€ 5,00
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
L’ORAFO ITALIANO 5/6 2016
Loto Preziosi
ANNO LXX MAGGIO-GIUGNO 2016 - € 5,00
Since 1946
Visual
Ethnic echoes in a global background
Jewelry & cars: it’s a matter of speed
For him
Unforgettable precious holidays
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Capire i tuoi desideri di professionista e tradurre ogni esigenza funzionale in una gioielleria che diventi uno strumento di successo, è il nostro principale obiettivo. Lo facciamo con serietà , esperienza e professionalità . Da sempre.
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Gioielleria Cicala - Genova Pegli
Credevo che niente durasse per sempre
i Divini
Adesso so di aver fatto qualcosa di grande.
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“PER ME CHE HO SEMPRE FIORI FRESCHI IN CASA.” M A R G H E R I TA M A R K E T I N G M A N AG E R
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I L PA PAV E R O
L A P R I M AV E R A
IL FIORE
“Mi piace perchè è
“La mia stagione preferita,
“Un pezzo di paradiso
puro e sincero.”
quando tutto sboccia.”
da portare sempre con me.”
X Jewellery è un progetto di design contemporaneo che trae ispirazione dall’iconica catena a maglie in argento. In delicato equilibrio tra arte, forma classica e funzionalità, X Jewellery unisce l’alta artigianalità con il design scandinavo. Ogni elemento, chiamato link, è un’opera d’arte in miniatura realizzata artigianalmente per esprimere la tua personalità e le tue passioni. Ogni bracciale è un manifesto di te.
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Since 1946
2016
70 ANNI DI STORIA
NUOVI PUNTI DI DISTRIBUZIONE Dubai Gold Center Vip lounge di Malpensa, Linate, Bologna, Firenze e Verona Hotel 5 stelle di Milano Hong Kong Jewellery & Gem Fair JCK Las Vegas, JA New York Baselworld Top buyer internazionali I migliori retailer italiani e internazionali Edicole aeroportuali e ferroviarie WWW.ORAFOITALIANO.IT
Sommario GlobalRoundUp
In copertina / Cover Loto Preziosi Spa Contatto / Contact Via del Gavardello, 57 52100 Arezzo Tel. +39 0575 382737 Fax +39 0575 383058 info@lotopreziosi.it www.lotopreziosi.it
24 nEWS
Filodamore/ Monile/ Laura Falcinelli/ Mori & Pupe/ Van Cleef & Arpels/ Homi/ Chopard
Desires
31 preziosa velocitÀ
Photo by Close up Studios
Dinamici, sportivi, sobri o coloratissimi, i bracciali sono gli accessori più apprezzati dagli uomini: con le automobili di classe, l'altro gioiello “per lui”
43 una vacanza memorabile
Orecchini in oro giallo di Loto Preziosi con pietre semipreziose della collezione Infinity. ■ Yellow gold earrings by Loto Preziosi with semi-precious stones from the Infinity collection.
Ogni isola, ogni città, ogni montagna ha un suo carattere e una sua specificità, che i gioielli sanno assecondare e approfondire con assoluta eleganza
53 uno sguardo a occidENte
Il rallentamento dei mercati asiatici spinge i produttori di orologi a recuperare gli interlocutori europei e americani, con prodotti di elegante design
Heritage
31
63 the american sense of luxury
Dotato di un innato intuito e di una grande abilità negli affari, Harry Winston è riuscito, dal nulla, a diventare il re delle gemme e il gioielliere delle star
71 una storia di famiglia
Iscritta nel Registro delle Imprese Storiche Italiane, la De Simone di Torre del Greco ha attraversato oltre 150 anni di storia, senza mai smettere di progettare
Visual
76 oriental refinement
43
Atmosfere etniche e ornamenti occidentali, caftani originali e accessori urbani: le ispirazioni si fondono e il lusso incontra una nuova dimensione
l'Orafo 70 anni
84 FEMINISM & HIPPIES
Il decennio degli anni di piombo è anche quello in cui la donna acquisisce pari diritti in società. Tra pantaloni a zampa e gioielli prêt-à-porter
InsideJewellery
85 LA GIOIELLERIA TORNA SUI MEDIA
l'Orafo 2016
16
Dopo anni di segno negativo, nel 2015 gli investimenti pubblicitari del settore sono tornati a salire: tendenza che pare destinata a consolidarsi nell'anno in corso
maggio/giugno
INST
Sommario
76
93
variety is the key Fiera "tecnica" di ridotte dimensioni, l'esposizione tedesca di Ubm Asia spazia dalla gioielleria agli imballaggi e macchinari
94 MISTERIOSO CORALLO
Non esiste una classificazione qualitativa univoca per quanto riguarda questo materiale e ciò comporta rischi per tutto il settore
96 STRATEGICO ASTUCCIO
Alcuni sono diventati famosi come i gioielli che contengono, altri fanno la differenza tra un regalo di lusso e uno senza personalità
98 TAILOR MADE BOXES
Forte di una tradizione di oltre 100 anni, l'azienda Facchini di Bologna produce astucci rifiniti a mano su misura del cliente
99 THAILANDIA PREZIOSA
27 85 70
Il governo locale ha ascoltato le istanze dei produttori di gioielli e varato una serie di misure per incentivare l'export
102 for gentlemen only
Oggi un gioiello su quattro è acquistato come dono e quasi sempre da un uomo per una donna. Ma tra i Millennials cresce l'autoacquisto al maschile.
106 english text 112 brands in this issue
62 102
l'Orafo 2016
18
maggio/giugno
2016 ITALIAN COURSE SCHEDULE Pol ished Diamond Course: Cer tificate Jan 11, 2016 - Jan 15, 2016 .................. Roma Jan 29, 2016 - Feb 2, 2016 ............ Trecastagni Feb 1, 2016 - Feb 5, 2016 .............. Marcianise Feb 22, 2016 - Feb 26, 2016 ............. Cavalese Mar 21, 2016 - Mar 25, 2016 .................. Roma Apr 11, 2016 - Apr 15, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2016 .............. Cavalese Sep 26, 2016 - Sep 30, 2016 ............. Cavalese Oct 9, 2016 - Oct 13, 2016 ............ Trecastagni Oct 17, 2016 - Oct 21, 2016 ........... Marcianise Pol ished Diamond Course: Diploma Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 ........... Marcianise Apr 1, 2016 - Apr 5, 2016 ............... Trecastagni Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 .................. Cavalese Mar 2, 2016 - Mar 6, 2016 ........... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2016 ................... Roma Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............... Cavalese Rough Diamond Course Mar Mar Oct Oct Oct
4, 2016 14, 2016 3, 2016 10, 2016 17, 2016
Mar 11, 2016 ........... Trecastagni - Mar 22, 2016 ........... Marcianise Oct 9, 2016 ................. Cavalese - Oct 16, 2016 .................. Roma - Oct 23, 2016 ........ Ascoli Piceno
Col ored Stone Course Feb 12, 2016 - Feb 16, 2016 .......... Trecastagni Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 .................. Roma Feb 29, 2016 - Mar 4, 2016 ............... Cavalese Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ............... Marcianise Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ........ Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 24, 2016 .............. Cavalese Nov 4, 2016 - Nov 8, 2016 ............. Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ............. Cavalese Synthetics, Imitations & Treatments Identification Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ................... Roma May 6, 2016 - May 10, 2016 .......... Trecastagni May 9, 2016 - May 13, 2016 ........ Ascoli Piceno May 23, 2016 - May 27, 2016 .......... Marcianise Jul 11, 2016 - Jul 15, 2016 ................ Cavalese Col ored Stone Course Feb 20, 2016 - Feb 22, 2016 .................. Roma May 27, 2016 - May 29, 2016 ......... Trecastagni May 30, 2016 - Jun 1, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 22, 2016 ............ Marcianise Jul 16, 2016 - Jul 18, 2016 ................ Cavalese Pearl Grading & Evaluation Mar 1, 2016 - Mar 4, 2016 .............. Marcianise Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ...................... Roma Mar 16, 2016 - Mar 20, 2016 ............. Cavalese Jun 6, 2016 - Jun 10, 2016 .......... Ascoli Piceno Jun 10, 2016 - Jun 14, 2016 .......... Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............ Marcianise Nov 25 2016 - Nov 29, 2016 ........... Trecastagni Practical Diamond Week Jun 24, 2016 - Jun 28, 2016 ........... Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ....... Ascoli Piceno Practical Colored Stones & Synthetic Week Jul 15, 2016 - Jul 19, 2016 ............. Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ......... Ascoli Piceno Practical Pearls Advanced May 21, 2016 - 9: 00 - 18:30 ........ Ascoli Piceno Nov 3, 2016 - 9:00 - 18: 30 ............. Trecastagni Nov 30, 2016 - 9:00 - 18:30 .............. Cavalese Organic Materials Course Sep 23, 2016 - Sep 25, 2016 .......... Trecastagni Gem Cutting & Faceting May 9, 2016 - May 13, 2016 ............. Jul 25, 2016 - Jul 29, 2016 ............... Nov 28, 2016 - Dec 2, 2016 ..............
Cavalese Cavalese Cavalese
Gem Cutting & Faceting Advanced Aug 1, 2016 - Aug 5, 2016 ................ Cavalese Dec 5, 2016 - Dec 9, 2016 ............... Cavalese
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THE GLOBAL AUTHORITY IN DIAMOND, GEMSTONE AND JEWELLERY GRADING
RJC_Layout 1 23/12/15 09:32 Pagina 1
Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera
ANNO LXX - NUMERO 5/6 - MAGGIO/GIUGNO 2016 direttore editoriale
Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council piĂš di 700 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e piĂš di 400 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
direttore responsabile
Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. more than 700 Members and more than 400 RJC now groups CertiďŹ ed Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
Ilaria Danieli Andrea Aiello
in redazione
Antonella Garello
collaboratori
Federico Bonelli (BCG), Filippo Casaroli, Rosa Chiesa, Luigi Costantini, Daniela Fagnola, Simona Infantolino, Vittorio Montieri, Nicola Vallotto
progetto e grafica
Cristiano Guenzi
foto
Close up Studios
traduzioni
Promo-Est
pubblicitĂ
dircom@edifis.it
traffico pubblicitario stampa e-mail web site prezzo per copia arretrati abbonamenti
Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it â‚Ź 5,00 â‚Ź 10,00 Italia â‚Ź 40,00 Europe â‚Ź 80,00 Resto del mondo â‚Ź 100,00 abbonamenti@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:
Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4
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Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
partner di
COLLEZIONE
C ERAMICA E A RGENTO
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B ELARDINI G IOIELLI Centro Orafo “IL TARÌ” Modulo 34 - Zona Industriale Asi Sud - Marcianise (CE) Sig. TOMMASO PAPACCIOLI - cell. 339 8084628 - tpapaccioli@libero.it BASSANO COLLECTION GROUP - Largo Parolini, 108/E - 36061 Bassano del Grappa (VI) ITALY - T. +39 0424 524784 - F. +39 0424 524633 - info@bassanocollection.it
Global Round Up BESPOKE ITEMS
GIOIELLERIA
SARTORIALE Personalizzabili con l'aggiunta di sigilli, i bracciali e gli anelli Cupido del brand Filodamore si fanno portatori della storia personale e dei legami di chi li indossa Evocativa, a partire dal nome, di un mondo legato alla sfera degli affetti personali e dei legami, la collezione Cupido di Filodamore si compone di bracciali e anelli formati da un sottile filo disponibile nei tre colori dell'oro o in argento; i bracciali sono completati da un laccetto in nappa proposto in tutti i colori dell'arcobaleno e acquistabile anche a parte, come ricambio. Filodamore è stato pensato per segnare i momenti importanti della storia personale di chi lo indossa: è infatti personalizzabile grazie all'aggiunta di piccoli sigilli, anch'essi in oro o argento, realizzati in diverse misure e forme - anche insolite - su cui è possibile incidere tramite punzonatura lettere, numeri o segni zodiacali, direttamente alla presenza del cliente, che non sarà quindi costretto a tornare una seconda volta in negozio. Grazie alla partnership con un'importante azienda specializzata da decenni nella produzione e progettazione di punzoni e accessori per la marcatura, infatti, Filodamore è in grado di fornire ai negozianti anche punzoni particolari, per poter soddisfare qualsiasi richiesta. Proprio in virtù delle sue caratteristiche sartoriali, Filodamore è il regalo perfetto per i testimoni di nozze e per le amiche della sposa, che potranno sempre ricordare la cerimonia cui hanno partecipato grazie ai sigilli con le iniziali degli sposi, o la data del matrimonio o un'altra incisione. ■ Even its name evokes the sphere of personal bonds and love: the Cupido collection by Filodamore consists of bracelets and rings made from a thin string available in the three colors of gold or silver. The bracelets are finished off with a nappa leather string coming in all colours of the rainbow, which are also sold separately as spare parts. Filodamore was designed to mark the most important moments in the wearer's personal history: each piece can be personalised with the addition of small seals, also in gold or silver, coming in different sizes and shapes - including unusual ones - which can be punched with letters, numbers or signs of the zodiac in the presence of the customer himself, who therefore will not need to come back again to the shop. In addition, by partnering with a major company with decades of experience in the production and l'Orafo 2016
design of marking punches and accessories, Filodamore can also provide shopkeepers with special punches to meet any request. Precisely because of its bespoke features, Filodamore makes the perfect gift for best men and bridesmaids, who will always remember the ceremony they took part in by wearing a seal with the initials of the couple, or the wedding date, or any other engraving.
24
maggio/giugno
Global Round Up
una strumentazione al servizio del settore
La misurazione degli anelli è un problema da sempre sentito dalla categoria orafa, che ha la necessità di potersi riferire a misure universalmente codificate e dunque univoche. Nel Maggio 1986, la pubblicazione della Norma ISO-8653 per la normalizzazione di fusi e anelliere poneva termine a ogni possibile confusione. Oggi, per ovviare alle difficoltà di reperire fusi a norma, l'azienda Jewels of Italy, titolare del marchio Monile, per facilitare la comunicazione con i propri clienti, ha avviato la produzione di tali strumenti. Il fuso è realizzato da una barra di alluminio lavorata con tornio a controllo numerico e opportunamente fresata. Il fuso così ottenuto porta l'indicazione di 36 circonferenze, ognuna delle quali contrassegnata da un numero - da 41 a 76 - che è pari alla misura della circonferenza stessa espressa in millimetri. Il fuso, lungo complessivamente 21 cm e pesante 15o grammi, è in alluminio anodizzato con le circonferenze e i relativi numeri incisi: termina con un segmento sferico a due basi, entrambe personalizzabili con un logo o un'immagine o una scritta del diametro di 25mm. ■ Ring sizing has always been a very sensitive issue among jewellery companies, which need to refer to universal, unambiguous sizes.
The publication of the ISO-8653 standard for ring sizing spindles and gauges in May 1986 put an end to any confusion. Today, to remedy the difficulty of finding standard sizing spindles, Jewels of Italy, owner of the brand Monile, started to manufacture these tools. The spindle consists of an aluminium bar turned on a CNC lathe and properly milled. The resulting ring spindle has 36 circumferences, each of which is marked with a number - 41 to 76 – corresponding to the respective circumference in millimetres. With a total length of 21 cm and weighing 15o grams, the spindle is made of anodised aluminum, with standard circumferences and the relevant engraved numbers; it ends with a spherical segment with two bases, both of which can be customised with a logo, an image or wording with a diameter of 25mm.
il gioiello toscano di laura falcinelli
mori & pupe l'arte del sud
La tradizione fiorentina e quella orafa di famiglia sono racchiuse in creazioni particolarissime
I bijoux contemporanei si ispirano alla storia
Cantante affermata,nata in Toscana, culla del Rinascimento italiano, e cresciuta in una famiglia di gioiellieri, Laura Falcinelli ha intrapreso la via dei preziosi realizzando il proprio marchio Laura Falcinelli Jewels. I suoi gioielli, realizzati in bronzo e oro, si ispirano quindi alla tradizione toscana attingendo anche al mondo della musica e della natura, le grandi passioni che da sempre accompagnano la vita di Laura.
In ambito creativo il nuovo attinge spesso dal passato: è così anche per i bijoux del brand Mori & Pupe, che si ispirano alle antiche leggende dei “mori” (gli arabi) arrivati nel IX secolo in Puglia e Sicilia. Alcuni di questi bijoux infatti raffigurano proprio l’abbraccio tra una pupa (una ragazza) e un moro, mentre altri richiamano la cultura meridionale con simboli territoriali come il fico d’India. ■ In the creative realm, innovation often draws from the past; so it is with the costume jewellery created by the Mori & Pupe brand, inspired by the ancient legends of the "Moors" (the Arabs) who arrived in Apulia and Sicily in the ninth century. Some of these pieces represent the embrace between a “pupa” (a girl) and a Moor, while others evoke the culture of southern Italy, with typical local symbols such as the prickly pear.
Jewels of Italy, titolare del brand Monile, ha risolto il problema della misurazione degli anelli producendo in proprio fusi a norma
■ A well-known
Italian singer, born in Tuscany, the cradle of the Italian Renaissance, and raised in a family of jewellers, Laura Falcinelli followed in the family tradition by creating her own brand – Laura Falcinelli Jewels. Made of bronze and gold, her jewellery is inspired by the Tuscan tradition, but also draws on the world of music and nature, Laura's life long passions. l'Orafo 2016
26
maggio/giugno
Global Round Up
alla scoperta delle gemme con van cleef & arpels Dalle rocce minerarie al gioiello haut de gamme, l'ArtScience Museum di Singapore accoglie la mostra “The Art and Science of Gems”, dedicata alle splendide creazioni della maison La gemmologia incontra l'alta gioielleria, non in un gioiello unico ma in una mostra esclusiva, “The Art and Science of Gems”, allestita all'ArtScience Museum di Singapore e aperta al pubblico fino al 14 agosto 2016. L'esposizione ha raccolto e messo in relazione oltre quattrocento gioielli della maison Van Cleef & Arpels, selezionati dalla Collezione Heritage e da collezioni private, e i minerali del French National Museum of Natural History di Parigi, in un percorso che dalla natura della gemma grezza porta direttamente alla vetrina delle gioiellerie: un affascinante connubio di arte, artigianato, storia e scienza. Pezzo forte dell'esposizione la clip/pendente Bird (nella foto) in oro, smeraldi, zaffiri e diamanti gialli, raffigurante un uccello in volo che trasporta uno straordinario diamante giallo taglio briolette di 96.62 carati.
■ Gemology meets fine jewellery, not in a single piece of jewellery, but in an exclusive exhibition - “The Art and Science of Gems” - at the ArtScience Museum in Singapore until 14 August 2016. The exhibition brings together and connects more than four hundred pieces by Van Cleef & Arpels, selected from the Heritage Collection and private collections, and mineral rocks, courtesy of the French National Museum of Natural History in Paris, for a journey that goes from natural gemstones to shop windows: a blend of art, craft, history and science. The star attraction is the Bird clip pendant (photo), made of gold, emeralds, sapphires and yellow diamonds, a flying bird carrying a 96.62 carat briolette-cut yellow diamond.
il gioiello italiano protagonista a homi Iniziano i preparativi per il Salone degli Stili di Vita che a settembre accoglierà il Made in Italy. Tra le tante proposte in programma, due aree dedicate ai preziosi e alle sperimentazioni ■ The next edition of Homi promises to offer a kaleidoscope of events and new ideas. To be held in Fieramilano 16 to 19 September 2016, the event will once again feature Fashion & Jewels, a complementary jewellery-themed area, but also Homi Sperimenta, a section entirely dedicated to research and experimentation with brand-new innovative creations. In addition, the September event will end the cycle of exhibitions dedicated to Italian jewellery masters and masterpieces with an interesting overview on the new scenarios of costume jewellery in the period from the 2000s to the present.
Un caleidoscopio di eventi e nuove proposte si annuncia per la prossima edizione di Homi. La manifestazione, che si terrà a Fieramilano dal 16 al 19 settembre 2016, ospiterà anche quest'anno l'area satellite Fashion & Jewels dedicata ai preziosi, ma anche Homi Sperimenta, sezione intesa ad approfondire la ricerca e la sperimentazione con creazioni inedite. Inoltre l'appuntamento di settembre chiuderà il ciclo di mostre dedicato ai maestri e ai capolavori del bijoux italiano con un excursus sui nuovi scenari del gioiello fantasia dagli anni 2000 ai nostri giorni. l'Orafo 2016
28
maggio/giugno
Global Round Up
chopard celebra il ritorno in pista di porsche La maison, time keeper ufficiale di Porsche Motorsport, ha dedicato il nuovo Superfast Chrono Porsche 919 Edition in edizione limitata al rientro nel circuito da gara della Porsche 919 Hybrid Il ritorno a Le Mans di Porsche Motorsport è stato festeggiato da Chopard, official timing partner della manifestazione, con un nuovo orologio pensato per l’occasione. La maison ha infatti presentato il Superfast Chrono Porsche 919 Edition dedicato alla nuova Porsche 919 Hybrid. Il cronografo flyback con cassa in acciaio di 45 mm è stato pensato a immagine delle vetture Porsche da gara: le striature sul quadrante richiamano il diffusore posteriore, le cifre numeriche presenti nel contatore riprendono quelle della 919 Hybrid e il cinturino in caucciù si ispira agli pneumatici slick. Tutti codici caratteristici del mondo delle gare automobilistiche, che adesso vengono esibiti in un orologio in edizione limitata di soli 919 esemplari. ■ As official timing partner, Chopard celebrated Porsche
Motorsport’s return to Le Mans with a new watch designed for the occasion. The jewellery brand presented the SuperfastChrono Porsche 919 Edition dedicated to the new Porsche 919 Hybrid. The flyback chronograph with 45-mm steel case has been designed in the image of Porsche racing cars: the decorative stripes on the dial recall the look of the rear diffuser, the numerals appearing in the counter echo the 919 Hybrid, and the rubber strap is inspired by slick tires. All the design codes of the motor racing world are now embodied in a unique watch coming in a limited edition of 919 pieces.
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Antonella Garello
l'Orafo 2016
31
maggio/giugno
Desires
close up Audi Q2: ultima nata in casa Audi, dispone di ben sei motorizzazioni par tendo da un 3 cilindri da 1 Litro a benzina fino a un diesel da 2 litri. Le potenze variano da 116 CV a 190 CV.
In apertura/Opening page, da destra, from right. ZANCAN Bracciale della collezione Regata Ancora in kevlar, argento e spinelli neri; chiusura in acciaio 316L. ■ Bracelet from the Regata Ancora collection in kevlar, silver and black spinels. 316L steel clasp. MARRONI DESIGN Bracciale in argento 925 della Silver Collection, Hoop Daily Luxury. ■ Sterling Silver bracelet from the Silver Collection, Hoop Daily Luxury. AMEN Bracciale della collezione Contemporary in pelle ed elementi rodiati. ■ A bracelet from the Contemporary collection in leather with rhodium plated elements.
ALCOZER & J Bracciale della collezione uomo in ottone brunito e cuoio. ■ A bracelet from the men's collection, in burnished brass and leather. l'Orafo 2016
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maggio/giugno
ARIENNE Dalla linea Aphrodite, bracciale in corda naturale e corda marina con finiture acciaio. ■ From the Aphrodite line, a bracelet in natural cord and nautical rope with steel finishing. BARABABAC Bracciali unisex in argento 925 rodiato della linea Promenade, con smalto nero e movimenti di orologi. ■ Rhodium-plated sterling silver unisex bracelets from the Promenade line, with black enamel and watch movements.
ATHENA GIOIELLI Bracciale in argento ed ematite della collezione Soulman. ■ Silver and hematite bracelet from the Soulman collection.
Audi S4 Avant: look sportivo ma discreto, performance insuperabili e trazione integrale sono le caratteristiche che collocano la nuova S4 Avant al vertice della famiglia A4. Il suo nuovo motore accelera da 0 a 100 km/h in meno di 4,9 secondi, grazie alla disponibilità di 354 CV e 500 Nm di coppia massima.
l'Orafo 2016
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maggio/giugno
Desires
close up Audi Q2 è il suv compatto che coniuga design spor tivo e funzionalità.
BARAKÀ Bracciale della collezione Explore in acciaio, ceramica nera, oro rosa e diamanti. ■ A bracelet from the Explore collection, in stainless steel, black ceramic, rose gold and diamonds.
BETTER SILVER Bracciale della collezione U-77 in argento 925 con rutenio spazzolato. ■ A bracelet from the U-77 collection in sterling silver with brushed ruthenium.
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BIBIGÌ Bracciale in acciaio e ceramica con spinelli. ■ Stainless steel and ceramic bracelet with spinels.
BORSARI GIOIELLI Bracciale in poliestere con chiusura in acciaio dedicato al team mantovano di basket Stings. ■ Polyester bracelet with a steel clasp, dedicated to the Mantua basket team of the Stings.
BLISS Bracciale in acciaio, gomma nera e diamantino. Collezione Stripe. ■ A bracelet made of stainless steel, black rubber and a small diamond. Stripe collection.
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Desires
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Bmw Serie 7: massima sportività ed eleganza per l'ammiraglia di casa Bmw. La nuova Serie 7 racchiude in sé tutto il lusso che una berlina di alto livello riesce a dare.
CRIERI Bracciale in oro bianco rodiato blu con diamanti blu e bianchi. Collezione Tennis Color. ■ Blue rhodium-plated gold bracelet with blue and white diamonds. Tennis Color collection.
COMETE GIOIELLI Collezione Blu di Genova: bracciale in cordino nautico e acciaio con cristalli blu. ■ Blu di Genova collection: nautical cord and stainless steel bracelet with blue crystals.
ARAGONESI Bracciale in acciaio 316L, trattamento galvanico black con inserti rosé, pietre sfaccettate e girevoli. Chiusura con rubino naturale. Collezione Pamplona. ■ 316L steel bracelet, black galvanic treatment with rose inserts, faceted and turning stones. Clasp with a natural ruby.
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MILANO JEWELS Dalla Knit collection, bracciale in oro bianco e brunito, con diamanti neri. ■ From the Knit collection, a bracelet in white and burnished gold with black diamonds. DAMIANI Bracciale in pelle e sferette in oro brunito e diamanti. Collezione Metropolitan Dream by H. Nakata a favore del progetto "Home for All". ■ Leather bracelet with burnished gold and diamonds beads. Metropolitan Dream by H.Nakata collection, in favour of the project "Home for All".
La nuova Serie7 Bmw può essere scelta in tre varianti di motori, il benzina da 450 CV, un motore ibrido e il diesel.
GIACOMO BURRONI Bracciale realizzato artigianalmente in argento 925. ■ Hand made sterling silver bracelet.
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Desires
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GIOVANNI RASPINI Bracciale interamente realizzato in argento. ■ A bracelet entirely made of sterling silver. NELSON GIOIELLI Bracciale della collezione Bastille in argento 925 invecchiato e lavorato a mano. ■ A bracelet from the Bastille collection in silver, vintage effect, worked by hand.
KEEP OUT Bracciale in argento e cuoio. ■ A bracelet in leather and sterling silver.
In questa pagina e nella pagina a lato: la Jaguar F-Type è una sofisticata sportiva progettata per regalare il massimo piacere di guida.
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MISANI Bracciale in cuoio con dettagli in oro, argento, perle e opale rosa con pendente in oro sbalzato a mano. ■ Leather bracelet with elements in gold, silver, pearls and pink opal with a gold pendant embossed by hand.
MORELLATO Bracciale componibile in argento 925 della collezione SoloMia con charms d'ispirazione marinara. ■ Sterling silver composable bracelet from the SoloMia collection with charms inspired by the sea.
SEVENFIFTY Bracciale in argento della collezione Click-in. ■ Sterling silver bracelet from the Click-in collection.
La Jaguar F-Type offre due motori all'avanguardia ciascuno in due versioni: 3.0 V6 da 340 CV o 380 CV o 5.0 V8 da 550 CV o 575 CV. Disponibile sia coupé che cabrio.
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Desires
close up Agile e aggressiva, la Lexus LF-LC è la concept car che sarà l'erede della famosa LFA. Ha un motore ibrido da 550 CV che la porta da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. Nel 2012 ha vinto il premio Eyes On Design nella categoria concept car.
SALVINI Bracciale Golden Cage Men in oro brunito 9 carati con diamanti e pelle. ■ Golden cage Men in 9 carat burnished gold with diamonds and leather.
SWAROVSKI Bracciale Emblem con cinturino in acrilico, acciaio e cristalli taglio baguette. ■ Emblem bracelet with acrylic cord, stainless steel and baguette cut crystals. l'Orafo 2016
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TROLLBEADS Bracciale componibile in argento con bead in argento e pietre preziose. ■ A composable bracelet in silver with beads in silver and precious stones. STROILI Bracciale in acciaio e pelle. ■ Stainless steel and leather bracelet.
X JEWELLERY Bracciale componibile DNA con link in gomma e bronzo. ■ DNA composable bracelet with rubber and bronze links.
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Flower collection
erikagioielli.com
Desires close up DETAILS
UNA VACANZA
MEMORABILE Ogni isola, ogni cittĂ , ogni vetta ha un suo carattere e una sua specificitĂ , che i gioielli sanno assecondare e approfondire con assoluta eleganza di
Antonella Garello
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Desires
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In apertura/ opening page CHOPARD Orecchini in oro bianco, diamanti e rubini. ■ White gold earrings with rubies and diamonds. Background: photo from the book Splash! A history of swimswear by R. Martin and H. Koda, Rizzoli International, New York 1990. CHANTECLER Collana della collezione Bon Bon in corallo rosso, diamanti, oro rosa e oro bianco. ■ A necklace from the Bon Bon collection in red coral, diamonds, rose and white gold.
DEL GATTO Collier Fleur de Lis in oro bianco e rosa con turchese naturale, ametiste e diamanti. Orecchini in parure. ■ Fleur de Lis necklace in white and rose gold with natural turquoise, amethyst and diamonds. Matching earrings.
immersioni da sogno nella piccola pom pom Nuovo Paradiso per gli appassionati di immersioni, la piccola isola di Pom Pom (dal nome di una pianta locale) è incastonata nel mare di Celebes nel Sud-Sud Est di Sabah, nella Malesia Orientale, ed è parte del Parco Nazionale Marino protetto di Tun Sakaran. L’isoletta, uno dei siti con la più alta biodiversità al mondo, è contornata da spiagge di sabbia bianchissima ed è circondata da una cintura corallina ricca di fauna e vegetazione. L’incontaminata Pom Pom offre un unico resort, con pochi chalet in legno ecocompatibili e un centro autorizzato PADI che organizza corsi di diving ed escursioni verso Sipadan, altra meta privilegiata per i sub di tutto il mondo. Attorno all’isola si trovano almeno 250 tipi di corallo e 800 specie di pesci diversi, crostacei e tartarughe marine. Il clima dell’isola è tropicale, con una temperatura costantemente tra i 26°C e i 32°C e una temperatura marina tra i 28° e i 32°ed elevata umidità: il periodo migliore per le immersioni va da marzo a novembre. l'Orafo 2016
■ A new heaven for diving enthusiasts and named after a local plant, Pom Pom is a tiny island in the Celebes Sea in Southeast Sabah, East Malaysia, and is part of the Tun Sakaran National Marine Park. One of the sites with the world’s highest marine biodiversity, the island is surrounded by white sandy beaches and by a coral reef rich in plants and animals. The pristine island of Pom Pom offers a unique resort, with a few environmentally friendly wooden chalets and an authorised PADI centre that organises diving courses and excursions to Sipadan, another favourite destination for divers from all over world. There are at least 250 types of coral and 800 species of fish, shellfish and sea turtles around the island. The island's climate is tropical, with a constant temperature ranging between 26°C and 32°C, a sea temperature of 28°/32°C and high levels of humidity; the best time for diving is from March to November.
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DE SIMONE FRATELLI Collier in corallo rosso del Giappone e diamanti. ■ A necklace in Japanese red coral and diamonds.
CONFUORTO Collana in turchese e pasta di turchese con elemento centrale tessuto a mano. ■ A necklace in turquoise and turquoise paste with hand-woven central element.
ROVIAN GIOIELLI ITALIANI Collana con turchese naturale dell’Arizona e sfere in corallo bianco. ■ A necklace in Arizona natural turquoise and white coral beads. l'Orafo 2016
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Desires
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vacanze in europa tra arte e storia Un po' ai margini delle rotte del turismo di massa, Palermo, Dresda e Siviglia sorprenderanno i viaggiatori più esigenti. Un weekend a Palermo prevede perlomeno la visita alla Palazzina Cinese, dimora dei Borbone di Napoli nel Parco della Favorita, per proseguire con il Teatro Massimo, i mercati di Ballarò e della Vucciria e il Duomo di Monreale, senza dimenticare una passeggiata sulla spiaggia di Mondello. Dresda incanta coi suoi edifici barocchi e ottocenteschi, cominciando dal Castello con la celebre Volta Verde, che custodisce la più grande collezione di gioielli in Europa, e il complesso dello Zwinger; una sosta sulla Brühlsche Terrasse precederà la visita allo Fürstenzug, che con le sue 24600 mattonelle narra la storia della Sassonia, e alla Semperoper, uno dei principali teatri del mondo. Siviglia è celebre per la vita notturna di Triana e la commistione di stili delle sue piazze e dei suoi palazzi, primi fra tutti l'Alcazar. ■ An alternative to mass tourism routes, Palermo, Dresden and Siviglia will wow the most discerning travelers. A weekend in Palermo should at least include a visit to the Chinese Mansion, a former royal residence of the Bourbons of Naples in the Parco della Favorita, and then the Teatro Massimo, Ballarò and Vucciria markets and the Duomo of Monreale, without forgetting to go for a walk on the beach of Mondello. Dresden captivates visitors with its charming baroque and nineteenth century buildings, first of all the Castle with the famous Green Vault, which houses the largest collection of jewels in Europe, and the Zwinger complex; a pit stop on Brühlsche's Terrace and then a visit to Fürstenzug, which tells the history of Saxony with its 24,600 ceramic tiles, and Semperoper, one of the world’s leading opera houses. Siviglia is famous for the buzzing nightlife in Triana and the mixture of diverse styles of its squares and buildings, most notably the Alcazar.
ROBERTO COIN Bracciale in oro giallo e diamanti della collezione New Barocco. ■ Yellow gold and diamond bracelet from the New Barocco collection.
GIORGIO VISCONTI Bracciale Desiderio in oro rosa con diamanti. ■ Desiderio bracelet in rose gold with diamonds.
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SHAMBALLA Bracciale rigido SOS Alliance Bangle in oro giallo con diamanti. ■ SOS Alliance bangle in white gold and diamonds.
ANTONINI Bracciale in oro giallo lucido e diamanti della collezione Siracusa. ■ Polished yellow gold with diamonds from the Siracusa collection.
MATTIOLI Bracciale Navettes in oro rosa e oro bianco con diamanti. ■ Navettes bracelet in white and rose gold with diamonds.
DAMIANI Bracciale della collezione Fiocco in satin, oro rosa e diamanti. ■ A bracelet from the Fiocco collection in satin, rose gold and diamonds.
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JEWELLERY THEATRE Anello in oro bianco con topazio azzurro, diamanti e zaffiri. Collezione Lace. ■ White gold ring with blue topaz, diamonds and sapphires. Lace collection.
vista vertiginosa sul monte bianco Sconsigliata a chiunque soffra di vertigini, una funivia frequentata da alpinisti, sciatori e semplici turisti, divisa in due tronconi, sale dal centro di Chamonix alla Aiguille du Midi, che coi suoi 3842 metri di altezza è la più alta delle Aiguilles de Chamonix, nel massiccio del Monte Bianco. La guglia è nota per essere uno dei punti panoramici più spettacolari d'Europa: dalle sue terrazze attrezzate la vista spazia a 360° su tutte le Alpi francesi, svizzere e italiane con incredibili panorami sul Monte Bianco. L'ultima attrattiva studiata per i turisti in cerca di emozioni uniche è lo "Step into the Void", una cabina "appesa" all'Aiguille du Midi, a picco sul baratro, con pareti e pavimento trasparenti. L'impressionante struttura è costituita da un'armatura in metallo e da strati di vetro antisfondamento e studiati per resistere alle basse temperature dell'alta quota e ai venti che soffiano fino a 200 km orari. L'effetto, garantisce l'Ufficio del Turismo, è da brivido. ■ Not for those suffering from vertigo, a cableway divided into two sections and crowded with mountain climbers, skiers and tourists alike, goes up from the centre of Chamonix to Aiguille du Midi, the highest of the Aiguilles de Chamonix, a 3842m peak in the Mont Blanc massif. The mountain peak is known to be one of nature's most spectacular sights in Europe: its laid-out terraces offer a 360° view of all the French, Swiss and Italian Alps, with stunning views of Mont Blanc. The latest attraction for thrill-seeking tourists is the "Step into the Void”, a cage "hanging" from the Aiguille du Midi and suspended over a precipice, with glass walls and glass floor. This striking installation is made from a metal framework and layers of shatterproof glass designed to withstand low temperatures and winds of up to 200 km/h. Adrenaline rush guaranteed! l'Orafo 2016
CARRERA Y CARRERA Anello Iceberg della linea Invierno in oro bianco, topazio azzurro e diamanti. Collezione El Retiro. ■ Iceberg ring from the Invierno line in white gold, blue topaz and diamonds. El Retiro collection.
POMELLATO Anello Nudo in oro bianco e rosa con topazio azzurro sfaccettato e diamanti. ■ Nudo ring in white and rose gold with faceted blue topaz and diamonds.
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TOUS Anello Erma in argento e turchese. ■ Erma ring in silver and turquoise.
VICTOR MAYER Anello Era in oro rosa, guilloché, pietra di luna e diamanti. ■ Era in rose gold, guilloché, moonstone and diamonds.
ALESSIO BOSCHI Anello Polar Bear in oro, diamanti bianchi, neri e brown e acquamarina. ■ Polar Bear ring in gold, white, black and brown diamonds and acquamarine.
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Desires
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comfort e relax al sole di bora bora Qualcuno la definisce la perla dei Mari del Sud, ma da tutti è meglio conosciuta come Bora Bora. Questo gioiello dell'Oceano Pacifico è il luogo ideale per tutti coloro che amano essere coccolati sotto il sole o all'ombra di una palma, all'interno di un resort. Il comfort di lusso infatti qui è per tutti i gusti. Il St. Regis, per esempio, offre la possibilità di mangiare nel suo ristorante TePahu sulla spiaggia. Per chi invece non può rinunciare al mondo sottomarino il pavimento in vetro di alcuni bungalow di Le Méridien permette di ammirare i fondali marini. I sostenitori degli effetti benefici del mare saranno contenti di sapere che l'InterContinental Bora Bora Resort & Thalasso Spa è stato il primo a praticare la talassoterapia, trattamento basato sull'azione curativa delle nebulizzazioni e dei bagni nell'acqua di mare calda. ■ Someone calls it the pearl of the South Seas, but it’s better known as Bora Bora. This gem of the Pacific Ocean is the ideal place for those who love to be pampered in the sun or in the shade of a palm tree, within a holiday resort. On this island there's luxury comfort for all tastes. The St. Regis resort, for example, offers the option of eating at its Te-Pahu restaurant on the beach. For aquatic enthusiasts, the glass floors of some bungalows at Le Méridien resort allow guests to admire the seabed from their own accommodation. Those who support the health benefits of the sea will be pleased to know that the InterContinental Bora Bora Resort & Thalasso Spa was the first to offer thalassotherapy, a therapeutic treatment with warm seawater baths and sprays.
GIOVANNI FERRARIS Orecchini in oro rosa, diamanti e rubini della collezione Grace. ■ Rose gold earrings with diamonds and rubies from the Grace collection.
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BUTANI Orecchini chandelier in oro bianco e rubini. ■ Chandelier earrings in white gold and rubies.
BRUMANI Orecchini in oro bianco, diamanti e rodoliti della collezione Corcovado. ■ White gold earrings with diamonds and rhodolites from the Corcovado collection.
QAYTEN Dalla collezione Desigual, orecchini con perle Akoya, diamanti e rubini. ■ From the Desigual collection, earrings with Akoya Pearls, diamonds and rubies.
MVEE BY ASPIRE DESIGNS Orecchini in oro rosa e pietre naturali. ■ Rose gold earrings with natural stones.
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jamcommunication.it
insieme per sempre
Desires flash BASILEA
UNO SGUARDO
A OCCIDENTE Il rallentamento dei mercati asiatici spinge i produttori di orologi a recuperare gli interlocutori europei e americani, imprimendo una svolta creativa al design dei nuovi prodotti di
S
Patek Philippe - Calendario Annuale Referenza 5396 È l’esemplare che festeggia i 20 anni della complicazione brevettata dalla Manifattura ginevrina. Classico nell’aspetto ma innovativo nella meccanica, ha la cassa tipo Calatrava in oro rosa (38,5 mm di diametro) e il calibro a carica automatica con componenti in silicio, ovviamente costruito in house. Come sempre permette di riconoscere la durata di 30 o 31 giorni dei diversi mesi e ha bisogno di un solo intervento di correzione manuale all’anno, a fine febbraio (ogni 122 anni per le fasi di luna).
Daniela Fagnola
tand lussuosi e scenografici come sempre. Eppure all’ultima edizione di Baselworld l’atmosfera era più pacata del solito - e non poteva essere altrimenti, vista la situazione di sofferenza dei Paesi asiatici. O meglio, della Greater China: secondo le statistiche della FHS (la Federazione dell’industria orologiera svizzera), nel 2015 il valore delle esportazioni è calato del 22,9 per cento nella sola Hong Kong, tradizionalmente il primo mercato per gli orologi elvetici. Un trend negativo proseguito anche nei primi mesi del 2016 e giunto dopo anni di crescita a doppia cifra. Di conseguenza, al Salone si è notata non solo una minore affluenza di operatori orientali, ma anche una diversa strategia da parte delle aziende espositrici: con il taglio di molte proposte e una virata stilistica dei nuovi modelli, ora più vicini al mercato occidentale. Quindi bando agli eccessi, allo sfoggio di pietre preziose, ai virtuosismi fini a se stessi; e spazio invece a una maggiore semplicità, a un lusso discreto, a un generale buon gusto. Ovvero, tanto acciaio e grande attenzione ai valori fondanti della “bella orologeria”, soprattutto la ricerca della qualità (in relazione alle diverse fasce di prezzo) e della precisione. Molti gli esemplari ricchi di riferimenti al passato, di contenuti tecnici, di complicazioni utili: ecco, in sintesi, le novità presentate a Basilea. ■ Luxury exhibition areas complemented by scenographic stands, as always. Yet, in the last edition of Baselworld, the atmosphere was quieter than usual – and could not have been otherwise, given the suffering conditions of Asian countries. Or better, of Greater China: According to the FHS (Federation of Swiss Watchmaking Industry) statistics, in 2015 the value of exports dropped by 22.9% in Hong Kong, traditionally the first market for Swiss watches. A negative trend that has continued over the first months of 2016 after years of a double digit growth. Therefore, the Exhibition evidenced not only a lower attendance of eastern operators, but also a different strategy by the exhibiting companies: with the cutting of many proposals along with a stylistic turn of new models, now mainly addressed to the western market. Then, no exaggerated luxury, the display of precious stones, the virtuosities per se; it is time for a discreet luxury, a restrained elegance, a general good taste. That is, plenty of steel and a great attention paid to the founding values of “good watchmaking", above all in the search for quality (based on the various price ranges) and precision. A great number of items are rich in reference to the past, technical contents and useful complications: here are, in brief, the novelties on display in Basel. l'Orafo 2016
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Rolex - Oyster Perpetual Air - King. Torna un grande “classico”, molto amato dai piloti dell’aeronautica, ora completamente rivisitato nell’estetica e nella tecnica. La cassa in acciaio (40 mm di diametro) mostra un quadrante ad alta leggibilità. Il movimento meccanico a carica automatica, di manifattura, non solo ha ottenuto il Certificato ufficiale di cronometro del Cosc ma anche quello di Cronometro Superlativo rilasciato dalla stessa Maison: simboleggiato dal Sigillo verde, assicura massime prestazioni e 5 anni di garanzia.
Desires
flash
Citizen - Promaster Satellite Wave-GPS. Il GPS entra a far parte della collezione da aviatore e ne arricchisce le già numerose funzioni (orario radiocontrollato, cronografo al 20° di secondo, world time di 40 città, indicazione dell’autonomia residua e altre ancora). Animato come sempre da un movimento Eco-Drive, “a carica luce infinita” (che quest’anno festeggia il 40° anniversario), ha la cassa (47 mm di diametro) e il bracciale in Super Titanium, cioè in titanio indurito con un esclusivo trattamento di superficie, il Duratect.
Eberhard & Co. Scafograf 300. Reinterpreta in chiave attuale un celebre orologio subacqueo - prodotto dalla Maison a partire dagli anni Cinquanta. E presenta tutte le caratteristiche richieste dalle normative internazionali per garantire sicurezza durante le immersioni: come la cassa in acciaio (43 mm di diametro), robusta e impermeabile fino a 30 atm, fornita di valvola di decompressione e di lunetta girevole unidirezionale (il top ring qui è in ceramica). Monta un movimento meccanico a carica automatica, di provata affidabilità.
Omega - Seamaster Planet Ocean 43,5 mm Auto Master Chronometer. Uno strumento studiato per i diver professionisti. La cassa in acciaio (43,5 mm di diametro), impermeabile fino a 60 atm, è dotata di valvola per l’elio e di lunetta girevole unidirezionale, in ceramica e gomma (una prima mondiale) con indici e numeri in Liquidmetal. Ma soprattutto ospita un calibro automatico Co-axial, con componenti in silicio e 60 ore di autonomia, resistente ai campi magnetici superiori a 15mila gauss e certificato Master Chronometer dal Metas (l’Istituto federale di metrologia).
Hublot - Big Bang MECA 10. Dedicato agli appassionati di micromeccanica, l’ultimo nato nell’iconica linea è fornito di un calibro di nuova concezione, che ha richiesto due anni di sviluppo: a carica manuale, scheletrato, vanta 10 giorni di autonomia – riportata con un sistema a cremagliera attraverso due indicazioni, nel disco a ore 6 e nell’apertura a ore 3. L’inedita costruzione, ispirata al gioco del meccano, è ben visibile attraverso il quadrante in vetro zaffiro. La cassa (45 mm di diametro) è in titanio microbillé.
Maurice Lacroix - Eliros Date Ladies. Lanciato lo scorso anno, è rimasto immutato nel design rétro-chic, ma è stato rivisto nei dettagli. La cassa in acciaio con finiture oro rosa (30 mm di diametro) ora sfoggia anse più curve e un fondello più piatto per offrire una migliore ergonomia; il quadrante essenziale è impreziosito da diamanti incastonati agli indici; il vetro zaffiro ha acquisito un trattamento antiriflesso e il bracciale a 9 file un sistema di sostituzione rapida. Come di consueto racchiude un movimento al quarzo Swiss made.
Longines - The Longines RailRoad. Si rifà agli orologi realizzati per le ferrovie, settore in cui la Maison è stata a lungo protagonista. E riedita fedelmente un esemplare degli anni Sessanta: sul quadrante, nitido e ben leggibile, è riportata la tipica scala delle 24 ore e l’indicazione del calibro – un movimento meccanico a carica automatica di grande precisione, realizzato in esclusiva. La cassa in acciaio (40 mm di diametro) è decorata sul fondello da un’incisione a tema, simile a quelle dei modelli da tasca degli anni Venti.
TAG Heuer - Heuer Monza. Riedizione aggiornata del famoso cronografo nato 40 anni fa, ne riprende l’estetica all black e le peculiari funzionalità. Rispetto all’originale, la cassa coussin oggi è più grande (42 mm di diametro) ed è realizzata in titanio annerito da un trattamento al carburo di titanio. Ospita sempre un movimento meccanico a carica automatica e un quadrante con scala tachimetrica (per calcolare la velocità) e scala pulsometrica (per misurare i battiti cardiaci), ma presenta i due contatori simmetrici. Ebel - Wave Grande. La collezione prende nome dal motivo a onde del bracciale, già presente nella linea Sport Classic, un’autentica icona dell’orologeria di fine anni Settanta. Ma questa referenza, creata esplicitamente per i polsi femminili, si chiama così per le dimensioni della cassa (che ora raggiunge i 35 mm di diametro). Realizzato interamente in acciaio, con dettagli in oro rosa, è impreziosito dai diamanti agli indici e sulla lunetta (0.52 carati circa). All’interno si trova un movimento al quarzo Swiss made.
I CLASSICI
passione
smeraldo La nuova collezione di Artlinea con pietre rotonde e ovali di ottima qualità utilizza nuove tecnologie che valorizzano la qualità del Made in Italy, mettendo a frutto anni di ricerca
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ortatore di positività, si dice che il colore verde dia l’energia necessaria per realizzare i propri progetti, oltre alla speranza di poterlo fare, perché vibra con il chakra del cuore. Immediato quindi il legame dello smeraldo, la green stone per eccellenza, con i sentimenti e gli affetti, come testimonia la sua presenza frequente negli anelli di fidanzamento. Utile per favorire la concentrazione, il buonumore, l’amore per se stessi e per gli altri, lo smeraldo è anche una delle quattro gemme più preziose al mondo assieme a diamante, zaffiro e rubino, rappresentando (se di buona qualità) un piccolo investimento. Da Anni Artlinea di Arezzo cerca di rendere questo piccolo scrigno di virtù e bellezza un prodotto accessibile al pubblico allargato, risultato che oggi ottiene grazie all’utilizzo delle più aggiornate tecnologie. «La modellazione in 3D - spiega Doriano Martinelli, titolare dell’azienda aretina - ci consente di plasmare incassature perfette anche per pietre molto piccole, con la massima sicurezza, il minimo spreco di materiale e il migliore risultato estetico. L’incastonatura a multi-pallini (con griffe rotonde) che abbiamo brevettato è una miniatura decorativa efficace oltre che una tecnica innovativa, in grado di renderci competitivi internazionalmente in un settore che qualche anno fa non avremmo nemmeno pensato di poter esplorare». Ecco dunque le nuove collezioni con smeraldi rotondi e anche ovali, più grandi e di migliore qualità rispetto al passato, circondati da diamanti e montati su oro bianco oppure giallo, con ampie possibilità di personalizzazione. In queste pagine, anelli in oro con smeraldi e diamanti di Artlinea. A destra, sfilata Balmain S/S 2016. ■ Bringer of strong positive vibes, green is said to provide the necessary energy to realise projects, as well as the hope of being able to succeed, because it vibrates with the heart chakra. Hence the strong link between emeralds – the green
INCASSATURE PERFETTE E VARIANTI DA PERSONALIZZARE
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stone par excellence – and the sphere of feelings and affections, as confirmed by their frequent presence on engagement rings. A stone that helps improve concentration, mood, self-esteem and love for others, emerald is also one of the world’s four most precious gems along with diamonds, sapphires and rubies, representing a small investment (if of good quality). Arezzo-based company Artlinea has been working for years to make this small casket of virtue and beauty into a product that is accessible to a wider public, a result achieved by using the latest technologies. «3D modelling – says Doriano Martinelli, owner of the company – allows us to create perfect settings even for very small stones, with maximum reliablity, minimum waste of material and excellent aesthetic results. Our patented multi-ball setting (with round prongs) is an effective decorative miniature as well as an innovative technique, which allowed us to achieve international competitiveness in a field that we didn’t even think we could ever explore». The result is a number of new collections with round or even oval emeralds, bigger and of a higher quality than in the past, surrounded by diamonds and set on white or yellow gold, with a wide range of customisation options. In these pages, Artlinea gold rings with emeralds and diamonds. Above, the Balmain S/S 2016 show. l'Orafo 2016
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CONSULENZA
problem
solving Da anni nel settore con un proprio brand, Marco Valente oggi mette la sua esperienza a servizio di dettaglianti e produttori, intervenendo dove la crisi ha creato disequilibri
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artito come designer e produttore di gioielli con un brand che portava il suo nome, Marco Valente è diventato negli ultimi anni qualcos’altro, e non si tratta solo del cambio di logo in MV Jewels Service. Forte di una competenza strutturata su tutti gli aspetti gestionali del mondo orafo e spinto dalla consapevolezza di quanto il mercato stia cambiando rispetto al passato, si è concentrato sulla soluzione dei problemi che questa svolta può generare nelle aziende. Avvalendosi di un team di fidati ed esperti collaboratori, è diventato un consulente rivolto a un ambito particolare che potremmo definire multitasking. Infatti non affronta le criticità da analista contabile, da designer, da esperto di finanza o da manager gestionale, ma a 360 gradi, analizzando ogni processo in una logica sinergica. Il suo rapporto con il cliente non inizia con una richiesta di corrispettivo per la consulenza, ma con la proposta di un percorso risolutivo che, ottimizzando i costi aziendali, pagherà anche il suo intervento. «Preferisco parlare di partnership piuttosto che di consulenza - spiega Valente - perché il nostro obiettivo è ottenere un vantaggio condiviso. Spesso il titolare di un brand o di una gioielleria non riesce a guardare né dietro né al fianco: le aziende storiche, soprattutto, per anni hanno lavorato in un certo modo ottenendo successo e oggi fanno grande fatica a cambiare». Molte volte, suggerisce Valente, la chiave risolutiva va cercata altrove, prendendo spunto da modelli internazionali nati con i nuovi mercati. «Ho visto dettaglianti, soprattutto dell’Est Europa, anche provenienti da settori differenti, decidere di entrare nel settore gioiello con un approccio più strutturato, molto più scientifico ed efficace. In Italia purtroppo paghiamo il prezzo di una storia radicata nella tradizione della bottega. Nella mia visione però bisogna inventare un lavoro nuovo, per andare incontro al mercato». ■ He began his career as a jewellery designer and manufacturer with a brand that bore his name, but Marco Valente has now turned into something different, and not only by changing his logo into MV Jewels Service. With a well-established expertise on all operational aspects of the jewellery industry and driven by the awareness that the market is changing significantly, he focused on solving the problems that the recent market changes may bring to companies. With a team of trusted, experienced professionals, he has become a multi-tasking consultant – that is, he doesn’t deal with critical issues as an accounting analyst, a designer, a financial expert or a manager, but with a 360-degree approach, analysing each process in a synergistic manner. His relationship with clients does not begin by asking a fee for his advice, but by suggesting a solutions that, by optimising business costs, will also pay for his work. «I prefer to call it a partnership rather than just advice – Valente says – because our goal is to achieve a shared benefit. Owners of brands or jewellery stores often fail to look behind or beside them; in particular, long-established companies, which have worked in a certain way for many years and achieved success, find it very hard to change now». Many times, Valente suggests, the best solution must be sought elsewhere, taking inspiration from the international models that have been created with new markets. «I have seen retailers, especially in Eastern Europe and sometimes even from different sectors, who decided to get into the jewellery industry with a better-structured approach, that was much more scientific and effective. In Italy, unfortunately, we pay the price of a history rooted in the tradition of small shops. In my view, however, we must invent a new job to meet market needs». l'Orafo 2016
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DESIGN - Estroso e competente soprattutto nell’alta gioielleria, Marco Valente non ha interrotto la sua attività di jewelry designer e tuttora crea una linea “By Marco Valente” prodotta da Lenti & Villasco di Valenza. «Su richiesta, disegno gioielli anche per una clientela selezionata e una distribuzione selettiva». ■ Inventive and competent, especially in fine jewellery, Marco Valente has not given up his career as a jewellery designer and is currently creating his line “By Marco Valente”, manufactured by Lenti & Villasco di Valenza. «I design jewellery on request, including for selected customers and distribution channels».
RETAIL - «Forniamo assistenza a clienti che desiderano investire-disinvestire in preziosi. In altre parole, comperiamo prodotti (spesso giacenze invendute) da aziende e privati e poi li rivendiamo a livello internazionale». Al ramo retail si riconduce anche la realizzazione del primo outlet focalizzato sui prodotti di marca presso il centro “The Mall” a Firenze. ■ «We provide advice to clients who wish to invest or disinvest in the field of jewellery. In other words, we buy products (often unsold stocks) from companies and individuals and then resell them worldwide». Another development in the retail segment is the creation of the first outlet with branded products at “The Mall” shopping centre in Florence.
PRIVATE LABEL - MV Jewels Service ha avviato una consulenza con un fondo di private equity che gestisce una catena di 150 negozi in franchising (Oro Cash). «Con loro, che recentemente hanno acquisito anche il marchio Alfieri & St.John, abbiamo aperto quattro multimarca negli outlet di gioielleria all’interno dei complessi di McArthur Glen. La mia consulenza si concentra sul design di linee adatte alle richieste di quello specifico mercato». ■ MV Jewels Service has provided advice to a private equity fund that operates a chain of 150 franchise stores (Oro Cash). «With this fund, which recently acquired the Alfieri & St. John brand among others, we opened four multi-brand jewellery outlets within McArthur Glen stores. My advice is focused on the creation of lines that meet the demands of that specific marketplace». CONSULENZA - “Soluzione sartoriale dei problemi” è il motto di MV Jewels Service, per armonizzare i costi ai guadagni. «Affianchiamo le aziende nella soluzione delle criticità, di qualsiasi genere esse siano: finanziarie, commerciali, di marketing, amministrative o di gestione delle risorse umane. Proponiamo un piano risolutivo dalla A alla Z, che porterà un beneficio tangibile, in grado di pagare anche la nostra consulenza». ■ “Tailored solutions to each problem” is the motto of MV Jewels Service, which aims to harmonise costs and earnings. «We support businesses in solving critical issues of any kind, whether they are financial, commercial or administrative, in the area of marketing or human resource management. We offer a comprehensive solution plan, which will bring a tangible benefit that will also pay for our advice». l'Orafo 2016
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Heritage THE BRAND
THE AMERICAN
SENSE OF LUXURY Dotato di un innato intuito e di una grande abilità negli affari, Harry Winston è riuscito, dal nulla, a diventare il re delle gemme e il gioielliere delle star di Ilaria
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In apertura, diamante taglio a pera di 101 carati acquistato da Harry Winston a un'asta di Christie's per 27 milioni di dollari. In questa pagina, collier in diamanti con zaffiro centrale; in basso, orecchini Winston Cluster Diamond della House’s High Jewelry Collection, Secrets by Harry Winston, in platino e diamanti. ■ Opening page, flawless pear-shaped 101 carats diamond bought by Harry Winston during a Christie's auction for 27 million dollars. In this page, diamonds collier with a sapphire at the center; below, Winston Cluster Diamond Earrings from the House’s High Jewelry Collection, Secrets by Harry Winston, in platinum and diamonds.
ister Harry Winston era un dominatore come Napoleone e, come nel caso dell’illustre condottiero, il suo carisma non era dovuto a una particolare avvenenza fisica: piuttosto al suo innato talento per gli affari e per le gemme. Anche se non possedeva particolari diplomi di specializzazione sembrava riconoscere le pietre per istinto. Una dote che dimostrò già all’età di 12 anni, quando acquistò per 25 dollari da un negozietto di oggetti messi a pegno un anellino con una pietra verde. Il padre, che aveva aperto una piccola gioielleria a Los Angeles, lo analizzò e scoprì che si trattava di uno smeraldo da due carati, rivenduto il giorno dopo per 800 dollari. Più di qualsiasi scuola, fu l’apprendistato nel laboratorio paterno a forgiare il businessman, quell’Harry Winston che nei primi anni del ‘900 si trasferì a New York e fondò, in un ufficio sulla Fifth Avenue, la Premier Diamond Company, una one-man-company focalizzata sul commercio dei diamanti. Vista la difficoltà, come ultimo arrivato, di fare breccia nel mercato delle gemme, strettamente controllato da alcuni monopolisti, Winston decise di sondare un’altra fonte, quella delle proprietà private. Il caso o l’intuito fecero sì che il giovane dealer fosse l’uomo giusto nel momento giusto, perché in quegli anni si verificava una rara coincidenza tra l’offerta e la domanda di preziosi attraverso circuiti privati. Da un lato, infatti, le antiche aristocrazie del censo o del denaro, a causa della decadenza fin-de-siècle, della I guerra mondiale, del crollo di Wall Street e della rivoluzione bolscevica, vendevano di nascosto o mettevano all'incanto i loro tesori; dall’altro, i nouveau riches, i tycoon della giovane industria o dello star system di Hollywood ingioiellavano mogli e figlie per dimostrare il loro potere e acquisire status. Fu così che Harry Winston si appropriò, partecipando alle aste, del cofanetto di Arabella Huntington (vedova del magnate delle ferrovie Coll'Orafo 2016
lis P. Huntington), di quello di Emma T. Gary (vedova di un industriale dell’acciaio), e dei bijoux della signora I.W.Killam (moglie di un finanziere canadese), che vantava tra gli altri beni il diamante della corona di Carlo Magno. Ma fu l’acquisto dei gioielli appartenuti a Evalyn Walsh McLean a catalizzare su di lui l’attenzione dei media e del settore: l’ereditiera mineraria era stata l’ultima proprietaria del diamante Hope, di un rarissimo colore blu e di una straordinaria dimensione, sul quale pesava la sinistra fama di portare sfortuna; una gemma leggendaria, che viene citata, con licenza cinematografica, anche nel film Titanic. Mr. Winston non era superstizioso e rideva quando in un aereo, se si veniva a sapere che lui figurava tra i passeggeri, alcuni evitavano di salire. Più tardi decise di donare il diamante allo Smithsonian Institution di Washington, come dote per la nazione, e da lì sembra che il Blue Hope non abbia mai portato male a nessuno. Dopo aver smontato, ritagliato e rimontato le pietre preziose dei più prestigiosi gioielli europei, Harry Winston cominciò a espandere i suoi orizzonti e a scoprire lo scintillio della cultura indiana e persiana. In quelle terre venne a contatto con i tesori dei maharaja e degli shah, intessendo rapporti con i migliori fornitori delle case reali: per esempio Nanubhai, che prima vendeva i sautoir alle maharani e poi, dopo l’indipendenza dell’India nel 1947, li ricomprava dalle nobildonne in difficoltà e li offriva ai gioiellieri europei come Cartier, Boucheron e, appunto, Harry Winston. Fu nel laboratorio di Nanubhai che avvenne l’incontro con Ambaji Shinde, il timido e occhialuto designer che meglio di ogni altro sapeva come valorizzare una gemma, soprattutto se eccezionale. Winston gli propose di seguirlo a New York e Shinde accettò, nonostante dovesse lasciare in India una moglie e sei figli, iniziando una collaborazione che durò quarant’anni. Se fino a quel momento Harry Winston aveva privilegiato le gemme
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Da destra, in senso orario: Mr. Harry Winston; anello Classic Winston con diamante taglio smeraldo e diamanti taglio baguette; diamante Washington di 89,23 carati. â– From right, clockwise: Mr. Harry Winston; Classic Winston ring with emerald-cut diamond and baguette-cut diamonds; the Washington diamond of 89, 23 carats.
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Dall'alto, in senso orario, diamanti e pietre preziose rare acquistate per i gioielli di Harry Winston; selezione di gioielli dalle collezioni Harry Winston; diamante Jonker grezzo e tagliato; bracciale Vargas Diamond con diamanti taglio smeraldo. â– From top, clockwise, rare diamonds and precious stones bought for Harry Winston jewels; selection of jewels from the Harry Winston collections; rough and polished Jonker diamond; Vargas Diamond bracelet with emerald-cut diamonds.
Collier con ghirlanda di diamanti e anello della nuova collezione Lotus Cluster ispirato al fiore di loto. ■ Collier with diamond garlands and a ring from the new Lotus Cluster collection inspired by the lotus flower.
rispetto alle montature (che secondo lui erano volatili come le mode e non rappresentavano un valore tangibile), con l’arrivo di Shinde anche le forme e il design acquisirono una autorità e una originalità d’eccezione tra le boutique della Fifth Avenue. Abile anche nel marketing, il talentuoso businessman fu il primo a prestare i suoi monili alle attrici impegnate nei red carpet degli Academy Awards, conquistando il titolo di “gioielliere delle star”; non a caso è a lui che Marilyn Monroe si rivolge nella canzone (Diamonds are a girl’s best friend) del film Gli uomini preferiscono le bionde dicendo «Talk to me Harry Winston! Tell me all about it!» (Parlami, Harry Winston! Raccontami tutto!). Fu il primo anche ad avviare campagne pubblicitarie con foto innovative, a volte audaci, facendo indossare i gioielli a gatti e modelle invece di fotografarli, come quasi sempre accadeva all'epoca, in still life. Con il passaggio dell’azienda nelle mani del figlio Ronald il brand vide un’ulteriore espansione e l’apertura di monomarca e flagship store in tutto il mondo oltre al lancio di una collezione di orologi d’alta gamma che tuttora figura tra le principali attrazioni di Baselword. E proprio grazie a questa apertura all’orologeria Harry Winston è entrato nel 2013 nella galassia del gruppo Swatch, rappresentando il primo passo nel mondo del massimo lusso del gruppo svizzero che oggi possiede anche Breguet. Difficile assicurare ora che la maison famosa per aver posseduto i diamanti più grandi del mondo, tra cui il Lesotho e il Taylor-Burton, sappia mantenere la sua allure esclusiva, ma di certo le collezioni più recenti non risparmiano in pietre preziose e l’alone di leggenda che circonda il brand pare inatl'Orafo 2016
taccabile.
■ Mister Harry
Winston shared with Napoleon his dominant personality but, as the celebrated captain, he wasn't very attractive. His charisma was due to his innate talent for business and gems: even if he did not have any specific specialty diplomas, he seemed to recognise stones by instinct. He showed this capacity at twelve, when he bought a small ring with a green stone in a little pawn shop for 25 dollars. His father, who had opened a small jewellery store in Los Angeles, examined it to discover that it was a two-carat emerald, sold the following day for 800 dollars. More than any other school, the apprenticeship in his father’s workshop forged the businessman, the very same Harry Winston that, in the early XX century, moved to New York establishing, in an office on the Fifth avenue, the Premier Diamond Company, a one-man business focused on the trade of diamonds. Given the difficulties, being the newest on the trade, to enter the gem market tightly controlled by some monopolists, Winston decided to probe another source, that of private properties. Whether by chance or intuition the young dealer was the right man at the right time, as, in those years, there was a rare coincidence between offer and demand of precious items through private circuits. From the one hand, in fact, the old aristocracies based on census or wealth, due to the fin-de-siecle decadence, WWI, the Wall Street Crash and the Bolshevik revolution, secretly sold or auctioned their treasures; on the other, the nouveau riches, the tycoons of the young industry or of Hollywood star system, embellished their wives and daughters with jewels to show their power and acquire a social status. 67
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In alto, Amfar NY Gala organizzato in partnership con Harry Winston; a destra, Jennifer Lopez ai Golden Globes 2016 indossa gioielli Harry Winston in platino e diamanti bianchi e gialli; a sinistra, Halle Berry agli Oscar 2002 indossa l'anello Orange Pumpkin Diamond di Harry Winston. â– Above, Amfar NY Gala organized in partnership with Harry Winston; right, Jennifer Lopez during Golden Globes 2016 wearing a Harry Winston set in platinum with white and yellow diamonds; left, Halle Berry during Oscars 2002 wearing the Orange Pumpkin Diamond ring by Harry Winston.
This is how Harry Winston purchased, taking part to some auctions, Arabella Huntington's jewellery box (she was the widow of Collis P. Huntington, railway tycoon) along with the one once belonging to Emma T. Gary (the widow of a steel tycoon), as well as Mrs I. W. Killam’s bijoux (the wife of a Canadian financier) including, among other properties, the diamond of Charlemagne’s crown. Thanks to the purchase of the jewels that had belonged to Evalyn Walsh McLean, he managed to attract on him the attention of both media and the whole industry: the heiress was the last owner of the Hope diamond, an extremely rare blue diamond characterised by an outstanding shape, notorious for bringing bad luck, a legendary gem that was quoted, with a movie licence, also in the film Titanic. Mr. Winston was not superstitious and he laughed when on a plane, once his presence was detected, some passengers refused to go on board. Later, he decided to donate the diamond to the Smithsonian Institution of Washington, as a gift for the nation, and since then it seems that the Blue Hope has never brought bad luck to anyone. After disassembling, cutting and setting again the precious stones of the most beautiful European jewels, Harry Winston starl'Orafo 2016
ted to widen his horizons to discover the glow of Indian and Persian cultures. In those lands he came into contact with the treasures of Maharajas and shahs, meeting the best suppliers of such royal houses as Nanubhai that before sold the sautoirs of maharanis and then, after the independence of India in 1947, purchased these items back from noblewomen in difficult financial conditions and offered them to such European jewellers as Cartier, Boucheron and Harry Winston. In a Nanubhai workshop he met Ambaji Shinde, the shy and spectacled designer that more than any other knew how to valorise gems, especially outstanding ones. Shinde was asked to join Winston in New York and accepted the proposal, despite being obliged to leave his wife and six children in India, starting a collaboration that would last forty years. If up to that moment Winston had privileged gems to settings (that according to him were as volatile as fashion trends and they did not represent a tangible value), with Shinde's arrival, also settings and designs acquired an exceptional authority and originality among the boutiques in the Fifth Avenue. With a gift also for marketing, the small but talented businessman was the first to lend his jewels to actresses walking on the red carpets of the Academy Awards, acquiring the title 68
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In alto, orologio My Precious Time by Harry Winston in oro bianco e diamanti; a destra, orologio Harry Winston Emerald Blue in oro bianco e diamanti con quadrante satinato soleil blu e cinturino satin blu a doppio giro; in basso, clutch The New York Companion by Harry Winston in oro e lacca nera, con diamanti e madreperla. La clutch nasconde un orologio à secret, posto sotto la chiusura, in oro, diamanti e onice. ■ Above, My Precious Time watch by Harry Winston in white gold and diamonds; on the right, Harry Winston Emerald Blue watch in white gold and diamonds with blue satin soleil finished dial and blue satin double tour strap; below, The New York Companion clutch by Harry Winston in gold and black lacquer, with diamonds and mother-of-pearl. The clutch hides a secret watch, under the buckle, in gold, diamonds and onyx.
of "jeweller of the stars"; it is not by chance that, in her song (Diamonds are a Girl’s Best Friends) taken from the movie Gentlemen prefer blondes, Marilyn Monroe was addressing to him when she said «Talk to me Harry Winston! Tell me all about it!». He was again the first to start advertising campaigns with innovative pictures, sometimes provocative, with cats and models wearing jewels that, at that time, were almost always portrayed as still life. When the company passed in the hands of his son Ronald, the brand was further expanded with the opening of monobrands and flagship stores all over the world besides the launch of a high range collection of watches that is still included among the best attractions in Baselworld. Thanks to the opening to the watch making world, in 2013 Harry Winston joined the Swatch universe, representing the first step in the world of top luxury of the group that now owns also Breguet. It is hard to guarantee now that the maison famous for having being the owner of the greatest jewels in the world, among which the Lesotho, will maintain its exclusive allure in the future. What is sure, however, is that the most recent collections are not lacking precious stones and that the halo surrounding the brand still has a very long life. l'Orafo 2016
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Heritage TRADIZIONE
UNA STORIA
DI FAMIGLIA Iscritta nel Registro delle Imprese Storiche Italiane, la De Simone di Torre del Greco ha attraversato oltre un secolo e mezzo di storia, senza mai smettere di sognare e progettare di
Antonella Garello
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Heritage In aper tura: collier in conchiglia corniola, metallo dorato, smalti. XIX sec, collezione De Simone fratelli. Lo stand “M. fu F. De Simone & C.ompy” alla fiera “Toy & Fancy Goods Fair” presso la Royal Agricultural Hall di Londra, 1924.
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iconosciuta nel 2011 come Impresa Storica Italiana e iscritta ufficialmente nel relativo Registro istituito da Unioncamere, la De Simone nasce ufficialmente a Torre del Greco nel 1855 ed è tuttora gestita dalla medesima famiglia dei fondatori, giunta alla quarta generazione. «Questo riconoscimento ci ha riempiti di enorme soddisfazione perché è stato il coronamento di storie diverse: una lunghissima storia di famiglia, prima di tutto; una storia di appartenza al territorio, con le sue tradizioni e le sue peculiarità; e un legame secolare col corallo, le perle e i cammei, che richiedono abilità e tecniche di lavorazione singolari, oggi come ieri tramandate da artigiani esperti, di generazione in generazione». Fiammetta De Simone oggi gestisce l'azienda coi fratelli Massimo e Michele jr. Tra di loro l'interazione è costante e le decisioni sono sempre condivise, anche se ognuno all'interno dell'azienda ha modo di sviluppare le proprie inclinazioni e i propri interessi: Fiammetta si occupa principalmente della comunicazione, il fratello Massimo del reperimento della materia prima, Michele dei mercati esteri. Il senso della famiglia e della tradizione è vivo e fortissimo. Del resto la storia della De Simone è realmente affascinante, ripercorrerla significa ripercorrere i grandi avvenimenti dell'Ottocento e del Novecento che siamo abituati a leggere nei libri di scuola, la guerra di Crimea e l'Unità d'Italia, i viaggi pioneristici degli imprenditori italiani in America all'inizio del secolo, la prima Guerra Mondiale, la Spagnola, il crollo delle borse di Wall Street, il secondo conflitto mondiale e il boom economico per arrivare alla globalizzazione dei nostri giorni. Grandi avvenimenti che si sono sempre intrecciati con l'attività di questa impresa artigiana di Torre del Greco, nata come Francesco De Simone & Figlio per volontà di Francesco De Simone e portata avanti con abilità e lungimiranza dal figlio Michele con la moglie Raffaella Palomba, i quali nel 1911 si trasferiscono a New York per allargare il giro d'affari e consolidare i rapporti con le ditte del Nuovo Continente. La grande avventura americana è scandita dalle serate a teatro, dagli impegni in società e dai concerti di Caruso ed è facilitata dagli elettrodomestici e dai comfort domestici simboli di un benessere impensabile per l'Italia di inizio secolo: ma la nostalgia per la casa e la famiglia ha il sopravvento e dopo tre anni la coppia rientra a Torre del Greco, dove l'attivil'Orafo 2016
In alto: conchiglia incisa, Mosè salvato dalle acque; Giovanni Sabbato, XIX secolo, collezione De Simone fratelli. A lato: orecchini in corallo rosso del Mediterraneo, corallo rosa Pelle d'Angelo e diamanti. Collezione Lucky. In basso: ciondolo-spilla a forma di tartaruga in corallo del Mediterraneo e diamanti.
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A destra: Michele, Fiammetta e Massimo De Simone con i genitori Antonio e Vera. Sotto: parasole in corallo Mediterraneo, seta, pizzo chantilly, avorio, metallo dorato, legno; seconda metà XIXsec. Collezione De Simone Fratelli. In basso: bracciale della collezione Lucky, in parure con gli orecchini della pagina a fronte.
tà è stata intanto portata avanti da Vincenzo Palomba, padre di Raffaella. Nel frattempo il fratello di donna Raffaella, Bartolomeo, si è trasferito a Kobe, principale centro commerciale per il ricercato corallo giapponese, e sviluppa in Oriente importanti commerci. Con grande senso degli affari il giovane "scopre" e comincia a trattare il corallo Satsuma, che pur non essendo particolarmente pregiato riscuote in Italia un grande successo. Bartolomeo viene sorpreso a Kobe dallo scoppio della prima Guerra Mondiale ma continua il proprio lavoro e al termine del conflitto - alla vigilia del rientro a Torre del Greco e del programmato matrimonio - verrà ucciso dalla Spagnola, che sta mietendo milioni di vittime in tutto il mondo. Michele intanto fa la spola tra Torre del Greco e Londra ma le ostilità che cominciano a sorgere tra i due Paesi - avvisaglie della prossima Guerra che devasterà l'intera Europa di lì a poco hanno effetti anche sulle attività commerciali, con pesanti limitazioni sulle quantità di materiale che possono essere inviate in Italia. Quindi Michele si ingegna a spedire a tutti i membri della famiglia minuscole confezioni di corallo, che ogni giorno Raffaella, rimasta a Torre a gestire azienda e famiglia, deve recuperare per selezionare il corallo grezzo e farlo trovare agli artigiani la mattina seguente pronto per la lavorazione. Tra mille difficoltà, nel 1920 Michele apre un ufficio a Londra e allarga l'attività, cominciando a trattare, oltre al corallo, conchiglie, perle, tartaruga e madreperla. Gli artigiani torresi lavorano con abilità la tartaruga e trasformano le conchiglie nei delicati cammei destinati ai mercati americani ed europei. Nel 1924 l'azienda, rinominata dopo la morte di Bartolomeo "Michele fu Francesco De Simone & Company", partecipa con soddisfazione alla prima fiera del settore organizzata a Londra e sull'onda dei successi e dei notevoli incassi di quel tempo Michele e Raffaella si impegnano nella costruzione di una villa a Torre del Greco, una abitazione di lusso con sei appartamenti dotati delle più moderne comodità. Il giovedì nero di Wall Street e l'inizio della Grande Depressione mettono a rischio tutti gli averi della famiglia, dal lussuoso palazzo non ancora l'Orafo 2016
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Heritage A sinistra: anello con perla australiana, perla Tahiti e diamanti. A destra: orecchini in corallo rosso del Giappone e diamanti della Collezione Love. Al centro: anelli in corallo rosso del Mediterraneo, zaffiri e diamanti della collezione Myto.
terminato all'azienda e all'intero patrimonio messo da parte. Raffaella è costretta a vendere i suoi gioielli, in particolare una preziosa spilla di diamanti purissimi, regalo di Michele alla viglia del matrimonio, riuscendo così a salvare azienda e villa. Trascorrono altri dieci anni e al profilarsi della guerra tra Italia e Inghilterra Michele deve fuggire da Londra, abbandonando precipitosamente l'ufficio di Chancery Lane a Hatton Garden. Gli anni del secondo conflitto mondiale sono segnati da lutti e sacrifici, ai quali si aggiunge ovviamente il quasi totale declino di ogni attività commerciale. Bisogna aspettare lo sbarco degli Alleati per vedere qualche segno di ripresa; è il momento dei cosiddetti "cascettari", che raccolgono in piccole cassette cammei e coralli rimasti nei magazzini e li vendono per strada ai soldati americani: la vita e i commerci riprendono lentamente la normalità. I bombardamenti su Londra tuttavia non hanno risparmiato l'ufficio di Hatton Garden, e solo dopo parecchio tempo - e l'intercessione del gioielliere ebreo Friedline, che testimonia a favore dell'imprenditore italiano - Michele ottiene un risarcimento col quale immette nuova linfa nella Michele De Simone & Company, che nel dopoguerra conquista una solida posizione come qualificata azienda di import-export di coralli, cammei e tartaruga. Alla morte di Michele, nel 1963, il figlio Antonio, che prende le redini dell'azienda, lancia sul mercato inglese le incisioni su conchiglia, la linea "famous ladies", con le riproduzioni dei quadri di grandi pittori dell'Ottocento. Il successo è strepitoso e ha ricadute di lavoro e ricchezza per gli artigiani di Torre del Greco. La Michele De Simone & Company è in prima fila anche negli Anni Settanta, quando in America l'Orafo 2016
scoppia la moda, amplificata da personaggi dello spettacolo e del jet-set, delle collane di corallo a frange e cupolini, un articolo non certo di gran pregio ma talmente richiesto che l'azienda torrese è costretta, per soddisfare la grande quantità di ordinativi, a rivolgersi anche a laboratori esterni. Tramontata anche questa moda, Antonio torna a rivolgersi all'Oriente per approvvigionarsi di corallo e perle coltivate e riprende i commerci col Giappone e la Cina. Gli anni Novanta segnano l'ingresso in azienda dell'attuale generazione e nasce la De Simone Fratelli, che si trova a fronteggiare tutte le sfide della globalizzazione e di una complicata situazione internazionale. «Il nostro obiettivo è quello di "svecchiare" l'immagine di un prodotto classico come il corallo rendendolo protagonista di gioielli moderni, impreziositi da gemme di alta qualità, che sanno unire le tecniche tradizionali di lavorazione a forme e abbinamenti contemporanei. Del resto il corallo è un materiale straordinario e noi ne utilizziamo ogni varietà, da quello Mediterraneo al Peau d'Ange a quello Giapponese - spiega Fiammetta De Simone - E i nostri gioielli, lavorati a mano, sono sempre più apprezzati nei mercati asiatici». Il riconoscimento come azienda storica è stato per Fiammetta, Michele e Massimo un momento di enorme felicità. «Mio nonno è stato artefice e testimone di avvenimenti straordinari e ha costruito l'archivio aziendale prima di tutto per preservare la memoria di questi eventi a uso familiare. Ma anche in questo suo lavoro ha mostrato una non comune lungimiranza, perché non sono tante le aziende che, come nel nostro caso, possono seriamente documentare e certificare tanti accadimenti, a partire dalla data della fondazione». English translation: see pag. 106 74
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ORIENTAL
REFINEMENT Atmosfere etniche e ornamenti occidentali, caftani originali e accessori urbani, tradizioni antiche e nuove armonie: nella globalizzazione delle estetiche le ispirazioni si fondono e il lusso incontra una nuova dimensione di Ilaria
Danieli e Simona Infantolino - foto di Nicola Vallotto
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Pagina accanto, pendente e orecchini di Van Cleef & Arpels della Collezione Bouton d'or in oro rosa con diamanti, corniola e madreperla. ■ Page aside, pendant and earrings by Van Cleef & Arpels from the Bouton d'or collection in rose gold with diamonds, carnelian and mother-ofpearl. Styling: Filippo Casaroli Make-up & hair : Alemka Krupic @Face To Face Set-design & Research: Michela Alquati @Want Studio. Modelle: Iman Eldeeb e Jasmin Abraha @Elite Assistenti: Mattia Gozzo e Dana Kabargina. Postproduzione: Marco Pizza. Collane di Van Cleef & Arpels della Collezione Bouton d'or in oro rosa con diamanti, corniola e madreperla e in oro giallo con diamanti, onice e crisoprasio. Mano sinistra, anelli Perlée di Van Cleef & Arpels in oro giallo con (dall'alto) occhio di tigre, malachite e corniola. Mano destra, anello in oro rosa con diamanti e turchese persiano verde naturale di Massimo Izzo. Al centro, tra i due bracciali in ottone dorato di Christian Primo Gioielli, bracciale Possession di Piaget in oro rosa con diamanti. ■ Necklaces by Van Cleef & Arpels from the Bouton d'or collection, in rose gold with diamonds, carnelian and mother-ofpearl and in yellow gold with diamonds, onyx and chrysoprase. Left hand, Perlée rings by Van Cleef & Arpels in yellow gold with (from the top) tiger's eye, malachite and carnelian. Right hand, rose gold ring with diamonds and natural green Persian turquoise by Massimo Izzo. At the center, between two gold-plated brass bracelet by Christian Primo Gioielli, Possession bracelet by Piaget in rose gold with diamonds. l'Orafo 2016
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Visual Orecchini in argento dorato di Christian Primo Gioielli. Mano destra, anelli Possession di Piaget in oro rosa e diamanti e anello di Mimí Broggian Milano in oro rosa, ametista e zaffiri viola. Mano sinistra, anello di Mimí Broggian Milano in oro con topazio azzurro e zaffiri blu. Bracciali Possession di Piaget in oro rosa con diamanti. ■ Gold-plated silver earrings by Christian Primo Gioielli. Right hand, Possession rings by Piaget in rose gold and diamonds and rose gold rings by Mimí Broggian Milano with amethyst and violet sapphires. Left hand, gold ring with blue topaz and blue sapphire by Mimí Broggian Milano; Possession bracelets by Piaget in rose gold with diamonds.
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Collane africane e collana in bakelite gialla modello berbero; bracciali Turkmenistan in argento e corniola; orecchini a lastra di ottone con elemento in argento: tutto di A.O.C. 34. ■ African necklaces and yellow bakelite necklace from a berber model; silver and carnelian Turkmenistan bracelet; brass earrings with silver element: all by A.O.C. 34.
una danza rituale di contaminazioni La leggerezza delle sete orientali, gli odori intensi e inebrianti dei mercati nordafricani, i colori caldi delle spezie: la primavera-estate 2016 muove la moda e gli accessori in una danza rituale di tessuti, materiali e ispirazioni etniche globalizzate, contaminate dallo stile occidentale. Assieme agli aromi del tradizionale M’qalli marocchino sembra di avvertire una melodia poliritmica che complica la geografia dei riferimenti, tra i veli degli harem e i pigmenti delle stampe batik, le geometrie dei tappeti Kilim e gli arabeschi dei tappeti persiani, il tintinnio dei bangle in oro e i volumi dei maxi bijoux in legno e pietre dure: in questo contesto i valori si confondono e cascate di gemme sfaccettate convivono con ornamenti in materiali poveri. Affiorano così alla memoria, assieme alle immagini fiabesche delle Mille e una notte, le atmosfere rarefatte del film Il tè nel deserto, i colori essenziali de La mia Africa, la bellezza inafferrabile delle donne berbere. Capo emblema di questa tendenza e must have della P/E 2016 è il caftano, dal più ricamato di Tory Burch al più leggero e fluttuante di Alberta Ferretti, ma sono gli accessori soprattutto a fare la differenza, come le babbucce appuntite e le borse sfrangiate. L'influenza etnica non risparmia neanche la primavera/estate di Valentino, che abbonda di citazioni tribali e ambienta la campagna pubblicitaria nel parco nazionale di Amboseli (tra Kenya e Tanzania), affidandosi all’obiettivo del fotografo di reportage Steve McCurry. Le sfumature degli abiti delicati si uniformano con i beige del terreno e i marroni delle cortecce, mentre ricami e decori di perline ricordano i costumi delle popolazioni native. Una tendenza tutta da decifrare ed esplorare, con la pazienza che serve nel deserto.
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Pagina accanto, antica collana berbera da cerimonia nuziale di A.O.C. 34 in corallo, argento, ambra, turchese, corniola e murrine. Anello Merletti Siciliani in filigrana d'oro bianco con giada lavanda e diamanti bianchi; anello Metamorfosi in filigrana d'oro bianco con giada lavanda, peridoto naturale e diamanti bianchi: entrambi pezzi unici di Massimo Izzo. In questa pagina, orecchino di Chopard in oro rosa con diamanti, zaffiri multicolor taglio beads e zaffiri multicolor taglio briolette. Mano sinistra, fede Etiopia da cerimonia nuziale in argento dorato di A.O.C. 34 e anello chevalier in oro con rubino birmano di Christian Primo Gioielli. Mano destra, fede Etiopia da cerimonia nuziale in argento dorato di A.O.C. 34 e anello chevalier in oro di Christian Primo Gioielli. â– Page aside, old berber wedding necklace by A.O.C. 34 in silver with coral, amber, turquoise, carnelian and murrine. Merletti Siciliani ring in white gold with lavender jade and white brillant cut diamonds; Metamorfosi ring in white gold with lavender jade, natural peridot and white brillant cut diamonds: both rings are unique pieces by Massimo Izzo. This page, Chopard earring in rose gold with diamonds, multicolor beads-cut sapphires and multicolor briolette-cut sapphires. Left hand, Etiopia wedding ring in gold-plated silver by A.O.C. 34 and chevalier gold ring with Burmese ruby by Christian Primo Gioielli. Righ hand, Etiopia wedding ring in gold-plated silver by A.O.C. 34 and chevalier gold ring by Christian Primo Gioielli.
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Dall'alto, ballerine Etro in nappa con fiori ricamati e cinturino alla caviglia; clutch Tory Burch con frange in tessuto; ballerine Attila di Jimmy Choo in rafia color blu navy della collezione PE 2016. Pagina a fianco, modella in primo piano: caftano Tory Burch PE 2016. â– From top, soft leather Etro flat shoes with embroidered flowers and ankle strap; Tory Burch clutch with fabric fringes; Attila flat shoes by Jimmy Choo in blue navy rĂ fia from the SS 2016 collection. Page aside, foreground model: cover up by Tory Burch SS 2016.
Pagina accanto, modella in primo piano: anello Merletti Siciliani in oro giallo con opale di fuoco naturale e diamanti bianchi, pezzo unico di Massimo Izzo; anello Afghanistan in argento dorato, bracciali in ottone e orecchini a lastra di ottone con elemento in argento di A.O.C. 34. Modella in secondo piano: anello di Chantecler in oro bianco, diamanti, zaffiri e turchese; orecchini in argento dorato, anello chevalier in oro e (sopra) bracciale in ottone dorato di Christian Primo Gioielli. Sotto, bracciali Aura in ceramica dorata gialla di Roberto Demeglio. In primo piano, collana Merletti Siciliani in filigrana d'oro giallo con peridoto naturale, goccia di lapislazzuli e diamanti, pezzo unico di Massimo Izzo. â– Page aside, model foreground: Merletti Siciliani yellow gold ring with natural fire opal and diamonds, one of a kind piece by Massimo Izzo; Afghanistan ring in gold-plated silver, brass bracelet and brass earrings with silver element by A.O.C. 34. Model background: Chantecler white gold ring with diamonds, sapphires and turquoise; gold-plated silver earrings, chevalier gold ring and (above) gold-plated brass bracelet by Christian Primo Gioielli. Below, Aura bracelets in gold plated ceramic by Roberto Demeglio. Foreground, Merletti Siciliani yellow gold necklace with natural peridot, lapis lazuli and diamonds, one of a kind piece by Massimo Izzo.
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ANNI SETTANTA
feminism
& hippies Il decennio di piombo è anche quello in cui la donna acquisisce pari diritti in società. Tra pantaloni a zampa e gioielli prêt-à-porter di
Simona Infantolino
A
nni di piombo quegli anni, ma non per quanto riguarda i gioielli. Gli anni '70 in Italia sono passati alla storia per il terrorismo che scatenò violenze fino agli inizi del decennio successivo, ma anche per i cambiamenti nel costume. La mentalità italiana infatti iniziava a cambiare, dopo le contestazioni giovanili del '68, e vedeva l’affermazione del ruolo paritario della donna nel lavoro e nella società grazie al diritto di famiglia, alla legge sul divorzio e alla depenalizzazione dell'aborto. L’emancipazione femminile in quel decennio si fa sentire anche attraverso l’introduzione delle nuove mode ereditate dagli Stati Uniti, tra tessuti fiorati e pantaloni a zampa. Le gonne si allungano e i gioielli diventano oversize ma spesso non preziosi, con maxi collane in materiali poveri e orecchini lunghi stile chandelier. Il gioiello, dal canto suo, si rinnova con aziende come Pomellato che introduce il concetto di gioielleria prêt-à-porter, mentre dagli Usa arrivano le creazioni organiche di Elsa Peretti che nel 1974 inizia a collaborare con Tiffany & Co., realizzando pezzi iconici amati ancora oggi. Colonne sonore di quegli anni sono le note dei cantautori, da John Lennon a Leonard Cohen a Lucio Battisi, ma in Italia esplode soprattutto la voce di Mina, che in tv e alla radio affascina milioni di persone. ■ Those were years of lead, but not in terms of jewellery. In Italy, the 70s have passed into history for the widespread terrorism that sparked violence until the beginning of the next decade, but also for the big changes in social behavior. Italian mentality began to change after the youth protests of 1968, with women achieving gender equality in the workplace and in society thanks to family law, the law on divorce and the decriminalisation of abortion. In that decade, the emancipation of women was also reflected in the introduction of new trends coming from the United States, which featured floral prints and bell-bottom pants. Skirts got longer and jewellery became oversized, but not so precious, with big necklaces made of poor materials and long chandelier earrings. For its part, jewellery took on a new flair with companies like Pomellato, which introduced the concept of ready-to-wear jewellery, and new trends from the US, such as the organic designs of Elsa Peretti, who started to work with Tiffany & Co. in 1974 and created iconic pieces that are still popular today. The soundtracks of those years are the notes of songwriters, from John Lennon and Leonard Cohen through to Lucio Battisti, but in Italy, more than others, Mina’s voice captivated millions of Italians on TV and on the radio.
Dall'alto, Lucio Battisti e Mina (1972); comunità hippie; Re e Regina di Pomellato (1972); Sandokan, sceneggiato interpretato da Kabir Bedi, trasmesso dalla Rai nel 1976. ■ From top, Lucio Battisti and Mina (1972); hippie community; Re and Regina by Pomellato (1972); Sandokan, a Tv serial interpreted by Kabir Bedi, broadcasted by Rai in 1976.
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Inside Jewelry ADVERTISING
LA GIOIELLERIA
TORNA SUI MEDIA Dopo anni di segno negativo, nel 2015 gli investimenti pubblicitari del settore sono tornati a salire: una tendenza che pare destinata a consolidarsi nell'anno in corso di Vittorio
Montieri
Brosway
Swarovski l'Orafo 2016
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Inside Jewelry
N
el 2015 i turisti nella riviera romagnola sono auE dire che l’anno non era cominciato nel migliore dei modi, mentati all’incirca del 5%. Della stessa percencon un esordio negativo a gennaio e una notevole contratuale sono cresciute le presenze negli agriturismi zione dei fondi destinati alla comunicazione in occasione del territorio nazionale, la produzione viti-vinidi S. Valentino (Grafico 1). Dopo la parità di marzo, però, cola, il numero delle adesioni allo screening del colon retl’acquisto degli spazi pubblicitari si è sempre mantenuto to, il prezzo dei pneumatici Bridgestone e le cene di pesce a un livello moderatamente ma costantemente superiore a alla vigilia di Natale. All’incirca del 5% sono saliti anche quello dell’anno prima, fatta eccezione per novembre. gli investimenti pubblicitari del settore gioielleria-bigiotA guidare la crescita, sia in valori assoluti che relativi, è teria, per la precisione del 4,74%, cifra che trova un anala pubblicità esterna, che grazie soprattutto al cospicuo logo esatto solo nell’aumento degli affitti nel Comune di tributo di Pandora ha goduto di uno stanziamento quasi Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena. Il dato doppio rispetto al 2014, pari a due milioni e rotè particolarmente confortante – ci riferiamo ti di euro contro un milione (Grafico 2). Molto ovviamente agli stanziamenti in comunicaziobene, in netta controtendenza rispetto all’andane – sia perché veniamo da anni di magra (una mento del mercato nazionale, anche i quotidiani striscia di un triennio con segno negativo anche - merito principalmente di Giorgio Visconti che adv a doppia cifra che ha visto volatilizzarsi venti da solo copre il 20% della spesa - e i periodici settore milioni d’investimenti), sia perché è multiplo ri– tra le cui pagine spicca Boccadamo. Aumenspetto a quello registrato dal mercato pubblicitano considerevolmente in percentuale, seppure tario nazionale nel suo complesso, che pure sesu somme più ridotte, pure internet e la radio. gna una modesta ripresa dell’1,7%. Questa tendenza pare Gli unici mezzi che mostrano contenuti segni di flessione destinata a consolidarsi nell’anno in corso. Non è tornato sono il cinema e la televisione, tenuta a galla dal budget il sereno, ma si intravedono squarci di azzurro. O meglio, superiore ai 5 milioni di Stroili. La forbice tra televisiodi oro: è infatti la gioielleria in senso stretto ad essersi rine e stampa periodica si riduce a soli 3 punti (Grafico 3), lanciata con più vigore nell’arena della pubblicità, con un come non accedeva dal 2010, quando i due media prediletti incremento che sfiora il 10% e compensa abbondantemente dagli orafi si dividevano in parti uguali l’80% della torta il calo del comparto bigiotteria, sceso di quasi il 6%. pubblicitaria.
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STAGIONALITÀ DEGLI INVESTIMENTI (€.000) MONTHLY AD SPENDING (€. 000) 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 GEN JAN
FEB FEB
MAR MAR
APR APR
MAG MAY
GIU JUN
LUG JUL
2015
AGO AUG
SET SEP
OTT OCT
NOV NOV
DIC DEC
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Con i suoi 54 milioni di euro il settore rappresenta lo 0,6% Dietro Pandora ritroviamo i quattro marchi che nell’uldella spesa pubblicitaria nazionale, che ammonta a quasi timo triennio si sono spartiti le posizioni di vetta della 8000 milioni, ma le proporzioni cambiano se si confronta classifica: Stroili e Morellato, con budget in crescita riil top spender assoluto - Ferrero con i suoi 112 milioni spetto all’anno passato, e Swarovski e Brosway, con budget con quello di categoria, che per la prima volta è Pandora in discesa. Va peraltro segnalato che il gruppo Bros Mani(Grafico 4). Gli oltre 7 milioni di quest’ultimo, il doppio di fatture, oltre al capofila Brosway, sfoggia ancora una volta quanto Pandora aveva erogato nel 2014, equivalgono al 6% in graduatoria gli altri due suoi principali marchi: l’alta del budget di Ferrero e costituiscono pressappoco il 13% gioielleria di Rosato e l’easy to wear di S’Agapò, rispetdel totale nel mercato gioielleria-bigiotteria, una quota tivamente al tredicesimo e quattordicesimo posto. In una record mai raggiunta nell’ultimo quinquennio. Al quinto classifica corta e concentrata come non mai (praticamente anno di presenza nel ranking, il brand danese mai era successo che gli inserzionisti con un bucompleta quindi la sua progressione - che lo avedget superiore all’1% del totale mercato fossero va visto alla sesta piazza nel 2011, quinto nei meno di venti), non è cosa da poco, visto che di due anni successivi e quarto nella rilevazione quel totale corrisponde a un sesto come numedello scorso anno – con un balzo che lo conduce ro di marche e a quasi un decimo come investiadv direttamente sul gradino più alto del podio, rimento. Alle spalle dei grandi marchi della dinazionale portando il budget del leader di settore a livelli stribuzione c’è la new entry Cruciani, fino a ieri pre-crisi: più simile a quello di Morellato e Breil braccialetti in pizzo macramè e oggi anche pelnel biennio 2010-2011 che alle cifre dell’ultimo letteria, foulard, bomboniere e naturalmente bitriennio di Brosway e Stroili, sempre inferiori ai 6 milioni joux. Il tempo ci dirà se sarà stato un fuoco di paglia, come di euro. E’ un ulteriore piccolo dato che conferma l’irretante marche che abbiamo visto fugacemente attraversare sistibile ascesa, anche nel nostro paese, di una bottega a la nostra lista, o se invece saprà affermarsi in modo definiconduzione familiare che ha saputo diventare il terzo protivo e mantenere una visibilità costante. Come ad esempio duttore di gioielleria al mondo, dopo Cartier e Tiffany, con ha saputo fare Boccadamo, presenza ormai fissa nell’elenco una rete di quasi 10000 punti vendita capaci di vendere un degli spender, che segue Cruciani e quest’anno raggiunge prodotto al secondo. la sua posizione più alta di sempre, dopo aver veleggiato
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Inside Jewelry A sinistra: anello Passione di Giorgio Visconti in oro rosa, con quarzo verde e diamanti. Pagina a lato: le pagine pubblicitarie di Morellato, Swarovski e Pandora. ■ Left: Passione ring by Giorgio Visconti in rose gold with green quartz and diamonds. Page alongside: the adv pages by Morellato, Swarovski and Pandora.
negli ultimi tempi tra il nono e il dodicesimo posto. Oltre a Cruciani non ci sono altri debuttanti in classifica, ma il ritorno di due habitué: Bulgari, che ha saltato un anno, e Recarlo, che mancava dal 2012. Per due che entrano, ben sei sono invece i nomi che escono di scena e sono, oltre all’extra-settore Oro Cash, quelli di Jack & Co., Damiani e Rebecca per poche migliaia di euro, e di Zoppini e Donna Oro con un disinvestimento più consistente. Due di questi, se non altro, si tolgono lo sfizio di primeggiare nei mesi morti della pubblicità orafa, quando basta un piccolissimo sforzo economico per riscuotere una share of voice da primattore: Jack & Co. a gennaio e Rebecca ad agosto, con i loro 41000 e 82000 euro, più o meno quanto un auto del segmento D, ottengono nei rispettivi mesi lo stesso peso pubblicitario fatto registrare nell’intero anno da Swarovski, quarto classificato, cioè intorno al 6% della spesa complessiva (Grafico 5). Anche questa è una tecnica, e una soddisfazione! Lo stesso si può dire, sempre a gennaio, di Kemira, marchio di Gianni Carità che
certamente non ha ancora fatto la storia della pubblicità orafa come il suo genitore negli anni Novanta, o a marzo di Tatù, bijoux in materiale riciclato frutto di una “impresa filantropica” nata nel 2014 che “vuole innovare il capitalismo per renderlo socialmente utile” e che per questo destina parte dell’utile per sostenere cause civili come la lotta contro la violenza sulle donne. Se aggiungiamo Diamond Love Bond, compagnia che opera in diamanti naturali e grezzi, e tre vecchie conoscenze come Sodini, Swatch e Crivelli, tradizionalmente attive in comunicazione benché da qualche anno manchino dagli over 1%, tutti gli altri nomi che compongono il quadro delle tre marche al vertice di ogni mese sono invece presenti nel ranking ufficiale del 2015. Tuttavia, in senso inverso, non tutte le firme presenti nella graduatoria principale hanno manife-
INVESTIMENTI PER MEZZO - VARIAZIONE PERCENTUALE SUL 2014 EXPENDITURES BY MEDIUM - PERCENT CHANGE OVER 2014 DIRECT MAIL
--8,3%
6,3%
--4,1% --2,6%
CINEMA
--0,7%
INTERNET
27,5% 10,2%
OUT OF HOME
90,7%
8,8%
RADIO TV
7,0%
--1,8% --4,1%
PERIODICI/MAGAZINES QUOTIDIANI/NEWSPAPER
3,2%
--6,6%
20,8% --0,5%
TOTALE/TOTAL
-20%
23,9%
4,7%
0%
20%
40%
TOTALE MERCATI/ALL MARKETS
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GIOIELLERIA-BIGIOTTERIA/JEWELLERY
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stato picchi di supremazia stagionale. Un quartetto composto da Le Bebé, S’Agapò, Rosato e Cartier ha preferito distribuire il proprio investimento in modo più omogeneo e costante, con uno scarto quadratico medio decisamente più rilassato. L’esatto contrario di quanto fatto ad esempio da Cruciani, che si è lanciato in una tipica strategia di bursting, concentrando ad aprile, mese in cui ha predominato, il 70% delle proprie risorse: stessa percentuale degli Italiani che fanno binge-watching, di quelli che guardano la tv solo sui primi nove canali del telecomando, degli stranieri che comprano casa a Venezia, delle frane nel nostro paese sul totale in Europa, della raccolta differenziata del vetro, dell’acqua nel corpo umano... Fonte: Nielsen Media Research Nota: gli investimenti sono stimati in base alla valorizzazione secondo listino degli spazi censiti su una larghissima parte dei media nazionali e all’applicazione degli sconti medi praticati dalle concessionarie su ciascun mezzo. La variabilità nelle condizioni di vendita comporta che i singoli inserzionisti possano riscontrare discrepanze anche significative con il proprio reale budget; l’uniformità del metodo offre tuttavia l’unica possibilità oggettiva di operare un raffronto tra gli stanziamenti. ■ In 2015, tourists to the Adriatic Coast increased by approximately 5%. Guests at Italian farmhouses, wine production, the price of the Bridgestone tires and seafood dinners on Christmas Eve grew by the same percentage. Jewellery and costume jewellery advertising investments also rose by about 5% - 4.74% to be precise - a percentage that has only been matched by the increase in rents in the town of Monteroni d’Arbia, in the province of Siena. This is a particularly encouraging figure (we are clearly talking about investments in communication), both because we are emerging from lean years - three years with a double-digit negative sign that have seen investments worth twenty millions evaporate - and because it is way higher than that recorded by the national advertising market as a whole, which marked a moderate recovery of 1.7%. This trend is set to continue in the current year. Though things are far l'Orafo 2016
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Inside Jewelry Orecchino in argento 925 e zirconi della collezione 1930 di Morellato. In chiusura: pendente in oro e madreperla di Tous. ■ Sterling silver earring with zircons from the 1930 collection by Morellato. Last page: gold and mother of pearl pendant by Tous.
INSERZIONISTI E INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER MEZZO (€.000) ADVERTISERS AND ADVERTISING EXPENDITURES BY MEDIUM (€.000) OUT OF HOME (74) 2151; 4%
TV (36) 23557; 43%
INTERNET (55) 1519; 3%
CINEMA (9) 454; 1%
QUOTIDIANI NEWSPAPER (113) 4985; 9%
PERIODICI MAGAZINES (270) 21794; 40%
from being back to normal, there are glimpses of blue sky. Or rather, gold: gold jewellery is back into the arena of advertising, with an increase of nearly 10% that more than compensates for the decline in the costume jewellery segment, which fell by nearly 6%. And just think that the year had not started in the best way, with a negative beginning in January and a substantial reduction in advertising investments for Valentine's Day (Chart 1). After reaching parity in March, however, the purchase of advertising space has always been moderately but steadily higher than the previous year, with the exception of November. Outdoor advertising has been driving the growth, both in absolute and relative terms, mainly due dget and accounts for roughly to the substantial contribution of Pandora, with a bud13% of the total in the jewellery/ get that has almost doubled compared to 2014, amouncostume jewellery market, a record ting to two million-odd euro against one million (Chart level that had never been achieved in the 2). Against the trend of the domestic market, even newlast five years. After five years in the ranspapers showed a very good performance - mainly thanks king, the Danish brand is now completing its to Giorgio Visconti, which alone accounts for 20% of progression - it was six- th in 2011, fifth in the next the spending - and magazines - most notably Boccadamo. two years and fourth in last year's survey – with a leap The Internet and radio are also increasing considerably that takes it straight to the highest step of the podium, as a percentage, albeit with smaller amounts. bringing the industry leader's budget back to The only media showing signs of decline are pre-crisis levels: closer to that of Morellato the cinema and television, kept afloat by Stroiand Breil in the 2010-2011 period than to the li's 5 million budget. The gap between televifigures recorded by Brosway and Stroili in the sion and magazines has been reduced to only 3 last three years, which were always below 6 investimento points (Chart 3), which had not happened since million Euro. It is yet another fact that confirPandora 2010, when the two favourite media of jewelms the irresistible rise - even in Italy - of a falery brands shared 80% of the advertising pie mily-run workshop that has managed to becoin equal parts. With its 54 million Euro, the me the world's third largest manufacturer of jewellery industry accounts for 0.6% of national adverjewellery, after Cartier and Tiffany, with a sales network tising spending, which amounts to almost 8 billion, but of almost 10,000 stores that sell one product per second. proportions change if we compare the absolute top spenAfter Pandora are the four brands that have been sharing der - Ferrero, with its 112 million - with the category's the top positions of the ranking in the last three years: top spender, which is Pandora for the first time (Chart 4). Stroili and Morellato, with growing budgets compared The more than 7 million budget of the latter, twice what to last year, and Swarovski and Brosway, with declining Pandora had paid in 2014, equals 6% of Ferrero's bubudgets. It should also be noted that the Bros Manifat-
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INVESTIMENTI PUBBLICITARI GIOIELLERIA - ANNO 2015 JEWELLERY ADVERTISING EXPENDITURES - YEAR 2015 RANK 2014
marca brand
€(000)
%
RANK 2013
1 PANDORA 7.058 13% 2 STROILI 6.215 11% 3 MORELLATO 3.922 7% 4 SWAROVSKI 3.346 6% 5 BROSWAY 3.131 6% 6 CRUCIANI 1.819 3% 7 BOCCADAMO 1.288 2% 8 LE BEBE’ 1.263 2% 9 TIFFANY & CO. 1.118 2% 10 BREIL 1.057 2% 11 POMELLATO 1.007 2% 12 GIORGIO VISCONTI 1.006 2% 13 S’AGAPO’ 895 2% 14 ROSATO 753 1% 15 BULGARI 666 1% 16 AMEN 625 1% 17 RECARLO 598 1% 18 CARTIER 568 1%
TOT. OVER ALTRE MARCHE TOT. MERCATO
36.335 18.366 54.701
4 1 5 2 3 NC 12 14 9 6 17 18 8 11 NC 20 NC 16
66% 34% 100%
ture Group is once again in the ranking with two of its since 2012. While two are back in the game, as many major brands, in addition to its leading brand Brosway: as six names are leaving the scene: in addition to exRosato's fine jewellery and S’Agapò's easy-to-wear, rantra-industry Oro Cash, these include Jack & Co., Damiaking thirteenth and fourteenth respectively. It is no ni and Rebecca for just a few thousand Euro, and Zoppini small feat for such a short and incredibly concentrated and Donna Oro with more substantial disinvestments. ranking (it had practically never happened that advertiTwo of these, if anything, have satisfied their whim sers with a budget of more than 1% of the total market of being on top of the list during the lean months of were less than twenty), since jewellery accounts for one jewellery advertising, when the slightest financial effort sixth of that total in terms of number of brands and can earn you a leading share of voice: with their 41,000 nearly one-tenth in terms of investment. Big and 82,000 Euro - more or less the price of a retail brands are followed by a new entry, CruD-segment car - Jack & Co. (in January) and ciani, which until recently was all about maRebecca (in August) achieved the same comcramé lace bracelets and now includes leather mercial weight recorded by Swarovski - fourth goods, scarves, wedding favours and of course place - for the whole year, ie around 6% of the totale jewellery. Time will tell if it was just a flash total expenditure (Chart 5). This is also a temercato in the pan, like so many brands that briefly apchnique - and a satisfaction! The same can be peared on our list over time, or whether it will said about Kemira (again in January), a Gianni be able to gain a permanent position and mainCarità brand that has certainly not yet made tain constant visibility. Just like Boccadamo, for example, the history of jewellery advertising as its parent did in now a fixture in the list of spenders, which comes after the nineties, or about Tatù (in March), a jewellery piece Cruciani and this year achieved its highest position ever, made from recycled materials by a “charitable company” after floating between ninth and twelfth place in recent founded in 2014, which “aims to innovate capitalism to times. Besides Cruciani, there are no other entrants in make it socially useful” and that is why it donates part the ranking, but two regulars made a comeback: Bulgari, of its profit to support causes such as the elimination of which skipped a year, and Recarlo, which was missing violence against women. If we add Diamond Love Bond,
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Inside Jewelry
I TRE MAGGIORI INSERZIONISTI PER MESE (€.000) TOP THREE ADVERTISERS BY MONTH (€.000) MARCA BRAND
GEN FEBB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC JAN FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC
AMEN 32 BOCCADAMO 249 BREIL 111 BROSWAY 605 1221 BULGARI 179 CRIVELLI 78 CRUCIANI 1289 DIAMOND L. B. 89 JACK & CO. 41 KEMIRA 32 MORELLATO 636 1107 772 PANDORA 381 1107 247 787 539 3445 POMELLATO 106 REBECCA 82 RECARLO 169 SODINI 62 STROILI 425 1139 1366 640 692 292 1364 SWAROVSKI 776 664 SWATCH 96 TATÙ 85 TIFFANY 77 VISCONTI 491
which operates with natural and rough diamonds, and three old favourites such as Sodini, Swatch and Crivelli - traditionally active in the field of communication although they have been missing from the list of "over-1%" companies for a few years now - all the other names making up the top-three places of each month are also in the official ranking of 2015. Conversely, not all the brands in the main ranking have shown peaks of seasonal leadership. A quartet made up of Le Bebé, S’Agapò, Rosato and Cartier preferred to distribute their investment in a more uniform and consistent way, with a considerably more relaxed standard deviation. The exact opposite of what has been done by Cruciani, for example, which has embarked on a bursting strategy, concentrating 70% of their resources in l'Orafo 2016
April, the month when it dominated the ranking - the same percentage of Italians who do binge-watching, of those who watch TV using only the first nine keys of the remote control, of foreigners buying home in Venice, of landslides occurring in Italy out of the European total, of the separate collection of glass, of water in the human body… Source: Nielsen Media Research Note: investments are estimated based on the price list applicable to the spaces surveyed on most national media and the average discounts granted by dealers for each medium. The variability of sales conditions implies that individual advertisers may find significant discrepancies with their actual budget; the uniformity of this method, however, provides the only objective possibility of making a comparison between investments. 92
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Inside Jewelry FRIBURGO
variety is
the key Fiera "tecnica" di ridotte dimensioni, l'esposizione tedesca di Ubm Asia spazia dalla gioielleria agli imballaggi e macchinari di
Rosa Chiesa
L
a 3° edizione di Jewellery & Gem Fair - Europa (19 22 marzo 2016) svoltasi a Friburgo, in Germania, ha registrato la presenza di 4.000 buyer provenienti da 77 paesi e regioni, con una affluenza di pubblico, prevalentemente europeo (86%), proveniente principalmente dalla Germania. Strategicamente posizionata nel cuore dell’Europa, quella di Fruburgo è una fiera “tecnica” di dimensioni modeste, ma ben organizzata da UBM Asia, che offre i vantaggi della vicinanza con altri centri strategici per il mercato del gioiello e rappresenta una buona piattaforma per piccoli e medi brand di gioielleria, tra i quali 24 espositori italiani. La varietà è forse il punto di forza di questa fiera che propone il prodotto finito spaziando dalla bigiotteria alle catene in argento, dall’alta gioielleria a monili alternativi realizzati in materiali come ferro, titanio e carbonio. C’è poi una sezione dedicata a gemme e pietre preziose, oltre a un padiglione dedicato a imballaggi, attrezzature e macchine utensili. Proprio quest’ultimo, che ha aumentato dell’80% la sua superficie espositiva rispetto allo scorso anno, rappresenta la particolarità e un motivo di interesse nei commenti di molti visitatori. Altro punto a favore della manifestazione è la presenza di interessanti progetti provenienti dalle Università che offrono spunti creativi sul trend del settore e i suoi futuri sviluppi. «Malgrado un leggero calo rispetto all’edizione 2015, forse dovuto alla critica situazione congiunturale - rileva Wolfram Diener, senior vice president di UBM Asia - ci auguriamo che la giovane fiera continui il suo sviluppo». In alto, un momento del cocktail di benvenuto alla fiera di Friburgo. Al centro, gioiello di Julia Weisbrod, Pforzheim University. l'Orafo 2016
■ The third edition of Jewellery & Gem Fair - Europe (19 - 22 March 2016) held in Freiburg, Germany, saw the attendance of 4,000 buyers coming from 77 countries and regions with a mainly European audience (86%), coming mostly from Germany. Strategically positioned in the very heart of Europe, the Freiburg exhibition is a “technical” fair of moderate size, though well organised by UBM Asia, offering the advantage of the proximity to other strategic centres for the jewel market and representing a good platform for small and medium jewellery brands, including 24 Italian exhibitors. The variety of products may be considered as the strong point of this exhibition, which offers the finished product ranging from custom jewels to silver chains, from high jewellery to alternative jewels made in such materials as iron, titanium and carbon. It also hosts a section dedicated to gems and precious stones, besides a stand for packaging, equipment and machine tools. This latter, which has increased by 80% its exhibition surface when compared to the previous year, represents the peculiarity and a reason of interest in the comments of many visitors. Another plus point of the event is the presence of interesting projects developed within Universities that offer creative clues on the trends and future developments of this sector. «Despite a slight decrease when compared to the 2015 edition, may be due to the cyclical critical situation - as Wolfram Diener, senior vice president of UBM Asia, points out – we hope the young fair continues its development». Above, the welcome cocktail venue at the Freiburg Fair. At the center, a jewelry piece by Julia Weisbrod, Pforzheim University.
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Inside Jewelry GEMMOLOGIA
misterioso
corallo
Non esiste una classificazione qualitativa univoca per quanto riguarda questo materiale e ciò comporta rischi per tutto il settore di Flavio
1
Butini* - Enrico Butini*
È
stata recentemente sottoposta ad analisi, presso il laboratorio IGN di Roma, una collana di corallo giapponese (Corallium Elatius) composta da 61 elementi forati di colore arancio con spot bianchi e di diametro a digradare da mm 21.98 a mm 5.51 circa (1). Il corallo, come altri materiali gemmologici di origine organica, presenta numerose difficoltà sia per quanto concerne l’analisi gemmologica sia per quanto riguarda la classificazione qualitativa. Il Laboratory Manual Harmonisation Committee (LMHC) non prevede alcuna normativa riguardante il corallo. Il prospetto I della norma UNI 10245 lo indica semplicemente come “corallo”, accompagnato da una breve nota esplicativa che lo descrive come “scheletro di celenterati”, non fornendo alcuna specifica sull’identificazione delle varietà e la descrizione dei trattamenti. La World Jewellery Confederation (CIBJO), all’interno della normativa 2015-1 (Coral Commission) prevede un’ampia nomenclatura riguardo le diverse specie, le imitazioni, i trattamenti, i nomi commerciali oltre a raccomandazioni per la conservazione dei gioielli in corallo e indicazioni sulle limitazioni CITES (Convention on International Trade in Endangered Species). Gli autori del presente articolo hanno sviluppato un protocollo che prevede di distinguere il corallo dalle sue imitazioni, identificare la specie e la varietà sulla scorta di confronti con un ampio database e individuare e descrivere gli eventuali trattamenti. A tal fine è stata adottata la seguente classificazione: Varietà di corallo (Liverino 1983; Corsetti 2005) Corallo naturale - con riferimento alle cinque varietà di corallo più comuni in commercio: Corallium rubrum (Mediterraneo); Corallium elatius (Giappone); Corallium japonicum (Giappone); Corallium secundum (Isole Midway e Hawaii); Corallium konojoi (Pacifico). Corallo bambù – proveniente dalle coste sud-orientali dell’Australia e dalle Hawaii è spesso tinto a imitazione del “corallo prezioso” Corallo composito – costituito da parti in corallo e parti in plastica/resina assemblate insieme. Trattamenti: Tintura: Stabilizzanti: in quantità (min) minima, (mod) moderata o (sig) significativa. Per stabilizzante si intende materiale (cera o resina) utilizzato per rendere omogenea l'Orafo 2016
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1 collana in corallo giapponese. 2 a. cavità riempita di materiale resinoso biancastro schiumoso; b. cavità riempita di materiale resinoso bianco-arancio traslucido; c. spot bianco naturale. 3 Cavità sigillate con un piccolo “tappo” di corallo. In a. è visibile il diverso orientamento delle striature tipiche del corallo; in a. e in b. è evidente il riempimento resinoso che sostiene il “tappo”. 4 Cavità e fessure parzialmente riempite.
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la superficie prima della politura. Riempienti: in quantità (min) minima, (mod) moderata o (sig) significativa. Le disomogeneità esterne (buchi, cavità e vene) possono venire riempite con vari processi.Nell’applicazione di tale procedura, i trattamenti presenti sulla collana descritta sono attribuibili alla terza categoria: si notavano cioè diverse cavità e fessure riempite con materiale resinoso, indurito e dall’aspetto che andava da biancastro schiumoso (2a) a bianco-arancio traslucido (2b) che ben imitavano i naturali spot bianchi (2c). Alcuni elementi del gioiello, tuttavia, presentavano un riempimento che, nella nostra esperienza, è risultato quanto mai inusuale: dei veri e propri restauri eseguiti con un riempiente di resina e un piccolo “tappo” di corallo della stessa specie, lavorato ad hoc, a sigillare la cavità (3). Questo tipo di intervento può risultare assai ingannevole dal momento che, a un occhio inesperto, può egregiamente imitare i nodi dei rami di corallo più piccoli che a volte lasciano la loro impronta sotto forma di aree con striature di diverso orientamento (3a). In altre aree invece, il riempiente non è riuscito a penetrare, se non solo parzialmente, o è fuoriuscito in seguito a successive fasi della lavorazione (4). Alla luce di quanto riportato appare evidente la necessità, per tutti gli operatori del settore, di applicare una classificazione che preveda una chiara identificazione del materiale e una completa e comprensibile dichiarazione circa i trattamenti subiti. L’ampio panorama dei trattamenti, come appena visto, obbliga a un continuo aggiornamento e impone di assumere, nei confronti del fruitore finale, un sempre maggiore sforzo alla trasparenza, ciò che gli anglosassoni chiamano: “Disclosure policy”. Il tutto ancor di più in virtù del recente, riacceso interesse commerciale di cui sembra essere oggetto il corallo, sia nel panorama nazionale sia nei mercati stranieri, in particolar modo quelli asiatici. (Ringraziamenti: Francesca Gaeta) *Flavio Butini GG, FGA (IGN Roma – info@ignroma.it) Responsabile Settore Formazione IGI Anversa per il Distretto Tirrenico - *Enrico Butini GG, FGA (IGN Roma – info@ ignroma.it)
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English translation: see pag. 106 l'Orafo 2016
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Inside Jewelry PACKAGING
INTERNO
strategico
Il nero dell'interno esalta il colore e la luminosità di ogni oggetto prezioso e luminoso. ■ The black interior enhances the colour and brightness of any precious and bright item.
astuccio Alcuni sono diventati famosi come i gioielli che contengono. Altri fanno la differenza tra un regalo di lusso e uno senza personalità di
Simona Infantolino
L'
abito non fa il monaco, d’accordo, ma questo vale anche per il packaging nel mondo dei preziosi? Alcuni esempi eccellenti sembrano dimostrare il contrario, ovvero che una confezione originale può diventare un punto di forza, una sorta di gioiello a sé stante. Definendo un'immagine precisa e riconoscibile dei loro astucci, brand di alta gamma come Tiffany & Co. e Cartier sono riusciti ad aumentare il valore e la fama anche della propria azienda, diventando noti in tutto il mondo grazie ai loro gioielli ma anche alle scatoline che li contengono. Il caso più famoso è sicuramente quello del Tiffany Blue Box, il cui tipico colore azzurro turchese (classificato anche come Pantone 1837, anno di fondazione del primo negozio Tiffany & co. a New York) viene riconosciuto come sinonimo dell'eleganza, della freschezza e del romanticismo della maison. Basta un tocco di turchese con fiocco bianco tra le mani di un fidanzato per far illuminare di gioia una fidanzata, da oltre cent'anni. Ma NASTRO anche Cartier, Bulgari o Gucci hanIl look è completato dal nastro di
raso bianco; durante le festività viene usato anche nastro rosso. ■ The look is completed by the white satin ribbon; during the holidays also the red one is used.
LOGO
Non è presente all'esterno, ma solo all'interno, data la riconoscibilità della scatola. ■ You can't see it outside, but only inside, because of the recognizability of the box.
COLORE
Come un red carpet srotolato per il gioiello che vi è racchiuso, la scatola è rossa con incisione dorata. ■ Like a red carpet rolled out for the jewelry inside, the box is red with a gold engraving.
no saputo creare una “veste” all’altezza dei loro prodotti, sfruttando rispettivamente la riconoscibilità della combinazione rosso-oro, beige-nero e della trama “guccissima” nelle diverse tonalità del marrone. Identificabili grazie al colore, ai materiali e alle forme – come avviene con il profilo ottagonale degli astucci di Cartier – queste confezioni diventano spesso anche protagoniste delle campagne pubblicitarie; in questi casi i brand si identificano non solo e non tanto con il prodotto quanto proprio con l'astuccio LOGO colorato che si manifesta come sorpresa per la futura sposa Il logo è sull'esterno della (Tiffany & Co.) o tra le zampe di un cucciolo di pantera scatola ma non è necessario (Cartier). Piccoli scrigni preziosi che si trasformano in una per riconoscere il brand. ■ The logo is outside but it's vera e propria strategia di marketing e diventano oggetti da not necessary to recognize the custodire gelosamente quasi quanto il gioiello che custodibrand. scono all’interno. ■ You can't judge a book by its cover, all right, but does this principle apply to jewellery packaging as well? Some excellent examples seem to show the opposite: original packaging can become a strength for the company, some kind of jewel in its own right. By establishing a precise, easily recognisable image for their packaging, high-end brands such as Tiffany & Co. and Cartier were able to increase the value and fame of their company, becoming COLORE known around the world for their jewellery as È diventato il simbolo del marchio tanto da essere definito well as for the boxes containing them. The most da Pantone come Blu Tiffany. famous example is certainly the Tiffany Blue ■ It has become the symbol of the brand so Pantone has named Box, coming in the brand's signature turquoise (also classified as Pantone 1837, the year when it Tiffany Blue. the first Tiffany & co. shop was opened in New York), now recognised as synonymous with the company's elegance, freshness and romance. A touch of turquoise with a white ribbon in the hands of a boy is l'Orafo 2016
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INTERNO
Beige e delicato, come la moquette di una lussuosa boutique. ■ Beige and delicate, like a luxury boutique's moquette.
LOGO
Risalta in modo evidente all'esterno della confezione in color oro su sfondo nero. ■ It stands out predominantly in the outside with its golden colour on a black background.
COLORE
Semplice nero per una scatola minimale che tende a evidenziare il gioiello. ■ Simple black colour for a minimalist box that tends to highlight the jewel.
enough to enlighten with joy the boy's girlfriend, for more than 100 years now. But even Cartier, Bulgari or Gucci have created a “look” that lives up to the quality of their products, using an easily recognisable combination of red and gold, beige and black, and the “guccissima leather” pattern in different shades of brown. Identified by distinct colours, materials and shapes – such as the octagonal profile of Cartier boxes – iconic packaging is often featured in advertising campaigns; in this case, brands identify not only and not so much with the product itself as with the coloured box that appears as a surprise for the bride (Tiffany & Co.) or between the paws of a panther cub (Cartier). Little precious caskets that turn into a real marketing strategy and become objects to treasure, almost as much as the jewellery they keep inside.
DIS-PACK, L'IMPORTANZA DEI MATERIALI
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ai morbidi sacchetti in raso e velluto alle elaborate composizioni per gli espositori: l'azienda aretina Dis-pack dal 1982 è attiva nel settore del packaging per oreficeria, argenteria, gioielleria e orologeria. L'importanza che oggi la confezione ricopre nella presentazione del prodotto spinge l'azienda a sviluppare soprattutto la propria capacità artigianale per la produzione di astucci su misura confezionati con materiali di altissima qualità.
■ From the soft satin and velvet bags to the
elaborate compositions for shop windows: the Dis-pack company, based in Arezzo, is specialized since 1982 in the packaging industry for goldware, silverware, jewelry and watches. Nowadays the impor tance of packaging for the product presentation encourages the company to develop its craftsmanship to provide tailor-made jewelry boxes to retailers, made with the highest quality materials.
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Inside Jewelry CASE HISTORY
In questa pagina, alcuni esempi dei prodotti Facchini, dalla più semplice scatolina ai più sofisticati astucci con piccole luci all'interno. ■ In this page, some examples of the Facchini products, from the simplest box to the most sophisticated one with little lights inside.
tailor made
boxes
Forte di una tradizione di oltre 100 anni, l'azienda Facchini di Bologna produce astucci rifiniti a mano su misura del cliente di
Simona Infantolino
U
na storia di passione, creatività e interesse per le esigenze del cliente che va avanti da ben 108 anni: è quella della Arturo Facchini, storica azienda di confezioni e packaging per la gioielleria nata nel centro di Bologna, a due passi da Piazza Maggiore e da Piazza del Nettuno. In più di un secolo di storia, dal primo laboratorio artigianale fino alla produzione su larga scala dei giorni nostri, si sono alternate alla guida dell'azienda ben quattro generazioni della stessa famiglia, sempre in grado di mantenere la cura per i dettagli e la serietà produttiva di un tempo. Proprio per questo motivo, nonostante l’evoluzione delle nuove tecnologie e la minaccia competitiva dei prodotti provenienti dalla Cina, l'azienda ha voluto preservare la lavorazione a mano del prodotto. Una scelta dettata anche dalla richiesta da parte delle gioiellerie di un prodotto unico e personalizzato, in grado di valorizzare il gioiello e la sua immagine. «Da parte nostra, nel 2015 abbiamo brevettato un nuovo prodotto – spiega Arturo Mandes, amministratore unico della società – ottenuto dall’evoluzione dell’astuccio in shopping bag, cioè riuscendo ad integrare i due articoli in un’unica realizzazione denominata Artù. Nel 2016 abbiamo proseguito questa ricerca di innovazione con un secondo brevetto, realizzando un accessorio denominato Tag, da applicare alle shopping bag già marchiate da concessionarie, con la personalizzazione della gioielleria venditrice». Attenzione per la lavora-
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zione, per i materiali (dal legno alla plastica laccata o rivestita in seta, velluto, camoscio o nappa fino ai più recenti tessuti tecnologici come l'alcantara e il redel) e una scrupolosa ricerca permettono all'azienda Arturo Facchini di affermarsi ancora oggi come creatrice dell’abito perfetto per ogni gioiello. ■ A story of passion, creativity and attention to customer needs that has been going on for 108 years: it's the story of Arturo Facchini, a long-standing jewellery packaging company founded in downtown Bologna, a short walk from Piazza Maggiore and Piazza del Nettuno. In more than a century of history, from the first craft workshop until today's large-scale production, the company has been run by four generations of the same family, who have always maintained the great attention to detail and productive reliability of the past. Precisely for this reason, despite the evolution of new technologies and the Chinese competitive threat, the company decided to keep manufacturing hand-finished products. This choice was also dictated by the demand from jewellery companies to have unique, bespoke products, capable of enhancing jewellery and their image. «For our part, we have patented a new product in 2015 – says Arturo Mandes, managing director of the company – an evolution of the traditional box into a shopping bag, that is by integrating the two products into a single creation called Artù. In 2016 we continued our pursuit of innovation with a second patented product: we created an accessory called Tag, to be applied to shopping bags that are already customised with the logo of the jewellery shop that will sell them». Attention to workmanship, materials (from wood to plastic, lacquered or covered in silk, velvet, suede or soft leather, through to the latest smart textiles such as alcantara and redel), and painstaking research still make Arturo Facchini a topnotch company capable of creating the perfect look for any piece of jewellery. 98
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Inside Jewelry BANGKOK FAIR
Collier in oro, diamanti e rubini cabochon di LS Oriental. Al centro, anello di F&R. In basso, alcuni momenti dell'inaugurazione della 57th Bangkok Gems & Jewelry Fair. ■ Gold Necklace with diamonds and cabochon rubies by LS Oriental. At the center, a ring by F&R. Below, the opening visit of the 57Th Bangkok Gems & Jewelry Fair.
thailandia
preziosa Il governo locale ha ascoltato le istanze dei produttori di gioielli e varato una serie di misure per incentivare l'export di Ilaria
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Danieli
o sforzo non indifferente sostenuto dalle associazioni del settore orafo thailandese per trovare un’intesa sotto un unico “cappello”, la Gems, Jewelry and Precious Metal Confederation of Thailand (GJPCT), e dialogare così in modo compatto e sinergico con le istituzioni, ha finalmente prodotto un risultato. Il governo locale ha infatti approvato un pacchetto di liberalizzazioni che può avere ricadute molto positive sulla produzione e sul commercio dei preziosi. Si tratta soprattutto di incentivi all’importazione di materiali e tecnologie per migliorare la produttività delle aziende thailandesi, sotto forma di esenzioni dall’Iva e di riduzione dei dazi: provvedimenti che consentiranno all’industria orafa di competere con più forza sul mercato asiatico e anche occidentale. L’annuncio è stato dato nel corso della 57th Bangkok Gems and Jewelry Fair, che dal 24 al 28 febbraio scorsi ha raccolto nella capitale thailandese oltre 1800 espositori e 35 mila visitatori provenienti da tutto il mondo ma soprattutto da India, Cina e Stati Uniti, affermandosi non solo come appuntamento fondamentale per il settore ma anche come protagonista dello sviluppo economico nazionale. Secondo il Ministero del Commercio, infatti, dopo tre anni consecutivi di contrazione, le esportazioni sono destinate a crescere del 5% nel corso di quest’anno, realizzando un fatturato fino a oltre 200 miliardi di dollari. ■ The remarkable efl'Orafo 2016
fort made by the associations of the Thai goldsmith sector to find an agreement under a unique “hat”, Gems, Jewelry and Precious Metal Confederation of Thailand (GJPCT) and to negotiate in a coherent and synergic way with institutions, has finally led to a result. In fact, the local government has approved a series of liberalizations that can have a very positive impact on the production and the trade of precious items. They mainly concern incentives on import of materials and technologies to improve the productivity of Thai companies, as VAT exemptions and duty reductions: these measures will allow the goldsmith industry to compete with greater strength on both Asian and Western markets. The announcement was made during the 57th Bangkok Gems and Jewelry Fair that, from 24th to 28th February welcomed, in the Thai capital, over 1800 exhibitors and 35 thousand visitors coming from all over the world, mainly India, China and United States, establishing itself not only as a fundamental event for the industry, but also as a protagonist of the domestic economic development. In fact, according to the Department of Commerce, after three years of contraction, exports are expected to grow by 5% during this year, obtaining a turnover up to over 200 billion dollars. 99
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Inside Jewelry REGALI
for gentlemen
only
Oggi un gioiello su quattro è acquistato come dono e quasi sempre da un uomo per una donna. Ma tra i Millennials cresce l'autoacquisto al maschile di Federico
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Bonelli (Boston Consulting Group)
el 2015 il mercato del lusso personale, composto dalle categorie abbigliamento, accessori, gioielleria, orologeria, profumeria e cosmetici, ha raggiunto quota 323 miliardi di euro, con una crescita nell'ultimo anno a doppia cifra (ca. +12%, in larga parte dovuta a un effetto cambio favorevole e all'Euro debole). Gioielli e orologi rappresentano oggi il più grande bucket di mercato all'interno del lusso personale, con una quota di circa 129 miliardi di euro. Questi 129 miliardi sono spaccati in due, o meglio in tre: abbiamo cioè l'orologeria con una quota di 39 M/€, la gioielleria unbranded con 72 M/€ e la branded con 18 M/€. Il tema interessante è che la gioielleria nello specifico è l'unica categoria del lusso personale che è ancora dominata dalla categoria unbranded. La gioielleria griffata cresce, e lo fa più velocemente della unbranded, ma rappresenta ancora la parte minoritaria del mercato. Questo perché nelle geografie mature esiste ancora una fortissima presenza di boutique wholesale multimarca indipendenti, mentre nei mercati emergenti – dove l'oro ha anche un utilizzo culturale, come in India – è forte il fenomeno della compravendita sia del prodotto finito sia della materia prima. Basti pensare ai grandi mercati di Dubai o delle grandi città indiane. Come tutto il lusso personale, la gioielleria cresce nel suo complesso, ma questa è una crescita favorita nell'ultimo anno dall'effetto cambio dovuto all'euro debole che avvantaggia i tanti brand con headquarter in Europa e bilanci in questa valuta. In dettaglio, senza l'effetto cambio l'orologeria registra un calo, l'unbranded è stabile e la gioielleria branded cresce. Quando ci orientiamo a osservare, per provare a capire, i trend di un consumatore di altagamma l'Orafo 2016
– cioè che spende in beni di lusso personale ed esperienziale almeno 20mila euro l'anno lungo 20 categorie e con una struttura di ticket minimi che qualifica le diverse categorie come lusso (un gioiello da almeno mille euro, un orologio da 2mila) - vediamo cose molto interessanti. Oggi circa un gioiello su quattro è un regalo ed è prevalentemente un regalo fatto da un uomo a una donna (più del 90%). Il business gift invece risulta pesantemente ridimensionato per effetto dell'introduzione di leggi anticorruzione in paesi come la Cina dove aveva un peso rilevante. Ma con quale criterio i gentleman scelgono un regalo per una signora? Craftsmanship e qualità sono il primo aspetto decisivo nel 60% dei casi. Nel 30% dei casi, in particolare quando si parla di engagement, si guarda al value for money e al valore intrinseco dell'oggetto. Solo i gentiluomini più sofisticati e più abituati a esperienze luxury valutano come fondamentali la customer care, l'esperienza d'acquisto e l'esclusività del brand (25% dei casi). Se analizziamo poi che tipo di brand scelgono i nostri gentiluomini, che definiamo in un segmento comportamentale di consumo specifico "omnigifter", vediamo come in prevalenza si orientino verso brand che sono nati e hanno il proprio heritage nella gioielleria (75% dei casi). Sono più diffidenti verso alcuni brand, provenienti per esempio dalla moda, che solo da qualche anno si sono avventurati nel settore prezioso. Questi hanno più appeal per le donne che sono alla ricerca di un accessorio da regalarsi a completamento del total look, che cercano qualcosa di più colorato e meno focalizzato 102
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In queste pagine, da sinistra in senso orario: un Tiffany Blue Box tra le mani di un fidanzato; bracciale in oro con zaffiri e diamanti e orecchini in oro con diamanti di Buccellati; anello Fiocco in oro bianco e diamanti di Damiani; ciondolo Amulette con lapislazzuli e anello Panthère in oro bianco con onice, smeraldi e diamanti di Cartier.
sul diamante. Se i nostri omnigifter sono principalmente, come età, Baby Boomers e della Generazione X, nei Millennials notiamo un approccio legato al self purchase nella gioielleria, con una crescita dei gioielli per uomo. Di pari passo, scardinando un'equazione tradizionale che vede l'orologio per lui e il gioiello per lei, alcune case di orologi hanno lanciato modelli che strizzano l'occhio alle donne che possono permettersi di fare un regalo a loro stesse. ■ In 2015 the market of personal luxury, consisting in the categories of clothing, accessories, jewellery, watches, perfumes and cosmetics, reached 323 billion euros, with a double digit increase over the last year (about +12%, mainly due to the favourable exchange rate and to a weak Euro). Jewelry and watches represent today the biggest market bucket within the personal luxury segment, with a share equal to about 129 billion euros. These 129 billion euros are split in two, or better in three: with watches accounting for 39 B/Euros, unbranded jewellery for 72 B/Euros while the branded one for 18 B/Euros. The interesting theme is that jewellery is the only category of personal luxury that is still dominated by the unbranded segment. The branded jewellery is increasing more rapidly than the unbranded one, though it represents a minority share of the market. This because in mature geographies still persist a very strong presence of independent multibrand wholesale boutiques, while in emerging markets, where gold also has a cultural use, as in India, the phenomenon of trading is strong both for finished good and raw materials. Just think to the big markets of Dubai or to the important Indian cities. Like personal luxury as a whole, jewellery in particular, is increasing. However, over the last year this growth was favoured by the exchange rate effect due to the weak Euro benefiting the many brands with headquarters in Europe and income statements in this currency. In detail, without the exchange rate effect, the watch segment evidences a decrease, the unbranl'Orafo 2016
ded segment is stable while the branded one is growing. When we try to analyse and understand the trends of a high range consumer, spending at least 20 thousand euros a year on personal and experiential luxury items in 20 categories and with a structure of minimum tickets qualifying the various categories as luxury (a 1,000 Euro jewel, a 2,000 watch), we discover interesting things. Today about one jewel out of four is a gift mainly made from a man to a woman (more than 90%). The business gift, instead, is highly reduced due to the introduction of anti-corruption laws in such countries as China where it had a relevant weight. However, which criterion do gentlemen adopt to choose the gift for a lady? Craftmanship and quality are the first decision-making elements in 60% of the cases. In 30% of cases, in particular when engagement is concerned, they look at the value for money and at the intrinsic value of the object. Only the most sophisticated gentlemen who are more accustomed to luxury experiences give a greater importance to customer care, the purchasing experience and the brand exclusivity (25% of the cases), considering them as critical elements. Then, if we analyse the type of brand chosen by our gentlemen that we define in a specific consumption behaviour segment called “omnigifter”, we see that they mainly select brands that were born and have their heritage in jewellery (75% of the cases). They are more distrustful towards some brands, for example the fashion ones that ventured in this sector. These latter have a greater appeal on women who are looking for an accessory to buy as a complement for their total look, searching for something that is more colourful and less focused on the diamond. If our omnigifters are mainly Baby Boomers and X Generation men, among Millennials we notice an approach linked to the self purchase in jewellery with a growth of men jewels. At the same time, contradicting a traditional equation by which watches are for men and jewels for women, some watchmaking companies have launched models addressed to women that can afford to buy themselves a present.
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English Text
de simone a family history See Page 71 Acknowledged in 2011 as Italian Historical Company and officially included in the relative Register created by Unioncamere, De Simone is established in Torre del Greco in 1855 and is still run by the same family of founders, now reaching the fourth generation. «This acknowledgement filled us with a great satisfaction as it was the consummation of different stories: first of all an extremely long family history, characterised by our belonging to the territory with its traditions and peculiarities, and century-old ties with coral, pearls and cameos, requiring unique working skills and techniques, today as before passed down by expert artisans from generation to generation». Fiammetta De Simone is now running the company with her brothers Massimo and Michele jr. They can count on a continuous interaction and decisions are always shared, even though each of them is free to develop his/her own bent and interests within the company. Fiammetta mainly deals with communication, her brother Massimo is in charge of the sourcing of raw materials, while Michele manages foreign markets. The sense of family and tradition is alive and very strong. After all, the history of De Simone is really fascinating. Tracing it back means bringing back to life the great events of the nineteenth and twentieth century we are used to reading in school books, the Crimean war, the Union of Italy, the pioneer journeys of Italian entrepreneurs to America at the beginning of the century, WWI, the Spanish flu, Wall Street, WWII, the economic boom, to today’s globalisation. Important events that have always intersected the activity of this artisan enterprise of Torre del Greco, founded as Francesco De Simone & Figlio based on the will of Francesco De Simone, and run with ability and farsightedness by his son Michele and his wife Raffaella Palomba that in 1911 move to New York to expand their turnover and consolidate the relationships with the companies based in the New Continent. The great American adventure is marked by evenings at the theatre, social engagements, Caruso's concert and is made easy by the household appliances and
domestic conveniences symbol of a wellbeing, inconceivable for Italy at the beginning of the century: however, the sigh for home and the family prevails and after three years the couple comes back to Torre del Greco where the company was being run by Vincenzo Palomba, Raffaella's father. In the meantime donna Raffaella’s brother, Bartolomeo, moved to Kobe, main trade centre for the soughtafter Japanese coral and establishes important business activities in the Far East. Thanks to his business acumen the young man “discovers" and starts treating the Satsuma coral that, despite not being particularly precious, has a great success in Italy. Though Bartolomeo is caught in Kobe at the outbreak of WWI, he continues his work and, at the end of the conflict, - on the eve of his return to Torre del Greco and of the planned wedding – he will be killed by the Spanish flu that is claiming millions of victims all over the world. In the meantime, Michele is going back and forth between Torre del Greco and London, but the hostilities arisen between the two countries – signs of the forthcoming, devastating War that will soon destroy Europe – also impact on the trade activities, with heavy restrictions on the quantities of materials that can be sent to Italy. Therefore Michele contrives to send to all the family members tiny packets of coral that every day fis wife, remained in Torre del Greco to run both the company and the family, must pick up to select the raw coral and make it ready for the artisan the following morning to be worked. Among manifold difficulties, in 1920 Michele opens an office in London expanding the activity, starting to treat shells, pearls, tortoise and mother of pearl beside coral. The artisans of Torre del Greco skilfully work the tortoise turning shells into delicate cameos for American and European markets. In 1924 the company, renamed "Michele fu Francesco De Simone & Company", after Bartolomeo’s death, successfully attends the first industry exhibition organised in London and, driven by the success and the remarkable gains of that period, Michele and Raffaella engage in the building of a villa in Torre del Greco, a luxurious house with six flats equipped with the most modern conveniences. Wall Street Black Thursday and the beginning of the Great Depression put at risk all the family possessions, from the luxurious building, not yet completed by the company, to the whole wealth they accumulated. Raffaella is obliged to sell her jewels, namely a precious brooch made with the purest diamonds, a gift from Michele before their wedding, managing to save both the company l'Orafo 2016
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and the villa. Ten years pass and just before the outbreak of the war between Italy and England, Michele must flee to London, hastily leaving the office in Chancery Lane in Hatton Gardon. The years of the Second World War are marked by deaths and sacrifices, along with the obvious complete decline of every business activity. Only after the Allies landing some signs of recovery can be seen. It is the period of the so-called "cascettari", collecting in small boxes cameos and corals left in the stores to sell them on the street to American soldiers: life and trades slowly get back to normal. However, the air strikes on London did not spare the office of Hatton Garden and only after a long time – and the intercession of the Jewish jeweller Friedline that speaks for the Italian entrepreneur – Michele obtains a compensation with which it injects new lifeblood in Michele De Simone & Company that, in the post-war period, wins a strong position as a qualified import-export company of corals, cameos and tortoise. At Michele’s death in 1963, his son Antonio, assuming the reins of the company, launches on the English market, which seems to highly appreciate shell engravings, the "famous ladies" line, with the reproductions of the paintings of great nineteenth century artists. The roaring success has a positive impact on the work generating wealth for the artisans of Torre del Greco. Michele De Simone & Company is up-front also in the seventies, when, in America, celebrities and members of the jet set contribute to the breaking out of the trend of coral reef and cupolini necklaces, certainly not a highly precious item, but so sought-after that the company from Torre del Greco is obliged to outsource to external workshops in order to meet such a great number of orders. Once this fashion has faded, Antonio turns once again to Eastern areas to purchase coral and cultivated pearls and re-establish the trades with Japan and China. The nineties are marked by the current generation joining the company and De Simone Fratelli is established, obliged to cope with all the challenges of globalisation and of a complex international situation. «We aim at “modernising” the image of such a classic product as coral, making it the protagonist of modern jewels, embellished by high quality gems, able to combine traditional working techniques and contemporary shapes and matchings. After all, coral is an extraordinary material and we use every variety, from the Mediterranean, to the Peau d’Ange to the Japanese one - Fiammetta De Simone explains and our handmade jewels are highly appreciated on Asian markets». The acknowledgement as
SEPTEMBER 03-07, 2016
TWITTER.COM/XVICENZAORO
FACEBOOK.COM/VICENZAORO
VICENZA
Fall Winter Season
INTERNATIONAL JEWELLERY SHOW VICENZAORO.COM
English Text historical company has been for Fiammetta, Michele and Massimo a moment of overwhelming happiness. «My grandfather witnessed and took part to extraordinary events building the company archive above all to preserve the memory of these events for our family. However, also in this work he showed all his uncommom farsightedness as very few companies can seriously document and certify such a great number of events as ours, starting from the date of their foundation».
global ethnic echoes See Page 76 The lightness of oriental silks, the strong, intoxicating scents North African markets, the warm colours of spices: the 2016 spring-summer season engages fashion and accessories in a ritual dance, with fabrics and materials evoking ethnic inspirations. Along with the aroma of traditional Moroccan M’qalli, comes the sound of a polyrhythmic melody that blurs geographical boundaries, among harem veils and the pigments of batik prints, the geometric patterns of Kilim rugs and the arabesques of Persian carpets, the tinkling of gold bangles and oversized wood and stone jewellery; in this context, values are mixed up and cascades of faceted gems coexist with ornaments made from poor materials. Along with the fairy tale images of the Arabian Nights, this trend brings to mind the rarefied atmosphere of The Sheltering Sky, the essential colours of Out of Africa, the elusive beauty of Berber women. The most iconic, must-have piece for SS 2016 is the Kaftan, from Tory Burch’s heavily embroidered version to Alberta Ferretti’s lighter, fluctuating take, but accessories like pointed slippers and fringed bags are the detail that makes the difference. This ethnic vibe influenced even Valentino’s Spring/Summer collection, featuring plenty of tribal references, with an advertising campaign shot by documentary photographer Steve McCurry in Amboseli National Park (between Kenya and Tanzania). Delicate dresses come in natural shades such as earth beige and tree
bark brown, while embroidery and beaded decorations recall the typical costumes of native populations. A new trend to be discovered and explored, with the patience you need in the desert.
a mistery to be solved See Page 94 A necklace in Japanese coral (Corallium Elatius) has been recently analysed at the IGN laboratory in Rome. It consisted in 61 drilled elements of an orange colour with white spots and a diameter getting smaller, ranging from 21.98 mm to about 5.51 mm. (see figure 1) Coral, as other gemmological materials of an organic origin, presents a series of difficulties for both the gemmological analysis and the qualitative classification. The Laboratory Manual Harmonisation Committee (LMHC) does not envisage any standard concerning coral. Profile I of the UNI 10245 standard indicates it simply as “coral” accompanied by a short explanatory note describing it as “coelenterate skeleton”, without supplying any specification on the identification of varieties and the description of treatments. In the 2015-1 standard (Coral Commission) the World Jewellery Confederation (CIBJO), envisages a wide nomenclature concerning the various species, fakes, treatments, trade names, besides some recommendations on how to preserve coral jewels along with indications on CITES (Convention on International Trade in Endangered Species) limitations. The authors of this article have developed a protocol aiming at distinguishing coral from its imitations, identifying species and varieties based on comparisons with a wide database and detecting and describing treatments, if any. To that end, the following classification was adopted: Varieties of coral (Liverino 1983; Corsetti 2005): Natural Coral – with reference to the most common varieties of corals on the market; Corallium rubrum (Mediterranean) Corallium elatius (Japan); Corallium japonicum (Japan):Corallium secundum l'Orafo 2016
108
maggio/giugno
(Midway Islands and Hawaii); Corallium konojoi (Pacific). Bamboo coral – coming from the southern and eastern coasts of Australia and Hawaii and often dyed to imitate the “precious coral”; Composite coral – consisting in parts of coral and parts of plastics/resin assembled together. Treatments: Dying Stabilizing agents: in a minimum (min), moderate (mod) or remarkable (rem) quantity. A stabilizing agent is a material (wax or resin) used to make the surface homogenous before polishing Fillers: in a minimum (min), moderate (mod) or remarkable (rem) quantity. The external unhomogeneities (whole, cavities and veins) can be filled with various processes. In applying this procedure, the treatments on the described necklace can be attributed to the third category: we evidenced various cavities and cracks filled with a resinous, hardened material ranging from a foam whitish colour (see figure 2a) to a translucent white-orange one (see figure 2b) that offered a good imitation of the natural white spots (figure 2c). However, some elements of the jewel, evidenced a filling that, according to our experience, seemed most unusual: some true restoration activities carried out with a resin filler and a small coral "cap" of the same species, purposely worked to seal the cavity (see figure 3). This type of intervention can be quite deceitful as, to the unskilled eye, it can well imitate the knots of the smaller coral branches that sometimes leave their print under the shape of areas with differently orienting stripings (see figure 3a). In other areas, instead, the filler failed to penetrate, if not only partially, or it leaked following further working phases (see figure 4). Based on what reported it seems evident that all the operators in this sector must apply a classification envisaging a clear identification of the material and a complete and understandable statement of the undergone treatments. As we have just seen, the wide panorama leads us to a continuous updating and makes us assume, towards the end consumer, an increasingly greater effort to grant transparency, what the English call: “Disclosure policy”. Even more due to the recent, revived commercial interest coral seems attracting, both on the national and international markets, in particular on the Asian ones.
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l'Orafo 2016
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