1 minute read

Recensione: Novelle artigiane

Recensione

Advertisement

Novelle artigiane

di Vincenzo Moretti

Artigiani e lavoratori ormai provenienti da mondi scomparsi. La calma e la pazienza nel fare le cose. Perché “far e le cose bene conviene”. Tutto questo (e molto altro) in “Novelle artigiane”, un libro che dal titolo dice già tutto e calza a pennello per questo nostro numero. Ne è autore il sociologo e scrittore Vincenzo Moretti, una vita nel mondo del lavoro e del sindacato, ora anche felice novellatore. Termine già antico, medievale, quello della novella. E al passato mitico fanno richiamo queste belle pagine, edite da lavoro ben fatto. Pagine leggere e delicatamente pensose, soavi nel raccontare l’uomo che produceva e produce nella sua semplicità quotidiana, in questo munito di un non sappiamo che di esemplare ed eroico. Forse lo sappiamo: è la vita degli a vi, vita che incontra anche la passione e gli amori, che sogna la libertà e non rinuncia alla vita stessa nella sua interezza, tra anni che passano e progetti da rincorrere. Storie dunque apparentemente ordinarie che incontrano il lavoro. Il vecchio mestiere è qui visto come realtà effettiva e speculare rispetto a ciò che semplicemente eravamo e siamo. Un lavoro fatto con le mani, che racconta di noi, è un lavoro antico e che però rimanda a evocazioni non solo suggestive o immaginifiche ma propriamente concrete: nel lavoro il nostro ingegno e la nostra vita. I lavori che tornano in questa pagine sono occupazioni dove la mediazione tra cuore e intelletto è sinergica e simbiotica. Un libro che si legge con senso di carezza tenue e matura consapevolezza insieme. Il lavoro e i suoi problemi, insomma. Ecco la formazione dell’autore: letteratura e lavoro, letteratura e vita. Come nella miglior tradizione critica italiana del primo 900, fa vola e realtà si incontrano e raccontano, semplicemente, l’esistenza. Tre st orie, tre novelle che dalla vita vengono e alla vita ritornano. Attraverso una bella scrittura. E poi i maestri, oggi introvabili:

grandi protagonisti di queste storie. «A scoltare e aspettare sono le chiavi per capire. Questo libro vuol farci comprendere le sfumature del lavoro, lasciandoci immergere in un mondo in cui lavorare bene può voler dire viaggiare dentro noi stessi ». Così Moretti, autore ispirato.

This article is from: