l'Orafo Italiano 09 2017

Page 1

€ 5,00

Crieri

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 9 2017

ANNO LXXI SETTEMBRE 2017 - € 5,00

Since 1946

New season trends on fashion catwalks and in jewelry

Close Up

The most successful advertising pages

Research




Il Tuo Logo in Primo Piano

Valore che Conta

Arturo Facchini srl Via del Tornitore, 16/18 - 40138 BOLOGNA Tel. +39 051 6030811 - Fax +39 051 538374 www.arturofacchini.it

*Brevettato

Nuovo Tag adesivo*: chiudishopper personalizzato


C presenta

ClarusMobile

app store

WWW.CLARVS.IT

play store

INFO@CLARVS.IT

+39 0859068308




RJC_Layout 1 07/02/17 14:52 Pagina 1

Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera

ANNO LXX - NUMERO 9 - SETTEMBRE 2017 direttore editoriale direttore responsabile

Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer

Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. more than 900 Members and more than 600 RJC now groups CertiďŹ ed Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

Andrea Aiello

in redazione

Antonella Garello

collaboratori

Luigi Costantini, Simona Infantolino, Vittorio Montieri, Lucio Quadri, Diego Soprana

iniziative speciali

Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council piĂš di 900 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e piĂš di 600 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

Ilaria Danieli

Cristina Fagioli - cristina.fagioli@edifis.it

progetto e grafica

Cristiano Guenzi

foto

Close up Studios

traduzioni

Promo-Est

pubblicitĂ

dircom@edifis.it

traffico pubblicitario stampa e-mail web site

prezzo per copia arretrati abbonamenti

Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it

â‚Ź 5,00 â‚Ź 10,00 Italia â‚Ź 40,00 Europe â‚Ź 80,00 Resto del mondo â‚Ź 100,00 abbonamenti@edifis.i

Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalitĂ redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltĂ di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:

Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4

"5 F BB 9>:@>D A@? >EE@ # "5 $ %=( )&%$) " ! 1 "" (26 %# 1116( )&%$) " ! 1 "" (26 %#

Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

partner di



Starring Elisabetta Gregoraci Designer Fausto Delucchi

MADE IN ITALY - MODELLI DEPOSITATI - NUMERO VERDE 800 60 40 60


MADE IN ITALY, DAL 1973


Promotional

IL NUOVO TENNIS DI CRIERI: IMPOSSIBILE PERDERLO 1987, US Open. La tennista Chris Evert, durante una partita, perse il bracciale di diamanti che aveva al polso. Si trattava di un tipico Eternity bracelet: simbolo di un legame perenne, era composto da una fila ininterrotta di gemme, e si chiamava così proprio perché sembrava privo di un inizio e di una fine, grazie alla chiusura a scomparsa. Per poterlo ritrovare, la campionessa americana chiese la momentanea interruzione dell’incontro, ma le telecamere continuarono a riprenderla mentre cercava le pietre preziose sul campo, trasmettendone le immagini in diretta tv in tutto il mondo. Fu una sorta di grande spot pubblicitario per quel tipo di bracciale, che da allora prese proprio il nome di “Tennis”. E oltre all’innata connotazione di eleganza, acquisì una nuova valenza di praticità, che lo trasformò in un gioiello adatto anche ai look più disinvolti. Oggi, a trent’anni di distanza, la storia sarebbe diversa. Crieri infatti presenta un’inedita, esclusiva creazione: Imperdibile, un bracciale Tennis unico nel suo genere. Dotato di una chiusura déployante - simile a quella di un orologio, ma studiata ad hoc e brevettata dall’azienda valenzana - si apre in corrispondenza del logo aziendale in oro, una sintesi di quattro diamanti. In questo modo diventa estremamente facile da indossare e praticamente impossibile da perdere. Certo, se Chris Evert avesse avuto il bracciale con diamanti inventato da Crieri sicuramente non l’avrebbe perduto e il Tennis forse si chiamerebbe ancora Eternity. Crieri, comunque, non vuole cambiare la storia ma scriverne una nuova pagina. 1987, US Open. During a match, the tennis player Chris Evert lost the diamond bracelet she was wearing on her wrist. It was a typical Eternity bracelet: symbol of an everlasting bond, it consisted in a continuous row of gems and its name reminded its being with no beginning or end thanks to the hidden clasp. In order to find it, the American champion asked for a temporary interruption of the match, but the cameras kept on filming her while she was looking for the precious stones on the court, braodcasting the images live all over the world. It was a kind of big advertisement for that type of bracelet that, since then, took the name "Tennis". And beside the innate connotation of elegance it acquired a new value linked to practicality that turned it into a jewel also suitable for the most casual looks. Today, after thirty years, the story would be different. In fact, Crieri presents an original and exclusive creation: a Tennis bracelet not to be missed, one of its kind. Equipped with a déployante clasp - similar to that of a watch, though designed ad hoc and patented by a company from Valenza - it opens at the gold company logo, a synthesis of four diamonds. Thus, it becomes extremely easy to wear and practically impossible to lose. Well, if Christ Evert had had the diamond bracelet invented by Crieri she would have not lost it – and the Tennis would have probably continued to be called Eternity. Crieri, however, doesn't want to change the history, but write a new page on it.


Viva le donne folli. Complicate, attive, volubili, vive. Alle donne che vivono una vita intensa, Crieri dedica Imperdibile: il primo e unico Tennis in oro e diamanti, facile da indossare e impossibile da perdere, grazie alla sua esclusiva chiusura dĂŠployante. Viva Imperdibile, il nuovo classico tra le follie Crieri.

customer service +39 0131 955944 www.crieri.com


Sommario In copertina / Cover Crieri s.r.l. Contatto / Contact via Napoli, 10 15048 Valenza Al Tel/Fax +39 0131 955944 info@crieri.com www.crieri.com

GlobalRoundUp

14 news

Boccadamo / Il Gioiello nel Sistema Moda / CNA Arezzo / Les Georgettes / Mewo

Desires

20 Black & white mood Artwork by Close up Studios Bracciale tennis di Crieri della collezione Imperdibile in oro bianco, rosé e diamanti bianchi con speciale chiusura deployante. ■ White and rose gold tennis bracelet by Crieri from the Imperdibile collection with white diamonds and a special deployant clasp.

Dalla moda ai gioielli, il pied de poule si fa strada tra le tendenze della prossima stagione fredda

22

mai senza anelli

La moda invita a portarne in grande quantità e i brand puntano sull'oro a 9 carati

29 Let's play with pantone

29

Sulla passerella del prêt-à-porter la palette autunnale si accende di toni brillanti. Ecco i trend proposti dagli stilisti: abiti monocolore a cui abbinare accessori en pendant per un total look di sicuro impatto

47 IL CANONE CLASSICO

L'arte italiana del primo Novecento, al centro di una mostra al Mart di Rovereto, riscopre il gusto per armonia e proporzioni. Equilibri che, allora come oggi, s'imprimono anche sul design dell'oreficeria

Visual

67 enchanting time machine

Viaggio nel tempo e nella fantasia con i gioielli presentati nella Ville Lumière durante la settimana dell'Alta Moda

47

79 l'Orafo 2017

10

settembre


www.alcozer.it

PAD.1 STAND 165


Sommario

67

InsideJewellery

79 DESIDERI TRA LE DITA

Il nostro studio annuale sul gradimento delle campagne stampa mette a fuoco la centralità delle mani nella comunicazione del gioiello. Premiate le immagini che s'ispirano alla natura

89 quando il lusso è wireless

Secondo uno studio presentato da Altagamma la quota parte delle vendite online, anche preziose, cresce di anno in anno. Trascurare l'e-commerce non ha più senso in nessun settore

96 DA LEGGENDA A REALTà

Dopo tre anni di successi, Keep Out ha varato un progetto di franchising per l'apertura di una decina di monomarca in tutta Italia

98 sulle tracce del dna

89 96

Chow Tai Fook e Gübelin Gem Lab hanno annunciato di aver risolto la spinosa questione della tracciabilità di diamanti e pietre di colore

100 US LUXURY REVIEW

L'annuale appuntamento con JCK Las Vegas al Mandalay Bay ha puntato sulla completezza dell'offerta espositiva e su tematiche di attualità

102 magia del GIOIELLO

Ha riscosso ampi consensi la formula del Couture Show, basata sull'alto profilo di buyer ed espositori e sul prestigio della location

104 questione di stile

Per la prima volta i Couture Design Awards sono stati assegnati nel corso di una serata di gala nel sontuoso Encore Theater di Las Vegas

108 export made in italy

100

Il punto sulle attività dell'ICE per sostenere l'internazionalizzazione delle aziende orafe. Ne parla il direttore dell'ufficio Beni di consumo

110 english text 117 brands in this issue

l'Orafo 2017

12

settembre


Quando il lusso si eleva oltre l’esclusività diventa eccezione. Dealer di diamanti unici d’altissima qualità (Certificati GIA, HRD, IGI), di gemme di colore (Certificati GUBELIN, GRS) e one-of-a-kind-jewels, Luxury’s Finest è l’epitome di una ricerca elitaria che appaga una clientela alla ricerca dell’”introvabile” e che vuole sempre distinguersi in ogni occasione.

Elogio della bellezza, la perla è il tocco di stile e di raffinatezza che prende forma nel gioiello. Veste di luce la donna che la indossa, ne innalza ed illumina il fascino e l’eleganza in lei innati. Opera è sintesi di “opera d’arte” di cui la perla è assoluta protagonista. Opera è selezione accurata di perle uniche, di altissima qualità provenienti dai mari giapponesi, tahitiani e australiani. Opera è rarità e perfezione, all’insegna del lusso oltre ogni ostentazione.

MASTERPIECES

Un tesoro inestimabile di gemme rare e preziose prendono forma in gioielli esclusivi, in cui l’unicità di un autentico Design Italiano e l’abilità di prestigiosi maestri orafi confermano ancora una volta l’essenza originale, incomparabile di un marchio Leader mondiale nell’alta gioielleria, rinomato in tutto il mondo.

Know-how, esperienza e passione per l’eccellenza. ADB consulting è la vera consulenza globale per aziende esclusivamente profilate nell’alto di gamma e nei beni di lusso.

adb

Efficienza nella gestione ed efficacia nei risultati sono parole d’ordine che trovano nei nostri servizi la soluzione più attuale e performante in un mercato in cui distinguersi è oggi l’unica vera opportunità di esserci, di crescere.

Milano

Padova

Napoli

Palermo

email: andrea@andreadelborgo.com

Francoforte

New York

mob: +39 335 6277249

Mosca

Dubai

Hong Kong

www.andreadelborgo.com


Global Round Up INIZIATIVE

THE INCLUSIVE SCHOOL

BY BOCCADAMO Il progetto di Tonino Boccadamo dedicato ai ragazzi diversamente abili mira all’inclusione e al rilancio socio-culturale attraverso l’insegnamento delle arti orafe

Una Scuola Orafa per diversamente abili, unica nel suo genere, ha ufficialmente aperto le sue porte lo scorso 14 luglio a Frosinone. Il progetto, denominato Il Valore del Gioiello, è curato da Tonino Boccadamo, titolare dell’omonima azienda di gioielli e della relativa Fondazione, che si occupa dell'organizzazione dei corsi. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, del presidente della Provincia, Antonio Pompeo, del sindaco, Nicola Ottaviani, e di monsignor Luigi Casolini. I veri protagonisti però sono stati i sei ragazzi che hanno cominciato a frequentare il primo corso gratuito. «Come imprenditore e presidente della Fondazione Boccadamo – ha affermato l'animatore del progetto – sono cosciente del valore che questa scuola può rappresentare per tutti. Un volano di rilancio socio-culturale ma anche lavorativo. Un contributo al sostegno di una società dell’inclusione, in cui ciascuno possa sentirsi valorizzato». Nelle foto: la scuola e, al centro, Tonino l'Orafo 2017

Boccadamo con uno studente e col prefetto Emilia Zarrilli. ■ A goldsmith school for disabled, unique in its kind, officially opened last 14th July in Frosinone. The project, entitled Il Valore del Gioiello, is curated by Tonino Boccadamo, owner of the homonymous jewel company and by its Foundation committed in the organisation of courses. The ribbon was cut before the prefect of Frosinone, Emilia Zarrilli, the president of the Province, Antonio Pompeo, the mayor, Nicola Ottaviani, and Monsignor Luigi Casolini. However, the true protagonists were the six boys that started attending the first free course. «As an entrepreneur and president of the Fondazione Boccadamo - the master of the project affirmed - I am aware of the value that our project can have for all. A drive for the social, cultural and work relaunch. A contribution to support a society of inclusion where each one can feel valorised». In the pictures: the school and, at the center, Tonino Boccadamo with a student and prefect Emilia Zarrilli. 14

settembre


BAMBOO collection


Global Round Up

uno sguardo prezioso sugli ultimi due secoli Il nuovo libro di Skira Editore, Il Gioiello nel Sistema Moda, esplora il rapporto tra il mondo della moda e quello del gioiello Un nuovo viaggio attraverso la storia della moda e del gioiello viene raccontato da Bianca Cappello, Cristina Giorgetti, Samuele Magri, Maurizio Manca, Elisa Motterle, Alessandra Quattordio e Roberto Zanon nel libro Il Gioiello nel Sistema Moda pubblicato da Skira. Dal XIX secolo a oggi il libro prende in esame la contaminazione tra il mondo del gioiello e quello della moda soffermandosi su alcuni aspetti fondamentali come l’evoluzione storica di questo legame, la terminologia corretta, il ruolo del bijou nella moda, i processi produttivi della bigiotteria e alcuni casi di distribuzione. Il risultato ottenuto è supportato anche da una serie di interviste e da un corredo di immagini d’archivio.

■ A new journey through the history of fashion and jewel is narrated by Bianca Cappello, Cristina Giorgetti, Samuele Magri, Maurizio Manca, Elisa Motterle, Alessandra Quattordio and Roberto Zanon in their book Il Gioiello nel Sistema Moda published by Skira. Since the XIX century to the present age, the book examines the contamination between the world of jewel and the fashion one, focusing on some critical aspects as the historical evolution of this connection, the proper terminology, the role of jewels in fashion, the production process in custom jewellery and some cases of distribution. The result they obtained is also supported by a series of interviews and archive images.

n. 000961842-0001 di titolarità della ricorrente, presso la sede legale di Cappagli Gioielli di Cappagli Gabriele & C sas, stabilimenti, magazzini, depositi e punti vendita ed ovunque si trovino, anche presso soggetti terzi;

SENTENZA LUCE BIANCA

3)

inibisce alla società resistente l’ulteriore produzione, commercializzazione, importazione ed in generale l’uso, anche pubblicitario in qualsiasi forma, compreso internet, dei contestati monili “bimba” e “bimbo”, comunque denominati, riproducenti gli originali “femminuccia” e “maschietto” della ricorrente, in qualsiasi tipologia di articolo, misura, materiale e combinazione di pietre siano essi realizzati, ordinando il contestuale ritiro dal commercio anche a mezzo internet degli stessi;

4)

inibisce alla società resistente, qualsiasi uso, anche nella pubblicità, compresa quella svolta a mezzo internet, del marchio (domanda di) n. 302017000014204 del 09.02.17 così descritto: “orobimbi, bimbo e bimba che si tengono per mano, all’interno di un bordo quadrato con la scritta a destra “orobimbi”, nonché del segno i quali, in abbinamento ai gioielli in contraffazione oggetto del ricorso in parola, evocano gli articoli della ricorrente;

5)

fissa a titolo di penale la somma di euro € 500,00= dovuta dalla resistente per ogni violazione o inosservanza dell’ordine di inibitoria emesso e per ogni ritardo nell’esecuzione del provvedimento, a partire dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente provvedimento;

6)

dispone la pubblicazione del dispositivo del provvedimento sulle pagine nazionali dei quotidiani “Il Corriere della Sera” e la rivista di settore “L’Orafo”, a caratteri doppi del normale, a cura della ricorrente ed a spese della resistente, ordinando che il pagamento avvenga a richiesta della ricorrente su presentazione di fattura;

7)

assegna alla ricorrente termine di gg. 60 dalla comunicazione della presente ordinanza per l’introduzione del giudizio di merito.

TRIBUNALE ORDINARIO DI FIRENZE Sezione III Civile - Specializzata in materia di Impresa Rg.: 5815/2017 Luce Bianca S.R.L., con gli avv.ti Maurizio Borghese e Rossella Giordano contro Cappagli Gioielli Di Cappagli Gabriele & C. Sas, con gli avv.ti ..omissis… P. Q. M. ACCOGLIE il ricorso proposto da Luce Bianca s.r.l. nei confronti di Cappagli Gioielli di Cappagli Gioielli Gabriele & C. s.a.s., e per l’effetto, 1)

dispone la descrizione, anche attraverso fotocopiatura, degli elementi di prova concernenti l’accertata violazione, dei documenti contabili esistenti presso la sede legale della resistente, nonché presso chiunque altro detenga la indicata documentazione, tra cui: i registri IVA, i registri di carico e scarico di magazzino e le fatture clienti e fornitori, bolle doganali, liste clienti, liste fornitori, copie commissioni, bolle di consegna e documenti di trasporto;

2)

dispone il sequestro dei monili OROBIMBI, Bimbo e Bimba o comunque denominati, riproducenti i corrispondenti maschietto e femminuccia, di titolarità della ricorrente in qualsiasi tipologia di articolo, misura, materiale ed eventuale combinazione di pietre siano essi realizzati, nonché del relativo materiale pubblicitario, degli stampi e relativi files, costituenti contraffazione delle registrazioni del disegno/modello comunitario n. 000686191-0001 e

l'Orafo 2017

16

settembre



Global Round Up

FORMAZIONE: Les Georgettes, gioiellI TESSILI L'ORAFO ITALIANO La centenaria azienda di tessuti Altesse punta sui preziosi con bracciali intercambiabili realizzati con parti in pelle E CNA AREZZO Gli operatori del settore orafo si sono riuniti ad Arezzo per il workshop Comunicazione e Marketing per le imprese Una giornata all’insegna della comunicazione e dell’oreficeria si è tenuta mercoledì 12 luglio ad Arezzo. Complici nell’organizzazione del workshop Comunicazione e Marketing per le imprese orafe sono stati CNA Arezzo e l’Orafo Italiano. Partendo dall’idea che il branding è uno strumento imprescindibile per la riuscita e la crescita di un’azienda, tre esperti dell’Orafo Italiano hanno illustrato ai presenti le tecniche e le strategie oggi più efficaci in termini di comunicazione, immagine e marketing strategico, fattori fondamentali per lo sviluppo di una brand image di sicuro successo.

La storia di Altesse, azienda francese attiva nel settore tessile, è iniziata nel 1905 per approdare, negli ultimi anni, anche alla manifattura orafa. Da questo connubio tessuto-gioiello nasce Les Georgettes, nuovo concept che combina bracciali, anelli e collane con finitura argento e oro a ritagli di pelle intercambiabile e reversibile. Per l’inverno 2017 la pelle si arricchisce anche di luminosi cubic zirconia e di nuove clip con cristalli, un’aggiunta di luce che rende ancora più glamour questi

gioielli per tutti i giorni.

■ The history of Altesse, a

manufacturing French company in the textile sector, started in 1905 to move, over the last few years, also to goldsmith manufacturing. From this combination fabric-jewel, Les Georgette was born, a new concept matching bracelets, rings and necklaces with silver and gold finishings to interchangeable and reversible leather cuttings. For winter 2017 leather is enriched also with bright cubic zirconia and new clips with crystals adding further light to make these every day jewels more glamorous.

L'alfabeto prezioso di mewo Dalla A alla Z, piccole lettere di rame con cristalli diventano protagoniste della collezione Alphabet ■ A day-long event dedicated to

communication and goldsmith was held Wednesday, 12th July in Arezzo. The workshop Comunicazione e Marketing per le imprese orafe was organised thanks to a partnership between CNA Arezzo and l’Orafo Italiano. Starting from the idea that branding is an unavoidable instrument for the success and the growth of a company, three experts of l'Orafo Italiano showed the attendees the today most effective techniques and strategies concerning communication, image and strategic marketing, critical factors for the development of a successful brand image.

Una linea dinamica e adatta ai giovani: è Alphabet, la nuova collezione pensata per l’Autunno/ Inverno 2017-2018 da Mewo, brand di gioielleria campano. Tutti i gioielli Alphabet si contraddistinguono per la presenza di un ciondolo a forma di lettera che può rappresentare l’iniziale di chi la indossa, ma anche di una persona particolarmente cara. Sono realizzati in rame placcato oro con l’aggiunta di cristalli che conferiscono al gioiello un concept modaiolo e fashion. ■ Dynamic and youthful, Alphabet is the new Autumn/Winter 2017-2018 l'Orafo 2016

18

settembre

collection designed by Mewo, a jewellery brand based in Campania. All Alphabet jewellery features a letter-shaped charm, standing for the first letter of your name or the name of a loved one. They are made of gold-plated copper decorated with crystals for a fashionable, stylish twist.


VICENZA - PAD 6 Stand 205

Pier Duca Viale Galimberti, 23 - 15048 Valenza AL Tel +39 0131 950556 - Fax +39 0131 972918 info@pierducagioielli.com www.pierducagioielli.com


Chanel FW 2017-2018

Desires

flash

TREND

Black&White

mood

Dalla moda ai gioielli, il pied de poule si fa strada tra le tendenze della prossima stagione fredda di

Simona Infantolino

U

n trend intramontabile che fa spesso capolino dalle sfilate invernali, ma sempre rivisitato. È stato rilanciato in versione divertente e colorata con abbinamenti estrosi e psichedelici (più di quanto già lo sia in versione “naturale”). Karl Lagerfeld per la Fall Winter 2017-2018 di Chanel ha pensato di dare un tocco futuristico a questa fantasia nata nell’Ottocento e divenuta in poco tempo simbolo di raffinatezza e stile (non a caso Dior la usò per il packaging della sua fragranza Miss Dior). E se la moda si avventura in sperimentazioni optical colorate, la gioielleria rimane più classica e tradizionale con l’intramontabile bianco e nero. ■ A timeless trend often peeping out in fall-winter fashion shows, though always reinterpreted. It was relaunched in a funny and colourful version with imaginative and psychedelic matchings (more than in its "natural” version). For the 2017/2018 Fall Winter season by Chanel, Karl Lagerfeld has decided to give a futuristic touch to this pattern dating back to the nineteenth century that rapidly became the symbol of refinement and style (it is not by chance that Dior used it for the packaging of its perfume Miss Dior). If fashion embarks in colourful optical experiments, jewellery remains more classic and traditional with the ageless black and white.

ITALIA INDEPENDENT Anello in argento e carbonio realizzato in collaborazione con Industrie Testi. ■ Silver and carbon ring made in collaboration with Industrie Testi.

OPS! OBJECTS Orologio con cassa in policarbonato, fondello in acciaio e cinturino in silicone della collezione Ops! Pied de Poule. ■ Watch with polycarbonate case, steel backing and silicone strap from the Ops! Pied de Poule collection.

ROBERTO DEMEGLIO Bracciale in ceramica opaca della collezione Diva. ■ Opaque ceramic bracelet from the Diva collection.

ROBERTO BRAVO Orecchini in oro con smalti e zaffiri. Collezione Pied de Poule. ■ Gold earrings with enamels and sapphires. Pied de Poule collection.

l'Orafo 2017

20

Settembre


jamcommunication.it

FA S H I O N J E W E L L E R Y


Desires

flash

TREND & CO.

mai senza

anelli

Cannes Festival - Blake Lively

La moda invita a portarne in grande quantità e i brand puntano sull'oro a 9 carati di

DODO Anello Cuore in oro rosa 9 carati e diamanti black. ■ Cuore ring in 9 carat rose gold with black diamonds.

Antonella Garello

E

sistono vere e proprie dissertazioni su come vadano portati gli anelli: a quale mano, su quali dita, a quali nocche, quale forma e quale pietra prediligere a seconda delle occasioni... Di certo la moda del momento, rilanciata dai più prestigiosi red carpet, invita a indossarne in gran numero, giocando a mixare stili e colori. I brand si adeguano volentieri, proponendo versioni con pietre e cristalli e puntando sull’oro a 9 carati, che permette cromie diverse e abbassa i costi senza nulla togliere alla qualità della lavorazione e alla preziosità del gioiello finito. ■ True treatises exist on how rings should be worn: on which hand, finger, knuckle, which form or stone is to be favoured based on the various occasions. The current trend, relaunched by the most prestigious red carpets, certainly recommends to wear a great number of rings, mixing different styles and colours. Brands gladly follow such fashion, proposing versions with natural stones and crystals and focusing on 9 carat gold: a trend that allows different shades of color and lowers the costs without compromises on the quality of working and the preciousness of the finished jewel.

FILODELLAVITA Anello Filodellavita a 13 fili in oro rosa 9 carati con diamanti brown. Lavorazione artigianale. ■ 13 string Filodellavita ring, made of 9 carat rose gold with brown diamonds. Artisan craftsmanship.

CHANTECLER Anello chevalière della collezione Suamèm in oro giallo 9 carati con diamanti, rubini e smeraldi e cabochon in quarzo idrotermale azzurro. ■ Chevalière ring from the Suamèm collection in 9 carat yellow gold with diamonds, rubies and emeralds and a blue hydrothermal quartz.

SALVINI Anello in oro rosa 9 carati con diamanti. Collezione Minimal Pop. ■ 9 carat rose gold ring with diamonds. Minimal Pop collection.

l'Orafo 2017

22

settembre

DURANTI Anello Giuditta in oro rosa 9 carati con adularia, realizzato a mano dallo storico brand milanese. ■ Giuditta ring in 9 carat rose gold, hand made by this historic Milanese brand.


Greetings from Dubai

Viaggiando in vari luoghi del mondo, ogni colore, ogni particolare, ogni forma ha ispirato i modelli della mia collezione. Oro bianco, oro rosa, diamanti, zaffiri, rubini, preziose gemme e forme ispirate: ecco il fil rouge che lega tutti i modelli Inspiration, un filo di lusso e creativitĂ tutta italiana.

Riccardo Greco

dreams Around the World, jewels made in italy.

scopri tutte le linee della collezione su www.inspirationjewels.it


A sinistra, collier con pendente a forma di civetta in argento, smalti colorati e zirconi. A destra in basso, collana con pendente a forma di tartaruga in argento, smalto e zirconi. ■ Left, collier with a owl shaped pendant in silver, coloured enamels and zircons. Below right, necklace with a turtle shaped pendant in silver, enamel and zircons.

PORTE-BONHEUR

nice little

friends Dalla creatività di Artlinea un piccolo zoo portatore di messaggi positivi e rassicuranti

L

e vetrine di Artlinea si popolano in questa stagione di animali e simboli portatori di significati universali, generalmente beneauguranti o rassicuranti. I gioielli dell’azienda aretina, infatti, fin dalla fondazione negli anni ’80, seguono una filosofia positiva, per offrire momenti di gioia e di gratificazione a chi li indossa o li regala, pur non richiedendo un eccessivo impegno economico. Se la collezione Joy, la più preziosa in quanto realizzata in oro e diamanti, punta sull’eterna farfalla, sulla stella marina e sul fiore, grandi classici della gioielleria proposti in formati piccoli e all day long, la collezione in argento propone simpatici gufi, civette e tartarughe di dimensioni più importanti e decorati con smalti colorati e zirconi. Il design è giocoso, tanto da strappare il sorriso, ma mantiene una sobrietà formale che valorizza la qualità della lal'Orafo 2017

24

settembre


vorazione e delle rifiniture, da sempre un atout di Artlinea. Gli smalti, in particolare, sono applicati con antiche tecniche artigiane per dare profondità e volume all'oggetto. Simbolo di longevità, adattamento e pazienza, la tartaruga è uno dei rettili più antichi ancora esistenti. La saggezza invece è tradizionalmente legata al gufo, un rapace notturno come la civetta, a sua volta considerata dai greci l’animale sacro della Dea Athena. Diversamente dalla civetta, però, che nella cultura popolare identifica la ragazza vanitosa, il gufo si mantiene saggio ed erudito in quasi tutte le leggende e le fiabe, compresi i film di Walt Disney. Divertente e ricco di sfumature, il piccolo zoo di Artlinea accompagna bene i look sportivi, ma può completare e sdrammatizzare anche un abito nero, se portato con disinvoltura. Quando l’occasione richiede formale eleganza, però, è meglio puntare sugli articoli in oro che l’azienda aretina riesce sempre a mantenere accessibili nel prezzo e originali nelle linee. ■ This season, Artlinea shop windows are filled with animals and symbols bearing universal meanings, mainly luck or reassurance, to provide peace and comfort for everyone. Since its foundation back in the 1980s, the Arezzo-based jewellery company has followed a positive philosophy to provide joy and l'Orafo 2017

In alto a sinistra, collier con pendente a forma di gufo in argento, smalto colorato e zirconi. Accanto, in basso, collier con pendente a forma di civetta in argento, smalto e zirconi. ■ Above left and aside, necklaces with a owl shaped pendant in silver with coloured enamel and zircons.

25

settembre


Dall'alto a sinistra in senso orario, gioielli a forma di stella, farfalla e fiore della collezione Joy di Artlinea in oro rosa e pavé di diamanti. ■ From top left, clockwise, star, butterfly and flower shaped jewellery in rose gold with diamonds from the Joy collection.

gratification to those who wear them or give them, at affordable prices. While the Joy collection – the most valuable, as it comes in gold and diamonds – features some great jewellery classics such as a timeless butterfly, starfish and flowers, in small and all-day-long versions, the silver collection stars cute owls and tortoises, which are bigger in size and decorated with coloured enamel and cubic zirconia. Featuring a playful, sometimes cartoon-like design, they can bring a smile to people’s face but also preserve an understated allure that reveals Artlinea’s signature craftsmanship and quality finishes. Enamels, in particular, have been applied using traditional techniques to add depth and volume to each piece. A symbol of longevity, adaptation and patience, the turtle is one of the oldest known living reptiles. Wisdom, however, has been traditionally associated with owls, a nocturnal bird of prey, which is also considered the sacred animal of Goddess Athena by the Greeks. The owl is wise and knowledgeable in most legends and fairy tales, including Walt Disney movies. Fun and filled with details, Artlinea’s little zoo is the perfect match for casual outfits, but it can also complete and dress down an elegant black dress. For formal occasions, however, you had better opt for Artlinea’s gold jewellery collections, coming with a unique design and affordable prices.

l'Orafo 2017

26

settembre


UN ANNO DI GIOIE Ti regala un gioiello al mese! Concorso a premi valido dal 15/10/16 al 14/09/2017 (ultima estrazione entro il 29/09/2017) Regolamento completo disponibile su www.artlineaspa.it Montepremi complessivo: 12.000 Euro iva inclusa


IL DIAMANTE BLISTERATO DI LEBEBÉ

UN GESTO CHE HA VALORE NEL TEMPO

Taglio brillante Colore G Purezza VS1

Piastrina personalizzabile in argento 925

DIAMANTE NATURALE Disponibile nelle carature 0,03 - 0,05 - 0,07 - 0,10 - 0,15

www.lebebe.eu

© Lucebianca | #fieradiesseremamma

IL GIOIELLO DEI BAMBINI


Desires close up RUNWAY

LET'S PLAY WITH

PANTONE

Sulla passerella del prĂŞt-Ă -porter la palette autunnale si accende di toni accesi e brillanti. Ecco i trend proposti dagli stilisti: abiti monocolore a cui abbinare accessori en pendant per un total look di sicuro impatto di

Simona Infantolino


Desires

close up

Denim

BROSWAY Orecchini in ottone rodiato con cristalli Swarovski® Elements e zirconi bianchi. ■ Rhodium-plated brass earrings with Swarovski® Elements crystals and white zircons.

GEORG JENSEN Orecchini della collezione Savannah in argento con topazio blu. ■ Sterling silver earrings with blue topaz from the Savannah collection.

Au jour le jour

BLISS Orecchini in argento rodiato con cubic zirconia azzurri e blu. Collezione Beverly Hills. ■ Rhodiumplated silver earrings with light blue and blue cubic zirconia. Beverly Hills collection.

Dior

Calvin Klein

A prescindere dalla stagione in cui ci si trova le ultime passerelle del prêt-à-porter hanno mostrato che mai nessun capo o tessuto deve essere sottovalutato o dimenticato. È il caso del denim che, tra alti e bassi, fa sempre capolino dalle sfilate, in una versione oggi più classica del solito, senza strappi sul tessuto o applicazioni, con total look blu indigo in perfetto stile anni ‘90 a cui abbinare orecchini in armonia. ■ Regardless of the current season, the latest fashion shows of prêt-à-porter taught us that no piece of clothing or fabric should be ever underestimated or forgotten. This is the case of denim that, among ups and downs, always peeps out on the catwalks, today in a more classic version than usual, without tears in the fabric or applications, with a blue indigo total look in a perfect '90s style to be matched with a pair of pendant earrings.

l'Orafo 2017

30

settembre


ALESSIO BOSCHI Orecchini Blue Ice in oro bianco e rosa con diamanti bianchi, tormaline Paraiba e perle bianche South Sea. Collezione Naturalia. ■ Blue Ice white and rose gold earrings with white diamonds, Paraiba tourmalines and South Sea white pearls. Naturalia collection.

AUTORE Orecchini Lotus in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e perle bianche South Sea. ■ Lotus white gold earrings with blue sapphires, white diamonds and white South Sea pearls. NOUDAR Orecchini in oro bianco con diamanti bianchi e zaffiri. ■ White gold earrings with white diamonds and sapphires. CHOPARD Orecchini in oro bianco con diamanti bianchi e zaffiri della collezione Precious Chopard. ■ White gold earrings with white diamonds and sapphires from the Precious Chopard collection.

l'Orafo 2017

31

settembre


Desires

close up

Giallo

MISANI Orecchini in oro lavorato a mano con quarzo citrino e diamanti. ■ Hand worked gold earrings with citrine quar tz and diamonds.

SUZY LANDA Orecchini a cerchio in oro giallo con diamanti e zaffiri gialli e arancioni. ■ Hoop earrings in yellow gold with diamonds and yellow and orange sapphires.

Bottega Veneta Marni

Alberta Ferretti

NANIS Orecchini della collezione Ipanema in oro con quarzo smoky, quarzo citrino e diamante. ■ Earrings from the Ipanema collection in yellow gold with smoky and citrine quar tz and diamond.

l'Orafo 2017

32

settembre


DIOR JOAILLERIE Orecchini Boiserie Diamant Jaune in oro rosa e giallo, argento ossidato e platino con diamanti bianchi e gialli. Collezione Dior à Versailles. ■ Boiserie Diamant Jaune earrings in rose and yellow gold, darkened silver and platinum with white and yellow diamonds. Dior à Versailles collection.

È la stagione delle dominanze cromatiche di grande effetto con stilisti come Alberta Ferretti e Marni che hanno scelto, tra tutte le sfaccettature del giallo ocra, quella più calda e rappresentativa dell’inizio dell’autunno. Cappotti oversize e tailleur, insieme a quarzi citrini, zaffiri e diamanti gialli, prendono in prestito i colori delle foglie che iniziano a cadere dagli alberi ma anche quello dei tramonti che anticipano sempre più il loro arrivo. ■ This is the season characterised by the highly sensational colour predominances with such fashion designers as Alberta Ferretti and Marni that chose, among all the facets of yellow ochre, the warmer one representing the beginning of autumn. Oversize coats and suits, along with yellow quartzes, yellow sapphires and diamonds, borrow the colours of the leaves that start falling from the trees, but also of the sunsets increasingly anticipating their arrival.

BOUCHERON Orecchini Serpent Bohème in oro giallo con quarzo citrino. ■ Serpent Bohème yellow gold earrings with citrine quar tz.

l'Orafo 2017

33

settembre

WENDY YUE Orecchini in oro rosa con giada gialla, corallo gold, agata nera, diamanti gold, fancy e bianchi. ■ Rose gold earrings with yellow jade, golden coral, black agate, gold, fancy and white diamonds.


Desires

close up

Lamé

THEO FENNEL Orecchini a goccia in oro bianco con opale crystal e diamanti. ■ Drop earrings in white gold with crystal opal and diamonds.

l'Orafo 2017

34

settembre

Loewe

PICCHIOTTI Anello Red Titan in titanio placcato oro rosa con opali etiopi rosa e multicolor e diamanti bianchi. Collezione Titanium. ■ Red Titan ring in rose goldplated titanium with pink and multicolored Ethiopian opals and white diamonds. Titanium collection.

Mugler

Per le notti di festa, in cui si balla assaporando gli ultimi lampi d’estate, il segreto per un look d’impatto è la luce, con tessuti lamé e colori cangianti che variano dall’argento più abbagliante al verde più intenso. Gradazioni di colore che richiamano quelle dell’opale, nella sua versione bianco lattiginoso con sfumature verdi e blu cangianti. Una pietra degna di una donna dello spazio, come quella di Chanel che ha sfilato attorno a un mega razzo costruito all’interno del Grand Palais di Parigi. ■ For the party nights where you dance savouring the last flashes of summer, light is the secret for a sensational look, with lamé fabrics and iridescent colours ranging from the most dazzling silver to the most intense green. Colour grades recalling those of the opal in its milky white version with iridescent green and blue hues. A stone deserved by a space woman like Chanel’s who walked down the catwalk around a giant rocket built in the Grand Palais in Paris.


ORNELLA IANNUZZI Orecchini Rock it! in oro rosa con diamanti e sfere di opale. ■ Rock it! earrings in rose gold with diamonds and opal spheres.

MOUSSON Anello in oro giallo con opale, tsavoriti e smalto della collezione Kaleidoscope. ■ Yellow gold ring with opal, tsavorites and enamel from the Kaleidoscope collection.

Chanel

Christopher Kane

SUZY LANDA Orecchini in oro rosa con opali quadrati e diamanti. ■ Rose gold earrings with square opals and diamonds.

l'Orafo 2017

35

settembre


close up

Rosa

BRONZALLURE Anello in bronzo placcato oro rosa con calcedonio rosa e cubic zirconia bianchi. â– Rose goldplated bronze ring with pink chalcedony and white cubic zirconia.

Ermanno Scervino

Rochas

OTTAVIANI Anello con perle e cristalli. â– Ring with pearls and crystals.

l'Orafo 2017

36

settembre

Elie Saab

Desires


PASQUALE BRUNI Collana in oro rosa con calcedonio rosa, quarzo milky, quarzo rosa e diamanti bianchi. Collezione Bon Ton Rose. ■ Rose gold necklace with rose chalcedony, milky quar tz, pink quartz and white diamonds. Bon Ton Rose collection. STEFAN HAFNER Anello in oro rosa con zaffiri rosa ovali, rubini ovali, diamanti bianchi e corallo ovale cabochon della collezione Pianeti. ■ Rose gold ring with pink oval-cut sapphires, oval-cut rubies, white diamonds and cabochon oval-cut coral from the Pianeti collection.

Più romantica è la visione di Ermanno Scervino ed Elie Saab. Il colore del total look in questo caso è il rosa, un po’ zucchero filato e un po’ rosa antico, con uno stile elegante e a tratti rétro, sempre delicato come i toni del quarzo e del calcedonio. Abiti da sogno, con tessuti morbidi e trasparenze, e gioielli da principessa: anelli con pietre imponenti o dal design delicato e collier di ispirazione floreale, come in una moderna fiaba ambientata nel bosco. ■ Ermanno Scervino and Elie Saab present a more romantic vision. In this case pink is the colour for the total look, a bit candy-floss, a bit old rose with an elegant and somewhat vintage style always delicate like the shades of quartz and chalcedony. Dreamlike dresses, with soft fabrics and transparencies, complemented by princess-like jewels: rings with imposing stones or characterised by a delicate design along with chokers inspired by flowers like in a modern fairy tale set in the wood.

OLE LYNGGAARD COPENHAGEN Anello Lotus in oro giallo con dettagli in oro rosa e quarzo rosa cabochon. ■ Lotus yellow gold ring with rose gold details and cabochon pink quar tz.

NANIS Anello della collezione Dancing in the Rain in oro giallo con diamanti e opale rosa. ■ Ring from the Dancing in the Rain collection in yellow gold with diamonds and pink opal.

l'Orafo 2017

37

settembre


Desires

close up

Pelle

AMEN Collana in argento rosé con spinelli neri. ■ Rose gold-plated silver necklace with black spinels.

Fendi

Alexander McQueen

CAMEO ITALIANO Collana in argento con cameo inciso a mano e cubic zirconia neri. Collezione Opera. ■ Silver necklace with hand engraved shell cameo and black cubic zirconia. Opera collection.

Fausto Puglisi

Anime rock, creature della notte: molti stilisti presentano la loro versione dark dell’autunno inverno 2017-2018. La pelle nera è l’ingrediente principale cui vengono aggiunti elementi di rottura: fasce fucsia e bianche, lacci e stivali rossi. La donna che sceglie il total black non tralascia neanche il minimo dettaglio: anche i gioielli sono abbinati, con onice, jet (in italiano giaietto), ossidiana e tormalina nera montate sui diversi colori dell’oro. ■ Rock souls, creatures of the night: many fashion designers present their dark version of autumn-winter 2017-2018. Black leather is the main ingredient to which breaking elements are added: fuchsia and white bands, laces and red boots. The woman choosing the total black never leaves the smallest detail out: also jewels are matching, with onyx, jet, obsidian and black tourmaline set on the various colours of gold.


POMELLATO Collana Victoria in oro rosa con giaietto e diamanti neri. ■ Victoria necklace in rose gold with jet and black diamonds.

ANTONINI Dalla collezione Atolli collana in oro giallo con diamanti bianchi e giaietto. ■ From the Atolli collection yellow gold necklace with white diamonds and jet.

MATTIOLI Anello Hiroko in oro rosa con onice. ■ Hiroko rose gold ring with onyx.

CHANTECLER Anello contrarié della collezione Capriful in oro rosa con onice e diamante sul gambo. ■ Contrarié ring from the Capriful collection with onyx and diamond on the stem.

CARRERA Y CARRERA Anello in oro giallo con onice e diamanti. Collezione Aqua. ■ Ring in yellow gold, onyx and diamonds. Aqua collection.

l'Orafo 2017

39

settembre


Desires

close up

Rosso Marchesa Fendi

Giambattista Valli

l'Orafo 2017

40

settembre

Carolina Herrera

GIOVANNI FERRARIS Collana in oro rosa con diamanti e rubini. Collezione Wonderland. â– Rose gold necklace with diamonds and rubies. Wonderland collection.

ALCOZER & J Collana in ottone argentato con rubino della collezione Opera Unica. â– Silver-plated brass necklace with ruby from the Opera Unica collection.


BOGHOSSIAN Collana in oro bianco con diamanti taglio a pera e taglio brillante, un diamante taglio marquise e rubini. ■ White gold necklace with pear-cut and brilliant-cut diamonds, one marquise-cut diamond and rubies.

PICCHIOTTI Collana Ruby Cascade in oro giallo e platino con diamanti e rubini cabochon. Gioiello celebrativo per i 50 anni dell’azienda. ■ Ruby Cascade necklace in yellow gold and platinum with diamonds and cabochon rubies. Celebrative piece for the 50th anniversary of the company.

Come il più prezioso dei rubini anche l’abito si tinge di rosso, dal più acceso sangue di piccione al più violaceo, a quello più scuro, quasi borgogna. Un colore che anima la palette autunnale anche con sfumature sgargianti, oltre a quelle più tradizionalmente tenebrose. Anche in questo caso il ruby red si appropria di ogni elemento: l’abito, con rouches, frange e volant, la borsa, le scarpe e i gioielli. ■ Like the most precious among rubies, also dresses are painted red, from the brightest pigeon blood to the most violaceous, to the darkest, almost burgundy, one. A colour that livens up the autumn palette also with bright hues, beside the more traditionally tenebrous. Also in this case the ruby red takes possession of every element: the dress, with ruffles, fringes and volants, along with shoes and jewels.

STEFAN HAFNER Pendente della collezione Maioliche in oro bianco con diamanti bianchi e rubini. ■ Pendant from the Maioliche collection in white gold with white diamonds and rubies.

STENZHORN Pendente in oro bianco con diamante bianco e rubini su montatura invisibile. Collezione Mademoiselle B. ■ White gold pendant with white diamond and rubies set with invisible setting. Mademoiselle B. collection.

l'Orafo 2017

41

settembre


Desires

close up

Sparkling NIRAV MODI Bracciale Paisley in oro bianco con diamanti taglio a pera e diamanti taglio brillante. ■ Paisley bangle in white gold with pearcut diamonds and brilliant-cut diamonds.

CASATO Bracciale in oro bianco con diamanti bianchi. Collezione Maureen. ■ White gold bracelet with white diamonds. Maureen collection.

l'Orafo 2017

42

settembre

Saint Laurent

Blumarine

Dolce & Gabbana

Luce, luce e ancora luce, gli abiti brillano più che mai nella prossima stagione. Lunga vita a paillettes, lustrini e cristalli da abbinare senza timore a ricercati bracciali di diamanti che non passano di certo inosservati, come i vestiti del resto. I colori di questi tessuti sparkling variano dal verde al blu, al bronzo. Il bianco e il nero rimangono, però, intramontabili simboli di eleganza, anche con qualche piccolo eccesso. ■ Light, light and light, dresses shine more than ever in the next season. Long live to paillettes, glitters and crystals to be boldly matched to sophisticated diamond bracelets that certainly don’t go unnoticed, exactly like the dresses. The colours of these sparkling fabrics range from green to blue and bronze. However, black and white remain as timeless symbols of elegance, even with some small excess.


DE GRISOGONO Bracciale della collezione Ventaglio in oro bianco con diamanti bianchi e neri. ■ Bracelet from the Ventaglio collection in white gold with white and black diamonds.

l'Orafo 2017

Rachel Zoe

Emporio Armani

ROBERTO COIN Bracciale in oro rosa con diamanti bianchi e neri della collezione Venetian Princess. ■ Rose gold bracelet with white and black diamonds from the Venetian Princess collection.

43

settembre

ROBERTO DEMEGLIO Bracciale elastico con diamanti neri e bianchi. Collezione Giotto. ■ Elastic bracelet with black and white diamonds. Giotto collection.


Since 1946

2017

NUOVI PUNTI DI DISTRIBUZIONE - Dubai Gold Center - Vip Lounge degli aeroporti di Linate, Malpensa, Bologna, Verona, Firenze, Venezia e Napoli - Edicole "Hudson News" di Linate, Malpensa e Milano Centrale. - Hotel di Milano a 5 stelle - Clubhouse Brera - Hong Kong Jewellery & Gem Fair - JCK Las Vegas, JA New York - Baselworld - Selezionati buyer internazionali di gioielli - I migliori retailer italiani e internazionali - Edicole aeroportuali e ferroviarie WWW.ORAFOITALIANO.IT




Desires close up ESTETICHE

IL CANONE CLASSICO L'arte italiana del primo Novecento, al centro di una mostra al Mart di Rovereto, riscopre la lezione formale antica dell'armonia e delle proporzioni. Equilibri che, allora come oggi, s'imprimono anche sul design dell'oreficeria

Achille Funi - Saffo, 1924

di

l'Orafo 2017

47

settembre

Antonella Garello e Ilaria Danieli


Desires

close up

GIORGIO VISCONTI

Orecchini in oro giallo e diamanti bianchi. ■ Yellow gold earrings with white diamonds.

NERI ROMUALDO

Orecchini in oro giallo della collezione Prismatica, caratterizzati dal movimento twist della lastra elicoidale. ■ Yellow gold earrings from the Prismatica collection, characterised by the twist movement of the helical sheet.

PONTE VECCHIO GIOIELLI

Orecchini in oro giallo e diamanti della collezione Vega; il diamante centrale è sospeso e mobile. ■ Yellow gold earrings with diamonds from the Vega collection. The central diamond is suspended and mobile.


NANIS

Orecchini in oro giallo e diamanti della collezione Amarcord. â– Yellow gold earrings with diamonds from the Amarcord collection.

DAMIANI

Celada da Virgilio - Ritratto della moglie, 1925-30

Orecchini della collezione Gomitolo in oro giallo e diamanti. â– Earrings from the Gomitolo collection in white gold and diamonds.


Desires

close up

MICHELETTO

Orecchini in oro giallo e diamanti bianchi. ■ Yellow gold earrings with white diamonds.

Corsi e ricorsi, improvvise fughe ed eterni ritorni. Dopo le rivoluzioni estetiche delle avanguardie di inizio '900 l’arte europea sente un’esigenza di equilibrio e stabilità che si esprime attraverso il recupero della lezione classica e l’affermazione dei principi di bellezza e armonia. Le deformazioni e le dissonanze dell’arte cubista, espressionista e futurista si dissolvono nel ritrovato ordine dell’arte italiana, filtrata però attraverso le nuove esperienze della Metafisica, del Realismo Magico, del gruppo Novecento e della rivista Valori Plastici. Ai nuovi o rivisitati linguaggi si accompagna il ritorno al mestiere dell’antica bottega e alla maestria tecnica del fare artistico: valori che si imprimono nei ritratti, nei paesaggi e negli oggetti dei dipinti di Campigli, Oppi, Casorati, Savinio, Severini e Sironi, per citarne solo alcuni, nomi al centro di una originale mostra (visitabile fino al 5 novembre) concepita e realizzata negli spazi del Mart di Rovereto. Con un analogo spirito, in quegli anni le forme, i volumi e i dettagli dei gioielli cambiano sensibilmente. Anche i monili, come le opere d’arte, sono una voce del loro tempo: se gli anni ’20 rendono il design del gioiello più astratto, geometrico ed essenziale, ricco di ispirazioni orientali e tempestato di gemme, gli anni ’30 e ’40 concentrano l’attenzione sull’oro, preferendo le leghe in giallo e rosa a quelle in bianco-platino e rendendo le forme più massicce. Una semplice maestà degli oggetti che le collezioni di oreficeria conservano nel loro Dna anche nella contemporaneità, soprattutto quando si tratta di trovare l’equillibrio migliore tra l’effetto decorativo, la qualità della lavorazione e l’accessibilità economica degli oggetti stessi.

RIVIÈRE

Orecchini in oro giallo con diamanti taglio brillante e ovale. ■ Yellow gold earrings with brilliant-cut and oval diamonds.

Recurrent cycles, sudden escapes and eternal returns. After the aesthetic revolution of the avant guard movements at the beginning of the 1900s, European art feels a need for balance and stability, expressed through the recovery of the classic lesson and the principles of beauty and harmony. The deformations and dissonances of cubist, expressionist and futurist art dissolve into the recovered order of Italian art, though filtered through the new experiences of metaphysics, magic realism, the Novecento group and the magazine Valori Plastici. These new or reinterpreted languages are complemented by the return to the trade carried out at ancient shops and the technical mastery of the artistic production: values impressed in portraits, landscapes and in the objects of the paintings by Campigli, Oppi, Casorati, Savinio, Severini and Sironi, just to quote some, names at the heart of an original exhibition (until 5th November) at the Rovereto Mart. Analogously, in those years, shapes, volumes and details of jewels undergo a remarkable change. Jewels, like works of art, are a voice of their time, even if in a form more attentive to the artisanship of the realisation than to creative expression. If the '20s make the design of jewels more abstract, geometric and essential, rich in oriental inspiration and gems, the '30s and '40s focus on gold, favouring alloys in yellow and rose when compared to the white-platinum ones and making shapes bulkier. A simple majesty of objects that goldware maintains in its DNA also today, mainly when it comes to finding the best balance between the decorative effect, the quality of working and the economic affordability of the objects themselves.


Cagnaccio di San Pietro - Ritratto della signora Wighi


Desires

close up

MARCO BICEGO

Dalla collezione Africa, orecchini in oro giallo inciso a mano. ■ Yellow gold earrings engraved by hand from the Africa collection.

TIFFANY & CO.

Orecchini in oro giallo della collezione Tiffany City Hardwear. ■ Yellow gold earrings from the Tiffany City Hardware collection.

FALSINI ART

Orecchini in oro giallo lavorati a laser con inserti in oro bianco. ■ Laser worked yellow gold earrings with white gold inserts.

l'Orafo 2017

52

settembre


Cagnaccio di San Pietro - Donna allo specchio, 1927


Desires

close up

ARTLINEA

Anello in oro rosa con diamanti bianchi. ■ Rose gold ring with white diamonds.

BIBIGÍ

Anello realizzato in oro rosa con diamanti bianchi. Collezione Opera. ■ Rose gold and white diamond ring. Opera collection.

UNOAERRE

Fede Infinito in oro rosa con diamanti bianchi. ■ Infinito wedding band with white diamonds.

C&C

Anello in oro rosa e diamanti bianchi della linea Archetype. ■ Rose gold ring with white diamonds from the Archetype line.

l'Orafo 2017

54

settembre


l'Orafo 2017

55

settembre

Felice Casorati - Teresa Madinelli Veronesi, 1918-19


Mario Sironi - Nudo con fruttiera (Venere), 1923 ca.

Desires close up


CASATO

Anello della collezione Vie en Rose in oro rosa e diamanti. ■ A ring from the Vie en rose collection in rose gold with diamonds.

CRIERI

Anello in oro rosa e diamanti bianchi taglio brillante a scalare. Collezione Futura. ■ Rose gold ring with white grading brilliant cut diamonds. Futura collection.

FANI GIOIELLI

Anello in oro rosa con diamanti bianchi. ■ Rose gold ring with white diamonds.

ANNAMARIA CAMMILLI

Anello Dune in oro orange e diamanti. ■ Dune ring in orange gold with diamonds.

MATTIOLI

Anello One in oro rosa con diamanti. ■ One ring in rose gold with diamonds.

l'Orafo 2017

57

settembre


Desires

close up

DAMI GIOIELLI

Anello in oro rosa e diamanti bianchi della collezione Evolution. ■ Rose gold ring with white diamonds from the Evolution collection.

FALCINELLI ITALY

Anello in oro rosa e diamanti della collezione Saint-Tropez. ■ Rose gold ring with diamonds from the SaintTropez collection.

FOREVER UNIQUE

Anello Volo Sommerso della collezione Sinuo in oro rosa e diamanti. ■ Volo Sommerso ring from the Sinuo collection in rose gold with diamonds.

GILORO

Anello in oro rosa e diamanti bianchi della collezione Ansemble. ■ Rose gold ring and white diamonds from the Ansemble collection.

QAYTEN

Anello della collezione X.F. in oro rosa e diamanti. ■ A ring from the X.F. collection in rose gold with diamonds.

l'Orafo 2017

58

settembre


l'Orafo 2017

59

settembre

Felice Casorati - Ritratto di signora, 1924


Ubaldo Oppi - Ritratto della moglie, 1924

Desires close up


MASI

Anello estensibile in oro rosa e oro bianco con brillanti della collezione Forme. ■ Extendible ring in rose and white gold with brilliant-cut diamonds from the Forme collection.

STEFAN HAFNER

Anello Soft della collezione Aristocratica in oro rosa con diamanti rotondi e marquise. ■ Soft ring from the Aristocratica collection in rose gold with round and marquise diamonds.

TREEMME

Anello della collezione Arcadia in oro rosa con diamanti. ■ A ring from the Arcadia collection in rose gold with diamonds.

POLELLO

Anello in oro bianco e rosa con pavé di diamanti. ■ White and rose gold ring with diamond pavé.

VALENTINA CALLEGHER FINE ITALIAN JEWELLERY

Anello in oro rosa con diamanti bianchi. ■ Rose gold ring with white diamonds.

l'Orafo 2017

61

settembre






erikagioielli.com


Visual

HAUTE JOAILLERIE

ENCHANTING

TIME MACHINE Viaggio nel tempo e nella fantasia con i gioielli presentati nella Ville Lumière durante la settimana dell'Alta Moda di Ilaria

Danieli - artwork by Diego Soprana


Visual

Pagina precedente: spille della collezione Rhapsodie Transatlantique di Chaumet in oro bianco, diamanti bianchi e champagne, zaffiro giallo, granati, corindone Padparadscha e zaffiro violetto di Ceylon. â– Previous page: set of brooches from the Rhapsodie Transatlantique collection by Chaumet in white gold with white and champagne diamonds, yellow sapphire, garnets, Padparadscha corundum and violet Ceylon sapphire. In questa pagina: bracciale Sailor Tatoo in oro bianco e diamanti della collezione Flying Cloud di Chanel Joaillerie. â– On this page: Sailor Tatoo bracelet in white gold and diamonds from the Flying Cloud collection by Chanel Joaillerie.

l'Orafo 2017

68

settembre


Orecchini di Chopard in oro giallo e titanio con calcedonio, granato, rubellite, zaffiri rosa, topazi, tormaline e tzavoriti. â– Yellow gold and titanium earrings by Chopard with chalcedony, garnet, rubellite, pink sapphires, tourmalines and tsavorites.

l'Orafo 2017

69

settembre


Visual

Collier in oro giallo e bianco della collezione Sunlight Journey di Piaget con un diamante giallo taglio coussin da 6,63 carati, spinelli rossi e diamanti gialli e bianchi. â– Collier in white and yellow gold from the Sunlight Journey collection by Piaget with a coussin cut yellow diamond of 6,63 carats, red spinels and yellow and white diamonds.

l'Orafo 2017

70

settembre


Orologio manchette della collezione Sunlight Journey di Piaget in oro bianco con diamanti bianchi, opali black e smeraldi. Quadrante in opale black. â– Manchette watch from the Sunlight Journey collection by Piaget in white gold with white diamonds, black opals and emeralds. Black opal dial.

l'Orafo 2017

71

settembre


Visual

Collier trasformabile della collezione Hiver Impérial di Boucheron in oro bianco con un diamante taglio cuscino di 5.20 carati, cristallo di rocca e pavé di diamanti. ■ Transformable necklace from the Hiver Impérial collection by Boucheron in white gold with a 5.20 carats cushion diamond, rock crystal and diamond pavé.

l'Orafo 2017

72

settembre


Orecchini della collezione Hiver Impérial di Boucheron in oro bianco con perle Akoya e pavé di diamanti. ■ White gold earrings from the Hiver Impérial collection by Boucheron with Akoya pearls and diamonds.

l'Orafo 2017

73

settembre


Visual

Spilla Baleine Poétique della collezione Le Secret di Van Cleef & Arpels in oro giallo e bianco con diamanti, zaffiri e spinelli. ■ Baleine Poétique brooch from Le Secret collection by Van Cleef & Arpels in yellow and white gold with diamonds, sapphires and spinels.

l'Orafo 2017

74

settembre


Orecchini Cocktail di Buccellati in oro bianco e giallo inciso con diamanti e due perle barocche. â– Cocktail earrings by Buccellati in white and yellow engraved gold with diamonds and two Baroque pearls.

l'Orafo 2017

75

settembre





Inside Jewelry RICERCA

DESIDERI

TRA LE DITA Sinuose come rampicanti o impegnate a sorreggere il mento: il nostro annuale studio sul gradimento delle campagne stampa mette a fuoco la centralitĂ delle mani nella comunicazione del gioiello. Premiate le immagini che s'ispirano alla natura di Vittorio

l'Orafo 2017

79

Montieri

settembre


Inside Jewelry Chart 1

GRADIMENTO ANNUNCI STAMPA GIOIELLERIA - ANNO 2016 LIKEABILITY OF JEWELLERY PRINT ADS - YEAR 2016 Valutazione media - Average evalutation P. Bruni Trollbeads Swarovski Kidult Cartier Boccadamo Morellato Jack & Co Pandora Recarlo Brosway Stroili Bulgari Le Carose Damiani Salvini Amen Pomellato Tiffany & Co Raspini Rosato Le Bebé Dodo Crivelli D&D 1

1,5

2

2,5

Per niente/Dislike it Poco/Didn't like it much

3

Così così/Not bad

C

hissà se Pasquale Bruni ha letto Il Giardino Segreto della scrittrice Frances Hodgson Burnett, la stessa del Piccolo Lord? Di sicuro comunque conosce e apprezza i lussureggianti cortili nascosti della borghesia milanese che hanno ispirato la sua ultima collezione, Giardini Segreti appunto, e la relativa comunicazione. Strano effetto: tre braccia e tre mani che si attorcigliano come dei rampicanti, quasi mimassero la vegetazione circostante; e tra le dita di questa dea Kali fitomorfa, gemme preziose a forma di corolle, che a loro volta sembrano ali di farfalla. Natura, certo, ma niente a che fare con il trend ambientalista e il greenwashing che attraversano la pubblicità: piuttosto una metamorfosi in piena regola, tra mineralogia, anatomia e botanica, come quando si dice “sentirsi un fiore”. Questa, banalizzando un po’, era proprio la strategia creativa della maison valenzana, e bisogna riconoscere che la produzione, curata dall’agenzia Onirim, ha saputo tradurre il concetto in un’esecuzione quasi virtuosistica. Anche il pubblico, a quanto pare, ne ha riconosciuto il significato e il fascino, valutando l’annuncio di Pasquale Bruni come il migliore tra quelli apparsi sulla stampa periodica nell’arco del 2016 (Grafico 1): una vittoria l'Orafo 2017

3,5

4

Molto/Liked it

4,5

5

Moltissimo/Loved it

con distacco su tutti i contendenti, gli altri 24 brand il cui budget ha rappresentato nell’anno passato una quota di almeno l’1% della pubblicità di categoria destinata ai magazine. Quasi tre intervistati su quattro hanno espresso un giudizio “molto” o “moltissimo” favorevole nei confronti della campagna (Grafico 2), praticamente un plebiscito. Raramente nelle precedenti edizioni del sondaggio il voto medio ha superato il 3,5 nella scala da 1 a 5 a disposizione degli intervistati. Per ritrovare un 3,8, il punteggio conseguito da Bruni, bisogna tornare indietro di un lustro alla Laetitia Casta testimonial di Tiffany & Co. sulla scalinata della Public Library di New York. Ma il richiamo della natura non si esaurisce con la pagina più gradita. Al posto d’onore troviamo Trollbeads con un'idea di fondo per molti versi affine, che completa l’ecosistema della gioielleria: un soggetto rivierasco con un bracciale di ciondoli a forma di stella marina, conchiglia, corallo, adagiati sul bagnasciuga. Insomma, il creato ricreato dagli artisti e dagli artigiani della gioielleria e bigiotteria ha fatto furore. Tra le novità di successo spicca il quarto posto di Kidult, marchio giovanile che presenta un’altra immagine in tema vacanziero: una ragazza col polso carico di braccialetti indica 80

settembre


Chart 2

GRADIMENTO ANNUNCI STAMPA GIOIELLERIA - ANNO 2016 LIKEABILITY OF JEWELLERY PRINT ADS - YEAR 2016 Distribuzione dei giudizi - Distribution of evalutations

P. Bruni Trollbeads Swarovski Kidult Cartier Boccadamo Morellato Jack & Co Pandora Recarlo Brosway Stroili Bulgari Le Carose Damiani Salvini Amen Pomellato Tiffany & Co Raspini Rosato Le Bebé Dodo Crivelli D&D 0%

10%

20%

30%

40%

50%

il percorso su una cartina stradale appoggiata sul cofano di un’auto. In epoca di GPS, navigatori e Google Maps sembra una campagna postdatata, a maggior ragione se si considera che parla a un target di ragazze, tuttavia è piaciuta, forse proprio perché un po’ vintage. Poco più in basso, alla sesta piazza, un’altra ambientazione verdeggiante che ricorda da vicino il set di Pasquale Bruni, con la modella Arina Drozdetckaia in Bernardini in mezzo a un rigoglioso bosco di bambù. Per il resto, a parte il fuoriscala in Central Park del bracciale Love di Cartier fotografato da Steve Harries, che pare una scultura di Claes Oldemburg da un milione di dollari, non ci sono grandi innovazioni, ma tra le costanti ce n’è una che nell’ultimo anno è stata più costante di tutte: tenersi il mento. Nell’incessante studio cinesico su dove far mettere le mani da parte di fotografi, producer e creativi sempre alla ricerca di pose diverse dal solito e da quelle delle indossatrici della concorrenza, si è finito col convergere in massa intorno a una postura classica, ma mai così l'Orafo 2017

60%

70%

80%

90%

100%

sfruttata prima d’ora. Nelle sue varianti e sfumature - tra il pollice e l’indice, col palmo aperto, sul pugno – questo gesto che a seconda dei casi esprime dialogo interiore, baldanza, timidezza (il luminare della comunicazione non verbale Philippe Turchet ci ha dedicato un intero capitolo del suo trattato di sinergologia) è stato adottato, in ordine alfabetico, da Brosway e da Bulgari, da Crivelli e da Damiani, da Jack & Co. e da Pandora, da Raspini e da Salvini, per finire con Tiffany & Co. E nell’annuncio di Dodo, che presenta una coppia, ci pensa lui a tenere alto il mento di lei col dito grosso. Evidentemente fa chic, anche se non basta a garantire il successo: le mannequins emule del Pensatore di Rodin si collocano per lo più intorno a metà classifica, in qualche caso verso il fondo. Veniamo alla graduatoria del riconoscimento blind, ossia all’identificazione dell’inserzionista una volta rimosso il logo e altre indicazioni esplicite dalla pagina pubblicitaria (Grafico 3). Qui non c’è storia: l’egemonia di Pandora e, a ruota, di Morellato sono 81

settembre


Inside Jewelry Chart 3

RICONOSCIMENTO ANNUNCI STAMPA GIOIELLERIA - ANNO 2016 RECOGNITION OF JEWELLERY PRINT ADS - YEAR 2016 Pandora Morellato Swarovski Le Bebé Tiffany & Co Cartier Trollbeads Amen Stroili Bulgari Recarlo Rosato Dodo D&D Salvini Brosway Kidult Pomellato Damiani Le Carose Boccadamo Crivelli P. Bruni Jack & Co Raspini 0%

10%

20%

30%

40%

50%

schiaccianti, ma si difende bene anche Le Bebé in virtù del monopolio ormai acquisito sulla comunicazione della maternità, sebbene la sua accoglienza dal punto di vista estetico sia stata deludente. Al contrario, precipita nelle posizioni basse del ranking il Bruni trionfatore del sondaggio sulle preferenze, al pari di un marchio debuttante come Kidult che pure aveva ben figurato. Per quanto in generale sembri esistere una corrispondenza tra la familiarità con una campagna pubblicitaria e il suo apprezzamento, in gioielleria le cose non stanno così, fatta eccezione per un poker di marche, Swarovski e Trollbeads oltre a Pandora e Morellato, che performa egregiamente, cioè sopra la media, su entrambi i parametri (Grafico 4). Considerato che però la conoscenza di un annuncio pubblicitario è in funzione della sua presenza mediatica, e quindi del budget investito, è il caso di relativizzare i dati a nostra disposizione confrontando i livelli di ricordo degli annunci sottoposti a test con lo stanziamento erogato nel 2016 dalle rispettive aziende per l’acquisto di spazi sulla stampa periodica. Come già sottolineato in altre occasioni, è un raffronto sommario che non può tenere conto di fattori importanti, come la rotazione di diversi soggetti pubblicitari da parte di una stessa firma nell’arco l'Orafo 2017

60%

70%

80%

90%

100%

di un anno, o al contrario la rendita mnemonica che deriva dalla continuità nel tempo di format e testimonial. Ma tant’è, resta una ghiotta curiosità. I risultati sono riassunti nel Grafico 5: in ascisse gli investimenti, in ordinate l’awareness della pubblicità, includendo nella percentuale il numero di tutti coloro che hanno affermato di aver visto l’annuncio, indipendentemente dal fatto che abbiano anche saputo attribuirlo correttamente al brand che lo ha prodotto. Fatti i debiti conti, ogni punto percentuale di visibilità è venuto mediamente a costare poco meno di 25.000 euro e in un mondo perfetto tutte le marche dovrebbero disporsi lungo la linea rossa: per cui se hai speso un milione di euro dovresti esser stato visto dal 40% del campione, se ne hai speso mezzo dalla metà, e così via. In effetti tutti i brand sembrano disporsi a raggiera, partendo dall’origine, intorno alla linea del diagramma, ma con alcune sostanziali differenze: chi con più spesa, chi con più resa. C’è chi, come Swarovski, con una spesa di circa 330.000 euro e una visibilità del 44%, può vantare un costo per punto percentuale di visibilità inferiore ai 10.000 euro; mentre c’è chi, come Raspini, con mezzo milione di euro di budget sui periodici e il 6% di attestazioni di “visto” e “riconosciuto”, ottiene lo 82

settembre


RICORDO/GRADIMENTO ANNUNCI STAMPA GIOIELLERIA - ANNO 2016 AD RECALL/LIKEABILITY OF JEWELLERY PRINT ADS - YEAR 2016

Chart 4

70%

60%

RICORDO - AD RECALL

50%

40%

30%

20%

10%

0% 1,5

2

2,5

3

3,5

4

GRADIMENTO (valutazione media) - LIKEABILITY (average evalutation)

stesso risultato a un prezzo dieci volte superiore. Un capitolo a parte, in tutto questo discorso, è dato dai “riconoscimenti errati”, ovvero l’attribuzione della pubblicità della marca X alla marca Y. Ben la metà delle marche testate ha registrato un numero di identificazioni sbagliate superiore a quello delle identificazioni corrette, con qualche firma che sembra essersi specializzata nel portare acqua al mulino dei competitor. Morellato e Le Bebè sono in assoluto i brand più confusi, entrambi preferibilmente con Stroili, il secondo anche con Pandora, Dodo e lo stesso Morellato; ma se non altro hanno un cospicuo numero di attestazioni esatte. Jack & Co. invece non ne ha nemmeno una, ma in compenso è stato scambiato più di una volta con Rebecca. Pandora per Brosway o per Trollbeads, Bulgari invece di Cartier, Stroili al posto di Davite & Delucchi e Tiffany & Co. per Salvini sono tra i qui pro quo più ricorrenti; Recarlo e Boccadamo invece non hanno fatto distinzioni, vedendo l'Orafo 2017

assegnate le proprie pubblicità a una quindicina di marchi tra i più disparati. Per finire, la variabile di genere. Nel riconoscimento gli uomini dimostrano una volta di più la loro crassa ignoranza in fatto di comunicazione di monili, con un terzo di risposte azzeccate rispetto alle donne: mediamente una per intervistato contro le tre per intervistata. Inoltre solo due marche registrano una maggiore visibilità presso il pubblico maschile rispetto al femminile: Raspini, l’unica ad avere al tempo stesso ottenuto anche un migliore giudizio da parte degli uomini e quindi l’unica, nei fatti, con un posizionamento maschile, e Le Carose (nel grafico 6 a destra dell’asse le pubblicità più viste dagli uomini rispetto alle donne, verso sinistra il contrario). Sotto il profilo del gradimento invece (nel grafico 6 verso l’alto le pubblicità con un punteggio superiore da parte degli uomini rispetto alle donne, verso il basso il contrario), le preferenze si distribuiscono equamente, con campagne nettamente prefe83

settembre


Inside Jewelry Chart 5

donne - women

GRADIMENTO/LIKEABILITY

uomini - men

RICORDO/GRADIMENTO - MASCHILE VS. FEMMINILE AD RECALL/LIKEABILITY - MALE VS. FEMALE

donne - women

ricordo/ad recall

rite dai maschi, come quella di Morellato con Michelle Hunziker nella vasca da bagno, e campagne che hanno riscosso un maggior consenso dal pubblico femminile, come il sognante diario di Le Carose, all’esordio nelle classifiche. Le differenze di gusto si manifestano anche nella classifica assoluta per genere: nei gradini più bassi del podio maschile ci sono ad esempio Swarovski e Morellato, in quello delle donne due brand giovani come Trollbeads e Kidult. A mettere d’accordo tutti ci pensa Pasquale Bruni, primo nelle preferenze degli uni e delle altre. Un successo unanime che fa riflettere. Portando la mano al mento. Nota: gli annunci selezionati appartengono alle 25 marche che, secondo i dati Nielsen, hanno investito sulla stampa periodica nell’arco del 2016 una quota superiore all’1% del totale della categoria Gioielleria-Bigiotteria. Intervistati: 320. Sedi: Milano, Verona, Gorizia, Roma. Data: maggio-giugno 2017. Femmine: 67%; maschi: 33%. Età: 18-34: 67%; oltre 34: 33%. l'Orafo 2017

uomini - men

■ I wonder if Pasquale Bruni has ever read The Secret Garden by

Frances Hodgson Burnett, the same novelist who wrote Little Lord Faunteleroy. He certainly knows and appreciates the luxuriant hidden yards of the middle class from Milan that have inspired his latest collection, Giardini Segreti, and the related communication. What a strange effect: three arms and three hands intertwining like climbing plants, as if they mimed the surrounding vegetation and among the fingers of this phytomorphic goddess Kali corolla-shaped precious gems that, in turn, look like butterfly wings. Nature, of course, but nothing to do with the environmentalist trend and the greenwashing currently characterising advertising: rather a true metamorphosis involving mineralogy, anatomy and botany, like when they say “feeling like a flower". This, though a bit trivialised, was the creative strategy of the maison from Valenza and we should acknowledge that the production, curated by

84

settembre


INVESTIMENTO PUBBLICITARIO STAMPA PERIODICA ANNO 2016 / RICORDO MAGAZINES AD SPENDING YEAR 2016 / AD RECALL

Chart 6

80%

70%

RICORDO/AD RECALL

60%

50%

40%

30%

20%

10% 0% 0

500

1000

1500

2000

INVESTIMENTO PUBBLICITARIO (€ 000)/ AD SPENDING (€ 000)

Onirim agency, managed to translate the concept into an almost virtuosic realization. It seems that also the public recognised its meaning and charm, considering the advertisement by Pasquale Bruni the best among those published on periodicals over 2016 (Chart 1): a victory with a lead on all competitors, the other 24 brands whose budget, last year, accounted for a share of at least 1% of the trade advertising in magazines. Nearly 3 respondents out of four expressed a “very” or “extremely” positive opinion of the campaign (Chart 2), practically a plebiscite. In the previous edition of the survey, the average score was rarely over 3.5 on a 1 to 5 scale available to the respondents. To find a 3.8 score, obtained by Bruni, we should go back a lustre to Laetitia Casta, Tiffany's ambassador on the staircase of the New York Public Library. However, the call of nature is not limited to the most appreciated page. At the seat of honour we find Trollbeads with a basic idea that can be considered similar, to some extent, completing the jewellery ecosystem: a marine subject with a bracelet consisting of starfish, shell, coral shaped charms, lying on the shore. In short, the creation recreated by artil'Orafo 2017

sts and artisans of jewellery and custom jewellery was all the vogue. The fourth place of Kidult stands out among the successful new entries. A young brand presenting another image of the holiday theme: a girl with her wrist full of bracelets indicates the direction on a road map leaning on the hood of a car. In the age of GPS, navigators and Google Maps, it seems postdated campaign, also considering that it is addressed to a target of girls. However it was appreciated, may be just due to its being a bit vintage. A bit lower, on the sixth place, another lush setting closely reminding Pasquale Bruni's, with model Arina Drozdetckaia Bernardini amidst a luxuriant bamboo wood. Apart from the offthe-chart bracelet Love by Cartier, photographed in Central Park by Steve Harries that seems a one-million dollar sculpture by Claes Oldemburg, there are no great innovations, but among the consistent element there is one that proved to be the most consistent of all: holding one’s chin. In the endless kinesic study on where to put hands, made by photographers, producers and creative always looking for poses that are different from the usual ones and from competitor models, 85

settembre


Inside Jewelry they ended up massively converging on a classic posture, though never so used before. In its variants and hues – between the thumb and the fore finger, with the open palm, resting on the fist - this gesture that, according to the cases, expresses an interior dialogue, boldness, shyness (the luminary of non verbal communication, Philippe Turchet, dedicated to such a gesture an entire chapter of its treaty on synergology) was adopted, in alphabetical order, by Brosway, Bulgari, Crivelli, Damiani, Jack & Co., Pandora, Raspini, Salvini, and finally by Tiffany & Co. And in the advertisement by Dodo, presenting a couple, he holds her chin up with his thumb. It is clearly trendy, even though it is not enough to guarantee the success: the mannequins imitating the Thinker by Rodin rank around half of the classification, in some case even at the bottom. Let us analyse the rating for the blind recognition, that is the identification of the advertisers once removed the logo and other explicit indications from the advertising page (Chart 3). Here no doubt emerges: the hegemony of Pandora and, following, Morellato is overwhelming, but also Le Bebé is performing well due to the acquired monopoly on the communication on maternity, though its reception from the aesthetic point of view was unsatisfactory. On the contrary Bruni, the winner of the survey on preferences, drops down to the lower ranks along with a novice brand like Kidult, though performing well. Even if, in general, a correspondence seems to exist between the familiarity with an advertising campaign and its appreciation, in jewellery things are not exactly like that, with the exception of a few brands, Swarovski and Trollbeads, along with Pandora and Morellato that obtains excellent performance, that is above average, on both parameters (Chart 4). Considering, though, that the knowledge of an advertisement is a function of its presence on the media, and then of the budget, we should relativize the available data confronting the level of memory of the tested advertisements with the allocation assigned in 2016 by the respective companies for the purchase of advertising space on periodicals. As underlined in other occasions, it is a superficial comparison that can not take into consideration such important factors as the turnover of various advertising subjects by the same brand over a year, or, on the contrary, the mnemonic returns deriving from the continuity over time of both format and ambassador. In any case it is an inviting curiosity. Chart 5 summarises the results: investments are on abscissas, while the awareness of advertising is shown on axes, including in the percentage the number of those who claimed they saw the advertisement, despite the fact that they could also properly match it to the brand producing it. All in all, each percentage point of visibility cost on average little less than 25,000 euros and in a perfect world all brands should position themselves along the red line: then, if you spent one million euros you should have been seen by 40% of the sample, if you spent half, by a half, and so on. In fact, all brands seem to be placed following a radial pattern, starting from the origin, around the line of the chart, l'Orafo 2017

though with some fundamental differences: some with a higher expense, some with a higher yield. There are some like Swarovski, with an expenditure of around 330,000 euros and a 44% visibility that can boast a cost per percentage point of visibility lower than 10,000 euros, while others, like Raspini, with a budget worth a million euros on periodicals and 6% of "seen" and "recognised" evaluations, obtain the same results at a 10-time higher price. A chapter apart, in this analysis, is dedicated to the “wrong recognition”, that is the matching of an advertisement of brand X to brand Y. Half of the brands being tested evidenced a number of wrong identifications greater than the right ones, with some brands that seem to be specialised in bringing grist to the competitors’ mill. Morellato and Le Bebé are the most mistaken brands, both preferably with Stroili, the second also with Pandora, Dodo and Morellato itself; however, at least they can count on a high number of right recognitions. Jack & co, instead, has none, though it was mistaken, more than once, with Rebecca. Pandora for Brosway or for Trollbeads, Bulgari instead of Cartier, Stroili in the place of Davite & Delucchi and Tiffany & Co. for Salvini are the most recurring, while Recarlo and Boccadamo made no distinctions seeing their advertisements assigned to around fifteen among the most disparate brands. Finally, the gender variable. In the recognition phase men show once again their crass ignorance as for jewel communication, guessing a third of the total answers when compared to women: on average one for every male respondent against three for every female. Moreover, only two brands evidence a greater visibility with the male public when compared to the female one. Raspini, the only brand to obtain also the best rating by men and then, the only with a male positioning, and Le Carose (in Chart 6 right of the axis we find the advertisements more seen by men than women, the opposite towards the left.) As far as appreciation is concerned (Chart 6 to the top shows the advertisements with a higher rating from men when compared to women, the opposite to the bottom), the preferences are evenly distributed, with campaigns clearly favoured by men, such as Morellato's with Michelle Hunziker in the bath tub, and campaigns that obtained a greater approval from the female public, as the dreamy diary of Le Carose, a novice in the ranking. The differences in taste are also evident in the final ranking for gender: in the lowest positions of the male podium we find, for example, Swarovski and Morellato, while in the female one two young brands as Trollbeads and Kidult. Pasquale Bruni gets everyone to agree, being first in the preferences of both. A unanimous success that gives food for thoughts. Bringing the hand to the chin. Note: all selected advertisements belong to the 25 brands that, according to Nielsen data, invested on magazines in 2016 a percentage higher than 1% of the total of the Jewellery-Custom jewellery category.Respondents: 320. Locations: Milan, Verona, Gorizia, Rome. Date. May-June 2017. Female: 67%; male: 33%. Age: 18-34: 67%; over 34: 33%. 86

settembre




Inside Jewelry OSSERVATORIO

QUANDO IL LUSSO

è WIRELESS

La quota parte delle vendite online, anche preziose, cresce di anno in anno secondo uno studio presentato da Altagamma. Trascurare l'e-commerce non ha più senso in nessun settore di Lucio

l'Orafo 2017

Quadri

89

Settembre


Inside Jewelry

The luxury industry is recognising that digital is strategic Retail expansion and Price inflation are far less supportive (1) Luxury mega-brands retail network (# of stores) Company

2000 2004 2008 2012 2016

Burberry

40

157

453

485

457

Cartier

205

224

275

288

283

Gucci

141

198

258

429

520

Hermès

197

237

287

323

307

Louis Vuitton

284

340

425

461

450

Prada

173

195

302

412

CAGR

7%

9%

5%

2%

Source: Company reports. RE-Analytics Note: includes DOS and franchises except for Gucci, which includes only DOS. Burberry excludes outles 2016 = Mar17 for BRBY and CFR

M

ettetevi comodi sul divano di casa, è il momento di fare acquisti. Non solo la spesa al supermercato o le bibite che son pesanti da portare a casa: un numero crescente di consumatori, non necessariamente legati alle fasce più giovani di età, comprano online. Comprano di tutto, dall’informatica alle calzature, dai profumi agli orologi. Spendendo sempre di più, non solamente come cifra aggregata, ma anche come singolo acquisto. La rivoluzione della logistica, spinta in Italia dall’arrivo massiccio degli americani di Amazon, condita con una più elevata sicurezza delle transazioni informatiche, legata anche alle carte di credito prepagate, hanno realizzato l’infrastruttura ideale perché possa realizzarsi, anche in Italia, quell’accelerazione delle vendite online che altrove è già realtà. Numeri alla mano, quelli dell’Osservatorio sull’e-commerce del Politecnico di Milano, le transazioni online generate in Italia crescono del 16 per cento nell’ultimo anno. I dati di questa rivoluzione silenziosa sono stati presentati recentemente a Milano in occasione della consegna degli Altagamma Luxury Awards, che hanl'Orafo 2017

no premiato Burberry (Miglior offerta digitale), Fendi (Best improver digitale), Louis Vuitton (Miglior relazione con il consumatore) e Chanel (Best improver nelle relazioni con il consumatore). La prima osservazione utile ai nostri lettori viene proprio scorrendo la lista dei premiati: se alcuni big del lusso, che hanno saputo costruire un impero globale sul rapporto con la clientela (la famosa Crm) e sulla qualità dei loro prodotti, stanno investendo tanto pesantemente sul canale delle vendite online, probabilmente una (lucrosa) ragione dovrà esserci. La seconda osservazione è legata al marketing. Se è vero che il negozio fisico e la qualità del personale che vi lavora sono elementi essenziali nella costruzione dell’esperienza di acquisto, è anche vero che l’iterazione della medesima esperienza, il richiamo, può avvenire attraverso la rete digitale del web. A patto di investire energie e risorse in qualcosa di profondamente intangibile, ma che ha la capacità di arrivare, nel bene come nel male, direttamente al cliente finale. Ovunque si trovi, non solo nella nostra città ma anche in quell’isola lontana, in quella 90

Settembre


valle quasi isolata. Luca Solca, managing director, global luxury goods per Exane Bnp Paribas, ha evidenziato le opportunità e le contemporanee contraddizioni che emergono oggi dalle vendite online. Il caso citato degli orologi Tissot e degli occhiali Ray-Ban, che Amazon vende con uno sconto di circa il 40 per cento rispetto al sito del produttore, sono un esempio concreto delle possibilità e dei rischi delle vendite online. Ma sarebbe totalmente ottuso rinunciare a un canale di vendita tanto promettente solo per il timore di alcuni rischi, peraltro insiti in ogni attività economica. Oggi, stimato il mercato del lusso in circa 254 miliardi di dollari – dati 2016 – le vendite online si fermano a circa l’8 per cento del totale, ovvero 20 miliardi. Ma, secondo i risultati di una ricerca presentata da Antonio Achille, senior partner e Global Head of Luxury per McKinsey, fra otto anni, nel 2025, a fronte di un mercato dei beni di lusso che cuberà circa 309 miliardi, la quota parte delle vendite online salirà al 19 per cento del totale,

In alto, bracciali in oro rosa e bianco di Unoaerre. Sotto, gioiello di Graziella in oro rosa. Pagina accanto, anelli di Giordini in oro giallo. n Above, rose and white gold bracelets by Unoaerre. Below, a piece in rose gold by Graziella. Page aside, yellow gold rings by Giordini.

ovvero 74 miliardi di dollari, quasi quattro volte il valore registrato lo scorso anno. Ma l’opportunità di investire sul canale delle vendite via web viene data da un’altra considerazione. In una recente intervista concessa al Corriere della Sera, il capo mondiale di eBay, Devin Wenig, sottolineava l’aspetto più caratterizzante della sua azienda, uno dei colossi planetari delle vendite online: noi siamo, ha detto in buona sostanza Wenig, in grado di portare un venditore oltre la propria dimensione territoriale. Il 70 per cento dei nostri venditori professionali vende all’estero, al prezzo di 17 euro al mese fissi, più una percentuale sul venduto. Forse varrebbe la pena pensarci. Ma ancora non basta. Dice Wenig, in quella intervista, che finalmente anche in Italia si sta comprendendo come il canale delle vendite fisiche non sia alternativo alle vendite online. Il commercio è uno solo, non ha più senso distinguere l’e-commerce. Tanto più che già oggi le realtà si sovrappongono. Lo conferma la ricerca di McKinsey: il 78 per cento delle vendite odierne, quindi quasi 4 ogni 5, è “influenzato” dall’online. È una percezione che molti di noi possono condividere: fa parte delle esperienze comuni. E quali oggetti nella categoria del lusso sono influenzati dalle esperienze digitali? Quelli a prezzo più basso, certo: ben il 12 per cento. Ma anche il 5,1 per cento del top di gamma, cifre che possono spostare un mercato. Soprattutto nel segmento della bellezza (9,2 per cento) ma addirittura il 5,3 per cento nelle categorie degli orologi e della gioielleria. Allora, a questo punto, non ha davvero senso fermarsi sulla soglia. Si rischia di scivolare all’indietro. ■ Relax on your sofa, it’s time to go shopping. Not only the shopping at the super-

The experience of buying luxury products online is still fraught with widely different quality of execution DIGITAL CUSTOMER ENGAGEMENT TOUCH POINTS BRAND RANKING SCORE Balenciaga 1 62.0 Tory Burch 2 58.0 Saint Laurent 3 57.5 Nordstrom 4 57.0 Bottega Veneta 5 56.5 Net-A-Porter 6 56.0 Saks 6 56.0 Armani 8 54.5 Fendi 9 54.0 Ralph Lauren 9 54.0

Tiffany & Co. 26 38.0 Gucci 27 37.0 Valentino 27 37.0 Ferragamo 27 37.0 Swatch 27 37.0 Louis Vuitton 31 36.0 Cartier 32 33.0 Michael Kors 33 32.0 Prada 34 30.0 Hugo Boss 34 30.0 Bulgari 36 27.0 Average 45.0 Standard deviation 9.4 Source: Contactlab analysis

l'Orafo 2017

91

Settembre


Inside Jewelry

Online: 8% of total personal luxury market in 2016 Sales of personal luxury goods1, â‚Ź billions

254

174

149 (97%)

169 (97%)

192

186 (97%)

211

218

209 204 (96%) (97%)

239

224

210 (94%)

223 (93%)

4 (3%) 5 (3%) 6 (3%) 7 (3%) 9 (4%)

14 (6%)

16 (7%)

2009

2014

2015

2010

2011

2012

2013

Pure 234 offline (92%) sales

20 online (8%) sales 2016

â‚Ź20 billion sales online in 2016

1 Apparel, Footwear, Accessories, Jewelry & Watches, Leather Goods, Beauty & Perfumes SOURCE: Euromonitor; Forrester

market or the bottles of drinks that are heavy to take home: an increasing number of consumers, not necessarily connected to the youngest age brackets, buy on line. They purchase everything, from computers to shoes, from perfumes to watches. They spend more and more, not only as an aggregated figure, but also as an individual purchase. The revolution of logistics, driven in Italy by the massive arrival of Americans with Amazon, complemented by a higher security of digital transactions, connected to prepaid credit cards, created the ideal infrastructure to favour the acceleration, also in Italy, of on line sales, already a reality in other countries. Examining the figures of the Observatory on e-commerce of the Politecnico di Milano, we evidence a growth of on line transactions in Italy by 16% over the last year. The data of this silent revolution has been recently presented in Milan during the Altagamma Luxury Awards assigned to Burberry (best digital offer), Fendi (Best digital improver), Louis Vuitton (Best relationship with the consumer) and Chanel (Best improver in the relationships with the consumer). The first remark that can be useful for our readers is made while looking at the list of winners: if big luxury brands that managed to build a global empire on the relationship with their clients (the famous Crm) and on the quality of their products are heavily investing on the channel of on line sales, there is probably a (lucrative) reason. The second remark concerns marketing. If it is true that the physical store and the quality of the personnel working there are critical elements in building the purchase experience, it is equally true that the repetition of this same experience, the appeal, can come through the web digital network. l'Orafo 2017

92

Settembre


Provided that you invest energies and resources in sotunity to invest on the sale channel via web is given by mething that is deeply intangible but that has the capacity another consideration. In a recent interview to the Corriere to go straight, for better or for worse, to the final custodella Sera, eBay global head, Devin Wenig, underlined the mers. Wherever they are, not only in our city, but also on most defining aspect of his company, one of the world that remote island, in that nearly isolated valley. Luca Solgiant in on line sales: we are able, Wenig basically said, to ca, Managing Director of global luxury goods for Exane take a seller behind his/her territorial dimension. 70% of Bnp Paribas, evidenced the opportunities as well as the conour professional sellers sell abroad, for a monthly fixed pritradictions emerging today from on line ce of 17 euros plus a percentage on the sold items. sales. The mentioned cases of Tissot Maybe we should think about it. But that is watches and Ray Ban eyewear sold still not enough. During that interview by Amazon applying a discount Wenig says that, finally, also in Italy they equal to about 40% when understand how the channel of the Bracciale di Roma 1947 con ciondolo compared to the manufactuphysical sales is not alternative to tondo in bronzo placcato oro giallo, decorato con satinatura fatta a mano. rer site, are a concrete online one. There is only one business Bracelet by Roma 1947 in gold example of the possibilities and it makes no longer sense to distinplated bronze finished by hand and risks of on line sales. guish e-commerce. Even more today with a round charm. However, it would be totally when the realities overlap. This is dull to give up such a promiconfirmed by the Mckinsey sing sale channel only for fear of survey: 78% of current sasome risks, what is more already les, then nearly 4 out of 5, is inherent in any business activity. Today, “influenced” by on line elewith a luxury market whose estimated value is about 254 ments. This is a perception billion dollars, according to 2016 data, online sales stop at many of us can share: it is part about 8% of the total, that is 20 billion. However, according of the common experience. Which items in the luxury cateto the results of a survey presented by Antonio Achille, gory are influenced by digital experiences? Certainly the senior partner and Global Head of Luxury for Mckinsey, in cheapest ones: even 12%. But also 5.1% in the top range, a 8-year time, in 2025, against a market of luxury goods figures that can shift a market. Particularly in the beauty cubed around 309 billion, the share of online sales will insegment (9.2%), but even 5.3% in the watch and jewellery crease to 19% of the total, that is 74 billion dollars, nearly categories. Then, now it really does not make sense to stop four times the value recorded last year. However, the opporon the threshold. There is the risk to slip backwards.

1/5 of the luxury market will go online by 2025 Sales of personal luxury goods1, € billions

254

Offline

Online

234 (92%)

383

312

309 (81%)

275 (88%)

20 (8%)

37 (12%)

2016

2020F

74 (19%) 2025F

1 Apparel, Footwear, Accessories, Jewelry & Watches, Leather Goods, Beauty & Perfumes SOURCE: Euromonitor; Forrester

l'Orafo 2017

93

Settembre

€74 billion in 2025




Inside Jewelry NEGOZI

da leggenda

a realtÀ

Dopo tre anni di successi, Keep Out ha varato un progetto di franchising per l'apertura di una decina di monomarca in tutta Italia di

Antonella Garello

N

ati dall'usanza delle nonne sudamericane di regalare un ditale a figlie, nuore e nipoti come protezione da tutto ciò che può pungere e fare male nella vita, i gioielli Keep Out in soli tre anni hanno riscosso un notevole successo, convincendo Stefania Gagliardone, fondatrice e anima creativa del brand, e il nuovo partner dell'azienda Gaetano Giuffrè, ad aprire una serie di negozi monomarca. I nuovi punti vendita si chiameranno "Keep Out - Jewels and more", perché il brand copre altri settori commerciali, come accessori, food&beverage, gadget e cosmesi. Il negozio pilota è già operativo presso la sede Keep Out a Casale Monferrato, mentre sono previste prossime aperture a Roma e Novi Ligure e, in seguito, a Vigevano, Verbania, Arona, Varese, Parma, Venezia e Napoli. Il progetto di franchising è stato presentato in Giugno a Milano presso lo spazio The Room (in alto, un momento della performance del modello e sassofonista Tyler Rix) e si rivolge sia a imprenditori interessati ad avviare una nuova attività sia a negozi già clienti di Keep Out. Gli architetti Dellatorre, Corte e Fiorito dello Studio Vemworks hanno messo a punto un layout che richiama il motivo del ditale attraverso studiati dettagli, come la lamiera forata dei lati corti del bancone centrale, la forma stilizzata del lampadario o quella a tronco di cono dei vasi all'ingresso. Ogni negozio prevede un bancone bar e un salotttino nonché la personalizzazione di tutti gli elementi presenti, dagli espositori dei gioielli al packaging alle tazzine da

l'Orafo 2017

caffè. ■ Originating from the tradition of South American grandmothers that gave their daughters, daughters-in-law and granddaughters a thimble, as a protection against everything that can prick and hurt in life, the Keep Out jewels obtained a great success over just three years, persuading Stefania Gagliardone, founder and creative soul of the brand, as well as new company partner Gaetano Giuffré, to open a number of mono-brand stores. These new shops will be called “Keep Out - Jewels and more” as the brand covers other business sectors like accessories, food&beverages, gadgets, cosmetics. The pilot store is already operational at the Keep Out premises in Casale Monferrato, while further openings are scheduled in Rome and Novi Ligure and, later, in Vigevano, Verbania, Arona, Varese, Parma, Venice and Naples. The franchise project was presented in June in Milan at The Room (top, the performance of Tyler Rix, model and saxophonist) and is addressed both to entrepreneurs interested in starting a new business and to stores that are already Keep Out customers. Architects Dellatorre, Corte and Fiorito of Studio Vemworks designed a layout recalling the pattern of the thimble through details, like the holed sheet of the short sides of the central counter, the stylised shape of the lamp or the truncated vases at the entrance. Every store has a bar and a lounge area, as well as the customisation of all the elements, from jewel display units to packaging and coffee cups.

96

settembre



Inside Jewelry GEMMOLOGIA

sulle tracce

del dna

Chow Tai Fook e Gübelin hanno annunciato di aver risolto la spinosa questione della tracciabilità di diamanti e pietre di colore di Luigi

Costantini - coordinatore formazione italia igi anversa

L’

annosa e spinosa questione della tracciabilità di diamanti e pietre di colore pare abbia trovato la propria salvifica sponda – dopo tanti tentativi – nelle nanotecnologie. Per “il bianco” dovremmo (al condizionale) elevare al cielo le nostre preci di gratitudine per Chow Tai Fook, gruppo con più di 2000 punti vendita di gioielleria sparsi tra Hong-Kong e la Cina continentale, sempreché ci si sia capiti bene, passando dagli ideogrammi all’alfabeto latino. Per le gemme di colore, al momento cautelativamente limitate in via sperimentale allo smeraldo le nostre suppliche alla divinità andranno indirizzate in direzione del Lago dei Quattro Cantoni, in quel di Lucerna, ove si locano i laboratori della Gübelin Gem Lab & Co. Quivi, nel Celeste Impero e nell’Helvetia che furono, pare sia stato scovato il bandolo della matassa al quesito: donde origina il nostro materiale? Se per il diamante a nulla valgono, a fini diagnostici in tema di tracciabilità, le inclusioni, e assai infarcito di burocratici timbri e scartoffie risulta il sistema di controllo di provenienza messo in piedi sotto il nome di Kimberley Process, l’iscrizione “T Mark” messa a punto dalla Chow Tai Fook avvalendosi d’una non meglio specificata ma brevettata nanotecnologia, dovrebbe, secondo i suoi proponenti, «assicurare l’accurata rendicontazione del percorso compiuto dalla pietra, dalla miniera al negozio» (la famosa supply chain, ovvero la filiera di fornitura). Ciò, «tramite un numero di serie unico per ogni esemplare, che risulta visibile solamente a 150 ingrandimenti al microscopio». Questo è quel che ci viene propinato. Non è dato sapere né come venga effettuata tale iscrizione, né in che cosa consista la benedetta nanotecnologia e di come ce se ne avvalga. L’unica rivelazione, affatto rivelatrice però, è quella relativa al marchio “T Mark” che dovrebbe risultare un acronimo sincretico dei termini Traceable (Tracciabile), Transparent (Trasparente), Truthful (Veritiero) e Thoughtful (che tradurrei, dato il contesto, come Riguardoso, Premuroso). E qui ci si perde nei meandri dei misteri del marketing in salsa cinese. Basta che il tutto non si riduca a una strategia di vendita interna al Gruppo. Non disperiamo, comunque. Forse ci siamo. Anche perché ci si fregia della cooperazione (non ci è dato sapere in qual modo) di tre grossi calibri nella produzione diamantifera mondiale: Rio Tinto, De Beers e Alrosa. Così solennemente si afferma. Un l'Orafo 2017

dubbio atroce trafigge invece la mia, di mente. Se anche loro laggiù si preoccupano della tracciabilità come (papale papale) “risposta alle necessità del mercato”, per quanto ancora sarà a noi consentito, nel nostro mercato cosiddetto “maturo”, d’ignorare l’argomento e/o far finta di niente? E volgiamo ora i nostri speranzosi sguardi al Lago dei Quattro Cantoni. Perché è di qui che spirano gli zefiri latori delle più attendibili novelle, foriere di gran rivolgimenti. Mica che gli Helvetii si sian sbottonati più di tanto, su certi dettagli. Ma almeno il loro annuncio risulta lineare e le deduzioni logiche che se ne possono trarre altrettanto lo sono. È pur vero che, al momento, s’è limitato il campo d’azione al solo smeraldo grezzo, in quanto questi meglio si presta alla bisogna, data l’immancabile diffusa presenza di microfratture emergenti in superficie, in tal materiale. La qual cosa agevola non di poco l’introduzione in profondità – onde facilitarne la sopravvivenza al taglio e pure al montaggio ultimo del tagliato - d’un materiale “veicolo” del “DNA” della pietra. Ma nulla toglie che, in futuro, una volta ben sperimentata la tecnica sulla più facile pietra verde, non si trovi il modo di passare al rubino e, magari con modifiche procedurali d’applicazione, allo zaffiro e ad altre gemme ancora. Anche qui s’ha a che fare con una metodica che s’avvale delle nanotecnologie: vengono iniettate nella pietra allo stato grezzo (attraverso le microfratture, ovviamente) delle nano-particelle del diametro di circa 100 nanometri (0,0001 mm). Le nano-particelle risultano affogate in un liquido a base di etanolo che funge da veicolante. Il liquido e le nano-particelle, nel penetrare, ermeticamente aderiscono alle pareti delle microfratture. Nelle nano-particelle, incapsulate in sferule di silice amorfa atta a resistere a sollecitazioni meccaniche e termiche sia in fase di taglio che di incastonatura della pietra (ivi compresi trattamenti da oliatura), è inserito il “DNA”, il “Codice Genetico” della pietra. Ovvero tutte le informazioni inerenti il giacimento (miniera) e il Paese d’origine, persino dettagli tecnici quali l’area di giacitura, il pozzo d’estrazione, la data d’estrazione, il codice identificativo oltreché la compagnia o la cooperativa mineraria addetta all’estrazione e detentrice della concessione. Le nano-particelle risultano invisibili al microscopio, salvo che al microscopio a scansione elettronica, e non inducono effetto ottico di sorta, né tan98

Settembre


tomeno alterazioni nella trasparenza o nelle proprietà fisiche e ottiche della pietra ospitante. La sopravvivenza delle nano-particelle alla lavorazione del grezzo, essendo il processo principiato già alla miniera, è assicurata dall’elevato numero di “piastrine di riconoscimento genetico” introdotte. Le particelle possono venir recuperate a piacimento, nel corso dell’ iter di filiera, o anche in seguito, consentendo la decodificazione delle informazioni contenute nel “DNA” che così rivelerà la provenienza del materiale senza lasciar adito a dubbio alcuno. La decodificazione – e non potrebbe essere altrimenti, ovviamente – potrà venir condotta da un laboratorio autorizzato (da Gübelin). La tecnologia, ci si premura d’assicurare, verrà messa a disposizione non solo di interessate compagnie minerarie, ma altresì di brand, autorità governative, associazioni di categoria, organizzazioni non governative et alia. Rimarrebbe da capire in che cosa consistano queste “piastrine di riconoscimento genetico”, questo DNA, questo “codice genetico” che dir si voglia. Ma il motivo di tanto mistero è lapalissiano: è il segreto di Gübelin e del loro socio d’impresa Gemsfiled Public Limited Company. Onore a loro e a quest’innovazione che – statene certi – rivoluzionerà non solo e non tanto le metodiche di tracciabilità, ma pure un sacco d’altre cose. E qui, come soleva dire il buon Antonio Lubrano in un popolare programma televisivo degli anni ’90, “sorgono spontanei” una serie di interrogativi, che andiamo subito a elencare. Non forniremo risposte, ché queste non attengono alle nostre competenze, ma porremo solo i quesiti, da cui ognun trarrà le conclusioni sue. 1. La “Mappatura Genetica” delle pietre di colore, o “Paternity Test” che dir si voglia, una volta che avesse assicurato la tracciabilità delle stesse – sovvenendo così a istanze di credenziali etiche poste da precisi segmenti dell’utenza al consumo dei “mercati maturi”, e riferite a problematiche quali la tutela dei diritti dei lavoratori addetti all’estrazione e alla lavorazione delle gemme e delle comunità di loro appartenenza, la sostenibilità delle condizioni di lavoro, la protezione da abusi derivanti dall’impiego di manodopera minorile, il finanziamento di conflitti, l’illegale estrazione e commercializzazione, il contrabbando, la sostenibilità ambientale e altro ancora – andrebbe realmente a incidere sulle realtà di cui sopra, e come? 2. In altre parole, una volta stabilita la provenienza geografica e ambientale d’una data gemma, chi e con quali mezzi e modalità interverrebbe per risolvere le (suaccennate) problematiche che stanno a fondamento e che costituiscono la ragion d’essere medesima della tanto decantata CSR (Corporate Social Responsibility) o Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), detta in altri termini? O, altrimenti, quale sarebbe la finalità del “Paternity Test”? La tracciabilità fine a sé stessa? L’assegnazione d’un valore aggiunto derivante dalla valenza etica della tracciabilità oppure derivante dalla (non giustificata, in termini qualitativi) valenza dell’indicazione dell’area geografica di provenienza assunta tout-court a sinonimo di qualità? In l'Orafo 2017

tal caso, stante il palese intento mercantilistico, ove risiederebbero le finalità sociali? Nel destinare, oppure no, da parte di qualche componente della filiera di fornitura, magari un 1-2 % del proprio fatturato (lordo o netto?) al miglioramento delle condizioni di lavoro, delle condizioni economiche, sociali, sanitarie, degli addetti al ciclo produttivo e delle loro famiglie e comunità? E, traducendo tutto ciò in pratica, secondo quali criteri e modalità operative e da parte di chi? 3. Coloro i quali fossero preposti all’implementazione di tali mission, sarebbero espressione delle parti in causa (estrattori, tagliatori, commercianti, singoli individui o associati de facto o de jure, società minerarie e/o commerciali, enti governativi o paragovernativi a partecipazione incrociata col privato e non, ong e quant’altro) oppure delle entità super partes in veste di auditors a capacità ispettiva? In quest’ultimo caso, eletti/preposti da chi e nei confronti di chi responsabili? Diversamente espresso: chi controllerebbe i controllori, e come? 4. E se le parti in causa, per quanto attiene all’attività estrattiva delle gemme di colore, fossero formate, per l’80% della produzione a livello mondiale, da una miriade (e questo è il caso) di individui associati e non, e/o di imprese di piccolo calibro, avrebbero – esse parti in causa - i mezzi, le capacità e le possibilità d’avvalersi della tecnologia messa a disposizione (a quali condizioni economiche e giuridiche?) per la posa in atto del “Paternity Test”, oltre che per divenire attrici/fruitrici del processo etico che tutto ciò dovrebbe innescare? Oppure ne rimarrebbero escluse o addirittura gravemente penalizzate? 5. Infatti, e proprio questo è il caso in essere, se le parti in causa che dominano il restante 20% della produzione mondiale di gemme di colore è rappresentato da un pugno di compagnie minerarie di cui una sola (Gemsfield) detiene il controllo del 70% della produzione planetaria di rubino e il 25% di quella dello smeraldo (oltre ad avere una partecipazione attiva nel progetto “Paternity Test”), quale sarà il ruolo che queste parti in causa eserciteranno? Quello di primae inter pares (coi “piccoli”) oppure di Grande Fratello che detta a piacimento le regole e dirige le danze del mercato? 6. E se così andasse a finire, voi optereste per il mercato delle pietre “di cartello” provviste di pedigree o brand “etico” a valore (anche economico, magari) aggiunto – soddisfacendo così gli empiti etici d’una certa (magari importante) clientela, ma condannando all’esclusione coloro che dovrebbero invece essere i destinatari di tali aneliti etici – oppure andreste per il mercato delle pietre “bastarde” e anonime che sosterrebbero i minus habens, gli estromessi dal giro, col rischio però di rimanere voi fuori dal giro della “clientela etica”? Insomma, pare proprio un rebus non proprio di facile soluzione, questo della “rivoluzione copernicana della tracciabilità”. E voi, come la vedete? English translation: see pag. 110 99

Settembre


Inside Jewelry JCK LAS VEGAS

Collier di Misis con spilla-pendente a forma di tucano in argento placcato oro giallo, zirconi colorati, smalto a caldo e agate gialle e verdi. n Necklace by Misis with a tucano shaped brooch-pendant in yellow gold plated silver, colored zircons, fire enamel, green and yellow agate.

us luxury

review

L'annuale appuntamento al Mandalay Bay ha puntato sulla completezza dell'offerta espositiva e su tematiche di attualità di

Antonella Garello

C

on un cambiamento delle giornate di fiera (da lunedì a giovedì), stabilito per rispettare la festività ebraica del Shavuot, JCK Las Vegas si è svolto a giugno al Mandalay Bay all'insegna del design e della completezza dell'offerta espositiva. Ha riscosso consensi Luxury, l'evento high-end della manifestazione, che quest'anno ha proposto anche la sezione Design@Luxury, mentre gli operatori presenti alla AGTA GemFair™, organizzata nell'ambito di JCK dalla American Gem Trade Association, hanno confermato in generale l'interesse del mercato per le pietre verdi - omaggio al Greenery eletto colore Pantone dell'anno 2017 - in particolare peridoti, tsavoriti e smeraldi. Interessante la nuova sezione The Security Neighborhood, organizzata in collaborazione con la Jewelers Security Alliance, che ha proposto le ultime novità sul fronte della sicurezza, dalle nuove tecnologie a telecamere e circuiti di ultimissima generazione ai software antifrode. Da citare anche i Design Center's Editor's Choice Awards, assegnati da una giuria di giornalisti ed editor a nuovi designer in grado di sviluppare idee originali e innovative, e una serie di seminari, discussioni informali e tavole rotonde su temi di attualità per il settore orafo internazionale. La più grande fiera orafa del Nord America si è conclusa con un leggero calo di visitatori rispetto all'anno scorso e, per quanto riguarda le aziende italiane, con un andamento difficile da decifrare e impossibile da generalizzare: intenso e ottimo per alcuni brand, con un lavoro praticamente costante in tutti i giorni della fiera, deludente per altri. Certamente è andata meglio alle aziende che operano da anni nel mercato americano, che contano su rapporti ben consolidati e su un turnover di distributori che ne mantiene stabile il numero: il mercato americano, seppur di enorme interesse per l'export del nostro Paese, non è facile da affrontare per dimensioni, gusti e modalità di approccio. La prossima edizione di JCK Las Vegas è in programma dall'1 al 4 Giugno 2018, sempre al Mandalay Bay Convention Center. Gli organizzatori hanno annunciato una partnership con il Palm Beach Show Group per il varo del nuovo Las Vegas Estate Jewelry & Watch Pavilion. ■ With a change in the days of the exhibition (from Monday to Thursday) made to respect the Jewish festivity of Shavuot, JKC l'Orafo 2017

Las Vegas was held in June at Mandalay Bay, characterised by the design and the fullness of the exhibition offer. Luxury, the high-end event of the show, that this year also proposed the Design@Luxury section, obtained a great success while the operators attending the AGTA GemFair™, organized during the JCK by the American Gem Trade Association, generally confirmed the interest of the market in green stones - a homage to Greenery, Pantone colour for 2017, in particular peridots, tsavorites and emeralds. The new section, The Security Neighbourhood, also proved to be interesting. Organised in partnership with Jewelers Security Alliance, it proposed the latest news on security, from new technologies to next generation cameras and circuits, to anti-fraud software. Also the Design Center's Editor's Choice Awards are worth a mention, assigned by a jury made up of journalists and editors to new designers able to develop original and innovative ideas, along with a number of seminars, informal debates and open forums on current themes of interest for the international jewellery sector. The biggest jewellery exhibition in North America ended with a slight decrease in the number of visitors compared to 2016 and, as far as Italian companies are concerned, with a trend that is hard to interpret and impossible to generalize: really excellent for some brands, with a continuous work during all the days of the exhibition, disappointing for others. The best results were obtained by those companies that have been operating on the American market for years, relying on consolidated relationships and a turnover of distributors maintaining the number stable: though being of a great interest for the Italian export, the American market is not easy to face due to its dimensions, tastes and methods of approach. The next edition of JCK Las Vegas will be held from 1st to 4th June 2018, again at the Mandalay Bay Convention Center. The organisers have announced a partnership with the Palm Beach Show Group for the launch of the new Las Vegas Estate Jewelry & Watch Pavilion. 100

settembre


In questa pagina, accanto a sinistra: anello di Fani Gioielli in oro e diamanti. A destra: pendente in argento placccato oro rosa e zaffiri bianchi di Breuning. n This page, left: gold and diamond ring by Fani Gioielli. Right: rose gold plated silver ring with white sapphires by Breuning.

A sinistra: anello a spirale Eden in oro rosa e diamanti di Giorgio Visconti. Qui accanto: anello Firebird Feather di Moiseikin in oro bianco con diamanti, spinello rosa, zaffiri e demantoidi mobili incastonati con tecnologia brevettata Waltzing Brilliant. n Left: spiral Eden ring in rose gold with diamonds by Giorgio Visconti. Left, aside: Firebird Feather ring by Moiseikin in white gold with diamonds, pink spinel, sapphires and mobile demantoid garnets set in the patented Waltzing Brilliant technology. In basso a sinistra: bracciale di Nomination Bella la Vita, in edizione limitata per festeggiare i trent'anni di attivitĂ dell'azienda. A destra: bracciale in oro giallo e rodiato bianco di Neri Romualdo: elettrofusione tramite stampa 3D e diamantatura a mano. Collezione Flower Dream. n Below left: Bella la Vita bracelet by Nomination, in limited edition to celebrate 30 years of activity. Right: yellow gold and white rhodium plated gold bracelet by Neri Romualdo: electro fusion by 3D printing and handmade diamond milling. Flower Dream collection.

l'Orafo 2017

101

settembre


Inside Jewelry COUTURE LAS VEGAS

la magia

del lusso Ha riscosso ampi consensi la formula della fiera, basata sull'alto profilo di buyer ed espositori e sul prestigio della location di

Antonella garello

C

outure 2017 è andata bene e si è chiusa bene, con reciin ogni particolare, a partire dalla esclusiva location del Wynn e proca soddisfazione tanto dei brand - alcuni, di assoluto dell'Encore, sicuramente quanto di più lussuoso Las Vegas possa prestigio, presenti per la prima volta come Bayco, Daoffrire. ■ «Couture 2017 performed and closed well, with a mutual satisfaction of both brands – some highly prestigious like vid Webb e Oscar Heyman - quanto dei buyer e retailer Bayco, David Webb and Oscar Heyman were present for the first intervenuti, che in tutta evidenza hanno apprezzato la qualità e time – and buyers and retailers attending the event that evidently la varietà dei gioielli presentati, accuratamente selezionati, che appreciated the quality and the variety of the carefully selected spaziavano da creazioni di design alla gioielleria all'alta gioiellejewels on display, ranging from design creations, to jewellery and ria. Inoltre quest'anno l'allargamento dell'offerta espositiva agli high jewellery. Moreover, the fact that this year watches were inorologi ha trasformato Couture in un evento completo e integracluded in the exhibition offer, turned Couture into a complete and to, ancora più appetibile per gli operatori». Gannon Brousseau, integrated event, even more tempting for operators». Gannon direttore della manifestazione, non nasconde la soddisfazione per Brousseau, Director of the event, does not hide his satisfaction la riuscita dell'evento, che tanti espositori ci hanno pienamente for the success of the show, fully confirmed by many visitors, confermato, sottolineando tra l'altro l'alto profilo dei contatti staunderlying, among other things, the high profile of the establibiliti e il buon andamento degli ordini - per quanto, come semshed contacts and the good trend of orders, though still to be pre, in attesa di finalizzazione. Del resto nel calendario fieristico finalised. After all, in the internazionale Couture si International exhibition distingue per la sua parcalendar, Couture stands ticolare formula, che preout for its peculiar formuvede una doppia selezione la implying a double sedegli espositori ammessi lection of admitted exhie dei buyer invitati, vabitors and invited buyers, gliati rispettivamente da respectively assessed by a un retailer council e da un Retailer and an Exhibitor exhibitor advisory counAdvisory Council. These cil. Queste commissioni commissions are invited sono chiamate a esprimeto express an opinion re un parere (confermato (then confirmed once and poi in via definitiva dal for all by the panel of orpanel degli organizzatoganisers) on the one side, ri) da una parte, per ogni for each company, on the leazienda, sul livello del Nella foto qui sopra: le strutture dell'Encore e vel of products as well as prodotto nonché sulla del Wynn, che a giugno on the desirability for the sua appetibilità per il hanno ospitato Couture American market, on the mercato americano; e Couture Time 2017. other on the level and dall'altra sul livello e n In the picture above: the venues of Encore reliability of the buyers l'affidabilità dei comand Wynn that, in June, to be invited, also based pratori da invitare, hosted Couture and on their previous attendance anche sulla base delle Couture Time 2017. to the exhibition; its relatively liloro precedenti presenze mited size (about 350 brands are prein fiera; le dimensioni relatisent) makes it possible not only this peculiar net, but also a top vamente contenute della fiera (circa 350 i brand presenti, che in rank organisation, really attended by in every detail, starting gran parte hanno già confermato la propria partecipazione all'efrom the exclusive location of Wynn and Encore, certainly the dizione 2018) rendono possibile non solo questa particolare grimost luxurious Las Vegas can offer. glia ma anche un'organizzazione di alto livello, curata veramente l'Orafo 2017

102

settembre


Pagina a lato, dall'alto in senso orario: charm di Nadine Ghosn in oro con tsavoriti, rubini, diamanti neri, zaffiri rosa, azzurri e blu. Anello di Emanuela Duca in oro giallo, argento annerito, diamante. Collezione Burst. Spilla-pendente Hidden Flowers dalla collezione Dandelion di Masriera in oro con rubini, diamanti e smalti a fuoco. In questa pagina, a sinistra: orecchini Melissa di Carla Amorim in oro e pietre naturali. Qui sotto: orecchini di Wendy Yue in oro rosa con tormaline, smeraldi, zaffiri rosa e diamanti. Al centro della pagina: anello in oro e pietre naturali di Gavello. n Page alongside, from top, clockwise: charm by Nadine Ghosn in gold with tsavorite, rubies, black diamonds, pink, light blue and blue sapphires. A ring by Emanuela Duca in yellow gold, blackened silver, diamond. Burst collection. Hidden Flowers brooch-pendant from the Dandelion collection by Masriera in gold with rubies, diamonds, fire enamels.This page, left: Melissa earrings by Carla Amorim in gold with natural stones. Below: earrings by Wendy Yue in rose gold with tourmalines, emeralds, pink sapphires and diamonds. At the center: gold ring with natural stones by Gavello.

Accanto, a sinistra: collier Nids d'Ange di Jewelmer in oro bianco, diamanti e perla gold. Qui attorno, Swinging Choker della collezione Swinging Stones di Marie Mas: le gemme, incastonate back to back, possono ruotare grazie a un sofisticato meccanismo, cambiando il look della collana. n Left: Nids d'Ange necklace by Jewelmer in white gold, diamonds and gold pearl. Here, around: Swinging choker from the Swinging Stones collection by Marie Mas. The gems, set back to back, can rotate thanks to a sophisticated mechanism changing the look of the necklace.

l'Orafo 2017

103

settembre


$ - G ar ave lli

D ia m

COUTURE AWARDS

questione

di stile

P l a ti

num

H

Per la prima volta i riconoscimenti sono stati assegnati nel corso di una serata di gala nel sontuoso Encore Theater di Las Vegas

en

r ic h & D e n z el

di Antonella garello

D e b u ti n g

nd

0,0 0 0

ond

su

Inside Jewelry

2 er

- L e yl a

Ab dol lahi

L ondo n

H

te au

C

u re out

- Pasquale Br uni

Pe a Attesissimi come ogni anno, i Couture Awards di Las Vegas sono stati assegnati nel corso di una serata all'Encore Theater, alla quale hanno partecipato un migliaio di ospiti tra giornalisti, designer, produttori e retailer. La giuria - composta da Melissa Geiser di Stanley Korshak, Julie Thom di Von Bargen's, Daisy Shaw di Vanity Fair, Katerina Perez e Yossi Harari - ha designato i vincitori nelle diverse categorie (in queste pagine) - sottolineando la creatività e la maestria tecnica dei vari pezzi. Il premio speciale alla memoria di Cindy Edelstein, figura di spicco del settore scomparsa nel 2016, è stato attribuito a Stephen Webster.

rls - Yv el

Colored G e

ms

ab o ve

2 0 ,0

00

$-

Jo h n

Ha rdy

l'Orafo 2017

104

settembre


M

en 's

-

r re r Ja c ot

C d it o r' s h oi ce - G i ov an n

a r is er r iF

Colored Gems un

Fu

T

E he

der

20

,0 0 0$

-

Am al i

D i a m o n d s ab o v

e2

0 ,0

0

0$ n er n a - F

r - A t elie r Z o b

el

op l

e' s

Ch

oic

eM aria n i

l'Orafo 2017

105

settembre

I n n ov a t i v e - N a d

i ne

Gh

o

sn

T h e Pe

d o Jo r g e

S ilv e

Like every year, the long awaited Couture Awards were assigned in Las Vegas during a gala night at the Encore Theatre, attended by a thousand people including journalists, designers, producers and retailers. The jury, made up of Melissa Geiser of Stanley Korshak, Julie Thom of Von Bargen's, Daisy Shaw of Vanity Fair, Katerina Perez and Yossi Harari - nominated the winners in the various categories (on these pages) - underlying the creativity and technical mastery of the various items. The special prize in memory of Cindy Edelstein, a prominent personality in this sector who died in 2016, was awarded to Stephen Webster.


Inside Jewelry B rid al

- M

a rk

tt Pa G

s

d

em

00$ - C ar ol K au ff

an

$-

r 2 0 ,0

m

00

e und

Qa

o re

0, 0

e rs o n

D

i a m o n ds u n d e r 2

n

Col

y te

editor's picks

G

ol d - L u is a R o s as

Si

rlve

E m anu el a D uc a

l'Orafo 2017

106

settembre

P l a ti n u m

-A

l is

ha n

La creativitĂ dei gioielli spicca sempre ai Couture Awards, cosĂŹ ci siamo divertiti ad affiancare ai vincitori stabiliti dalla giuria un ulteriore sestetto di "eccellenti" selezionati tra tutti i finalisti: oggetti preziosi che ci sono parsi particolarmente degni di nota in termini di tecnica, raffinatezza, estetica e innovazione. â– The creativity of jewels always stands out at the Couture Awards. Therefore, we had fun in matching the winners decided by the jury six further "excellent" jewels, selected among all the finalists, that we deemed as particularly noteworthy in terms of technique, refinement, beauty and innovation.


Gioielli

TarĂŹ

Mondo Prezioso 6-9

Ottobre

mareagioielli.it


Inside Jewelry ISTITUZIONI

export made

in italy

Il punto sulle attività dell'ICE per sostenere l'internazionalizzazione delle aziende orafe. Ne parla il direttore dell'ufficio Beni di consumo

T

ra le organizzazioni che si occupano più attivamente dello sviluppo e degli investimenti del Made in Italy nel mondo c’è l’ICE, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Di programmi futuri, esportazione, sviluppo e mercati abbiamo parlato con Ferdinando Fiore, dirigente dell’ufficio Beni di Consumo dell’ICE. Innanzitutto, il punto della situazione. «In Italia – spiega Ferdinando Fiore – il settore orafo presenta una forte propensione all’export che fa da traino al buon andamento del comparto. Il 90% delle circa 8000 aziende orafe italiane, infatti, esporta nel mondo, rappresentando, di fatto, il 70% del giro di affari, in un mercato che vale 7 miliardi di euro. Nel 2016 il settore Gioielleria ha subito un calo del 4,5% delle esportazioni rispetto al 2015; dato comunque in ripresa se confrontato con i dati riferiti ai primi 10 mesi dell’anno, che si attestavano sul -7%. Il calo è riscontrato nelle vendite verso Hong Kong, hub del mercato asiatico, e verso i Paesi europei. I principali mercati di esportazione si riconfermano, invece, Svizzera ed Emirati Arabi, nonostante entrambi, in linea con il trend generale, mostrino un visibile segnale negativo, rispettivamente -7% (Svizzera) e -15% (Emirati Arabi). Per gli Emirati Arabi è comunque prevista un’impressionante crescita per il segmento dei gioielli e degli orologi di alta gamma: la previsione è di +67,9% entro il 2020, il che significa un aumento delle vendite nel Paese da 1,5 mld di euro del 2015 a 2,4 mld di euro nel 2020». Come risulta, invece, la situazione negli Stati Uniti? «Il mercato americano della gioielleria è stato, con i materiali da costruzione, il più colpito dalla crisi finanziaria del 2007 e ha rischiato quasi l’estinzione. Segnali di ripresa sono stati visibili a partire dal 2012, favoriti lo scorso anno dal dollaro ai massimi e dall’oro ai minimi. Ora, di fronte a una leggera contrazione, scendono le importazioni di importanti Paesi concorrenti (Svizzera, Tailandia, Belgio, Colombia) e, mentre restano stabili Cina ed HKSAR, l'Orafo 2017

l'Italia sale del 25% ad aprile 2017. Si tratta del migliore dato degli ultimi 2 anni, cresce la quota di mercato (2.2%) e l’aumento si verifica per le voci importanti del comparto gioielleria fine che, con 265 milioni, raddoppia rispetto al dato 2015 e segna un +38% sul 2016. La gioielleria, nel primo trimestre e come nel 2015, supera di nuovo abbigliamento e calzature come prima voce della moda italiana in USA». Quali sono i fattori che permettono al Made in Italy di rimanere competitivo? «I fattori sono gli stessi che continuano a rappresentare un’opportunità per le ditte nazionali: l’abilità degli artigiani, l’accuratezza della lavorazione, l’originalità del manufatto che personalizza l’estetica senza snaturarne gli elementi formali, le proporzioni, i cromatismi che appartengono al gusto dominante, e ancora lo stile, la qualità e la tecnica. Le imprese italiane del resto innovano continuamente la gamma dei loro prodotti, privilegiando i segmenti di produzione a più alto valore aggiunto e con un forte contenuto creativo e di moda, e spingendo verso un continuo aggiornamento tecnologico. Nel processo di gestione e pianificazione aziendale, inoltre, l’attenzione ai fattori di marketing, a strategie aziendali innovative basate sul rapporto prezzo/qualità, all’affidabilità dei servizi al cliente e alle politiche riguardanti i canali della distribuzione, sono elementi aggiuntivi che contribuiscono a determinare l’identità del progetto/prodotto “di Marca Italia”. L'organizzazione in distretti, o in poli di produzione, consente, peraltro, di superare il limite rappresentato dalla piccola dimensione nel momento in cui le aziende si proiettano all’estero, diversificando a seconda dei mercati di sbocco. È quest’ultima, unitamente all’attenzione ai cambiamenti economici e culturali che riguardano il consumatore, che resta un elemento cruciale nella sfida del prossimo futuro. Per questo la promozione del settore attuata dall’ICE si articola in un insieme di iniziative promozionali di natura diversa, elaborate allo scopo di rispondere alle diverse esigenze delle imprese italiane, e di offrire uno strumento a 108

settembre


sostegno delle realtà profondamente diversificate che compongono l’oreficeria nel nostro paese. A fondamento, i suggerimenti provenienti dalle categorie e dalle aziende italiane, grazie anche alle elaborazioni di customer satisfaction che monitorano i risultati delle iniziative». Quali, dunque, i prossimi appuntamenti ICE? «In accordo con Federorafi, e tenendo conto dei suggerimenti delle aziende, ICE punta su interventi promozionali che consentano di allargare il portafoglio Paesi delle aziende e su iniziative di tipo operativo-commerciale volte a sostenere la vocazione all'esportazione del prodotto italiano e a favorire i contatti con gli operatori e i mercati esteri: partecipazioni a fiere, workshop con incontri professionali, missioni operative con incoming di operatori esteri; con operazioni di comunicazione a corredo e supporto. Proseguiranno anche gli accordi con la grande distribuzione e gli independent retailers americani. I rapporti con i partner americani, department store e negozi indipendenti, sono pensati non solamente per la ricerca di una piattaforma vendite più vicina possibile al cliente finale ma anche per stabilire requisiti minimi come acquisti netti dichiarati, incrementi degli acquisti sullo storico, percentuali di nuovi fornitori e nuove linee di prodotto per la prima volta in US, tanto nelle grandi città, quanto nella provincia. Sono, inoltre, previsti momenti di promozione in-store (e/o tv e/o web). Le fiere ricoprono un ruolo importante in questa programmazione: di grande rilevanza l’incoming di buyer e giornalisti per l‘edizione di VicenzaOro September 2017 e la partecipazione di buyer eccellenti invitati a VicenzaOro January e a Oroarezzo. Novità da poco annunciata sarà, inoltre, la partecipazione collettiva a ottobre al Jewelers International Showcase di Miami: si tratta di una manifestazione che coglie il passaggio dei visitatori professionali dall’America Centro meridionale, oltre ai buyer americani. Un altro appuntamento importante sarà quello di VicenzaOro Dubai, dal 15 al 18 novembre, che per la prima volta riserverà anche una parte di spazio dedicato al B2C. In quell’occasione ICE organizzerà la terza edizione della collettiva italiana, cui si prevede partecipino una trentina di aziende. A disposizione di ciascuna l'Orafo 2017

azienda partecipante uno stand allestito, azioni pubblicitarie, un catalogo e il desk ICE di supporto in fiera. Memore del successo della scorsa edizione sarà riproposto, sul Piano Export Sud, l’evento Tesori Nascosti: viaggio nella gioielleria meridionale che, a partire dal prossimo ottobre, si focalizzerà su buyer provenienti soprattutto da Europa e Asia quali protagonisti di incontri B2B con le aziende italiane delle Regioni coinvolte. Proseguirà inoltre, in collaborazione con Federorafi, l’International Jewellery Export Lab, progetto che pone al centro le esigenze di internazionalizzazione delle imprese al fine di potenziare i livelli informativi, costituire figure manageriali commerciali consapevoli e preparate, valorizzare il patrimonio di conoscenza e la capacità strategica, organizzativa e gestionale delle aziende italiane e affiancare le imprese stesse nell’organizzazione di una strategia aziendale di marketing e promozione dei prodotti. È anche confermata, per l’inizio del 2018, la partecipazione collettiva italiana all’Hong Kong International Jewellery Show di marzo. Essere presenti a Hong Kong consente alle aziende italiane di piccole e medie dimensioni di entrare in Cina, sia utilizzando le reti di distribuzione della città (negozi specializzati, importatori e grossisti con licenza di operare in Cina), sia sfruttando le capacità di ricezione del mercato locale. Confermata anche la partecipazione delle aziende delle regioni meridionali alla International Jewellery Tokyo: durante la scorsa edizione di gennaio, 26 aziende italiane hanno esposto le loro produzioni in uno spazio dedicato da ICE al gioiello meridionale, dov’era prevista anche un’area dimostrativa della lavorazione artigianale italiana del cammeo. Tra i progetti futuri verso l’Oriente ci sono in cantiere anche un’operazione nel sudest asiatico e il potenziamento delle azioni promozionali nel mercato giapponese». Nella pagina a fianco, al centro, Ferdinando Fiore; in alto, l'Italian Lounge dell'ICE alla fiera orafa di Sharjah negli Emirati Arabi. In questa pagina, in alto, veduta di Dubai. Sotto, la skyline di Miami. English translation: see pag. 110 109

settembre


English Text

diamond and gem trade: a turning point See Page 98 The age-old and knotty problem of the traceability of diamonds and coloured gems seems to have found its salvific shore - after many attempts - in nanotechnologies. For the “white” ones we should (in the conditional form) raise our prayers of gratitude to Heaven for Chow Tai Fook, a group with more than 2000 jewellery stores scattered between Hong Kong and Continental China, provided that we understood each other well, passing from ideograms to Latin alphabet. As for coloured gems - that are currently pre-emptively being limited, as an experiment, to emerald - our supplications to the divinity will be addressed towards Lake of Four Cantons, in the proximity of Lucerne, where the laboratories of Gübelin Gem Lab & Co. are located. There, in the Celestial Empire and Helvetia of old, they seem to have found the way out of the muddle to answer the question: where does our material come from? If, in case of diamonds, inclusions are of no use to diagnostics ends connected to traceability and the system to check the provenience set up under the name of Kimberly Process is well encumbered with bureaucratic stamps and papers, the "T mark" writing implemented by Chow Tai Fook through a not well specified though patented nanotechnology, should, according to its proponents, “ensure the accurate report of the path followed by the stone, from mine to store” (the famous supply chain). This “through a serial number unique for each item, visible only at 150 magnifications under the microscope.” This is what we are served up. We can not get to know either how this mark is made, the details of this blessed nanotechnology or how it is used. The only disclosure, not so disclosing, though, concerns the "T Mark" that should be a syncretic acronym of the terms Traceable, Transparent, Truthful and Thoughtful. And here we got lost in the meanderings of the Chinese-style marketing. Provided that everything does not simply come down to an internal sale strategy of the Group. Let us not fall into despair, though. May be we got it. Even because they boast the partnership (to what extent is unknown to us) of three heavyweights in the world diamond production: Rio Tinto, De Beers and Alrosa. This is what they solemnly claim. My mind instead, is tormented by a terrible doubt: If they too, down there, consider traceability as (sic) “an answer to the needs of the market”, how long will be still allowed, in our so-called "mature" market, to neglect the issue and/or brazen it out? And now let us turn our hopeful eyes to Lake of Four Cantons. Because this is where the zephyrs, bearers of the most reliable pieces of news, heralds of great revolutions, blow. Though the Helvetii did not open up much on some details, their announcement is, at least, linear just like the logic deductions that can be drawn. It is true that, at the moment, the range is limited to the raw emerald only, this being more suitable to the need, given the inevitable widespread presence

of microcracks emerging to the surface in such a material. This highly favours the deep introduction - to facilitate its survival to the cutting as well as to the final setting of the result of the cutting itself - of a material which is an "agent" of the stone "DNA". However, this does not change the fact that, in the future, once the technique on the easier green stone will be thoroughly experimented, a way will be found to pass to ruby and, through modifications of the application procedure, to sapphires and other gems. Even here we are dealing with a method that makes use of nanotechnologies: nanoparticles with a diameter of around 100 nanometers (0.0001 mm) are injected in the stone in its raw form (through microcracks, obviously). These nanoparticles are bathed in an ethanol-based liquid working as agent. While the liquid and the nanoparticles penetrate the item, they hermetically adhere to the walls of the microcracks. The DNA, the "Genetic Code" of the stone is contained in the nanoparticles, encapsulated in spherules of amorphous silica suitable to resist mechanical and thermal stresses in the stone cutting and setting phases (including the oiling treatments). That is all the information concerning the field (mine) and the country of origin, as well as such technical details as the disposition area, the extraction pit and date, the identification code as well as the mining company or cooperative in charge of extraction and owner of the concession. Nanoparticles are invisible at the microscope, except with an electronic scanning one, and induce neither optical effects, nor alterations of the transparency and of the physical and optical characteristics of the hosting stone. The survival of the nanoparticles to the working of the raw material, being the process already started in the mine, is ensured by the high number of "genetic identification tags" introduced. These particles can be recovered at will, during the supply chain procedure or also at a later time, allowing for the decoding of the information contained in the “DNA” that will then reveal the provenience of the material without admitting any doubt whatsoever. The decoding – and this could not be otherwise – can be carried out by an authorised (by Gübelin) laboratory. The technology, they take care to ensure, will be made available not only to the involved mining companies, but also to brands, governmental authorities, trade associations, non governmental organizations et alia. We will be still left to understand what these “genetic identification tags”, this DNA, this so-called "genetic code" consist of. However, the reason for such a mystery is self-evident: it is the secret hidden by Gübelin and its business partner Gemsfiled Public Limited Company. Praise to them and to this innovation that - be sure - will revolutionise not only and not merely the traceability methods, but also a host of other things. And here, as good old Antonio Lubrano used to say in a famous TV programme in the '90s, a number of questions “spontaneously arise”, which we are about to list. We are not giving any answer as this does not pertain to our expertise, but we are only asking the questions from which everyone will draw his personal conclusions. 1. Once the “Genetic Mapping” of coloured stones, or the so-called “Paternity test”, had ensured their traceability - thus meeting the needs for ethical credentials requested by specific segments of the consumption users of “mature markets" and linked to such issues as the protection of the rights of l'Orafo 2017

110

settembre

those labourers in charge of extraction and working of gems and the communities they belong to, the sustainability of working conditions, the protection from abuses deriving from the exploitation of juvenile labour, the financing of conflicts, the illegal extraction and marketing, the smuggling, the environmental sustainability and much more - would it really impact on the above mentioned realities, and how? 2. In other words, once established the geographical and environmental provenience of a given gem, who and with which means and methods would intervene to solve the (above-mentioned) issues that are the basis and the raison d'etre of the celebrated CSR (Corporate Social Responsibility)? Or otherwise, what would the aim of the "Paternity Test" be? Traceability in itself ? The allocation of an added value deriving from the ethical one linked to traceability or from the (not justified, in quality terms) value pertaining to the geographical area of origin considered tout-court as synonym of quality? In such a case, given the evident mercantilist scope, where would the social aims be? In the allocation, if any, by some part of the supply chain of 1-2% of their income (gross or net?) to improve the working, economic, social, health conditions of the people in charge of the production cycle, along with their families and communities? And, turning all this from theory into practice, based on which criteria and operation methods and by whom? 3. Would those appointed to the implementation of such missions, be the expression of the involved parties (extractors, cutter, traders, individuals or associates de facto or de jure, mining and/or business companies, government or para government bodies characterised by a crossed participation with the private sector, NGOs and so on) or some super partes entitles as auditors with auditing functions? In such a case, elected/appointed by whom and responsible to whom? Expressed differently: who would control the controllers and how? 4. And if the involved parties, as far as the extraction of coloured gems is concerned, consisted for 80% of the production on a global level in a myriad (and this is the case) of associated and non associated individuals and/or small size businesses, would, the involved parties themselves, have the means, the capacity and the possibility to take advantage of the technology made available (at which economic and legal conditions?) for the implementation of the “Paternity Test”, besides becoming actors/ beneficiaries of the ethic process that all this should trigger? or would they be excluded or even seriously penalized? 5 In fact, and this is the case, if the involved parties that dominate the remaining 20% of the world production of coloured gems consist in a bunch of mining companies where only one (Gemsfield) controls 70% of the world production of rubies and 25% of emeralds (beside actively participating to the “Paternity Test” project), which role will they play? That of primae inter pares (with the “small ones”) or of Big Brother setting the rules and leading the dance of the market? 6. And if this was the ending, would you opt for the market of "cartel" stones coming with an “ethical” pedigree or brand with an added value (even economic), thus meeting the ethical impulses of certain (may be important) clients but condemning to exclusion those who should instead be the recipients



English Text of such ethical yearning, or would you choose the market of "bastard" and anonymous stones that would support the minus habens, the excluded from the circle, with the risk, though, of being cut off from that very same circle of “ethical clients? I should say that the puzzle of the "Copernican revolution of traceability" is not so easy to solve. And how do you see such a situation?

ICE and Made in Italy export: projects See Page 108 ICE, the Agency for the promotion and internationalization of Italian companies abroad, is among the organizations that are more actively engaged in the development and investments of Made in Italy in the world. We spoke about future programs, export, development and markets with Ferdinando Fiore, manager of ICE Consumer Goods division. First of all, let us summarise the situation. «In Italy – Ferdinando Fiore explains - the jewellery industry shows a remarkable bent to export that drives the good performance of the sector. In fact, 90% of the about 8000 Italian jewellery companies exports in the world, accounting for 70% of the turnover in a market worth 7 billion euros. In 2016 the jewellery sector underwent a drop by 4.5% of exports against 2015 evidencing, however, a recovery when compared to the data referring to the first 10 months of the year, obtaining -7%. The drop concerns the sales to Hong Kong, a hub of the Asian market, and to the European countries. Switzerland and Arab Emirates confirm as main exporting markets despite they both evidence a negative sign, in line with the general trend, equal to -7 (Switzerland) and -15% (Arab Emirates) respectively. However, an impressive growth is envisaged for Arab Emirates in the segment of high range jewels and watches: the forecast is of +67% by 2020 implying an increase in the sales in the Country from 1.5 billion euros in 2015 to 2.4 billion euros in 2020». How would you describe the situation in the United States? «The American jewellery market was, along with building materials, the most negatively affected by the financial crisis of 2007 and it nearly risked extinction. Signs of recovery were evident starting from 2012, favoured last year by the maximum value reached by dollar along with the minimum one of gold. Now, against a slight contraction, the imports of important competing countries are dropping (Switzerland, Thailand, Belgium, Colombia) and while China and HKSAR remain stable, Italy increases by 25% in April 2017. It is the best result over the last two years. The market share increases (2.2%) due to the important items of the fine jewellery sector that, with 265 millions, doubles when compared to 2015 and evidences a +38% against 2016. In the first quarter and as it did in 2015, jewellery outdoes again clothing and shoes as first item of Italian fashion in the USA». What factors allow the Made in Italy to remain competitive? «The same factors - Fiore continues - that still represent an opportunity for national companies: the ability of artisans, the accuracy of workings, the originality of the artefact that customises aesthetic without distorting

the formal elements, proportions, hues belonging to the predominant taste and again, style, quality and technique.» Italian companies continuously innovate the range of their products, privileging the production segments characterised by a high added value and creative and fashion content, driving a continuous technological update. Moreover, in the management and company planning process the attention paid to marketing factors and innovative company strategies based on the value for money, the reliability of customer services and the policies concerning the distribution channels are further elements contributing to establish the identity of the "Made in Italy" project/product". The organisation in districts or production poles allow to overcome the limit represented by the small size when companies project themselves abroad, diversifying based on the destination markets. And this, along with the attention to economic and cultural changes concerning the consumer, is a crucial element in the challenge for the next future. «For this reason the promotion of the sector by ICE involves a series of promotional initiatives of various kind, designed to meet the different needs of Italian companies and to offer a tool supporting deeply diversified realities the jewellery sector of our country is composed of. This is supported by the suggestions coming from Italian associations and companies, also thanks to the processing of customer satisfaction monitoring the outcomes of the initiatives». Then which are the next events involving ICE? “In accordance with Federorafi and taking into account the suggestions of companies, ICE focuses on promotional actions allowing to widen the portfolio of countries for the various enterprises and on operationalcommercial initiatives meant to support the exporting mission of Italian products and to favour the contacts with foreign operators and markets: attendance to exhibitions, workshops with professional meetings, operational missions with incoming of foreign operators, complemented and supported by communication activities. The agreements with the American big distribution and the independent retailers will continue. The relationships with American partners, department stores and independent shops, are meant not only to find a sale platform that proves to be as near as possible to the final customer, but also to set minimum requirements such as declared net purchases, increases in the purchases of historical items, percentages of new suppliers and new product lines for the first time in the US, both in big cities and provinces. In store (and/or TV and/or web) promotions have also been organised. Exhibitions play a critical role in such scheduling: the incoming of buyers and journalists for VicenzaOro l'Orafo 2017

112

settembre

September 2017 and the attendance of excellence buyers invited to VicenzaOro January and Oroarezzo have a great importance. The collective attendance to the Jewelers International Showcase in Miami in October has just been announced: this event intercepts the passage of professional visitors from Southern-Central America as well as American buyers. VicenzaOro Dubai, from 15 to 18 November, will be another important event where, for the first time, part of the space will be dedicated to B2C. During such occasion, ICE will organise the third edition of the Italian collective exhibition with an estimated attendance of about thirty companies. Each company taking part to the event will be provided with a fitted stand, advertising actions, a catalogue and the supporting ICE desk in the exhibition venue. Following the success of the last edition, the event entitled Tesori Nascosti (Hidden Treasures), on the South Export Plan, will be proposed again: a journey into southern jewellery that, starting from next October, will focus on buyers mainly coming from Europe and Asia as protagonists of B2B meetings with Italian companies of the involved regions. Moreover, the International Jewellery Export Lab will continue in partnership with Fedeorafi. It is a project focusing on the internationalization needs of companies in order to strengthen the information levels, create aware and prepared business managers, valorise the heritage of knowledge and strategic, organization and managing capacities of Italian companies and support such companies in the organization of a marketing and promotional company strategy concerning products. Finally, they have confirmed the Italian collective attendance, at the beginning of 2018, to the Hong Kong International Jewellery Show in March. Being present at the Hong Kong event allows small and medium size Italian companies to enter China, both using the distribution network of the city (specialised stores, importers and wholesalers with a permit to operate in China) and also exploiting the reception capacities of the local market. Companies coming from southern regions will attend the International Jewellery Tokyo. During the last edition held in January, 26 Italian companies exhibited their products in a space dedicated by ICE to southern jewels, with a specific area where the Italian artisan working of cameo was shown. Among the future projects towards Eastern countries, an operation in South East Asia is currently being organised, along with the strengthening of promotional actions on the Japanese market»



Meet the international Gemworld in Munich.

Europe‘s top show for gems & jewellery in autumn.

on Visit us k Faceboo

www.gemworldmunich.com


Nataldee Azien

2017

CAMBIA PROSPETTIVA

Proponi alla tua azienda di festeggiare il Natale con Medici Senza Frontiere Per maggiori informazioni su cosa possiamo fare insieme scrivici o chiamaci: 06 88806435/465 aziende@msf.it

Š Guillaume Ratel

www.msf.it/nataleaziende


Brands In This Issue

ALCOZER & J

40

FALCINELLI ITALY

58

MORELLATO

79-86

MOUSSON

35

31

FALSINI ART

52

106

FANI GIOIELLI

57, 101

NADINE GHOSN

102, 105

AMALI 105

FERNANDO JORGE

105

NANIS

32, 37, 49

AMEN

FILODELLAVITA

22

NERI ROMUALDO

48, 101

ALESSIO BOSCHI ALISHAN

38, 79-86

ANNAMARIA CAMMILLI

57

FOREVER UNIQUE

58

NIRAV MODI

42

ANTONINI

39

FURRER JACOT

105

NOMINATION

101

GARAVELLI

104

NOUDAR

31

GAVELLO

103

OLE LYNGGAARD COPENHAGEN

37

ARTLINEA

24-26, 54

ATELIER ZOBEL

105

AUTORE

31

GEORG JENSEN

30

OPS! OBJECTS

20

BIBIGÍ

54

GILORO

58

ORNELLA IANNUZZI

35

BLISS

30

GIORDINI

90

OTTAVIANI

36

BOCCADAMO

14, 79-86

GIORGIO VISCONTI

48, 101

PANDORA

41

GIOVANNI FERRARIS

40, 105

PASQUALE BRUNI

BOGHOSSIAN BOUCHERON

33, 72, 73

GIOVANNI RASPINI

79-86

79-86 37, 79-86, 104

PIAGET 70, 71

BREUNING

101

GRAZIELLA

91

PICCHIOTTI

BRONZALLURE

36

GÜBELIN GEM LAB & CO.

98

POLELLO

30, 79-86

HENRICH & DENZEL

104

BROSWAY

BUCCELLATI

75

BULGARI

79-86

POMELLATO

ICE 108

PONTE VECCHIO GIOIELLI

ITALIA INDEPENDENT

QAYTEN

20 79-86

RECARLO

34, 41 61

39, 79-86 49 58, 106 79-86

C&C

54

JACK & CO

CAMEO ITALIANO

38

JEWELMER

103

RIVIÈRE

50

CARLA AMORIM

103

JOHN HARDY

104

ROBERTO BRAVO

20

CAROL KAUFFMAN

106

KEEP OUT

96

ROBERTO COIN

43

CARRERA Y CARRERA

39

KIDULT

79-86

ROBERTO DEMEGLIO

20, 43

CARTIER

79-86

LE BEBÉ

79-86

ROMA 1947

93

CASATO

42, 57

LE CAROSE

79-86

ROSATO

79-86

CHANEL JOAILLERIE

68

CHANTECLER CHAUMET

LES GEORGETTES

18

22, 39

LEYLA ABDOLLAHI LONDON

104

67

LUCEBIANCA

16

SALVINI SKIRA EDITORE STEFAN HAFNER STENZHORN

22, 79-86 16 37, 41, 61 41

CHOPARD

31, 69

LUISA ROSAS

106

CHOW TAI FOOK

98

MARCO BICEGO

52

STROILI

79-86

CNA AREZZO

18

MARIANI

105

SUZY LANDA

32, 35

CRIERI 8, 57

MARIE MAS

103

SWAROVSKI

79-86

CRIVELLI

MARK PATTERSON

106

THEO FENNEL

79-86

DAMI GIOIELLI DAMIANI

58 49, 79-86

DAVITE & DELUCCHI GIOIELLI

79-86

MASI MASRIERA MATTIOLI

61 102 39, 57

TIFFANY & CO.

34 52, 79-86

TREEMME 61 TROLLBEADS

79-86

DE GRISOGONO

43

MEWO

18

UNOAERRE

54, 91

DIOR JOAILLERIE

33

MICHELETTO

50

VALENTINA CALLEGHER

61

MISANI

32

VAN CLEEF & ARPELS

74

DODO

22, 79-86

DURANTI EMANUELA DUCA

22

102, 106

MISIS 100

WENDY YUE

MOISEIKIN

YVEL 104

l'Orafo 2017

116

settembre

101

33, 103


Bohemian crafted since 1548.

AU T H O R I Z E D D I S T R I B U TO R S

Italia del nord

Centro Italia

Sud Italia

AESSE PIETRE S.N.C. www.aessepietre.com info@aessepietre.it

EUROGEMME S.R.L. www.pietresemipreziose.com info@eurogemme.it

TRASPARENZE S.A.S. www.trasparenze.net trasparenze@tari.it




Advertisers’ Index AESSE PIETRE

117

ALCOZER & J

11

ALTESSE – LES GEORGETTES

17

AMEN

IV copertina

AMIN LUXURY

5

ANDREA DEL BORGO JEWELS

13

ARTLINEA 24 – 27 ARTURO FACCHINI

II copertina

BASSANO COLLECTION

65

BMB DECORLINE

78

CHIMENTO

15

CLARVS

1

CRIERI

I copertina, 8, 9

D&SIGN

III copertina, 120

DAVITE & DELUCCHI GIOIELLI

6, 7

DENTRO LE MURA

2, 3

ERIKA GIOIELLI

66

GIMET

88

GIOIELLI MAREA

107

GIORDINI 94, 95 GOGGI STERLING GRAZIELLA

113

battente

KEEP OUT

111

IGI

97

INSPIRATION

23

LUCEBIANCA – LE BEBÉ

28

MARIA SOLE GIOIELLI

87

MASI GIOIELLI

46

MINERALIENTAGE

114

OROVERDE 62, 63 PIERDUCA

19

RELAIS I MIRACOLI

118

RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL

4

SEA

64

UBM ROTAFORTE

119

UNOAERRE

21




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.