Combinazioni

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PAULA SCHER

COMBINAZIONI Angela D’Alessandro Desirée Milazzo



SCHER

Angela D’Alessandro Desirée Milazzo



Perché abbiamo scelto di parlare di Paula Scher? I motivi sono molteplici, ma si possono riassumere sotto uno solo. Paula Scher è una donna come noi. L’essere donna di Scher ci ha fortemente ispirate e fatto capire quanta creatività noi donne abbiamo in seno. Le sue idee e il suo stile ci hanno fatto innamorare ancora di più dei caratteri tipografici.



“Le parole hanno un significato, i caratteri hanno uno spirito. La combinazione tra i due è spettacolare.” PAULA SCHER



Chi è? 01. The Public Theater 02. NYC Beaches 03. Metropolitan Opera House 04. New York City Ballet 05. Music Under New York 06. Sundance Institute 07. Period Equity 08. Maps Fonti

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Paula Scher nasce nel 1948 in Virginia e ad oggi è una delle figure più importanti del design grafico americano degli ultimi quarant’anni. Dopo aver ultimato gli studi alla Tyler School of Art di Philadelphia negli anni Settanta inizia la sua carriera come graphic design alla CBS Records. Un decennio dopo il suo approccio alla tipografia era considerato molto influente. A metà degli anni Novanta la sua collaborazione con il Public Theater di New York City stabilì una simbologia totalmente nuova nel campo delle istituzioni culturali. Nel corso della sua carriera, le immagini di Paula Scher sono diventate icone della cultura visiva di New York City. Ha sviluppato numerosi sistemi e identità di marca, materiale promozionale, packaging, segnaletica e progettazione editoriale. Dal 1991 è la direttrice dell’ufficio di Pentagram di New York. 2


SCHER

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.01 THE PUBLIC THEATER The Public Theater è un’organizzazione artistica di New York fondata nel 1954 da Joseph Papp. Nel 1994 Paula Scher iniza a collaborare con il Public. Il suo primo progetto è stato quello di creare un’identità per il teatro. Al tempo era impegnativo il fatto che il teatro avesse una pluralità di nomi. Era il Public Theater, ma veniva anche chiamato Joseph Papp Public Theater o Shakespeare in Central Park. Il bisogno era che queste identità diventassero una sola e che il teatro fosse percepito come un’istituzione. Doveva essere gremito, rappresentare New York e quindi essere forte e fiero.

Logo per il Public Theater di New York City, 1994

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Akzidenz Grotesk è un carattere sans serif prodotto dalla fonderia H. Berthold AG nel 1896. Viene spesso confuso con Helvetica o con Univers.

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Dettaglio del manifesto per “Bring in da Noise, Bring in da Funk”, 1996


Dall’alto: bozzetto per il programma del Public. Applicazioni dell’identità. El Lissitzky, 1922

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Sfogliando uno dei suoi libri preferiti sull’American Wood Type Paula si soffermò in particolare su una pagina che rappresentava diverse R, dalla forma più sottile alla più larga. Da qui l’ispirazione che la portò alla realizzazione del nuovo logotipo del Public, così da poter rappresentare le molte forme di New York City. Il logo avrebbe incluso ogni tipo di peso.

Manifesti per “Bring in da Noise, Bring in da Funk”, 1996

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Manifesti realizzati per la campagna “Open Public�, 2013

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Il lavoro di Paula ha attratto la gente, The Public è stato subito riconoscibile. Come si evince dalle locandine progettate dalla Scher per il teatro è un linguaggio che può essere sezionato, smontato, rimesso insieme: caratteristiche che lo rendono interessante. 11


Nel 2013, inoltre, Paula Scher ha creato un programma di grafica ambientale per il teatro ripristinando la sua identità iconica nell’architettura del teatro stesso.


Lobby del Public Theater, 2013


.02 NEW YORK CITY BEACHES New York City non è famosa solo per i suoi grattacieli, la sua immensa metropolitana, i suoi tanti teatri. New York City ha anche un vasto numero di spiagge che si affacciano sull’Oceano Atlantico. Nel 2012 la città è stata colpita dal violento uragano Sandy, che ha distrutto e danneggiato parte della città, fra cui la costa marittima. Le spiagge di New York sono molto amate dai surfisti e dai cittadini della Grande Mela e sono state spesso citate in numerosi film e in canzoni pop.

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Uno dei cartelli del sistema NYC Beaches, 2013


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Paula Scher assieme al suo team ha curato il nuovo sistema di orientamento per le spiagge di New York City. Per il logotipo sono stati scelti due font sans serif: Founders Grotesk e il Maple. Il primo viene usato con un peso normale mentre il secondo è in neretto. Il logo è accompagnato dal pittogramma di una foglia d’acero, simbolo del NYC Department of Parks & Recretion, progetto sviluppato sempre da Scher in precedenza. Il colore utilizzato è un blu brillante, che viene ripreso anche dalla passerella di Rockaway Beach, progetto appendice del sistema spiagge. Il blu è stato scelto come rimando al mare. Oltre al blu la palette comprende il giallo limone, il verde acido e il bianco.

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Veduta da una spiaggia di Rockaway Beach, 2013


Il Founders Grotesk è stato disegnato da Kris Sowersby per Klim Type Foundry. Viene utilizzato per i numeri e nomi delle spiagge.

Il Maple è stato disegnato nel 2005 da Eric Olsen per la fonderia Process Type Foundry. Viene utilizzato nel logotipo in neretto.

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Il sistema di wayfinding sviluppato da Paula Scher e dal suo team include una serie di pannelli per indicare le entrate delle spiagge, oltre a dei giganteschi murales.

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La tipografia dei pannelli e dei murales è la medesima utilizzata per il logo.


I pannelli presentano il nome della spiaggia, come Staten Island oppure Manhattan Beach, e il numero dell’ingresso dalla strada. Oltre al nome le spiagge vengono segnalate da una fotografia dai toni freddi che ritrae lo scorcio di spiaggia che si vede da quell’ingresso. Le fotografie sono state scattate dopo il passaggio dell’uragano Sandy e svolgono una funzione puramente emozionale. All’ingresso delle spiagge sono presenti dei murales che riportano il numero di ingresso della spiaggia. Il numero è in Founders Grotesk.

Dettaglio del murales d’ingresso di Rockaway Beach, 2013


Appendice del progetto del sistema delle spiagge di New York City è la riqualifica della passerella di una delle spiagge più amate dai surfisti newyorkesi: Rockaway Beach.

Dall’alto: tavola del font sviluppato e particolare della lettera A

La spiagga fu distrutta dall’uragano Sandy nel 2012. Dalla collaborazione fra Paula Scher e il dipartimento di urbanistica di New York City nasce uno dei progetti di design ambientale degli ultimi anni: la passerella di Rockway Beach. La passerella non è altro che una grande installazione tipografica permanente. È lunga un miglio e costeggia l’intera spiaggia. 20

A lato: applicazione del font


“L’enorme scala della tipografia è ispirata dalle dimensioni di Rockaway Beach” Per la realizzazione del progetto è stato creato un’alfabeto ad hoc. Le forme delle lettere sono state sviluppate partendo da un modulo rettangolo ondulato utilizzato come un pixel. L’uso della tipografia annuncia la spiaggia in lettere larghe fra i 30 e i 45 metri e alte 15, che insieme si estendono per tutta la lunghezza della passerella. Il materiale utilizzato per l’azzurro delle lettere è una miscela di cemento blu che non sbiadisce. Il blu è ispirato al cielo e al mare e riprende la palette colori dell’identità delle NYC Beaches.


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.03 NEW YORK CITY BALLET Il New York City Ballet è una compagnia di balletto fondata nel 1933 dal coreografo George Balanchine. La compagnia dal 1964 è stabile al New York State Theater, progettato da Philip Johnson, all’interno del complesso del Lincoln Center a Manhattan. Il City Ballet, come è noto alla maggior parte delle persone, possiede il repertorio più vasto fra le compagnie di balletto a stelle e strisce e ogni anno mette in scena più di 80 balletti nelle sue due sedi: quella invernale di Manhattan e quella estiva di Saratoga Springs, nello stato di New York.

Ingresso del New York State Theater, 2008

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Nel 2008 il New York City Ballet ha chiesto a Paula Scher di ripensare all’immagine della compagnia. Paula Scher con il suo stile postmoderno ha dato vita ad un logo più attuale rispetto al precedente. Il logotipo da lei sviluppato presenta una palette molto elegante, semplice e moderna che rimanda ai colori dei grattacieli della Grande Mela, e l’uso di un carattere molto lineare: il DIN.

Il DIN (Deutsches Institut für Normung) è un font senza grazie tedesco creato nel 1931 per la segnaletica industriale.

Oltre al nuovo logo Scher ha sviluppato un nuovo modello per i manifesti, rendendoli unici e particolarmente riconoscibili. Presentano un elemento fotografico in bianco e nero, che raffigura il dettaglio di un momento del balletto, come ad esempio la presa di una coppia di ballerini.

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.04 THE METROPOLITAN OPERA HOUSE Il Metropolitan Opera House, conosciuto come The Met, è il teatro dell’opera più grande del mondo e si trova nei pressi del Lincoln Center, il complesso di edifici dedicati alle arti di New York City. Il teatro fu fondato nel 1880 e negli anni ha subito diverse ristrutturazioni. Il Met come si vede oggi risale all’ultimo restauro del 1996.

Logotipo e pattern per il Metropolitan Opera House, 2006

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Nel 2006 in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione del teatro e della nuova direzione di Peter Galb, Paula Scher fu incaricata per il rebranding del Met. Scher scelse di disegnare un logotipo tipografico, servendosi del classico ed elegante Baskerville in nero e grigio, colori seri ma raffinati. Come carattere per i testi fu scelto un moderno Avenir, font senza grazie dal forte impatto visivo.

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“La nuova identità del Met ha fruttato più di 30 milioni di dollari al teatro”

Facciata del Met, 2008

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Baskerville fu disegnato da John Baskerville nel corso del 1750. È graziato e riprende alcuni elementi della calligrafia, come la codina della Q oppure l’orecchio arricciato della G.

Avenir è un font disegnato da Adrian Frutiger per la Mergenthaler Linotype Company nel 1988. È un carattere sans serif e prende spunto dai font circolari degli anni Venti, come Futura.

I due font utilizzati nel progetto hanno ruoli e funzioni diverse. Il Baskerville, molto elegante, dona una forte autorevolezza al Met: è infatti il font utilizzato nel logotipo. L’altro font, Avenir, più geometrico e senza fronzoli, viene utilizzato nei testi dei manifesti del teatro. L’Avenir dà così un tocco moderno e geometrico all’elegante logotipo. 33



.05 MUSIC UNDER NEW YORK Il Music Under New York è un evento che fa parte del programma Arts for Transit and Urban Design promosso da MTA, la società dei trasporti della Grande Mela. Il programma consiste nel riempire di arte le stazioni dei treni e della metropolitana. In particolare Music Under New York permette a musicisti emergenti e non di esibirsi nei mezzanini delle stazioni, intrattendendo così i pendolari e turisti. L’evento si svolge ogni anno a partire dal 1987 e prevede più di 7.500 esibizioni ogni anno.

Logo per Music Under New York, 2014

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Paula Scher nel 2014 è stata scelta da MTA per creare l’identità visiva del programma. Scher ha scelto di utilizzare un font da lei poco apprezzato, quasi odiato: l’Helvetica. La scelta di utilizzare questo font in questo caso non è stata casuale o legata a un puro fattore estetico. L’Helvetica è infatti il font utilizzato da Massimo Vignelli nell’allestimento e sistema di orientamento dei mezzi di trasporto di New York. Il logo, oltre all’Helvetica, presenta due cerchi colorati che rimandano sempre al sistema di wayfinding di Vignelli. I colori scelti, il bianco e il magenta, non sono presenti all’interno del sistema di Vignelli.

Helvetica è un carattere tipografico creato nel 1957 disegnato da Max Miedinger per la fonderia Haas di Münchenstein. 36

Paula Scher ha dato così una forte identità contemporanea al programma, ma guardando al passato e al contesto in cui si svolge l’evento.


Diverse declinazione dell’identità , 2014

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.06 SUNDANCE INSTITUTE Il Sundance Institute è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Robert Redford nel 1981. Ha sede a Park City nello Utah. L’istituto supporta il lavoro dei cineasti indipendenti e sovvenziona aspiranti professionisti del cinema fornendogli fondi e materiale tecnico. Nel 1985 ha assunto la direzione artistica dello Utah/US Film Festival, rinominato Sundance Film Festival nel 1991. Si tiene ogni anno ed è una delle vetrine più importanti nell’ambiente del cinema indipendente.

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Logotipo e pattern per il Sundance Institute, 2013


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Trade Gothic è un font sans serif disegnato da Jackson Burke nel 1948 per Linotype.

Il team di lavoro capeggiato da Paula Scher ha scelto di utilizzare pochi elementi per creare l’identità della creatura di Robert Redford. Il logo presenta un cerchio giallo, chiaro rimando al Sole e ad un brillante gioco di parole. Il font utilizzato è il Trade Gothic, font senza grazie e dalle forme irregolari. Il Trade Gothic inoltre è un font ad alta leggibilità.

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L’elemento circolare presente nel logo dà origine ad alcuni pattern utilizzati nelle varie declinazioni dell’identità. Così per esempio il pattern coi cerchi compone figure geometriche semplici per i loghi delle varie mansioni all’interno dell’istituto. Oltre al giallo brillante la palette adottata include altre due sfumature: giallo senape e arancione. Tutti e tre i colori sono presenti in un pattern che rappresenta il ciclo del Sole, ossia la danza del Sole.

Declinazioni dell’identità, 2013

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.07 PERIOD EQUITY Period Equity è un movimento nato fra il 2016 e il 2017 che si batte per l’eliminazione della cosiddetta tampon tax, cioè la tassazione degli assorbenti per le donne. Il movimento rivendica il diritto di ogni donna di poter avere accesso ai prodotti per l’igiene femminile senza doverli pagare come beni non necessari, ossia con una tassazione standard. Ciò non accade per esempio con i prodotti di prima necessità. La forte campagna di informazione portata avanti ha permesso al movimento di avere risonanza a livello mondiale.

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Period Equity ha chiesto a Paula Scher l’identità, quindi il volto, del movimento. Scher ha scelto di utilizzare pochi e semplici elementi dal forte impatto visivo, lavorando perciò con i colori, le forme geometriche e ovviamente la tipografia. La palette scelta comprende un rosso fragola assieme al bianco e al nero. I colori trasmettono un carattere molto deciso e combattivo. Da sopra: declinazioni dell’identità, 2017

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L’utilizzo dei cerchi rimanda in maniera ironica ed elegante alle macchie di sangue.


New Rail Alphabet è ispirato al Rail Alphabet, il font utilizzato dalla British Rail. New Rail è stato disegnato da Henrik Kubel con la collaborazione di Margaret Calvert, la creatrice del font da cui prende ispirazione.

Il font scelto è il New Rail Alphabet, molto simile all’Helvetica, ma più semplice e geometrico. Va notato il punto finale e il puntino sulla I. Questi non sono in New Rail, ma sono semplici cerchi, così da riprendere l’elemento centrale dell’identità. Il tocco ironico della Scher si può vedere nel sapiente uso della parola “period”, che in inglese indica sia il punto fermo che le mestruazioni.

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Autoritratto tipografico, Paula Scher, 1985

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“Abstract: the Art of Design”, Netflix, 2017


MAPS In questi ultimi anni in cui la manualità del designer è stata sostituita dal lavoro al computer, Paula Scher si è dedicata a dipingere mappe che hanno una dimensione astratta e informativa al tempo stesso. Nelle sue mappe infatti combina la devozione alle parole con la passione per l’esplorazione dello spazio. Questi enormi dipinti indagano la capacità delle parole di provocare curitosità, ansia, senso di appartenenza e generare immagini, memorie e desideri.

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“Paula Scher: Maps”, Princeton Architectural, New York, 2011

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“Combino informazioni per creare modi differenti di guardare alle cose”

Durante il processo preparatorio la Scher scava in profondità: per realizzare una mappa studia e mette a confronto diverse fonti. Le mappe enfatizzano anche la natura complessa, dinamica e caotica di ogni territorio, rispecchiando l’ingestibile mole di dati e informazioni che ogni giorno ci sommerge. 53


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Queens Metropolitan Campus di New York City, 2010

I dipinti vengono raccolti per la prima volta in “Paula Scher: MAPS” , un libro pubblicato dalla casa editrice americana Princeton Architectural Press. “MAPS” presenta 39 dipinti, disegni, stampe e installazioni ambientali, compresa la commissione di Scher per il Queens Metropolitan Campus di New York City.





BIBLIOGRAFIA • • •

“Make It Bigger”, Paula Scher, Princeton Architectural Press, 2002, New York City “Paula Scher: Maps”, Paula Scher, Princeton Architectural Press, 2011, New York City “Paula Scher: Works”, Paula Scher, Princeton Architectural Press, 2017, New York City

SITOGRAFIA • •

pentagram.com wikipedia.org

VIDEOGRAFIA • •

“Abstract: the Art of Design” S1: E6 “Paula Scher: Graphic Design”, Netflix, 2017 “Artist Series: Paula Scher”, Hillman Curtis, 2005 59



Per la copertina, i titoli, i numeri di capitoli e le didascalie è stato usato Berthold Akzidenz Grotesk nei suoi diversi pesi.

Berthold Akzidenz Grotesk Berthold Akzidenz Grotesk Berthold Akzidenz Grotesk Berthold Akzidenz Grotesk Per i testi invece è stato usato il Proforma

Proforma Carta patinata 160g Clairefontaine

Angela D’Alessandro, 870605 Desirée Milazzo, 869904 Corso di Typographic Design Professore James Clough Anno accademico 2017/2018 Politecnico di Milano Scuola del Design Corso di laurea in Design della Comunicazione, sezione C3 Stampato presso SEF di Massimiliano Mainardi Febbraio 2018




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