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Sergio Palma

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Arlecchino portoghese

Riferimento alla categoria Mosaico

testo e foto di SERGIOPALMA

L’uomo in tutte le sue attività necessita di stimoli. Così come questo scritto, che prende spunto dallo stimolo da me ricevuto durante la Prima Mostra Ornitologica di Mariglianella dove ho avuto il piacere di giudicare ben 69 soggetti di Arlecchino Portoghese. Moltissimi soggetti tipici ma anche tanti che dello standard dell’Arlecchino non avevano nulla, o quasi. Scusandomi sin da ora con quegli allevatori che hanno contribuito con i loro soggetti, non propriamente tipici, alla realizzazione della manifestazione di Mariglianella e alla nascita di questo articolo, vorrei porre l’attenzione su quello che deve essere l’Arlecchino Portoghese. Non vorrei, come tante volte succede, percorrere punto per punto i Criteri di Giudizio redatti per questa razza, ma mi vedo costretto, perché se ripetere aiuta, credo anche che qualche allevatore non li abbia mai letti e possa trovare, attraverso Italia Ornitologica, lo strumento giusto per conoscerli e andare a leggerli. Il corpo dell’Arlecchino deve essere allungato, con dorso dritto dalla base del collo fino alla coda, che deve rimanere sulla stessa linea senza essere cadente o rialzata. Non basta avere un canarino ciuffato per defi-

Femmina linea maschile Femmina linea maschile

nirlo Arlecchino. Il suo ciuffo (in portoghese poupa)dovrebbe avere una forma triangolare con l’apice rivolto verso il becco; logicamente, il ciuffo non potrà mai avere piume lunghe, altrimenti l’effetto triangolo dato da piume corte e che non si adagiano non si avrebbe. Per i testa liscia, invece, si richiede un cranio a forma di uovo con la punta verso il becco. Per la taglia si deve cominciare con il dire che questa Razza è stata inserita dalla Commissione Tecnica Nazionale per i Canarini di Forma e Posizione Lisci nel gruppo delle “Razze Pesanti” e questo non a caso; infatti, è stata stabilita una taglia di 16 centimetri e questa voce, anche se non è la primaria, ha comunque assegnati ben 15 punti, quindi un particolare importante che dobbiamo tenere ben presente. Quei soggetti che raggiungono poco più di 14 cm, come o quasi un

Maschio linea femminile

Lizard, devono essere scartati dalla selezione. Ora la parte più difficile, per la quale i tecnici portoghesi stanno ancora discutendo, sperando che non facciano ancora delle modifiche: il colore. Questo deve essere “un trittico”, e cioè: Melanico (scuro indipendentemente dal tipo), Rosso e Bianco. Gli ultimi due devono obbligatoriamente pervenire dal Mosaico, altrimenti l’Arlecchino non sarebbe tale. L’artificio della colorazione, che sia con sostanze di sintesi o naturali, è obbligatorio, quindi non si possono esporre soggetti con il colore arancio. Ora, ripetendo: non può essere un unicolore (Melanico o Lipocromico),non può essere di colore arancio, deve essere mosaico. Le parti melaniche e lipocromiche devono essere egualmente distribuite su ogni parte del corpo, comprese le zampe ed il becco, mentre il rosso, causa il mosaicismo, lo si ha solo sulle spalline, nella maschera facciale, sul codione e, specialmente nei maschi, sul petto. Se si acquisiscono questi importanti punti, non si costringerà il Giudice a dichiarare il Vostro Canarino non conforme allo standard. Da quando l’Arlecchino ha cominciato a frequentare le mostre ornitologiche ci sono stati alcuni “ritocchi” allo standard, tanto che la OMJ ha imposto al Portogallo almeno due anni di riflessione e stabilizzazione di quello attuale. Ma ancora oggi mi rendo conto che qualcosa da chiarire c’è. La prima questione è il colore delle penne remiganti primarie. Mi spiego: l’Arlecchino, come detto sopra, si basa essenzialmente su tre fattori, che sono pezzature, mosaicismo, colore. Assodato che il top richieda una pezzatura del 50% e che il mosaicismo non sia confutabile, passiamo al colore: questa voce racchiude in sé tre colori, cioè Melanico (che può essere Nero, Bruno, Agata etc...), il rosso nelle parti di elezione del mosaico e il bianco, dato anch’esso dalla “gessatura del mosaico”. Senza l’alimentazione adeguata, i punti di elezione del mosaico rimarrebbero color arancio, quindi, per sopperire a ciò, a 40 giorni si comincia con la colorazione. Questo però fa sì che le remiganti rimangano color paglierino o giallo. Da qui la domanda che ho rivolto al collega portoghese Paulo Maia, il quale è anche uno degli ideatori della Razza; egli mi ha sottolineato che “normalmente se for só a ultima remige amarela nao se penaliza”,cioè “normalmente, se le

remiganti sono gialle, non si pena-

lizza”. Dunque. mi viene spontaneo dire che anche il giallo entri a far parte dei colori dell’Arlecchino. Ma ancora una perplessità mi fa pensare: le categorie a concorso, la divisione tra Maschi e Femmine. La COM, nelle categorie a concorso presso i Campionati Mondiali e le Mostre Internazionali sotto la sua egida, per questa Razza assegna due categorie e precisamente: Arlequim portugais •

Huppé (Poupa) • Non huppé (Par),

cioè Arlecchino Portoghese ciuffato – e non ciuffato. In Italia, invece, ci troviamo di fronte a ben 4 categorie, vale a dire la divisione, oltre che tra ciuffati e non ciuffati, anche tra maschi e femmine. Questo ampliamento, oltre che al solo vantaggio di aumentare il numero di soggetti presenti nelle mostre, crea problemi, e non pochi, a chi è chiamato a giudicare. Ormai da circa un decennio nei canarini di colore, lipocromici in particolare, si selezionano due linee di sangue che vengono chiamate “linea Maschile” e “linea Femminile”. La differenza principale tra le due linee selettive sta nell’ampiezza della mascherina e nella colorazione del petto (chiedo scusa agli allevatori del Mosaico se la descrizione non è del tutto corretta). Succede, molto più spesso di quanto si possa immaginare, di trovare femmine con la mascherina ed il petto da maschio (linea maschile) e maschi con la mascherina spezzata e poco colorati sul petto (linea femminile), che rendono quasi impossibile convincersi della veridicità della dichiarazione degli allevatori. Se, come si dice, bisogna giudicare quello che si vede, tanti, tantissimi soggetti sarebbero da declassare. Ora, è meglio continuare su questa strada oppure ridurre le categorie, come in COM, solo a due?

l’Arlecchino si basa essenzialmente su tre fattori, che sono pezzature, mosaicismo, colore

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