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Rapporti umani come l’acqua, senza arriva la siccità del cuore PAGINA DIRETTORE / Beppe Castellano /

I rapporti umani sono come l’acqua, se assenti arriva la siccità del cuore

di / Vanda Pradal / Presidente Avis Veneto

Racconta un cronista vissuto ai tempi di Federico II di Svevia che il sovrano volesse scoprire che lingua potessero sviluppare i bambini crescendo, se non parlavano con nessuno. Si aspettava forse che avrebbero parlato il latino o il greco oppure l’ebraico. Diede cosi ordine ad alcune balie presenti a corte di procurare ad alcuni infanti latte, vestiti e tutto ciò di cui avessero bisogno, ma non dovevano in alcun modo parlare in loro presenza, né rivolgere loro lo sguardo. L’esito di questo esperimento fu, inaspettatamente, la morte precoce dei bambini.

È questa un’immagine che rappresenta in modo straordinariamente efficace l’importanza vitale della relazione per l’essere umano. Ne va della sua stessa sopravvivenza fisica.

Il lungo periodo che ci siamo lasciati alle spalle ha forzato in noi questa consapevolezza, proprio costringendoci ad abituarci ad uno stile di vita segnato dall’aridità. Ne è prova la titubanza con cui oggi abbracciamo un amico ritrovato, con cui ci scambiamo una stretta di mano.

Abbiamo introdotto nelle nostre consuetudini la regola del distanziamento. Abbiamo imparato a salutarci con il pugno chiuso o con il gomito, abbiamo imparato a leggere le emozioni non da un volto, ma da uno sguardo mal celato da una mascherina.

Abbiamo sostituito gli incontri con i “meet”. Abbiamo persino imparato a fare le assemblee via web. Ma più abbiamo praticato la distanza, più ci siamo resi conto dell’aridità degli incontri non-incontri. E ciò che vale per la relazione in ambito familiare o amicale vale per l’ambito associativo.

Ci accorgiamo così che il nostro servizio non è fatto tanto di progetti da portare a termine, di cose da fare, di sacche da raccogliere, ma è principalmente costituito da legami umani e personali. La cui qualità, autenticità, solidità danno vero senso e valore al nostro operare. È la qualità di questi legami che dà l’anima allo spirito di squadra, che permette di trovare insieme le soluzioni di fronte alle tante difficoltà che incontriamo ogni giorno, che alimenta la nostra capacità di resilienza.

L’immagine dell’aridità dei rapporti umani rende poi naturale un’associazione con quanto trasmesso in questi giorni di giugno dai notiziari che mostrano l’alveo del fiume Po. Un livello di acqua così basso come non si vedeva da decenni. È immediato pensare a come vita umana e ambiente siano strettamene connessi.

Le pagine che seguono danno conto di una riflessione e di un impegno assunto da Avis insieme con alcuni compagni di strada: la Fondazione TES (per la ricerca sulle cellule staminali e la rigenerazione tissutale) e i supermercati Alì da molti anni impegnati sulle tematiche ambientali.

L’etica del “prendersi cura” assume per Avis molte declinazioni: il prendersi cura delle relazioni, il nutrimento dei legami, ma anche il prendersi cura dell’alimentazione e di uno stile di vita sano. È quindi quasi logica conseguenza impegnarsi per la difesa dell’ambiente.

È la casa della grande famiglia umana: si tratta dell’aria che respirano i nostri figli, dell’acqua che beviamo, delle piante e dei frutti che mangiamo. Più ancora: si tratta delle immagini che occupano la nostra mente con cui diamo alimento all’idea del bello, dell’infinito, della pacificazione, dello star bene.

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