€ 5,00
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
L’ORAFO ITALIANO 1/2 2018
Fashion and jewelery on a cruise
Luxury: positive forecasts for the coming years
Research Gold Art
ANNO LXXII GENNAIO/FEBBRAIO 2018 - € 5,00
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Fiori Collection | Photo: Claudio Minenti
Capire i tuoi desideri di professionista e tradurre ogni esigenza funzionale in una gioielleria che diventi uno strumento di successo, è il nostro principale obiettivo. Lo facciamo con serietà, esperienza e professionalità. Da sempre.
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la chiave del successo
Gioielleria Bonacin - Ponte di Piave (TV)
RJC_Layout 1 07/02/17 14:52 Pagina 1
Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera
ANNO LXXII - NUMERO 1/2 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018 direttore editoriale direttore responsabile
Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council piĂš di 900 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e piĂš di 600 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. more than 900 Members and more than 600 RJC now groups CertiďŹ ed Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
Andrea Aiello
in redazione
Antonella Garello
collaboratori
Luigi Costantini, Simonetta De Pasca, Daniela Fagnola, Simona Infantolino, Lia Malfermoni, Lucio Quadri
iniziative speciali
Ilaria Danieli
Cristina Fagioli - cristina.fagioli@edifis.it
progetto e grafica
Cristiano Guenzi
foto
Close up Studios
traduzioni
Promo-Est
pubblicitĂ
dircom@edifis.it
traffico pubblicitario stampa e-mail web site
prezzo per copia arretrati abbonamenti
Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it
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Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:
Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4
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Milano, via Montenapoleone 25 Nelle boutique Rocca e nelle migliori gioiellerie Eva Longoria indossa la collezione Battito salvini.com - 800.868686
Sommario In copertina / Cover Gold Art Contatto / Contact Via Giacomo Konz 45 52100 Arezzo Tel. +39 0575 353877 Fax +39 0575 21239 info@goldart-348ar.it www.goldart-348at.it
GlobalRoundUp
18 news
Laura Volpi Gioielli / Artistar Jewels / le Bebé / Chantecler / Amin Luxury / Cibjo
Desires
24 Light as leaves
Il linguaggio romantico e suggestivo del foliage ispira le nuove collezioni di gioielleria
Photo by Close up Studios
30 oh my dog!
Collana di Gold Art a più fili in oro giallo, bianco e rosa con diamantatura su forme geometriche. Collezione Ellipse. ■ Multichain necklace by Gold Art in yellow, white and rose gold with diamond milling on geometric shapes. Ellipse collection.
Il migliore amico dell'uomo sarà il protagonista del prossimo anno secondo il calendario cinese
32 the cable
L'iconico cavo metallico di David Yurman diventa protagonista del nuovo libro di Rizzoli New York
32 57
34 visioni di luce
La straordinaria creatività di Fawaz Gruosi è al centro di un volume curato da Vivienne Becker
36 secolare maestria
Un volume celebra i 130 anni di Eberhard & Co., la sua modernità e i suoi modelli indimenticabili
45 a holiday IN GRAND STYLE
Le collezioni Cruise 2018 delle grandi Maison di moda sfilano nelle location più prestigiose del mondo con allestimenti spettacolari, richiami all'arte e ispirazioni alle culture del passato
57 a present for all ages
45
Non solo tra innamorati o nelle feste tradizionali: un gioiello è il dono perfetto per celebrare ogni occasione importante della vita o semplicemente per esprimere affetto verso le persone care
People&brands
40 la vita è sorpresa
Giovanni Raspini coltiva da 30 anni la passione per l'argento, creando oggetti e gioielli originalissimi senza mai smettere di divertirsi
Heritage
73 sailing luxury
l'Orafo 2018
12
Una collezione di alta gioielleria ispirata alla relazione tra Coco Chanel e il Duca di Westminster, che possedeva uno splendido yatch a quattro alberi per le loro crociere. Monili "marinari" e imbarcazioni di lusso, una liason sempre attuale
gennaio/febbraio
www.artecora.it
Sommario
77
Visual
77 travelling jewellery
Portagioie preziosi per custodire e portare con sé anche in viaggio i monili più cari, i delicati never without che meritano di essere riposti tra scomparti protettivi
Artistry
85 IL MIO GIOIELLO è BESPOKE
Giampiero Bodino voleva costruire palazzi ma poi ha scoperto, grazie a due maestri speciali, di possedere un vero talento per oggetti molto più piccoli. Preziosissimi però
InsideJewellery
91 beni di lusso in risalita
40 91
Superata la grande crisi mondiale, il 2017 ha chiuso in positivo e gli esperti di Bain & Company ipotizzano una crescita tra il 4 e il 5 % da qui al 2020. Ma le abitudini d'acquisto cambieranno radicalmente
98 è l'ora di cambiare
Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media
100 finger crossed
L'edizione di gennaio è il momento in cui si tirano le somme delle vendite natalizie e si fanno previsioni per l'anno nuovo
102 questione di stili
Homi ha annunciato una serie di novità che riguardano il settore degli accessori, con un occhio di riguardo a moda e bijoux
85
104 adelanTe, pedro...
Sono comparsi sulla piazza zaffiri di Bemainty spacciati per gemme del Kashmir: qualche consiglio per evitare truffe e imbrogli
106 FAREWELL BASEL
Tante le cause e le recriminazioni, ma resta il fatto che in due anni la storica manifestazione svizzera ha perso la metà degli espositori
108 glamour d'oriente
La manifestazione organizzata dall'Hong Kong Trade Development Council è di enorme interesse per l'intero settore
110 english text 112 brands in this issue
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Global Round Up
laura volpi unique pieces I gioielli della designer milanese sono vere e proprie sculture indossabili, frutto di un'approfondita ricerca sui materiali e di accurate tecniche di lavorazione Scenografa e scultrice - vanta tra l’altro una collaborazione di anni con Arnaldo Pomodoro - Laura Volpi è un’artista milanese che, come spiega lei stessa, si è avvicinata al mondo del gioiello «per sperimentare la scultura in una dimensione indossabile». Le sue creazioni sono realizzate a mano, come pezzi unici o in piccole serie, e frutto di una ricerca incessante su materiali, tecniche di lavorazione, finiture. Dalla collaborazione col designer tessile francese Côme Touvay è nato il bracciale Duetto (in basso a sinistra), in cui gli elementi in argento creati da Laura come fotogrammi e ispirati alla fotografia del movimento di Eadweard Muybridge sono tessuti e fermati nel tessuto, integrando con la trama il senso di movimento. ■ Set designer and sculptor – she has been working for many years with Arnaldo Pomodoro, among others – Laura Volpi is a Milanese artist who, as she herself explains, approached the world of jewellery «to experiment with sculpture in a wearable way». Her creations are handmade, as unique pieces or in small series, and the result of her constant study of materials, processing techniques and finishes. Her collaboration with French textile designer Côme Touvay resulted in the Duetto bracelet (below, left), where the silver elements created by Laura as still images and inspired by Eadweard Muybridge’s motion photography are woven and framed in the fabric, integrating a sense of movement into the weave.
l'Orafo 2018
18
gennaio/febbraio
DA OGGI PIU’ FAI PUBBLICITA’ MENO SPENDI
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Il Parlamento ha varato una norma che concede un credito d’imposta fino al 75% (90% per le PMI) a chi incrementa almeno dell’1%
l’analogo investimento pubblicitario a mezzo stampa effettuato l’anno precedente. art. 57-bis DL n. 50/2017, conv. in legge con modificazioni dalla L.n. 96/2017
Le riviste EDIFIS sono a tua disposizione - per info: tel. 023451230 - 226 - email: dircom@edifis.it
artistar 2018
Global Round Up
Il gioiello contemporaneo sarà in mostra a febbraio al Palazzo dei Giureconsulti di Milano durante la fashion week Torna il consueto appuntamento con Artistar Jewels e il gioiello contemporaneo. I partecipanti esporranno le loro creazioni dal 22 al 25 febbraio a Palazzo dei Giureconsulti a Milano, in occasione della settimana della moda. Tutti gli artisti presenti vedranno le loro opere pubblicate nel volume Artistar Jewels 2018 edito da Logo Fausto Lupetti. ■ The usual venue with Artistar Jewels and the contemporary jewel will be back again. Participants will be displaying their creations from 22 to 25 February at Palazzo dei Giureconsulti in Milan, contemporarily with the Fashion Week. All the participant artists will see their works published in the Artistar Jewels 2018 book edited by Logo Fausto L'inaugurazione si è svolta Lupetti.
monomarca per le bebÉ
a Dicembre in pieno centro a Milano, nel cuore del quartiere di Brera
Addobbi natalizi, atmosfera fiabesca e uno shooting dedicato alle mamme coi loro bambini per l'inaugurazione del primo monomarca leBebé, 85 mq in pieno centro a Milano, che propone tutte le collezioni di gioielli, abbigliamento e oggettistica del brand, oltre alle camerette e - ultima novità - le carrozzine. Il concept del negozio è stato curato dalla designer Alessandra Baldereschi di concerto con il direttore creativo interno all'azienda Chiara Montanaro. In una sorta di racconto visivo, i materiali scelti, i colori e le forme interpretano perfettamente la storia e la filosofia del marchio. ■ Christmas decorations, fairytale atmosphere and a photo shoot for mothers with their children for the opening of the first leBebé flagship store, 85 sq m right in the centre of Milan, offering the entire collections of the brand’s jewels, clothing, gifts and fancy goods, besides children’s bedrooms and – the latest novelty – prams. The shop concept was curated by designer Alessandra Baldereschi together with the in-house creative management Chiara Montanaro. The selected materials, colours and forms perfectly interpret the story and philosophy of the brand, in a sort of visual story.
chantecler in love
La famosa campanella si ricopre di cuori in occasione della festa che celebra l'amore Per la gioia degli innamorati, Chantecler ha pensato, per San Valentino, a una versione speciale della sua iconica campanella. Più romantica che mai, sarà tempestata di cuori d’argento e realizzata in rosa e nero, sia piccola, sia nella variante micro. Questa versione speciale va ad ampliare la collezione Et Voilà l’Amour del brand caprese. ■ For the joy of sweethearts, Chantecler has thought about a special version of its little iconic bell for St. Valentine’s Day. More romantic than ever, it will be studded with silver hearts and made in pink and black, either small or in the micro version. This special version goes to increase the Et Voilà l’Amour collection of the brand.
amin luxury memory code L'azienda fiorentina ha siglato un accordo con HRD per la certificazione delle gemme in cui verrà inciso un codice a barre contenente la "carta d'identità" della gemma Un altro milestone per Amin Luxury, l’azienda fiorentina specializzata nella fornitura di diamanti che ha brevettato il Leonardo da Vinci Cut, elaborato sulla base della proporzione aurea, e ha concluso negli anni scorsi importanti accordi con GIA e con un sightholder De Beers per assicurarsi le migliori pietre sul mercato. È recentissimo, inoltre, l’accordo con HRD, uno dei più accreditati istituti internazionali di diamond grading, per la certificazione delle gemme in cui verrà inciso il memory code (un codice a barre che consente di risalire alla “carta d’identità” della pietra), una tecnica esclusiva di Amin Luxury che consente anche di inserire nel codice cifrato un video-messaggio. Per questa nuova partnership Amin Luxury ha elaborato un packaging speciale che porterà la prestigiosa sigla HRD. In alto a destra il titolare di Amin Luxury, Bobak M.Nasrollahi ■ Another milestone for Amin Luxury, the Florentine firm specialized in providing diamonds and which patented the Leonardo da Vinci Cut, created on the basis of the golden ratio, and has, in the latter years, concluded agreements with GIA and with a De Beers Sightholder company to be sure of having the best gemstones on the market. What is more, an agreement has just been entered with HRD, one of the most accredited international diamond grading institutes, to certify gems that will have the memory code engraved in them (a bar code to trace the gemstone’s ID), an exclusive Amin Luxury technique also enabling to enter a video-message in the cipher code. Amin Luxury has created a special packaging for this new partnership that will bear the prestigious HRD initials. Above right, the owner of Amin Luxury, Bobak M.Nasrollahi.
l'Orafo 2018
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gennaio/febbraio
Global Round Up
cibjo in bangkok La capitale thailandese ha ospitato l'annuale congresso mondiale della gioielleria con un panel di 150 delegati internazionali di alto livello e oltre 300 partecipanti «La Thailandia è il centro gravitazionale di importanti mercati per il settore dell’oro e dei gioielli, soprattutto per quanto riguarda l’estrazione e il taglio delle pietre di colore, di cui il paese è ricco - spiega Gaetano Cavalieri alla fine dell’annuale congresso Cibjo (Confederazione mondiale della gioielleria) di cui è presidente - Negli ultimi 20 anni, inoltre, la produzione locale di prodotti finiti è molto migliorata e diverse aziende europee, anche italiane, vi stanno trasferendo i loro laboratori. Ecco perché quest’anno abbiamo scelto Bangkok come città ospite del congresso e sono molto soddisfatto del risultato». Le ragioni della sua soddisfazione sono molteplici: oltre alla piacevolezza della location, l’hotel Shangri-La lungo il fiume Chao Praya, la gentilezza della popolazione e la profusione di orchidee dappertutto, il panel di 150 delegati internazionali è risultato di livello molto elevato, come hanno potuto valutare gli oltre 300 partecipanti all’evento. Argomento focale dell’incontro, preceduto dal primo Forum mondiale del Rubino, è stata la responsabilità sociale e la sostenibilità della filiera produttiva, dalla miniera al gioiello finito, soprattutto nel campo delle gemme di colore. Un report più dettagliato e puntuale sarà pubblicato nel prossimo numero dell’Orafo Italiano. In basso al centro, Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo. ■ «Thailand is the centre of gravity for important markets in the field of gold and jewels, especially concerning extraction and cutting of coloured stones which the country has plenty of - explains Gaetano Cavalieri at the end of the annual conference of Cibjo (The World Jewellery Confederation) which he is the president of – Also, in the last 20 years, local production of finished items has greatly improved and several European companies (including Italian ones) are moving their laboratories there. This is why this year we chose Bangkok to host the conference and we are very satisfied about the results». There are many reasons for satisfaction. Besides the pleasant location of the event, the Shangri-La hotel along the Chao Praya river, the kindness of the population and the profusion of orchids everywhere, the panel of 150 delegates from all over the world turned out to be of a very high level, as the over 300 people taking part in the event were able to see. The focus of the event – preceded by the first World Ruby Forum – was social responsibility and sustainability of the production chain, from the mine to the finished jewel, especially in the field of coloured gems. A more detailed and precise report will be published in the next issue of l'Orafo Italiano. Right, Gaetano Cavalieri, president of Cibjo.
l'Orafo 2018
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gennaio/febbraio
BAMBOO collection
Desires
flash
TREND
light as
VITTORIO CENZI Collane con elementi a foglia in oro satinato giallo, rosa e nuance colore di tendenza. ■ Necklaces with leafshaped elements in yellow, rose and a fashionable hue of satin-finished gold.
leaves Il linguaggio romantico e suggestivo del foliage ispira le nuove collezioni di gioielleria di
Antonella Garello
C
oi loro colori sempre mutevoli, simboli di rinnovamento e di rinascita, le foglie rappresentano il lato romantico della natura e sono da sempre fonte di ispirazione artistica. Le ultime collezioni di gioielleria ci propongono gioielli in stile contemporaneo, da regalare e indossare come segno di felicità e buon augurio. ■ With their ever-changing colours, symbols of renovation and rebirth, leaves represent the romantic side of nature and have always been a source of artistic inspiration. The latest jewellery collections propose jewels interpreted in a contemporary style, to be given and worn as a sign of happiness and good luck.
SHEILA CUNHA Orecchini Leaf, disponibili in oro 18 ct o in argento e in due misure. Collezione Bananeira. ■ Leaf earrings, available in 18 ct gold or in silver and in two sizes. Bananeira collection.
Tom Thomson, Autumn Foliage, 1915 - photo Art Gallery of Ontario
DE VECCHI MILANO 1935 Orecchini della collezione Foglie, in argento 925 o in oro 9 carati. Il contorno è privo di saldature o interruzioni. ■ Earrings from the Foglie collections, in sterling silver or in 9 carat gold. The frame has no weldings.
MORELLATO Collana in argento 925 con pendente a foglia e perla naturale. Collezione Foglia. ■ Sterling silver necklace with a leafshaped and natural pearl pendant. Foglia collection.
PIANEGONDA Orecchini della collezione Virentia in argento lucido e sabbiato. ■ Earrings from the Virentia collection in polished and sandblasted silver.
l'Orafo 2018
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gennaio/febbraio
EDDIE MANZARDO Dalla collezione Flora, pendenti in argento e argento placcato oro. Ogni foglia è associata a un diverso messaggio. Design Studio Sandini&Associati. ■ From the Flora collection, silver and gold plated silver pendants. Each leaf is associated to a different message. Design Studio Sandini&Associati.
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GOVONI GIOIELLI
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PUNTI DI DISTRIBUZIONE - Dubai Gold Center - Vip Lounge degli aeroporti di Linate, Malpensa, Bologna, Verona, Firenze, Venezia e Napoli - Edicole "Hudson News" di Linate, Malpensa e Milano Centrale. - Hotel di Milano a 4 e 5 stelle - Clubhouse Brera - Department store internazionali - VicenzaOro, Oroarezzo - Hong Kong Jewellery & Gem Fair - JCK Las Vegas, JA New York - Baselworld, Inhorgenta - Selezionati buyer internazionali di gioielli - I migliori retailer italiani e internazionali WWW.ORAFOITALIANO.IT
Desires
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ANIMALS
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ANGRY Anello in oro rosa con diamanti brown e neri. ■ Rose gold ring with brown and black diamonds.
my dog! Il migliore amico dell'uomo sarà il protagonista del prossimo anno secondo il calendario cinese di
Simona Infantolino
VACHERON CONSTANTIN Segnatempo in oro rosa con quadrante cesellato a mano e smaltato Grand Feu. Cinturino in Pelle di alligatore marrone scuro. Edizione limitata a 12 pezzi. ■ Rose gold watch with chiselled by hand and Grand Feu enamelled dial. Dark brown alligator leather strap.12 items limited edition.
A
rchiviato l’anno del gallo di fuoco, in occasione del Capodanno cinese (16 febbraio) daremo il benvenuto al migliore amico dell’uomo. Il 2018 è, infatti, l’anno del cane. Fedele e amorevole, è uno degli animali più amati, tanto che anche la gioielleria gli ha dedicato uno spazio tra le proprie creazioni. Non solo gioielli per i più piccoli ma anche pezzi preziosi per donna raffigurano questo animale con incisioni, smalti, diamanti e pietre preziose. ■ After abandoning the Year of the Fire Rooster on the Chinese New Year (16th February), we shall be welcoming in man’s best friend. 2018 will in fact be the Year of the Dog. Faithful and loving, it is one of the best loved animals, so much so that even jewellery has dedicated a space to it amongst its creations. Not just jewels for the little ones but also precious pieces for woman portray this animal with engravings, enamels, diamonds and precious gemstones. Dogs. Foto di Elliot Erwitt
VAN CLEEF & ARPELS Clip Chien in oro giallo, madreperla bianca e onice. ■ Yellow gold Chien clip with white mother-of-pearl and onyx.
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30
gennaio/febbraio
Gli Originali gioielli personalizzabili dai colori intercambiabili
lesgeorgettes.com – marchio di fabbrica, brevetto e design in corso di registrazione- Copyright Š 2017 Altesse.
Una creazione originale by Altesse Paris Made in France
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Desires
flash
LIBRI
the
cable L'iconico cavo metallico di David Yurman diventa protagonista del nuovo libro di Rizzoli New York di
I
Simona Infantolino
cona del brand, la cable jewelry di David Yurman è diventata, in poco più di trent’anni, simbolo del lusso americano, dell’estate agli Hamptons e della casa nell’Upper East Side. Il cavo in fili d’oro intrecciati, che dà forma ai gioielli più rappresentativi di Yurman, incarna l’essenza di questo designer che è riuscito a imporsi in America con la semplicità del suo design ispirato ai cavi tecnologici e alle funi del ponte di Brooklyn. Lanciato nel 1980 a New York, il marchio David Yurman nasce dalla contaminazione tra la creatività scultorea del suo omonimo fondatore e l’estro artistico della moglie Sybil. Partner nella vita e nel lavoro, i due hanno dato vita a uno stile non convenzionale ed elegante che unisce ispirazioni artistiche e artigianalità a diamanti, perle e pietre preziose. Uno stile che si basa sulla semplicità del suo leit motiv, il cable, declinato non solo nell’iconico bracciale rigido d’oro ma anche in anelli, orecchini, orologi e, in seguito, anche nella versione d’argento. Le collezioni di David Yurman sono disponibili in 47 punti vendita negli Stati Uniti,
Dall'alto: Amber Valletta indossa bracciali Buckle cable, anelli Albion, bracciale Renaissance, tutto di David Yurman, 2005. Foto, © Peter Lindbergh. Lo scultore Jacques Lipchitz con David Yurman, apprendista, nel suo studio, Hastings-on-Hudson, New York, 1963. Foto fornita da David Yurman. Kate Moss indossa bracciale crossover e anello cable rosa, 2014. Foto, © Peter Lindbergh. ■ From top: Amber Valletta wearing Buckle cable bracelets, Albion ring, Renaissance bracelet, David Yurman Signature bracelet, 2005. Photo, © Peter Lindbergh. Sculptor Jacques Lipchitz with David Yurman, apprentice, in the artist’s studio, Hastings-on-Hudson, New York, 1963. Courtesy David Yurman. Kate Moss in the crossover bracelet and cable pinky ring, 2014. Photo, © Peter Lindbergh.
Canada, Francia e Medio Oriente ma da oggi raggiungeranno il mondo intero grazie al libro David Yurman Cable pensato dai due fondatori, con il contributo di Paul Greenhalgh, William Norwich e Carine Roitfeld, e pubblicato da Rizzoli New York. Il volume celebra l’emblematico motivo cable attraverso disegni originali inediti, famose campagne pubblicitarie scattate da Peter Lindbergh e foto storiche che
Dall'alto, in senso orario: le modelle indossano, da sinistra, la collana Hampton e la box chain con perle come bracciale; Amber Valletta indossa bracciali Renaissance e Figaro, collana a catena Wide e anello Cerise, 2011. Foto © Peter Lindbergh. Foto del ponte di Brooklyn, Gary E. Swanson, Shutterstock. Copertina del libro David Yurman Cable, Rizzoli New York, 2017. Bracciali e anello Renaissance cable con turchese, iolite e corniola cabochon. Foto di Richard Burbridge, 2010. ■ From top, clockwise: Left to right - young girl in Hampton necklace, brunette girl wearing box chain with pearls as a bracelet, Amber Valletta wearing Renaissance and Figaro bracelets, Wide chain necklace, and Cerise ring, 2001. Photo © Peter Lindbergh. Brooklyn Brige photo by Gary E. Swanson, Shutterstock. Cover of the book David Yurman Cable, Rizzoli New York, 2017. Renaissance cable bracelets and ring set with cabochon turquoise, iolite, and carnelian. Photo by Richard Burbridge, 2010.
raccontano la storia del brand e dei suoi due fondatori. ■ Icon of the brand, cable jewelry by David Yurman has, in just over thirty years, become the symbol of American luxury, of summer at the Hamptons and home in Upper East Side. The cable made of interwoven gold wires, lending shape to Yurman’s most typical jewellery, embodies the essence of this designer who succeeded in making himself known in America with the simplicity of his design, inspired by technological cables and the cabling on Brooklyn Bridge. Launched in 1980 in New York, the David Yurman brand is born from the contamination between the sculptural creativity of its homologous founder and the artistic flair of his wife Sybil. Partners in life and in work, the two have opened the way towards an unconventional, elegant style, uniting artistic inspirations and craftsmanship with diamonds, pearls and precious gemstones. A style based on the simplicity of its leitmotif, the cable, conveyed not only in the iconic stiff bracelet in gold but also in rings, earrings, watches and later on also in the silver version. Its collections are on sale in 47 sales points in the United States, Canada, France and the Middle East but from now on will arrive throughout the world thanks to the book entitled David Yurman Cable by the two founders, with the contribution of Paul Greenhalgh, William Norwich and Carine Roitfeld, and published by Rizzoli New York. The book celebrates the emblematic cable pattern through original hitherto unpublished original designs, famous publicity campaigns taken by Peter Lindbergh and historic photos telling the story of this brand and its two founders. l'Orafo 2018
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gennaio/febbraio
Desires
flash
LIBRI
visioni
di luce
La straordinaria creatività di Fawaz Gruosi è al centro di un volume curato da Vivienne Becker di
Antonella garello
A
rtista visionario, di grande creatività e cultura, Fawaz Gruosi ha fondato la maison di alta gioielleria de Grisogono nel 1993, imponendosi fin dagli inizi sulla scena mondiale per il proprio stile sontuoso e anticonformista, capace di fondere influenze e culture diverse, lontano anni luce dal minimalismo caratteristico dell'ultimo decennio del Novecento. Maestro nell'utilizzo sfacciato e originalissimo dei diamanti bianchi e neri e delle pietre più preziose, Fawaz Gruosi ha dato vita a gioielli opulenti e fastosi, protagonisti dei più blasonati red carpet internazionali e indossati da celebrità e nobildonne come Sofia Loren, Sharon Stone e la duchessa Camilla di Cornovaglia. Il volume in edizione di lusso de Grisogono - daring creativity, curato dalla specialista e storica del gioiello Vivienne Becker, rende omaggio allo stile inconfondibile della maison, sottolineandone il carattere al tempo stesso classico e innovativo. In questa pagina, al centro, Fawaz Gruosi. In alto, il preziosissimo orologio-gioiello Crazy Skull, tempestato di pietre preziose (ph. Laziz Hamani); sotto: il volume Daring Creativity, edito da Assouline Publishing, 256 pagine, 160 illustrazioni. In basso, una creazione di alta gioielleria della maison de Grisogono (ph. Laziz Hamani). ■ A creative and cultivated visionary artist, Fawaz Gruosi founded the fine jewellery brand de Grisogono in 1993, and immediately conquered the world market with its sumptuous, unconventional style, capable of blending different cultures
and influences, light years away from the minimalism of the last decade of the 20th century. A master in the brash, original use of white and black diamonds and precious gemstones, Fawaz Gruosi has given life to opulent and sumptuous jewellery, featured on the world’s most famous international red carpets and worn by celebrities and noblewomen such as Sofia Loren, Sharon Stone and the Duchess Camilla of Cornwall. The luxury edition book de Grisogono – daring creativity, by jewellery specialist and historian Vivienne Becker, pays tribute to the brand’s unmistakable style, emphasising its classic yet innovative character. On this page, at the centre, Fawaz Gruosi. Above, the Crazy Skull jewel-watch, encrusted with precious stones (ph. Laziz Hamani); below: the book Daring Creativity, published by Assouline Publishing, 256 pages, 160 illustrations. Left: a fine jewellery creation by de Grisogono (ph. Laziz Hamani). l'Orafo 2018
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secolare
maestria Un volume celebra i 130 anni di Eberhard & Co., la sua modernità e i suoi modelli indimenticabili di
Antonella Garello
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ei suoi 130 anni di vita Eberhard & Co. ha attraversato la Belle Epoque, i due conflitti mondiali, la Grande Depressione, il Boom economico, i turbolenti anni Settanta e la globalizzazione degli ultimi decenni: il tutto senza mai interrompere la propria attività, fatto non comune tra le maison europee. Fondata nel 1887, la Manifattura è celebre per la creazione di veri e propri capolavori e oggi festeggia l'anniversario con edizioni dedicate e il volume L'arte di sfidare il tempo, scritto da Giosuè Boetto Cohen per Rizzoli. Il libro ripercorre l'evoluzione del marchio, da piccolo laboratorio a manifattura di spicco fornitrice dei migliori negozi in tutto il mondo, ponendo al centro del racconto le storie di tre uomini eccezionali - Mario Rossetto, Publio Magini e Tazio Nuvolari - i cui destini hanno in qualche modo incrociato gli orologi della maison. ■ In 130 years of activity, Eberhard & Co. has gone through the Belle Epoque, the two world wars, the Great Depression, the economic boom, the Turbulent Seventies and the globalisation of the last decades; all without ever stopping their business, uncommon fact among European companies. Founded in 1887, the Manufacture is famous for creating real masterpieces and is now celebrating its anniversary with special editions and an illustrated volume, The Art of Defying Time, written by Giosuè Boetto Cohen for Rizzoli. The book traces the evolution of the brand from a small workshop to a leading manufacturer supplying the best shops worldwide, placing the attention on the stories of three outstanding men Mario Rossetto, Publio Magini and Tazio Nuvolari - whose destinies have somehow crossed the brand’s path.
Il volume celebrativo dei 130 anni di Eberhard & Co. ripercorre l'evoluzione del brand e le storie di tre uomini eccezionali che hanno incrociato i propri destini con gli orologi della Casa. Si tratta di Mario Rossetto, comandante del sommergibile Finzi durante la Battaglia dell'Atlantico nella seconda guerra mondiale, Publio Magini, pilota e navigatore dello storico volo Roma-Tokyo del 1942, e del mitico corridore Tazio Nuvolari.
Qui sopra, una pagina pubblicitaria con la tipica grafica degli anni Venti; a destra: la Maison de l'Aigle, sede originaria di Eberhard & Co. a La Chaux-de-Fonds; in basso: un'immagine d'epoca che ben testimonia la diffusione degli orologi Eberhard & Co. nel mondo.
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CATENE & CO.
family
affair Da 71 anni le catene prodotte dall'azienda Alessi Domenico sono un caposaldo della locale area produttiva. E oggi la quarta generazione è pronta a prendere il timone
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ra la piccola bottega artigiana e l’odierno stabilimento di 10 mila metri quadrati molta acqua è passata sotto il famoso ponte di legno di Bassano del Grappa, progettato da Andrea Palladio. A parlarci della Domenico Alessi fondata dal bisnonno nel 1946, anno d’oro in cui gran parte del mondo orafo Made in Italy ha preso il volo, è Filippo Alessi, 34 anni e già tre figli, quarta generazione in azienda, che con dinamismo e spirito di iniziativa guida assieme al padre le strategie aziendali come amministratore delegato sia in Italia sia in Giordania, dove l’impresa ha uno stabilimento dedicato ad altre divisioni di prodotti di gioielleria finita. A Bassano invece, dal 1946, è concentrata la produzione di catene, come da tradizione locale. Da 71 anni sempre e solo catene in oro, senza volontà di branding e anzi con una spiccata vocazione al semilavorato da fornire ai produttori per il montaggio e la personalizzazione delle collezioni. E di catene, gli Alessi, non sembrano affatto stanchi. Ma quando il nonno Aldo ha visto che erano gli italiani a cominciare a stancarsi del prodotto, ha preso la valigia, ci ha infilato tutto il suo coraggio ed è partito alla conquista dei mercati stranieri. Nonostante il poco inglese, che due generazioni fa era un esotismo da classi aristocratiche, è riuscito ad affermare e far crescere la Domenico Alessi con risultati di successo, un esempio per tutto il distretto. «Il nostro è tuttora un prodotto basico, che vendiamo al grande grossista, a sua volta fornitore di negozi o altri, più piccoli, grossisti. Soprattutto in Giordania abbiamo avviato anche collaborazioni con produttori di gioielleria finita, vendendo elementi modulari che si possono assemblare». Nelle parole di Filippo l'Orafo 2018
la famiglia resta il valore primario, coesivo e propulsivo per tutti i progetti futuri. «Il mio bisnonno aveva avviato un laboratorio terzista in cui lavorava già il figlio Aldo. Il quale successivamente è stato promotore del salto alla dimensione industriale, presto aiutato dai cinque figli (un primogenito e due coppie di gemelli), che hanno sempre lavorato insieme. Poi una schiera di nipoti, tutti indirizzati a una ferrea gavetta prima di entrare, se meritevoli, nel business familiare». Filippo ha acquisito tutte le sue conoscenze sul campo, cominciando dalla falciatrice d’erba in giardino, senza Master MBA e Università straniere, anzi smettendo di studiare dopo le medie superiori. «Ma insisto molto con mio fratello più giovane perché prosegua gli studi e acquisisca nuove competenze, perché oggi bisogna saper competere su tutti i fronti. Della produzione si occupa ancora mio padre e per la creatività c’è un team interno, perché da sempre miriamo a valorizzare le risorse umane cresciute con noi». Nonostante la giovane età, Filippo mantiene un buon dialogo con il passato, che secondo lui è stato seppellito troppo in fretta. «Il mio obiettivo a lungo termine è legato al gruppo, vorrei fare anche qualche passo indietro, recuperando lavorazioni antiche che abbiamo nel tempo lasciato e che invece fanno parte del nostro territorio. La nostra è una realtà da scoprire e riscoprire, perché conserviamo valori unici in Italia. Aziende come la nostra, delle nostre dimensioni pur conservando la gestione familiare, si contano oggi sulle dita di una mano. In Italia oggi dovremmo riuscire a valorizzare questo tessuto di solide imprese familiari, in cui i valori sono legati alle persone, dai vertici fino all’ultimo degli 38
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operai, perché è la nostra specificità e la nostra forza». n Plenty of time has passed under the famous bridge of Bassano del Grappa, designed by Andrea Palladio, between the artisan workshop and the 10,000 sqm plant. In order to introduce Domenico Alessi, founded by his great grandfather in 1946, golden year when most of the Made in Italy goldsmith world took flight, we talked with Filippo Alessi, 34 years old and already three children, fourth generation in Domenico Alessi that , with his father, runs with dynamism and initiative the company strategies as Managing Director both in Italy and in Jordan, where the company opened a plant dedicated to other product departments of finished jewellery. The production of chains, as for a local tradition, has been concentrated in Bassano since 1946. Since 71 years always and only gold chains, with no ambition of branding and, instead, a marked vocation to semi-finished items to supply to the manufacturers for the setting and customisations of collections. And the Alessi family doesn't seem to have got tired of chains. But when grandfather Aldo realised that Italians got tired with the product, took his suitcase, put all his courage in it and left to conquer foreign markets. Despite the fact that he could speak a very little English, which two generations ago was an exoticism for aristocrats, he managed to establish and grow Domenico Alessi with very positive results, an example for the whole district. «We still manufacture a basic product sold to big wholesalers that are, at their turn, suppliers of shops or other smaller wholesalers. Mainly in Jordan we started some collaborations with finished jewellery producers, selling modular elements that can be assembled». In the words spoken by Filippo his family remains the primary, cohesive and propulsive value for all future projects. «My great grandfather started a contractor workshop where his son Aldo already worked. Then, Aldo favoured the passage to an industrial level, soon helped by his five children (his eldest son and two couples of twins) who have always worked together. Then, a number of grandchildren followed, all working their way up before joining, if worthy of it, the family business ». Filippo acquired his knowledge in the field, starting from the lawnmower in the garden, with no MBA Master and foreign Universities, but leaving his studies after secondary schools. «However I strongly insist with my younger brother that he continues studying and acquires new expertise, as today you must be able to compete on many fronts. My father still supervises the manufacturing, while our in house team is in charge of creativity, as we have always aimed at valorising the human resources grown with us». Despite his young age, Filippo maintains a good connection with the past that, according to him, was buried too fast. «My long term aim is linked to the group, I would also like to make some steps backwards, recovering ancient workings that we have long abandoned and that, instead, belong to our territory. Our reality is to be discovered and rediscovered as we keep values that are unique in Italy. Today, companies like ours, with our size though still family run, can be counted on one hand. Today in Italy we should be able to valorise the fabric of strong family companies, whose values are connected to people, from the management to the last worker, as this is our peculiarity and our strength». l'Orafo 2018
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Pagina a fianco: l'odierna sede dell'azienda a Bassano del Grappa e, sotto, Aldo Alessi con i figli negli anni '90. In questa pagina: in alto due catene e, sotto, una fase della lavorazione. n Page aside: today's headquarters of the company in Bassano del Grappa and, below, Aldo Alessi with his sons in the nineties.This page: above two chains and, below, an image of the manufacturing.
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People & Brands
IL PERSONAGGIO
la vita è
sorpresa Giovanni Raspini coltiva da 30 anni la passione per l'argento, creando oggetti e gioielli originalissimi senza mai smettere di divertirsi di
Antonella garello
P
er Giovanni Raspini la vita è una sorta di Wunderkammer, quelle antiche "camere delle meraviglie" - che in effetti tanto lo affascinano - allestite per stupire i visitatori, traboccanti di cose mirabili, naturali o artificiali (Mirabilia, Naturalia et Artificialia), tanto più stupefacenti perché esposte senza alcuna pretesa di ordine o metodo. Sorprendere e farsi sorprendere è una vera gioia per questo argentiere toscano, architetto per formazione e proveniente da una famiglia di antiquari, appassionato collezionista di argenti antichi fin dagli anni dell'università. «A un certo punto ho seguito questa passione e ho deciso di dedicarmi alle creazioni in argento, un materiale che ancora oggi, a distanza di tanti anni, mi diverte e l'Orafo 2018
mi intriga perché coi suoi riflessi, i suoi chiaroscuri, i suoi rilievi e anche le ossidazioni è perfetto non solo per creare oggetti e gioielli bellisssimi ma anche per restituire quel dualismo che è parte fondamentale della nostra esistenza: chiaro e scuro, vuoto e pieno, abbondanza e privazione, vita e morte: in fondo, quello che siamo e che potremmo o vorremmo essere». Il tema, di per sé serissimo, è al centro dell'ultima collezione di Giovanni Raspini, di un volume e di una mostra che si è svolta a Milano, dal titolo a suo modo programmatico: "Vanitas Mundi. Una danza macabra fra ironia, glamour, gotico e kitsch". Qui la Vanitas medievale si traduce in putti, scorpioni, teschi e scheletri, ratti, pipistrelli e serpenti che ornano con ironia oggetti e gioielli davvero 40
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sorprendenti, tanto eccessivi da risultare simpatici: strappano un sorriso con i loro ghigni, le smorfie, le acconciature improbabili, le pellicce e le squame dall'impressionante realismo. «Mi piace immaginare l'esagerazione e mi piace l'eccesso: mi sono divertito con questa collezione. Detto questo, quando penso a un gioiello penso sempre con grande rispetto alla donna che lo indosserà: tutto quello che realizziamo in azienda è realizzato secondo le più nobili tradizioni, con la fusione a cera persa e rigorosamente a mano. Al di là della filosofia, la qualità è davvero uno degli elementi distintivi del nostro lavoro. Dirò di più, in questi nostri giorni fatti di "apparire" è necessario ribadire che la qualità è un dato oggettivo, reale, riconosciuto peraltro dai nostri clienti che chiedono cose belle, di sostanza, accurate e creative, che poi sono le caratteristiche del vero Made in Italy». Altro tratto distintivo della produzione di Giovanni Raspini è l'ispirazione a elementi organici come foglie, piante, conchiglie, animali. «Quello che trovo affascinante sono i particolari, quei particolari che in un oggetto piccolo come un gioiello diventano fondamentali. Se penso alla natura non mi interessa tanto la grazia di un fiore o la tenerezza che sa suscitare un animale ma piuttosto far risaltare la texture delle foglie, il pelo di una pelliccia, la perfezione delle squame, tutti elementi che i chiaroscuri dell'argento sanno rendere perfettamente. Invece non trovo grande ispirazione nel colore: e infatti uso pochissime pietre, di cui peraltro non sono un conoscitore abbastanza esperto, e pochissimi smalti». Da tanti anni presente sul mercato - il piccolo laboratorio argentiero delle origini si è trasformato nel tempo nell'attuale azienda con una sessantina di dipendenti e 15 monomarca con due nuove aperture già programmate - Giovanni Raspini è stato testimone dell'evoluzione del concetto stesso di gioiello nel nostro Paese: «Una volta il "gioiello" era considerato tale solo se in oro e ornato di pietre, nel corso degli ultimi decenni sono stati rivalutati tutti i metalli e i materiali più diverl'Orafo 2018
si. Una rivoluzione che personalmente mi trova assolutamente d'accordo perché penso che il gioiello sia quello che è sempre stato fin dalla preistoria: molto semplicemente, un ornamento personale, di qualsiasi genere e natura». ■ For Giovanni Raspini life is a sort of Wunderkammer, those ancient “wondrous rooms” - that effectively fascinate him so much - arranged to amaze visitors, overflowing with marvellous, natural or artificial things (Mirabilia, Naturalia et Artificialia), even more amazing because displayed without any idea of order and method. To surprise and be made surprised is a real joy for this Tuscan silversmith, an architect by profession and coming from a family of antique dealers, impassioned collector of ancient silverware right from his university years. «At a certain point I pursued this passion and decided to dedicate myself to creations in silver, a material that still today, after so many years, amuses and intrigues me because with its reflections, its chiaroscuro, reliefs and even
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People & Brands Pagine precedenti: Giovanni Raspini al lavoro, alcune sue creazioni e il trofeo realizzato per la rivista Vanity Fair, che lo ha donato al grande regista David Lynch in segno d'omaggio lo scorso Novembre. In queste pagine: il volume Vanitas Mundi e l'opera "Teschio con obelisco" in bronzobianco, cristallo di rocca e legno ebanizzato. ■ Preceding pages: Giovanni Raspini at work, some of his creations and the trophy realized for the magazine Vanity Fair last November as a tribute to great director David Lynch. On this page: the cover of the book Vanitas Mundi and the sculpture "Obelisk Skull", white bronze, rock crystal, ebonised wood.
oxidations it is not only perfect to create extremely beautiful objects and jewellery but also to render that kind of dualism that is an essential part of our existence: light and shade, full and empty, abundance and privation, life and death: in the end, what we are and what we could or would like to be». The theme, in itself a very serious one, is at the centre of Giovanni Raspini’s latest collection, of a book and an exhibition held in Milan, with a title in a way programmatic: "Vanitas Mundi. A Dance Macabre between irony, glamour, Gothic and kitsch". Here the medieval Vanitas is interpreted by cherubs, scorpions, skulls and skeletons, rats, bats and snakes decorating with irony truly surprising objects and jewels, so excessive as to even be nice: they force you to smile at their sardonic grins, grimaces, improbable hairdos, furs and scales of striking realism. «I like to imagine exaggeration and I like the excess and I really enjoyed myself with this collection. Having said this, when I think of a jewel I always think about the woman who will wear it with great respect: all that is created by us in the business is done by following the noblest of traditions, with the lost wax fusion and strictly by hand. Over and above the concept, quality is really one of the factors to distinguish our work. I would even say, in our present day made of “appearance” it must be stressed that quality is an objective fact, real and anyhow recognized by our customers who want beau-
tiful things, of substance, precise and creative, which are anyhow the features of the true Made in Italy». Another distinctive trait in Giovanni Raspini’s production is the inspiration taken from organic elements such as leaves, plants, shells and animals. «What I find so fascinating are the details, those details that in a small object like a jewel become essential. When I think of nature I’m not so interested in the grace of a flower or tenderness aroused by an animal but rather in highlighting the texture of leaves, the hairs of a fur, the perfection of scales, all elements perfectly rendered by the chiaroscuro of silver. Whilst I am not very inspired by colour: in fact I use very few gemstones, in any case I am not a sufficiently expert connoisseur on the subject, and very few enamels». For many years on the market – the small silversmith’s workshop has been transformed with time into the current enterprise with around sixty employees and fifteen monobrands, with two new openings already on the calendar - Giovanni Raspini has witnessed the evolution in the very concept of jewel in our country: «At one time the “jewel” was only considered so if it was in gold or decorated with gemstones, in the last few decades all metals and all the various materials have been reappraised. A revolution to which I personally absolutely agree because I think that a jewel is what it has always been right from prehistory: very simply, a personal ornament, of any kind and nature». l'Orafo 2018
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RUNWAY
A HOLIDAY
IN GRAND STYLE Le collezioni Cruise 2018 delle grandi Maison di moda sfilano nelle location piĂš prestigiose del mondo con allestimenti spettacolari, richiami all'arte e ispirazioni alle culture del passato di
Simona Infantolino
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MARCO BICEGO Circa 10 anni fa le collezioni during the winter months Collana in oro bianco con diamanti. Cruise sono state pensate per went on holiday in exotic Collezione Goa. ■ White gold necklace i pochi fortunati che, nei mesi places (this explains the word with diamonds. Goa collection. invernali, andavano in vacanza Cruise – on a cruise) and wanin posti esotici (ecco spiegato il ted to update their wardrobe by termine cruise – crociera) e desiadding, in mid-winter, some light deravano aggiornare il guardaroba articles of clothing. Today brands aggiungendo, in pieno inverno, qualche have other demands. The need has capo leggero. Oggi l’esigenza dei brand è in fact arisen to present their customers un’altra. È sorto, infatti, il bisogno di prewith always new products also in the months sentare ai propri clienti sempre nuovi prodotti between one season and another (generally Noanche nei mesi tra una stagione e l’altra (in genere vember-January). A change dictated by the coming novembre-gennaio). Un cambiamento dettato dai ritmi of fast fashion, offering always different collections, del fast fashion che propone collezioni sempre diverse, quasi ogni practically every month. So luxury has also had to adapt itself mese. Anche il lusso si è dovuto quindi adattare alle nuove regole to the new fashion rules and regulations. Cruise fashion shows, della moda. Le sfilate Cruise, rivolte principalmente al compratomainly addressed to the end buyer, are held in cities where, acre finale, si svolgono in città dove, a detta del quotidiano britannicording to what the British newspaper The Independent says, co The Independent, “girano i soldi”. Non stupisce quindi che Dior “money circles around”. So it is no surprise that Dior has chosen abbia scelto Los Angeles per la sua ultima Cruise in stile western, Los Angeles for his latest Cruise in the far-west style, that Louis che Louis Vuitton sia volato in Giappone con i suoi abiti ispirati Vuitton has flown to Japan with his clothes taking inspiration alle stampe e al teatro nipponico o che Valentino abbia affittato from the Japanese prints and theatre or that Valentino has rented un loft newyorkese per la sua sfilata hip hop romantica. Al di là a New York loft for his romantic hip hop fashion parade. But over dell’interesse economico è indubbio che queste sfilate siano veri and above the economic interest these parades are, without any e propri spettacoli. È difficile dimenticare l’antica Grecia ricreata doubt, true and proper shows. It’s hard to forget the ancient Greda Karl Lagerfeld nel Grand Palais di Parigi con colossali colonece recreated by Karl Lagerfeld in the Grand Palais in Paris with ne e moderne dee in tunica e coloratissimi sandali gladiator. E, colossal columns and modern Goddess’s in tunics and brightly nonostante l’abitudine alle stravaganze di Gucci, si rimane senza coloured gladiator sandals. And, notwithstanding Gucci’s extrafiato vedendo la sua rinascimentale-pop Cruise 2018 sfilare nella vagant habits, one is left speechless when watching his renaissansontuosa Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. ■ Some ten ce-pop Cruise 2018 parading in the magnificent Galleria Palatina years ago, Cruise collections were conceived for a lucky few, who, in Palazzo Pitti in Florence.
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GUCCI
GIOVANNI RASPINI Collana Maglia Bizantina in argento della collezione Catene. ■ Byzantine mesh necklace in silver from the Catene collection.
La collezione Cruise 2018 di Alessandro Michele ha sfilato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Lo stilista ha preso ispirazione dal Rinascimento, con riferimenti all'arte di Botticelli (in basso dettaglio del dipinto Primavera), con contaminazioni pop ed estreme, in perfetto stile Gucci. ■ The Cruise 2018 collection by Alessandro Michele walked down the runway in the Palatina Gallery of Palazzo Pitti in Florence. The designer took inspiration from the Renaissance, with references to the art of Botticelli (below, detail of the painting Primavera), with pop and extreme contaminations, in perfect Gucci style.
CHARRIOL Collana in argento con cavi in acciaio inossidabile e topazi bianchi. Collezione Malia. ■ Sterling silver necklace with stainless steel cables and white topaz. Malia collection.
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CHANEL PONTE VECCHIO GIOIELLI Bracciale con maglia in oro giallo della collezione Nobile. â– Bracelet with yellow gold mesh from the Nobile collection. CHIMENTO Bracciale della collezione Supreme in oro giallo con diamanti. â– Bracelet from the Supreme collection in yellow gold with diamonds.
ROBERTO COIN Bracciale in oro rosa con diamanti bianchi. Collezione New Barocco. ■ Rose gold bracelet with white diamonds. New Barocco collection.
La Chanel Cruise 2018 torna indietro nel tempo, all'antica Grecia. Rivivono i templi di Agrigento (foto a sinistra) e le figure rappresentate nei crateri (antichi vasi greci, foto in basso) e negli affreschi pompeiani della Casa di Marte e Venere (foto a destra). ■ The Chanel Cruise 2018 goes back to ancient Greece. The temples of Agrigento (photo on the left) and the figures depicted in the craters (ancient Greek vases, photo below) and in the Pompeian frescoes of the House of Mars and Venus (photo on the right) revive.
MATTIOLI Bracciale della collezione Tibet in oro rosa e diamanti bianchi. ■ Bracelet from the Tibet collection in rose gold with white diamonds.
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DIOR MIKKY EGER Anello Shokotan in argento 925, conchiglia in oro, tormalina gialla, ametista, quarzo tormalinato e diamante. ■ Shokotan sterling silver ring, gold shell, yellow tourmaline, amethyst, tourmaline quartz and diamond.
FABIO LISSI Anello in bronzo con cianite. Collezione Clematis. ■ Bronze ring with kyanite. Clematis Collection.
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Dior sceglie uno stile western moderno con richiami ai vecchi film di John Wayne come Hondo (foto a sinistra) e agli animali rappresentati nei graffiti delle grotte di Lascaux (in basso). ■ Dior chooses a modern western style with references to the old John Wayne's films such as Hondo (pictured left) and to the animals represented in the Lascaux caves graffiti (below).
LAURA VOLPI GIOIELLI Anello in bronzo con geode e opale. ■ Bronze ring with geode and opal.
DURANTI Anello Atlante in oro giallo con tormalina verde taglio cabochon. ■ Atlante ring in yellow gold with cabochon cut green tourmaline.
DILOR Anelli in oro con pietre naturali taglio cabochon. ■ Gold rings with natural cabochon cut stones.
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LOUIS VUITTON
LEADERLINE Orecchini in oro bianco e diamanti. â– White gold earrings with diamonds.
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DIVA GIOIELLI Orecchini della collezione Orbita in argento placcato oro. ■ Earrings from the Orbita collection in gold plated silver.
Atmosfera futuristica al Miho Museum, a sud di Kyoto, per la sfilata di Louis Vuitton che celebra le pitture di Hokusai (pagina precedente) e l'arte del teatro Kabuki (foto in basso). ■ Futuristic atmosphere at the Miho Museum, south of Kyoto, for the Louis Vuitton show that celebrates the Hokusai paintings (previous page) and the art of Kabuki theater (pictured below).
THOMAS SABO Orecchini in argento 925 della collezione Classic Silver. ■ Sterling silver earrings from the Classic Silver collection.
KOVA Orecchini geometrici in oro rosa con diamanti. ■ Geometric rose gold earrings with diamonds.
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VALENTINO MISANI Orecchini in oro lavorato a mano con acquamarina, turchese e diamante. Collezione Accenti. ■ Hand worked gold earrings with aquamarine, turquoise and diamond. Accenti collection.
SWAROVSKI Orecchini in metallo con finitura oro e cristalli Swarovski. ■ Metal earrings with gold finishing and Swarovski crystals.
Pierpaolo Piccioli porta lo stile hip hop nel suo luogo d'origine, New York, e lo celebra con una collezione sportiva con un tocco romantico, tipico della Maison. ■ Pierpaolo Piccioli brings hip-hop style to its birthplace, New York, and celebrates it with a sporty collection with a romantic touch, typical feature of the Maison.
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PROMOTIONAL
BRONZALLURE PUNTA SUL TAILOR MADE Forte di un posizionamento consolidato e di un prodotto riconoscibile, il brand vara due importanti progetti all'insegna della personalizzazione Nel panorama orafo internazionale, Bronzallure, brand del Gruppo Milor, è forte di un consolidato posizionamento e di una indiscussa riconoscibilità di prodotto garantita dalla esclusiva lega metallica Golden Rosé®, coperta da brevetto e unica al mondo. Realtà dinamica, attenta alle tendenze del mercato e sempre sensibile alle esigenze dei propri clienti, per il 2018 Bronzallure presenta in anteprima a VicenzaOro due importanti iniziative, all’insegna della personalizzazione del gioiello e del servizio e di quella innovazione tecnologica che è da sempre uno dei suoi tratti distintivi. Il progetto #mybronzallure prevede la personalizzazione della Alba collection, linea iconica del marchio, tramite l’abbinamento di una iniziale al colore della pietra naturale preferita - a oggi sono disponibili sei diverse tonalità. Di sicuro interesse per i retailer è inoltre l’esclusivo servizio WordsJewelry by Bronzallure, una sorta di artigiano 4.0 disponibile in ogni momento: tramite una app che funge da configuratore, il negoziante può creare in tempo reale un anello a fascia in argento completamente personalizzabile dal cliente fino a 5 righe per quanto riguarda la misura, il colore della placcatura - sempre in oro a 18 carati - e le incisioni, le pietre, i simboli o gli emoticon da inserire. Bronzallure garantisce poi la consegna primetime in negozio, comunque entro 15 giorni: un servizio tailor-made che non mancherà di fidelizzare il consumatore finale. Nelle foto: pendenti Alba Collection #mybronzallure in Golden Rosè® placcati oro 18 carati con madreperla rosa e magnesite azzurra. Anelli WordsJewelry by Bronzallure in argento 925 placcati oro 18 carati. In the international goldsmith’s panorama, Bronzallure, a Gruppo Milor brand, benefits by a consolidated ranking and an indisputably recognized product guaranteed by its exclusive Golden Rosé® metal alloy, covered by a patent and only one of its kind in the world. A dynamic enterprise, paying close attention to market trends and always aware of their customer’s needs, for 2018 Bronzallure presents a preview of two important projects at VicenzaOro, marked by jewel and service personalization and that technological innovation that has always been one of its distinctive traits. The object of the #mybronzallure project is to personalize the Alba collection, the brand’s iconic line, by matching up an initial with the colour of the favourite natural gemstone – six different shades are currently available. What is more and certainly of interest to retailers is the exclusive WordsJewelry by Bronzallure service, a sort of craftsman 4.0 always on call: with an app acting as an interface, the shopkeeper can create, in real time, a silver band ring, entirely personalizable by the customer up to 5 rows in size, as well as the colour of plating – always in 18 carat gold – and any engravings, gemstones, symbols or symbolic expressions to be added. Bronzallure also guarantees primetime delivery to the shop and anyhow within 15 days: a tailor-made service that will never fail to gain the end-consumer’s loyalty. In the photos: Alba Collection #mybronzallure pendants in Golden Rosè® plated in 18 carat gold, with pink mother of pearl and sky blue magnesite. WordsJewelry rings by Bronzallure in sterling silver plated in 18 carat gold.
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A PRESENT
FOR ALL AGES Non solo tra innamorati o nelle feste tradizionali: un gioiello è il dono perfetto per celebrare ogni occasione importante della vita o semplicemente per esprimere affetto verso le persone care di
Antonella garello - Illustrazioni di Lia Malfermoni
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AMEN Bracciale elastico in vetro di Murano con charm in argento 925 della collezione Junior. ■ Elastic bracelet in Murano glass with a sterling silver charm.
UNOAERRE Bracciale in argento dorato e smalto della collezione Unoaerre Kids - Fashion Jewellery Silver. ■ Gilded silver bracelet with enamel from the Unoaerre Kids - Fashion Jewellery Silver collection.
ROBERTO GIANNOTTI Dalla collezione Gold 375/°°°, linea Angeli, bracciale con angelo in oro giallo e smalto rosa e targhetta personalizzabile a forma di nuvola. ■ From the Gold 375/°°° collection, Angeli line, a bracelet with a yellow gold and pink enamel angel and a customizable cloud-shaped plaque.
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GIOVANNI RASPINI Spilla da balia con charm in argento 925. ■ Safety pin with charms in sterling silver.
ARTURO FACCHINI Esempi di packaging della linea Baby. ■ Examples of packaging from the Baby line.
LE BEBÉ Orecchini in oro giallo e smalto della linea Futura di le Bebé Primegioie. ■ Yellow gold earrings with enamels from the Futura line by le Bebé Primegioie.
KITTY Dalla collezione Baby Bangles, bracciali in oro 18 carati e smalti. ■ From the Baby Bangles collection, 18 carat gold bracelets with enamels.
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DODO Bangle DodoTags in oro rosa 9 carati. ■ 9 carat rose gold DodoTags bangles.
D'AMANTE Anello in oro giallo 18 carati con coccinella impreziosita da cristalli Swarovski. ■ 18 carat gold ring with ladybug enhanced by Swarovski crystals.
BABY CHIBI Bracciale con micro coccinelle smaltate in oro giallo 18 carati della collezione LadyBug Kids by Agnese. ■ Bracelet with enamelled micro ladybugs in 18 carat yellow gold from the LadyBug Kids by Agnese collection.
STELLA G Orecchini Pedina in oro 18 carati, disponibili in tre dimensioni e con terminale in perle. ■ Pedina earrings in18 carat gold, available in three sizes and with pearl finale.
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S BONOR Collana in oro bianco, disponibile in tutti i colori dell'oro e in tutte le carature. ■ White gold necklace, available in all colours of gold and all caratages.
MINRL Anello in argento “My first ring” adattabile alle dimensioni del dito e personalizzabile con un'iniziale o un numero al posto di uno dei cuoricini. ■ “My first ring” silver ring: it can be enlarged to perfectly fit the finger and it is customizable with an initial or a number in place of one of the two hear ts.
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ono praticamente infinite le occasioni che si prestano a celebrare e in qualche modo rendere eterno un momento importante: il dono di un gioiello giungerà immancabilmente gradito, indipendentemente dal suo valore, perché sarà sempre testimonianza tangibile e destinata a durare nel tempo dell’affetto e della vicinanza di chi lo presenta. L'illustratrice Lia Malfermoni ha immaginato diverse occasioni di gift giving: il più prezioso benvenuto a una nuova vita, il dono di una bimba alla mamma, uno scambio affettuoso tra amiche, un momento di complicità tra una nonna e la sua nipotina, un cadeau pensato e studiato per celebrare il superamento di un esame, la tenerezza per l’amore di una vita. ■ There are practically endless occasions to celebrate, and in some way render eternal, an important moment: the gift of a jewel will unfailingly be extremely welcome, no matter the value, because it will always be a tangible testimony, destined to last throughout time, of the love and nearness of the person who gave it. Illustrator Lia Malfermoni has imagined various occasions for giftgiving: the most precious welcome to a new life, the gift of a child to mummy, an affectionate exchange between women friends, a moment of great empathy between granny and her grandchild, a gift devised and studied to celebrate passing an exam, tenderness for the love of a lifetime.
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PONTE VECCHIO GIOIELLI Ciondoli della collezione Love Lock realizzati a forma di lucchetto nei diversi colori dell’oro. ■ Padlock shaped pendants from the Love Lock collection in the different colors of gold.
ARTECORA Bracciale della collezione Gisel in acciaio 316/L. ■ Bracelet from the Gisel collection in 316/L steel.
CLUSE Bracciale della collezione Jewels in argento placcato oro rosa 18 carati. ■ Bracelet from the Jewels collection in 18 carat rose gold plated silver.
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ELLA FACCO GIOIELLI Anelli in oro giallo e bianco 18 carati, diamanti e pietre preziose. La coccinella è disponibile in otto varianti di colore. ■ 18 carat yellow and white gold rings with diamonds and precious stones. The ladybug is available in eight different colors.
I disegni di Lia Malfermoni
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articolarmente sensibile ai temi della femminilità in tutte le sue sfumature, Lia Malfermoni ha manifestato fin da giovanissima il suo talento per il disegno e la pittura. Nel suo percorso di studi artistici, svolti tra Venezia, Milano e la Germania, ha approfondito in particolare le tecniche di stampa, la calligrafia e il libro d’artista, sviluppando anche un côté didattico come educatrice alla comunicazione visiva. Inoltre conduce laboratori creativi e collabora con case editrici, compagnie teatrali e gruppi musicali per la realizzazione di materiali artistici. Negli ultimi anni ha esposto le sue opere sia in Italia sia all’estero, oltre a partecipare assieme ad altri 302 artisti su invito al progetto del libro d’artista collettivo Metropolis che ha già percorso l’Europa e le Americhe. A fine gennaio sarà presente ad Art 3F Paris, Salone internazionale di Arte Contemporanea, presentata dalla Galeria de arte Gaudi di Madrid. ■ Particularly sensitive towards femininity in all its forms, right from when she was very young Lia Malfermoni showed a talent for drawing and painting. During the course of her artistic studies in Venice, Milan and Germany, she particularly specialized in printing technique, handwriting and artists’ books, also developing an educational career as a visual communication educator. she furthermore holds creative workshops and collaborates with publishing houses, theatrical companies and musical groups to create artistic materials. In the last few years she has exhibited her works both in Italy and abroad, besides participating, together with other 302 artists upon invitation, to the Metropolis Collective Artists’ Book project, already held in Europe and the Americas. At the end of January she will attend the Art 3F Paris, International Contemporary Art Fair, presented by the Madrid-based Galeria de arte Gaudi..
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BIBIGÌ Da sinistra: ciondolo Coccole in oro giallo e zaffiri, ciondolo Abbraccio in oro rosso e zaffiri, ciondolo Gioco in argento e zaffiri. Collezione MioMia. ■ From the left: Coccole pendant in yellow gold and sapphires, Abbraccio pendant in red gold and sapphires, Gioco pendant in silver and sapphires.
MY JEWELS Bracciale Family in argento 925 della linea My Clouds. ■ Family bracelet in sterling silver from the My Clouds line.
LOTUS Modello L18271/3 della collezione Lotus Junior, con cassa in acciaio e romantici decori. ■ L18271/3 model from the Lotus Junior collection, with steel case and romantic details.
FEMAR Bracciali in argento 925 e smalti. â– Sterling silver bracelets with enamels.
CHAMILIA Charm Minnie e Mickey Mouse in argento 925 e smalti. Collezione Disney, realizzata in collaborazione con Disney. â– Minnie and Mickey Mouse charms in sterling silver and enamels. Disney collection, realised in collaboration with Disney.
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POLELLO Girocollo con ciondolo a cuore in oro bianco e diamanti. â– A necklace with heart-shaped pendant in white gold and diamonds.
ARTLINEA Orecchini in oro rosa e diamanti della collezione Joy. â– Rose gold earrings with diamonds from the Joy collection.
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GILORO Pendenti in oro bianco e rosa con diamanti. â– White and rose gold pendants with diamonds.
GOVONI GIOIELLI Collana in oro giallo e diamante della collezione Cheri. â– Yellow gold necklace with diamond from the Cheri collection.
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AMIN LUXURY Il diamante Happy Style si presenta inglobato in una cornice di resina rifinita da un telaio in argento smaltato in 4 colori, in 7 diverse carature. ■ The Happy Style diamond comes inside a resin frame embellished with enamelled silver details in 4 colours, in 7 different caratages.
MIMÌ BROGGIAN MILANO Anello della collezione Y-Me in oro rosa e oro rodiato nero con diamanti. ■ Ring in rose gold and black rodium plated gold from the Y-Me collection.
BLISS Bracciale Flowers in argento 925 e cubic zirconia della collezione Trendy. ■ Flowers bracelet in sterling silver and cubic zirconia from the Trendy collection.
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ANDREA DEL BORGO Orecchini in oro bianco e diamanti che vanno a comporre un motivo floreale. Anello e collana in parure. â– White gold earrings with diamonds composing a floral motif. Ring and necklace available as a set.
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SPECIALIZZAZIONE
la "veneziana"
abita qui Azienda storica del distretto orafo bassanese, una delle prime sul territorio, Orocatena è un nome d'eccellenza per un particolare tipo di catena, ma anche per molte altre
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ieri rappresentanti del cosiddetto ”operoso Nordest”, Andrea Fabbian e Federico Loriato conducono oggi Orocatena con la stessa dedizione dei loro padri che si associarono per avviare l’attività nel 1973. Nei 3000 metri quadrati della nuova sede, inaugurata nel 2003, si producono catene in tutti i colori dell’oro con una specifica competenza sul modello Veneziana in tutte le misure e le diamantature possibili, affiancata da alcune altre tipologie di catena. Nel settore, il marchio Orocatena è sinonimo di garanzia. «Perché mettiamo sullo stesso piano qualità e servizio», spiegano Fabbian e Loriato. «Chi si rivolge a noi, e prova il nostro servizio, in genere è un cliente soddisfatto». Fa la differenza la qualità del prodotto, certamente, ma anche il servizio perché non arriviamo mai in ritardo, non sbagliamo nel numero dei prodotti forniti, nelle misure e nei colori dell’oro richiesti. In altre parole rispettiamo sempre gli accordi presi in fase contrattuale. La precisione che riusciamo a garantire, in tempi brevi, risulta vincente. I nostri clienti sono fabbricanti, grossisti, department store e negozi che utilizzano le nostre catene per proporle al pubblico a complemento dei loro oggetti. Ultimamente abbiamo anche introdotto cambiamenti significativi nelle modalità di accordo con i clienti, rendendo più modulabili gli ordinativi minimi in base alle singole esigenze, ma sempre mantenendo inalterata la qualità e anzi perfezionandola grazie all’introduzione di nuove tecnologie». Nel distretto orafo vicentino, relativamente giovane, l’azienda di Bassano del Grappa è tra i primi 20 marchi registrati nella provincia ancora in attività, uno dei più storici. La nuova generazione, subentrata in affiancamento ai padri tra gli anni ’80 e i ’90, è riuscita a traghettare l’impresa anche negli anni della crisi. «Una volta i clienti arrivavano in continuazione, ora che molte realtà hanno chiuso i battenti il new business è da conquistare. Diciamo che, nel settore, la catena Veneziana è Orocatena e questo ci rende molto orgogliosi». Le dimensioni dell’azienda non sono molto grandi, ma vi si respira un clima sereno anche visitando i reparti produttivi e parlando con i maestri orafi. «Ci aiuta il fatto di avere sintonia di vedute a lungo termine e l’abitudine al dialogo su ogni decisione. I nostri padri erano amici in privato, oltre che soci in affari, e passavano insieme i momenti liberi del weekend. Ciò ha portato anche noi figli a maturare un rapporto quasi fraterno». Proud to represent the so-called “lndustrious Northeast”, l'Orafo 2018
today Andrea Fabbian and Federico Loriato run Orocatena with the same commitment as their fathers who, in 1973, joined together to set up in business. In the 3,000 square metres of the new premises, opened in 2002, they produce chains in all the colours of gold and are particularly specialized in the Venetian model, in all the dimensions and the possible diamond milling, but they produce also other typologies of chains. The Orocatena brand is synonymous of guarantee in the sector. «Because quality and service are of equal standing for us – explain Fabbian and Loriato -Those who come to us, and try our service, generally are satisfied clients –. Certainly it is the product’s quality to make the difference, but also service because we never arrive late, do not make mistakes in the number of products
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A sinistra: i titolari di Orocatena Andrea Fabbian e Federico Loriato e un interno degli uffici. In questa pagina alcuni modelli delle catene prodotte da orocatena, l'ingresso dell'azienda e la sala riunioni. n Page aside: the owners of Orocatena Andrea Fabbian and Federico Loriato and an imagine of the offices. This page, some models of the chains produced by Orocatena, the entrance of the laboratories and the meeting room.
delivered nor in the required measurements and colours of gold. In other words we always honour the agreements reached when negotiating a contract. The precision we succeed in guaranteeing, in a short time, turns out to be a winner. Our customers are manufacturers, wholesalers, department stores and shops who use our chains to offer them to the public as an accessory to complete their objects. We have also made some significant changes to contractual terms and conditions with our customers of late, making minimum orders more flexible based on individual requirements, but always retaining the quality unchanged and actually improving it by adopting new technologies ». In the relatively young Vincenza goldsmith’s district, this enterprise, centred in Bassano del Grappa, is amongst the first twenty brands registered in the province still in activity, and one of the most historic. The l'Orafo 2018
new generation, taking over from their fathers between the 80’s and 90’s, were also successful in conducting the enterprise through the years of crisis. «There was a time when customers arrived in continuation, now many enterprises have shutdown and all new business is still to be won over. Let’s say that the Venetian chain is Orocatena, in the sector, and this makes us very proud». Not a very big business but with a quiet atmosphere reigning, also when visiting the production shops and talking to the master goldsmiths. «The fact that we have the same points of view at long term and are used to discussing each decision to take, is of great help. Our fathers were friends in their private life, besides being business partners, and spent their free time together at the weekends. This has led us children to also build up an almost fraternal relationship ». 71
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Heritage JEWELRY AND LOVE BOATS
SAILING
LUXURY Una collezione di alta gioielleria ispirata alla relazione tra Coco Chanel e il Duca di Westminster, che possedeva uno splendido yacht a quattro alberi per le loro crociere. Monili "marinari" e imbarcazioni di lusso, una liaison sempre attuale di Ilaria
Danieli
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Heritage
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Vera Bate, una socialite londinese di origini modeste ma sposata molto bene (e più di una volta), piaceva combinare matrimoni, organizzare party, sapere in anticipo gli scandali che stavano per scoppiare. La sua cerchia di amicizie era la crème della società di Londra, Parigi e non solo. In ogni caso nessuno meglio di lei sapeva comporre la lista degli invitati a un ricevimento, avviare conversazioni brillanti e intrattenere le persone. Non a caso, poco dopo averla conosciuta, Coco Chanel l’aveva scelta come rappresentante del suo marchio in Inghilterra con il vincolo di indossare abiti con la doppia “C” durante le uscite mondane: oggi Vera sarebbe una PR di successo. Fu lei a presentare Coco a Hugh Grosvenor, duca di Westminster, una sera durante una festa di fine anno 1923 all’hotel de Paris di Montecarlo. Ci volle poco perché i due si innamorassero: lui, chiamato Bendor, era alto, biondo, atletico, ricchissimo di nascita, generoso, sposato già due volte e dotato di humor; lei era affascinante, bruna, tagliente e affamata d’amore dopo la perdita lacerante del suo Boy Capel in un incidente stradale. Entrambi avevano superato la trentina e la loro unione durò circa cinque anni scanditi da molti viaggi tra Parigi e Londra, dove il Duca aveva comprato per Chanel una casa a Mayfair, molti doni e diverse eleganti crociere sul Flying Cloud, lo yacht a quattro alberi lussuosamente arredato del Duca, che alloggiava quarantper la conduzione e i servizi di bordo. Per ospitare le loro fughe romantiche sulla Côte d’Azur, e per dimostrare che poteva largamente badare a se stessa, Chanel comprò una villa, La Pau-
Pagina precedente: yacht M/Y Nameless di Mondomarine e anello Precious Float in oro bianco con diamanti e lapislazzuli. In questa pagina, in alto, Coco Chanel sul Flying Cloud con il Duca di Westminster e con un'amica. A sinistra, il Flying Cloud e, sotto, orecchini Azurean Braid in oro bianco con zaffiri e diamanti. Pagina a fianco, dall'alto: due interni dello yacht M/Y Nameless, bracciale Deep Blue in oro bianco, zaffiri e diamanti e anello Summer Cruise in oro giallo e bianco con diamante giallo, zaffiri e diamanti.Tutti i gioielli sono di Chanel Joaillerie.
sa, che diventò il suo buen retiro. Sui motivi della loro separazione, dopo che erano circolate voci insistenti di matrimonio, le opinioni sono diverse, ma questa è un’altra storia. Ciò che interessa all’Orafo Italiano è la collezione di alta gioielleria ispirata alla vita sul mare di Chanel e allo yacht del Duca. Una collezione presentata lo scorso luglio a Parigi e tutta giocata sui temi delle corde, dei nodi, dei salvagenti, delle ancore e della rosa dei venti naturalmente in oro bianco tempestato di diamanti, zaffiri blu, lapislazzuli: una full immersion molto preziosa nel bianco e blu delle onde mediterranee. Qua e là le perle, classico dono del mare, e qualche necessaria digressione nel guardaroba per la vita di bordo, a base di abiti pratici e leggeri, illuminati qui e là dal giallo dell'oro e dei diamanti fancy. «Un orecchino scintillante total white su una pelle abbronzata, lo trovo delizioso», diceva sempre Chanel all'amico scrittore Pul Morand.■ Vera Bate, a London socialite of modest background but married well (and more than once), loved matchmaking, organising parties and finding out in advance which scandals were about to burst. Nobody knew better than she how to draw up the list of people to invite to a reception, launch brilliant conversations or
keep people entertained. Her circle of friends were the high society of London, Paris and other places, a perfect target for high fashion. It was no coincidence that Coco Chanel, shortly after having met her for the first time, chose her to represent her brand in Britain, with the sole obligation of wearing clothes with the double “C” on them at society events: today Vera, who, being tall and with a sporting figure, wore Chanel couture very well, would be a successful PR. It was she who introduced Coco to Hugh Grosvenor, Duke of Westminster, at the New Year's party at the end of 1923 at the Hotel de Paris in Montecarlo. The two soon fell in love with each other: he, known as Bendor, was tall, athletic, very rich by birth, generous, already married twice and brimming over with a sense of humour; she was fascinating, dark haired, sharp witted and hungry for love after the painful loss of her Boy Capel in a traffic accident. They were both over thirty, and their affair lasted some five years, with numerous trips between Paris and London, where the Duke had bought a house in Mayfair for Chanel, along with many gifts and several elegant cruises on the Flying Cloud, l'Orafo 2018
a four-mast yacht luxuriously fitted out by the Duke, who kept forty people on board just to sail the ship and provide service. To host their romantic flights to the Côte d’Azur, and to show she was well able to fend for herself, Chanel bought a villa, La Pausa, which became her buen retiro. Opinions differ as to why they broke up, after repeated rumours they were about to get married, but that is another story. What Orafo Italiano is interested in is the collection of high jewellery inspired by the life of Chanel at sea and the Duke's yacht. A collection presented last July in Paris, all on the themes of ropes, knots, lifebuoys, anchors and wind roses, made of course of white gold studded with diamonds, blue sapphire, lapis lazuli: a most precious full immersion in the white and blue of Mediterranean waves. Here and there pearls, the classic gift of the sea, and a few necessary digressions to the wardrobe for life on board, with practical and light clothing, lit up in places by the yellow of gold and fancy diamonds. «A total white-shining earring on tanned skin, that is something I find delicious», Chanel always said to her friend the writer Paul Morand. 75
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COFFRET À BIJOUX
TRAVELLING
JEWELRY Portagioie preziosi per custodire e portare con sé anche in viaggio i monili più cari, i delicati never without che meritano di essere riposti con ordine tra scomparti protettivi Foto di Close Up Studios - Styling Simonetta De Pasca
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Visual Nella pagina precedente, da sinistra: collana e bracciale Buckle in oro giallo martellato e diamanti su oro bianco di Vendorafa. Bracciali in oro giallo e rosa della collezione I Classici di Vezzaro. Portagioielli rivestito con tessuto logato e dettagli in cuoio di Fendi. ■ Previous page, from left: Buckle necklace and bracelet in yellow hammered gold with diamonds set in white gold by Vendorafa. White and rose gold bracelets from the I Classici collection by Vezzaro. Jewelry box clad with logo fabric and leather details by Fendi.
In questa pagina, da sinistra in senso orario: Catena in oro e diamanti della collezione Tango. Anelli in oro rosa con ametista, quarzo, topazio e diamanti della collezione Ritratto.Tutto Pomellato. Bracciale Molla in oro rosa della collezione Freccia di Vhernier. Anello in oro giallo con topazio e zaffiri di futuroRemoto. Scatola in vitello spazzolato con cassetti di Al Pascià. ■ This page, from left, clockwise: Gold necklace with diamonds from the Tango collection. Rose gold rings with amethyst, quartz, topaz and diamonds from the Ritratto collection. All by Pomellato. Molla bracelet in rose gold from the Freccia collection by Vhernier.Yellow gold ring with topaz and sapphires by futuroRemoto. Brushed leather box with drawers by Al Pascià. l'Orafo 2018
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In primo piano, dal basso: secondo cassetto, girocolli e bracciali in oro giallo di Unoaerre. Terzo cassetto, bracciali in oro giallo e rosa di Orocatena. Quarto cassetto, girocolli in oro giallo e rosa di Alessi Domenico. Sullo sfondo, da sinistra: catene Unoaerre e Alessi Domenico. Portagioie in pelle The Bridge. â– In the foreground, from below: second drawer, necklaces and bracelets in yellow gold by Unoaerre.Third drawer, bracelets in yellow and rose gold by Orocatena. Fourth drawer, necklaces in yellow and rose gold by Alessi Domenico. In the background, from left: gold chains by Unoaerre l'Orafo 2018
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Visual
Dall'alto: orecchini in oro giallo di Chantecler con turchesi, rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti. Collezione Suamèm. Collane in oro rosa e diamanti di Pasquale Bruni. Collezione Ton Jolì. Bauletto in pelle Épi con scatola portagioie di Louis Vuitton. ■ From top: yellow gold earrings by Chantecler with turquoise, rubies, emeralds, sapphires and diamonds. Suamèm collection. Rose gold necklaces with diamonds by Pasquale Bruni. Ton Jolì collection. Little Épi leather chest with a jewelry box by Louis Vuitton. l'Orafo 2018
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In basso, da sinistra: due anelli e due bracciali in oro giallo di Artlinea. Due bracciali, anello e orecchini nelle tre colorazioni dell'oro di Graziella. Bauletto e scatola in pelle portagioie di The Bridge. â– Below, from left: two rings and two bracelets in yellow gold by Artlinea. Two bracelets, a ring and a pair of earrings in the three colours of gold by Graziella. Little leather chest and a jewelry box by The Bridge.
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Artistry OUTSIDER
IL MIO GIOIELLO è
BESPOKE
Giampiero Bodino voleva costruire palazzi ma poi ha scoperto, grazie a due maestri speciali, di possedere un vero talento nell'immaginare oggetti molto più piccoli. Preziosissimi però di Ilaria
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Artistry
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Nella pagina precedente, Giampiero Bodino, foto Guido Taroni. Nella pagina a fianco, l'atrio di Villa Mozart, foto Santi Caleca. In questa pagina, l'ingresso, lo studio del designer (foto Santi Caleca) e alcuni sketch della collezione Rosa dei Venti, foto Giuseppe Toia. In basso, anello Primavera in oro bianco e giallo con granati mandarino, tormaline Paraiba, smeraldi e diamanti bianchi e brown.
L
a monumentalità classica delle opere su tela di Giampiero Bodino, designer affermato di gioielli e orologi per Richemont che recentemente ha avviato una sua maison eponima (sempre di proprietà del gruppo svizzero), giganteggia sulle pareti di Villa Mozart, piccolo tesoro di architettura razionalista firmato Portaluppi-Andreani, nel cuore del cosiddetto quadrilatero milanese “del silenzio”. Proprio di fronte a villa Necchi Campiglio, a pochi passi da Villa Invernizzi con i fenicotteri rosa e altre strutture di pregio: in altre parole una delle zone più belle della città, dove è frequente vedere gruppi di turisti culturali con il naso all’insù o sbirciare tra cancelli e giardini privati. Lo scrigno di Portaluppi, che a sua volta non risparmia segni architettonici di volumi e forme importanti (archi, colonne, camini) e che grazie a Bodino è stato restituito al suo impianto interno originario, custodisce in realtà un patrimonio molto piccolo, ma solo in termini di dimensioni fisiche. Si tratta dei gioielli del designer, una collezione che si pone nell’alto di gamma e si rivolge a clienti esigenti, con aspettative e disponibilità economiche molto alte, spesso interessati al pezzo one of a kind, preferibilmente unico e su misura. Con i gioielli Bodino è entral'Orafo 2018
to in contatto molto presto, grazie a una infanzia alto-borghese trascorsa a Torino da figlio unico accanto a una mamma appassionata del genere, anche se all’epoca sognava di progettare case e palazzi. Ecco perché l’iscrizione alla facoltà di architettura di Torino, dove ha avuto la fortuna, la prima, di incontrare un docente come Giorgetto Giugiaro. «Una scuola eccezionale - racconta Bodino Da lui ho imparato ad avere una visione progettuale dell’oggetto assolutamente tridimensionale, una base tecnica che mi consente di passare agevolmente dal molto grande al molto piccolo». La seconda fortuna è stata quella di essere chiamato da Gianni Bulgari per affiancarlo nel lavoro creativo. «Gianni, che era l’anima della maison di famiglia prima di uscirne per avviare un proprio business, mi ha insegnato l’innovazione nella gioielleria: erano gli anni ’80, un momento esplosivo in casa Bulgari, in cui sono nati alcuni pezzi iconici e il lusso ha cominciato a utilizzare materiali prima inediti. Con lui ho capito le potenzialità del gioiello, che da quel momento è diventato il centro propulsore della mia attività». All’uscita di Gianni, anche Bodino ha lasciato Bulgari e, dopo dieci anni nella capitale, ha aperto uno studio a Milano dove ha iniziato anche a dare forma al suo immaginario, producendo opere pittoriche e collezionando oggetti d’arte. Iniziata la consulenza per la holding finanziaria Richemont, cui fanno capo marchi come 87
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chiari questi concetti e li ha fatti propri doIn alto a destra, angolo vrebbe fare almeno una lettura a Villa Mozart, foto Santi visita a Villa Mozart. Caleca. A sinistra, il bozzetto ■ The classical monudel collier trasformabile (pendente e spilla)Tesori mental nature of candel Mare, qui sotto nella vasses by Giampiero realizzazione in oro bianco, Bodino, the well-known diamanti e pietre preziose designer of jewels and wamulticolore. tches for Richemont who Cartier, Van Cleef & recently opened his own maiArpels, Piaget, Jaeger son bearing his name (always Le-Coultre e altre sigle belonging to the Swiss group), orologiere di tradizione, il towers on the walls of Villa Molegame si è fatto via via più zart, a small treasure of rationalist stretto, fino a diventare escluarchitecture, designed by Portaluppi-Ansivo negli ultimi vent’anni. «Ora dreani, in the heart of the so-called Milanese mi dedico a tempo pieno alla mia maison, quadrilateral “of silence”. Right in front of villa Necma conservo un ruolo in Richemont a livello di chi Campiglio, just a few steps away from Villa Invernizzi supervisione del design: vedo i nuovi progetti with its pink flamingos and other admirable structures: in e, qualora necessario, correggo l’orientamenother words, one of the city’s most beautiful zones, wheto creativo o apporto qualche modifica, semre you often see groups of cultural tourists with noses pre rispettando i ruoli dei professionisti che up in the air or having a quick look through gates and vi hanno lavorato». Il contesto, l’esperienza, private gardens. The Portaluppi treasure trove, which la visione ideale trasmessa dalle sue opere in in turn does not fail to spare architectural notes of imtecniche miste su soggetti classici e scultorei, portant volumes and forms (arches, columns, chimney porterebbe a pensare a un design del gioiello stacks) and which, thanks to Bodino, has been restored molto astratto e contemporaneo, perciò si reto its original interior layout, in reality conserves a very sta un poco sorpresi di fronte alla grazia figusmall patrimony, but only in physical dimension. They rativa dei gioielli. Per esempio il lussuoso colare the designer’s jewels, a collection in the high-ranlier con ciondolo a forma di cavalluccio marino ge category for demanding customers, having very high che può diventare una spilla, tutto tempestato di expectations and economic resources, often interested in a diamanti e pietre preziose di colore, oppure gli orecone-of-a-kind piece, unique and made to measure. Bodino chini (a loro volta trasformabili in spille) in zaffiri, tzavocame into contact with jewels very early in life, thanks to a riti e tormaline Paraiba che ricordano la fauna marina tenhigh middle-class childhood spent in Turin and as an only tacolare. «Tutta l’ultima collezione, cui progressivamente child beside a mother who had a passion for this kind of si aggiungono nuovi pezzi, è ispirata al Mediterraneo, ai thing, even though he dreamed of designing houses and suoi profili e alla sua vitalità. Amo il mare, adoro respiapartment buildings at the time. And this is reason for rarne la brezza e tuffarmi nei suoi colori». Non si tratta registering with the architectural faculty in Turin where naturalmente di gioielli accessibili a tutti, anche se Bodino he was lucky to meet professors like Giorgetto Giugiaro. non intende porre barriere di sorta. «I miei clienti arriva«An exceptional school - Bodino tells us - From him I no per passaparola e quando vengono qui sanno di trovare learnt to have an absolutely three-dimensional planning un oggetto speciale, molto spesso pensato assieme a me e and design vision of the object, a technical basis making modellato su misura. L’importante è avere ben chiaro il it easy for me to pass from very big to very small». The confine tra ricchezza ed eleganza, tra lusso e stile». Chi ha second piece of luck was when Gianni Bulgari called to l'Orafo 2018
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the creative standpoint or introduce changes, always respecting the role of the professionals who worked on them». The scenario, experience and ideal vision, transmitted by his works in mixed techniques on classical and statuesque subjects, is liable to make one think of an extremely abstract, contemporary jewellery design, so it is a bit of a surprise to find oneself front of the jewellery’s figurative grace. For example the luxurious choker necklace with pendant shaped like a seahorse that can become a brooch, all studded with diamonds and precious coloured gemstones, or else earrings (in turn transformable into brooches) with sapphires, tzavorite and paraiba tourmaline, recalling the tentacled marine fauna. «All the latest collection, progressively adding new pieces, is inspired by the Mediterranean, its profile and vitality. I love the sea, adore breathing in its breeze and diving into its colours». These are naturally not jewels accessible to all, even though Bodino has no intention to put up any barriers. «My customers arrive by word of mouth and when they come here they know they will find a special object, often conceived together with me and modelled to measure. The important thing is to have a clear idea of the borderline between wealth and elegance, luxury and style». Those who clearly understand and accept these concepts should pay at least one visit to Villa Mozart.
In alto, bracciale Tesori del mare in oro bianco e titanio con perle, diamanti e pietre preziose multicolore. A fianco, il bozzetto. A destra orecchini Tesori del Mare trasformabili in spille in oro bianco con zaffiri blu e gialli, tormaline Paraiba, tzavoriti e cristallo di rocca. In basso, orecchini della stessa collezione in oro bianco, diamanti e zaffiri blu.
assist him in his creative work. «Gianni, who was the life and soul of the family business before leaving it to start up his own business, taught me about innovation in jewellery: it was in the 80s, a dynamic time in the Bulgari maison, where several iconic pieces were created and luxury began to use hitherto unknown materials. With him I understood the jewel’s potentiality, which, from that moment on, became the engine to drive my activities». When Gianni left Bulgari, so did Bodino and, after ten years in the capital, he opened a studio in Milan where he began to turn his imaginary world into the shape of pictorial works and collect works of art. Having begun the work of consultant to Richemont financial holding, with brands such as Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget, Jaeger Le-Coultre and some other traditional watchmaking names under it, the bond became ever closer, until becoming exclusive in the last twenty years. «I now work full time in my maison but still have a design supervisory role at Richemont: I examine new projects and, where necessary, correct l'Orafo 2018
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BENI DI LUSSO
IN RISALITA Superata la grande crisi mondiale, il 2017 ha chiuso in positivo e gli esperti di Bain & Company ipotizzano una crescita tra 4 e il 5% da qui al 2020. Ma le abitudini d'acquisto cambieranno radicalmente: è meglio farsi trovare preparati di Lucio
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Quadri
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WITH RETAIL FOOTPRINT EVOLVING ITS IMPORTANCE AND ROLE
S
uperata la grande crisi mondiale e i rovesciamenti di mercato dell’ultimo decennio, placata la drogante bulimia cinese e recuperata una parte importante della vecchia Europa, è arrivato il momento di guardare avanti e di immaginare come sarà il mercato dei beni di lusso da qui a dieci anni. L’economia globale continuerà a crescere e sempre più persone usciranno dalla sfera della povertà e della indigenza e vorranno affermare il loro nuovo status attraverso il possesso di oggetti simbolo. Dagli accessori firmati alle auto sportive ai gioielli. È stato così in passato, si ripeterà in futuro. Cambieranno però le modalità di acquisto. La pervasiva presenza del mondo digitale, sempre più integrato nella realtà quotidiana, condizionerà i comportamenti dei consumatori e conseguentemente dovranno adeguarsi anche i venditori e i produttori. Ed è proprio questo il momento in cui – con il peggio messo alle spalle – le aziende del settore devono guardare al futuro. Lo ha sottolineato nelle scorse settimane Armando Branchini, vice presidente di Altagamma, presentando le previsioni per il 2018 assieme a una ricerca sul settore del lusso realizzata da Claudia D’Arpizio e Federica Levato di Bain & Company. Il 2018, ha detto Branchini, sarà un anno caratterizzato da una ulteriore crescita: il consensus del mercato prevede un +5 per cento del settore Gioielleria-Orologi, con una conferma della dinamica positiva del mercato europeo (+4 per cento) e un Ebitda, ovvero i ricavi al lordo delle tasse e degli ammortamenti, in crescita globalmente del 10 per cento. L’analisi presentata da Bain & C. parla chiaro: il settore del lusso ha chiuso il 2017 a livello globale in crescita del 5 per cento sull’anno precedente. Dal 2010 a l'Orafo 2018
oggi il comparto dei beni personali di lusso, di cui l’oreficeria fa parte, ha realizzato una crescita media annua aggregata del 6 per cento, che ha permesso al settore di crescere dai 250 miliardi del 2016 ai 262 miliardi dell’anno appena concluso. Il problema è cosa fare adesso. Ci sono almeno due grandi variabili da coordinare: l’impatto delle nuove generazioni sui consumi del settore (come si “premieranno” i Millennials?) e la realtà digitale, l’invadenza delle intelligenze artificiali e l’impatto di Big data sul mondo del lusso. La base di partenza è però solida. Per una volta operare in Europa non è discriminante. I consumi interni nel Vecchio continente hanno ripreso a crescere e più ancora la spesa dei turisti nel settore, in crescita del 6 per cento nell’ultimo anno. Una crescita sana, misurata per volumi e realizzata senza aumenti di prezzo, che arriva dopo due decenni di straordinario sviluppo: nel 1998 il mercato globale del settore valeva 858 milioni, oggi è a quota 2,628 miliardi. Un risultato che porta gli esperti di Bain & C. a ipotizzare una ulteriore crescita aggregata tra il 4 e il 5 per cento da qui alla fine del 2020. Ma è soprattutto sulla mutazione comportamentale della clientela che è necessario focalizzarsi. Il cambiamento delle abitudini, la moltiplicazione delle occasioni di viaggio e di acquisto, hanno fatto sì che il consumatore di beni di lusso si comporti in alcuni casi come un turista sul mercato domestico e come un residente quando è all’estero. Il negozio monomarca, che oggi vale circa il 30 per cento delle vendite di un marchio, resterà centrale nella dinamica distributiva. Ma nel panorama dei circa 20 mila monomarca presenti nel mondo si è passati dalle mille aperture del 2012 alle 350 del 2017. Il consumatore, so92
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POSITIVE MARKET OUTLOOK TO 2020: 4-5% GROWTH PER ANNUM
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prattutto il giovane, vuole superare il livello della storia raccontata per arrivare a condividere l’esperienza che l’azienda affianca al prodotto. E il peso del monomarca sulle vendite è previsto in discesa dal 30 al 25 per cento entro il 2025, la stessa percentuale che all’epoca caratterizzerà le vendite online. È una trasformazione importante questa: in otto anni le vendite online varranno quanto quelle realizzate nei negozi monomarca e assieme saranno la metà del totale. I department stores, i negozi specializzati e tutti gli altri negozi fisici sono destinati a vendere meno. Resisteranno solo gli store negli aeroporti, che però valgono appena il 5 per cento delle vendite totali. In una realtà a così elevato tasso di trasformazione, le buone notizie per le imprese italiane del settore non mancano. Se è vero che nell’ultimo biennio l’Italia ha visto crescere meno (+5 per cento) gli acquisti dei clienti stranieri sulla base del meccanismo del “Tax free shopping” rispetto ad altri paesi europei (Gran Bretagna +22, Spagna +19, Francia +8), è anche vero che per la particolare dinamica di crescita, con molte new entry sul lato dei consumatori, sarà proprio l’entry level e il “mid segment” a guidare la crescita nel prossimo futuro, così come è stato nell’ultimo anno. Individuare le aspirazioni dei nuovi consumatori, conquistarne il coinvolgimento emotivo e focalizzare le occasioni di acquisto sui monomarca e sul canale online, che assieme nel prossimo futuro varranno la metà del venduto, sono due linee guida che oggi appaiono imprel'Orafo 2018
scindibili. In particolare la comunicazione via web è una piattaforma di fondamentale supporto alla rete fisica dei negozi, un aiutante esterno che deve essere sempre disponibile, in grado di parlare correttamente le principali lingue, di offrire informazioni precise, anche sui prezzi, e di avvolgere il cliente nella magia del marchio, esaltandone le insite qualità. La doppia sfida appare essere proprio questa. Una fisica, digitalizzare i contenuti aziendali, e una interpretativa, comprendere che l’integrazione con l’online moltiplicherà le occasioni di acquisto e il pubblico dei potenziali acquirenti. Non sarà facile, ma ci sono grandi opportunità. ■ Once overcome the big global crisis and the market reversal of the last decade, satisfied the Chinese doping bulimia and recovered an important part of old Europe, the moment has come to look ahead and imagine how the market of luxury goods will be in ten years from now. The global economy will continue its growth and an increasing number of people will leave the condition of poverty and indigence willing to claim their new status by owning branded fashion accessories and other symbol items. From sports car to jewels. It happened in the past and will continue in the future. The purchasing method, though, will change. The pervasive presence of the digital world, increasingly more integrated in the daily reality, is expected to condition the consumers’ behaviour and, as a consequence, also sellers and manufacturers will have to adapt. This is just the moment 94
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when, with the worst behind one's back, the companies in this field must look ahead. Over the last few weeks Armando Branchini, Altagamma Vice President, has put emphasis on this idea, introducing the forecasts for 2018 along with a study on the luxury sector carried out by Claudia D’Arpizio and Federica Levato of Bain & Company. 2018, Branchini said, will be characterised by a further growth: the market consensus foresees +5% of the Jewellery Watches sector, with a confirmation of the positive trend of the European Market (+4%) and an increasing Ebidta, that is the profit after taxes and depreciations, of a global 10%. The analysis presented by Bain & C. is clear: the luxury sector ended 2017 with a 5% global growth when compared to the previous year. From 2010 to the present day the sector of the luxury personal items, including jewellery, recorded an average annual aggregated increase equal to 6% that allowed the industry to grow from 250 billions in 2016 to 262 billions for the year that has just ended. The problem is what to do now. There are at least two big variables to coordinate, that is to say the impact of the new generations on the sector consumptions (how will Millenials "treat" themselves?") and the digital reality, the interference of artificial intelligence and the impact of Big data on the world of luxury. However, the starting basis is strong. For once operating in Europe is not discriminating. The domestic consumptions of the old continent started growing back and the tourist expenses in the sector increased even more, with a +6% over the last year. A sound growth measured by volumes and reached with no price increase, obtained after two decades of exceptional development: in 1998 the global market in this sector was worth 858 millions, today it has reached 2.628 billions. Such a result led the experts of Bain & C. to foresee a further aggregated growth between 4% and 5% from now to the end of 2020. However, we should mainly focus on the behavioural change of the clients. The change in habits, the increase of the occasions to travel and purchase led the consumer of luxury goods to behave, in some case, as a tourist on the domestic market and as a resident when he is abroad. The monobrand shop that today is worth 30% of the sales of a brand will remain central in the distribution l'Orafo 2018
trend. However, in the landscape of about 20 thousand monobrands present in the world, we passed from thousand opening in 2012 to 350 in 2017. Consumers, mainly the younger ones, want to overcome the level of the told history to share the experience the company associates to the product. The importance of the monobrand on sales is expected to decrease from 30% to 25% by 2025, the same percentage that by that time will characterise online sales. This is a critical change: in eight years online sales will be worth those realised in monobrand shops and together will account for half of the total. Department stores, specialised shops and all other physical stores are destined to sell less. The only stores to resist will be those located in airports that, though, are worth just 5% of total sales. In a reality characterised by such a high level of change, the good news for Italian companies operating in this sector is not lacking. In fact, if it is true that over the last two years Italy has recorded a lower growth (+5%) of the purchases made by foreign customers based on the "Tax free shopping" mechanism, when compared to other European countries (for example Great Britain 22%, Spain +19%, France +8%), it is also true that due to the peculiar growth trend with many new entries on the consumers' side, the entry level and the mid segment will lead the growth in the near future as last year. Detecting the aspirations of new consumers, winning their emotional involvement and focusing the purchasing occasions on monobrands and the on line channel that together, in the near future, will be worth half of the sold products, are two guidelines that today appear to be all-important. In particular, the communication via web is a platform meant to support in a critical way the physical network of shops, an external assistant that must be always available, able to speak fluently the main languages, offer precise information, also on prices, and wrap the client in the magic of the brand, exalting its inner qualities. This is exactly the double challenge. A physical one, consisting in digitalizing the company contents, and an interpretative one, that is to say understanding that the integration with online platforms will increase the number of purchasing occasions as well as the potential buyers. It will not be easy, but there are big opportunities. 95
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Greetings from Sevilla
Viaggiando in vari luoghi del mondo, ogni colore, ogni particolare, ogni forma ha ispirato i modelli della mia collezione. Oro bianco, oro rosa, diamanti, zaffiri, rubini, preziose gemme e forme ispirate: ecco il fil rouge che lega tutti i modelli Inspiration, un filo di lusso e creativitĂ tutta italiana.
Riccardo Greco
dreams Around the World, jewels made in italy.
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Inside Jewelry COMMUNICATION
Nella nuova campagna Challenge the limits di G-Shock il rapper Clementino indossa il GA-710GB, un orologio black and gold robusto ma leggero, perfetto per gli amanti della street culture. ■ In the new G-Shock Challenge the limits campaign, the rapper Clementino wears the GA-710GB, a heavy-duty but light black and gold watch, perfect for street culture enthusiasts.
È l'ora di
cambiare Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media di
I
Simona Infantolino
l marchio G-Shock supera i limiti della resistenza con i suoi orologi e festeggia il traguardo dei 35 anni con la campagna Challenge the limits che vanta un nuovo testimonial: il rapper italiano Clementino. Il cantante sarà ambassador della collezione G-Shock Style dedicata ai più giovani e del suo modello di punta, il GA-710GB. Le sfide animano anche la nuova campagna adv di Sector No Limits che celebra il cronografo della nuova collezione 890. I protagonisti sono gli atleti Mike Maric, campione del mondo di apnea, Stefano Ghisolfi, miglior climber italiano nella Coppa del Mondo lead di arrampicata, e Simon Gruber, atleta di punta della Nazionale italiana di Snowboard Freestyle. Il fascino della Svezia e dell’Oriente insieme nel nuovo cortometraggio diretto dal regista Crille Forsberg per Daniel Wellington. Le supermodelle e influencer Elsa Hosk e Ming Xi, fotografate da Andrew Yee, sono, infatti, i volti scelti dal brand per il lancio del nuovo modello di orologio Classic Petite 28 mm. Infine, nuovo capitolo, Style is automatic, per la campagna pubblicitaria Tissot, This Is Your Time. Protagonisti una giovane coppia e l’orologio Tissot Everytime Swissmatic. La campagna sarà distribuita online, sulla stampa quotidiana e periodica e sulle principali reti televisive. ■ G-Shock goes beyond endurance limits with its watches and celebrates its goal of 35 years with the Challenge the limits campaign, boasting a new testimonial: the Italian rapper Clementino. The singer will be ambassador of the G-Shock Style collection made for the younger people and of its key GA-710GB model. The challenges also breathe life into a new Sector No Limits advertising campaign to celebrate the chronograph in the new collection 890, with Mike Maric, world free-dive champion, Stefano Ghisolfi, best Italian climber in Climbing World Cup Lead, and Simon Gruber, key athlete in the National Italian Snowboard Freestyle Team playing the leading roles. The fascination of Sweden and the Orient together in a new documentary film directed by film director Crille Forsberg for Daniel Wellington. The top models and influencers Elsa Hosk and Ming Xi, photographed by Andrew Yee, are in fact the faces chosen by the brand to launch its new Classic Petite 28 mm watch model. Lastly the new episode, Style is automatic, for the Tissot, This Is Your Time publicity campaign. Leading roles played by a young couple and the Tissot Everytime Swissmatic watch. The campaign will be distributed online, in daily newspapers and in magazines and on the main Tv channels. l'Orafo 2018
Sfide e competizione nella campagna invernale di Sector No Limits che vede come protagonista lo sport, i limiti da superare e il nuovo cronografo 890. ■ Challenges and competition in the Sector No Limits winter campaign showing sports in the leading role, the limits to go beyond and the new chronograph 890.
Elsa Hosk e Ming Xi indossano il nuovo Classic Petite 28mm di Daniel Wellington. L’orologio è disponibile in silver e rose gold con cinturini intercambiabili. ■ Elsa Hosk and Ming Xi wear Daniel Wellington’s new Classic Petite 28mm. The watch is available in silver and rose gold with interchangeable straps. Il claim This is Your Time di Tissot invita a vivere la vita appieno e a scegliere un orologio di qualità come il Tissot Everytime Swissmatic. ■ Tissot’s claim This is Your Time is an invitation to live life to the full and choose a high quality watch like Tissot Everytime.
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Inside Jewelry VICENZAORO
fingers
crossed All'edizione di gennaio si tirano le somme delle vendite natalizie e si fanno previsioni per l'anno nuovo di
Antonella Garello
P
revisioni ottimistiche per l'edizione invernale di Vicenzaoro, in programma dal 19 al 24 Gennaio: gli organizzatori di Italian Exhibition Group - società nata dall'integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza - annunciano una manifestazione sold out, con presenze in crescita anche tra i marchi del lusso, e un programma ricco di appuntamenti. La fiera si aprirà con Visio.Next, summit dedicato al lusso e alla gioielleria con approfondimenti sulle problematiche legate a tracciabilità e sostenibilità. Tecnologie e macchinari saranno al centro del salone T-Gold, che si presenta ampliato rispetto alla precedente edizione, mentre torna al centro del padiglione Icon The Design Room, dove 12 brand indipendenti, provenienti da tutto il mondo, presenteranno le proprie creazioni. Oltre a una serie di incontri su temi di attualità quali la multicanalità della distribuzione, da ricordare anche la cerimonia di premiazione del concorso Andrea Palladio, giunto alla sua sesta edizione, che si svolgerà nella serata inaugurale.
Qui sopra, a sinistra: bracciale a polsino Barrette di Les Georgettes by Altesse con finiture in argento e inserto in pelle double face. A destra: orecchini in oro con topazi e diamanti di Nanis, collezione Ipanema. n Above, left: Barrette cuff bracelet by Les Georgettes by Altesse with silver finish and reversible leather inset. Right: gold earrings with topaz and diamonds by Nanis, Ipanema collection.
English translation: see pag. 110
In alto a sinistra: anello della collezione Arcana di Pianegonda in argento 925 placcato oro nero con spinelli neri. Qui accanto, a sinistra: anelli a fascia in oro bianco o rosa con diamanti bianchi di Fani Gioielli. n Above, left: a ring from the Arcana collection by Pianegonda in black gold plated sterling silver with black spinels. Left: rings in white or rose gold with white diamonds by Fani Gioielli.
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Qui sopra: orecchini Flesso Assieme della collezione Sinuo di Forever Unique in oro bianco con diamanti. n Above: Flesso Assieme earrings from the Sinuo collection by Forever Unique in white gold with diamonds.
CORSI I.G.I. CALENDARIO 2018 1 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione del Diamante ‐ Corso Base 5gg € 775,00** 29 Gen./2 Feb. 27/31 Gen. 19/23 Feb. 4/8 Giu. 17/21 Set. Ascoli Piceno Trecastagni (CT) Cavalese (TN) Cavalese (TN) Cavalese (TN) 8/12 Gen. 12/16 Feb. 19/23 Mar. 18/22 Giu. 1/5 Ott. Roma Marcianise (CE) Roma Marcianise (CE) Ascoli Piceno
5/9 Ott. Trecastagni (CT) 5/9 Nov. Marcianise (CE)
2 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione del Diamante ‐ Corso Specializzazione 5gg € 775,00** 23/27 Feb. 9/13 Apr. 12/15 Giu. 19/23 Ott. 5/9 Nov. Trecastagni (CT) Ascoli Piceno Roma Trecastagni (CT) Cavalese (TN) 26 Feb./2 Mar. 21/25 Mag. 2/6 Lug. 22/26 Ott. 19/23 Nov. Marcianise (CE) Cavalese (TN) Marcianise (CE) Ascoli Piceno Marcianise (CE) 3 ‐ Corso Classificazione e Valutazione del Diamante Grezzo ‐ 7gg € 1.330,00** 12/20 Mar. 24/31 Mar. 8/14 Ott. 15/21 Ott. Marcianise (CE) Trecastagni (CT) Cavalese (TN) Roma 4 ‐ Corso Identificazione delle Gemme di Colore ‐ 5gg € 775,00** 8/12 Gen. 19/23 Feb. 19/23 Mar. 15/19 Ott. Marcianise (CE) Ascoli Piceno Cavalese (TN) Cavalese (TN) 5/9 Feb. 12/17 Mar. 11/15 Giu. 22/26 Ott. Roma Trecastagni (CT) Cavalese (TN) Marcianise (CE)
2/6 Nov. Trecastagni (CT) 5/9 Nov. Ascoli Piceno
5 ‐ Corso Riconoscimento del Sintetico, delle Imitazioni e dei Trattamenti ‐ 5gg € 775,00** 29 Gen./2 Feb. 20/24 Apr. 2/6 Lug. 12/16 Nov. Marcianise (CE) Trecastagni (CT) Cavalese (TN) Cavalese (TN) 12/16 Mar. 21/25 Mag. 12/16 Nov. 16/20 Nov. Ascoli Piceno Roma Ascoli Piceno Trecastagni (CT) 6 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione delle Gemme di Colore ‐ 3gg € 465,00** 10/12 Feb. 16/18 Apr. 8/10 Lug. 3/5 Dic. Roma Ascoli Piceno Cavalese (TN) Ascoli Piceno 26/28 Mar. 18/20 Mag. 17/19 Nov. Marcianise (CE) Trecastagni (CT) Cavalese (TN) 7 ‐ Corso Analisi Qualitativa e Valutazione delle Perle ‐ 5gg € 775,00** 26 Feb./2 Mar. 9/13 Apr. 8/12 Giu. 29 Nov./3 Dic. Ascoli Piceno Marcianise (CE) Trecastagni (CT) Trecastagni (CT) 9/13 Apr. 9/13 Apr. 26/30 Nov. Cavalese (TN) Roma Ascoli Piceno 8 ‐ Corso Approfondimento Pratico del Diamante ‐ 5gg € 775,00** 23/27 Apr. Cavalese (TN) 23/27 Giu. Trecastagni (CT)
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9 ‐ Corso Approfondimento Pratico Gemme di Colore ‐ Sintetico ‐ 5gg € 775,00** 13/17 Lug. Trecastagni (CT) 10/14 Sett. Cavalese (TN) 12/16 Nov. Roma 10 ‐ Corso Approfondimento Pratico Perle ‐ 1g € 160,00** Esame Scritto 13 Apr. Cavalese (TN) 4 Dic. Trecastagni (CT) 8A ‐ Esame Scritto e Pratico Diamante ‐ 1g € 160,00** 27 Apr. Cavalese (TN) 28 Giu. Trecastagni (CT)
6 Ott. Roma
9A ‐ Esame Scritto e Pratico Gemme di Colore e Sintetico ‐ 1g € 160,00** 18 Lug. Trecastagni (CT) 28 Sett. Cavalese (TN) 17 Nov. Roma 11 ‐ Approfondimento Materiali Organici ‐ 2gg € 310,00** 14/16 Apr. Cavalese (TN) 14/15 Sett. Trecastagni (CT) 15/16 Ott. Marcianise (CE)
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Inside Jewelry MILANO
questione
di stili
Homi ha annunciato una serie di novità che riguardano il settore degli accessori, con un occhio di riguardo a moda e bijoux di
Antonella garello
H
omi, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano, si preannuncia ricco di novità e suggestioni nella sua prossima edizione, in programma dal 26 al 29 Gennaio. Per quanto riguarda il settore degli accessori gli organizzatori hanno annunciato il lancio di Naturalia, una mostra di gioielli-moda ispirati alla natura curata da Homi Fashion Lab che vedrà esposte oltre 100 creazioni di produttori di bijoux, stilisti e designer dagli anni '50 ai nostri giorni. Da segnalare anche Project Room, evento dedicato all'accessorio moda, Tuttepazzeperibijoux, dedicato ai bijoux creativi, e l'area Maestri del Gioiello, riservato alle creazioni di artigiani orafi. A Gennaio saranno anche presentati i primi risultati di una ricerca Doxa sulle tendenze in atto nel mondo della casa. n Scheduled from January 26 to 29, the next edition of Homi, the Lifestyle and Interior Design Fair at Fiera Milano, promises to be full of new trends and inspirations. As for the accessories, the organisers have announced the launch of Naturalia - an exhibition of fashion jewellery inspired by nature and curated by Homi Fashion Lab, displaying over 100 creations by costume jewellers, stylists and designers from the 1950s to this day - Project Room, an event dedicated to fashion accessories, Tuttepazzeperibijoux, a space dedicated to unique costume jewellery, and the Maestri del Gioiello area, reserved for goldsmiths’ creations. The first results of a Doxa research on home trends worldwide will also be presented in January.
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Al centro: orecchini della collezione The Circle di Lebole Gioielli, realizzati con capsule piatte stampate su banda stagnata e montati in ottone galvanizzato oro e pietre naturali. Sopra: pendente in argento e argento rosato della collezione Angeli Guardiani di Valeria Bugatto Gioielli. Qui accanto: choker di Tererò in argento 925. n Above, left: earrings from The Circle collection by Lebole Gioielli, made with flat capsules printed on tinplate, set on gold-plated brass with natural gemstones. Above, right: pendant in silver and rose gold plated silver from the Angeli Guardiani collection by Valeria Bugatto Gioielli. Left: sterling silver choker by Tererò.
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Connecting Global Competence
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Inside Jewelry GEMMOLOGIA
adelante,
pedro... Sono comparsi sulla piazza zaffiri di Bemainty spacciati per gemme del Kashmir: qualche consiglio per evitare truffe e imbrogli di Luigi
Costantini - coordinatore formazione italia igi anversa
C
he vi avevo detto, io, nella mia ultima, a proposito di zaffiri di Bemainty del tutto similari - per un verso o per l’altro – a quelli birmani di Mogok, tanzaniani di Umba e cingalesi vari del tipo “geuda”? Che sarebbe stato «tutto da ridere con un’identificazione della provenienza geografica che poggiasse solamente sulle inclusioni caratteristiche e, chimicamente, sulla presenza dei basilari elementi in traccia». E v’avevo pure promesso di tenervi informati, non è così? Ebbene, la faccenda è peggio di quel che immaginassi. Sempre loro, sempre quei camaleonti di “Bemainty”: li han puranche presi per zaffiri del Kashmir, sapete? O meglio, son stati affibbiati per tali. Sono approdati su piazza a profusione e in stazze ragguardevoli (roba dai 5 ai 50 carati, mica scherzi!), con quel loro innocente aspetto “da Kashmir” a “manto di Madonna” d’un “blu vellutato” soffusamente lattiginoso. D’un blu straordinario, come sanno essere, appunto, i “Kashmir”. Ora, voi mi capite: un “Kashmir” di quella qualità viaggia anche sui centomila dollari al carato e, se al suo posto v’è invece un “Bemainty” da dieci volte tanto in meno, e quest’ultimo vi doveste beccare come se si trattasse dell’altro, sarebbero gran dolori. Pertanto, che vi resta da fare, oggidì, se v’offrono l’affare della vostra vita, quello storico “Kashmir” ripescato da chissà quale pezzo d’antiquariato di pregio? Dubitare, dubitare sempre, cari amici. E date di piglio al vostro microscopio, a meno che non abbiate a portata di mano (e di tasca) mezzi peraltro altamente diagnostici quali la micro-spettrometria Raman, la spettroscopia UV-Vis, la fluorescenza a raggi X, la spettrometria TOF (laser ablation inductively coupled plasma time of flight mass, eccetera eccetera). Che vi dice il vostro fedele e fidato microscopio, ancora capace di risolvervi tanti bei problemini? Vi dice: che il “Madagascar” esibisce un’eccezionale trasparenza, a parte una certa generica lattiginosità, al contrario del “Kashmir” che spesso e volentieri - in ispecie in pietre al di sopra dei 10 carati - contiene minute ma frequenti inclusioni di uraninite, feldspato, tormalina e pargasite. Inclusioni, le ultime due, tipiche del “Kashmir” ma mai riscontrate sinora nel “Madagascar”. Che il “Madagascar” di frequente mette in bella mostra delle zonature d’accrescimento dense e sottili, mentre nel ”Kashmir” tali zonature sono tipicamente tridimensionali e a banda larga, con struttura “a ginocchio” o “a parquet”. Il primo, poi, rivela delle isolate zonature di colore giallo che risultano del tutto assenti nel secondo. Che il “Madagascar” sporadicamente può l'Orafo 2018
presentare delle concentrazioni di cromo che si manifestano sotto forma di estese e diffuse zonature di color porpora all’interno della pietra. Di contro, nel “Kashmir” le zonature di colore, dovute al cromo, se riscontrabili, sono caratterizzate da una struttura stratificata molto sottile e ben definita che risulterà visibile – come bande fluorescenti rosse - solamente a esposizione a forte fonte luminosa. Il “Kashmir”, inoltre, a normali condizioni d’illuminazione non ostenterà zonatura di color porpora alcuna, e men che meno diffusa. Che il “Madagascar” alberga spesso al suo interno minuti cristalli prismatici di zircone metamittico, alquanto simili d’aspetto a quelli ospitati dal “Kashmir” che però metamittici non sono. E qui sta il “busillis”. Forse che vi riesce di cogliere, nel “Madagascar”, l’alone che circonda lo zircone, alone ingenerato dalla disgregazione del circostante reticolo cristallino dell’ospitante zaffiro, a opera della radioattività da esso lui (zircone) rilasciata dopo l’improvvida fagocitazione? Che il “Madagascar” risulta quasi privo di quelle inclusioni fluide pseudo-secondarie peculiari del “Kashmir”. Che il “Madagascar” potrebbe far sfoggio di sottili righe dall’aspetto “pulverulento” o “a binario”, associate a inclusioni “a scaglietta”, “a fiocco”, ingannevolmente simili d’aspetto a rassomiglianti strutture del “Kashmir” (ma pure dello Sri Lanka). Quindi non lasciatevi prendere dall’euforia: prima di giungere a conclusione, adelante Pedro, con juicio. Che vi posso dire, oltre a quanto sopra esposto? Che se doveste ancora nutrir dubbi, sarebbe forse cosa saggia - prima d’aprire i cordoni del borsello - consultare qualcuno che, con una spettrometria Tof (laser e tutto quel che gli vien dietro), sia in grado d’analizzare gli elementi in traccia presenti nella pietra. Qui non ci sarà possibilità d’errore, la risposta sarà certa e sicura. Non certe e sicure risulterebbero invece le risultanze della spettrometria UV-Vis, che vi scodellerebbero assorbimenti e picchi assai equivalenti tra i due. Nella speranza che il malefico “Bemainty” e/o “Andranondambo” (altra località malgascia dalle cupe assonanze, generatrice dei camaleontici zaffiri ) non ci riservino altre sorprese, vi auguro ogni bene per il nuovo anno a venire. Al centro: antico zaffiro Kashmir taglio cushion da 6.40 carati venduto per 473.000$ da Leslie Hindman Auctioneers. In alto: la Paddar Valley in Kashmir, famosa per le sue miniere di zaffiro. English translation: see pag. 110 104
gennaio/febbraio
Inside Jewelry GRANDI EVENTI
farewell
basel
Tante le cause e le recriminazioni, ma resta il fatto che in due anni la storica manifestazione svizzera ha perso la metà degli espositori di
I
Daniela Fagnola
numeri parlano chiaro: a Baselworld 2018 sono previsti 6/700 espositori. Un calo di oltre il 50 per cento rispetto a due anni fa - nel 2016 erano più di 1.500 - preannunciato solo in parte dalle 200 presenze in meno del 2017, anche se in linea di massima previsto dagli organizzatori (i dati sono forniti dalla Fiera stessa). E non si tratta di privilegiare la qualità sulla quantità: non c’è stato alcun riassetto, volto magari a eliminare le marche più cheap per valorizzare lo Swiss made. L’esodo ha coinvolto in modo trasversale tutti i segmenti di mercato, maison blasonate e fashion brand, nomi storici e artigiani indipendenti: da Eberhard & Co. a Louis Erard, da Hermès a Mondaine fino a Timex Group (con il suo ampio portafoglio di aziende), e prima ancora Girard-Perregaux o Ulysse Nardin, tanto per citare i marchi più noti. Alcuni sono “emigrati” al SIHH di Ginevra che si tiene in gennaio; altri sono rimasti in città, ma preferendo la suite di un hotel cinque stelle; altri ancora hanno dirottato l’investimento su eventi diversi (anche privati), tesi a conquistare specifici mercati. Chi se n’è andato lo ha fatto con una scelta volontaria, non perché allontanato dalla Fiera. Il problema è che il mercato sta cambiando, Baselworld no. Come spiegano gli stessi manager della diaspora, in passato qui si concludeva il 90 per cento degli ordini, e la raccolta dettava i ritmi della produzione, con alcuni orologi che si consegnavano anche 8/10 mesi dopo. Oggi si arriva al massimo al 20 per cento, e le consegne devono avvenire in tempi molto rapidi. E poi le aziende hanno spesso un proprio canale distributivo, fatto di boutique, di shop-in-shop, di e-commerce, quindi hanno meno bisogno di una sede deputata in cui incontrare rivenditori e clienti finali. Del resto internet ha del tutto trasformato anche la comunicazione, con i social media, i blogger e gli influencer a fare la fortuna di marchi e di modelli: lo dimostra lo sviluppo velocissimo di nuovi brand che si sono imposti come fenomeni di costume (con un giro d’affari enorme), senza nemmeno esporre a Basilea. Insomma, fatti i conti su costi e ricavi, la partecipazione in fiera non è più conveniente e tanto meno indispensabile. L’idea stessa di “fiera” intesa in questo modo sembra superata. Oltretutto, l’atteggiamento di Baselworld non aiuta: le pesanti condizioni imposte agli operatori sono rimaste immutate, si è dato spazio a produttori orientali di elettronica, si fa finta che tutto vada bene. L’unica reazione reale, per ora, è stata accorciare di due giorni la prossima edizione. Né è mutato qualcosa nel panorama d’insieme: gli alberghi quadruplicano i prezzi durante la fiera e obbligano a prenotare per l’intera durata (il che può avere senso per le aziende, non per negozianti e giornalisti); ristoratori e taxisti alzano le tariffe. Non c’è da stupirsi che qualcuno abbia detto basta.
In queste pagine: vedute dell'edizione 2017 di Baselworld. Il prossimo appuntamento è previsto dal 22 al 27 marzo 2018. n These pages: different views from the 2017 edition of Baselworld. The next edition is scheduled from 22 to 27 March 2018.
n The numbers speak for themselves: only 600/700 exhibitors are expected to be at Baselworld 2018. A decline of more than 50 percent compared to two years ago (there were more than 1,500 in 2016), only partially announced by the fact that there were 200 companies less in 2017, although basically in line with the organisers’ expectations (data are provided by the Fair itself). And this is not about favouring quality over quantity: there has been no reorganisation to get rid of cheaper brands and bring out “Swiss made” products. The exodus has involved all market segments, luxury brands and fashion houses, long-standing names and craftsmen alike: from Eberhard & Co. to Louis Erard, Hermès and Mondaine, through to Timex Group (with its broad portfolio of companies) and, before them, Girard-Perregaux or Ulysse Nardin, just to mention the most famous. Some have “migrated” to Geneva’s SIHH to be held in Januay; others stayed in town, but preferring a five-star hotel suites; some decided to invest in different events (including private ones), aimed at specific market niches. Those who left did so by voluntary choice, and not because they were somehow sent away by the Fair. The problem is that the market is changing; Baselworld isn’t. As the managers themselves explained, 90% of companies’ orders were concluded there in the past, and their collection dictated the rhythm of production, with some watches being delivered even 8/10 months later. Today orders max out at 20%, and deliveries must be very quick. And companies often have their own distribution channels, including boutiques, shop-in-shops or e-commerce, so they don’t really need an official place where they can meet retailers and final customers. After all, the Internet has transformed communication, with social media, bloggers and influencers ensuring the success of so many brands and models; this is demonstrated by the rapid success of new brands, quickly established as social phenomena (with a huge turnover), without even exhibiting at Basel. In short, when balancing costs and revenues, participating in the trade fair is no longer as cost-effective as before, and much less necessary. The very idea of “trade fair” in this sense seems outdated. And Baselworld's attitude does not help: the heavy conditions imposed on the operators have remained unchanged; they gave space to Eastern electronics manufacturers, they pretend that everything is just fine. The only change, for now, is that the next edition is two days shorter. And nothing has changed as a whole: hotels quadruple their prices during the show and require booking for the entire duration of the show (which makes sense for companies, not for shopkeepers and journalists); restaurants and taxis raise their prices. No wonder some have said “enough”. l'Orafo 2018
107
gennaio/febbraio
Inside Jewelry HONG KONG
glAmour
d'oriente La manifestazione organizzata dall'Hong Kong Trade Development Council è sempre di grande interesse per l'intero settore di
Antonella Garello
S
i terranno dal 27 Febbraio al 5 Marzo le due fiere sorelle organizzate a Hong Kong dall'Hong Kong Trade Development Council: l'Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show si svolgerà nell'Awe, nei pressi dell'aeroporto, dal 27 Febbraio al 3 Marzo; l'Hong Kong International Jewellery Show nel centro espositivo Hkcec dall'1 al 5 Marzo. In totale si prevede la partecipazione di quasi 4500 espositori, rappresentanti di oltre 50 paesi e regioni, e di 85 mila visitatori e buyer da tutto il mondo. Al di là dei numeri e dell'importanza commerciale della piazza di Hong Kong, la manifestazione è uno dei principali appuntamenti nel calendario del settore per la completezza dell'offerta espositiva, il carattere internazionale e il vasto programma di seminari, forum, sfilate, oltre allo storico concorso di design del gioiello. n The two twin Hong Kong fairs organised by the Hong Kong Trade Development Council will be held from February 27th to March 5th: the Hong Kong International Diamond, Gem& Pearl Show will take place at the Awe near the airport, from February 27th to March 3rd; the Hong Kong International Jewellery Show at the Hkcec exhibition centre on March 1st to 5th. A total of almost 4500 exhibitors, from over 50 countries and regions, and 85 thousand visitors and buyers from around the world are expected to participate. Beyond numbers and the commercial importance of Hong Kong, the show is one of the main events in the industry’s calendar due to its comprehensive offer, the international character and the complete schedule of seminars, fashion shows, and the long-lasting jewellery design contest.
l'Orafo 2018
In alto: orecchini in oro giallo e diamanti della linea Toyama Bay di Misani. A sinistra: anello Oriental Screen di Le Sibille in oro con tsavoriti, zaffiri e mosaico minuto romano. Sotto: anelli Enfasi di Bibigì, in oro e pavé di zaffiri colorati. In basso, due momenti dell'edizione 2017 della manifestazione. n Above: earrings in yellow gold with diamonds from the Toyama Bay line by Misani. Left: Oriental Screen ring by Le Sibille in gold with tsavorite, sapphires and Roman micromosaic. Below: Enfasi rings by Bibigì, in gold and coloured sapphire pavé. At the bottom of the page: two moments of the 2017 edition.
108
gennaio/febbraio
English Text
Vicenza: fingers crossed S ee P age 100 Forecasts are optimistic for the winter edition of Vicenzaoro, scheduled from January 19 to 24: the organisers of Italian Exhibition Group – a company formed by the merger of Rimini Fiera and Fiera di Vicenza – announced that the event is already sold out, with growing attendance even among luxury brands, and a schedule full of events. The fair will open with Visio.Next, a summit dedicated to luxury and jewellery with insights on issues related to traceability and sustainability. Technologies and machinery will be featured in the T-Gold hall, bigger than the previous year, while The Design Room is again the highlight of the Icon hall, with 12 independent brands coming from all over the world to present their creations. In addition to a series of meetings on topical issues such as multichannel distribution, there will also be the awards ceremony for the Andrea Palladio contest, now in its sixth edition, which will take place on the opening night.
Sapphires: adelante, Pedro...
today, if you are offered the deal of your life, that historical "Kashmir" found in who knows what precious antique item? Doubt, always doubt, my dear friends. And grab your microscope, unless you can use (and afford) highly diagnostic tools as the Raman micro-spectrometry, UV-Vis spectroscopy, x-ray fluorescence, Tof spectrometry (laser ablation inductively coupled plasma time of flight mass, etc, etc.) What does your loyal and faithful microscope tell you, a tool still able to solve so many little problems? It tells you: that the “Madagascar” sapphire shows an outstanding transparency, apart from a general milkiness, unlike the "Kashmir" one that often contains, particularly in gems over 10 carats, minute though frequent inclusions of uraninite, feldspar, tourmaline and pargasite. The last two inclusions are typical of the “Kashmir” version but so far have never been evidenced in the “Madagascar” one. That in the “Madagascar” we can often see dense and narrow growth zones, while in the “Kashmir” such zones are typically blocky three-dimensional, with a “knee” or “parquet” structure. The former, then, evidences isolated yellow zones that are totally absent in the latter. That occasionally the sapphires from “Madagascar” can show concentration of chromium, resulting in wide and diffuse purplish zones within the gem. On the other hand, in the sapphires from “Kashmir” the colour zones due to chromium, if it can be evidenced, are characterised by a very thin and well-defined layered structure that will be only visible, as reddish fluorescent layers, when exposed to a strong light source. Moreover, under normal light, “Kashmir” sapphires do not show any purple area, least of all diffused.
See Page 104 Do you remember what have I told you in my latest article about Bemainty sapphires that were very much like, one way or the other, to the Burmese ones of Mogok, the Tanzanian from Umba and the Sinhalese of the "geuda" type? That everything would have been “to laugh about with an identification of the geographical provenience only resting on the characteristic inclusions and, on the chemical side, on trace element concentration”. And I had also promised to keep you informed, hadn’t I? Well, the situation is far worse than I imagined. Always and again those “Bemainty” chameleons: do you know that they were even mistaken for Kashmir sapphires? Or better, they were fobbed off as such. They were poured on the market in huge quantities and sizes (5-50 carats items, no jokes!) with their innocent “Virgin Mantle” Kashmir-like look, characterised by a suffusedly milky “velvety blue" appearance. An outstanding blue exactly as the "Kashmir" ones can be. Now you can understand me: a “Kashmir” sapphire of such a quality is even worth a hundred thousand dollars a carat and, if it is actually a "Bemainty" ten times less, and in case you should buy this latter instead of the former, it would hurt. Then, what are you left with, l'Orafo 2018
110
gennaio/febbraio
That the sapphires from “Madagascar” often contain tiny prismatic crystals of metamict zircon, somewhat similar in appearance to those evidenced in the “Kashmir” ones that, however are non metamict. And here is the rub. Maybe you have the chance to identify, in the "Madagascar" sapphire the halo surrounding the zircon, generated by the disintegration of the surrounding crystal lattice of the hosting sapphire, due to the radioactivity it (the zircon) emits after the improvident phagocitation? That the “Madagascar” sapphire is almost free from those pseudo-secondary fluid inclusions that characterise the “Kashmir” one. That the sapphires from “Madagascar” may show fine “dust” or “track” lines associated to “small scale”, “flake” inclusions that can deceive as they look similar to the structures characterising the "Kashmir" ones (but also the “Sri Lanka"). So, don’t be too elated before such bonanza. Before drawing any conclusion, then, adelante Pedro con juicio. What can I tell you beside what I explained before? That, if you still had doubts, may be this would be wise, before loosening the purse strings - consult someone that, through a TOF spectrometry (laser and all the rest) can analyse the concentration of trace elements in the gem. Here there won’t be any margin of error as the answer will be certain and sure. The results with UV-Vis spectrometry, instead, would not be sure and certain at all as you would be served absorptions and peaks quite equivalent between the two. Hoping that the evil "Bemainty" and/or “Andranondambo” (another Madagascan place with somber assonances, generating the chameleonic sapphires) has in store for us no other surprises, I wish you the best for the new coming year.
22 – 27 marzo 2018
BASELWORLD.COM
Scoprite in anteprima le novità e le creazioni dei marchi di orologi e gioielli più conosciuti e prestigiosi a livello mondiale. BASELWORLD: THE PREMIERE SHOW
Brands In This Issue
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78
EBERHARD & CO.
36
MIMI’ BROGGIAN MILANO
68
ALESSI DOMENICO
79
EDDIE MANZARDO
24
MINRL
61
AMEN
58
ELLA FACCO GIOIELLI
63
MISANI
AMIN LUXURY
21, 68
FABIO LISSI
50
MORELLATO
24
ANDREA DEL BORGO
69
FANI GIOIELLI
100
MY JEWELS
64
ANGRY
30
FEMAR
65
NANIS 100
ARTECORA
62
FENDI
77
OROCATENA
79
ARTISTAR JEWELS
20
FIERA DI VICENZA
100
PASQUALE BRUNI
80
ARTLINEA
66, 81
FOREVER UNIQUE
100
PIANEGONDA
ARTURO FACCHINI
59
FUTURO REMOTO
78
POLELLO
66
BABY CHIBI
60
G-SHOCK
98
POMELLATO
78
BAIN & COMPANY
91-95
GIAMPIERO BODINO
85-89
54, 109
24, 100
PONTE VECCHIO GIOIELLI
48, 62
67
ROBERTO COIN
49
40-42, 47, 58
ROBERTO GIANNOTTI
58
BASELWORLD
106, 107
GILORO
BIBIGI’
64, 108
GIOVANNI RASPINI
BLISS
68
GOVONI GIOIELLI
67
SECTOR NO LIMITS
98
BONOR
61
GRAZIELLA
81
SHEILA CUNHA
24
CHAMILIA
65
HOMI 102
STELLA G
60
CHANEL 73-75
HONG KONG INTERNATIONAL
SWAROVSKI
54
CHANTECLER
JEWELLERY SHOW
20, 80
108
TERERO’ 102
CHARRIOL
47
KITTY
59
THE BRIDGE
79, 81
CHIMENTO
48
KOVA
53
THOMAS SABO
53
CIBJO
22
LAURA VOLPI GIOIELLI
TISSOT
98
CLUSE
62
LE BEBE’
D’AMANTE
60
LE SIBILLE
DANIEL WELLINGTON
98
LEADERLINE
DAVID YURMAN
32, 33
18, 51 20, 59 108 52
UNOAERRE
58, 79
VACHERON CONSTANTIN
30
VALERIA BUGATTO GIOIELLI
102
LEBOLE GIOIELLI
102
VAN CLEEF & ARPELS
30
100
VENDORAFA
77
DE GRISOGONO
34
LES GEORGETTES BY ALTESSE
DE VECCHI MILANO 1935
24
LOTUS
64
VEZZARO
77
DILOR
51
LOUIS VUITTON
80
VHERNIER
78
DIVA GIOIELLI
53
MARCO BICEGO
46
VITTORIO CENZI
24
DODO
60
MATTIOLI
49
DURANTI
51
MIKKY EGER
50
l'Orafo 2018
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76
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ALTESSE – LES GEORGETTES
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HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR
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AMEN IV copertina
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AMIN LUXURY
5
IL TARI’
82, 83
III copertina
INHORGENTA
103
ANDREA DEL BORGO
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13
MASI GIOIELLI
16
ARTURO FACCHINI
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BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR
117
NELSON GIOIELLI
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BASELWORLD
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ORCHIDEA PREZIOSI
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DENTRO LE MURA
2, 3
PIERDUCA
44
DILOR
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ERIKA GIOIELLI
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RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL
4
FALCINELLI ITALY
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SEM-AR
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GOLD ART
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l'Orafo 2018
UNOAERRE 120
gennaio/febbraio
II copertina, 1