TERZA PAGINA
Bilancio di Sostenibilità di Alessio Ciacci*
Uno strumento ancora sottoutilizzato per rendere evidente il valore delle scelte aziendali volte alla valorizzazione e alla tutela ambientale e sociale, oltre che economica.
L
a primavera, nella gestione di un’azienda, costituisce il momento in cui si cristallizzano i dati economici dell’anno precedente con l’adozione del bilancio, secondo i termini e le tempistiche previste dalla legge.
Il bilancio di sostenibilità
Negli ultimi anni si è fatta strada l’adozione anche di un altro modello di bilancio, non previsto dal Codice Civile, ma che meglio rappresenta dei soli dati economici come un’azienda stia seguendo un percorso di miglioramento sociale ed ambientale: ossia il bilancio di sostenibilità. Uno strumento, soprattutto per un’azienda che si occupa di servizi pubblici ed ambientali, credo essenziale per un efficace dialogo con la comunità ed i territori serviti. Per questo motivo nelle società pubbliche di cui sono amministratore ho inteso affiancare alla redazione del bilancio economico anche la pubblicazione della rendicontazione non finanziaria, ossia il bilancio di sostenibilità, giungendo quest’anno alla terza edizione per ACSEL Spa e promuovendo tale strumento in Cermec Spa ed in Minerva Scarl.
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GSA IGIENE URBANA
Il bilancio di sostenibilità è un ottimo strumento sia verso l’interno che l’esterno dell’azienda, è un processo che coinvolge in maniera diretta i collaboratori dell’azienda e le diverse funzioni aziendali condividendo valori, obiettivi e progetti in un ambiente positivo e di continuo miglioramento, ma produce importanti benefici per l’ente dando una migliore visibilità ai processi aziendali, valorizzandone gli impatti sul territorio e costruendo una maggiore affidabilità ed autorevolezza.
Le dimensioni della sostenibilità
Tuttavia la rendicontazione non finanziaria a differenza di quella finanziaria non dispone di criteri redazionali stabiliti da norme di diritto, per cui la prima osservazione da fare è cosa si intenda per sostenibilità? Un termine ormai di uso quotidiano, a volte abusato, tanto che l’Agenda 2030 dell’ONU ha definito una interpretazione condivisa della sostenibilità in 3 dimensioni: (Planet) sostenibilità ambientale, ossia la dimensione relativa all’uso delle risorse ambientali che rispetti i vincoli posti dalla capacità di rigenerazione e
di assorbimento da parte dell’ecosistema. Agire in modo sostenibile dal punto di vista ambientale vuol dire avere come obiettivo il salvaguardare e il non compromettere i processi dinamici di autorganizzazione dei sistemi bio-ecologici; (People) sostenibilità sociale, ossia la dimensione focalizzata sulla necessità di puntare non solamente ad un miglioramento delle condizioni di vita materiali tramite una facilitazione ai servizi sanitari, educativi, sociali e al lavoro ma anche sviluppare il riconoscimento e la valorizzazione del pluralismo culturale e delle tradizioni locali: il tutto indirizzato ad un camAPRILE-GIUGNO 2022