5 minute read

La tradizione è un cuore che batte a Sansepolcro

Siamo in provincia di Arezzo, in quella parte della Toscana chiusa tra l’Umbria, le Marche e la Romagna, dove a dominare la Valtiberina c’è un gioiello tutto da scoprire: Sansepolcro. Il borgo è una meta sempre più ambita dal turismo lento, apprezzato da chi è in cerca di una vacanza vivace e al contempo rilassante, da passare alla scoperta delle sue preziose architetture e di tradizioni secolari che non hanno perso nel tempo la loro vitalità. Tra quelle più sentite

Advertisement

quella del Palio della Balestra, che si tiene la seconda domenica di settembre di ogni anno tra le città di Sansepolcro e Gubbio, ed è considerato uno dei più antichi d’Italia, in quanto si tiene ininterrottamente da moltissimi anni. Ma gli eventi e le tradizioni rievocative sono numerose durante tutte la stagioni, a raccontare la storia di questo centro che si adagia sul fondovalle che occupa gran parte del territorio comunale, vegliato da un lato dagli Appennini, che culminano in questo tratto con il Monte dei Frati sull’Alpe della Luna.

Il borgo di Piero della Francesca

Visitare il centro storico di Sansepolcro significa scoprire un vero e proprio museo diffuso, dove ammirare chiese e palazzi storici che conservano un prezioso patrimonio artistico. Del resto, proprio qui è nato colui che è stato definito “il monarca della pittura”, Piero della Francesca, che per tutta la sua vita sentì forte il legame con il luogo che gli diede i natali. Cuore originario di Sansepolcro è la cattedrale dedicata a San Giovanni Battista. Si trova a pochi passi dalla piazza principale, piazza Torre di Berta, e dal Museo Civico, che conserva

uno dei capolavori di Piero della Francesca, “La Resurrezione”, un vero vanto per tutto il territorio. Il centro storico è poi impreziosito da palazzi gentilizi in stile rinascimentale. Furono eretti dalle famiglie storiche della città, che nel tempo hanno accorpato più edifici dei precedenti impianti medievali fino a trasformarli in veri e proprie residenze signorili. Da non mancare un’allietante passeggiata lungo La Via Maestra, dove sfilano palazzi, torrette e chiese, tra le due porte principali della città, Fiorentina e Romana.

Sulle tracce di San Francesco

Il nome di Sansepolcro sembra derivare da Burgi Sancti Sepulchri - Borgo San Sepolcro: la città infatti, sembra sia stata fondata da Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla Terra Santa che si fermarono qui per custodire le Sacre Reliquie. Del resto, la città si trova in una posizione centrale sul Cammino di Francesco nel tratto che va dal sacro Eremo della Verna fino ad Assisi e che vede percorrere i sentieri da parte di molti pellegrini provenienti da tutto il mondo. Tra paesaggi incantevoli punteggiati da eremi, casolari e borghi storici che furono meta di passaggio e sosta del Santo di Assisi, si trova proprio a pochi chilometri da Sansepolcro

il sacro Eremo di Montecasale. Grazie all’azione dell’Associazione progetto Valtiberina, Sansepolcro è divenuto sede di un grande evento dedicato al cammino Francescano, “Il Festival dei Cammini di Francesco” che si svolge ogni anno nella prima settimana di giugno e che ha il suo cuore pulsante proprio in questo centro. L’evento, come spiega il suo responsabile David Gori, «Porta ogni anno molte persone a discutere e approfondire le tematiche dedicate al Santo di Assisi in una serie di eventi, convegni, spettacoli ed escursioni con la presenza di ospiti del mondo della cultura, spettacolo e della spiritualità di fama nazionale e internazionale».

Aboca Museum, un’esperienza unica

Ormai parte integrante della storia recente di Sansepolcro è l’azienda Aboca, una healthcare company il cui dialogo con il territorio è rappresentato anche da un originalissimo museo, Aboca Museum, un unicum in Europa, ospitato nella prestigiosa dimora rinascimentale di Palazzo Bourbon del Monte. Nelle sue diverse sale, si dipana il percorso Erbe e Salute nei Secoli che racconta in maniera unica il potere terapeutico delle erbe, tramandando la storia del millenario rapporto tra l’uomo e le piante. Antichi mortai, ma anche ceramiche e vetrerie attirano il visitatore nel mondo delle piante officinali. Particolare è anche la Bibliotheca Antiqua del

museo, una raccolta di ben 2.500 libri pubblicati dagli albori della stampa fino ai primi decenni del 20esimo secolo che, documenta lo sviluppo delle conoscenze dell’uomo sull’uso curativo delle piante. Preziosi erbari, libri di botanica farmaceutica, testi di farmacologia, chimica, medicina e volumetti di “antichi segreti” si fanno custodi del sapere popolare, e ancora stampe d’epoca e ricette manoscritte di medici e speziali impreziosiscono questo ambizioso progetto, che si è nel tempo anche arricchito di erbari e florilegi che descrivano le piante medicinali di tutti i continenti.

Tradizioni da ammirare e da assaporare

Il merletto di Sansepolcro è una vera istituzione, così come la figura di Ginna Marcelli che fondò, agli inizi del Novecento, la celebre scuola dedicata a questa arte artigianale. Ancora oggi molte mani esperte portano avanti la tradizione del merletto ad altissimo livello artistico e non mancano, a Sansepolcro, le botteghe artigiane di arti e mestieri che mantengono salda questa “fede”. Una menzione particolare va poi fatta all’enogastronomia del luogo, che offre

prodotti sempre freschi e tipici, lavorati sulla base della ricca tradizione toscana. Tutta da provare anche in occasione di uno dei tanti eventi che arricchiscono il calendario di manifestazioni di Sansepolcro, che oltre a quelli che vi abbiamo raccontato includono appuntamenti di stampo culturale, musicale, eno-gastronomico o sportivo, per rivivere le suggestioni del passato o le più moderne sensazioni con i festival estivi e le aperture verso il mondo dell’arte contemporanea.

This article is from: