INCHIESTA MACCHINE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI
2025
I nostri clienti sono green da sempre
Dal 1971 CDG permette ai clienti di produrre di più, consumando meno energia e riducendo gli scarti al minimo.
FIDATI DI CHI HA ESPERIENZA
CDG, produce macchinari e presse a compressione e ad iniezione per lo stampaggio della gomma. Lo fa con l’obiettivo primario della massima efficienza energetica e i minimi scarti di produzione, da sempre.
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Dal 1967 Der- Gom Produce mescole di gomma con la stessa cura di sempre. La Der- Gom è partner sicuro in grado di creare la ricetta giusta per ogni cliente.
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI
E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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Direttore responsabile
Andrea Aiello in reDazione Daniela Garbillo - daniela.garbillo@edifis.it
Collaborano alla rivista
Gianpaolo Brembati, Giuseppe Cantalupo, Enzo Cardone, Alessandro Facchino, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, A.L. Spelta
GrafiCa e impaGinazione
Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it
pubbliCità dircom@edifis.it
traffiCo pubbliCitario
Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it stampa
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Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI)
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EDITORIA DI SETTORE
SOMMARIO
ANNO 69 - GENNAIO/FEBBRAIO
Abbiamo letto
10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
16 RUBBERDAY
Mondogomma
22 IL CONTRIBUTO DELLA GOMMA NATURALE PER CONTRASTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Con l’aumento della pressione globale per ridurre le emissioni di gas serra, settori che vanno dall’energia all’agricoltura sono diventati fondamentali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi (2015). La gomma naturale potrebbe occupare una posizione unica nelle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
MACCHINE
27 FIDUCIOSI CONTRO OGNI PREVISIONE
Il preconsuntivo 2024 pubblicato il 19 dicembre scorso dal Centro Studi Amaplast-MECS indica un calo di circa 9 punti percentuali nella produzione italiana di macchine per plastica e gomma. Secondo il rapporto, tale dinamica riflette quella attesa per le esportazioni –storico motore del comparto, il cui trend si è via via indebolito nel corso dell’anno appena concluso. Le aziende che hanno risposto alle domande della nostra inchiesta confermano solo parzialmente questi dati, ma il dato più confortante è che restano tutte fiduciose, nonostante lo scenario geopolitico internazionale, che nel 2025 il trend negativo si possa invertire. Tutte, inoltre, concordano sulla necessità e importanza di continuare a investire in soluzioni sostenibili e tecnologie innovative. Tra queste, l'Intelligenza Artificiale sembra la più promettente.
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI
E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
SOMMARIO
Dalle Aziende
38 NUOVO RAFFREDDATORE PER GOMMA
Il nuovo raffreddatore per gomma di JP-Tech è una soluzione innovativa pensata per rispondere alle sfide delle moderne linee di produzione. La sua caratteristica distintiva è la modularità, che permette al macchinario di essere adattato alle più disparate esigenze produttive.
Normative Assogomma informa
42 NUOVO CODICE DELLA STRADA 2024
Il decreto sicurezza stradale consta di un pacchetto di norme che tiene conto della nuova mobilità, introducendo cambiamenti per migliorare la sicurezza della circolazione, ridurre i rischi di incidente e promuovere comportamenti responsabili alla guida.
44 REGOLAMENTO CLP:
NUOVI ADEGUAMENTI AL PROGRESSO TECNICO
Il regolamento (UE) 2024/2564, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE del 30 settembre 2024, adegua per la ventiduesima volta al progresso tecnico il regolamento CLP. Il nuovo provvedimento sarà direttamente applicabile negli Stati membri dal 1° maggio 2026.
56 GOMMA PER L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE E DDL SPAZIO
Il Consiglio dei ministri ha approvato la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy, che pone il nostro paese all’avanguardia tra i grandi player globali e anticipa le intenzioni dell’Unione Europea in merito a un regolamento per il settore. Oltre a rappresentare un passo cruciale per promuovere l’economia spaziale, il DDL diventa un’importante opportunità anche per il comparto della gomma.
62 INDICE 2024
72 GLI INSERZIONISTI DI QUE STO NUMERO
38
42 22
When SUSTAINABILITY drives TECHNOLOGY, INNOVATION thrives.
Innovation in 2024 is defined by the virtuous synergy between technology and sustainability. In this context, IMG is constantly moving towards our goal of a zero impact by developing high performance, customisable and environmentally friendly machinery.
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LSG è composta da un reparto di programmazione, la Software House e da un reparto Hardware che si occupa di server, reti, backup, disaster recovery. Nata nel 1999, LSG oggi conta su un team di 8 persone con esperienze decennali che, confrontandosi, risolvono quotidianamente quesiti, dubbi e problemi delle aziende creando soluzioni su misura mirate a semplificare il lavoro nei diversi settori manifatturieri di tutta la Lombardia e non solo.
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Parker è situata in 50 paesi in tutto il mondo e sostiene 100 divisioni con 336 sedi di produzione. L’impareggiabile rete industriale di distribuzione di Parker si estende su circa 13,000 postazioni a livello mondiale. Attraverso questa vasta rete di aziende locali e indipendenti, Parker porta i suoi prodotti e servizi a clienti in 104 paesi. Questo include il continuo ingresso della rete di punti di vendita al dettaglio industriali ParkerStore, con più di 3,000 sedi in tutto il mondo.
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Rassegna della stampa tecnica estera
DELL’UTILIZZO DEGLI PNEUMATICI SULL’AMBIENTE - PROSPETTIVA DAL MERCATO INDIANO.
S. Chakravarty, Polym Consultants, New Delhi (India)email polymcon@gmail.com - KGK 5/2024, pag. 39-43.
La tecnologia dello pneumatico è una vasta e complessa combinazione di scienza, progettazione ed arte, che coinvolge la conoscenza di strutture e geometria dei compositi per ricavare modelli matematici della meccanica dello pneumatico.
Lo pneumatico è un composito di materiale flessibile viscoelastico (gomma) e materiali rigidi (nylon/polietilene/acciaio/aramide) e un progettista di pneumatici deve tener conto delle proprietà di tutti questi materiali. La zona dello pneumatico che si usura è il battistrada, costituito da numerosi prodotti, la maggior parte dei quali sono derivati del petrolio, con le poche eccezioni costituite essenzialmente da silice e ossido di zinco. La funzione dello pneumatico è quella di fornire al veicolo aderenza alla strada, consentendogli di muoversi, sterzare e frenare con la minima resistenza al rotolamento, al fine di ridurre la resistenza del motore e abbassare il consumo di carburante, che costituisce il fattore principale di inquinamento. Durante la guida lo pneumatico si abrade e la profondità del battistrada NSD (Non Skid Depth) si riduce
Letter
of the law
fino al punto in cui lo pneumatico non è più sicuro: il materiale di usura dello pneumatico si diffonde nell’atmosfera, così che le particelle di gomma e prodotti chimici, molte delle quali sono soggette a restrizioni da parte di REACH e altre normative, fluiscono nell’aria che respiriamo. L’inquinamento tuttavia non si limita solo all’aria, ma si estende ai corsi d’acqua di scolo per azione della pioggia, con un totale stimato di 1 Kg per persona all’anno. Attraverso l’atmosfera, le acque di scarico o i fanghi di depurazione, utilizzati come fertilizzanti in agricoltura, le particelle dello pneumatico possono raggiungere i terreni agricoli, così che prodotti chimici potenzialmente pericolosi possono essere rilasciati dallo pneumatico nell’ambiente. Da qui il rischio per la salute dei consumatori, alla luce anche dell’attribuzione della morte di massa di salmoni negli USA al 6PPD chinone, originato dalla 6PPD. L’articolo affronta l’argomento dell’inquinamento causato dallo pneumatico, con cifre e valori riferiti al mercato indiano, che riflette comunque nella sostanza quanto sta accadendo a livello globale.
Dopo avere illustrato il metodo per calcolare la quantità di particelle di gomma rilasciate dallo pneumatico nell’atmosfera, l’articolo cita alcune ricerche in merito condotte dal gruppo europeo GRPE, dal TIP (Tire Industry Project) etc.
Per quanto riguarda il REACH, esiste un’e-
I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti.
stesa lista di sostanze chimiche limitate, ma la domanda da porsi è se e come queste sostanze possono essere limitate e ridotte. Le soluzioni possibili sono le seguenti: sviluppare mescole molto resistenti all’usura (questa è la direzione in cui si sta muovendo la R&D della maggior parte dei produttori di pneumatici); ridurre la quantità di materiale usato; sostituire gli ingredienti derivati dal petrolio, soprattutto carbon black e olio di processo, con silice e olio esente da IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), con verifica dei fattori di proprietà tecniche e costi; aumentare l’utilizzo di materiali riciclati e biodegradabili. Conclude l’articolo un paragrafo dedicato alla perdita di ingredienti del battistrada di pneumatico riferita, nello specifico, allo pneumatico di un tipico veicolo commerciale tipo Cross Ply Lug, con le conclusioni che: gli acceleranti, decomponendosi, possono sprigionare ammine, ossido nitroso etc.; gli antiossidanti generalmente non sono legati al vulcanizzato e migrano in superficie per reagire con ossigeno e ozono e proteggere così il vulcanizzato, per cui possono liberarsi nell’ambiente a causa di temperatura e abrasione; lo zolfo non viene utilizzato completamente nel processo di vulcanizzazione, ma una certa quantità libera può passare nell’ambiente e reagire con ossigeno e azoto, formando ossidi di zolfo e acidi in reazione con l’umidità dell’atmosfera.
PROVE E MISURAZIONI
COMPOSITI DI EPDM IBRIDA ANALISI
DINAMICA MECCANICA PER MEZZO DI ELASTICITÀ DI RIMBALZORIVISITAZIONE DELL’ELASTICITÀ DI RIMBALZO SECONDO SCHOB.
J. Lacayo-Pineda, Continental Reifen Deutschland, Hannover (Germany), T. Rauschmann, RTS Rubber Technology and Service, Burg auf Fehmarn (Germany) - email jorge.lacado-pineda@conti.deKGK 5/2024, pag. 44-49.
L’elasticità di rimbalzo è il rapporto fra l’energia restituita e l’energia applicata da un singolo impatto. La prova specifica è descritta e standardizzata nella norma ISO 4662, che prende in considerazione due diversi tipi di dispositivi, il metodo del pendolo e quello del tripsometro. Il pendolo di Schob risponde invece alla norma ASTM D7121, in cui lo spessore del provino è di 6.3 mm ± 0.3 mm, mentre la norma ISO 4662 prevede un provino di spessore 12.5 mm ± 0.5 mm.
La storia di successo dell’elasticità di rimbalzo secondo Schob è in relazione alla sua semplicità: un dispositivo di prova a
forma di pendolo, che fornisce direttamente informazioni sulla perdita di isteresi in un campione di gomma, il cui comportamento risulta molto simile a quello dell’impatto di uno pneumatico a contatto con la strada.
L’introduzione dello studio illustra il metodo della prova, osservando che l’elasticità di rimbalzo è un esperimento molto dinamico, che al momento fornisce soltanto il valore dell’energia dissipata senza considerare le esatte condizioni della corrispondente curva di isteresi. Dopo avere citato e descritto il metodo di Mullins, con l’utilizzo di un misuratore piezo-elettrico, viene dichiarato lo scopo dello studio, ossia presentare un modo innovativo per usare il dispositivo di rimbalzo di tipo Schob per misurare le curve di isteresi forza-deformazione, senza alterare le sue caratteristiche standardizzate e senza dover aggiungere sensori piezo, che impiegano una certa quantità dell’energia di impatto per misurare la forza. L’aspetto chiave di questo metodo è semplicemente la determinazione accurata della deformazio-
ne durante l’impatto, al fine di calcolare entrambe le derivate velocità e accelerazione, così che con la massa costante del dispositivo si possa generare direttamente la curva forza-deformazione.
Spiegate le nozioni di base dell’elasticità di rimbalzo secondo Schob e illustrate le due apparecchiature scelte per le prove (Zwick Roell e Bareiss), lo studio descrive la realizzazione delle prove e i risultati ottenuti, giungendo alla conclusione che l’analisi dinamica meccanica condotta fornisce ulteriori importanti informazioni sulla proprietà presa in esame.
La rivisitazione del metodo Schob, che comporta un esperimento semplice e si basa su tempi di contatto caratteristici e deformazione simili a quelli osservati nel contatto pneumatico/strada, dimostra che, mentre il valore di resilienza fornisce un valore relativo della dissipazione dell’energia potenziale di un pendolo, il processo altamente dinamico dell’impatto contiene importanti informazioni accessibili per mezzo delle derivate temporali della deformazione come una funzione del
tempo. Il nuovo tipo di misuratore del rimbalzo è in grado di effettuare un’analisi dinamica meccanica della resilienza di rimbalzo entro il tempo di contatto di pochi millisecondi.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
RUOLO E MECCANISMI DEI COAGENTI NELLA RETICOLAZIONE PEROSSIDICA. OTTIMIZZAZIONE DELLE PROPRIETÀ
DEGLI ELASTOMERI.
K. Krause, U. Giese, Deutsches Institut für Kautschuktechnologie, Hannover (Germany) - email ulrich.giese@dikautschuk.de - KGK 5/2024, pag. 50-57.
La reticolazione perossidica si è rivelata ormai da tempo la valida alternativa alla vulcanizzazione a zolfo ed è utilizzata, in particolare, per la gomma siliconica e l’EPDM, soprattutto nel settore dell’estrusione, ad esempio per cavi elettrici e profili auto. I vantaggi di questa tecnologia, con la formazione di legami stabili C-C oppure C-O-C, sono la buona resistenza all’invecchiamento termico, il buon compression set e l’assenza di reversione, tenendo però presente che questi vantaggi si possono sfruttare se vengono minimizzati gli svantaggi (bassa efficienza di reticolazione, elevata emissione di prodotti di reazione volatili e bassa elasticità). Per ottenere questo risultato si può ricorrere ai cosiddetti coagenti in combinazione coi perossidi, ma per ora gli studi sistematici sulle combinazioni ottimali sono insufficienti.
Una completa conoscenza dei meccanismi di reazione, della cinetica, della solubilità nella matrice gomma e delle efficienze di reticolazione dei coagenti in combinazione coi perossidi di varie funzionalità costituiscono l’argomento delle indagini condotte e dovrebbero fornire la base per lo sviluppo più efficace possibile del materiale: il risultato finale dovrebbe portare a un aumento della qualità dei materiali, a un utilizzo economico delle materie prime e a facilitare lo sviluppo della mescola. Lo studio inizia illustrando la teoria e lo stato dell’arte della vulcanizzazione con perossidi e coagenti e spiegando le varie fasi del processo, a partire dalla decomposizione dei perossidi, con la considerazione che le tipiche variabili per una buona reticolazione sono la temperatura di decomposizione e il tempo di dimezzamento della decomposizione. Vengono citati i tipici coagenti, fra i quali i più conosciuti
sono TAC (triallilcianurato), EDMA (etilenglicoledimetacrilato) e TMPTMA (trimetilpropanotrimetacrilato) e i cosiddetti perossidi multifunzionali. In pratica lo studio consiste nell’analizzare il meccanismo di reticolazione e la reattività dei coagenti, variando concentrazione e tipo di coagente, con la scelta iniziale dei seguenti materiali: elastomero - EPDM, nei due gradi VNB (vinilidene norbornene) ed ENB (etilidene norbornene), ed EPM con due contenuti di etilene (71 e 56); perossido - DCP, DHBP e il trifunzionale TTTP (3,6,9 trietil-3,6,9 trimetil-1,4,7 triperossononane); coagenti - TAIC, TAC, TMPTMA, organosilicio multifunzionale puro (HT) e su supporto silice (HTg). Dopo aver precisato che tutte le indagini esposte vengono condotte su sistemi non caricati, lo studio presenta la parte più interessante e impegnativa, ossia il riepilogo dei risultati ottenuti con le prove effettuate, molto dettagliato e impegnativo, sia pure ricco di grafici esemplificativi, che porta alla conclusione finale: utilizzare i coagenti e ridurre il contenuto di perossido consente di ottenere uguale o più elevata densità di reticolazione, mantenendo costante l’allungamento e aumentando il carico e la resistenza alla trazione al 20% di allungamento (questo dipende in ogni caso dalla scelta e dalla concentrazione del tipo di coagente). La riduzione del contenuto di perossido migliora stabilità di invecchiamento e proprietà del materiale. Inoltre, il tipo di coagente può influenzare i parametri di processo (scottatura e T90) e l’influenza della solubilità dei coagenti nella matrice polimerica costituisce anche un fattore decisivo nella formazione delle corrispondenti strutture di reticolo e può essere adattata per le rispettive applicazioni.
ELASTOMERI TERMOPLASTICI
CARATTERISTICHE UNICHE DI TPU MORBIDO SENZA PLASTIFICANTE, PRODOTTO CON POLIOLO A BASE BIOLOGICA DA 3-METIL-1,5PENTANEDIOLO E ACIDO SEBACICO. S. Okura, K. Mayahara, H. Tran, Kuraray America, Houston, Texas (USA) - RUBBERWORLD, settembre 2024, pag. 40-44.
Il poliuretano termoplastico (TPU) è un polimero multiblocco, che consiste di un segmento rigido (HS), con dioli e isocianati corti, e di un segmento morbido (SS), con polioli e diisocianati: ciascun segmento possiede una struttura di sepa-
razione microfase e le proprietà possono essere personalizzate mediante formulazione e selezione di materie prime. L’elasticità viene mostrata dai segmenti rigidi, che formano reticoli fisici per mezzo di legami idrogeno, e la durezza può essere regolata con il controllo del contenuto HS. Grazie alle sue versatili possibilità di progettazione, il TPU viene utilizzato in molte applicazioni, quali tubetti industriali e medicali, custodie per smartphone, suole di scarpe e film protettivi per vernici. Nel suo processo produttivo viene impiegato il 3-metil-1,5-pentadiolo (MPD), un diolo alifatico con un gruppo metile, che lo rende liquido anche a basse temperature, di bassa viscosità e buona trasparenza. Questo articolo presenta le proprietà del TPU morbido con l’utilizzo di MPD adipato e MPD sebacato. Esistono tre metodi per sintetizzare il TPU morbido, ossia l’uso di plastificanti, la diminuzione del contenuto del segmento rigido con poliolo ad alto peso molecolare oppure la riduzione dell’estensore di catena mediante poliolo a basso peso molecolare. Il primo metodo presenta potenziali rischi per la salute, connessi con la chimica di alcuni plastificanti e il loro deterioramento, il secondo ha il problema dell’indurimento a freddo (cristallizzazione di SS con perdita di elasticità), il terzo fa ottenere un TPU con minore elasticità per la miscelazione di fase. Per contro, l’utilizzo di polioli, che combinano MPD e acido adipico o sebacico, permette di ottenere TPU morbido senza indurimento a freddo, grazie alla natura amorfa del gruppo metilico.
Le prove, con il supporto di DSC e DMA, vengono effettuate con polioli di peso molecolare 1000, 2000, 3000 e 4000 in riferimento a proprietà tensili, resistenza a calore, compression set e assorbimento di umidità.
La conclusione dello studio conferma che è possibile sintetizzare un TPU morbido esente da plastificanti e senza indurimento a freddo, ricorrendo a MPD e acido adipico o sebacico. Inoltre, dal momento che la quantità di reticolazione può essere aumentata, in confronto a un metodo di sintesi che usa un poliolo a catena corta per ridurre la quantità di HS, si raggiungono un basso compression set e un’alta resistenza a calore. Sebacati MPD sono disponibili in peso molecolare da 500 a 6000, il che consente una vasta gamma di pro-
getti di uretano con un eccellente bilanciamento delle proprietà del TPU, come resistenza a calore e basso assorbimento d’acqua.
ELASTOMERI E APPLICAZIONI
ADDITIVI PER COPOLIMERO STIRENICO
A BLOCCHI CHE CONSENTONO CIRCOLARITÀ NELL’IMBALLAGGIO.
A. Bhattacharya, Y Streen, Kraton, Houston, Texas (USA) - RUBBERWORLD, settembre 2024, pag. 47-50.
L’industria dell’imballaggio flessibile sta lavorando su più fronti per raggiungere il suo obiettivo di sostenibilità del 2030, con il crescente interesse dei consumatori per la sostenibilità degli imballi, che devono comunque essere funzionali e adatti all’uso, anche per gli acquisti on line. La sfida per i produttori di imballi flessibili è quella di incrementare la progettazione sostenibile mantenendo le loro buone prestazioni.
Sono stati esplorati vari approcci per rendere sostenibile sia la progettazione che il processo produttivo, migliorando l’efficienza dei macchinari e riducendo lo spes-
sore dei film, progettando prodotti per il riciclo e incorporando materiali riciclati o rinnovabili.
Il riciclo meccanico degli imballi flessibili, in particolare, specialmente per chiudere il cerchio in applicazioni a contatto con alimenti, continua a essere una sfida per parecchi motivi, vuoi per la maleducazione dei consumatori (bassa quantità di materiale raccolto per il riciclo) che per la struttura multimateriale dei film (adesivi, inchiostri e altri additivi difficili da smistare, che causano scarsa qualità dei flussi di riciclo). I film prodotti con materiale riciclato postconsumatore (PCR) o post-industriale (PIR) sono difficili da produrre per gli alti contenuti di gel e offrono modeste prestazioni. Sarebbe così di grande aiuto l’aggiunta di un modificante polimerico, compatibile con i vari materiali plastici, in grado di migliorare processabilità, prestazioni ed estetica al fine di progettare il riciclo e il riutilizzo e massimizzare l’incorporazione di PCR o PIR nel prodotto. Questo è quanto sono in grado di fare i modificanti copolimeri stirenici a blocchi (SBC) di Kraton.
PUNTA SUI PUNTA SUI CAMPIONI CAMPIONI
SPECIALISTI NEI TRATTAMENTI DI MICROPULIZIA E LUBRIFICAZIONE
Trattamenti lubrificanti trasparenti e colorati con resine + PTFE
Trattamenti lubrificanti PFAS free
L’SBC, inventato da Kraton, è costituito da blocchi duri e morbidi legati covalentemente ma incompatibili fra loro, con il blocco duro fatto solitamente di polistirene con un’alta temperatura di transizione vetrosa (100/110 °C), mentre i blocchi morbidi possono essere di gomma polibutadiene o poliisoprene con temperatura di transizione vetrosa molto più bassa (-80/-45 °C). Dotato di eccellenti proprietà elastiche e morbidezza, nonché di elevata resistenza, SBC può essere lavorato nel suo stato fuso con i soliti processi dei termoplastici, ossia estrusione, stampaggio a iniezione, soffiaggio, termoformatura etc. SBC Kraton viene usato in imballi primari e secondari/terziari sia per applicazioni rigide che flessibili. Nel caso di imballo primario, l’aggiunta di SBC migliora la sua funzionalità, aumentando il carico, la flessibilità, la robustezza e la forza di tenuta insieme a proprietà ottiche. Nel caso di imballo secondario e terziario, i benefici consistono nel realizzare una progettazione riciclabile e nel consentire una più bassa impronta di carbonio mediante PCR, PIR o l’incorpora-
Trattamenti al plasma: Lipocer con HMDSO, Carbon Coating, Fluorurazione Lavaggio ad alta pressione sotto cappa a flusso laminare (Cleanliness)
Micropulizia, Etching, Grafting
zione di contenuto rinnovabile e riducendo la percentuale di scarto e di rifiuti. L’articolo esamina le prestazioni dei suoi additivi CirKular+ (gradi C1000, C1010 e C2000) in imballi flessibili LLDPE/EVOH (Ethylene Vinyl Alcohol) ed LLDPE/PA6, con EVOH al 5% e PA6 al 10%, evidenziando i vantaggi ottenuti nelle varie applicazioni affrontate.
ELASTOMERI E APPLICAZIONI
PUNTO DI VISTA ATTUALE SULLO
SVILUPPO DELLA GOMMA PER MARTE. R. Aniszka, University of Twente, Enschede (The Netherlands) and University of Akron (USA), A. Blume, W. Kaewsakul, University of Twente, L. Jia, University of Akron, M. Maciejewska, Lodz University of Technology (Polonia) - RUBBERWORLD, settembre 2024, pag. 55-60.
Proviamo a immaginare un veicolo rover su Marte con le proporzioni di un autocarro, carico di un equipaggio di astronauti e di una notevole quantità di merci: tale rover avrebbe un peso ben superiore a quello degli attuali rover e, inoltre, dovrebbe essere molto più veloce dell’attuale massimo di 0.18 Km/ora, richiederebbe ruote elastiche con alte prestazioni e un sistema di ammortizzamento per assicurare sicurezza e minimizzare vibrazioni. Dal momento che si parla di proprietà elastiche e di smorzamento, in previsione di missioni su Marte con equipaggio la scelta del materiale cade sulla gomma, considerando anche che la gomma serve per guarnizioni di tute spaziali e per impermeabilizzazione dell’ambiente, nonché per isolare e proteggere cavi elettrici. Tuttavia l’equipaggiamento utilizzato attualmente su Marte non contiene elementi in gomma, perché c’è poca fiducia nei materiali polimerici e nella loro affidabilità in confronto a metalli e ceramiche. In effetti la gomma è sensibile a radiazioni e invecchiamento ambientale, che può consistere in reticolazione e degradazione: la reticolazione porta alla formazione di legami aggiuntivi fra le macromolecole e riduce l’elasticità del materiale, mentre la degradazione provoca la rottura delle catene polimeriche e riduce le proprietà meccaniche. Ciò nonostante l’attuale Perseverance rover è dotato di un contenitore di prova con polimeri in previsione di un loro utilizzo per la progettazione di tute spaziali per Marte, per la cui tenuta e per altre applicazioni chiave si stanno valutan-
do materiali polimerici. Dopo avere ricordato le condizioni critiche della superficie di Marte per future esplorazioni e colonizzazione umana, l’articolo individua nella gomma siliconica (MQ e VMQ) e nel polibutadiene (BR) i polimeri idonei a mantenere su Marte l’elasticità, grazie ai loro bassi valori di temperatura di transizione vetrosa. La MQ possiede migliore elasticità a basse temperature e resistenza ai raggi UV, mentre la BR mostra migliori proprietà meccaniche e resistenza all’usura, così che la loro miscelazione potrebbe sortire un effetto sinergico, con la BR come fase continua e la MQ come fase dispersa. L’ostacolo da superare è quello della loro immiscibilità termodinamica, che però si può risolvere con una modifica chimica delle catene e ricorrendo a un graffaggio chimico di gruppi aromatici o all’incorporazione di cariche funzionali per la resistenza alle radiazioni. Una gomma progettata per Marte, tuttavia, non deve solo offrire la resistenza alle minacce ambientali, ma anche un livello di prestazioni sufficiente per svolgere tutte le sue mansioni senza essere pericolosa per l’equipaggiamento e per l’ambiente: questo articolo tratta gli effetti della cristallizzazione molecolare della gomma e il suo degassamento in potenziali applicazioni su Marte.
Chi sa di cristallizzazione della gomma troverà particolarmente interessante il paragrafo dedicato alle conseguenze di questo fenomeno che su scala microscopica, insieme alla fusione degli elastomeri, causa cambiamenti nel volume e nelle proprietà meccaniche dei vulcanizzati, situazione questa che influisce negativamente sulla loro prestazione di tenuta, con la possibilità che si possa arrivare al guasto degli elementi di tenuta sigillati. Tragico esempio di questo effetto è stata la rottura dell’Oring, che causò l’esplosione della navetta Challenger nel 1986.
Le mescole analizzate sono due di riferimento (una con sola BR e una con miscela BR Medium-cis -VMQ), una con BR Highcis, VMQ e carbon black N330, tre con High-cis, BR, VMQ e silano bifunzionale TESPD a 3 - 1,5 e 0.5 phr.
Ancora più interessante è il paragrafo in cui l’articolo parla dei contaminanti dello spazio, argomento che la maggior parte della gente non conosce.
È difficile, per esempio, immaginare di fare un viaggio su Marte per sei mesi in uno
spazio vuoto, con una completa esposizione a radiazioni solari e galattiche e a enormi differenze di temperatura. In queste condizioni diventa essenziale una specifica proprietà del polimero, il degassamento, ossia il rilascio di particelle volatili, che possono contaminare tutti gli elementi circostanti con l’assorbimento sulla loro superficie.
Ma lasciamo che i lettori più curiosi di questo argomento inconsueto leggano l’intero articolo, che non richiede una specifica esperienza tecnica, così da scoprire il variegato mondo dei composti volatili presenti nei materiali polimerici, la complessa progettazione di manufatti di gomma per Marte, le caratteristiche di cariche e additivi per le mescole potenzialmente idonee, la necessità di sostituire i tradizionali oli di processo e così via.
RICICLO DELLA GOMMA APPLICAZIONI UN NUOVO SGUARDO AL RICICLO DELLA GOMMA E ALLE SUPERFICI RICREATIVE: LA CHIMICA INORGANICA E ORGANOFOSFATI (OPE) DI ELASTOMERI VULCANIZZATI UTILIZZATI IN PARCHI GIOCHI E IMPIANTI SPORTIVI.
T. Moreno, A. Balasch, R. Bartrolí, E. Eljarrat, Institute for Environmental Assessment and Water Studies (IDAEA), CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas), Barcelona (Spain) –email teresa.moreno@idaea.csic.es - SCIENCE OF THE TOTAL ENVIRONMENT, 868 (2023), pag. 1-12.
Imateriali elastomerici vulcanizzati e granulati, come quelli ottenuti da pneumatici fuori uso (PFU), presentano una seria sfida ambientale e nuove opportunità tecnologiche. La sfida si basa sul fatto che queste miscele microplastiche sono chimicamente complesse e quindi difficili da riciclare, sono permanenti dal punto di vista ambientale e contengono tossine, oltre a essere presenti in grande quantità: come il ricercatore A.J. Bowles scrive, ci sono probabilmente più PFU sulla superficie della terra che persone (N.B. ogni anno si producono globalmente più di un miliardo di pneumatici). Diversamente, le opportunità offerte dalla rilavorazione della gomma di scarto incontrano nuove sostenibili applicazioni di “economia circolare” in merito a pirolisi, devulcanizzazione o produzione di adsorbenti per la purificazione dell’acqua.
Nell’introduzione lo studio accenna a va-
ri pratici utilizzi della gomma riciclata e osserva che l’applicazione in tappeti erbosi sintetici e superfici ammortizzanti, dove i bambini corrono e giocano, costituisce un tema fortemente dibattuto e una questione delicata per molte persone. La gomma vulcanizzata, specialmente quella degli pneumatici, contiene prodotti chimici tossici per le persone e gli ecosistemi e si è finora prestata la massima attenzione solo alla presenza di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), ma altre potenziali tossine, rilevate nei granuli della gomma riciclata, contengono composti organici volatili riferiti a plastificanti ftalati e adipati, acceleranti come benzotiazoli, paraffine clorurate, antiossidanti, antiozonanti e metalli come lo zinco. Di conseguenza è nata una forte preoccupazione per la presenza di questi prodotti chimici in contesti ricreativi. Tutta una serie di studi, rassegne e rapporti in merito hanno concluso che nessuna grave minaccia per la salute esiste per coloro che giocano sui materiali sintetici citati, mentre altri studi sono arrivati a conclu-
sioni meno definitive, come il rapporto dell’americana Environmental Protection Agency (EPA), che afferma che l’esposizione a questi prodotti chimici può essere limitata sulla base di quanto viene rilevato nell’aria o nei fluidi biologici, considerando anche la tendenza dell’industria della gomma verso il riciclato, in risposta alle crescenti richieste di soluzioni più sostenibili. La situazione risulta complicata tanto che, per esempio, la European Chemical Agency ha definito nuovi limiti alle concentrazioni consentite di sei IPA notoriamente cancerogeni e, nel caso dei metalli tossici, si stanno facendo sforzi per ridurre il contenuto di zinco nelle gomme vulcanizzate. Nell’ambito dell’obiettivo mobile di pratica industriale in evoluzione e di cambiamenti nella chimica dei materiali per pneumatici, occorre precisare che, nel caso dei parchi gioco, il sistema più popolare utilizza una struttura a strati, fatta di prodotti di gomma legati da resina poliuretanica, e lo strato di granuli da PFU è ricoperto da EPDM o TPV, così che i
bambini non sono direttamente esposti a materiali di scarto. È tuttavia sorprendentemente scarsa la disponibilità di dati pubblicati sulle differenze chimiche fra tutti questi materiali.
Ecco allora che lo scopo principale di questo studio è quello di rivedere la complessità e la varietà dei diversi tipi di materiali di gomma usati in parchi gioco e impianti sportivi, focalizzandosi in particolare sulla chimica delle tracce di elementi da gomma riciclata di PFU (di solito SBR nera) in confronto a granulati di EPDM. Si riesce così a dimostrare che alcuni elementi e rapporti di elementi in una determinata mescola di gomma possono essere usati come indicatori per rivelare qualcosa della formula chimica usata per la vulcanizzazione, arrivando anche ad analizzare nei granulati elastomerici citati la presenza di esteri organofosfati e di un diverso e diffuso gruppo di inquinanti chimici usati come plastificanti e ritardanti di fiamma, quasi del tutto ignorati negli studi effettuati finora sui granuli di gomma di riciclo. ABBIAMO
assogomma@federazionegommaplastica.it
PROGRAMMA
Martedì 28 gennaio 2025
Cascina Triulza – MIND Milano Innovation District
9.00 Apertura registrazioni ospiti
9.30 Saluto di benvenuto - Andrea Aiello, Ceo Edifis e Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma
9.45 Recupero di materia - L’opportunità dei criteri ambientali minimi, il caso C.A.M. strade - MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Carlo Zaghi (TBC), Direttore Generale sostenibilità dei prodotti e dei consumi (SPC) - Sergio Saporetti (TBC), Funzionario tecnico Direzione sostenibilità dei prodotti e dei consumi (SPC) - Sezione acquisti pubblici verdi e CAM
10.15 Guidare il Futuro della Gomma Sostenibile: Tecnologia di Devulcanizzazione e Soluzioni Scalabili per un’Economia Circolare, Francesco Di Pierro - Ceo Rubber Conversion
10.30 Rigenerazione della Gomma - Rodrigo Diaz-Vargas, R&D Process Engineer, REP Italiana & RPM
10.45 Coffee break
11.15 Regolamento EUDR – La due diligence nell’industria della gomma - MASAF Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Felice Assenza (TBC), Capo dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF)Oreste Gerini (TBC), Direttore generale degli uffici territoriali e laboratori nell’ambito del Dipartimento ICQRF
11.45 Strategie e tecnologie per la sostenibilità e la circolarità nel settore gomma, Fabio Bacchelli, Head of Technical Management Tyre, Styrenics Modification & SBR/BR Compounding, Versalis
12.15 UPM-RFF Cariche funzionali rinnovabili per l’industria della gomma - Dr. Florian Diehl, MBA | Director Sales & Marketing, RFF Business - Simone Calò, New Business Development Manager Lehvoss
12.30 Light lunch
13.30 Presentazione MIND Milano Innovation District con Diego Valazza, Business Development Director, Lendlease
14.00 Da rifiuti/sottoprodotti a end of waste: il riciclo chimico e le nuove tendenze. I prodotti derivati dalla pirolisi di PFU, una nuova opportunità - Stefano Maglia , Presidente Ass.I.E.A. - Ass.I.E.A. Associazione Italiana Esperti Ambientali
14.30 Macchine e processi di trasformazione - Sergio Lunari, Area Sales Manager, Desma
14.40 Agente indurente sostenibile ACTI ECO+, Olivier Roumachè, Technical Service Manager, Silox
14.50 Sostenibilità nelle prove di laboratorio, Mauro Belloni, Vice Presidente, Gibitre
15.00 Come ridurre le emissioni di sbavatura criogenica?, Tima Musin, Sustainability Manager, Centro Servizi Industriali
15.10 Coffee break
15.35 SIGMASOFT® Rubber Designer - New generation and easy-to-use material database in simulation of rubber processing - Burkhard Werner, Technical Sales Manager- SIGMA
15.45 CSRD e finanza di transizione: contesto ed opportunità - Giovanni Sequi, Senior Portfolio Manager (Fixed Income) CESGA® - Raffaella Sommariva, Senior Fund Manager - Chiara Roccaro, Senior Pension Fund Manager (Fixed Income) CESGA®, Azimut
16.15 Fine lavori * programma aggiornato al 13/01/2025
R UBBER DAY 20 25
Cariche funzionali rinnovabili per l’industria della gomma LEHVOSS
In qualità di distributore per il mercato italiano, Lehvoss Italia collabora con UPM per promuovere la diffusione di UPM BioMotion™ RFF rafforzando il proprio impegno verso soluzioni innovative e a basso impatto ambientale.
Da anni, Lehvoss Italia si distingue per la sua sensibilità verso la sostenibilità, offrendo materiali che consentono alle aziende di ridurre l’impronta ecologica.
Questa collaborazione rappresenta un passo importante nel percorso dell’azienda per supportare l’industria con materiali che coniugano alte prestazioni e rispetto per l’ambiente. Grazie a UPM BioMotion™ RFF, Lehvoss Italia si posiziona come leader nel guidare la transizione verso un’industria più verde e innovativa.
La sostituzione dei materiali di origine fossile con alternative innovative, rinnovabili e sostenibili è una priorità per molti settori. Tuttavia, nelle applicazioni in gomma, l’uso di materie prime ad alto rilascio di CO2 ha limitato la possibilità di sviluppare prodotti ecologici. Per rispondere a queste esigenze, UPM ha sviluppato una nuova classe di materiali: i Renewable Functional Fillers commercializzati come UPM BioMotion™ RFF, prodotti nella pluripremiata bioraffineria di UPM a Leuna, in Germania.
BioMotion™ RFF rappresenta una svolta nel settore grazie alla sua combinazione unica di proprietà pensate per applicazioni
in gomma. Realizzato con legno duro proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, si distingue per il suo contenuto di carbonio biobased certificato al 100% se-
condo il metodo ASTM D6866. Inoltre, ha ottenuto la prestigiosa certificazione “DINGeprüft biobased” che ne attesta qualità e sostenibilità. Con una densità di soli 1,3 g/cm³ risulta un materiale estremamente leggero, ideale per applicazioni con elevati carichi di riempitivi.
UPM propone un corredo di applicazioni
che mostrano come sia possibile ottenere composti in gomma sostenibili con contenuti di carbonio biobased fino al 95%. Questo risultato è raggiunto combinando BioMotion™ RFF con elastomeri e plastificanti di origine biologica, i principali fattori per aumentare la sostenibilità nella gomma.
BioMotion™ RFF inaugura una nuova era per l’industria della gomma, dimostrando come innovazione e sostenibilità possano andare di pari passo. u
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REP ITALIANA
Tecnologia HSR (High Shear Regeneration) per il riciclo della gomma
La gomma è un materiale essenziale in numerosi settori e applicazioni. Gli scarti di gomma costituiscono un problema a livello mondiale, oggi contrastato da organismi in tutto il mondo.
REP è in grado di trasformare gli scarti della produzione in un composto riutilizzabile senza aggiungere prodotti chimici supplementari. I materiali vengono smaltiti al momento della produzione di prodotti in gomma. Tali scarti provengono principalmente da processi utilizzati per fabbricare il prodotto come le bave di stampaggio e le materozze di iniezione.
REP ha progettato una macchina utilizzando la tecnologia HSR (High Shear Regeneration), che ha lo scopo di devulcanizzare gli scarti della gomma per reintrodurli nella catena di produzione. Questo processo brevettato si applica a tutti i rifiuti di produzione in gomma non contaminata. L’installazione di una macchina HSR consentirà di sostituire parzialmente il materiale originale in un nuovo lotto di mescola. In questo modo, sarà possibile reincorporare quantità significative di materiale riciclato, mantenendo invariato il tasso di rifiuti generato dal processo, senza compromettere le caratteristiche della mescola originale, anche se contaminata. Questa tecnologia lavora senza additivi chimici, senza modifica della formulazione ed è applicabile a tutti i tipi di gomma (ad eccezione del silicone). Si
tratta di una macchina di tipo rotore/statore con parametri variabili come, per esempio, la velocità di rotazione, il senso di rotazione e la regolazione della pressione. La macchina HSR ha una capacità produttiva fino a 600 t all’anno (con 500 µm, in funzione della gomma) e grazie all’organizzazione della rete REP, può essere installata e manutenuta in tutta Italia. Il potenziale commerciale di una tecnologia in grado di riciclare
davvero la gomma in modo economico e semplice è enorme. Il riciclo offre un ampio potenziale di riduzione dei costi, i prodotti “green” offrono un argomento marketing e un numero sempre maggiore di imprese adotta le procedure ambientali. L’aumento delle preoccupazioni ambientali, la legislazione e le sanzioni finanziarie continueranno a essere i motori principali della ricerca del metodo di riciclo ideale. u
R UBBER DAY 20 25
Devulcanizzazione a bassa temperatura RUBBER CONVERSION
In un’epoca in cui la responsabilità ambientale non è più facoltativa, l’industria della gomma si trova di fronte a una sfida cruciale – innovare in un modo rapido e su larga scala per sostituire le tradizionali materie prime con materiali sostenibili, riciclati e bioderivati, senza generare impatti negativi sulle caratteristiche e sulle performance di prodotto.
I n generale, e ancor di più nel contesto Europeo, malgrado la forte spinta regolatoria, la ricetta e il successo della transizione sostenibile non sono affatto scontati.
L a devulcanizzazione si sta gradualmente affermando come un processo valido per il riciclo della gomma postproduzione e post-consumo. Rubber Conversion, con la sua tecnologia proprietaria di devulcanizzazione a bassa temperatura, brevettata a livello internazionale, ha ulteriormente alzato il livello.
A livello di prodotto, la gamma Sustainable Rubber Compounds® (SRC), mescole devulcanizzate a partire da prodotti della filiera del PFU, si sta affermando con successo presso i principali produttori di pneumatici per un uso a elevate concentrazioni (>20phr), in diverse mescole e per tutte le tipologie di prodotto (PCR, TBR, AGRI, OTR),
garantendo una diminuzione significativa di emissioni di CO2 senza nessun impatto sulle performance e sul tire labelling.
Rubber Conversion ha finalizzato una partnership industriale con Comerio Ercole SpA, sviluppando LOGOS®, l’impianto di devulcanizzazione compatto, che può facilmente integrato presso impianti di produzione di pneumatici e di
articoli in gomma, rappresentando una soluzione efficace e scalabile per riutilizzare in percentuali molto elevate gli scarti di lavorazione nella produzione di nuove mescole. Grazie a queste importanti iniziative Rubber Conversion sta accelerando il suo piano di espansione commerciale industriale e tecnologica non solo in Italia, ma anche in India e a seguire in USA e Far East. u
di A.L. Spelta
Il contributo della gomma naturale per contrastare il cambiamento climatico
Con l’aumento della pressione globale per ridurre le emissioni di gas serra, settori che vanno dall’energia all’agricoltura sono diventati fondamentali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi (2015). La gomma naturale potrebbe occupare una posizione unica nelle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Con l’aumento della pressione globale per ridurre le emissioni di gas serra, settori che vanno dall’energia all’agricoltura sono diventati fondamentali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi (2015).
I Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC-Nationally Determined Contributions), cioè gli impegni assunti da ciascun
paese nell’ambito degli Accordi di Parigi per ridurre le emissioni, sono diventati strumenti politici fondamentali per tradurre gli obiettivi climatici in azioni concrete. Secondo Salvatore Pinizzotto, già Segretario Generale dell’International Rubber Study Group e grande esperto del settore, la gomma naturale è una risorsa di cui si parla poco, pur avendo grandi potenzialità. Dato il suo duplice ruolo, sia come fonte di crescita economica che come strumento ambientale, la gomma naturale potrebbe occupare una posizione unica nelle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. L’inclusione della gomma naturale negli NDC è una tendenza emergente che ne sottolinea il valore nel panorama dello sviluppo sostenibile.
Piantagione di gomma nel sud della Thailandia – Foto di rawintanpin da iStock.
PERCHÉ LA GOMMA NATURALE
È IMPORTANTE NEGLI NDC
L’inclusione della gomma naturale negli NDC ne riconoscerebbe il potenziale per l’azione sul clima, in particolare come mezzo per assorbire il carbonio, come sostegno alla biodiversità e come alternativa sostenibile ai materiali di origine fossile. La gomma naturale potrebbe pertanto svolgere un ruolo importante nell’aiutare i paesi a raggiungere i loro obiettivi climatici, grazie alla sua capacità di contribuire al sequestro del carbonio, alla riduzione delle emissioni e all’adattamento agli impatti climatici. Il settore della gomma è particolarmente rilevante per i paesi con foreste tropicali e comparti agricoli significativi. Integrando la gomma nelle politiche climatiche, questi paesi possono affrontare la riduzione delle emissioni promuovendo al contempo l’uso sostenibile del suolo, migliorando la biodiversità e proteggendo i mezzi di sussistenza rurali.
IMPEGNI NAZIONALI: UNO
SGUARDO MIRATO
Diversi paesi hanno riconosciuto il ruolo
della gomma naturale nelle loro politiche climatiche, dimostrando in tal modo come diversi approcci verso la sostenibilità possano far parte degli NDC:
Thailandia
È il più grande produttore mondiale di gomma naturale, negli NDC thailandesi sono inclusi impegni importanti per un’agricoltura sostenibile e la gestione del suolo. Sebbene la gomma naturale non sia menzionata direttamente, le iniziative per ridurre le emissioni legate all’agricoltura e la preservazione delle foreste influenzeranno anche le pratiche di produzione della gomma naturale, estendendo così le misure di sostenibilità alla coltivazione della gomma stessa.
Indonesia
Essendo uno dei principali paesi produttori di gomma a livello globale, gli NDC indonesiani stabiliscono obiettivi ambiziosi per affrontare le emissioni derivanti dalla deforestazione, molte delle quali sono legate ai cambiamenti nell’uso del suolo per l’agricoltura. L’Indonesia mira a rendere il suo settore “forestale e dell’uti-
lizzo del suolo” (FOLU-forestry and land use) un mezzo di assorbimento netto del carbonio entro il 2030, coinvolgendo la riforestazione, la riduzione delle emissioni da deforestazione e adottando pratiche sostenibili in agricoltura in generale e nelle piantagioni di gomma in particolare. L’approccio dell’Indonesia, bilanciando la produzione di gomma con gli sforzi di conservazione delle foreste, è in linea con le richieste globali di fermare e invertire la deforestazione.
Vietnam
Gli NDC del Vietnam includono la gomma naturale nel settore dell’agricoltura, della silvicoltura e di altri utilizzi del suolo (AFOLU-Agriculture, Forestry, and Other Land Use), sottolineando la riforestazione e la gestione sostenibile delle piantagioni di gomma. Con i piani per aumentare la cattura del carbonio, il paese sta includendo il suo settore della gomma naturale all’interno di obiettivi climatici più ampi.
Costa d’Avorio
Con un settore agricolo fortemente di-
L’albero della gomma – Foto di intararit da iStock.
pendente dalla gomma naturale, la Costa d’Avorio ha incluso le pratiche sostenibili di coltivazione della gomma nei suoi NDC. Questi impegni si concentrano sul miglioramento della capacità di assorbimento del carbonio, sulla prevenzione del degrado del suolo e sul sostegno allo sviluppo rurale attraverso l’agroforestazione e la coltivazione sostenibile della gomma.
Guatemala
L’industria della gomma in Guatemala è essenziale per l’occupazione rurale. Gli NDC del paese riconoscono la coltivazione sostenibile della gomma come un modo per prevenire la deforestazione e conservare la biodiversità nelle aree ad alto rischio, allineando gli interessi economici con la gestione ambientale.
Brasile
Gli NDC brasiliani non menzionano esplicitamente la gomma naturale. Tuttavia, la strategia climatica del Brasile include impegni per la deforestazione-zero, la riforestazione e la conservazione della biodiversità in Amazzonia, che possono
influenzare positivamente la produzione della gomma naturale. Attraverso una gestione sostenibile del suolo, il Brasile ha l’opportunità di bilanciare la crescita socio-economica con la responsabilità ambientale, e la gomma naturale può contribuire ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi climatici e di sviluppo rurale.
GESTIRE LE AZIONI SUL CLIMA: PERCORSI POLITICI PER LA SOSTENIBILITÀ DELLA GOMMA NATURALE
Per poter usufruire appieno del potenziale climatico della gomma naturale all’interno degli NDC sono richieste politiche di supporto, finanziamenti e il coinvolgimento delle parti interessate.
Investimenti e mobilitazione finanziaria I l raggiungimento di questi ambiziosi NDC richiede una significativa mobilitazione finanziaria. Attualmente c’è una carenza nella pianificazione degli investimenti all’interno degli NDC, in particolare per quei settori che richiedo -
no l’uso del suolo come nel caso della gomma. Strategie di finanziamento mirate, come incentivi per le parti interessate pubbliche e private, potenzierebbe l’impatto favorevole sul clima del settore della gomma. L’accesso ai finanziamenti per il clima e agli incentivi per le pratiche eco-friendly migliorerebbe anche la competitività della coltivazione sostenibile della gomma.
Coinvolgimento delle parti interessate I l coinvolgimento precoce e inclusivo delle parti interessate (stakeholder) è essenziale per il successo dell’implementazione degli NDC. Coinvolgere le parti interessate lungo tutta la catena del valore della gomma, dai piccoli produttori alle società internazionali, può promuovere la trasparenza, aumentare l’accettazione sociale e favorire pratiche sostenibili. Paesi come Thailandia e Indonesia già impiegano approcci inclusivi nei loro NDC, invitando alla partecipazione sia le comunità locali che il settore privato in tal modo contribuendo a migliorare la trasparenza e a gestire gli eventuali problemi in modo tempestivo.
Sequestro e mitigazione delle emissioni di carbonio
L’utilizzo degli alberi di Hevea Brasiliensis per trasformare l’anidride carbonica in ossigeno (fotosintesi clorofilliana), insieme a una pianificazione responsabile dell’uso del suolo, supporta la mitigazione del clima.
Le piantagioni di gomma, soprattutto se gestite con pratiche sostenibili, possono contribuire in modo significativo agli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni.
Impegni per la deforestazione
R iconoscendo il potenziale impatto della gomma sulla deforestazione, paesi quali l’Indonesia hanno stabilito obiettivi di deforestazione specifici per l’agricoltura e la silvicoltura.
L’obiettivo dell’Indonesia di rendere il suo settore FOLU un netto assorbitore di carbonio entro il 2030 riflette un approccio olistico che integra la gestione delle piantagioni di gomma con la ri-
forestazione e la conservazione delle foreste.
Questi impegni costituiscono un precedente per altri paesi tropicali che mirano a mitigare le emissioni derivanti dall’uso del suolo, sostenendo al contempo la crescita dell’industria della gomma naturale.
Consumo sostenibile ed economia circolare
Gli NDC potrebbero spingersi oltre, promuovendo il consumo sostenibile della gomma naturale e sostenendo una bioeconomia circolare.
Ciò comporterebbe la massimizzazione dell’uso del legno di gomma (es. arredamento e bioenergia), il riutilizzo della gomma riciclata in manufatti e la sostituzione della gomma sintetica, laddove possibile.
Tali sforzi potrebbero allineare l’industria della gomma a obiettivi più ampi dell’economia circolare, riducendo ulteriormente il suo impatto sul clima.
Rubber Trade
IL PERCORSO DA SEGUIRE PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
L’integrazione della gomma naturale negli NDC può rappresentare un’opportunità significativa sia per i paesi in via di sviluppo che per quelli sviluppati per sfruttarne i vantaggi ambientali unici. I paesi che incorporano la gomma nei loro NDC possono guidare l’innovazione nella produzione sostenibile, rafforzare la resilienza climatica e migliorare le economie rurali. Mentre avanziamo verso gli obiettivi di sostenibilità globali, l’industria della gomma naturale, supportata da un forte sostegno politico, può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di un futuro a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima. La gomma naturale, quindi, non è più da considerare solo una merce economica, ma anche uno strumento per la soluzione climatica globale, contribuendo al sequestro del carbonio, sostenendo la biodiversità e migliorando la resilienza climatica in diversi settori. u
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Analisi e valutazione dei rischi aziendali con visita negli stabilimenti principali; Analisi e valutazione delle polizze in corso al fine di ridurre il costo e le eventuali carenze; Individuazione degli interventi urgenti sul programma assicurativo; Scelta delle Compagnie di assicurazione più idonee ove collocare i rischi; Costante controllo dell’evoluzione del mercato e aggiornamento delle coperture in base alle esigenze del cliente; Assistenza nella gestione dei sinistri con la collaborazione di Studi peritali e legali nel caso di sinistri complessi.
Le nostre domande
1.
In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplast - dopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2.
Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3.
Anche se negli ultimi mesi il prezzo dell’energia e delle materie prime si è in qualche modo stabilizzato, il tema dei costi resta attuale. Come vi state muovendo, al riguardo? Riponete fiducia nel Piano Transizione 5.0, che dovrebbe favorire incentivi per investimenti in beni e attività che portino a una riduzione di consumi energetici o a miglioramenti dell’efficienza energetica?
4.
Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti?
Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5.
Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
Fiduciosi contro ogni previsione
Il preconsuntivo 2024 pubblicato il 19 dicembre scorso dal Centro Studi Amaplast-MECS indica un calo di circa 9 punti percentuali nella produzione italiana di macchine per plastica e gomma. Secondo il rapporto, tale dinamica riflette quella attesa per le esportazioni – storico motore del comparto, il cui trend si è via via indebolito nel corso dell’anno appena concluso. Le aziende che hanno risposto alle domande della nostra inchiesta confermano solo parzialmente questi dati, ma il dato più confortante è che restano tutte fiduciose, nonostante lo scenario geopolitico internazionale, che nel 2025 il trend negativo si possa invertire. Tutte, inoltre, concordano sulla necessità e importanza di continuare a investire in soluzioni sostenibili e tecnologie innovative. Tra queste, l'Intelligenza Artificiale sembra la più promettente.
Le risposte degli esperti
“A bbiamo molti progetti ambiziosi da portare avanti e da iniziare con delle vere nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale sarà da prendere in considerazione”
C DG
Marco Dalla Guarda CEO
1. Si confermiamo.
2.
Direttamente no, potrebbe esserci una ripercussione indiretta in alcuni tipi di mercati.
3.
Noi abbiamo da sempre puntato primo sull’abbassare i consumi energetici durante i processi e secondo sulla riduzione degli scarti: meno cicli produttivi, meno scarto = + energia risparmiata.
4.
Abbiamo molti progetti ambiziosi da portare avanti e da iniziare con delle vere nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale sarà un punto da prendere in considerazione.
5.
Non abbiamo in programma la partecipazione a queste fiere come espositori ma come visitatori. Parteciperemo come espositori ad altre fiere di altri settori. u
“Uno dei nostri obiettivi primari è quello rendere le nostre macchine e i nostri dispositivi sempre più efficienti, attraverso l’implementazione di nuove soluzioni tecniche”
Desma
Sergio Lunari
Rappresentante esclusivo per l’Italia
1.
Nel caso di Desma la risposta è piuttosto articolata. Come noto, Desma è un’azienda che agisce a livello globale, con 5 unità produttive site in Europa (2 unità), negli Stati Uniti d’America, in India e in Cina. Anche se i vari mercati mondiali sono ormai strettamente interconnessi, a breve termine si possono manifestare in essi condizioni considerevolmente differenti. In particolare, in questi anni
in cui si assiste a numerose e rilevanti perturbazioni dei mercati, nel contesto di una trasformazione generale, i trend annuali dei grandi mercati mondiali risultano notevolmente eterogenei. Nel caso di Desma, mentre in Europa, innegabilmente, si soffre a causa di ordinativi insufficienti, in diverse aree del mondo, in particolare in India e nel Nord America, i risultati sono invece molto soddisfacenti. Questa differenziazione di risultati è anche evidente quando si considerano i diversi settori di applicazione degli impianti produttivi venduti. Infatti, mentre il tradizionale settore automotive risente in Europa di una forte contrazione, d’altra parte il settore degli accessori per la rete elettrica e quello delle energie rinnovabili, sta vivendo un vero e proprio boom a livello globale. In conclusione, il risultato Desma per il 2024 risulta negativo solo in Europa.
2.
Lo scenario geopolitico è sicuramente complesso, e ci pone davanti a molti interrogativi e a difficili sfide. E tutti noi dobbiamo purtroppo assistere a queste perturbazioni e in alcuni casi subirne le conseguenze. Tuttavia, è importante adoperarsi per evitare per quanto possibile gli effetti più dannosi di queste crisi e individuarne invece le opportunità. In questo senso, sembra che la guerra in Ucraina si stia avvicinando a una conclusione.
Se così sarà, le conseguenze a breve e medio termine saranno senz’altro positive per l’economia dei paesi europei. Oltre alla necessità di ricostruire quanto distrutto dalla guerra, sappiamo che un clima di ritrovata fiducia non può che risultare positivo per i consumi e per gli investimenti.
3.
Le nostre macchine sono alimentate completamente a energia elettrica. Non comportano quindi l’utilizzo diretto di combustibili fossili. Lo stampaggio di articoli in gomma a iniezione, tuttavia, è un processo energivoro e a elevato livello di emissioni di CO2. Uno dei nostri obiettivi primari è quindi quello rendere le nostre macchine e i nostri dispositivi sempre più efficienti, attraverso l’implementazione di numerose nuove soluzioni tecniche. Per esempio, la nuova unità idraulica delle nuove presse a iniezione Desma Sealmaster+ garantisce movimenti estremamente veloci e precisi, riducendo i tempi morti e complessivamente il tempo di ciclo. Inoltre, il dispositivo EnergyControl+ permette numerosi controlli e ottimizzazioni che riducono consistentemente i consumi complessivi di energia elettrica ma anche di aria compressa e di liquido refrigerante. I nostri termoregolati FlowControl e ITM PressureSense, permettono poi una notevole riduzione degli scarti di compound. Per finire, se richiesto, siamo in grado di fabbricare le nostre macchine e i nostri termoregolati e stampi utilizzando acciaio green, certificato. Tutto questo si riassume una maggiore produzione, in minor tempo, con minore energia necessaria per articolo prodotto e minore scarto di materia prima, con conseguenti minori emissioni di CO2.
4.
Desma è costantemente impegnata nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, da applicare ai processi di iniezione degli elastomeri e del silicone. I nostri tecnici stanno già lavorando da tempo sulle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale ai nostri impianti. Il potenziale è enorme.
Basti pensare alla possibile auto-parametrizzazione del processo produttivo e all’auto-apprendimento progressivo. Intanto, nel 2024 abbiamo presentato la nostra nuova generazione di macchine Sealmaster+ (300 e 400 tonnellate orizzontali), che garantiscono prestazioni eccezionali, grazie a una unità servo-idraulica completamente riprogettata e ad altre numerose innovazioni. Nel corso del 2025, estenderemo gradualmente le nuove soluzioni al resto della nostra produzione di macchine orizzontali e verticali. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo da poco siglato un accordo di collaborazione con l'azienda bresciana Prima Tecnica, che gestirà l’assistenza tecnica ufficiale Desma nel nostro paese. Lo scopo di questo accordo è quello di garantire un servizio estremamente veloce ed efficiente. Una radicale razionalizzazione della struttura ci ha inoltre permesso di ricalibrare il listino del servizio di assistenza, con la conseguente notevole riduzione dei costi per il cliente finale.
5.
Desma sarà presente come sempre al K di Düsseldorf con molte novità. Ancora incerta è invece la partecipazione al GreenPlast. Una decisione definitiva verrà presa in queste settimane. u
Le nostre domande
1.
In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplastdopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2.
Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3.
Il piano energetico nazionale prevede, coerentemente con le indicazioni europee, l'abbandono del fossile entro il 2050, con step intermedi alquanto sfidanti. Quali sono gli investimenti che avete fatto finora e quali sono quelli pianificati per il prossimo futuro? Come i nuovi modelli che andrete ad introdurre supporteranno la transizione energetica?
4.
Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5. Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
FOCUS
“Nell’ultimo anno abbiamo integrato l’AI generativa in quasi tutti gli aspetti delle nostre attività, dalla produzione alla ricerca e sviluppo e alla gestione”
Engel Italia
Matteo Terragni Managing Director
1.
N onostante le complessità dello scenario economico e geopolitico, Engel affronta il futuro con ottimismo, grazie a un approccio strategico che le consente di preservare una posizione solida e competitiva sul mercato. Sebbene la ripresa della domanda non sembri imminente, riteniamo plausibile un graduale miglioramento, pur con le incertezze legate alla fragilità dell’economia tedesca e alle trasformazioni strutturali dell’industria automobilistica. La nostra capacità di adattamento, insieme a politiche di diversificazione ed espansione, ci permette di affrontare queste sfide con determinazione e fiducia. Per rispondere a un contesto in continua evoluzione, abbiamo ampliato il nostro portafoglio prodotti, sviluppando macchine e tecnologie specialistiche per il segmento premium. Al contempo, l’integrazione del marchio Wintec completa la gamma con soluzioni altamente competitive e prestazioni in linea con le richieste dei mercati più evoluti, come quello europeo. Questa strategia ci mette nelle condizioni di compensare le oscillazioni dei diversi di segmenti applicativi, quindi di mantenere le quote di mercato acquisite, e al contempo di intercettare nuove opportunità in diversi settori, rafforzando la nostra presenza sul mercato. I segnali positivi non dovrebbero tardare anche sul fronte dell’automazione. Gli investimenti per l’ampliamento dello stabilimento di Dietach, in Germania, e la costruzione di un nuovo sito della controllata TMA Automation a Danzica, in Polonia, rafforzano ulteriormente la nostra capacità di offrire sistemi custom made.
2.
O perando in un contesto globale, seguiamo con attenzione gli sviluppi geopolitici che potrebbero incidere sul nostro settore. Le politiche protezionistiche, pur rappresentando una sfida, trovano la nostra azienda ben preparata, grazie a una strategia di diversificazione geografica e di espansione mirata. L’investimento di 30 milioni di euro per la costruzione di un nuovo stabilimento a Querétaro, in Messico, il decimo nel nostro network produttivo, rafforza significativamente la nostra presenza a livello mondiale. Il potenziamento degli impianti in Cina e l’acquisizione del costruttore indiano di presse a iniezione Electronica Plastic Machines consolidano ulteriormente la nostra posizione in Asia, offrendo nuove opportunità di crescita. La nostra politica di espansione globale ci ha permesso, nel tempo, di costruire solide relazioni commerciali in ogni mercato, contribuendo a mitigare i rischi legati a tensioni tra specifici Paesi. Inoltre, il costante investimento in innovazione e qualità ci consente di mantenere una posizione di leadership, rendendoci competitivi anche in contesti complessi. Pur moni-
torando con attenzione l’evoluzione delle dinamiche internazionali, affrontiamo queste sfide con fiducia, forti della nostra capacità di adattamento e del nostro impegno verso clienti e partner in tutto il mondo.
3.
Con il conseguimento, per il secondo anno consecutivo, del “Platinum Ranking” nella classifica globale di sostenibilità stilata da EcoVadis, abbiamo ribadito il nostro impegno verso la tutela dell’ambiente e la conservazione delle risorse. Questo riconoscimento ci colloca tra l’1% delle aziende più sostenibili a livello globale, a testimonianza dell’efficacia delle nostre politiche ambientali e sociali. Tra le iniziative che hanno contribuito a questo risultato spiccano le misure adottate per ridurre l’impronta di carbonio nei nostri stabilimenti in tutto il mondo, l’utilizzo di fonti di energia sostenibili nei processi produttivi e l’adozione dei più alti standard di certificazione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Parallelamente, il nostro impegno si estende allo sviluppo di soluzioni innovative che supportino i nostri clienti nell’ottimizzazione della produttività, dell’efficienza energetica e del consumo di risorse, requisiti essenziali per la competitività in un mercato sempre più orientato verso modelli industriali green e innovativi. Negli anni, le prestazioni delle nostre presse a iniezione sono continuamente migliorate e oggi, grazie all’integrazione di pacchetti per il risparmio energetico, è possibile ridurre i consumi fino al 67% in funzione della macchina e dell’applicazione. Queste tecnologie, pertanto, sono in linea con i requisiti previsti dal Piano Transizione 5.0 per l’efficientamento del parco macchine.
4.
Per il 2025, Engel ha pianificato una serie di progetti strategici volti a rivoluzionare i processi e le applicazioni nei settori chiave come l’automotive, il packaging, lo stampaggio tecnico e il medicale. L’intelligenza artificiale (AI) è al centro della nostra visione innovativa da oltre un decennio, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e fornire strumenti avanzati e personalizzati per i nostri clienti. Il nostro portafoglio di soluzioni digitali già oggi abbraccia l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione al campionamento e alla produzione, fino alla manutenzione e all’assistenza tecnica. Gli assistenti intelligenti iQ, ad esempio, supportano l’operatore nell’ottimizzazione dei parametri di processo, riducendo tempi e fatica. Tutte queste innovazioni sono pensate per integrarsi facilmente con le infrastrutture esistenti, accompagnando i nostri clienti verso Industria 4.0/5.0 e garantendo loro una com-
Foto di anyaberkut da iStock.
petitività sempre maggiore sul mercato globale. Guardando al futuro, stiamo sviluppando ulteriori soluzioni basate sull’AI per aumentare maggiormente l’efficienza e la qualità dei processi di stampaggio a iniezione. Uno dei progetti in corso riguarda la manutenzione predittiva, con cui puntiamo a prevedere con precisione eventuali guasti e a ridurre i tempi di inattività. Un’altra area di interesse è l’analisi avanzata dei dati. Stiamo sviluppando strumenti che consentiranno ai clienti di ottenere insight dettagliati e personalizzati sulle loro operazioni, migliorando la capacità decisionale e la pianificazione strategica. Questo approccio non riguarda solo lo sviluppo del prodotto, ma ha trasformato anche il nostro processo industriale. Solo nell’ultimo anno abbiamo integrato l’AI generativa in quasi tutti gli aspetti delle nostre attività, dalla produzione alla ricerca e sviluppo e alla gestione, assicurandoci di essere all’avanguardia nell’innovazione. A testimonianza del nostro impegno, Engel è stata riconosciuta come esempio di eccellenza nello studio comparativo internazionale “AI-driven Product Development” condotto dal Werkzeugmaschinen Labor (WZL) dell’Università RWTH Aachen e dalla Complexity Management Academy. Lo studio ha evidenziato come la nostra capacità di integrare l’AI nello sviluppo di prodotto ci abbia distinti tra oltre 150 aziende leader, tra cui Miele, Siemens Mobility, Phoenix Contact e Wilo Group. Il risultato sottolinea il nostro ruolo di pionieri nell’utilizzo dell’AI nello stampaggio a iniezione per trasformare processi, prodotti e modelli di business, consolidando la nostra leadership tecnologica.
Le nostre domande
1.
In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplastdopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2.
Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3.
Il piano energetico nazionale prevede, coerentemente con le indicazioni europee, l'abbandono del fossile entro il 2050, con step intermedi alquanto sfidanti. Quali sono gli investimenti che avete fatto finora e quali sono quelli pianificati per il prossimo futuro? Come i nuovi modelli che andrete ad introdurre supporteranno la transizione energetica?
4.
Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5. Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
5.
I l K di Düsseldorf rappresenta da sempre un appuntamento imprescindibile per l’industria delle materie plastiche e della gomma, consolidandosi come la fiera di riferimento a livello europeo e internazionale.
A nche nel 2025 saremo presenti con uno stand dedicato, dove presenteremo le ultime novità del nostro portafoglio: dalle presse a iniezione alle soluzioni avanzate per l’automazione, fino alle tecnologie progettate per rendere i processi di stampaggio sempre più efficienti, sostenibili e in linea con le esigenze del mercato globale.
Eventi come il K costituiscono per noi un’occasione fondamentale per dialogare con i nostri clienti e partner, esplorare nuove opportunità di collaborazione e mostrare il nostro impegno nell’anticipare le sfide future del settore. Guardiamo a questa edizione con grande entusiasmo, pronti a contribuire con il nostro know-how e la nostra visione. u
“Sul finire dell’anno abbiamo ricevuto buoni segnali di ripresa, grazie alla messa in campo del bonus nazionale 5.0, con un aumento del portafoglio ordini”
I MG
Fabrizio Piovanelli
S ales Director
1.
S icuramente il 2024 non è stato un anno semplice, sia per il mercato domestico sia per quello estero. Ciò che ci ha permesso di compensare il calo è stata la differenziazione del fatturato con la produzione di presse a compressione. Diversificare la proposta in un momento di stasi come quello vissuto dal settore delle presse a iniezione ha reso questa diminuzione degli ordini meno gravosa. Sul finire dell’anno abbiamo ricevuto buoni segnali di ripresa, da parte dei nostri clienti italiani, grazie alla messa in campo del bonus nazionale 5.0, con un aumento del portafoglio ordini.
2.
N on crediamo IMG possa subire notevoli contraccolpi per il semplice fatto che, ad oggi, gli USA sono sicuramente un mercato target, ma non ancora sviluppato e preponderante. Abbiamo un lungo percorso da intraprendere di analisi e preparazione per riuscire a “penetrare” in modo adeguato nel territorio americano.
3.
IMG da tempo promuove con convinzione politiche ESG che rientrano in un più ampio approccio di sostenibilità industriale, che ovviamente comprende quella ambientale, ma non solo. È in tal senso che intende proseguire nel prossimo futuro: basti pensare allo sviluppo della pressa REM, la sola completamente elettrica nel settore gomma, fiore all’occhiello della nostra produzione. L’impianto fotovoltaico di 800 mq di superficie installato nel 2023 consente l’autonomia totale dei reparti pro -
Le nostre domande
1.
In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplastdopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2.
Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3.
Il piano energetico nazionale prevede, coerentemente con le indicazioni europee, l'abbandono del fossile entro il 2050, con step intermedi alquanto sfidanti. Quali sono gli investimenti che avete fatto finora e quali sono quelli pianificati per il prossimo futuro? Come i nuovi modelli che andrete ad introdurre supporteranno la transizione energetica?
4. Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5. Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
duttivi. Un ulteriore tassello che si aggiunge al percorso di responsabilità sociale dell’azienda, dotata anche di un Report di Sostenibilità.
4.
Il reparto di ricerca e sviluppo di IMG continua a lavorare per migliorare le performance dei nostri prodotti a livello meccanico ed elettronico. IMG ha introdotto due tecnologie altamente innovative e avveniristiche nel mondo dei macchinari: IMG Prime (Machine Learning), che monitora lo stato di salute delle macchine per evitare guasti e ottimizzare gli interventi manutentivi e Wilson AI (Chatbot per assistenza virtuale), che interpreta i dati raccolti dall’IoT e li arricchisce.
5.
Non parteciperemo al GreenPlast, essendo il target della fiera prevalentemente legato al settore plastica, ma saremo presenti al K di Düsseldorf a ottobre, il principale appuntamento per il settore gomma-plastica a livello mondiale e presenzieremo in collaborazione con la nostra agenzia di rappresentanza polacca al PlastPol a maggio. u
“Abbiamo in corso uno sviluppo della progettazione ecocompatibile utilizzando una strategia di riprogettazione in base ai costi per fornire soluzioni sostenibili e innovative”
R EP Italiana-RPM
B enjamin Paganelli Chief operating officer
1.
O vviamente devo fare una precisazione: REP Italiana Srl ha un focus sulle vendite sul territorio nazionale che ha s ubìto chiaramente un calo, ma i nostri modelli EPG/ EHG - presse orizzontali compatte elettriche della gamma performance - sono costruite in Italia e commercializzate dalla nostra casa madre REP. Per quanto riguarda la RPM Srl, costruttrice dei modelli EPG/EHG, possiamo fare un bilancio positivo su acquisti dall’estero con vendite nell’ultimo trimestre in paesi come Inghilterra, Germania e Argentina. Un buon esempio è anche il nostro approccio sul mercato americano, dove è installata una pressa EPG 300T elettrica e dove è stata organizzata una open house a novembre 2024.
2.
L a situazione geopolitica nel mondo è instabile e sicuramente dobbiamo prestare la massima attenzione a tutti i possibili scenari. La nostra casa madre, che ha una visione globale, prenderà atto di eventuali ripercussioni, siamo fiduciosi che un’azienda come la REP, che ha più di 100 anni di storia, possa prepararsi al meglio malgrado l o scenario attuale.
3.
L a CSR (Responsabilità Sociale d'Impresa) si riferisce a tutte le pratiche messe in atto dalle aziende in modo da corrispondere ai principi dello sviluppo sostenibile, ovvero: essere economicamente redditizio, avere un impatto positivo sulla società, ma anche rispettare l'ambiente. Questo concetto è diventato rapidamente una preoc -
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cupazione significativa delle aziende negli ultimi anni. L'attuale crisi climatica r ichiede, infatti, un cambiamento rapido e globale. Le aziende devono scegliere di attuare la transizione energetica e digitale, e questo deve essere in linea con un progresso sostenibile. Come prima azione abbiamo iniziato con il certificato di impegno per la Responsabilità Sociale d'Impresa rilasciato dall'Unione Francese delle Industrie Metallurgiche (UIMM). I l secondo passo è consistito nella stima della nostra impronta di carbonio e nella valutazione del relativo bilancio, per iniziare a studiare le soluzioni da implementare per ridurre tale impronta.
4.
R imanendo focalizzati sulle nostre azioni, abbiamo un 2025 che ci aspetta con la presentazione della nuova generazione delle presse REP (G11), un focus strategico delle presse orizzontali EPG/EHG per cogliere nuove opportunità e soprattutto nuove prospettive grazie alla nostra tecnologia HSR per la rigenerazione degli scarti gomma. Abbiamo in corso uno sviluppo della progettazione ecocompatibile utilizzando una strategia di "riprogettazione in base ai costi" per fornire ai nostri clienti soluzioni sostenibili e innovative. L’intelligenza artificiale sicuramente verrà presa in considerazione dove vediamo campi di applicazioni e nel campo dell’assistenza tecnica e manutenzione preventiva.
5.
N el 2025 abbiamo un primo importante impegno in Italia con il Rubber Day 2025, dove siamo impegnati c on la presentazione della tecnologia HSR per la rigenerazione degli scarti gomma.
N on abbiamo una presenza al GreenPlast ma saremo al K, d ove metteremo l'accento sulla nuova generazione di presse REP. Sicuramente RPM e REP Italiana, inoltre, organizzerà una Open House per presentare alcune novità intorno al mese di marzo. u
“Nel mese di dicembre abbiamo riscontrato un ingresso di ordini che erano in stand-by da tempo, in virtù dell’avviamento del piano 5.0. Ci aspettiamo un 2025 in ripresa”
ST.A.TE Technologies
Andrea Bugini
Amministratore - Responsabile vendite
1.
I l calo delle vendite sul mercato Italiano per noi è iniziato nel 2023. Il 2024 sta concludendosi con lo stesso trend negati vo. Tuttavia, nel mese di dicembre, abbiamo riscontrato un ingresso di ordini che erano in stand-by da tempo, in virtù dell’avviamento del piano 5.0. Ci aspettiamo un 2025 in ripresa. A livello internazionale, Maplan conferma buoni numeri sul 2024 con un calo percentuale a singola cifra.
2.
N on pensiamo che ciò avrà ripercussioni evidenti sul mercato Italiano, se non indirettamente. Gli stampatori italiani dovranno sicuramente rendersi più competitivi, in particolare sui contenuti tecnologici dei loro sistemi produttivi, altrimenti la concorrenza Indiana e cinese comincerà a farsi sentire più pesantemente.
3.
M aplan è in grado di fornire i numeri relativi al carbon footprint, e persegue da tempo una politica verso il ridotto impatto energetico dei propri macchinari.
4.
Per il 2025 il programma è principalmente di riprendere il percorso di crescita interrotto nostro malgrado nel 2023, con tutto il nostro portafoglio di prodotti (presse e canali freddi). Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, presenteremo qualcosa al K.
5.
N el 2025 parteciperemo sicuramente al K, non riusciremo a partecipare al GreenPlast in quanto si sovrappone con altri eventi internazionali. u
Le nostre domande
1. In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplastdopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2. Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3. Il piano energetico nazionale prevede, coerentemente con le indicazioni europee, l'abbandono del fossile entro il 2050, con step intermedi alquanto sfidanti. Quali sono gli investimenti che avete fatto finora e quali sono quelli pianificati per il prossimo futuro? Come i nuovi modelli che andrete ad introdurre supporteranno la transizione energetica?
4.
Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5. Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
“Abbiamo sviluppato una serie di estrusori pompa con rendimenti mai raggiunti prima, vicini al 90%, e dunque con impatto energetico proporzionalmente ridotto”
Suprema
Maurizio Coscia
Responsabile commerciale
1.
C on la premessa che i nostri ridotti volumi sono facilmente influenzabili da un singolo ordine, confermiamo il trend segnalato; siamo passati da una fase di effettiva stagnazione a quella di una concreta contrazione della produzione per la maggior parte dei settori industriali.
2.
A livello macroeconomico, e in particolare per l’Europa, penso che le velleità protezionistiche avranno poco effetto; più preoccupante a livello industriale è che si esaurisca il lungo ciclo di crescita nord americano, questione che potrebbe acuire la depressione europea.
A livello vendite per noi il mercato NAFTA ha rappresentato e sta rappresentando il miglior mercato internazionale.
3.
Q ualsiasi impianto industriale deve oggi essere progettato con particolare attenzione ai consumi energetici e alla sostenibilità economico ambientale; nel nostro piccolo abbiamo sviluppato una serie di estrusori pompa con rendimenti mai raggiunti prima, vicini al 90%, e dunque con impatto energetico proporzionalmente ridotto. N el campo presse per lo stampaggio seguiamo invece il trend della elettrificazione delle funzioni più idonee alla conversione, ad esempio attraverso la sostituzione di motori idraulici con quelli elettrici.
4.
L e applicazioni di intelligenza artificiale sono ormai scelta automatica e quasi obbligata per diverse funzioni aziendali, vedasi ricerca e sviluppo e funzioni di back office. Per quanto riguarda le sue applicazioni nelle macchine per processare gli elastomeri abbiamo in corso uno studio per la programmazione intelligente dei parametri di stampaggio; trasporla, però, in casi reali necessiterà di risorse a oggi non preventivabili né previste.
5.
A bbiamo al momento previsto solo una fiera in Nord America per settembre; GreenPlast è sicuramente interessante perché molto specifica, il K non è per noi di interesse, perché pur essendo vetrina internazionale e importante meeting point per l’industria delle materie prime plastiche è troppo generalista per i nostri prodotti e impianti di nicchia. u
"L’intelligenza artificiale è già oggi alla base di tutte le soluzioni sviluppate da UTPVision, rappresentando un pilastro fondamentale per le nostre tecnologie di controllo qualità"
U TPVision
Mario Regazzoni
D irettore generale
1.
N o, UTPVision non ha notato un calo degli ordini dall'estero nel primo semestre del 2024. Al contrario, la domanda per le nostre soluzioni di controllo qualità ad alta tecnologia è rimasta stabile, con alcuni mercati che hanno registrato addirittura un incremento. Questo è in linea con la crescente necessità di tecnologie innovative e automatizzate, in particolare quelle basate sull'intelligenza artificiale, che aiutano i clienti a ottimizzare i loro processi produttivi e a ridurre gli scarti.
2.
L a nostra azienda è globalmente orientata, con una forte presenza in diversi mercati internazionali, supportata anche dalla nostra sede operativa a Boston. Sebbene le politiche protezionistiche possano creare incertezze, UTPVision è in grado di mitigare i rischi grazie a un portafoglio clienti diversificato e alla capacità di adattare la produzione a normative e richieste locali. La presenza diretta sul mercato statunitense ci consente di mantenere un dialogo continuo con i nostri clienti e di rispondere rapidamente a eventuali cambiamenti normativi.
3.
U TPVision, pur non operando direttamente nel settore energetico, è impegnata a rendere le proprie tecnologie sempre più efficienti dal punto di vista energetico. Finora abbiamo investito nello sviluppo di macchine che ottimizzano i consumi e riducono gli sprechi nei processi produttivi, consentendo ai nostri clienti di adottare pratiche più sostenibili. Ad esempio, i nostri sistemi di controllo qualità integrano tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, che permettono di ridurre gli scarti e migliorare l’efficienza complessiva delle linee produttive.
4.
L’intelligenza artificiale è già oggi alla base di tutte le soluzioni sviluppate da UTPVision, rappresentando un pilastro fondamentale per le nostre tecnologie di controllo qualità. Nel 2025, ci concentreremo ulteriormente sull’espansione delle sue applicazioni, rendendo le nostre macchine sempre più precise, autonome e adattabili alle esigenze specifiche dei nostri clienti. Continueremo a investire in ricerca e sviluppo per integrare nuove tecnologie, con l’obiettivo di ottimizzare i processi produttivi e garantire prestazioni all’avanguardia.
5.
P arteciperemo con entusiasmo alla fiera K di Düsseldorf, un appuntamento fondamentale per il nostro settore. Questo evento rappresenta una vetrina imprescindibile per presentare le nostre tecnologie più recenti, con particolare attenzione alle nuove soluzioni e all’impiego dell’intelligenza artificiale per ottimizzare e innovare i processi produttivi. La sua rilevanza è tale che non manchiamo mai a nessuna edizione, riconoscendola come un’occasione chiave per consolidare il nostro ruolo nel panorama internazionale. u
Le nostre domande
1.
In base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs di Amaplastdopo il consuntivo 2023 con segno più sia all’import sia all’export - per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra. La vostra azienda conferma questi dati?
2.
Lo scenario geopolitico sembra non voler dare tregua: dopo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, il ritorno di Trump alla guida degli Usa preoccupa soprattutto per le nuove politiche protezionistiche, che minacciano di scatenare una guerra commerciale globale. Pensate che la vostra azienda possa subire eventuali ripercussioni dirette da queste politiche?
3. Il piano energetico nazionale prevede, coerentemente con le indicazioni europee, l'abbandono del fossile entro il 2050, con step intermedi alquanto sfidanti. Quali sono gli investimenti che avete fatto finora e quali sono quelli pianificati per il prossimo futuro? Come i nuovi modelli che andrete ad introdurre supporteranno la transizione energetica?
4.
Quali sono i vostri progetti per il 2025? Avete in programma investimenti in nuove tecnologie/prodotti? Tra questi, come valutate l’intelligenza artificiale? Pensate che possa trovare applicazione nella vostra realtà?
5. Nel 2025 sono in programma il GreenPlast a Milano a maggio e il K a Düsseldorf in ottobre: pensate di partecipare (a uno o a entrambi gli eventi)?
Problemi con la ricetta?
La RHEONIC ti aiuta nello
La RHEONIC è una società di ingegneria fondata nel 2015, con la missione di fornire servizi di consulenza e partnership alle industrie della gomma nei seguenti campi:
l Formulazione di mescole di gomma
l Ottimizzazione dei processi mediante tecniche di simulazione numerica
l Sviluppo dei cicli di vulcanizzazione
l Reologia
Tel. +39 348.1850166
e-mail: dario.nichetti@rheonicsrl.com web: https:www.rheonicsrl.com
a cura della redazione
Nuovo raffreddatore per gomma
Il nuovo raffreddatore per gomma di JP-Tech è una soluzione innovativa pensata per rispondere alle sfide delle moderne linee di produzione. La sua caratteristica distintiva è la modularità, che permette al macchinario di essere adattato alle più disparate esigenze produttive.
Nel panorama industriale contemporaneo, l’innovazione è la chiave per garantire efficienza, flessibilità e sostenibilità. JPTech, leader nella progettazione e produzione di macchinari industria
-
li, conferma il proprio impegno verso queste tematiche con il lancio del suo ultimo gioiello tecnologico: un raffreddatore per gomma customizzato e modulare, costruito interamente nel 2024.
UN PROGETTO SU MISURA PER LE ESIGENZE MODERNE
I l nuovo raffreddatore per gomma rappresenta una soluzione innovativa pensata per rispondere alle sfi -
de delle moderne linee di produzione. La sua caratteristica distintiva è la modularità, che permette al macchinario di essere adattato alle più disparate esigenze produttive.
G razie a questa flessibilità, JP-Tech si pone come partner strategico per aziende che necessitano di macchine versatili e personalizzabili.
CARATTERISTICHE TECNICHE AVANZATE
I l raffreddatore per gomma di JP-Tech si distingue per il suo design leggero ma robusto, reso possibile dall’utilizzo di un telaio in alluminio strutturale.
Q uesto materiale garantisce una combinazione ottimale di resistenza e leggerezza, facilitando anche la movimentazione e l’installazione.
U n altro punto di forza è la velocità di lavoro adattativa. Grazie a un sofisticato sistema di controllo, il macchinario regola automaticamente la propria velocità in funzione di quella del macchinario a monte.
Attualmente, il modello standard offre un range di velocità compreso tra 1 e 33 metri al minuto, con la possibilità di configurazioni personalizzate per velocità anche maggiori.
OPTIONAL PER OGNI NECESSITÀ
J P-Tech o ffre una gamma di optional che rendono il raffreddatore ancora più versatile e performante. Tra questi troviamo:
- v asca per liquido distaccante, ideale per prevenire l’aderenza dei materiali lavorati;
- taglio rotativo e taglierina a ghigliottina, per soddisfare le esigenze di sezionamento del prodotto;
- b locco di pesatura, per garantire la precisione nel controllo della produzione;
- b obinatore e f estonatore in ceste, con l’opzione di cambio automatico dei pallet, per ottimizzare la gestione del materiale lavorato.
G razie a queste opzioni, il macchinario si adatta facilmente a processi produttivi complessi e diversifica -
ti, fornendo soluzioni specifiche per ogni cliente.
SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO
J P-Tech ha progettato questo raffreddatore per gomma con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Rispetto ai tradizionali sistemi "Batch Off", questo nuovo modello si distingue per i consumi energetici significativamente ridotti e per gli ingombri minimizzati. Q uesta attenzione alla sostenibilità non è solo un vantaggio per l’ambiente, ma anche per i clienti, che possono beneficiare di una riduzione dei costi operativi.
I nvestire in tecnologie sostenibili non è mai stato così conveniente.
D ESIGN ALL’AVANGUARDIA
O ltre alle performance tecniche, il raffreddatore per gomma di JP-Tech si disti ngue per il suo design moderno e funzionale.
O gni dettaglio è stato studiato per garantire non solo efficienza, ma anche facilità di utilizzo e manutenzione. Questa attenzione al design riflette l’impegno di JP-Tech nel fornire non solo strumenti di lavoro, ma veri e propri alleati per la produttività.
UN INVESTIMENTO SUL FUTURO
C on il lancio di questo nuovo macchinario, JP-Tech conferma il proprio ruolo di pioniere nel settore industriale.
L a combinazione di innovazione tecnologica, sostenibilità e personalizzazione lo rende una scelta ideale per le aziende che vogliono restare competitive in un mercato
in continua evoluzione. I l raffreddatore per gomma di JP-Tech non è solo un macchinario: è un investimento sul futuro, un esempio di come tecnologia e rispetto per l’ambiente possano andare di pari passo.
U na scelta vincente per chi vuole ottimizzare i propri processi produttivi senza rinunciare alla qualità e all’efficienza. u
Nuovo codice della strada 2024
Il decreto sicurezza stradale consta di un pacchetto di norme che tiene conto della nuova mobilità, introducendo cambiamenti per migliorare la sicurezza della circolazione, ridurre i rischi di incidente e promuovere comportamenti responsabili alla guida.
Il 14 dicembre è entrato in vigore il decreto sicurezza stradale che modifica alcune norme del Codice della Strada (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 29 novembre 2024, n. 280, Legge 2024, n.177). Si tratta di un pacchetto di norme che tiene conto della nuova mobilità, introducendo cambiamenti per migliorare la sicurezza della circolazione, ridurre i rischi di incidente e promuovere comportamenti responsabili alla guida. Nuove disposizioni volte a promuovere una guida più responsabile e attenta.
L e principali misure adottate riguardano:
- i l contrasto alla guida sotto effetto di alcol e droghe - i limiti non cambiano ma vengono inasprite le misure per i recidivi tramite l’introduzione dell’alcolock;
- m onopattini - per i quali è stato introdotto l’obbligo di identificabilità mediante contrassegno e assicurazione;
- c ontrasto all’uso del cellulare al volante - con un inasprimento della sanzione pecuniaria e sospensione della patente;
- m aggiore sicurezza per i mezzi a due ruote, sia a pedali che motorizzate.
L a riforma, pertanto, segna un ulteriore passo avanti nella tutela della sicurezza stradale, introducendo un rafforzamento della stessa, ma sono
state introdotte novità anche per quanto riguarda la disciplina della circolazione dei veicoli sulla rete autostradale nel periodo invernale, e in particolare in presenza di manifestazioni atmosferiche di notevole intensità.
I l nuovo articolo 35, comma 3, lettera s) stabilisce: “la previsione di apposite disposizioni riguardanti la circolazione dei veicoli sulla rete autostradale nel periodo invernale, in presenza di manifestazioni atmosferiche di particolare intensità, al fine di preservare l’incolumità degli utenti e di garantire idonei livelli di circolazione veicolare, attribuendo, esclusivamente in tal caso, all’ente proprietario o al concessionario di autostrade la facoltà di imporre l’utilizzo di pneumatici invernali o, in alternativa, di appositi dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici, ove non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza mediante il ricorso a soluzioni alternative”.
L a norma prevede quindi la facoltà, in capo all’ente proprietario o al concessionario di autostrade, di imporre l’utilizzo di pneumatici invernali o, in alternativa, di appositi dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici.
L a modifica legislativa, che potrebbe apparire di limitata rilevanza, rappre -
senta tuttavia una integrazione alla normativa già esistente, poiché va ad aggiungersi alla possibilità per il proprietario/gestore delle autostrade di emettere ordinanze relative all’equipaggiamento invernale nel periodo 15 novembre – 15 aprile, consentendogli fin da subito di limitare la circolazione stradale in talune circostanze ai soli veicoli equipaggiati in maniera adeguata (pneumatici inverna -
li o catene a bordo, pronte a essere montate) alle condizioni climatiche in essere.
C on ciò si conferma, ancora una volta, l’importanza che le nostre Istituzioni attribuiscono all’impiego degli pneumatici invernali. La circolazione in autostrada, particolarmente durante il periodo invernale, comporta rischi elevati, in quanto le autostrade sono frequentemente percorribili a velocità elevate e le condizioni meteo avverse possono creare situazioni di estremo pericolo. L’obbligo di equipaggiare i veicoli con pneumatici invernali ha dimostrato di ridurre significativamente il numero di incidenti, migliorando in modo sostanziale la sicurezza stradale.
D a anni Assogomma, insieme all’associazione dei rivenditori (Federpneus), promuove la campagna di comunicazione “Pneumatici Sotto Controllo®” volta a migliorare la conoscenza degli pneumatici e il loro corretto utilizzo.
S ul sito www.pneumaticisottocontrollo.it è possibile trovare un elenco costantemente aggiornato delle Ordinanze invernali sui vari tratti stradali, così da potersi orientare al meglio per una guida in tutta sicurezza, anche in inverno. u
NORMATIVE di Beatrice Garlanda
Regolamento CLP: nuovi adeguamenti al progresso tecnico
Il regolamento (UE) 2024/2564, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE del 30 settembre 2024, adegua per la ventiduesima volta al progresso tecnico il regolamento CLP. Il nuovo provvedimento sarà direttamente applicabile negli Stati membri dal 1° maggio 2026.
Il regolamento (UE) 2024/2564, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE del 30 settembre 2024, adegua per la ventiduesima volta al progresso tecnico il regolamento CLP. Il nuovo provvedimento sarà direttamente applicabile negli Stati membri dal 1° maggio 2026. Dal 20 ottobre 2024, però, gli operatori possono volontariamente classificare, etichettare e imballare le sostanze, in base alle indicazioni in esso riportate. Va detto che la Tabella 3, parte 3, dell’allegato VI del regolamento CLP contiene l’elenco delle classificazioni e etichettature armonizzate di talune sostanze pericolose. Le novità riportate dal recente provvedimento di adeguamento riguardano l’inserimento nella tabella stessa di istruzioni armonizzate per 27 sostanze e la modifica delle istruzioni per 16 sostanze. So-
no, inoltre, cancellate alcune voci. In allegato a quest’articolo riportiamo la Tabella di cui si tratta nella versione dettata dal regolamento (UE) 2024/2564. Per una sua lettura più agevole ricordiamo qui di seguito com’è strutturata e quali sono le disposizioni cui fare riferimento.
NUMERO DELLA SOSTANZA
La prima colonna della tabella riporta il numero della sostanza. L’ordine delle voci rispetta il numero atomico dell’elemento più caratteristico delle proprietà della sostanza. Il numero è costituito da una sequenza cifrata del tipo ABC-RST-VW-Y. Le prime tre cifre indicano il numero atomico dell’elemento chimico più caratteristico o del gruppo organico più caratteristi-
co della molecola; RST è il numero consecutivo della sostanza; VW indica la forma in cui la sostanza è prodotta o immessa in commercio; infine Y indica la cifra di controllo calcolata secondo il metodo ISBN.
DENOMINAZIONE CHIMICA
Se possibile le sostanze pericolose sono designate dalle rispettive denominazioni IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry). Le sostanze che fanno parte degli elenchi EINECS, ELINCS o degli ex polimeri sono designate con le denominazioni che figurano in tali elenchi. Le impurezze, gli additivi e altri componenti minori generalmente non sono indicati, a meno che non siano rilevanti per la classificazione della sostanza.
NUMERO CE
I l numero CE (ovvero il numero EINECS, ELINCS o NLP), è il numero ufficiale della sostanza all’interno della UE. Il numero EINECS è ottenuto dall’inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti a carattere commerciale; il numero ELINCS è ottenuto dalla lista europea delle sostanze chimiche notificate (come modificata) e quello NLP dalla lista degli “ex-polimeri” (come modificata). Il numero CE è costituito da una sequenza di sette cifre del tipo XXX-XXX-X.
NUMERO CAS
Per agevolare l’identificazione della voce è anche riportato il numero CAS (Chemical Abstracts Service). Va osservato che, mentre il numero EINECS comprende sia le forme anidre che le forme idrate della sostanza, il numero CAS può essere differente per le due forme.
CODICI DI CLASSIFICAZIONE
Codici di classe e categoria di pericolo
I criteri di classificazione sono contenuti nell’allegato I del regolamento CLP e si presentano sotto forma di codici di classe e di categoria di pericolo all’interno di tale classe.
Il regolamento (UE) 2024/2564 inserisce o sostituisce nella Tabella 3, parte 3, dell’allegato VI del regolamento CLP le voci che hanno i seguenti codici di classe e di categoria di pericolo:
La categoria di pericolo entro ciascuna classe di pericolo specifica la gravità del pericolo stesso. La gravità è espressa dal numero o lettera che si trova accanto al codice della classe.
Codici di indicazioni di pericolo
Le indicazioni di pericolo che sono state attribuite ai sensi dell’art. 13 del regolamento CLP e sono indicate conformemen-
te all’allegato III. Per alcune indicazioni di pericolo al codice a tre cifre sono aggiunte lettere per una migliore identificazione. Le voci inserite o sostituite nella Tabella 3, parte 3, dell’allegato VI del regolamento CLP dal regolamento (UE) 2564/2024 fanno riferimento ai seguenti codici di indicazioni di pericolo:
Codici di etichettatura
Nella colonna relativa all’etichettatura sono indicati i seguenti elementi:
- i codici con i pittogrammi di pericolo contenuti nell’allegato V, secondo il sistema GHS;
- iI codice Dgr per “Pericolo“ e Wng per “Attenzione”;
- i codici di indicazione di pericolo ripresi dall’allegato III, conformemente alla classificazione;
- i codici delle informazioni supplementari, forniti ai sensi dell’art. 25.
A questo proposito segnaliamo che il regolamento (UE) 2024/2654 prevede che l’etichettatura contenga, per le voci specificate, le seguenti informazioni: supplementari: EUH066: L’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle; EUH071: Corrosivo per le vie respiratorie.
LIMITI DI CONCENTRAZIONE SPECIFICI, FATTORI M E STA
La Tabella 3 della parte 3 dell’allegato VI del CLP, anche come modificata dal regolamento 2024/2564/UE, contiene una colonna relativa ai limiti di concentrazione specifici, fattori M e STA.Il limite di concentrazione è il valore limite di ogni impurezza, additivo o singolo costituente classificati presenti in una sostanza o in una miscela al di sopra della quale la loro presenza è presa in considerazione per determinare se la sostanza o la miscela debba essere classificata. I limiti di concentrazione possono essere generici, come definiti dall’allegato I del regolamento CLP o specifici. Questi ultimi possono essere inferiori
Classe di pericolo
L iquido infiammabile
S olido comburente
Perossido organico
Codici della classe e categoria di pericolo
Flam. Liq 1, Flam. Liq 2, Flam. Liq.3
Ox.Sol 2, Ox.Sol. 3
O rg. Perox B, Org Perox D
S ostanza o miscela corrosiva per i metalli M et. Corr.1
Tossicità acuta
I rritazione cutanea
Lesioni oculari gravi
Acute Tox.3, Acute Tox.4
S kin Irrit.2
Eye Dam. 1
S ensibilizzazione respiratoria R epr. Sens 1A
S ensibilizzazione cutanea
S kin Sens. 1, Skin Sens. 1A, Skin Sens. 1B
M utagenicità sulle cellule germinali M uta 1 B, Muta 2
Cancerogenicità
Carc.1B
Tossicità per la riproduzione R epr. 1B, Repr.2
Tossicità specifica per organi bersaglioesposizione singola
Tossicità specifica per organi bersaglioesposizione ripetuta
S TOT SE3
S TOT RE 1,STOT RE2
Pericolo in caso di aspirazione Asp. Tox.1
Pericoloso per l’ambiente acquatico Aquatic Acute 1
Pericoloso per l’ambiente acquatico Aquatic Chronic 1, Aquatic Chronic
Codici di indicazioni di pericolo Descrizione
H 224
H 225
H 226
H 241
H 272
H 302
H 304
H 312
H 314
H 315
H 317
H 318
H 319
L iquido e vapori altamente infiammabili
L iquido e vapori facilmente infiammabili
L iquido e vapori infiammabili
R ischio di incendio o esplosione per riscaldamento
Può aggravare un incendio; comburente
N ocivo se ingerito
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie
N ocivo per contatto con la pelle
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari
Provoca irritazione cutanea
Può provocare una reazione allergica cutanea
Provoca gravi lesioni oculari
Provoca grave irritazione oculare
H 330 Letale se inalato
H 331 Tossico se inalato
H 332 N ocivo se inalato
H 334
H 335
H 336
H 340
H 341
H 350, H350i
H 351
H 360D, H360F, H360Df, H360FD
Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato
Può irritare le vie respiratorie
Può provocare sonnolenza o vertigini
Può provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
S ospettato di provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
Può provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo); H350i può provocare il cancro se inalato
S ospettato di provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
H 360D: Può nuocere al feto, H360F Può nuocere alla fertilità
H 360Df: Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità
H360FD: Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto
H 361d: Sospettato di nuocere al feto
H 361f: Sospettato di nuocere alla fertilità
H 361d, H361f, H361fd
H 372
H 373
H 400
H 410
H 411
H 361fd: Sospettato di nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto
Può provocare danni agli organi (indicare tutti gli organi interessati se noti) in caso di esposizione prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
Può provocare danni agli organi (indicare tutti gli organi interessati se noti) in caso di esposizione prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è accertato che nessuna altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
Pericoloso per l’ambiente acquatico -Pericolo acuto, categoria1
M olto tossico per gli organismi acquatici
M olto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
o superiori a quelli generici. Il fattore M è definito come fattore moltiplicatore (vedi allegato I). Si applica alla concentrazione di una sostanza classificata come pericolosa per l’ambiente acquatico (tossicità acuta categoria 1 o tossicità cronica categoria 1) ed è utilizzato per ottenere la classificazione di una miscela in cui è presente la sostanza. Infine alle sostanze con una classificazione armonizzata per la tossicità acuta può essere attribuita una stima della tossicità acuta (STA), utilizzata per determinare la classificazione delle miscele che le contengono.
NOTE
L’ultima colonna della tabella in oggetto riporta le note associate ad una voce. Le note presenti nella colonna, così come risulta dal regolamento (UE) 2024/2564 sono le seguenti:
- Nota 11: la classificazione delle miscele come sostanze tossiche per la riproduzione è necessaria se la somma delle concentrazioni dei singoli composti di boro classificati come tossici per la riproduzione nella miscela immessa sul mercato è ≥0,3%.
- Nota B: talune sostanze sono immesse sul mercato in soluzione acquosa a diverse concentrazioni e richiedono pertanto una classificazione e un’etichettatura diverse poiché i pericoli variano in funzione della concentrazione.
- Nota F: questa sostanza può contenere stabilizzanti. Se lo stabilizzante modifica le caratteristiche di pericolosità della sostanza, indicate dalla classificazione riportata nella parte 3 dell’allegato VI, la classificazione e l’etichettatura devono essere effettuate in base alle regole per la classificazione e l’etichettatura delle miscele pericolose.
- Nota T: questa sostanza può essere immessa sul mercato in una forma che non presenta i pericoli fisici indicati dalla classificazione nella voce della parte 3 dell’allegato VI. Se i risultati delle prove realizzate secondo il/i metodo/i di cui all’allegato I, parte 2, del regolamento CLP dimostrano che la forma specifica della sostanza immessa sul mercato non presenta tale proprietà fisica o tali pericoli fisici, la sostanza è classificata in base al/i risultato/i di tale/i prova/e. Le informazioni pertinenti, compreso un riferimento al/ai metodo/i delle prove devono essere incluse nella scheda dei dati di sicurezza.
CLASSIFICAZIONI E INDICAZIONI DI PERICOLO DELLA TABELLA 3 DERIVANTI DALLA CONVERSIONE DELLE CLASSIFICAZIONI PREVISTE DALL’ALLEGATO I DELLA DIRETTIVA
67/548/CEE
Classificazione minima
Per alcune classi di pericolo la classificazione secondo i criteri di cui alla direttiva 67/548/CEE non corrisponde direttamente alla classificazione secondo la classe e la categoria di pericolo del regolamento CLP. In questi casi la classificazione che figura nell’allegato VI del regolamento CLP deve considerarsi una classificazione minima e si applica alle condizioni indicate dalla parte 1 dell’allegato stesso
La classificazione minima è segnalata nella tabella 3 dell’allegato VI da un asterisco (*) nella colonna “Classificazione”. Il riferimento * può comparire anche nella colonna “Limiti di concentrazione specifica, fattori M e STA” Qui indica che la voce aveva limiti di concentrazione specifici per la tossicità acuta ai sensi della direttiva 67/548/CEE. Non è possibile convertire questi limiti in limiti di concentrazione ai sensi del regolamento CLP, in particolare se esiste una classificazione minima. Quando è indicato un riferimento *, va prestata comunque attenzione particolare alla classificazione per la tossicità acuta di questa sostanza.
Una via d’esposizione non può essere esclusa
Per alcune classi di pericolo (es la STOT) la via d’esposizione
dovrebbe essere citata nell’indicazione di pericolo solo se è accertato che nessuna altra via d’esposizione può rappresentare un pericolo secondo i criteri di cui all’allegato I. in base alla direttiva 67/548/CEE si indicava la via di esposizione quando la sostanza poteva essere classificata con la frase di rischio R48. La classificazione di cui alla direttiva 67/548/CEE indicante la via d’esposizione è stata convertita nella classe e nella categoria corrispondenti secondo il regolamento CLP, ma con un’indicazione di pericolo generale che, in assenza di informazioni specifiche, non specifica la via d’esposizione.
Tali indicazioni di pericolo sono segnalate nella tabella 3 dell’allegato VI da un doppio asterisco (**).
Indicazioni di pericolo relative alla tossicità per la riproduzione
Le indicazioni di pericolo H360 e H361 indicano una preoccupazione generale per gli effetti per la fertilità e/o per lo sviluppo: “Può nuocere/sospettato di nuocere alla fertilità o al feto”. Tale indicazione generale può essere sostituita dall’indicazione di pericolo che indica l’effetto specifico che solleva preoccupazione. Perché non siano perse le informazioni contenute nelle classificazioni armonizzate degli effetti sulla fertilità e lo sviluppo ai sensi della direttiva 67/548/CEE, le classificazioni sono state convertite unicamente per gli effetti classificati ai sensi di tale direttiva. Queste indicazioni di pericolo sono contrassegnate da tre asterischi (***) nella Tabella 3 dell’allegato VI del regolamento CLP. u
C lassificazione ed etichettatura armonizzate di sostanze pericolose a lla luce del regolamento (UE) 2024/2564
L imiti di concentrazione s pecifici, fattori M e STA N ote
nalazione. S TA= 0,75 mg/l (polveri o nebbie) v ia orale:STA= 890 m g/kg di p.c. E ye Dam 1; H 318: C ≥22% E ye Irrit 2; H 319: 14%≤C <22%
nalazione.
S TA= 1,2 mg/l (polveri o nebbie) E
22%≤C <36%
nalazione: S TA= 0,62mg/l (polveri o nebbie) v ia orale: STA= 730 m g/kg
di p.c. E ye Dam. 1; H318: C≥22% E ye Irrit. 2; H319 14%≤C <22%
E tichettatura
V oci inserite dal regolamento (UE) 2024/2564 nell’allegato VI, parte 3, tabella 3 del regolamento (CE) n.1272/2008 N umero della s ostanza
C odici di indicaz ioni di pericolo supplementari
C odici di indicazioni di pericolo
P ittogrammi, codici d i avvertenza
D enominazione c himica N umero CE N umero CAS C lassificazione
C odici di indicazioni di pericolo
C odici di classe e di c ategoria di pericolo
234-390-0 [1] 234-390-0 [2] -[3] -[4] 239-172-9 [5] 11138-47-9 [1] 12040-72-1 [2] 10332-33-9 [3] [4] 15120-21-5 [5] O x. Sol.3 R epr 1B A cute Tox.3 A cute Tox.4 S TOT
005-022-00-4 a cido perborico, sale di sodio [1] a cido perborico, sale di sodio, monoidrato [2] a cido perborico (HBO(O2)], sale di sodio, monoidrato [3] p erossoborato di sodio [4] p erborato di sodio[5]
239-172-9 [1] 234-390-0 [2] -[3] -[4] 13517-20-9
005-023-00-X a cido perborico (H 3BO2 (O2)], sale triidrato monosodico [1] a cido perborico, sale di s odio, tetraidrato[ 2] a cido perborico (HBO (O2)], sale di sodio, tetraidrato [3], perossoborato di sodio, esaidrato[4]
005-024-00-5 p erossometaborato di sodio
C arc.!B S TOT RE 1 H 350i H 372 (polmo n
006-104.-00-2 t ubi di carbonio a parete multipla (grafite sintetica in forma tubolare) con diametro del tubo geometrico≥30 nm e <3µm, lunghezza≥5µm e rapporto larghezza/altezza >3:1, compresi i nanotubi di carbonio a parete multipla, M WC (N) T
[superficie specifica>0,67 mm2/mg]
H 361f H 373 (s istema nervoso) H 410 M =1000 M =1000
H 361f H 373 (s istema nervoso) H 400 H 410 G HS08 G HS09 W ng
047-006-00-X n anoargento [diametro delle particelle >1 nm e ≤100 nm] 231-131-3 7440-22-4 R epr.2 S TOT RE 2 A quatic Acute 1 A quatic Chronic 1
603-247-00-8 m assa di reazione di 1,3-diossan5-olo e 1,3-diossolan-4-ilmetanoloR epr.1B H 360Df G HS08 D gr H 360 Df
1205-17-0 [1] 737776-68-0 [2] 737776-59-9 [3] S kin Sens. 1B H 317 G
214-881-6 [1] -[2][3]
605-042-00-9 ɑ -metil-1,3-benzodiossol-5- propionaldeide [1] (S )ɑ -metil-1,3-benzodiossol-5- propionaldeide; (2S )-3-(1,3-benzodiossol-5-il)-2-metilpropanale [2] (R )ɑ -metil-1,3-benzodiossol-5- propionaldeide; (2R )-3-(1,3-benzodiossol-5-il)-2-metilpropanale[3]
2,4-d imtilcicloes-3-en-1-carbaldeide [1] (1 ɑ ,2 ɑ ,5 ɑ )-2,5-dimetilcicloes-3-en-1- carbaldeide [2]
2,6-d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [3] 3,5-d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [4] 3,6-d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [5] 4,6-d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [6] m assa di reazione di 3,5-dimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide e 2,4-dimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [7] d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [8] d imetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [9] 1,2,4(o 1,3,5)-trimetilcicloes-3-en- 1-carbaldeide [10] 1,3,4-t rimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [11] 2,2,4-t rimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [12] 2,4,6-t rimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [13] i sociclocitrale[14] 3,5,6-t rimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [15] 4,6,6-t rimetilcicloes-3-en-1-carbaldeide [16] 268-264-1 [1] 252-395-6 [2][3] 268-263-6 [4] 267-186-5 [5] 253-139-6 [6] -[7] 248-742-6 [8] 272-113-5 [9] 276-055-1 [10] -[11] -[12] 215-833-7 [13] 215-638-7 [14] 266-810-3 [15] -[16] 68039-49-6 [1] 35145-02-9 [2] 6975-94-6 [3] 68039-48-5 [4] 67801-65-4 [5] 36635-35-5 [6] -[7] 27939-60-2 [8] 68737-61-1 [9] 71832-78-5 [10] 40702-26-9 [11] 1726-47-2 [12] 1423-46-7 [13] 1335-66-6 [14] 67634-07-5 [15] 6754-27-4 [16]
605-043-00-4
V
sanguigna)
606-156-00-1 a cetossima 204-820-1 127-06-0 C arc. 1B A cute Tox.4 S TOT SE3 S TOT RE2 E ye Dam.1 S kin Sens.1
606-157-00-7 (3E )-dec-3-en-2-one18402-84-1 A cute Tox. 4 A
606-158-00-2 2-(d imetilammino)-2-[(4-metilfe - nil)metil]-1-[4-(morfolin-4-il)fenil] butan-1-one
607-770-00-2 n eodecanoato di 2,3-epossipropile
607-771-00-8 b entavalicarb-isopropile (ISO); isopropil[(S)-1-{[(R)-1-(6-fluoro-1,3- benzotiazol-2-ll)etil] carbamoil}2-metilp ropil]carbanmmato.
607-772-00-3 s alicilato di esile
(cavità nasale) H 317
(cavità nasale)
2386-87-0 M uta.2 S TOT RE2 S kin Sens.1
219-207-4
607-773-00-9 7-o ssabiciclo [4.1.0]eptan -3-carbossilato di 7-ossabiciclo[4.1.0]ept3-ilmetile
241-164-5 [1] -[2] -[3] 17095-24-8 [1] -[2] 100556-82-9 [3]
4-a mmino-5-idrossi-3,6-bis[[4-[[2- (solfonatoosi) etil]solfonil]fenil]azo] nafta-len-2,7-disolfonato di tetrasodio [1] p rodotti di reazione dell’acido 4-ammino-5-idrossinaftalen-2,7-disolfonico, combinato due volte con 2-[(4-amminofenil)solfo-nil]etilidrogenosolfato diazotato, sali di sodio[2]
607-774-00-4
4-a mmino-5-idrossi-3,6-bis{[4- (vinilsolfonil) fenil]diazenil} n aftalen-2,7-disolfonato di disodio [3]
607-775-00-X
L e seguenti voci di cui al regolamento (UE) 2564/2024 sostituiscono le corrispondenti voci dell’allegato VI, p arte 3, tabella 3 del regolamento (CE) n.1272/2008
N ote
L imiti di concentrazione s pecifici, fattori M e STA
C odici di indicaz ioni di pericolo supplementari
E tichettatura
C lassificazione
C odici di indicazioni di pericolo
P ittogrammi, codici d i avvertenza
C odici di indicazioni di pericolo
C odici di classe e di c ategoria di pericolo
D enominazione c himica N umero CE N umero CAS
N umero della s ostanza
005-005-00-1 t rimetil borato
016-022-00-9 e tantiolo;etilmercaptano
B ,D,F
604-020-00-6 b ifenil-2-olo; 2-fenil-fenolo; 2-idrossibifenile
nalazione:STA= 4,0 m g/l (polveri,nebbie) v ia orale:STA= 1500 mg/kg
607-198-00-3 3,4,5-t riidrossibenzoato di propile
607-315-00-8 g lifosato (ISO); N -(fosfonometil) glicina 213-997-4 1071-83-6 E ye Dam. 1 A quatic Chronic 2 H 318 H 411 G HS05 G HS09 D gr H 318 H
Acute 1 A quatic Chronic 1 H 351 H 317 H 400 H 410 G HS08 G HS07 G HS09 W ng H 351 H 317 H 410 E UH066 M 010 M =10
87392-12-9 C arc.2 S kin Sens. 1 A quatic
607-432-00-4 S -metolachlor(ISO); 2-c loroN -(2-etil-6-metilfenil)N[(2 S )-1-metossipropan-2-il] acetammide; (R ɑ S ɑ )-2-cloroN -(6-etil-o-tolil)N -[(1 S )-2-metossi-1-metiletil] acetammide[con-tiene l’80 -100% di 2-cloroN -(2-etil-6-metilfenil)N[(2 S )-1-metossipropan-2-il]acetammide e lo 0,20% di 2-cloroN -(2etil-6-metilfenil)N -[(2 R )-1-metossipropan-2-il]acetammide -
nalazione:STA= 0,58 mg/l (polve -
ri o nebbie) v ia orale:STA= 450 m g/kg di p.c. M =100 M =100
H 361d H 331 H 302 H 335 H 373 (fegato, tratto gastroin- t estinale, cavità nasale) H 315 H 410
G FHS08 G HS06 G HS09 D gr
H 361d H 331 H 302 H 335 H 373 (fegato, tratto gastrointestinale, cavità nasale) H 315 H 400 H 410
R epr.2 A cute
175013-18-0
Tox.3 A cuteTox.4 S TOT SE 3 S TOT RE 2 S kin Irrit.2 A quatic Acute 1 A quatic Chronic 1
613-272-00-6 p iraclostrobin (ISO); N -2-{[1-(4clorofenil)1 H-pirazol-3-il]ossimetil}fenil) N -metossi carbammato di metile -
430-050-2 [1] -[2] -[1] -[2] S kin
616-127-00-5 M assa di reazione di N,N’ -etan-1,2diilbis (d ecanammide) e 12-idrossiN -[2[(1-ossidecil) ammino]etil]ottadeca-nammide e N,N’ -etan-1,2- diilbis(12-i-idrossiottadecanammide)[1] m assa di reazione di N,N’ -etan-1,2diilbis(decanammide) e 12 idrossiN -[2-[(1-ossidecil)ammino]etil]ott adecannammide [2]
O rg. Perox. B E ye Irrit.2 S kin Sens.1 A quatic
617-008-00-0 p erossido di dibenzoile; perossido di benzoile 202-327-6 94-36-0
Engineering Systems è azienda leader nella produzione di estrusori per gomma e plastica in svariati ambiti di applicazione industriale.
Oltre 40 anni di esperienza e una lunga serie di competenze e know how, rendono Engineering Systems il partner ideale per qualità, sicurezza e alto grado di personalizzazione di prodotti e servizi.
Siamo specializzati in qualsiasi tipo di estrusore per tutte le tipologie di gomma da estrudere.
Realizziamo estrusori totalmente personalizzabili, per i settori di rivestimento pneumatici, guarnizioni, cavi e mini estrusori per produzione mescole speciali.
Un altro importante processo produttivo che Engineering Systems effettua per i propri clienti è il “Revamping” della macchina completa o anche solo dei componenti fondamentali e significativi come vite e cilindro.
La produzione interna, insieme alla passione con cui approcciamo ogni richiesta, consente di curare l’intero processo produttivo offrendo versatilità e prontezza per soddisfare qualsiasi richiesta del cliente.
L’innovazione tecnologica e l’alto livello di specializzazione tecnica dello staff sono elementi differenzianti che assicurano ottimi risultati e massima qualità e durabilità dei prodotti e dei servizi.
ENGINEERING SYSTEMS S.R.L. - Via Caduti del Lavoro 37/39, 25030 Coccaglio (BS) ITALIA - Tel. +39 030 77 21 469 commerciale@engineeringsystems.it - www.engineeringsystems.it
Gomma per l’industria aerospaziale e DDL Spazio
Il Consiglio dei ministri ha approvato la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy, che pone il nostro paese all’avanguardia tra i grandi player globali e anticipa le intenzioni dell’Unione Europea in merito a un regolamento per il settore. Oltre a rappresentare un passo cruciale per promuovere l’economia spaziale, il DDL diventa un’importante opportunità anche per il comparto della gomma.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, ha approvato la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy. La legge pone l’Italia all’avanguardia tra i grandi player globali e anticipa le intenzioni dell’Unione Europea in merito a un regolamento per il settore. Diversi gli ambiti disciplinati dal disegno di legge: dalle norme per l’esercizio delle attività spaziali da parte degli operatori, all’immatricolazione degli oggetti spaziali, fino alle responsabilità degli operatori spaziali e dello Stato e alle misure per l’economia dello spazio.
L A BOZZA DEL DDL
L a bozza del DDL composta da 31 articoli, fissa tra l’altro l’obbligo di autorizzazione all’esercizio delle attività spaziali, prevede un’Autorità di vigilanza, un Registro di immatricolazione degli oggetti spaziali lanciati fuori dall’atmosfera, un Piano nazionale per l’economia dello spazio e misure economiche.
Tra le novità più significative la legge quadro prevede l’obbligo di un’autorizzazione sia per gli operatori stranieri che intendono condurre attività spaziali dal territorio italiano, sia
Foto di forplayday da iStock.
RUBBER IN MOTION
per quelli nazionali che operano da un territorio estero. Sarà l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, a farsi carico della vigilanza sugli operatori: in caso di non rispetto delle disposizioni di legge o degli impegni presi, l’autorizzazione sarà revocata. L’Agenzia si occuperà anche dell’immatricolazione nel Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico per i quali l’Italia è Stato di lancio. Il Ddl prevede inoltre l’elaborazione di un Piano Nazionale per l’economia dello spazio, con un orizzonte di almeno cinque anni, che includa l’analisi, la valutazione e la quantificazione dei fabbisogni del comparto, per individuare gli investimenti finanziabili attraverso risorse pubbliche e contributi privati.
I L REGIME DI RESPONSABILITÀ APPLICABILE AGLI OPERATORI
SPAZIALI
I l titolo IV del DDL disciplina il regime di responsabilità applicabile agli operatori spaziali, che si configura come una responsabilità oggettiva dell’operatore, a prescindere dalla sussistenza di profili di colpa o dolo.
L’operatore è sempre tenuto al risarcimento dei danni cagionati a terzi sulla superficie terrestre, nonché agli aeromobili in volo e alle persone e cose che si trovano a bordo di questi ultimi. La responsabilità è esclusa solo se l’operatore prova che i danni sono stati causati in via esclusiva, e
I nostri esperti
Lo Studio Legale Gealex – Guardamagna e associati (www.gealex.eu), che cura questa rubrica, è uno studio legale presente in tutta Italia e un network di studi legali affermati in tutto il mondo. Con sede a Milano (Italia), è uno studio di prima scelta per i clienti che cercano consulenti legali con una vasta esperienza e competenza in pratiche multidisciplinari, come il diritto commerciale e societario, il contenzioso civile, l’M&A, il diritto del lavoro, la proprietà intellettuale, il real estate, il recupero crediti, i rapporti bancari e, persino, il diritto dello sport. Gli autori dell’approfondimento sono il partner Alessandro Facchino (afacchino@gealex.eu), direttore del Dipartimento di Diritto del Lavoro di Gealex –Guardmagna e associati, e il collega di studio, avvocato Enzo Cardone.
UTPVISION LAT 313 ACCREDIA
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PRIMO LABORATORIO METROLOGICO ACCREDITATO PER IL SISTEMA OTTICO DI MISURAZIONE DIAMETRALE
UTPVision si conferma leader del settore nella produzione e distribuzione di soluzioni d’ispezione visiva. La sua gamma di prodotti e servizi si completa con l’accreditamento del proprio laboratorio metrologico di taratura da parte dell’ente di accreditamento indipendente ACCREDIA, garante della competenza, dell’indipendenza e dell’imparzialità del Centro UTPVision LAT 313
con dolo, da un terzo estraneo all’operazione spaziale e che il fatto del terzo non poteva essere impedito.
Viene altresì disciplinata la responsabilità sussidiaria dello Stato per i danni che non siano stati risarciti dall’operatore, con la previsione di litisconsorzio necessario dello Stato nei procedimenti per il risarcimento del danno derivante da attività spaziale (si ha litisconsorzio necessario nei casi in cui la decisione non può essere resa se non in confronto di più parti, sicché queste debbono agire o essere convenute nello stesso processo, ndr).
A tal fine il disegno di legge prevede che gli operatori autorizzati devono stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti dall’attività spaziale con un massimale pari a 100 milioni di euro per sinistro.
LA GOMMA NELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE
I nfine, per agevolare l’ingresso delle PMI e delle startup ai contratti pubblici, sono previste norme speciali in materia di appalti e per promuovere le attività e tecnologie aerospaziali.
L’industria aerospaziale richiede materiali in grado di resistere a condizioni estreme, garantendo la sicurezza e l’efficienza di aeromobili e veicoli spaziali. La gomma possiede proprietà uniche che la rendono particolarmente adatta alle applicazioni aerospaziali.
La sua capacità di resistere a temperature estreme, pressioni ed esposizioni chimiche è di fondamentale importanza per il corretto funzionamento di aeromobili e veicoli spaziali. I componenti in gomma dell’industria aerospaziale devono
affrontare numerose sfide durante il loro ciclo di vita operativo, che richiedono soluzioni innovative.
La gomma gioca un ruolo cruciale nell’industria aerospaziale: è fondamentale per realizzare guarnizioni e tenute che devono resistere a pressioni estreme, variazioni di temperatura e ambienti chimicamente aggressivi.
Questi componenti sono usati nei sistemi di carburante e lubrificazione, nei circuiti idraulici, nelle connessioni dei serbatoi e nei sistemi di pressurizzazione della cabina (ad esempio, elastomeri avanzati come il viton e il silicone sono utilizzati per resistere a temperature che variano da -50 a oltre 200 °C).
Nell’industria aerospaziale, i materiali devono mantenere le proprie prestazioni anche in condizioni difficili:
(i) temperatura: la gomma fluorocarbonica e altre miscele specifiche mantengono l’elasticità e la resistenza alle alte temperature;
(ii) pressione: guarnizioni in gomma ad alta densità garantiscono la tenuta anche in condizioni di alta pressione; (iii) radiazioni e agenti chimici: alcuni tipi di gomma resistono agli effetti dei carburanti, oli e radiazioni presenti nello spazio.
I nfine, la gomma è un materiale fondamentale per l’isolamento delle vibrazioni e la riduzione del rumore oltre che per gli pneumatici dei carrelli di atterraggio realizzati con speciali mescole.
L’approvazione del DDL sulla space economy, oltre a rappresentare un passo cruciale per promuovere l’economia spaziale, diventa così un’importante opportunità anche per il comparto della gomma. u
LEGENDA
GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA RIVISTA NEL CORSO DEL 2024
Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2024 sono suddivisi nelle seguenti sezioni:
1 ABBIAMO LETTO PER VOI
2 ECONOMIA, MERCATI
3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI
5 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE
6 TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE
7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI
8 NEWS DA AZIENDE E ENTI
9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE
10 AUTORI
11 AZIENDE E ENTI
I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina:
715 - gennaio/febbraio 2024
716 - marzo 2024
717 - aprile 2024
718 - maggio 2024
719 - giugno 2024 + supplemento GreenRUBBER
720 - luglio/agosto 2024
721 - settembre 2024
722 - ottobre 2024
723 - novembre 2024
724 - dicembre 2024
In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.
1
ABBIAMO LETTO PER VOI
CHIMICA DEGLI ELASTOMERI
Chimica dietro varie tecnichedi reticolazone in elastomeri siliconici (724, 14)
COSTRUZIONE E SIMULAZIONE
Creare fiducia nello stampaggio di gomma siliconica liquida mediante simulazione (717, 16)
ELASTOMERI E APPLICAZIONI
Batch di SBR funzionalizzata ad alto peso molecolare per pneumatici di veicoli elettrici (715, 10)
Soluzioni con copolimero stirenico a blocchi accrescono la sostenibilità e l’economia circolare (715, 13)
Impiego di carbon black di recupero (RCB) da pirolisi di pneumatici a fine vita (PFU) in mescole di gomma butilica (720, 11)
Storia dei siliconi in dispositivi medici (723, 11)
Eccezionali vantaggi di gomme silicone e poliisoprene sintetico per dispositivi medici (723, 12)
Valutazione dell’utilizzo di silicone liquido in connettori elettrici ritardanti di fiamma dell’automobile (723, 14)
Gomma con intrinseca caratteristica di autoriparazione: una revisione e una prospettiva di materiale e rinforzo (724, 14)
ELASTOMERI E CERTIFICAZIONE FDA
Conformità alla FDA di mescole non-nere a base Zetpol HNBR (724, 13)
ELASTOMERI E LAVORAZIONE
Stampaggio di fluoroelastomeri (716, 15)
Therban HT: produrre mescole con un nuovo elastomero HNBR resistente al calore (720, 14)
Un’analisi della stabilità di mescola di gomma EPDM (722, 12)
Siliconi medicali e produzione di parti di piccolo volume (723, 13)
ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE
Elastomeri termoplastici ad alte prestazioni da fonti rinnovabili (706, 11)
Metodi di apprendimento automatico per la previsione di temperatura e tempo di incorporazione della mescola (716, 12)
Caratterizzazione delle disomogeneità da reticolazione del materiale in miscele polimeriche (718, 11)
Prospettiva di applicazione di biopolimeri come componenti di mescole di gomma (719, 13)
Gomme stirene-butadiene con idrogenazione selettiva (HSBR): un approccio realistico alla riduzione di 6PPD in mescole di gomma (720, 10)
Mescolazione di SBR sostenibile mediante ECO-Progettazone e Riciclo (722, 10)
Applicazione della teoria di Horikx’s per scarti di gomma (722, 10)
Analisi del processo di mescolazione di una specifica formulazione per prevedere la qualità della dispersione (722, 11)
Indagine sullo sviluppo della densità di schiuma di gomma EPDM con l’utilizzo di microsfere termoplastiche espandibili (723, 10)
Micro-eterogeneità e mobilità di catene di polimeri monodispersi miscelati (724, 10)
Compositi di EPDM ibrida conduttiva per schermatura da interferenza elettromagnetica (EMI) (724, 10)
INTELLIGENZA ARTIFICIALE (IA) E FORMULAZIONI
Utilizzo di soluzioni guidate da intelligenza artificiale (IA) per la formulazione di mescole di gomma: un approccio pratico (720, 12)
GOMMA DEVULCANIZZATA
Valutazione e motivo della prestazione di molti compositi elastomerici con l’incorporazione di EPDM de vulcanizzata (717, 14)
MACCHINARI E ATTREZZATURE
La plastificatrice a due rulli (TRP) (715, 12)
Utilizzo della tecnologia di iniezione a proiettile nel processo di stampaggio a iniezione di elastomeri (716, 10)
Stampaggio a iniezione diretta, studio di competitività (718, 10)
Coestrusione a singola fase di profilo di gomma e termoplastico in profili di tenuta riciclabili (719, 12)
Una struttura flessibile per la produzione di pneumatici (723, 13)
Monitoraggio di una pulizia degli stampi rispettosa dell’ambiente (723, 14)
Tagliare i costi per la sbavatura criogenica (723, 14)
MANUFATTI E PRESTAZIONI
Analisi avanzata delle prove su spazzole di tergicristallo automobile (721, 11)
Migliorare le guarnizioni portiera automobile estruse: attenuare il rumore dovuto all’attrito con rivestimenti a base acqua molto durevoli a basso coefficiente di attrito (722, 12)
Tecnologia di Bladder per vulcanizzazione pneumatico (722, 14)
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
Sviluppo di battistrada per veicoli elettrici: migliorare la trazione in mescole ad alto contenuto di gomma naturale con l’utilizzo di gomme dieniche con terminali silano (715, 11)
Ottenere risparmi energetici in produzione con silici trattate: una soluzione per l’industria dello pneumatico (715, 12)
Impatto energetico di cariche in rivestimenti murali di lattice (716, 12)
Sfide per produrre affidabili manufatti in lattice naturale a livelli sicuri di nitrosammine e sostanze nitrosa bili (716, 13)
Utilizzo di resine idrocarburiche come un’alternativa all’olio TDAE in mescole per battistrada pneumatico (716, 14)
Effetto di carica lignocellulosica sulla riduzione del pericolo di incendio di gomma SBR, compresa riduzione dei fumi, PCDD/F (PoliCloroDibenzo-p-Diossine/Furani), PAH (Polycyclic Aromatic Hydrocarbons) e tossicità durante la sua decomposizione termica (717, 12)
Rinforzo di gomma naturale con utilizzo di una nuova combinazione di cariche convenzionali e generate in situ (717, 13)
Sviluppo di un metodo di polverizzazione per nanofibre di cellulosa con l’aiuto di ossido di zinco per compoundare compositi di gomma naturale rinforzata (717, 16)
Molecular Rebar con AFLAS: proprietà fisiche migliorate per applicazioni ad alta prestazione (717, 16)
Modifica del carbon black per migliorare la dispersione delle cariche in matrice gomma e per accrescere le proprietà della mescola di gomma (718, 12)
Portare circolarità su larga scala all’industria della gomma con materiale carbonioso sostenibile (719, 14)
Carbon black progettato specificamente per pneumatici e manufatti di gomma nel mercato dei veicoli elettrici (719, 16)
Naucard Bio-XL ultra-accelerante da fonte biologica per la vulcanizzazione della gomma in applicazioni pneumatico e articoli tecnici in gomma (719, 16)
Mescole personalizzate con microsfere di alluminosilicato Spherix (720, 13)
Elastomeri termoplastici stirenici per espansi efficaci nel settore automotive (721, 10)
Gusci dei fagioli di soia carbonizzati come sostituti del carbon black in fianchi di pneumatico (721, 11)
Analisi della prestazione meccanica e delle caratteristiche di compositi di gomma NBR, rinforzata con fibre di palma, per materiali sostenibili a base biologica (721, 14)
Condurre verso prestazioni equivalenti e oltre: proprietà del carbon black monolith e utilizzo in pneumatici Goodyear (724, 12)
MESCOLE CONTENENTI GOMMA DEVULCANIZZATA
Valutazione e motivazione della prestazione di compositi elastomerici con incorporazione di EPDM devulcanizzata (721, 14)
PROVE E MISURAZIONI
L’invenzione dell’analizzatore di processo della gomma RPA (715, 14)
Determinazione del grado di reticolazione di lastre di gomma sulla base della loro frequenza di risonanza acustica (716, 10)
Effetto della temperatura sul comportamento di rammollimento sotto sforzo e di smorzamento di elastomeri fenil-vinilmetil-polisilossano (PVMQ) (718, 10)
Ottimizzazione dei parametri di prova per prove di sovrapposizione tempotemperatura ed effetto della storia di calore sui risultati di sovrapposizione (718, 12)
Utilizzo della distribuzione del carico di rottura per rilevare carica non dispersa e altri precursori di rottura in gomma (718, 14)
Sovrapposizione tempo-temperatura: trasformare ore di lavoro in anni d’informazione (718, 14)
Quantificazione della distribuzione dello zolfo su superfici di gomma mediante analisi di fluorescenza M-X-RAY (722, 14)
Vantaggi comparativi di diversi metodi RPA-ASTM per rilevare le differenze di qualità di una mescola di gomma (724, 12)
RICICLO DELLA GOMMA
Devulcanizzazione con clorammina: stabilire nuovi standard nel recupero di carbon black e gomma da pneumatici fuori uso (719, 15)
Verso la produzione di gomma con scarto zero (721, 12)
RICICLO DELLA GOMMA-
APPLICAZIONI
Plastica e gomma riciclate per strade green: caso di studio di mescole di gomma devulcanizzata da pneumatico e plastica di scarto per migliorare la prestazione del bitume (720, 14)
RICICLO DI MATERIE PLASTICHE
Trasformare plastiche riciclate in materiali ad alta prestazione per mezzo di elastomeri termoplastici stirenici (715, 14)
2
ECONOMIA, MERCATI
Amaplast: preconsuntivo 2023 incoraggiante, con qualche ombra (715, 16)
Mercato dell’auto: bene il 2023, ma ancora lontano il ritorno al passato (715, 18)
Ancora semaforo rosso per gli pneumatici di ricambio in Europa (715, 22)
60 anni di gomma a Siziano (715, 24)
Gomma siliconica liquida: mercato triplicato tra il 2022 e il 2033 (715, 61)
La crisi del Mar Rosso incide sull’andamento dei prezzi (716, 16)
Osservatorio MECSPE 2024 – Il ruolo del PNRR per la transizione digitale ed energetica (717, 30)
Amaplast: 2023 da record, ma 2024 coplicato (717, 63)
Nuove distribuzioni per Lehvoss Italia (718, 60)
Pneumatici di ricambio: trimestre in calo, bene solo il settore auto (718, 76)
Materie prime: prezzi in aumento nel secondo trimestre – Raw materials: prices rising in the second quarter (719, 20)
Prezzi delle materie prime e costi dei noli marittimi (719, 109)
Gomma plastica: un comparto trainante per l’economia del Paese (719, 110)
Kraiburg TPE: nuovi compound ad alto contenuto di riciclato (719, 112)
Finalmente aperta la piattaforma del GSE per accedere alle agevolazioni (721, 22)
In ripresa il mercato dell’auto a giugno (721, 30)
Assogomma pronta a fronteggiare tutte le sfide del futuro (721, 34)
Focus – Inchiesta Guarnizioni – Segnali di ripresa (721, 43)
Action Technol ogy Italia (Giuseppe Bigatti, pag. 44); Amsagomma (Sonia Zanon, pag. 44); ATP (Carmine Ciriaco, pag. 45); Elastotech (Michele Valli, pag. 46); Isopren (Marcella Bergamini, pag. 48); Novotema (Stefano Consonni, pag.5 0)
Amaplast:2023 da record per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma (721, 68)
Pneumatici di ricambio: vendite in aumento in Europa anche nel secondo trimestre (721, 70)
Rapporto sui distretti industriali: la gomma del Sebinonella top 5 )721, 71)
Risorse umane: il ruolo cruciale di ITS e Università (722, 22)
Amaplast: segnali di rallentamento nel primo semestre 2024 (722, 59)
Parità di genere: uno dei pilastri della metrica ESG (723, 61)
Prezzi materie prime: gli aumenti iniziano ad attenuarsi (724, 20)
Pneumatici di ricambio: vendite in crescita anche nel terzo trimestre (724, 32)
3
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
Italia seconda in Europa nei settori gomma e plastica, trainata dalla Lombardia (713, 16)
Assogomma- SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi- Olii lubrificanti) e cambio stagionale pneumatici (718, 63)
Il Webinar Assogomma Academy sul Regolamento EUDR e intervista al Direttore del laboratorio Cerisie – The Assogomma Academy Webinar on the EUDR Regulation and an interview with the Cerisie laboratory Managing Director (719, 93-98)
Le sfide e le opportunità per Assogomma emerse durante l’Assemblea annuale di giugno (720, 52)
Accordo Assogomma-Telematic sulla classificazione CLP delle mescole in gomma e redazione delle SDS (721, 56)
Cerisie – Failure Analysis in manufatti in gomma (721, 58)
Assogomma – L’edizione 2024 del documento Raccomandazioni per la Scelta, lo Stoccaggio, l’Uso e la Manutenzione dei Tubi in Gomma (722, 48)
Assogomma – Il Laboratorio Cerisie festeggia 50 anni di attività (723, 48)
Assogomma – Il convegno AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) (724, 49)
Cerisie – La misura della permeabilità ai gas in elastomeri (724, 50)
4
FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI
A giugno la seconda edizione di Solids Parma (715, 32)
Mesgo Sustainability Day (715, 46)
Mongodi: formazione di qualità per i professionisti della gomma (716, 26)
Osservatorio MECSPE 2024 – Il ruolo del PNRR per la transizione digitale ed energetica (717, 30)
A Solids 2024 un’area dedicata alle tecnologie dei recycling (717, 64)
Riflettori puntati sulle gomme termoplastiche (718, 16)
Solids 2024 guarda al futuro (718, 75)
Aspettando il DKT 2024 (718, 76)
Il mondo della gomma si dà appuntamento a Norimberga – The world of rubber meets in Nuremberg (719, 32)
Speciale DKT 2024 – Networking per un futuro sostenibile – Networking for a sustainable future (719, 35)
C2 – Macchine ad alta prestazione e innovazione – High-performance and innovation machines (719, 36)
Colmec – Rivoluzione nella sala mescole
– A revolution in the rubber mixing room (719, 38)
Color Service – Sistema automatico di pesatura per solidi e liquidi – Automatic weighing system for solid and liquid (719, 40)
Comet – 10 mila m2 in più per le mescole siliconiche – 10,000 m2 more for silicone compounds (719, 42)
Compounds – Sviluppo di miscele di elastomeri per il contatto con l’acqua potabile – Development of elastomer blends for contact with drinking water (719, 44)
Doss Visual Solution – Ispezione visiva per zero difetti – Visual inspection for zero defects (719, 46)
Eigenmann & Veronelli – Materie prime sostenibili per nuove soluzioni – Sustainable raw materials for new solutions (719, 48)
Eurorubber – Mescole per ogni esigenza – Rubber compounds for every need (719, 50)
Evercompounds – Innovazione green e crescita globale – Green innovation and global growth (719, 52)
Franciacorta Stampi – Canale freddo Thermo System per presse verticali – Thermo System CRB for vertical presses (719, 54)
G3 Mixing Technologies – Mescolatori da laboratorio altamente performanti – High performance laboratory mixers (719, 56)
Gibitre Instruments – Nuovi strumenti di prova e software – New testing tools and software (719, 58)
IMG – Nuove presse innovative – Highly innovative presses (719, 60)
Kraiburg – Compound in primo piano –Compounds in the focus (719, 62)
Lawer – Precisione e ripetibilità al primo posto con Supersincro – Precision and repeatability first and foremost with Supersincro (719, 64)
LTE – Una presenza sempre più globale –An increasingly global presence (719, 66)
Marconigomma – Strumenti di analisi e sviluppo di nuove mescole – Tools for the analysis and development of new compounds (719, 68)
Mongodi – Formazione e ingegneria di processo per il settore gomma – Training and process engineering for the rubber industry (719, 70)
Novachem – Consulenza. commercio e distribuzione di gomme sintetiche – Consultancy, trading and distribution of synthetic rubbers (719, 72)
O.C.S. – Lo stampo senza sprechi –Moulds without waste (719, 74)
OR.P. Stampi – Stampi: finiture e tecnologie – Moulds: finishes and technologies (719, 76)
PMG Group – Obiettivo riciclo totale a scarto “zero” – “zero” waste total recycling goal (719, 78)
REP International – Soluzioni ecologiche per il risparmio energetico – Green and energy saving solutions (719, 80)
Sigea – Compound per commodities e applicazioni speciali – Compounds for commodities and special applicatons (719, 82)
Tovo Gomma – Mescole performanti per applicazioni complesse – High-performance compounds for complex applications (719, 84)
UTPVision – Nuovo software ALS 3.0 –New ALS 3.0 software (719, 86)
Versalis – Gomme performanti e sostenibili – High-performance and sustainable rubber (719, 88)
Zeon – Gomma poliacrilica ACM-La risposta alle sfide del futuro – ACM Acrylic rubber-The answer to the future challenges (719, 90)
DKT positivo per le aziende italiane (ma basterebbero 3 giorni) (720, 16)
RubberDay 2025 (722, 16)
Stellantis Factory Booster Day 2024 (722, 24)
TechDay Kraiburg: una giornata proficua (722, 60)
R-Evolution Days: IMG punta i riflettori sui topic del momento (723, 22)
Iniziato il conto alla rovescia per il K 2025 (723, 26)
SOLUZIONI COMPLETE E SOSTENIBILI
PER IL MONDO DELLA GOMMA
E DELLA
PLASTICA
Acceleranti
Adesivi gomma metallo
Adesivizzanti per mescole
Agenti vulcanizzanti
Additivi per mescole
Alternativa ECO allo Zinco Ossido
Anti Fiamma Esenti da Alogeni
Antiossidanti
Anti Statici
Cariche bianche
Cariche speciali
Cere polietileniche
Cere microcristalline
Coagenti
Distaccanti semipermanenti
Fatturati (Oli vegetali vulcanizzati)
Mescole per pulizia stampi
Paraffine
Petrolati per cavi
Plastificanti
Plastificanti per basse temperature
PVB 100% da riciclo
Resine Idrocarboniche
Resine da Colofonia
Reticolanti
Riduttori di VOC
Silanizzanti
GS4Plastic – Una startup innovativa nel mondo dei polimeri (723, 36)
Rubber Day 2025 – Al via la registrazione all’evento (724, 16)
Rubber Day 2025 – Programma (724, 17)
Rubber Day 2025 – L’evento sulla sostenibilità organizzato da Assogomma-Federazione Gomma Plastica e l’Industria della Gomma (724, 18)
Presma- Isole di lavoro robotizzate per lo stampaggio di articoli PP e TPE (724, 42)
Bilancio positivo per la IV edizione dei Maplan Days of Technology Italia (724, 45)
Convegno AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sull’eccellenza nella ricostruzione pneumatici (724, 49)
Aperte le iscrizioni all’Annual General Meeting 2025 dell’IISRP (724, 58)
5
MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE
Focus – Inchiesta macchine – Aspettando il piano Transizione 5.0 (715, 35)
Desma (Sergio Lunari, pag. 36); Engel Italia (Matteo Terragni, pag. 36); Gamma Stampi (Antonio Archetti, pag. 38); IMG (Fabrizio Piovanelli, pag. 38); REP Italiana- RPM (Benjamin Paganelli e Gianfranco Inverardi rispettivamente, pag. 40); Rivi Magnetics (pag. 42), ST.A.TE Technologies (Andrea Bugini, pag. 43); Suprema (Maurizio Coscia, pag. 44); UTPVision (Mario Regazzoni, pag. 44)
“Le guarnizioni della carrozzeria” (715, 68)
OCS: da 50 anni la boutique dell’O-Ring (716, 22)
Focus – Inchiesta mescolazione – Parole chiave: risparmio e sostenibilità (716, 31)
CAMImpianti (Ienner Tassinari, pag. 32); Colmec (Giovanni Colombo, pag. 32); Color Service (Guido Fona, pag. 33); G3 (Pierpaolo Gagliardi, pag. 34); HF Mixing Group- Pomini Rubber & Plastics (Andrea Delmoro, pag. 34); JP-Tech (Gianluca Parini, pag. 36); Rubbertrade (Andrea Bracaletti, pag. 38)
Engineering Systems: artigiani dell’estrusione (716, 40)
Franplast, specialista delle gomme termoplastiche a base stirenica (TPE-S) (716, 44)
Le novità Negri Bossi a MECSPE 2024 (716, 48)
Isole robotizzate IMG per processi produttivi ottimizzati (716, 59)
Quali pneumatici per le auto elettriche? La visione di Pirelli (717, 26)
Un mescolatore per la gomma innovativo grazie a un azionamento idraulico (717, 52)
Durometro automatico Gibitre in versione Drive (717, 68)
Focus – Silicone – Processi e innovazioni sempre più sostenibili (718, 25)
Coating Technology – Trattamento Revol-Sil per uso medicale e alimentare (718, 26)
Colmec – Linee per cavi in silicone (718, 27)
Comet – Compound siliconici e fluorosiliconici (718, 28)
DGTS – Dynamic-Rubber Process Analyzer 3000 (718, 29)
Engel – Stampaggio efficiente di lenti per Led (718, 30)
For Lab Italia – Forno di post-curing per mescole siliconiche (718, 31)
Franciacorta Stampi – Dosatore in LSR (718, 32)
Gamma Stampi – Fustellatrici high-tech per finiture di precisione (718, 33)
Gibitre Instruments – Strumenti per prove su mescole siliconiche (718, 34)
JP-Tech – Macchinari per la lavorazione del silicone (718, 35)
Kraiburg – Mescole di silicone versatili per le industrie più esigenti (718, 36)
LTE – Mescole di qualità per ogni esigenza (718, 37)
LWB – Macchine con tavola rotante verticale (718, 38)
Maplan – State Technologies – Tramoggia per silicone solido con sistema rapido di pulizia (718, 39)
OR.P. Stampi – Bava zero & emissioni zero (718, 40)
REP Italiana – Soluzioni per applicazioni automotive (718, 41)
Rubber Trade Machinery – Raccolta e confezionamento di mescole in gomma siliconica (718, 42)
UTH – Processi sostenibili e affidabili per mescole di gomma siliconica (718, 43)
Oldrati Group – 60 anni di evoluzione continua (720, 24)
Alfa Stampi – 40 anni di innovazione e tradizione (720, 28)
Pezzato – L’importanza del progresso tecnologico (721, 52)
Stellantis Factory Booster Day 2024 (722, 24)
Focus – Inchiesta strumenti da laboratorio – Misure di qualità (722, 29)
DGTS – Strumento per prove a fatica e simulazione ciclo vita (722, 30)
FKV – Sistemi RCR per estrusione e stampa a iniezione (722, 31)
For Lab Italia – Durometri Bareiss (722, 32)
Gibitre Instruments – Durometri in versione Drive (722, 34)
Mettler Toledo – Strumento per l’analisi termica (722, 35)
MP Strumenti – Strumenti di precisione per lo sviluppo dei polimeri (722, 36)
Netsch Analizzatori termo gravimetrici (722, 38)
Sermac – Forni per laboratori scientifici e per produzioni industriali (722, 39)
Urai – Soluzioni per la misurazione del coefficiente di frizione (722, 40)
Zumbach – Sistema di misurazione in linea (722, 41)
Partner di qualità per Lehvoss Italia (722, 46)
R-Evolution Days: IMG punta i riflettori sui topic del momento (723, 22)
Focus – Estrusione – Ottimizzare la produttività (723, 29)
Colmec – Macchinari all’avanguardia (723, 30)
F.lli Maris – Estrusori bivite corotanti (723, 32)
Sermac – Forni per linee di estrusione ad alta produzione (723, 34)
Suprema Rubber Machinery – Pompe di estrusione e macchine ausiliarie (723, 35)
Nuova macchina Desma per la produzione di grandi guarnizioni (723, 42)
Coating Technology- Zero PFAS, massima qualità. Trattamenti a impatto zero (723, 46)
Controllo integrato delle caratteristiche delle mescole e del processo produttivo (724, 26)
Focus – Stampi – Soluzioni sempre più “su misura” (724, 35)
Alfa Stampi – 40 anni di stampi per particolari sempre più complessi (724, 36)
Bettoni Meccanica – Stampi di precisione con un’anima green (724, 37)
Franciacorta Stampi – Soluzioni personalizzate di facile utilizzo (724, 38)
O.C.S. Stampi – Stampi di qualità da 50 anni (724, 39)
OR.P.Stampi – Una scelta d’esperienza (724, 40)
Cerisie – La misura della permeabilità ai gas in elastomeri (724, 50)
6
TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE
LSG servizi informatici - “Artigiani” del software (722, 42)
MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI
Isopren – 70 anni di eccellenza nelle mescole (717, 22)
Focus – Inchiesta materie prime – L’unica certezza è l’incertezza (717, 33)
Azienda Chimica Milanese (Giovanni Arnò, pag. 34); Caldic (Annalisa Guidi, pag. 34); Eico Novachem (Daniele Girelli, pag. 35); Eigenmann & Veronelli (Business Line Rubber, pag. 36); IMCD (Stefano Corna, pag. 36); Lagorio & Dufour (Ambrogio Dufour, pag. 38); Novachem (Ivano Liguori, pag. 40); RDC (Giorgio Marzari, pag. 41); Reschem (Cristian Pedone, pag. 42); Resinex (Alberto Pancani, pag. 44); Rogitex (Luca Torti, pag. 44); S.INT.A (Federico Doveri, pag. 46); Torchiani (Ermes Veneri, pag. 48); Vibiplast (Davide Latina, pag. 48); Zeon (Riccardo Musci, pag. 50)
Focus – TPE – Un mercato in costante crescita (718, 45)
Coating Technology – Cleanliness per termoplastici (718, 46)
DGTS – Prove di Compression Set a elevate temperature (718, 47)
Engel – TPE e multi-iniezione: efficienza e prestazioni (718, 48)
For Lab Italia – Durometro innovativo per polimeri Bareiss (718, 49)
Franplast – Compound ecosostenibili (718, 50)
Gibitre Instruments – Preparazione di provini con prodotti termoplastici (718, 51)
IMG – Presse con gruppo servo-pompa ad alta efficienza (718, 52)
Industrie Ilpea – Elastomeri a sostenibilità a 360° (718, 53)
Marfran – Nuovi compound TPE Green (718, 54)
Mediterranean Industrial Services – Sabbiatura con ghiaccio secco per l’industria della gomma (718, 55)
Termogomma – Poliuretano PU o TPU? (718, 56)
Eflaya – L’unione fa la forza nei termoplastici (718, 58)
Nero di carbonio di recupero (rCB): i progressi del Comitato ASTM D36 (720, 32)
Focus – Inchiesta mescole – Tra imprevisti e probabilità (720, 39)
Caldic (Annalisa Guidi, pag. 40); Comet (Emanuele Goffi, pag. 40); Compounds (Daniela Marchese, pag. 41); Der-Gom (Giorgio Bolis, pag. 41); Elastomers Union (Francesco Ciaccia, pag. 42); Evercompounds (Matteo Mosconi, pag. 42); Innovativ Gummi Tech (Responsabile ufficio acquisti, pag. 44); Isopren (Marcella Bergamini, pag. 44); PMG (Davide Poletto, pag. 46); Termogomma (Carmine Ciriaco, pag. 47); Tovo Gomma (Nicola Tovo, pag. 48); TSF (Enrico Parietti, pag. 50)
Lagorio & Dufour – 50 anni ben portati (721, 16)
8
NEWS DA AZIENDE E ENTI
Davis-Standard acquisisce Extrusion Technology Group (715, 62)
ISP Group chiede una norma sulla gestione dei dati generati dai veicoli (715, 64)
Novotema è entrata a far parte del gruppo Carco Precision Rubber Products (715, 66)
Hexpol fornisce l’impronta di carbonio delle sue mescole (715, 66)
Etrma accoglie con favore il regolamento Euro 7 (715, 69)
Brenntag acquisisce un sito logistico a Bari (716, 60)
Nuovo portafoglio di compound Kraiburg per l’industria alimentare (716, 60)
Austria: Engel San Valentino miglior sito produttivo del 2023 (716, 62)
Elmet al Silicone Expo 2024 (716, 62)
Nuovo sito per Eigenmann & Veronelli (716, 63)
Yokohama Rubber apre in Italia (716, 63)
Assogomma ed Edifis: una collaborazione al servizio del settore della gomma (717, 6)
RPM: Gianfranco Inverardi ha lasciato a fine marzo (717, 66)
Premio “Per un corretto riciclo degli Pneumatici Fuori Uso” (717, 70)
Versalis acquisisce Tecnofilm e si espande nel settore compounding (718, 77)
Giuseppina Carnimeo nominata Direttore Generale di Ecopneus (718, 78)
Herpol diventa partner preferenziale di Kraiburg in Turchia (718, 78)
Cambio ai vertici di Desma (718, 78)
Nuovo impianto in Messico per Engel (719, 114)
Nuovo Head Office per IMCD Milano (719, 116)
Un italiano nel board dell’IISRP (719, 116)
Bridgestone, Gruppo BB&G e Versalis creano filiera per il riciclo degli pneumatici (721, 69)
Nuova edizione del Worldwide Rubber Statistics (721, 70)
L’rCB di Pyrum Innovations per gli pneumatici Continental (722, 20)
Cambio della guardia all’IISRP (722, 62)
Bosch e Pirelli insieme per lo sviluppo della tecnologia degli pneumatici intelligenti (722, 63)
Si chiude un anno di festeggiamenti per OCS (724, 57)
PFAS: i produttori di guarnizioni osservano una “distinzione imoirtante” (724, 58)
Un italiano alla guida di Nokian Tyres (724, 59)
Al via la produzione di pneumatici Hankook Tire con nero di carbonio ISCC Plus (724, 59)
Eni: definito il Piano di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio di Versalis (724, 60)
Brenntag conclude i festeggiamenti per i 150 anni (724, 61)
Bilancio positivo per la RubberMove 2024 (724, 62)
9
NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE Pneumatici contenenti 6PPD oggetto di restrizioni in California (715, 30)
Mesgo Sustainability Day (715, 46)
Batterie e rifiuti di batterie (715, 52)
La gomma rientra nel nuovo regolamento EUDR (European Deforestation-free products Regulation) contro la deforestazione (715, 58)
Hexpol fornisce l’impronta di carbonio delle sue mescole (715, 66)
Progettazione ecocompatibile: gli pneumatici tra i prodotti prioritari (715, 67)
Ecopneus nel 2023 recuperate 187mila tonnellate di PFU (715, 68)
Batterie e rifiuti di batterie (716, 50)
Greenhushing: quando il silenzio è “verde” (716, 56)
Transizione 5.0 – Aspettando i decreti attuativi (717, 18)
Il regolamento UE contro la deforestazione (1a parte) (717, 56)
Il regolamento UE contro la deforestazione (2a parte) (718, 66)
Unione Europea: in arrivo l’ecocidio e nuovi reati ambientali (718, 72)
INDICE
Una piattaforma per l’economia circolare della gomma – The Circular Rubber Platform (719, 28)
Stop al greenwashing: pubblicata la direttiva (UE) 2024/825 – Stop to greenwashing: Directive (EU) 2024/825 published (719, 100)
Una applicazione innovativa per il nero di carbonio recuperato (719, 110)
Regolamento EUDR: le richieste di ETRMA alla von der Leyen (719, 114)
Nero di carbonio di recupero (rCB): i progressi del Comitato ASTM D36 (720, 32)
Stop al greenwashing: pubblicata la direttiva (UE) 2024/825 (720, 54)
NIS 2: la nuova normativa europea sulla sicurezza informatica (720, 62)
Al via il registro nazionale degli pneumatici fuori uso (721, 60)
RubberDay 2025 (722, 16)
L’rCB di Pyrum Innovations per gli pneumatici Continental (722, 20)
Partner di qualità per Lehvoss Italia (722, 46)
Al via il registro nazionale degli pneumatici fuori uso (722, 50)
Decreto di recepimento degli obblighi di comunicazione di sostenibilità (722, 56)
CE: nuove restrizioni per limitare l’uso di un sotto-gruppo di PFAS (722, 60)
La gomma riciclata ridisegna l’acustica delle sale musicali (722,62)
Gli PFAS non sono tutti uguali (723, 18)
Coating Technology- Zero PFAS, massima qualità. Trattamenti a impatto zero (723, 46)
Nuovo portale UE per le emissioni industriali (723, 50)
Parità di genere: uno dei pilastri della metrica ESG (723, 61)
Premio Sviluppo Sostenibile a Decathlon e Oldrati Group (724, 47)
Nuovo portale UE per le emissioni industriali (724, 51)
Intelligenza artificiale e responsabilità civile (724, 54)
Nasce GommAmbiente, la nuova area di Confindustria Cisambiente (724, 56)
PFAS: i produttori di guarnizioni osservano una “distinzione importante” (724, 58)
Al via la produzione di pneumatici Hankook Tire con nero di carbonio ISCC Plus (724, 59)
Eni: definito il Piano di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio di Versalis (724, 60)
GreenRUBBER – Transizione verde: la rotta è tracciata – Green transition: the course is set
Transizione verde: un percorso a ostacoli – Green transition: an obstacle course (pag. 2)
Gomme naturali e sintetiche: il cammino verso sostenibilità e biodegradabilità –Natural and synthetic rubbers: the path to sustainability and biodegradability (pag. 10)
L’impegno di Bridgestone e Michelin per pneumatici più sostenibili – Bridgestone and Michelin’s commitment to more sustainable tires (pag. 28)
Sistemi polimero/gomma da PFU: compatibilizzazione e miscelazione per fusione – Polymer/waste tire rubber systems: compatibilization and melt-blending (pag. 38)
Le motivazioni alla base del nuovo regolamento sulla deforestazione – The motivations behind the new regulation on deforestation (pag. 56)
Divieto di Greenwashing: pubblicata la nuova direttiva UE – Ban on Greenwashing: new EU directive published (pag. 66)
Aziende sostenibili – 22 sfumature di green - Sustainable companies – 22 shades of green (pag. 75)
Antec Finiture – PFAS free e risparmio energetico – PFAS free and energy saving (pag. 76)
Brenntag – Una soluzione sostenibile per il riciclaggio degli pneumatici – A sustainable solution for recycling end-of-life tires (pag. 78)
C.S.I. Centro Servizi Industriali – Trattamenti sostenibili – Sustainable treatments (pag. 80)
Coating Technology – Innovazione green per un futuro sostenibile – Green innovation for a sustainable future (pag. 82)
Colmec – Soluzione di processo “green” in sala mescole – “Green” process solution in the rubber mixing room (pag. 84)
Engel – Efficienza energetica e sostenibilità nello stampaggio di elastomeri
– Energy efficiency and sustainability in elastomer injection moulding (pag. 88)
Evercompounds – Progetti ecosostenibili –Eco-sustainable projects (pag. 90)
G3 Mixing Technology – Gruppo tramoggia con pressatore idraulico a risparmio energetico – Energy efficient hopper unit with hydraulic ram (pag. 92)
Gamma Stampi – Consumi ridotti con la fustellatrice a due stazioni indipendenti –Energy saving with the punching machine with two independent stations (pag. 94)
Gibitre Instruments – Verso la neutralità energetica con investimenti sostenibili –Toward energy neutrality with sustainable investments (pag. 96)
IMG – Soluzioni per la transizione 5.0 –Solutions for the 5.0 transition (pag. 98)
Isopren – Un impegno concreto per la sostenibilità – A concrete commitment to sustainability (pag. 100)
JP-Tech – Macchinari e impianti con ciclo di vita eco-sostenibile – Machinery and systems with an eco-sustainable life cycle (pag. 102)
Lehvoss – Cariche funzionali rinnovabili per un futuro più leggero e sostenibile –Renewable Functional Fillers for a lighter and more sustainable future (pag. 104)
Oldrati Group – Materiali rigenerati: la rivoluzione sostenibile – Regenerated materials: the sustainable devolution (pag.106)
OR.P. Stampi – H2ORP (pag. 108)
Pezzato – Efficienza come nessun altro – Efficiency like no other (pag. 110)
REP – Sostenibilità: un processo verde per trattare gli scarti di gomma – Sustainability: a green process to treat rubber waste (pag. 112)
Tecnistamp – Solidità e affidabilità sinonimi di sostenibilità – Solidity and reliability synonymous with sustainability (pag. 114)
Tovo Gomma – Obiettivo: produzione green – Green production goal (pag. 116)
Z-Lab – Transizione 5.0: interconnessione e sostenibilità con Z-IoT – Transition 5.0: interconnection and sustainability with Z-IoT (pag. 118)
10 AUTORI
- Archetti, Antonio (715, 38)
- Arnò, Giovanni (717, 34)
- Bergamini, Marcella (720, 44); (721, 48)
- Bertolotti, Fabio (715, 48)
- Bigatti, Giuseppe (721, 44)
- Boffa, Vincenzo (719, 97)
- Bolis, Giorgio (720, 41)
- Bracaletti, Andrea (716, 38)
- Brembati, Gianpaolo (715, 46); (716, 40); (720, 16); (GreenRubber, 10, 38)
- Bugini, Andrea (715, 43)
- Cantalupo, Giuseppe (715, 18); (721, 30)
- Cardone, Enzo (715, 58); (716, 56); (718, 72); (720, 62); (722, 56); (723, 61); (724, 54); (GreenRUBBER, 66)
- Ciaccia, Francesco (720, 42)
- Ciriaco, Carmine (720, 47); (721, 45)
- Colombo, Giovanni (716, 32)
- Consonni, Stefano (721, 50)
- Corna, Stefano (717, 36)
- Coscia, Maurizio (715, 44)
- Delmoro, Andrea (716, 34)
- Doveri, Federico (717, 46)
- Dufour, Ambrogio (717, 38)
- Facchino, Alessandro (715, 58); (716, 56); (718, 72); (720, 62); (722, 56); (723, 61); (724, 54); (GreenRUBBER, 66)
- Fona, Guido (716, 33)
- Gagliardi, Pierpaolo (716, 34)
- Garbillo, Daniela (715, 16, 24, 32); (716, 22, 26); (717, 22); (720, 16, 24); (721, 16, 34); (722, 16, 42, 50); (723, 22)
- Garlanda, Beatrice (715, 52); (716, 50); (717, 56); (718, 66); (719, 100); (720, 54); (721, 60); (723, 50); (724, 51)
- Girelli, Daniele (717, 35)
- Giussani, Gaia (715, 49)
- Goffi, Emanuele (720, 40)
- Guidi, Annalisa (717, 34); (720, 40)
- Inverardi, Gianfranco (715, 40)
- Latina, Davide (717, 48)
- Liguori, Ivano (717, 40)
- Lunari, Sergio (715, 36)
- Marchese, Daniela (720, 41)
- Martucci, Francesca (715, 49)
- Marzari, Giorgio (717, 41)
- Mosconi, Matteo (720, 42)
- Musci, Riccardo (717, 50)
- Nichetti, Dario (724, 26)
- Ocera, Rosario (715. 68)
- Paganelli, Benjamin (715, 40)
- Pancani, Alberto (717, 44)
- Parietti, Enrico (720, 50)
- Parini, Gianluca (716, 36)
- Parzani, Massimo (715, 47)
- Pedone, Cristian (717, 42)
- Piovanelli, Fabrizio (715, 38)
- Poletto, Davide (720, 46)
- Regazzoni, Mario (715, 44)
- Rivi, Roberta (715, 42)
- Spelta, Angelo Lucio (715, 30); (716, 16, 44); (717, 26); (718, 16); (719, 20, 28); (720, 32); (722, 20); (723, 18); (724, 20); (GreenRUBBER, 28, 56)
- Tassinari, Ienner (716, 32)
- Terragni, Matteo (715, 36)
- Torti, Luca (717, 44)
- Tovo, Nicola (720, 48)
- Valli, Michele (721, 46)
- Veneri, Ermes (717, 48)
- Zanon, Sonia (721, 44)
11
AZIENDE E ENTI
- Action Technology Italia (721, 44)
- Adpa (Automotive Data Publishers Association) (715, 64)
- Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA – European Chemicals Agency) (724, 58)
- Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) (715, 64)
- Airp (724, 49)
- Alfa Stampi (720, 20, 28); (724, 36)
- Amaplast (715, 16); (717, 63); (721, 68); (722, 59)
- Amsagomma (721, 44)
- Anfia (715, 18); (721, 30)
- Antec Finiture (GreenRUBBER, 76)
- Associazione Europea dei Produttori di Guarnizioni (ESA – European Sealing Association) (724, 58)
- Associazione Produttori Guarnizioni del Sebino (715, 46); (723, 18)
- Assogomma (715, 46); (717, 6); (718, 16, 63); (719, 97); (720, 52); (721, 34, 56); (722, 48); (723, 48); (724, 49)
- Atex Italia (715, 32)
- ATP (721, 45)
- Azienda Chimica Milanese (717, 34)
- Bettoni Meccanica (724, 37)
- Bosch Rexroth (717, 52)
- Brenntag (716, 60); (720, 17); (724, 61); (GreenRUBBER, 78)
- Bridgestone (721, 69); (GreenRUBBER, 28)
- C2 (719, 36); (720, 20)
- C.S.I. Centro Servizi Industriali (GreenRUBBER, 80)
- Caldic (717, 34); (720, 40)
- CAMImpianti (716, 32)
- Carco Precision Rubber Products (715, 66)
- CDO (Compagnia delle Opere) di Bergamo (723, 18)
- Cecra (715, 64)
- Centro Studi Promotor (CSP) (715, 18); (721, 30)
- Cerisie (719, 93); (721, 58); (723, 48); (724, 50)
- Chimica D’Agostino (716, 60)
- Clepa (715, 64)
- Climax (722, 40)
- CM Manzoni (720, 17)
- Coating Technology (718, 26, 46); (723, 46); (GreenRUBBER, 82)
- Colmec (716, 32); (718, 27); (719, 38); (720, 20); (723, 30); (GreenRUBBER, 84)
- Color Service (716, 33); (720, 22)
- Comet (718, 28); (719, 42); (720, 17, 40)
- Compounds (719, 44); (720, 18, 41)
- Confindustria Cisambiente (724, 56)
- Confindustria di Bergamo (715, 48)
- Continental (722, 20)
- Davis-Standard (715, 62)
- Decathlon Produzione Italia (724, 47)
- Denka (718, 60)
- Der-Gom (720, 17, 41)
- Desma (715, 36); (718, 78); (723, 42); (GreenRUBBER, 86)
- DGTS (718, 29, 47); (722, 30)
- Dipartimento di Meccanica dei Solidi Granulari dell’Università di Padova (715, 32)
- Doss Visual Solution (719, 46); (720, 22)
- Ecopneus (715, 68); (717, 70); (718, 78); (722, 62)
- Edifis (717, 6)
- Eflaya (718, 58)
- Egea (715, 64)
- Eico Novachem (717, 35)
- Eigenmann & Veronelli (716, 63); (717, 36); (719, 46); (720, 17)
- Elastomers Union (720, 42)
- Elastotech (721, 46)
- Elmet (716, 62)
- Engel (716, 62); (718, 30, 48); (719, 114); (GreenRUBBER, 88)
- Engel Italia (715, 36)
- Engineering Systems (716, 40)
- ESG (Environmental, Social, Governance) (715, 48)
- Eso Recycling (724, 47)
- Etrma (715, 22, 64, 67, 69); (718, 76); (719, 114); (721, 70)
- Eurorubber (719, 50); (720, 17)
- Evercompounds (717, 52); (719, 52); (720, 17); (GreenRUBBER, 90)
- Extrusion Technology Group (ETG) (715, 62)
- F.lli Maris (723, 32)
- Federazione Gomma Plastica (719, 110)
- Figiefa (715, 64)
- FKV (722, 31)
- Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (724, 47)
- For Lab Italia (718, 31, 49); (722, 32)
- Franciacorta Stampi (718, 32)¸719, 54); (720, 22); (724, 38)
- Franplast (716, 44); (718, 50)
- G3 Mixing Technologies (716, 34); (719, 56); (720, 22); (GreenRUBBER, 92)
- Gamma Stampi (715, 38); (718, 33); (GreenRUBBER, 94)
- Genesis Acoustic Workshop (722, 62)
- Gibitre Instruments (717, 68); (718, 34, 51); (719, 58); (722, 34); (GreenRUBBER, 96)
- GommAmbiente (724, 56)
- Gruppo BB&G (721, 69)
- GS4Plastic (723, 36)
- Hankook Tire (724, 59)
- Herpol Elastomer Sanayi A.Ş (718, 78)
- Hexpol (715, 46, 66)
- HF Mixing Group (716, 34)
- Himadri (718, 60)
- IISRP (719, 116); (721, 70); (724, 58)
- IMCD (717, 36); (719, 116)
- IMG (715, 38); (716, 59); (718, 52); (719, 60); (720, 18); (723, 22); (GreenRUBBER, 98)
- Industrie Ilpea (718, 53)
- Innovativ Gummi Tech (720, 44)
- Insurance Europe (715, 64)
- ISCC Plus (International Sustainability & Carbon Certification) (724, 59)
- Isopren (717, 22); (720, 44); (721, 48); (GreenRUBBER, 100)
- ISP Group (715, 64)
- ISS Riva di Sarnico (715, 48)
- Istat (721, 30)
- Istituto Comprensivo Pianciani-Manzoni di Spoleto (717, 70)
- Italian Exhibition Group
- ITS (Istituto Tecnico Superiore di Bergamo) (715, 48)
- JP-Tech (716, 36); (718, 35); (GreenRUBBER, 102)
- JRC (Joint Research Center) (715, 67)
- Kraiburg (716, 60); (718, 36, 78); (719, 62); (722, 60)
- Kraiburg TPE (719, 112)
- Kuhmo Polychem (722, 46)
- Lagorio & Dufour (717, 38); (721, 16)
- Lawer (719, 64); (720, 22)
- Leaseurope (715, 64)
- Legambiente (717, 70)
- Lehvoss (GreenRUBBER, 104)
- Lehvoss Italia (718, 60); (722, 46)
- Liceo Linguistico Gandhi di Narni Scalo (717, 70)
- LTE (718, 37); (719, 66); (720, 17)
- LWB (718, 38)
- Mabolution (720, 22)
- Magris Talc (718, 60); (722, 46)
- Maplan–State Technologies (718, 39); (724, 45)
- Marconigomma (719, 68); (720, 17)
- Marfran (718, 54)
- Medioterranean Industrial Services (718, 55)
- Mesgo (715, 46)
- Mettler Toledo (722, 35)
- Michelin (GreenRUBBER, 28)
- Mongodi (716, 26); (719, 70); (720, 18)
MonTech (722, 30)
- MP Strumenti (722, 36)
- Negri Bossi (716, 48)
- Netsch (722, 36)
- Nokian Tyres (724, 59)
- Novachem (717, 40); (719, 72)
- Novotema (715, 66); (721, 50)
- OCS (716, 22); (719, 74); (720, 20); (724, 39, 57)
- Oldrati Group (720, 24); (724, 47); (GreenRUBBER, 106)
- OR.P.Stampi (718, 40); (719, 76); (720, 20); (724, 40); (GreenRUBBER, 108)
- Osservatorio MECSPE (722, 22)
- Parker Hannifin (715, 24)
- Pezzato (721, 52); (GreenRUBBER, 110)
- PHDE (Polymer Hose Division Europe) (715, 25)
- Pirelli Artigo (Articoli Tecnici in Gomma) (715, 24); (717, 26)
- PMG Group (719, 78); (720, 17, 46)
- Pneurama News (721, 30)
- Presma (724, 42)
- PRIA (Phlilippines Rubber Industries Association) (724, 62)
- Promera Anlagen-Systeme (720, 22)
- Proteo International (717, 52)
- PwC (PricewaterhouseCoopers) (715, 46)
- Pyrum Innovations (722, 20)
- RAC – Risk Assessment Committee) (724, 58)
- RDC (717, 41); (720, 17)
- Region l (715, 64)
- REP (719, 80); (GreenRUBBER, 112)
- REP Italiana (715, 40); (718, 41)
- RePlanet Magazine (715, 32)
- Reschem (717, 42)
- Research Nester (715, 61)
- Resinex (717, 44)
- Rheonic (724, 26)
- Rivi Magnetics (715, 42)
- Rogitex (717, 44)
- RPM (715, 40); (717, 66)
- Rubber Trade Machinery (716, 38); (718, 42)
- S.INT.A (717, 46)
- Saiag (Società per Azioni Industria Articoli Gomma) (715, 24)
- SEAC (Socio-Economic Analysis Committee) (724, 58)
- Sermac (722, 39); (723, 34)
- Shengquan Group (722, 46)
- Sigea (719, 82); (720, 17)
- SPC Rubber Compounding (716, 16); (724, 20)
- ST.A.TE Technologies (715, 43)
- Stellantis (722, 24)
- Suprema Rubber Machinery (715, 44); (723, 35)
- T-Phite (719, 110)
- Tecnistamp (GreenRUBBER, 114)
- Tecnofilm (718, 77)
- Termogomma (718, 56); (720, 47)
- Tire Industry Research (716, 16); (724, 20)
- Torchiani (717, 48)
- Tovo Gomma (719, 84); (720, 17, 48); (GreenRUBBER, 116)
- TSF (720, 17, 50)
- TÜV Rheinland (715, 66)
- Università degli Studi di Bergamo (715, 48)
- Unrae (715, 18); (721, 30)
- UPM BioMotion (718, 60); (GreenRUBBER, 104)
- UPT Vision (720, 22)
- Urai (722, 40)
- Usc di Medicina del Lavoro dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (715, 47)
- Ustma (United States Tire Manufacturers Association) (715, 30)
- UTH (718, 43)
- UTPVision (715, 44); (719, 86)
- Versalis (718, 77); (719, 88); (720, 17); (721, 69); (724, 60)
- Vibiplast (717, 48); (720, 17)
- Xplore Instruments (722, 36)
- Xida Communications (724, 62)
- Yokohama Rubber- Yokohama Pneumatici (716, 63)
- Z-Lab (GreenRUBBER, 118)
- Zeon (717, 50); (719, 90); (720, 17)