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Assemblee e attività Provinciali di Rovigo, Treviso, Belluno Abvs SRC Mestre e dalle Comunali di: Maerne, Schio, Bassano, Taglio di Po, Mareno di Piave, Lonigo-Cornedo, Mestre, Caldiero, Caorle-San Stino, Mel, Rosà, Badia Polesine, Maserada, Asolo...

Polesine a vele spiegate verso il futuro Gli impegni dell’assemblea provinciale

di / Redazione Rovigo /

Il 26 marzo, al teatro “Ballarin” di Lendinara si è svolta l’assemblea dell’Avis provinciale Rovigo. A portare il saluto, il presidente di Avis Lendinara Matteo Piccolo e il sindaco Luigi Viaro: “Senza il volontariato tutte le Amministrazioni comunali si sarebbero trovate senza risorse umane nell’affrontare i momenti di criticità degli ultimi anni”.

Tra gli ospiti i presidenti di Aido regionale Luca Cestaro e provinciale Tiziano Descrovi, e per la Fidas Polesana Luca Callegari e Roberta Paesante. L’ex presidente di Avis nazionale Andrea Tieghi, rappresentando la Provinciale e Comunale di Ferrara, ha ribadito la necessità di costruire ponti e non muri, intento del gemellaggio con Provinciale e Comunale di Rovigo, siglato a ottobre 2021 per scambio di esperienze e buone pratiche.

La presidente di Avis provinciale Barbara Garbellini ha presentato nella sua relazione le linee di indirizzo per il funzionamento, il potenziamento e l’espansione dell’associazione.

Ecco i numeri di Avis provinciale: al 31 di-

cembre 2021 contava 10.664 soci, di cui 10.319 donatori e 345 collaboratori, 507 nuovi soci, 13.264 donazioni di sangue intero e 1.842 di plasmaferesi per un totale di 15.106.

Nella relazione anche proposte promozionali innovative, continuative ed efficaci per garantire una corretta informazione, un efficiente servizio e una sempre pronta accoglienza per tutti i donatori e gli aspiranti tali. Le donazioni hanno registrato, grazie ai donatori delle Avis territoriali, un 4% in più rispetto all’anno precedente, permettendo la completa operatività dei tre presidi ospedalieri della provincia, l’invio di 1.400 sacche in provincia di Cagliari e il supporto ai Dimt delle altre province venete.

Tutte le sacche sono state utilizzate. È evidente quindi come la raccolta programmata e coordinata permetta di gestire al meglio le necessità senza sprechi. Mission di Avis provinciale è continuare a essere coordinamento per le Avis comunali/equiparate, con il massimo impegno nel gestire e nel riorganizzare al meglio, in base alle esigenze dipartimentali e/o di emergenza, l’Ufficio unico di chiamata donatori, di concerto con il Dipartimento di Medicina trasfusionale dell’Ulss5 Polesana.

Le priorità del 2022: 1) far tornare a totale operatività il Ct di Trecenta, da quasi due anni - causa pandemia e problemi organizzativi interni del Dimt - è aperto solo tre giorni a settimana causando molti disagi ai donatori; 2) accorciare i tempi per l’idoneità degli aspiranti donatori e le prime donazioni; 3) affrontare con il Dimt il capitolo “donatori sospesi” dai Ct che per Avis sono importanti e non dimenticati.

Tra gli obiettivi anche la riorganizzazione della chiamata attraverso un’App di prenotazione della donazione; la riattivazione del servizio di accoglienza nei tre Centri di raccolta; l’organizzazione di convegni tematici e di corrette informazioni e di stimolo di crescita associativa; la formazione dei dirigenti associativi; ampliare la promozione della cultura del dono in particolare nel mondo della scuola, dato il buon riscontro riferito dal responsabile Scuole di Avis provinciale Fabio Muraro. Ancora, occorre mantenere attive le relazioni con le altre associazioni e le istituzioni del territorio provinciale per essere espressione di un volontariato unito, preparato e propositivo, anche con l’operatività del Gruppo Giovani che, come ha spiegato il referente Matteo Celeghin, dopo due anni di fermo forzato, vuole essere “il vento che spinge le vele sciolte per andare verso il futuro”.

Aumentano i nuovi iscritti, ma anche le necessità di trasfusioni nel 2022

Oltre 2.300 nuovi iscritti all’Avis nel 2021, quasi 600 sacche di sangue raccolte in più rispetto all’anno precedente, l’impegno a rispondere alla maggiore richiesta di unità di plasma trovando con l’azienda sanitaria trevigiana una strategia condivisa per incrementare la raccolta. Il 26 marzo, alla palestra delle scuole medie di Resana, si è tenuta la 65ª assemblea di Avis provinciale Treviso, davanti a 300 soci delegati, in rappresentanza delle 89 Avis comunali della Marca trevigiana. A fare gli onori di casa la presidente dell’Avis resanese Fernanda Corredato e il sindaco, avisino, Stefano Bosa.

“Durante questi due anni di pandemia, la filiera del dono non è mai venuta meno, riuscendo a soddisfare tutte le richieste dell’azienda sanitaria - ha sottolineato Stefano Pontello, presidente dell’Avis provinciale - Il volontariato ha “serrato i ranghi” e gli va reso merito di aver supportato, attraverso la donazione ai Centri trasfusionali e un crescente supporto della raccolta associativa, la sanità pubblica che ha visto gli ospedali e il personale impegnati nell’emergenza Covid”.

Sostanzialmente in linea il numero dei donatori: un totale di 33.162 iscritti per il 2021, i nuovi sono stati 2.335 consolidando il trend degli anni precedenti. Il 2021 ha registrato una raccolta complessiva di 46.662 unità di sangue con un incremento dell’1,28% rispetto al 2020, pari a 591 donazioni in più. Nello specifico: la raccolta di sangue intero ha visto un +1,36%, quella delle piastrine +2,40% e il plasma un +0,64%.

“Quello che dovrà assolutamente essere potenziato è la raccolta di sangue ed emoderivati il sabato e la domenica, i giorni più richiesti dai nostri donatori per esigenze di vita familiare e di lavoro - continua Pontello - Venir loro incontro deve essere una priorità”.

Da notare che un impulso sempre più importante è rappresentato proprio dalla raccolta associativa del week-end che ha garantito 13.783 sacche di sangue con un incremento del 4,18% rispetto al 2020. Ed è proprio sulle modalità di approvvigionamento la prossima sfida. Per rispondere all’elevato numero di donazioni del sabato e della domenica, l’Avis provinciale si è impegnata a organizzare mediamente ogni sabato un punto per la raccolta delle idoneità e a incentivare la raccolta associativa. Ora quel che resta da fare riguarda l’aumento dei professionisti impegnati nella filiera di raccolta del sangue della sanità pubblica e una ripianificazione degli orari e della distribuzione dei servizi, alla luce di un significativo incremento della domanda di plasma per produrre i plasmaderivati, sempre più richiesti per la formulazione di numerose terapie.

Per incentivarne la raccolta a livello locale, l’Avis provinciale ha lanciato anche in Assemblea una proposta all’Ulss2: “Aumentando di un’ora l’apertura dei Centri trasfusionali, trovando un’intesa con l’Ulss 2 Marca Trevigiana, potremmo aumentare del 50% la raccolta del plasma, arrivando a raccogliere circa 4.000 sacche in più rispetto alle 7.922 unità di plasma raccolte nel corso del 2021. Un notevole passo in avanti per soddisfare una domanda sempre maggiore che arriva dalle strutture sanitarie”.

In alto, da sinistra:

Stefano Bosa, sindaco Resana, Fernanda Corredato, presidente Avis Resana, Vanda Pradal, presidente Avis regionale; Stefano Pontello, presidente Avis provinciale.

Sotto. Un momento dell’assemblea 2022 (Foto: Valentina Calzavara)

Un’Abvs in piena attività sul territorio

Mesi molto frenetici, questi primi del 2022, per l’Abvs Belluno. Due nuove poltroncine sono state consegnate al Centro trasfusionale di Belluno, il 26 aprile, alla presenza della dott.ssa Ersilia Barbone, direttore Uoc Medicina trasfusionale dell’Ulss 1 Dolomiti. Le poltroncine, collocate negli ambulatori delle terapie trasfusionali, sono state donate dall’Abvs, a supporto del contributo di una raccolta fondi in memoria di Egidio Della Vecchia. Il 6 maggio l’Abvs ha invitato le proprie donatrici, mamme e non, a prenotarsi per poter donare tutte insieme il sangue il 6 maggio, in prossimità della festa della mamma. Una giornata interamente dedicata a loro per ricordare la forza positiva delle donne e il valore della promozione attraverso il passaparola e il buon esempio. Una quarantina le volontarie che hanno aderito. Il 18 e 19 giugno Abvs ha programmato, a Belluno e in Cadore, i corsi di “public speaking” condotti dall’attore Davide Stefanato e rivolti a numerosi volontari dell’associazione perché apprendano i modi e gli strumenti per massimizzare le proprie capacità comunicative nell’avvicinare nuovi potenziali donatori.

Per sensibilizzare la popolazione al dono e incentivare la raccolta di “promesse di donazione”, ha invece organizzato la “Mongolfiere per donare” a Visome il 4 giugno, a Castion il 18 giugno, a Prapavei di Sedico il 13 agosto e ad Auronzo di Cadore il 2 ottobre. Lo slogan coniato per l’occasione recita “Non puntiamo alle stelle, ma a trovare tanti nuovi donatori”.

La seconda iniziativa porterà in provincia di Belluno quattro rappresentazioni dello spettacolo di teatro “Era tutta campagna” di Davide Stefanato e Jgor Barbazza: un racconto sulla storia del Veneto e sul suo sviluppo negli ultimi decenni, con un breve inciso sul tema del dono del sangue. Lo spettacolo andrà in scena a Puos d’Alpago l’8 luglio, a Bribano il 10 settembre, a Longarone il 22 ottobre e a Castion il 27 novembre.

Per tutti gli aggiornamenti su questi e altri appuntamenti, l’Abvs invita a seguire la pagina Facebook “Abvs Provinciale”, a telefonare allo 0437 27700 oppure a scrivere a info@abvs.it.

Cadore: Fiera di San Marco con il gazebo dei volontari Abvs in piazza

VALLE DI CADORE (BL). Il 25 aprile si è svolta la fiera di San Marco, patrono di Venas di Cadore. Per tale evento, i soci del Comitato della sezione locale dell’Abvs hanno allestito un gazebo e distribuito del materiale informativo sull’attività dell’associazione. Allo stand gastronomico della Pro Loco di Venas sono stati utilizzati i bicchieri donati dell’Abvs provinciale. “Con il solito entusiasmo - dicono i volontari di Valle - ci siamo impegnati per portare a conoscenza la nostra attività e diffondere l’importanza della donazione del sangue, specialmente tra i giovani. Con soddisfazione possiamo dire che la giornata è stata proficua.”

Mesi di fuoco anche per la provinciale di Treviso, per far fronte alle necessità

La primavera che ci siamo lasciati alle spalle e l’estate in corso rappresentano la tanto auspicata stagione della ripresa. Il ritorno delle attività di promozione del dono nelle Avis comunali, le celebrazioni degli anniversari associativi, non da ultimo la partecipazione alla “Corri in Rosa” che ha visto l’Avis provinciale di Treviso in qualità di partner della manifestazione, sono la conferma della ripartenza delle attività in presenza che tanto ci sono mancate nei due anni di pandemia.

La “Corri in Rosa”, in particolare, caduta proprio nel giorno della Festa della Mamma, ha chiamato a raccolta numerosi volontari e simpatizzanti di Avis in una partecipazione accorata, quanto allegra e festosa, che ha portato per le vie della città di Treviso il messaggio dell’importanza della donazione di sangue. Un concetto reso ancor più forte dalla ricorrenza, poiché madre è colei che dona la vita, così come non possiamo che essere grati a tutti i nostri donatori e in particolare alle donne che rappresentano un terzo degli aderenti. Accanto a questa nostra partecipazione che ha unito sport e solidarietà, c’è poi stato l’appuntamento con i giovani di H-Farm, l’incubatore di talenti, studenti e imprese start-up a Roncade. Grazie alla condivisione dell’evento Rosso H-Farm abbiamo potuto incontrare i giovani del campus, spiegare loro l’attività di Avis e raccogliere una decina di adesioni da giovani provenienti da tutta Italia, che hanno effettuato l’idoneità alla donazione, un bellissimo segnale.

Il mese di giugno ci ha visto, invece, impegnati negli incontri di zona con i presidenti delle Comunali, un momento significativo per recepire le istanze che provengono dal territorio e condividerne gli sviluppi e gli approcci. Quindi guardiamo all’autunno, ai nostri giovani e alle Comunali che stanno mettendo in cantiere nuovi avvenimenti, quali fiere e sagre in cui portare la testimonianza del nostro dono.

Soffermandoci sull’andamento delle donazioni, nei mesi di marzo e aprile 2022 abbiamo registrato un incremento del 10% della richiesta di sangue da parte dell’azienda sanitaria, legato alla ripresa delle attività operatorie e chirurgiche. Questo richiede una sinergia ancora maggiore con i datori di lavoro dei nostri donatori, per questo desidero rivolgere il mio appello agli imprenditori della Marca Trevigiana affinché riescano a garantire una maggiore flessibilità e disponibilità nella concessione dei permessi, peraltro previsti per legge, per consentire ai lavoratori-donatori di andare a donare il sangue.

Capiamo le necessità legate alla ripresa economica e produttiva dopo i duri mesi della pandemia, ma confidiamo nel cuore grande di chi è al timone delle aziende locali e caldeggiamo comprensione, sensibilità e attenzione verso il dono del sangue, che tramite i donatori si rivolge ai più fragili e agli ammalati.

Stefano Pontello, presidente Avis provinciale di Treviso In alto. Anche Treviso punta sulle donne, sono un terzo della “forza-dono”. Tre immagini della non competitiva “Corri in Rosa” con anche Avis protagonista fra migliaia di partecipanti. Anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, non si sottrae al selfie “incorniciato” da Avis.

Novità all’SRC di Mestre, però...

Si soffre ancora per il personale. Da maggio i nuovi orari

MESTRE VENEZIA. Come anticipato nel numero scorso di “Dono&Vita”, continuano le difficoltà nel reperire personale sanitario disposto a collaborare per la raccolta associativa. Così, per la prima volta dalla sua costituzione nel 1987, l’SRC (Servizio di raccolta associativo) Avis di Venezia è costretto a chiudere. Per il momento si tratta solo di un giorno a settimana: dal mese di maggio, il giovedì il Centro raccolta dell’ospedale all’Angelo di Mestre rimane chiuso alle donazioni. Nonostante le difficoltà, il Direttivo di SRC Avis sta facendo di tutto sia per sostenere la raccolta associativa sia per ridurre il disagio per chi dona. Siamo riusciti a introdurre, infatti, due nuove fasce di donazione (alle ore 7.30 e alle 7.45), venendo così incontro a quanto molti donatori ci chiedevano da tempo. Questo dovrebbe anche ridurre i tempi di attesa.

Inoltre, nel 2022 sono state programmate 10 domeniche di apertura (circa una al mese, ma le date sono confermate di mese in mese in base alla disponibilità del personale) e da maggio è stata introdotta l’opportunità di donare il plasma il pomeriggio con un’apertura del Centro raccolta dell’Angelo a settimana (in questo caso la prenotazione può avvenire solo telefonicamente).

Nelle prime date di mercoledì 18 e lunedì 23 maggio, i posti disponibili sono andati tutti esauriti, a dimostrare che l’opportunità offerta è gradita ai nostri donatori.

Siamo consapevoli del disagio arrecato ma, come detto, è importante che si sappia che queste scelte organizzative sono dovute esclusivamente alla carenza di personale medico che, peraltro, non riguarda solo la donazione del sangue e non solo il veneziano.

Facciamo, quindi, appello a tutti i donatori affinché comprendano il momento di difficoltà associativa e, alla generosità del loro dono gratuito, aggiungano un pizzico di sopportazione per il disagio subito, sperando che questa situazione possa migliorare al più presto.

Dario Piccolo

50° senza monumenti, ma con “cuore fiorito”

Maerne-Olmo festeggia il 50° con un’aiuola colorata e sempre fiorita.

MAERNE-OLMO (VE). Avis comunale Maerne Olmo “adotta” un’aiuola per festeggiare i suoi primi 50 anni di vita. La presidente Gianna Moras e il Consiglio direttivo hanno deciso, infatti, di tagliare l’importante traguardo facendo un regalo anche alla cittadinanza, aderendo al progetto del Comune “adotta un’aiuola”. Il risultato è un bellissimo pezzo di verde, davanti alla sede che ospita l’Avis a Olmo di Martellago, abbellito da stupendi fiori che tratteggiano una goccia rossa in mezzo ad un profumato mare bianco. A mantenere sempre ben tenuta l’aiuola saranno i volontari della Comunale, che dai 73 donatori e 130 donazioni di fine 1972, conta oggi oltre mille donazioni l’anno garantite da 560 donatori affezionati e una sede con ambulatori all’avanguardia per la donazione di sangue. Alla festa del 22 maggio hanno partecipato tanti donatori, amici e consorelle, le istituzioni da sempre vicine all’Avis, il sindaco del comune di Martellago Andrea Saccarola. Invitati i sindaci e gli ex presidenti che si sono succeduti dal 1972.

Schio viaggia ormai oltre quota 4000

SCHIO (VI). L’Avis Schio-Altovicentino ha raggiunto quota 4mila donatori attivi e si conferma tra le Comunali più grosse d’Italia. Un traguardo tagliato grazie al gesto generoso ed altruista di Alessia Taldo, ventunenne scledense, diplomata al liceo classico e studentessa di economia all’Università di Venezia.

“Ho maturato la consapevolezza di diventare donatrice alcuni mesi fa, quando è mancato il nonno che, nel suo ultimo periodo di malattia, è rimasto in vita grazie a numerose trasfusioni di sangue - ci confida Alessia - In quei momenti ho capito l’importanza di questo gesto concreto di solidarietà che mi consentirà di dare anche ad altre persone che stanno soffrendo la stessa possibilità di vita che ha avuto il nonno”.

La pandemia ha messo a dura prova la rete trasfusionale, ma il costante impegno dell’Avis e il sostegno dei donatori hanno contribuito a contenere le difficoltà. Nel primo trimestre 2022 i soci attivi dell’Avis Schio-Altovicentino sono aumentati del 30 per cento. Incrementate della stessa percentuale le donatrici. La fascia più numerosa di donatori rimane quella tra i 46 ed i 55 anni, seguita da quella fino ai settanta per i maschi e quella tra i 26 ed i 35 per le femmine. Purtroppo, nei primi tre mesi dell’anno c’è stata una leggera flessione del numero di donazioni (1610 rispetto alle 1711 nello stesso periodo del 2021) dovuta principalmente ai cinque giorni di chiusura del Centro trasfusionale per la carenza di personale. Si stima che questa situazione possa determinare un calo annuo delle donazioni del 6/7 per cento.

“Sono davvero felice ed orgoglioso di aver consegnato ad Alessia la tessera numero 11.636 - conclude Silvano Destro, presidente dell’Avis comunale - che la rende ad oggi la nostra 4millesima socia effettiva. Non considero il raggiungimento di questa meta un punto di arrivo, ma una partenza. Uno stimolo per intensificare l’impegno associativo nel promuovere il dono del sangue nel territorio e per avvicinare i giovani”.

Finalità di molte iniziative, soprattutto sportive, è proprio avvicinare le nuove generazioni, ma anche le loro famiglie e gli adulti che vi gravitano intorno. La collaborazione con lo Sci club Tonezza, ad esempio, ha portato a diventare donatori genitori di ragazzi, maestri di sci e allenatori. Risultato che ci si augura di raccogliere anche grazie alla presenza al campionato provinciale di sci alpino Fisi, svoltosi sulle piste di Fondo Grande, a Folgaria, con oltre 300 atleti partecipanti. Bruno Cogo

In alto. La consegna della pergamena di 4000ª alla giovanissima Alessia.

Sotto. Al Centro trasfusionale di Bassano si festeggia un’altra donatrice: Adelina Fantinato.

E Adelina, a Bassano, supera quota 50 donazioni

Traguardo delle 50 donazioni per Adelina Fantinato, consigliere di Avis regionale, vice presidente della Provinciale di Vicenza e segretaria della Comunale di Bassano del Grappa. Figlia di donatori, ha a sua volta marito e tre figli donatori assidui. Complimenti e festa al Ct di Bassano dal personale sanitario e dal presidente della Comunale Giuseppe Sciessere.

Serata di promozione stile Scout

TAGLIO DI PO (RO). Avis ha organizzato il 6 maggio, al centro parrocchiale, una serata informativa sulla donazione di sangue, plasma e sangue midollare con la presidente Avis provinciale Rovigo Barbara Garbellini, l’ex primario del servizio trasfusionale dell’Aulss 5 Polesana dott. Francesco Chiavilli, la referente Admo provinciale Laura Ravara e regionale Mara Rosolen, il capo clan degli scout Matteo Fabbri e il presidente Avis Martino Ponzetto. L’incontro si è svolto in puro stile scout, con giochi a tema preparati dai ragazzi alternati agli interventi dei relatori. Voluta dai ragazzi scout e promosso dal Clan Fe-Bo, in collaborazione con i gruppi scout “Isole Delta del Po 1”, colpiti da un evento drammatico, alla serata si sono cercate risposte su come affrontare malattie del sangue, quali la talassemia e la leucemia. Il presidente Ponzetto ha spiegato le attività di Avis Taglio di Po, e la Garbellini le origini di Avis. Il dottor Chiavilli ha portato la propria esperienza di medico trasfusionista a contatto con i donatori e con i riceventi, con la loro forte carica emotiva. Toccanti l’esperienza di un’infermiera del reparto oncologico pediatrico dell’ospedale di Schiavonia (Pd), dove le trasfusioni ai piccoli pazienti sono all’ordine del giorno, e di una ragazza che ha ricevuto il trapianto di midollo osseo da donatore tipizzato all’estero (Israele). Oltre 50 i partecipanti arrivati anche da Ariano nel Polesine e Porto Tolle. Un grazie particolare a Serena Pattaro, Federica Camisotti e Maria Temporin del locale gruppo scout.

Un 60° festeggiato con il raddoppio dei nuovi donatori

MARENO DI PIAVE (TV). Avis Mareno di Piave ha festeggiato il 60° anniversario con la ripresa delle sue attività di promozione del dono. Oltre 30 le Avis comunali giunte da tutta la Marca trevigiana il 3 aprile, oltre a tanti donatori e cittadini. Il presidente Davide De Blasi ha detto, soddisfatto: “L’emergenza sanitaria ha condizionato le nostre attività, ma non ha frenato le donazioni di sangue ed emocomponenti dei nostri 430 soci. Nel 2021 abbiamo raddoppiato il numero dei nuovi donatori, un dato che ci fa ben sperare per il futuro della nostra associazione”.

Il sindaco Gianpietro Cattai, a nome di tutta l’amministrazione comunale, ha consegnato una medaglia d’oro ad Avis ringraziandola per il suo fondamentale ruolo sociale nel territorio. Durante la giornata sono stati premiati 60 donatori marenesi per i loro traguardi di donazio-

ne raggiunti. (Foto: Michele Battistin)

Lonigo e Cornedo Vicentino tornano ad “agire” in eventi pubblici

LONIGO-CORNEDO (VI). Anche nel vicentino Avis sta tornando tra la gente, dopo due anni difficili e di isolamento per la pandemia. In primavera, Avis di Lonigo ha partecipato alla storica “Fiera di marzo”, nata nel 1486 e che coinvolge diversi settori: da quello tradizionale agricolo a quello edile, da quello commerciale-artigianale dei veicoli industriali e autovetture a quello di prodotti tipici locali e nazionali. Sempre a marzo, Avis Cornedo ha presenziato alla giornata di commemorazione delle 28 vittime da Covid del Comune di Cornedo. Un momento molto toccante, che nel ricordo di chi è rimasto vittima del virus, ha anche evidenziato il ruolo importante del volontariato.

Alla ‘Festa del secolo’ dell’Agesci

MMESTRE VENEZIA. Il 2022 è l’anno del centenario dalla fondazione di Agesci Mestre e sabato 21 maggio sono iniziati i festeggiamenti con “La festa del secolo” presso gli spazi verdi dei Campi del Sole a Mestre. Avis comunale Mestre Marghera, insieme agli amici di Admo Venezia, non poteva mancare a questo primo appuntamento con uno stand informativo nel campo dove si sono tenute il rinnovo della promessa degli scout, la messa presieduta dal patriarca Francesco Moraglia, la festa con lo spettacolo “Siamo solo Noi” di Tonni Marra e il fuoco serale con l’Ostile Scout. Centinaia di ragazzi e di fazzolettoni sventolati con entusiasmo in una bella ricorrenza per i giovani, ma anche per rivedersi fra chi scout lo è stato in passato

CALDIERO (VR). Dopo un paio di anni di stop, la “Festa degli aquiloni” ha una veste ancor più nobile. Ora è “Festa della famiglia”, durante la quale mamme e papà insegnano ai figli come costruire e far volare un aquilone. Metafora dei genitori che insegnino “a volare” nella vita. La manifestazione nacque nel 2016 da Avis comunale di Caldierino e Caldiero in supporto al progetto “Mamme di Cielo Elisa e Angelina” con altre mamme unite nella dolorosa esperienza della perdita di un neonato. Obiettivo: raccogliere fondi per donare strumenti al reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, raggiunto nel 2017. L’iniziativa non si è fermata, anzi è cresciuta nel tempo, coinvolgendo il Gruppo Donare Est Veronese, e lo resta a vita. Da sempre in Agesci anche il presidente della Comunale Giorgio Brunello. Un ricordo va al nostro collaboratore scomparso, Giancarlo Canziani, che fu colonna dell’associazione e lo scout che condusse il primo gruppo di lupetti a Mestre. Negli ultimi anni Avis Mestre Marghera è impegnata a essere sempre più presente nel territorio e a rinnovare il proprio gruppo giovani. Un altro passo in questa direzione. Manuela Fossa

PREGANZIOL (TV). Prime uscite in compagnia per le Avis, dopo lo stop forzato da pandemia. Dall’Avis comunale di Preganziol ci arriva la bella foto di gruppo della gita a Venezia (Tour in battello per le “Isole Sacre” della laguna), a maggio, con il coinvolgimento di intere famiglie. Un modo per tornare alla normalità e ritrovarsi, rinsaldando i valori portanti di un’associazione come la nostra, che vive soprattutto di rapporti interpersonali e di amicizia.

Avis in tour alle ‘Isole sacre’

Dagli aquiloni alla ‘Festa della Famiglia’...

Avis provinciale e con la Consulta per la famiglia del Comune di Caldiero si è trasformata nella “Festa della famiglia”. Ora partecipano, accanto ad Avis, anche molte associazioni di volontariato, enti del terzo settore, la Pro loco, le parrocchie. “È diventata un progetto più ampio - spiega Angelina Lonido, presidente Avis Caldierino e Caldiero - che è quello di aiutare le nostre famiglie non solo ad alzare lo sguardo, proprio come si fa guardando un aquilone, ma a guardare in tutte le direzioni, creando relazioni, tessendo reti e abbattendo muri”. La festa del 15 maggio si è svolta alle terme di Giunone di Caldiero. Nell’occasione Avis ha premiato anche i vincitori del concorso pittorico indetto per le classi quinte della scuola primaria sul tema “Donatori per la pace”. Grande successo, dopo due anni di forzato stop, per la Festa della Famiglia presso le Terme di Giunone a Caldiero (VR)

Capillare ritorno sul territorio metropolitano

MESTRE (VE). Avis Mestre Marghera copre un’area ampia che comprende Favaro, Dese, Campalto Chirignago fino a Marghera a sud. Per questo, uno degli obiettivi del nuovo Direttivo è una maggiore presenza di Avis in tutte le Municipalità.

La prima occasione si è avuta il 6 maggio, su spinta della consigliera della Municipalità di Favaro e presidente delle elette, Rosanna Rado, con la rappresentazione teatrale “Centottanta giorni”, tratta dal libro di Manuela Campalto e messa in scena dalla compagnia Barbamoccolo a Favaro.

“Per noi è momento di visibilità - ha detto il presidente Avis Giorgio Brunello - di promozione della salute, di prevenzione e di creazione di una rete con le realtà amministrative e associative del territorio”. La consigliera Rado ha raccontato che le sacche ricevute durante il parto le hanno salvato la vita, dimostrando il grande potere della testimonianza: trasforma un gesto generoso, ma spesso “automatico” in un volto, una parola.

Lo spettacolo ha emozionato tutti, trasmettendo il messaggio per cui la vita merita di essere vissuta ogni giorno, perché ogni caduta può essere un’opportunità di ripartenza.

Per Avis si sono inoltre aperti canali diretti di incontro con gli esponenti politici delle diverse Municipalità del territorio. “Quando si lavora per cercare gli elementi di comunione anziché quelli di divisione - ha concluso Brunello - si costruiscono quei ponti che arricchiscono il territorio con segni tangibili”. D.P.

Alle Avis di Caorle e San Stino il premio “San Marco”

CORLE-SAN STINO (VE). Palazzo Ducale ha ospitato il 25 aprile la quarta edizione del “Premio San Marco”. Onora quei cittadini o enti che, con dedizione, hanno saputo portare prestigio alla città di Venezia e a tutto il territorio metropolitano, con opere concrete nelle scienze, arti, industria e artigianato, lavoro, sport, scuola, nel campo della sicurezza o con iniziative sociali, assistenziali, filantropiche. I Comuni di San Stino di Livenza e di Caorle hanno condiviso la scelta di premiare quest’anno l’impegno delle Avis nel territorio. Queste le motivazioni: “Le Avis di Caorle e San Giorgio-La Salute operano dagli anni ‘60/70 sul territorio di Caorle e San Stino, raggiungendo complessivamente un totale di circa 600 donazioni annue. La solidarietà, la cooperazione e il volontariato sono i loro valori fondanti e, attraverso il proprio operato, si prodigano a diffondere un unico messaggio: dono è vita. L’Avis di San Stino vanta un ineguagliabile radicamento nella comunità sanstinese avendo celebrato nel 2018 il suo 50° anno di attività, e ha consentito di promuovere e ampliare la vastissima platea di donatori attraverso un’assidua opera d’informazione e persuasione. Anche nel corso della pandemia, l’associazione ha mantenuto viva la sua presenza pubblica, nell’intento di non disperdere il patrimonio di relazioni, contributi e solidarietà che ne ha da sempre contraddistinto l’operato”. Un premio che vuole essere condiviso con tutti i volontari e tutti i donatori. Fabio Maitan

ABVS di Villa Di Villa e la caccia al TESORO

VILLA DI VILLA MEL (BL). “Ogni goccia vale, dona il tuo sangue” è il messaggio portato al polso da tutti i partecipanti alla caccia al tesoro organizzata dall’Abvs di Villa di Villa. Ha visto coinvolti bambini e genitori fra le varie tappe distribuite per tutto il paese. Giorgio Dell’Osta e Giulia Fretuti del Duo G&G, di rosso vestiti per l’occasione, con la loro “Caccia alla goc-

I 40 anni di Rosà, con assessora

SAN PIETRO ROSA’ (VI). Avis San Pietro di Rosà taglia il traguardo dei 40 anni di vita con 125 donatori e 213 donazioni nell’anno 2021.

È attiva nelle scuole superiori del Bassanese con incontri formativi sul dono e nelle scuole primarie di Rosà, con giochi interattivi sul tema del dono per coinvolgere gli adulti di domani. Collabora con la squadra di calcio del paese per sensibilizzare i giovani alla donazione. Il 22 maggio ha festeggiato l’anniversario, presenti l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin (ex sindaco di Rosà), il sindaco Paolo Bordignon, tanti soci e alcuni dei presidenti di questi 40 anni: Lorenzo Signori, Adriano Cervellin, Claudio Battilana, Valerio Geremia, Luca Pegoraro e l’attuale Andrea Marzola.

Il gruppo fu fondato il 21 gennaio 1982, grazie a una quarantina di persone ritrovatesi con l’allora presidente provinciale Eugenio Pielli, il presidente di Avis Recoaro Rocco Sgarbati, il prof. Claudio Gattera e il presidente dell’Avis regionale Veneto Franco Vettoretti. Presidente fu eletto Lorenzo Signori, vice Valerio Geremia e segretaria Daniela Martinello. Il 2 maggio ci furono le prime donazioni. L’autunno successivo, presso il patronato e con l’aiuto del dott. Giorgio Segafredo, venne allestita la sala donazioni e si raccolsero 50 sacche di sangue.

zata nel 2012) dell’amicizia fra Badia e Cavazzo Carnico, per iniziativa di Vinicio Ferrigato. La presidente provinciale, Barbara Garbellini, ha fatto memoria della visionaria intuizione del dottor Formentano che nel 1929 fondò Avis, soffermandosi sulle attuali criticità e sull’importanza della collaborazione fra associazioni. L’esibizione del gruppo “Molinella ocarina”, diretto dal m° Emiliano Bernagozzi ha chiuso la due giorni di festa, alla quale hanno partecipato il sindaco di Badia Giovanni Rossi e di Cavazzo Carnico Gianni Borghi, gli assessori Valeria Targa e Stefano Segantin, e il presidente di Afds di Cavazzo Dennis Iob.

In alto. Alcuni presenti alla festa dei 40 di Rosà “all’ombra” dell’arco Avis.

E Badia festeggia due anniversari “tondi”

BADIA POLESINE (RO). Avis Badia ha celebrato i 70 anni di fondazione e i 10 di gemellaggio con l’Afds, l’Associazione friulana donatori sangue di Cavazzo Carnico (Ud). Dopo l’incontro in Municipio il 14 maggio, è stata scoperta una targa accanto ad un nuovo ulivo, simbolo di pace, vicino al busto di Vittorio Formentano. All’abbazia della Vangadizza si sono consegnate le benemerenze e si è celebrata la messa. Il presidente Avis Carlo Masatti, accogliendo le numerose delegazioni anche da fuori provincia, ha illustrato l’attività della Comunale badiese e ricordato la nascita casuale nel 2010 (formaliz-

cia” hanno accompagnato i bambini alla ricerca del tesoro, inserendo in ogni tappa informazioni relative all’associazione e all’importanza di donare il sangue. Al ritrovamento del tesoro presso la scuola dell’infanzia è seguito un piccolo rinfresco, momento di condivisione e occasione per parlare del valore di ogni donazione. Perché è proprio vero: ogni goccia vale!

Due ruote e 70 bikers per donare

Ben otto Comunali, più la Provinciale, 70 bikers più “zavorrine o zavorrini” (in sella a tutti i tipi di moto: dalla vespa d’annata alla Harley ElectraGlide). Una ventina i volontari avisini alla partenza (da Maserada), una dozzina all’arrivo (a Caerano), numerosi anche lungo i 60 km percorsi fra la sinistra e la destra Piave.

Con i preziosissimi volontari, sanitari e paramedici di Protezione civile e Suem e la “scor-

ta” dell’Associazione nazionale Carabinieri hanno permesso - domenica 19 giugno, in occasione della Giornata mondiale del Donatore del 14 - una kermesse finora unica in Veneto: “2Ruote per Avis”.

È stata organizzata, con il patrocinio della Provinciale, dalle Avis comunali di Maserada, Carbonera, Asolo, Caerano di San Marco, Cimadolmo, Montebelluna, Preganziol, Mareno di Piave. Il “via” è stato dato dal sindaco di Maserada Lamberto Marini e il corteo si è snodato, a velocità “turistica” per gustare meglio le bellezze naturali fra sponda sinistra e destra del Fiume. Dopo una trentina di chilometri la tappa di “rinfresco” a Giavera del Montello.

Pausa quanto mai opportuna per reidratarsi, visto il sole quasi “africano”. La seconda tappa ha unito Giavera a Caerano (dove al Valery84, RidersDistrict si è svolta la grigliata-bikers), attraversando i boschi del Montello, Nogaré, Crocetta, Onigo, Cornuda, Maser. Qui erano attesi con il materiale promozionale comune, dal gazebo allestito dalle Avis, Asolo in testa.

Una grande festa non solo per gli appassionati delle due ruote motorizzate, ma anche per gli stessi avisini che hanno svolto ogni tipo di servizio logistico. Non ultimo, quello di passare fra i tavoli dei Bikers con un depliant ad hoc spiegando la bellezza del Dono, il perché e il come, dove e quando donare. Poi il saluto per - forse- la seconda edizione 2023. (b.c.)

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