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Organo Ufficiale della Scuola di Alta Salumeria Italiana

Franco Macchiavelli insieme al suo team festeggia i 30 anni di attivitĂ


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via E. Zanasi, 24 41051 Castelnuovo Rangone (MO)

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Editoriale

Grandi marchi in svendita:

un’Italia che ci scappa di mano

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randi marchi in svendita: un’Italia che ci scappa di mano. Si può dire che tutto cominciò con la Barilla, che fu comprata dagli americani nel 1970, se ne parlò molto e fu uno dei primi grandi marchi italiani ad esser comprati dagli stranieri (ma anche uno dei primi a ritornare, soltanto 10 anni dopo, di nuovo italiano, poiché la famiglia Barilla ricomprò tutto!) La Nestlè negli anni 80 fece campagna acquisti e si portò via Buitoni, Motta e Perugina. Nel 1985 la Kraft si comprò l’Invernizzi. Nel 1993 ecco ricomparire nuovamente la Nestlé che si porta via Antica gelateria del corso, Sanpellegrino e Locatelli. Nel 1995 la Heinz si compra le Fattorie

I GRANDI MARCHI ITALIANI VENGONO PIAN PIANO CANNIBALIZZATI DA MULTINAZIONALI CHE SI CONQUISTANO A SUON DI MILIONI UNA POSIZIONE NEL “MADE IN ITALY”.

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Scaldasole e nello stesso anno un fondo azionario americano si compra la triestina Stock. Nel 2003 una company sudafricana si compra la Birra Peroni. I grandi marchi italiani vengono pian piano cannibalizzati da multinazionali che si conquistano a suon di milioni una posizione nel “made in Italy”. Nel 2011 la francese Lactalis si è portata a casa il 29% di Parmalat, i russi si sono acquistati 2 terzi della famosissima Gancia, la AR pelati, leader mondiale nel confezionamento di pomodori pelati è stata acquistata per il 51% dalla Mitsubishi. Due anni fa anche il Pastificio Annoni, famoso per i suoi Pizzoccheri, fu acquisito da un produttore di pasta del Nord America. Tra coloro che fanno molta attenzione

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ad accaparrarsi i marchi italiani c’è sicuramente il gruppo Unilever, che si è portato a casa i gelati Algida, l’olio d’oliva Bertolli (poi ceduto alla spagnola Sos Cuetara), le confetture Santa Rosa e anche il riso Flora. La Sos Cuetara è una società spagnola che guarda all’Italia con molta avidità: ha effettuato diverse acquisizioni tra cui la Minerva Oli (proprietaria del marchio Sasso), la Carapelli e, rilevandole dall’Unilever, la Bertolli e l’olio Dante (quest’ultimo è stato poi ricomprato dall’italiana Mataluni nel 2009, un caso più unico che raro che sicuramente andrebbe premiato!). Se si esce poi dall’alimentare se ne vedono delle belle e dopo Gucci e Valentino, anche il marchio Bulgari è stato venduto all’estero. Pochi anni fa, la casa automobilistica tedesca Audi, che in passato si era già comprata la Lamborghini, si è portata a casa una fetta di un famoso marchio storico del mondo delle motociclette: la Ducati motor, incontrastato mito tricolore delle due ruote. L’anno

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scorso il gruppo triestino “Stock spirits group” dichiara di essere strozzato da tasse, burocrazia e gabelle: scappa in Boemia. Svenduti anche i Baci Perugina, l’Alitalia, lo zucchero Eridania e la Telecom. Sembra che in Italia sia realmente diventato impossibile fare impresa: chi può scappa in altri Paesi, chi non riesce a farlo svende e chiude. Un esempio su tutti ci arriva dalla FIAT, che ora ha sede legale in Olanda e sede fiscale in Gran Bretagna. Chi se la sente di criticare le scelte di tanti imprenditori, forse costretti a fare passi che per nessun motivo avrebbero voluto fare? Consoliamoci con le pagine di DEGUSTA®, con reportage che fanno il possibile per esaltare il buono e il bello di un Paese che, nonostante tutto (e soprattutto nonostante Equitalia), vanta ancora imprenditori tenaci che resistono e tengono alta la nostra bandiera! Gianluigi Veronesi

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Aziende in primo piano

La Minerva Eccellenza della meccanica made in Italy celebra i 70 anni di attività

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a storia de La Minerva inizia ufficialmente il 22 giugno 1945 a Bologna, per iniziativa di Mario Chiodini. Negli anni l’azienda è diventata leader nella produzione di un’ampia gamma di macchinari e soluzioni per la lavorazione delle carni utilizzate nella ristorazione, nell’industria di trasformazione e nei centri di confezionamento dell’industria alimentare. Attualmente è guidata dalla terza generazione e, grazie alle acquisizioni dell’ultimo decennio, si presenta come

Minerva Omega group. L’azienda guidata dalla famiglia Salati Chiodini ha festeggiato i 70 anni di attività con una festa nello stabilimento di Bologna, alla quale ha partecipato anche il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. “Le nostre macchine sono utilizzate nella ristorazione, nell’industria di trasformazione e nei centri di confezionamento dell’industria alimentare - ha commentato Andrea Salati Chiodini, responsabile del reparto Ri-


cerca e Sviluppo di Minerva Omega group. In questi settant’anni di attività nella meccanica, ci siamo impegnati con determinazione a mantenere la produzione in Italia, nonostante le grandi difficoltà, per salvaguardare l’occupazione, l’eccellenza del Made in Italy nel mondo, la competenza e la qualità dei nostri prodotti”. Andrea Salati Chiodini riveste anche la carica di Presidente del comparto Costruttori Affettatrici, Tritacarne e Affini di Assofoodtec da gennaio 2013.

MINERVA OMEGA GROUP. L’AZIENDA GUIDATA DALLA FAMIGLIA SALATI CHIODINI HA FESTEGGIATO I 70 ANNI DI ATTIVITÀ CON UNA FESTA NELLO STABILIMENTO DI BOLOGNA, ALLA QUALE HA PARTECIPATO ANCHE IL PRESIDENTE DI UNINDUSTRIA BOLOGNA, ALBERTO VACCHI.


Attualità

Tracciabilità con QR Code L’App che racconta le storie dei migliori oli italiani

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razie alle sue esperienze scientifiche e professionali e in virtù dei titoli conseguiti, oggi Gino Celletti è riconosciuto come esperto mondiale capace di indagare con competenza ogni aspetto dell’Olio delle Olive. Questa storia di passione ebbe inizio quando, dirigendo il Marketing delle Industrie Farmaceutiche che trattavano le patologie del Dismetabolismo Lipidico, Celletti capì che l’Olio delle Olive poteva curare molto meglio quando veniva ottenuto da olive raccolte all’inizio della maturazione con i polifenoli al massimo livello. Non esistono olive verdi o nere; inizialmente tutte sono verdi ma solo con il tempo e in momenti diversi “invaiano” ovvero cambiano colore a seconda della varietà. Come spiega Celletti, non bisogna aspettare a raccogliere le olive se vogliamo la qualità, anzi occorre raccoglierle quanto prima per conservare i polifenoli, il vero oro dell’olio delle olive. Dopo tanti studi, ricerche ed assaggi, il maestro indiscusso dell’Olio di Oliva propone oggi un’idea innovativa: Celletti QR Code. Come può un consumatore informarsi e comprendere le infinite qualità

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offerte sul mercato? In base a cosa si può valutare la qualità di un olio? Dal prezzo? Dall’etichetta? Dal territorio di provenienza? Celletti QR Code è un’App gratuita grazie alla quale, con un click sul QR code stampato sulla bottiglia, sarà possibile conoscere ogni caratteristica dell’olio scegliendo tra Top Class e Best Value. Tutti i prodotti recensiti sono stati assaggiati, selezionati, documentati e tracciati con GPS da Celletti QR Olio. Esistono infatti 1538 varietà (cultivar) dell’Olea Europea, con profumo e sapore diversi e grazie a questa applicazione il consumatore sarà in grado di scoprire le storie che si celano dietro ad ogni bottiglia d’olio. Abbiamo intervistato il Maestro Gino Celletti riguardo il progetto QR code.

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L’idea del QR Code per tracciare la provenienza, le origini e le caratteristiche dell’olio risulta molto attuale e di grande interesse per i consumatori: come nasce l’idea? Nasce sin da quando ho iniziato a promuovere l’Olio Monocultivar. Se si tratta di “olio perfetto”, cioè fatto da una sola monocultivar, all’inizio dell’invaiatura, estratto ad esempio con frantoi a 2 fasi, imbottigliato in azoto ecc. allora occorre far sapere tutto di questo olio e chi fa questo deve avere il privilegio di informare il suo Cliente con tutti i dati che ha: il sensoriale dei profumi e dei sapori fatto da Assaggiatori Ufficiali indipendenti ed autorevoli, con immagini, analisi di laboratorio, istruzioni sugli abbinamenti dei piatti, non con informazioni reperibili dal sito del produttore (troppo comodo) ma sul sito www.cellettiqrolio.com dove gli Assaggiatori Ufficiali esprimono il loro parere e dove se l’olio non è perfetto non si accede perchè QR code traccianti di Celletti QR Olio non vengono concessi. Un Qr code può contenere fino a 4290 informazioni ma devono essere tutte vere e controllate. Inoltre il Celletti QR code permette di avere informazioni sull’olio di quella bottiglia al momento dell’acquisto o mentre lo si usa a tavola e fino a quando non si butta via la bottiglia finita. Il cliente poi può comunicare con il produttore via email ed il produttore sa esattamente quale bottiglia il cliente ha acquistato quando e dove, se ha attivato il GPS. Una vera rivoluzione culturale. degusta.it

COS È IL MONOCULTIVAR? CELLETTI CAPÌ CHE È FONDAMENTALE FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER SINGOLA VARIETÀ DI OLIVE E L’OLIO PERFETTO CHE NE DERIVA È SOLO IL MONOCULTIVAROLIVEOIL, COMPOSTO SOLO DA OLIVE DI UNA SOLA CULTIVAR, RACCOLTE QUANDO LA PRIMA OLIVA SI COLORA DI VIOLA. E’ INOLTRE ESTRATTO IN MODERNISSIMI FRANTOI E PROTETTO DALLE OSSIDAZIONI CON AZOTO O AGON. UN SOLO OBIETTIVO DUNQUE: MASSIMA QUALITÀ, PROFUMI DECISI E POLIFENOLI AD ALTISSIMI LIVELLI.

I produttori come hanno accolto questo progetto e come lo stanno utilizzando? I produttori più illuminati lo hanno già applicato sulle loro bottiglie e andando sul sito www.cellettiqrolio. com alla sezione TOP CLASS c’è una lista dei produttori che hanno voluto essere visibili anche ai loro concorrenti, ma diversi produttori hanno preferito non essere presenti nella lista del sito. Gli usi sono molto diversificati. Si va dall’utilizzocome strumento informativo, fino ad un uso di comunicazione e marketing, in alcuni casi perchè il distributore estero lo ha richiesto.

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Ad esmpio abbiamo oltre alla categoria TOP CLASS, cioè il miglior olio dell’anno già citata sopra, anche la categoria BEST VALUE. Questa categoria individua all’interno di un catalogo quell’olio che, ovviamente buon e assolutamente privo di difetti, è il prodotto aziendale con il famoso “miglior rapporto qualitàprezzo”. Cioè la migliore qualità possibile per il budget previsto. Chi sarà il maggior utilizzatore di questa App? Intenditori e appassionati o anche il semplice consumatore quotidiano? Innanzitutto dovremo promuovere questa tecnologia sul mercato italiano dove il click su un QR code generico sono percentualmente diversi. Se in Cina e Giappone su un prodotto italiano il Cliente clicca al supermercato per il 70% e negli USA diventa il 50%; in Italia le cose vanno diversamente: a Milano si scende al

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30% per arrivare al 5% al Sud. Non se ne parla eco il problema; l QR code è stato usato male quasi mai per dare informazioni “indipendenti” e quasi sempre per dare informazioni casarecce se non forvianti. Al momento chi clicca di più è il Cliente tra i 30 ed i 45 anni, laureato, nordico, di entrambe i sessi, spesso con coniugato, Con l’aiuto di tutti, con una corretta informazione, stampa in primis, per l’indole italiana sempre più incline a chiedere una informazione asettica e soprattutto per difesa personale dalle porcherie in commercio, in un paio di anni potremo raggiungere le percentuali asiatiche. Io punto molto sulle mamme, queste clienti sono molto interessate a dare ai propri figli prodotti “trasparenti” sani, ad alto valore nutritivo e assolutamente privo di qualsiasi “trucco”, lo dimostrano i corsi” MAMMA CHE OLIO MI DAI” che da tempo faccio.

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Aziende in primo piano

Pascolo 2.0

con la tecnologia utilizzata in Israele: chip, sensori e molto altro...

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...UN PERCORSO GESTITO DA COMPUTER CONTA LE PECORE, LE DIVIDE SECONDO LE NECESSITÀ, LE GUIDA VERSO LA MUNGITURA SE SANE, O VERSO UNA ZONA DI QUARANTENA SE PRESENTANO QUALCHE PROBLEMA, COME, AD ESEMPIO, LA MASTITE.

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Aziende in primo piano

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ecore con il chip, sensori, controlli continui del foraggio e dei processi di produzione. Nasce così, con la tecnologia che guarda al futuro, il formaggio di Luigi Farina, un prodotto che sa di storia e di tradizione, e prodotto con la più moderna tecnologia, per fare cibo più sano e naturale. Il pastore hi-tech alleva le proprie pecore all’aperto, le pascola per far mangiare loro erba tutto l’anno, e le munge con il computer, il suo allevamento si trova ad Albinia (Gr), in quella Maremma dove è ancora forte il legame con la tradizione.

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Parla così dei suoi allevamenti Luigi: “è un approccio non usuale per le pecore, mentre è molto usato negli allevamenti di mucche. Rispetto della tradizione e minor stress per gli animali. Adesso spinta “ultrabiologica” alla produzione”. Pecore con il chip e ovile computerizzato. Ogni pecora di Farina, famiglia sarda ma da generazioni trapiantata nel grossetano, è dotata di un microchip attraverso il quale è possibile conoscere lo stato di salute dell’animale, la sua vita, quanti parti ha effettuato e se deve e può essere degusta.it


munta. Un percorso gestito da computer conta le pecore, le divide secondo le necessità, le guida verso la mungitura se sane, o verso una zona di quarantena se presentano qualche problema, come, ad esempio, la mastite. Tradizione e ricerca universitaria. “Si tratta di un approccio non usuale per le pecore, mentre è molto impiegato per le mucche”, spiega Luigi Farina, convinto sostenitore del principio che si possano valorizzare al meglio le produzioni tradizionali solo applicando i principi più innovativi di scienza e tecnologia e con degusta.it

FARINA PRODUCE FORMAGGIO BIOLOGICO CON IL MINIMO IMPATTO AMBIENTALE, CON BASSO CONSUMO DI ACQUA E CON L’IMPIEGO DI RISORSE ED ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI, COME I PANNELLI SOLARI.

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Aziende in primo piano

un’attenzione massima all’ambiente. “La realizzazione dei software e della tecnologia di gestione dell’allevamento è importata da Israele, dove è diffusa negli allevamenti più grandi e consente risparmi in termini di risorse ambientali ed economiche, nonché livelli estremamente più bassi di stress agli animali”. Produzione bio con controlli continui. Erba, integrazione con foraggio fresco, fieno, sono tutti quanti prodotti in azienda e seguono i dettami della produzione biologica fino dal 1995 per arrivare nel 2001 alla certificazione bio. Farina vuole

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andare ancora oltre il certificato e recentemente ha affidato a BsRC Bioscience Research Center, centro ricerche con sede a Fonteblanda (Gr), il controllo della filiera produttiva, per implementare ulteriormente la qualità dei prodotti e diminuire gli impatti ambientali dei processi. Monia Renzi, amministratore di BsRC afferma: “Farina produce formaggio biologico con il minimo impatto ambientale, con basso consumo di acqua e con l’impiego di risorse ed energie da fonti rinnovabili, come i pannelli solari. Insomma ha una grande attenzione all’ambiente e al degusta.it


PRODUZIONE BIO CON CONTROLLI CONTINUI. ERBA, INTEGRAZIONE CON FORAGGIO FRESCO, FIENO, SONO TUTTI QUANTI PRODOTTI IN AZIENDA E SEGUONO I DETTAMI DELLA PRODUZIONE BIOLOGICA

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risparmio di risorse. Il nostro lavoro è di selezionare erbe per il foraggio che abbiano una ancor più bassa water foot print, e che abbiano ricadute positive sulla qualità del latte e del formaggio prodotto”. Continua Cristiana Guerranti, esperta in sicurezza alimentare e direttore scientifico del centro ricerche: “Uno dei nostri obiettivi principali è selezionare il foraggio che porti ai migliori risultati dal punto di vista della produzione di latte, della sua composizione in nutrienti e dell’implementazione della presenza di sostanze benefiche”.

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Attualità

Partono i Master di Alta salumeria Per la formazione di operatori attenti e preparati, in grado di valorizzare e comunicare la produzione di salumi, formaggi, oli e condimenti alimentari italiani, e tante altre tipicità enogastronomiche

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E’ nata la Scuola di Alta Salumeria Italiana: un segnale concreto che ci aiuta a valorizzare le nostre tradizioni e la nostra cultura evitando che tanti valori professionali possano, inesorabilmente disperdersi. La scuola si impegna a formare futuri manager di salumeria i quali, dopo aver seguito due cicli di lezione in aula, affidata a grandi professionisti, effettueranno un tirocinio pratico presso rinomate salumerie, caseifi-

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ci, salumifici ecc. Lo scopo è quello di fornire una visione “completa” che parte dalle moderne tecniche di allevamento attraversando la macellazione, la lavorazione e la trasformazione e stagionatura delle carni e del latte, da cui hanno origine i salumi e i formaggi. Ma il punto di forza di questi corsi, il cui fiore all’occhiello è il Master di Alta salumeria, è anche la parte comunicativa, di marketing e pubdegusta.it


blicità: un moderno salumiere infatti, non può solo conoscere alla perfezione salumi e formaggi, ma deve essere in grado di realizzare autonomamente un database con i nominativi di tutti i suoi clienti a cui associare una newsletter periodica, non solo: deve essere in grado di navigare in internet, essere capace di organizzare eventi ed iniziative e conoscere almeno le basi la lingua inglese. Senza nulla togliere al sapere “pratico” del bottegaio, tutt’altro, vorremmo formare veri e propri negozianti (o banconieri), che vadano al di là del taglio del prosciutto e siano capaci di gestire in toto una moderna salumeria. Ecco perché il master si completa anche di un percorso formativo nel mondo dell’olio di degusta.it

oliva, dell’aceto balsamico e del vino. Se il mancato ricambio generazionale e il depauperamento dei mestieri artigiani sta diventando la regola, la nostra scuola vuole essere proprio l’eccezione che non la conferma. Per approfondimenti è già attivo il sito www.scuolasalumeria.it Scuola di Alta Salumeria Italiana nasce con il forte sostegno dell’Associazione Antica Mutua Salsamentari 1876, l’impegno di collaboratori e appassionati operatori del settore e la fattiva collaborazione di CEFAL, ente formativo accreditato dalla Regione Emilia Romagna,

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LA MISSION DI SCUOLA DI SALUMERIA La Mission della Scuola, che potrà articolarsi anche su altre sedi distaccate, è la formazione di operatori attenti e preparati, in grado di valorizzare e comunicare la produzione di salumi, formaggi, oli e condimenti alimentari italiani, e tante altre tipicità enogastronomiche. Il progetto risponde a esigenze dettate dall’attuale contesto socio-

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economico, centrale è il tema della formazione finalizzata all’inserimento nel mondo del lavoro, facendo leva particolare sulle esigenze della grande distribuzione organizzata e delle botteghe al dettaglio specializzate, che sempre più spesso faticano a reperire operatori con una precisa conoscenza, teorica e pratica, della materia. Mestieri antichi si coniugano dunque a temi moderni e attuali: la scuola propone una didattica che si rivolge sia agli operatori del settore degusta.it


a pagina 18: Gianluigi Veronesi e Giuliano Tassinari, fondatori di Scuola di Alta Salumeria e rispettivamente editore ed executive chef. Sopra: Il maestro salsamentare Franco Macchiavelli spiega ad un giovane della scuola di ristorazione CEFAL come si effettua il taglio del prosciutto a mano, con il solo ausilio della coltellina – Foto Giuseppe Porisini©

con una professionalità già costruita, sia agli studenti diplomati degli Istituti Professionali che desiderano acquisire competenze specialistiche a 360 gradi nel settore Food, così come a tutti coloro che desiderano frequentare corsi unici nel loro genere per poi, via via, specializzarsi. L’ambizione della scuola è quella di insegnare anche elementi di marketing e comunicazione che possano aiutare il futuro salumiere, accompagnandolo non solo nella buona conoscenza dei degusta.it

prodotti trattati, ma anche nel percorso di acquisizione degli strumenti che lo rendano in grado di saper interagire con i vari avventori.

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Attualità

Italiani in vacanza tu che profilo sei?

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’indagine a cura di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sulla domanda turistica per l’estate 2015 rileva una domanda interna che inverte la tendenza degli ultimi cinque anni e che torna ad essere di segno positivo. Le stime (mentre scriviamo queste righe la stagione è ancora in corso) prevedono presenze totali per il periodo lugliosettembre di 414 milioni. Di queste, 181 milioni concentrate durante il picco di agosto (136 milioni quelle italiane e 45 milioni quelle straniere) per una spesa totale di 40 miliardi di euro (26 miliardi spesi dagli italiani e 14 miliardi provenienti dalle tasche dei turisti stranieri). “Quest’inversione di tendenza segnala finalmente una ripresa della fiducia da parte degli italiani, incoraggiati dal persistente

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bel tempo, ma anche dai primi segni di un’economia che sembra si stia rimettendo in moto, grazie anche ad EXPO che ha certamente accresciuto l’immagine e l’interesse turistico del nostro Paese. Si tratta di indicazioni che permettono di guardare al futuro con un po’ più di ottimismo”, dichiara Lino Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio. Sempre Fipe, sulla base del campione intervistato, ha tracciato il profilo dell’italiano in vacanza, che rientra in quattro possibili categorie: Cosmopolitan, Gourmet, Party lover e No rules. Gli italiani sono sempre legati a pasta, pizza e tradizione? Non necessariamente. Da un’indagine di Fipe sui consumi alimentari durante la villeggiatura, emergono quattro diverse tipologie

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di italiano in vacanza: Cosmopolitan, Gourmet, Party lover e No rules. La prima tipologia, quella più numerosa, va proprio contro lo stereotipo dell’italiano indissolubilmente legato alla cucina di casa e poco aperto alle sperimentazioni. Gli intervistati si dichiarano per il 38% curiosi e senza frontiere: gli italiani cosmopoliti, ormai in maggioranza, amano assaggiare il cibo tipico della località visitata, per assaporare fino in fondo la cultura locale. Si tratta soprattutto di adulti che in vacanza si liberano delle proprie abitudini alimentari per calarsi in quelle del territorio che li ospita. La seconda categoria è quella dei “party lover” costituita in maggioranza da giovani che amano divertirsi e che cercano di risparmiare sul cibo per destinare le proprie risorse economiche all’intrattenimento (31% degli intervistati). Altro profilo emerso dal sondaggio sono i “gourmet” (18%), in maggioranza adulti con un buon potere di acquisto, che

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FIPE, SULLA BASE DEL CAMPIONE INTERVISTATO, HA TRACCIATO IL PROFILO DELL’ITALIANO IN VACANZA, CHE RIENTRA IN QUATTRO POSSIBILI CATEGORIE: COSMOPOLITAN, GOURMET, PARTY LOVER E NO RULES.

durante le vacanze trovano il tempo e la serenità per concedersi pranzi e cene al ristorante e non vedono l’ora di farsi coccolare dal buon cibo. L’ultimo gruppo è rappresentato dagli sregolati, i “no rules”, che in vacanza decidono di non seguire regole né orari; mangiano quando hanno fame e solo ciò che desiderano. Si tratta per lo più di giovani, ma anche di donne che durante le ferie si rilassano e rompono gli schemi delle abitudini alimentari casalinghe per sottrarsi all’impegno della cucina domestica.

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Gastronomia

Una storia d’amore strozzapreti e lasagnette di Stefano Callegaro

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l vincitore di MasterChef Italia 2014 è…. Stefano Callegaro! Nato ad Adria nel 1972, Stefano è stato prima uno sportivo professionista - nuotatore, rugbista e pallavolista - poi product manager in una multinazionale e quindi agente immobiliare. Ma sin da bambino ha coltivato con amore e dedizione la sua più grande passione, quella per la cucina che gli ha permesso di vincere la quarta edizione di

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MasterChef Italia. Attraverso più di 60 ricette genuine ma raffinate, il vincitore della quarta edizione di MasterChef Italia ci accompagna in un percorso intimo e avvincente, dove la vita e la cucina si intrecciano in una storia d’amore e di passione. Pubblichiamo le due proposte di Stefano Callegaro: Strozzapreti con crema di peperone rosso, burrata e pesto e Lasagnette di pane carasau. degusta.it


“Più ne hai, più ne desideri senza stancarti mai...”

STROZZAPRETI PER 4 PERSONE 350 g DI STROZZAPRETI 2 PEPERONI ROSSI 1 CIPOLLA BIANCA 500

g

DI

POMODORI

PELATI 100 g DI BURRATA 50 g DI BASILICO 2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO GRATTUGIATO OLIO EXTRAVERGINE SALE

Strozzapreti con crema di peperone rosso, burrata e pesto leggero al basilico. In tre parole: un primo emozionante. Più ne hai, più ne desideri, senza stancarti mai. Qualcosa del genere accade a chi è innamorato, e non a caso questo piatto è per Mariella, che è la mia compagna e molto di più. La pasta alla crema di peperone è lo specchio delle sue memorie di infanzia ed è anche un racconto che la ritrae perfettamente: è morbida come lei, degusta.it

e poi è tenera, voluttuosa, decisa, piena di colori... Categoria: primo Preparazione: 20’ Difficoltà: media Mondare e lavare con cura il basilico, quindi passarlo al frullatore a immersione con l’aggiunta di 3 cucchiai di acqua,il parmigiano e 2 cucchiai di olio versato a filo. Aggiustare di sale e tenere da parte. Mondare, lavare i peperoni e tagliarli

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a listarelle. In una casseruola fare appassire la cipolla tritata in 3 cucchiai di olio, quindi aggiungere i peperoni e lasciarli rosolare bene. Unire i pomodori pelati, regolare di sale e portare a cottura. Emulsionare la salsa con il frullatore a immersione e passarla al colino, in modo da ottenere una crema morbida e vellutata. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e nel frattempo tagliare la burrata a dadini, 26

avendo cura di conservare tutta la panna che fuoriesce. Scolare gli strozzapreti al dente, trasferirli in una padella e mantecarli con la crema di peperoni e un po’ di panna. Fuori dal fuoco, aggiungere i dadini di burrata e continuare la mantecatura. Servire la pasta e aggiungere nei piatti delle piccole punte di pesto al basilico e di panna della burrata tutt’intorno, in modo da ottenere un saporitissimo tris di colori. degusta.it


Lasagnetta di salmone e carasau Prima o poi viene il giorno in cui ci si interroga su quello che si sta facendo. Sulla strada percorsa e su quella che resta da fare. A me è successo una decina di anni fa. Mi è sembrato che per la prima volta tutto fosse chiaro: ciò che avevo fatto fino a quel momento poteva diventare una scelta di vita. E questo piatto, semplice e veloce, scandisce proprio quel passaggio cruciale: l’inizio di una ricerca più profonda sulla mia identità in cucina. Categoria: antipasto Preparazione: 20’ Difficoltà: bassa Bagnare e strizzare con cura un canovaccio pulito di cotone. Adagiare su una metà del panno un disco di pane carasau e ricoprirlo con l’altra metà, lasciandolo riposare per 3 minuti. Liberare il pane carasau (dopo questa operazione si sarà leggermente ammorbidito) e ricavare, con un coltello, 2 rettangoli delle dimensioni di 6 x 4 cm. Ripetere il procedimento con gli altri dischi di pane carasau, in modo da ottenere 12 sfoglie. Lavorare il salmone facendone una tartare, trasferirlo in una ciotola, aggiungere le olive taggiasche tagliate a rondelle, i capperi (precedentemente dissalati) tritati grossolanamente e i pomodorini a cubetti. Condire il tutto con un filo di olio, una macinata di pepe, quindi lasciar riposare per qualche minuto. Su un tagliere posare la prima sfoglia di pane carasau, ricoprirla con la tartare di salmone (attenzione a non eccedere nella farcitura), grattugiare degusta.it

un po’ di ricotta forte e terminare con qualche goccia di glassa di aceto balsamico. Aggiungere una seconda sfoglia di carasau e ripetere il procedimento, chiudendo la lasagnetta con la terza sfoglia di carasau, oppure lasciandola “scoperta”. Una volta assemblate le 4 lasagnette, trasferirle nel piatto aiutandosi con una spatola e spolverizzarle con i germogli e la scorza di limone a striscioline. Guarnire con gocce di glassa di aceto balsamico e con un’emulsione ottenuta frullando le foglie di basilico insieme a 1 cucchiaio di ghiaccio tritato e 2 cucchiai di olio.

LASAGNETTE PER 4 PERSONE 200 g DI SALMONE AFFUMICATO 6 DISCHI DI PANE CARASAU 200 g DI OLIVE TAGGIASCHE DENOCCIOLATE 100 g DI CAPPERI SOTTO SALE 10 POMODORI PACHINO 200 g DI RICOTTA FORTE GLASSA DI ACETO BALSAMICO LA SCORZA DI 1 LIMONE NON TRATTATO GERMOGLI DI ALFA ALFA 1 MANCIATA DI FOGLIE DI BASILICO OLIO EXTRAVERGINE SALE E PEPE

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Gastronomia

Un calzone da 30 metri Un record “alla cipolla” tutto da assaggiare!

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cquaviva delle Fonti, paese dell’entroterra barese, sta per entrare nel Guinnes dei Primati con uno dei suoi prodotti di eccellenza, la cipolla rossa. Dal 17 al 20 settembre sarà realizzato il calzone alla cipolla rossa più grande al mondo, lungo 30 metri e largo 3. L’impresa da record, ad opera del Panificio Sandro Barile, inizierà giovedì 17 settembre con l’installazione di un’enorme teglia protetta da una tensostruttura, dove, dal giorno seguente, inizierà la preparazione del tipico calzone di cipolla. Per la preparazione di questa versione maxi del famoso prodotto locale sa-

ranno utilizzate 4 tonnellate di vera cipolla rossa di Acquaviva, 400 kg di farina, 20 litri di olio d’oliva, 2600 uova, 200 kg di ricotta forte e 20 kg di sale. La cottura durerà oltre 10 ore (45 minuti per ogni 2 metri di calzone), fino al pomeriggio di sabato 19 settembre, quando il giudice del Guinnes World Record certificherà il risultato. A record ottenuto si passerà alla degustazione del calzone.

PER ASSAGGIARE UNA FETTA DEL “CALZONE DA RECORD” CI SI PUÒ PRENOTARE IN ESCLUSIVA SU GETBAZZA, PARTNER DELL’INIZIATIVA: 2,5 EURO INVECE DI 6 INSIEME AD UNA BOTTIGLIA DI VINO PRIMITIVO.



Gastronomia

Incursione di Terroni in cucinai I Bistrot - Morsi & Rimorsi - Terroni in Cucina. Dietro al bel progetto imprenditoriale ci sono tre fratelli, Giuseppe, Paolo e Luca Capece

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n questo numero di Degusta pubblichiamo tre ricette speciali dedicate ai nostri lettori dalla cucina dei bistrot Morsi & Rimorsi - Terroni in Cucina. Dietro al bel progetto imprenditoriale ci sono tre fratelli, Giuseppe, Paolo e Luca Capece, a cui abbiamo fatto qualche domanda, incuriositi dall’ironia di una comunicazione azzeccata.

I bistrot Morsi & Rimorsi hanno ottenuto un’entusiastica risposta di pubblico, il gruppo sta crescendo rapidamente, in soli due anni due locali a Caserta ed uno a Milano. Quali sono gli obiettivi più ambiziosi del progetto? Spinti dalla passione per il cibo per anni abbiamo peregrinato attraverso le regioni del Sud alla ricerca di sapori e prodotti d’eccellenza. Ci siamo in-

I fratelli Capece

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namorati di storie, ricette e sapori ed abbiamo deciso di condividerli con tutti. “Racconti di cibo ambientato al sud”: è con questa frase che, nell’Ottobre del 2014, abbiamo presentato a Caserta il nostro primo bistrot “Morsi & Rimorsi - Terroni in cucina”. I risultati sono stati immediati e ci hanno spinto a presentare subito un nuovo progetto: “Morsi & Rimorsi Terroni in Pizzeria”. Nato nel Febbraio del 2015, sempre a Caserta, abbraccia la stessa filosofia ma la abbina alla pizza. Da lì è nata la voglia di condividere degusta.it

questi sapori anche lontano dalla nostra terra. Milano è solo la prima tappa di questo progetto in espansione che non pensiamo di interrompere. Nel futuro immaginiamo di portare anche il format “Terroni in Pizzeria” nel capoluogo lombardo per poi concentrare i nostri sforzi altrove in Italia ma, non escludiamo qualche investimento anche fuori i confini nazionali. Tre elementi fondamentali che caratterizzano il progetto Terroni in Cucina e lo contraddistinguono rispetto ai tanti ristoranti che propon-

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gono cucina del sud. Sicuramente il nostro punto di forza è la qualità delle materie prime. Accompagnati da artigiani, agricoltori e allevatori che amano ciò che fanno abbiamo scelto i prodotti migliori della nostra terra. La nostra offerta comprende piatti realizzati con “Presidi Slow Food”, prodotti DOP e IGP ma, anche piccole produzioni di eccellenza che, in alcuni casi, finanziamo e controlliamo in tutte le fasi di produzione. Non ci limitiamo a presentare ricette tradizionali del sud. Le rivediamo, le ar32

ricchiamo, cerchiamo di offrire un nuovo punto di vista di esse. Questo è per noi un elemento che contraddistingue “Morsi & Rimorsi” dalle altre attività. Altro fattore di differenziazione è la ricerca che non si ferma al cibo: la nostra selezione di vini predilige i piccoli viticoltori che adottano metodi biologici e biodinamici. Abbiamo inoltre una ricca selezione di olii extravergine di oliva di grande qualità. Amiamo le piccole realtà che, pur avendo poca visibilità, realizzano prodotti eccezionali.

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L’inaugurazione del nuovo Bistrot - Morsi & Rimorsi di Viale Pasubio, 3 - Milano

Fratelli Capece e gli chef Daddio e Di Caprio (titolari della scuola professionale di cucina Dolce e Salato), come nasce la collaborazione... Sapevamo quello che volevamo offrire ma non avevamo le giuste competenze tecniche per farlo. Non volevamo essere scontati e per questo sapevamo di doverci affidare a dei professionisti. La soluzione l’abbiamo trovata a pochi km di distanza da noi: lo chef Giuseppe Daddio ci ha aiutato a trasformare la nostra idea in cibo, il maestro

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Di Caprio ci ha aiutato a completare l’offerta. Inoltre la collaborazione con una scuola di formazione come la “Dolce e Salato”, molto riconosciuta al sud, ci permette di offrire sempre nuove ricette e di selezionare giovani talenti da inserire nel nostro staff.

www.morsierimorsi.com

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COSTOLETTE DI AGNELLO LATICAUDA AL GIUSTO ROSA CON CARCIOFI E SALSA ALLA MENTA

INGREDIENTI PER 4 PERSONE :

PER LA SALSA ALLA MENTA :

1 KG DI COSTOLETTE DI AGNELLO LATICAUDA 4 CARCIOFI PICCOLI 50 G DI MENTA AGLIO PEPERONCINO 200 ML DI OLIO EVO

200 G DI MENTA 100 ML DI ACQUA 20 ML DI OLIO EVO SALE

PROCEDIMENTO : 1. PREPARATE UNA MARINATA TRITANDO UNO SPICCHIO D’AGLIO E 50 G DI MENTA, AGGIUNGETE 200 ML DI OLIO EVO E MESCOLATE. 2. STENDETE LE COSTOLETTE IN UNA PLACCA E IRRORATE CON LA MARINATA, LASCIANDOLE COPERTE PER 3 ORE IN FRIGO. 3. PULITE I CARCIOFI ELIMINANDO LE FOGLIE PIÙ DURE ALL’ESTERNO, TAGLIATELI IN 4 SPICCHI, ELIMINATE LA PELURIA INTERNA E SALTATELI IN PADELLA CON UN FONDO DI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO. 4. PER LA SALSA SBIANCHITE LA MENTA IN ACQUA BOLLENTE PER 2 MIN E ARRESTATE LA COTTURA CON ACQUA E GHIACCIO. 5. SCOLATE LA MENTA, METTETELA IN UN CONTENITORE CON 100 ML DI ACQUA E UN PIZZICO DI SALE. EMULSIONATE CON UN MINIPIMER VERSANDO L’OLIO A FILO. 6. PASSATE LE 3 ORE CACCIATE LE COSTOLETTE DAL FRIGO, FATELE STEMPERARE UNA MEZZ’ORETTA E ADAGIATELE SU UNA GRIGLIA BEN CALDA. FATELE CUOCERE 5 MINUTI PER LATO. 7. IMPIATTATE IN UN PIATTO PIANO I CARCIOFI ED ADAGIATE SULLE COSTOLETTE. GUARNITE CON LA SALSA ALLA MENTA O SE PREFERITE LA POTETE ACCOMPAGNARE AL PIATTO SERVENDOLA IN UNA CIOTOLINA.

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GNOCCHI CON ZUCCA E LARDO DI MAIALE NERO CASERTANO

600 G DI GNOCCHI 1,2 KG DI ZUCCA AGLIO OLIO SALE PEPERONCINO 1 RAMETTO DI ROSMARINO 40 G DI LARDO DI MAIALE NERO CASERTANO

PROCEDIMENTO : 1. PELATE LA ZUCCA E TAGLIATELA A PEZZETTONI DI 3 CM PER 3 CM. 2. IN UNA PENTOLA FATE SOFFRIGGERE AGLIO, OLIO, PEPERONCINO E IL RAMETTO DI ROSMARINO A FUOCO MODERATO. 3. TOGLIETE L’AGLIO E IL ROSMARINO E AGGIUNGETE LA ZUCCA, SALATE E IRRORATE CON ACQUA. FATE CUOCERE PER CIRCA 40 MINUTI. 4. FRULLATE IL TUTTO CON UN MINIPIMER E PASSATE AD UN COLINO A MAGLIA STRETTA, DOVRÀ RISULTARE UNA CREMA LISCIA E VELLUTATA. 5. CUOCETE GLI GNOCCHI IN ABBONDANTE ACQUA SALATA E SALTATE LI IN PADELLA CON LA CREMA DI ZUCCA. 6. IMPIATTATE IN UN PIATTO FONDO E GUARNITE CON 4 FETTINE DI LARDO AFFETTATO A VELO E UN CIUFFETTO DI ROSMARINO .

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TORTINO DI VERDURE SU FONDUTA DI CACIOCAVALLO PODOLICO INGREDIENTI PER 4 PERSONE : PER IL TORTINO : 1 PORRO 100G DI CAROTE 100 G DI MELANZANE 100G DI ZUCCHINE 100 G DI PATATE 80 G DI POMODORO RAMATO 2 ALBUMI BASILICO AGLIO SALE PEPE

OLIO EVO 20G DI BURRO 20 G DI PAN GRATTATO 50 G DI PARMIGIANO GRATTUGIATO

REGGIANO

PER LA FONDUTA: 250G DI CACIOCAVALLO PODOLICO GRATTUGIATO 1 LT DI LATTE 60 G DI MAIZENA SALE

PROCEDIMENTO : 1. LAVATE TUTTE LE VERDURE, DOPODICHÉ INIZIATE PELANDO LE CAROTE E LE PATATE. TAGLIATELE A CUBETTI DI 5 MM PER 5 MM E CONSERVATELE IN DUE CONTENITORI SEPARATI, TENENDO LE PATATE IMMERSE NELL’ACQUA. 2. TAGLIATE IL PORRO A JULIENNE, UTILIZZANDO SOLO LA PARTE TENERA (QUELLA BIANCA), DIVIDETELO IN DUE PADELLE ANTIADERENTI CON UN FILO D’OLIO E FATE SOFFRIGGERE. AGGIUNGETE DA UNA PARTE LE CAROTE E DALL’ALTRA LE PATATE, AGGIUSTATE DI SALE E CUOCETE PER UNA DECINA DI MINUTI FINCHÈ LA VERDURA RISULTI ASCIUTTA E CROCCANTE. SE NELLA COTTURA LA VERDURA ATTACCA SUL FONDO, AIUTATEVI AGGIUNGENDO UN PO’ DI ACQUA. A COTTURA TERMINATA TRAVASATE IL TUTTO IN UNA BASTARDELLA UTILIZZANDO UN RAGNO PER LASCIARE IL LIQUIDO IN ECCESSO. 3. PER LE ZUCCHINE E LE MELANZANE, TAGLIATELE SEMPRE A CUBETTI DI 5MM PER 5 MM, PARTENDO DALLA BUCCIA ED ELIMINANDO LA PARTE CENTRALE. CONSERVATE IN CONTENITORI SEPARATI.

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4. PRENDETE I POMODORI, TAGLIATELI IN 4, ELIMINATE LA POLPA E TAGLIATELI A CUBETTI PICCOLINI. 5. PREPARATE IN UNA PADELLA ANTIADERENTE UN FONDO CON AGLIO,OLIO E BASILICO. FATE SOFFRIGGERE E SALTATE LE MELANZANE AGGIUSTANDO DI SALE E PEPE. RIPETETE LO STESSO PROCEDIMENTO PER LE ZUCCHINE E PER I POMODORI. A COTTURA ULTIMATA, TRAVASATE IL TUTTO UTILIZZANDO SEMPRE UN RAGNO NELLA STESSA BASTARDELLA CON LE PATATE E LE CAROTE. 6. ALLE VERDURE AGGIUNGETE I DUE ALBUMI E IL PARMIGIANO E INIZIATE A MESCOLARE, FINO AD OTTENERE UN COMPOSTO NON TROPPO MORBIDO. ( SE DOVESSE RISULTARE TROPPO LENTO, POTETE AGGIUNGERE UN PO’ DI PAN GRATTATO) 7. FODERATE DEGLI STAMPINI DEL DIAMETRO DI 5-6 CM CON BURRO E PANGRATTATO E RIEMPITE CON IL COMPOSTO DI VERDURE. 8. PRERISCALDATE IL FORNO A 170° C E A FORNO CALDO INFORNATE I TORTINI PER 25 MIN. 9. NEL FRATTEMPO PREPARATE LA FONDUTA. IN UN PENTOLINO PORTATE IL LATTE A BOLLORE, AGGIUNGETE IL CACIOCAVALLO E FATELO SCIOGLIERE A FUOCO DOLCE. DISCIOGLIETE LA MAIZENA IN UN PO’ DI LATTE FREDDO E LA AGGIUNGETE AL LATTE MESCOLANDO CON UNA SPATOLA FINCHÈ RISULTI LISCIO E CREMOSO. AGGIUSTATE DI SALE. 10. A COTTURA TERMINATA SFORMATE I TORTINI. 11. IMPIATTATE VERSANDO LA FONDUTA ALLA BASE DI UN PIATTO FONDO E ADAGIATE SU IL TORTINO. GUARNITE CON QUALCHE FOGLIOLINA DI PREZZEMOLO O FINOCCHIETTO A PIACERE.

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Gastronomia

Gallo Rosso 2015/16 Guida gratuita alle migliori osterie contadine altoatesine

È

disponibile la 12a edizione della guida Gallo Rosso per Buschenschank e Hofschank, uno strumento utile per scegliere l’osteria contadina che si preferisce. In più di 80 pagine, con foto e descrizioni delle strutture e dei territori cui appartengono, le 40 osterie, sono divise in Buschenschank e Hofschank: le prime sono situate in zone vinicole e offrono vino proprio, le seconde offrono piatti di carne di produzione propria. Le osterie inoltre, per far parte del marchio Gallo Rosso, sono obbligate a rispettare alcuni rigidi criteri di qualità, come ad esempio: non sono ammessi piatti precotti e sul menù devono figurare pietanze esclusivamente fatte in casa; oltre il 30% dei prodotti offerti deve provenire dai campi del maso e, in totale, oltre l’80% dal maso o da un’azienda agricola in Alto Adige; il maso deve offrire almeno 3 succhi di produzione propria; le uova utilizzate devono provenire da aziende agricole altoatesine con allevamento all’aperto; i distillati offerti devono essere di produzione di un maso sudtirolese. Un Buschenschank, inoltre, deve

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offrire vino proveniente al 100% dai vigneti del proprio maso, mentre la carne di un Hofschank deve provenire da un allevamento del maso stesso. I masi con gusto sono raggruppati per territori e valli di appartenenza e descritti in modo dovizioso perché si possano cogliere i punti di forza e le particolarità. Per ogni maso è indicata la strada da fare per raggiungerlo, sia a piedi, sia in macchina e una foto della struttura; la descrizione dei piatti e dei vini che un maso offre è molto particolareggiata, così come

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LA CLASSIFICAZIONE DEI MASI È ORGANIZZATA IN FIORI, DA 1 A 4; PIÙ ALTO È IL NUMERO DEI FIORI, PIÙ NUMEROSI SONO I CRITERI SODDISFATTI DALLA STRUTTURA. LA FILOSOFIA DELL’ASSOCIAZIONE GALLO ROSSO È “AVVICINARE LE PERSONE ALLO STILE DI VITA DEGLI AGRICOLTORI ALTOATESINI”

dettagliati sono i giorni e gli orari di apertura e chiusura. I vini e i piatti cucinati in ogni osteria sono elencati in base all’offerta e Gallo Rosso ha anche inserito nelle ultime due pagine un “Glossario” con la spiegazione delle pietanze citate, favorendo così la comprensione della preparazione dei piatti e delle ricette contenute all’interno del catalogo stesso. degusta.it

Per richiedere gratuitamente la spedizione al proprio domicilio del catalogo Gallo Rosso, è possibile rivolgersi a: Gallo Rosso (Ufficio Agriturismo, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi). Tel. 0471 999308 - www.gallorosso. it E-mail: info@gallorosso.it. Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi è organizzata in fiori, da 1 a 4; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.

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Gastronomia

Stellati in Tirolo Dal 1° al 4 ottobre, nelle vicinanze della leggendaria località di Kitzbühel, lo chef pluristellato Simon Taxacher del ristorante hotel Relais & Châteaux Rosengarten, dirige le star della cucina austriaca in “Kulinartika”, il primo showcooking dell’arte gastronomica di montagna.

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al 1° al 4 ottobre, nelle vicinanze della leggendaria località di Kitzbühel, lo chef pluristellato Simon Taxacher del ristorante hotel Relais & Châteaux Rosengarten, dirige le star della cucina austriaca in “Kulinartika”, il primo show- cooking dell’arte gastronomica di montagna. Kirchberg in Tirolo è un idilliaco villaggio della valle Brixental, nel cuore delle Alpi di Kitzbühel, qui vive e lavora lo chef pluristellato Simon Taxacher del Ristorante Hotel Relais 40

& Châteaux Rosengarten, decorato del titolo di Grand Chef Relais & Châteaux, un onore condiviso con solo altri 160 cuochi nel mondo. La sua storia è costellata da numerosi successi e si distingue per il forte senso di appartenenza alle origini tirolesi e per il grande sogno di offrire la perfetta ospitalità ai suoi ospiti. Nel 2000, dopo esperienze presso rinomati chef internazionali all’estero, ritorna a Kirchberg dove, dopo anni di lavoro, apre nel 2010 insieme alla sua degusta.it


C’ERA UNA VOLTA UNA TROTA DI FIUME

GNOCCHI DI RAPE ROSSE CON TERRA DI BIRRA


SIMON TAXACHER IN AZIONE

compagna Sandra Kobald, il ristorante omonimo “Simon Taxacher” e rinnova l’albergo Rosengarten che, dopo solo un anno, entra a far parte dell’elitaria associazione alberghiera Relais & Chateaux, diventando uno degli hotel più belli del mondo. Cena stellata e arte culinaria di montagna Simon Taxacher guida la rassegna culinaria Kulinartika: quattro giorni dedicati ai piaceri del palato, nei quali la regione tirolese della Brixental, mette in mostra le proprie abilità culinarie, offre degustazioni delle proprie specialità, eventi di arte gastronomica,

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show-cooking, un percorso tra le fattorie di montagna e, momento clou della manifestazione, la cena gourmet ad opera di autentiche stelle della cucina austriaca, che vedrà ai fornelli insieme a Simon Taxacher, gli chef Konstantin Alexander Filippou, Hubert Wallner, Heinz Hanner e Thorsten Probost. La manifestazione Kulinartika ha inizio giovedì 1° ottobre con la cerimonia di apertura sulla piazza Marktplatz di Kirchberg. Venerdì 2 ottobre si tiene una degustazione di specialità dalle 10 alle 17 nella meravigliosa cornice montana degusta.it


NORBERT NIEDERKOFLER

di Aschau, mentre sabato, dalle ore 11 si apre la degustazione di sigari & vini alla malga Ochsalm e, dalle 14 alle 16, si cucina insieme ai bambini presso il Caffé Lorenzoni di Kirchberg, in centro paese. Ma l’evento clou della rassegna gastronomica è la cena stellata al ristorante Simon Taxacher presso l’Hotel Relais & Châteaux Rosengarten, dalle ore 19.30, con la guest star Konstantin Alexander Filippou, chef premiato di Vienna. Domenica 4 ottobre, invece, il “Kirchberger Sonnbergmeile” porta i visitatori, lungo un facile cammino, in sei fattorie di montagna, dove degustare prodotti tipici contadini e osservare gli degusta.it

artigiani al lavoro, il tutto accompagnato dalla musica di gruppi regionali. Soggiorni nel regno di Taxacher Per partecipare a Kulinartika, l’Hotel Relais & Châteaux Rosengarten di Kirchberg offre tre pernottamenti in camera doppia con prima colazione, inclusa la partecipazione agli eventi in programma (show cooking e cena gourmet di sabato) a partire da 415 euro a persona. Per maggiori informazioni: www.rosengarten-taxacher.com/it

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InformAzienda

Design in cucina Bugatti propone Ceppo Virgola, mix di praticità e attenzione all’estetica

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ugatti è un brand oggi conosciuto e apprezzato a livello internazionale, presente in oltre 100 Paesi in tutto il mondo e nei più prestigiosi department store come la Rinascente e Cargo HighTech (Italia), KaDeWe (Germania), Galeries Lafayette (Francia), Harrods (Inghilterra), Jashanmal (Dubai), Lane Crawford (Hong Kong), Myer (Australia) e Rustan’s (Filippine) e tanti altri. Questa firma così prestigiosa ha posto le proprie attenzioni anche sullo studio di una linea di coltelli che oltre ad essere funzionali e perfettamente rispon-

denti al loro utilizzo risultano essere particolarmente affascinanti. Così l’impronta Bugatti aggiunge un tocco di creatività e personalità in cucina con il “Ceppo Virgola” con coltelli, che affianca gli oggetti della più ampia gamma“Trattoria”. Design dinamico e funzionale, gusto naturale e contemporaneo, minuziosa cura per i particolari: realizzato in legno di frassino nella tonalità sbiancata o tabacco, è personalizzato con finestre in policarbonato per distinguere i coltelli e avere sempre quello giusto a portata di mano. Un’idea anche per la lista nozze o per i regali di Natale.

CEPPO VIRGOLA: DESIGN: ANDREAS SEEGATZ. FORMATO 12 X 25 X 29 CM. PREZZI: 104,00 EURO SOLO IL CEPPO E 234,00 EURO IL CEPPO CON I 5 COLTELLI “ERGO” IN ACCIAIO FORGIATO. BUGATTI SARÀ È PRESENTE A HOST 2015 DAL 23 AL 27 OTTOBRE PRESSO IL PAD.24P – STANDD10-E11. WWW. CASABUGATTI.IT

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Attualità

Officina della brace Al Birocciante, per un’esperienza di gioia per palato e anima

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volta” e la buona pizza realizzata con ingredienti semplici e genuini. Il nostro desiderio è quello di creare un ambiente nel quale si dia valore al gusto della vita ed al piacere della tavola, seguendo sempre la stagionalità delle materie prime e dell’offerta di mercato, mantenendo le tradizioni e rappresentando al meglio i nostri valori”. E

ZA∙CAFF IZ È ∙P

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l Birocciante è una braceria e pizzeria sita nella città di Ferrara. Il locale vi accoglie con uno scenario avvolgente, di cui è “protagonista” un imponente camino nel centro della sala, nel quale viene cotta a vista la carne, direttamente sulle braci. “La nostra è una carne selezionata, certificata e di prima qualità, frutto di una lunga ricerca di fornitori che rispondono a questi criteri; proponiamo solo carni italiane di origine controllata ed alcune con Presidio Slow Food. Il nostro menù è caratterizzato da prodotti della Tradizione Ferrarese, come la pasta “fatta in casa come una

www.ilbirocciante.it

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SOOC. COOP. a R.L. Cooperativa AutoTrasportatori Autonomi Molinella 40062 Molinella (Bo) - Via A. Moro, 20 Numero iscrizione Albo Cooperative A 101463 telefono 051 881127 (4 linee) - Fax 051 887243 Cellulari 335 6154060 - 335 7385485 Codice fiscale 02164810372 - Partita I.v.a. 00555041201

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Speciale PatatainBO

Basse rese, buona qualità e prezzi raddoppiati

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ese molto basse e previsioni di giacenze al minimo storico: la conferma di una annata scarsamente produttiva ma con tuberi di ottima qualità viene dalla Borsa patate di Bologna del 21 agosto scorso, a raccolto concluso. Anche in altri areali produttivi nazionali la tendenza è la medesima. Stessa fotocopia per le produzioni del nord Europa dove vengono segnalate flessioni importanti nei volumi, anche del 17%. La causa è per tutti il caldo intenso che ha limitato lo sviluppo delle piante. L’effetto di questa istantanea sulla produzione pataticola nei Paesi com-

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L’OFFERTA DI PRODOTTO IN EUROPA È SCARSA E SI PREVEDONO QUOTAZIONI IN ASCESA, NECESSARIE PER COMPENSARE ECONOMICAMENTE GLI SCARSI VOLUMI. UNA NOTA DOLENTE È LA RECRUDESCENZA DEI PARASSITI SUL TUBERO CHE QUEST’ANNO HA CONTRIBUITO AL DEPREZZAMENTO DI QUANTITATIVI IMPORTANTI

petitori dell’Italia è stato un aumento dei prezzi di vendita sui mercati esteri, sia al consumo che all’ingrosso, quotazioni comunque più elevate rispetto a quelle rilevate nelle contrattazioni nazionali. Rispetto allo scorso anno la produzione italiana, nel suo degusta.it


La patata di Bologna Dop conquista i consumatori

complesso, subirà un calo del 15% a fronte di una flessione in Europa del 12%, giustificata in parte da una diminuzione delle superfici investite del 3.5%. Un incontro a Roma, dell’Osservatorio economico della filiera pataticola, ha evidenziato inoltre che in tutta la Penisola nel 2015 si stima una produzione di patate da consumo compresa fra 1,1 ed 1,2 milioni di tonnellate (contro gli 1,4 milioni del 2014). “Manca tantissimo prodotto – racconta Alberto Zambon, presidente del Consorzio della Patata di Bologna Dop – e siamo all’estremo opposto dell’annata 2015, di fronte degusta.it

Alberto Zambon Presidente Consorzio Patata di Bologna Dop

ad una penuria di produzione che andrà ad incidere positivamente sui prezzi. La causa, ormai è noto, è stata il caldo che ha colpito l’Europa in generale. Rispetto allo scorso anno andremo a realizzare 30 centesimi al chilogrammo: rispetto al 2014 ci sono 20 centesimi di differenza. La media per ettaro in Emilia Romagna si è assestata sui 350 quintali per ettaro e

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Speciale PatatainBO la mancanza di prodotto non riesce a compensare il prezzo elevato. I costi produttivi – precisa Zambon - sono infatti di 8mila euro ad ettaro. Riguardo alla Dop, possiamo stimare circa 90mila quintali, ovvero 300 ettari di superficie investita dalla primura Dop. Un po’ meno del 2014 quando, grazie all’articolo 68 che consentiva di percepire aiuti dal Dicastero agricolo, gli investimenti sono stati lievemente superiori”. Del tubero a marchio comunitario c’è sempre più interessamento da parte dei consumatori “ma fatichiamo a far capire alla Grande distribuzione il valore del prodotto Dop – osserva il presidente del Consorzio – quando invece spesso chiedono la primura per poi commercializzarla con il loro marchio”. Questa varietà a giudizio degli esperti conserva la qualità dal primo fino all’ultimo giorno, rispetto ad altre che, dopo pochi mesi, cominciano a perdere le caratteristiche iniziali. All’inizio delle scavature la qualità era in generale molto buona, ma a campagna inoltrata molti tuberi sono stati danneggiati da parassiti o da fenomeni di marcescenza. Inoltre nel corso della raccolta la terra compatta ha contribuito al danneggiamento di molti tuberi. “Le patate quest’anno mancano conferma Curzio Firenzuola di Apofruit - in Emilia Romagna ed in Europa. Abbiamo generalmente rese inferiori del 10-15 percento rispetto ad una annata normale, situazione che ritroviamo in tutta l’Europa. A compensare in parte è la qualità del prodotto, molto buono, con prezzi

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che anche in campagna sono raddoppiati rispetto allo scorso anno: da 12-14 centesimi al chilogrammo, si va da 24 a 30 cent. In generale in Europa - conclude Fiorenzuola - ci sarà veramente una ‘caccia’ alla patata”.

Marco Bergami presidente della Cia di Bologna

“Abbiamo la superficie investita a patate in calo, una situazione preoccupante: per contrastare questo fenomeno mantenendo gli ettari ‘storici’ della nostra regione stiamo pensando a un ‘Distretto’ emiliano romagnolo delle patate che possa prevedere anche un supporto delle imprese agricole attraverso il Psr”. Marco Bergami, presidente della Cia di Bologna, lancia una proposta per mantenere un comparto importante del sistema agricolo bolognese a seguito di una campagna scarsamente produttiva “e con una recrudescenza delle elateridi, uno dei parassiti più aggressivi nei confronti del tubero”. Il presidente della Cia di Bologna fa appello al Servizio fitosanitario regionale “perché l’attacco del ‘ferretto’ è stato devastante e non ci sono principi attivi per contrastarlo – sottolindegusta.it



Speciale PatatainBO

ea Bergami – è per questo che per il prossimo anno servono deroghe particolari per utilizzare prodotti efficaci, in assenza di nuovi principi attivi in grado di contrastare la diffusione di questi parassiti”. La Cia sollecita quindi azioni incisive, promuovendo anche la ‘banca della terra’, ovvero un coordinamento tra proprietari di terreni per consentire lunghe rotazioni alla coltura, oltre ad incentivare il cosiddetto ‘affitto spot’, per favorire l’utilizzo dei terreni e allungare le turnazioni. “I marchi che sono stati messi in campo, come Selenella, – dice infine Bergami – vanno benissimo, ma non basta: ci vuole maggiore valorizzazione della filiera coinvolgendo i produttori perché vogliamo continuare a far patate e non possiamo pensare che altri lo possano fare per noi”.

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L’associazione di prodotto Appe, intanto, fa sapere che nella prossima sessione di borsa “prenderà in esame l’adeguamento del prezzo di riferimento a 35 centesimi”, in considerazione del fatto che lo scenario futuro vede necessariamente una mancanza di prodotto e, quindi, prezzi in aumento. E sulla patata anche quest’anno verranno promossi numerosi eventi nell’ambito di Patata in Bo, l’appuntamento bolognese che attira migliaia di curiosi ed estimatori delle delizie culinarie. “La manifestazione nasce a Bologna nella culla della patata di qualità, la patata di Bologna Dop, l’unica a fregiarsi del marchio europeo di denominazione d’origine protetta - interviene Gianni Tosi, presidente di Confagridegusta.it


Degusta - rivista di gastronomia e turismo enogastronomico

Nr. 160


Speciale PatatainBO

Gianni Tosi, presidente di Confagricoltura Bologna coltura Bologna - . Nell’areale che ha saputo unire al meglio tradizione e innovazione valorizzando un prodotto ad alto contenuto nutritivo indispensabile per una sana e corretta alimentazione. Il comparto - prosegue Tosi - dà ancora soddisfazioni dal punto di vista della redditività e si sostiene, anche a chiusura di una campagna 2015 così difficile, connotata da un clima torrido che ha reso arduo il lavoro degli agricoltori ed ha penalizzato le rese incidendo sulla produzione con un crollo superiore al 50% rispetto al 2014. Iniziative di promozione come questa, tese a valorizzare una produzione di alta qualità, vanno incentivate e sostenute. Il nostro territorio può raccontare una storia davvero unica - conclude Tosi - la ricchezza di una terra generosa e la capacità di saper fare agricoltura, ma anche quella di tradurla in piatti che fanno il giro del mondo”. Nel contesto produttivo gioca un ruolo importante il Consorzio agrario dell’Emilia, tra i fornitori dei principali mezzi per la produzione di patata. “Il Consorzio Agrario indirettamente

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collabora poi con gli Enti ufficiali della Dop - precisa Gabriele Cristofori, presidente del Consorzio Agrazio - per coadiuvare sul campo gli agricoltori e divulgare le specifiche direttive atte all’ottenimento della Dop, attraverso i propri tecnici agronomi che quotidianamente affiancano i produttori di patate, molti dei quali sono anche soci del Cae”. La patata è una coltura che soffre molti problemi agronomici legati alla rotazione, come attacchi fungini, insetti e batteriosi. “Infatti ha bisogno di ampie turnazioni, di 3-4 anni, e spesso la mancanza di superficie ed il ricorso a terreni in affitto può aggravare questo problema, in particolare

Gabriele Cristofori, presidente del Consorzio Agrario

perché spesso le terre in zone vocate hanno affitti molto costosi. Il Cae - prosegue Cristofori - può sicuramente consigliare ai propri soci di trovare forme di aggregazione tra agricoltori, in modo che si possa ridurre, ad esempio, il costo di certi macchinari come grandi seminatrici e/o macchine per la raccolta, che hanno costi di acquisto molto elevato”.Il Consorzio agrario degusta.it

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dell’Emilia fornisce patate da seme sia direttamente che attraverso una specifica società (Quality Seeds) da anni impegnata nella vendita di seme di patata importata dai principali paesi produttori europei. Inoltre fornisce fertilizzanti e fitofarmaci, conformi agli specifici Disciplinari di produzione integrata e biologica che caratterizzano le produzioni bolognesi, nonché macchinari per la lavorazione dei terreni. “Tra le attività del Consorzio c’è anche la progettazione e installazione impianti di irrigazione adatti per tutte le particolari esigenze della coltivazione di patata - dettaglia

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il presidente del Cae - dai più diffusi impianti per aspersione ancora molto usati, ai più moderni impianti di microirrigazione a goccia, che già diversi coltivatori adottano sul territorio bolognese. Attraverso settore Ricerca & Sviluppo, effettuiamo inoltre specifiche sperimentazioni sui nuovi prodotti e strategie di difesa (ad es. Lotta alla tignola, lotta dorifora, difesa da ferretto e peronospora, nuovi prodotti per il diserbo ecc.) e divulghiamo i risultati di queste sperimentazioni in appositi convegni e riunioni in campo”. di Cla.Fe. degusta.it


PATATA IN BO non smette mai di stupire. Arrivati alla settima edizione, i Ristoranti Stellati dalla Guida Michelin aderenti all’iniziativa continuano ad aumentare. Siamo lieti di mostrarvi qualche prelibato assaggio delle proposte 2015, direttamente dalle cucine dei grandi Chef stellati. Una ricetta per ogni tipologia di portata: dall’antipasto al dolce! Non perdetevi le atre incredibili ricette sul sito ufficiale della manifestazione www.patatainbo.it Elenco ricette: ANTIPASTO: Seppia e Bambù con emulsione di cardamomo agli agrumi, Patata soffice al latte di soya e olive nere. Ricetta proposta da: IL COMANDANTE - Chef SALVATORE BIANCO , 1 Stella Michelin

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PRIMO: I Cardi rossi e neri. Ricetta proposta da: SADLER - Chef LUANA DE MARCO, 2 Stelle Michelin. Via Ascanio Sforza, 77, 20141 Milano, Tel 02 58104451 SECONDO: Cappuccino di Patate e seppie al nero. Ricetta proposta da: LA CIAU DEL TORNAVENTO Chef MAURILIO GAROLA. 1 Stella Michelin. Piazza Leopoldo Baracco 7, 12050, Treiso (CN). Tel. 0173 638333 DOLCE: Crema di Patata alla vaniglia con gelato al rosmarino. Ricetta proposta da: RISTORANTE VILLA FELRINELLI - Chef STEFANO BAIOCCO. 2 Stelle Michelin. Via Rimembranza 38/40, 25084 Gargnano (BS). Tel. 0365 0798000

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Speciale PatatainBO

Antipasto: Seppia e bambù con emulsione di cardamomo agli agrumi, patata soffice al latte di soia e olive nere. IL COMANDANTE - CHEF SALVATORE BIANCO , 1 STELLA MICHELIN •

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SEPPIA E BAMBÙ CON EMULSIONE DI CARDAMOMO AGLI AGRUMI, PATATA SOFFICE AL LATTE DI SOIA E OLIVE NERE. INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 500 G SEPPIA 100 G BAMBÙ 150 G PATATE DI BOLOGNA DOP 190 G

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OLIO AL CARDAMOMO 50 G SUCCO DI LIMONE 10 G SUCCO DI ARANCIA 5 G BRODO VEGETALE SALE E PEPE Q.B. 100 G OLIO DI OLIVA 20 G LATTE DI SOIA 10 G OLIVE NERE DRY

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PROCEDIMENTO : 1. LAVATE TUTTE LE VERDURE, DOPODICHÉ INIZIATE PELANDO LE CAROTE E LE PATATE. TAGLIATELE A CUBETTI DI 5 MM PER 5 MM E CONSERVATELE IN DUE CONTENITORI SEPARATI, TENENDO LE PATATE IMMERSE NELL’ACQUA. 2. TAGLIATE IL PORRO A JULIENNE, UTILIZZANDO SOLO LA PARTE TENERA (QUELLA BIANCA), DIVIDETELO IN DUE PADELLE ANTIADERENTI CON UN FILO D’OLIO E FATE SOFFRIGGERE. AGGIUNGETE DA UNA PARTE LE CAROTE E DALL’ALTRA LE PATATE, AGGIUSTATE DI SALE E CUOCETE PER UNA DECINA DI MINUTI FINCHÈ LA VERDURA RISULTI ASCIUTTA E CROCCANTE. SE NELLA COTTURA LA VERDURA ATTACCA SUL FONDO, AIUTATEVI AGGIUNGENDO UN PO’ DI ACQUA. A COTTURA TERMINATA TRAVASATE IL TUTTO IN UNA BASTARDELLA UTILIZZANDO UN RAGNO PER LASCIARE IL LIQUIDO IN ECCESSO. 3. PER LE ZUCCHINE E LE MELANZANE, TAGLIATELE SEMPRE A CUBETTI DI 5MM PER 5 MM, PARTENDO DALLA BUCCIA ED ELIMINANDO LA PARTE CENTRALE. CONSERVATE IN CONTENITORI SEPARATI.

Primo: I cardi rossi e neri SADLER - CHEF LUANA DE MARCO, 2 STELLE MICHELIN.

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Speciale PatatainBO INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PER LA COLATURA DI GAMBERI ROSSI:

PER IL PESTO DI BASILICO • N. 3 VASCHETTE DI BASILICO • 750 G DI OLIO E.V. O • 30 G DI GRANA PADANO • SALE Q.B • N. 2 CUBETTI DI GHIACCIO • 70 G DI PINOLI E MANDORLE TOSTATE

PER LA PASTA DEGLI GNOCCHI: • 500 G. DI PATATE • 200 G DI FARINA 00 • 50 G DI GRANA PADANO • 10 G DI SALE FINO PER LA SALSA AL NERO DI SEPPIA: • 500 ML PANNA • 2 CUCCHIAI NERO DI SEPPIA • 100 G. PASSATA DI POMODORO

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10 DI GAMBERI ROSSI DELLA 1° SCELTA 2 RAMETTI DI TIMO FRESCO. 1 SPICCHI DI AGLIO. Ð BICCHIERE DI VINO BIANCO.

PER I CARDI: • 1 CARDO GOBBO • OLIO Q.B • SALE Q.B PER I FUNGHI TROMBETTA: • 50 G. DI FUNGHI TROMBETTA • OLIO Q.B • SALE Q.B PER LA DECORAZIONE: • GERMOGLI DI SHISO • OLIO AL LIMONE Q.B

PROCEDIMENTO 1. METTERE NEL BIMBY LE MANDORLE E I PINOLI CON L’OLIO, FRULLARE E CREARE UN’EMULSIONE. AGGIUNGERE POCO A POCO IL BASILICO E I CUBETTI DI GHIACCIO, INFINE AGGIUNGERE IL GRANA E IL SALE. 2. METTERE IL TUTTO NEL PACOJET E CONGELARE (MEGLIO PREPARARE IL TUTTO UN GIORNO IN ANTICIPO). AL MOMENTO DELL’UTILIZZO GIRARE NEL PACOJET E CONSERVARE IN FRIGO IL PESTO. METTERE NEGLI STAMPINI MEZZA SFERA DEL SILPAT DI 2 CM DI DIAMETRO E CONGELARE. 3. CUOCERE LE PATATE A VAPORE PER 40 MINUTI, SUCCESSIVAMENTE PRIVARLE DALLE BUCCE E PASSARLE ALLO SCHIACCIAPATATE. SU UN BANCO DI LAVORO AGGIUNGERE LA FARINA, IL SALE, IL GRANA E LA NOCE MOSCATA. IMPASTARE BENE IL TUTTO FINCHÉ IL COMPOSTO NON RISULTI LISCIO ED OMOGENEO. 4. STENDERE L’IMPASTO DI SPESSORE MEZZO CENTIMETRO, CREARE DEI CERCHI DI 5 CENTIMETRI DI DIAMETRO, PORVI AL CENTRO LA FARCIA PRECEDENTEMENTE CONGELATA. CHIUDERE IN MANIERA TALE DA CREARE UNO GNOCCO ROTONDO DI CIRCA 1.5 CM. IRRORARE CON IL BRODO VEGETALE E CUOCERE NEL FORNO A VAPORE PER 4 MINUTI.

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5. IN UNA PENTOLA, A FUOCO LENTO, FAR RIDURRE LA PANNA DEL 70%. TOGLIERE DAL FUOCO ED AGGIUNGERE IL NERO DI SEPPIA E LA PASSATA DI POMODORO. MESCOLARE, E CONTROLLARE DI SAPIDITÀ. SE TROPPO SALATO, ALLUNGARE CON UN PO’ DI PASSATA DI POMODORO O PANNA RIDOTTA. FILTRARE AL COLINO CINESE E TENERE AL CALDO. 6. PULIRE I GAMBERI ROSSI E PRIVANDOLE ANCHE DEL BUDELLO INTERNO. CONSERVARE I CARAPACI PER LA SALSA. TAGLIARE IL GAMBERO IN QUATTRO PARTI E CONSERVARE IN FRIGORIFERO. 7. SCOTTARE IN UNA PADELLA ANTIADERENTE LE TESTE E IL CARAPACE DEI GAMBERI ROSSI, INSIEME AD UNO SPICCHIO DI AGLIO, L’OLIO E IL TIMO, BAGNARLE CON IL VINO BIANCO, CUOCERE PER 3 MINUTI CIRCA . FRULLARE MOLTO FINEMENTE TUTTO IL COMPOSTO E PASSARE AL SETACCIO FINE. OTTERREMO UNA CREMA ROSSA E DENSA CON UN COLORE BRILLANTE E UN SAPORE MOLTO INTENSO DI GAMBERO. CONSERVARE AL CALDO. 8. PULIRE E MONDARE I CARDI. TAGLIARLI A METÀ. METTERLI IN UN SACCHETTO SOTTOVUOTO CON OLIO E SALE. CHIUDERE AL 100% E CUOCERE A 100°C AL FORNO A VAPORE PER 40 MINUTI. UNA VOLTA COTTI, FARLI RAFFREDDARE; TOGLIERLI DAL SACCHETTO SOTTOVUOTO E TAGLIARLI A TOCCHETTI DA 3 CM. SPADELLARLI POCO PRIMA DEL SERVIZIO PER QUALCHE MINUTO CON UN FILO D’OLIO. 9. PULIRE I FUNGHI TROMBETTA IN ABBONDANTE ACQUA PRIVANDOLI DELLA TERRA. SCOLARLI BENE DALL’ACQUA E PASSARLI IN PADELLA CON OLIO. AGGIUSTARE DI SAPIDITÀ. TENERE AL CALDO. FINITURA: IRRORARE GLI GNOCCHI CON IL BRODO VEGETALE E CUOCERE NEL FORNO A VAPORE PER 4 MINUTI. NAPPARLI CON LA SALSA AL NERO DI SEPPIA, FACENDO CURA DI SCOLARE BENE LA SALSA DALLO GNOCCO. DECORARE UN PIATTO PIANO CON IL COULIS DI GAMBERI ROSSI. ADAGIARVI 5 GNOCCHI IN MODO SPARSO, METTERE I GAMBERI CRUDI A PEZZETTI, LEGGERMENTE CONDITI CON OLIO AL LIMONE. POSIZIONARE AFFIANCO AD OGNI PEZZO DI GAMBERO I FUNGHI TROMBETTA E I CARDI. DECORARE CON GERMOGLI DI SHISO. SERVIRE.

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Secondo: Cappuccino di patate e seppie al nero. LA CIAU DEL TORNAVENTO - CHEF MAURILIO GAROLA 1 STELLA MICHELIN INGREDIENTI PER 4 PERSONE FONDENTE DI PATATE

CAPPUCCINO

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150G DI PATATE 200G LATTE 80G OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 70G BURRO VEGETALE SALE Q.B.

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far bollire il tutto e frullare con un cutter

4 SEPPIE DA 200G CADAUNA 50G CIPOLLA BIANCA NERO DI SEPPIA 10G CONCENTRATO DI POMODORO 15G VINO BIANCO SECCO-SALE E PEPERONCINO 200G DI FUMETTO DI PESCE

PROCEDIMENTO ROSOLARE LA CIPOLLA, UNIRE LE SEPPIE PRECEDETEMENTE PULITE E TAGLIATE A CUBETTI, AGGIUNGERE IL CONCENTRATO DI POMODORO, IL VINO BIANCO, FUMETTO DI PESCE E IL NERO DI SEPPIA. CUOCERE PER CIRCA 30/40 MINUTI. A COTTURA ULTIMATA AGGIUNGERE SALE E PEPERONCINO Q.B. SERVIRE IL TUTTO IN UNA TAZZA DA CAPPUCCINO TRASPARENTE FORMANDO I VARI STRATI. AL POSTO DEL CAFFÈ IL NERO DI SEPPIA, LA CREMA DI LATTE SOSTITUITA DALLA CREMA DI PATATE ED INFINE LA CIALDA DI PANE AL POSTO DELLA BRIOCHE.

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Dessert: La Corteccia di patate Crema di patate alla vaniglia e gelato al rosmarino VILLA FELTRINELLI - CHEF STEFANO BAIOCCO 2 STELLE MICHELIN PROCEDIMENTO TERRA: 150 GR PANE INTEGRALE ( CON SEMI DI LINO, ZUCCA, GIRASOLE E SESAMO ),150 GR NOCCIOLE DEL PIEMONTE, 70 GR PANE GRATTUGIATO AL NERO DI SEPPIA. TAGLIARE IL PANE INTEGRALE IN CUBETTI, TOSTARLO IN PADELLA CON OLIO, AGLIO E ROSMARINO E LASCIARLO RAFFREDDARE. MIXARE ASSIEME AGLI ALTRI INGREDIENTI GELATO AL ROSMARINO: 470 GR DI LATTE INTERO, 40 GR PANNA ( 35 % MATERIA GRASSA), 100 GR ZUCCHERO, 13 GR GLUCOSIO, 27 GR LATTE MAGRO IN POLVERE, 13 GR BURRO, 3 GR DI NEUTRO PER GELATI, 10 GR DI AGHI DI ROSMARINO. MIXARE LATTE, ZUCCHERO, GLUCOSIO, LATTE IN POLVERE ED IL NEUTRO; PORTARE AD 80 C ED AGGIUNGERE GLI AGHI DI ROSMARINO; RAFFREDDARE SINO A 40 C ED AGGIUNGERE ANCORA LA PANNA ED IL BURRO. METTERE IN FRIGO PER 12 ORE. QUANDO IL COMPOSTO SARÀ FREDDO TOGLIERE IL ROSMARINO ED INSERIRE IN UN BICCHIERE PACO JET ED ABBATTERE. CREMA DI PATATE ALLA VANIGLIA: 250 GR PATATE COTTE IN ACQUA,125 GR PANNA,100 GR LATTE, 30 GR OLIO OLIVA, 70 GR ZUCCHERO A VELO,1 BACCA VANIGLIA. MIXARE TUTTI GLI INGREDIENTI E CONSERVARE IN UNA TASCA DA PASTICCERIA.

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Speciale PatatainBO ACQUA DI PATATE E ROSMARINO: 600 GR ACQUA, 70 GR BUCCE DI PATATE ARROSTITE, 25 GR ZUCCHERO, UN RAMETTO DI ROSMARINO. METTERE TUTTI GLI INGREDIENTI IN UN SACCO DA COTTURA PER SOTTO VUOTO E CUOCERLI PER 30 MINUTI A 65 C A VAPORE. GELATINA DI PATATE E ROSMARINO: 600 GR DI ACQUA DI PATATE E ROSMARINO, 8 GR AGAR SCIOGLIERE L’AGAR IN 200 GR DI ACQUA DI PATATE E ROSMARINO QUINDI PORTARE A BOLLORE GIRANDO SEMPRE CON UNA FRUSTA; AGGIUNGERE IL RESTO DELL’ACQUA E LASCIARE RAPPRENDERE IN FRIGORIFERO. QUANDO LA GELATINA SARÀ COMPATTA MIXARLA E CONSERVARE IN UNA TASCA DA PASTICCERIA. CORTECCIA DI PATATE: 4 PATATE ( VARIETÀ BOLOGNA ) DI MEDIA GRANDEZZA CUOCERE LE PATATE, RICOPERTE DI SALE GROSSO, IN FORNO A 175°C PER CIRCA 60 MINUTI. QUANDO SONO ANCORA TIEPIDE, TAGLIARLE PER IL SENSO DELLA LUNGHEZZA E SCAVARLE DELICATAMENTE CON L’AIUTO DI UN CUCCHIAINO DA CAFFÈ. ELIMINARE TUTTA LA POLPA ( CHE USEREMO PER ALTRE PREPARAZIONI ), LASCIANDO INTATTA LA PELLE. ESSICCARE LE PATATE A 45°C PER 4/5 ORE; QUINDI FRIGGERLE IN OLIO DI SEMI A 160°C PER POCHI ISTANTI. ASCIUGARE. CORTECCIA DI TOPINAMBUR: CUOCERE I TOPINAMBUR IN ACQUA SINO A COTTURA. QUANDO SONO ANCORA TIEPIDI, TAGLIARLI PER IL SENSO DELLA LUNGHEZZA E SCAVARLI DELICATAMENTE CON L’AIUTO DI UN CUCCHIAIO DA CAFFÈ. ELIMINARE TUTTA LA POLPA ( CHE USEREMO PER ALTRE PREPARAZIONI ), LASCIANDO INTATTA LA PELLE. ESSICCARE LE BUCCE DI TOPINAMBUR A 45°C PER 4/5; QUINDI FRIGGERLE IN OLIO DI SEMI A 160°C PER POCHI ISTANTI. ASCIUGARE. POLVERE DI ROSMARINO: ESSICCARE DEL ROSMARINO ( UTILIZZARE SOLO GLI AGHI ELIMINANDO LA PARTE PIÙ CORIACEA DEL RAMO ) AD UNA TEMPERATURA DI 40ºC E MIXARLO. QUINOA SOFFIATA: 100 GR DI QUINOA GIALLA, 1,5 L DI ACQUA CUOCERE LA QUINOA IN ACQUA PER UNA VENTINA DI MINUTI CIRCA; SCOLARLA E LAVARLA BENE SOTTO ACQUA CORRENTE. ESSICCARLA PER 5/6 ORE AD UNA TEMPERATURA DI 45ºC; QUINDI FRIGGERLA A 170°C PEPITE ORO: GRANELLA DI MANDORLE RICOPERTE DI POLVERED’ORO ERBE: OXALIS,ACHILLEA ( ACHILLEA MILLEFOLIUM ), RUMEX SANGUINEUS, FIORI DI ROSMARINO ( ROSMARINUS OFFICINALIS ) DEFINIZIONE DEL PIATTO: FARE UNA TRACCIA DI GELATINA DI PATATE E ROSMARINO ALLA BASE DI UN PIATTO PIANO E RICOPRIRE CON LA TERRA. DISPORRE SOPRA LA TERRA LA QUINOA SOFFIATA, LE PEPITE D’ORO, LA POLVERE DI ROSMARINO E DUE PEZZETTI DI CORTECCIA DI TOPINAMBUR. FARE QUALCHE SPUNTONE DI CREMA DI PATATE ALLA VANIGLIA E TERMINARE CON IL GELATO AL ROSMARINO, LA CORTECCIA DI PATATA E LE ERBE AROMATICHE.

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Patrocini

Sponsor

Si Ringraziano


Commercio e distribuzione

Freschi ? No freschissimi Sempre in crescita la nuova realtà bolognese della distribuzione di prodotti di origine lattiero casearia, freschi e freschissimi, caratterizzata da un servizio molto capillare di distribuzione rivolto alla DO e GDO nonché al normal trade (negozi, superette, minimarket, salumerie, botteghe enogastronomiche ecc).

L’

occasione di una visita al nuovo centro di distribuzione de I FRESCHI, ubicato nell’immediata cintura bolognese, a Cadriano, a pochi chilometri da tangenziale, autostrada e Fiera di Bologna, diventa l’occasione per una chiacchierata con i soci fondatori dell’azienda, che dopo aver lanciato il nuovo marchio e la nuova sede, stanno crescendo passo dopo passo e conquistando una clientela molto qualificata. Ci pare di capire,

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da questa conversazione, che nonostante la crisi e le difficoltà che il mercato presenta, ancora una volta la passione e la professionalità sembrano essere vincenti, per questa che definirei un’azienda con l’anima, basata su attente scelte, sacrifici e una innata attenzione ai migliori prodotti presenti sul mercato, specie quelli caratterizzati da un fantastico rapporto qualità/ prezzo. Avviciniamo per primo il titolare dell’azienda, cui chiediamo subito in cosa consiste esattamente degusta.it


questo tipo di lavoro. “Più che un lavoro, se mi è consentita una battuta, la nostra la definirei una missione” afferma Mauro Realti, fondatore dell’azienda “perché al giorno d’oggi, conquistare e mantenersi un cliente significa spesso dovere fare i cosiddetti salti mortali. A volte la clientela ha esigenze particolari ed è proprio in questi casi che un servizio attento e puntuale diventa indispensabile. I negozianti, di colpo, possono aver bisogno di merce che al passaggio dei nostri mezzi non ritenevano necessaria. A quel punto dobbiamo tornare dal cliente al di fuori del giro ordinario e capite anche voi che questo significa costi, sacrifici e lavoro fuori orario, tuttavia non ci tiriamo indietro e i nostri clienti lo sanno!”. Ma può un ottimo servizio, pur se puntuale e conveniente, rappresentare la chiave di successo di un’azienda? “il servizio oggi è molto importante, se non addirittura fondamentale, su questo non vi è alcun dubbio” prosegue Realti, “tuttavia non è l’unico elemento che può fare la differenza. Ogni giorno notiamo una concorrenza agguerrita che tenta di farsi largo diminuendo i prezzi e per fare questo si devono necessariamente immettere sul mercato prodotti di livello inferiore. La nostra politica è esattamente inversa: ci impegniamo a selezionare su tutto il territorio italiano i migliori prodotti, che andiamo a reperire presso caseifici storici e latterie di degusta.it

indiscusso prestigio, dove sappiamo bene come viene lavorato il latte, con sistemi naturali che spesso si tramandano da generazioni, sempre nel più assoluto rispetto di norme e legislazioni sanitarie. Talvolta una qualità grandiosa costa solo il 10 o il 20% in più rispetto alla scarsa qualità, e sono tanti i consumatori disposti a spendere qualcosa in più per portare sulle proprie tavole prodotti sicuri, buoni, sani, genuini, prodotti che definirei di inestimabile valore sociale. Noi diamo preferenza al valore sociale per esempio, che è di fatto il miglior sistema per preservare le economie del nostro territorio”. Cosa intende dire con “elevato valore sociale” ? “intendo esprimere un concetto che è molto più semplice di quanto si possa pensare. Oggi dall’estero, soprattutto dalla Germania e dai paesi dell’est, arrivano prodotti lattiero caseari (di cui troppo spesso ignoriamo provenienza e metodi di lavorazione) con prezzi stracciati. Questi prodotti nella maggioranza dei casi vengono realizzati da immensi colossi caseari che con l’artigianalità e la manualità hanno ben poco a che vedere. Si tratta di giganti industriali e multinazionali che sfornano quotidianamente tonnellate di prodotti, attraverso processi industriali che ovviamente premiano la rapidità e le quantità delle produzioni, a discapito della qualità, del valore nutrizionale della materia prima ecc. Così facendo, le piccole medie stalle

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Da sinistra: Gabriele Monterumici, Elena Realti e Gabriele Realti titolari de “I Freschi” di Cadriano (BO)

e le aziende agricole chiudono e con loro spariscono anche i caseifici tradizionali. Noi invece selezioniamo caseifici italiani che lavorano con metodo, attenzione e criterio e che danno vita a prodotti di altissima qualità. Questo significa che commerciando questi prodotti aiutiamo la sopravvivenza delle stalle e degli agricoltori, dando un valore ai loro sacrifici e quindi esprimendo la nostra attenzione a valori sociali. Purtroppo non tutti i consumatori sono evoluti al punto di riconoscere e valorizzare questi ragionamenti, ma il numero di quelli attenti a questi concetti aumenta ogni giorno ed è su questi clienti che noi puntiamo. Può farci degli esempi concreti a proposito di questa valorizzazione del valore sociale?

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“certamente: vada in qualsiasi supermercato e troverà yogurt con nomi italiani tipo le varie cascine dei nonni, i campi fioriti, i granai in festa, le bontà dei contadini, le corti dei sapori, i prodotti delle nonne e via discorrendo. Se dedicherete 10 minuti a leggere bene le etichette di quegli yogurt vi accorgerete che sono tutti prodotti stranieri o quasi, venduti a volte a meno di 20 centesimi al barattolo. Non entro nel merito di cosa vi sia dentro a quei vasetti, ma mi concentro su ciò che proponiamo noi ai nostri clienti a proposito di yogurt: abbiamo selezionato un’azienda agricola di Monzuno (BO) , nota con il nome di “Le mucche di Guglielmo” che rappresenta un grande esempio di produzione locale: siamo al 100% nell’ambito dell’agricoltura, con la produzione di latte del degusta.it


proprio allevamento. Guglielmo produce yogurt naturali a vari gusti e latte fresco pastorizzato o scremato e tanti altri prodotti. Sono questi gli yogurt che noi ci onoriamo di proporre a negozianti ed alimentaristi, perché sappiamo che il prodotto del nostro territorio ha un valore speciale e dietro ad un etichetta ci sono famiglie che lavorano e che facendo gli agricoltori preservano un territorio e lo gestiscono. E noi siamo in linea con questi concetti, che guarda caso esprimono prodotti che hanno una fragranza, un sapore ed una qualità nutrizionale spesso ineguagliabile. Fa piacere capire che dentro ad un furgoncino che gira per fare delle consegne di latticini ci siano in realtà non solo dei formaggi ma anche concetti di attenzione alla salvaguardia del territorio e dei posti di lavoro. Così come fa piacere sapere che alla fine questi sforzi vengono premiati e che la qualità ha un suo valore, sempre più riconosciuto. I FRESCHI mettono attenzione nella scelta di marchi e prodotti, propongono merce di alta qualità e si posizionano in una fascia di mercato medio alta, questo significa un lavoro strutturato basato su impegno ed attenzione su più versanti “parte del nostro lavoro infatti ci obbliga anche ad essere degli attenti selezionatori” dice Gabriele Monterumici, socio fondatore de I FRESCHI” e non a caso giriamo l’Italia alla ricerca di prodotti gastronomici particolari, degusta.it

con prevalente attenzione al settore lattiero caseario, che di fatto rappresenta il nostro lavoro principale. Attualmente rappresentiamo alcuni dei più noti marchi dell’artigianato lattiero caseario italiano e recentemente abbiamo introdotto un vero e proprio must in termini di pecorino, ovvero il pecorino “Fattoria dei Barbi”: storica azienda toscana, le cui origini risalgono al 1200, che produce un inconfondibile pecorino senese, nella zona di Montalcino, ottenuto attraverso procedimento di fermentazione classica o tramite doppia fermentazione. Non per vantarci, ma certi mandati di rappresentanza o di vendita non vengono concessi a tutti e se possiamo rappresentare ditte storiche e prestigiose come questa, significa che il nostro nome e il nostro operato, sul mercato di riferimento, viene riconosciuto. Altro prodotto che proponiamo in esclusiva e che sta riscuotendo un notevole successo sul mercato

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sono le burratine, che abbiamo selezionato personalmente a Gioia del Colle, in provincia di Bari, così come vengono prodotte dal caseificio Capurso con il marchio GIOIELLA (che alleva le proprie mucche di razza bruna italiana al pascolo semibrado). La burratina è una sorta di piccolo formaggino affumicato, a forma cilindrica (vedi foto), che racchiude al suo interno degli sfilacci di mozzarella con panna (la classica stracciatella). Ma potrei continuare ore perché attualmente trattiamo davvero molte referenze. Ci tengo poi a precisare che la nostra azienda è molto attenta agli eventi e alle iniziative locali: dove possibile cerchiamo sempre di esserci e di fare bella figura. Siamo per esempio l’azienda di riferimento caseario per la manifestazione nazionale della patata “PATATA

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in BO” che si svolge ogni anno a Bologna, siamo stati presenti per il secondo anno consecutivo a GOLA (evento dell’arte della salumeria che si svolge nella Corte del Caseificio Olmi & Centomo ad Anzola Emilia) con uno stand dove abbiamo fatto assaggiare più di 300 kg di latticini oltre a fare corsi pratici di realizzazione di mozzarelle, nodini, treccine ecc ecc. Recentemente abbiamo presenziato al Golf Club di Bologna all’evento “La notte delle Bolle” con più di 50 selezionate aziende partecipanti mentre solo la settimana prima siamo stati tra le aziende sostenitrici della presentazione della neonata “Scuola di Altra Salumeria Italiana”, un progetto in cui crediamo molto. Oltre a questo organizziamo costantemente nei negozi dei nostri clienti, attività di promozione e degusta.it


I PLUS DE I FRESCHI SERVIZIO DI CONSEGNA CAPILLARE PUNTUALE E COSTANTE; PRODOTTI AD ALTISSIMO RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO SELEZIONE DI PRODOTTI AI PIÙ ALTI LIVELLI DEL MERCATO CREAZIONE DI PRESENTAZIONI E DEGUSTAZIONE NEI PUNTI DI VENDITA NUOVO SERVIZIO DI VENDITA ONLINE degustazione, così aiutiamo i nostri clienti a far conoscere meglio i prodotti che offriamo. Meno male che in mezzo a tante fatiche trovate anche un po’ di tempo per gli eventi e fate anche un po’ festa! A forza di parlare con voi solo di fatiche, sacrifici, attenzioni, lavoro , credevo che foste una di quelle aziende un po’ casa e chiesa che non si fanno mai notare, mi pare invece che vi facciate notare eccome, d’altronde è il modo giusto non solo per approcciare nuovi clienti ma anche per far vedere loro che… ci siete! E se vedo bene non siete solo uomini in azienda! “ben detto” esclama Elena Realti, figlia di Mauro, figura “pilastro” dell’azienda, che si occupa di contabilità, amministrazione, acquisiti vendite e tanto altro ancora “infatti io ci metto il tocco femminile, l’attenzione per certi dettagli e per i particolari, cerco di dare il mio contributo per fare in modo che tutto funzioni bene in modo che Mauro degusta.it

e Gabriele possano concentrarsi sull’attività commerciale a 360 gradi, insomma, guardo al futuro con occhi positivi e cerco di carpire ciò che di meglio e di interessante il futuro può riservare ad un attività come la nostra” Si riferisce quindi a programmi digitali, magazzini robotizzati, elaborazioni contabili in outsourcing o che cosa? “beh, direi che sul digitale ci stiamo muovendo bene e proprio guardando al futuro ho personalmente curato, coadiuvata da una società di webmaster, il nuovo “carrello degli acquisti” che ho abbinato al nostro sito internet. Da oggi i nostri clienti potranno ordinare via web, direttamente dal sito, qualsiasi prodotto fra quelli da noi commercializzati, che gli sarà recapitato in tempi brevissimi. D’altronde le vendite online aumentano ogni giorno e, anche in Italia, il numero di coloro che per la prima volta attiva una linea internet con l’intento di poter navigare e frequentare la rete cresce di giorno in giorno. Certo, non è un lavoro facile, tanto più che ci sono questioni ulteriori da seguire e da aggiornare costantemente, ma questo fa parte del DNA della nostra impresa, che cerca costantemente di stare al passo con i tempi ed offrire il meglio ai clienti. I FRESCHI Srl Via Bruno Buozzi 16 – Cadriano Granarolo dell’Emilia (BO) info@ifreschi.net

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Aziende in primo piano

Artigiani di successo Non è mai troppo presto per parlare di Panettoni, parola di Dario Loison

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TRE GENERAZIONI DI PANETTONI TUTTO NACQUE QUANDO TRANQUILLO LOISON, NEL 1938, APRÌ UN PICCOLO FORNO PER LA PANIFICAZIONE A COSTABISSARA, CITTADINA ALLE PORTE DI VICENZA...

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A

l rientro dalle vacanze estive, la ripresa della routine lavorativa e il pensiero del freddo inverno potrebbe far svanire la serenità del meritato riposo, ma la stagione invernale porta anche piacevolezza. Il Natale arriva in un baleno e con lui la bontà dei Panettoni. Non stiamo parlando però di panettoni qualsiasi… stiamo parlando della pasticceria di Loison e la linea dei panettoni e pandori che conta oggi più di 80 proposte, consentendo di soddisfare le richieste dei palati più ghiotti grazie al costante aggiornamento dei prodotti, con numerose varianti. La Collezione Genesi combina varietà e materie prime, la Collezione Angeli

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interpreta una vetrina del gusto Loison che non tradisce nessuna aspettativa, la Collezione Gioia mette in mostra bimbe pasticcere che sfornano un dolce panettone: i particolari disegni sono tratti da storiche cartoline natalizie conservate presso il Loison Museum. 8 sono i gusti proposti: Classico a.D.1476, al Mandarino (con Mandarino Tardivo di Ciaculli, presidio Slow Food), Regal Cioccolato,Chinotto (con Chinotto di Savona, presidio Slow Food), Amarena, DiVino (con blend di vinipassiti), Marron Glacé, Noël (con pera e spezie) oltre che il Pandoro nei gusti Classico, Zabaione e Cioccolato particolarmente richiesti da una pubblico esigente in materia di qualità. Le Collezioni Royal e Prince degusta.it


offrono l’immagine più completa della produzione Loison riunendo ampiezza di gusti e grammature di panettone di pasticceria, preparati con ingredienti di prima scelta secondo la più attenta procedura di laboratorio.La Collezione Royal propone sette gusti di panettone (Classico, Senza Canditi, Mandorlato, Amaretto, farciti alla Crema, al Caffè, al Limone), la Collezione Prince ripropone quattro gusti (Classico, Senza Canditi, Mandorlato, farcito al Limone). Il Gusto unico di Loison è perfettamente percepibile in tutti i suoi prodotti grazie al sapiente bilanciamento della temperatura di lavorazione e della giusta umidità, che permette di avere Panettoni, Pandori e dolci di pasticceria che si conservano morbidi e fragranti nel tempo. Tutti i prodotti delle collezioni sono preparati con panna, latte e burro freschi, Vaniglia Naturale del Madagascar (presidio Slow Food) e sale marino integrale di Cervia.

dolce e gustoso. Ecco che Tranquillo cominciò a produrre focacce con fichi e uvetta. L’offerta fu ben presto ampliata dal figlio Alessandro, che integrò creme da spalmare, torte nuziali e pasticceria fresca. Dal 1955, Alessandro, iniziò a specializzarsi nella vendita di panettoni e pandori, arrivando a produrne circa 20-30 chili al giorno. Questa nuova attività, insieme alla linea pasticceria, risultò subito ben più redditizia rispetto alla vendita del pane che dal 1960 venne sospesa. Dal 1992, subentrò in azienda Dario, il figlio di Alessandro, il quale contribuì alla svolta internazionale dell’azienda, oggi simbolo del Made in Italy nel mondo. Il segreto di questo successo sta nel coniugare tradizione e modernità: in 75 anni, il piccolo laboratorio di Costabissara si è trasformato in un’affermata azienda artigiana i cui prodotti sono richiesti in tutto il mondo. Tradizione e innovazione, sostanza e creatività, radici ed evoluzione: questi i principi che guidano da sempre il lavoro di ogni giorno. www.loison.com

TRE GENERAZIONI DI PANETTONI Tutto nacque quando Tranquillo Loison, nel 1938, aprì un piccolo forno per la panificazione a Costabissara, cittadina alle porte di Vicenza. Con la fine della guerra e il miglioramento della situazione economica, la popolazione iniziò a richiedere qualcosa di più degusta.it

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Eventi di Gusto

Il Prosciuttificio Galloni di Langhirano e il Prosciutto di Parma DOP

Gola!! 2015 Verità gastronomiche in festa: il grande successo

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esti antichi, tradizioni tramandate da generazioni, profumi autentici. La seconda edizione di GOLA - Verità gastronomiche in festa, ha dato la possibilità a tutti gli appassionati di cucina, ai curiosi ma soprattutto ai buongustai di assaporare manicaretti genuini e golosi all’insegna della riscoperta dei veri artigiani dei sapori italiani. Il 24 Maggio 2015 ad Anzola dell’Emilia presso la Corte del

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Caseificio Olmi & Centomo, il grande pubblico gourmand ha potuto assistere ad affascinanti gesti rituali del passato legati al cibo, tra affettatrici, tegami, griglie ed anche corsi di cucina e scuola di salumeria, dove tutti hanno potuto cimentarsi con pratiche e tecniche conosciute solo dai salumieri più esperti. Autentiche rezdore, seguendo la centenaria tradizione, hanno preparato crescentine e tigelle mentre maestri salumieri degusta.it


spiegavano come impastare e conciare salumi. Tutto ciò è successo a GOLA, evento culturale enogastronomico patrocinato dall’Associazione Società di Mutuo Soccorso Salsamentari 1876. L’evento è stato realizzato con il contributo di Banco San Geminiano e San Prospero e il Caseificio Olmi & Centomo. Gianluigi Veronesi, ideatore dell’evento, ha voluto assicurare ai visitatori la possibilità di gustare e conoscere come si realizzano le migliori eccellenze enogastronomiche italiane: la “Cà Rossa” ovvero una cucina casalinga, autentica e genuina gestita da rezdore oltre che da macellai e salumieri Salsamentari; la “Cucina del Caseificio” situata all’interno della suggestiva Corte del Caseificio Olmi & Centomo; l’area dei “Cuochi e Show Cooking” ossia una cucina dimostrativa dove gli chef hanno potuto elaborare pietanze originali passo dopo passo, “a vista”. Un’occasione divertente e coinvolgente in cui il pubblico, seduto comodamente, ha potuto ascoltare spiegazioni e consigli, come in un vero e proprio corso di cucina. Per i pochi ignari che non hanno potuto assistere e gustare quelle prelibatezze, ricordiamo le bontà della cucina dimostrativa: si parte con i Piatti del Mare proposti dal rinomato Ristorante Azzurra degusta.it

di Riccione. Lo Chef Giuseppe Biusio ha fatto sognare con il profumo dei suoi piatti “Capasanta surprise” e “Tonno ritonnato”. Seguono i Piatti dell’Entroterra con “Gnocchi di ricotta, spinaci profumati all’arancio, salamella soffritta e Parmigiano 36 mesi” e il “Gran trionfo di suino padano” tutto preparato con amore dalle sapienti mani dello Chef Giuliano Tassinari, già docente della scuola Alma di Gualtiero Marchesi ed ex masterchef del Grand Hotel Baglioni di Bologna. Non possono mancare i Piatti della Collina proposti dall’inimitabile Antica Hostaria della Rocca di Badolo; il simpaticissimo oste Alex Soprani insieme allo Chef Andrea Santacaterina hanno presentato delle prelibatizze che solo i sensi possono spiegare: “L’uovo svestito in collina”, “La quaglia nel sottobosco”. Inoltre i corsi promossi da “Scuola Italiana di Salumeria” hanno dato la possibilità ai visitatori di imparare a fare la mozzarella con le proprie mani, partecipare al corso di “Taglio del Parmigiano”, “Disosso del prosciutto”, “Barbecue”, ma anche al corso “Salsiccia makers” e al corso per realizzare la Verace Pizza Napoletana con Luca Di Massa, fiduciario Associazione Verace Pizza Napoletana e titolare del marchio “+39 Italian Food”.

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Tantissimi sono stati i volti di GOLA! 2015, appassionati e coinvolgenti artigiani del gusto: • •

IL PROSCIUTTIFICIO GALLONI DI LANGHIRANO E IL PROSCIUTTO DI PARMA DOP TONNO CALLIPO

PARMIGIANO REGGIANO DOP E LA GARA DI TAGLIO CHE HA VISTO SFIDARSI MAESTRI DEL TAGLIO IN UNA GARA “ALL’ULTIMO COLTELLO”

CASEIFICIO MONTANARI E GRUZZA DI S.ILARIO D’ENZA E IL PARMIGIANO REGGIANO 42 MESI RAZZA ALPINA

CASEIFICIO SANTA LUCIA DI ROCCA DI ROFFENO E IL PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA 50 MESI

OSCAR E ROSSANA OLMI. CASEIFICIO OLMI & CENTOMO. HA OSPITATO L’EVENTO E PRESENTATO LE “TIGELLE LEGGERELLE” PRODOTTO ARTIGIANALE DI FAMIGLIA. LA PRELIBATA MORTADELLA DEL SALUMIFICIO VILLANI TAGLIATA CON LE FANCY AFFETTATRICI ROSA DI MINERVA OMEGA GROUP CHE QUEST’ANNO FESTEGGIA IL 70ESIMO DELLA NASCITA DELL’AZIENDA SALUMIFICIO FRANCESCHINI DI CASTELLO DI SERRAVALLE CON SALAME, COPPA E CICCIOLI ARTIGIANALI CASEIFICIO IL PARCO (SAN GIOVANNI ROTONDO, FG), MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA I FRESCHI, LA COMMERCIALE/DISTRIBUZIONE DI OZZANO EMILIA (BO), HA PRESENTATO UNA SELEZIONE DI LATTICINI DI ALTISSIMA QUALITÀ

ACETAIA LEONARDI DI MAGRETA (MO) E L’ACETO BALSAMICO DI MODENA

LA GIARDINIERA DI MORGAN HA PROPOSTO LA SUA “GIARDINIERA ALTA QUALITÀ SOTT’OLIO”

T&C TARTUFI DI ACQUALAGNA

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OLIO PELAGRILLI DI MONTELEONE DI ORVIETO: OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA ESTRATTO A FREDDO ROMAGNA PIADA, PRODUZIONE DI PIADINE E CRESCIONI E LE OTTIME CONFETTURE PROPOSTE IN DEGUSTAZIONE DA CASCINA SAN CASSIANO

MAXPÌ DI BUDRIO (BO) PRESENTA CARNI PREGIATE E IL CORSO DI SALSICCIA, IN COLLABORAZIONE CON PYHTOS E NAPOLEON GOURMET GRILLS, AZIENDA CANADESE PRODUTTRICE BARBEQUE

E ANCORA...

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SID BOLOGNA REGISTRATORI DI CASSA LINEA ERRE PER RICAMI PROFESSIONI E IL CONCESSIONARIO VOLKSWAGEN DI ANZOLA EMILIA (BO) OUTLET FASHION DIFFUSION

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PER ACCOMPAGNARE LE IRRESISTIBILE DEGUSTAZIONI, CANTINE A RAPPRESENTARE TERRITORI ECCELLENTI:

VIGNETO DELLE TERRE ROSSE DI ENRICO VALLANIA

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LA CANTINA DELLE FATE

AZ. AGR. TENUTE VISCONTI DI MODRONE VINI “TIZZANO” (CASALECCHIO, BO) – VINO PIGNOLETTO

CANTINA FOSS MARAI (GUIA, TV) PRODUZIONE SPUMANTI E VINI FRIZZANTI

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E INFINE... ACQUA CERELIA

CANTINE CECI (TORRILE, PR): PRODUZIONE LAMBRUSCHE E BIRRE ARTIGIANALI

SI RINGRAZIA IL PASTIFICIO SOVERINI (BOLOGNA) PER LA VERA GRAMIGNA BOLOGNESE AL RAGÙ, ED I RISICOLTORI POLESANI PER L’INTERPRETAZIONE DEL RISO AL PARMIGIANO ED ACETO BALSAMICO, a cura di Nicola Zuffellato.

degusta.it


I maestri del taglio in una gara “all’ultimo coltello

Caseificio Montanari e Gruzza di S.Ilario d’Enza e il Parmigiano Reggiano 42 mesi razza alpina Tonno Callipo


Oscar e Rossana Olmi. Caseificio Olmi Centomo.Ha ospitato l’evento e presentato le “Tigelle Leggerelle”

Olio Pelagrilli di Monteleone di Orvieto: Olio Extra Vergine di Oliva estratto a freddo

I Freschi, la Commerciale-distribuzione di Ozzano Emilia (BO), ha presentato una selezione di latticini di altissima qualità

La prelibata mortadella del SALUMIFICIO VILLANI tagliata con le fancy affettatrici rosa di Minerva Omega Group che quest’anno festeggia il 70esimo della nascita dell’azienda

Salumificio Franceschini di Castello di Serravalle con Salame, Coppa e ciccioli artigianali


degusta

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Caseificio Il Parco (San Giovanni Rotondo, FG), Mozzarella di bufala campana

La Giardiniera di Morgan ha proposto la sua “giardiniera alta qualità sott’olio”

Acetaia Leonardi di Magreta (MO) e l’Aceto balsamico di Modena

Romagna Piada, produzione di Piadine e Crescioni e le ottime confetture proposte in degustazione da Cascina San Cassiano



MaxPĂŹ di Budrio (BO) Presenta carni pregiate e il corso di salsiccia, in collaborazione con Pyhtos e NAPOLEON GOURMET GRILLS, Azienda Canadese produttrice Barbeque

SID Bologna Registratori di cassa

Linea Erre per ricami professioni e il concessionario

Vigneto delle Terre Rosse di Enrico Vallania


La Cantina delle Fate

Pronto Soccorso Gastronomico la Gramigna con la Salsiccia

Cantina Foss Marai (Guia, TV) Produzione spumanti e vini frizzanti

Cantine CECI (Torrile, PR) Produzione lambrusche e birre artigianali, offerto dal sommelier Pierluigi Nanni


In Tour con Degusta

Con Degusta a Formaggi in Villa

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eportage fotografico del tour enogastronomico che DEGUSTA ha realizzato domenica 12 aprile con pullman gran turismo recandosi in visita alla manifestazione “Formaggi in Villa” a Mogliano Veneto. (foto© Giuseppe Porisini). Metti una domenica alla ricerca dei grandi formaggi veneti, per poi trovarti, con soddisfazione, in un autentico trionfo di eccellenze enogastronomiche provenienti da tutta Italia. Proprio così: siamo partiti pensando di recarci ad una importante manifestazione di formaggi veneti ma avevamo capito male, perché Formaggi in Villa in realtà presentava autentiche eccellenze della casearia e della salumeria provenienti da tutta Italia, con 57 espositori di formaggi e 23 espositori di salumi di altissima qualità, cui si sommano i tanti espositori di vini, quelli di birra ma anche i punti di ristoro, uno dei quali attrezzato in una roulotte “air stream” americana. Quando da Bologna (con furore) il gruppo di super appassionati di salumeria e casearia si è recato in visita a questa manifestazione, non si aspettava di certo di immergersi in un simile clima professionale e

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carico di entusiasmo, così ampio nell’offerta al punto da ritrovare, sul viaggio di ritorno, alcuni sonnolenti ed indolenziti per “eccesso di cibo”. Il folto gruppo di quasi 50 persone fa parte degli abbonati alla rivista DEGUSTA® che come è noto, da oltre un decennio, si appoggia ad agenzie specializzate per l’organizzazione di tour e visite “ad alto tasso enogastronomico” e sicuramente, questo di “Formaggi in Villa”, è stato uno dei tanti appuntamenti pienamente azzeccati. Prima di tutto i complimenti vanno all’organizzatore della manifestazione, Alberto Marcomini e al suo staff e poi non si può non menzionare il piacere di incontrare dal vivo Gioacchino Bonsignore, conduttore della finestra enogastronomica “GUSTO” in onda nel TG di canale 5 oppure il governatore del Veneto dott. Luca Zaia, che di buon mattino era già presente alla manifestazione in visita ai vari espositori. Lo scenario era quello di Villa Braida, brillante esempio dello splendore delle famose ville venete dell’ottocento, ubicata praticamente a metà fra Venezia e Treviso. La partenza da Bologna comincia subito con degusta.it


LO CHEF GIULIANO TASSINARI SPIEGA AI PARTECIPANTI LA SUA CREAZIONE ENOGASTRONOMICA: MORTADELLA DI PESCE, CHE SUBITO DOPO VERRÀ SERVITA, SEMPRE DURANTE IL VIAGGIO IN PULLMAN, A CIASCUN PARTECIPANTE: L’IDEA DELLO CHEF HA RISCOSSO NOTEVOLE SUCCESSO

il ritardo del fotografo: alcuni salumieri, abituati ad alzarsi alle 5 del mattino, cominciano a spazientirsi ma in men che non si dica, per fortuna, siamo già in autostrada. Ed ecco la prima sorpresa che DEGUSTA ha riservato ai suoi aficionados: quella dello chef a bordo! Sul pullman infatti c’è lo chef Giuliano Tassinari, già executive chef del Grand Hotel Baglioni di Bologna, che stupisce i partecipanti con un antipasto speciale: una mortadella di pesce che viene abbinata ad una chips di salame cui fa seguito ottimo prosecco, tutto servito ad uno ad uno ai partecipanti che hanno degustato il tutto comodamente seduti. Per chi non c’era, oltre a rattristarci per lui, suggeriamo una visita sul sito ufficiale della manidegusta.it

festazione www.formaggioinvilla.it mentre raccomandiamo sin d’ora a coloro che desiderano partecipare nuovamente alla manifestazione del prossimo anno, di prenotarsi sin d’ora perché siamo certi che l’affluenza sarà massima! Degna di nota la performance del fotografo ufficiale, un uomo di peso, Giuseppe Porisini (www.giuseppeporisini.it), il quale vorticosamente attratto da tutto quel ben di Dio enogastronomico e da scene di straordinario artigianato culinario, si è scatenato in una serie di scatti professionali che vi riproponiamo in queste pagine: potrete così visionare alcuni dei tanti operatori professionali presenti e i loro prodotti: ed ecco le fotografie. Gianluigi Veronesi

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In Tour con Degusta - Formaggi in Villa

VIAGGIO DI ANDATA: VISI FRESCHI E SPENSIERATI, OCCHI BEN APERTI: NESSUNO IPOTIZZA ANCORA LO STRESS ENOGASTRONOMICO CUI CI SI SOTTOPORRÀ DI LÌ A POCO (OMETTIAMO LA FOTO DEL VIAGGIO DI RITORNO, CARATTERIZZATA DA OCCHI CHIUSI E SONNOLENZA GENERALIZZATA POST TRAUMA DA CIBO

CREAZIONE GASTRONOMICA DELLO CHEF GIULIANO TASSINARI: “MORTADELLA DI PESCE CON CHIPS DI SALAME” PRESENTATA E OFFERTA AI GITANTI ALL’INTERNO DI BICCHIERI DA FINGER FOOD

LA PRESTIGIOSA DITTA GUFFANTI, AFFINATORI DI ARONA, SUL LAGO MAGGIORE, PRESENTAVA UNA SPECIALE SELEZIONE DI FORMAGGI CHE HA RISCOSSO MOLTA ATTENZIONE DA PARTE DEI VISITATORI

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IL BANCO DI DEGUSTAZIONE DI “LATTERIE VICENTINE” CON FAMOSI FORMAGGI DEL TERRITORIO DALLA LUCANIA CON PASSIONE: ECCO I FORMAGGI DELL’AZIENDA DI GILLO PRODOTTI AD ACCETTURA IN PROVINCIA DI MATERA

L’AZIENDA AGRARIA TRIONFI HONORATI DI JESI (AN) CON LA “GESSATINA”, IL “BUCARELLO”, IL “CASTELMEDICO”, LA “PAGLIETTA”, LA “MUFFETTA” E TANTE ALTRE PRELIBATEZZE CASEARIE DEL CASEIFICIO PIANDELMEDICO

LE TOME, LE “LATTICHE”, IL MAGGENGO E IL “MACCAGNO” A LATTE CRUDO PROPOSTI DALL’AZIENDA AGRICOLA MAZZUCCHETTI SI SAN PAOLO CERVE DI BIELLA

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In Tour con Degusta - Formaggi in Villa

A FIANCO DI TANTI FORMAGGI NON POTEVANO MANCARE LE CONFETTURE DELL’AZ. AGR. SI.GI DI MACERATA: LA SAPA, VISCIOLE AL SOLE, SOTT’OLII, CONFETTURE DI MORICI ( GELSO NERO A FRUTTO INTERO ), FICHI BIANCHI BRUGNOLETTE SELVATICHE, COTOGNA ALLA SAPA, MELA ALLA MENTA, GELATINA DI MELE E DI COTOGNA, VICCOTTO, GIUGGIOLONE (L’ANTICO ORIGINALE BRODO DI GIUGGIOLE)

DALLE GROTTE DELLA VALSASSINA ECCO GILDO, I FAMOSI FORMAGGI DI CAPRA PRODOTTI DAI FRATELLI CIRESA DI INTROBIO (LECCO) TRA CUI LO “STRACCO”, LO “STRACKTUFO” , IL “DOLCE AROMA”

IL BURRO “DELLE ALPI” FRESCO FATTO AL MOMENTO, A MANO, COME UNA VOLTA, DAL CASEIFICIO BRAZZALE, ED OFFERTO IN DEGUSTAZIONE APPENA FATTO


I FAMOSI SALUMI D’OCA DI LITTAMÈ: UN MUST PROVENIENTE DA SANT’URBANO (PD) CONOSCIUTO ORMAI IN TUTTO IL MONDO. DA ASSAGGIARE SENZA MENO: “OCA IN ONTO”, LA TAGLIATA DI PETTO, LE SALSICCE D’OCA E IL COLLO D’OCA RIPIENO

IL SALUMIFICIO SQUIZZATO DI VIGONOVO DI VENEZIA, SIN DAL 1952, PRODUCE UN’AMPIA GAMMA DI SALUMI TIPICI VENETI DI ALTISSIMA QUALITÀ.

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NON MANCAVANO I FAMOSI FORMAGGI DEL TRENTINO ALTO ADIGE

I SALUMI DI SUINO DI RAZZA NERA CASERTANA PRESENTATI DAL “MASTRO ENRICO” DI CAIAZZO (CASERTA)

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In Tour con Degusta - Formaggi in Villa

DI UN PROSCIUTTO CI SI PUÒ ANCHE INNAMORARE, SPECIE SE SI TRATTA DEI PROSCIUTTI DI LEVI (SAN DANIELE DEL FRIULI) CHE REGALANO AL PALATO UN GUSTO SUBLIME

DA REGGIO EMILIA IL PARMIGIANO REGGIANO DA LATTE DI VACCHE ROSSE REGGIANE, PRESENTATO DA “LA BOTTEGA DEL BUONGUSTAIO” DI NOVELLARA

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BURRO DELLE ALPI: NELLO STAND VENIVA MOSTRATA ANCHE LA COPERTINA DEL PRESTIGIOSO MAGAZINE AMERICANO “TIME” CHE HA DECANTATO QUESTO BURRO DESCRIVENDOLO COME UNO DEI MIGLIORI DEL MONDO


LABORATORI DEL GUSTO: UNA CORNICE PROFESSIONALE CAPACE DI APPASSIONARE ANCHE VISITATORI CHE PER LA PRIMA VOLTA SI AVVICINANO AL MONDO DELL’ALTA ENOGASTRONOMIA: CON AMPIO ANTICIPO RISPETTO ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, INFATTI, I POSTI DISPONIBILI ERANO GIÀ TUTTI ESAURITI

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Turismo

Passeggiando tra la storia e i colori dell’autunno in Alto Adige Paesaggi di straordinaria bellezza ricchi di storia e fascino

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anti piccoli fiori a forma di calice sbucano dal tappeto erboso colorando i prati di un lilla acceso, mentre gli imponenti larici compongono una tavolozza di tinte dal giallo al rosso. Il cielo terso e azzurro e qualche cima giĂ imbiancata completano il capolavoro della Val Fiscalina in autunno. Oltre il ruscello di Sesto, sotto la Cima Tre Scarperi, si trova un prato con alti e maestosi larici, che raggiungono anche i 40 metri di altezza, con forti radici profonde e un legno ricco di

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resina. In autunno il paesaggio è da fiaba, grazie ai colori di questi alberi che presentano tutte le sfumature, dal giallo al rosso, dall’oro al bronzo. Tra i larici si trovano i vecchi fienili di legno dove i contadini conservano il fieno profumato. Un panorama romantico e suggestivo, ideale per godersi il paesaggio autunnale con passo lento, mano nella mano. Paesaggi di straordinaria bellezza, ma anche ricchi di storia e fascino. Le Dolomiti di Sesto, in particolare degusta.it


la Croda Rossa, racchiudono molte testimonianze della Prima Guerra Mondiale, di cui quest’anno ricorre il centenario. Per chi vuole fare memoria della storia, l’associazione “Bellum Aquilarum ONLUS” ha costituito il Museo all’aperto della Grande Guerra, con mostre a tema, visite ed escursioni guidate. Dallo Sport & Kurhotel Bad Moos si prende la funivia Croda Rossa, dalla stazione a monte, attraverso una passeggiata di circa 45 minuti e 100 metri di dislivello, si raggiunge il Museo all’aperto. degusta.it

Di altra epoca è il Forte Mitterberg, costruito tra il 1884 e il 1889, che si trova sopra Sesto, su un costone del Monte Elmo a 1550 metri s.l.m. Nonostante abbia subito diversi bombardamenti nel periodo della Grande Guerra, si tratta di una delle opere fortificate austro-ungariche meglio conservate delle Dolomiti. Accanto, sul versante sud della valle, venne costruito negli stessi anni il Forte Haideck, di cui però oggi non rimangono che pochi resti.

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Relax alla Spa di montagna In questa cornice suggestiva si inserisce lo Sport & Kurhotel Bad Moos****S di Sesto (BZ), la SPA del Bad Moos propone numerosi trattamenti che prendono spunto e ingredienti dalla natura altoatesina. Massaggio all’essenza di larice, che stimola la circolazione favorendo un naturale processo di rigenerazione e riequilibrio della cute (50 min. 69 euro). Massaggio all’essenza di cirmolo, che aiuta ad alleviare stress

e fatica nelle zone del corpo dove si accumulano le tensioni (50 min. 69 euro). Un must della SPA Bad Moos è il Bagno di fieno, nato dall’antica tradizione dei contadini di coricarsi la sera sull’erba appena falciata per risvegliarsi il mattino successivo carichi di energia. (60 min. 68 euro a persona). Per info su pacchetti e le offerte dal 20 settembre al 3 novembre si può visitare il sito www.badmoos.it

GLI AMBIENTI PER IL RELAX DELLA SPA AL BAD MOOSE

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Produzione macchine alimentari SFOGLIATRICI PER PASTA/PIZZA/PASTA DA ZUCCHERO,TAGLIASFOGLIA ELETTRICO,PELAPATATE/ PELA CAROTE/PELA AGLIO/LAVA COZZE,IMPASTATRICI ROGA sarà ad HOST - Milano, dal 23 al 27 ottobre, presso il Padiglione 2 STAND P06.


Turismo

Autunno di cristallo lungo la via del sale Da settembre 2015 un percorso lungo l’antica salina ripercorre la gloriosa storia della città di Hall.

Le vacanze sono ormai alle spalle e l’autunno ci annuncia l’inizio di una nuova stagione, fatta di impegni al lavoro e a casa. Cosa c’è di meglio allora di una pausa rigenerante per ripartire in forma e pieni di energie? Passeggiate in mezzo alla natura, facili e alla portata di tutti, feste tipiche tirolesi e curiosi appuntamenti sportivi come l’insolita Corsa delle 2 torri, che si tiene ad Hall il 27 settembre 2015. Senza dimenticare i famosi Mondi di Cristallo Swarovski, completamente rinnovati con la collaborazione di noti designer e architetti, con le nuove Camere delle Meraviglie, la torre 98

giochi e una grande Nuvola di Cristallo, che con più di 800.000 cristalli Swarovski risplende nel grande giardino. Nel cuore del Tirolo austriaco, a pochi chilometri dal confine del Brennero, la Regione Hall Wattens, con la città di Hall e i dieci paesini a valle e in quota, l’autunno è una stagione meravigliosa, da conoscere con la Settimana dei Cristalli, a partire da 222 euro a persona per 7 notti. La Via del Sale Eleganti palazzi ne testimoniano il glorioso passato. Nel Medioevo Hall in Tirol era diventata il centro ecodegusta.it


nomico più importante del Tirolo grazie all’estrazione del sale. Già allora la città era un crocevia importante per il commercio sul fiume Inn, tanto che nel 1303 ad Hall fu conferito il diritto civico. Il suo nome deriva da Halle, che significa città di uomini che operano nelle saline. Tra il 1244 e il 1967 questo prezioso bene veniva trasportato in lunghe condutture di legno dalla valle di Hall alla città. Da settembre 2015 un percorso ripercorre le tappe della famosa Via del Sale: 12 postazioni presentano storie sulla sua estrazione e relativi documenti con immagini degli ultimi secoli. degusta.it

Un sentiero, lungo 7 chilometri, che dall’ingresso della valle di Hall conduce alla galleria König-Max-Stollen, costruita dai minatori nel 1492 e così battezzata in onore dell’imperatore Massimiliano I. Il sentiero porta alla cappella, ai capanni per le provviste, al bacino di raccolta dell’acqua e al ripido Bettelwurfeck. Le postazioni raccontano storie finora poco note, come quella dell’Herrenhaus, la casa dei signori, dove alloggiavano gli alti funzionari del sale ai tempi dell’attività di estrazione. Il sentiero lungo la Via del sale è adatto a tutta la famiglia, ma chi si 99


trova in vacanza con i bambini ad Hall Wattens non può mancare una visita al Bosco delle sfere, un parco didattico a cielo aperto di 7.000 metri quadrati. Attrazione principale la Kugelbahn, la pista da biglie in legno più grande al mondo, che si snoda per oltre 500 metri a diverse altitudini facendosi strada fra pini, abeti bianchi e rossi di alta montagna. Un vero e proprio laboratorio didattico nella natura, dove i bambini possono apprendere attraverso workshop all’aria aperta le leggi della natura e della fisica. L’ente turistico di Hall Wattens mette a disposizione di tutti gli ospiti un “kit del perfetto fisico”: piano inclinato, forza di gravità e attrito non saranno più un segreto per i piccoli esploratori del Bosco delle Sfere. Realizzata in legno di pino cembro regala i suoi benefici anche nell’area relax pensata per i genitori: mentre i figli

si divertono con la pista delle biglie mamma e papà possono rilassarsi in perfetta tranquillità nelle maxi sdraio realizzate con questo prezioso materiale naturale, posizionate in una terrazza naturale di fronte al massiccio Karwendel. L’Autunno del vino e la corsa sulle 2 torri Una stagione ricca di appuntamenti golosi…ma anche sportivi! Il 4 e il 5 settembre 2015, nella piazza principale di Hall, la Oberer Stadtplatz, si celebra l’Autunno del vino. Per due giorni 14 viticoltori propongono degustazioni di vini austriaci, accompagnati da assaggi di prodotti tipici e intrattenimenti con musica tirolese. Il 12 settembre 2015 la città di Hall ospita la Festa dell’Agricoltura Biologica di Montagna, un’occasione unica per gustare i prodotti di queste terre e non solo. La manifestazione acco-

Una tappa della Via del Sale

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glie infatti gli agricoltori biologici del Tirolo settentrionale, orientale e meridionale, del Trentino e del Friuli, che offrono le loro specialità provenienti da agricoltura biologicamente controllata. Il 10 ottobre 2015 la piazza si trasforma con il Mercato del Raccolto, che quest’anno taglia il traguardo della venticinquesima edizione. I contadini della Regione Hall-Wattens presentano i loro prodotti di stagione a km zero: un appuntamento impedibile per quanti vogliono assicurarsi frutta e verdura di qualità da conservare per l’inverno, come le patate e le mele. Per gli sportivi che amano tenersi in forma divertendosi il 27 settembre 2015 c’è la Corsa sulle torri. Una corsa di 486 metri, su 2 torri, attraverso 1 tunnel e 590 scalini, quelli della famosa Torre della Zecca di Hall - il simbolo della città - e quelli della torre di degusta.it

fronte, il Medienturm. Vince chi realizza il tempo migliore. Vedute cristalline in autunno Nuovi e sempre più scintillanti. In occasione del 120 anniversario della fondazione della storica azienda Swarovski e del ventennale della loro inaugurazione, i Mondi di Cristallo Swarovski hanno deciso di rinnovarsi per regalare ai loro visitatori nuove emozioni. 34 milioni di euro di investimenti, superficie più che raddoppiata in un anno e mezzo, da 3,5 a 7,5 ettari, cinque Camere delle Meraviglie riallestite con il supporto di network internazionali di artisti e designer straordinari. Ma soprattutto un nuovo giardino, dove architetti di fama internazionale hanno realizzato installazioni artistiche veramente uniche e nuove attrazioni. Il gioiello più importante e significativo del grande 101


Una della affascinanti opere in esposizone ai Mondi di Cristallo Swarosvski

giardino è la Nuvola di Cristallo, progettata dalla coppia di artisti francoamericani CAO PERROT (Andy Cao e Xavier Perrot): un ipnotico capolavoro mistico, grande 1400 metri quadri e costituito da oltre 800.000 cristalli Swarovski inseriti a mano, che fluttua su una nera vasca a specchio. La Nuvola apre le porte a un vero e proprio percorso di vedute cristalline tra arte e architettura, da scoprire con i binocoli Swarovski Optik: la tecnologia e l’innovazione al servizio dell’arte, per immergersi e scoprire da una prospettiva diversa i dettagli più nascosti del giardino dei cristalli. Si scorge così il particolare riflesso della scritta Yes to All, opera realizzata da Sylvie Fleury con cristalli Swarovski, per arrivare alla scultura Kairos di Georgenthal, che racconta momenti della storia di Swarovski. Si incontrano poi opere di Thomas Bayrle, Michael Kienzers, Peter Kogler, Barry Flanagan, Georg Herold e la griglia cristallina di Werner Feiersinger. Un

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itinerario che incuriosirà anche i più piccoli, che oltre a divertirsi guardando da vicino tutti i particolari delle opere d’arte, potranno interagire e generare suoni con il Pianoforte della natura, di Alois Schild, un grande strumento sonoro che ricorda la musicalità della natura. I nuovi Mondi di Cristallo Swarovski riservano anche un’altra sorpresa ai loro piccoli ospiti: la nuova e unica nel suo genere torre giochi, che svetta a sud del giardino. Ideata dallo studio di architettura Snøhetta, si sviluppa su quattro livelli sovrapposti, dove i piccoli trovano ad aspettarli giochi, esperienze e un nuovo modo di esplorare lo spazio. Il viaggio nei cristalli Swarovski non si ferma qui. A pochi chilometri dalla sede dell’azienda si trova Innsbruck, la Capitale delle Alpi. Qui nel centro storico, all’ombra del Goldenes Dachl il famoso Tettuccio d’oro, simbolo della città, si trova uno dei più grandi store Swarovski del mondo, dove elementi degusta.it


architettonici secolari, in parte risalenti al periodo Gotico, si fondono con le opere dei più importanti artisti contemporanei. Sull’esempio degli Swarovski Kristallwelten, si è dotato di una Camera delle Meraviglie che costituisce un punto d’incontro tra arte e cultura. L’innovativa combinazione di shopping e arte è approdata anche a Swarovski Wien, una location d’incanto che invita i suoi visitatori a immergersi nella magia del cristallo. Settimana di Cristallo Con il pacchetto La Settimana dei Cristalli, fino al 31 ottobre 2015, 7 pernottamenti in b&b a partire da 222 euro a persona oppure in un tipico Gasthof tirolese, in mezza pensione, a partire da 377 euro a persona. L’offerta comprende: cartine della zona, 2 escursioni guidate a tema attraverso il magnifico mondo alpino delle montagne di sale, escursione veerso il Sentiero dei Cembri con

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impianti di risalita, visita ai Mondi di Cristallo Swarovski, visita guidata della città di Hall. Speciali riduzioni per le famiglie, per i bambini fino a 14 anni. Come raggiungere Hall Swarovski Wattens La regione Hall Swarovski Wattens è facilmente raggiungibile dall’Italia. Tutte le maggiori città italiane sono collegate a Innsbruck con i treni delle ferrovie austriache, con offerte molto vantaggiose a partire da 19 euro. Anche per chi sceglie l’auto il tragitto non è molto lungo: la Regione HallWattens, dista dal confine italiano (Brennero) solo 40 km. Info: Mondi di Cristallo Swarovski, Kristallweltenstrasse 1, Wattens (Austria); Tel. +43 (0) 5224 51080 3831; www.swarovski.com/ kristallwelten Info: Ufficio turistico Hall-Wattens, Wallpachgasse 5, Hall in Tirol

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Turismo

Alto Adige: l’Autunno meranese L’autunno a Merano è la stagione dei colori, uno dei momenti migliori in cui visitare la città

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ra settembre e novembre, immergersi nella cultura meranese porterà all’incontro con vino, castagne, uva e tanti eventi culturali e tradizionali altoatesini. L’autunno a Merano è la stagione dei colori, uno dei momenti migliori in cui visitare la città o andare a spasso per i boschi, in mezzo alla natura. Lungo le vicine Val Venosta, Val Passiria e Val d’Adige si sviluppano meravigliosi borghi e comuni che negli anni hanno fatto del turismo la propria risorsa naturale, approfittando delle particolarità della zona: qui, infatti, la vita di città incontra quella rurale di paese,

la flora mediterranea si riunisce con quella alpina e gli stili architettonici si mischiano, un cocktail di contrasti che arricchisce l’offerta turistica dodici mesi l’anno. Questi mesi si caratterizzano anche per i molti eventi, alcuni tradizionali altri enogastronomici, ecco le principali iniziative: Eventi ottobre 2015 Keschtnriggl a Lana, Foiana, Tesimo e Prissiano: 15.10 - 01.11 A Lana, Tesimo, Foiana e Prissiano il mese di ottobre è dedicato alla castagna, appuntamenti culinari e antiche degusta.it


tradizioni sono i protagonisti di questa manifestazione. Un’opportunità per riscoprire le ricette tipiche locali e un’esperienza per entrare in contatto con gli usi e i costumi locali. www.keschtnriggl.it 17° Raduno bandistico altoatesino e festa dell’uva a Merano: 16.10 - 18.10 Per le vie della città numerosi stand enogastronomici e d’artigianato, esibizioni musicali delle bande cittadine e una ricca serie di appuntamenti. La manifestazione celebra la fine della vendemmia e termina il 18 con il tradizionale corteo di fanfare, bande, degusta.it

danzatori, carrozze e carri allegorici. www.meran.eu/it Giornate del Riesling: 10.10 - 15.11 La 11a edizione delle Giornate del Riesling Alto Adige si svolgerà come di consueto a Naturno. I coltivatori locali di riesling e le aziende agricole del territorio apriranno le loro cantine per far gustare i pregiati vini. In occasione di questo evento si terrà anche il Concorso Nazionale del Riesling e sarà premiato il vino migliore della scorsa annata. www.naturns.it/rieslingtage


Autunno contadino a Scena: 04.10 – 08.11 Un’escursione dedicata al Törggelen tra le sfumature delle foglie autunnali, per trascorrere un piacevole pomeriggio all’insegna di musica, visite guidate alla scoperta delle mele e delle squisite torte del mercato contadino. www.schenna.com L’autunno dorato di Lagundo: 19.10 – 11.11 Dedicata agli appassionati di vini e di pietanze di qualità: degustazioni enologiche, feste d’autunno, Törggelen e mercati contadini. www.lagundo.com “Schenner Bauernkuchl”: 22 ottobre 2015 In occasione della “Bauernkuchl” Scena si trasforma in una grande cucina all’aperto. Le contadine propongo-

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no le loro specialità in piazza Raiffeisen. Una grande festa d’autunno, dove non mancherà la buona musica. www.schenna.com Eventi novembre 2015 Merano WineFestival 06.11 / 09.11 Merano International WineFestival è uno degli eventi enogastronomici più esclusivi ed eleganti d’Europa. Ogni anno riunisce oltre 300 tra le migliori tenute vitivinicole italiane e più di 150 viticoltori provenienti da tutto il mondo. Nelle affascinanti sale del Kurhaus, edificio in stile Liberty e simbolo della città di Merano, sarà possibile degustare vini selezionati di altissima qualità, provenienti dalle zone vitivinicole più importanti del mondo, e prelibatezze gastronomiche. degusta.it


www.meranowinefestival.com/it E per chi cerca benessere&bellezza? Una risposta a 360° è efferta dalle Terme di Merano, che in particolare in autunno propone eccezionali trattamenti all’uva: Uva e olio di vinaccioli sono ottimi anti-age che contrastano l’invecchiamento della pelle, rendendola liscia e morbida. Numerosi i trattamenti a disposizione nel centro Spa & Vital offre diversi trattamenti: il Bagno al vino per due nella tinozza con bicchiere di vino rosso o succo d’uva (20 min. 43 euro); il Peeling ai vinaccioli altoatesini per una pulizia profonda dal delicato effetto esfoliante, ideale per attivare la circolazione e favorire la produzione di nuove cellule (20 min. 34 euro); il Massaggio con timbri al vapore alle vinacce: grazie alla tecnica dei timbri le preziose sostanze attive penetrano delicatamente e direttamente anche negli strati più profondi della pelle (50 min. 74 euro). Pacchetti completi: “La forza dell’uva” Peeling ai vinaccioli altoatesini (20 min.), Massaggio corpo all’olio di vinaccioli altoatesini (45 min.), Massaggio viso all’uva con timbri al vapore (30 min.) e ingresso di 2 ore alle Terme. Il tutto al costo di 134 euro. “L’originale: pacchetto all’uva meranese” comprensivo di Impacco corpo con crema all’uva fresca (20 min.), Bagno con mosto d’uva fresco (20 min.), Massaggio alla schiena con olio di semi d’uva (20 min.) e ingresso di 2 ore alle Terme. Costo di 98 euro.

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ASSOCIA DELL’AF E AFFIN

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ASSOCIAZIONE ITALIANA DELL’AFFETTATRICE D’EPOCA E AFFINI

L’Associazione Italiana dell’Affettatrice d’Epoca e Affini propone la valorizzazione e la diffusione di questo importante prodotto menzionato già nel XVII secolo. L’affettatrice d’epoca rappresenta la sintesi tra patrimonio storico - culturale fondato sulla civiltà contadina e tecnologia di produzione industriale della storia moderna. L’evoluzione dei modelli, la varietà della componentistica, le forme stilistiche e i colori, insieme alla storia delle case produttrici, hanno reso l’affettatrice simbolo di cultura e collezionismo. L’Associazione vuole promuovere attraverso iniziative e manifestazioni culturali, momenti di aggregazione ed informazione allo scopo di favorire la diffusione della cultura dell’affettatrice. Può diventare socio dell’Associazione, chi possiede un’affettatrice d’epoca o uno o più oggetti ascrivibili alla categoria degli affini, ad esempio macinini, bilance, ceppi e/o altro materiale proveniente da salumerie, drogherie, macellerie, o chi intende far parte di un gruppo culturale, chi vuole entrare in un mondo a parte. L’iscrizione all’ AIAFF prevede il versamento di una quota di 50 euro per i soci proprietari di affettatrici e affini che desiderino iscriversi nel registro Italiano delle Affettatrici d’epoca ed affini. E’ prevista anche una quota di 30 euro per i soci sostenitori delle attività associative.

PER CONTATTI Presidente: Gianluca Alberti; Tesoriere: Dott. Giampaolo Rimondi; Consigliere: Michele Evangelisti. Via Matteotti, 5 - 44042 Cento (FE) Cell. 3356831213 Tel. 051 904396 Fax. 051 904104 - www.aiaff.it - info@aiaff.it


Turismo

Autunno gourmant In Val D’Ega - nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco

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li appassionati dei sapori di montagna sanno bene che il momento migliore per gustare i piatti tipici con gli ingredienti freschi che la natura regala alla cucina è quello tra l’estate e l’autunno. In Val D’Ega - nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco - lo Sciliar e il Catinaccio, in occasione del cambio di stagione, offrono agli amanti della selvaggina e della gastronomia tradizionale 14 giorni di pura estasi del palato, durante le quali, alcuni tra i più blasonati ristoranti locali serviranno ai loro ospiti deliziosi piatti a base di

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ingredienti freschi e genuini. Dal 25 settembre all’11 ottobre 2015, le Settimane Culinarie “Natura e Bosco” nelle località di Nova Levante, Nova Ponente, Ega, Carezza, mettono l’accento sui mille modi in cui l’autunno, con i suoi profumi, i suoi frutti maturi, le erbe ed i funghi regala ai piatti tradizionali a base di carne gustosi ingredienti per assumere quel famoso non so che di straordinario e spesso indecifrabile alle papille stupefatte dei turisti. Nello stesso periodo, si tengono anche speciali corsi di cucina, che offrono la possibilità di imparare a preparare degusta.it


deliziosi piatti a base di selvaggina. Ma c’è di più, dal 19 al 26 settembre la Settimana Natura e Bosco a Nova Levante propone sette giorni d’incontro con la natura nella foresta del Latemar, tra le più belle d’Europa. Il programma prevede due escursioni alla scoperta e osservazione della selvaggina nel bosco del Latemar, visita guidata della segheria “Latemar”, escursione leggendaria attraverso il bosco del Latemar fino al lago di Carezza ed escursione UNESCO con una guida del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio.

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L’AUTUNNO, CON I SUOI PROFUMI, I SUOI FRUTTI MATURI, LE ERBE ED I FUNGHI REGALA AI PIATTI TRADIZIONALI A BASE DI CARNE GUSTOSI INGREDIENTI PER ASSUMERE QUEL FAMOSO NON SO CHE DI STRAORDINARIO E SPESSO INDECIFRABILE ALLE PAPILLE STUPEFATTE DEI TURISTI.

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Turismo

Scoprire la Carinzia

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a Carinzia è la regione più meridionale dell’Austria, famosa non solo per i laghi limpidi e le montagne verdi, ma anche per la sua straordinaria tradizione enogastronomica. Confinante con tre nazioni, questa regione ha fatto propri i segreti culinari dei popoli vicini, creando un qualcosa di unico e introvabile altrove. “Paesaggi Culinari” è l’iniziativa che raccoglie turisti e appassionati attorno al lago Millstätter See, per far conoscere questa splendida località non solo

per le sue bellezze paesaggistiche e culturali, ma anche per la buona tavola. Paesaggi Culinari. Autunno a tavola intorno al Millstätter See, 30 Agosto - 30 Ottobre 2015 L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, prevede undici appuntamenti per assaporare altrettante tipologie di specialità enogastronomiche. Diversi i luoghi coinvolti: la “Porta dei Granati”, l’antico monastero, un’antica fattoria, degusta.it


partendo dalla tavola un roseto, un giardino di bonsai e per finire la fortezza Sommeregg. Il visitatore potrĂ accomodarsi in riva al lago o sui dolci pendii dei monti che lo incorniciano, per un vero e proprio viaggio sensoriale: non solo assaporare i gusti della cucina tradizionale, ma anche respirando i suoi profumi, ammirando i panorami offerti dalle location scelte, ascoltando i suoni della natura circostante e toccare con mano la meraviglia di questa localitĂ . degusta.it


Turismo

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DATE E APPUNTAMENTI DA NON PERDERE: 30.08.2015 - TAVOLA NELLA 1A KÄRNTEN BADEHAUS (CASA BALNEARE) CON MUSICA CLASSICA 04.09.2015 - TAVOLA IN MALGA PRESSO LA PORTA DEI GRANATI 05.09.2015 - TAVOLA „GIALLA“ CON LA SIRENA DEL LAGO MILLSTÄTTERSEE (SOLO IN TEDESCO) PRESSO IL SAGAMUNDO 11.09.2015 - TAVOLA ROMANTICA NEL GIARDINO DELLE ROSE DELL’HOTEL SEEFISCHER 18.09.-23.10.2015 - TAVOLA DEI NOBILI DI CAMPAGNA (OGNI VENERDÌ) NEL HOTEL DAS MÖRISCH 25.09.2015 - TAVOLA DEL PESCE NEL ALBERGO DIE FORELLE

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02.10.2015 - TAVOLA NEL GIARDINO BONSAI 09.10.2015 - TAVOLA DEL CONTADINO 17.10.2015 - TAVOLA DELL’ALBA SUL MONTE GOLDECK 23.10.2015 - TAVOLA DEI GRANATI PRESSO IL RISTORANTE METZGERWIRT 30.10.2015 - TAVOLA DEI CAVALLIERI SULLA FORTEZZA SOMMEREGG

INFO E CONTATTI. MILLSTAETTERSEE.COM/IT/ESTATE WWW.CARINZIA.AT degusta.it

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un viaggio

verso un’esperienza indimenticabile... Una location d’incanto che vi lascerà un unico desiderio... ... ritornare al più presto

Quando si varcano le porte di Swiss Diamond Hotel si avverte immediatamente la piacevole sensazione di essere protagonisti di un’esperienza indimenticabile. La magica atmosfera, unita all’eccellente qualità del servizio, contribuiscono a rendere memorabile il vostro soggiorno. Avrete la possibilità di godere della frizzante mondanità di Lugano e nello stesso tempo di quella quiete assoluta che oggi rappresenta uno dei lussi più esclusivi. Una vera oasi di relax immersa in una cornice naturale d’eccezione che diventa un luogo del cuore impossibile da dimenticare.

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Turismo

Ottobre in Val Gardena Arriva la Sagra del Paese di San Giacomo (piccola frazione sopra Ortisei) e il mercato della Sagra Marcià de Segra Sacun il 12 ottobre a Ortisei.

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11 ottobre in Val Gardena arriva la Sagra del Paese di San Giacomo (piccola frazione sopra Ortisei) e il mercato della Sagra Marcià de Segra Sacun il 12 ottobre a Ortisei. La sagra di San Giacomo è l’occasione per degustare specialità gastronomiche locali, nelle antiche osterie della piccola frazione vengono serviti per l’occasione frittelle di patate con crauti (grosti cun craut) e bomboloni al papavero (crafons da pavé); un tappa merita 114

la piccola chiesetta di S. Giacomo, sita in mezzo al bosco e risalente al XII° secolo: è la più antica della Val Gardena! Segra Sacun è una grande festa popolare, durante la quale gli abitanti dell’intera valle si trovano al “marcià de segra sacun”, il mercato che si svolge tradizionalmente ad Ortisei il lunedì dopo la sagra di S. Giacomo: nei tempi passati questo era il mercato dei contadini, che dopo la lunga estate sugli alpeggi si trovavano in paese per scambiare degusta.it


le merci e rifornirsi di provviste e vestiario per i mesi freddi dell’inverno. A questo mercato è legata un’antica tradizione: ogni giovanotto acquista sul mercato una pera, le mette un laccio colorato e la regala alla sua prescelta. Questa a sua volta si impegna a preparargli le uova colorate in occasione della Pasqua, uova che il giovane dovrà poi ritirare a testimonianza del suo amore. Grande giornata di festa per i gardenesi: il profumo di caldarroste che vaga nell’aria di questa fresca e degusta.it

corta giornata autunnale preannuncia un rigido e lungo inverno alpino. Tante Associazione culturali e sportive offrono delle specialità tipiche ai loro stand come i „crafuncins” (ravioli di farina di segale ripieni di spinaci e serviti con parmigiano reggiano e burro fuso), „crafons”, „Panicia” (zuppa d’orzo con carré di maiale), e diverse torte come la torta di grano Saraceno oppure la Torta Linzer. WWW.VALGARDENA.IT

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Turismo

Bassa California l’architetto Jim Olson firma il nuovo resort lusso di JW Marriott

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itzi Gaskins, Vice President, Luxury Brand Management & Guest Experience di Marriott International, annuncia l’apertura di JW Marriott Los Cabos Beach Resort & Spa nell’autunno 2015 “Il nostro nuovo resort offrirà un’esperienza di lusso e allo stesso tempo autentica in una destinazione ricca dal punto di vista naturalistico e culturale. La nuova struttura combina il gusto locale, il design di Jim Olson e un servizio di alto livello che contraddistingue JW Marriott”. 116

Situato a Puerto Los Cabos, JW Marriott Los Cabos Beach Resort & Spa è stato progettato dal rinomato architetto Jim Olson che, in collaborazione con lo studio di architettura messicano IDEA Asociados, ha reso omaggio alla natura e alle tradizioni Los Cabos, Messico. Il resort sorge direttamente sulla spiaggia, tra le dune del deserto della Bassa California del Sud, nel punto in cui il Mare di Cortez e l’Oceano Pacifico convergono per creare quello che è conosciuto come “l’acquario del mondo”. Accedendo nella lobby opendegusta.it


air, gli ospiti sono immediatamente accolti dalla vista spettacolare delle infinity pool che si affacciano sul mare. Il resort include 299 camere con vista sull’oceano, sette ristoranti, una Spa e fitness center, beach club, spazi per meeting ed eventi e negozi. Gli spazi del resort sono stati inoltre pensati per poter ospitare opere di arte contemporanea di rinomati artisti internazionali. La struttura comprende sette ristoranti e bar tra cui il Café des Artistes dello chef Thierry Blouet, degusta.it

che propone piatti messicani rivisitati con influenze della cucina francese. Il ristorante dispone di posti all’interno e all’esterno, un’ampia selezione di vini della Bassa California, il tavolo privato dello chef e area bar. Da non perdere inoltre Nak & Grill Bar, dove gustare grigliate di pesce all’aperto, e P’yote Rooftop Bar, nella terrazza sul tetto dell’hotel dove scegliere tra un’ampia lista di cocktail. Jasha Spa, di 1.950mq, include 12 cabine per i trattamenti, un giardino

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e patio all’aperto, vitality pool, una piscina al coperto e Jacuzzi private. Il resort ospita inoltre una versione moderna del tradizionale temazcal, la “casa del vapore” messicana utilizzata dagli aztechi a scopo terapeutico. Gli ospiti hanno accesso alla marina privata di Puerto Los Cabos e ai campi da golf disegnati da Greg Norman and Jack Nicklaus. Per un’esperienza personalizzata e privata, il Griffin Club è un boutique hotel di lusso all’interno del resort, con 45 camere, che offre ai suoi ospiti 118

servizi esclusivi tra cui un cinema, una spiaggia privata, aree riservate nella Jasha Spa, il Mayma Lounge Bar con camino e un business center privato con meeting room e spazi per eventi. Situato a 25 minuti dall’aeroporto internazionale Los Cabos, JW Marriott Los Cabos Beach Resort & Spa offre servizi di alto livello, eventi culturali e una varietà di escursioni. Tariffe speciali di apertura a partire da $ 450 a notte e $ 560 presso il Griffin Club, solo pernottamento.

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Distillati

Trois Rivières, Rhum agricolo martinicano, cambia veste per l’Italia Il prodotto di una delle più antiche piantagioni della Martinica rinnova completamente il packaging.

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a Martinica è una delle isole più belle dei Caraibi, ed è la culla dei celebri rhum agricoli. A partire dal 1996, essendo considerata territorio metropolitano francese, può fregiare i suoi rhum della prestigiosa denominazione territoriale “A.O.C. Martinique”. La piantagione Trois Rivières è una delle più antiche della Martinica: risale infatti alla metà del XVII secolo, quando Nicolas Fouquet, Sovrintendente alle Finanze del re Luigi XIV, volle farne la tenuta più grande dell’isola (220 ettari). 120

A quei tempi, la canna da zucchero – materia prima dei rhum agricoli – veniva frantumata con l’ausilio dei mulini a vento dell’epoca: è per questo che, ancora oggi, su ogni bottiglia di Trois Rivières campeggia ben visibile l’emblema del mulino. Le bottiglie e le etichette dei rhum Trois Rivières sono state completamente ridisegnate: un tocco di colore azzurro mare contraddistingue il nuovo packaging, quasi a sottolineare la personalità marina dei prodotti, la cui materia prima viene ottenuta a breve distanza dalle stupende spiagge degusta.it


RHUM BIANCHI: - CUVÉE SPÉCIALE MOJITO & LONG DRINK; - CUVÉE PREMIUM; - CUVÉE DE L’OCÉAN.

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Conosci la Martinica?

La Martinica è un’isola delle Antille, al contempo regione e dipartimento d’oltremare francese. Misura 80 km. di lunghezza e 39 di larghezza. Grazie alle sue condizioni di clima tropicale, è ricoperta da un manto vegetale floridissimo: foreste tropicali e pluviali, savane, numerosissime specie di alberi, piante, fiori e frutti fanno della Martinica un vero e proprio giardino naturale. La Martinica vanta molte spiagge: quelle ubicate nella parte sud dell’isola sono di sabbia bianca, a differenza di quelle del nord che sono di origine vulcanica. Con 122

una temperatura media di 26 gradi, l’isola gode di un clima relativamente mite: venti regolari rinfrescano l’aria in continuazione, per cui il calore non è quasi mai eccessivo. La popolazione della Martinica può considerarsi multietnica, a causa delle numerose popolazioni che nei secoli hanno abitato l’isola: amerindi, europei, africani, indiani, arabi e asiatici. Oggi gli abitanti sono circa 400mila, di cui quasi 100mila vivono nella capitale Fort de France. Le principali risorse dell’isola sono le banane, la canna da zucchero, l’ananas, il rhum, la pesca e il turismo. degusta.it


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Distillati

Gaggioli Vini Restyling e nuova vita all’etichetta

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Azienda Agricola Gaggioli, storica produttrice di vini dei Colli Bolognesi, rinnova le sue etichette. Il lavoro di restyling è stato realizzato per raggiungere due obiettivi principali: • Rendere più attuali e più rispondenti alle attese del mercato di oggi le tradizionali bottiglie dell’Azienda; • Uniformare l’immagine di gamma, eliminando le difformità di packaging che si erano andate formando, nel tempo, fra le etichette dei diversi vini. Il progetto è stato voluto dalla lungimiranza dei titolari, Carlo e Maria Letizia Gaggioli, ed è stato realizzato dall’Agenzia Linkage di Bologna (sotto la direzione creativa di Sara Cimarosti). L’elemento fortemente

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caratterizzante delle nuove etichette è la grande lettera identificativa di ogni vitigno: lettera d’oro per i vini bianchi, lettera rossa per i vini rossi, con l’utilizzo del carattere minuscolo o maiuscolo in funzione della singola tipologia. Come segno di continuità con il passato, è stata mantenuta – ben in evidenza su ogni etichetta – l’araldica aziendale. L’azienda Nata nel 1972, l’Azienda Agricola Gaggioli dispone di 22 ettari di vigneto specializzato disposto sulle alture argillose a formare una specie di anfiteatro naturale, splendidamente vocato per produrre i gioielli enologici dei Colli Bolognesi, Pignoletto in

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I VINI DELL’AZIENDA AGRICOLA GAGGIOLI SONO DISTRIBUITI IN ITALIA DALLA FRATELLI RINALDI IMPORTATORI DI BOLOGNA INFO@RINALDI.BIZ WWW.RINALDI.BIZ

e valorizzare quanto di buono si faceva in campagna”.

primis. “Mi sono innamorato di questo podere alcuni decenni fa - ricorda Carlo Gaggioli, il titolare - Allora facevo il veterinario, e per me il vino rappresentava una sfida: a quei tempi, nonostante le uve bellissime, in zona si beveva un vino agro e torbido. Ho capito che soltanto una tecnologia adeguata avrebbe potuto preservare degusta.it

L’agriturismo. Oggi che rappresenta una delle realtà enologiche d’eccellenza del suo territorio, la famiglia Gaggioli si è dotata anche di un moderno agriturismo, il “Borgo delle Vigne”, seguito personalmente da Maria Letizia, figlia di Carlo. L’agriturismo “Borgo delle Vigne” è dotato di 5 camere matrimoniali (di cui una attrezzata per persone disabili) e di 2 camere singole, tutte ovviamente con servizi. Il ristorante dell’agriturismo dispone di 50 coperti interni, su due ampie sale, e di 50 esterni.

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Vino e dintorni

Grand Armagnac Janneau Premiato con due medaglie all’International Wine & Spirit Competition 2015

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ondato nel 1969, l’International Wine & Spirit Competition (IWSC) di Londra è ritenuto uno dei Concorsi mondiali più prestigiosi del suo settore. I premi conseguiti all’IWSC sono considerati fra i più importanti a livello internazionale, soprattutto per quanto riguarda le categorie superalcoliche. Il vincitore indiscusso di questa competizione 2015 è stato il Grand Armagnac Janneau, leader di mercato in Italia e nel mondo. Due sono state infatti le medaglie d’oro conquistate da Janneau (per il VSOP e per il 18 anni), a cui si aggiungono altri tre argenti

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(per l’XO, per il 5 anni e per il 12 anni). Philippe Sourbes, Cellar Master della Janneau, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso del fatto che Janneau abbia colpito la giuria professionale del Concorso e abbia vinto tante medaglie. In particolare sono fiero per l’oro del VSOP, che simboleggia lo stile produttivo della nostra Maison”. Janneau è la più antica delle grandi Case di Armagnac. È stata infatti fondata da Pierre Etienne Janneau nel 1851, a Condom. Qui, da generazioni, i viticoltori della regione portano i loro vini alla Maison Janneau che garantisce una distillazione scrupolosa,

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seguita da un lungo invecchiamento delle acquaviti e infine dalla commercializzazione. Attualmente l’Armagnac Janneau è il marchio leader in tutto il mondo, ed è il numero uno anche in Italia; universalmente apprezzato - è infatti distribuito in sessanta Paesi - Janneau si è costruito una solida reputazione internazionale, e svolge un ruolo economicamente importantissimo per la regione dell’Armagnac. La distillazione dell’Armagnac può utilizzare sia alambicchi a distillazione continua sia alambicchi a distillazione discontinua.

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La Maison Janneau utilizza acquaviti prodotte dai due metodi, ma predilige l’uso di alambicchi a distillazione discontinua, di cui dispone dal 1972. Quest’ultimo metodo, il primo a essere originariamente utilizzato nella zona, è indubbiamente il sistema più costoso e complesso. Tutti i Grand Armagnac Janneau sono distribuiti in Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna. Per info: tel. 051 4217811, info@rinaldi.biz, www.rinaldi.biz.

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Idea regalo

Gift Card JRE Idea regalo per gli amanti della buona cucina, arrivano le Gift Card per conoscere i Jeunes Restaurateurs d’Europe

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uante volte, nelle migliori occasioni, serve concentrarsi più del dovuto per trovare il regalo perfetto? Quante volte si corre il rischio di acquistare qualcosa di sbagliato che al festeggiato non piace? A tavola, c’è da dire, ci si trova sempre d’accordo e l’idea lanciata dai JRE, i Jeunes Restaurateurs d’Europe, è decisamente originale. Si perché acquistando online le nuove Gift Card o i Buoni Regalo non si vincolano coloro che ne entreranno in

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possesso a provare una determinata cucina perché saranno spendibili in qualsiasi degli oltre ottanta ristoranti italiani. Tre i tagli proposti, sia per la Gift Card che per il Buono Regalo: 25,00, 50,00 e 100,00 euro. La prima ordinabile direttamente dal sito www. jre.eu/it/giftcardjre e recapitata, con un contributo, a mezzo postale in pochi giorni. Il secondo, personalizzabile e perfetto anche per un regalo dell’ultimo minuto, lo si può stampare subito dopo aver concluso l’acquisto.

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Editore e Amministratore Gianluigi Veronesi marketing@degusta.it Direttore responsabile Gianfranco Leonardi info@degusta.it Redazione Annalisa Borsari redazione@degusta.it Marella Inserra redazione@degusta.it Progetto Grafico Valerio Succi valerio.succi@gmail.com Amministrazione e abbonamenti amministrazione@degusta.it Servizi video e fotografici Francesco Valletta, Giuseppe Porisini, Fotopac di Alberto Paccagnella Stampa Filograf Litografia srl – Forlì aspettiamo di vedere Gli articoli pubblicati rappresentano il pensiero e le idee di coloro che li hanno scritti e volontariamente inviati alla redazione, non necessariamente l’editore ne condivide i contenuti e sono gli autori ad assumersi la piena responsabilità dei testi. I testi rappresentano quindi la libera espressione di scrittori o esperti che li inviano con foto a titolo esclusivamente gratuito, salvo diversa pattuizione fra le parti comprovata da apposita documentazione approvata e sottoscritta dall’editore. Testi e foto inviati in redazione a mezzo cartaceo o elettronico, anche se non pubblicati, non si restituiscono. DEGUSTA® VENTURE Via Amendola 8 40121 Bologna www.degusta.it info@degusta.it

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IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO ETICO DEGUSTA ® è una rivista progettata in un formato intelligente che incontra sempre più il favore dei suoi abbonati. Rispetto al precedente formato A4 la veste attuale evita lo spreco del 50% di carta, salvaguardando le foreste e la natura e dando un contributo reale alle tante campagne contro il disboscamento e per la tutela degli ecotipi. Ma non è tutto. Infatti si utilizza la metà del colore di stampa tutelando l’ambiente e garantendo, sia agli abbonati sia agli inserzionisti pubblicitari, un costo sempre contenuto e conveniente. Da ormai 6 anni il costo dell’abbonamento non è aumentato e i costi pubblicitari per gli inserzionisti sono i più bassi del mercato. DEGUSTA ® non ingombra, non ruba spazio sulle vostre scrivanie e nelle vostre librerie e una volta smaltito utilizza la metà degli spazi occupati (a spese del contribuente) dalla maggior parte degli altri periodici. Concorriamo intelligentemente al nostro progresso nell’interesse di tutti e per il bene di chi verrà dopo di noi, senza mai dimenticare di garantirvi un atteggiamento etico e un risparmio vero dalla nascita della rivista sino al suo smaltimento.

Iscrizione al pubblico registro dell’editoria presso la cancelleria del tribunale di Bologna nr 6915 del 17.05.1999 e successiva istanza di variazione depositata in cancelleria il 29.07.2005. Questa rivista è iscritta al Registro degli Operatori della Comunicazione, numero 9559

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