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L’ORAFO ITALIANO 7/8 2016
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T hai Gems & Jewelry Industry Applauds New Legislation
On May 24, the Thai government passed a bill to grant exemptions on taxes, tariffs and duties that will aid the industry become more competitive on the world market. It includes the permanent exemption of VAT levied on the import of finished diamonds and gemstones, rough stones, machinery and tools, essential materials, and silver and gold chain coils under 18K. “These measures constitute the liberalisation of Thailand’s gems and jewelry trade,” Mr. Somchai Phornchindarak, President of the Gems, Jewelry and Precious Metal Confederation of Thailand (GJPCT), said. “It allows us to attract more buyers and sellers to gems and jewelry tradeshows, such as the Thailand Gems and Jewelry Fair (TGJF), and increase investment in Thailand.” Discussions are still ongoing to establish a diamond colourstone bourse for gems and jewelry trading, and the establishment of a more workable gems bank. Mr. Phornchindarak added that the legislation is the result of extensive and far-ranging discussions with the government by both the GJPCT and the Thai Gem and Jewelry Traders Association (TGJTA) over a number of years.
“It represents a huge step forward for the industry. It shows how the government and the industry associations are working hand-in-hand to promote the trade of gems and diamonds in Thailand,” he said. Thailand is currently ranked thirteenth globally in the gems and jewelry industry with 1.76% of total trade. However, Mr. Phornchindarak believes there is still scope for improvement. Mr. Suttipong Damrongsakul, President of the TGJTA, is confident that with the continuing support of the government, Thailand can become Asia’s gems and jewelry hub. “The passing of these tax incentives represents a major step that will benefit Thailand’s gems and jewelry manufacturers and traders,” he said. “It will also simplify procedures for international traders doing business in the country.” The inaugural Thailand Gems and Jewelry Fair will be held from September 7 to 11, 2016 at IMPACT, Muang Thong Thani, Bangkok, Thailand.
www.thailandgemsfair.com
ANNO LXX - NUMERO 7/8 - LUGLIO/AGOSTO 2016 direttore editoriale direttore responsabile
Ilaria Danieli Andrea Aiello
in redazione
Antonella Garello
collaboratori
Simona Infantolino, Franco Marchesini, Sonia Sbolzani, Diego Soprana, Laura Zanovello
progetto e grafica foto
Cristiano Guenzi Close up Studios, Ferdinando Cioffi, Paolo Monci, Lorenza Ricci
traduzioni
Promo-Est
pubblicità
dircom@edifis.it
traffico pubblicitario stampa e-mail web site prezzo per copia arretrati abbonamenti
Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it € 5,00 € 10,00 Italia € 40,00 Europe € 80,00 Resto del mondo € 100,00 abbonamenti@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:
Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
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Sept. 30 - Oct. 3
2016
Sommario In copertina / Cover Le Carose Contatto / Contact Pink Mood srl Via Bottego n. 2/C 73048 Nardò (Le) Tel. +39 0833 836664 info@lecarose.com www.lecarose.com
GlobalRoundUp
19 news
Polello / Ab Aeterno / Sabo Roma / Caramella / Carlo Barberis Ambermart / Sotheby's / Sicis / Rolotto / Assocoral
Anniversary Cocktail
25 a precious party time
Artwork and Photo by Close up Studios
Accolti dalla Casa Museo Ivan Bruschi, gli ospiti dell'Orafo Italiano hanno tutti contribuito a creare una atmosfera vivace e partecipata
29 portrait gallery
Bracciali della collezione Belfort di Le Carose. Cinturini in tessuto colorato ed elementi in argento. ■ Bracelets from the Belfort collection by Le Carose. Straps in coloured fabrics and elements in silver.
In un set allestito con arazzi, poltrone e busti antichi il fotografo Ferdinando Cioffi ha ritratto gli ospiti del cocktail per i 70 anni dell'Orafo Italiano
Desires
29 37
37 gemstones to discover
Giade, opali e quarzi: per l'estate la gioielleria punta su queste pietre dalle cromie intonate alle proposte moda
51 passwords for beauty
Le passerelle della PE 2016 dettano legge anche nel make up, indicando alcune fondamentali regole di look
65 the purest emeralds
Grazie a significativi investimenti la miniera di Muzo è diventata un sito estrattivo eco-sostenibile di alta qualità
68 a carpet of stars
Il Festival di Cannes brilla tra dive internazionali e gioielli di Chopard, Piaget, de Grisogono e Cartier
People&brands
70 sparkling & casual
Valérie Messika crea gioielli con diamanti preziosi e al tempo stesso casual da portare con qualsiasi look
72 la cultura del bello
51
Bottega Veneta produce gioielli seguendo i medesimi codici estetici dei suoi classici prodotti in pelle
Heritage
75 obiettivo perfezione
Da 130 anni i gioielli Carrera y Carrera sono ricercati da regnanti, politici e attori in tutto il mondo
81 aristocratic luxury
l'Orafo 2016
14
Consuelo Vanderbilt Balsan, storia di una vita d'eccezione segnata da lusso, gioielli e convenienze
luglio/agosto
Sommario
86
Visual
86 une danse classique
Un volume di pregio sulle Danzatrici della Villa dei papiri ispira gli ornamenti di Diego Percossi Papi
93 bejewelled patterns
Una pioggia simmetrica di disegni che riproduce i gioielli di marchi innovativi o di tradizione
l'Orafo 70 anni
98 excess and show off
Negli anni '80 esplode un'ondata di edonismo che gonfia i capelli e fa brillare d'oro i décolleté
InsideJewellery
99 orizzonti incerti
75
93
L'economia dell'industria orafa manifesta alti e bassi con le vendite del 2015 in crescita in termini nominali e la Svizzera in testa come paese acquirente
105 tra paesaggi e sport
Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media
106 a tutto design
Andamento positivo per la fiera Oroarezzo che ha puntato su tecnologia, moda e artigianato oltre che, come sempre, sulla rassegna Première
108 focus sul retail
98
L'edizione autunnale della fiera berica punta a far incontrare i buyer internazionali con produttori, artigiani e nuovi designer
110 più spazio alle idee
106
La prossima edizione autunnale del Salone milanese Homi punta su innovazione, creatività e artigianato italiano d'eccellenza
112 in view of christmas
Grandi numeri, come sempre, per la più grande fiera di gioielleria al mondo, in programma a settembre nel porto franco cinese
114 english text 116 brands in this issue
l'Orafo 2016
16
luglio/agosto
jamcommunication.it
insieme per sempre
Flower collection
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Global Round Up ANNIVERSARY
POLELLO IS LOVE
SINCE 1976
Quattro nuovi modelli di fedi e anelli di fidanzamento ripercorrono i quattro decenni durante i quali l'azienda ha sempre celebrato l'amore di Laura
Zanovello In questa pagina: Angelo e Cesare Polello e i nuovi modelli Colpo di Fulmine (a sinistra) e Venti d'Amore. ■ This page: Angelo and Cesare Polello and the new models Colpo di Fulmine (left) and Venti d'Amore.
“Una storia d’amore lunga quarant’anni” è quella che i fratelli Angelo e Cesare Polello raccontano dal 1976, dedicando a tutte le persone che si amano le loro fedi e i loro anelli di fidanzamento, realizzati a regola d'arte e molto apprezzati. Fin dalla nascita, infatti, questo brand di gioielleria pavese è stato protagonista di una costante crescita che lo ha portato a oggi a disporre di oltre 800 punti vendita sul territorio nazionale. Per festeggiare questo importante anniversario Polello ha così creato quattro nuovi modelli che ripercorrono e celebrano i quattro decenni della sua storia. Al primo decennio è dedicato Colpo di fulmine, che narra dell’inizio della passione dei fondatori per il mondo della gioielleria nuziale e della loro intuizione di unire i tre colori dell’oro per creare nuovi effetti di brillantezza. Nel modello Venti d’amore, che ripercorre il secondo decennio di attività, i diamanti e il monocromatismo dell’oro bianco sono i protagonisti assoluti, mentre nel terzo decennio, rappresentato da In tutti i sensi, viene introdotta la particolare forma a cuore nel taglio della pietra. La storia si conclude con Vita meravigliosa che celebra l’ultima decade nonché l’evoluzione del percorso creativo di Polello, traducendosi materialmente nell’unione fra oro bianco e oro rosa, resi ancora più preziosi dai diamanti sia nel classico solitario sia nelle fedi. Sempre nell'ambito della nuova collezione 2016, sono stati realizzati anche quattro nuovi modelli di solitari che si ispirano alle fedi e nascono per essere indossati insieme. ■ Brothers Angelo and Cesare l'Orafo 2016
Polello have been narrating “a forty-year long love story” since 1976, dedicating to lovers their wedding and engagement rings realised down to the fine art and very appreciated by the clients. Since its creation, this jewellery brand from Pavia has been the protagonist of a continuous growth that today has led to 800 stores on the national territory. To celebrate this important anniversary, Polello created four new models that go back over the four decades of its history. The first decade is dedicated to Colpo di fulmine that tells the beginning of the founders' passion for the world of wedding jewellery and their intuition to combine the three colours of gold to create new effects of brightness. In the Venti d’amore model that go back over the second decade of activity, diamonds and monochromatism of white gold are the absolute protagonists, while in the third decades, represented by In tutti i sensi a peculiar heart shape in the cutting of the stone is introduced. The story ends with Vita meravigliosa celebrating the last decade as well as the evolution of Polellos’s creative journey, concretely shown in the union between white and pink gold, made even more precious by diamonds both in the classic solitaire and in the wedding rings. Always within the new 2016 collection, four new models of solitaire rings were created and realised, inspired to wedding rings and meant to be worn together. 19
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Global Round Up
L'eco-sostenibilità di Ab aeterno
nel nome quel senso di libertà che i paesaggi di una natura incontaminata riescono a comunicare. Tutti i modelli sono dotati di cinturino flexible wood intercambiabile e montano movimento svizzero. ■ Nature and design merge in the new Harmony Collection by Ab Aeterno, Italian brand that pays the utmost attention to research and innovation and created the strap in Flexible Wood: following a laser process, wood combines to a "cruelty free” certified material of natural origin, free from derivatives of animal origin and similar to leather as for resistance and flexibility, characterised by eco-sustainability, which is the basis of Ab Aeterno philosophy. In the new collection, the wood face is available in two different diameter sizes, 35 and 40 mm, and the materials already used by the brand (maple, red sandal, green sandal and amaranth wood) are also complemented by ebony in the Eclipse model (in the picture) that evokes the suggestive natural phenomenon thanks to its dark colour contrasted with the golden side of the face, and nut wood for the Freedom model that, in the name itself, reminds that sense of freedom that the landscapes of uncontaminated nature manage to communicate. All models are available with an interchangeable flexible wood strap and Swiss movement.
Ebano e legno di noce arricchiscono le nuove collezioni del brand amico della natura Natura e design si fondono nella nuova collezione Harmony di Ab Aeterno, marchio italiano che dedica grandissima attenzione alla ricerca e all’innovazione e creatore del cinturino in Flexible Wood: in seguito a un processo di laseratura, il legno si combina a un materiale certificato di origine naturale “cruelty free”, privo di derivati di origine animale e simile alla pelle per resistenza e flessibilità, all'insegna dell'ecosostenibilità che è alla base della filosofia Ab Aeterno. Nella nuova collezione il quadrante in legno viene proposto in due misure differenti di 35 e 40 mm di diametro e ai materiali già utilizzati dal brand (acero, sandalo rosso, sandalo verde e legno amaranto) si aggiungono anche l’ebano per il modello Eclipse (nella foto) - che evoca il suggestivo fenomeno naturale grazie al suo colore scuro a contrasto col bordo dorato del quadrante - e il legno di noce per il modello Freedom, che rievoca già
Preziosi e moda a sabo roma Bijoux, preziosi e accessori moda sono andati in scena lo scorso aprile in occasione di Sabo Roma Jewelry, sezione sull’ornamento nata nell’ambito del Salone romano dedicato ad accessori e regali. La fiera ha riunito aziende e designer internazionali che hanno proposto le loro collezioni estive assieme alle anteprime
Le Nuove linee personalizzabili di Caramella
per l’inverno prossimo unendo bijoux con materiali innovativi e gioielli dalle lavorazioni più artigianali, il tutto accompagnato da contest, eventi e sfilate. ■ Bijoux, jewelry and fashion accessories went on stage at Sabo Roma Jewelry, the ornament section of the Roman exhibition dedicated to accessories and gifts. The fair has brought together international companies and designers, which disclosed their summer collections as well as the previews for the next winter, combining bijoux made of innovative materials with jewels made through more conventional craftsmanship, among contests, events and fashion shows. l'Orafo 2016
Qualità artigianale dal prezzo decisamente accessibile per i gioielli Caramella: collane, bracciali e orecchini caratterizzati da cristalli contenuti in una calza colorata fermata da una chiusura in argento. Oltre alle tre linee Base, Madame e Preziosa, si sono aggiunte anche Perle e soprattutto Signorina, che permette di personalizzare il proprio bijou grazie all’aggiunta di 20
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charms. ■ Artisan quality with a definitely affordable price for Caramella jewels: necklaces, bracelets and earrings characterised by crystals inserted in a coloured fishnet ending in a silver clasp. The three classic lines, Base, Madame and Preziosa, have been complemented by Perle and most of all Signorina, allowing to fully customise the jewels at one's taste by adding charms.
il mondo a colori di carlo barberis Cura per i dettagli, tradizione e passione caratterizzano questa antica azienda familiare
Ambermart, la voce dell'ambra in polonia
Fondata nel 1929, la Carlo Barberis è una delle aziende più antiche di Valenza: con l'immutata passione per la qualità delle pietre di colore che l’ha sempre contraddistinta, oggi l’azienda è guidata dai nipoti del fondatore. La grande cura per il dettaglio si ritrova anche in questo anello in oro bianco con opale di fuoco centrale, contornato da
L’ambra ritorna protagonista indiscussa della 17esima edizione di Ambermart, che si terrà a Gdansk, Polonia, dal 25 al 27 agosto. Oltre 180 espositori internazionali prenderanno parte alla manifestazione esponendo, accanto ai gioielli in ambra, anche pezzi d’oro e argento con pietre preziose, gioielli di design, perle, semi lavorati e pezzi d’arte funzionale. Nel corso dei tre giorni saranno inoltre tenuti corsi e seminari focalizzati sulla preziosa resina. ■ Amber is again the undisputed protagonist of the 17th edition of
diamanti bianchi. ■ Founded in 1929, Carlo Barberis is one of the oldest companies of Valenza: with unaltered passion for the quality of colour gems that has always been its distinctive feature, today the company is run by the founder's grandchildren. The great care for detail can also be found in this white gold ring with a central fire opal, surrounded by white diamonds.
record di incassi per sotheby's geneva
alto di saturazione. Le sue straordinarie caratteristiche sono enfatizzate dalla forma a pera e dal taglio brillante. Un altro significativo record è stato raggiunto da una spilla con un diamante azzurro di 6.64 carati proveniente dalla collezione di Alexander Reza, venduta per oltre 13 milioni di dollari. ■ Last 17th may proved to be very important for Sotheby’s Geneva, when the famous auction house exceeded the record for the sale of jewels, already held by Sotheby's itself and obtained the previous year. Sales of Magnificent Jewels and Noble Jewels exceeded a total 175 million dollars, improving the previous result equal to 169, also thanks to the presence of The unique pink, an exceptional gem auctioned for 31 million dollars. It is a 15.8 carat pink diamond, unique in its kind due to the exceptional purity of its structure, its extremely brilliant colour, defined by Gia as Fancy Vivid pink, that is the highest grade of saturation. Its outstanding features are emphasised by its pear shape and the brilliant-cut. Another important record was obtained by a splendid brooch featuring a 6.64 carat light blue diamond coming from the Alexander Reza collection, which was sold for over 13 million dollars.
Diamanti rosa e azzurri dalle caratteristiche straordinarie hanno colorato e arricchito l'asta di Sotheby's dello scorso maggio Una giornata molto importante per Sotheby’s Geneva è stata quella dello scorso 17 maggio che ha visto la famosa casa d’aste battere il record di incassi per una vendita di gioielli, primato già detenuto da Sotheby’s stesso e ottenuto l’anno precedente. Le vendite in occasione dell'asta di Magnificent Jewels and Noble Jewels hanno superato i 175 milioni di dollari totali, superando i precedenti 169, grazie anche alla presenza di The unique pink, una gemma eccezionale battuta all’asta per 31 milioni di dollari. Si tratta di un diamante rosa di 15,38 carati, unico nel suo genere sia per l’eccezionale purezza di struttura, sia per il colore estremamente brillante definito dalla Gia come Fancy Vivid pink, ossia il grado più l'Orafo 2016
Ambermart, that will be held in Gdansk, Poland, from 25th to 27th August. Over 180 international exhibitors will attend the event presenting, beside amber jewels, also gold and silver items with precious stones, design jewels, pearls, semi-finished objects and works of functional art. During this three-day event, workshops and seminars will be organised focusing on the precious resin.
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Global Round Up
La carpa koi di sicis Oro, diamanti e zaffiri orange insieme in un prezioso micromosaico La carpa Koi, simbolo di longevità e perseveranza, è l’emblema scelto da Sicis per la sua “collana Koi”, uno speciale gioiello realizzato in oro bianco con diamanti bianchi e zaffiri orange. Le gemme sono incastonate utilizzando la tecnica del micro mosaico, una complessa arte antica che grazie a un lungo processo di studio e innovazione Sicis, è riuscita a riprodurre. Le scaglie del pesce sono rese in madreperla e zaffiri e il tutto è ulteriormente impreziosito da tre grandi acquemarine di un azzurro intenso. ■ The Koi carp, symbol of longevity and perseverance, is the image chosen by Sicis for its “Koi necklace” a special jewel realised in white gold with white diamonds and orange sapphires. Gems are set using the micro-mosaic technique, a complex ancient art that, thanks to a long study and innovation, Sicis managed to reproduce. The fish scales are made in mother-of-pearl and sapphires and the item is further embellished by three big aquamarines of an intense light blue.
rolotto con tocco vintage Nuovi bracciali di stile grafico che rievocano gli anni '70 unendo oro, argento e bronzo alle vernici «Back to the future and welcome to the 70s». Per la sua nuova collezione, Rolotto prende ispirazione da uno dei decenni più trasgressivi e colorati della storia: i suoi bracciali assumono così forme dal gusto vintage con maglie ovali e rettangolari che alternano i colori classici dell’oro, argento e bronzo a
quelli più pop delle vernici. Ognuno potrà così rivivere le atmosfere degli hippie e della disco music, personalizzando il proprio stile con un tocco rétro ancora molto attuale. ■ «Back to the future and welcome to the 70s». For its new collection, Rolotto takes inspiration from one of the most transgressive and colourful decades in history: therefore its bracelets take shapes that are characterised by a vintage taste presenting oval and rectangular chains alternating the classic colours of gold, silver and bronze with the popper ones of varnish. Everyone will be able to live again the atmosphere of hippies and disco music, customising their style with a trendy retro touch.
assocoral, giro di poltrone Annunciate le nuove cariche del Consiglio direttivo e del Collegio sindacale per il trienno 2016/2018 A seguito dei risultati dell’Assemblea dei soci del 21 aprile e del Consiglio direttivo del 23 maggio, Assocoral (Associazione nazionale produttori coralli, cammei e materie affini di Torre del Greco) ha nominato i nuovi
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soci che comporranno il Consiglio direttivo e il Collegio sindacale per il triennio 2016/2018. Il nuovo presidente è Tommaso Mazza, il quale aveva già ricoperto l’incarico di vice presidente vicario nel triennio 2010/2012, affiancato da Ciro Condito, nominato vice presidente vicario. ■ Following the results of the Partners’ Meeting held on the 21st April and of the Governing Council on the 23rd May, Assocoral (National association of manufacturers of corals, cameos and similar materials of Torre del Greco) appointed the new partners that will be part of the Board of Directors and of the Board of Auditors for 2016-2018. Tommaso Mazza is the new President. He had already been Deputy Vice President in 20102012, supported by Ciro Condito, appointed Deputy Vice President.
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2016 ITALIAN COURSE SCHEDULE Poli shed Diamond Course: Cer tificate Jan 11, 2016 - Jan 15, 2016 .................. Roma Jan 29, 2016 - Feb 2, 2016 ............ Trecastagni Feb 1, 2016 - Feb 5, 2016 .............. Marcianise Feb 22, 2016 - Feb 26, 2016 ............. Cavalese Mar 21, 2016 - Mar 25, 2016 .................. Roma Apr 11, 2016 - Apr 15, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2016 .............. Cavalese Sep 26, 2016 - Sep 30, 2016 ............. Cavalese Oct 9, 2016 - Oct 13, 2016 ............ Trecastagni Oct 17, 2016 - Oct 21, 2016 ........... Marcianise Poli shed Diamond Course: Diploma Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 ........... Marcianise Apr 1, 2016 - Apr 5, 2016 ............... Trecastagni Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 .................. Cavalese Mar 2, 2016 - Mar 6, 2016 ........... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2016 ................... Roma Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............... Cavalese Rough Diamond Course Mar Mar Oct Oct Oct
4, 2016 14, 2016 3, 2016 10, 2016 17, 2016
Mar 11, 2016 ........... Trecastagni - Mar 22, 2016 ........... Marcianise Oct 9, 2016 ................. Cavalese - Oct 16, 2016 .................. Roma - Oct 23, 2016 ........ Ascoli Piceno
C olored Stone Course Feb 12, 2016 - Feb 16, 2016 .......... Trecastagni Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 .................. Roma Feb 29, 2016 - Mar 4, 2016 ............... Cavalese Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ............... Marcianise Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ........ Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 24, 2016 .............. Cavalese Nov 4, 2016 - Nov 8, 2016 ............. Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ............. Cavalese Synthetics, Imitations & Treatments I dentification Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ................... Roma May 6, 2016 - May 10, 2016 .......... Trecastagni May 9, 2016 - May 13, 2016 ........ Ascoli Piceno May 23, 2016 - May 27, 2016 .......... Marcianise Jul 11, 2016 - Jul 15, 2016 ................ Cavalese C olored Stone Course Feb 20, 2016 - Feb 22, 2016 .................. Roma May 27, 2016 - May 29, 2016 ......... Trecastagni May 30, 2016 - Jun 1, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 22, 2016 ............ Marcianise Jul 16, 2016 - Jul 18, 2016 ................ Cavalese Pearl Grading & Evaluation Mar 1, 2016 - Mar 4, 2016 .............. Marcianise Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ...................... Roma Mar 16, 2016 - Mar 20, 2016 ............. Cavalese Jun 6, 2016 - Jun 10, 2016 .......... Ascoli Piceno Jun 10, 2016 - Jun 14, 2016 .......... Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............ Marcianise Nov 25 2016 - Nov 29, 2016 ........... Trecastagni Practical Diamond Week Jun 24, 2016 - Jun 28, 2016 ........... Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ....... Ascoli Piceno Practical Colored Stones & Synthetic Week Jul 15, 2016 - Jul 19, 2016 ............. Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ......... Ascoli Piceno Practical Pearls Advanced May 21, 2016 - 9: 00 - 18:30 ........ Ascoli Piceno Nov 3, 2016 - 9: 00 - 18:30 ............. Trecastagni Nov 30, 2016 - 9: 00 - 18:30 .............. Cavalese Organic Materials Course Sep 23, 2016 - Sep 25, 2016 .......... Trecastagni Gem Cutting & Faceting May 9, 2016 - May 13, 2016 ............. Jul 25, 2016 - Jul 29, 2016 ............... Nov 28, 2016 - Dec 2, 2 016 ..............
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Anniversary Cocktail 9 MAGGIO 2016
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PARTY TIME Accolti dalla Casa Museo Ivan Bruschi, gli ospiti dell'Orafo Italiano hanno tutti contribuito a creare una atmosfera vivace e partecipata. Complici anche l'ottimo catering del Falconiere di Cortona e le bollicine di Baracchi Winery foto di
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25
luglio/agosto
Anniversary Cocktail
In apertura: l'ingresso alla Casa Museo Ivan Bruschi con le tre vetture esposte da Audi, il numero di Aprile de l'Orafo Italiano e bottiglie di Baracchi Winery. In questa pagina: alcuni momenti della serata, con i gioielli battuti all'asta benefica a favore di Amani onlus e il catering del relais Il Falconiere di Cortona. â– Opening page: the entrance of Casa Museo Ivan Bruschi with three cars exhibited by Audi, the April issue of l'Orafo Italiano and some bottles by Baracchi Winery. This page: some moments of the evening, with the jewels auctioned in favour of Amani onlus and the delicious food by relais Il Falconiere in Cortona.
l'Orafo 2016
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luglio/agosto
In questa pagina: il fotografo Ferdinando Cioffi al lavoro; Lucio Misuri, direttore della Casa Museo Ivan Bruschi, con la chef Silvia Baracchi; la performance del gruppo jazz di Laura Falcinelli; l'interno di Casa Bruschi e alcuni momenti della festa. â– This page: photographer Ferdinando Cioffi at work; Lucio Misuri, director of Casa Museo Bruschi, with chef Silvia Baracchi; the musical performance of Laura Falcinelli jazz group; the inside of Casa Bruschi and some moments of the party.
Nella pagina seguente: la redazione e i responsabili commerciali dell'Orafo Italiano fotografati con Laura Falcinelli sulla terrazza di Casa Bruschi e l'esibizione della cantante con il suo gruppo. â– Following page: the editorial and commercial staff of l'Orafo Italiano photographed with Laura Falcinelli on the terrace of Casa Bruschi and the singer performing with her group.
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Anniversary Cocktail
music, drinks, charity and good friends È stata una vera e propria festa, di quelle che coinvolgono amici vecchi e nuovi e persone care, di quelle che si ricordano per l'atmosfera partecipata e i dettagli accurati, oltre che per le sorprese. Una festa bellissima per i 70 anni dell'Orafo Italiano, la più importante rivista orafa italiana, una pubblicazione che dall'immediato dopoguerra, con serietà e professionalità, accompagna il settore registrandone e anticipandone tendenze, umori, problematiche: un lavoro che non sarebbe stato possibile senza il sostegno, appunto, di tante aziende, associazioni e operatori la cui vicinanza negli anni non è mai venuta a mancare. Due storici collaboratori della rivista, Paolo Monci e Lorenza Ricci, hanno documentato con i loro scatti tutta la serata, che si è svolta nel cuore di Arezzo, alla Casa Museo Ivan Bruschi, ed è stata sponsorizzata da Audi che ha esposto all'ingresso tre splendide vetture. Casa Bruschi è un luogo delle meraviglie, un vero e proprio scrigno di pregiati dipinti, sculture, incunaboli, avori e arredi. Apprezzatissimo il catering - opera degli chef stellati del relais il Falconiere di Cortona e di Baracchi Winery - che ha offerto agli ospiti la possibilità di accostarsi a celebrati prodotti tipici del territorio toscano. Ma senza il gruppo jazz della talentuosa Laura Falcinelli, che si è esibito fino a notte inoltrata, l'atmosfera non sarebbe certo stata così calda e vivace. L'Orafo Italiano ha voluto poi dedicare la serata anche alle persone meno fortunate: grazie alle aziende che hanno donato un loro gioiello, è stata infatti bandita un'asta benefica a favore di Amani onlus e del suo progetto di aiuto a ex ragazze di strada vittime di violenza. ■ It was one of those parties involving new and old friends, as well as the beloved ones, to be remembered for the shared atmosphere and the accurate details and surprises. A magnificent party for the 70th anniversary of l’Orafo Italiano, the most important Italian goldsmith magazine, a publication that since the immediate post-war years, has accompanied this sector with reliability and professionalism, reporting and anticipating its trends, feelings and problems: a task that would not have been possible without the support of many companies, associations and operators, which were always close over the years. Two well-known contributors of the magazine, Paolo Monci and Lorenza Ricci, documented with their pictures the whole evening, which was held in the heart of Arezzo at the Casa Museo Ivan Bruschi and was sponsored by Audi that put three magnificent cars on display just outside the hall. Casa Bruschi is a wonderful location, a true chest of precious paintings, sculptures, incunabula, ivory items and furnishing. The much appreciated catering – the work of the starred chefs of the Relais Falconiere di Cortona and of Baracchi Winery – gave the hosts the possibility of approaching typical renowned products of Tuscany. The atmosphere, however, would not have been so warm and lively without the jazz ensemble of the amazing Laura Falcinelli that performed until late at night. L’Orafo Italiano wanted to dedicate the event also to the less fortunate: thanks to the companies that donated one of their jewels, a charitable auction was organised for Amani onlus and its project to help street girls victim of violence. l'Orafo 2016
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Anniversary Cocktail PROTAGONISTS
PORTRAIT
GALLERY In un set allestito con arazzi, poltrone d'antiquariato e busti antichi il fotografo Ferdinando Cioffi ha ritratto gli ospiti della serata organizzata ad Arezzo per festeggiare i 70 anni dell'Orafo Italiano
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Anniversary Cocktail
Gruppo Casa Museo Bruschi
Riccardo Baracchi (Il Falconiere)
Alberto Cestaro (Audi)
Stefania Fucci e Paolo Cesari (Cesari & Rinaldi)
Alessandra Paglicci, Rossella Angiolini e Silvia Paglicci (Gimet)
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Michela Confuorto e Antonello Amato (Confuorto Gioielli)
Gruppo Unoaerre
obiettivo d'artista Nelle sale della Fondazione Bruschi nel centro di Arezzo, all'interno di un percorso espositivo che vanta oltre diecimila oggetti provenienti da collezioni di arte antica, i partecipanti all’Anniversary Cocktail per i 70 anni dell'Orafo Italiano hanno avuto la possibilità di prender parte alla magia e alla storicità di quei luoghi diventandone in certo senso protagonisti. Tutto merito dell'obiettivo del fotografo Ferdinando Cioffi che, attraverso i suoi scatti, ha intrattenuto e immortalato gli invitati all'interno di un set allestito con poltrone, arazzi e busti antichi. Tra pose studiate e sorrisi spontanei gli invitati sono diventati altrettanti ritratti d’autore, da portare a casa come ricordo della serata. ■ In the beautiful rooms of the Fondazione Bruschi in the centre of Arezzo, within an exhibition path showing over ten thousand items coming from ancient art collections, the participants to the Anniversary Cocktail celebrating 70 years since the foundation of l'Orafo Italiano, had the chance to be part of the magic and historicity of those places becoming, in a sense, their protagonists. It was all thanks to the eye and art of photographer Ferdinando Cioffi who, through his shots, entertained the guests in a set prepared with armchairs, precious tapestries and ancient busts. Among artificial poses and spontaneous smiles the guests were turned into as many signature portraits to take home with them as a souvenir of the evening.
Vasco, Laura e Wilma Falcinelli
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Anniversary Cocktail
Vittorio Tizzi e famiglia (Audi)
Francesco Bernardini con la compagna (Banca Etruria)
Silvana Martini (Martini Italy)
Wilma e Fabrizio Falcinelli
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Marta Balestri con il marito (Artlinea)
Annalisa Fontana e Gloria Belloni (Studio Effeerre)
Dorella Moretti con il marito (Loto Preziosi)
Beppe Angiolini (Sugar) e Tiziana Panzeri
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Anniversary Cocktail
Gruppo TarĂŹ e Gold Sisters
Alberto Martinelli con la moglie (Artlinea)
A destra Roberto Galeno Mellucci e Francesco Verolla (Tappo's)
Giacomo Palma, Giuseppe Parisi e Fabrizio Falcinelli
Gabriele Veneri (Sem Ar) e Danilo Neri (Neri Romualdo)
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Massimo Vannini, Paolo Cuccaro e Giancarlo Caleri
Ivana Ciabatti (Confindustria Federorafi)
Gruppo l'Orafo Italiano
Francesco Maria Soldano (Arturo Facchini)
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GEMSTONES
TO DISCOVER Giade, opali e quarzi: per l'estate inoltrata la gioielleria punta su queste pietre di grande fascino, dalle cromie intense e perfettamente intonate alle collezioni moda di
Antonella Garello e Laura Zanovello
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In apertura/opening page Da sinistra: look di Fausto Puglisi, Clover Canyon, Gabriele Colangelo. SS '16. Pietre sciolte di Cesare & Rinaldi Gemmai. ■ From the left: looks by Fausto Puglisi, Clover Canyon, Gabriele Colangelo SS '16. Loose gems by Cesari & Rinaldi Gemmai.
ALESSIO BOSCHI Anello in oro giallo con giada verde, diamanti bianchi e neri, zaffiri e tsavorite. ■ Yellow gold ring with green jade, white and black diamonds, sapphires and tsavorite.
passioni e sentimenti in veste preziosa Una nota positiva è sicura: la moda ci aiuterà a prolungare i benefici effetti delle vacanze, perché i colori degli abiti e degli accessori che ci avranno accompagnati nei mesi estivi oltre ai classici bianco e nero, intramontabili in ogni stagione - sconfineranno anche nel primo autunno, portando con sé un po' dell'allegria e dell'abbandono della bella stagione. Il verde, soprattutto nelle sue tonalità brillanti, è da tempo protagonista di una tendenza green centrata sulla natura e su un benessere interiore da coltivare anche in contesti urbani. Il viola è universalmente considerato il colore della spiritualità, in grado di liberare la fantasia concentrandosi sugli affetti e sulla creatività. Il rosa sarà una delle tonalità dominanti nei prossimi mesi: è il colore della delicatezza, della serenità e della compostezza, che invita alla riflessione e allontana i pensieri negativi. Di gran moda anche il color castagna, nei toni smoky che richiamano la concretezza e la profondità della terra diffondendo un senso di solido equlibrio. Gioia, ottimismo, spensieratezza e buonumore accompagneranno gli amanti dei colori giallo e arancione, altri must cromatici dei prossimi mesi che richiamano sensazioni di calore e positività. Da sempre le gemme nella loro grande varietà sono in grado di tradurre in veste preziosa le passioni e i sentimenti: ci si potrà così divertire a sfoggiare anelli importanti con giade, quarzi, opali, come ci conferma Azzurra Cesari di Cesari & Rinaldi Gemmai, un'autorità in campo gemmologico e autrice anche delle note teniche di questo servizio: «Stiamo verificando grande interesse per l'opale rosa e la giada imperiale - spiega Azzurra Cesari - La giada in particolare sarà la gemma maggiormente caratterizzante nelle collezioni 2017, poiché è considerata fondamentale per l'accesso ai mercati orientali. Ha il prestigio delle pietre preziose e un grande valore simbolico: Confucio ne sottolineava le virtù, che ogni persona dovrebbe perseguire perché si tratta di una gemma morbida, dolce e lucida al l'Orafo 2016
tatto - come la benevolenza - forte, compatta e bella - come l’intelligenza; e che rappresenta la sincerità, perché un difetto nella giada è impossibile da nascondere!». ■ A positive news is for sure: fashion will help us to extend the beneficial effects of holidays, as the colours of dresses and accessories that will have taken us through the summer months, besides the classic black and white, timeless in every season, will be also present in the early autumn, bringing some of the happiness and relaxation of spring and summer. Green, especially in its brilliant hues, has long been the protagonist of a green trend focused on nature and on an inner wellness to be cultivated also in urban contexts. Violet is universally considered the colour of spirituality, able to free imagination focusing on affections and creativity. Pink will be one of the dominant hues for the next months: it is the colour of gentleness, serenity and composure encouraging meditation and dismissing negative thoughts. Chestnut is also fashionable, in its smoky hues reminding the concreteness and depth of the earth, spreading a sense of sound balance. Happiness, optimism and good humour will accompany yellow and orange lovers, other must have colours of the next months, reminding sensations of heat and positivity. The great variety of gems has always been able to turn passions and feelings into precious items: so we can have fun displaying important rings with jades, quartzes and opals, as it is confirmed by Azzurra Cesari of Cesari & Rinaldi Gemmai, an authority in the gemmological field and also the author of the technical notes to this article: «We are evidencing a great interest for pink opal and imperial jade Azzurra Cesari explains - Jade, in particular, will be the predominant gem in the 2017 collections, as it is considered fundamental to enter Eastern markets. It has the prestige of precious stones and a great symbolic value: Confucius underlines its virtues that every person should pursue as it is a soft, sweet gem polished to the touch - exactly as benevolence - strong, compact and beautiful, as intelligence, and representing sincerity, because an imperfection in jade can never be hidden!». 38
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PASQUALE BRUNI Anello della collezione Giardini Segreti in oro rosa, giada, agata verde, tsavorite e diamanti. â– A ring from the Giardini Segreti collection in rose gold, jade, green agate, tsavorite and diamonds.
DML Anello in oro e diamanti con giada africana e avventurina verde. â– Gold and diamond ring with African jade and green aventurine.
CARLA AMORIM Dalla collezione Pantone, anello in oro rosa con giada nefrite e smeraldi. â– From the Pantone collection, a ring in rose gold with nephrite jade and emeralds. Giambattista Valli SS 2016
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giada, la gemma di confucio La giada appartiene alla famiglia mineralogica dei silicati. Può essere di cromia verde, azzurra, gialla, lavanda, bianca, nera. La varietà più pregiata è la giada giadeite, ovvero giada imperiale, la cui colorazione è verde mela, tendente al verde smeraldo, e il cui aspetto distintivo è la traslucidità. Si tratta di una varietà estremamente costosa, quotata commercialmente, al pari delle varietà delle canoniche gemme preziose (rubino/zaffiro/smeraldo). La giada può essere suddivisa in tre categorie: Tipo A - Naturale, non trattata; viene lavorata secondo un processo tradizionale, con lavaggio e lucidatura mediante cera d'api, senza alcun processo artificiale (trattamenti ad alta temperatura o ad alta pressione). Tipo B - Sbiancata chimicamente per rimuovere le impurità; vengono iniettati dei polimeri grazie a una centrifuga, e la gemma viene coperta con un rivestimento protettivo. Si tratta comunque di pura giada al 100% con un colore completamente naturale. Tipo C - Sbiancata chimicamente e colorata artificialmente mediante impregnanti. I principali giacimenti si trovano in Birmania (Myanmar), Russia, Messico, Guatemala, Taiwan, Australia. ■ Jade belongs to the mineralogical family of silicates. It can be green, light blue, yellow, lavender, white, black. The most precious variety is the jadeite jade, that is the imperial jade, characterised by a green apple colour, similar to emerald, whose distinctive feature is translucence. It is an extremely expensive variety, commercially valuable, like the canonical precious gems (ruby/sapphire/emerald). Jade can be divided into three categories: Type A – Natural, not treated; it is worked following a traditional process, washed and polished by means of bee wax, without artificial processes (high temperature or high pressure treatments). Type B – Chemically whitened to remove any impurity; polymers are injected thanks to a centrifugal machine and the gem is covered with a protective coating. It still is 100% pure jade with a completely natural colour. Type C – Chemically whitened and artificially coloured by means of impregnants. The main mines are located in Burma (Myanmar), Russia, Mexico, Guatemala, Taiwan, Australia. l'Orafo 2016
CARTIER Anello Paris Nouvelle Vague in oro rosa con giada nera e diamanti. ■ Paris Nouvelle Vague ring, in rose gold with black jade and diamonds.
Carven SS 2016
ALESSIO BOSCHI Anello in oro bianco e rosa con giada lavanda, zaffiri e diamanti bianchi e neri. ■ White and rose gold ring with lavander jade, sapphires, white and black diamonds.
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POMELLATO Anelli della collezione Capri in oro rosa, giada tinta lavanda e ametiste. ■ Rings from the Capri collection in rose gold with dyed lavender jade and amethyst.
ROBERTO COIN Dalla collezione Black Jade, anello in oro con giada nera e diamanti. ■ From the Black Jade collection, a gold ring with black jade and diamonds.
CHANTECLER Anello in oro rosa, diamanti e giada nera cabochon. Collezione DiAmour & DiAmour Folies. ■ Rose gold ring with diamonds and cabochon black jade. DiAmour & DiAmour Folies collection.
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DI.GO Anelli della collezione Opera in oro rosa con opale bianco e opale nero cabochon taglio ovale e diamanti. ■ Rings from the Opera collection in rose gold with diamonds and cabochon cut oval white and black opal.
opale: la magia dell'arcobaleno L'aspetto forse più curioso dell'opale è costituito dalle valenze magiche - alternativamente positive o negative, a seconda dei luoghi e dei periodi storici - di cui da sempre è investito. Proprio in virtù delle sue tante sfumature cangianti, infatti, questa gemma è sempre stata connessa al cambiamento, alla trasformazione e a una visione profonda e intensa della realtà e dei misteri dell'esistenza. Gli antichi Greci attribuivano all'opale capacità divinatorie - chi lo indossava acquisiva il talento della preveggenza - mentre i Romani lo consideravano simbolo di buona sorte. Amato da Josephine de Beauharnais, che secondo la leggenda ricevette in dono dal consorte Napoleone I un preziosissimo esemplare di opale di fuoco - e molto apprezzato in epoca vittoriana, l'opale ha vissuto il suo periodo di massima gloria in gioielleria nei primi vent'anni del Novecento, quando è stato utilizzato da creativi e artisti, che in quell'epoca di sperimentazione erano alla costante ricerca di materiali nuovi e colori inconsueti. Oggi questa pietra sta vivendo una seconda giovinezza ed è nuovamente protagonista in tutto il mondo di pezzi unici e collezioni di grande fascino. Da un punto di vista strettamente gemmologico l'opale è un ossido di silicio idrato. Ciò che determina l'opalescenza è il contenuto interno di acqua, ragione per cui si tratta di un materiale delicato e sensibile alla variazione delle temperature. Le cromie spaziano dal nero (opale nobile nero), al bianco (opale nobile bianco), al rosa, fino al rosso/arancio (opale di fuoco). La varietà più pregiata è l'opale nobile nero, la cui colorazione è a base nera e presenta nell'iridescenza il completo arcobaleno dei colori. Sia nell'opale nobile nero sia in quello bianco, maggiore è la gamma cromatica presente nell'iridescenza della pietra e maggiore è il valore commerciale. L'opale di fuoco è l'unico opale ad essere faccettato in fase di lavorazione; diversamente viene sempre tagliato a cabochon. La quasi totalità della produzione mondiale dell'opale - il 97% - è di provenienza australiana. Giacimenti residuali si trovano in Messico, Etiopia, Brasile e Perù. ■ Probably the most curious aspect of opal concerns its magic properties, alternatively positive or negative, according to the places and historical periods, of which it has always l'Orafo 2016
been bestowed. Due to its manifold iridescent hues, in fact, this gem has always been linked to change and transformation, as well as to a deep and intense vision of reality and of the mysteries of life. Ancient Greeks gave opal divinatory powers: for them, those wearing it acquired the talent of clairvoyance, while Romans considered opal a symbol of good luck. Loved by Josephine de Beauharnais who, according to legend, received a precious fire opal from her husband Napoleon I, and particularly appreciated during the Victorian Age, opal lived its glory days in jewellery in the first twenty years of the twentieth century, when it was used by creatives and artists that at that time of experimentation were continuously looking for new materials and unusual colours. Today this stone is experiencing a second lease of life and it is once again protagonist all over the world of unique items and charming collections. From a strictly gemmological point of view, opal is a hydrate silicon oxide. As opalescence is due to its internal content of water, it is a delicate material sensitive to temperature variations. Colours range from black (black noble opal), to white (white noble opal), pink, red/orange (fire opal). Black noble opal is the most precious variety with a black base colour showing the full rainbow in its iridescence. Both in the noble black and white opal, the wider is the colour range in the iridescence the greater is its commercial value. The fire opal is the only variety to be faceted during the finishing, as usually a cabochon cut is applied. Almost all the world production of opal (97%) comes from Australia. Residual mines are located in Mexico, Ethiopia, Brazil and Peru.
CRIVELLI Anello in oro rosa con opale cabochon centrale circondato da diamanti brown e icy white. ■ Rose gold ring with a central opal cabochon encircled by brown and icy white diamonds. 42
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JEWELLERY THEATRE Anello della collezione Lace in oro giallo, opale cabochon, zaffiri gialli e arancio e tsavoriti. â– Yellow gold ring from the Lace collection with opal cabochon, yellow and orange sapphires, tsavorites.
Marchesa SS 2016
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MANGIAROTTI Anello in oro bianco con opale, diamanti bianchi e fancy e zaffiri. Linea Venere. â– White gold ring with opal, white and fancy diamonds and sapphires. Venere line.
MIMÌ BROGGIAN MILANO Anello in oro giallo, opale di fuoco e diamanti della collezione Boutique. ■ Yellow gold ring with fire opal and diamonds from the Boutique collection. OROTREND Anello in oro giallo con diamanti, zaffiri orange e opale di fuoco messicano. ■ Yellow gold ring with diamonds, orange sapphires and Mexican fire opal.
Paul Smith SS 2016
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MISAHARA Anello Zara in oro rosa con opale rosa e zaffiri rosa. ■ Zara Ring with pink opal and pink sapphires set in rose gold.
la pietra del cambiamento Sarà una delle grandi star della prossima stagione e lo vedremo abbinato agli abiti e agli accessori in tutte le sfumature di rosa e soprattutto - montato sull'oro giallo, rosé o bianco - a tutte le gemme in nuance, dai rubini agli zaffiri, dalle ametiste alle rubelliti, a creare contrasti cromatici di raffinata eleganza. L'opale rosa è protagonista di un grande revival e le ragioni non sono solo estetiche: secondo la cristalloterapia è una gemma in grado di esercitare grandi influenze benefiche sul corpo e sulla psiche. Pare infatti che - come tutti gli altri opali, caratterizzati dai riflessi cangianti - anche l'opale rosa simboleggi e stimoli i cambiamenti e che per questo sia la pietra perfetta per chi si trova a dover prendere decisioni importanti. Inoltre questa gemma favorirebbe la pace interiore, l'armonia e la serenità. Fungerebbe inoltre da regolatore del battito cardiaco e del sistema nervoso, aiutando anche a combattere gli stati depressivi: insomma, la pietra ideale per accompagnare e affrontare con serenità ogni momento delicato della vita. ■ It is expected to be one of the big stars of the next season, matched to clothes and accessories in all the hues of pink and, above all, set in yellow, rose or
white gold, and to all gems with the same nuance, from rubies to sapphires, from amethysts to rubellites, so as to create colour contrasts of a refined elegance. Pink opal is the protagonist of a great revival not only due to aesthetic reasons: according to crystal therapy, this gem can have important beneficial effects on both body and psyche. In fact, it is said that, as all other opals characterised by ever changing reflections, also pink opal symbolises and stimulates changes and for this reason it is the ideal stone for those who must take important decisions. Moreover, this gem is supposed to favour inner peace, harmony and serenity. It is also thought that it can help adjusting the heart rate and the nervous system, helping to contrast states of depression: in conclusion, it's the ideal stone to accompany and face with calm and serenity each delicate moment of one's own life.
CARTIER Amulette de Cartier: anello in oro rosa con opale rosa e diamante. ■ Amulette de Cartier: rose gold ring with pink opal and diamond.
POLELLO Dalla collezione I Petali, anello in argento, oro rosa e opale rosa. ■ From the I Petali collection, silver and rose gold ring with pink opal. l'Orafo 2016
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MIMÌ BROGGIAN MILANO Anello della collezione Boutique in oro rosa con quarzo rosa, zaffiri rosa e diamanti. ■ A ring from the Boutique collection in rose gold with rose quartz, pink sapphires and diamonds.
FA GIOIELLI Collezione Portofino: anello in oro rosa con quarzo rosa e ametiste. ■ Portofino collection: rose gold ring with rose quartz and amethysts.
PASQUALE BRUNI Anello Lady Taj in oro rosa con quarzo rosa, rodolite, madreperla, zaffiri rosa e diamanti. ■ Lady Taj rose gold ring with rose quartz, rhodolite, mother-ofpearl, pink sapphires and diamonds. Giorgio Armani SS 2016
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DAMÌ GIOIELLI Anello in oro rosa con diamanti e quarzo fumé della collezione Didyma. ■ Rose gold ring with diamonds and smoky quartz from the Didyma collection.
FALCINELLI ITALY Anello in oro giallo e bianco con quarzo fumé e diamanti della collezione Soraja. ■ Yellow and white gold ring with smoky quartz and diamonds from the Soraja collection.
trasparenze in rosa e smoky Il quarzo rosa è una pietra appartenente al gruppo dei quarzi macrocristallini (ossido di silicio), con sfumature che prevedono il rosa traslucido, intenso lattiginoso o vitreo. La colorazione del quarzo rosa dipende da tracce di titanio, ferro e manganese. Particolarmente pregiata è la varietà Madagascar, che si caratterizza per la colorazione intensa ma trasparente, con una nota opalina all’interno. Il quarzo rosa proviene principalmente da Brasile, Madagascar, India, Kenya, Mozambico, Namibia, Sri Lanka e Stati Uniti d’America. Come il quarzo rosa, il quarzo citrino e l’ametista, anche il quarzo fumé appartiene al gruppo dei quarzi macrocristallini. Il quarzo affumicato acquista la sua caratteristica colorazione - castagna, testa di moro - a seguito dell’irraggiamento del cristallo di rocca, per processi naturali o per mano dell’uomo. I principali giacimenti si trovano in Brasile e Stati Uniti. ■ Rose quartz is a stone belonging to the group of macro-crystalline quartzes (silicon oxide) characterised by colours including translucent, intense milky or glassy pink. The distinctive pink colour of quartz is due to traces of titanium, iron and manganese. The Madagascar variety is particularly valued with its intense though transparent shade and a milky touch hidden inside. Pink quartz mainly comes from Brazil, Madagascar, India, Kenya, Mozambique, Namibia, Sri Lanka and the United States of America. Like pink quartz, yellow quartz and amethyst, also the smoky one belongs to the group of macro-crystalline quartzes. Smoky quartz acquires its distinctive chestnut, dark brown hue following the irradiation of rock crystal by means of natural or artificial processes. The main fields are located in Brazil and the USA.
ANTONINI Anello Porto Cervo in oro rosa con quarzo fumé, rodocrosite e diamanti. ■ Porto Cervo ring in rose gold with smoky quartz, rhodochrosite and diamonds. l'Orafo 2016
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SALVINI Anello della collezione Positano in oro giallo, diamante e quarzo citrino. ■ A ring from the Positano collection in yellow gold with diamond and citrine quartz.
NANIS Anello con diamanti e quarzo rutilato giallo. Collezione Dancing in the Rain. ■ Yellow gold ring with diamonds and yellow rutilated quar tz. Dancing in the Rain collection.
lo splendore del sole e i bagliori del fuoco Il quarzo citrino è una varietà macrocristallina del quarzo, il cui colore è dovuto a impurità di ferro trivalente nel reticolo cristallino. I colori del quarzo citrino si estendono dal giallo limone al giallo oro, sino a toccare anche le nuances arancio mandarino e rosso Madeira. I principali paesi di provenienza sono il Brasile, il Madagascar, gli Stati Uniti, l'Uruguay e il Mozambico, lo Zambia e la Tanzania. Varietà relativamente rara ma molto ricercata, il citrino naturale si trova poco sul mercato, dove circolano prevalentemente quarzi ametista o fumé di qualità minore, trattati poi termicamente (da 470ºC a 750 ºC) così da ridurre la presenza di ferro, al fine di raggiungere le più armoniose colorazioni giallo-arancio. ■ Citrine quartz is a macrocrystal variety of quartz whose colour is due to trivalent iron impurities in the crystal lattice. The shades of yellow quartz range from lemon to gold to include also such nuances as mandarin orange and Madeira red. It mainly comes from Brazil, Madagascar, the United States, Uruguay, Mozambique, Zambia and Tanzania. Natural yellow quartz is relatively rare. On the market you can usually find amethyst or smoky quartz of a lower quality, thermally treated (470 ºC - 750 ºC) so as to reduce the presence of iron and obtain the most harmonious yelloworange shades.
VIANNA BRASIL Anello in oro giallo con importante quarzo citrino. ■ Yellow gold ring with imposing citrine quartz.
MISANI Anello in oro lavorato a mano con quarzo cognac e diamante. ■ Hand made gold ring with cognac quartz and diamonds. l'Orafo 2016
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COSTIS Anello Girasole lavorato a mano in oro giallo con citrino centrale, diamanti e tsavoriti. ■ Sunflower hand made Ring in yellow gold with central citrine, diamonds and tsavorites. CARRERA Y CARRERA Anello della linea Autunno in oro rosa, tsavorite, granati, quarzo fumé e zaffiri. Collezione El Retiro. ■ Rose gold ring with tsavorite garnet, smoky quartz and sapphires. El Retiro collection.
Boss SS 2016
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FOR BEAUTY Le passerelle della primavera-estate 2016 dettano legge anche nel trucco, indicando alcune fondamentali regole di look per occhi, labbra, incarnato e capelli Testi e Collage di Simona Infantolino
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never without BOLD LIPS Da baciare, curare ed evidenziare, le labbra sono uno dei punti chiave su cui puntare per questa estate 2016. Via libera quindi ai toni forti, fortissimi, con arancioni accesi, fucsia brillanti e neri misteriosi, senza però mai dimenticare il rosso. Immancabile nuance presente nel beauty case di ogni donna, il rosso è un evergreen tra i rossetti, matte o lucidi, perché da sempre è ritenuto un colore seducente e passionale, soprattutto se indossato sulle labbra. D'altronde anche Lucio Battisti “moriva” sulle labbra rosse di una fantomatica bionda nella sua canzone Dieci ragazze. Dalle passerelle di Miu Miu e Oscar de la Renta il consiglio per enfatizzare le bold lips è un look pulito, dai toni naturali, senza righe di eyeliner e solo un filo di mascara: la scena deve essere tutta per la bocca. ■ To be kissed, cured and highlighted, lips are one of the key points to concentrate upon for this summer 2016. A go-ahead for strong and very strong shades, bright oranges, brilliant fuchsias and mysterious blacks, never forgetting red, tough. Unavoidable hue present in every woman’s vanity bag case, red is an evergreen among lipsticks, either matt or glossy, as it has always been considered a seductive and passionate colour, especially when worn on the lips. In any case, also Lucio Battisti “died” on the red lips of a mysterious blonde in his song entitled Dieci Ragazze (ten girls). The advice from the catwalks of Miu Miu and Oscar de La Renta to emphasise bold lips is a clean look, characterised by natural tones, with no eyeliner and just a touch of mascara: only lips must be under the spotlight. In alto da sinistra, in senso orario, orecchini Lagune Précieuse di Van Cleef & Arpels della collezione Seven Seas in oro bianco con acquemarine, zaffiri e diamanti; Miu Miu PE 2016; rossetto Mac Cosmetics; orecchini Signature Surpiquée di Chanel in oro bianco e diamanti; orecchini Juliette di Damiani in oro bianco e diamanti; Jason Wu PE 2016; orecchini Piaget della collezione Secrets and Lights in oro bianco, diamanti e rubini; Oscar de la Renta PE 2016; lipgloss Chanel. ■ Above from left, clockwise, Lagune Précieuse earrings by Van Cleef & Arpels in white gold with aquamarines, sapphires and diamonds from the Seven Seas collection; Miu Miu SS 2016; Mac Cosmetics lipstick; Signature Surpiquée earrings by Chanel in white gold set with diamonds; Juliette earrings by Damiani in white gold set with diamonds; Jason Wu SS 2016; white gold earrings by Piaget from the Secrets and Lights collection with diamonds and rubies; Oscar de la Renta SS 2016; Chanel lipgloss.
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dramatic smoky eyes Se gli occhi sono lo specchio del clima interiore di una persona, questa estate è dominata da umori cupi e tenebrosi, con pennellate di nero all'orizzonte. Tutta colpa di smoky eye, eyeliner marcato e qualche sbavatura di ombretto che aggiungono drammaticità e seduzione allo sguardo. Per la Primavera/Estate 2016 torna il look da bad girl con focus sugli occhi in perfetto stile grunge. Diesel, con i suoi abiti grintosi, non può che abbracciare questo beauty trend concentrandosi appunto sugli occhi, e lasciando tutto il resto naturale per evitare gli eccessi. Alla classica variante nera si aggiunge anche quella in blu, eletto colore dell'anno, dai toni metallici e accesi per un look grunge più divertente. ■ If eyes are the mirror of the inner condition of a person, this summer is dominated by dark and gloomy moods, with touches of black on the horizon. All the blame is to be placed on the smoky eye, a thick eyeliner and some smudges of eyeshadow, adding drama and seduction to the eye. The bad girl look with a focus on the eyes for a perfect grunge style is back for Spring/Summer 2016. Diesel, with its gritty clothes, can do nothing but adopt this beauty trend focusing on the eyes, giving a natural look to all other parts to avoid excesses. The classic black version is complemented by the blue one, selected as colour of the year, characterised by metal and bright hues for a funnier grunge look. In alto da sinistra, in senso orario, Estée Lauder face chart; orecchini di Mattioli della collezione Luce in oro rosa con prasiolite; Diesel PE 2016; orecchini di Roberto Coin della collezione Carnaby Street in oro e diamanti con madreperla o malachite; Vionnet PE 2016; orecchini Chantecler della collezione Paillettes in oro rosa e smalto; ombretto YSL; Julien Macdonald PE 2016; eyeliner Dior; orecchini di Marco Bicego della collezione Jaipur in oro, gemme di colore e topazi. ■ Above from left, clockwise, Estée Lauder face chart; Mattioli earrings from the Luce collection in rose gold and prasiolite; Diesel SS 2016; Roberto Coin earrings from the Carnaby Street collection in gold and diamonds with mother-of-pearl or malachite; Vionnet SS 2016; Chantecler earrings from the Paillettes collection in rose gold and enamel; YSL eyeshadow; Julien Macdonald SS 2016; Dior eyeliner; Marco Bicego earrings from the Jaipur collection in gold, coloured gems and topaz.
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It's not natural, but new natural Il trucco c'è, ma non si vede. Non si tratta di magia o illusionismo ma solo di bravura e precisione con make up e pennelli. Da un eccesso a un altro le passerelle di Bottega Veneta, Alexander McQueen e Balenciaga mostrano volti puliti che sembrano senza trucco. Sembrano, appunto: in realtà il lavoro preparatorio per un perfetto nude look è equivalente a quello necessario per un make-up elaborato e colorato. Perché se è difficile tracciare con precisione una linea colorata sulla palpebra lo è ancora di più non far vedere qualcosa che in realtà c'è, come le imperfezioni. Largo quindi alle palette di colori naturali per il viso, dal cipria al bronzo a seconda delle carnagioni, fino a nuance beige e rosate per le labbra, con un velo di cipria e niente di più per un perfetto look romantico. ■ There is a trick but you cannot see it. It is neither magic nor illusionism, but only skill and precision with make up and brushes. From an excess to another, on the catwalks of Bottega Veneta, Alexander McQueen and Balenciaga we can see clean faces that seem to show no trace of make up. They seem, in fact: actually, the preparatory work for a nude look is the same as the one needed for a complex and colourful make up. If tracing with precision a coloured line on the lid is difficult, hiding something that is actually present, such as imperfections, is even harder. Then, we should favour the palettes of natural colours for the face, from light dusty pink to bronze based on complexions, to beige and pink shades for the lips with a touch of facepowder and nothing more for a perfect romantic look. In alto da sinistra, in senso orario, Bottega Veneta PE 2016; earcuff di Delfina Delettrez in oro con perle; rossetto e lipgloss Mac Cosmetics; Alexander McQueen PE 2016; orecchini Antonini della collezione Siracusa in oro e diamanti; palette di ombretti Naked3 di Urban Decay; Balenciaga PE 2016; bracciale Tiffany & Co. in oro della collezione Tiffany T; anello Messika Joaillerie in oro e diamanti della collezione Glam'Azone. ■ Above from left, clockwise, Bottega Veneta SS 2016; Delfina Delettrez gold and pearls earcuff; Mac Cosmetics lipstick and lipgloss; Alexander McQueen SS 2016; Antonini earrings from the Siracusa collection in gold and diamonds; Naked3 eyeshadows palette by Urban Decay; Balenciaga SS 2016; gold Tiffany & Co. bracelet from the Tiffany T collection; Messika Joaillerie ring in gold and diamonds from the Glam'Azone collection.
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boyish brows, with elegance Un po' Frida Khalo nei suoi autoritratti (senza monociglio però), un po' Rihanna nella cover del suo ultimo singolo Bitch Better Have My Money, le sopracciglia per questa estate continuano a essere folte e spettinate. Vietato quindi esagerare con le pinzette amate degli anni Novanta che, lasciate nel beauty case, vengono sostituite da pettinini e pennellini per una definizione moderata e controllata. Portate sui red carpet da Cara Delevingne o Lily Collins e, durante le sfilate, dalle modelle di Christian Dior o Bottega Veneta, queste grosse sopracciglia hanno ormai convinto anche le più scettiche, facendo dimenticare le sottili (e demodé) ali di gabbiano a favore di uno stile mannish. Non a caso il trend è stato definito boyish brows. ■ A combination of Frida Kahlo in her self-portraits (without monobrow, though) and Rihanna on the cover of her last hit single Bitch Better Have My Money, the eyebrows for this season continue to be thick and disordered. Then, do not exaggerate with tweezers, so loved in the nineties, that, left in the vanity bag case, are replaced by small combs and brushes for a moderate and controlled definition. Worn on the red carpets by Cara Delevingne or Lily Collins, and during fashion shows by Christian Dior or Bottega Veneta models, these thick eyebrows have now convinced also the most sceptical women who replaced the thin (and out of fashion) gull wing eyebrows with a mannish style. It is not by chance that this trend was defined boyish brows. In alto da sinistra, in senso orario, gel sopracciglia di Benefit Cosmetics; Rodarte PE 2016; collier Chopard in oro bianco e diamanti della collezione Red Carpet; brow liner Dolce & Gabbana; collier Buccellati della collezione Étoilée in oro bianco e diamanti; Christian Dior PE 2016; collana Shiva di Mellerio dits Meller in platino e diamanti; Bottega Veneta PE 2016; collana de Grisogono della collezione Allegra in oro bianco e diamanti; gel sopracciglia di NARS Cosmetics. ■ Above from left, clockwise, brow gel by Benefit Cosmetics; Rodarte SS 2016; Chopard collier from the Red Carpet collection in white gold and diamonds; brow liner by Dolce & Gabbana; Buccellati collier from the Étoilée collection in white gold and diamonds; Christian Dior SS 2016; Shiva necklace by Mellerio dits Meller in platinum and diamonds; Bottega Veneta SS 2016; de Grisogono necklace from the Allegra collection in white gold and diamonds; brow gel by NARS Cosmetics.
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sparkling long hair Dopo mesi di bob (caschetto), lob (long bob) e pixie cut (a maschietto), i capelli fluenti si fanno di nuovo strada tra i trend di stagione per affermarsi in tutta la loro lunghezza. Che sia liscio, mosso o riccio il taglio lungo torna di moda con la sua femminilità e sensualità. Il liscio rimane un evergreen, preferibilmente accompagnato da una perfetta frangia che incornicia il volto; quest'anno però si punta soprattutto sulle onde, da quelle scombinate e morbide viste sulla passerella di Rachel Zoe a quelle più definite e voluminose di Diane Von Furstenberg. La riga dal centro si sposta lateralmente, in modo accentuato e leggermente rétro, creando grandi ciuffi ondulati. ■ After months of bob, lob (long bob) and pixie cut, long hair is again one of the season trends imposing itself in all its length. Either straight, wavy or curly, the long cut is again fashionable with its femininity and sensuousness. The straight version remains an evergreen, ideally complemented by a perfect fringe framing the face; this year, though, the focus is mainly on the waves, from the disordered and soft ones seen on the catwalks of Rachel Zoe to the more defined and full of volume of Diane Von Furstenberg. The parting is shifted laterally, in a marked and slightly retro style, creating big wavy locks. In alto da sinistra, in senso orario, forcina fermacapelli Picchiotti in oro, diamanti e tormalina verde; Gucci PE 2016; clip fermacapelli DML in oro rosa, diamanti, topazi azzurri, topazi rainforest e granato; tiara di Lydia Courteille in oro rodiato nero, diamanti marroni, zaffiri gialli, tsavoriti e peridoto. Rachel Zoe PE 2016; pettinino Pasquale Bruni della collezione Giardini Segreti in oro bianco e diamanti; Diane von Furstenberg PE 2016. ■ Above from left, clockwise, Picchiotti hairpin in gold, diamonds and green tourmaline; Gucci SS 2016; DML hairclips in rose gold, diamonds, blue topaz, rainforest topaz and garnet; Lydia Courteille tiara in blackened rhodium plated gold, brown diamonds, yellow sapphires, tsavorites and peridots; Rachel Zoe SS 2016; Pasquale Bruni little comb from the Giardini Segreti collection in white gold and diamonds; Diane von Furstenberg SS 2016.
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tattoo effects Più economico di un gioiello, meno permanente di un vero tatuaggio, ecco il temporary tattoo tanto amato da Beyoncé, Vanessa Hudgens, Alessandra Ambrosio e molte altre. Questi piccoli trasferelli dorati sono il gioiello estivo che si sposa meglio con le carnagioni scure o le abbronzature prevedibili nei prossimi mesi. La mania dei tattoos non definitivi non ha però contagiato solo le spiagge; sono stati presi di mira anche i red carpet (Cara Delevingne al Met Gala 2015 con i suoi fake tattoos a tema orientale) e le passerelle. Dsquared ha deciso infatti di giocare con le illusioni creando capi “bagnati” da una pioggia di tattoo in grado di ricoprire interamente il corpo delle modelle. ■ Temporary tattoos are cheaper than a jewel, less permanent than a real tattoo and particularly loved by Beyoncé, Vanessa Hudgens, Alessandra Ambrosio and many others. These small golden transferables are the summer jewel perfectly matching dark complexions or the obvious suntans in the next months. The mania for temporary tattoos, though, has spread not only on beaches, but also on red carpets (Cara Delevingne at Met Gala 2015 with her oriental style fake tattoos) and catwalks. Dsquared, in fact, decided to play with illusions, creating clothes "wet" by a shower of tattoos able to fully cover the models’ body.
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Da sinistra, bracciale Tatù in gomma di Niente Paura; esempi di temporary tattoo; Cara Delevingne al Met Gala 2015, Dsquared PE 2016; temporary tattoo di Sephora. ■ From left, Tatù rubber bracelet by Niente Paura; examples of temporary tattoos; Cara Delevingne from Met Gala 2015, Dsquared SS 2016; temporary tattoos by Sephora.
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Desires flash GEMSTONES
THE PUREST
EMERALDS
Grazie a significativi investimenti la miniera di Muzo, in Colombia, è diventata un sito estrattivo eco sostenibile, in grado di produrre gemme della migliore qualità di Ilaria
Danieli
Desires
flash
T
ra le tante virtù che da secoli si attribuiscono allo smer aldo, quali il potere di migliorare la vista, ce n’è una veramente singolare, anche se diffusa in epoche ormai più che dimenticate: le tribù del Sud America, terra fertile di miniere, credevano infatti che il grande smeraldo da loro venerato come una divinità fosse in grado di preservare la fedeltà e la castità delle fanciulle. Addirittura si diffuse la convinzione che la magica pietra potesse rivelare i tradimenti, rompendosi o scheggiandosi in caso di adulterio, e questo pare sia il motivo per cui i mariti cominciarono a regalare smeraldi alle mogli come misura preventiva, per dotarsi di un campanello d‘allarme. Quale che sia il motivo, alle mogli o fidanzate non è mai dispiaciuto ricevere in dono una gemma verde, tanto che oggi nella classifica di popolarità e di vendite lo smeraldo viene subito dopo il diamante. Poggia su ragionate proiezioni di business quindi il grande investimento che gli attuali proprietari delle miniere di Muzo, in Colombia, hanno messo in atto per trasformare un sito estrattivo di grande prestigio storico, ma ormai arretrato sotto diversi punti di vista, in un vero e proprio brand. «Intendiamo definire il nostro posto nel mercato - spiega Jason Woods, sales and marketing director di Muzo - per portare i nostri interlocutori professionali e il pubblico a identificare con un nome la migliore qualità di smeraldi al mondo». Noto da sempre per la purezza delle sue gemme, da molti considerate le migliori al mondo, il sito di Muzo ha visto in questi ultimi cinque anni miglioramenti davvero importanti e significativi, che nel 2015 hanno consentito di produrre quasi 400 mila carati di smeraldi di diverse dimensioni. «Sono state riviste tutte le pratiche e le tecniche estrattive - continua Jason Woods - grazie all’installazione di macchinari aggiornatissimi. Muzo non permette l’estrazione da cave aperte in superficie, perché ciò potrebbe nuocere all’ambiente. Uno dei maggiori miglioramenti infatti, ancora in fase di sviluppo, è la rampa di accesso alla miniera, che permette agli operai di usare veicoli Atv (all-terrain vehicle) per muoversi nel sottosuolo, oltre a creare maggiore spazio di azione per i lavoratori». La modernità e la conformità del sito rispetto alle normative internazionali di sicurezza per l’ambiente e le persone fanno sì che oggi Muzo goda di ottima reputazione e dia lavoro a 700 minatori, dei quali 500 residenti nelle località circostanti. Inoltre la qualità del prodotto estratto stimola la creatività dei tagliatori con i quali la miniera collabora per offrire al mercato forme sempre più interessanti e innovative. «C’è molta bellezza da scoprire o riscoprire in queste l'Orafo 2016
In questa pagina, smeraldi taglio goccia e un'immagine della miniera di Muzo in Colombia. ■ This page, drop-cut emeralds and an image of the Columbian Muzo mine.
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In questa pagina, momenti della lavorazione e del taglio degli smeraldi estratti nella miniera di Muzo. ■ This page, details of Muzo emeralds technical refinement and cut.
gemme, anche nelle più piccole e apparentemente meno perfette. Non a caso sono già molti i jewelry designer che hanno percepito le potenzialità estetiche degli smeraldi di Muzo e progettano di inserirli nelle loro collezioni». ■ Among the many virtues that have been attributed to emeralds for centuries, including the power to improve sight, we find a very peculiar one, even though spread in forgotten ages: in fact, the tribes of South America, a land rich in mines, believed that the big emerald they worshipped as a divinity was able to preserve the faithfulness and chastity of maidens. The belief spread that the magic stone could disclose infidelities, by breaking or chipping in case of an unjustified intimacy and this is the reason why husbands started giving emeralds to their wives as a protective measure, like an alarm. Whatever the reason, wives or fiancées have never found the fact of receiving a green gem unpleasant as a gift. In fact, today emeralds come just after diamonds in the list of popularity and sales. The big investments that the mines of Muzo, Colombia, carried out to transform an extraction site with a great historical prestige, though outdated in every respect, into a true brand is based on reasoned business projections. «We aim at establishing our place on the market - explains Jason Woods, Muzo sales and marketing Director – in order to get our professional interlocutors and the public to identify with a name the best quality of emeralds in the world». Always known for l'Orafo 2016
the purity of its gems, considered by many the best in the world, over the last five years Muzo has made remarkable and important improvements that, in 2015, allowed for the production of nearly 400 thousands carats of emeralds of different sizes. «All the extraction methods and techniques have been revised – Jason Woods continues – thanks to the installation of cutting edge machinery. Muzo does not allow the extraction from mines open on the surface as this could damage the environment. In fact, one of the most important ongoing improvements is represented by the access ramp to the mines, allowing the workers to use Atv (all-terrain vehicles) to move in the underground, besides creating a wider area for them to operate». The modernity and the conformity of the site to international safety, environmental and health standards contribute to the current excellent reputation of Muzo and to its employment of 700 miners, 500 of whom living in the surrounding areas. Moreover, the quality of the product stimulates the creativity of the cutters with whom the mine collaborates to offer to the market increasingly interesting and innovative shapes. «There is a lot of beauty to discover or rediscover in these gems, even in the smallest and apparently less perfect ones. It is not by chance that many jewellery designers have understood the aesthetic potentials of the Muzo emeralds and plan to include them in their collections». 67
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Desires
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CANNES 2016
A carpet of
beauties
La 69esima edizione del Festival del cinema brilla di star internazionali e gioielli firmati Chopard, Piaget, de Grisogono e Cartier di
Simona Infantolino
U
n appuntamento atteso con ansia da attori, registi, ma anche trend setter ed esperti del settore moda: questa 69esima edizione del Festival del cinema di Cannes non poteva che essere scintillante. Come aspettarsi di meno da un evento il cui partner ufficiale, nonché creatore della Palma d'Oro, è la maison svizzera Chopard. Suoi gli orecchini indossati, e in parte ideati, da Julianne Moore: si tratta dei primi smeraldi etici (cioè garantiti rispetto alla eco-sostenibilità della provenienza) utilizzati da Chopard per il progetto Journey to Sustainable Luxury. Proprio gli orecchini del resto sono indubbiamente l'accessorio protagonista sul red carpet della Croisette di quest'anno: da Milla Jovovich, metallica e futuristica con le creazioni de Grisogono, al look solare di Amal Clooney con abito Versace giallo canarino e pendenti in corallo di Chopard. Bianca Balti in versione moderna Cenerentola ha sfilato invece con un abito carta da zucchero di Alberta Ferretti abbinato al blu degli zaffiri degli orecchini (ancora Chopard). Punta sul romanticismo anche Jessica Chastain con un prezioso abito firmato Alexander McQueen e la lunga collana Piaget che, assieme alla pettinatura, la rendono una perfetta diva anni '20. ■ An event anxiously anticipated by actors, directors, as well as trend setters and experts in the fashion field: the 69th edition of the Festival de Cannes could be nothing but sparkling. No less could have been expected from an event whose official partner, as well as creator of the Palme d'Or (Golden Palm), is the Swiss maison Chopard. Julianne Moore wore its earrings, partly contributing to their design: they are the first ethical emeralds (that is guaranteed as for the eco-sustainability of their origin) used by Chopard for the project Journey to Sustainable Luxury. Earrings are undoubtedly the protagonist accessory on the red carpet of this year Croisette: from Milla Jovovich, metallic and futuristic with de Grisogono creations, to the radiant look of Amal Clooney with a canary yellow Versace dress and coral pendants by Chopard. Bianca Balti, playing a modern version of Cinderella, walked down the red carpet wearing a smoky blue dress by Alberta Ferretti matching the blue sapphires of her earrings (again Chopard). Also Jessica Chastain choosed a romantic allure with a precious dress by Alexander McQueen and a long Piaget necklace that, together with her hairstyle, made her the perfect diva of the twenties. l'Orafo 2016
In alto, Bianca Balti indossa orecchini Chopard in oro bianco con zaffiri e diamanti della High Jewellery Collection. In basso, Amal Clooney indossa orecchini Cartier della Collezione Étourdissant de Cartier in platino e oro bianco con sferette di corallo, perle naturali, turchese, onice e diamanti. ■ Above, Bianca Balti wearing Chopard white gold earrings with sapphires and diamonds from the High Jewellery Collection. Below, Amal Clooney wearing platinum and white gold Cartier earrings from the Étourdissant de Cartier Collection with coral beads, natural pearls, turquoise, onyx and diamonds.
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A destra, Milla Jovovich indossa orecchini de Grisogono della collezione Gypsy in oro bianco e diamanti. â– Right, Milla Jovovich wearing de Grisogono earrings in white gold and diamonds from the Gypsy collection.
A sinistra, Julianne Moore indossa orecchini e anello di Chopard della Green Carpet Collection in oro bianco con smeraldi e diamanti. Tutti gli smeraldi sono estratti in modo etico nella miniera Kagem di Gemfield nello Zambia. Tutti i diamanti provengono da un produttore certificato RJC. â– Left, Julianne Moore wearing Chopard earrings and ring from the Green Carpet Collection in white gold with emeralds and diamonds. All emeralds are mined in an ethical manner from Kagem mine in Gemfield, Zambia. All diamonds come from a producer who is a certificate member of RJC.
In alto, Jessica Chastain indossa una collana trasformabile di Piaget in oro bianco e diamanti della collezione di Alta Gioielleria Extremely Piaget. â– Above, Jessica Chastain wearing Piaget transformable white gold necklace with diamonds from the High Jewelry Collection Extremely Piaget.
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People & Brands STYLE
sparkling & casual Valérie Messika crea gioielli con diamanti, preziosi e al tempo stesso disinvolti, da portare tutti i giorni e con qualsiasi look di Ilaria
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Danieli
l diamante che era riuscito a brandizzare la parola “forever” (per sempre), grazie a un fortunatissimo pay off conosciuto fin dagli anni ’60, all’inizio del nuovo millennio si trovava in una fase di impasse. Dopo i Nineties del minimalismo, che già avevano ridotto di molto la possibilità di indossare gioielli senza sembrare fuori moda, il diamante risultava in qualche modo old fashioned, poco appealing per le venti-trentenni che tuttavia si dimostravano disposte a spendere cifre significative per una borsa firmata o un nuovo Apple device. In un epoca di valori liquidi e di individualismo, in cui le giovani donne si affrancavano dall’aspettativa del dono rivendicando invece la logica dell’autoacquisto perché “io valgo” (la cosiddetta I’m worth it generation), anche l’anello di fidanzamento con il classico solitario rischiava di perdere popolarità. Proprio in quegli anni la francese Valérie Messika iniziava ad affiancare il padre nel business di famiglia, il diamond dealing appunto, e a condividere con la propria generazione un feeling poco acceso e brillante rispetto al re delle gemme e ai prodotti con diamanti disponibili sul mercato. Lei però quelle piccole pietre trasparenti le amava e ne conosceva fin da bambina il potenziale di seduzione, perciò decise di sfidare i luoghi comuni e di proporre, supportata dal padre, una collezione di gioielli con diamanti di nuova generazione. «Basta con quell’aura intoccabile, inattaccabile, immortale. Il diamante, è vero, è tutto questo, ma le mie coetanee preferiscono sentir parlare di presente, di ‘now and here’. Ho voluto perciò creare qualcosa di fresco, casual, da portare tutti i giorni con qualsiasi look. È nata la collezione Move, in cui tre diamanti si muovono e scivolano in un sottile binario di luce, che ancora oggi, dopo 10 anni, è uno dei nostri maggiori best seller». Una volta aperta la strada, per Valérie non è stato difficile percorrerla attraverso collezioni sempre più dinamiche, leggere e fashionable, anche se a base unicamente di diamanti e oro nei suoi tre colori, fino al primo bilancio di oggi che registra un successo tangibile e una crescita oggettiva. «La prima boutique monomarca ho voluto aprirla in rue Saint Honoré, la via parigina della moda, e non in Place Vendôme o in Rue de la Paix proprio per sottolineare la lontananza dal concept tradizionale del gioiello e il link con la dinamicità dell’abbigliamento. E ora stiamo aprendo nuove vetrine in Europa, in Asia e in Medio Oriente, sviluppando il brand Messika anche attraverso la comunicazione e l’immagine. L’Italia al momento è ancora un progetto, ma arriverà». ■ The diamond that managed to brand the word “forever” thanks to a very successful pay off known since the sixties, at the beginning of new millennium is at an impasse. After the nineties characterised by minimalism that had already heavily reduced the possil'Orafo 2016
Dall'alto, Valérie Messika, Ceo e direttore artistico del brand; lavorazione del bracciale Cassiopea in oro e diamanti; anello Amazone della collezione Glam'Azone in oro e diamanti. ■ From the top, Valérie Messika, Ceo and art director of the brand; technical refinement of the Cassiopea cuff in gold and diamonds; Amazone ring from the Glam'Azone collection in gold and diamonds.
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In alto bracciale Cassiopea in oro bianco e diamanti; a destra, lavorazione del bracciale Cassiopea. ■ Above, Cassiopea cuff in white gold and diamonds; right, technical refinement of the Cassiopea cuff.
In alto, anello Move Joaillerie L Pavée della collezione Move Joaillerie in oro bianco e diamanti. ■ Above, Move Joaillerie L Pavée ring from the Move Joaillerie collection in white gold and diamonds.
bility of wearing jewels without looking out of fashion, diamond was perceived as being, in a way, old fashioned, with little appeal for the twenty-thirty year old women who were however ready to spend remarkable sums of money for a designer bag or a new Apple device. In an age of liquid values and individualism, when young women cut loose from the expectation of a gift while claiming the right of the self purchase as "I am worth it" (the so called I'm worth it generation), the engagement ring, along with the classic solitaire, risked to decline in popularity. In those years, the French designer Valérie Messika started to help her father joining the family business, operating in the diamond dealing sector, sharing with her own generation a feeling for the king of gems and the products including diamonds available on the market that was neither particularly bright nor brilliant. However, she liked those small transparent stones and she was well aware of their seductive potential since she was a child. Therefore, she decided to defy established ideas and to propose, supported by her father, a collection with new generation diamonds. «Enough with that untouchable, inalterable, immortal aura. A diamond, is all this, but the girls of my age prefer hearing about the present, the “now and here”. For this reason I decided to create something fresh and casual, to be worn every day with any look. The Move collection was born, where three diamonds move and slip in a thin rail of light that today, after 10 years, is one of our best sellers». Once the path was opened, Valérie found it easy to follow it through l'Orafo 2016
more and more dynamic, fashionable collections, even if entirely based on diamonds and gold in its three colours until today’s first balance that records a tangible success and an objective growth. «I decided to open the first monobrand boutique in rue Saint Honoré, the fashion street of Paris, and not in Place Vendôme or Rue de la Paix, to underline the distance with the traditional jewellery and the link with the dynamism of clothing. We are now about to open new stores in Europe, Asia and the Middle East, developing the Messika brand also through communication and image. Italy is currently just a project, but it will certainly be realised». 71
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People & Brands MADE IN ITALY
la cultura
del bello Bottega Veneta produce gioielli seguendo i medesimi codici estetici che caratterizzano da mezzo secolo i suoi classici prodotti in pelle di
Sonia Sbolzani
S
e la competenza e la ricchezza culturale che i manufatti artigianali rappresentano scomparisse sarebbe una perdita insostituibile. Sono saperi che portano con sé creatività individuale e storia umana, motivazioni di per sé sufficienti per comprenderne l’insostituibilità. Andando oltre, direi che non solo dobbiamo salvare la competenza specifica, ma operare per assicurare che l’artigianalità continui a prosperare nei luoghi dov’è nata. Il territorio è fondamentale per l’artigianato». Così parlò il tedesco Tomas Maier, dal 2001 Direttore Creativo di Bottega Veneta, marchio d’eccellenza di origini vicentine che nello stesso anno è stato acquisito dal colosso francese Kering (prima Gucci Group). Maier è un convinto fautore dei valori dell’heritage e della cultura artigianale locale perché è al genio e alla passione delle formidabili maestranze italiane che si deve l’esistenza di un’azienda divenuta icona globale come Bottega Veneta (fondatrice nel 2006, non a caso, di una propria Scuola della Pelletteria per formare le future generazioni di artigiani). Un’azienda che ha saputo sempre registrare fatturati crescenti sia nel canale retail sia in quello wholesale, persino nella fiacca Europa in crisi, supportata dai flussi turistici e da una straordinaria fedeltà della clientela. Da mezzo secolo (quest’anno ricorre il cinquantenario dalla sua fondazione) Bottega Veneta crea prodotti in pelle d’alta gamma all’insegna di qualità, sapienza artigianale, esclusività e lusso discreto: oltre a borse, piccola pelletteria e calzature, propone occhiali, capi d’abbigliamento prêtà-porter, pezzi di interior design e molto altro, tra cui gioielli in argento. Sono proprio i gioielli uno dei driver per il marchio in futuro. La maison produce i suoi bracciali, collane, anelli, orecchini e altri accessori preziosi per lo più in piccoli laboratori di Vicenza: ornamenti tutti all’insegna della semplicità, della discrezione e dell’eleganza, senza mai prescindere dalla visibilità della mano dell’artigiano. Il tratto distintivo comune è la funzionalità contemporanea unita all’essenzialità dei materiali (pelle compresa) e delle forme, a cui conferiscono un potente valore aggiunto la manifattura e un design rigoroso e inl'Orafo 2016
novativo. L’iconico motivo intrecciato è ricorrente anche nella gioielleria, metafora della collaborazione tra l’azienda e i suoi abili artigiani. In generale Bottega Veneta ha imposto un nuovo standard nel mondo del lusso sin dalla sua fondazione nel 1966, elaborando una filosofia sintetizzata nel motto «When your own initials are enough». L’allure del suo garbato design no-logo la rende, sin dai primi anni ’80, uno dei marchi preferiti del jet set internazionale, tanto che Andy Warhol ne divenne cliente e le volle persino dedicare un cortometraggio. «Nei prossimi mesi ci focalizzeremo sui core values del marchio e sul mantenimento del posizionamento esclusivo di luxury lifestyle brand assoluto, indissolubilmente fondato sul legame con il Veneto e sulla collaborazione dinamica tra craftsmanship e design stabilita da Tomas Maier», ha dichiarato Carlo Alberto Beretta, CEO dal 2015. Quanto ai gioielli, se finora l’accento è stato posto su prodotti “accessibili”, benché di alta gamma, in futuro il focus si sposterà su articoli più sofisticati e preziosi nei materiali e nelle linee, senza rinnegare i codici estetici della maison. Bottega Veneta chiude il 2015 con 251 negozi monomarca di proprietà e intende consolidare la rete vendita attraverso un piano di espansioni per destinazioni chiave, tra cui la relocation della boutique londinese di Old Bond Street, la terza boutique free-standing del marchio a Milano dedicata alla Home Collection e l’apertura a Maggio della seconda Maison a Los Angeles, dopo quella di via Sant’Andrea a Milano. I prodotti sono presenti in tutto il mondo; la distribuzione in negozi specializzati e punti vendita selezionati è integrata da un numero crescente di boutique di pro72
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Nella pagina a lato: in alto, Tomas Maier, dal 2011 direttore creativo di Bottega Veneta (foto di Collier Schorr); in basso: esempi di gioielli in argento della maison. In questa pagina: una collana in argento e zirconi e, in basso, un momento della lavorazione. ■ Page alongside: above, Tomas Maier, since 2011 creative director of Bottega Veneta (photo by Collier Schorr); below: some silver jewels by the maison. This page: a necklace in silver and zircons and a detail of the manufacturing.
prietà di Bottega Veneta, tutte progettate da Tomas Maier. ■ «If the expertise and cultural richness represented by artisan artefacts disappeared it would be an irreplaceable loss. It is a knowledge that includes individual creativity and human history, reasons that are self sufficient to understand their impossibility to be replaced. Going further, I would say that we must not only save the specific expertise, but also work to ensure that artisanship continues to prosper in the places where it was born. The territory is essential for craft». This is what Tomas Maier said, since 2001 German Creative Director of Bottega Veneta, excellence Italian brand with origin in the Vicenza area that, in the same year, was acquired by the French Corporation Kering (earlier Gucci Group). Maier is a true advocate of the values of heritage and of the local artisan culture, as the very existence of such a global iconic company as Bottega Veneta is due to the genius and passion of our outstanding workers (it is not by chance that Bottega Veneta established in 2006 its own Leather School to train the future generations of artisans). The company has always been able to record growing turnover both in the retail and in the wholesale channel, even in a weak Europe where the crisis was hitting hard, supported by tourist fluxes and by an extraordinary customer loyalty. For over half a century (this year is the fiftieth anniversary since its foundation) Bottega Veneta has been creating high range leather goods characterised by quality, artisan skill, exclusivity and discrete luxury. The brand, besides bags, small leather items and shoes, also proposes eye ware, prêt-à-porter clothing, interior design objects and much more, including silver jewels. Jewels are one of the drivers of the brand in the future. The maison mainly produces its bracelets, necklaces, rings, earrings and other precious accessories in small workshops in Vicenza: all ornaments are characterised by simplicity and elegance, without neglecting the visibility of the arl'Orafo 2016
tisan touch. The distinctive trait of this jewellery is the contemporary functionality combined with the essentiality of materials (including leather) and shapes to which manufacturing and an innovative design bestow a powerful added value. The iconic interweaving element is a recurring pattern also in jewellery, a metaphor of the collaboration between the company and its skilful artisans. In general, Bottega Veneta has imposed a new standard in the luxury world since its foundation in 1966, adopting a philosophy that can be summarised in the motto «When your own initials are enough» that today is applied to a 360° lifestyle offering. In fact, the allure of its graceful no-logo design has made it, since the early eighties, one of the favourite brands of the international jet sets. Even Andy Warhol became its customer and wanted to dedicate a short movie to the company. «Over the next months we will focus on the core values of the brand and on the maintenance of the exclusive positioning of absolute luxury lifestyle brand, undissolvably founded on the connection with Veneto and its dynamic collaboration between craftsmanship and design established by Tomas Maier» declared Carlo Alberto Beretta, CEO since 2015. As for jewels, if so far the focus has been on "affordable" though high range products, in the future it will be shifted on items more sophisticated and precious in their lines and materials. Bottega Veneta, ending 2015 with 251 owned monobrand stores, intends to consolidate the sale network through a plan of expansions for key destinations, among which the relocation of the boutique in Old Bond Street, in London, and the third free-standing boutique of the brand in Milan dedicated to the Home Collection, as well as the opening in May of the second Maison in Los Angeles, after the one in Milan.The products are present all over the world, the distribution in specialised stores and selected shops is integrated by a growing number of boutiques owned by Bottega Verde, all designed by Thomas Meier. 73
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Heritage L'ATELIER
OBIETTIVO
PERFEZIONE Da 130 anni i gioielli della maison Carrera y Carrera, sinonimo di splendore artistico e artigianalitĂ , sono ricercati da regnanti, politici e attori in tutto il mondo di
Antonella Garello
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Heritage In apertura: due pendenti della collezione Eden, realizzati negli anni Trenta. Sullo sfondo, Plaza de Cibeles a Madrid all'inizio del Novecento. In questa pagina, dall'alto: la top model Jessica Hart con gioielli Carrera y Carrera al Met gala 2015; pendente in oro e diamanti della collezione Círculos de Fuego (2004).
Opening page: two pendants of the Eden collection, manufactured in the Thirties. On the background, Plaza de Cibeles, Madrid, in the early 1900s. This page, from top: top model Jessica Hart with Carrera y Carrera jewels at the Met gala 2015; pendant in gold and diamonds from the Círculos de Fuego collection (2004).
N
el lontano 1885, quando il giovanissimo Saturio Esteban Carrera emigrò a Madrid dalla nativa Guadalajara, col solo sogno di diventare gioielliere - sogno al quale la famiglia aveva sacrificato gran parte delle proprietà - di certo non immaginava che il suo piccolo laboratorio nel Barrio de las Letras sarebbe diventato in breve una boutique di richiamo per la nobiltà e la ricca borghesia madrilena e nel giro di un secolo uno dei nomi più rappresentativi del mondo del lusso internazionale. Fin dagli esordi, Saturio volle distinguersi utilizzando nuove tecniche di lavorazione e creando veri e propri capolavori, in equilibrio tra l'arte della miniatura e quella della scultura, grazie anche alla collaborazione di abili artigiani-artisti come il fabbro Pedro Iglesias e la scultrice Rebecca de Vega. Negli anni Venti il figlio di Saturio, José Esteban Carrera, perfeziona l'arte orafa in una Parigi straordinariamente creativa e bohemienne e al suo ritorno a Madrid apre un nuovo laboratorio in Calle Santa Isabel, tramandando la sua arte e le sue conoscenze, non avendo figli, ai nipoti José, Saturio, Pedro e Andrés. Nel 1957 tocca proprio all'atelier Carrera l'onore di realizzare la tiara nuziale per il matrimonio della nobile spagnola Fabiola di Mora y Aragón con re Baldovino del Belgio: è solo il primo degli incarichi da parte della casa reale spagnola e dei tanti riconoscimenti interna-
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zionali che la maison collezionerà nel corso dei decenni. Artefice dell'internazionalizzazione del brand e della sua espansione nei mercati di tutto il mondo, ultimo in ordine di tempo la Cina, sarà il pronipote del fondatore, Manuel Carrera, che associato al cugino Juan José a partire dagli anni Settanta rivoluziona il mondo della gioielleria spagnola imponendosi come uno dei più creativi artisti orafi del periodo, autore di pezzi unici realizzati con un'attenzione maniacale per i dettagli e sempre ispirati alla natura oppure alla storia e al ricchissimo patrimonio culturale di Spagna. Proprio confidando nell'alta qualità e nel valore artistico dei suoi pezzi, Manuel Carrera ha sempre avuto l'obiettivo di fare della propria azienda un brand riconosciuto in tutto il mondo. Le soddisfazioni nel corso del tempo non sono mancate, a partire dalla presenza nella boutique Cellini di New York, presso il celeberrimo Waldorf-Astoria (dove i pezzi Carrera y Carrera sono venduti ancora oggi), passando per la conquista del mercato russo e dei Paesi dell'Europa dell'Est a partire dal 1994, Paesi dove il marchio spagnolo è ormai uno dei più ricercati dalla nuova upper class benestante, fino alla recente apertura del primo monomarca a Pechino. Arrivano, di pari passo, riconoscimenti di grande prestigio anche a livello artistico: creazioni Carrera y Carrera sono presenti in importanti musei in tutto il mondo: tra i tanti, da citare il Museo Yamanashi in Giappone, lo Hadley Museum del Kentucky, il Museo della Casa Bianca, che espone la scultura allegorica El Rodeo, nata come dono per l'allora presidente Ro-
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Fasi di lavorazione del bracciale Círculos de Fuego. Sotto, Saturio Esteban Carrera, fondatore della maison. ■ Various steps of the working of the Círculos de Fuego bracelet. Below, Saturio Esteban Carrera, founder of the maison.
nald Reagan, e il prestigioso Armory Museum del Cremlino, che espone la scultura Il sogno di Icaro. L'affermazione inarrestabile di questo brand è stata scandita dal successo di collezioni che hanno veramente contribuito a scrivere la storia della gioielleria spagnola, come Las Manos o Eden o ancora la bellissima collezione Círculos de Fuego o lo spettacolare Bestiario coi suoi felini, i serpenti sinuosi, gli esotici elefanti, ancora oggi amatissimo e ricercato da VIP e personalità del mondo dello spettacolo. Fedele alla propria storia, Carrera y Carrera ha mantenuto nel tempo le caratteristiche che ne hanno decretato il successo: la passione per i dettagli, tradotta in gioielli che sono vere e proprie mini sculture; la particolare finitura matte-gloss, che conferisce ai pezzi volumi particolari; il tratto inconfondibilmente spagnolo, con l'oro assoluto protagonista dei gioielli, coerentemente con la storia e le tradizioni del Paese; l'altissima qualità della lavorazione, garantita dall'esperienza e dal know-how dei 35 maestri orafi e dal team di designer che lavorano nel rinomato atelier madrileno. Oggi Carrera y Carrera è considerato uno dei trenta marchi di gioielleria più prestigiosi al mondo ed è presente in oltre 40 Paesi, verso i quali esporta gran parte della propria produzione, con proprie filiali negli Stati Uniti, in Giappone e in Russia e punti vendita nelle più importanti città del mondo, come Madrid, Barcellona, Parigi, Londra, Monaco, Mosca, New York, Kiev, San Pietroburgo, Dubai, Macao, Kuala Lumpur, Tokyo e Pechino. Da
Heritage A destra: Manuel Carrera, pronipote del fondatore e artefice dell'espansione internazionale della maison. In basso: anelli Margarita in versione Maxi, in oro giallo o bianco con zaffiri multicolor e diamanti e al centro tormaline o olivina. ■ Right: Manuel Carrera, grand-nephew of the founder and responsible for the international expansion of the maison. Bottom: Margarita rings in their Maxi version, made of yellow or white gold, multicolour sapphires and diamonds with tourmaline or peridot at the centre.
quasi 40 anni il brand partecipa alla fiera di Basilea e a ogni edizione lancia una nuova collezione che non manca di suscitare interesse e ammirazione: a Baselworld 2016 è stata la volta di El Retiro, una coloratissima collezione in oro e pietre preziose naturali ispirata all'omonimo parco madrileno osservato nelle quattro stagioni. A partire dai primi anni del Duemila le campagne stampa e la comunicazione del marchio sono affidate ad attrici e modelle spagnole di grande personalità ed eleganza e note a livello internazionale, come Eugenia Silva e Alejandra Alonso; inoltre nel corso dei decenni i gioielli Carrera y Carrera hanno sfilato sui red carpet internazionali più prestigiosi, dagli Oscar ai Grammys al Met, sfoggiati da superstar del calibro di Madonna, Taylor Swift, Jennifer Lopez, Jessica Lange, Katy Perry, Scarlett Johansson, Lady GaGa, Demi Moore, che si sono innamorate di questi gioielli dallo stile inconfondibile e dal design unico. ■ When young Saturio Esteban Carrera emigrated to Madrid from his native Guadalajara as early as 1885, dreaming of becoming a jeweller - a dream to which the family had already sacrificed most of their properties - he surely did not imagine that his small workshop in the Barrio de las Letras would soon become a boutique able to attract the nobles and the wealthy bourgeoisie of Madrid becoming, and, over a century, one of the most prestigious and re presentative brands for international luxury all over the world. Since the beginning Saturio wanted to distinguish its production by the use of new working techniques creating true masterpieces, a bal'Orafo 2016
lance between miniature and sculpture, also thanks to the collaboration of such skilful artisan-artists as the blacksmith Pedro Iglesia and the sculptor Rebecca de Vega. In the twenties Saturio’s son, José Esteban Carrera, improved h i s goldsmith art in an exceptionally creative and bohemienne Paris and when he returned to Madrid, he opened a new atelier in Calle Santa Isabel, passing his art and expertise to his nephews José, Saturio, Pedro and Andrés, as he had no children. In 1957 atelier Carrera had the honour to realise the tiara for the wedding of the Spanish noblewoman Fabiola di Mora y Aragón with king Baldwin of Belgium: it is the first of the works commissioned by the Spanish Royal family and of the many international awards that the maison would receive over the decades. The internationalisation of the brand and its expansion on the markets worldwide, last but not least the Chinese market, were made possible by the founder's great -grandson, Manuel Carrera, who, supported by his cousin José, starting from the seventies, revolutionised the world of Spanish jewellery establishing himself as one of the most creative master gold78
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In questa pagina: orecchini della collezione Autunno in oro giallo con zaffiri arancio e quarzi fumé. ■ This page: earrings from the Autumn collection in yellow gold with orange sapphires and smoky quartzes.
smith, author of unique items realised with a maniacal attention for every single detail and always connected to the tradition, history and the rich cultural heritage of Spain. Relying on the high quality and the artistic value of his objects, Manuel Carrera has always aimed at turning his company into a brand recognised all over the world. The results over time were not missing, starting from the presence in the Cellini boutique in New York, at the well-known Waldorf Astoria (where the items by Carrera y Carrera are still sold), passing to the conquest of the Russian market and of Eastern European countries starting from 1994, where the Spanish brand is now one of the most appreciated by the new upper class, until the recent opening of the first mono-brand store in Beijing. Prestigious awards are equally obtained, also on an artistic level: the creations of Carrera y Carrera are on display in important museums worldwide, among which the Yamanashi Museum in Japan, the Hadley Museum in Kentucky, the White House Museum that displays the allegorical sculpture entitled El Rodeo, meant as a gift for the then president Ronald Reagan and the prestigious Armory Museum in the Kremlin, displaying the sculpture entitled the Dream of Icarus. The success of this brand was marked by the success of such collections that really contributed to make the history of Spanish jewellery like Las Manos or Eden or the amazing Bestiary, with its felines, sinous snakes and exotic elephants, still loved and sought after today by show biz celebrities, or the marvellous Círculos de Fuego. Loyal to its own history, Carrera y Carrara preserved over time the features responsible for its success: passion for details, translated into jewels that are true mini-sculptures, the peculiar matte-gloss finishing that l'Orafo 2016
gives particular volumes to items, the unmistakable Spanish touch, with gold as an absolute protagonist of jewellery, coherent with the history and traditions of the country, the very high quality of the working, ensured by the experience and know-how of 35 skilful master goldsmiths and by the team of designers working in the well-known atelier in Madrid. Today Carrera y Carrera is considered one of the thirty most prestigious jewellery brands in the world and is present in over 40 countries, to which it exports most of its productions with branches in the United States, Japan and Russia, along with stores in the most important cities in the world, such as Madrid, Barcelona, Paris, London, Munich, Moscow, New York, Kiev, Saint Petersburg, Dubai, Macao, Kuala Lumpur, Tokyo and Beijing. For nearly 40 years the brand has been attending the Basel exhibition and during each edition it launches a new collection that always raises interests and admiration: at Baselworld 2016 they introduced El Retiro, a refined collection in gold and natural precious stones inspired by the homonymous park in Madrid observed in the course of the four seasons. Starting from the early two thousand, the media campaigns and the communication activities were assigned to internationally famous Spanish actresses and models characterised by great personality and elegance as Eugenia Silva and Alejandra Alonso; moreover, over the decades, Carrera y Carrera jewels were worn on the most prestigious international red carpets, from the Academy Awards to Grammies to Met, shown by such celebrities as Madonna, Taylor Swift, Jennifer Lopez, Jessica Lange, Katy Perry, Scarlett Johansson, Lady GaGa, Demi Moore, all personalitites who really fell in love with these jewels featuring an unmistakable style and a unique design. 79
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Heritage EDWARDIAN AGE
ARISTOCRATIC
LUXURY
Nata in una delle piÚ ricche famiglie americane, Consuelo Vanderbilt andò in sposa a un duca inglese non per amore ma per guadagnare un titolo nobiliare e compiacere la madre. Storia di una vita segnata dai lussi, dai gioielli e dalle convenienze, ma con riscatto finale di Ilaria
Danieli
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utto avrebbe voluto fuorché chiamarsi Vanderbilt, essere la figlia primogenita di un milionario americano e avere per madre Alva Erskine Smith, una bellezza del Sud volitiva e opportunista come Rossella O’Hara. Perché Consuelo Vanderbilt, lungo collo da cigno e carnagione di perla, era innamorata di un simpatico ragazzone americano, Winthrop Rutherford, ma non poteva frequentarlo né progettare di sposarlo, dal momento che la madre aveva deciso di maritarla a un aristocratico del vecchio mondo e non sarebbe mai scesa a compromessi. Non a caso, Alva aveva dato a sua figlia il nome della zia Consuelo Yznaga, una mezzo cubana-mezzo americana che aveva sposato un nobile inglese suscitando lo scandalo della upper class di entrambi i continenti. D’altra parte, in quella finde-siècle spensierata e fanatica del sangue blu, l’Inghilterra pullulava di duchi e visconti impoveriti e costretti a improvvisarsi cacciatori di doti pur di mantenere in vita le loro algide, immense residenze; per questo Lady Paget, figlia di un albergatore americano andata in sposa a un aristocratico britannico e diventata sensale di matrimoni, ebbe gioco facile nel trovare un marito per Consuelo, che era molto bella oltre che ricchissima. Tra i vari candidati, il partito che Alva decise di favorire come genero fu Charles Spencer-Churchill, nono Duca di Marlborough, castellano di Blenheim Palace, un perfetto esemplare dell’aristocratico old money che nessun giovane impero economico americano, nemmeno quello dei Vanderbilt o dei Rockefeller, avrebbe potuto pareggiare in prestigio. Per dare a Consuelo il titolo di Duchessa di Marlborough, Charles Spencer-Churchill ricevette una dote di circa 4 miliardi di euro alla valuta odierl'Orafo 2016
na, somma che gli consentì di mantenere in vita l’immenso castello di Blenheim ma non garantì la riuscita del matrimonio, celebrato con grande seguito di stampa in un gelido inizio di novembre del 1895. Diversamente da Lord e Lady Crawley del serial televisivo Downton Abbey, uniti da una premessa economica analoga essendo nobile inglese squattrinato lui e americana ereditiera lei, i duchi di Marlborough non si amarono mai e, nonostante i due figli di prassi, arrivarono dopo pochi anni a detestarsi. Infatti nel 1906 si separarono e nel 1926 il matrimonio fu annullato. Nel frattempo Consuelo si era distinta come castellana amabile e ospitale, capace di rispettare l’etichetta britannica fino a legarsi un palo sulla schena per mantenere in qualsiasi circostanza la posizione eretta e altezzosa richiesta dal suo rango, ma anche di adoperarsi in opere di beneficenza e di coltivare un suo personale sense of humor. Uno spirito non chiassoso come quello delle socialite compatriote ma a suo modo vivace e disincantanto, soprattutto nei confronti di se stessa e della sua sorte, tanto da riuscire in età edulta a riallacciare una relazione serena con la madre Alva che un tempo la dominava senza appello e senza risparmiarle punizioni. I secondi quarant’anni di Consuelo furono segnati da un secondo, molto più felice matrimonio con Jacques Balsan, fratello minore del primo amante di Coco Chanel e figlio di un ricco imprenditore tessile. Con lui Consuelo visse, prevalentemente in Francia, una vita agiata e serena, continuando tuttavia a frequentare alcuni parenti inglesi come Winston Churchill.Lo statista veniva spesso a trovarla e proprio nella casa di Consuelo a Palm Beach, si dice, rifinì il famoso discorso della Cortina di Ferro. Ovviamente, 82
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In apertura, ritratto di Consuelo Vanderbilt con il figlio, Lord Ivor Spencer-Churchill, realizzato da Giovanni Boldini; uovo di Fabergé in oro con diamanti, perle e smalti; in queste pagine ritratti di Consuelo Vanderbilt da sola e con i suoi figli. ■ Opening page, portrait of Consuelo Vanderbilt and her son, Lord Ivor Spencer-Churchill, by Giovanni Boldini; Fabergé gold egg with diamonds, pearls and enamels; these pages, portraits of Consuelo Vanderbilt alone and with her sons.
bilt, to be the eldest daughter of an American millionaire and to have Alva Erskine Smith for a mother, a southern beauty who was as strong-willed and opportunistic as Scarlett O’Hara. With her long swan-like neck and pearly complexion, Consuelo Vanderbilt was in love with a nice American boy, Winthrop Rutherford, but she couldn't go out with him, let alone plan to marry him, since her mother had decided to marry her off to an old world aristocrat and wouldn't settle for a compromise. It is no coincidence that Alva named her daughter after her aunt Consuelo Yznaga, a Cuban-American woman who had married an English nobleman and scandalised the upper class of both continents. On the other hand, during that light-hearted, blue-blood-enthusiast fin-de-siècle, England was full of impoverished dukes and viscounts who had to turn into dowry hunters just to afford keeping their immense, icy mansions; this is why it was as easy as pie for Lady Paget - the daughter of an American hotelier who married a British aristocrat and became a matchmaker - to find a husband for Consuelo, who was very beautiful as well as very rich. Among the various candidates, Alva chose Charles Spencer-Churchill, the ninth Duke of Marlborough, Lord of Blenheim Palace, a perfect example of an Old-Money aristocrat that no young American economic empire - not even Vanderbilt's or Rockefeller's - could ever match in terms of prestige. To give Consuelo the title of Duchess of Marlborough, Charles Spencer-Churchill received a dowry of about 4 billion Euro in today's currency, the sum which enabled him to keep the huge Blenheim Palace going, but didn't ensure him a successful marriage, celebrated on a frosty November day
nel nuovo status di nobildonna anglo-francese, Consuelo entrò nei salotti meglio frequentati di Parigi, come quello della principessa di Polignac, ovvero Winnaretta Singer, ereditiera dell’impero delle macchine da cucire e madrina della nuova arte musicale (Strawinsky compreso), e quello della contessa Greffulhe, patrona delle arti e musa di Proust. Inutile quindi sottolineare che il lungo collo di Consuelo, molto ammirato anche dall’autore di Peter Pan, J.M Barrie, era sempre circondato da preziosi collier de chien e fili su fili di perle e diamanti, ma il suo coffret à bijoux non diventò famoso quanto quello della nipote omonima, Consuelo Vanderbilt Earl, collezionista di mariti (americani), accanita viaggiatrice e allevatrice di cani Terrier: vissuta ben 107 anni (1903-2011), nella sua lunga e dorata esistenza ricevette e comprò diversi oggetti di grande valore firmati dai gioiellieri più famosi dell’epoca. L’asta battuta da Doyle del 2013 ha infatti proposto una ricca collezione di gioielli Art Déco e pendulette di Cartier che dimostrano il gusto raffinato della Consuelo nipote, forse meno well-mannered della zia ma sicuramente più aperta alle novità di stile e design. Consuelo Vanderbilt Balsan, la zia, puntava sul classico più tradizionale ed elitario: il gioiello più famoso che le si conosca è infatti l’uovo rosa di Fabergé con serpente, acquistato nel 1902 per circa 5 mila rubli dopo un viaggio in Russia che evidentemente aveva lasciato nella duchessa qualche suggestione imperiale. Dopo la separazione dal marito l’oggetto fu venduto a una charity auction e oggi, dopo diversi passaggi di mano, è tornato assieme ad altre circa 180 opere del famoso gioielliere russo al Museo Fabergé di San Pietroburgo. ■ She wanted anything but to be called Vanderl'Orafo 2016
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Heritage A sinistra contenitore Art Déco per specchietto e rossetto in oro, platino, smalto blu e diamanti; in basso, orologio da tavolo Art Déco di Cartier in oro, argento, lapis, giada nefrite, madreperla e diamanti; a destra orologio da tavolo Art Déco di Cartier in giada nefrite, argento, smalto e diamanti. ■ Left, Art Déco mirror and lipstick case in gold, platinum, blue enamel and diamonds; below, Art Déco gold, silver, lapis, nephrite jade, mother-of-pearl and diamond desk clock by Cartier; right, Art Déco nephrite jade, silver, enamel and diamond desk clock by Cartier.
of 1895 and widely covered in the press. Unlike Downton Abbey Lord and Lady Crawley, united by a similar financial settlement as he was a penniless English nobleman and she an American heiress, the Dukes of Marlborough never loved each other and, and although they had two children as tradition dictated, they soon came to hate each other. They separated in 1906 and their marriage was annulled in 1926. Meanwhile, Consuelo had stood out for being an amiable, hospitable Lady, capable of sticking to the British etiquette so much that she would wear a rod down her back to keep the straight, haughty posture expected from a person of her rank in every circumstance, but she was also involved in charity work and developed her own sense of humour. Her wit was not as loud and boisterous as that of other American socialites, but in her own way lively and disenchanted, especially when talking about herself and her fate, so much that she even managed, in adulthood, to re-establish a peaceful relationship with her mother Alva who once dominated her without appeal and without sparing her from punishment. Consuelo's next forty years were marked by a second, much happier marriage to Jacques Balsan, the younger brother of Coco Chanel's first lover and the son of a wealthy textile entrepreneur. With him, Consuelo lived a happy life of ease, mostly in France, while she continued to see some of her former British inlaws such as Winston Churchill. The statesman often visited her and it is believed that he polished his famous Iron Curtain Speech in Consuelo's very house in Palm Beal'Orafo 2016
ch. Obviously, in her new status as a French-British noblewoman Consuelo flitted about the classiest salons in Paris, such as that established by Princess de Polignac, or Winnaretta Singer - heiress of the Singer sewing machine empire and a patron of new musical works (including Strawinsky) - and that of Countess Greffulhe, art patron and Proust's muse. Needless to say, Consuelo's long neck, much admired even by Peter Pan author J.M Barrie, was always surrounded by precious chocker necklaces and endless strands of pearls and diamonds, but her coffret à bijoux didn't become as famous as that of her namesake niece Consuelo Vanderbilt Earl, a collector of (American) husbands, a relentless traveller and a notable breeder of Terriers; she lived 107 years (1903-2011), and during her long, golden life she received and bought several valuable pieces by the most famous jewellers of the time. In 2013, Doyle's auctioned a rich collection of Art Deco jewellery and Cartier table clocks that showed the refined taste of Consuelo the niece, perhaps less well-mannered than her aunt's, but certainly more open to new styles and designs. Her aunt Consuelo Vanderbilt Balsan was more into elitist, classic styles: her most famous piece is Fabergé's pink serpent egg, purchased for about 5 thousand rubles after a trip to Russia in 1902 which apparently impressed the Duchess for its imperial charm. After her separation from her husband, the object was sold at a charity auction and, after several changes of ownership, it is now back to the Faberge Museum in St. Petersburg together with some other 180 pieces by the famous Russian jeweller. 84
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In alto a destra bracciale in oro bianco, platino, rubini e diamanti con clip rimovibile; in basso bracciale rigido di Cartier con cristallo di rocca, platino e diamanti; foto di Consuelo Vanderbilt Earl, nipote della Duchessa di Marlborough, con il padre. â– Above right, white gold, platinum, ruby and diamond bracelet with detachable clip; below bangle bracelet by Cartier with rock crystal, platinum and diamond; picture of Consuelo Vanderbilt Earl, the Duchess' nephew, with her father.
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UNE DANSE
CLASSIQUE Il raffinato editore 5 Continents Editions racconta in un volume gioiello le Danzatrici della Villa dei papiri, muse dell'antichità ritratte da un famoso fotografo. Al loro immaginario coffret à bijoux si è invece ispirato l'autore degli ornamenti, Diego Percossi Papi di Ilaria
Danieli e Sandra Bardin
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olti perfetti dall'espressione appena distante, labbra provocanti, occhi spalancati. Gesti di charme, seni che maliziosamente premono sotto il panneggio. E quei capelli portati semisciolti con nonchalance, giusto qualche ciocca capricciosa sfuggita alla fascetta sulla fronte. Non c'è che dire, li portano davvero splendidamente i loro 2050 anni queste bellezze partenopee. Sono le Danzatrici, cinque bronzi dal gusto ellenizzante che provengono dal peristilio della Villa dei papiri a Ercolano, sontuosa residenza dedicata all'otium costruita per il patrizio romano Lucio Calpurnio Pisone nel I° secolo a.C. Riemerse dalle ceneri del Vesuvio in diversi scavi archeologici a partire da metà '700, assieme a un centinaio di altre sculture e varie meraviglie tra cui i manoscritti eponimi, le statue delle fanciulle sono oggi conservate al Museo archeologico di Napoli. A ritrarle nella loro vibrante presenza è oggi la Nikon di Luigi Spina, fotografo d’arte napoletano e autore di libri fotografici sui capolavori della classicità. Qui ricorre alla cifra stilistica prediletta - il bianco ottico e il nero - per esaltare forme, volumi e ritmi spaziali delle statue in un gioco di tagli e prospettive che superano la mera illustrazione documentaria per imprimere alle immagini un dinamismo visuale di assoluta modernità. Il suo è uno sguardo rigoroso che indugia sui contorni scolpiti, resi più geometrici dall'uso sapiente delle luci ma senza nulla togliere alla morbidezza dei corpi e alla civetteria femminile di piccoli dettagli apparentemente marginali - il diadema attorno al capo, il motivo ricamato all'orlo dell'apoptygma (stola), il fermaglio sulla l'Orafo 2016
Dall'alto, collier con quarzo, rubini, tormaline, zaffiri, perle e smalti su vermeil e orecchini con perle, pietre di luna, peridoti e vermeil. Tutto Diego Percossi Papi. Pagina a fianco, uno scatto di Luigi Spina per il volume Le danzatrici della Villa dei papiri. ■ From top, collier with a quartz, rubies, tourmalines, sapphires, pearls and enamels on vermeil and earrings with pearls, moonstones and peridots. All by Diego Percossi Papi. Aside page, a picture by Luigi Spina published in the volume The dancers of the Villa dei papiri. 86
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In basso, spilla con mosaico minuto, agata verde, granati, citrini e smalti cloisonnĂŠ su vermeil di Diego Percossi Papi. Pagina a fianco, uno scatto di Luigi Spina per il volume Le danzatrici della Villa dei papiri edito da 5 Continents Editions. â– Below, a brooch with micromosaic, green agate, garnets, citrine quartzes and cloisonnĂŠ enamels on vermeil by Diego Percossi Papi. Aside page, a picture by Luigi Spina published in the volume The dancers of the Villa dei papiri edited by 5 Continents Editions.
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In basso, anello in oro con quarzo rutilato e quarzi citrini di Diego Percossi Papi. Pagina a fianco, uno scatto di Luigi Spina per il volume Le danzatrici della Villa dei papiri edito da 5 Continents Editions. Pagina seguente, spilla con citrini, granati, perle e smalti cloisonnĂŠ su vermeil di Diego Percossi Papi. â– Below, a gold ring with rutilated quartz and citrine quartzes by Diego Percossi Papi. Aside page, a picture by Luigi Spina published in the volume The dancers of the Villa dei papiri edited by 5 Continents Editions. Following page, a brooch with citrine quartzes, garnets, pearls and coisonnĂŠ enamels on vermeil by Diego Percossi Papi.
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Visual spalla. Tanto che per un istante sembra di vedere la statua improvvisamente animarsi e scendere dal piedistallo, come Ava Gardner nel film Il bacio di Venere, e la si immagina completa di gioielli in stile: la parure di collier e orecchini con diamanti e placche d’oro granulato, con una tecnica che il gioielliere Castellani nell’Ottocento rilanciò senza riuscire mai a riprodurre fedelmente, la fibula in micromosaico colorato, il pendentif con cammeo, l’anello con pietre dure e quarzi che ispira il noto designer romano Diego Percossi Papi, autore dei gioielli di questo servizio. A narrare la "grande bellezza" da cui provengono le Danzatrici, sul cui nome discutono ancora gli esperti - Danaidi, Musicanti o Hydrophorai, portatrici d'acqua? - è l'archeologo Stefano De Caro, già soprintendente ai beni archeologici di Napoli e Caserta, direttore del Centro studi intergovernativo per la conservazione delle proprietà culturali, prestigiosa istituzione sotto l'egida dell'Unesco. Le foto sono protagoniste di un prezioso volume d'arte, in edizione a tiratura limitata, per i tipi di 5 Continents Editions. Un’opera che rientra nella collana Tailormade, dedicata ad argomenti di alto profilo che spaziano dalla cultura alla couture, dalle arti alla creatività, al design, ai tesori di ogni tempo. Per questo gli strumenti operativi sono di assoluta eccellenza in tutta la filiera editoriale: immagini, scrittura, grafica, carta, stampa e ogni altro dettaglio utile a formare la quintessenza di quell'oggetto insostituibile chiamato “libro”, in questo caso un vero gioiello. Dedicato dunque a happy few e bibliofili che desiderano ancora meravigliarsi, Le Danzatrici della villa dei papiri si presenta in una rilegatura d’eccezione a sua volta racchiusa in uno scrigno che ne protegge la brossura. Non solo: aprendo il libro si ha la sorpresa di un dono, la stampa originale di una foto della raccolta, numerata e firmata dall'autore. Per informazioni e prenotazioni di copie, fivecontinentseditions.com. ■ Perfect faces with a slightly distant expression, seductive lips, wide open eyes. Charming gestures, breasts that playfully press under the draping. The loose and nonchalant hair, just some capricious locks slipping out of the band on the forehead. Those Parthenopean beauties wear their 2050 years undoubtedly well. They are the dancers, five bronze statues in Hellenizing style coming from the peristyle of Villa dei papiri in Ercolano, a sumptuous house dedicated to otium built for the Roman patrician Lucio Calpurnio Pisone in the 1st century BC. Resurfaced from the ashes of Vesuvius in various archaeological excavations starting from the mid eighteenth century, together with a hundred other sculptures and various magnificent items l'Orafo 2016
among which eponymous manuscripts, the statues of the maidens are today hosted in the Archaeological Museum of Naples. Luigi Spina, Neapolitan art photographer and author of photo books on the masterpieces of classic civilisations, is taking pictures of their vibrant presence with his Nikon. Here he uses his favourite technique – the optical white and black, to exalt the shapes, volumes and spatial rhythms of the Greek statues in a play of cuts and perspectives that go beyond the mere documentative illustration to impress to images a visual dynamism of an utmost modernity. His rigorous eye lingers on the sculpted outlines, made more geometrical by the expert use of lights without neglecting the softness of bodies and the female coquetry of the small and apparently marginal details, the tiara on the head, the embroider pattern on the hem of the apotygma (stole), the buckle on the shoulder. For a moment the statue seems to suddenly animate and step off the pedestal, like Ava Gardner in the film entitled One touch of Venus and we imagine it adorned with matching jewels: the set of choker and earrings with diamonds and granulated gold plates - a technique that, in the nineteenth century, the jeweller Castellani launched again, even though he was never able to recreate it perfectly - the fibula in coloured micro-mosaic, the pendant with a cameo, the ring with hardstones and quartzes that inspires the renowned Roman designer Diego Percossi Papi, author of the jewels for this article. Stefano De Caro, supervisor of the Archaeological Heritage of Naples and Caserta, Director of the Intergovernmental Centre for the preservation of cultural properties, a prestigious institution under the aegis of Unesco, narrates the "great beauty" from which the Dancers come from, whose name is still subject of discussion - Danaids, Musicians or Hydrophorai, water carriers? - The pictures are the protagonists of a precious art volume, a limited edition, for 5 Continents Editions. A work included in the Tailormade series, dedicated to high profile subjects ranging from culture to couture, from arts to creativity, design and treasures of any period. For this reason the entire publishing supply chain employs excellent operation tools: images, writing, graphics, paper, printing and any other detail aimed at shaping the quintessence of this irreplaceable object called “book", in this case a true jewel. Then, dedicated to some happy few and bibliophiles that still want to be surprised, The Dancers of the Villa dei Papiri is available with an exceptional binding contained in a casket protecting its paperback. Not only: when you open the book you find the surprise of a gift, the original printing of a photo in the collection, numbered and signed by the author. For further information and to book a copy, fivecontinentseditions.com. 92
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Visual
KALEIDOSCOPE
BEJEWELED
PATTERNS Una pioggia simmetrica di disegni che riproduce i gioielli di marchi innovativi o di tradizione. Un gioco di stampe che suggerisce originali fantasie per sete preziose Illustrazioni di Diego Soprana
ARTLINEA
Visual
VICTOR VELYAN
MARCO BICEGO
Visual
GARRARD
PALMIERO
ANNI OTTANTA
excess and
show off Dopo gli anni di piombo esplode un'ondata di edonismo che gonfia i capelli e fa brillare d'oro i décolleté tra grosse catene e lustrini all over di
Simona Infantolino
G
li Ottanta si aprono con i residui degli anni di piombo, l’ombra pesante del decennio precedente; è del 1980 infatti la strage che sconvolse Bologna e l'Italia con un'esplosione alla stazione ferroviaria. E mentre l'America si riprendeva dalla guerra in Vietnam e dallo scandalo Watergate con la presidenza di Ronald Reagan e l'Inghilterra veniva scossa dalla lady di ferro Margaret Thatcher, l'Italia si aggrappava a piccoli segnali di ripresa. La Fiat si affermava tra le più importanti case automobilistiche europee con la Panda e la Fiat Uno, la tv accendeva i canali della tv commerciale e accoglieva nuovi programmi d'intrattenimento come Drive In (1983) e Colpo Grosso (1987) e nelle sale usciva Nuovo Cinema Paradiso, il film di Tornatore che vinse come film straniero agli Oscar e ai Golden Globes. Erano gli anni in cui si ballava a ritmo di Maracaibo e Un'estate al mare sfoggiando look esagerati e colorati. Fuseaux, scaldamuscoli, spalline imbottite, fasce e capelli cotonati venivano arricchiti da cascate di oro giallo lucido: le catene massicce erano l'accessorio preferito da sfoggiare. Accanto all'oro anche il bijou rimane in auge cavalcando l'onda di colore ed eccesso che negli anni '90 verrà abbandonata in favore di jeans, t-shirt e minimalismo prezioso. ■ The eighties open with the aftermath of the “time of terrorist outrages", the oppressive shadow of the previous decade. In fact, the massacre that shocked Bologna and Italy with the explosion at the railway station occurred in 1980. While America was recovering from the war in Vietnam and the Watergate Scandal with the presidency of Ronald Reagan and England was shaken by Margaret Thatcher, the Iron Lady, Italy clung to slight signs of recovery. Fiat established itself among the most important European car-makers thanks to Panda and Fiat Uno, the channels of privately owned media started broadcasting, launching new entertaining programs such as Drive In (1983) and Colpo Grosso (1987), and in the movie theatres Nuovo Cinema Paradiso was screened, the film by Tornatore that won the Academy Award and the Golden Globe for best foreign movie. Those were the years when people danced at the rhythm of Maracaibo and Un'estate al mare flaunting exaggerated and colourful looks. Leggings, leg warmers, shoulder pads, bands and back-combed hair were enriched with cascades of polished yellow gold: heavy chains were the favourite accessory to show off. Along with gold, also custom jewels were still trendy going with the fashion of colour and excess that, in the nineties, would be replaced by jeans, t-shirts and precious minimalism. l'Orafo 2016
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In alto, frame dal film Nuovo Cinema Paradiso; a destra la cantante Madonna negli anni '80; in basso anello Sugar Stacks di Paloma Picasso per Tiffany & Co. in oro rosa e zaffiri rosa.
In alto, bracciale rigido incrociato di Fope in oro giallo con corallo della collezione 900; a sinistra, in uno scatto redazionale degli anni '80, la modella indossa orecchini di Sharra Pagano. luglio/agosto
Inside Jewelry EXPORT
ORIZZONTI
INCERTI
La tendenza media dell'economia dell'industria orafa manifesta alti e bassi interpretabili solo attraverso analisi approfondite. Ma in termini nominali le vendite del 2015 sono aumentate, con la Svizzera in testa come acquirente di Franco
Marchesini - Asi Analisi e Studi Industriali
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Inside Jewelry In apertura, la modella Bettina Graziani davanti alla vetrina di Van Cleef & Arpels in Place Vendôme, Parigi (1953), foto di Jean Philippe Charbonnier; in questa pagina, anelli Gucci in oro rosa, giallo e bianco con diamanti e smalti bianchi della collezione Icon. ■ Opening page, the model Bettina Graziani in front of the Van Cleef & Arpels shop windows in Place Vendôme, Paris (1953), photo by Jean Philippe Charbonnier; this page, rings by Gucci in rose, yellow and white gold with diamonds and white enamels from the Icon collection.
T
ra alti e bassi la tendenza media dell’economia dell’industria orafa nell’annata 2015 - una tendenza che, naturalmente, è la risultante di performance diverse da impresa a impresa - è definibile non esaltante. Le ragioni del limitato sviluppo del settore (e di altri comparti dell’alto di gamma) sono da ricercare sia nelle numerose e variegate difficoltà manifestate dal contesto internazionale, sia nella decelerazione della domanda interna nella seconda metà dell’anno. Queste difficoltà si sono trasferite nel peggioramento del clima di fiducia rilevato per le imprese e per i consumatori. Recenti elaborazioni dell’Ocse stimano per il 2015 e prevedono per il 2016 rallentamenti quasi generalizzati dell’economia nei paesi industriali ed emergenti (India esclusa). Con queste tendenze e con la persistente deflazione nelle aree economicamente più avanzate, nonostante le consistenti immissioni di liquidità finanziaria, si potrebbe paventare l’ombra di una nuova fase recessiva: una visione negativa confermata anche dal Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook (febbraio 2016). Le ragioni delle crisi sono diverse. La crescente concentrazione della ricchezza mondiale - rilevata dalla Ong Oxfam - ha penalizzato i consumi complessivi per effetto della ridotta redistribuzione delle risorse finanziarie disponibili delle famiglie. Le guerre locali e le tensioni politiche e terroristiche hanno generato ampi margini di insicurezza. Un’insicurezza che si è riflessa negativamente sulla domanda aggregata e, conseguentemente, sui mercati delle materie prime generando, a propria volta, nuovi focolai di instabilità. In definitiva, un ambiente non idoneo per richiamare investimenti di qualsivoglia genere: industriali e strutturali, compresi quelli necessari per affrontare il riscaldamento del globo. Ciononostante, su scala internazionale è diffusa la percezione che l’economia del 2016 possa crescere. Ciò potrebbe essere vero. Ma il miglioramento sarebbe impercettibile – ammonisce il professor J. E. Stiglitz – ed è realizzabile soltanto se entreranno in opera gli investimenti strutturali, i soli in grado di riportare la domanda aggregata su livelli più elevati di quelli del 2015. Ai ricordati fattori che condizionano lo sviluppo si aggiungono l'Orafo 2016
le incertezze di due intese – non ancora ratificate – in alcune aree geopolitiche. Da una parte il TPP (senza la Cina), dall’altra la Banca Asiatica promossa dalla Cina, senza gli Stati Uniti e il Giappone. Di fronte alle nuove sfide della globalizzazione e delle difficoltà dell’economia internazionale anche il settore orafo, che esporta due terzi della produzione, ora si interroga su quali siano le nuove e più opportune modalità per recuperare almeno una parte del terreno perduto in termini di quote di presenza nel mondo. Di seguito è riportato un quadro di analisi quantitative, sia pure parziale a causa delle note difficoltà di rilevazione dei dati presso le imprese, riguardante i principali aspetti congiunturali e strutturali del settore nell’intero anno 2015. In prima battuta, la domanda mondiale di oro da parte dell’industria della gioielleria ha segnato – nel 2015 - un ulteriore arretramento dell’ordine del -2,7% in quantità (tonn.) e del –10,8% in valore (dollari). Flessioni che seguono quelle realizzate un anno prima (nel 2014): -7,2% e -6,7% rispettivamente. Le rilevazioni in quantità del World Gold Council indicano cali diffusi nei vari paesi. In particolare, Cina+Hong Kong, Emirati Arabi, Turchia, Russia. Le poche eccezioni hanno riguardato gli Stati Uniti e l’India (ma i dati del mercato indiano presentano ampi margini di approssimazione). Per l’Italia il WGC indica flessioni del -7,4% nel 2014 e del -3,7% nel 2015. E’ quasi inutile ricordare che, a causa delle diverse modalità di rilevazione, i dati del WGC non sono strettamente confrontabili con quelli rilevati dai centri di statistica dei vari paesi, in particolare dell’Italia. Peraltro, le flessioni degli acquisti di metalli preziosi da parte dei produttori italiani di gioielleria non corrispondono ad altrettante flessioni nei ricavi per effetto dell’accresciuta specializzazione produttiva nell’alto di gamma. Così le imprese italiane sono riuscite a rimanere più competitive nei confronti della concorrenza estera. Una competitività non di prezzo che può crescere ulteriormente nel medio periodo, grazie ai noti fattori dell’eccellenza orafa italiana: disegno, originalità, varietà dei modelli, estetica, cura delle rifiniture, l’eccellenza e la flessibilità delle macchine dedicate al trattamento e alle lavorazioni dei metalli preziosi. 100
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ESPORTAZIONI DEI DISTRETTI IN % SUL TOTALE ANNO 2015 ROMA 0,3 %
NAPOLI 0,3 % ALTRI 11,1 %
AREZZO 28,2 %
MILANO 11,2 %
VICENZA 22,6 %
VALENZA PO 25,7 %
Flessibilità che, grazie all’elettronica, ha DOMANDA DI ORO NELL'INDUSTRIA MONDIALE consentito di abbattere le economie di scala e generare nuove economie di gamma. Il graduale passaggio dall’oreficeria alla gio 2012 2013 2014 2015 ielleria ha contribuito a generare un consistente “premium price” competitivo. Inoltre Quantità tonn. 2.135 2.673 2.481 2.415 - negli ultimi tempi – le vendite all’estero Var. % anno su anno -2,0 25,2 -7,2 -2,7 hanno trovato sostegni esterni nella rivalutazione del dollaro statunitense (che è la Valore miliardi $ 107,5 108,2 101,0 90,1 moneta di riferimento per circa la metà dei Var. % anno su anno 4,8 0,7 -6,7 -10,8 contratti di vendite all’estero). La frenata della domanda mondiale ha imFonte: Asi, elaborazione su dati Gfms - Wgc pattato – come si è detto - anche sull’industria orafa. Nel 2015 le vendite all’estero di gioielleria rilevate dall’Istat in termini nominali sono aumentate Ovviamente la crescita complessiva delle esportazioni è la risuldel +9,2%. Un aumento che per una parte ingloba l’inflazione deltante di andamenti diversi da paese a paese. Peraltro, le destinale materie prime preziose denominate in euro; nell’altra rapprezioni rilevate dall’Istat non consentono la conoscenza compiuta senta la crescita in termini reali (stimata intorno al +6%). Com’è dei mercati di consumo finale dei gioielli italiani. Infatti più della stato ricordato in precedenti note, l’analisi statistico-quantitativa metà dell’export di gioielleria è diretto a paesi di “smistamento”, della congiuntura dell’industria della gioielleria è condizionata paesi che, a loro volta, ri-esportano verso altri paesi una quantità da fattori perturbatori dei raffronti. Tra gli altri, le variazioni dei rilevante di gioielli di cui gli operatori italiani non conoscono – prezzi delle materie prime preziose, le incidenze (in quantità e quasi mai – il mercato di consumo finale. qualità) delle stesse materie e delle pietre utilizzate, le lavorazioni Quote delle esportazioni italiane (sul totale dell’export di rifiniture dei gioielli, i servizi e le assicurazioni che accompamondiale di gioielleria). L’entrata dei nuovi competitori nel gnano il prodotto all’acquirente finale. In altre parole, sono alsettore orafo ha cambiato le graduatorie delle quote d’esporcuni dei fattori dell’algoritmo che porta alla determinazione del tazione dei singoli paesi nel mondo (calcolate a prezzi e tassi di valore reale delle vendite. cambio correnti). Le rilevazioni Ice-Istat avevano collocato la quota l'Orafo 2016
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Inside Jewelry In questa pagina, orecchini Chantecler in oro rosa, diamanti e onice nera; pagina accanto, anello in oro di Mattioli della collezione Maldamore. ■ This page, Chantecler earrings in rose gold, diamonds and onyx; next page, Mattioli gold ring from Maldamore collection.
Nell’ultima pagina, anello di Mattioli in oro rosa e rodolite della collezione Les Epoques. ■ Last page, Mattioli ring in rose gold and rhodolite from the Les Epoques collection.
delle esportazioni italiane di gioielleria nel mondo intorno all’11% sino alla fine degli anni novanta. Poi si è gradualmente ridimensionata intorno al 4% nel biennio 2014-2015 per effetto dell’accresciuta competitività dei nuovi produttori internazionali (soprattutto nei segmenti tradizionali a basso valore aggiunto). In un quindicennio la quota dell’export di gioielleria italiana sui mercati internazionali si è ridotta a meno della metà. Le ricordate elaborazioni riguardano il complesso dei prodotti esportati. È facilmente comprensibile che, per effetto della ricordata specializzazione produttiva italiana, nello specifico segmento dell’alto di gamma, la quota dell’Italia ha una posizione decisamente più alta nella graduatoria in oggetto. Peraltro, le esportazioni italiane rimangono attualmente al di sotto delle potenzialità di consumo offerte da vari paesi. Quanto alle destinazioni, i gioielli italiani possono essere spediti ovunque, purché siano di qualità. Nella graduatoria dei principali paesi acquirenti, la Svizzera rimane in testa (con una quota del 20,2%), anche se negli ultimi mesi ha attenuato il suo tasso di crescita (la rivalutazione del franco ha frenato le riesportazioni di gioielli dalla Confederazione). Ridimensionate ulteriormente le vendite agli Emirati Arabi (-11,8%; quota scesa al 17%) anche qui per effetto del calo delle riesportazioni nelle economie emergenti e delle difficoltà connesse con la perdurante debolezza del mercato del petrolio. Per contro, di nuovo in crescita (+12,2%) gli acquisti di Cina+Hong Kong (quota al 12,5%) nonostante il diffuso rallentamento dei consumi in Cina. Ma l’exploit del 2015 spetta alle esportazioni verso la Francia (+60,9%), stimolato dagli investimenti di operatori francesi in terra valenzana. La Francia ha così consolidato il quinto posto (8,6% del totale) nella graduatoria dei principali paesi di destinazione, a ridosso degli Stati Uniti (9,2%). In definitiva, l’accentramento delle esportazioni di gioielleria nei primi cinque paesi sopra elencati
ha raggiunto il 67,5%. Comunque, il grosso delle vendite (oltre la metà del totale) è destinato ai paesi di “smistamento” che, a loro volta, ri-esportano per ragioni di dazi concordati, di trattamenti fiscali, di sicurezza. Tra gli andamenti delle vendite in altri paesi sono da segnalare gli ulteriori aumenti in Turchia, Regno Unito, Giordania, Spagna, Messico, Panama, Rep. Dominicana, Romania, Polonia, Libano, Sud Africa. Per contro, in arretramento le vendite a Libia, Brasile, Giappone, Australia, Russia, India (con acquisti limitati nonostante sia il maggiore mercato orafo nel mondo). Oltre al ricordato indebolimento dell’economia internazionale, gli esportatori italiani continuano a lamentare annosi ostacoli. Tra gli altri, visto il permanere di importanti barriere tariffarie quantitative e regolamentari, i negoziati commerciali multilaterali restano lontani da un esito positivo e anche il grande attivismo dei governi in varie iniziative di liberalizzazioni preferenziali non ha prodotto miglioramenti significativi. Tuttavia non mancano le imprese italiane che hanno saputo e potuto fronteggiare sfide competitive importanti. Distretti produttivi Nel 2015 si è rafforzato il ruolo cruciale svolto dalla capacità delle imprese di introdurre – a supporto dell’inventiva e delle capacità artistiche dei maestri artigiani – le innovazioni tecnologiche e organizzative necessarie per aumentare il proprio potere di mercato e per partecipare con successo alle reti produttive internazionali. Nel corso del 2015 si è accresciuta la capacità propulsiva della concentrazione di imprese nei tradizionali distretti produttivi, dove è possibile avvalersi dell’offerta di varie categorie di imprese fornitrici di parti, di componenti e di servizi innovativi. La propensione media a esportare da parte dei distretti (sia pure con diversità da impresa a impresa) è cresciuta a un tasso (+10%) superiore a quello (+2,3%) delle realtà non organizzate in filiera. Nel com-
QUOTE DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE DI GIOIELLERIA SUL MERCATO MONDIALE (IN%) 1998 2001 2004 2007 2010 2011 2012 2013 2014 2015 11,0 9,6 6,9 3,8 4,5
4,2 4,5 4,5 3,8 4
Fonte: elaborazioni e stime su dati Ice, Eurostat, Istituti nazionali di statistica.
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COMMERCIO CON L'ESTERO (milioni di euro)
2012 2013 2014 2015
GIOIELLERIA Esportazioni 5.328 Var. % anno su anno 10,1 Importazioni 1.749 Var. % anno su anno -3,5
5.739 5.692 6.217 7,7 -0,8 9,5 1.648 1.875 2.435 -5,8 13,7 29,9
METALLI PREZIOSI Esportazioni 8.968 Var. % anno su anno 28,0 Importazioni 6.664 Var. % anno su anno 16,7
5.606 4.062 3.828 -37,5 -29,5 -5,8 5.019 4.686 4.734 -24,7 -6,7 1,0
Fonte: Asi, elaborazione su dati Istat
plesso dei primi quattro distretti parte il INDICI DELLA CONGIUNTURA 90% dell’export totale. Evidentemente i distretti con le migliori performance operano là dove sono fruibili infrastrutture e 2012 2013 2014 2015 servizi efficienti offerti da imprese private e/o enti pubblici. Anche le vendite dei diProduzione 96,9 103,5 120,1 126,4 stretti hanno risentito negativamente del Var. % anno su anno 1,7 6,8 16,0 3,2 rallentamento della domanda globale, ma sono rimaste negli anni i principali poli Fatturato interno 87,9 87,5 88,8 92,2 produttivi dell’alto di gamma. Così nel Var. % anno su anno -12,8 -0,5 1,5 3,8 2015 è emerso ancora una volta il rilancio delle esportazioni della gioielleria di eccelPrezzi alla prod. 110,6 105,3 104,3 107,3 lenza di Valenza Po,+30,6%, grazie sopratVar. % anno su anno 3,5 -4,8 -0,9 2,8 tutto al ricordato boom delle spedizioni in Francia, seguendo una linea diretta virPrezzo oro in $ 136,3 115,2 103,4 94,7 tuosa: da Valenza (dove produce la maison Bulgari) a Parigi (dove operano i centri Var. % anno su anno 6,2 -15,5 -10,2 -8,4 dell’organizzazione e della distribuzione). Prezzo oro in € 140,4 115,3 103,0 113,0 Nuovo recupero per Vicenza (+4,1%); e anche per Arezzo nell’ultimo semestre Var. % anno su anno 14,9 -18,1 -10,4 9,7 (ma il complesso dei dodici mesi rimane negativo, sia pure di poco: -1,1%). A seFonte: Asi, elaborazione su dati Istat Gfms - Wgc guito dei ricordati movimenti, la quota di Valenza (25,7%) consolida il secondo posto nella graduatoria dei distretti esportatori, a ridosso di Arezzo 2014-2015 si sono parzialmente ricomposte le discontinuità del (28,2%). Seguono Vicenza con il 22,6% e Milano (11,2%). Più commercio con l’estero di metalli preziosi che avevano carattecontenute le quote di Roma (0,9%) e Napoli (0,3%). L’incidenza rizzato il precedente triennio 2011-2013, quando le esportazioni di quest’ultimo distretto (anche allargato a Caserta) risulterebbe italiane avevano superato le importazioni. Una discontinuità (in sottostimata, visto che vi opera il 4,5% delle imprese orafe ita- termini di volumi, tendenze, valori medi unitari, destinazioni) liane e il 2,8% degli addetti. Al di là di possibili errori sistemati- dalle motivazioni incerte e/o contraddittorie. Tuttavia i voluci, una delle ragioni potrebbe ricercarsi nel fatto che le imprese mi di esportazioni di metalli preziosi (prevalentemente in Svizorafe di quest’area possono aver affidato le spedizioni all’estero zera) sono ancora elevati: 3,8 miliardi di euro (-5,8 %) rispetto di gioielli a intermediari specializzati residenti in altre regioni, al 2014, contro 4,7 miliardi di importazioni (+1%). In termini dove avvengono le registrazioni e le dichiarazioni dell’export nominali il mercato interno della gioielleria ha recuperato una (inviate poi all’Istat per la rilevazione statistica). Nel biennio parte limitata (+3,9% sul 2014) del terreno perduto nel passato.
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Inside Jewelry Ma in termini reali ha continuato ad accusare debolezza, soprattutto nella seconda metà dell’anno, nonostante le stagionali ricostituzioni di scorte presso la lunga catena distributiva. Andamenti analoghi delineati dalla produzione (+5,2% sempre in termini nominali). Ridimensionata – ma sempre elevata anche la crescita dell’import penetration di prodotti preziosi nel 2015 (+29,9%). Le importazioni hanno così raggiunto una cifra che è di poco inferiore al 40% del dato export (era il 16% nel 2000). Anche il già difficile rapporto banca-impresa (nonostante l’ampia liquidità dei mercati finanziari) ha risentito negativamente della prolungata crisi economica globale e delle persistenti carenze strutturali dell’apparato produttivo orafo. In particolare, la piccola dimensione si è accompagnata nel tempo ad una bassa patrimonializzazione, con un aumento (quasi) costante dei debiti. Per la gestione corrente il credito bancario (comprese alcune forme consortili), nella maggior parte dei casi, è condizionato dall’offerta di garanzie reali del richiedente. In più – secondo dati ufficiosi – si è ulteriormente ridimensionato nell’ultimo biennio. A maggior ragione si è ridotto l’approvvigionamento di finanziamenti (soprattutto alle imprese minori) da destinare all’accumulazione di beni strumentali e all’acquisizione di servizi ESPORTAZIONI DI GIOIELLERIA di nuova generazione. Investimenti irrinunciabili per accrescere la competitività e quindi per contrastare la concorrenza e – nel contempo – risa PAESI VAR % IN % sul MILIONI DI EURO lire posizioni nella graduatoria internazionale. In 2014 2015 2015/14 TOTALE fase di consuntivi è utile accennare ai movimenti Svizzera 1.122,77 1.253,76 11,7 20,2 dei prezzi delle materie prime preziose, in particolare dell’oro. La sfrenata speculazione sui merEmirati Arabi 1.197,49 1.056,71 -11,8 17,0 cati internazionali aveva portato le quotazioni a Hong Kong+Cina 692,20 776,59 12,2 12,5 quasi 2.000 dollari l’oncia sul finire del 2012 (dai Stati Uniti 502,64 570,72 13,5 9,2 400 dollari del 2004), con evidenti effetti negativi Francia 333,80 537,01 60,9 8,6 sulla domanda finale di gioielli. Successivamente, si è assistito a un’inversione di tendenza per una Turchia 183,24 203,19 10,9 3,3 serie di ragioni. Tra le altre, l’inaffidabilità delle Regno Unito 160,67 190,67 18,7 3,1 statistiche delle riserve di oro presso le banche Germania 130,54 141,25 8,2 2,3 centrali di alcuni paesi (prevalentemente asiatiSpagna 94,09 108,04 14,8 1,7 ci), il crollo dei prezzi del petrolio e delle materie prime industriali, il calo della domanda di oro da Giordania 82,47 104,73 27,0 1,7 parte dell’industria mondiale della gioielleria, la Messico 59,82 92,69 54,9 1,5 persistente deflazione nei principali paesi di conIsraele 76,63 75,29 -1,7 1,2 sumo, la rivalutazione del dollaro, la crescita – sia Panama 59,21 71,78 21,2 1,2 pure graduale, poi bloccata - dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Nella media del 2015 il prezzo Rep. Dominicana 44,26 70,60 59,5 1,1 internazionale dell’oro (1.160 dollari) si era quasi Romania 58,24 67,81 16,4 1,1 dimezzato rispetto al picco di tre anni prima. Un Sud Africa 45,63 63,02 38,1 1,0 livello che comunque rimane elevato: due volte e Belgio 46,31 52,27 12,9 0,8 mezzo superiore a quello d’inizio secolo. Peraltro nel corso del 2015 i prezzi dell’oro in dollari Polonia 42,25 50,89 20,4 0,8 avevano continuato a diminuire (-8,4% rispetto al Giappone 50,35 47,15 -6,4 0,8 2014), a fronte di un aumento del +9,7% nei prezzi Singapore 42,35 45,98 8,6 0,7 denominati in euro per effetto della rivalutazione del dollaro statunitense. Tendenze che hanno deliAltri Paesi 666,82 637,04 -4,5 10,2 neato un’inversione nel primo bimestre del 2016). (La redazione di questo articolo è stata completata Totale 5.691,78 6.217,19 9,2 100,00 con i dati disponibili alla data del 15 marzo u.s.) English translation: see pag. 114
Fonte: Asi, elaborazione su dati istat
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Inside Jewelry COMMUNICATION
È Nicoletta Romanoff, discendente della famiglia degli ultimi Zar, il volto della nuova campagna Damiani, che accosta i gioielli della storica maison a suggestivi panorami e città del nostro Paese. ■ Nicoletta Romanoff, descendant of the last Tsar family, is the protagonist of the new Damiani campaign, matching the jewels by the historical maison to charming views and cities in our country.
tra paesaggi
e sport
Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media di
Antonella Garello
N
uova campagna per Damiani: la maison ha affidato a Nicoletta Romanoff, discendente della dinastia degli ultimi Zar, il compito di interpretare lo spirito delle sue creazioni. Scorci di panorami e città del nostro Paese convivono con i gioielli Damiani dell'ultima collezione Fiocco e di altre linee negli scatti in bianco e nero di Greg Williams, in una campagna che ha visto la supervisione artistica di Silvia Damiani. Stroili celebra invece i momenti e i sentimenti importanti di una vita al femminile: il legame tra mamma e figlia, l'amore tra fidanzati, l'amicizia che anima un gruppo di ragazze sono accompagnati dai gioielli dell'azienda friulana. Regia e fotografia sono di Giampaolo Sgura. Tag Heuer vanta l'ingresso nel gruppo dei propri ambasciatori di Claudio Ranieri, artefice della vittoria del Leicester in Premier League. La manifattura, già cronometrista ufficiale di importanti campionati di calcio nel mondo, ha annunciato la partnership proprio con la Premier League, di cui cronometrerà tutte le partite. Anche Terra Cielo Mare, azienda italiana che produce orologi esclusivi, ha presentato un nuovo ambasciatore, Matteo della Bordella, membro del Club Alpino Accademico Italiano e nominato l'anno scorso miglior alpinista italiano. Tra l'altro Terra Cielo Mare ha fornito a Matteo della Bordella l'Orienteering BP, un orologio meccanico nato come bussola solare, resistente a temperature oltre i -50°. ■ A new campaign for Damiani: the maison entrusted Nicoletta Romanoff, descendant of the last Tsars, with the task of interpreting the spirit of its creations: views of landscapes and cities of our country coexist with jewels of the latest Fiocco collections by Damiani, along with other lines, in the black and white pictures shot by Greg Williams, in a campaign whose artistic supervision was attended by Silvia Damiani. Stroili, instead, celebrates important moments and feelings in the life of a woman: the bond between mother and daughter, the love between fiancés, the friendship that animates a group of girls, are matched by the jewels of the company from Friuli. Giampaolo Sgura attended direction and photography. Tag Heuer celebrates Claudio Ranieri, author of the victory obtained by Leicester in the Premier League, who joined its group of ambassadors. Moreover, the manufactory, already official timekeeper of football championships all over the world, announced the partnership with the Premier League to time all its matches. Also Terra Cielo Mare, an Italian company producing rare watches, introduced a new ambassador, Matteo della Bordella, member of the Club Alpino Accademico Italiano that, last year, was appointed best Italian alpinist. Terra Cielo Mare provided Matteo della Bordella with the Orienteering BP, a mechanical watch designed as a solar compass, resistant to temperatures below -50°. l'Orafo 2016
Stroili immortala momenti significativi e sentimenti importanti nella vita di una donna con una campagna firmata da Giampaolo Sgura. ■ Stroili celebrates major moments and important feelings in the life of a woman with a campaign directed by Giampaolo Sgura.
Doppio traguardo calcistico per Tag Heuer, che ha annunciato l'ingresso di Claudio Ranieri nel gruppo dei suoi ambasciatori; inoltre la manifattura è diventata cronometrista ufficiale della prestigiosa Premier League. ■ Double football goal for Tag Heuer announcing that Claudio Ranieri joined its group of ambassadors; moreover, the manufactory became official timekeeper of the prestigious Premier League.
Matteo della Bordella, nominato l'anno scorso miglior alpinista italiano, è il nuovo ambasciatore di Terra Cielo Mare. ■ Matteo della Bordella, appointed last year best Italian alpinist, is the new Terra Cielo Mare ambassador.
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Inside Jewelry OROAREZZO
a tutto
design Andamento positivo per la fiera toscana che ha puntato su tecnologia, moda e artigianato oltre che, come sempre, sulla rassegna Première di Laura
P
Zanovello
artecipazione, innovazione tecnologica e moda: questi i valori italiani che la fiera Oroarezzo è riuscita a coniugare, come evidenziato dal presidente della locale Camera di Commercio, Andrea Sereni. La trentasettesima edizione della manifestazione si è conclusa con un dato molto positivo, contando la presenza di oltre 20 mila operatori per un totale di 650 aziende espositrici che hanno fatto registrare un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. L’iniziativa Meeting Club ha reso poi possibile l’incontro fra le aziende e oltre 450 buyer internazionali, risultato estremamente significativo in un momento difficile come quello attuale. «Ci confrontiamo con un contesto in cui l’ordine medio di acquisto si è ridotto di due terzi rispetto al passato» ha sottolineato Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. Oroarezzo punta quindi a rilanciare le eccellenze della gioielleria italiana e a stimolare la domanda, anche tramite eventi come Première, il contest che da 25 anni mette in gara gli espositori partecipanti alla fiera. Il tema per l’ultima edizione era “Acqua, Aria, Terra e Fuoco”: i quattro elementi originali dovevano essere tradotti in un bracciale e rivisitati in chiave innovativa per quanto riguarda forme e lavorazioni, in modo da ottenere un prodotto finale estremamente indossabile. La giuria, composta da personalità di spicco del mondo della moda e del giornalismo, ha decretato i vincitori suddividendoli in quattro gruppi diversi: il 1° premio Oro, per gioielli realizzati in l'Orafo 2016
oro nel solco della tradizione, ha premiato Falcinelli Italy, Femar, Loto Preziosi ed Eurocatene; il 2°premio Gruppo Oro, per gioielli realizzati in oro con particolare creatività, è andato a Superoro, Sade, Giloro, Nemesi e Marco Ta Moko. Il Premio Design-Scultura, che raccoglie pezzi pensati come sculture da indossare, di spiccata qualità plastica, ha voluto come protagonisti Adaltera, Daveri Vicenza, Gruppo Graziella e Kitty. Infine il Premio Gruppo Fashion, riservato a gioielli che come fonte di ispirazione guardano al mondo della moda, ha scelto Diva, Gimet, Giulia Jewels e Alunno & Co. Inoltre Première ha assegnato un premio speciale a Unoaerre, azienda di gioielleria aretina che ha festeggiato i suoi 90 anni di attività. Infine, per l’edizione 2016, è stato istituito anche "One of the best buyer of Oroarezzo 2016", riconoscimento che ha visto come vincitori Golden Line Jewellery, Emad Lutfallah, Samra Jewelllery - Elias Ajlouni, Jawhara Jewellery - Tawhid Abdullah, Al Zahara Jewellery - Fayez Papadopoulos, Qvc - David Markestin. ■ Involvement, innovation, technology and fashion: these are the Italian values that the exhibition Oroarezzo managed to combine, as evidenced by Andrea Sereni, president of the local Chamber of Commerce. The thirty-seventh edition of the event ended with a very positive result, evidenced by the attendance of over 20 thousand operators for a total of 650 exhibiting companies showing an increase by 18% when compared to the previous year. The Meeting Club event favoured the meeting between companies and more than 450 international buyers, an extremely important result in such a difficult time as the present one. «We must face a context where the average purchase order was reduced by a third when 106
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Pagina a fianco, dall’alto: bracciale in oro di Sade; bracciale Acqua della collezione Nouvelle Vague di Unoaerre in argento dorato e perle naturali; bracciale Eden in oro di Nemesi. ■ Page alongside, from the top,: gold bracelet by Sade; Acqua bracelet by Unoaerre in gold-plated silver and natural pearls from the Nouvelle Vague collection; Eden gold bracelet by Nemesi.
A sinistra, bracciale Amami di Falcinelli Italy in oro rosa con diamanti e zaffiri rosa; in alto, cerimonia di inaugurazione di Oroarezzo 2016 con il sindaco della città e Silvano Giommoni, il più anziano ex dipendente dell’azienda aretina Uoaerre, che ha tagliato il nastro. ■ Left, Amami bracelet by Falcinelli Italy in rose gold with pink diamonds and sapphires; above, opening ceremony of Oroarezzo 2016 with the city Mayor and Silvano Giommoni, the oldest former employee of Unoaerre, cutting the ribbon.
compared to the past» underlined Andrea Boldi, president of Arezzo Fiere e Congressi. Oroarezzo focuses on relaunching the excellences of Italian jewellery and on driving the demand, also through such events as Première, the contest the exhibitors attending the event have been taking part to for 25 years. The theme for the latest edition was “Water, Air, Earth and Fire”: the four original elements had to be translated into a bracelet and reinterpreted in an innovative key as for shapes and workings so as to obtain an extremely wearable product. The jury, which included prominent members of the fashion and press worlds, awarded the winners divided into four different groups: the 1° premio Oro (first Gold prize), for gold traditional jewels, chose Falcinelli Italy, Femar, Loto Preziosi and Eurocatene; the 2° premio Gruppo Oro (2nd prize Gold Group), for particularly creative gold jewels, was awarded to Superoro, Sade, Giloro, Nemesi and Marco Ta Moko. The Premio Design-Scultura (Design and Sculpture Prize), including objects designed as sculptures to be worn with an evident plastic quality, saw such protagonists as Adaltera, Daveri Vicenza, Gruppo Graziella and Kitty. Then the Premio Gruppo Fashion (Fashion Group Prize), for the jewels inspired to the world of fashion, chose Diva, Gimet, Giulia Jewels and Alunno & Co. Première also assigned a special prize to Unoaerre, the jewellery company from Arezzo celebrating its 90th anniversary. Finally, for the 2016 edition, the One of the best buyer of Oroarezzo 2016 prize was created, won by Golden Line Jewellery, Emad Lutfallah, Samra Jewellery - Elias Ajlouni, Jawhara Jewellery - Tawhid Abdullah, Al Zahara Jewellery - Fayez Papadopoulos, Qvc - David Markestin. l'Orafo 2016
Qui sopra, bracciale Onda Marina di Gimet in argento dorato e flash di glitter argentati; a sinistra, bracciale Oceano di Graziella in bronzo con cristalli. ■ Above, Onda Marina bracelet by Gimet in gold-plated silver and silver coloured glitters; on the left, Oceano bracelet by Graziella in bronze with crystals.
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Inside Jewelry VICENZAORO
focus sul
retail
L'edizione autunnale della fiera berica punta a far incontrare i buyer internazionali con produttori, artigiani e nuovi designer di
Antonella Garello
A
nticipata a sabato 3 Settembre - un cambiamento che ha destato qualche prevedibile malumore - VicenzaOro September dà appuntamento al settore pensando alle vendite natalizie e alle feste di fine anno. Come sempre, infatti, l'edizione autunnale punta a far incontrare il mondo della vendita al dettaglio e dei gruppi di acquisto con quello della produzione, dell'artigianato e del design, proprio in vista del periodo dell'anno più significativo per le vendite di gioielleria e oreficeria. Come nelle precedenti edizioni, la fiera sarà articolata in cinque distretti tematici - Icon, Creation, Look, Essence ed Expression - che rappresenteranno il mondo variegato della gioielleria, dell'oreficeria, delle gemme e del design. La Glamroom sarà organizzata come un open space atto ad accogliere gioielli creativi e innovativi per stile e materiali, non necessariamente preziosi e legati piuttosto ai cromatismi e alla stagionalità della moda. Si prevede la partecipazione di espositori provenienti da una trentina di Paesi, nonostante le difficoltà economiche e le crisi politiche che stanno investendo mercati importanti per l'export italiano come quelli arabi e quello russo, con forte impatto sul business del settore. La manifestazione si concluderà il 7 settembre. ■ The opening of VicenzaOro September, a sector event organised having in mind the sales for Christmas and the end of the year holidays, has been brought forward on September, 3 - a decision that has led to some discontent. As usual, in fact, the autumn edition aims at bringing together the world of retail and the purchasing groups with that of manufacturing, artisanship and design, in view of the most important pel'Orafo 2016
Dall'alto: anello Pegaso di Stefan Hafner in oro rosa e pietre preziose multicolore; spilla in argento placcato oro giallo con zirconi colorati e smalti a caldo della collezione Jungla Tiara di Misis; orecchini in oro rosa e ametista di Annamaria Cammilli. Anello in oro e pietra naturale di Bellon Créateur. ■ From top: Pegaso ring by Stefan Hafner in rose gold and multicolor precious stones; yellow gold plated silver brooch with coloured zircons and fire enamel from the Jungla Tiara collection by Misis; rose gold earrings with amethyst by Annamaria Cammilli; gold ring with a natural stone by Bellon Créateur.
riod of the year for the sales of jewellery and goldsmith items. Like in the previous edition, the exhibition will be divided into five theme districts: Icon, Creation, Look, Essence and Expression, that are to represent the multifaceted world of jewellery, goldsmith, gems and design. The Glamroom area will be organised as an open space designed to host creative and innovative jewels and accessories, as regards style and materials, not necessarily precious and connected to the chromatisms and to the seasonality of fashion. International exhibitors coming from about thirty countries all over the world are expected to attend the event, despite the economical difficulties and the political crises that are currently involving such important markets for Italian export as the Arabian and Russian ones, with a strong effect on the trade business. The event will end on 7th September. 108
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Inside Jewelry HOMI
più spazio
alle idee La prossima edizione autunnale del Salone milanese punta su innovazione, creatività e artigianato italiano d'eccellenza di
Antonella Garello
H
omi, il Salone degli Stili di Vita, si svolgerà in Fiera Milano dal 16 al 19 Settembre, riproponendo una collaudata formula espositiva ricca di spunti e suggestioni. I Satelliti - tra cui quello dedicato a Fashion & Jewels - coniugheranno i prodotti ad ambienti e tendenze d'uso, mentre le diverse sezioni tematiche si concentreranno sulle proposte e i progetti di giovani artisti e designers. Di sicuro interesse l'area DDD, ovvero Dream-Desire-Design, dove esponenti del design internazionale presenteranno una selezione di novità. Focus sul design anche con Design Competition-Creatività³, un progetto organizzato da Regione Lombardia in collaborazione con Unioncamere Lombardia e ADI: in quest'ambito 39 progettisti emergenti presenteranno i loro prototipi realizzati da altrettante aziende. Il Salone punta in generale a valorizzare il Made in Italy e quei prodotti italiani "belli e ben fatti" le cui vendite nei 30 nuovi mercati a maggior potenziale, secondo uno studio del Centro Studi Confindustria e Prometeia, raggiungeranno nel 2021 i 15 miliardi di euro (+43%). Ai bijoux e agli accessori per la persona viene dedicato ampio spazio nell'ambito di Homi Sperimenta. Inoltre sarà inaugurata in Fiera l'ultima delle mostre dedicate ai Maestri e ai Capolavori del Bijou italiano: indagherà il periodo dagli anni 2000 ai giorni nostri e verrà poi presentata anche al pubblico in una prestigiosa location cittadina. ■ Homi, the Life Style Trade Fair, will be held at Fiera Milano from 16 to 19 September, proposing again a proven exhibition formula rich in hints and suggestions. The Satellites, among which we find the one dedicated to Fashion&Jewels, will combine products, environments and trends, while the various theme sections will be focused on proposals and projects of young artists and designers. The DDD (Dream-Desire-design) area, where exponents of the international design are expected to present a choice of novelties, will certainly arouse interest. Design Competition-Creatività³, a project organised by Regione Lombardia in partnership with Unioncamere Lombardia and ADI will also focus on design: in this domain 39 emerging designers will in-
troduce their prototypes realised by as many companies. The exhibition aims to value Made in Italy at large as well as those “beautiful and well made" products whose sales in 30 new markets with greater potential are expected to reach 15 billion euros (+43%) in 2021, based on a survey carried out by Centro Studi Confindustria and Prometeia. Wide attention will be dedicated to custom jewels and accessories within Homi Sperimenta. Moreover, the last of the exhibitions dedicated to the Masters and Masterpieces of Italian custom jewels will be opened at the Milan Fair: it will analyse the period between the 2000s to the present day and will be then opened to the public in a prestigious urban location. In questa pagina: diversi esempi di bijoux presentati durante la scorsa edizione di Homi: la manifestazione si ripresenta in Fiera Milano dal 16 al 19 Settembre. ■ This page: some examples of fashion jewels presented during the past edition of Homi. This exhibition is scheduled at Fiera MIlano from September 16th to 19th.
Inside Jewelry Bracciale Flex'it Solo di Fope in oro giallo e bianco con diamanti. Sotto: l'edizione 2015 della September HK Jewellery & Gem Fair. ■ Flex'It Solo bracelet by Fope, in yellow and white gold with diamonds. Below: the 2015 edition of the September HK Jewellery & Gem Fair.
HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR
in view of
Christmas Grandi numeri, come sempre, per la più grande fiera di gioielleria al mondo, in programma a settembre nel porto franco cinese di
Antonella Garello
L
a prossima edizione della Hong Kong Jewellery & Gem Fair si terrà in settembre secondo la sperimentatissima formula delle due diverse sedi: materie prime, gemme, packaging e macchinari all'Asia World Expo-Awe dal 13 al 17; gioielleria finita in tutte le sue tipologie all'Hong Kong Convention & Exhibition Center-HKCEC dal 15 al 19. Gli organizzatori di UBM Asia si attendono sostanzialmente i numeri dello scorso anno: 3.750 espositori distribuiti su oltre 135 mila metri quadrati e circa 6o mila visitatori provenienti da 50 Paesi e regioni di tutto il mondo, incluse delegazioni internazionali di buyer di alto profilo. Al successo di questa manifestazione concorrono sicuramente, come abbiamo avuto modo di sottolineare in precedenti occasioni, la tempistica, che risulta perfetta per i riordini in vista del periodo di Natale e delle festività di fine anno, la vastissima offerta espositiva e un’efficace organizzazione, oltre naturalmente al particolare status di Hong Kong, porto franco senza dazi di importazione o restrizioni per quanto riguarda oreficeria e gioielleria. L’unica incognita è costituita dal rallentamento dell’economia cinese, che non pare destinato a concludersi a breve; il governo sta cercando di traghettare il Paese da un modello economico basato sulle esportazioni e sugli investimenti destinati a grandi opere e a infrastrutture verso un'economia differente, maggiormente basata sui consumi interni, a scapito dei prodotti di importazione. ■ The next edition of the Hong Kong Jewellery & Gem Fair will be held in September following the well-tried two-location formula: raw materials, gems, packaging and machinery at the Asia World Expo-Awe from 13 to 17; finished jewellery in all its forms and versions at the Hong Kong Convention & Exhibition Center-HKCEC from 15 to 19. The organisers of UBM Asia are basically expecting the same figures as the previous year: 3.750 exhibitors distributed on over 135 thousand square metres and 60 thousand visitors roughly from 50 countries and regions throughout the world, including international delegations of high profile buyers. As underlined in several other occasions, the success of this event is certainly due to the l'Orafo 2016
Qui sopra: anello Centopy in oro e corallo di Carla Amorim. A destra: anello della collezione Cover di Bibigì in oro bianco, diamanti e calcedonio azzurro. ■ Above: Centopy gold and coral ring by Carla Amorim. Right: a ring from the Cover collection by Bibigì in white gold and diamonds with blue chalcedony.
combination of its timing (which is perfect for the reordering in view of Christmas and of all the end of the year festivities), the extremely wide and varied exhibition offer, an efficient organization, as well as the peculiar status of Hong Kong, a free port with neither import duties nor restrictions imposed on precious jewellery products or related materials. The only unknown element is the slow-down of Chinese economy that does not seem to be ending in the short run; moreover, the Chinese government is trying to guide the country towards a different economic model, more based on domestic consumption to the detriment of import products. 112
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CORSI I.G.I. CALENDARIO 2016 1-
11/15 Gen. Roma 21/25 Mar. Roma
29 Gen/2 Feb. Trecastagni (Ct) 13/17 Giu. Cavalese (Tn)
11/15 Apr. Ascoli Piceno
22/26 Feb. Cavalese (Tn)
01/05 Feb. Marcianise (Ce)
Cavalese (Tn)
Trecastagni (Ct)
Marcianise (Ce)
15/19 Feb. Marcianise (Ce) 07/11 Nov. Cavalese (Tn)
01/05 Apr. Trecastagni (Ct)
02/06 Mag. Ascoli Piceno
13/17 Giu. Roma
04/08 Apr. Cavalese (Tn)
04/10 Mar. Trecastagni (Ct)
Ascoli Piceno
Roma
14/23 Mar. Marcianise (Ce)
3Cavalese (Tn)
4-
29 Feb/04 Mar. Cavalese (Tn)
15/19 Feb. Roma 14/18 Nov. Cavalese (Tn)
12/16 Feb. Trecastagni (Ct) 04/08 Nov Trecastagni (Ct)
06/10 Mag. Trecastagni (Ct)
23/27 Mag. Roma
09/13 Giu. Ascoli Piceno
11/15 Lug. Cavalese (Tn)
20/22 Giu. Marcianise (Ce)
29/31 Mag. Trecastagni (Ct)
16/18 Lug. Cavalese (Tn)
30 Mg/01 Giu. Ascoli Piceno
04/08 Apr. Roma 28 Nov. 02 Dic. Trecastagni (Ct)
06/10Giu. Ascoli Piceno
16/20 Mag. Cavalese (Tn)
10/14 Giu. Trecastagni (Ct)
NO Marcianise (Ce)
24/28 Giu. Trecastagni (Ct)
Roma
14/18 Nov. Ascoli Piceno
15/19 Lug. Trecastagni (Ct)
NO Marcianise (Ce)
Cavalese (Tn)
07/11 Nov. Ascoli Piceno
14/18 Nov. Roma
NO Marcianise (Ce)
09 Apr. Roma
03 Nov. Ascoli Piceno
21 Mag. Cavalese (Tn)
3 Dic. Trecastagni (Ct)
16 Aprile. Cavalese (Tn)
29 Giu. Trecastagni (Ct)
Roma
NO Marcianise (Ce)
19 Nov. Ascoli Piceno
19 Lug. Cavalese (Tn)
NO Marcianise (Ce)
12 Nov. Ascoli Piceno
19 Nov. Roma
Trecastagni (Ct)
NO Marcianise (Ce)
20/21 Lug. Cavalese (Tn)
06-07 Nov. Roma
NO Ascoli Piceno
25/29 Lug. Cavalese (Tn)
28 Nov.02 Dic. Cavalese (Tn)
01/05 Ago. Cavalese (Tn)
05/09 Dic. Cavalese (Tn)
04/08 Apr. Marcianise (Ce) 20/24 Giu. Cavalese (Tn)
18/22 Apr. Ascoli Piceno
518/22 Apr. Marcianise (Ce)
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20/22 Feb Roma
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01/04 Mar. Marcianise (Ce) 07/11 Nov. Marcianise (Ce)
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11/15 Apr. Cavalese (Tn)
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20 Lug. Trecastagni (Ct)
11 - Approfondimento Materiali Organici - 2gg â‚Ź 310,00**
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English Text
among ups and downs See Page 99 Among ups and downs, the average business trend of the goldsmith sector for the year 2015 can be considered as not exciting. This trend obviously derives from different performances varying from business to business. The reasons for the limited development of the industry (and of other high range sectors) concerns both the numerous and variegated difficulties evidenced by the international context, and the slow-down of domestic demand in the second half of the year. These difficulties led to the worsening in the climate of trust for both companies and consumers alike. Recent Ocse reports estimate for 2015 (and envisage for 2016) almost general slow-downs in the economy of industrial and emerging countries (excluding India). With these new trends and the persistent deflation in the most advanced areas (despite the conspicuous injections of financial liquidity) a new recessive phase could be expected. A negative forecast also confirmed by the International Monetary Fund in its World Economic Outlook (February 2016). The reasons for such crises are manifold. The growing concentration of the global wealth, as recorded by Oxfam, an NGO, penalized consumptions as a whole due to the limited redistribution of the available financial resources of families. Local wars, political and terrorist tensions led to wide margins of insecurity that negatively influenced the aggregated demand and, as a consequence, raw material markets, generating, in turn, new reasons for instability. All in all, an environment which is not adequate to attract investments of any kind: industrial, structural, including those needed to cope with the global heating. Nevertheless, the idea that in 2016 economy could grow has become widespread on an international scale. This may be true. However, this improvement would be imperceptible - Professor J. E. Stiglitz warns – and it can be attained only if structural investments will be made, which could bring back the aggregate demand on higher levels than 2015. We should add to the above mentioned factors influencing the development the uncertainties of two agreements (still to be ratified) in some geopolitical areas. On one side TPP (without
China) on the other Asian Bank promoted by China, without the United States and Japan. Facing the new challenges of globalisation and the difficulties of the international economy, also the jewellery sector that exports two thirds of its production, is now trying to identify the new and more suitable ways to catch up, at least partially, in terms of percentages of global presence. We here report an overview of quantitative analysis, even though partial, due to the well known difficulties to survey data among our companies, concerning the main cyclical and structural aspects of the year 2015 for the sector. First, the world demand of gold by the jewellery industry in 2015 evidenced a further decrease by -2.7% in quantity (tons) and by -10.8% in value (dollars). These declines follow those reported a year earlier (in 2014). Respectively -7.2% and -6.7%. The quantitative data of the World Gold Council indicate widespread decreases in various countries. In particular, China+Hong Kong, Arab Emirates, Turkey, Russia. The few exceptions involved the United States and India (though the data concerning the Indian market shows wide approximation margins). As for Italy, the WGC evidences decreases by -7.4% in 2014 and -3.7% in 2015. Needless to say that, due to the various methods of survey, WGC data can not be strictly comparable with the one collected by the statistic centres of various countries, namely Italy. However, the drops in the purchasing of precious metals by Italian manufacturers of jewellery do not correspond to similar drops in the revenues due to the increased manufacturing specialisation of the high range sector. Therefore, Italian companies managed to be more competitive than foreign competitors. This competitiveness does not concern the price that can further increase over the medium period, thanks to the known factors of the Italian goldsmith excellence: design, originality, variety in models, aesthetics, attention to the finishings, excellence and flexibility of machinery dedicated to the treatment and working of precious metals. A flexibility that, thanks to electronics, allowed to defeat the economies of scales and to generate new range economies. The gradual shift from goldsmith to jewellery has led to the generation of a conspicuous competitive "premium price". Moreover, lately foreign sales have found external supports in the re-evaluation of the American dollar (which is the reference currency for about half the foreign sale contracts). As previously said, the slow-down in the world demand had an impact also on the goldsmith sector. In 2015 foreign sales of jewellery surveyed by Istat in nominal terms increased by 9.2%. An increase that, on the one hand, l'Orafo 2016
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includes the inflation of precious raw materials in euros; on the other represents the growth in real terms (estimated around 6%). As stated in the previous notes, the statistic-quantitative analysis of the conjuncture of the jewellery industry is influenced by factors that perturb comparisons. Among others, the variations in the price of precious raw materials, the impacts (both in quality and quantity) of these very same materials and the stones used, the workings to finish jewels, the services and insurances accompanying the product to the final buyer. In other words, these are some of the factors of the algorithm leading to the determination of the real value of sales. Obviously, the total growth of exports results from trends that differ from one country to another. However, the destinations evidenced by Istat do not allow a full knowledge of the final consumption markets of Italian jewels. In fact, more than half the jewellery export is addressed to “sorting� countries that, in turn, export back to other countries a remarkable quantity of jewels whose final consumption market is not (almost always) known by Italian operators. Percentages of Italian exports (on the total of world jewellery export). The fact that new competitors joined the goldsmith sector has changed the ranks of the export percentages of the individual countries in the world (calculated at current prices and exchange rates). Ice-Istat surveys had estimated the percentage of Italian jewellery exports in the world around 11% until the end of the nineties. Then it was gradually reduced around 4% in 2014-2015 due to the increased complexity of new international manufacturer (in particular in the traditional markets with a low added value). In fifteen years the export percentage of Italian jewellery on international market has nearly halved. The above mentioned elaborations concern the exported products as a whole. It is evident that, due to the mentioned Italian production specialisation, in the high range segment in particular, Italy's rate has a decidedly higher position within said rank. However, Italian exports are currently below the consumption potentials offered by various countries. As for destinations, Italian jewels can be delivered everywhere, provided that they privilege quality. In the rank of the main purchasing countries, Switzerland is still in the top position (with 20.2%) even if, over the last few months, its growth rate has decreased (the appreciation of franc slowed down the re-export of jewels from the Confederation). The sales to the Arab Emirates (-11.8%, dropped to 17%) have been
further reduced again due to the decrease or re-exports in emerging economies and to the difficulties connected to the persisting weakness of the oil market. On the other hand, the purchasing of China+Hong Kong are increasing again (+12.2% with a rate equal to 12.5%) despite the widespread slowdown of consumption in China. However, the exploit in 2015 concerns the exports to France (+60,9%), stimulated by the investments of French operators in the Valenza area. France has thus consolidated its fifth place (8.6% of the total) in the rank of the main destination countries, just after the United States (9.2%). All in all, the concentration of jewellery exports in the first above mentioned countries has reached 67.5%. However, most sales (nearly half of the total) are destined to the so called “sorting” countries that, in turn, re-export due to agreed duties, fiscal treatments and security. Among the sale trends in other countries we should mention the further increases in Turkey, the United Kingdom, Jordan, Spain, Mexico, Panama, the Dominican Republic, Romania, Poland, Lebanon, South Africa. On the other hand, sales are decreasing in Lybia, Brazil, Japan, Australia, Russia, India (with limited purchasing despite its being the biggest goldsmith market in the world). Beside the already mentioned weakening of the international economy, Italian exporters are still complaining about age-old barriers. Among others, given the persistence of important barriers concerning tariffs, quantities and regulations, multilateral commercial negotiations are far from a positive outcome and also the great activism of governments in various initiatives of preferential liberalisations did not lead to significant improvements. However, some Italian companies could and managed to face important competitive challenges. Production Districts 2015 saw the strengthening of the crucial role played by the ability of enterprises to introduce, in order to support the inventiveness and the artistic capacities of our master artisans, the technological and organizational innovations needed to increase their own market power and to successfully take part to international production networks. In 2015 there was an increase in the propulsion capacity of concentration of enterprises in the traditional production districts, where one can take advantage of the offering of the various categories of companies supplying parts, components and innovative services. The average tendency to export by districts (even if with some differences among enterprises)
has increased at a rate (10%) greater that the one (2.3%) of those companies not organised in supply chains. The first four districts as a whole account for 90% of the total export. It is evident that the districts with better performances operate where there are available infrastructure and efficient services supplied by private companies and/or public corporations. Also the sales of districts were negatively influenced by the slowing down of the global demand even if, over the years, they remained the main production poles of the high range sector. Therefore in 2015 the relaunch of exports of excellence jewellery from Valenza Po emerged once again (+30.6%), mainly thanks to the above mentioned boom in the deliveries to France, following a virtuous straight line: from Valenza (where maison Bulgari produces) to Paris (where the organisation and distribution centres operate). New recovery for Vicenza (+4,1%); and Arezzo in the last semester (though the total of the twelve months remain negative, even if of a small percentage: -1,1%). Following the above mentioned movements, the percentage for Valenza (25.7%) consolidates the second place in the rank of exporting districts, just after Arezzo (28.2%). Follows Vicenza with 22.6% and Milan (11.2%). The percentages for Rome (0,9%) and Naples (0,3%) are more limited. The importance of this latter district (widened to include Caserta) would be underestimated, given that 4.5% of Italian goldsmith companies and 2.8% of operators work there. Apart from eventual systematic mistakes, one of the reasons could be found in the fact that the goldsmith companies in this area may have assigned their foreign deliveries of jewels to specialised intermediaries residing in other regions where registrations and export declarations are carried out (then sent to ISTAT for a statistic survey). 2014-2015 saw the partial resolution of the discontinuities in foreign trade of precious metals characterising the previous three years (20112013), when Italian exports exceeded imports. A discontinuity (in terms of volumes, trends, unit average values, destinations) of uncertain and/or contradictory reasons. However, the export volumes of precious metals (mainly in Switzerland) are still high: 3.8 billion euros (-5.8 %) than 2014, when compared to 4.7 billion of imports (1%). In nominal terms, the jewellery domestic market has recovered a limited percentage (+3.9% on 2014) when compared to the past performance. However, in real terms it continued to be weak, mainly in the second half of the year, despite the seasonal replenishments of stocks at the long distribution chain. Manufacturing evidenced l'Orafo 2016
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luglio/agosto
similar trends (+5.2% again in nominal terms). Also the growth of import penetration of precious products in 2015 proves to be reduced, though remaining high (+29,9%). Therefore imports has reached a value a little lower than 40% of export (16% in 2000). Even the already difficult relationship bankenterprise (despite the wide liquidity of financial markets) was negatively influenced by the prolonged economic global crisis and the persistent structural deficiencies in the goldsmith production system. In particular, the small size combined over time to a low increase of a company’s equity with an almost continuous growth of debts. For the current management of the bank credit (including some syndicated forms) is, in most cases, influenced by the offer of real warranties of the applicant. Moreover, according to informal data, it was further reduced over the last two years. With yet stronger reason, there was a decrease in the provision of financing (mainly to smaller enterprises) for the accumulation of producer goods and the acquisition of new generation services. Fundamental investments needed to increase the competitiveness and therefore to counter competition and, at the same time, win back positions in the international rank. In this final part it is worth mentioning the movements of prices of precious raw materials, namely of gold. The unrestrained speculation on international markets had brought quotations at around 2000 dollars per ounce at the end of 2012 (from 400 dollars in 2004) with evident negative impacts on the final demand of jewels. Subsequently there was a turnaround for a number of reasons. Among others, the unreliability of the statistics concerning gold reserves in the central banks of some countries (mainly Asiatic ones), the drop in the price of oil and of industrial raw materials, the decrease in the demand of gold by the jewellery world sector, the persistent deflation in the main consumption countries, the re-evaluation of dollar, the growth, even though gradual, then blocked, of interest rates in the United States. In the average of 2015 the international price of gold (1160 dollars) had almost halved when compared to the peak evidenced three years before. A level that is, however, still high: twice and a half greater when compared to the one at the beginning of the century. However, in 2015 the prices of gold in dollars had continued to decrease (-8,4% when compared to 2014), against an increase by +9.7% of prices in euros due to the re-evaluation of the USD. These trends have outlined a turnaround in the first two months of 2016)
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