ASSEMBLEE PROVINCIALI: ROVIGO-TREVISO
Polesine a vele spiegate verso il futuro Gli impegni dell’assemblea provinciale di / Redazione Rovigo /
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l 26 marzo, al teatro “Ballarin” di Lendinara si è svolta l’assemblea dell’Avis provinciale Rovigo. A portare il saluto, il presidente di Avis Lendinara Matteo Piccolo e il sindaco Luigi Viaro: “Senza il volontariato tutte le Amministrazioni comunali si sarebbero trovate senza risorse umane nell’affrontare i momenti di criticità degli ultimi anni”. Tra gli ospiti i presidenti di Aido regionale Luca Cestaro e provinciale Tiziano Descrovi, e per la Fidas Polesana Luca Callegari e Roberta Paesante. L’ex presidente di Avis nazionale Andrea Tieghi, rappresentando la Provinciale e Comunale di Ferrara, ha ribadito la necessità di costruire ponti e non muri, intento del gemellaggio con Provinciale e Comunale di Rovigo, siglato a ottobre 2021 per scambio di esperienze e buone pratiche. La presidente di Avis provinciale Barbara Garbellini ha presentato nella sua relazione le linee di indirizzo per il funzionamento, il potenziamento e l’espansione dell’associazione. Ecco i numeri di Avis provinciale: al 31 dicembre 2021 contava 10.664 soci, di cui 10.319 donatori e 345 collaboratori, 507 nuovi soci, 13.264 donazioni di sangue intero e 1.842 di plasmaferesi per un totale di 15.106. Nella relazione anche proposte promozionali innovative, continuative ed efficaci per garantire una corretta informazione, un efficiente servizio e una sempre pronta accoglienza per
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DONO&VITA
tutti i donatori e gli aspiranti tali. Le donazioni hanno registrato, grazie ai donatori delle Avis territoriali, un 4% in più rispetto all’anno precedente, permettendo la completa operatività dei tre presidi ospedalieri della provincia, l’invio di 1.400 sacche in provincia di Cagliari e il supporto ai Dimt delle altre province venete. Tutte le sacche sono state utilizzate. È evidente quindi come la raccolta programmata e coordinata permetta di gestire al meglio le necessità senza sprechi. Mission di Avis provinciale è continuare a essere coordinamento per le Avis comunali/equiparate, con il massimo impegno nel gestire e nel riorganizzare al meglio, in base alle esigenze dipartimentali e/o di emergenza, l’Ufficio unico di chiamata donatori, di concerto con il Dipartimento di Medicina trasfusionale dell’Ulss5 Polesana. Le priorità del 2022: 1) far tornare a totale operatività il Ct di Trecenta, da quasi due anni - causa pandemia e problemi organizzativi interni del Dimt - è aperto solo tre giorni a settimana causando molti disagi ai donatori; 2) accorciare i tempi per l’idoneità degli aspiranti donatori e le prime donazioni; 3) affrontare con il Dimt il capitolo “donatori sospesi” dai Ct che per Avis sono importanti e non dimenticati. Tra gli obiettivi anche la riorganizzazione della chiamata attraverso un’App di prenotazione della donazione; la riattivazione del servizio di accoglienza nei tre Centri di raccolta; l’organizzazione di convegni tematici e di corrette informazioni e di stimolo di crescita associativa; la formazione dei dirigenti associativi; ampliare la promozione della cultura del dono in particolare nel mondo della scuola, dato il buon riscontro riferito dal responsabile Scuole di Avis provinciale Fabio Muraro. Ancora, occorre mantenere attive le relazioni con le altre associazioni e le istituzioni del territorio provinciale per essere espressione di un volontariato unito, preparato e propositivo, anche con l’operatività del Gruppo Giovani che, come ha spiegato il referente Matteo Celeghin, dopo due anni di fermo forzato, vuole essere “il vento che spinge le vele sciolte per andare verso il futuro”.