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Assemblea nazionale: “No a retribuzioni o rimborsi”, il punto irrinunciabile di tutte le Avis d’Italia.
“No a retribuzioni o rimborsi!” Il punto irrinunciabile di tutte le Avis d’Italia
di / Michela Rossato /
Crescono i donatori Avis attivi, nonostante tutto. E con la forza di quasi un milione e 300mila soci, l’Assemblea 2022 pone un limite invalicabile da tutti: “Il dono deve restare totalmente non remunerato”.
In basso: la delegazione di Avis Veneto con il presidente nazionale Briola; A destra: l’intervento di Vanda Pradal D ati associativi incoraggianti, sia per l’aumento dei donatori che delle donazioni. Il ritorno in presenza dell’assemblea di Avis nazionale, a Perugia dal 20 al 22 maggio, è stato un po’ un ritorno anche alla speranza.
Speranza che la raccolta di sangue e plasma incrementi sempre di più, che il Covid se ne vada una volta per tutte, che si possano recuperare i rapporti umani drasticamente interrotti due anni fa, che la nostra associazione possa tornare tra la gente e ritrovi la serenità nel suo impegno verso i malati. Perché occorre tutto questo, unito ad un forte spirito di squadra, per affrontare le nuove sfide e i pericoli che minano il sistema trasfusionale italiano e la donazione volontaria e gratuita che lo caratterizza. Nonostante la stanchezza di due anni molto difficili, che hanno stravolto le nostre vite, tutti gli interventi della tre giorni assembleare hanno chiaramente dimostrato che Avis non ha mai mollato e non molla, ad alcun livello.
E nemmeno i donatori, visto che per la prima volta dal 2012, sia le donazioni sia il numero di soci donatori sono aumentati rispetto all’anno precedente, registrando lo scorso anno 1.980.132 donazioni (pari a circa il 3% in più del 2020) e 1.248.145 donatori (pari a +5%).
“Questi risultati, sebbene siano ancora inferiori a quelli pre-Covid, sono l’effetto dello straordinario impegno dei nostri donatori - ha detto il presidente Gianpietro Briola - Lo spirito di dedizione, cittadinanza attiva e solidarietà
Quanti siamo, dove siamo, quanto doniamo...
di ciascuno ha permesso non solo ad Avis, ma all’intero sistema sanitario italiano, di contenere gli effetti della pandemia, aggravati ulteriormente dalle tante fake news che sono state diffuse, soprattutto in concomitanza dell’avvio della campagna vaccinale. Il monito è a continuare su questa strada, a donare più spesso e a intensificare il proprio impegno soprattutto durante la stagione estiva”.
Se il 2021 è andato abbastanza bene, infatti, i dati dei primi mesi del 2022 (vedi da pagina 6, ndr) testimoniano che si fa fatica a mantenere il trend e che più che mai è fondamentale dare il proprio contributo per garantire sempre e ovunque delle terapie di qualità ai pazienti che ogni giorno necessitano di trasfusioni o farmaci plasmaderivati.
Ma questa non è l’unica sfida: l’assemblea ha ribadito, infatti, “la necessità di preservare il valore gratuito della donazione in un contesto, come quello di alcuni Paesi europei, dove si sono fatte strada forme di retribuzione e rimborso nei confronti dei donatori che noi non possiamo assolutamente accettare”.
L’altra importante sfida ribadita alla tre giorni di Perugia è la necessità di riformare il settore trasfusionale italiano, prima di tutto implementando il numero dei professionisti sanitari così da poter rispondere meglio alle esigenze del sistema e dei donatori che rappresentano una risorsa insostituibile.
Tra gli altri temi affrontati, la gestione della comunicazione interna ed esterna durante la pandemia (del Gruppo Buone Prassi nazionale fanno parte anche professionisti della comunicazione di Avis Veneto), la collaborazione con altre associazioni (Telethon ad esempio), il sostegno ai popoli in difficoltà, afgani e ucraini in testa (tramite la raccolta fondi “Donatori per la Pace”)…
Al suo esordio in qualità di presidente di Avis regionale Veneto, Vanda Pradal ha catturato l’attenzione della platea con un forte intervento che ha passato in rassegna tutti i temi “caldi” di Avis, come la carenza di medici, l’utilizzo degli specializzandi, il Ddl concorrenza, lo statuto, la riforma del Terzo settore, la scuola, il servizio civile, i giovani, le convenzioni, le collaborazioni…
Il TEMPIO DEL DONATORE in Assemblea Nazionale 2022
Della storia del Tempio e del suo restauro, reso possibile dal contributo di tante persone e realtà, ha parlato ai delegati il presidente del Tempio del donatore Odv Gino Foffano, che ha invitato le Avis a visitare il luogo simbolo della donazione a Pianezze di Valdobbiadene, a tenere vivo ciò che rappresenta e a farlo conoscere il più possibile. Il Tempio (www.tempiodonatore.it tel. 0422 405088 ed email tempiodonatore@gmail.com) rimarrà aperto per tutta l’estate, con l’appuntamento fisso della celebrazione religiosa ogni domenica. “Ma non è solo luogo di culto - ha precisato Foffano - quanto invece luogo d’incontro, di speranza e di solidarietà, al di là di qualsiasi credo”.