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In viaggio con tutti i sensi
Iniziamo con l’udito per parlare di un luogo straordinario: il Giardino sonoro di Pinuccio Sciola, scultore e grande artista, celebre per i murales a San Sperate (borgo non lontano da Cagliari e suo paese natale), e per le sue sculture sonore, esposte in tutto il mondo. Sciola era capace di lavorare, fino a farli vibrare, calcari e basalti, in grado, dopo il suo intervento, di emettere note melodiose. Il museo all’aperto si trova proprio a San Sperate: le guide accompagnano i visitatori tra i grandi menhir alla scoperta dei suoni che materiali e lavorazioni differenti producono. Un modo diverso di assaporare l’arte, un luogo dove provare l’emozione
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di scoprire il suono rimasto rinchiuso per millenni all’interno della materia inanimata per eccellenza. Passiamo ora all’olfatto: nel borgo di Marlia (frazione di Capannori in provincia di Lucca), si trova Villa Reale, antica dimora di campagna, che è appartenuta nella sua lunga storia a mercanti, banchieri e regnanti, tra cui Elisa, la sorella di Napoleone Bonaparte, appassionata di botanica. Nel magnifico parco della villa, un po’ in disparte rispetto ai classici itinerari turistici toscani, è stato realizzato, proprio in ricordo di Elisa, un percorso olfattivo tra piacevoli scorci e inebrianti profumi. Ogni stagione vede una fioritura diversa: si comincia
a marzo con la mimosa e le camelie (la cui varietà è vanto del parco), in aprile è la volta del glicine, in estate dell’ibisco e così via fino all’autunno quando protagonista diventa il foliage con i suoi mille colori. Al percorso olfattivo, è stata dedicata mappa e il parco è aperto tutti i giorni dal primo marzo al 31 di ottobre. Per quanto riguarda il tatto, non mancano nel nostro paese importanti esempi di musei che hanno inaugurato percorsi tattili per non vedenti e ipovedenti e che offrono la possibilità di toccare opere d’arte o di ascoltare percorsi espositivi. Tra gli altri ricordiamo il Museo Omero di Ancona con una collezione che comprende 300 opere fra arte e reperti archeologici; gli Uffizi di Firenze con Uffizi
da toccare un percorso per persone con disabilità visiva che offre l’opportunità di toccare in autonomia sedici originali scultorei di epoca classica appartenenti alla collezione dei Medici; e i Musei Capitolini a Roma, dotati di un ricco allestimento didattico consistente in libri-guida in caratteri leggibili e in braille, CD, mappe in rilievo, pannelli e modellini di statue e di architetture. Esperienza di grande impatto è anche quella che offre il Calarcheo, parco archeologico subacqueo situato a Reggio Calabria che promuove una fruizione senza barriere per tutti, compresi subacquei neofiti o con disabilità visive. A tal fine è stato realizzato un vero e proprio itinerario archeologico e gli utenti disabili vengono dotati
di comunicatori subacquei, attraverso i quali vengono fornite informazioni storiche, biologiche e tecniche per arrivare a toccare con mano la storia e provare l’emozione dell’immersione con le bombole. Finiamo con la vista e non c’è niente che riempia gli occhi più di un bel panorama! Nella personale classifica di chi scrive, la medaglia di bronzo va alle Tre Cime di Lavaredo, emblema delle Dolomiti, da ammirare percorrendo i sentieri o, da fondovalle, da un belvedere situato vicino al borgo di Dobbiaco (Bolzano). Al secondo posto i Faraglioni di Capri, da contemplare dai Giardini di Augusto, costituiti da una serie di terrazze dalle quali si può ammirare anche la Via Krupp,
costituita da una serie di tornanti che si snodano sulle rocce con un dislivello di circa 100 metri da percorrere a piedi per raggiungere la baia di Marina Piccola: spettacolo indimenticabile! Il podio va infine ai paesaggi della Val d’Orcia: filari di cipressi che conducono ad antichi casali in pietra, chiesette solitarie su colli (la cappella della Madonna di Vitaleta, vicino a San Quirico, è l’immagine-simbolo della zona), borghi medievali appollaiati sulla cima di dolci alture come Pienza e Montalcino, così belli da sembrare finti, così autentici e immutati da potervi riconoscere i paesaggi che fanno da sfondo ai quadri del Quattrocento e del Cinquecento.