SCENARI
PNGR alla prova della VAS di Attilio Tornavacca*, Walter Ventura**
Il Programma Nazionale Gestione Rifiuti è giunto alla fase delle osservazioni pubbliche. Regioni, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e stakeholder non hanno lesinato osservazioni e critiche costruttive al documento pubblicato. Raccogliamo i principali pareri.
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l 17 marzo 2022 è stata pubblicata sul sito del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) la proposta di Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR) con il compito di stabilire gli obiettivi e le linee strategiche che Regioni e Province autonome dovranno seguire in sede di pianificazione per rendere i Piani locali maggiormente efficaci, armonizzando la gestione dei rifiuti sull’intero territorio nazionale e contribuendo a colmare i deficit impiantistici del Paese. Si tratta di uno strumento di indirizzo che si deve raccordare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) quale strumento primario per la promozione dell’economia circolare. Obiettivi del PNGR: colmare il divario impiantistico, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio e contribuire alla sempre più urgente transizione energetica.
Le Regioni chiedono precisazioni
Varie Regioni hanno chiesto che nel PNGR siano contestualizzati gli in-
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GSA IGIENE URBANA
dirizzi d’azione, indicando gli strumenti (normativi, finanziari o altro) che si intende utilizzare per l’attuazione di t ali strategie. La Regione Piemonte, ad esempio, ha evidenziato l’esigenza che, nella definizione degli scenari e degli obiettivi, i rifiuti urbani vengano più correttamente quantificati, al netto delle misure di prevenzione adottate, gli obiettivi di raccolta differenziata/tasso di riciclaggio a cui tendere. Secondo la Regione Piemonte il PNGR dovrebbe infatti ricomprendere e dettagliare target ed azioni finalizzate a disincentivare e ridurre la produzione dei rifiuti (ad es. gli imballaggi), favorire una progettazione dei materiali, delle componenti e APRILE-GIUGNO 2022