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Opificio 4.8 Studio Architetti AD
Opificio 4.8
Torino
Ubicazione: Torino Progetto architettonico: Studio Architetti AD, Torino Strutture: VASS Industries, Busca (CN) Direttore dei lavori: Studio Architetti AD, Torino Impianti: Projema, Collegno (TO) Strutture in legno: VASS Industries, Busca (CN) Costruzione generale: ClarEdil e Prono 1897 Lavori: 2019 – novembre 2021 Superficie utile: 460 m2 (sopraelevazione)
PER ULTERIORI INFO
Una storia contemporanea
Borgo Aurora a Torino, area storica a due passi dal centro, nota per aver visto fiorire nella prima metà dell’Ottocento uno dei più importanti insediamenti industriali della città, è stata negli ultimi tempi oggetto di un’intensa attività di riqualificazione. Il quartiere negli anni vide proliferare diverse attività, tra le quali si annovera anche la “Manifattura Rosy Spa”, opificio tessile specializzato nella produzione di filati. L’edificio, inizialmente costituito da un corpo centrale simmetrico sviluppato su tre piani fuori terra, negli anni Sessanta venne modificato nella distribuzione interna con l’aggiunta di muri divisori e, visto che la struttura in latero-cemento si presentava ancora in buone condizioni, recentemente è stato possibile recuperarlo mantenendo il manufatto architettonico. Dalla ristrutturazione, grazie al cambio di destinazione d’uso da “opificio” a unità abitative, è nato il complesso residenziale Opificio 4.8, che si caratterizza altresì per una sopraelevazione interamente in legno, con aumento della superficie lorda di pavimento e miglioramento energetico dell’edificio. In linea con la trasformazione del quartiere, la costruzione è stata convertita in un immobile moderno così da generare, da un lato, un forte legame tra la fabbrica del passato e le residenze del presente, conservandone la facciata e le strutture originarie, e dall’altro creare unità immobiliari tecnologicamente avanzate, realizzate seguendo i più alti standard di qualità costruttiva. Un cenno particolare merita la sopraelevazione in legno con cui sono stati costruiti gli appartamenti dell’ultimo piano. La soluzione utilizzata per il solaio, le pareti e le coperture coniuga un materiale naturale, quale è il legno, con innovazioni e soluzioni per case a basso impatto ambientale e ad altissime prestazioni. L’integrazione con la struttura originale, l’involucro altamente performante e l’impiego di sistemi per la riduzione dei componenti volatili assicurano, inoltre, un comfort completo e la qualità dell’aria interna.
Recupero edificio esistente in laterocemento
Assonometria Sezione
Pianta terzo piano
_le pareti________
In collaborazione con l’azienda produttrice di costruzioni lignee si è scelto di impiegare una struttura Platform Frame per la realizzazione dell’intervento di sopraelevazione. Gli elementi tecnici verticali portanti di questa struttura sono composti da un telaio in abete (16 cm) isolato tra i montanti da pannelli di fibra di legno e tamponato sui due lati da pannelli di OSB (1,5 cm). La parete viene completata e rifinita internamente con una contro-parete in cartongesso, nella quale vengono fatti passare gli impianti elettrici, ed esternamente mediante l’applicazione di un cappotto termico in lana di vetro e lastre con un nucleo in gesso contenente additivi speciali, armate su entrambe le facce da tessuto in fibra di vetro e finitura con un rivestimento resistente ai raggi UV. La realizzazione di una coibentazione di questo tipo consente di disaccoppiare la parte di isolamento, affidato alla lana di vetro, da quella di inerzia, demandata invece alla lastra. In questo caso è stato necessario rinforzare il solaio esistente mediante l’installazione di un secondo solaio in legno; su di esso è stata posizionata una trave radice, sempre in legno, necessaria al collegamento degli elementi tecnici verticali mediante l’impiego di piastre e hold-down.
_due parole con il costruttore________
VASS Industries è un’azienda specializzata nello sviluppo, nella progettazione e nella produzione di case prefabbricate in legno ad alta efficienza energetica. Il team VASS è costituito da professionisti del campo dell’edilizia, dell’high-tech e della ricerca, così da garantire prodotti di qualità e d’innovazione. Con oltre 20 anni di esperienza, l’azienda effettua controlli di qualità durante l’intero processo di fabbricazione dei pannelli prefabbricati in legno, evitando in tal modo problemi e imperfezioni nelle fasi di montaggio.
Come è stata completata la copertura che vede parti a doppia falda e parti piane?
La copertura è divisa in due parti, la prima realizzata con tetto a doppia falda, sulla quale sono stati installati i pannelli fotovoltaici e che internamente racchiude un locale a doppia altezza soppalcato, e la seconda con tetto piano praticabile che gli acquirenti hanno potuto personalizzare in base alle proprie esigenze. La parte di tetto piano in realtà presenta una piccola pendenza, a livello di travatura in legno, per facilitare la gestione del deflusso delle acque sul tetto. Anche la struttura di quest’ultima è stata costruita interamente in legno in stabilimento. Infine, a causa della grande luce degli infissi, si è optato per un sistema oscurante a frangisole automatizzato.
Lo STUDIO ARCHITETTI AD nasce nel 2001 dall’amicizia e dall’energia creativa degli architetti Gian Luca Franco, Carlo Alberto Rigoletto e Maurizio Demichelis. Con sede a Torino, lo studio opera nei campi della progettazione, del design, dell’interior e dell’architettura oltre alla cura degli aspetti burocratici e della sicurezza in cantiere. Esperto nella gestione dei cantieri, lo studio accompagna il cliente in tutte le fasi evolutive, dalla progettazione preliminare all’esecuzione dell’opera. Risponde alle domande l’arch. Gian Luca Franco.
Perché la sopraelevazione è stata realizzata in Platform Frame?
La scelta di una struttura in legno è stata determinata da una serie di esigenze che si sono manifestate durante la fase di progettazione. La prima necessità era quella di pensare a una sopraelevazione la cui struttura, dovendo gravare su un edificio esistente già oggetto di rinforzo strutturale, fosse il più possibile leggera. La seconda necessità era legata a questioni logistiche essendo l’intervento ubicato all’interno di un contesto urbano la cui limitata area di cantiere imponeva di utilizzare un sistema flessibile, facile e soprattutto rapido nel montaggio.
Quali difficoltà ha incontrato e qual è il valore aggiunto nell’utilizzo delle strutture in Platform Frame?
Questa tipologia costruttiva obbliga noi progettisti a ragionare nel dettaglio e nei particolari fin dalla progettazione poiché durante la cantierizzazione non sono ammesse modifiche che le tecniche tradizionali invece consentono; tuttavia la velocità nell’assemblaggio, la facile movimentazione e il ridotto tempo di stoccaggio contribuiscono non poco a semplificare il processo del cantiere. Il legno è poi un materiale naturale, elastico, isolante e rispettoso dell’ecosistema ma soprattutto è un materiale che si distingue per il suo elevato comfort abitativo.