pignatelli, Collection Fall Winter 2010-2011, www.carlopignatelli.com 4 Gucci, mod. GG 1933/S, www.safilo.com
4
57
3 Perini Navi, SY Panthalassa 56 m., www.perininavi.it
3
6
5 Bulgari, orologio da polso/watch Serpenti, www.bulgari.com 6 Trussardi, Collection Fall Winter 2010-2011, www.trussardi.it 7 Moschino, new fragrance for women Toujours Glamour, www.moschino.com
5 58
8 Gherardini, Shopping Bag celebrativa 125째 anniversario/Shopping Bag for the125th anniversary celebrating, www.gherardini.it
4 Lamborghini, Gallardo LP 560-4 (2008) - 350 GTS Spider (1965), www.lamborghini.com
4
8
7 59
5 6
5 Ferrari, 458 Italia (2009), www.ferrariworld.com 6 Sanlorenzo, SL 100 New, www.sanlorenzoyacht.com
9
9 Giorgio Armani, mod. GA 778/S, www.safilo.com www.giorgioarmaniocchiali.com 10 Hogan, Interactive, www.hoganworld.com 11 Prada, Garden City sunset bag, www.prada.com 12 Versace, Collection Fall Winter 2010-2011, www.luxottica.com www.versace.com
10 60
FOOD & BEVERAGE
1 Pasta Garofalo Gragnano (Na), vari formati di pasta di semola di grano duro/durum wheat pasta in various shapes, www.pastagarofalo.it 2 Sanpellegrino, acqua/water S.Pellegrino & Missoni for a Special Edition, www.sanpellegrino.it
1
2
11
12
61
3 Parmacotto, prosciutto cotto, www.parmacotto.com
4
4 Ferrari F.lli Lunelli, Ferrari PerlĂŠ, millesimato Blan de Blanc da uve Chardonnay, www.cantineferrari.it
3
13
62
14
5 Brunello di Montalcino, vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) da uve Sangiovese/red wine labelled DOCG (Registered and Certified Designation of Origin) Sangiovese grapes, www.consorziobrunellodimontalcino.it
6
6 Prosciutto di Parma D.O.P. (denominazione di origine protetta/Parma ham labelled DOP (Protected Designation of Origin), www.prosciuttodiparma.com
5
13 Missoni, Collection Fall Winter 2010-2011, www.missoni.it 14 Valentino, Collection Fall Winter 2010-2011, www.valentino.com 15 Fratelli Rossetti, stivale/boot Magenta Fall Winter 2010-2011 2010-2011 Women’s Collection, www.fratellirossetti.com 16 Fendi, Baguette, Collection Fall Winter 2010-2011, www.fendi.com
15
16 63
7 Nespresso, Limited Edition CitiZdot Paris, macchina automatica per caffè espresso/automatic espresso machine, www.nespresso.com 8 Parmigiano-Reggiano, formaggio a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), cheese labelled DOP (Protected Designation of Origin), www.parmigiano-reggiano.it
8
7
18
17 64
9
9 Nonino, lo Chardonnay in barriques Grappa Monovitigno, il Moscato Grappa Monovitigno, www.nonino.it
19
17 A.Testoni, Collection Fall Winter 2010-2011 Men’s Collection, www.testoni.com 18 Roberto Cavalli, Collection Fall Winter 2010-2011, www.robertocavalli.com 19 Kiton, Collection Fall Winter 20102011, www.kiton.it
65
1
1 Artemide, Tizio - design Richard Sapper, www.artemide.com
FURNITURE• BATH•KITCHEN •LIGHTING
66
2 2 Antonio Lupi, Houdini - design Mario Ferrarini, www.antoniolupi.it
4 Axia, Collection AX-10 design Simone Micheli, www.axiabath.it
3 Zonca, Lampada sospensione mod.31283/Pendant Lights mod.31283 – design Marco Zonca, www.zonca.com
5 Bonaldo, Tavolo/Table Mr Hide – design Max Piva, www.bonaldo.it
3
4
5
67
6 Zucchetti, it.Isy Special Edition design Matteo Thun con/with Antonio Rodriguez, www.zucchettidesign.it
7
7 Minotti, Van Dyck - design Rodolfo Dordoni, www.minotti.com
6
8
9
8 Giorgetti, libreria/bookcase Nea design Chi Wing Lo, www.giorgetti.eu 9 Ib Rubinetterie, MYGOD! - design Maurizio Duranti, www.ibrubinetterie.it
68
10
11
10 Poliform, Concorde – design Emmanuel Gallina, www.poliform.it 11 Bpa International, Didier design Carlo Pozzi, www.bpainternational.com
12 Driade, vassoio/tray 100 Piazze–Milan - design Fabio Novembre, www.driade.com
12
13 Cassina, Collection “Cassina I Maestri”, Canapo - design Franco Albini, www.cassina.com
13
69
14
70
15
16
17
18
14 Penta, lampada da terra/floor Light TAAAC - design Umberto Asnago, www.pentalight.it 15 Matteograssi, Kelly - design Piero Lissoni, www.matteograssi.it 16 Meritalia, Origin du Monde design Italo Rota, www.meritalia.com 17 Byografia, Blue Berry - design Carlo Colombo, www.byografia.com 18 Grattarola, Terra, www.grattarola.it
71
19
72
19 Bonacina Pierantonio, Ellipses design Giuseppe Viganò, www.bonacinapierantonio.it
22 Vismaravetro, Progetto/Project Xperience - design Antonio Azzella, www.vismaravetro.it
20 Desalto, Atlantide - design Marco Acerbis, www.desalto.it
23 Selva, scrivania/desk collection Villa Borghese design Selva, www.selva.com
21 La Murrina, Sike Chandelier design Karim Rashid, images by Eric Laignel, www.lamurrina.it
20
21
22
23
73
24
24 Flou, Nathalie - design Vico Magistretti, www.flou.it 25 Vetreria Vistosi, Rina - design Barbara Maggiolo, www.vistosi.it 26 Vimar, Eikon Next, www.vimar.eu 27 Porada, tavolo/table infinity design Stefano Bigi, www.porada.it 28 Alessi, Disco Cesellato - design Alessandro Mendini, ph. Carlo Lavatori, www.alessi.it
74
25
26
27
28
75
29
76
30
31
32
29 Boffi, sistema di armadi/system of wardrobes Solferino - design Piero Lissoni e/and Decoma Design, www.boffi.com 30 FontanaArte, Botree - design Ferrara Palladino e Associati, www.fontanaarte.it 31 Pacini&Cappellini, poltroncina/armchair Freeline e/and libreria/bookcase Babele – design Norberto Delfinetti, Monica Bernasconi, www.paciniecappellini.it 32 Lema, sistema componibile/ modular system Selecta design, www.lemamobili.com
77
33
33 Flexform, Eden – design Antonio Citterio, www.flexform.it
78
ADDRESSES
ddn Antonio Lupi www.antoniolupi.it
Formitalia www.formitalia.it
Penta www.pentalight.it
Arnaldo Pomodoro www.fondazionearnaldopomodoro.it
Fratelli Rossetti www.fratellirossetti.com
Pininfarina www.pininfarina.com
Artemide www.artemide.com
Gherardini www.gherardini.it
Poliform www.poliform.it
Axia www.axiabath.it
Giorgetti www.giorgetti.eu
Porada www.porada.it
Boffi www.boffi.com
Giorgio Armani www.giorgioarmaniocchiali.com
Prada www.prada.com
Bonacinapierantonio www.bonacinapierantonio.it
Grattarola www.grattarola.it
Roberto Cavalli www.robertocavalli.com
Bonaldo www.bonaldo.it
Gucci eyewear www.safilo.com
Selva www.selva.com
Bpa international www.bpainternational.com
Hogan www.hoganworld.com
Testoni www.testoni.com
Bulgari www.bulgari.com
IB Rubinetterie www.ibrubinetterie.it
Trussardi www.trussardi.it
Byografia www.byografia.com
Kiton www.kiton.it
Valentino www.valentino.com
Carlo Pignatelli www.carlopignatelli.com
La Murrina www.lamurrina.it
Versace www.versace.com
Cassina www.cassina.com
Lema www.lemamobili.com
Vimar www.vimar.eu
Damiani www.damiani.it
Luxottica www.luxottica.com
Vismaravetro www.vismaravetro.it
Desalto www.desalto.it
Matteograssi www.matteograssi.it
Vistosi www.vistosi.it
Dolce & Gabbana www.dolcegabbana.it
Meritalia www.meritalia.com
Zonca www.zonca.com
Driade www.driade.com
Minotti www.minotti.com
Zucchetti www.zucchettidesign.it
Fendi www.fendi.com
Missoni www.missoni.it
Flexform www.flexform.it
Moschino www.moschino.com
Flou www.flou.it
Pacini & Cappellini www.paciniecappellini.it
79
INTERNATIONAL DISTRIBUTORS
BRAZIL MAGAZINE EXPRESS LTDA ED ABRIL - 4째 ANDAR AV. DAS NACOES UNIDAS 7221 - PINHEIROS 05425-902 - SAO PAULO Tel.+55 11 36446008 Fax +55 11 36447722 magexpress@magexpress.com.br
KOREA UPA - UNIVERSAL PUBLIC. AGENCY UPA BUILDING II SUITE 1002 - 20 HYOJEDONG, CHONGRO-KU SEOUL Tel. + 82 2 36720044 Fax + 82 2 36721222 upa1706@kornet.net
SINGAPORE BASHEER GRAPHIC BOOKS BLK 231 - 04 - 19, BAIN STREET, BRAS BASAH COMPLEX 180231 SINGAPORE Tel. + 65 63360810 Fax + 65 6334 1950 abdul@basheergraphic.com
CANADA L.M.P.I. 8155, RUE LARREY MONTREAL H1J 2L5 QC Tel.+1 514-3555610 Fax +1 514-3555676 lmpi@lmpi.com
KOREA PUBLICATIONS SERVICE INC MAPO P.O.BOX 227 SEOUL (121-600) Tel. + 82 2 2 31419293 Fax + 2 31419291 kps_97@naver.com
SYRIA KAYYAL TRADING CO. P. O. BOX 1850 DAMASCUS Tel. + 963 11-2311542 Fax + 963 11-2313 729 kayyal@kayyal.com
CHINA FOREIGN PRESS DISTRIBUTORS LTD 328 KWUN TONG ROAD, G/F WANDA INDUSTRIAL CENTRE. KOWLOON - HONG KONG Tel. +852 2566 4885 Fax +852 27998840 karen@foreignpress.com.hk CYPRUS HELLENIC DISTRIBUTION AG.LTD. LEMESOS AVENUE 204, LATSIA NICOSIA Tel. +357 22 878500 Fax + 357 22 489131 miacovides@hellenicmags.com DUBAI JASHANMAL NATIONAL CO.(L.L.C.) - NPP DIVISION P.O.BOX 1545 DUBAI Tel. + 971 4 2665964 Fax + 971 4 2650939 kumar@jashanmal.ae GREECE HELLENIC DISTRIBUTION AGENCY LTD. 1, DIGENI STREET 17456 ALIMOS Tel. + 30 2112114300 Fax + 30 2109936043 l.koutzavekiari@hdaath.gr HONG KONG FASHION CONSULTANT LTD. 20/FI FLAT B CAUSEWAY TOWER - 16-22 CAUSEWAY RD CAUSEWAY BA - HONG KONG Tel. + 852 25761737 Fax + 852 28950062 INDIA GET & GAIN CENTRE. 3RD FL. SAGAR SHOPPING CENTRE - 76, J.P. ROAD - ANDHERI BOMBAY 400 058 Tel.+91 22 26775822 Fax +91 22 26775539 info@getdesignbooks.com JAPAN KAIGAI INC. 5-30 HIROSHIBA CHO SUITA SHI OSAKA 564 Tel. +81 6 6385 5231 Fax +81 6 6385 5234 nakagami@kaigai-inc.co.jp TAIYO TRADING CO.LTD. C/O MIKI BLDG. 12-12 SHIBUYA 2 CHOME SHIBUYA KU TOKYO 150 Tel. +81 3 34067221 Fax +81 3 548 59333 infopro@next-eye.net
80
EUROAMBOOKS CO. #409, GEOPYEONG APT - 196 NONHYEONDONG, GANGNAM-GU, SEOUL Tel. + 82 25403136 Fax + 82 25403137 euroambooks@yahoo.co.kr WORLD MAGAZINES CO. LTD. YUJIN BLDG. 101, 13-7 NONHYUN-DONG, KANGNAM-GU 135-010 SEOUL Tel. + 82 2 529 9123 Fax + 82 2 529 9124 world@worldmag.co.kr DESIGNNICE INC. 2F 491-10 BUN-JI DAEHEONG-DONG, JUNG-GU 301-803 DAEJEON Tel. + 82 422523151 Fax + 82 422523153 help@designnice.com YES BOOK INC. 3F, DAEKWANG BLDG, 62-67, CHANCHENDONG SEODAEMOON-KU SEOUL Tel. + 82 2 31414300 Fax + 82 2 31410092 yes@yesbook24.com NETHERLANDS BRUIL EN VAN DE STAAY POST BOX 75 7940 MEPPEL Tel. +31 522 261303 Fax +31 522 257827 info@bruil.info NORWAY INTERPRESS NORGE LEIRAVEIN 11 - POSTBOKS 214 2001 LILLESTROM Tel. + 47 22 57 3213 Fax + 47 22 57 3265 astrid.stenslie@interpress-no.no POLAND POL-PERFECT SP Z.O.O UL. STAGIEWNA 2C 03-117 WARSZAWA Tel. + 48 225193951 Fax +48 225193950 sekretariat@polperfect.com.pl PORTUGAL INP - INTERNATIONAL NEWS Portugal ED. SMART ALAMEDA DOS OCEANOS RUA POLO NORTE, 1째 FRACCAO 1E PARQUE DA NACOES 1990-075 LISBOA Tel. + 351 21 8982010 Fax + 351 21 8982029 joana.reis@internews.com.pt
SLOVAKIA INTERPRESS SLOVAKIA LTD. VYHONSKA 13, 83106 BRATISLAVA Tel. + 421 2-44871501 Fax + 421 2-44871346 interpress@interpress.sk TAIWAN SUPER TEEM TECHNOLOGY CO., LTD. IF., NO.13, ALLEY 21, LANG 200 YUNG CHI RD. TAIPEI Tel. +886 2 2768 4617 Fax +886 2 2765 4993 superteem@ms15.hinet.net CHII MAW ENTERPRISE CO.LTD. NO. 6, LANE 101, SEC. 1, DA AN RD TAIPEI Tel. +886 2-27781768 Fax +886 2-27782907 chiimaw@ms65.hinet.net THAILAND ASIA BOOKS CO. LTD. NO. 65/66, 65/70 FL 7, CHAMNAN PHENCHATI BUSINESS CENTRE RAMA 9 RD. 10320 HUAYKWANG , BANGKOK Tel. +662 715 9000 Fax +662 715 9197 nisana_L@asiabooks.com TURKEY YAB-YAY YAYIMCILIK SANAY LTD. BESIKTAS BARBAROS BULVARI PETEK APT. NO.61 KAT:3 D:3 BESIKTAS/ISTANBUL Tel. +90 212 2583913 Fax +90 212 2598863 yabyay@isbank.net.tr USA L.M.P.I. 8155, RUE LARREY MONTREAL H1J 2L5 QC Tel.+1 514-3555610 Fax +1 514-3555676 lmpi@lmpi.com
Projects: Marriott Renaissance Time Square New York W hotel Madison Avenue New York Allegria Hotel Long Island NY Mandarin Oriental Residence & Veer Tower City Center Las Vegas