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Innovation call di Camst: ecco le start up vincitrici

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C arta stampata

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Bomaki porta il format

“rapido” nei mall

Novità e aperture all’orizzonte per Bomaki, la catena di ristoranti a tema nippo-brasiliano fondata nel 2013.

In primo luogo, arriva un nuovo ristorante a Milano e sono pronte due aperture a Roma, che segnano l’esordio del brand nella Capitale. Alla fine di febbraio ha aperto infatti al pubblico il nuovo punto in zona Navigli mentre all’inizio di marzo è prevista la riapertura del locale ai Murazzi a Torino; infine, nei primi giorni di primavera Bomaki sbarcherà nell’Urbe: prima in zona Prati e a maggio a Ponte Milvio.

Al via i tre progetti pilota di Camst Group con Feelera, MUGO e Regusto, le tre startup vincitrici della seconda Innovation Call lanciata dalla coop con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative e servizi a misura di persona per un sistema alimentare più sostenibile. Tre obiettivi sfidanti per queste realtà impegnate nel percorso di co-innovazione con Camst: ridurre gli sprechi alimentari, stimare e azzerare l’impatto climatico di un menu, tracciare e raccontare la sostenibilità della filiera alimentare.

L’Innovation Call si è rivolta a startup attive nei settori food, retail tech e facility management proponendo dieci ambiti di innovazione in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Nel dettaglio, Regusto, candidata nell’area di innovazione del welfare, inclusion & community engagement, elaborerà le modalità per tracciare le donazioni di eccedenze alimentari da centri cottura e magazzini, rendicontando in modo puntuale l’attività e quantificando il contrasto allo spreco alimentare. MUGO, invece, offrirà menu a impatto climatico zero per il sistema di ristorazione di Camst. La tecnologia di Feelera, infine, il cui progetto era candidato per l’ambito della blockchain e traceability, aiuterà a mappare la filiera, tracciando le materie prime che compongono un menu e restituendo queste informazioni all’utenza finale, con un approccio che rafforza la trasparenza nella comunicazione con i consumatori.

Dopo Torino e Roma, il nuovo cocktail bar di Obicà a Milano

La catena sta poi sviluppando un nuovo formato casual chiamato “Bomaki Rapido”: il primo taglio nastro è stato fatto a Milano (via Buonarroti). Il concept è però studiato per i centri commerciali: di qui, a fine marzo, l’apertura presso Le Gru di Grugliasco (Torino) e, a fine ottobre, nel nuovissimo centro di Cascina Merlata a Milano.

E non è tutto: aumentano gli investimenti di Bomaki sul tema della multicanalità. La società vuole rafforzare la presenza sulle piattaforme di food delivery (Glovo, Just Eat, Deliveroo, Uber Eats) e il servizio di prenotazione online e take away tramite il sito proprietario. Bomaki è un’iniziativa sostenuta dai soci fondatori Giuseppe Grasso, Francesco Zambon e Jeric Bautista, più un gruppo di investitori supportati da Augens Capital e Bic Capital

Procede senza sosta il piano di rilancio di Obicà Mozzarella Bar , riacquistato a metà 2021 dalla famiglia Scudieri

Il 2022 si era chiuso con una nuova apertura prestigiosa, in pieno centro città a Torino, dove il ristorante si è sistemato al piano terra della Rinascente , nell’esclusiva via Lagrange.

Sempre a fine anno, ha riaperto con un look rinnovato, ispirato all’ultimo rebranding del marchio, anche il ristorante romano a due pas - si da Montecitorio, Obicà Parlamento . Lavori in corso anche a Milano, dove, dopo il ristorante di via Cusani, adesso l’azienda ha riaperto, nella location che aveva occupato per anni in zona Brera, con il marchio Il Bar in Via Mercato

Il locale, completamente trasformato, ha assunto la veste di “cocktail bar con cucina” che si presta per lunch veloci, aperitivi con cocktail speciali firmati da Oscar Quagliarini , e per la cena.

A Como nascerà un centro cottura unico

Dopo anni di discussioni e polemiche, il Comune di Como ha deciso di imprimere un’accelerazione al progetto di creare un centro unico di cottura in città, con l’obiettivo di ridurre i costi del servizio, che oggi è in parte ancora gestito a livello di singole scuole. In 28 dei 39 refettori in città, è Euroristorazione, il cui affidamento scadrà alla fine dell’anno, ad avere attualmente in carico la refezione, producendo circa 4mila pasti al giorno in un grande centro cottura nel Comune di Garbagnate Milanese, che vengono consegnati nelle scuole comasche per il consumo. La scelta del centro unico nel territorio comunale risponde non solo all’esigenza di risparmiare sui costi, creando un unico centro acquisti per i prodotti alimentari, ma anche di ottimizzare il servizio, rendendolo più efficiente e gradevole agli utenti finali, ovvero i bambini delle scuole e i loro genitori.

L’area individuata per la costruzione della struttura si trova in via Somigliana, in un edificio di 5mila metri non completamente utilizzata di proprietà di Palazzo Cernezzi.

Bio a scuola, al via la rivoluzione in Calabria

2019-2021: i numeri dei big del foodservice in Italia

Competitive Data Srl ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 370 società di capitali appartenenti al settore della ristorazione commerciale e collettiva per il triennio 2019-2021.

Risultato: il fatturato aggregato delle prime 370 aziende del fuoricasa italiano fa segnare una crescita del +20,7% nel 2021, con le Regioni del Sud e delle Isole che guidano la classifica con una performance del +28,1%; al secondo posto si piazzano le Regioni del Nord Ovest con una crescita del 22,2%, seguono le Regioni del Centro con un incremento del +18,3% mentre nelle Regioni del Nord Est la progressione è stata del 17,9%.

Destinataria di 29 milioni di euro che finanzieranno 79 progetti nei comuni della Regione, una rivoluzione è in vista nelle mense scolastiche della Calabria, all’insegna della dieta mediterranea e del consumo di prodotti biologici a Km zero.

Per il cui impiego, sono state emanate in questi giorni dalla Regione le linee guida di accesso ai contributi per l’attivazione delle mense scolastiche bio.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, ha infatti finanziato, anche per il corrente anno, il fondo per promuovere la diffusione dei refettori bio, al quale possono accedere tutti i comuni d’Italia. A tale scopo, saranno attivate dal Dipartimento Agricoltura regionale apposite azioni di supporto e accompagnamento alla fruizione dei contributi.

Il Governo regionale ha di recente attivato percorsi didattici laboratoriali e di degustazione di prodotti naturali a Km zero presso le fattorie indicate dall’ARSAC, per tutti gli studenti del primo ciclo.

L’exploit maggiore ha interessato le aziende di ristorazione con fatturati compresi tra 10 e 30 milioni di euro (+29,6%), seguite con il +23,9% dalle imprese con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro; chiudono le attività di ristorazione con fatturati superiori ai 30 milioni di euro, in crescita del 18,2%. Aggregando i bilanci di un campione di aziende che realizzano nella ristorazione commerciale una quota superiore al 50% dei ricavi, e con fatturato significativo, si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali. Ebbene, il ROE medio nel 2021 è diminuito del 15,7%, in lieve peggioramento rispetto al -14,1% del 2020 (il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci). Il ROI medio è stato pari al -4,5% nel 2021, quasi dimezzando il -8,4% del 2020 (il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo - ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi - sul Capitale investito netto - cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica – e rappresenta la redditività della gestione caratteristica). Infine, il ROS è stato pari al -4,8% nel 2021, migliorando sensibilmente rispetto al -11,8% del 2020 (il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite). Ritorna invece in territorio positivo l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o EBITDA MARGIN, che passa dal -1,1% del 2020 al 4,2% del 2021.

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