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Gesa (Cioccolatitaliani) diventa Gioia Group spa

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C arta stampata

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Tanto tuonò che piovve: dopo il recente via libera delle autorità europee all’impiego della farina ricavata dai grilli essiccati nei paesi dell’UE, il “novel food” arriva anche nella ristorazione commerciale: è Pane & Trita, food concept tutto italiano che ha portato l’esperienza gastronomica in una dimensione ludica, a proporre il Grillo Cheeseburger, il primo hamburger con farina ricavata dal cosiddetto Acheta domesticus, il grillo domestico. I founder dell’insegna, tra cui il ceo Pabel Ruggiero, motivano l’iniziativa con il desiderio di stare al passo con i food trend e l’evoluzione del gusto dei clienti, nella convinzione che a tavola ci si possa e debba anche divertire, oltre a mangiare… bene.

Il Grillo Cheeseburger nasce in collaborazione con Soul-K, food-tech company italiana che studia e produce ingredienti personalizzati per il canale della ristorazione esplorando e testando le proteine del futuro.

Il Grillo Cheeseburger è in “edizione limitata”: a partire da mercoledì 15 febbraio solo 100 hamburger al giorno per tutti i locali Pane & Trita della Lombardia.

Gesa Group srl diventa Gioia Group spa: la holding partecipata dalla famiglia Ferrieri e dal fondo Mir Capital – che ha in portfolio i brand Cioccolatitaliani, Bun Burgers e Fra’ Diavolo – cambia denominazione sociale, diventa spa e punta a raggiungere i 90 milioni di fatturato nel 2023. Secondo il CEO Vincenzo Ferrieri il primo obiettivo sarà di integrare al meglio Fra’ Diavolo e Bun. Sullo sfondo, il raggiungimento di quota 90 milioni di euro di fatturato alla fine del 2023. Le basi per effettuare questo balzo sono nei numeri: nel 2022 il fatturato del gruppo si è attestato a quota 70 milioni di euro con un Ebitda al 9%, per un exploit di 32 milioni rispetto al 2021, anno in cui l’Ebitda del gruppo era stato del 4%. A sostenere lo sviluppo 22 aperture con i tre marchi nel 2022. Una espansione che proseguirà anche quest’anno: nel 2023 il gruppo prevede di aprire altri 35 locali, il 90% in Italia. Più in dettaglio, sono previste per Fra’ Diavolo e Bun Burgers rispettivamente circa 10 e 15 opening, localizzate in particolare nei centri città, dove è la consegna a fare da traino alle vendite: rappresenta infatti il 40% del business delle location Bun e il 20% per i negozi Fra’ Diavolo. Una percentuale che si attesta al 5% per Cioccolatitaliani, insegna per cui si prevede di alzare la saracinesca a 10 pdv: 5 con gestione dirette e altrettanti in franchising. Di questi, 3 verranno aperti tra Arabia Saudita e con tutta probabilità in Albania.

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