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L’Arricciato del Sud

di GIUSEPPENASTASI, foto CRITERIGIUDIZIOCANARINIDIFORMAEPOSIZIONEARRICCIATIed. 2020

Nella carrellata che ho fatto trattando i canarini Arricciati di posizione, non potevo tralasciare la regina delle razze, cioè l’Arricciato del Sud. Questo canarino ha origini molto antiche. Si pensa che fu uno dei primi canarini arricciati selezionati all’epoca dell’apparizione dei primi Arricciati. All’inizio del 1700 comparvero i primi canarini che avevano una piccola arricciatura sul petto e una leggera scriminatura sulle spalle. Fu l’inizio dei canarini Arricciati. Com’era normale, all’epoca questi canarini furono subito meticciati ad altre razze e pare che l’antico Bossù

Fu uno dei primi canarini arricciati selezionati all’epoca dell’apparizione dei primi Arricciati

fosse una delle razze più gettonate, anche perché era molto diffuso. Dall’incrocio di questi canarini apparvero animali che avevano il portamento del Bossù e delle arricciature. Questi canarini furono da subito battezzati Bossù Arricciati ed ebbero un’espansione molto accentuata soprattutto in Belgio ed in Olanda. Queste nazioni esportarono per fini commerciali molti di questi canarini; i principali clienti all’epoca furono i francesi, gli spagnoli e, come sempre, gli italiani. In queste nazioni, i soggetti acquistati furono sin da subito selezionati con precisi connotati. Si pensò di preferire i soggetti con portamento a “set te” con gambe ben dritte sul posatoio e di presentare solo le cinque arricciature principali: jabot, fianchi e spalline. Pare che questo tipo di canarino fu perfezionato dall’accoppiamento tra i Bossù Arricciati e l’antico canarino Gantese, il quale presentava un buon portamento, quasi a “sette”, ma so-

Arricciato del Sud lipocromico

prattutto aveva un collo molto lungo. Accurati accoppiamenti produssero l’attuale Arricciato del Sud, che godette sin da subito di un consenso veramente apprezzabile. Questo canarino era molto diffuso nel sud della Francia in città come Marsiglia, Tolosa e Bordeaux, che furono la culla della nuova razza. Ma anche nel sud della Spagna, in primissull’isola di Tenerife, questo nuovo uccellino aveva colpito molti allevatori; analogamente in sud Italia, soprattutto in Campania e in Sicilia, moltissimi allevatori si cimentarono nell’allevamento della nuova razza, che venne battezzata “Olandese del Sud”.

Per molti anni questi canarini vennero denominati e giudicati appunto come Olandesi del Sud fino a quando, nel 1963, la C.O.M. deliberò che le razze denominate Olandese del Nord e Olandese del Sud dovessero cambiare il loro nome

Arricciato del Sud lipocromico Per molti anni questi canarini vennero denominati e giudicati appunto come Olandesi del Sud fino a quando, nel 1963, la C.O.M. deliberò, dopo aver sentito vari allevatori, che le razze denominate Olandese del Nord e Olandese del Sud dovessero cambiare il loro nome, visto che l’Olanda nella selezione delle due razze non c’entrava per nulla. Infatti, il cosiddetto Olandese del Nord non era altro che un canarino selezionato nel nord della Francia, mentre l’Olandese del Sud era stato selezionato da allevatori provenienti dal Sud della Francia, dal Sud della Spagna e dal sud dell’Italia, per cui era più corretto chiamare l’Olandese del Nord “Arricciato del Nord” e l’Olandese del Sud “Arricciato del Sud”. Malgrado questa modifica, avvenuta 57 anni fa, a me ancora capita di trovarmi a conversare con allevatori miei conterranei (siciliani) che, quando parlano di Arricciati del Sud, mi dicono: “…i miei Olandesi del Sud…”, persone soprattutto anziane che conservano quella vecchia dicitura. L’Arricciato del Sud è certamente una razza molto elegante e, tra tutte le razze di posizione Arricciate, è certamente la più bella perché il suo portamento e la sua indole sono veramente affascinanti. Scriveva il grande prof. Umberto Zingoni nel suo meraviglioso libro Canaricoltura: “L’abbondanzadelle arricciature, il collo proteso e gli arti inferiori estesi e irrigiditi in una ostentata esibizione di grazia ne fanno un canarino di estrema eleganza, il cui apprezzamento, non sempre facile per il profano, implica motivi di ordine estetico. Quando il suo particolare sistema nervoso lo costringe ad assumere la posizione a sette, il canarino si estranea da ciò che lo circonda e sembra compiacersi ed inebriarsi della bellezza che esprime”. Questa descrizione della razza fatta dal grande professore è bellissima ed esprime al massimo il fascino e la bellezza che questa razza esterna e la rende, come dicevo prima, la razza più affascinante tra i canarini Arricciati di posizione.

Purtroppo, come sta avvenendo per tutte le razze Arricciate, tranne che per il Nord e per il Fiorino, anche l’Arricciato del Sud sta subendo un grave declino: mentre un tempo era la seconda razza più esposta alle mostre dopo l’Arricciato del Nord, adesso non è più così. Comunque, gli allevatori rimasti che ancora si dedicano all’allevamento dell’Arricciato del Sud sono molto attenti e, infatti, alle principali mostre si trovano soggetti veramente eccellenti. Il pregio che in questa razza pare sia più difficile da consolidare è il collo estremamente liscio. Infatti, molti canarini bellissimi in tutti i connotati presentano il collo non perfettamente liscio. Forse, per migliorare questo connotato, bisognerebbe alzare il punteggio della voce Testa e collo portandolo a 15 punti come per l’Arricciato del Nord, abbassando magari quella del piumaggio a 5 punti. Viceversa, un difetto poco riscontrabile in questa meravigliosa razza sono le spalline, che generalmente si presentano perfette, a differenza di quanto accade nell’Arricciato del Nord. Secondo me questo dipende dal portamento del canarino. Infatti, sicuramente il distendersi in avanti e l’ingobbimento favoriscono una più regolare distribuzione del piumaggio delle spalle, che così appare perfettamente distribuito in entrambi i lati. Ancora, anni di accurata selezione hanno permesso al jabot di essere veramente buono. Trovare negli Arricciati del Sud un jabot perfettamente a nido di rondine con vuoto nella parte superiore è normale. Evidentemente la rigida selezione, negli anni, ha fatto scomparire quei jabot chiusi a con chiglia che si riscontravano negli anni ’80. Nella viva speranza che questa razza affascini sempre più allevatori, mi complimento con chi la alleva magistralmente.

Roberto Maffia

Èvenuto a mancare all’età di 73 anni l’amico Roberto Maffia. Era stato socio fondatore dell’A.O. Battipagliese, Giudice di Canarini di Colore e membro della Commissione Tecnica tra gli anni 80/90. La FOI perde una persona perbene, un Allevatore appassionato, sempre disponibile, amante del confronto sportivo nelle mostre, relativamente alle quali aveva raggiunto ottimi risultati, da ultimo salendo sul podio più alto al Campionato Italiano del 2017 ed al 65° Campionato Mondiale di Almeria in Spagna. Notevolissimo anche il suo impegno civile che lo aveva portato ad essere eletto Sindaco di Battipaglia. Il mondo dell’ornitologia non lo dimenticherà.

ANTONIO SPOSITO

Ciro Ruggiero

Ci ha lasciati all'età di 54 anni l'Amico Ciro Ruggiero, creando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e tra noi Allevatori del Gloster. Ora che sei tra gli angeli, seguici e guidaci da lassù. Non ti dimenticheremo mai.

GLI AMICIDEL GLOSTER

Ovidio Brilloni

La passione ornitologica che ci accomuna fornisce la possibilità di conoscere tanta gente e tra tanti si può avere la fortuna di conoscere persone speciali. Io ho avuto l’onore ed il piacere di conoscere una di queste persone rare: Ovidio Brilloni. Un uomo semplice, dai modi gentili, un vero galantuomo, che interpretrava la passione ornitologica in modo spensierato e senza secondi fini, anteponendo sempre l’amicizia e la sincerità nei rapporti con le persone con cui veniva a contatto. Ciao Ovidio, grazie per tutti i consigli ed i suggerimenti che mi hai dato, grazie per la tua amicizia, mi mancheranno il tuo sorriso, il tuo sguardo dolce ed i tuoi occhi sinceri e rassicuranti.

ROBERTO DI CLEMENTE - RNA 1ZLL

Gianfranco Cadoni

Domenica 27 Dicembre 2020 il nostro carissimo socio Gianfranco Cadoni ci ha lasciati prematuramente a causa di una breve e terribile malattia. In tutti questi anni passati insieme, a parlare di canarini nei nostri allevamenti, durante le mostre ornitologiche e in tutti i momenti di condivisione delle nostra grande passione, ogni persona che ha incrociato la sua vita con Gianfranco, lo ricorda come una persona leale e sempre disponibile che si è fatta apprezzare per la notevole preparazione e competenza ornitologica e non solo: esperto allevatore di canarini di colore, la sua grande passione, e negli ultimi anni anche allevatore di Arlecchini portoghesi, lo ricordiamo anche e soprattutto per la sua modestia, discrezione, sensibilità e nobiltà d'animo. Un uomo e un amico davvero speciale che tutti noi siamo fieri e fortunati di avere avuto nella nostra "famiglia" dell'Associazione Ornitologica Arborense. Riposa in pace, caro Gianfranco. Ti sia lieve la terra

PIER FRANCO SPADA,Vice Presidente Associazione Ornitologica Arborense

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