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Plasma iperimmune, raggiunta quota 1800 unità terapeutiche
Influenza stagionale, blocchiamo la sua “alleanza” con il Covid-19
di / Michela Rossato e Beppe Castellano /
Tornerà anche quest’anno, questo è certo. Quando va bene in media 6 milioni di persone in Italia - in particolare nelle fasce di età più giovani - ogni anno contraggono il virus e si ammalano di influenza stagionale. La media dei morti per complicanze, nelle “stagioni “buone” a bassa intensità di virulenza si aggira sugli 8mila. Se molto forte, come nel 2015 e 2017, i decessi correlati possono superare i 20mila. Ma se, fino all’anno scorso, se non vaccinati, bastavano 3-5 giorni di riposo a casa, per riprendersi... Proviamo a pensare quest’anno, con l’allarme Covid-19 in corso, che cosa succederà quando 6 milioni di persone prenderanno la “normale” influenza. A livello sociale (pensiamo alle limitazioni in atto per chi ha un po’ di febbre e/o naso che cola), ma soprattutto a livello sanitario. Con gli ospedali che rischiano di intasarsi come e più dei mesi di “picco” del Covid-19 e con i medici che non potranno di-
stinguere, all’atto dell’arrivo del paziente, se si tratta di influenza “normale” o del più insidioso Coronavirus. Se poi, come già prevede qualche esperto, i due virus dovessero ritrovarsi ambedue nello stesso organismo... Quell’organismo potrebbe soccombere subito.
Per questo noi, periodico Avis, siamo tenuti a informare il più possibile - attingendo a fonti scientificamente validate - sull’argomento. Per i nostri lettori-donatori, prima di tutto, per la loro salute e per quella di coloro per cui donano, ogni giorno. Perché non ci sono solo gli ammalati di Covid-19, ma continuano a esserci anche quelli “di prima” della pandemia. Quelli che già, ad ogni stagione influenzale, si vedono “tagliare i rifornimenti” perché i donatori non vaccinati si ammalano, vengono sospesi per altri 14 giorni... e ritardano le donazioni. Si può evitare almeno questo? Certamente. Non a caso da alcuni anni anche per i donatori di sangue (oltre che per le categorie a rischio) il vaccino è gratuito. Per questo nasce questo servizio, per questo nasce la campagna informativa di Avis nazionale, concordata fra tutti i comunicatori delle varie realtà avisine d’Italia, di cui leggete alle pagine 16 e 17. Ma vediamo di informarci, intanto conoscendo bene come funziona “madama” influenza e come funziona la “macchina” per contrastarla in Italia.
Identikit dell’influenza
L ’influenza è una malattia respiratoria e rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo. L’influenza e la polmonite sono classificate tra le prime dieci principali cause di morte in Italia. È tra le poche malattie infettive che ogni uomo sperimenta più volte nel corso della vita, indipendentemente da stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. In Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, con un elevato numero di casi e di mortalità.
L’attività dei virus influenzali in Italia inizia in l’autunno con picco nei mesi invernali, per ridursi poi in primavera e in estate.
I sintomi Febbre alta (anche improvvisa), tosse, dolori muscolari. Altri sintomi comuni sono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. a volte anche nausea, vomito e diarrea. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana/dieci giorni, ma alcuni soggetti (anziani, bambini piccoli, adulti e bambini con patologie croniche) sono a maggior rischio di complicanze gravi come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento
delle condizioni mediche di base. Trasmissione
È trasmessa dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti, ma anche attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie. Il periodo di incubazione è solitamente di due giorni, ma può arrivare fino a quattro. Gli adulti possono “passarsela” da un giorno prima dell’inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo. I bambini e le persone con un sistema immunitario possono essere più contagiosi.
Fattori di rischio
Le persone a maggior rischio di complicanze sono adulti e bambini con malattie di base, residenti in strutture socio sanitarie e altre strutture di assistenza, ultra 65enni, donne in gravidanza e alcune categorie professionali (operatori sanitari, dei servizi essenziali…) e a maggior contatto con il pubblico.
Misure di igiene e prevenzione
La trasmissione del virus si può verificare come descritto sopra. Fondamentale è quindi lavare regolarmente e bene le mani con acqua e sapone (specialmente dopo aver starnutito o tossito) e asciugarle. In alternativa, in assenza di acqua, si possono usare i disinfettanti a base alcolica. Se si tossisce e starnutisce, coprire naso e bocca con fazzoletti di carta da smaltire subito e lavarsi le mani. Non toccarsi naso, bocca e occhi, perché i virus possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi superficie contaminata da virus e poi si tocca il viso. Se si hanno i sintomi influenzali, evitare il contato stretto con altre persone, i luoghi affollati e stare a casa.
La vaccinazione
La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. Riduce il rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte, il rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze o ospedalizzazione e riduce i costi sociali e sanitari. I vaccini contengono solo virus inattivati o parti di questi. Non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. Nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi con sintomatologie simili a quelle dell’influenza possono essere provocate da molteplici altri agenti batterici e virali. Il vaccino non protegge da questi altri agenti.
I vaccini antinfluenzali disponibili in Italia sono stati autorizzati dall’EMA, Agenzia europea del farmaco e/o dall’AIFA, l’Agenzia italiana. Le

Regioni decidono annualmente, tra i prodotti disponibili in commercio, quali utilizzare per le campagne vaccinali e indicono gare per l’acquisto. Le caratteristiche antigeniche dei ceppi virali che hanno circolato nell’ultima stagione influenzale sono la base per selezionare i ceppi da includere nel vaccino dell’anno successivo.
La sorveglianza epidemiologica
In Italia, la sorveglianza integrata dell’influenza InfluNet prevede la rilevazione stagionale delle sindromi simil influenzali attraverso la rete di “medici sentinella”. Le regioni sono tenute a segnalare al Ministero della Salute e all’ISS (Istituto superiore sanità) i casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano la terapia intensiva. Una “rete” nata nel 2009. La sorveglianza dell’influenza prevede diversi sistemi che fan capo a ISS con Ministero della salute e supporto delle Regioni.
L’integrazione di questi sistemi permette di valutare la diffusione, l’intensità, la severità dei virus influenzali circolanti e l’efficacia delle misure messe in atto per prevenirla.
Sono InfluNet-Epi, rete di medici sentinella, pediatri e medici di base, che tra ottobre e aprile rileva l’andamento stagionale delle sindromi influenzali; Influnet Vir che raccoglie dati sulla caratterizzazione di virus influenzali epidemici, coordinata dal Centro nazionale per l’influenza dell’ISS e viene svolta in collaborazione con una rete di laboratori di riferimento regionale (ReteInfluNet) con il monitoraggio delle forme gravi e complicate di influenza confermata.
In Veneto “sentinella” è Crisanti
In Veneto il Laboratorio della rete nazionale InfluNet riconosciuto dal Centro di riferimento nazionale per l’OMS (NIC-ISS) è il laboratorio di virologia al Dipartimento di Medicina Molecolare, Università degli Studi di Padova, diretto dal dott. Andrea Crisanti, che partecipa sia alla sorveglianza sentinella nel periodo interpandemico sia alla gestione delle forme gravi e/o pandemiche.
Fonti: Ministero della Salute - Prevenzione e controllo dell’influenza, raccomandazioni per la stagione 2020-2021; agenziafarmaco.gov.it; www.epicentro.iss.it; www.centronazionalesangue.it,
Influenza stagionale e Covid-19 a confronto
SINTOMI SIMILI Febbre, tosse, respiro corto, dolori muscolari, stanchezza, disturbi gastrointestinali. SINTOMI TIPICI COVID Perdita di gusto e olfatto.
INCUBAZIONE Influenza: 1-2 giorni Covid-19: 4-5 giorni
DURATA MALATTIA Influenza: 3-5 giorni Covid-19: 1-2 settimane
QUADRO CLINICO (% casi ospedalizzati) Influenza: 1-2% Covid-19: 15-20% (dati marzo-maggio 2020)
RO - Quante persone contagia un singolo malato Influenza: 0,9-2,1 Covid-19: 2-4
MORTALITÀ (percentuale decessi/ popolazione) Influenza: 0,01-0,04% Covid-19: 0,07%
LETALITÀ (percentuale decessi/infetti) Influenza: 0,1-0,4% Covid-19: 1-3%
VACCINAZIONE Influenza: DISPONIBILE Covid-19: NON disponibile
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