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Blocchiamo la sua “alleanza” con il Covid-19
Proteggersi è necessario per garantire l’autosufficienza nazionale di sangue e plasma e la propria salute. È partita a fine settembre la campagna antinfluenzale di Avis Nazionale rivolta ai donatori.
“Fatti gli anticorpi”, Avis d’Italia “ombrelli” contro l’influenza
Prevenire e proteggersi dai virus per affrontare al meglio la stagione influenzale. Sono questi i concetti chiave di una campagna di comunicazione che Avis Nazionale ha lanciato sui suoi canali social per sensibilizzare i donatori all’importanza di sviluppare le difese immunitarie contro l’influenza di stagione.
Anche quest’anno, infatti, chi compie periodicamente questo gesto di generosità avrà la possibilità di sottoporsi al vaccino in modo del tutto gratuito.
La campagna, dal titolo “Fatti gli anticorpi”, è perfettamente allineata alle attività di informazione e promozione che il Ministero della Salute e le Regioni stanno predisponendo in vista della stagione invernale e risponde all’invito del Centro Nazionale, rivolto alle associazioni e federazioni di donatori, di “ribadire l’importanza della vaccinazione, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili con il Covid-19”.
Tutelare la propria salute ed evitare il sopraggiungere di sintomi che possano essere confusi con quelli del Covid-19 significa non solo tutelare le persone che abbiamo intorno, ma anche permettere a ciascuno di noi di continuare a donare sangue e plasma con regolarità in modo da non compromettere le scorte e assicurare l’autosufficienza nazionale.
Fanno parte di questa campagna: - manifesti (vedi quarta di copertina), locandine, immagini per i social, - un opuscolo informativo, - una serie di spot dal linguaggio evocativo, metaforico e nel contempo ironico, - cinque video informativi nei quali il Presidente di Avis Nazionale risponde alle più comuni domande su anticorpi, difese immunitarie, ruolo dei donatori nella prevenzione.
Su avis.it è stata, inoltre, realizzata un’apposita landing page (disponibile a questo link: www. avis.it/fattiglianticorpi) in cui verranno pubblicati contenuti informativi sulla campagna e sul tema della vaccinazione.
Tanti strumenti, quindi, a disposizione di tutte le Avis per invitare i donatori a compiere un ulteriore gesto di solidarietà e responsabilità civile: stare bene e proteggersi dal virus. Anche per continuare a donare regolarmente.
Una campagna per anticipare possibili emergenze, nata in modo “corale”
Forse per la prima volta nella storia di Avis alla prova questa primavera con l’emergenza Conazionale, una campagna informativa e di vid, ha “partorito” qualcosa di totalmente nuovo promozione è nata in modo “corale” con per parlare e far parlare le Avis in modo delicato, tutte forze e professionalità interne. Attorno al pro- ma basato sui fatti scientifici, su un argomento che getto si è impegnato il gruppo di coordinamento non smette di suscitare polemiche e fake news. dei comunicatori e giornalisti di ogni regione detto Alle Avis ora, di ogni livello, portarlo avanti. Basta “Buone Prassi”. Gruppo che, messo duramente crederci...
Cinque domande per cinque risposte
Iniziata in modo “soft” la campagna Avis si propone di dare risposte chiare ai dubbi sulle vaccinazioni. Così. Cosa sono gli anticorpi e come si sviluppano
Gli anticorpi sono sostanze proteiche che vengono sviluppate attraverso i globuli bianchi e servono per difendere l’organismo da malattie batteriche o virali. Alcuni possono essere sviluppati attraverso la vaccinazione, altri per contatto diretto con le malattie altri ancora autonomamente dal nostro organismo come ad esempio nel caso dei bambini che, dopo i primi 3 o 4 mesi di vita, sviluppano la propria immunità. Perché è importante sviluppare le difese immunitarie prima della stagione influenzale.
Il metodo preventivo della profilassi è necessario per preparare il nostro organismo ad avere difese immunitarie sufficienti prima che si manifesti la malattia. Avere gli anticorpi già sviluppati è importante per ridurre o, se possibile, azzerare il rischio di contrarre la malattia in questione. Quale il ruolo dei donatori nella prevenzione di patologie come l’influenza.
I donatori sono soggetti sani e attivi all’interno della società e della famiglia, fatto che li può rendere portatori sani della malattia. Visto il ruolo importante che ricoprono nella comunità e nella vita privata, è importante che si premuniscano non solo per continuare a stare bene in salute e non contagiare le persone a loro vicine, ma anche per poter proseguire regolarmente nella
Èstato previsto per la metà di ottobre, proprio mentre leggerete questo numero, l’avvio della campagna vaccinale della Regione Veneto per prevenire l’influenza stagionale. A giugno l’Azienda Zero aveva acquistato oltre un milione e 360mila dosi, opzionandone altre 200mila in più in caso di necessità. L’investimento supera gli di 8 milioni di euro. L’anno scorso le dosi acquistate dal Veneto furono circa 865mila.
L’emergenza Covid-19 ha spinto la regione ad incrementare del 40% le scorte. L’obiettivo è di arrivare almeno al 75% di copertura dei soggetti a rischio. In particolare sono compresi gli ultra 60enni, bambini, malati cronici, immunodeloro scelta di generosità che è la donazione. Quali sono le categorie a rischio per le quali è consigliabile la vaccinazione.
Le categorie più sensibili, chiamate anche così, sono rappresentate da pazienti giovani (in età pediatrica), over 60 e cittadini affetti da malattie croniche, respiratorie o che comunque abbassano le difese immunitarie. Tutte queste persone sono chiamate a vaccinarsi per creare un’immunità che non complichi, attraverso l’influenza, la loro malattia di base, ma anche per difendere in generale la propria salute e quella dei propri cari. Perché è importante vaccinarsi quest’anno e che legami ci sono tra la vaccinazione antinfluenzale e il Covid-19 Più di ogni altro anno è importante sollecitare le categorie a rischio e chi vuole vaccinarsi, come i donatori, perché non è possibile escludere il rischio di una nuova manifestazione del Covid-19. Visti i sintomi simili tra il virus e l’influenza, è importante poter distinguere i pazienti che sono stati colpiti dall’uno o dall’altra. Un modo non solo per proteggersi, ma anche per favorire la diagnosi differenziale così da attuare le terapie
La Regione Veneto: a metà ottobre inizia a vaccinare
necessarie a salvare più pazienti possibili. pressi, oncologici, diabetici, persone affette da malattie cardiovascolari e respiratorie e altre patologie importanti. Il vaccino sarà gratuito anche per le forze dell’ordine, dipendenti di servizi socialmente utili, operatori sanitari e, fra questi, anche i donatori periodici di sangue. Questo per prevenire la flessione delle donazioni nei mesi di picco. Per l’autunno in arrivo, più che mai l’appello anche del neo-eletto Presidente Luca Zaia è di vaccinarsi e di tutelare soprattutto i bambini. In ogni provincia è stato previsto un responsabile per la campagna vaccinale. Per gli aventi diritto alla vaccinazione gratuita, per quanto ci riguarda i donatori di sangue, i punti di vaccinazione saranno quelli consueti.
