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Val di Fiemme, un sapore al giorno
C'è una valle che sa di buono, fra le Dolomiti del Trentino. I suoi formaggi profumano di pascoli fioriti. La sua birra artigianale è a chilometro zero. I suoi speck sono affumicati, secondo i metodi dei trisnonni. Ogni giorno si può scoprire un sapore diverso. Alcuni giorni, anche più di uno. E’ la Val di Fiemme, e chi preferisce muoversi in autonomia, può lasciarsi guidare dalla mappa distribuita dagli uffici turistici “Tradizione e Gusto - Val di Fiemme”. Chi ama il racconto e
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la degustazione, trova ogni giorno in calendario una o più visite guidate. Alcune sono gratuite e altre scontate, grazie alla Fiemme Guest Card offerta da Hotel, B&B, Agritur e Residence. Sono infatti più di cinquanta le esperienze settimanali offerte dalla card, e di queste una ventina si lasciano… assaporare. Per tutta l’estate, le visite guidate conducono gli ospiti da produttori, apicoltori, casari, viticoltori, micologi, allevatori e coltivatori della valle.
Quel paradiso “bio-diverso”
Si parte dall’esplorazione dell’orto e dei campi della cooperativa agricola e sociale “Terre Altre”, di Masi di Cavalese. Qui si cammina tra fiori, alberi da frutto, spighe, ortaggi, erbe aromatiche e officinali. Il lavoro dei fondatori è iniziato nove anni fa, con le interviste agli anziani della Val di Fiemme. La raccolta di racconti e diari sbiaditi dal tempo ha permesso alla cooperativa di coltivare semi antichi e autoctoni che stavano scomparendo e a rispolverare ricette dolomitiche. Dalla natura e dalla storia della Val di Fiemme
nascono così creme di bellezza “selvatiche” e rimedi naturali sperimentati nei secoli e quasi dimenticati. In questo tempio della biodiversità, è possibile acquistare antiche alchimie, in vasetto o tubetto, ricreate per la cucina, il benessere e la bellezza. Attraggono i visitatori la linea di cosmetici naturali, creme fitoterapiche e oleoliti (soluzioni oleose dei fitocomplessi curativi delle piante officinali). Uno dei rimedi più ricercati è l’oleolito di iperico che, oltre a curare ustioni solari e domestiche, aiuta le ferite a rimarginarsi.
Il senso di meraviglia
Bambini e genitori tornano a stupirsi per le piccole cose. Le esperienze guidate di “Traduzione e gusto” risvegliano il senso di meraviglia. Dalla passione per i semi dell’Agritur Fiordalisa di Capriana, ai mieli più rari dell’apicoltura “I Dolci sapori del bosco” di Castello d Fiemme, fino alla creazione di pozioni e bacchette “magiche” nei boschi della Val Cadino. Le parole sono nettare nei racconti dell’apicoltore che rivela la vita delle api, durante una vista al Parco della Pieve di Cavalese. La vita dei malgari si rivela fra i pascoli di Malga Sadole a Ziano di Fiemme e a Malga Sass di Valfloriana,
dove un sentiero accompagna al “Zirmo dei Zochi Alti”, un pino cembro – detto anche cirmolo - secolare con una circonferenza di 530 centimetri. Un’esperienza guidata invita a scoprire “La foresta vista dal fungo”, l’occasione per comprendere l’importante ruolo del fungo nell’ecosistema. A Castello di Fiemme, accanto al Maso Corradini si può passeggiare fra 2.400 piantine di lamponi e altre piante di ribes, more, fragole e mirtilli. Il “Tour della fattoria” con le sue otto stazioni interattive, invece, permette di vistare anche l’orto e la stalla del maso.
Ristorante Miola
Legno, tagliatelle, formaggi d’alpeggio, acqua di fonte, selvaggina, trote, camino, veranda e una polenta che più buona non c’è: è il ristorante Miola, in un maso di Predazzo, tra le Dolomiti della Val di Fiemme. Una lunga gestione di famiglia tramandata di madre in figlia: «Offro una cucina tipica, senza tanti fronzoli, genuina» – sorride Elisabetta Dellantonio, da trent’anni alla guida dei fornelli. Fu suo nonno a comprare negli anni Cinquanta questo posto a soli cinque minuti dal paese eppur così immerso nel paesaggio naturale. Erano i tempi in cui lì sorgeva il primo skilift, il grammofono faceva
festa e il papà di Elisabetta suonava la fisarmonica per la sua futura fidanzata nonché prima cuoca del ristorante Miola. La signora Elisabetta - che è anche socia fondatrice della Strada dei Formaggi - è fiera della sua “Ecoristorazione”, certificata dalla provincia di Trento ma soprattutto dalla soddisfazione dei suoi clienti: prodotti locali, possibilità di portare a casa gli avanzi – il famoso “doggy bag”, acqua in caraffa direttamente dalla sorgente privata a duecento metri da casa, che il nonno iniziò a cercare assoldando un rabdomante, oggi trovata e ottenuta in concessione dalle autorità. Prodotti
biologici, come quelli che arrivano dal locale allevamento di pesci d’acqua dolce – da non perdere il filetto di trota in crosta di nocciole! - e grande attenzione a chi ha esigenze particolari nella dieta, come allergie e intolleranze: in famiglia ci sono vari celiaci; per loro e per i suoi clienti Elisabetta impasta pane che non contiene glutine. A proposito di farine: lei ha una ricetta tutta sua per creare la sua famosa polenta, che cuoce in un paiolo
di rame sul fuoco a legna, e per questo porta una squisita traccia olfattiva di sapore di fumo. Quattro farine diverse, tra cui la Storo e la Spin della Valsugana, e condimenti che vanno dagli spezzatini di manzo o selvaggina ai funghi ai formaggi fondenti. Il tutto in un ambiente caldo e accogliente, di recente rinnovato ma sempre con legni antichi, che regala una vista incantevole sulla valle e i prati circostanti.
Un viaggio nel formaggio, anche in bici
Fra le esperienze guidate della Val di Fiemme c’è anche un “Cheese Tour”, da percorrere a piedi o in bicicletta, fra aziende agricole che hanno una missione in comune, quella di produrre il latte per generare il celebre Puzzone di Moena Dop: al termine del tour, è possibile gustarlo nel Caseificio Sociale di Predazzo. Il Puzzone è un formaggio di pasta morbida con un odore caratteristico molto intenso e con una crosta liscia, color giallo ocra. È preparato, secondo la tradizione, con il latte intero e il caglio di camoscio. La maturazione va da un minimo di sessanta
giorni a un massimo di otto mesi. Il Puzzone non è l’unico formaggio prodotto dal caseificio di Moena e Predazzo, anche se sicuramente è il più conosciuto e il più apprezzato, tanto da essere considerato uno dei più pregiati del Trentino. Un’altra degustazione di formaggi porta nella vicina Val di Cembra, sulla terrazza del Green Grill di Grumes. Qui si assaporano formaggi di malga e caciottelle aromatizzate, accompagnati dai mieli di Cembra e dai vini Cembrani Doc. Questa esperienza guidata è in calendario fino al 31 ottobre.
Caseificio Sociale Val di Fiemme
Rispetto, famiglia, fiducia, cultura del latte e della montagna, storia: sono i valori del Caseificio Sociale Val di Fiemme. Fondato oltre cinquanta anni fa, nel 1966, da 520 agricoltori decisi a sostenere e valorizzare la produzione locale di formaggi e latticini vaccini e caprini, prodotti senza additivi e conservanti e usando solo latte
di montagna provenienti dagli allevamenti della Val di Fiemme, oggi il Caseificio Sociale Val di Fiemme prosegue il suo lavoro con la stessa attenzione di sempre verso il benessere animale e l’alimentazione del bestiame, assolutamente naturale. Dalle malghe alle stalle, gli animali sono sempre liberi di muoversi nei pascoli, mangiando quasi esclusivamente erba fresca e una piccola parte di mangimi rigorosamente selezionati e liberi da Ogm. Solo così si garantisce una materia prima di altissima qualità e controllata, che viene lavorata in caseificio e poi sottoposta a una stagionatura priva di antifermentativi, conservanti
e coloranti. Il risultato? Formaggi genuini vaccini e caprini, prodotti secondo la tradizione di montagna e con diversi gradi di stagionatura: dai freschissimi agli stravecchi, a base di latte appena munto raccolto in bidoni due volte al giorno negli allevamenti di montagna a carattere familiare o in alpeggio. Proprio le malghe sono protagoniste della stagione estiva: il Caseificio Sociale Val di Fiemme nel periodo caldo lavora con otto malghe, che ogni giorno forniscono il proprio latte per essere lavorato.
È così che nascono il “Formae Val di Fiemme di Malga”, prodotto come si faceva un tempo scremando il latte della sera e unendolo a quello intero della mattina, per poi lavorarlo a crudo in modo da esaltarne tutti i sapori e gli aromi provenienti dai pascoli d’alta quota. E poi il celebre “Puzzone di Moena Dop di Malga” e il “Puzzone di Moena Dop di Malga Presidio Slow Food”, prodotto con il latte crudo di alcune malghe selezionate: si tratta di un formaggio più grasso e corposo, con una stagionatura che parte dai novanta giorni per il Malga normale, e dai 120 giorni per lo Slow Food, fino ad arrivare ad un massimo di sette-otto mesi.
Degustazioni di birra artigianalee vini cembrani Doc
Tre esperienze guidate delle Fiemme Guest Card tentano gli appassionati di birra artigianale, di vino e di grappa. A Daiano, innanzitutto, si esplora il birrificio Gilmozzi dove nasce un’alchimia a chilometro zero: la Birra di Fiemme. Ci sono poi le visite che portano a degustare vini Cembrani Doc e due distillerie, la Paolazzi e la Pilzer. Queste visite offrono l’occasione di imparare a orientarsi in un’ampia scelta di distillati e vini pluripremiati. Il viaggio in Val di Cembra offre anche un piacere visivo, perché si possono ammirare antichi borghi e vigneti puntellati da chilometri di muri a secco.
Oltre a queste attività, la Fiemme Guest Card propone racconti nella natura, escursioni nei sentieri tematici e nei parchi della fantasia, visite ai musei e ai parchi naturali. La Fiemme Guest Card permette utilizzo degli impianti di risalita (per tutta la durata della Card) a soli 7 euro. Per riceverla, basta soggiornare in Val di Fiemme almeno due notti. Gli hotel convenzionati sono elencati nel sito www.visitfiemme.it .
Macelleria Dagostin: carni selezionate, salumi e preparati di qualità
Passione, esperienza e professionalità. Sono questi gli elementi che contraddistinguono la storia dei macellai e salumieri Dagostin. Una realtà che è gradualmente cresciuta mantenendo l’impronta artigianale e familiare. È nel laboratorio interno che Dagostin seleziona le carni, rigorosamente locali e di prima scelta, ed è nella sede storica che si trova oggi il punto vendita “Macelleria di Varena”, al quale si aggiunge la gestione dei reparti macelleria delle Famiglie Cooperative di Ziano e Tesero. Un’evoluzione continua che, a breve, porterà Dagostin ad avere anche una propria filiera, in modo da offrire al cliente non solo un prodotto ma un’esperienza a 360 gradi.
Un’autentica eccellenza trentina che si apprezza nella molteplicità dell’offerta al cliente che va dai salumi stagionati a quelli cotti ai salmistrati, dagli insaccati stagionati a quelli cotti per arrivare alla carne fresca; un ricco ventaglio di scelta che si completa con i taglieri creativi e con i tanti preparati, altra eccellenza del marchio, delizie per il palato in vaso di vetro dove alla tradizione e all’esperienza si unisce la fantasia dei macellai e salumieri Dagostin. Dalla trippa alla parmigiana, il preparato più venduto, pronta e solo da riscaldare, al gulasch alla trentina, preparato con tagli di manzo come il reale, taglio nobile del quarto anteriore, e un mix di verdure e spezie, anch’esso pronto e solo da mettere pochi
minuti sulla fiamma, ottimo se accompagnato con polenta, canederli o un purè di patate, dal gulasch suppe, la tipica zuppa di manzo all’ungherese, preparato con i piccoli pezzi di carne di manzo e un mix di verdure, spezie e patate, da consumare come minestra, al ragù della nonna e il ragù di cervo, ricette della tradizione prese dagli appunti del ricettario di nonna Maria. Una ricca gamma di delizie nelle quali si avverte la passione e la tradizione unita alla storia di un territorio, quel Trentino un tempo terra dell’Impero Austro-Ungarico, tutti elementi che compongono, da sempre, le eccellenze preparate e garantite dal marchio Dagostin.