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Eccellenze trevigiane
Col Vetoraz Spumanti
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È nel cuore della Docg Valdobbiadene che sorge la cantina Col Vetoraz. E’ qui, a quasi 400 metri di altitudine, che la famiglia Miotto si insediò nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Fu poi nel 1993 che Francesco Miotto, l’agronomo Paolo De Bortoli e l’enologo Loris Dall’Acqua diedero vita all’attuale Col Vetoraz, piccola azienda vitivinicola che, negli anni, ha saput o innovarsi, crescere e raggiungere il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg. Una conquista in termini sia quantitativi sia qualitativi, con oltre 2 milioni di chilogrammi di uva
Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1 milione e 200mila bottiglie. Il tutto nel rispetto della tradizione, con l’amore per il territorio, l’estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, tutti elementi
f ondamentali che hanno consentito alla cantina, negli anni, di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali. Quello di Col Vetoraz è un forte legame identitario con le proprie radici che affondano in una terra, quella di Valdobbiadene, di particolare valore e unicità.
Dalla terra, alla vite, al calice ogni scelta della cantina ha sempre avuto un obiettivo preciso, quello nobile di produrre eccellenza, in un percorso fatto di sc elte impegnative dove la qualità è sempre stata d’ispirazione, dove l’eccellenza arriva sempre e solo a ttraverso comportamenti etici e sostenibili. Oltre a puntare sull’eccellenza del prodotto, C ol Vetoraz punta sul rispetto dell’ambiente, con
scelte mirate per salvaguardarlo, in una filosofia produttiva che coniuga dunque i criteri di rispetto e alta qualità del prodotto. Col Vetoraz utilizza il meglio della t ecnologia in modo da non togliere e neppure aggiungere nulla a quanto la natura sa offr ire, una scelta che ha permesso alla cantina di diventare punto di riferimento sul territorio per l’eccellenza dei suoi prodotti, tutti rigorosamente Valdobbiadene Docg.
Ristorante da Brun
Una cartolina inviata dagli dèi. È questa la definizione che si è guadagnata Valdobbiadene, in Veneto, dal 2014 primo borgo italiano tutelato dal FAI. Un luogo magico dove dominano i vigneti, quelle colline del prosecco che fanno da cornice al Ristorante da Brun. Sito in una casa colonica, da tre generazioni la famiglia Brun si dedica con passione alla cucina tradizionale dell’alta Marca Trevigiana accogliendo gli ospiti con il calore famigliare tipico della zona. E cosa c’è di meglio se non di goder e delle specialità locali ammirando il panorama che si erge davanti agli occhi?
Durante l’estate ci si può sedere sotto la pergola in cortile, immersi nel verde. D’inverno, un tavolo di fianco al camino farà rivivere le atmosfere di un tempo, uno scorcio di vita in una casa di campagna. L ’ambiente è genuino e avvolgente, per questo motivo
il Ristorante da Brun è la scelta ideale sia per un festoso banchetto sia per dei momenti in famiglia e con gli amici più cari. O, perché no, per una cena romantica con la propria anima gemella accompagnati dal chiarore della luna.
Il Veneto in tavola, le specialità del Ristorante da Brun
Al Ristorante da Brun il punto di forza è l’ospitalità. Ma siccome anche il palato vuole la sua par te, come non menzionare la qualità della cucina a base di prodotti tipici trevigiani? Il sapore della buona carne preparata con griglia aperta sulle braci o allo spiedo, una cottura delle carni bianche e rosse, direttamente sul fuoco così come natura vuole. Braciole di maiale, costine, salsicce e ancora pollo e costata di manzo, senza dimenticare i bolliti misti del Veneto abbinati a mostarda e cren. Dal 1957 i piatti si riempiono di delizie come soppressa trevigiana, tagliatelle al capriolo e patate fritte caser ecce rigorosamente tagliate a mano. E se l’appetito vien mangiando, non vi è pasto degno di tale nome senza un desser t. Molti dei dolci e delle torte sul menu sono fatti in casa e il caffè è servito ‘all’alpina’. Del resto, inutile specificare come le g rappe siano un vanto di questo territorio, dove nei numerosi borghi della regione la distillazione è una vera e propria (e nobilissima!) arte.
CastellAlta
Essere nel territorio, vivere nel territorio e produrre nel territorio. È questa la scelta dell’azienda CastellAlta, che a San Pietro di Feletto, in provincia di Treviso, ha saputo tradurre in un’apprezzata realtà della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg il meglio del patrimonio naturale, paesaggistico e ambientale unico delle colline del Conegliano Valdobbiadene. Un’azienda di famiglia, che ha deciso di trasformare in un ottimo vino spumante le uve raccolte dai suoi diversi vigneti disposti nell’areale della denominazione, con tutta la consapevolezza e nel rispetto di quello che oggi è diventato Patrimonio dell’Umanità Unesco. La conduzione delle vigne, che accolgono piante anche di sessant’anni, avviene in piena zona Docg, tra San Pietro di Feletto e Solighetto, segue strategie di produzione integrata avanzata privilegiando tecniche agronomiche vicine all’agricoltura biologica e protocolli di vinificazione atti a mantenere la tipicità delle zone di produzione, al di fuori quindi da logiche di standardizzazione dei prodotti. «Vogliamo che i nostri prodotti siano l’anima oltre che lo specchio del legame con il nostro territorio».
Descrivono così la loro azienda i fratelli De Pizzol, la cui passione per il vino è anche una storia familiare tramandata da generazioni, tanto che il padre Giuliano, insieme ai fratelli Armando e Gianni, conduceva i terreni coltivati a vite, pesche e ortaggi a Rua di Feletto. Non è un Alessandra Boiardi caso che abbiano scelto come logo dell’azienda proprio la felce, da cui deriva il toponimo “Feletto”, in latino “filix icis”, che significa luogo ricoperto da felci. Rispetto delle tradizioni e autenticità è quello che l’azienda CastellAlta offre anche al suo consumatore, da qui la scelta di produrre Prosecco solo a Denominazione di Origine Controllata e Garantita – Docg. Tutta la produzione è infatti certificata con il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (Sqnpi), seguendo le direttive
più restrittive delle Autorità locali e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. La produzione della azienda CastellAlta si articola in tre tipologie. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry, uno spumante dalla buona struttura e dall’ottimo equilibrio gustativo, con una bollicina elegante, persistente, ma non invadente, non banale, con sentori di mela, pera e spezie e dall’ottima sapidità da consumarsi fresco a tutto pasto e ideale con aperitivi e dessert. Il Canago, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut, che prende il nome dal termine con cui veniva identificata la località, dove ha sede l’azienda oggi Rua, fino al Settecento.
Uno spumante elegante, equilibrato, con un’ottima persistenza, e dal sapore fruttato finale leggermente vegetale, perfetto per accompagnare i piatti della tradizione veneta, gli insaccati, i primi, le carni bianche e il pesce. E poi l‘Ergine, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Millesimato 2019 Extra Brut, dedicato a papà, Giuliano, di cui ‘Ergine’ è il soprannome. Uno spumante che in bocca si presenta asciutto, con note fruttate leggermente agrumate, che colpisce al naso con profumi floreali intensi tipici dei vini della zona del Feletto. Indicato a tutto pasto, e ottimo con ‘l’ossada de porzel’, tipico bollito di maiale.