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“All of me”: Le storie dei testimonial pronte sui social

“All of me - Con tutto me stesso”: Grazie! Le storie pronte sui social

di / Valentina Calzavara /

Quindici testimonial del dono che si raccontano attraverso foto, testi e video-testimonianze grazie al progetto “Con tutto me stesso-All of me”. La campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue, emocomponenti, organi, tessuti e cellule prosegue con un seguito sempre più ampio.

Oltre alla pubblicazione delle storie del dono, a giugno è stato avviato un concorso per segnalare e votare la propria no profit del cuore, quindi il gran finale con la mostra del progetto intitolata “La comunità del dono” a partire da sabato 16 luglio al Tempio del donatore di Valdobbiadene (Tv). L’esposizione propone un grande manifesto collettivo della comunità del dono. Un mosaico della solidarietà che narra le diverse realtà del territorio, offrendo una panoramica del loro operato e delle persone che ne fanno parte.

“Con tutto me stesso-All of me” punta così a promuovere la donazione e a diffondere la cultura del volontariato e del “dono di sé” in ogni sua forma. Tutti abbiamo molto da donare, recita la campagna: anche in termini di tempo, disponibilità, conoscenza, vicinanza al prossimo, e il progetto mira a rafforzare le relazioni interne al Terzo Settore e la conoscenza di esso, coinvolgendo la cittadinanza.

Ogni storia è speciale con tutto il suo carico di speranza, fiducia e generosità nel dare, ma anche nell’essere riconoscenti verso il dono ricevuto. Come racconta Anna Bassani, 24 anni, di Asolo, che per descriversi ha scelto la parola fiducia. Il suo racconto è disponibile, insieme agli altri, sulla pagina Facebook https:// www.facebook.com/Allofmedonor.

“A giugno del 2021 sono arrivata al Pronto soccorso con un collasso: avevo l’emoglobina molto bassa. In quel periodo avevo perso la mia fiducia verso gli ospedali e i medici, per questo sono arrivata contro la mia volontà in ospedale, ma le mie condizioni erano davvero gravi, necessitavo di un intervento urgente o avrei rischiato di morire. Sono arrivata timorosa, ma a differenza di ciò che credevo, sono stata accolta con grande umanità e comprensione. Ho trovato delle persone stupende che mi hanno incoraggiato e aiutato. Quelle persone mi hanno salvato la vita grazie a una donazione di sangue che ricorderò per sempre. È stata una donazione velocissima, un’infusione immediata perché era necessario intervenire in pochi minuti. Fortunatamente sono AB positiva, quindi potevo ricevere da qualsiasi gruppo: particolare che mi ha probabilmente salvato la vita. Ho deciso di raccontare questa storia perché per me è stato importantissimo ritrovare la fiducia. So che specialmente in questo periodo, tante persone mettono in dubbio la medicina e il sistema sanitario. Ho avuto anch’io quest’esperienza e ora mi sento di dire che invece è importante crederci, è importante fidarsi, per avere una vita bella e in salute. Nel momento del bisogno più grande ho trovato disponibilità, saggezza, accoglienza e comprensione. Vorrei ringraziare di cuore tutti i donatori e un giorno spero di donare anch’io. Nel frattempo, hanno iniziato a farlo i miei genitori e il mio ragazzo e questo per me è motivo di grande felicità”.

L’iniziativa è finanziata dalla Regione Veneto ed ha per ente capofila l’Avis regionale del Veneto, insieme ai partner Admo, Aido e Fidas Veneto, OdV Tempio internazionale del donatore, Avec Associazione veneta per l’Emofilia e le Coagulopatie, A.P.E. “Avis per il Progresso ematologico”, Avlt Associazione veneta per la lotta alla Talassemia. Gran finale anche per “All of me”, con una mostra, dal 16 luglio fino a settembre, al Tempio del Donatore e le storie dei 15 testimonial.

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