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L’ORAFO ITALIANO 7/8 2014
ANNO LXVIII LUGLIO-AGOSTO 2014
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Gioielli e orologi per l’Estate Summer jewels and watches La sicurezza in azienda e nei negozi Security in companies and shops Dettaglio: ascoltare il cambiamento
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editorial
editoriale
Cari Lettori, Dear readers,
D
opo 27 anni termina la mia esperienza a L’Orafo Italiano, la rivista dove sono cresciuta professionalmente - grazie a Gianni Roggini e a Giovanni Ometto, due persone di grande entusiasmo e visione - e presso la quale chiudo quella che considero una splendida esperienza lavorativa grazie all’attuale editore, Andrea Aiello, che ha creduto e crede fortemente nella rivista nonostante le difficoltà di questi ultimi anni. Un saluto e un grazie particolare vanno agli agenti de l’Orafo Italiano, che per tanto tempo hanno lavorato con me con impegno e con affetto, e a tutti i collaboratori - esperti, giornalisti, grafici e fotografi - persone di grande professionalità che hanno permesso alla rivista di continuare ad essere bella, interessante ed affidabile. A partire dal prossimo numero di Settembre, Ilaria Danieli prenderà il mio posto con il ruolo di direttore editoriale, affiancata da Antonella Garello, indispensabile collega ed amica. Grazie ancora a tutti voi per avermi seguito in questi anni belli ma complicati, con l’augurio sincero di un futuro sereno. Marina Morini A nome di Edifis e mio personale, desidero ringraziare Marina per la competenza, la serietà e la professionalità con cui ha attraversato quest'ultima fase della
sua carriera alla guida de l’Orafo Italiano. A questo ringraziamento associo un caloroso benvenuto ad Ilaria Danieli, nella squadra de l’Orafo Italiano e di Edifis. Sono stati anni difficili per tutti, questi ultimi. Ma la nostra rivista, anche grazie alla linea editoriale scelta da Marina, esce più forte e più bella di prima. Con più spazio dedicato al prodotto, agli scenari internazionali ma senza perdere il gusto di raccontare anche gli aspetti tecnici di chi opera nel nostro campo. E con una vera presenza e diffusione nazionale ed internazionale. Sono certo che grazie al lavoro di Ilaria Danieli, Antonella Garello e di tutti gli ottimi collaboratori e professionisti che scrivono per la nostra rivista, continuerete a seguirci con interesse. Buon lavoro e buona lettura! Andrea Aiello
a long time with commitment and affection, and to all collaborators - experts, journalists, graphic designers and photographers – highly qualified professionals who kept the magazine beautiful, interesting and reliable. From the next September issue, Ilaria Danieli will take my place as editorial director, supported by Antonella Garello, a precious colleague and friend. Thanks again to all of you for following me over these amazing but complicated years, with the genuine hope that the future holds brighter and better days. Marina Morini
● After 27 years, my experience at L’Orafo Italiano has now come to an end. L’Orafo is where I grew up professionally - thanks to Gianni Roggini and Giovanni Ometto, two incredibly passionate and visionary people – and where I am now closing a wonderful chapter of my working experience thanks to the current publisher, Andrea Aiello, who has strongly believed and believes in the magazine despite the difficulties of recent years. A special greeting and heartfelt thanks go to the staff of L’Orafo Italiano, who worked with me for l'Orafo 2014
On behalf of Edifis and myself, I would like to thank Marina for the competence, reliability and professionalism she demonstrated throughout this last phase of her career at the helm of L’Orafo Italiano. While thanking Marina, 11
luglio/agosto
I warmly welcome Ilaria Danieli to our team at L’Orafo Italiano and Edifis. These last few years have been tough for everyone. However, also thanks to the editorial line chosen by Marina, our magazine came out stronger and more beautiful than before, with more space devoted to products and international scenarios, but without losing the pleasure of telling even the most technical aspects of those who work in our field. At the same time, we have established a strong presence and distribution nationally and internationally. I am confident that thanks to the work of Ilaria Danieli, Antonella Garello and all the great collaborators and professionals who write for our magazine, you will continue to follow us with interest. Enjoy your reading! Andrea Aiello
sommario
27 close-up
62 mostre / exhibitions
Collezioni d'estate Summer collections by Marina Morini
L'oro dei Castellani / Biennale des Antiquaires / Museo Leone
52 flash mondiale / flash world cup Ricordando i Mondiali Looking back at the World Cup
54 flash vintage / flash vintage Son tornate le pin-up! Pin-ups are back!
56 flash bicolore/flash bi-color In copertina / Cover ALCOZER & J s.r.l. Contatto / Contact Via Mannelli, 15/R - 50136 Firenze FI Tel. +39 055 6236346 Fax +39 055 6266121 alcozer@alcozer.it - www.alcozer.it
L'oro si veste di due colori Two-tone gold creations
58 flash watches / flash watches E' tempo di sport! It's sports time!
64 eventi /events
Damiani/Omega/Tag Heuer /Bulgari
66 libri / books
"Torre del Greco- Il tempio del corallo" /"Rubies & Sapphire-a collector's guide"
68 i personaggi de L’Orafo/people
Mattia Cielo: la sfida di guardare sempre avanti Mattia Cielo: the challenge to always look ahead by Antonella Garello
70 storia d’impresa/case history
Polello: i più bei ricordi della nostra vita Polello: the fondest memories of our lives by Marina Morini
Bracciale rigido con rana in ottone dorato su foglia di ninfea, impreziosita da cristallo idrotermale, Swarovski, perle e smeraldi. Collezione Classic. ● Rigid bracelet with gilt brass frog on a water-lily leaf, enhanced by hydrothermal crystal, Swarovski, pearsl and emeralds. Classic Collection. Artwork and photo by Close up Studios l'Orafo 2014
12
luglio/agosto
74 sicurezza /security
Stephan van Hauwe: un valore aggiunto per il settore / Stephan van Hauwe: an added value for the sector by Sonia Sbolzani Tetrasoft: Il controllo dei dati aziendali La sicurezza informatica by Mario Panconi
80 marketing
Una strategia di successo: il racconto by Daniela Saibene
84 gemme /gems
I segreti dell'Acqua-Marina The secrets of Aqua-Marina by Luigi Costantini
86 fiere / fairs
90 L'Orafo Italiano Club 94 anniversari /anniversaries
I 90 anni di Damiani: una storia di famiglia e di successi
96 news
Comitato Leonardo e Liu Jo Luxury / Associazione Orafa Torinese / Gerolamo Cardano / Candido Operti / Amen / Creart II / Errata corrige Crieri
98 top style
Il Principe a Forte dei Marmi
100 English translation 103 questo mese abbiamo parlato di... This month we talked about...
Vicenza: lusso e moda / Luxury and fashion at Vicenza Las Vegas / Hong Kong / Gemworld / Tendence 2014
l'Orafo 2014
13
luglio/agosto
Costruire una filiera responsabile per diamanti, oro e platinoidi dalla miniera al consumatore Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 organizzazioni rappresentative dell’intero comparto dei diamanti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’interesse. La gestione dell’attività è affidata ad un Team con sede in Australia, Canada, Italia e Regno Unito. Il RJC accoglie Membri appartenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione Promuovere norme e prassi operative responsabili, etiche, sociali e ambientali, nel rispetto dei diritti umani, in tutta la filiera che alimenta il comparto dei diamanti, dell’oreficeria e dei platinoidi, dall’estrazione mineraria al commercio al dettaglio. Il Council raggruppa più di 400 associati e 200 membri certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certified-members/ The Responsible Jewellery Council (RJC) is an international not-for-profit organisation established in 2005 by a group of 14 organisations from a cross section of the diamond and gold jewellery business. The RJC is governed by a Board of Directors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in Australia, Canada, Italy and the United Kingdom. The RJC welcomes new Members, small, medium and large, from all parts of the jewellery supply chain, including trade associations. Mission To advance responsible ethical, social and environmental practices, which respect human rights, throughout the diamond, gold and platinum metals jewellery supply chain, from mine to retail. RJC now groups more than 400 Members and 200 certified Members. The list of RJC certified Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certified-members/
FEBBRAIO MARZO 2014 editore direzione generale
redazione direttore responsabile redazione collaboratori
foto traduzioni progetto e grafica stampa
Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. +39 02 3451 230 Fax +39 02 3451 231 info@edifis.it - www.edifis.it orafo@edifis.it Marina Morini - marina.morini@edifis.it Antonella Garello - antonella.garello@edifis.it ASI - Analisi e Studi Industriali, Luigi Costantini, Valerio Faccenda, Franco Marchesini, Vittorio Montieri, Mario Panconi, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Gualtiero Spotti. Close up Studios Promo-Est Cristiano Guenzi CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG Iscrizione Roc n. 6090 del 29/08/2001
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Responsible Jewellery Council First Floor, Dudley House 34-38 Southampton Street London, WC2E 7HF United Kingdom Tel: +44 (0)20 7836 6376 Email: info@responsiblejewellery.com www.responsiblejewellery.com For information contact: Mila Bonini - Communications Manager Email: mila.bonini@responsiblejewellery.com
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Un racconto prezioso lungo vent'anni Era il 1994 quando Giampiero Alcozer decise di incanalare tutta la creatività e l'esperienza artigianale acquisita negli anni e nei suoi numerosi viaggi in un progetto, quello di Alcozer & J, che esprimesse la cultura del bello e la sensibilità nell'impreziosire la fermminilità di ogni donna. Le creazioni dell’azienda fiorentina, realizzate in sede, dall'ideazione alle finiture, si distinguono da subito per l’originalità del design, frutto di una continua ricerca e curiosità verso epoche e mondi diversi. Oggi l’azienda vanta un archivio di oltre 300.000 modelli ed è conosciuta in tutto il mondo, con boutique monomarca a Firenze, Roma, San Pietroburgo e Krasnodar. Anelli, bracciali, spille, collane, orecchini, pendenti raccontano fiabe, comunicano sensazioni, si fanno cantastorie della cultura e delle tradizioni cosmopolite di Firenze, uniche al mondo. Ecco allora la collezione Classic che racchiude, in un equilibrio squisitamente contemporaneo, richiami alla nobiltà italiana del Rinascimento assieme al fascino della bigiotteria dell'800 e del vintage americano degli anni '30 e '40. La vasta collezione di bijoux in ottone bagnato in oro, impreziositi da cristalli Swarovski, pietre naturali e perle, si è arricchita di soggetti che raffigurano piccoli animali domestici, creature del bosco, pesciolini, insetti. Ricorrono anche temi ispirati all’infanzia, alle fiabe e a giocattoli; né possono mancare le corone, perché ogni donna desidera sentirsi una regina, omaggio finale alla femminilità, alla sua complessità, energia e fascino, cui ogni oggetto di Alcozer & J dà voce, da vent'anni, in un torrente inarrestabile di creatività, bellezza ed esperienza.
Nella pagina a lato: Bracciale semirigido “Gufoâ€?, in ottone dorato con occhi in granato, perle, Swarovski e zaffiri. In questa pagina, dall'alto: collana in ottone dorato con topolino in granati e Swarovski incorniciato da perle; collana in ottone dorato con ranocchio e corona in rubini e Swarovski incorniciato da perle; collana con cane e osso in ottone dorato incorniciato da perle; bangle in ottone dorato con corona centrale decorata da granati, smeraldi, Swarovski e perle. Nelle pagine seguenti, a sinistra: collana in ottone dorato con cammeo raffigurante un volto di donna incastonato su montatura barocca in granato, perle e Swarovski. A destra: spilla in ottone dorato con pesce in Swarovski, perle, zaffiro, circondato da piante marine decorate in corallo, perle, Swarovski; anello contrariè con cerbiatto in ottone dorato su fiori in zaffiro, smeraldo, perle e rubino; anello contrariè in ottone dorato, con farfalla in rubini e perle da un lato e perla dall'altro.
A precious, twenty-year-long story It was 1994 when Giampiero Alcozer decided to channel the creativity and craft experience gained over the years and during his many travels into a unique project, Alcozer & J, which could express the culture of beauty and aesthetic sensitivity aimed at enhancing women’s femininity. Made entirely on site from concept to finishing, the creations proposed by the Florence-based company immediately stood out for their original design, the result of constant research and curiosity about different eras and different worlds. The company now can boast an archive of over 300,000 models and is known throughout the world, with flagship stores in Florence, Rome, St. Petersburg and Krasnodar. Rings, bracelets, brooches, necklaces, earrings, pendants are designed to tell stories, convey feelings and spread the unique culture and cosmopolitan traditions of Florence. Through a distinctly contemporary balance, the Classic collection encompasses references to the Italian nobility of the Renaissance, along with the charm of nineteenth-century costume jewellery and American vintage pieces from the 30s and 40s. The extensive collection of gold-plated brass costume jewellery, embellished with Swarovski crystals, natural stones, pearls, has been enriched with figures depicting small pets, woodland creatures, fish, insects. Other recurring themes include childhood, fairy tales and toys, but also crowns, because every woman likes to feel like a queen: a final tribute to femininity, its complexity, energy and charm, which have been voiced by Alcozer & J creations for twenty years, through an unstoppable stream of creativity, beauty and experience.
Previous pages, left: semi-rigid “Gufo” bracelet, gilt brass with garnet eyes, pearls, Swarovski crystals and sapphires. Right, from top: gold-plated brass necklace with garnet and Swarovski crystal mouse framed by pearls; goldplated brass frog and crown necklace with rubies and Swarovski crystals, framed by pearls; gold-plated brass dog and bone necklace framed by pearls; gold-plated brass bangle with central crown decorated with garnets, emeralds, Swarovski crystals and pearls. These pages, opposite: gold-plated brass necklace with cameo depicting a woman's face set on a baroque frame with garnets, pearls and Swarovski crystals. This page: gold-plated fish brass brooch with Swarovski crystals, pearls and sapphire, surrounded by marine plants decorated with coral, pearls, Swarovski crystals; gold-plated brass contrarié ring featuring a fawn over sapphire, emerald, ruby and pearl flowers; gold-plated brass contrarié ring with ruby and pearl butterfly on one side and pearl on the other.
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Dario Ramerini per l’Orafo Italiano
Diamanti cresciuti in laboratorio
Giorni fa è stata lanciata dal sito Rapaport l’allerta diamanti sintetici cresciuti in laboratorio e mescolati in grande quantità ai lotti presenti sul mercato. Per i miei lettori, ho voluto porre alcune domande al dott. Luigi Costantini, collega, gemmologo, e docente accreditato a livello internazionale da molti anni. Che diffusione avranno, nel settore gioielleria, i diamanti "cresciuti in laboratorio"? La diffusione e la popolarità dei diamanti sintetici, in gioielleria, sarà come per qualsiasi altro prodotto commerciale in funzione dell’investimento pubblicitario che ad essi verrà dedicato, sia in fase propositiva che in fase sostitutiva rispetto al diamante naturale. E' logico dedurre che il messaggio avrà miglior risposta presso quelle fasce di consumo a reddito più basso, oppure in quelle fasce di reddito elevato che - come già avvenuto negli anni '80 e '90 del secolo scorso - per ragioni di sicurezza tendevano a sostituire il pezzo di gioielleria reale e di pregio, ben custodito in cassaforte, con un'imitazione. La rilevanza, in gioielleria, dei diamanti sintetici - a mio parere - rifletterà il fattore "accettazione" o meno del prodotto sintetico, come è già avvenuto in passato per rubino, zaffiro e smeraldo sintetici. Fattore "accettazione" che, a sua volta, è la risultante di molteplici componenti: culturali, di costume, di mentalità. Farò un esempio calzante: negli Stati Uniti si dà preminenza al volume della gemma, a scapito della qualità o dell'identità, a parità di visibilità; in Cina, la gemma dev'essere qualitativamente ottimale, anche se più piccola. Tal rilevanza dipenderà pure dall'importanza assegnata, in un dato mercato, al pregio dell'autenticità e dell'unicità. In altre parole, quanto e come farà presa, sull'acquirente, in base alla sua obiettiva considerazione, che il prodotto naturale è l'irripetibile risultato d'un processo geologico, mentre il prodotto sintetico è la risultante d'un processo voluto e controllato da mano umana, e quindi ripetibile? I diamanti di laboratorio saranno venduti come tali o mescolati a quelli veri, come era successo con la moissanite ? Escludere il verificarsi di incresciosi episodi come quelli purtroppo già verificatisi - sia nel caso della moissanite sintetica che in quello più recente, risalente allo scorso autunno, di diamanti sintetici di piccolo calibro mescolati in lotto a diamanti naturali, sarebbe oltremodo azzardato. Certo è che, a fronte di tali vicende, vari organismi internazionali del settore si sono mossi, e si stanno muovendo, per porre un argine ad abusi di tal fatta. A ciò s'aggiunga - per quanto attiene l'Italia - una precisa iniziativa legislativa in materia: se, dopo un decennio o quasi di tribolato iter parlamentare, troverà favorevole risoluzione il Disegno di Legge denominato "Regolamentazione della vendita dei materiali gemmologici", atti fraudolenti come i citati non solo verranno duramente sanzionati e puniti a termini di legge, ma il proseguimento dell'attività stessa di tali malfattori verrà messa in seria discussione. La presenza di questi diamanti di laboratorio farà aumentare o diminuire il prezzo di quelli veri, certificati? Prendendo spunto dalle trascorse vicende - quelle relative ai sintetici di altre e pure importanti specie gemmologiche (rubino, zaffiro e smeraldo, in primis) - dirò che il prezzo delle gemme naturali dipende, come qualsiasi altra commodity, dalle leggi della domanda e dell'offerta, oltre che dai parametri qualitativi fondamentali (colore, purezza, massa, taglio), e non certo dalla presenza o meno di maggiori o minori quantità di materiale sintetico ad esso corrispondente.
Lab grown diamonds
A few days ago, the Rapaport site launched an alert for the lab grown synthetic diamonds mixed in great quantities to the lots available on the market. For my readers, I asked some questions to Dr. Luigi Costantini, a colleague, a gemologist and, for many years, an internationally credited professor. What diffusion will “lab grown diamonds” have in jewelry? The spreading and popularity of synthetic diamonds in jewelry will be like any other commercial product, depending on the advertising investment that will be dedicated to them, compared to natural diamonds, both in the proposal and in the replacement phase. The logical deduction is that the message will have the best response from consumer groups with a lower income, or from high income groups who – as already happened in the 80’s and 90’s of the last century – used to replace with an imitation the precious piece of jewelry, well-kept in a safe. In my opinion, the importance of synthetic diamonds in jewelry will reflect the acceptance or not of the synthetic product, as already happened in the past for synthetic ruby, sapphire and emerald. An acceptance factor that, in turn, is the result of many components dealing with culture, costume and mindset. I will make a fitting example: in the United States one gives pre-eminence to the volume of the gem at the expense of quality or identity, on equal visibility; in China the gem must be qualitatively optimal, even if smaller. This relevance will depend also on the importance assigned, in a given market, to the value of authenticity and uniqueness. In other words, how much and what grip will have on the purchaser, based on his objective consideration, the fact that the natural product is the unique result of a geological process, while the synthetic product is the result of a process wanted and controlled by man, and thus repeatable? Will “lab grown diamonds” be sold as such or mixed to the real ones, as it had happened with moissanite ? It would be extremely hazardous to exclude the occurring of unpleasant episodes like those that unfortunately already happened – with synthetic moissanite and more recently, last autumn, with small synthetic diamonds, mixed to natural diamonds in lot. It is certain that, against these events, many international organizations have moved and are moving to stop such an illegal practice. As far as Italy is concerned, there is a precise legislative initiative: if after about a decade of hard parliamentary course, the Bill named “Regulation for the sale of gemological materials” will find a favourable resolution, fraudulent acts such as the above will be harshly sanctioned and punished according to the law, but the continuation of the activity of such criminals will be seriously questioned. The presence of the lab diamonds will raise or reduce the price of the natural, certified diamonds? Taking the cue from past events – those regarding other and likewise important gemological varieties (first of all ruby, sapphire and emerald), I think that the price of natural gems depends, like other commodities, on the laws of supply and demand, in addition to the fundamental qualitative parameters (color, clarity, carat, cut) and surely not on the presence of greater or smaller quantities of synthetic material.
i n o i z e l l o C d 'estate close up
Un arcobaleno di gioielli e di orologi per accompagnare, con un tocco di freschezza, le calde giornate estive. â—? A rainbow of jewels and watches to accompany, with a touch of freshness, the hot summer days. by Marina Morini
Summer collections
l'Orafo 2014
27
aprile
close up
1 Donna Oro Linea Gemme. Anello in oro giallo con citrino. â—? Gemme Line. Ring in yellow gold with citrine.
1
2
2 Orotrend
Collezione Bon Ton. Anello in oro giallo 18 kt., diamanti taglio brillante, madreperla naturale color arancio e grande citrino al centro. â—? Bon Ton Collection. 18 kt yellow gold ring with brilliant-cut diamonds, natural orange mother-of-pearl and large citrine in the center.
3
3 Crieri
Bracciale in oro giallo e diamanti gialli fancy. â—? Bracelet in yellow gold and fancy yellow diamonds.
l'Orafo 2014
28
luglio/agosto
4 Van Gold
Collezione van925 “natura”. Orecchini in argento 925 con smalto mandarino. ● van925 “natura” collection. Earrings in sterling silver and tangerine color enamel.
4
5 Swatch
Collezione Islands Galore Estate 2014. Orologio Pangasius. ● Islands Galore Collection Summer 2014. Pangasius watch.
5 l'Orafo 2014
29
luglio/agosto
close up
1
1 di StefAno by Silver Vogue
Collezione Iside. Anelli in argento rosé e rodio, con pietre in vari colori. Disponibili anche dimensioni e lavorazioni diverse. ● Iside collection. Rosé silver and rhodium rings with stones of various colours. Also available in different sizes and workmanships.
2 Elementaris by Pfefferkorn
“Bubbles”, collana realizzata a mano in porcellana e argento 925. La porcellana viene prodotta artigianalmente nel laboratorio di Dresda di Beate Pfefferkorn, e ogni “bolla” viene colorata a mano. ● “Bubbles”, a handmade porcelain and sterling silver necklace. Porcelain is hand-crafted in Beate Pfefferkorn’s laboratory in Dresden and each "bubble" is coloured by hand.
2
l'Orafo 2014
30
luglio/agosto
3
3 Toywatch
Toyfloat Orange. Orologio galleggiante grazie al materiale innovativo XL Extralight, prodotto e brevettato in Italia, utilizzato per la prima volta in orologeria. â—? Toyfloat Orange. A floating watch created with the innovative material Extralight XL, developed and patented in Italy and used for the first time in watchmaking.
4 Unoaerre
Silver Jewellery by Unoaerre. Bracciali in pelle, con elementi in argento e cristalli. â—? Silver Jewellery by Unoaerre. Leather bracelets with silver elements and crystals.
4
l'Orafo 2014
31
luglio/agosto
close up
1 Artlinea
1
Orecchini in argento con smalto cattedrale. â—? Silver earrings with plique Ă jour enamel.
2
2 Bini
Bracciale in ottone, dorato e rosso, illuminato da cristalli bianchi. â—? Brass bracelet, plated in gold or red, enhanced by white crystals.
l'Orafo 2014
32
luglio/agosto
Coralli, conchiglie, gamberi
e stelle marine... tutto il sapore
dell'estate in un gioiello 3
3 Misis
Collezione Gallipoli. Anello a gamberetto in argento placcato oro 18 kt. e argento brunito, con zirconi bianchi, smalto e perla barocca d’acqua dolce. � Gallipoli collection. 18 kt gold plated silver and burnished silver shrimp-shaped ring with white zircons, enamel and freshwater baroque pearl.
l'Orafo 2014
33
luglio/agosto
close up
1
1 Ottaviani Watch Orologio al quarzo in silicone giallo e strass in un originale packaging a forma di gelato. â—? Yellow silicone quartz watch with strass, which comes in an original ice cone-shaped box.
l'Orafo 2014
34
luglio/agosto
2 Luiber
Orecchini in corno e pasta di corallo, montati in argento placcato oro, con una perla barocca naturale. ● Earrings in horn and coral paste, with a natural baroque pearl, set in gold plated silver.
2
3 Rovian Jewels Orecchini in oro giallo, corallo, calcedonio e conchiglia. ● Earrings in yellow gold, coral, chalcedony and shell.
3
4 Giovanni Raspini Collezione Capri. Bracciale “Piazzetta”, in argento dorato, madrepora rossa e cristalli Swarovski. ● Capri collection. “Piazzetta” bracelet, made from gilded silver, red coral and Swarovski crystals.
4
l'Orafo 2014
35
luglio/agosto
close up
1
1 Davite & Delucchi
Anello in oro rosa, radice di zaffiro e brillanti. â—? Rose gold ring with sapphire root and diamonds.
2 Ice Watch
Linea ICE. Modello super flessibile e super sottile, in silicone, disponibile in dieci colori diversi. Impermeabile a 10 atm. â—? ICE Line. Super flexible and super thin model, in silicone, available in ten different colors. Water resistant to 10 atm.
2
l'Orafo 2014
36
luglio/agosto
3
3 Piero Milano
Collezione Stone Age: anello in oro rosa, brillanti e zaffiri rosa. Disponibile anche con zaffiri blu. â—? Stone Age Collection: ring in rose gold, brilliant-cut diamonds and pink sapphires. Also available with blue sapphires.
4 Falcinelli Italy
Collezione Rainbow: parure di collana, anello e orecchini in oro rosa e pietre semipreziose. â—? Rainbow Collection: set of necklace, ring and earrings in rose gold and semiprecious stones.
4
close up
1 GaGà Milano
Quirky Tourbillon Red. Movimento meccanico a carica manuale tourbillon. Cassa in titanio, quadrante scheletrato, impermeabile fino a 30 metri. Cinturino in techno pelle nero, decorazioni rosse effetto lava. ● Quirky Tourbillon Red. Mechanical movement with tourbillon manual winding. Titanium case, skeleton dial, water resistant to 30 metres. Black techno-leather strap, lava-effect red decorations.
1
2 Tererò
Anelli in argento 925, plexiglass e pietre sintetiche colorate. ● Rings in sterling silver, plexiglass and colored synthetic stones.
3 Bohemme
Collezione Caviar. Anello in oro, argento e topazi rosso fiamma della foresta pluviale. ● Caviar collection. Gold, silver and blazing red rainforest topaz ring. 2
3
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luglio/agosto
4 Nouvelle Bague
Collezione Hammam della Rosa. Bracciali in oro, diamanti e smalti rosso e nero. Orecchini e anelli in parure. â—? Hammam della Rosa Collection. Bracelets in gold, diamonds and red and black enamels. Earrings and rings as a set.
4
Contrasti di colori e motivi decorativi che parlano un linguaggio antico
e contemporaneo al tempo stesso l'Orafo 2014
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luglio/agosto
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1
1 Bianca Moretti
Collezione “Le Sirene”. Ciondoli in bronzo bagnato in oro nei diversi colori con smalti, glitter o strass. Coda e corpetto sono intercambiabili grazie ad un sistema semplice e brevettato. Ogni sirena è unica e numerata. Design by Cecilia Farina. ● “Le Sirene” collection. Gold plated bronze pendants in different colours with enamel, glitter or strass. Tail and bodice can be interchanged thanks to a simple and patented system. Each mermaid is unique and numbered. Design by Cecilia Farina.
2 Together Jewels
Bracciali e anelli in argento 925 e zirconi colorati. ● Bracelets and rings in sterling silver and colored zircons.
2
3
3 Valente Milano Collezione Ebe. Anelli in oro rosa con agate, zaffiri e diamanti. â—? Ebe Collection. Rings in rose gold with agate, sapphires and diamonds.
4 Brosway Watches 4
Dalla Collezione Gitana, modello Pixel Tribe. Movimento solo tempo Miyota 2035, cassa in acciaio, cinturino in pelle stampata. Impermeabile fino a 30 metri. â—? Pixel Tribe model from the Gitana collection. Miyota 2035 time only movement, stainless steel case and printed leather strap. Water resistant to 30 metres.
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41
luglio/agosto
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1 Altanus
Collezione FlowerApp: orologio con struttura in silicone anallergico “velvet touch”, quadrante con cristalli Swarovski e chiusura brevettata. Disponibile in 54 vivaci colori. ● FlowerApp collection: "velvet touch" hypoallergenic silicone watches with Swarovski crystal dial and patented clasp. Available in 54 vibrant colours.
1
2 Bliss
Collezione Mediterraneo. Orecchini in argento, zirconi e pasta di turchese. Collana in parure. ● Mediterraneo Collection. Silver, cubic zirconia and turquoise paste earrings. Matching necklace.
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luglio/agosto
3
3 Boccadamo
Collezione Mya Primavera/Estate 2014. Turbolenza Fluo: bracciale in lycra celeste a pois, con perle Swarovski, pietre dure, strass ed elementi in acciaio. ● Mya Collection Spring/Summer 2014. Turbolenza Fluo: light blue with dots lycra bracelet, Swarovksi pearls, hard stones, strass and steel elements.
4 My Jewels Bracciale in argento con pavé in cubic zirconia. ● Silver bracelet with cubic zirconia pavé.
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luglio/agosto
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1 Amen
Bracciale in cuoio con incisione del Padre Nostro e l’immagine di Papa Francesco. Chiusura magnetica. ● Leather bracelet engraved with the Lord's Prayer and an image of Pope Francis. Magnetic fastener.
1
2
2 DML
Collezione Mythos. Orecchini in oro rosa 18 kt., diamanti bianchi e zaffiri. Anello in parure. ● Mythos Collection. Earrings in 18 kt. rose gold, white diamonds and sapphires. Ring as a set.
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3 FA Gioielli
Bracciale in oro rosa, grandi topazi blu London inseriti con apatite, topazi azzurri e brillanti. Anello in parure. â—? Rose gold bracelet, large London blue topaz set with apatite, light blue topaz and diamonds. Ring as a set.
3
4 Torque
Skipper Collection. Cronografo con movimento al quarzo, vetro minerale antigraffio, cinturino in silicone. Impermeabile a 10 atm. â—? Skipper Collection. Chronograph with quartz movement, scratch resistant mineral glass, silicone strap. Water resistant to 10 atm.
5 Govoni
Anello in oro bianco con diamanti e pietre naturali semipreziose. â—? White gold ring with diamonds and semi-precious natural stones.
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luglio/agosto
4
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1
1 Angry
Anello in oro giallo con quarzo lemon centrale circondato da tsavorite. Il colore verde è il risultato del procedimento clear in nanoceramica elettrodepositata. ● Ring in yellow gold with central lemon quartz surrounded by tsavorite. The green colour is the result of the clear process with electroplated nanoceramics.
2 Ziio
Collezione Geometric III. Bracciale “Armonia Small Green Serpentine”, in argento 925, vetro di Murano e quarzo. ● Geometric III Collection. Bracelet “Armonia Small Green Serpentine”, in sterling silver, Murano glass and quartz.
2
3
3 Recarlo
Collezione Fresh Twist. Fedine a doppio e a triplo torchon in argento, galvanica al palladio e rodio giallo, nero e bianco, con diamante deep yellow e zaffiri blu e rosa. ● Fresh Twist Collection. Double and triple twisted silver rings, yellow, black and white rhodium and palladium electroplating, with deep yellow diamond and blue and pink sapphires.
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luglio/agosto
4 Trollbeads
Collezione Estate Bohémien: ogni beads è una storia personalizzata. Collana “Canto delle Balene”, con cordino in pelle, beads in vetro, da scegliere e coordinare, e balena in argento. ● Estate Bohémien collection: each bead has a personalised story. “Canto delle Balene” leather cord necklace with a variety of glass beads to mix and match, and silver whale.
4
5 Diadora Time
Collezione Lifestyle, modello “History”, in stile retro con i colori delle grandi nazionali di calcio. Movimento al quarzo, cassa in alluminio da 40 mm, cinturino in tessuto, resistente all’acqua. ● Lifestyle collection, “History” model, retro-styled and featuring the colours of great national football teams. Quartz movement, 40 mm aluminium case, fabric strap, water resistant.
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luglio/agosto
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1 O clock people by Fullstop
Orologio con motivi grafici e colori in omaggio ai Navaho: cassa intercambiabile, cinturino in silicone. â—? A watch with patterns and colours inspired by and paying tribute to the Navaho: interchangeable case and silicone strap.
1
2 Stroili
Collezione Incanto. Orecchini pendenti in bronzo rosato. â—? Incanto Collection. Earrings in rose bronze.
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luglio/agosto
3
3 Francesca Villa
Collezione Hina. Bracciale in argento con quarzi idrotermali. â—? Hina Collection. Silver bracelet with hydrothermal quartz.
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luglio/agosto
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1 230AR
Parure in argento rosè con perle sintetiche Swarovski. ● Rosè silver set with synthetic Swarovski pearls.
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2 Capotosti Design Dalla Collezione “Poseidon”, spilla-scultura in argento 925 con turchesi, coralli e perla barocca australiana. ● From the “Poseidon” Collection, pinsculpture in sterling silver, turquoise, corals and Australian baroque pearl.
3 Rosato
Collezione My Holidays. Charms in argento 925 con smalto bianco e rosso e zircone nero. ● My Holidays Collection. Sterling silver charms with red and white enamel and a black zircon.
3
4 Sovrani Bijoux Braccialetto “Parfums d’Agrumes”, con finitura rodiata e in oro rosé, quarzo arancione e agata bianca. ● “Parfums d’Agrumes” bracelet with rhodium and rose gold finishing, orange quartz and white agate.
4
5 Hoops
Orologio Shape. Movimento a 2 sfere, cassa in metallo con rivestimento in gomma, cinturino in gomma flessibile. In 6 varianti di colore. Distribuito da New Trend Factory, Milano. ● Shape watch. 2-sphere movement, metal case with rubber coating, flexible rubber strap. Available in 6 colours. Distributed by New Trend Factory, Milan.
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luglio/agosto
flash world cup
flash mondiali
Ricordando i Mondiali... Looking back at the World Cup Si sono appena spenti i riflettori sui Mondiali di calcio del Brasile: un accessorio prezioso ci aiuterà a ricordare tutte le emozioni e le passioni che hanno saputo destare. ● The spotlight on Brazil’s World Cup was just turned off, but some precious accessories will help us remember all the thrills and excitement it aroused.
3
Giovanni Raspini Portachiavi in argento con charms ispirati ai Mondiali del Brasile: in solo argento o in argento e smalti. ● Silver keyring with charms inspired by Brazil’s World Cup: silver only or silver and and enamel.
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Circuiti I ciondoli che riprendono le maglie delle nazionali sono in acciaio o argento 925 e smalto. Collezione "Brasile 2014 2.0". ● The pendants inspired by national team jerseys are in steel or sterling silver and enamel. "Brasile 2014 2.0 collection".
2
xlo+ Filo elastico e un "mattoncino" in alluminio coi colori dell'Italia: da portare come bracciale, collana, cavigliera, portachiavi... ● An elastic thread and an aluminium “brick” coming in the colours of the Italian team, to be worn as a bracelet, necklace, anklet, key chain…
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Brosway Tutti i colori dei Mondiali nel bracciale in acciaio, smalti e cristalli Swarovski. ● All the colours of the World Cup in a stainless steel bracelet with enamel and Swarovski crystals. 4
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luglio/agosto
jamcommunication.it
fedi
Le
dal 1926
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flash vintage
flash vintage
Son tornate le pin-up!
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Pin-ups are back!
Procaci, sorridenti, ritratte in pose provocanti con scollature pronunciate e gambe in bella mostra: dalla seconda guerra hanno fatto sognare milioni di uomini di ogni età: e oggi tornano in veste preziosa.
1
Romain Jerome - Pin-up -DNA La pin up, nella seconda Guerra mondiale dipinta sugli aerei come portafortuna, rivive sul fondello di questo cronografo in acciaio PVD nero; edizione limitata. ● Depicted on airplanes during the World War II as a lucky 3 charm, pin-ups are now painted on the back of this limited-edition black PVD steel chronograph.
● With shapely curves and bright smiles, in sensual poses with plunging necklines and legs on display: after World War II, they captivated millions of men of all ages, and now they are back, dressed in a luxurious guise.
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Meccaniche Veloci - Due Valvole Due movimenti indipendenti ETA 2671 meccanici automatici, cassa in titanio, cinturino in gomma. La grafica Suomy richiama le pin up degli anni '40. 250 esemplari. ● Two independent ETA 2671 automatic mechanical movements, titanium case, rubber strap. Suomy designs are reminiscent of pin-ups from the 40s.
2
Lucia Fusè Gioielli by Venti46 Gemelli in argento 925, con winkies (immagini lenticolari in movimento) originali raffiguranti Marilyn. ● Sterling silver cufflinks, with original Winkies (lenticular images containing motion) depicting Marilyn.
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Marcello Pane Gemelli in argento 925; miniatura realizzata con tecnica di smalto in sublimazione. ● 925 sterling silver cufflinks; miniature made using the enamel sublimation technique.
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luglio/agosto
jamcommunication.it
Wedding Luxury bracciale 149,00
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flash two-tone gold
flash bicolore
L'oro si veste di due colori
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My Vice Collezione "Cherie": collana in oro bianco e giallo 18 carati. Orecchini in parure. ● Cherie" collection: 18k white and yellow gold necklace with matching earrings.
Two-tone gold creations
1
Un'unione perfetta, fatta di calore, luminosità, riflessi: l'oro bianco e l'oro giallo inventano giochi di luci e ombre per collane, bracciali, orecchini e anelli di classica sobrietà. ● A perfect combination of warmth, light, reflections: white and yellow gold play with light and shadow for classic, sober necklaces, bracelets, earrings and rings.
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Unoaerre Bangle nei due colori dell'oro 18 carati, bianco e giallo. ● 18k white and yellow gold bangle.
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Primavera Preziosi Collana in oro giallo con elementi in oro bianco e giallo. ● Yellow gold necklace with white and yellow gold elements.
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PVZ-Neonero Parure in oro bianco e giallo 18 carati, dalla collezione "Pizzo d'Oro" di Neonero. ● 18k white and yellow gold set from the "Pizzo d'Oro" di Neonero collection.
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luglio/agosto
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flash orologi
È tempo di sport! It's sports time!
Pensati per gli appassionati delle alte quote e delle profondità marine, per chi frequenta le palestre e per i runner, per i tifosi di calcio e i patiti dell'outdoor: i nuovi modelli sportivi soddisfano davvero tutte le esigenze.
Cielo
● Designed for lovers of high altitudes and the deep blue sea, for those who like working out and for runners, for football fans and enthusiasts of outdoor activities, the new sports models will really meet all your needs.
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Breva - Génie 02 Per l'alta quota: indicatore altimetrico su grande scala, indicatore altimetrico di precisione, indicatore della riserva di carica, valvola di pressione dell'aria, equalizzatore a tenuta della pressione, regolatore della scala altimetrica. ● For high altitudes: large-scale altitude indicator, precision-scale altitude indicator, power reserve indicator, air pressure valve, equaliser seal indicator, altitude scale adjuster.
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Oris - Big Crown ProPilot Day Date Orologio per piloti, con massima facilità di lettura; movimento meccanico a carica automatica Oris Cal. 752, su base SW220, datario sovradimensionato. Lancette con Super-Luminova®. ● Easy to read watch for pilots; Oris 735 (based on the SW220) self-winding automatic movement, oversized date window. Super-Luminova® hands.
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flash watches 1
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Omega - Seamaster 300 Edizione attualizzata del modello anni '50, è disponibile in acciaio, platino, titanio grado 5 e oro Sedna™ 18 ct. e versioni bicolore. Quadrante in ceramica nera, con lancette e indici rivestite di Super Luminova. ● Reinterpretation of the model from the 1950s, available in steel, platinum, grade 5 titanium and 18K Sedna™ gold and two-tone variants. Black ceramic dial with hands and indices coated with Super Luminova.
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Richard Mille - RM 60-01 Regatta Flyback Chronograph Calibro RMAC2 in titanio grado 5, riserva di carica 55 ore, funzione flyback, calendario con data oversize e funzione UCT; lunetta girevole con indicazione dei 4 punti cardinali e disco graduato a 360° delle 24 ore. ● Grade 5 titanium calibre RMAC2, power reserve 55 hours, flyback function, calendar with oversized date, UCT function; rotating bezel with indications of the four cardinal points combined with a graduated 360° and a 24-hour scale disk.
Mare
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flash orologi
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Terra 1
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Garmin - Forerunner 15 Modello GPS che segnala distanza e numero di passi percorsi, velocità/passo corrente, frequenza cardiaca, le calorie bruciate; segnala anche se si è inattivi da troppo tempo... ● GPS model that keeps track of distance and number of steps taken, speed/current pace, heart rate, calories burnt; it even indicates if you have been inactive for too long...
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Tissot - Quickster Football Cassa in acciaio, design ispirato alle maglie delle squadre di calcio di tutto il mondo. Movimento cronografo al quarzo, con cronometraggio delle partite di calcio, compresi tempi regolamentari e supplementari. ● Stainless steel case, design inspired by the jerseys of soccer teams from around the world. Its quartz chronograph movement allows you to time football matches, including normal and extra time.
mostre
L’oro dalla collezione Castellani Rimarrà aperta ad Arezzo fino al prossimo 2 Novembre, negli spazi espositivi della Basilica di San Francesco, restaurati in occasione del 500° anniversario della nascita di Giorgio Vasari, la mostra “L’Oro nei secoli dalla collezione Castellani”. L’esposizione rende omaggio all’arte della famiglia Castellani, abilissimi orafi che, sulla scia delle grandi scoperte archeologiche dell’Ottocento, lanciarono la moda del gioiello detto, appunto, archeologico, riproponendo con maestria le antiche tecniche di lavorazione applicate alla gioielleria, come la granulazione etrusca e la filigrana, e quella particolare tonalità del celeberrimo “oro etrusco”. Fino alla fine degli anni Ottanta del XIX secolo il successo dei Castellani fu enorme: le loro creazioni furoreggiavano in tutta Europa e vennero richieste anche da Casa Savoia e dalla Casa Reale inglese. Nel 1919 l’ultimo erede, Alfredo Castellani, donò l’intera collezione allo Stato italiano, che la locò presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dal quale provengono la maggior parte dei prestiti della mostra aretina. Curata da Alfonsina Russo e Ida Caruso, la mostra è sponsorizzata, tra gli altri, anche da Banca Etruria. Si potrà anche ammirare un orafo al lavoro all’interno di un’antica bottega orafa, ricreata grazie alla collaborazione delle
Argenterie Giovanni Raspini, e tre dipinti, datati tra il 1449 e il 1571, “animati” per l’occasione. ● The exhibition “L’Oro nei secoli - dalla collezione Castellani” will be open in Arezzo until next November 2 in the exhibition spaces of the Basilica of San Francesco, restored for the 500th anniversary of Giorgio Vasari’ birth, to pay homage to the art of the Castellani family. In the wake of the great archaeological discoveries of the nineteenth century, this family of skilled goldsmiths introduced the fashion of archaeological jewels, presenting with the finest craftsmanship the ancient techniques applied to jewellery, such as Etruscan granulation and filigree, and that particular shade of the celebrated "Etruscan gold". Until the end of the eighties of the XIX century, the Castellani family met with tremendous success: their creations were all the rage throughout Europe and they were even commissioned by the House of Savoy and the English Royal Family. In 1919, the last heir, Alfredo Castellani, donated the entire collection to the Italian State, which let it out to the National Etruscan Museum of Villa Giulia. Most of the pieces exhibited in Arezzo are on loan from this museum. Visitors have the opportunity to admire also a real goldsmith at work in an old goldsmith shop, recreated with the collaboration of Argenterie Giovanni Raspini, and three l'Orafo 2014
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1) C atena d'oro con pendenti in rubino, metà XIX sec.; 2) S pilla in oro con cammeo in sardonica, metà XIX sec.; 3) Spilla-pendente donata dalle Dame di Palazzo Reale alla Regina Elena, metà XIX sec.; 4) Spilla in oro con pietre naturali e cammeo al centro, metà XIX sec.
paintings, dating between 1449 and 1571, which have been “animated” for the occasion. The exhibition, curated by Alfonsina Russo and Ida Caruso, is sponsored, amongst others, by Banca Etruria. 1) G old chain with three ruby pendants, mid XIX cent.; 2) G old brooch with cameo in sardonyx, mid XIX cent.; 3) Brooch-pendant donated by the Palazzo Reale noblewomen to Queen Elena, mid XIX cent.; 4) Gold brooch with natural stones and cameo in the centre, mid XIX cent. 62
luglio/agosto
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exhibitions
Biennale des antiquaires Dall’11 al 21 Settembre il Grand Palais di Parigi ospita la 27a edizione della prestigiosa Biennale des Antiquaires, organizzata dal Syndicat National des Antiquaires (SNA) con l’intento di sottolineare il ruolo culturale, oltre che economico, dei professionisti del mercato dell’arte. Accanto alle gallerie antiquarie parteciperanno all’evento importanti maison internazionali di alta gioielleria, tra cui Alexandre Reza, Boucheron, Bulgari, Cartier, Chanel, Chaumet, Christian Dior, David Morris, Giampiero Bodino, Graff Diamonds, Piaget, Siegelson, Van Cleef & Arpels,Wallace Chan. Lo spettacolare allestimento reca la firma prestigiosa del noto decoratore d’interni
Jacques Grange, che, grazie alla collaborazione dei giardinieri del Castello di Versailles e di Trianon, ricostruirà all’interno del grand Palais proprio i giardini di Versailles. Nelle foto: Collier “Tesori del Mare”, di Giampiero Bodino; anello “Joy”, della maison Boucheron.
Museo Leone
di Fondazione CRT, Compagnia San Paolo e Biver. Tra l’altro, il 5 Giugno sono stati inaugurati gli ultimi spazi espositivi di Palazzo Langosco, che ospiteranno in modo permanente la collezione dei gioielli in filigrana, comprendente le creazioni di artigiani orafi e maestri argentieri databili tra la fine del XVIII secolo e l’ultimo quarto del XIX secolo. L’anno prossimo verranno effettuati restauri ai mosaici della sala Medievale.
Il Museo Leone di Vercelli (foto), guidato dal neo presidente Gianni Mentigazzi, affiancato dal conservatore Luca Brusotto, si prepara ad affrontare la fase conclusiva di questa stagione e la prossima, dopo la parentesi estiva, con rinnovamenti nelle sale e completamenti di spazi espositivi, grazie al contributo
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events
eventi
Damiani
Al Festival del Cinema di Cannes 2014, l’attrice Eva Longoria, sul red carpet per il film “Saint Laurent” di Bertrand Bonello, ha indossato orecchini e bracciale della collezione Gomitolo, in oro bianco e diamanti. ● Working her way down the red carpet for Bertrand Bonello’s film “Saint Laurent” at the 2014 Cannes Film Festival, actress Eva Longoria flaunted white gold and diamond earrings and bracelet from the Gomitolo collection.
player is wearing Tag Heuer Carrera Lady Calibre 5.
De Ville Hour Vision calendario annuale, che andrà all’asta in Cina e il cui ricavato sarà devoluto a Orbis International, organizzazione supportata da Omega, che ha come missione curare la vista, raggiungendo i paesi più remoti con il suo Flying Eye Hospital. ● Omega ambassador since 2007, George Clooney (pictured below) took part in an exclusive evening celebration organised at Le Jardin Secret in Shanghai, joined by Omega president Stephen Urquhart, and the Orbis International CEO Jenny Hourihan. During the event the company showcased its new Aqua Terra collection of timepieces. George Clooney signed his Omega De Ville Hour Vision Annual Calendar, to be auctioned in China. All proceeds will be donated to Orbis International,
Bulgari
soddisfazioni sono arrivate alla Maison anche dal mondo del tennis, dove la tennista russa Maria Sharapova ha vinto gli Open di Madrid contro la rumena Simona Halep. Per la Sharapova è il 32° trofeo della sua incredibile carriera. Nella foto in alto, la tennista indossa l’orologio Tag Heuer Carrera Lady Calibre 5. ● After two-time Ballon d'Or winner Cristiano Ronaldo, brand ambassador for Tag Heuer, the House also took some satisfaction from the world of tennis, as Russian tennis player Maria Sharapova won the Madrid Open against Romanian Simona Halep. For Sharapova, this is the 32th trophy of her incredible career. In the photo left, the tennis
Omega
Ambasciatore Omega fin dal 2007, George Clooney (nella foto a destra) ha partecipato ad una serata esclusiva, organizzata al Jardin Secret di Shanghai alla presenza del presidente Omega, Stephen Urquhart, e dell'amministratore delegato di Orbis International, Jenny Hourihan. Nel corso della serata è stata presentata la nuova collezione di orologi Aqua Terra. George Clooney ha autografato il suo Omega
an organisation supported by Omega which is committed, with its Flying Eye Hospital, to delivering high-quality eye care to some of the world's remotest countries.
Tag Heuer
Dopo il due volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, diventato ambasciatore di Tag Heuer, l'Orafo 2014
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Allo Houston Museum of Natural Science, lo scorso Maggio, Bulgari ha inaugurato la mostra "Bvlgari: 130 Years of Masterpieces”: circa 150 gioielli, e pezzi mai visti di collezionisti privati, che ripercorrono la storia della celebre Maison. Nicola Bulgari, la figlia Veronica e l'amministratore delegato Jean-Christophe Babin hanno accolto i circa 200 invitati. Nella foto: Naomi Watts e Babin. L'attrice indossa la collana Serpenti, di Bulgari. ● Last May, the Houston Museum of Natural Science unveiled "Bvlgari: 130 Years of Masterpieces": an exhibition of 150 pieces of jewellery and several striking pieces from private collections, tracing the history of the famous fashion house. Nicola Bulgari, his daughter Veronica and CEO Jean-Christophe Babin welcomed approximately 200 guests. In the photo below: Naomi Watts, and Babin. The actress wore the Serpenti necklace by Bulgari.
The
WORLD’S NUMBER ONE Fine Jewellery Event SEPTEMBER Hong Kong Jewellery & Gem Fair
15 - 19 September 2014 AsiaWorld-Expo • Hong Kong
Diamonds, Gemstones, Pearls, Equipment and Packaging
17 - 21 September 2014 Hong Kong Convention & Exhibition Centre
Fine Finished Jewellery
UBM Asia Ltd Tel: (852) 2585 6127 Fax: (852) 3749 7344 Email: visitjgf-hk@ubm.com
www.JewelleryNetAsia.com
books
libri
Alla scoperta di Torre del Greco Agile, chiara, completa di riferimenti e contatti utili, con testo inglese a fronte, “Torre del Greco - Il tempio del corallo” è una guida in formato tascabile dedicata alla cittadina campana, ancora oggi, con le sue 300 aziende, 2500 addetti e un indotto di 5000 unità, capitale mondiale della lavorazione del corallo. Il volume, realizzato da Assocoral col sostegno finanziario della Camera di Commercio di Napoli, ripercorre la storia di Torre, amata dai patrizi Romani, distrutta dalla grande eruzione del 79 d.C., Ducato indipendente e poi sottoposta a varie dominazioni fino all’autonomia conquistata nel 1699: una storia sempre all’ombra del Vesuvio, che a varie riprese ha costretto i torresi a ricostruire la propria cittadina e a ricominciare daccapo (non a caso sullo stemma cittadino è riportato il motto dell’araba fenice). Nel rievocare la storia della lavorazione del corallo, coi suoi artisti e maestri artigiani, la guida sottolinea l’importanza non solo commerciale, ma anche storica e artistica di questo prezioso materiale, cui sono stati dedicati una Scuola e un Museo e che nel corso del Novecento è stato apprezzato dalle grandi maison della gioielleria, prime fra tutte Cartier, Boucheron e Bulgari. Affascinanti e sorprendenti i richiami al patrimonio turistico: dalla villa ove Leopardi ha composto “La Ginestra” ai percorsi sotterranei tra cunicoli lavici, al campanile - unico caso al mondo - più basso della sua chiesa, perché in parte sprofondato in seguito a un’eruzione.
Rubini e zaffiri “cittadini del mondo”
Vero e proprio atto d’amore verso rubini e zaffiri, “Ruby & Sapphire - A collector’s guide” ha il pregio di riuscire interessante e coinvolgente tanto agli occhi di specialisti quanto a quelli di semplici curiosi o appassionati: riunisce infatti impressioni (e riflessioni) di viaggio, note storiche, curiosità, approfondimenti scientifici, specifiche problematiche professionali. Il volume dedica un capitolo ai tanti Paesi d’estrazione, sparsi in tutto il mondo, di queste gemme straordinarie: una varietà e una ricchezza che vengono proposte dall’autore con un rispetto e uno stupore autentici, sottolineati dalle immagini di gemme e manufatti ma anche di luoghi, panorami, volti. Non mancano i capitoli dedicati alle caratteristiche gemmologiche e a tutti i problemi legati all’identificazione, certificazione, nomenclatura, accreditamento dei laboratori e trattamenti, e una ricca bibliografia. (Richard W. Hughes, Ruby & Sapphire - A collector’s guide, pubblicazione a cura di GIT Gem and Jewelry Institute of Thailand, 2014). l'Orafo 2014
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i personaggi de
Mattia Cielo la sfida di guardare sempre avanti Fondatore della società che porta il suo nome, ama viaggiare, alla scoperta di storie e mondi sempre nuovi. by Antonella Garello
L
e chiavi di lettura dei gioielli Mattia Cielo sembrano essere “l’esplorazione” e la “ricerca”: è un atteggiamento che caratterizza anche la sua vita privata? Mi piace studiare nuovi mondi e storie. In particolare cerco di viaggiare in luoghi differenti e scoprire città mai viste prima.
A quale donna “ideale” si rivolgono i suoi gioielli? Una donna contemporanea, cosmopolita, che grazie ai viaggi e al suo lavoro tiene sempre uno sguardo fuori nel mondo, per cercare e andare al di là del semplice oggetto status symbol. Una donna dalla personalità forte, definita, indipendente - non solo economicamente, ma anche nel gusto e nella capacità di selezionare oggetti che escono dal solito flusso di comunicazione di massa. Il suo rimedio per reagire a stress e momenti negativi? Se sono stanco fisicamente vado a giocare a basket, ciò mi ricarica di adrenalina. Se invece voglio rilassarmi, nulla è meglio di
Orecchini in oro e diamanti, sostenuti all'interno da una lega in titanio. Collezione Rugiada.
un bel film al cinema. Di generazione in generazione: quali valori e competenze ha ereditato dai suoi genitori e quali vorrebbe trasmettere ai suoi figli? Mi è stato insegnato a guardare sempre avanti, avere sempre presente quali siano gli obiettivi di lungo termine. Vorrei che i miei figli scoprissero quello che sono veramente e lo perseguissero senza indugio. Qualche ragione per donare, o donarsi, un gioiello (invece di un i-phone, un viaggio, un accessorio...). Un gioiello ci rappresenta più di qualsiasi altra cosa, perché è “prezioso” e lo si possiede per sempre. Quindi rappresenta una scelta profondamente meditata e destinata a durare nel tempo.
English translation: see pag. 100
Bracciale in carbonio e diamanti, collezione Vulcano. l'Orafo 2014
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storia d'impresa
Polello: i più bei ricordi della nostra vita "C Creatività, innovazione e una politica dei piccoli passi hanno fatto dell'azienda di Mede una realtà solida e in continua crescita. by Marina Morini
Nelle foto da sinistra: Angelo, Cesare, Alessandra e Alessia Polello
reare un gioiello è un po’ come creare un’opera d’arte, suscita emozioni sempre diverse, legate ai ricordi più belli della nostra vita” dichiarano Cesare e Angelo Polello, titolari da quasi quarant’anni dell’omonima azienda con sede a Mede, in provincia di Pavia. Ma facciamo qualche passo indietro quando, nel 1976, un gruppo di soci, tra i quali Cesare Polello, ha dato inizio a questa avventura nel mondo dei preziosi, lavorando dapprima come terzisti, e producendo poi modelli propri di gioielleria classica da proporre ad altre aziende. La Polello & C. nasce nel 1982, quando Cesare e il fratello Angelo si mettono in proprio con l’obiettivo di proporre le loro creazioni direttamente ai negozi di gioielleria, dove ottengono i primi riscontri positivi di vendita. Il clima familiare e di grande collaborazione tra i titolari, i dipendenti e gli agenti costituisce, fino ad oggi, il terreno ideale per far crescere l’azienda e rivelarne le potenzialità. Sotto la guida di Cesare, il tecnico, e di Angelo, il commerciale,
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case history
negli anni ’90 l’azienda “scopre” la sua vocazione, e si fa conoscere al grande pubblico grazie ad un gioiello particolare, semplice e difficile al tempo stesso: la fede matrimoniale. Le fedi diventano così il prodotto su cui puntare, protagoniste delle prime campagne pubblicitarie e delle vetrine delle fiere di settore cui l’azienda partecipa: esperienze importanti che, grazie alla costanza e alla determinazione che da sempre contraddistingue i titolari, portano la Polello a diventare leader del settore, grazie ad una proposta di modelli che va oltre la tradizionale fede in oro giallo. Polello, infatti, presenta una vastissima collezione di fedi, in tutti i colori dell’oro, abbinati o impreziositi da splendidi diamanti, prodotte con soluzioni tecniche all’avanguardia e con un importante contenuto di design. Un’offerta che piace agli sposi, alla ricerca di qualcosa di nuovo e di originale, e che contribuisce a consolidare l’azienda sul mercato italiano. Il successo nel campo delle fedi non toglie però forza alle collezioni di gioielleria, dove una creatività classica viene ancor più valorizzata non solo dall’altissima qualità dei materiali e delle pietre, ma anche da innovazioni tecniche che guardano alle esigenze e al gusto contemporaneo dei clienti come, ad esempio, la collana che si scompone in una parure composta da pendente e orecchini. Rispetto al mondo di oggi - immenso, competitivo, aggressivo -
l’azienda rappresenta un piccolo mondo ma, dicono i fratelli Polello, “Essere piccoli ha ancora i suoi vantaggi: il sistema operativo risulta più snello rispetto alle grandi aziende, ed è possibile curare i dettagli in modo diretto, garantendo un servizio più curato con un prodotto che diventa di nicchia”. Resta il desiderio di aprirsi all’Europa - un progetto cui l’azienda sta già lavorando - insieme a quello di rafforzare le posizioni sul mercato italiano dove Polello, grazie ad una solida e capillare rete di agenti e collaboratori di zona, è presen-
te in ben 800 punti vendita. L'azienda oggi ha tanti progetti, portati avanti in collaborazione con Alessia, figlia di Angelo, e Alessandra, figlia di Cesare, responsabili, rispettivamente, degli ordini e delle spedizioni, e di marketing e pubblicità. Gestita da un "team" unito e di talento, Polello non ha nostalgia del passato e non si accontenta del presente ma guarda al futuro, a obiettivi raggiungibili grazie ad una politica dei piccoli passi.
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sicurezza
Un valore aggiunto per il settore
Con la crisi è aumentata la criminalità, anche nel settore dei preziosi. Abbiamo intervistato Stephan Van Hauwe a capo dell'ADA-Security di Anversa. by Sonia Sbolzani
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apine, furti, aggressioni, purtroppo anche omicidi, e poi truffe, sottrazione di dati, spionaggio e via trasgredendo sono ormai all’ordine del giorno nel settore dei preziosi, e la crisi non ha fatto che acuire il trend criminale. Come reagire? Come difendersi? Come affrontare la delicata questione della sicurezza a livello delle singole aziende e dei centri orafi distrettuali? Ne abbiamo parlato con uno dei massimi esperti al mondo, Stephan Van Hauwe, dal 2013 alla guida dell’ADA-Security di Anversa (Belgio), l’organismo appositamente istituito da AWDC (Antwerp World Diamond Centre) per aiutare e proteggere la comunità dei diamanti (personale, prodotti, reputazione, informazioni, ecc.) contro ogni minaccia interna o esterna, deliberata o accidentale che sia. l'Orafo 2014
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In cosa consiste il suo lavoro esattamente? Quali requisiti professionali occorrono per svolgerlo? Ricopro la posizione di Senior Security Coordinator dell’Ufficio Sicurezza di AWDC, una struttura ad hoc la cui missione consiste nel promuovere, sostenere, agevolare, proteggere l’attività del personale, nonché salvaguardare i beni, i dati, la reputazione del comparto contro tutte le minacce interne ed esterne, intenzionali o fortuite. In particolare mi occupo di tutte le misure di sicurezza dal punto di vista organizzativo, fisico, elettronico, informativo, coordinando i rapporti tra i vari operatori dell’Antwerp Diamond Area posta nel centro di Anversa, la quale occupa solo un miglio quadrato in superficie, ma comprende 4 Borse Diamanti, oltre 1700 imprese, svariate istituzioni finanziarie e società di servizi, gioiellerie
security e altri business. I requisiti indispensabili per esercitare la mia professione sono: saper fare lavoro di squadra (con polizia locale e statale, assicurazioni, guardie private, fornitori di strumenti di sicurezza, ecc.); avere una solida preparazione ed esperienza; avere capacità diplomatiche e saper creare una rete di contatti; essere onesti e discreti; essere dei buoni comunicatori. Come si finanzia la sua organizzazione? La struttura dedicata alla sicurezza è una fondazione privata indipendente guidata da un Consiglio di Amministrazione, che ha stretti legami con AWDC, i suoi dipartimenti e risorse. Vi lavorano quotidianamente tre colleghi, coinvolti in varie operazioni. Abbiamo un budget specifico su cui contare. Un piano di sicurezza per un centro in cui transitano molti preziosi su quali standard e procedure si basa? Un buon programma deve essere a prova di minaccia, integrato, efficiente sotto il profilo dei costi, equilibrato, chiaro, supportato e testato da tutti gli interessati. Tocca essenzialmente cinque ambiti: organizzativo, materiale, elettronico, comunicativo, informativo. Tutti questi presidi non devono mancare e devono essere ge-
stiti correttamente per risultare efficaci. L’idea che la “taglia unica” si adatti a tutti non funziona. La sicurezza per definizione è fatta su misura a seconda della specifica strategia di business, della posizione geografica, della situazione generale, della cultura, della minaccia, ecc. Quali sono le più affidabili strategie di security in questo settore? Per me non esiste una strategia ideale. Una politica di sicurezza deve essere totalmente adeguata alle finalità di ogni azienda, per cui varia da un caso all’altro. La sicurezza non è il focus degli operatori e quindi noi dobbiamo provvedere a tutelare e facilitare il loro lavoro creando un contesto sicuro, protetto e stabile. Se la sicurezza comporta restrizioni, blocca o limita la loro attività, fallisce nella sua missione! In base alla sua esperienza, quali sono i maggiori rischi per il business dei preziosi? Si possono distinguere 5 importanti macro-categorie di minacce e rischi: disordini civili (ad esempio proteste, dimostrazioni), crimini (furti e rapine, cattura di ostaggi, attacchi ai mezzi di trasporto), atti di terrorismo (“bufale” che procurano falsi allarmi, ordigni esplosivi improvvisati, attacchi in stile Mumbai), si-
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curezza dei dati (codici maligni, falle nel sistema informativo) e calamità (incendi, blackout elettrici). Secondo lei, stanno incombendo particolari minacce sul comparto, anche in considerazione della crisi economica? Diverse ricerche nazionali e internazionali hanno dimostrato che esiste una chiara correlazione tra crimine e crisi economica: più questa si aggrava, più i reati diventano frequenti e complessi. I beni preziosi sono particolarmente vulnerabili per l’entità in valore del potenziale bottino; inoltre sono facilmente occultabili e trasportabili oltre confine. Quali misure di sicurezza sono indispensabili oggi per ogni azienda al fine di arginare attacchi della criminalità? Direi, in ordine di importanza: il giusto livello di coscienza e di etica a cominciare dai vertici aziendali, la consapevolezza di un programma di sicurezza, un piano efficiente e basato sul rischio, una copertura assicurativa adeguata. La tecnologia che ruolo riveste nella difesa contro eventuali aggressioni? La tecnologia gioca un ruolo rilevante, ma non esclusivo, in un buon piano di sicurezza. Ribadisco che, più di tutto, deve
sicurezza
esserci un legame chiaro e diretto tra il rischio/minaccia da affrontare e la misura di sicurezza che si propone. Inoltre sono fondamentali gli aspetti organizzativi, su cui va posta la massima enfasi. Ad esempio, si potrebbe essere dotati di un programma anti-intrusione eccezionale, ma se tutti i dipendenti hanno il medesimo codice di allarme, ed esso non cambia quando qualcuno lascia l’azienda, la vulnerabilità del sistema aumenta e l’efficacia diminuisce. Come si concilia l’esigenza della sicurezza con la tutela della privacy? Come in qualsiasi altro settore, nel mondo dei diamanti corre una linea molto sottile tra sicurezza e rispetto della privacy. Onestà, discrezione, fiducia, trasparenza sono parimenti della massima importanza. Quella linea sottile deve essere monitorata costantemente e raddrizzata, se necessario. Che profilo hanno i maggiori criminali
operanti nell’ambito di gemme e gioielli? Considerando il carattere internazionale e globale delle attività delle aziende che operano nel settore dei preziosi, ritengo che dovremmo stare attenti a parlare di profilo. Ho visto singoli individui e gruppi organizzati di tutto il mondo mirare a gemme e gioielli. Costoro possono agire secondo un modus operandi locale, regionale o mondiale. Per questo dobbiamo promuovere la cooperazione e comunicare in modo proattivo con le polizie e gli operatori della sicurezza dei distretti orafi di tutto il pianeta. Da soli si può essere forti, ma insieme si è molto più forti! Può dare qualche suggerimento alle aziende orafe italiane? Il buon esempio deve venire dall’alto anche nel caso della sicurezza. Se tutti i dirigenti comprendono il valore aggiunto della sicurezza e l’importanza che essa ha per la loro azienda, questo da solo basta a potenziare il programma in modo straordinario. Non parlare di sicurezza con i manager, parla l'Orafo 2014
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di business! Inoltre consiglio di effettuare l’analisi dei rischi/minacce applicando la tattica degli anelli concentrici: esaminare e scoprire, dare l’allarme, reagire. E’ veramente molto costoso essere sicuri? La sicurezza costa quello che vuoi farla costare. Mi riferisco al punto di partenza di un piano: le misure organizzative di fatto sono le più convenienti e le più efficaci di tutte, comprese quelle elettroniche. D’altro canto, sono le più difficili da padroneggiare e implementare. Alla fine dipende molto da quanto rischio uno è disposto ad accettare. Il ruolo del responsabile della sicurezza è di identificare i pericoli e l’impatto sull’attività e, quindi, proporre e raccomandare provvedimenti efficienti in termini di costi. Dipende da chi amministra un’azienda reagire al rischio in un modo o un altro: accettarlo, trasferirlo o assicurarlo, limitarlo o eliminarlo interamente. E’ una decisione che va presa al vertice.
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security
Il controllo dei
INTERNATIONALE FACHMESSE FÜR EDELSTEINE, EDELSTEINSCHMUCK UND EDELSTEINOBJEKTE INTERNATIONAL TRADE FAIR FOR GEMS, JEWELLERY AND GEMSTONE OBJECTS
dati aziendali
Sul tema della sicurezza dati abbiamo richiesto un breve intervento a Marco Piccirilli di Tetrasoft, società aretina specializzata in consulenza e soluzioni IT per la gestione delle aziende.
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a sicurezza nel mondo IT riveste un ruolo che cresce di pari passo con la diffusione degli strumenti informatici a disposizione degli utenti. Siamo abituati a memorizzare su dispositivi di vario genere informazioni che costituiscono il patrimonio aziendale: disegni, procedimenti di lavorazione, riferimenti amministrativi sui clienti e altro sono condivisi con partner, clienti e fornitori sfruttando le possibilità offerte dalle tecnologie online; purtroppo si può verificare anche che soggetti non autorizzati riescano ad avere accesso a questi dati. Il punto cruciale risiede, a nostro avviso, nel fatto che l’informazione cartacea tradizionale consente una percezione diretta di una data situazione da parte dell’utente, che non ha invece corrispondenza nel dato elettronico: se ci viene sottratto un foglio di carta con il disegno di un modello, ce ne accorgiamo immediatamente e provvediamo di conseguenza. Viceversa, difficilmente siamo in grado di riscontrare l’accesso e la sottrazione di dati in formato elettronico, che può provenire da qualsiasi punto del mondo e persino da più punti contemporaneamente. D’altra parte, nell’epoca del “sempre connesso”, scandita da criteri di massima reattività e competitività, nessuno può più permettersi di rimanere escluso dalla rete, anche perché - a ben guardare - molti sistemi apparentemente disconnessi sono comunque vulnerabili in modo indiretto. Gli utenti utilizzano dispositivi molto diversi, magari di proprietà individuale ma che interagiscono con i dati aziendali, e questi dispositivi possono essere smarriti, sottratti o attaccati con modalità non convenzionali. È quindi importante tenere sotto controllo i dispositivi mobili attraverso tecnologie specifiche anche nei momenti in cui si trovano al di fuori della sede aziendale, così come occorre monitorare il comportamento anomalo di un personal computer che viene utilizzato in ufficio. Il tema della sicurezza dati è veramente molto ampio ed è fondamentale mantenere l’attenzione su questo argomento. Per fare fronte a questi aspetti di criticità, la strategia di sicurezza proposta da Tetrasoft è dunque quella di adottare politiche che prevedano l’uso congiunto di apparati costantemente aggiornati e sufficientemente sofisticati per offrire la flessibilità richiesta dagli utenti, insieme ad una adeguata sensibilizzazione e formazione di tutti gli addetti coinvolti. (www.tetrasoft.it)
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sicurezza
La sicurezza informatica L'
C’è anche la protezione dei dati virtuali da considerare nel processo d’informatizzazione dell’azienda. by Mario Panconi Oro Platino Software sa
informatizzazione in gioielleria, seppur da poco tempo e tranne qualche eccezione, è ormai considerata un’esigenza improrogabile e, in alcuni casi, un’opportunità di business, nessuno lo mette più in discussione. Molti però non hanno ancora compreso quanto sia anche un perfetto strumento per avere un maggior grado di sicurezza sia all’interno della gioielleria sia all’esterno. In altre parole l’informatizzazione, scegliendo gli strumenti giusti e utilizzandoli al meglio, eleva il livello di sicurezza interno del negozio ma anche quello esterno. Chi non usa internet, per esempio, per la navigazione, per la posta o per i social network pensando di utilizzare applicazioni “tranquille”, che non mettono a repentaglio la sicurezza dell’intero negozio? Pochi sanno che anche il solo navigare espone
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a qualche rischio la sicurezza dei dati presenti all’interno del computer. Se non si utilizzano strumenti idonei e se non si è attenti nell’utilizzo delle “solite” applicazioni, si rischia di aprire una pericolosa breccia. La sicurezza informatica inizia subito, fin da quando scegliamo il programma per gestire il negozio. Di solito la scelta del programma è determinata dal prezzo, oppure dalla vicinanza del produttore al negozio, o infine dalla “personalizzazione”: il famoso “lo faccio fare apposta per me”. Niente di più sbagliato. Il prezzo è una variabile sicuramente importante, ma non dovrebbe essere il primo criterio bensì entrare nella valutazione in un secondo momento, solo dopo aver considerato gli aspetti fondamentali. La vicinanza non dovrebbe nemmeno essere presa come parametro: ormai avviene solo in
security casi particolari che il tecnico debba recarsi in negozio per l’installazione e/o l’assistenza sui programmi. La tecnologia permette infatti di non doversi più muovere, con grandi vantaggi economici per il cliente non solo nel risparmio sul costo della trasferta, ma anche per la velocità di intervento: la teleassistenza su Internet consente di essere subito dal cliente, nel momento in cui serve, per risolvere un dubbio o suggerire come soddisfare un’esigenza. Non merita poi alcuna considerazione il “lo faccio realizzare per me”; è una concezione anacronistica: oggi è impensabile che un gioielliere possa sopportare i costi e le limitazioni che un approccio del genere porta con sé. La domanda corretta invece è: a chi mi affido? Che sicurezza avrò per i miei dati? Quale assistenza avrò dopo l’acquisto? E soprattutto, è un programma specifico o generico? E infine, ma non da ultimo, il prodotto che scelgo mi supporterà nel tempo adeguandosi mano a mano alle esigenze che verranno? La soluzione migliore è affidarsi a persone esperte nel settore, che abbiano maturato tutta la competenza necessaria a gestire al meglio il settore della gioielleria. Non possiamo più accontentarci di aziende che si rivolgono a più settori e realizzano programmi “anche” per la gioielleria, nemmeno se sono di grandi dimensioni e sembrano perciò offrire più garanzie al gioielliere. Al contrario, lo sviluppo multisettore permette all’azienda di abbandonare facilmente e velocemente un settore a vantaggio di altri, se questo non è per la società più remunerativo. In altre parole è reale il rischio che ci si veda bloccato lo sviluppo del programma acquistato, non permettendoci quindi di affrontare le nuove sfide che il mercato sottopone in modo sempre più frenetico. Vediamo ora quali sono i vantaggi che una soluzione informatica specifica e tecnologicamente avanzata apporta al negozio. E’ la tecnologia che ci permette di conservare l’affidabilità dei dati che giornalmente inseriamo e che si accumulano sempre più copiosi all’interno del nostro database. E naturalmente i dati sono l’elemento più importante che il gioielliere ha a disposizione per svolgere al meglio la sua attività e prendere le decisioni giuste al momento giusto. Le informazioni devono essere assolutamente salvaguardate ma
devono anche essere disponibili e filtrabili con la massima velocità ovunque ci troviamo o si trovino i negozi. Quindi il database su cui si appoggia ogni programma informatico deve essere affidabile, versatile, veloce e soprattutto sicuro oltre che predisposto, dall’origine, a ricevere richieste di dati sia da utenti interni al negozio sia dall’esterno. La realtà oggi è rappresentata da negozi geograficamente distanti, ma anche da utenti che riescono a svolgere i loro compiti o hanno necessità di visualizzare le informazioni pur non essendo fisicamente in negozio (perché si trovano ad una fiera, per esempio). E’ impensabile scegliere programmi tecnologicamente obsoleti sia dal punto di vista del programma stesso (ambienti di sviluppo “morti” dal 2002 come Visual Basic 5 o 6) o peggio che si appoggiano su database anch’essi abbandonati da anni, come Access: non offrirebbero nessun tipo di affidabilità dei dati né opzioni per la gestione remota degli stessi. Purtroppo, nel mercato, la maggioranza dei programmi per la gioielleria, anche sviluppati solo per questo settore, si appoggiano a Visual Basic 5/6 e, soprattutto, hanno come base l'Orafo 2014
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dati Access. Nella nostra azienda la scelta si è orientata su Microsoft SQL Server 2012 che presenta tutte le caratteristiche idonee a gestire grandi quantità di dati in assoluta sicurezza. Il programma, inoltre, deve essere stato pensato per essere esso stesso predisposto alla sicurezza attraverso la gestione attiva degli utenti che vi accedono. Un utente amministratore deve poter definire utente per utente le funzioni, stabilendo ciò che ciascun collaboratore può o non può attivare. Deve anche essere possibile, per l’amministratore, inibire l’accesso ad alcune informazioni o risalire a tutte le azioni che il singolo utente ha eseguito all’interno del programma. Infine va salvaguardata la sicurezza nei confronti degli accessi esterni con sistemi come firewall hardware, VPN nel caso di negozi multipli geograficamente distanti e accessi protetti nei confronti della navigazione internet. Ciò significa che nessuno, se non autorizzato con regole predeterminate, deve poter accedere al nostro supporto informatico aziendale. Potrebbe essere competitiva sul mercato globale un’azienda che non sapesse prima di tutto proteggere i propri "preziosi" dati?
marketing
Una strategia di successo: Emozionare è sorprendere il cliente per rendersi indimenticabili. by Daniela Saibene
Le armonie cromatiche del prodotto diventano una coerente scelta estetica nel cortometraggio pubblicitario della collezione di pelletteria Bright Diamante di Gucci, in vendita da Settembre.
I
il racconto
l mercato della distribuzione non smette mai di cambiare, segnando alternativamente il lancio o il declino di quelle aziende che sanno o, al contrario, non sanno interpretare il cambiamento con la velocità richiesta dal XXI secolo. In effetti si tratta di confrontarsi quotidianamente con le complessità che intercorrono tra il mondo del retail e del marketing del punto vendita, intuendo quali possono essere le nuove frontiere. I trend che oggi si evidenziano maggiormente ruotano tutti intorno al cliente, al suo essere, ai suoi bisogni e alla necessità di sorprenderlo e gratificarlo, rendendo il negozio “indimenticabile” e presente nella lista dei fornitori preferiti e da consigliare. Per giungere a questo risultato il mondo della distribuzione sta concentrando l’attenzione su: ■ personalizzazione del servizio e del prodotto ■ emozioni del cliente, suscitate dall’espo-
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sizione del prodotto e dalla relazione col venditore e col punto vendita ■ vendita di prodotto attraverso la storia (storytelling) e l’esperienza di prova e acquisto, a oggi tutti ingredienti indispensabili. Le riflessioni per i dettaglianti orafi. Nel mondo della distribuzione si susseguono momenti di timido ottimismo e depressione, soprattutto per chi si rivolge prevalentemente al mercato italiano: anche se è vero che, pure in tale contesto, emergono eccellenze capaci di stupire per la capacità di superare le difficoltà e le zavorre burocratiche del sistema del nostro Paese, progetti peraltro spesso facilitati dalla debolezza del mercato e dei concorrenti. Il negozio in difficoltà solitamente si concentra sul retail mix, apportando piccole variazioni tattiche che spesso non cambiano l’approccio strategico dell’azienda.
Gli esempi sono tanti: il cambio di assortimento si attua nella maggior parte dei casi operando delle politiche di prezzo differenti (verso il basso) che sono spesso impercettibili da parte del cliente; l’attività di comunicazione nei momenti di difficoltà si prosciuga, con inserimento di siti e pagine facebook senza alcuna strategia di interazione tra la comunicazione online e offline (relazionale tradizionale), ma col solo obiettivo di “esserci”, senza una vera strategia di comunicazione rivolta al cliente; ancora una volta, le modifiche al visual merchandising devono fare i conti con budget ristretti e non cambiano l’attrattiva del negozio; infine, l’inserimento dell’attività di promozione spesso si riduce a sconti e agevolazioni. Come più volte sottolineato, il momento dell’innovazione è ora: i cambiamenti possono essere lenti e graduali, ma spesso i successi si basano su decisioni rilevanti e di rottura con il passato. Per i negozi piccoli a vendita tradizionale l’innovazione è necessaria per conquistare nicchie di mercato, avviando iniziative che permettano di presentarsi in maniera differente rispetto alla concorrenza. Per i grandi gruppi, la riflessione è sul recupero dell’efficienza, per troppo tempo dimenticata, e sulla ricerca di un nuovo posizionamento che risponda alle esigenze del
Lusso etico: Cate Blanchett indossa orecchini di Chopard realizzati con oro proviente da miniere comunitarie del Sud America sostenute dall’ARM (Alliance for Responsible Mining).
Le capsule di Nespresso che, attraverso innovative scelte di packaging, hanno saputo reinventare in chiave luxury il racconto del caffé. Una visual identity che si riflette anche nella comunicazione.
cliente, anche in questo differenziandosi dalla concorrenza: rendersi unici e diversi è quindi per tutti una leva strategica importante. L’analisi della concorrenza è necessaria per la ricerca dell'innovazione e per un riposizionamento: una questione naturale per i grandi gruppi organizzati, una novità per i piccoli imprenditori, abituati a fidarsi del loro istinto e delle loro conoscenze personali, senza condividere con professionisti nuove metodologie che permettano di conoscere meglio il mercato e di affrontarlo con logiche e strumenti innovativi. L’assortimento è indubbiamente strategico: il mix dell’offerta è un elemento importante di diversificazione - ove sia ben chiaro da chi ci si vuole differenziare - nel valore e nel posizionamento verso la concorrenza. Quello che il cliente oggi cerca è l’unicità, la personalizzazione del prodotto, questione della quale abbiamo parlato ampiamente nell’ultimo articolo: il settore orafo è ricco di esempi in tal senso. Il tempo a disposizione dello shopping è sempre meno e il cliente chiede al retailer di essere un capace selezionatore, che gli consenta di accedere a una scelta focalizzata su un insieme di offerte significative e che rispondano alle domande “non so l'Orafo 2014
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cosa regalare” e “mi faccia fare bella figura”. Una provocazione: quali possono essere i prodotti da inserire nell’assortimento di una gioielleria? Certamente prodotti di nicchia, ricercati, non banali e che devono essere presentati come opportunità unica, con una presentazione speciale, incontri e comunicazioni ad hoc. Uscire dal banale significa anche sorprendere i clienti: un esempio? Presentare una piccola ma preziosa collezione di clutch bag per le signore, contestualizzandola nel presente, raccontandone i valori che vengono dal passato: può essere un modo per uscire dalla famosa logica del pescatore, iniziare una nuova era nella logica del cacciatore, utilizzando i paradigmi di oggi: la novità che viene dal passato, la storia del prodotto e i suoi valori. I valori di un prodotto, di una marca, di un nome e di un sito sono molto importanti per il loro successo, e anche il retail oggi ha bisogno di comunicare i propri valori come leva di successo. Chi non comunica valori, filosofie ed eticità può risultare lontano dai desideri del cliente e, a lungo termine, non più interessante per effettuare acquisti. Prodotti etici che fanno bene non solo al cliente ma alla comunità, tutta la sfera del
marketing
Personalizzare il prodotto e il servizio come chiave di successo, alimentando il rapporto fiduciario tra cliente e dettagliante. Il gioiello vissuto come espressione di unicità e stile.
green, del bio e della social responsibility: sono valori che oggi il cliente ricerca e che “fanno la differenza”, per il retailer che li sa comunicare. La social responsibility può essere un importante tema di comunicazione, di relazione con il cliente e col mondo delle gemme, in particolare per quanto riguarda il mercato dei diamanti, con opportunità di comunicazione in quest’area che risponde ad uno dei trend sempre più in evidenza. La comunicazione e il visual merchandising dovrebbero essere fondamentali per i negozi ma spesso si nota una certa distrazione da parte del settore orafo. Le linee guida, in un momento in cui si cerca l’efficienza in ogni attività, sono la coerenza tra tutte le discipline della comunicazione e l’attivazione di canali di comunicazione sia online che offline. La comunicazione nel suo insieme deve informare e orientare il cliente rendendo lo shopping più efficiente per chi acquista e di maggior efficacia per chi vende; inoltre la comunicazione dovrebbe coinvolgere il cliente attraverso l’emozione e il sogno durante la visita in negozio, sia esso online o offline. La vera novità sta nella comunicazione visiva, oltre a quella relazionale: la capacità di raccontare un prodotto, la storia e la filosofia di un nome attraverso colori, immagini, messaggi e suoni permette di creare relazioni più profonde con i clienti e di fidelizzarli più facilmente. Ancora una
volta l’esempio da manuale è Nespresso, che ha saputo inventare una categoria nel lusso alimentare attraverso un nuovo racconto del caffè, ma soprattutto attraverso il visual, dando grande importanza al gioco cromatico delle capsule che si rivive nei negozi, nei dispenser e in tutta la comunicazione on e offline. A questo proposito bisogna ricordare che la comunicazione on e offline si deve alimentare, portando innovazione e idee, permettendo al cliente una migliore gestione del tempo dedicato allo shopping e al dettagliante nuove opportunità di vendita e posizionamenti innovativi, che offrano possibilità di dialogo con un pubblico nuovo, raggiunto attraverso tecnologie nuove che permettano la sperimentazione di shopping experience diverse, ma soprattutto servizi aggiuntivi (e-commerce, social network, marketing, sms activity). Un ultimo esempio: si registra un aumento degli acquisti online a doppia cifra, a fronte di un calo dei consumi nel canale di vendita tradizionale (offline), un aumento dovuto ai web shopper (+15%) ma soprattutto al ruolo sempre più importante di smartphone e tablet, tanto che il mobile commerce registra un incremento del 255% (dati 2013 dell’osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano). Entrando nello specifico, il settore dell’abbigliamento - che offre un prodotto che ha bisogno l'Orafo 2014
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di essere indossato, valutato e confrontato - è il settore che ha registrato il maggior incremento: +30%, portandosi ad una quota di mercato del 12%. Questo comportamento da parte del cliente finale deve far riflettere anche il mondo orafo, portando a una rilettura del ruolo del negozio, della sua storia, delle forze e delle debolezze, lavorando fortemente sulle prime e rendendo il negozio uno scrigno dei sogni, tornando al concetto di “negozio di fiducia”, dove il servizio, “le coccole”, addirittura la complicità col venditore fanno la differenza. E’ necessario tornare all’arte di saper vendere in negozio, non per aumentare il sell-out del prodotto più costoso o di maggior redditività, ma per proporre il prodotto giusto al cliente giusto, innescando una relazione che risponda ai suoi desideri, magari latenti. Questa è la relazione di successo per i prodotti che sono slegati dai fenomeni di massa e che invece hanno tante qualità da valorizzare. L’immobilismo che spesso è palpabile nelle aziende orafe - i successi nel settore a volte sono il risultato dell’insuccesso del concorrente, più che di effettive ristrutturazioni e innovazione - non permette di rilevare, leggere, decodificare errori che ovviamente aiuterebbero a valutare nuove strategie: talvolta sbagliando si innova, avendo la capacità di lettura e la forza di reazione. Anche gli errori sono necessari, basta avere la cultura e l’intelligenza di accettarli senza timore, al contrario consapevoli che il vecchio e banale detto “sbagliando si impara” può essere di grande aiuto ancora oggi; ricordiamo che da errori sono nati grandi successi (il famoso Post-it della 3M nasce da una colla fallimentare). Solo innovando, sperimentando e osando si può creare una nuova cultura del retail basata sulla dinamicità e sulla voglia di essere unici per i clienti. L’immobilismo non permette di sperimentare nuovi servizi, prodotti, modelli di business che, in un’epoca discontinua e complessa come quella odierna, devono essere la norma vitale: l’eventuale insuccesso non va temuto, ma incluso nella gestione della costruzione di progetti futuri.
gemme
I segreti
dell'Acqua-Marina C'
Trasmette serenità, benessere e armonia, ed è molto amata dall'universo femminile... Ma attenzione alle imitazioni! by Luigi Costantini Managing Director Settore Formazione Italia I.G I International Gemological Institute Anversa Belgio
1) Cielo e mare : i colori dell'acquamarina; 2 e 3) Acquamarina grezza e lavorata; 4) Orecchini di Comete Gioielli.
è una gemma di colore - che non sia il sempiterno smeraldo o rubino o zaffiro, sempre ed ognor presenti, ma che ad essi si equipari, in quanto ad universale considerazione - che non venga col tempo a noia, che sia gradita ai più a qualsiasi latitudine ed il cui pregio non abbia, cogli anni, esibito andamenti a balzi e tuffi? Una pietra capace di trasmettere, col suo colore - come certe persone col loro carattere ed il loro modo di porsi – “sentimenti di simpatia, fiducia, armonia ed amicizia”, com’ebbe a dire il poeta? “Buoni sentimenti. Sentimenti basati sulla reciproca stima, la cui valenza trova riscontro nella durata dell’umano rapporto”, a detta dell’ignoto vate? Egli fa derivare queste metafisiche virtù della gemma dalle sue fattezze: il celeste, da chiaro a scuro, “è il colore del cielo, che del cielo porta il tratto del divino e dell’eterno; il celeste, verdastro o meno, è anche la tinta dell’acqua del mare, e di questa l’acqua-marina simboleggia la forza generatrice di vita, tanto da acquisirne il nome”. Lungi dal metabolizzare e travasare tali credenze,
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ma una domanda penso sia lecito porsi: come mai l’acqua-marina ha goduto dell’universale predilezione, specie nell’universo del femminino? Sta proprio nella cheta forza di quel suo colore, il suo segreto? Colore che induce, in un processo ottico-fisico ben rintracciabile e spiegabile anche da un punto di vista fisiologico e psico-somatico, sensazioni di serenità e benessere? E, nomen omen, per un processo inverso a quello attribuito all’acqua-marina, che non sia la forza interiore di certe persone – forza fatta di pacatezza, fiducia, armonia ed amicizia - a riversarsi all’esterno ed ingenerare nell’altro i buoni sentimenti? Oppure tutto ciò, inestricabilmente unito ad un’altra peculiarità dell’acqua-marina (e di certe persone): la squisita trasparenza? Mi sono sempre chiesto, negli anni in cui son rimasto a contatto col pubblico, quale fosse il segreto dell’acqua-marina, cara a generazioni di spose e promesse spose. Vagonate di acque-marine, portate al dito anche decenni dopo il fidanzamento. E vagonate di spinelli sintetici azzurri al cobalto, inconsapevolmente portati al dito per decenni al posto dell’acqua-marina. Oddìo, che strazio dover svelare la verità: bastava la forte reazione nel giallo-verde-azzurro alla lampada UV (l’acqua-marina è inerte) a rivelar l’inganno. M’attardavo pensosamente sul polariscopio a rimirare l’effetto “seta stracciata” (tipica reazione di birifrangenza anomala dello spinello sintetico monorifrangente), scuotendo il capo, come incredulo, e borbottavo a lungo sul rifrattometro alla vista di quel mortifero unico e solo indice di rifrazione ad 1,728 o giù di lì, ben distante, questo, dai due indici nε1,574- nω1580, i più comuni per il birifrangente berillo varietà acqua-marina. E tutta questa pantomima, perché? Per ignominiosamente insinuare la tarma del dubbio nelle altrimenti sprovvedute (gemmologicamente) menti delle povere signore, inducendo così una certa qual preparazione psicologica alla
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fatal sentenza. Ora che s’appressa il momento di pesar l’anima sulla bilancia di Maat, mi assale un senso di colpa, quasi fossi stato un emulo del marchese De Sade. Ma che potevo fare, di grazia? Almeno si fosse trattato d’un topazio azzurro, la pietra più simile d’aspetto all’acqua–marina. Gl’indici nα 1,619- nγ 1,627, il conseguente valore di birifrangenza Δ = 0,008 (contro Δ = 0,006 dell’acqua-marina) e la densità δ = 3,53 g/cm3 (contro δ = ± 2,72 g/cm3) avrebbero facilmente risolto il caso. Mi si sarebbe per lo meno risparmiato il tormento spirituale di dover giustificare l’obbrobrio col citare, in ordine d’apparizione: la buona fede dell’originale venditore ai suoi tempi (trattasi del primo sessantennio del secolo scorso), orbo di cognizioni e di strumentazione gemmologica, a lui tenute ascose nei sacri veli (che volete che ne sapesse il povero gioielliere, di spinello sintetico, in circolazione già dal 1910?); i tempi, che erano quelli che erano; le disponibilità economiche dei tempi, che erano quelle che erano. Per cui ben s’applicava la famosa regola che per quei soldini da metter giù si poteva avere solo il brodo e non la carne, e meglio poco di niente, ad ogni buon conto. Insomma, voi mi capite, anch’io ho avuto una vita tribolata, col districarmi tra cotali drammi. E ringrazio la Dea Fortuna che i vetri azzurri me li ha quasi del tutto risparmiati, altrimenti come sarebbe andata a finire, con tutte quelle croci nere del vetro, al polari-
scopio? Robe da “666”, che Dio me ne scampi e liberi! Mi si perdoni poi, al momento del giudizio finale, il modo in cui ho annunciato i casi di trattamento del colore o, peggio, di origine sintetica dell’acqua-marina: un’apoteosi di ipocrisia. Dire a qualcuno che quel bel colore blu - frutto incestuoso d’una scaldata a 400-450 °C per levare di mezzo delle tonalità gialle o verdi - era solamente un aiutino dato a Madre Natura per completare una sua opera iniziata coi sacri crismi, ma rimasta incompiuta per un capriccio cosmico, ammantando il tutto d’un velo d’onestà nel volerlo dichiarare, è il massimo (in negativo) di quel peccato capitale. Sostenere poi che l’acqua-marina sintetica sia un ottimo esempio di quel che l’uomo è capace di fare nell’imitare Madre Natura, è la mitizzazione della mistificazione: se è pur vero che le caratteristiche ottiche e fisiche s’intersecano con quelle della controparte naturale (sintetico: nω 1,583- nε 1,575; Δ = 0,008; δ = 2,69 g/cm3) è anche verosimile che le inclusioni (se chiaramente visibili, nel sintetico, soprattutto quelle cosiddette “ad impronta di pneumatico” del materiale idrotermale) risultino diverse d’aspetto rispetto a quelle tipiche ed inconfondibili del naturale, dette “a crisantemo”, oppure a fasci paralleli di canaletti cavi o riempiti di liquido con “effetto pioggia”, paralleli tra loro e paralleli alle facce prismatiche del cristallo di provenienza, oppure ancora bifasi, “a livella” o meno. E qui mi fermo, per non turbare le vostre menti, già così oppresse dai postumi ancora in atto della crisi post 2008 dei sub-primes. l'Orafo 2014
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Fatto è che nemmeno stavolta mi son comportato per la quale, avendo scimmiottato la chanson de geste dei troubadoures occitani del 1200 per occultare, tra una congerie di dati, un doveroso tributo non più ad una pietra – l’acqua-marina – ma ad una Marina in carne ed ossa, che di cognome fa Morini e che fra poco se ne involerà, dalla direzione di questa rivista, ai verdi pascoli della più che meritata quiescenza. Ecco il perché di quel non regolamentare trattino nel sostantivo acqua-marina: per porre l’accento su qualcosa, ed ecco il perché della scelta di quest’argomento: a voi separare gli apprezzamenti per l’una e l’altra delle due Marine.
English translation: see pag. 100
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Vicenza: lusso e moda Luxury and fashion at Vicenza 1
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arola d’ordine: contaminare. Ed è su questo concetto innovativo che si è svolta, nel Maggio scorso, VicenzaOro Spring. L’obiettivo era far incontrare mondi creativi molto diversi ma accomunati da uno scopo preciso: conoscersi e, soprattutto, far conoscere il prodotto italiano di qualità, bello e ben fatto. Si sono trovati così, nel “contenitore” di Fiera Vicenza, sia i designer e i creativi della manifestazione Origin Passion and Beliefs - 100 stilisti emergenti provenienti da 64 Paesi, selezionati dalla piattaforma Not Just A Label - sia i produttori di gioielleria, storici espositori della manifestazione vicentina. 11mila
le presenze a VicenzaOro Spring e 6mila quelle a Origin Passion and Beliefs, con un’ottima percentuale di buyer stranieri, arrivati dai Paesi europei e dai grandi mercati di Cina, Emirati Arabi Uniti e Russia, attratti da un format che permetteva, in pochi giorni, di vedere il meglio del made in Italy: un concentrato di artigianalità e di creatività di due settori importanti come il lusso e la moda. E rientra in questo filone innovativo anche il Next Jeneration Jewellery Talent Contest, dedicato ai designer italiani e stranieri sotto i 30 anni e incentrato sul tema “Il gioiello sentimentale”. Una giuria, composta da esperti come Gijs Bakker, designer, l'Orafo 2014
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fairs Luisa Bocchietto, Presidente Associazione Design Industriale, Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Marco Romanelli, designer, Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi Italia, ha proclamato le tre vincitrici (foto 4) del concorso, promosso da Fiera di Vicenza e dalla Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Tra gli eventi più significativi, un importante accordo tra Fiera di Vicenza e il Dubai World Trade Centre: l’esperienza organizzativa della prima e il mercato potenziale del paese arabo si uniscono in una nuova fiera di gioielleria e oreficeria, con sede a Dubai, che si terrà dal 23 al 26 Aprile 2015. La manifestazione attirerà importanti mercati limitrofi - Medio Oriente, Paesi africani e Centro e Sud Est Asiatico - dalle enormi potenzialità. ● Creative contamination is this year’s watchword. The last edition of VicenzaOro Spring in May focused precisely on this innovative concept with the aim of bringing together very different creative worlds united by a single, clear goal: to get to know each other and, above all, to build awareness about high-quality, beautiful and skillfully-crafted Italian products. Fiera Vicenza saw the participation of designers and creatives from the event Origin Passion and Beliefs - 100 emerging designers from 64 countries, selected from the Not Just A Label platform – as well as jewellery manufacturers, long-standing exhibitors at the event in Vicenza. 11 thousand people attended VicenzaOro Spring and 6 thousand took part in Origin Passion and Beliefs, with a high percentage of foreign buyers from European countries and the large markets of China, the United Arab Emirates and Russia, allured by a format that allowed them to see the very best of “made in Italy” in just a few days through a blend of craftsmanship and creativity from two major areas such as luxury and fashion. This innovative edition also involved the Next Jeneration Jewellery Talent Contest, dedicated to Italian and foreign designers aged under 30 and focusing on “sentimental jewellery”. A jury of experts such as Gijs Bakker, designer, Luisa Bocchietto, President of the Italian Industrial Design Association, Alba Cappellieri,
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Professor of Jewelry Design at Politecnico di Milano, Marco Romanelli, designer, Augusto Ungarelli, President of Club degli Orafi Italia announced the three winners (photo 4) of the contest, organised by Fiera di Vicenza and the Faculty of Design of Politecnico di Milano. The most significant events included an important agreement between Fiera di Vicenza and the Dubai World Trade Centre: Fiera di Vicenza’s experience in the organisation of events and the market potential of the Arab country will come together in a new jewellery show, to be held in Dubai on April 23 to 26, 2015. The event will attract major neighbouring markets - such as the Middle East, African countries and Central and South East Asia - with huge potential. l'Orafo 2014
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1) VicenzaOro Spring 2) Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) con H.E. Helal Saeed Almarri, Direttore Generale del Dipartimento del Turismo, Commercio e Marketing del Dubai 3) Origin Passion and Beliefs 4) Maria Celeste Sangermani, Annarita Cavaglià e Alessandra Del Nero, vincitrici del Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2014. ● 1) VicenzaOro Spring 2) Matteo Marzotto, Fiera Vicenza president (left) with H.E. Helal Saeed Almarri, General Director of Dubai's Department of Tourism, Commerce and Marketing 3) Origin Passion and Beliefs 4) Maria Celeste Sangermani, Annarita Cavaglià and Alessandra Del Nero, winners of the Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2014.
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LAS VEGAS Si è conclusa lo scorso 2 Giugno JCK Las Vegas, la principale fiera orafa del Nordamerica. La manifestazione, svoltasi presso il Mandalay Bay Hotel & Casino, animata da oltre 2500 espositori, è stata visitata da migliaia di operatori specializzati e buyer provenienti da tutto il mondo. Grande interesse ha destato una presentazione a cura di de Beers sull’industria dei diamanti e il JCK Shark Tank, concorso che ha visto in lizza sei provider di tecnologia mirata al settore, votati dai partecipanti alla fiera. Quasi in parallelo si è svolta Couture, presso il Wynn Resort, evento rivolto esclusivamente ai marchi internazionali di gioielleria e orologeria più prestigiosi. Massiccia la presenza dei nomi italiani tra i finalisti e i vincitori dei concorsi, organizzati secondo varie categorie. Nella foto: Maddalena Allegretti di Quayten, primo premio nella categoria “Diamanti sopra i 20 mila $”. ● The leading jewellery event in North America, JCK Las Vegas, ended on June 2. Held at the Mandalay Bay Hotel & Casino and attended by over 2500 exhibitors, the show was visited by thousands of professionals and buyers from all over the world. Great interest was aroused by de Beers’ presentation about the diamond industry and the JCK Shark Tank, a competition which pitted six industry-related technology competing for show attendees’ votes. The Couture show, an upmarket event which appeals to the world's most prestigious watch and jewellery brands, took place almost at the same time at the Wynn Resort. The event saw a massive presence of Italian names among the finalists and winners of competitions, organised in various categories. Pictured: Maddalena Allegretti from Qayten, who was awarded first prize in the category “Diamonds above 20,000 $”.
HONG KONG Coi suoi 3600 espositori e gli oltre 50 mila visitatori da tutto il mondo, la Hong Kong Jewellery & Gem Fair, organizzata da UBM Asia, spicca nel calendario delle fiere orafe internazionali come uno degli appuntamenti più interessanti. La prossima edizione di Settembre ripropone la formula della doppia location, con pietre, diamanti, perle, macchinari e packaging presso l’Asia World Expo (dal 15 al 19 Settembre) e la gioielleria presso l’Hong Kong Convention & Exhibition Centre (dal 17 al 21 Settembre), per un totale di 135 mila metri quadrati. Organizzata con grande razionalità e chiarezza e arricchita da una serie di eventi e conferenze, questa fiera è una vera e propria finestra sul panorama orafo internazionale, sulle tendenze e sulle novità in tema di design, materiali, tecnologia e pietre dai Paesi di tutto il mondo. ● With its 3,600 exhibitors and over 50 thousand visitors from around the world, the Hong Kong Jewellery & Gem Fair, organised by UBM Asia, stands out as one of the most interesting events in the calendar of international jewellery fairs. The next September edition will once again take place in two locations, with stones, diamonds, pearls, machinery and packaging at the Asia World Expo (September 15 to 19) and jewellery at the Hong Kong Convention & Exhibition Centre (September 17 to 21), for a total area of 135 thousand square metres. Clearly and rationally organised and enhanced by a wide array of side events and conferences, this show is a real window into the international landscape of jewellery, trends and innovations in terms of design, materials, technology and stones from all over the world. l'Orafo 2014
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GEMWORLD MUNICH Gemworld Munich si terrà presso il Munich Exhibition Centre, in Germania, dal 24 al 26 Ottobre. Secondo gli organizzatori, le aziende presenti saranno oltre 350 e ci si attende un afflusso di operatori superiore ai 5.000 che hanno partecipato all’edizione 2013. Fiera internazionale specializzata in pietre naturali e preziose, Gemworld Munich ospiterà una vasta gamma di prodotti - dalle materie prime alle pietre tagliate, dai gioielli finiti agli accessori. Una delle particolarità della manifestazione è la possibilità di vendere direttamente ai buyers: molti gioiellieri approfittano di questa opportunità per cercare articoli specifici per i loro clienti da acquistare e portare via in giornata, risparmiando tempo e soldi. Oltre a marchi importanti del settore gemme, saranno presenti anche piccoli espositori provenienti da paesi estrattori come Asia, Africa e Sud America. Il “New Design Forum” e il concorso internazionale “Young Designers Corner” darnno la possibilità di scoprire nuovi design e nuovi giovani talenti. Per info: www.munichshow.com. ● Gemworld Munich will be held at the Munich Exhibition Centre, Germany, on October 24 to 26. According to organisers, more than 350 companies will participate and more than 5,000 professionals who took part in the 2013 edition are expected to attend again this year. An international trade fair specialising in gems and precious stones, Gemworld Munich will host a wide range of products - from raw materials to cut stones, through to finished jewellery and accessories. One of the special features of the event is that exhibitors can sell directly to buyers: many jewellers take advantage of this opportunity to look for specific items for their customers, which they can buy and take away the same day, saving time and money. In addition to major brands in the sector gemstones, there will also be small companies from mining countries such as Asia, Africa and South America. The “New Design Forum” and the international contest “Young Designers Corner”, will offer the chance to discover new designs and new young talents. For more info: www.munichshow.com
TENDENCE 2014 Tendence 2014 è la grande fiera di beni di consumo che si terrà a Francoforte, in Germania, dal 30 Agosto al 2 Settembre. All’interno della manifestazione, il settore Carat offrirà una vasta panoramica della produzione internazionale di gioielleria, bigiotteria di tendenza e gioiello di design. L’orologeria sarà esposta nell’area denominata “Time Square”. Grande spazio sarà dedicato ai giovani talenti: 20 designer di gioielleria, selezionati dal programma promozionale “Talents”, organizzato da Messe Frankfurt, presenteranno le loro prime creazioni nell’area “Talents Carat”; e ancora, gioielli di design, vincitori del concorso “Design e Tecnica” saranno premiati e presentati dall’Accademia europea dei gioiellieri, orafi ed argentieri del centro di formazione Ahlen. Molti seminari ed eventi collaterali arricchiranno la manifestazione. Per info: www.messefrankfurt.com. ● Tendence 2014 is the international consumer goods trade fair which will be held in Frankfurt, Germany, from 30 August to 2 September. Inside the event, Carat will provide an extensive overview of the international production of jewellery, including trendy costume jewellery and designer jewellery. Watches will be on display in the “Time Square” area. Much attention will be focused on young talents: 20 jewellery designers, selected from the promotional programme “Talents”, organised by Messe Frankfurt, will present their first creations in the “Talents Carat” area; and then designer jewellery pieces, winners of the “Design and Technology” competition, will be awarded and presented by the European Academy of Jewellers, Gold and Silversmiths from the Ahlen training centre. The show will also feature a wide variety of seminars and side events. For more info: www.messefrankfurt.com l'Orafo 2014
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anniversari
I 90 anni di Damiani: una storia di famiglia e di successi
Guido, Silvia e Giorgio Damiani
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a storia del marchio Damiani è una storia affascinante di famiglia, tenacia, imprenditorialità, stile e lungimiranza, una storia insomma emblematica di quel modo tutto italiano di trasformare una piccola impresa in un gruppo internazionale di successo, capace di vincere nel corso dei decenni ben 18 DIA, gli Oscar mondiali della gioielleria con diamanti. Ripercorrere la storia di Damiani significa fare un balzo indietro nel tempo di 90 anni e tornare al 1924, quando Enrico Grassi Damiani apre un laboratorio orafo a Valenza, nello stesso sito dove ancora adesso ha sede il Gruppo Damiani. Già dopo pochi anni i raffinati gioielli dell’orafo valenzano incontrano un note-
Damianissima, anni 2010
Giorgio, che negli ultimi quindici anni hanno dato nuovo impulso all'azienda, varando i primi monomarca, in Italia e all’estero, e dando grande visibilità al brand - da ricordare la collezione D.Side, co-disegnata da Damiani e Brad Pitt, e la quotazione in Borsa.
vole successo, ma è il figlio di Enrico, Damiano, che subentra a capo dell’azienda nei primi anni ’50, a imprimere una svolta decisiva, investendo in design e innovazione e dando inizio a una decisa espansione commerciale. Grande importanza viene data - con una scelta per i tempi di grande lungimiranza - alla comunicazione, attraverso cataloghi fotografici e le prime campagne pubblicitarie degli anni Sessanta, per arrivare, all’inizio degli anni Novanta, alle campagne animate dai primi “ambasciatori” di un brand, scelti tra personaggi noti al grande pubblico come Isabella Rossellini. Ormai a guidare l’azienda è la terza generazione dei Damiani, coi fratelli Guido, Silvia e l'Orafo 2014
Damiani Legend anni '40
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Oggi, i Damiani celebrano questo importante anniversario con una collezione composta da dieci gioielli, ciascuno ispirato a un decennio dell’azienda di famiglia e realizzato in edizione limitata a soli nove esemplari numerati (due esempi nelle foto).
VICENZA SEPT 06 – 10, 2014 W W W. V I C E N Z A O R O . C O M
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news
Comitato Leonardo e Liu Jo Luxury I Premi di laurea del Comitato Leonardo sono stati istituiti nel 1997 dal Comitato Leonardo, attualmente presieduto dall’imprenditrice Luisa Todini e nato nel 1993 su iniziativa del senatore Sergio Pininfarina, del senatore Gianni Agnelli, di Confindustria, dell’ICE e di un gruppo di imprenditori, con l’obiettivo di promuovere l’Italia come “sistema Paese”. Il Premio Liu Jo Luxury, ad esempio, consiste in una borsa di studio del valore di 3 mila euro, destinata a premiare le ricerche di giovani studiosi “che approfondiscano stili di consumo e bisogni del cliente del fast fashion, individuando le leve di comunicazione e di marketing che permettono alle aziende di mantenersi competitive sul mercato e di soddisfare la domanda dei consumatori nel settore”. Anche il Consorzio Orafo Il Tarì offre un premio del valore di 3 mila euro, al vincitore del bando “Il gioiello italiano e la sfida dei mercati internazionali: un piano di marketing per il sistema Tarì”. Nella foto: Bruno Nardelli, amministratore delegato di Nardelli Luxury e direttore creativo di Liu Jo Luxury.
Associazione Orafa Torinese Nel Giugno scorso l’Associazione Orafa Torinese ha designato Fulvio Pertica (nella foto) presidente: già vice presidente per quattro mandati, subentra al presidente pro-tempore Giampiero Monticone. Fulvio Pertica vanta una lunga esperienza nel mondo orafo, prima in fabbrica
Un orologio in omaggio a Gerolamo Cardano
e poi come preside della Scuola Professionale E.G. Ghirardi di Torino. Pertica sarà affiancato dai vicepresidenti Alessandro Buosi Baewert ed Enrica Vinesia, e dai consiglieri Pierangelo Conzano, Dante Di Lilla, Pasquale Lombardi, Giampiero Monticone, Mauro Morosini, Paolo Ricci, Paolo Rollé e Lorenzo Tiano.
Un orologio particolare è stato realizzato in onore di un grande pavese, Gerolamo Cardano, matematico, astrologo e medico dei primi anni del Cinquecento. Progettato dall’architetto milanese Nicola Prosdocimi, della Prosdocimi Design Milano, l’orologio è stato realizzato da Altanus
Candido Operti & Pomellato “Rock & chic”. Questo il tema della nuova collezione Pomellato 67 (nella foto), protagonista dell’evento organizzato, nel Maggio scorso, dall’Antica Orologeria Candido Operti nel suo negozio di Via Sulis, a Cagliari. Un angolo di grande fascino dove le creazioni della Maison milanese hanno proposto, reinterpretandole in chiave contemporanea, forme e ispirazioni degli anni Sessanta, come la catena o i ciondoli snodati. l'Orafo 2014
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Genève ed è in vendita presso la Libreria Edizioni Cardano, a Pavia. Il quadrante in smalto riproduce la “carta del cielo di nascita” da un disegno di Gerolamo Cardano, e ha movimento automatico a 3 sfere. E’ disponibile in soli 100 esemplari, 75 in acciaio e 25 in oro rosa.
Errata corrige Crieri Nel Sommario de l’Orafo Italiano di Maggio/Giugno, nello spazio dedicato ai riferimenti dell’azienda Crieri, abbiamo pubblicato un indirizzo web errato -
Va in onda "Casa Amen" E’ stata inaugurata a Giugno la Francisco Ensemble Channel, prima televisione al mondo dedicata a Papa Francesco. Ideata dal regista Maximo de Marco, si propone di evangelizzare i giovani attraverso la musica e lo spettacolo, con un palinsesto ricco di video musicali, film su temi religiosi, documentari e talk
show, come “Casa Amen”, con ospiti a sorpresa in diretta dall’azienda aretina Amen, famosa per i suoi gioielli-moda spirituali. La nuova Tv è visibile su smart tv, tablet, pc, cellulari, sulle televisioni dei centri commerciali e, da Ottobre, anche in chiaro sul digitale terrestre. Nella foto, un bracciale Amen.
Golf: Creart II in omaggio alla vincitrice Si è tenuta nel Maggio scorso, presso il prestigioso Riviera Golf Resort di Cattolica, una gara di golf sponsorizzata, tra gli altri, dalla gioielleria AEG Preziosi di Enrico Celli, di Sansepolcro, distributrice di Creart II, azienda specializzata in gioielli fashion. Alla vincitrice è stato consegnato il premio speciale “prima lady assoluta”: un bracciale con motivo zebrato di Creart II. Nella foto, al centro, la vincitrice; alla sua sinistra, Cristina Fugali, agente de l’Orafo e Aida Bodea, co-titolare di AEG Preziosi. Il primo a sinistra è Gianluca Ghiglione presidente del Riviera Golf Resort.
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www.crieri.com@hotmail.it. Il sito corretto è www.crieri. com, e la mail aziendale info@crieri.com. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
top style
Principe a Forte dei Marmi Il
by Gualtiero Spotti
U
n hotel discreto, non sulla strada principale che attraversa la Versilia fronte mare, ma un po’ spostato all’interno sul viale più appartato, circondato da ville padronali. Eppure a pochi metri dal cuore pulsante di Forte dei Marmi, a un tiro di schioppo dalle luccicanti vetrine dei prestigiosi marchi di moda internazionali e vicinissimo alla Capannina. Il che non guasta se il richiamo di uno dei locali storici più in voga della riviera ha per voi un fascino irresistibile. Il Principe è semplicemente l’ultimo arrivato tra i grandi hotel della Versilia, ma forse è anche quello più in linea con le esigenze
di una clientela ricercata e moderna, bisognosa di quiete così come di comfort; sempre elegante ma con un animo sportivo come vuole il gusto vacanziero che si respira inevitabilmente a pochi metri dalla spiaggia. Tutte caratteristiche che si ritrovano nella manciata di stanze che colloca il Principe più dalle parti del boutique hotel che non tra quelle del grande e rigoroso albergo. Un’impressione che si ricava subito non appena si varca l’ingresso e si ammira il grande open space con bar che accoglie l’ospite in un ambiente luminoso, immacolato e ricco di complementi d’arredo dal design moderno; quando poi non ci pensa la
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mostra di turno a rendere più sorprendente il colpo d’occhio. È questo un unico ambiente confinante con il ristorante gourmet, che funge allo stesso tempo da area breakfast nel corso della mattinata. Le camere del Principe sono accoglienti e attente nel mostrare un'eleganza misurata e funzionale. I complementi di arredo sono a firma Armani Casa, Maxalto, Flexform e caratterizzano tutte le stanze, dall’Alcova alla Junior Suite, fino al romantico Talamo. Tutte le stanze sono insonorizzate e, cosa non usuale, dotate di piccola cantina con selezione privata di vini cui accedere,
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oltre a un sound system a firma Bose. Ma non è tutto. Gli spazi comuni dell’hotel sono il valore aggiunto per chi ama trascorrere del tempo all’interno della struttura. Basta fare una visita all’ultimo piano e sostare per qualche minuto allo Sky Lounge per rendersene conto: è il luogo perfetto per un aperitivo o un cocktail (ma anche solo per una sosta durante il giorno) dove gustarsi una vista a trecentosessanta gradi su Forte dei Marmi e abbracciare in un sol colpo un panorama grandioso che si spinge tranquillamente fino alla Liguria. Una terrazza che, oltretutto,
top style può tralasciare il piatto Quinoa roots, che mette delicatamente in fila scorzonera, barbabietola e l’ormai immancabile topinambour. Interessante e decisamente unica è anche l’ampia carta dei vini, che è stata costruita partendo dagli uvaggi e non dalla provenienza delle etichette, curata gelosamente dal simpatico sommelier Sokol Ndreko. E per chi non può mancare l’appuntamento con la spiaggia? Niente paura, a partire da quest’anno, e con l’arrivo della bella stagione, il Principe on the beach è ai vicini Bagni Dalmazia, dove sarà attiva anche l’Osteria del mare, con una cucina più tradizionale, ma anche meno impegnativa e sicuramente marinara, perfetta per chi vuole trascorrere la giornata sotto il caldo sole della Versilia.
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1) Valentino Cassanelli, giovane cuoco del ristorante Lux Lucis 2) La Spa Egoista 3) Sky Lounge 4) Una delle suite.
diventa vivace e piacevole da vivere nel dopo cena, quando deejay e manipolatori di suoni si alternano alla consolle e animano la scena. Gli amanti del benessere invece si possono rilassare tra le mura amiche della Spa Egoista inaugurata lo scorso anno, dove ci si muove tra saune, bagno turco e massaggi o si ozia nella piscina dotata di idromassaggio. Se tutto questo non dovesse bastare c’è da togliersi non poche soddisfazioni anche a tavola, grazie alle intuizioni gourmet del ventinovenne modenese Valentino Cassanelli, il cuoco del ristorante
aperto sia a pranzo che a cena) non possono mancare i piatti di pesce, visto che ci si trova in Versilia. Nella carta spiccano la Triglia croccante con barbabietola e yogurt al rafano, gli Gnocchi di ortiche e patate con gamberi rossi e stracciatella, il Risotto alla curcuma con birra e lingua di vitello, il Lampredotto al parmigiano con marmellata di pomodoro piccante e verde. L’Agnello si Zeri (presidio Slow Food) e l’evocativo Neve sulla sabbia, un dolce a base di squaquerone. Anche se non si
Lux Lucis. Con esperienze internazionali a Londra (Nobu, Mosaico e Locanda Locatelli), prima di approdare a Milano da Carlo Cracco per ben tre anni, e al ristorante Sangal di Venezia, sin dall’estate del 2011 è lui il faro della cucina del Principe. Con risultati rimarchevoli, visto lo stile contemporaneo, personale e attento all’utilizzo di materia prima del territorio, che a volte richiama nell’estetica certi piatti dell’ultima generazione di cuochi del Nord Europa. La sua passione è la carne, ma come si scopre ben presto sfogliando il menu (il ristorante è l'Orafo 2014
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english translation
PEOPLE
CASE HISTORY
Italian version: see pag. 68
Italian version: see pag. 70
MATTIA CIELO: THE CHALLENGE TO ALWAYS LOOK AHEAD
POLELLO: THE FONDEST MEMORIES OF OUR LIVES
The founder of the company - bearing his name - is fond of travelling, scouting new stories and realities. Mattia Cielo jewellery is often interpreted as “exploration” and “research”. Is it an attitude that characterises your private life as well? I like to explore new worlds and stories. In particular, I try to travel to different places and discover cities and towns I've never seen before. What is the “ideal” target woman for your jewellery? A contemporary, cosmopolitan woman who looks out to the world through her travels and her work, to go in search of something new and beyond mere status symbols. A woman with a strong, well-defined and independent personality - not only economically, but also in terms of taste and the ability to choose items that go against the mainstream of mass communication. What is your remedy against stress and negative moments? When I am physically tired, I play basketball, which revs me up with adrenaline. If I want to relax, nothing is better than a good film at the cinema. From generation to generation: what values and skills have you inherited from your parents and which ones would pass on to your children? I was taught to always look ahead and keep in mind my long-term goals. I wish my kids found out who they really are and pursued their dreams without hesitating. Can you give us a few reasons to give or treat yourself to a jewel (instead of an i-phone, a journey, an accessory ...)? A jewel represents us more than anything else, because it is valuable and we can keep it forever. It's a well thought-out choice which is designed to last.
Creativity, innovation and a policy of small steps have made the Mede-based company a solid, fast-growing business. “Creating a piece of jewellery is somewhat like creating a work of art; it arouses different emotions, linked to the fondest memories of our lives” said Cesare and Angelo Polello, who have been the owners of the eponymous company based in Mede, in the province of Pavia, for nearly forty years. But let's take a few steps back to 1976, when a group of partners, including Cesare Polello, started this adventure in the world of jewellery, first by working as sub-contractors, and then creating their own models of classic jewellery which they offered to other companies. Polello & C. was established in 1982, when Cesare and his brother started their own business with the aim of offering their creations directly to jewellery stores, where they received the first positive feedback in terms of sales. The family atmosphere and the close collaboration between owners, employees and agents was and still is the ideal breeding ground to grow the company and reveal its potential. Under the leadership of Cesare, the technical expert, and Angelo, the sales manager, in the 90s the company “discovered” its vocation and became known to the general public through a special piece of jewellery, which is simple and difficult at the same time: the wedding ring. Wedding rings thus became the company’s focus, featured in its first advertising campaigns and on display at the trade shows in which it participated. Thanks to the owners’ dogged perseverance and determination, these important experiences allowed Polello to become an industry leader, featuring a range of models that goes beyond traditional yellow gold wedding rings. Polello offers a wide array of wedding rings in all colours of gold, combined or embellished with beautiful diamonds, manufactured with advanced technical solutions and skillfully designed. This product offering is particularly popular with couples lol'Orafo 2014
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oking for something new and original, and helps the company strengthen its position on the Italian market. The company’s success in the field of wedding rings, however, did not undermine its collections of jewellery, in which classical creativity is enhanced by not only the high quality of materials and stones, but also technical innovations designed to meet the needs and contemporary taste of customers, such as the necklace that breaks down into a pendant and earring set. Compared to today's world - huge, competitive and aggressive - the company is a small business, but the Polello brothers said “Being small still has its benefits: the operating system is more streamlined than in larger companies, and you can personally take care of details, ensuring more attentive service with a niche product.” In addition to strengthening its position in the Italian market, where its products can be found in 800 points of sale thanks to a strong and extensive network of agents and local collaborators, Polello is however planning to open up to Europe. The company has many projects in the pipeline, which are carried out in collaboration with Alessia, Angelo’s daughter, and Alessandra, Cesare’s daughter, sales & shipments manager and marketing manager respectively. Managed by a talented, tight-knit team, Polello is not nostalgic for the past and does not settle for the present, but looks to the future, to goals that can be achieved through a policy of small steps.
SECURITY Italian version: see pag. 74
AN ADDED VALUE TO THE SECTOR by Sonia Sbolzani
Burglary, robbery, assault and unfortunately even murder, but also fraud, data theft, espionage. These and other transgressions are now commonplace in the field of precious metals, and the crisis has done nothing but worsen the criminal trend. How to react? How to defend yourself? How to deal with the sensitive issue of security within individual companies and jewellery districts? We discussed this with one of the world’s foremost experts, Stephan
Van Hauwe, Senior Security Coordinator at ADA-Security in Antwerp (Belgium) since 2013, the body established by the AWDC (Antwerp World Diamond Centre) to help and protect the diamond community (personnel, products, reputation, information, etc.) against any internal or external threat, whether deliberate or accidental. What is your job exactly? What are the professional requirements for doing it? I am the Senior Security Coordinator of the AWDC Security Office, a special unit with a mission to promote, support, facilitate and protect the work of staff, as well as to safeguard assets, data and the reputation of the sector against all internal and external threats, whether intentional or accidental. In particular, I deal with all security measures in terms of organisation, material, electronics and information, coordinating relations between various professionals within the Antwerp Diamond Area, located in the centre of Antwerp, which occupies only one square mile, but includes 4 Diamond Bourses, more than 1,700 companies, various financial institutions and utility companies, jewellery stores and other businesses. To do this job, you must be able to work in a team (with state and local police, insurance companies, private security guards, vendors of security tools, etc.), have a solid background and experience, diplomatic skills and the ability to create a network of contacts, be honest and discreet, and be good communicators. How is your organisation funded? Our special security unit is a private independent foundation governed by a Board of Directors, which has close links with AWDC, its departments and resources. Three colleagues, involved in various operations, work there on a daily basis. We have a specific budget to rely on. What are the standards and procedures of a security plan for a centre that revolves around so much jewellery and precious stones? A good plan must be threat-proof, integrated, cost-efficient, balanced, clear, supported and tested by all stakeholders. It basically covers five areas: organisation, material, electronics, communication, information. Each of these areas must be fully addressed and must be managed properly to be effective. The idea that “one size fits all” does not work here. Security is, by defi-
nition, tailored to a specific business strategy, the relevant geographic location, the overall situation, the culture, the threat, and so on. What are the most reliable security strategies in this area? To me there is no ideal strategy. A security policy must be totally adequate to the purposes of each company, therefore it varies from case to case. Security is not the focus of operators in the jewellery industry, which is why we must undertake to protect and facilitate their work by creating a safe, secure and stable environment. If security involves restrictions, it blocks or restricts their business, then its mission has failed! Based on your experience, what are the biggest risks for the jewellery industry? There are 5 major macro-categories of threats and risks: civil unrest (such as protests, demonstrations), crime (theft and robbery, hostage-taking, attacks on means of transport), acts of terrorism (hoaxes causing false alarms, improvised explosive devices, Mumbai-style attacks), data security (malicious codes, vulnerabilities in the information system) and disasters (fires, power outages). In your opinion, are there any particular threats looming on the sector, also in consideration of the economic crisis? A number of national and international studies have shown that there is a clear correlation between crime and economic crisis: the more it worsens, the more frequent and complex crimes are likely to get. Jewellery is particularly vulnerable due to the high value of the potential loot; also, it is easily concealable and transportable across borders. What are the essential security measures that every company should take to stem the tide of crime? In order of importance, I would say the right level of consciousness and ethics beginning with the top management, awareness of a security programme, an efficient, risk-based plan, and adequate insurance cover. What is the role played by technology in the defense against aggression? Technology plays an important but not exclusive role in a good security plan. Once again I repeat that, most of all, there must be a clear and direct link between the risk/threat to be addressed and the safety measure offered. Organil'Orafo 2014
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sational aspects are also crucial and should be taken into full consideration. For example, you might have a terrific anti-intruder security plan, but if all employees have the same alarm code, and it does not change when someone leaves the company, the system becomes more vulnerable and efficiency decreases. How do you reconcile the need for security with the protection of privacy? As in any other industry, in the world of diamonds there's a very fine line between security and privacy. Honesty, discretion, trust and transparency are equally of the utmost importance. That fine line should be constantly monitored and straightened out if necessary. What is the profile of the greatest criminals in the field of gemstones and jewellery? Considering the international and global reach of the activities carried out by companies in the jewellery industry, I think we should be careful when speaking about profiles. I have seen individuals and organised groups from around the world aiming at gems and jewellery. Their modus operandi might be local, regional or even global. This is why we need to promote cooperation and communicate proactively with police and security professionals in the jewellery districts around the planet. Alone we are strong, but together we are stronger! What advice would you give to Italian jewellery companies? A good example should be set from above, even in the case of security. If all managers understood the added value of security and its importance for their company, this alone would be enough to strengthen their own plan in an extraordinary way. Do not talk about security with managers, talk business! I would also recommend to analyse risks/threats by applying the concentric ring technique: examining and discovering, alerting, reacting. Is it that expensive to be safe? Security costs whatever you want it to cost. I’m talking about the starting point of a plan: organisational measures are in fact the most affordable and the most effective of all, including electronic measures. On the other hand, they are the most difficult to master and implement. In the end, it largely depends on how much risk one is willing to take. The role of a security officer is to identify risks and their impact on bu-
english translation siness and, therefore, suggest and recommend the most effective measures in terms of cost. The company’s managers will then decide to react to risk in one way or another, whether by accepting it, transferring or insuring it, reducing or eliminating it entirely. The choice is up to the top management.
GEMS Italian version: see pag. 84
THE SECRETS OF ACQUA-MARINA by Luigi Costantini
Is there a coloured gem - excluding evergreen and ubiquitous emeralds, rubies or sapphires, but comparable to them in terms of universal consideration – which doesn’t bore us with time, which is appreciated by most people at any latitude, and the value of which hasn’t gone up and down over the years? A stone capable of conveying, through its colour - as some people do through their personality and attitude – “feelings of sympathy, trust, harmony and friendship”, as the poet said? “Good feelings. Feelings based on mutual respect, the value of which is reflected in the duration of human relationships”, according to the unknown bard? According to him, the metaphysical properties of gems derive from their own features: light to dark sky blue “is the colour of the sky, carrying its divine and eternal traits. More or less greenish, blue is also the colour of the sea, and aqua-marine (meaning “sea water”) symbolises its life-generating force, so much so that it took its name”. Far from endorsing and spreading these beliefs, I think we should ask ourselves a legitimate question: why has aqua-marine enjoyed such universal predilection, especially in the female world? Does its secret lie in the placid strength of its colour? A colour that induces feelings of calm and wellbeing, through easily traceable and explainable optical and physical processes, including from a physiological and psycho-somatic point of view? And, applying the reverse process, couldn’t it be the inner strength of certain people – a strength made of composure, trust, harmony and friendship – which pours out and engenders good feelings in this aptly named stone? Or is this all
inseparably linked to another peculiarity of aqua-marine (and certain people), that is their exquisite transparency? When I still worked in contact with the public, I always wondered what the secret of aqua-marine was, loved by generations of brides and brides-to-be. Loads and loads of aqua-marines sported on their fingers even decades after their engagement. And loads and loads of synthetic cobalt-blue spinels, unknowingly worn for decades instead of aqua-marines. Oh God, it is heartbreaking to reveal the truth. Its strong yellow-green-blue reaction under UV lighting (aqua-marine is inert) would have easily revealed the deception. I lingered pensively on the polariscope, gazing at the “torn silk” effect (a typical abnormal birefringence reaction of single-reflective synthetic spinels), shaking my head in disbelief, and muttered for a long time over my refractometer at the sight of that deadly, one and only refractive index of 1.728 or so, a far cry from the two indices nε1.574- nω1.580, the most common for birefringent beryl, of the aqua-marine variety. The reason for this whole pantomime? To shamefully put a worm of doubt in the - gemmologically speaking - naive minds of my dear ladies, thus inducing some sort of psychological preparation to the fatal judgment. Now that the time has come to weigh our soul on the scales of Maat, a sense of guilt is overwhelming me, as if I had been a rival of Marquis De Sade. But alas, what could I do? If only it were a blue topaz, the stone that looks the most like aqua-marine. Refractive indices characterised by nα 1.619- nγ 1.627, the resulting birefringence value Δ = 0.008 (against Δ = 0.006 of aqua-marine) and density δ = 3.53 g/cm3 (against δ = ± 2.72 g/cm3) would have easily solved the case. And it would have at least spared me the spiritual torment of having to justify such abomination by mentioning, in order of appearance: the good faith of the original seller in his time (that is the first sixty years of the last century), with no gemological knowledge and instrumentation, kept in the dark within many sacred veils (what could the poor jeweller know about synthetic spinels, in circulation since 1910?); the times, which were what they were; the financial resources of those times, which were what they were. As they said, for those pennies you could only get the broth but not the meat, and, at any rate, something is betl'Orafo 2014
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ter than nothing. In short, try to understand me, I too had a troubled life, juggling with dramas like these. And I thank the Goddess of Luck for keeping me from stumbling across most of that blue glass, otherwise who knows how it would have ended, with all those black crosses under the polariscope! “666” kind of stuff, God forbid! Forgive me then, at the time of final judgment, for the way I announced the cases of colour treatment, or worse, of synthetic aqua-marine - an apotheosis of hypocrisy. Telling someone that that beautiful blue colour - the incestuous result of heating the stone up to 400-450°C to remove half its yellow or green shades – was just a little help given to Mother Nature to complete the work she began with her sacred chrism but remained unfinished for a cosmic whim, blanketing it all within a veil of honesty to declare it, is the very worst representation of that cardinal sin. Supporting the idea that synthetic aqua-marine is a great example of how man is capable of imitating Mother Nature, then, is a myth of deception. While it is true that optical and physical characteristics may be similar to those of its natural counterpart (synthetic stone: nω 1.583nε 1.575; Δ = 0.008; δ = 2.69 g/cm3), it is also true that inclusions (clearly visible in synthetic stones, especially the so-called “tire marks” of hydrothermal material) look different from those found in typical and unmistakable natural stones, known as “chrysanthemum” inclusions, or parallel bundles of threadlike cavities, either hollow or filled with liquid, with a “rain effect”, parallel to each other and parallel to the facets of the crystal of origin, or even biphasic, with or without gas bubbles. I will stop here to avoid unhinging your minds, already overwhelmed by the aftermath of the post-2008 subprime crisis. The fact remains that once again I failed to behave, aping the chanson de geste of Occitan troubadours from 1200 to subtly conceal, through a patchwork of data, a fitting tribute to not just a gemstone – aqua-marine – but to a flesh and blood Marina, whose family name is Morini, and who will soon leave the editorship of this magazine to the green pastures of a more than deserved retirement. So here’s the reason for that unrequired hyphen between aqua and marine: to emphasise something. And here’s why I chose this topic, so you can separate your appreciation of either gems.
this month we talk about
questo mese parliamo di 230AR
50
DI STEFANO BY SILVER VOGUE
30
OMEGA
ADA-SECURITY ANVERSA
74
DIADORA TIME
47
ORBIS INTERNATIONAL
96
AEG PREZIOSI DI ENRICO CELLI
97
DML
44
ORIGIN PASSION AND BELIEFS
86
ALEXANDRE REZA
63
DONNA ORO
28
ORIS
58
ALTANUS
42
DUBAI WORLD TRADE CENTRE
87
OROTREND
28
44, 97
ELEMENTARIS BY PFEFFERKORN
30
OTTAVIANI WATCH
34
FA GIOIELLI
45
PIAGET
63
ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI 96
FALCINELLI ITALY
37
PIERO MILANO
37
ARTLINEA
32
FIERA VICENZA
ASSOCIAZIONE ORAFA TORINESE
96
FIERA DI FRANCOFORTE
89
POMELLATO 96
ASSOCORAL 66
FRANCESCA VILLA
49
PRIMAVERA PREZIOSI
56
BANCA ETRURIA
62
GAGA’ MILANO
38
PROSDOCIMI DESIGN
96
BIANCA MORETTI
40
GARMIN
60
PVZ-NEONERO 56
BIENNALE DES ANTIQUAIRES
63
GEM AND JEWELRY INST. OF THAILAND
66
QUAYTEN
88
BINI
32
GEMWORLD MUNICH
89
RECARLO
46
BLISS
42
GIOVANNI RASPINI
RICHARD MILLE
59
AMEN ANGRY
46
86, 87
35, 52, 62
POLELLO
59, 64
70, 71
BOCCADAMO 43
GOVONI GIOIELLI
45
ROMAIN JEROME
54
BODINO, GIAMPIERO
63
GRAFF DIAMONDS
63
ROSATO
51
BOHEMME
38
GUCCI
80
ROVIAN JEWELS
35
HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR
88
SIEGELSON
63
BOUCHERON
63, 66
BREVA
58
HOOPS
51
SOVRANI BIJOUX
51
BROSWAY
52
ICE WATCH
36
STROILI
48
BROSWAY WATCHES
41
JCK LAS VEGAS
88
SWATCH
29
63, 64, 66
LIU JO LUXURY
96
TAG HEUER
64
LUCIA FUSE’ GIOIELLI BY VENTI
45
TENDENCE 2014
89
LUIBER
35
TERERO’
38
54
TETRASOFT 77
BULGARI CAPOTOSTI DESIGN CARTIER
50 63, 66
CHAN, WALLACE
63
MARCELLO PANE
CHANEL
63
MATTIA CIELO
CHAUMET
63
MECCANICHE VELOCI
CHOPARD
81
CHRISTIAN DIOR
68, 69
TISSOT
60
54
TOGETHER JEWELS
40
MISIS
33
TORQUE
45
63
MUSEO LEONI - VERCELLI
63
TOYWATCH
31
CIRCUITI
52
MUSEO NAZ. ETRUSCO VILLA GIULIA
62
TROLLBEADS 47
COMITATO LEONARDO
96
MY JEWELS
43
UBM ASIA
88
COUTURE
88
MY VICE
56
UNOAERRE
31, 56
CREART II
97
NARDELLI LUXURY
96
VALENTE MILANO
41
CRIERI
28, 97
NESPRESSO 81
VAN CLEEF & ARPELS
63
DAMIANI
64, 94
NEXT JENER. JEWELL. TALENT CONTEST
86
VAN GOLD
29
DAVID MORRIS
63
NOT JUST A LABEL
86
VICENZAORO SPRING
DAVITE & DELUCCHI
36
NOUVELLE BAGUE
39
XLO+
52
DE BEERS
88
O CLOCK PEOPLE BY FULLSTOP
48
ZIIO
46
l'Orafo 2014
103
luglio/agosto
86, 87
elenco inserzionisti
advertisers' index
ALCOZER & J
I copertina, 16-19
AMIN LUXURY
5
BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR
73
BMB DECORLINE
8
BOCCADAMO
IV copertina
CHIMET
22, 23
CRIERI 3 D&SIGN
III copertina, 104
DENTRO LE MURA
10
FALCINELLI ITALY
21
FIERA DI VICENZA
95
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