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I 20 anni della squadra di calcio giornalisti TvPressing che da 15 porta orgogliosamente sulle maglie il logo Avis. E a Rovigo il Bagnolo-Canda di calcio con la sua “terza maglia”

Vent’anni di giornalisti-calciatori, TvPressing “vince” con Avis da 15

di / Tiziano Graziottin /

Ventennale di fondazione di TvPressing, la squadra di giornalisti impegnata a sostenere il volontariato.

Eravamo tre amici al bar. Anzi, quella sera eravamo al ristorante, a Oderzo. Appena mi sedetti (col lavoro in redazione avevo fatto tardi come al solito) Fabio guardò Gianni con un sorrisino e mi disse: “Bon, è deciso: facciamo la squadra. E tu fai il presidente, non puoi dire di no”.

TvPressing è nata così. In una serata nebbiosa di novembre 2001 con i colleghi giornalisti Gianni Favero e Fabio Scepi si concordò di chiudere l’esperienza della selezione regionale e dar vita a una rappresentativa di giornalisti-calciatori (buona la prima, la seconda è una parola grossa) tutta trevigiana. Per fare il piccolo, ma impegnativo percorso per “fondare” la squadra (reclutamento, atto notarile, scelta dell’abbigliamento...) arrivammo all’inizio dell’estate 2002 quando fu presentato il team a Refrontolo (Tv), nella sede di Astoria Vini dei fratelli Polegato, amici e sostenitori come il ristoratore Celeste Tonon, di cui ancora portiamo il logo sulle maglie.

Vent’anni dopo, citando Dumas, siamo ancora qui (e questo è Vasco) incredibile, ma vero! Con TvPressing abbiamo partecipato a oltre 200 eventi, mettendo in campo negli anni 60 giornalisti di tutte le testate venete, con una presenza sempre più massiccia di colleghi veneziani con quelli trevigiani.

E ora vediamo “perché”. TvPressing “esiste” ed è in ottima salute perché ci sono giornalisti che si divertono a dare due calci al pallone e a ritrovarsi, in spogliatoio e poi a tavola, a condividere momenti di amicizia e svago tra colleghi. Cosa che non sempre una professione competitiva come la nostra consente.

Col tempo si è andato però rafforzando un ruolo per così dire “sociale”, che certo era nel nostro imprinting fondativo, ma che non pensavamo si sarebbe imposto con questa evidenza. Siamo diventati il megafono di tante

associazioni che, tramite i giornalisti di TvPressing e le loro testate, sono uscite dall’anonimato facendo parlare del loro impegno e delle loro necessità. Insieme a loro e per loro abbiamo avuto tanti eventi che hanno determinato una buona raccolta fondi (circa 110mila euro). Ma si è data soprattutto visibilità a volontari impegnati nel Sociale o nella Sanità, spesso con scarsi mezzi e tanta buona volontà.

Lungo sarebbe l’elenco di associazioni che hanno avuto un assist da TvPressing. Meglio citare solo le ultime due esperienze post pandemia, come cartina al tornasole del nostro impegno. Il 25 aprile abbiamo giocato a San Biagio di Callalta la “partita del dono” per Aido (con qualche giocatore avisino in campo).

Il 4 giugno eravamo a Pieve di Soligo per l’associazione coneglianese “Oltre il labirinto” che segue ragazzi con seri problemi di autismo. Per l’occasione, come tante altre volte, abbiamo fatto squadra con gli Alpini: con loro abbiamo siglato - con i fatti, non le parole - un patto nel segno della solidarietà e dell’aiuto.

Infine una curiosità (ce lo chiedono spesso): cosa sta a significare TvPressing? Tv sta per Treviso, ma anche per televisione; press è il passpartout internazionale dei giornalisti; pressing è la fase sportivamente più intensa nel calcio (anche se per noi è solo un’aspirazione, più che un momento di gioco...).

Sul petto portiamo anche un logo di cui siamo particolarmente orgogliosi: è quello dell’Avis. Da 15 anni “scende in campo” con TvPressing grazie alla proposta che ci fecero i colleghi di “Dono&Vita” e che accettammo con entusiasmo. Perché Avis non è solo un logo, per noi. Alcuni giocatori sono già donatori, altri lo diventeranno e qualcuno, di sangue, ne ha avuto anche bisogno. Grazie.

Nella pagina accanto in alto:

la squadra TVPressing a San Biagio di Callalta. In basso: in occasione della Festa dell’Avis provinciale di Treviso al Tempio del Donatore, settembre 2017 Qui sopra: Capitan Graziottin in... Pressing

E c’è pure chi ci porta sulla “terza maglia”

ROVIGO. ll logo Avis sulla “terza maglia” dell’Audace Bagnolo Canda. È il frutto del gemellaggio tra Avis di Bagnolo di Po, Canda, Castelguglielmo e la squadra di calcio che, pur avendo la denominazione Bagnolo-Canda, include anche Castelguglielmo.

Il 24 aprile, nella disputa avvenuta in casa contro l’Abbazia, c’è stato l’esordio del logo, a simboleggiare un gioco di squadra che ha l’obiettivo di diffondere la cultura del dono assieme ai valori sani dello sport. Il presidente della squadra ha spiegato che questo gesto rappresenta la cultura della reciprocità attraverso la scelta del colore rosso da subito associato al sangue, ai donatori e di conseguenza alle Avis sul territorio.

Alla breve cerimonia che si è tenuta prima del fischio d’inizio, hanno partecipato il presidente Avis di Bagnolo Giovanni Chioldin e Aido Bagnolo/Canda Lino Negri, oltre ai donatori di Canda Giovanni Casarotto e di Castelguglielmo Matteo Bin. A rappresentare le amministrazioni comunali c’erano Chiara Magaraggia per Bagnolo, Claudio Rasente per Castelguglielmo, Simone Ghirelli e Fabio Duò per Canda.

Tramite un messaggio, la presidente dell’Avis provinciale di Rovigo Barbara Garbellini ha manifestato vicinanza, partecipazione, orgoglio e gratitudine per l’iniziativa atta a promuovere Avis nei valori fondanti di amore, dono, amicizia e di gratitudine verso ai giovani sportivi che porteranno sui vari campi di calcio il messaggio di solidarietà e invito al dono del sangue.

L’ Audace Bagnolo Canda, in terza categoria, porta Avis sulla maglia di “rappresentanza”

La squadra di Bagnolo Canda (RO), con la “terza maglia” rossa.

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