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Abruzzo, tra cielo e mare
Una regione “completa” l’Abruzzo, con un tratto di costa affacciato dove l’Adriatico è cristallino e assume cromie trasparenti e un entroterra punteggiato da borghi sospesi nel tempo e abbracciati da una natura generosa, sapientemente protetta in parchi nazionali e regionali. E poi ci sono le città: Pescara la “marina”, vivace e mondana; Chieti, appartata e tutta da scoprire, con i suoi sei rioni storici; Teramo, industriosa e moderna; e L’Aquila, l’ombrosa e bellissima città che pian piano sta restaurando le proprie gemme architettoniche
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per tornare a brillare dopo il terremoto del 2009. In un territorio così vario, il turismo slow ha solo l’imbarazzo della scelta: dalle passeggiate culturali tra borghi e castelli ai trekking a piedi, in mountain bike o a cavallo immersi nella natura, da frizzanti nuotate e sport acquatici a go-go, fino alle opzioni più adrenaliniche come il parapendio, per poi rilassarsi, a fine giornata, nelle calde acque termali della regione, che sgorgano soprattutto ai piedi della Majella. Seguiteci allora, nelle prossime pagine, alla scoperta del territorio abruzzese.
La costa: tra mondanità e bandiere blu
Sono 133 i chilometri di costa del litorale abruzzese, un sorprendente susseguirsi di scogliere e spiagge dorate, baie appartate e arenili animati, con perle di rara bellezza e con il vanto di ben dieci bandiere blu, tra le quali primeggiano Silvi (che è anche bandiera verde), l’elegante Roseto degli Abruzzi, Tortoreto, Giulianova – con le affascinanti houseboat, per un soggiorno originale e davvero a contatto con il mare –, Porto Marina di Pescara e Vasto. Proprio Vasto può essere il punto di partenza per scoprire la splendida “Costa dei Trabocchi”, una striscia di litorale bordata da vegetazione rigogliosa
e affacciata sull’Adriatico, che deve il nome alla presenza delle antiche macchine da pesca su palafitte chiamate, appunto, trabocchi. Ma Vasto merita una visita anche per il delizioso centro storico, con il possente castello Caldoresco risalente al XV secolo, la suggestiva Torre di Bassano, e la curiosa piazza Rossetti (il poeta Gabriele Rossetti, padre del più famoso Gabriele Dante, pittore preraffaellita, è nato qui) la cui forma ellittica suggerisce la presenza, a circa cinque metri di profondità, di uno degli anfiteatri più grandi dell’antichità, dove trovavano posto fino a 16mila spettatori.
I parchi: sport tra i giganti
Anche per quanto riguarda il verde e la natura, i numeri dell’Abruzzo sorprendono e regalano alla regione il primato di essere la maggior area naturalistica d’Europa: chi desidera un’esperienza green e in ambienti incontaminati può infatti scegliere tra tre parchi nazionali, un parco regionale e oltre trenta riserve naturali; una miniera pressoché infinita nella quale perdersi in ogni stagione, assaporando i diversi colori che la natura regala e incontrando, con un pizzico di fortuna, cervi, lupi, camosci e
l’orso marsicano, simbolo dello splendido Parco Nazionale d’Abruzzo, da scoprire con indimenticabili passeggiate nei boschi. Gli amanti della montagna trovano in Abruzzo le cime più alte degli Appennini, con due veri protagonisti: il Gran Sasso e il suo parco nazionale – in grado di regalare emozioni in ogni periodo dell’anno, dalle piste innevate invernali per gli sport bianchi alle scenografiche cascate estive –, e il Parco Nazionale della Majella, con scenari aspri e affascinanti, velati da un alone di misticismo.
I borghi: le perle più preziose
Se il verde intenso nelle sue infinite sfumature e l’azzurro trasparente sono i colori che scandiscono un viaggio in Abruzzo all’insegna di sport, mare e natura, è il colore ocra della pietra a dare il ritmo a quanti desiderino scoprirne le gemme architettoniche, incastonate in paesaggi fiabeschi e rese uniche da secoli di storia avvincente. Tra i borghi di maggior fascino, non si possono non citare Sulmona, splendida città fortificata, famosa sia per aver dato i natali a Ovidio sia per la spettacolare giostra cavalleresca che ogni anno anima la piazza centrale con cortei in
costume e gare medievali; Pacentro, bellissimo paese di origine nientemeno che della rockstar Madonna, dominato da tre altissime torri trecentesche; Santo Stefano di Sessanio, una poesia di pietra calcarea e coppi rimasta intatta dal passare del tempo; e Caramanico Terme, aggrappato alle pendici della Majella con le sue case-mura di antica origine. E poi, castelli, fortificazioni e rocche abbondano in tutta la regione, con una vera chicca per i cinefili: Rocca Calascio, imponente e austero set di Ladyhawk e di numerose scene de “Il Nome della Rosa”.