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Il progetto dimenticato di Antonio Corazzi

Il progetto dimenticato di Antonio Corazzi Tra la stipula del compromesso con la ditta Skwarcow e la sua rescissione (1o settembre 1868-2 marzo 1869) si colloca il progetto per il mercato centrale di Antonio Corazzi, del quale non è stata rinvenuta traccia nei documenti sulla vicenda consultati presso l’Archivio storico del comune fiorentino. Interessatosi alla questione fin dall’autunno del 1861, dopo aver letto sulla «Gazzetta del Popolo» di un progetto avanzato «dal Sig. Giuseppe Del Noce per la Città di Firenze»123, Corazzi presenta in seguito una soluzione molto dettagliata, studiata sulla base della pianta prodotta dalla ditta Skwarcow e approvata alla stipula del contratto preliminare, come si apprende dalla litografia che la riproduce124 (fig. 62). La proposta, dimenticata, è riemersa dall’oblio nel 1979 a seguito di una serie di mostre tenutesi a Varsavia, Firenze e Livorno (1977-1979) per celebrare il centenario della morte dell’architetto livornese125, quando il direttore del centro studi dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma, Bronisław Bilin ´ ski, ha rinvenuto nella Biblioteca Casanatense un registro di 842 carte manoscritte dello stesso

123 Supra Prodromi. 124 B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.4/39: «Progetto della Società Skwarcow e Comp. Allegato al Compromesso 1.o Settembre 1868». Un appunto a mano sulla litografia reca la scritta: «(Presso la Commissione tecnica trovasi altra Pianta consegnata il giorno 29 Gennajo [1869] colle poche modificazioni desiderate dalla medesima)». 125 Supra Prodromi, nota 31.

Fig. 62 Mercato centrale di Firenze. Pianta, 1868, litografia, 48,5 x 52,7 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.4/39).

Corazzi. Conservata dal suo primo biografo e amico Artur Wolyn ´ ski, che provvide a rilegare le carte sciolte dopo la morte dell’architetto (1877), la miscellanea si collega ai trecento disegni raccolti in tre cartelle da Wolyn ´ ski e rinvenuti da Bilin ´ ski nel 1970126 . I documenti relativi al progetto consistono in sei tavole, connesse alla minuta di una relazione in cui si descrive il «Progetto di un pubblico Mercato che si propone di erigere nell’I[s]olotto dei Camaldoli di San Lorenzo circoscritto dalle quattro Strade denominate Via Chiara, Panicale, dell’Ariento e di Sant’Antonino in Firenze»127 . All’epoca del ritrovamento gli studi sui nuovi mercati fiorentini erano appena agli inizi, ecco perché forse non si riscontrano riferimenti al tema nel catalogo della mostra sui disegni dell’architetto a Varsavia e a Firenze, se non la pubblicazione di tre tavole corredate di alcune informazioni errate128. Sarà grazie alla voce su Corazzi, uscita nel Dizionario Biografico degli Italiani (1983) 129, che si apprende della sua attiva partecipazione al dibattito sorto in occasione della decisione di trasferire il mercato centrale nei Camaldoli di San Lorenzo, benché la proposta cada presto nell’oblio insieme agli sforzi dell’architetto per prendere parte a qualcuna delle tante imprese che si consumavano nel grande cantiere della capitale. Nella minuta della relazione di corredo al progetto egli sostiene di essersi ispirato all’esperienza maturata nella realizzazione di «un vasto mercato a Varsavia»130, sebbene tale opera non figuri fra quelle elencate nel Curriculum vitae funzionale a essere ammesso nella classe di architettura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze131 . Dopo aver criticato la mancata separazione dei generi di commestibili adottata dal Progetto Skwarcow, dove ritiene che non «si sia provvisto a quanto è necessario alla parte igienica ed alla istituzione di Locali di sorveglianza ed ordine di pulizia», Corazzi espone il suo piano, «che se non lo illude amor di sé, dovrebbe riuscire atto allo scopo del pubblico servizio e di decoro alla nostra Capitale inteso bene studiando all’uopo la parte Decorativa & nel presente concetto per brevità trascurata», sebbene non manchi di accennare «approssimativamente l’Entrata Annua che darebbe l’Affitto di tutti i Locali».

126 Janowska-Centroni (a cura di), Antonio Corazzi architetto 1792-1877, cit., pp. 7-8, 37 e note 37, 51. 127 B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.1/15-17, 20.B.II.148.4/39-40 a-b, 20.B.II.148.5/59 e Miscellanea Corazzi, Ms. 4209, cc. 699-700, inediti. 128 Janowska-Centroni (a cura di), Antonio Corazzi architetto 1792-1877, cit. La tavola II è associata al quartiere di Santa Croce con la data 1864 circa (p. 46 fig. 39), mentre il progetto si riferisce ai Camaldoli di San Lorenzo come le tavole I e III; queste ultime sono datate 1861, ma i disegni sono riferibili al periodo compreso tra il settembre 1868 e il febbraio 1869 (pp. 72-73 figg. 20-21). La tavola II, con didascalia errata, era già stata pubblicata in Bellini, Bini, Antonio Corazzi architetto 1792-1877, cit., p. 35 fig. 42. 129 Bencivenni, Corazzi, Antonio, in DBI, 28 (1983), cit. Su Corazzi si ricorda un altro contributo più recente, che tuttavia non tratta del progetto di un nuovo mercato per Firenze capitale: Baratelli, Antonio Corazzi architetto internazionale, cit., pp. 121135: 129. 130 B.Cas., Miscellanea Corazzi, Ms. 4209, c. 699. 131 AABAFi, Filze di Affari, f. 36 B (1847), ins. 143, «Descrizione delle Opere Architettoniche, inventate e costruite dall’Illustrissimo Signore Cavaliere Architetto Antonio Corazzi nel Regno di Polonia come primo Membro del Consiglio Architettonico che risedè nella Capitale = Varsavia, chiamato da quel Governo l’Anno 1819 fino al 1846 epoca del suo ritorno in Toscana sua patria», trascritto in Janowska-Centroni (a cura di), Antonio Corazzi architetto 1792-1877, cit., pp. 24-27, dove si puntualizza che l’elenco «non esaurisce del tutto le opere iniziate dall’architetto» (p. 27). Eletto Professore l’11 settembre 1847 (AADFi, Atti 1840-1858, c. 155) e Consigliere il 29 novembre 1849 (AADFi, Atti 1840-1858, c. 214).

A parte la razionale distribuzione interna degli esercizi commerciali, comune agli altri due progetti (Del Sarto e Skwarcow), la soluzione di Corazzi si distingue per le originali «scantonature» degli ingressi al mercato, ricavati in grandi nicchie scavate nei quattro angoli del fabbricato, corredate di gradini, che servono le vie di comunicazione interna alle botteghe disposte lungo il perimetro dell’edificio, senza «imbarazzare con gradinate» le «strade piuttosto anguste» che circondano l’isolato, fungendo nel contempo da ingresso a quattro corpi di caseggiati che ospitano botteghe, cantine e mezzanini ai piani inferiori e appartamenti ai piani superiori. In modo analogo al Progetto Del Sarto, il rifornimento delle cibarie avviene attraverso due ingressi centrali collocati sulle vie Chiara e dell’Ariento, qui risolti a mezzo di rampe che consentono ai fornitori di accedere sia al piano del mercato sia a quello sotterraneo dei magazzini, mentre «i quattro spazi o piazzette corrispondenti in prossimità degli Ingressi principali, come quelli intermedj e tutte le Gallerie circolanti nell’interno dell’Edifizio sarebbero coperti a Cristalli con loro Armature in ferro, con ringhiere di difesa lungo i lati dei Cortili», da ciascuno dei quali si può «discendere ai bassi fondi […] ove fra le colonne di pietra sostenenti l’inpiantito soprapposto sarebbero ricavati i diversi locali di deposito»132 (figg. 63-68).

132 B.Cas., Miscellanea Corazzi, Ms. 4209, cc. 699-700: Tesi di Dottorato, Appendice documentaria, 6, pp. 311-314.

Fig. 63 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Prospetto e Sezione sulle vie Panicale e Sant’Antonino [1868], disegno su carta, 28,5 x 40,7 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.4/40a).

Fig. 64 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Pianta del Seminterrato e del Primo Piano dei Caseggiati [1868], disegno su carta, 30,2 x 41,2 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.4/40b).

Fig. 65 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Pianta del Piano del Mercato [1868], disegno su carta, 25,5 x 38 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.5/59).

Fig. 66 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Tavola I, Pianta, disegno su carta, 44 x 56 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.1/15).

Fig. 67 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Tavola II, Sezione AB, Elevazione CD, Quarta parte della Pianta dei Bassifondi, Quarta parte della Pianta del 1° Piano dei Caseggiati, e Tettoie, disegno su carta, 44 x 56 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.1/16).

Fig. 68 Antonio Corazzi, Mercato centrale di Firenze, Tavola III, Sezione EF, Sezione GH, Annotazioni, disegno su carta, 43 x 56 cm (Roma, B.Cas., Disegni Corazzi, 20.B.II.148.1/17).

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