L'Industria della Gomma 10/2023

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Ottobre 2023

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi 712
DAL PLAST ANNIVERSARI
LABORATORIO
REPORTAGE
FOCUS

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

www.industriagomma.it

Direttore responsabile

Andrea Aiello in reDazione

Daniela Garbillo - daniela.garbillo@edifis.it

Collaborano alla rivista

Gianpaolo Brembati, Giuseppe Cantalupo, Enzo Cardone, Alessandro Facchino, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, A.L. Spelta

GrafiCa e impaGinazione

Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it

pubbliCità dircom@edifis.it

traffiCo pubbliCitario

Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it

stampa

Grafiche Arrara

Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI)

Costo Di una Copia ai soli fini fisCali

€ 1,00 abbonamento

Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it

Arretrati € 15,00 amministrazione amministrazione@edifis.it

Abbiamo letto Mondogomma

ANNO 66 - OTTOBRE

10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

16 PLAST/RUBBER 2023: EDIZIONE ABBASTANZA

POSITIVA, MA “MAI PIÙ IN SETTEMBRE”

Con 38 mila visitatori si è chiusa l’8 settembre a Fiera Milano quella che gli organizzatori hanno definito un’edizione “di successo” di Plast. Le aziende del salone satellite Rubber ci hanno confermato il bilancio tutto sommato positivo, ma hanno chiesto a gran voce che non venga mai più ripetuta così presto in settembre.

30 COLMEC: CINQUANT’ANNI DI SUCCESSI

Ricerca continua, innovazione tecnologica, produzione di alta qualità. Sono gli elementi fondamentali della strategia aziendale che ha meritato alla Colmec la soddisfazione di arrivare al taglio del nastro del cinquantesimo anniversario della sua fondazione come costruttore qualificato e affidabile, riconosciuto a livello mondo, di macchinari e linee complete di estrusione, compoundazione e vulcanizzazione della gomma e del silicone.

34 APPARECCHIATURE DI COLLAUDO DELLA GOMMA: VENDITE IN CRESCITA

Secondo uno studio della società americana di ricerche di mercato Future Market Insights, ripreso da Rubberworld, l’area Asia-Pacifico offre le migliori opportunità per la crescita del mercato delle apparecchiature di collaudo della gomma.

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L’Industria della Gomma una rivista edita da:

Edifis S.r.l.

Viale Coni Zugna 71

20144 - Milano - Italy

Tel. +39 023451230

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE

EDITORIA DI SETTORE

FOCUS LABORATORIO

39 L’IMPORTANZA DELLA MISURA

Che si tratti di gomma destinata al settore automobilistico, all'industria alimentare, all'industria chimica o alla componentistica meccanica, la necessità di misurarne e testarne le caratteristiche è una costante. L’offerta sul mercato in questo senso non manca, grazie ad aziende in grado di proporre strumenti da laboratorio sempre più veloci, precisi e sofisticati per qualsiasi tipo di test, analisi o prova. Nelle pagine che seguono ne presentiamo alcuni esempi.

u AFFRI

u DGTS

u FKV

u FOR LAB ITALIA

u GIBITRE INSTRUMENTS

u MP STRUMENTI

u NETZSCH

u SERMAC

u URAI

u VERDER SCIENTIFIC

u ZUMBACH ELECTRONIC

2 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
SOMMARIO

Rogitex Italia Srl. is a leading global distributor supplying various industries with quality elastomers, plastics and carbon black.

Rogitex Italia Srl. provides the market with technical knowledge and specialized services keeping a flexible commercial approach and proven logistic model despite market conditions

RUBBERS

E-SBR Dry and OE grades

S-SBR Dry and OE grades

NBR standard grades

NBRGT/FC - Fast curing/Low fouling

SKI 3 and SKI 3 S polyisoprene

PBR High Cis Neodymium Titanium

IIR and HIIR Butyl and Halobutyl

EPDM

European Sales Office: Rogitex Italia Srl - +39 0383 212143

commerciale@rogitex.com - www.rogitexitalia.com

TPE

SBS Dry grades

DRY/OIL

SIS

SILICONE RUBBER

HTV

RTV

LSR

OH Polymer

REINFORCEMENT MATERIALS

Carbon Black

SYNTHETIC POLYMERS AND AUXILIARIES

MENSILE

Dalle aziende

54 ALGORITMI INTELLIGENTI PER UNA MIGLIORE

ISPEZIONE VISIVA

L’intelligenza artificiale porta notevoli vantaggi al settore dell'ispezione visiva: lo testimonia la collaborazione tra Doss e AISent, di cui è stata data una dimostrazione durante il Plast di Milano.

58 SASMAC APRE LE PORTE DELLA FABBRICA PER MOSTRARE

IL COLLAUDO IMPIANTI

Si è svolta dal 18 luglio al 4 agosto scorso l’Open House di Sasmac, iniziativa dedicata ai clienti dell’azienda che hanno potuto visionare macchinari e impianti nella fase di collaudo presso la sede di Vigevano.

Normative

60 SICUREZZA GENERALE DEI PRODOTTI

Concludiamo la presentazione del nuovo regolamento relativo alla sicurezza generale dei prodotti, che si applicherà a partire dal 13 dicembre 2024. Scopo del provvedimento è rafforzare le norme per i prodotti venduti sia offline che online, nonché la vigilanza sui prodotti non sicuri e di conseguenza i diritti dei consumatori.

69 LA NORMATIVA ANTINQUINAMENTO EURO 7

COLPIRÀ ANCHE LE AUTO ELETTRICHE

Tra le novità della normativa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2025 per tutte le auto di nuova immatricolazione, incluse quelle elettriche, ci sono nuovi limiti per le emissioni evaporative dei freni e degli pneumatici, nonché la durabilità delle batterie e l’uso di strumenti di monitoraggio delle emissioni.

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GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI ANNO 66 - OTTOBRE SOMMARIO
69 4 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023 30 39 16

RUBBER

COMPOUNDS A SOLUTION FOR EVERY CHALLENGE

Tecno Compounds è la sede operativa specializzata nello studio, progettazione e realizzazione di mescole in gomma per l’industria di trasformazione degli elastomeri.

Parker aiuta i propri partner grazie a un know how specifico ottenuto da migliaia di formulazioni, per risolvere le più grandi sfide ingegneristiche e creare un domani migliore.

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COLMEC S.p.A. - Via Massari Marzoli, 6

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Tel. +39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559

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Via Carlo Gazzo, 25 - 27029 Vigevano (PV) Tel. 0381 344813/4 info@c2macchinegomma.it www.c2macchinegomma.it

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• Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi.

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Tel. 035.460146 - Fax 035.460687

e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

Via Monte Napoleone, 8 - 20121 Milano

Tel. 02 76 01 38 66 - www.lagduf.it

Gomma Naturale rubber@lagduf.it

Lattice Naturale latex@lagduf.it

Gomma Sintetica JSR® polymers@lagduf.it

6 L’INDUSTRIA
GOMMA
TM
srl

LANXESS S.r.l.

Segreen Business Park - Palazzo Y

Via San Bovio 1/3

20090 Segrate (MILANO)

Tel: +39 02.3072.1

Fax:+39 02.3072.2017

www.lanxess.com

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Distribuzione e trading di gomma sintetica e carbon black. Specializzazione nella vendita di materiali near to prime, con la possibilità di utilizzare la nostra ventennale esperienza nel mondo del compounding.

Distributore italiano: NOVALCA S.R.L.

NOVACHEM SA

Via Valdani 1 - 6830 Chiasso (TI) Svizzera Tel. +41 091 225 32 22 www.novachem.ch liguori@novachem.ch

Parker Hannifin Italy Srl

Via Sebastiano Caboto 1 - 20094 Corsico (MI) parker.italy@parker.com - www.parker.com/it

Parker è situata in 50 paesi in tutto il mondo e sostiene 100 divisioni con 336 sedi di produzione. L’impareggiabile rete industriale di distribuzione di Parker si estende su circa 13,000 postazioni a livello mondiale. Attraverso questa vasta rete di aziende locali e indipendenti, Parker porta i suoi prodotti e servizi a clienti in 104 paesi. Questo include il continuo ingresso della rete di punti di vendita al dettaglio industriali ParkerStore, con più di 3,000 sedi in tutto il mondo.

Sede legale, operativa ed amministrativa

Via Cascina Croce 2/c

25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy

T. +39 030 6857425 - +39 030 6857728

+39 030 6577494

F. +39 030 6577486

info@rpm-srl.it www.rpm-srl.it

Produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione di elastomeri

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Forni specifici per trattamenti di post-curing e vulcanizzazione di articoli in gomma, gomma-metallo, gomma spugna, silicone, viton, o’ring, ecc.

SERMAC S.r.l.

Via Delle Nebbie, 4 24060 Brusaporto (Bg) – Italy +39.035.687.267 www.sermac.it sermac@sermac.it

Compound elastomerici a base EPDM, NR, SBR, NBR, EVA, AEM, IR, BR, IIR, CPE, CSP, EO per articoli tecnici e cavi elettrici

S.I.G.E.A. S.p.A.

Viale dei Mareschi, 1 10051 Avigliana (TO) Tel. 011.9367533 info@sigearubber.com www.sigearubber.com

Sattec DBS Gomma S.r.l.

Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100

www.sattecgomma.it

Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.

TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS

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7 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
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GOMMA
VENDITA, DISTRIBUZIONE E ASSISTENZA TECNICA PER GOMME SINTETICHE, LATTICI SINTETICI E PRODOTTI CHIMICI PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

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8 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023 srl RUBBER CLUB GLI SPONSOR
TM

Rassegna della stampa tecnica estera

I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti.

PNEUMATICI - UNA VISIONE PER UN FUTURO PIÙ PULITO

L.M.H. De Silva, R. Soufiani, A.J. Marcucci. E. Vega, Continental Carbon, Houston, Texas (USA)

- RUBBERWORLD, febbraio 2023, pag. 38-42

Gli pneumatici sono le uniche parti di auto, autocarro o aeroplano in contatto diretto con la superficie della strada e, a causa dell’attrito, soprattutto durante frenata e accelerazione, particelle della loro usura si staccano dal battistrada e si diffondono nell’ambiente, con l’aggravante che alte temperature possono far evaporare i loro componenti volatili.

Si parla così di agglomerati di queste particelle con altre particelle derivate dall’abrasione della strada, chiamati TRWP (Tire and Road Waste Particles) nel caso di strade e TWAP (Tire Waste Airstrip Particles) per piste di atterraggio. In entrambi i casi queste particelle vengono comunemente chiamate microplastiche, tra le quali vanno considerate anche le particelle rilasciate dalla semplice frizione fra suole di scarpe e superficie stradale quando si cammina. Tutte queste particelle sono oggigiorno oggetto di vivaci discussioni sia nella comunità scientifica che nell’opinione pubblica: l’argomento è relativamente nuovo e, alla luce di studi contradditori

in letteratura e alla difficoltà di campionare e misurare caratteristiche diverse in mancanza di norme, questo articolo si focalizza sulle possibili soluzioni del conseguente problema ambientale, indicandone alcune che, comunque, richiedono uno sforzo multidisciplinare di concertazione e collaborazione.

L’articolo, semplice e discorsivo, illustra bene la gravità del problema e la situazione attuale, precisando che l’usura dello pneumatico è considerata microplastica di tipo B, ossia rilasciata durante l’utilizzo, e la sua presenza nell’ambiente è difficile da quantificare, così come è ancora più difficile formulare previsioni sulle relative emissioni. Per farsi una prima idea ecco alcuni numeri: si stima che nella sola Germania

1.228,5 g/anno pro capite siano rilasciati nell’ambiente, valore pari a circa il 30% della quantità totale di microplastiche, mentre l’usura totale di pneumatici nel mondo consiste in più di 6 milioni di tonnellata all’anno; le dimensioni delle particelle sono comprese fra 10 nm e 350 μm, con un diametro medio di 100 μm; esse sono di forma allungata e la loro densità è maggiore di 1 g/ cm3, il che significa che verosimilmente affondano in acqua o sedimentano; circa il 61% delle particelle si deposita sul suolo e circa il 18% sulla superficie dell’acqua.

La maggior parte degli studi si concentra sulle aree vicino ad autostrade e strade di campagna e tutti dimostrano che le particelle sono presenti in piante, animali e persone. Il loro effetto sugli organismi viventi è in gran parte sconosciuto, ma senz’altro le particelle presenti nell’aria potrebbero essere un serio pericolo per gli organi della respirazione, depositandosi in polmoni e alveoli, senza contare che esse si legano a sostanze pericolose.

L’attenzione degli scienziati si concentra soprattutto sull’analisi delle particelle nell’ambiente, sulla loro quantità e sulla stima delle loro emissioni, mentre pochi si occupano del loro effetto sugli organismi viventi, anche se finalmente stanno aumentando, e pochissimi cercano di trovare possibili metodi di utilizzo.

La soluzione, sostenuta dalla gente comune, di produrre pneumatici che non abradano la superficie stradale, suona come lo scaricabarile di chi non vuole ammettere alcuna responsabilità propria nell’utilizzo dei veicoli, ma possiamo parlare piuttosto di mancanza di conoscenza del problema.

È infatti evidente che migliorare la resistenza all’abrasione dello pneumatico comporta il peggioramento della tenuta sul bagnato e quindi della frenata incidendo, con una più alta resistenza al

10 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
RUBBER CLUB
PICTURE-PERFECT Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers THE NEXT TOP MODEL We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough? UNIVERSITY FOCUS Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain Letter of the law Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets INTERVIEWS Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders EXPO REVIEWProduct debuts from Tire Technology Expo 2012 www.tiretechnologyinternational.com APRIL 2012

rotolamento, sul consumo di carburante o di elettricità. Pochi sanno che l’usura in generale, dello pneumatico in particolare, è un sistema e non la proprietà di un singolo materiale: in quanto tale essa è influenzata non solo dal materiale del battistrada, dalla sua scolpitura e dalla costruzione dello pneumatico, ma in modo significativo dal peso del veicolo e dallo stile di guida individuale (modo di frenare, di accelerare, velocità etc.), nonché dall’ambiente (superficie della strada, temperatura, situazione del traffico). La guida autonoma può ridurre sensibilmente l’usura dello pneumatico, mentre i veicoli elettrici, privi di emissioni di scarico, la aumentano a causa del loro peso più alto, determinato dalle batterie, così che risulta evidente che il miglioramento di un parametro sposta semplicemente il problema per l’ambiente. Fortunatamente conoscenza e consapevolezza dell’argomento stanno aumentando, si discutono possibili regolamentazioni

in merito a velocità, numero limitato di auto per famiglia, massima percorrenza annua del veicolo etc. L’articolo è molto interessante, perché affronta una casistica di cui probabilmente la gente comune non si rende conto, ne parla in termini semplici e comprensibili e, nella seconda parte dell’esposizione, si occupa di soluzioni e sfide. Lasciamo ai lettori interessati arrivare alla fine dell’articolo, ne vale la pena.

MACCHINARI E ATTREZZATURE

OTTIMIZZAZIONE DI PRESSIONE E FLUTTUAZIONI DI PRODUTTIVITÀ

DI UN ESTRUSORE ALIMENTATO A FREDDO PER MEZZO DI UN RULLO AZIONATO SEPARATAMENTE

C. Hopmann, A. Limper, M. Schön, U. Nillius, T. Hut, Institute for Plastics Processing in Industry and Craft at RWTH Aachen, Aachen (Germany) - email uwe.nillius@ikvrwth-aachen-de - KGK 3/2023, pag. 51-55

Nel processo di estrusione della gomma, una pressione e un comportamento di produttivi-

tà stabili nel tempo sono essenziali per la qualità dell’estruso. Rimane comunque una sfida l’alimentazione non uniforme di materiale in strisce, dal momento che si può strappare o può mostrare deviazioni dimensionali, così che la zona di alimentazione rischia di funzionare vuota o sovraccaricata. Un comportamento variabile di alimentazione causa fluttuazioni di pressione e di produttività in questa zona, che si propagano fino alla filiera con la possibilità di scarti di produzione. In molti casi gli estrusori per la gomma ad alimentazione fredda vengono progettati con un rullo di alimentazione, che ruota in un rapporto fissato meccanicamente alla vite. Tuttavia, quando si varia la velocità periferica del rullo, l’alimentazione del materiale può essere influenzata in modo mirato: questa ricerca si focalizza sulla valutazione di un controllo ideale della velocità del rullo e della incidenza che tale velocità può avere sul flusso di alimentazione del materiale. L a ricerca fa uso di un estrusore per

ABBIAMO LETTO PER VOI

gomma 40 mm (tipo7340 di TSM), già equipaggiato con un rullo di alimentazione azionato separatamente, con velocità regolabile indipendentemente dalla velocità della vite.

A l fine di esaminare l’influenza del materiale sul processo di alimentazione, vengono utilizzate due mescole di EPDM caricate con carbon black, una morbida a bassa viscosità (60 ShA e 25 MU) ed una dura ad alta viscosità (80 ShA e 95 MU), prevedendo che le differenze fra le due risultino in proprietà diverse di lavorazione e di alimentazione. È possibile misurare la produttività per verificare l’accuratezza dimensionale degli estrusi e, se c’è uno scostamento (ad esempio cambiamenti di peso nella lunghezza), si può dedurre che anche le loro dimensioni cambino: la misurazione della pressione serve come indicazione dell’accuratezza dimensionale meglio della misurazione del peso. Verificato il rapporto fra la velocità circonferenziale della vite e il rullo di alimentazione, la ricerca dedica due sostanziosi paragrafi alle misurazioni importanti per un controllo del rullo (torque di azionamento della vite e del rullo) e al confronto con un estrusore più piccolo con diversa configurazione (estrusore 19 mm di Brabender).

Dopo avere illustrato il comportamento del banco di rotolamento per il materiale di alimentazione e avere indicato la necessità di esaminare e di tenere in considerazione gli effetti opposti di aumento e diminuzione della velocità del rullo durante la programmazione del controllo della velocità stessa, l’esposizione della ricerca arriva alla conclusione che entro certi liniti il rullo influenza l’alimentazione del materiale e può quindi essere usato per compensare gli scostamenti nella striscia di alimentazione. Tali scostamenti possono essere misurati velocemente e con precisione mediante i torque di azionamento sia della vite che del rullo, a seconda della configurazione dell’estrusore. Il banco di rotolamento agisce come tampone e consente il bilanciamento del processo di alimentazione e della risultante pressione nel cilindro. Utilizzando questa caratteristica, il banco può essere misurato con un metodo laser a distan -

za, mentre la pressione lungo il cilindro può essere una buona indicazione dell’efficacia di un meccanismo di controllo.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI

EFFETTO DEL THERMAX N990

SULLA SOGLIA DI PERCOLAZIONE

ELETTRICA DI EPDM

E. Norton, Cancarb, Alberta (Canada) –RUBBERWORLD, maggio 2023, pag. 36-39

Anche se dal punto d vista elettrico l’EPDM è un elastomero isolante, tuttavia l’aggiunta di carbon black diminuisce la sua resistività. In generale la resistività diminuisce (e la conduttività aumenta) con un aumento del livello di carica del carbon black, con una diminuzione della dimensione delle particelle, con un aumento della struttura e con una diminuzione della dispersione. Nel caso del thermal black, la larga granulometria e la bassa struttura comportano più larghe distanze interaggregate a un dato carico e una più alta soglia di percolazione, che è il livello di carico al quale la resistività della mescola diminuisce sensibilmente e la mescola passa da isolante a conduttiva. Con la crescente elettrificazione del settore dei trasporti sono aumentate le specifiche della pertinente resistività dei componenti in gomma e plastica. Inoltre, alcuni componenti di gomma, come i profili dell’auto, sono soggetti a precise specifiche, intese ad evitare la degradazione della gomma e la corrosione elettrochimica delle parti in alluminio dell’auto, che hanno sostituito l’acciaio per diminuire il peso del veicolo.

È quindi necessario rivedere le formulazioni delle mescole per aumentarne la resistività: questo risultato si può ottenere con l’utilizzo di grosse quantità di cariche minerali, come talco, caolino e carbonato di calcio, che hanno però effetti negativi su lavorazione e proprietà fisiche, oppure ricorrendo a gradi speciali di carbon black furnace messi a punto per questa applicazione, ma con costi e disponibilità come ostacolo, oppure con l’uso di miscele di carbon black. In questo studio vengono prese in esa -

me miscele di caolino duro, carbon black N990 ed N550, per valutare l’area di percolazione elettrica di mescole EPDM, misurandone anche viscosità e proprietà fisiche.

Per le prove vengono preparate le seguenti mescole, tutte a base Keltan 5470 e cariche differenti: otto mescole con caolino e solo N990, entrambi a vari livelli; cinque mescole con caolino, N 990 ed N550, tutti a vari livelli (miscela 75:25 di N990 ed N550); cinque mescole identiche alle precedenti come cariche , ma con gli stessi livelli di N990 ed N550 (miscela 50:50).

L o studio esamina le proprietà di processo e fisiche di tutte le mescole preparate, nonché la loro resistività e l’aumento di volume.

L e prove dimostrano che la soglia di percolazione può essere modificata utilizzando differenti miscele di N990 ed N550, con il risultato di 37% wt.% carbon black con solo N990, di 20% wt.% carbon black stimato con miscela 50:50, valore al quale la resistività della mescola incomincia a diminuire sensibilmente.

I n generale si è scoperto che, sostituendo il caolino con N990, si ottiene modulo più alto, compression set più basso, la possibilità di adattare la resistività all’applicazione e ridotta densità della mescola.

A ltre conseguenze constatate sono la diminuzione del carico di rottura in qualche caso e la ridotta usura di estrusore e componenti del mescolatore.

U tilizzando una maggiore quantità di N990 rispetto ad N550, si ottengono benefici in termini di viscosità ridotta, tempo di scottatura più lungo, allungamento a rottura aumentato, soglia di percolazione elettrica più alta e maggiore volume della mescola, mentre gli effetti negativi sono modulo tensile e proprietà di resistenza tensile ridotti.

I n complesso i risultati ottenuti dimostrano la difficoltà di bilanciare le proprietà della mescola anche se, modificando la composizione del sistema di cariche, è possibile raggiunger e vari obiettivi di prestazione richiesti per la specifica mescola e la sua applicazione.

12 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
RUBBER CLUB

DEVULCANIZZAZIONE: UNA SOLUZIONE PER GLI SCARTI DI GOMMA

B. Chouchaoui, Windsor Industrial Development Laboratory, Windsor, Ontario (Canada) - RUBBERWORLD, maggio 2023, pag. 40-46

Dopo una scontata introduzione, che ricorda ai lettori la differenza fra gomma naturale e sintetica, l’articolo prende il via citando una cifra di richiesta annua di pneumatici globale che lascia basiti: ben 3,4 miliardi di unità, che fanno intuire quale sia l’enorme quantità di scarti di gomma da pneumatici in un solo anno.

Posto allora che la maggior parte degli scarti della gomma deriva dal settore dei trasporti e, di conseguenza, dagli pneumatici, giusto per farsi un’idea di come essi vengono gestiti l’articolo cita la situazione del 2020 negli Stati Uniti dove, dei 9,7 milioni di tonnellate di scarti di gomma, il 55% è finito in discarica, il 27% è stato bruciato per il recupero di energia e il 17% è stato riciclato. La pochezza della quantità destinata al riciclo può essere giustificata dalla considerazione che si tratta di una sfida difficile, anche se gli sforzi per migliorare le politiche e le tecnologie correlate sono in continua evoluzione per aumentare sostenibilità e circolarità dell’industria della gomma.

Dal momento che la maggior parte della gomma viene utilizzata negli pneumatici, praticamente tutta la ricerca sulla devulcanizzazione si concentra sugli pneumatici fuori uso (PFU), prodotti con gomma naturale ed SBR e vulcanizzati con sistema a zolfo. Questo articolo presenta quindi una panoramica delle più importanti tecnologie di devulcanizzazione per gomme vulcanizzate a zolfo, come gomma naturale ed SBR, sottolineando che, vista l’importanza di costituire un’economia circolare, le applicazioni della gomma devulcanizzata si concentrano sui metodi, con cui la gomma devulcanizzata può essere mescolata con diverse matrici polimeriche per sviluppare miscele ecosostenibili con proprietà fisiche idonee agli utilizzi previsti.

Gli attuali metodi di smaltimento dei rifiuti di gomma sono tre: discarica, recupero di energia e macinazione. Parlando qui in particolare solo dello smaltimento in discarica, che è forse il meno conosciuto nei dettagli dei pericoli ambientali che presenta, possiamo affermare che esso è quello tradizionale e più economico, che presenta però gravi inconvenienti, dovuti al fatto che: gli pneumatici rilasciano metalli e prodotti chimici tossici (stabilizzanti, plastificanti, ritardanti di fiamma etc.), che inquinano il suolo e ne diminuiscono la fertilità; l’ammasso di pneumatici costituisce un’area di coltura per zanzare, roditori e serpenti, portatori di varie malattie anche mortali; esiste un serio rischio di infiammabilità degli pneumatici, che possono bruciare per settimane con incendi difficili da estinguere; gli pneumatici gettati in discarica non possono più essere recuperati come materiale idoneo ad essere reintro -

ABBIAMO LETTO PER VOI

dotto nell’industria della gomma come materia prima secondaria. Per tutti i motivi sopra esposti, dal 1999 la Commissione Europea ha proibito lo smaltimento in discarica degli pneumatici.

Circa il 45% e il 38% degli pneumatici usati e di scarti industriali di gomma, rispettivamente negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, vengono utilizzati come forme di recupero di energia supplementari non fossili, mediante i processi di incenerimento, pirolisi e gassificazione, considerando che gli pneumatici sono organici per più del 90% e hanno un potere calorifico di 32.6 MJ/Kg in confronto al 18.6-27.9 MJ/Kg del carbone.

L a macinazione coinvolge le tecnologie, che riducono la dimensione dello scarto di gomma per produrre una polvere di varie dimensioni (mesh) per parecchie applicazioni: si tratta di macinazione meccanica a temperatura ambiente, ad umido e criogenica.

Dei metodi di smaltimento come recupero di energia e macinazione, nell’articolo vengono anche indicate le applicazioni successive al trattamento specifico, già esistenti o in fase di sviluppo.

L’articolo prosegue poi affrontando l’argomento della devulcanizzazione, mettendo innanzitutto in evidenza la differenza fra recupero e devulcanizzazione e passando successivamente ad illustrare i vari metodi finora sviluppati per ottenere una gomma devulcanizzata, che scindono selettivamente i legami intermolecolari carbonio-zolfo (CS) e zolfo-zolfo (S-S), rompendo il reticolo tridimensionale senza coinvolgere scissioni della catena principale e senza quindi degradare il polimero.

Una, ed unica, tabella presente nell’articolo cita tutti i metodi di devulcanizzazione esistenti, classificandoli nelle tre famiglie fisica, chimica e biologica. Questa è la parte più interessante dell’articolo, in quanto permette al lettore di farsi un’idea precisa dei principali metodi esposti fra i ben 15 riportati nella tabella.

A ltrettanto interessante, dal punto di vista pratico, è la successiva parte dell’articolo, che parla delle applicazioni esistenti per la gomma devulcanizzata, focalizzandosi sulle sue tre possibili

miscele con gomma naturale, gomme sintetiche e termoplastici, descrivendone opportunamente vantaggi e svantaggi, in dipendenza anche dal metodi di devulcanizzazione utilizzato.

L’articolo è davvero ben confezionato e, al di là di dimostrare l’esperienza e la competenza dello Windsor Industrial Development Laboratory, è consigliato a tutti coloro che, esperti o no in materia, desiderano avere un quadro preciso dell’argomento grazie alla chiara ed accurata esposizione.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI STUDIO DI RETICOLAZIONE PEROSSIDICA IN SILICONE HCR

E. Sharp,K. Knipp, D. Foster, ACE Laboratories, Ravenna, Ohio (USA) - RUBBERWORLD, giugno 2023, pag. 26-32

In questo articolo vengono valutati diversi perossidi, utilizzati a vari livelli in silicone HCR (Heat Cured Rubber), mettendone a confronto la prestazione in base a densità di reticolazione, reologia, proprietà fisiche, compression set e invecchiamento termico.

I perossidi in questione sono i seguenti: di(1,4-dichlorobenzoil) perossido al 50% in olio di silicone (DCBP-50); dicumilperossido al 40% in gomma siliconica (Si-DCP-40); 2,5 dimetil-2,5-di(t-butilperossi) esano perossido al 50% in gomma siliconica (Si-DBPH-50).

I l DCBP è usato nell’estrusione di silicone, grazie alla sua bassa temperatura di attivazione ed alta velocità di reticolazione, che consentono a profili complessi di formare rapidamente una pellicola vulcanizzata e di mantenere le loro forme. La sua caratteristica di bassa temperatura di decomposizione richiede cautela durante la lavorazione, nonché rigorosi stoccaggio e condizioni di trasporto.

I l DCP è il tradizionale perossido per lo stampaggio di elastomeri siliconici HCR e questo è dovuto alla sua sicurezza di scottatura, che assicura il riempimento delle cavità dello stampo, ma viene utilizzato anche come perossido secondario in estrusione dove, combinato con un perossido veloce non vinilico, aiuta ad aumen -

tare la densità di reticolazione e a migliorare il compression set.

I l DBPH è per l’utilizzo simile al DCP, venendo spesso usato in stampaggio come perossido primario o da solo, con un possibile utilizzo come perossido secondario in estrusione.

P er le prove si usa una formulazione base di silicone HCR (Xiameter RBB 2001.65 di Dow) e perossido, ottenendo mescole variabili per tipo di perossido e per quantità usata (0.50, 0.80, 1.00 e 1.20 phr).

A parte l’introduzione, tutti i paragrafi dello studio sono limitati nel testo, ma danno spazio a molte tabelle e grafici, guardando i quali si può seguire lo svolgimento senza ricorrere all’esposizione, che comunque si articola in reologia, densità di reticolazione e stato di vulcanizzazione, proprietà fisiche standard, compression set, invecchiamento termico e campioni post-vulcanizzazione.

L e conclusioni dello studio risultano essere le seguenti: le mescole con DCBP mostrano un aumento di densità di reticolazione e di prestazione fisica all’aumentare della quantità di perossido usata, con il migliore risultato ottenuto passando da 0.50 a 0.80 phr; le proprietà di compression set del DCBP continuano a migliorare fino al livello di quantità a 1.20 phr; la post-vulcanizzazione dei campioni di DCBP livella i risultati, con il solo passaggio di rilievo da 0.50 a 0.80 phr; anche DCP e DBPH manifestano leggeri miglioramenti di densità di reticolazione passando da 0.50 a 0.80 phr, mentre le proprietà fisiche si mantengono costanti. I n definitiva, la quantità di perossido necessaria aumenta a seconda della quantità di carica, all’inibizione da parte di altri ingredienti e al contenuto di vinile del polimero siliconico utilizzato.

ELASTOMERI E APPLICAZIONI PRODUZIONE DI COMPOSITI TERMOPLASTICI-SILICONE PER MEZZO DI STAMPAGGIO A INIEZIONE MULTI-COMPONENTE CON POLICARBONATO E POLIPROPILENE

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RUBBER CLUB

H-P Heim, Ralf-Urs Giesen, A. Rüppel, M. Hartung, M. Ali Nikousaleh, University of Kassel, Kassel (Germany) - RUBBERWORLD, giugno 2023, pag. 34-36

La lavorazione del silicone sta interessando sempre di più la tecnologia delle plastiche, in particolare negli ambiti di: tecnologia medicale - il silicone liquido (LSR) viene spesso usato per le sue buone processabilità e sicurezza fisiologica; automobili e autocarri - le gomme siliconiche trovano utilizzo per le loro buone proprietà elastiche nell’intervallo di temperatura da - 50 a + 200 °C, soprattutto per guarnizioni di tenuta e tubi; applicazioni ottiche - le gomme siliconiche offrono un’eccellente trasparenza e ottime proprietà di conduzione di luce in applicazioni flessibili.

I n futuro aumenterà l’interesse in queste aree applicative per lavorare LSR in combinazione con termoplastici, con l’ausilio dello stampaggio a

iniezione multi-componente, che già funziona per combinazioni di tecnopolimeri. Produttori di silicone, come Wacker, Shin-Etsu e Momentive offrono gradi di LSR che contengono addizionali silani organofunzionali. Questi silani agiscono come promotori di adesione fra le catene della gomma siliconica e i gruppi funzionali sulla superficie del termoplastico.

A lcuni termoplastici, come ABS e PE (polietilene), non possono essere stampati con LSR, che normalmente reticola a più di 130 °C, temperatura alla quale essi sono già in uno stato plastico. Per il polipropilene (PP) non ci sono per ora gradi di LSR adesivi disponibili sul mercato, mentre per il policarbonato (PC) c’è una disponibilità limitata. Per PP e PC, l’aiuto per lo stampaggio multi-componente consiste in un trattamento superficiale, ad esempio con raggi ultravioletti UVC, con lunghezza d’onda 100-280

nm, oppure con la silicatizzazione di substrati termoplastici. Esistono poi gomme siliconiche liquide a reticolazione UV per la produzione di componenti termoplastici/LSR standard per stampi a iniezione e, inoltre, ci sono gradi LTC (Low Tempertaure Curing) di LSR che vulcanizzano a temperature intorno a 90 °C.

P er le prove vengono utilizzati policarbonato Calibre Megarad 2081 di Trinseo, polipropilene 575P di Sabic e Siloprene 2742 di Momentive come LSR adesivo.

I llustrata la parte sperimentale, le prove mostrano: l’adesione di compositi policarbonato/LSR dopo differenti processi di post-trattamento; l’adesione di compositi LSR/polipropilene dopo diversi tempi di stoccaggio a temperatura ambiente.

V iene così dimostrata la possibilità di ottenere buoni compositi di PP e/o PC con LSR, che sono effe ttivamente pronti ad essere introdotti sul mercato.

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Plast/Rubber 2023: edizione abbastanza positiva, ma “mai più in settembre”

Con 38 mila visitatori si è chiusa l’8 settembre a Fiera Milano quella che gli organizzatori hanno definito un’edizione “di successo” di Plast. Le aziende del salone satellite Rubber ci hanno confermato il bilancio tutto sommato positivo, ma hanno chiesto a gran voce che non venga mai più ripetuta così presto in settembre.

Corridoi pieni, ma soprattutto nelle due giornate centrali, tante strette di mano, tanti incontri, tante presentazioni. Dal 5 all’8 settembre anche la redazione de L’Industria della Gomma ha partecipato al Plast 2023, fiera che mancava dal 2018 e che a causa della rivoluzione dei calendari fieristici post-Covid ha dovuto per forza cambiare la sua storica collocazione tardo-primaverile (a cavallo tra i mesi di maggio e giugno).

Proprio le date, così a ridosso dal mese di agosto, che per la maggioranza delle aziende italiane (ma anche

europee) è ancora il periodo di ferie più gettonato, sono state il leit motiv delle nostre interviste con gli espositori in fiera. La maggior parte delle aziende dell’area Rubber, il salone satellite dedicato alla filiera della gomma, infatti, si è dichiarata alla fine abbastanza soddisfatta dell’affluenza dei visitatori, ma ha espresso (diremmo in massa) l’esplicita richiesta che non venga mai più ripetuta –perlomeno non così presto - nel mese di settembre.

I DATI UFFICIALI DEL 2023 S econdo il report finale comunicato

da Promaplast, società che organizza la manifestazione, Plast 2023 e i suoi saloni satellite Rubber (filiera della gomma), 3D Plast (stampa 3D e affini) PlastMat (materiali innovativi), su una superficie di 50.000 m² netti, ha visto la presenza di 1.323 espositori, di cui il 47% esteri.

I 38.000 visitatori sono stati caratterizzati da una buona presenza internazionale con il 26% degli ospiti provenienti da 109 Paesi. Tra questi primeggia l’Europa che copre il 63,9%, l’Asia presente con un significativo 20,2%, l’Africa e l’America che hanno rappresentato entrambe

MONDOGOMMA
a cura della redazione
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Foto di D. Garbillo.

il 7,6% dei presenti e l’Oceania con lo 0,75%.

N on meno significativa la presenza internazionale dei circa 300 buyer coordinati da ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).

S econdo il comunicato di chiusura diramato dagli organizzatori il risultato di questa edizione è stato “soddisfacente” e Plast rimane “una manifestazione solida e attrattiva nonostante la mancata concomitanza con The Innovation Alliance che, con il suo sistema integrato di manifestazioni, nel 2018 aveva raccolto un pubblico trasversale all’intera filiera dei beni strumentali, dal packaging ai materiali, dalla tecnologia per la lavorazione della carne alla logistica e alla stampa”.

P er un confronto immediato: Plast 2018 aveva registrato la presenza di 1.500 espositori – su una superficie di 55.000 metri quadri netti – con oltre 63.000 visitatori.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

P last/Rubber 2023 è stata la quarta edizione con i settori della gomma e della plastica organizzati ciascuno come salone indipendente, con una sua specificità non solo di materiali – dai polimeri agli additivi di lavorazione e, nel caso della gomma, agli ausiliari di vulcanizzazione – , ma anche di macchinari, di attrezzature di lavorazione e di apparecchiature di controllo.

L’ultima volta che la gomma e la plastica sono s tate “viste insieme”, infatti, è stato nell’edizione del 1991 del Salone Internazionale delle Materie Plastiche e della Gomma. Poi, a partire dall’edizione del 1994 del Plast, il settore della gomma rimase inglobato in quello della plastica, in un’unica indifferenziata area espositiva. N el 2012 Promaplast – già all’epoca titolare di Plast -, sotto la spinta di importanti innovazioni tecnologiche che si erano susseguite nel tempo caratterizzando lo sviluppo di nuovi macchinari e di nuove applicazioni degli elastomeri, organizzò Rubber 2012 come salone autonomo dal

Plast con la collaborazione della nostra casa editrice e con il patrocinio di Assogomma.

Q uesta organizzazione risultò subito più consona a due settori i cui mercati si sfiorano, ma sono pur sempre diversi l’uno dall’altro. Parecchie materie prime sono comuni alla gomma e alla plastica – lo stirolo e il butadiene, per esempio, ma anche l’acrilonitrile, l’etilene, il propilene, acrilati e metacrilati, e tanti altri ancora -, ma le proprietà e le applicazioni dei due materiali sono totalmente diverse. Tra gli stessi costruttori di macchine, poi, ve ne sono alcuni che operano in entrambi i comparti industriali.

G iusto, quindi, che la gomma e la plastica si presentino ciascuna con la sua specifica identità, ma è altrettanto giusto e conveniente che i due saloni siano collocati nello stesso contesto spaziale e temporale. In questo modo, l’operatore trova nel salone di suo interesse una gamma completa di prodotti tra i quali scegliere la soluzione tecnologica più idonea per le sue necessità. In una maniera non dispersiva, ma più diretta ed efficiente.

È anche in questi termini che gli espositori e i visitatori interessati hanno sempre espresso, da subito, il loro parere favorevole sul “ritorno”

del Rubber come salone autonomo nell’ambito della più importante fiera dell’anno in Europa dedicata alle materie plastiche e alla gomma.

LA VOCE DEGLI ESPOSITORI DELLA FILIERA DELLA GOMMA

D urante le quattro giornate di fiera abbiamo incontrato un grande numero di aziende dell’area Rubber, spaziando tra tutte le categorie merceologiche presenti: presse, stampi, macchinari, materiali, strumenti di laboratorio. Come detto, il bilancio è stato tutto sommato positivo per molti espositori, ma sono emerse anche voci talvolta discordanti. L’unico punto su cui c’è stata una quasi unanimità è la richiesta che in futuro la fiera n on si svolga più all’inizio di settembre. Vi proponiamo di seguito le dichiarazioni degli espositori delle varie merceologie presenti.

I produttori di macchinari

Q ualcuno si è dichiarato molto s oddisfatto, come il Managing Director del produttore di presse per l’iniezione d i materie plastiche, delle gomme siliconiche e TPE Engel Matteo Terragni: «Il Plast sta andando bene nonostante il periodo e addirittura un poco sopra le aspettative. Abbiamo

REPORTAGE PLAST 2023
Foto di D. Garbillo.
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avuto contatti di qualità, mancano le scolaresche e sono pochi i visitatori per diletto».

«D evo dire che con piacere, al di là di ogni aspettativa, abbiamo registrato una buona affluenza», ci ha raccontato Barbara Ulcelli, presidente dell’azienda produttrice di presse IMG , che al Plast esponeva la nuova Rem 300 totalmente elettrica. «Mi sembra di aver visto molta gente anche negli altri padiglioni, è un buon segnale di risveglio dell’interesse in un momento economicamente difficile», ha aggiunto.

G iudizio positivo, almeno per i primi due giorni di fiera, anche per Benjamin Paganelli, Direttore Operativo di Rep Italiana : «Il risultato di martedì e mercoledì è andato oltre le nostre aspettative», ci ha raccontato il manager del produttore di presse che per la prima volta partecipava al Plast insieme alla RPM in uno stand unico. «Mi aspettavo un po’ meno gente, de -

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Il 5 settembre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Gilberto Pichetto Fratin e il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini hanno fatto una breve visita allo stand della IMG, accolti dall’AD dell’azienda Barbara Ulcelli.
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Partecipazione soddisfacente, con uno stand unico, per Rep Italiana e RPM (Foto di D. Garbillo).

vo essere onesto. Non tanto in termini di quantità di lead, ma in qualità di lead, che è la cosa più importante. Il primo giorno abbiamo avuto il 40% di stranieri, il secondo giorno molti italiani e solo il 7% di visitatori stranieri».

E ancora entusiasmo anche nelle parole di Giorgio Parini, Chief Executive di JP-Tech , azienda che si occupa della revisione a nuovo e costruzione di macchine per la lavorazione di gomma e silicone e che in fiera si è presentata insieme al partner indiano Amardeep Singh Bharaj ( della partnership abbiamo parlato a pagina 74 del numero di Gennaio-Febbraio 2023, ndr ): «Plast 2023 è andata ben oltre le nostre aspettative. La nostra Partnership con Bharaj Machineries ha riscosso molto successo, soprattutto per la possibilità fornire, in collaborazione con loro, una vasta gamma di nuovi macchinari per la lavorazione della gomma e del silicone.

REPORTAGE PLAST 2023
Il team di Jp-Tech, con il partner indiano Amardeep Singh Bharaj, che ha partecipato all’evento.

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Durante la fiera abbiamo avuto modo di rafforzare vecchie collaborazioni e stringerne di nuove che si svilupperanno nel futuro», ha aggiunto. S econdo Ubaldo Colombo, Presidente e titolare della Colmec , invece, l’affluenza dei visitatori no n è stata esaltante. Bassissima, per non dire praticamente nulla, la partecipazione di tedeschi, olandesi, svedesi. Sono stati visti prevalentemente «visitatori della nostra area», in massima parte italiani; poi qualcuno dalla Turchia, qualche francese, qualche spagnolo. «La situazione economica è stagnante, e diverse aziende, soprattutto tedesche, stanno rinviando gli investimenti in attesa di tempi migliori». Parere decisamente negativo sulla collocazione dell’evento ai primi di settembre, quando, cioè, le aziende sono impegnate a riavviare l’attività produttiva dopo la pausa estiva, e quindi il tempo che hanno a disposizione per organizzare la partecipazione a una fiera è molto ridotto. Anche dalla Comerio Ercole giudizio negativo sulla organizzazione della fiera all’inizio di settembre: andava bene come era in passato, e cioè a fine maggio-inizio giugno. Secondo Rober-

to Fassi, Sales Department, l’affluenza è stata «piuttosto fiacca all’inizio, poi si è avuto un buon risveglio, con contatti interessanti che hanno consentito all’azienda di tracciare un bilancio positivo della sua partecipazione al Plast». Pochi, molto pochi gli stranieri. «Pochi visitatori, pochi clienti, pochi stranieri» anche secondo il titolare di Presma Franco Canziani. «Secondo noi per il periodo in cui è stata collocata non ha funzionato. Plast è sempre stata prima del K, con un anno precedente “vuoto”. Questa ciclicità non va bene, i grossi espositori per 4 giorni non vengono con impianti particolari, soprattutto dopo aver fatto il K. Secondo me dovevano aspettare un altro anno per riprendere la ciclicità col salone tedesco, ma ho visto che hanno già annunciato la nuova edizione nel 2026», ha commentato deluso il manager del produttore di presse a iniezione.

Concorda con le difficoltà legate alla data anche Nicola Fedele, International Sales and Marketing manager del costruttore di linee di calandratura e impianti per l’accoppiamento e la goffratura di foglie termoplastiche e gomma Rodolfo Comerio. «Sebbene l’affluen-

za sia diminuita, come d’altra parte ci si aspettava tutti, dobbiamo ammettere che la qualità dei visitatori è stata sicuramente di alto livello. Infatti, abbiamo ricevuto parecchie visite da tecnici e persone di settore con progetti concreti e soprattutto idee chiare su quello che era la loro ricerca», ha spiegato. «Per noi è stata l’occasione per presentare in anteprima FlorEng, una società di recente costituzione ideata e creata da Rodolfo Comerio grazie alla sua vasta e consolidata esperienza acquisita negli anni nello sviluppo di innumerevoli soluzioni per l’industria delle pavimentazioni, con l’obiettivo di mettere a disposizione del cliente la ricerca e lo sviluppo. Inoltre, abbiamo dato risalto a veri concetti di sostenibilità grazie ai nostri nuovi impianti con tecnologia per rigenerare in calandra materiali plastici di recupero e quindi, ridurre i consumi di materie prime, realizzare prodotti con un ciclo di vita più lungo e, infine, riciclare».

S ergio Lunari, Area Sales Manager di Desma Italia , ha espresso una valutazione positiva dell’affluenza dei visitatori, risultata più che soddisfacente. «Solo nei primi tre giorni abbiamo

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Lo stand della Colmec, azienda attiva da 50 anni nella costruzione di linee di estrusione per gomma (Foto di C. Zannini).

registrato oltre 60 contatti con persone con idee precise e progetti promettenti, e penso che buona parte delle prospettive che ci sono state presentate si concretizzeranno entro la fine dell’anno. Il clima economico non è certamente esaltante, ma nemmeno si può dire che sia negativo. Per alcuni visitatori, infatti, soprattutto italiani, la situazione è stabile, per altri, invece, il clima presenta già segnali di risveglio. E questo, considerando tutto quello che è successo – pandemia, crisi dei chip e della disponibilità dei materiali, l’aumento dei prezzi eccetera – non è certamente cosa di poco conto, perché grazie a questo atteggiamento i trasformatori più ottimisti fanno programmi di “r ingiovanimento” delle loro macchine per essere più pronti, con le apparecchiature a posto, a soddisfare le richieste della clientela quando il mercato si risveglierà». Moderato ottimismo anche da parte di un altro produttore di macchine per la lavorazione della gomma, C2: «C’è stata una buona risposta da parte delle aziende italiane», ha spiegato il Direttore Tecnico Davide Colli, «ma abbiamo ricevuto visite anche da parte di

qualche azienda straniera, da Turchia, Israele, Argentina».

Moderata soddisfazione anche da parte del costruttore di presse stampaggio gomma Rtech Engineering . Secondo Francesco Bianchi, Sales Department, «l’affluenza è stata decisamente buona, soprattutto al mattino, dalle ore 16 in poi praticamente non c’era più nessuno. Sono venuti moltissimi nostri clienti, con i quali ci siamo confrontati sulla situazione del mercato e hanno voluto vedere la nuova pressa (iniezione gomma), che tra l’altro è molto piaciuta. Abbiamo incontrato anche alcuni vecchi clienti con i quali si erano un pò raffreddati i rapporti, speriamo di aver riallacciato delle buone relazioni. Sono venuti anche dei p otenziali nuovi clienti sia italiani che esteri e abbiamo avuto anche contatti molto interessanti con alcuni operatori esteri per la ricerca di parti di ricambio, il service è una delle componenti fondamentali del nostro business». Nota dolente «è stata una fiera particolarmente costosa, sia per quanto riguarda la parte di noleggio dello spazio sia per quanto riguarda la realizzazione dello stand», ha aggiunto.

R affaele Abbruzzetti, Ceo della filiale italiana di Arburg ha notato «Molti visitatori, tranne il primo giorno, soprattutto italiani, con una quota del 1520% dall’estero, principalmente Europa». Secondo il Ceo del produttore di presse a iniezione per lo stampaggio di materie plastiche, delle gomme siliconiche e TPE «Il Plast è importante per il mercato italiano, il K è più internazionale e il Fakuma è interessante perché più specialistica». Per quanto riguarda le date, anche per Abbruzzetti sono state «troppo a ridosso del periodo vacanziero, che ha costretto a preparare le macchine da portare in fiera già a giugno/luglio e a chiedere a qualche collaboratore di anticipare il rientro».

S econdo Nicol Valtolina, Marketing Manager del produttore di presse a compressione e iniezione e linee di termoformatura Comi, nonostante «il posizionamento temporale all’inizio di settembre non ottimale», a causa delle difficoltà ad approntare tutte le macchine esposte, così in prossimità al periodo vacanziero «la fiera è partita già bene il primo giorno». M olto soddisfatto dei visitatori, con

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Gli stand di Tovo Gomma, RTech e – dietro – Desma nell’area Rubber (Foto di D. Garbillo).

picco il secondo giorno, un altro produttore di presse a iniezione, Negri Bossi , la cui casa madre Nissei è stata pioniera nelle presse full-electric, anticipando i temi dell’efficienza e del risparmio energetico. «Alta qualità dei contatti, visitatori focalizzati al business, poche scolaresche e pochi visitatori per diletto», questo il parere di Elisa Quartieri e Fulvio Bisada, che per l’azienda si occupano rispettivamente di Marketing e Commerciale.

A ltrettanto soddisfatto Mariano Falleroni, del Sales Departmente del produttore di macchine e impianti per la lavorazione della gomma G3 : «La fiera sta andando bene, soprattutto al mattino, quando c’è un’affluenza maggiore rispetto al pomeriggio, però nel complesso non possiamo lamentarci. I visitatori sono soprattutto italiani».

D ello stesso parere Marco Dalla Guarda, Amministratore del produttore di macchinari e presse a compressione e a iniezione per lo stampaggio di materiale termoplastico e gomma CDG , secondo il quale la manifestazione «si è conclusa con successo:

molti i nostri clienti che sono venuti a trovarci, sempre interessati alle nostre presse a conferma della buona collaborazione consolidata. Numerosi sono stati anche i nuovi potenziali clienti ai quali il nostro team ha presentato la pressa che era in dimostrazione sul nostro stand: la Cometa mod. IF80, una iniezione orizzontale compatta, equipaggiata con il caricatore del silicone e con il nostro sistema esclusivo del vuoto integrale». B ilancio positivo per il produttore di estrusori bivite corotanti F.lli Maris . «Nonostante le incertezze della vigilia, principalmente legate al periodo nel quale la manifestazione avrebbe avuto luogo, ovvero alla riapertura dopo le vacanze estive, la nostra società ha potuto contare su un cospicuo numero di visitatori», ci ha detto Luciano Battistutta, Sales Area Manager dell’azienda. «Anche in questa edizione, per la nostra esperienza, si è confermata la tendenza di quest’evento ad assumere una connotazione sempre più nazionale. Infatti, non meno del 50% dei contatti da noi registrati proviene dal territorio italiano. Ad ogni modo, la qualità dei con -

tatti, la serietà e la concretezza dei progetti che ci sono stati prospettati ci rendono molto fiduciosi; in particolare - per quanto riguarda il settore della gomma – il nostro processo di devulcanizzazione che riscontra sempre maggiore interesse», ha concluso.

O ttimista nonostante il clima generale incerto Andrea Bugini, Sales Manager di ST.A.TE Technologies , azienda che cura la fornitura di macchine avanzate per lo stampaggio di plastica e gomma. I primi 3 giorni sono stati contraddistinti da «una serie di visite abbastanza assidue, soprattutto dall’inizio della fiera fino alla metà del pomeriggio, anche se abbiamo avuto visitatori fin oltre le sei e mezza, con una media di 35 visite al giorno, in linea con le nostre aspettative e forse pure oltre».

I produttori di stampi e s trumenti di controllo «S iamo davvero soddisfatti: abbiamo avuto moltissimi visitatori già nel secondo giorno», ci ha raccontato il presidente di Gibitre Instruments Mauro Belloni. «La fiera di -

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Gibitre Instruments ha presentato una nuova pressa e durometri automatici della serie Drive (Foto di G. Brembati).

mostra sempre più la caratteristica di essere sostanzialmente una manifestazione italiana, però ci voleva in questo momento una nuova edizione, dopo tanti anni di assenza, per riprendere i contatti con clienti non visitati da troppo tempo ed è un’ottima cosa che vengano loro a trovarci. Abbiamo tante cose nuove da mostrare, come la pressa e i durometri automatici della serie Drive. Ci sono poi molti progetti nuovi nell’ambito del riciclo, che comporta l’esigenza di nuovi accurati controlli dei materiali interessati e quindi la necessità di nuovi laboratori».

«I n fiera si sente la mancanza di clienti esteri, che danneggia la sua caratteristica di internazionalità, e mancano diverse aziende del settore», ha rimarcato invece il titolare di For Lab Italia Dario Locatelli. «Sono presenti tanti clienti italiani conosciuti, ma alcuni stanno subendo

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Lo stand di For Lab Italia (Foto di D. Garbillo).

un calo di fatturato che non permette di fare nuovi investimenti in macchinari e attrezzature. Anche se la fiera è comunque interessante, è difficile essere contenti di una manifestazione che si rivela non redditizia per l’investimento fatto».

A nche secondo Cinzia Balzarani, che si occupa del servizio fornitori e clienti per Alfa Stampi , azienda spe -

cializzata nella progettazione e costruzione di stampi per la produzione di o-rings e articoli tecnici in diversi tipi di elastomero e silicone in pasta «questa è sempre stata una fiera prettamente italiana. Ma se anche se girano pochi visitatori, se sono quelli giusti va bene lo stesso».

S oddisfatto Valentino Bonardi, che si occupa di Sales & Marketing per

il produttore di stampi per gomma e attrezzature per la realizzazione di articoli tecnici in gomma, silicone LSR e termoplastica Franciacorta Stampi . «Siamo piacevolmente stupiti dall’affluenza e dalle visite mirate per il nostro settore. L’idea di portar avanti il Rubber nel contesto Plast e unificare la filiera del settore la troviamo azzeccata. I clienti vengono e sono soddisfatti di trovare quello che cercano nello stesso luogo e in poco tempo. L’affluenza è stata marcatamente italiana».

E ntusiasmo allo stand di OR.P. Stampi , dove il Sales Manager and Marketing Dept Anthony Dossi ci ha parlato del canale Freddo Evo proposto insieme alla pressa full electric di IMG: «lo presentiamo per la prima volta in Italia, si tratta di un canale freddo a risparmio energetico. Il funzionamento è tale e quale al vecchio canale freddo, ma con un occhio di riguardo particolare al consumo dell’energia elettrica. Insieme alla pressa di IMG è una combinazione vincente». S empre affollato lo stand del produttore di stampi OCS : «Siamo soddisfatti, abbiamo avuto una buona affluenza soprattutto nelle ore centrali della giornata, magari nel tardo pomeriggio si calma un po’, ma siamo stati sempre parecchio impegnati», ci ha detto la Finance & Administration Manager Cinzia Savoldi. «Ci aspettavamo più stranieri e invece ne abbiamo visti proprio pochi. Secondo noi è dovuto alle date, che non vanno bene per l’estero».

S pecializzata nei processi di finitura, CSI ha avuto in fiera un riscontro positivo per la sua attività, con una partecipazione di visitatori secondo le aspettative. Cristian Foresti, Sales Regional Manager di Zeiss , non ha esitato a manifestare la sua soddisfazione per i positivi risultati della collaborazione con CSI nel mercato della gomma, ribaditi dal successo della presenza in fiera con i tanti contatti con una clientela interessata alle tecnologie e alle attrezzature presentate.

A bbiamo raccolto anche il punto di vista di Cesare Zanini, Amministrato -

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Specializzata nei processi di finitura, CSI ha avuto in fiera un riscontro positivo per la sua attività, con una partecipazione di visitatori secondo le aspettative (Foto di G. Brembati).

re di Tecnistamp , azienda che si occupa della progettazione e costruzione di stampi di precisione per articoli in gomma, plastica e termoplastica e che - come già in altre occasioniera ospite allo stand di Rep Italiana: «Abbiamo notato parecchia presenza nazionale, meno internazionale. Che ci sia un intero padiglione dedicato alla gomma sicuramente aiuta, perché chi passa è interessato», ha commentato.

C onferma anche Livio Martella, Sales and Key Account Manager del produttore di apparecchiature di misure non distruttive Zumbach Electronic : «Il Plast è stato come un “diesel”, è partito piano e poi ha accelerato. La presenza è stata soprattutto italiana, ma abbiamo avuto un buon 30% di visitatori stranieri». Concorde anche Martella con l’opinione diffusa sulle date della fiera: «Il periodo è preferibile che sia quello primaverile, perché i visitatori possono ancora spendere il budget dell’anno corrente, mentre a settembre il budget è già stato allocato e di fatto il business si potrà fare solo l’anno successivo».

C onferma la soddisfazione e non si

lamenta delle date, rara eccezione, Benedetto V. Campana, responsabile commerciale della società produttrice di apparecchi per prove fisiche e meccaniche su gomma e plastica DGTS . «Siamo sicuramente soddisfatti del numero dei visitatori, ma soprattutto della qualità dei contatti», ci ha detto. «Ci auguriamo possano fruttare in tempi brevi buone cose per noi. Abbiamo visto più visitatori italiani che stranieri, ma per noi la collocazione temporale ai primi di settembre non ha rappresentato un elemento di disturbo».

«F inora siamo soddisfatti» ha esordito Chiara Tasca, Marketing e Communication Manager di UTP Vision riferendosi al terzo giorno di fiera. «Abbiamo visto tutte persone con già un’idea di quello che facciamo, altri che non ci conoscevano e ci hanno fatto domande sulle due macchine che abbiamo portato: la X2 ( di cui parliamo a pagina 110 del numero di settembre, ndr ) e la StretchX che fa ispezione visiva sugli o-ring, lo stretcha e lo tira per poter poi fare ulteriori controlli approfonditi», ha spiegato.

S ostanzialmente soddisfatti di come è andata la manifestazione anche allo stand del produttore di mulini, taglierine e chopper per l’industria della gomma Previero . Come quasi tutti hanno sofferto la scelta delle date: «La collocazione temporale preferibile è quella storica: primaverile», ci ha detto il responsabile marketing Giovanni Morandi, aggiungendo che «i padiglioni dedicati alla parte “m eccanica” (presse, stampi, dosatori) hanno sofferto meno del calo dei visitatori rispetto alla parte “c himica”». U na fiera in tono minore secondo Alberto Ghezzi, Sales Directory Italy del produttore di pompe a ingranaggi e filtri Maag , che conferma di non aver apprezzato la collocazione temporale e ha però notato «visite di persone più focalizzate al business. Abbiamo avuto visitatori da Medio Oriente, Balcani, Nord Europa, Estremo Oriente, in particolare Cina e Sud Corea». «I l Plast 2018 è stato insoddisfacente sotto tutti gli aspetti», ha commentato Luca Mariuzzo, Sales Area Manager di Lawer , azienda specializzata in sistemi di dosaggio industriale, dosatura automatica di prodotti in pol -

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Eigenmann & Veronelli ha presentato la linea di polimeri Balance® di Versalis e il nuovo Polyplastol 25 (zinco neodecanoato), studiato e prodotto per applicazioni in gomma naturale ed SBR (Foto di G. Brembati).

vere e impianti per la preparazione di mescole, «ma questa edizione invece è ricca di contatti, sia pure soprattutto già esistenti ma anche alcuni nuovi, che danno un senso alla fiera. Da dimenticare però il periodo scelto, tant’è vero che il primo giorno c’era praticamente il vuoto, e il costo di partecipazione troppo elevato». «E ro abituato a un altro Plast», conferma anche Guido Fona, Sales Manager del produttore di sistemi di dosaggio per pigmenti e additivi Colorservice «quando lo facevano a ottobre era il momento giusto. Settembre è un periodo sbagliato, metà delle persone è ancora in ferie, quelli che sono tornati sono ancora incasinati e comunque ci sono solo italiani», ha concluso.

M aterie prime e chemicals

E igenmann & Veronelli ha registrato un’affollata presenza di visitatori. La Business Line Manager Rubber Cinzia Gottero si è detta contenta dell’interesse manifestato nei confronti delle novità presentate: la linea di polimeri Balance® di Versalis e soprattutto il nuovo Polyplastol 25 (zinco neodecanoato), studiato

e prodotto per applicazioni in gomma naturale ed SBR, in particolare nel settore d egli pneumatici. L’azienda svizzera Compounds ha partecipato per la prima volta al Plast ed è soddisfatta dei contatti avuti sia con visitatori italiani che esteri, interessati alle sue mescole antifiamma e per acqua potabile, omologate secondo le specifiche normative di settore. «Sia pure con una presenza limitata della gomma – ci ha detto la responsabile vendite Daniela Marchese - la fiera si è dimostrata vivace e importante per riavviare le vendite dopo gli anni difficili della pandemia e delle critiche situazioni di mercato per scarsità di materie prime e aumenti dei prezzi. Ora è il momento di rimboccarsi le maniche con progetti nuovi e con rinnovata energia per affrontare l’ultimo quadrimestre dell’anno in corso».

«N onostante il periodo sbagliato, ho visto sicuramente un’ottima partecipazione», ha commentato Annalisa Pini, Division Manager Rubber, Plastics Additives and Adhesives del distributore di materie prime Lehvoss . «Sia i clienti sia i fornitori avevano avevano voglia di riprendere la rela -

zione, di riprendere il contatto umano dopo il periodo del Covid», ha aggiunto. «A una fiera come il Plast si partecipa per scambiare due chiacchiere, bere un caffè insieme e parlare liberamente di come stanno andando le cose, senza particolari aspettative. Abbiamo avuto un’ottima affluenza, veramente ottima. Anzi, purtroppo non sono riuscita a parlare o comunque a confrontarmi con tutte le persone che sono venute a farci visita. Questo vale per i clienti e inaspettatamente anche per i fornitori, che sono stati molto presenti. Abbiamo ricevuto visite dal Giappone, dalla Corea, dai nostri partner spagnoli, tedeschi. Mi dispiace piuttosto aver visto poca presenza degli altri distributori, così come di altri altri player importanti nella produzione di materie prime, gomme sintetiche, additivi».

P resente con uno stand rinnovato e accattivante, « Eurorubber desidera dare un segnale positivo – ci ha detto l’Amministratore Delegato Nicola Pizzoli - dopo la pandemia e le difficoltà degli ultimi anni. Siamo uno dei pochi compoundatori presenti e crediamo nell’importanza di partecipare

Eurorubber, uno dei pochi compoundatori presenti, con uno stand rinnovato (Foto di G. Brembati).
REPORTAGE PLAST 2023 27 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

al Plast: l’azienda è cambiata molto e positivamente in tutti i suoi comparti e siamo qui a constatare con soddisfazione un affollamento, che dimostra una vivacità del settore gomma sopra le aspettative. La fiera si rivela sempre importante per i momenti di confronto con clienti e fornitori vecchi e nuovi».

«L a fiera è stata, dopo molto tempo, una buona platea d’esposizione sulle nostre innovazioni, come le nostre mescole Kraiburg Pure Acqua potabile, H1 Idrogeno, LEP Energia rinnovabile e pulita, peccato che la “strada della gomma” si sia ridotta e molti espositori non siano stati presenti», ha commentato l’Area Sales Manager Ciro D’Auria, secondo il quale comunque Plast è stato «un evento di successo che con la nostra consociata Kraiburg TPE ci ha offerto un palcoscenico importante per presentare i nostri prodotti».

«L e aspettative non erano ottimali per il periodo scelto», ha detto il Product Manager Elastomers di Fornaroli Riccardo Mansi, «dato che settembre coincide con la riapertura del mercato dopo la pausa delle vacanze estive. Tuttavia la risposta dei clienti

e dei fornitori è stata molto positiva, con una buona affluenza che ci ha soddisfatto». Graziano Di Benedetto, Sales and Technical Representative Rubber Departement dell’azienda ha voluto precisare che, per quanto riguarda la gomma, Fornaroli è presente da poco tempo nel settore, ma sta svolgendo un ottimo lavoro sul mercato, che è molto impegnativo, con risultati soddisfacenti e molto promettenti per il futuro.

«M ai più a settembre». È perentoria sulla questione Antonella Ramaioli, Business Team & Country Manager di Dolder Specialty Chemicals , che fa parte del gruppo internazionale specializzato in soluzioni complete per le materie plastiche, i prodotti chimici speciali e le questioni ambientali. «Già ogni anno ci domandiamo quanto valga ancora la pena partecipare alle fiere. Se poi si svolge anche nella data sbagliata, abbiamo l’alibi per non rifarla».

«È la prima volta che siamo presenti al Plast», ci ha raccontato Carmine Ciriaco, Ceo di Termogomma «e abbiamo fatto questa scelta per presentare il nostro nuovo progetto per fornire piccoli lotti di mescole agli stampato -

ri, perché ci sono sempre più richieste per questo servizio. Con le nostre linee di produzione possiamo fornire lotti da circa 35 Kg, offrendo ai clienti anche un’adeguata assistenza tecnica grazie alla nostra esperienza dello stampaggio e delle sue problematiche. La fiera è stata senz’altro positiva per la varietà di contatti, sia con clienti già esistenti che nuovi, e per i visitatori esteri che abbiamo incontrato».

M atteo Tovo, Amministratore Delegato di Tovo Gomma si è detto non particolarmente soddisfatto della fiera: «Abbiamo constatato l’assenza di tanti espositori, presenti nell’edizione precedente, e una minore affluenza di visitatori. Ci sono pochi compoundatori, mancano alcuni importanti produttori di polimeri e di macchinari, c’è troppo poca gomma, la data scelta è sbagliata e non c’è la sinergia con la fiera iPack- I ma come in precedenza. Difficile non fare un paragone con la fiera DKT di Norimberga, ma purtroppo oggigiorno tante fiere si rivelano problematiche per la loro efficacia».

S econdo Dario Campi (Division Manager) e Andrea Pepe (BU Manager)

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Buona l’affluenza allo stand di Fornaroli, azienda presente da poco tempo nel settore gomma (Foto di G. Brembati).

del distributore di prodotti chimici (pigmenti, pigmenti naturali, additivi e specialità) e produttore di apparecchiature per le analisi di laboratorio Urai , la fiera è stata «non particolarmente scoppiettante» a causa della collocazione «troppo a ridosso del periodo delle vacanze. I visitatori sono stati soprattutto Italiani (80%), ma anche stranieri (20%) sia Europei, che extra-europei». Essendo nati per il settore coating/vernici, ed essendo cresciuti nelle plastiche, l’obiettivo di Urai è crescere nel settore gomma, con pigmenti anche naturali, destinati ai produttori di MB coloranti e quindi ai produttori di compound di TPE.

C ristian Pedone, New Development Director Coating & Adhesives e Market Manager Rubber di Reschem ci ha confermato un «primo giorno un po’ fiacco, molto meglio quelli successivi. Rispetto al passato ridotta la presenza dei compounder della gomma, alquanto ridotta la presenza dei produttori, limitata di fatto al produttore nazionale (Versalis, ndr ), probabilmente associata alle difficoltà economiche del settore». Secondo il distributore di additivi per l’industria chimica, per plastiche, inclusi PVC e PU, e gomma la parte rubber del Plast è meno importante del DKT, e ci sono state «meno visite rispetto alle edizioni precedenti, ma più foca -

lizzate. Non ci sono state scolaresche e visitatori per diletto. Pochi stranieri (circa il 10%), bassa la presenza di Cinesi, in termini sia di visitatori, che espositori, rispetto alle edizioni precedenti». Il motivo è sempre «il periodo un po’ problematico perché troppo vicino a quello vacanziero» e «sarebbero sufficienti 3 giorni, anziché 4. Sorprende», secondo Pedone, «che l’Italia che è il s econdo mercato europeo dopo la Germania, dia origine ad una manifestazione in tono un po’ troppo dimesso».

U n Plast in tono minore rispetto alla precedente edizione anche per il distributore di additivi per cosmesi, plastiche e gomma Eico-Novachem . «La fiera più importante per la gomma europea si conferma essere il DKT, qui ci sono pochi produttori di materie prime e tanti distributori e la presenza straniera è limitata a un 1015% del totale», ci ha detto il Technical Sales Manager Plastic and Rubber Daniele Girelli.

A ttendista anche Alessio Ronchi, titolare di Antec Finiture , azienda che si occupa di rivestimenti superficiali innovativi alla seconda partecipazione al Plast. «È sempre stata una fiera un po’ borderline per noi, sapremo com’è andata quando verificheremo se i contatti che abbiamo avuto si concretizzeranno».

IL FUTURO

L’insoddisfazione per la scelta delle date è chiara e nota anche a chi le ha dovute far “digerire” agli espositori. “Come organizzatori della manifestazione siamo soddisfatti”, ha dichiarato nel comunicato ufficiale di chiusura Mario Maggiani, direttore generale di Promaplast. “Sappiamo che l’inizio di settembre è un momento complicato per una fiera, ma la rivoluzione dei calendari fieristici post-Covid non ci ha lasciato spazi di manovra.

Q uesto non ci ha però impedito di proporre, ancora una volta, una manifestazione di successo. Guardando alla visitazione, infatti, il risultato è eccellente, considerando anche la mancata contemporaneità con The Innovation Alliance. Inoltre, la proporzione dei visitatori tra italiani e stranieri rispettivamente pari circa al 70 e 30%, ci dice che nel complesso abbiamo raggiunto un buon risultato in un contesto fieristico internazionale sempre più complesso”. Tutto sommato i pareri che abbiamo raccolto confermano che, al di là delle date, la fiera non sia andata poi così male. Vedremo se per la prossima edizione, che si dovrebbe tenere nel 2026, gli organizzatori riusciranno a spuntare un periodo più favorevole per tutti. u

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Colmec Cinquant’anni di successi

Ricerca continua, innovazione tecnologica, produzione di alta qualità. Sono gli elementi fondamentali della strategia aziendale che ha meritato alla Colmec la soddisfazione di arrivare al taglio del nastro del cinquantesimo anniversario della sua fondazione come costruttore qualificato e affidabile, riconosciuto a livello mondo, di macchinari e linee complete di estrusione, compoundazione e vulcanizzazione della gomma e del silicone.

Èil 1973 quando Giannino Colombo realizza quello che è sempre stato il suo sogno: fondare e gestire una sua officina. Prima aveva fatto il disegnatore meccanico, e nel 1958 aveva messo a frutto la sua capacità e intraprendenza iniziando, insieme a un socio, la sua prima attività di imprenditore. Le sue aspirazioni, però, erano altre, e nel 1973 compie il passo decisivo al quale pensa da tempo: lascia la società e si dedica con tenacia, passione e determinazione alla costruzione di estrusori per gomma.

Nasce così la Colmec, e in pochi anni incontra il favore dei mercati come azien-

da affidabile e apprezzata ovunque. Giannino ha avviato un percorso di successo che non ha mai conosciuto soste e che tuttora continua grazie all’impegno e alla professionalità del figlio Ubaldo, attuale titolare e presidente dell’azienda, che ha ereditato da lui la passione per la meccanica.

Una passione che Ubaldo ha trasmesso, a sua volta, ai figli Giovanni e Marco, entrambi ingegneri meccanici come lui, che lo affiancano nella gestione della società rispettivamente come direttore generale e come direttore progetti di nuove tecnologie. Ma è già pronto a entrare nell’azienda di famiglia un ter-

zo figlio, Riccardo, che si è laureato in Ingegneria Gestionale.

È la terza generazione che sta prendendo in mano la barra del timone della Colmec, «ma sta già venendo su la quarta – aggiunge con comprensibile soddisfazione il presidente - . È il mio nipote Paolo, figlio di Giovanni. È ancora un po’ presto, a dire il vero, per affidargli dei compiti nella società, dato che ha soltanto cinque anni, però ci procura, per il momento, la grande soddisfazione di rappresentare la prospettiva più concreta di una continuità dell’attività dell’azienda nel futuro. E questo, per ora, ci basta».

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Ubaldo Colombo con i figli Marco (alla sua destra), Riccardo e Giovanni e la moglie Marta Morandi. Mostrano, orgogliosi, la targa commemorativa dell’anniversario, omaggio dei dipendenti.

I

“REGALI”

DELLA COLMEC

Nell’anno del cinquantesimo anniversario della sua fondazione, l’azienda di Busto Arsizio si è fatta anche due “regali” importanti.

U no è l’ampliamento della sede di 8.800 metri quadrati realizzato con la costruzione di un nuovo edificio affiancato alla struttura preesistente, con la quale fa corpo unico (ne abbiamo parlato nel numero 705 della rivista). «L’abbiamo inaugurato lo scorso mese di luglio con una cerimonia alla quale hanno partecipato i dipendenti tutti con le loro famiglie per un totale di duecentotrenta persone. E questo ha fatto sì che tutti si sentissero come appartenenti a una stessa grande famiglia» racconta con soddisfazione e orgoglio Colombo.

«L’espansione – continua il presidente –concretizza un progetto molto importante e funzionale, perché ci consente, tra gli altri vantaggi, di migliorare ulteriormente l’organizzazione del nostro lavoro e di aumentare l’efficienza della nostra produzione. Grazie al maggiore spazio disponibile, potremo creare, infatti, isole di montaggio più ampie e perciò capaci di ospitare più macchine, permettendo, nello stesso tempo, agli addetti ai lavori di lavorare anche più agevolmente».

Ma ci sono ancora due elementi decisamente importanti per il personale impegnato in fabbrica che il management aziendale ci ha tenuto a prevedere nell’ampliamento: una nuova mensa e un

parco denominato “Rubber Park”.

«Il personale che lavora nella società –spiega il presidente – è parte integrante dell’azienda, per cui è importante che la giornata lavorativa sia vissuta con soddisfazione, perché questo giova sia al personale stesso che alla società. Di qui l’idea di realizzare un ambiente nel quale i lavoratori si ritrovano tutti insieme nella pausa pranzo in una sorta di trasferimento all’interno della fabbrica di una parentesi importante della vita privata quale è quella del ristoro».

Analoghe le considerazioni di Colombo

sul parco, pensato per dare ai dipendenti la possibilità di un relax prima della ripresa del lavoro. «Anche questo – spiega - concorre a realizzare un clima di maggiore socialità in azienda, ad accrescere la soddisfazione delle persone e a favorire la percezione di una realtà aziendale più vivibile».

L’altro “regalo” è l’acquisizione della società spagnola KCM Engineering di Barcellona: un’azienda specializzata nella costruzione di mescolatori interni sia tangenziali che compenetranti. «Questa acquisizione – commenta Colombo – è un evento doppiamente importante per noi, perché amplifica il panorama dell’internazionalizzazione della Colmec e perché ci dà la possibilità di integrare, con i mescolatori altamente qualificati del costruttore spagnolo, la nostra gamma macchine. Questo significa, in particolare, che adesso riusciamo a fornire una sala mescole completa, un impianto completo per la lavorazione della gomma, dalla mescolazione al prodotto finito» (abbiamo dato notizia di questa acquisizione nel numero 707 della rivista).

UNA SERIE CONTINUA DI AMPLIAMENTI, MIGLIORAMENTI E INNOVAZIONI

Trasferimenti di sedi in insediamenti ogni volta più ampi, espansioni progressive della sede, innovazioni tecnologiche, costruzione di un Centro Tecnologico: so-

ANNIVERSARI
Il ricevimento organizzato nella nuova struttura.
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Il vasto spazio nel nuovo ampliamento.

no una indicazione solo riassuntiva degli interventi effettuati da Colombo dopo il passaggio del testimone dal padre a lui alla guida dell’azienda. Ed è ben comprensibile la soddisfazione che il presidente prova guardando al risultato complessivo della sua conduzione: un’azienda ben organizzata e più grande non solo o non tanto come struttura edilizia, quanto per la posizione di prestigio alla quale l’ha portata sullo scenario mondiale delle linee di estrusione e vulcanizzazione della gomma e del silicone inanellando un successo dopo l’altro.

La frequenza stessa degli spostamenti e delle espansioni testimonia l’alta considerazione nella quale è tenuta la società sui mercati.

Ricordiamo in maniera necessariamente breve la successione temporale degli episodi, al fine di presentare sinteticamente il quadro d’insieme degli eventi.

Appena cinque anni dopo la sua fondazione a Busto Arsizio da parte di Giannino, nel 1978 la Colmec “trasloca” a Vanzaghello (Milano) in locali più grandi. È il secondo insediamento industriale della società, resosi necessario per meglio soddisfare le richieste sempre più esigenti della clientela.

Col passare degli anni, anche questo secondo insediamento si rivela non sufficientemente adeguato a far fronte alle richieste del mercato, che nel frattempo sono aumentate di numero e come tipo-

logia. E allora l’azienda è costretta un’altra volta a ‘cambiare casa’, e nel 2004 ritorna a Busto Arsizio, in un insediamento (il terzo della serie) che si estende su una superficie totale di terreno di 40.000 metri quadrati, di cui 10.500 coperti (il doppio di Vanzaghello).

Questa struttura è stata poi affiancata da altri due blocchi.

Il primo, di 4.500 metri quadrati, è stato realizzato nel 2014 per consentire una più razionale collocazione di macchinari e uffici.

Il secondo, più ampio (misura 8.800 metri quadrati), è quello dei giorni nostri, del quale stiamo parlando.

Tra le espansioni, una menzione particolare merita il ben noto Centro Tecnologico

Colmec (ne abbiamo parlato ampiamente nel numero 592 della rivista).

Sorto nel 2011 nelle vicinanze della sede principale della società su un’area di 3.000 metri quadrati, questo complesso si occupa della ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie. Rappresenta, perciò, la dimostrazione più chiara e concreta dell’importanza che l’azienda bustocca attribuisce alla ricerca in generale e a quella delle tecnologie innovative in particolare.

«Noi siamo un’azienda – spiega Colombo – che non trascura nessuna occasione che possa consentirci di migliorare e andare avanti nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie.

Per questo stiamo sempre attenti a cercare di cogliere possibilmente in anticipo nuovi orientamenti del mondo della gomma per sviluppare i progetti capaci di soddisfare le nuove esigenze».

La Colmec, però, come abbiamo scritto in altre occasioni, si è espansa anche fuori Busto Arsizio e, addirittura, anche oltre i confini nazionali, assumendo l’assetto di un gruppo. «Oggi, infatti, parliamo di Gruppo Colmec» - tiene a sottolineare il presidente dell’azienda.

Di questo gruppo fanno parte, oltre alla già citata KCM Engineering, la Tima di Sant’Agata sul Santerno, Ravenna, che produce macchinari a completamento delle linee della società; la Welmec di Vanzaghello, Milano, che fabbrica parti complesse di carpenteria metallica; la Colmec USA, Connecticut, che rappresenta uno sbocco strategico per la commercializzazione dei prodotti della società sul mercato americano.

MONDOGOMMA
Il Rubber Park. Un interno dell’ambiente lavorativo dell’azienda.
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LEADER EUROPEO E MONDIALE PROMOSSO SUL CAMPO

Avvenimenti importanti e successi continui, quindi, quelli realizzati dalla Colmec da quando nel 1973 Giannino Colombo ebbe la fortunata idea di fondare un’azienda per la costruzione di macchine per la lavorazione della gomma. Non sapeva che aveva avviato un’attività che il figlio Ubaldo avrebbe poi sviluppato e portato avanti negli anni in un percorso a senso unico verso l’affermazione globale sui mercati. I macchinari Colmec – impianti nuovi e moderni al passo con la più avanzata tecnologia – sono attivi, infatti, in ogni parte del mondo: in Europa, Nord America, America Latina, Africa, Asia, Oceania, a testimonianza dell’alto livello qualitativo dei prodotti, dell’innovativa tecnologia che ne è alla base e della capacità del management di soddisfare anche le richieste più esigenti della clientela. Tutto questo è una conferma, in sintesi, dell’immagine di fornitore qualificato e affidabile che l’azienda ha creato di sé a livello mondo. È anche questa, o forse soprattutto questa, la spiegazione del fatto che diverse aziende che lavorano per l’industria dell’auto, sia di quella a motore termico che di quella elettrica, si rivolgono alla Colmec per chiederne la collaborazione per la realizzazione, per esempio, di manufatti in gomma dotati di più alta resistenza termica e chimica per essere idonei all’utilizzo nei sottocofano e nei motori delle auto di oggi, dove le condizioni di esercizio sono diverse rispetto a quelle di una volta. Esempi tipici i tubi radiatore, i tubi benzina, i tubi di raffreddamento. E solo qualche anno fa, per citare un caso recente, la Colmec ha venduto a un’azienda europea di prestigio una linea per la produzione dei tubi di raffreddamento per auto elettriche di nuova generazione. È un episodio che, come altri analoghi, sottolinea la distinzione dei prodotti Colmec rispetto ad altri equivalenti sul mercato. Una distinzione, d’altra parte, confermata anche dai punteggi decisamente alti assegnati alla società da diversi audit che ultimamente sono stati effettuati in Colmec da parte di importanti aziende del settore: hanno il significato di altrettanti giudizi gratificanti sulla qualità dell’organizzazione del lavoro e dei sistemi di gestione dell’azienda, sulla correttezza delle procedure interne e sulla loro corretta

Il Gruppo Colmec. La foto in alto presenta la configurazione attuale della sede della società. Da destra: l’insediamento del 2004 a Busto Arsizio (10.500 mq); la prima espansione nel 2014 (4.500 mq) e la seconda espansione nel 2023 (8.800 mq).

applicazione. È il “marchio di fabbrica” che Giannino Colombo ha trasmesso al figlio Ubaldo e che questi, a sua volta, sta trasmettendo ai suoi figli.

Un marchio che è rimasto impresso sui primi cinquant’anni di vita della Colmec ed è destinato a durare anche in futuro.

ANNIVERSARI
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Apparecchiature di collaudo della gomma: vendite in crescita

Secondo uno studio della società americana di ricerche di mercato Future Market Insights, ripreso da Rubberworld, l’area Asia-Pacifico offre le migliori opportunità per la crescita del mercato delle apparecchiature di collaudo della gomma.

Le vendite del mercato delle apparecchiature di collaudo della gomma hanno registrato un tasso di crescita del 4,6% nel 2022 rispetto al 2021 (13,7 vs 13,1 miliardi di dollari), risultato che, secondo la società americana di ricerche di mercato Future Market Insights, fa prevedere per il periodo 2022-2032 un tasso di crescita del 3,3% annuo e un conseguente valore finale di mercato nel 2032 pari a 19 miliardi di dollari.

L’IMPORTANZA DELLE PROVE

Le apparecchiature di collaudo della gomma consentono di effettuare prove elettroniche, elettriche e meccaniche al fine di garantire la fattibilità, la stabilità e la durata dei manufatti di gomma prima del loro utilizzo in qualsiasi settore. Valutare la lavorazione della gomma e le sue proprietà finali è essenziale per la prestazione dei manufatti, che devono sopportare deformazioni e mantenere la forma originale durante l’intera vita di servizio. La gomma è un mercato in crescita nell’industria automobilistica e, di conseguenza, si prevede che il mercato delle apparecchiature di collaudo crescerà rapidamente nei prossimi anni, secondo le indicazioni che provengono dai vari settori applicativi dei suoi manufatti.

LE PROVE PER GLI PNEUMATICI

I l settore degli pneumatici è il più importante per la gomma e il collaudo di

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Reometro a camera oscillante (MD) controllato tramite personal computer di Gibitre Instruments.

uno pneumatico è effettuato con prove dinamiche e statiche, che definiscono l’effetto del suo design sulla dinamica del veicolo, identificandone le prestazioni e le caratteristiche. Le prove sullo pneumatico comprendono esami approfonditi su durata e resistenza, forza, momento, usura del battistrada, invecchiamento accelerato, collaudi normativi governativi e analisi dei difetti.

Il crescente numero di pneumatici per veicoli fuoristrada, per autocarri pesanti e leggeri e per automobili ha incrementato il mercato globale delle applicazioni per il controllo della gomma.

L’evoluzione di varie tecniche di prova degli pneumatici, come quelle di resistenza e di ovalizzazione radicale, hanno dato ulteriore impulso alla crescita del mercato delle apparecchiature.

GLI ALTRI SETTORI

Anche altri settori industriali contribuiscono a questa crescita, come quello dei tubi e delle cinghie, per la richie -

PRESSE A COMPRESSIONE PER GOMMA • RUBBER COMPRESSION PRESSES

MERCATO
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sta di beni di lunga durata da parte dei consumatori, e quello delle guaine per tetti, grazie all’espansione del settore edile, insieme all’intera industria manifatturiera che continua ad espandersi a ritmo sostenuto.

Ci sono tuttavia alcune sfide che l’industria delle apparecchiature di collaudo della gomma deve affrontare, soprattutto il costo elevato delle apparecchiature, che le rende proibitive per le piccole e medie imprese, considerando che occorre anche spazio per installarle, il che costituisce un costo ulteriore.

LE AREE GEOGRAFICHE

Per quanto riguarda in particolare il Nord America, il mercato sta recuperando le perdite degli anni segnati dalla pandemia, grazie alla ripresa della domanda di manufatti industriali, che si manifesta nell’aumentata produzione di autoveicoli, e del settore manifatturiero.

Gli Stati Uniti sono uno dei maggiori produttori di autoveicoli al mondo, con una produzione media di 8 milioni di unità all’anno, con stabilimenti anche di case automobilistiche giapponesi, coreane ed europee. Da parte sua il Canada conta su una produzione annua

superiore ai 2 milioni di automobili, sia pure con un calo del settore manifatturiero. È lecito a questo punto domandarsi perché lo sviluppo maggiore del

mercato delle apparecchiature di collaudo della gomma sia previsto nell’area Asia-Pacifico: il motivo principale è che la Cina è il più grande produttore ed esportatore di apparecchiature locale e rimane anche per il futuro tra i mercati industriali in più rapida crescita, per cui si prevede che il mercato di quest’area, con Australia, India e Corea del Sud, raggiunga il valore di 2,7 miliardi di dollari entro il 2032.

I PLAYER PRINCIPALI

I l mercato delle apparecchiature di collaudo della gomma è dominato da pochi importanti protagonisti, che da alcuni anni stanno concentrando i loro sforzi per espandere la loro base di clienti in Paesi esteri, con varie iniziative strategiche di collaborazione per aumentare quote di mercato e redditività. Le principali aziende produttrici sono U-Can Dynatex (Corea del Sud), Alpha Technologies (USA), TA Instruments (USA), Ektron Tek (USA), Presto Stantest (India), Gibitre Instruments (Italia), Prescott Instruments (UK), Montech Rubber Testing Instruments (Germania), Goettfert (Germania), Norka Instruments (Malesia). u

MONDOGOMMA
Dinamometro elettronico programmabile di Gibitre Instruments per prove in traction e compressione fino a 20 kn. Analizzatore termogravimetrico Discovery TGA 5500 di TA Instruments.
36 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
tainstruments.com QUALITÀ e PRECISIONE su cui potete contare in OGNI FASE, OGNI GIORNO TA Instruments... con voi IN OGNI FASE DEL VOSTRO PERCORSO RPA MDR Mooney DMA 3200 DMA 850 DSC with Autosampler TGA with Autosampler AHT Automated Hardness Tester ADT Automated Density Tester RPA • MDR • Mooney • Fatigue • Durability • DMA • DSC • TGA PROCESSO PRODOTTI FINITI MATERIE PRIME Dati di contatto: TA Instruments Divisione di Waters Spa: Viale T.A. Edison, 110 20099 Sesto S.Giovanni MI T: +39 02 274 21 222 • F: +39 02 250 18 27 Mail: TA_Italia@waters.com

Da oltre 40 anni PMG è tra i più qualificati produttori di mescole a base di elastomeri speciali ad alte prestazioni. In questi anni abbiamo consolidato la nostra presenza sui mercati globali con il sito produttivo di PMG East in Romania per fornire ai nostri clienti soluzioni innovative e personalizzate direttamente nelle loro aree di competenza. Dal 2016 PMG è presente in Cina con il sito produttivo di PMG Rubber Technology di Changshu con tre linee produttive di FKM e di mescole organiche nere, un team locale di esperti tecnici e commerciali ed una struttura di R&D per essere sempre più vicini ai nostri clienti nell’area Asia Pacifico.

Since 1976 with more than 40 years of experience PMG is a global leading rubber compounds. The production at PMG Italy is in three mixing plants to produce coloured compounds and the mixing unit dedicated to FKM compounds with compounds. PMG production is based on all specialty elastomers and the production of FKM compounds, for which PMG is a global leader for product

PMG SpA

Cenate Sotto (Bg) - Italia

Via Europa 3

Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157

PMG East S.r.l.

300645 Timisoara - Romania

Str. I. Slovici, 135

Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941

PMG Rubber Technology Changshu

Changshu - Cina

55 Yangguan Avenue

Building E 2-3, Fervent Industrial Park

Tel. +86 512 83861999

PMG East Srl. started operations in January 2006 at Timisoara (Romania) black compound. The site is equipped with a state of the art mixing line to Eastern Europe.

PMG Rubber Technology (Changshu) CO Ltd.

In December 2016, PMG Rubber Technology Ltd has started operations in Changshu in Fervent Industrial Park, north of Shanghai on an area of 7500sqm. The black and coloured FKM and a line for black compounds in operation by experienced technicians and sales professionals, laboratory facility and modern know-how represent a unique opportunity to be close to our customers in

u Affri

u DGTS

u FKV

u For Lab Italia

u Gibitre Instruments

u MP Strumenti

u Netzsch

u Sermac

u Urai

u Verder Scientific

u Zumbach Electronic

L’importanza della misura

Che si tratti di gomma destinata al settore automobilistico, all'industria alimentare, all'industria chimica o alla componentistica meccanica, la necessità di misurarne e testarne le caratteristiche è una costante. L’offerta sul mercato in questo senso non manca, grazie ad aziende in grado di proporre strumenti da laboratorio sempre più veloci, precisi e sofisticati per qualsiasi tipo di test, analisi o prova. Nelle pagine che seguono ne presentiamo alcuni esempi.

FOCUS STRUMENTI DA LABORATORIO
39 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di Konstantin Kolosov da Pixabay.

Durometri per materie plastiche e compositi

A ffri vanta durometri capaci di effettuare misure reali in pochi secondi e con risultati perfetti sin dalla prima misurazione. Parliamo di una precisone 10 volte superiore agli standard richiesti, il che pone Affri come leader nella produzione di strumenti di misura. u

Affri dal 1954 produce ed esporta strumenti per la durezza volti a soddisfare le esigenze del cliente e a restituire risultati della più alta precisione.

U n esempio ne è la linea di durometri per materie plastiche e compositi: Microdako e Shore.

M icrodako è uno strumento multifunzione con selezione automatica delle scale di durezza Shore o Irhd. Microdako è completamente autonomo, basta cliccare il pulsante Start e il durometro effettuerà il ciclo di prova in successione automatica senza alcuna interruzione tra una fase e la successiva. Avvicinamento e contatto con la superficie campione, bloccaggio del pezzo, ciclo di misura e rilascio del campione con relativo risultato sono le fasi che compongono il ciclo di misura e avvengono automaticamente.

M icrodako di Affri è in grado di adattare e cambiare la scala di durezza in autonomia, in base al tipo di campione da misurare.

FOCUS Affri
www.affri.it 40 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

DGTS

Misuratori di forza digitali e stativi motorizzati Chatillon

Gli stativi motorizzati Chatillon serie TCM combinati con i misuratori di forza digitali Chatillon serie DFE e DFS e opportuni morsetti offrono una soluzione per eseguire prove di trazione, compressione, flessione, pelatura, adesione, inserimento ed estrazione, ove necessiti fare esclusivamente misure di forza. In questo modo si possono soddisfare le necessità del cliente senza fargli pagare i costi per prestazioni aggiuntive di cui non ha bisogno.

L’impiego dello stativo motorizzato consente di muovere a velocità costante e quindi di eliminare variabili che potrebbero influenzare le misure delle forze.

Gli stativi hanno capacità massima di 500 N o 1.500 N, corse 400 o 800 mm e velocità impostabile tra 5 e 1.000 mm/min. La nuova serie DFS3 offre, al momento, le migliori prestazioni disponibili sul mercato tra i misuratori di forza digitali. Lo strumento, compatto e facile da usare, può essere equipaggiato con cella di carico interna o esterna tra 2,5 N e 2.500N.

I l display dello strumento supporta funzioni standard quali lettura carico in tempo reale e picco di carico, carico di rottura, limiti sulla misura, conteggio passa/scarto, statistiche sui risultati, valore medio, ma lo strumento può anche mostrare lo spostamento della traversa dello stativo per un più preciso posizionamento dello stesso.

Il software Chatillon ForceTest aumenta le potenzialità del misuratore che può essere interfacciato con un PC consentendo visualizzazione dei dati in formato grafico, data logging, calcolo di risultati aggiuntivi, creazione di report PDF e/o CSV Export dei dati. Per eseguire

prove con misure di carico e spostamento Lloyd offre dinamometri e software molti interessanti.

Chatillon e Lloyd sono parte del gruppo Ametek che è rappresentato in Italia da DGTS.

STRUMENTI DA LABORATORIO
www.dgts.it
u 41 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Reometro capillare per gomma

nere costanti due temperature differenti, per simulare la temperatura di estrusione di camera e pistone e quella di vulcanizzazione dello stampo.

N el caso delle mescole con cariche differenti o batch diversi dello stesso materiale il reometro capillare permette di discriminare con certezza la differenza. Nelle stesse condizioni un classico reometro a camera oscillante o Mooney fatica a mostrare tali differenze. Il punto di forza di questo strumento è la possibilità di lavorare nelle condizioni di shear dei processi di trasformazione come injection molding ed estrusione.

Lo strumento dispone di un comodo display touchscreen per la s ua gestione e di un PC collegato tramite interfaccia Ethernet per la configurazione dei test, l’archiviazione delle analisi effettuate in un database e la valutazione/ comparazione delle curve reologiche.

I l design particolare di camera e stampo permette una pulizia rapida ed efficace con una conseguente velocità nell’esecuzione della prova e ripetibilità assoluta del dato.

R CR75 è utilizzato nel campo della ricerca e sviluppo di nuove mescole così come per il controllo qualità e per l’accettazione del materiale in ingresso. u

L’RCR75 di Göttfert, distribuito in Italia da FKV, è un innovativo reometro capillare in grado di determinare il comportamento di flusso delle mescole in condizioni fisiche di processo.

I l materiale viene posizionato nella camera di test e un pistone preme il campione con forza o velocità costante attraverso un capillare; verso l’esterno nel caso della configurazione di estrusione, o all’interno di uno stampo per la simulazione dei processi di injection molding.

L a procedura è svolta a una temperatura di pistone, camera ed eventuale stampo configurabile. Grazie a una particolare separazione termica tra camera e stampo è possibile mante -

FKV
www.fkv.it
FOCUS 42 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

For Lab Italia

Nuovi strumenti Bareiss

Altra novità è BaroVision, il nuovo sistema automatico per le prove di durezza, spessore e diametro interno. O-ring e guarnizioni di tenuta sono spesso cruciali per assicurare l’affidabilità e la durata dei componenti sui quali vengono installati. Diventa quindi necessario effettuare test di qualità non più soltanto su pochi pezzi casuali ma su ogni singolo pezzo.

Il nuovo durometro per prove di durezza micro IRHD o micro Shore A è studiato per eliminare gli errori dell’operatore, ridurre i tempi di controllo e aumentarne la numerosità.

For Lab Italia vanta una trentennale distribuzione di strumenti per laboratorio e controllo qualità riservato alle aziende del settore gomma con rappresentanza esclusiva della società Bareiss, leader nel campo dei durometri per elastomeri, che ha recentemente presentato delle novità.

La prima è il dispositivo automatico per le misure di Shore a e densità HDA 120, il cui campo d’applicazione è la determinazione della durezza Shore A (DIN ISO 48-4) e della densità (ISO2781, DIN EN 1183-1, ASTMD1817) su gomma completamento automatico.

Lo strumento è dotato di adeguato supporto che può contenere fino a 20 campioni di diametro 36/42 e spessore 6 mm. Il test di durezza viene inizialmente eseguito su 3 punti con un durometro digitale Shore A e successivamente viene eseguito il test di densità con una bilancia elettronica allo 0,001 gr di precisione.

A operazione conclusa, i campioni verranno disposti automaticamente in un contenitore, con i seguenti vantaggi: il supporto dei campioni può contenere fino a 20 pezzi di diametro 36-42/ spessore 6 mm; l’operazione dura circa 70 secondi; bagnatura e asciugatura avvengono con due diverse pinze per prevenire la contaminazione sui campioni successivi; viene monitorato il livello del liquido e della temperatura della densità nel vetro. Il Certificato di calibrazione Official DAkkS/DKD è incluso.

Il posizionamento degli O-ring è rapido e semplice, in quanto sarà poi il laser, di altissima precisione, a garantire il corretto punto di misura. L’unicità dello strumento consiste nel fatto che la lettura della durezza è precisa anche in presenza di bave. Il software è stato sviluppato per posizionare il penetratore nel punto più alto senza considerare errori di forma. La misura della durezza può essere eseguita su 1 solo punto, su 2 punti dello stesso O-ring, può misurare in automatico lo spessore e anche il diametro interno. È disponibile un software che interfaccia e registra tutti questi dati. u

STRUMENTI DA LABORATORIO
www.forlabitalia.it 43 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Durometri automatici con teste di misura intercambiabili

per la scala richiesta. Il supporto per l’applicazione delle teste è motorizzato e permette di effettuare in modo automatico prove multiple in punti diversi del provino.

Il display digitale e il tastierino di comando soft-touch integrati nello strumento permettono di utilizzarlo in modalità standalone visualizzando i risultati sul display.

Per un controllo più sofisticato dello strumento e per garantire la tracciabilità di tutti i risultati prodotti è disponibile il software Gibitre Hardness Check in versione 10 che permette di identificare e archiviare risultati e curve, di produrre report ed etichette, di verificare la conformità dei risultati con i limiti di tolleranza e di effettuare analisi statistiche. La taratura Accredia può essere effettuata sia presso la sede dal laboratorio accreditato di Gibitre che presso il laboratorio del cliente. u

La nuova generazione di durometri per gomma e plastica Automatic Hardness Check in versione Drive di Gibitre Instruments costituisce la versione top della sua gamma di durometri.

I nuovi strumenti sono concepiti per essere configurati a seconda delle necessità del cliente e sono costituiti da un supporto motorizzato dotato di display di controllo al quale possono essere applicati teste di misura per scale di durezza diverse, il software di controllo e diversi supporti porta-provino per prove su prodotti specifici.

Le teste di misura applicabili al durometro automatico sono di tipo Shore (A, D, 00, Micro) e IRHD (Micro, N, L, H) e sono completamente conformi ai requisiti delle norme internazionali.

Le teste di misura sono intercambiabili in modo rapido e permettono all’utilizzatore di configurare lo strumento in pochi secondi

FOCUS
Gibitre Instruments
www.gibitre.it STRUMENTI DA LABORATORIO 44 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

misure su misura

durometro dedicato per ogni scala e Un durometro con teste intercambiabili Un completo software multifunzionale e Un display per verificare prove rapide Un durometro grande in tutto e Un durometro molto compatto La taratura ACCREDIA nel nostro laboratorio e La taratura ACCREDIA comodamente on site
Hardness Check - Drive Teste intercambiabili disponibili: IRHD-Normal Shore 00 Shore A IRHD-Hard Shore AM (micro) Shore D IRHD-Low IRHD-Micro Shore A0
Un
Automatic

Misura della conducibilità e conduttività termica degli elastomeri

Le gomme hanno buone proprietà dinamiche, elevata resistenza, elasticità e resistenza alla trazione. L'aggiunta di vari polimeri si traduce in mescole che acquisiscono proprietà superiori, ovvero una buona resistenza chimica, una migliore resistenza alla fiamma e un’ottima resistenza all'olio.

Le mescole hanno quindi una vasta varietà di applicazioni, come nel settore automobilistico, nell'industria alimentare, nell'industria chimica e componentistica meccanica. Esempi di applicazioni includono supporti motore, O-ring, pneumatici, suole di scarpe, stivali per cavi, rivestimenti per pavimenti, guarnizioni per finestre e porte. Alcuni di questi richiedono la conoscenza delle proprietà termiche come la conduttività termica.

Il diagramma della Figura 1 mostra la misura della conducibilità termica di varie mescole di gomma con il THB-100 di Mp Strumenti (nuovo modello THB Basic, Advance, Ultimate).

A tale scopo, il sensore è stato posizionato tra due parti cam-

pione e sono state pressate per garantire un buon contatto con il sensore stesso. Questa configurazione è stata collocata in un forno dove è stata eseguita la misurazione della temperatura ambiente fino a 150 °C.

Il diagramma mostra che diversi composti hanno una conduttività termica diversa o abbastanza simile. La conducibilità termica aumenta, come previsto, per tutti i campioni nell'intervallo di temperatura misurato.

THB fornisce, simultaneamente, le tre proprietà del materiale conducibilità termica, diffusività termica e calore specifico dopo pochi minuti, per materiali solidi, gel, paste o liquidi.

La preparazione dei campioni solidi è semplice e diretta: è sufficiente inserire il sensore THB tra due parti piane del campione da analizzare. È disponibile anche l’accessorio per misure asimmetriche, utilizzando quindi una sola piastra di campione. La calibrazione è molto semplice e non deve essere eseguita prima di ogni misura. u

FOCUS MP Strumenti
www.mpstrumenti.eu
46 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Figura 1 - Misura della conducibilità termica di varie mescole di gomma con il THB-100.

Analisi dinamico-meccanica e prove di fatica

componenti. G razie al design modulare, questi nuovi strumenti possono ospitare elementi aggiuntivi e specifici per eseguire, test di fatica, di sviluppo di calore e scoppio in compressione (secondo Goodrich; ASTM D623), e resistenza al rotolamento. S cansionando il codice QR è possibile visualizzare il modello 3D sul cellulare o tablet. Con l'aiuto della realtà aumentata (AR) si può posizionare il modello a grandezza naturale nel proprio laboratorio ed esplorarne le caratteristiche. u

Netzsch ha da poco lanciato una nuova serie di strumenti stand-alone, che colma il divario tra i classici DMA da banco, generalmente a basso carico, e le macchine di prova universali (UTM).

L a linea DMA 523 Eplexor® è in grado di caratterizzare il comportamento viscoelastico sia lineare sia non lineare dei materiali. Gli strumenti possono essere facilmente aggiornati, per soddisfare esigenze future, e il retrofit alla configurazione di partenza è comunque possibile.

I modelli disponibili sono due, classificati in base alla forza dinamica applicabile: DMA 523 Eplexor® 2000

N e DMA 523 Eplexor® 4000 N. Questi sistemi hanno entrambi una forza statica massima di 6.000 Newton, mentre i livelli di forza dinamica variano dal massimo ±2.000 N fino a max ±4.000 N.

L a serie DMA 523 Eplexor® è progettata per studiare anche le proprietà statiche di campioni rigidi, inclusi campioni in gomma di grandi dimensioni o direttamente parti di

www.netzsch.com

STRUMENTI DA LABORATORIO Netzsch
47 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Forni con doppio cestello rotante

Sermac - Forni Industriali vanta una notevole esperienza nel settore gomma, grazie alle competenze acquisite in oltre 20 anni di collaborazione con le aziende del distretto industriale Sebino, nonché con numerosi partner internazionali. Forni statici e rotanti specifici per trattamenti di post-curing e vulcanizzazione di articoli in gomma, gomma-metallo, gomma spugna, silicone, viton; forni a tunnel per linee di estrusione; servizio di manutenzione e assistenza tecnica; software 4.0 al servizio della produzione.

Su derivazione degli eccellenti forni elettrici rotanti da produzione tipo DM e DR1 è nata la nuova serie denominata DR.2: si tratta di forni da laboratorio con doppio cestello rotante, indispensabili per eseguire campionature o test di laboratorio su piccoli lotti di articoli tecnici in gomma, viton, silicone e temperatura max di 250 °C.

Con i cicli termici impostati sul controller del forno, si potranno ottenere pezzi con la migliore omogeneità dimensionale, planarità e rettilineità.

Altre specifiche dei forni: 2 cestelli rotanti in lamiera forata di acciaio Inox; 2 inverter, doppio display digitale e potenziometri per la gestione differenziata della velocità di rotazione dei cestelli; chiusura cestelli a lunetta, per facilitare il carico tramite lo scivolo convogliatore in dotazione, e lo scarico dei pezzi trattati; termoregolatore programmatore elettronico, per la creazione e memorizzazione di cicli termici a scala; precisione e omogeneità della temperatura; camera interna in acciaio Inox lucido; esterno forno completamente in acciaio Inox; sistema di sicurezza automatico che interviene in caso di superamento della temperatura impostata; possibilità di gestione del forno secondo i requisiti di Industria 4.0. u

Sermac
FOCUS 48 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
www.sermac.it

Macchine elettromeccaniche per le prove di trazione

La recente acquisizione dello storico marchio americano Tinius Olsen da parte di Urai rappresenta un altro importante tassello nella gamma di prodotti riservati alla caratterizzazione dei polimeri.

U no degli aspetti più importanti nello sviluppo di un nuovo elastomero è la fase di testing: solo testando le materie prime, gli intermedi e il prodotto finale, in accordo con metodi standard, si può avere la sicurezza che il manufatto soddisfi le più elevate esigenze del mercato e che performi secondo le aspettative.

A lcuni dei test più comuni includono resistenza alla trazione, resistenza all'umidità, allungamento alla rottura, carico di snervamento, resistenza alla piegatura, resistenza all'impatto, distorsione al calore, flusso di fusione, foratura, modulo, rapporto di Poisson, compressione, flessione, taglio e attrito.

I l modello 5ST extended è progettato per prove di resistenza a trazione, compressione, flessione e taglio su materiali e compositi, secondo le norme ASTM D412, ASTM D624, BS 903, ISO 34, ISO 37 e altri standard industriali specifici.

I l telaio ha un'altezza di 254 mm in più rispetto al modello standard. Il design robusto che incorpora materiali e componenti di alta qualità garantisce ottime performance, facilità di utilizzo e affidabilità nel tempo.

Per tutte le serie di dinamometri sono disponibili diverse celle di carico, per avere il massimo della sensibilità sia sui campioni più piccoli, sia su quelli che richiedono il massimo carico.

C ompletano la macchina le grip più idonee alle caratteristiche di ciascun provino, l’estensometro e il software di acquisizione dati Horizon di Tinius Olsen. u

Urai
www.urai.it 49 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Preparazione del campione e controllo granulometrico

nenti volatili. Il flusso di azoto liquido all’interno del sistema viene alimentato in continuo tramite un sistema automatico di dosaggio, garantendo una temperatura di -196 °C. I mulini a taglienti, come il modello SM300, sono utilizzati per la macinazione di materiali soffici, medio duri, duri, elastici, e miscele eterogenee. L'elevata coppia del nuovo motore da 3Kw permette una macinazione performante anche di campioni eterogenei e particolarmente complessi, come rifiuti o pneumatici. La finezza analitica richiesta è spesso raggiunta in un unico passaggio. Grazie all’utilizzo in abbinato del ciclone d’aspirazione, è possibile contenere sensibilmente il surriscaldamento del materiale macinato, ideale quindi anche per matrici termosensibili (es. gomma). La novità consiste nella possibilità di regolare la velocità di rotazione da 100 a 3.000 rpm. Disponibili accessori quali setacci, tramogge di carico e contenitori di raccolta.

Verder Scientific, filiale italiana del gruppo Verder, è proprietaria dei marchi Retsch – Microtrac MRB - Eltra - Carbolite Gero e Atm.

R etsch rappresenta il punto di riferimento per chi intenda approcciarsi alla macinazione e al controllo granulometrico. All’interno della gamma prodotti, si può trovare un vero e proprio “specialista” per ogni applicazione. Indipendentemente da quale sia la matrice da trattare, vi è un comune denominatore: campio -

ne perfettamente omogeneo, inalterato e privo di qualsivoglia contaminazione indesiderata, elevate prestazioni, macinazioni affidabili, risultati riproducibili, facile utilizzo in sicurezza operativa.

Tra gli strumenti troviamo il mulino a sfere CryoMill per la macinazione con azoto liquido. Grazie a CryoMill, sostanze termo sensibili ed elastiche possono essere processate con successo tramite raffreddamento in azoto liquido, il quale infragilisce il campione preservandone i compo -

www.verder-scientific.it

I l mulino ultracentrifugo a rotore ZM300, infine, viene utilizzato per una rapida macinazione di materiali morbidi, medio-duri e fibrosi. Grazie all’efficiente tecnica di macinazione e al vasto range di accessori disponibili, lo ZM 300 assicura una preparazione del campione in brevissimo tempo e limitandone il surriscaldamento. Con l’utilizzo del viclone d’aspirazione collegato a un aspiratore, il campione viene ulteriormente raffreddato da una corrente d’aria, che agevola lo scarico del materiale dalla camera di macinazione attraverso una cassetta di raccolta con uscita. u

FOCUS Verder Scientific
50 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

PRESSE PER LO STAMPAGGIO A COMPRESSIONE

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Soluzioni “da banco” per il controllo qualitativo di campioni

Zumbach Electronic AG, azienda Svizzera che opera nel settore del controllo dimensionale e qualitativo in linea, offre anche soluzioni “da banco” per il controllo qualitativo di campioni che a differenza dei classici proiettori non necessitano di essere tagliati in maniera planare.

N el settore dell’espanso, del silicone o della gomma morbida il sistema QC4 Odac-Usys permette di misurare, diametro esterno, diametro interno e spessore di prodotti tubolari, anche di grandi dimensioni, senza rischiare deformazioni dovute alla pressione applicata dai sistemi manuali. G razie a un pin di calibrazione fisso l’operatore può inserire il campione che viene fissato da un’apposita molla. A questo punto deve semplicemente premere il bottone per acquisire la misura e raccogliere il dato.

S i può decedere di mediare tutte le misure di un singo -

lo tubo ruotandolo o di misurare molteplici spezzoni in modo da avere la statistica finale riferita a un singolo prodotto o all’intero lotto.

R ispetto agli scanner ottici presenta costi contenuti e non si avranno errori di misura dovuti al taglio non perfettamente perpendicolare del campione. La particolarità di questo sistema da laboratorio è che all’evenienza, può essere integrato in linea quando è richiesto un controllo sull’intera superfice del lotto produttivo.

A nche il profilatore Profilemaster è stato adattato alla misura offline con il software Projector; l’operato può infatti tagliare uno spezzone di estruso, adagiarlo sulle guide e ottenere la proiezione immediata senza dover fare un taglio di una sezione planare. Questo consente ai clienti che già controllavano alcuni estrusi in linea la possibilità di sfruttare il macchinario anche in laboratorio.

I ntegrare un sistema di Zumbach è semplicissimo: l’azienda è in grado di fornire le uscite più richieste del mercato come Ethernet, Profinet, Profibus, Seriale o Analogica e dove necessario si può integrare tutto con OPC-UA, un must di comunicazione per l’industria 4.0. u https://zumbach.com

FOCUS Zumbach Electronic
STRUMENTI DA LABORATORIO 52 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Algoritmi intelligenti per una migliore ispezione visiva

L’intelligenza artificiale porta notevoli vantaggi al settore dell'ispezione visiva: lo testimonia la collaborazione tra Doss e AISent, di cui è stata data una dimostrazione durante il Plast di Milano.

Doss Visual Solution rappresenta un’eccellenza italiana nella progettazione e realizzazione di sistemi per il controllo qualità visivo e dimensionale di componenti di varie forme e dimensioni. Tali sistemi trovano applicazione in diversi settori, ma il core business dell’azienda è il mondo della gomma.

N el corso dell’ultimo Plast, nell’area

Rubber, Doss ha mostrato il risultato della collaborazione proficua e sinergica con AISent, che sta portando notevoli vantaggi al settore dell'ispezione visiva. AISent è l’acronimo di Artificial Intelligence Sentinels: nata a marzo 2018, l’azienda porta innovazione attraverso l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’analisi dei dati. I fondatori si definiscono delle “sentinelle tecnologiche”, in

grado di cogliere “i primi segnali di innovazione” e trasformarli in “soluzioni di impatto per la vita e per il business”.

ALGORITMI

PER L’ISPEZIONE VISIVA

La demo portata in fiera riguarda due aspetti cruciali del controllo visivo: la regolazione dell’intensità delle luci e lo strappo in corda.

“Con il cambio di passo importante di

DALLE AZIENDE
54 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Cesare Finazzi, Ceo di Doss, allo stand dell’azienda al Plast.

Doss l’azienda ha voluto tornare a investire sui nuovi trend, tra cui l’Intelligenza Artificiale”, ci ha raccontato il Ceo di AISent Daniele Gamba. “Si iniziano ad apprezzare le capacità di certi algoritmi che non sono nuovi, ma che in questo momento storico risultano utili ed efficaci. La macchina di Doss ha già la necessaria potenza computazionale, i dati ci sono, noi di AISent interveniamo e la rendiamo più intelligente. Ovvero le consentiamo di fare in automatico delle operazioni che prima venivano fatte in modo manuale. Al Plast presentiamo Autolight, che regola l’intensità delle luci in modo automatico valutandola sulle immagini. Questa operazione, che prima doveva essere fatta da un operatore con un minimo di expertise, adesso viene fatta in automatico dalla macchina”.

L’altro algoritmo è specializzato sugli strappi in corda. “Elaborando le immagini verticalmente è in grado di cercare lo strappo in corda su qualsiasi tipo di o-ring. Se prima l’operatore aggiustava alcuni parametri per ottenere il massimo della performance sulla propria produzione, adesso l’algoritmo ha visto talmente tanti strappi in corda, che ha imparato come è fatto il difetto nell’oring ed è in grado di trovarlo su qualsiasi pezzo”, aggiunge Gamba.

L’Intelligenza Artificiale, infatti, si alimenta della sua stessa esperienza. Questi sono solo due esempi di algoritmi che AISent svilupperà con Doss. “La macchina ha già una potenza di calcolo sufficiente a supportare tutti gli algoritmi che prevediamo di aggiungere. Qui andiamo oltre il concetto di Industria 4.0, siamo al 5.0, all’interconnessione finalizzata a delegare completamente alle macchine i lavori da macchina, quelli in cui l’operatore umano non aggiungerebbe nessun valore”.

IL SISTEMA OPERATIVO DS MIND

I l Plast è stato l’occasione per presentare anche DS Mind, il nuovo sistema operativo dei macchinari di ispezione visiva di Doss che sfrutta un’intelligenza più evoluta e fa produrre, supervisionare, analizzare dati e chiedere assistenza in modi ancora più rapidi e integrati in macchina.

“DS Mind vuole superare il concetto di

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il Ceo di AISent Daniele Gamba durante la dimostrazione dell’Autolight in fiera.
55 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Fabio Zinesi di Polimeric-In4tek, l’esperto informatico e di software per la gestione delle imprese della gomma che ha collaborato allo sviluppo del DS Mind per Doss.

interfaccia in cui i dati sono limitati ai 4 metri quadrati della macchina”, ci racconta Fabio Zinesi di Polimeric-In4tek, che ha collaborato allo sviluppo del DS Mind per Doss. “Grazie a DS Mind la macchina può dialogare con qualsiasi sistema aziendale, con il gestionale, con tutti i sistemi, ed è in grado di leggere le informazioni indipendentemente dal fatto che monti apparati di produttori diversi”, aggiunge.

Tra le caratteristiche principali: intelligenza artificiale nativa per l'identificazione automatica di alcuni tipi di difetti; facilità d’uso, grazie a un’interfaccia totalmente ridisegnata; gestione da remoto, per controllare l’andamento dell’ispezione anche da fuori ufficio; quadri sinottici personalizzabili, per avere tutti i dati della produzione consultabili velocemente; completa tracciabilità delle attività effettuate (sapendo quale utente ha fatto cosa si ottimizza il processo di miglioramento continuo); gestione multilivello (si possono cambiare le funzioni della macchina a seconda dell’utente); ticketing in macchina, l’assistenza diventa più veloce grazie al collegamento diretto con la centrale operativa Doss; documentazione reperibile dal pannello di controllo, le attività di formazione e manutenzione diventano facili e veloci.

“I l concetto è: un sistema completamente integrato con la fabbrica, che legge i dati dai sistemi informatici, dagli apparati industriali, da quelli elettronici. DS Mind può montare video in macchina, quindi l’operatore può vedere a monitor cosa deve fare, ha delle schermate che lo guidano, il tutto integrato nel sistema azienda”, conclude Zinesi.

La macchina è completamente personalizzabile e include 17 lingue, tra cui arabo, indi, turco, cinese. DS Mind, inoltre, grazie alla tecnologia Energy Box controlla e monitora i consumi in modo istantaneo, in tempo reale.

LA MACCHINA DS MAX

L a prima macchina di ispezione che integra nativamente il nuovo sistema operativo DS Mind è DS Max, che è dedicata all’ispezione di pezzi di grandi dimensioni, non gestibili su tavole di vetro grazie a un robot manipolatore che

gestisce la movimentazione dei pezzi.

Si tratta di un sistema integrato a 360° per massimizzare i risultati: integrazione di algoritmi di intelligenza artificiale per l'identificazione automatica di alcuni tipi di difetti, riduzione delle operazioni di set-up e accelerazione dell'avviamento della macchina; integrazione con sistemi di fabbrica per fornire informazioni di valore che ottimizzano l'intero processo produttivo in un’ottica di miglioramento continuativo; predisposizione per l'integrazione con i supercomputer HPC per essere sempre al passo con le nuove tecnologie emergenti.

“Abbiamo iniziato con il nostro macchinario top di gamma, ma l’obiettivo è di

portare l’intelligenza artificiale su tutti gli altri macchinari”, conferma il Ceo di Doss Cesare Finazzi.

“Altra importante novità presentata al Plast è la Doss Inline e la Doss Robotics: abbiamo intenzione di potenziare il nostro sistema visione non solo offline ma anche direttamente sui sistemi di produzione e linee dei nostri clienti – della gomma, plastica, minuteria metalliche -, dove il settaggio del sistema di visione non è fatto direttamente da noi, ma si autoregola in base alle esigenze del cliente”, conclude Finazzi.

La collaborazione tra Doss e AISent continuerà con nuovi appuntamenti: a breve è prevista una open house dedicata all’intelligenza artificiale. u

DALLE
AZIENDE
56 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Nel corso dell’ultimo Plast, nell’area Rubber, Doss ha mostrato il risultato della collaborazione proficua e sinergica con AISent attirando molti visitatori allo stand.

DALLE AZIENDE

Sasmac apre le porte della fabbrica per mostrare il collaudo impianti

Si è svolta dal 18 luglio al 4 agosto scorso l’Open House di Sasmac, iniziativa dedicata ai clienti dell’azienda che hanno potuto visionare macchinari e impianti nella fase di collaudo presso la sede di Vigevano.

riabili da 8” a 15” (8”-9”, 10”-12”,15”).

L'STBM 1 è dotato di due unità uguali posizionate specularmente in grado di preparare e caricare le mescole di gomma contemporaneamente. Ciò permette di scegliere il tipo di produzione: in un ciclo di lavoro è possibile realizzare sia prodotti finiti utilizzando tutte le unità macchina, sia semilavorati, in questo meglio soddisfacendo le esigenze del cliente.

LE PRESSE A COMPRESSIONE

Nel corso delle giornate dedicate all’Open House Sasmac poi mostrato ai numerosi clienti in visita il collaudo di diverse presse a compressione.

In particolare quelle solid tire, presse da 400 ton, 2 vani di lavoro, 900 x 900 mm piani di riscaldo, riscaldamento a vapore, carico e scarico automatico e la pressa per nastri trasportatori con cord metallico e/o tessile da 10.500 ton, 1 vano di lavoro, 10.600 x 2.200 mm, piani di riscaldo, riscaldamento a vapore.

Dal 18 luglio al 4 agosto scorso Sasmac ha aperto le porte della sua sede di Vigevano per mostrare ai clienti i propri impianti.

Si è trattato, in particolare, di un’occasione unica per visionare nella fase di collaudo: l’impianto automatico per la produzione di gomme piene; le presse a compressione per gomme piene, con carico e scarico automatico; la pressa a

compressione per nastri trasportatori con cord metallico e/o tessile.

L’IMPIANTO AUTOMATICO PER LA PRODUZIONE DI GOMME PIENE

La STBM 1 è una macchina per la costruzione di pneumatici pieni, destinati a veicoli industriali. La macchina è composta da un’unità elettropneumatica, in grado di produrre pneumatici con diametri va-

Oltre alle presse a compressione, la Sasmac produce impianti completi la produzione di nastri trasportatori sia con cord metallico che tessile.

Questi impianti sono caratterizzati da:

- pretensionamento controllato del tessuto tessile;

- pretensionamento uniforme del cord metallico;

- esatta spaziatura del cord;

- inversione dei cavi d'acciaio e delle cinghie se necessaria;

a cura della redazione
58 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

- distribuzione ottimale della pressione nella pressa;

- eccezionali tolleranze sullo spessore delle cinghie (spessori da 5 a 50 mm);

- numero di cavi nel nastro conforme alla norma DIN 22131;

- diametro del cord da 3 a 15 mm;

- tensione del cavo fino a 4.000 n per singolo cord;

- basso impiego di manodopera.

UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE

Quello di aprire le porte della fabbrica ai propri clienti è un’abitudine diffusa in tutta la filiera della gomma, che non manca mai di confermare le attese. “Abbiamo messo il nostro personale a disposizione dei clienti in visita per discutere e approfondire gli argomenti tecnici riguardanti la produzione dei nostri macchinari e siamo molto soddisfatti dell’esito della nostra iniziativa”, conferma il sales manager di Sasmac Davide Dondena. u

MACCHINARI
59 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023

Sicurezza generale dei prodotti

Concludiamo la presentazione del nuovo regolamento relativo alla sicurezza generale dei prodotti, che si applicherà a partire dal 13 dicembre 2024. Scopo del provvedimento è rafforzare le norme per i prodotti venduti sia offline che online, nonché la vigilanza sui prodotti non sicuri e di conseguenza i diritti dei consumatori.

La Gazzetta Ufficiale UE del 23 maggio 2023 L135 pubblica il regolamento (UE) 2023/988 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sicurezza generale dei prodotti del 10 maggio 2023. Esso modifica il regolamento (UE) 1025/2012 e la direttiva (UE) 2020/1828, oltre ad abrogare le direttive 2001/95/CE e 87/357/CEE. A pagina 118 del numero di settembre (711) vi abbiamo presentato gli aspetti

generali e gli obblighi degli operatori economici. Proseguiamo con i fornitori di mercati online.

F ORNITORI DI MERCATI ONLINE

Obblighi specifici dei fornitori di mercati online Fatto salvo quanto previsto dall’art. 11 del regolamento (UE)

NORMATIVE di Beatrice Garlanda
Parte 2 60 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di Charles Thompson da Pixabay.

2022/2065 (relativo al mercato unico dei servizi digitali), i fornitori di mercati online designano un punto di contatto unico che consente di comunicare direttamente, in via elettronica, con le autorità di vigilanza del mercato degli Stati membri per quanto concerne questioni di sicurezza dei prodotti. Consente, inoltre, ai consumatori di comunicare rapidamente e direttamente con i fornitori online.

Questi ultimi si registrano al portale Safety Gate e indicano sullo stesso le informazioni relative al punto di contatto unico. Devono disporre di processi interni per la sicurezza dei prodotti per conformarsi ai requisiti del regolamento in oggetto.

I n merito all’offerta online di prodotti pericolosi, le autorità di vigilanza possono emettere un ordine che imponga ai fornitori di tali mercati di eliminare il contenuto in questione dall’interfaccia online, disabilitarne l’accesso o mostrare un avvertimento esplicito.

I fornitori devono eseguire l’ordine di cui sopra entro due giorni lavorativi dal ricevimento dello stesso e informarne l’autorità di vigilanza.

I fornitori di mercati online tengono conto delle informazioni periodiche sui prodotti pericolosi notificate alle autorità di vigilanza del mercato, ricevute attraverso il portale Safety Gate, per applicare le loro misure volontarie tese a rilevare, identificare, rimuovere o disabilitare l’accesso al contenuto che si riferisce a prodotti pericolosi.

Per quanto concerne le informazioni sulla sicurezza dei pro -

dotti, ai sensi dell’ art. 31 del regolamento (UE) 2022/2065, i fornitori dei mercati di cui si tratta progettano e organizzano la loro interfaccia online in modo da consentire agli operatori commerciali che offrono il prodotto di fornire almeno le seguenti informazioni:

a) nome, denominazione registrata o marchio registrato del fabbricante e suoi indirizzi di contatto;

b) se il fabbricante non è stabilito nell’UE, indirizzo della persona responsabile, ai sensi dell’art. 16 del regolamento in oggetto e 4 del regolamento (UE) 2019/1020;

c) informazioni che consentono l’identificazione del prodotto;

d) avvertenze e informazioni sulla sicurezza del produttori. Specifichiamo che per “operatore commerciale” s’intende qualsiasi persona fisica o giuridica che agisce, anche tramite qualunque persona che opera in nome o per conto di tale persona fisica o giuridica, a fini relativi all’attività commerciale, imprenditoriale, artigianale o professionale di tale persona fisica o giuridica.

Più in generale i fornitori dei mercati online cooperano con le autorità di vigilanza del mercato, con gli operatori commerciali e con gli operatori economici pertinenti allo scopo di agevolare qualsiasi azione intrapresa per eliminare o ridurre i rischi presentati da un prodotto offerto online attraverso i loro servizi. Tralasciamo, per ragioni di spazio, quanto previsto dal capo V in materia di vigilanza del mercato e ci soffermiamo sul capo VI.

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SICUREZZA

S ISTEMI DI ALLARME RAPIDO SAFETY GATE E SAFETY B USINESS GATEWAY

Sistema di allarme rapido Safety Gate

Ai sensi dell’art. 25, la Commissione sviluppa, modernizza e mantiene il sistema di allarme rapido per lo scambio di informazioni sulle misure correttive riguardanti i prodotti pericolosi (portale recante il sistema di allarme rapido Safety Gate), migliorandone l’efficienza. La Commissione e gli Stati membri possono accedere al sistema in questione. A tal fine ogni Stato membro designa un unico punto di contatto nazionale responsabile di controllare almeno la correttezza delle notifiche e di trasmetterle perché siano convalidate dalla Commissione, nonché di comunicare con la Commissione in merito ai compiti di cui all’art. 26.

Notifica di prodotti pericolosi tramite il sistema di allarme rapido Safety Gate

L’art. 26 dispone che gli Stati membri notifichino, inter alia, tramite il sistema di allarme Safety Gate, le misure correttive adottate dalle loro autorità o dagli operatori economici sulla base delle norme del regolamento in oggetto e dell’art. 20 del regolamento (UE) 2019/2020.

Possono inoltre notificare, tramite lo stesso sistema, le misure correttive previste per prodotti che presentano un rischio grave, qualora lo ritengano necessario in relazione all’urgenza del rischio.

Le autorità nazionali trasmettono le notifiche sopra menzionate, tramite il sistema di allarme rapido Safety Gate, entro quattro giorni lavorativi dall’adozione della misura correttiva. Nei quattro giorni successivi al ricevimento della notifica, la Commissione, una volta verificata la conformità della notifica, la trasmette agli altri Stati membri.

Se uno Stato membro notifica le misure correttive adottate per i prodotti che presentano un rischio grave, gli altri Stati

membri notificano tramite il sistema di allarme rapido Safety Gate le misure correttive o altre azioni adottate successivamente in relazione agli stessi prodotti e qualsiasi altra informazione pertinente.

S e la Commissione identifica, anche sulla base delle informazioni fornite dai consumatori o dalle loro organizzazioni, dei prodotti che possono presentare un rischio grave e per i quali gli Stati membri non hanno trasmesso una notifica tramite il sistema di allerta rapido Safety Gate, ne informa gli Stati membri. Questi ultimi, effettuate le opportune verifiche, notificano le eventuali misure tramite il Safety Gate. La Commissione si adopera per fare in modo che il sistema di informazione e comunicazione di cui al regolamento (UE) 2019/2020 trasmigri nel sistema di allarme rapido Safety Gate, in modo da evitare il doppio inserimento di dati. Infine la Commissione adotta atti delegati per integrare il regolamento (UE) 2023/988, precisando in particolare:

a) l’accesso al sistema di allarme rapido Safety Gate, il suo funzionamento e le informazioni che in esso vanno inserite;

b) i requisiti che le notifiche devono soddisfare;

c) i criteri per la valutazione del livello di rischio.

Safety Business Gateway

La Commissione gestisce un portale che consente agli operatori economici e ai fornitori di mercati online di fornire alle autorità di vigilanza e ai consumatori le informazioni elencate all’art.27 (Safety Business Gateway.)

INTERVENTI DELLA COMMISSIONE

A zione dell’Unione nei confronti di prodotti che presentano un rischio grave

Se viene a conoscenza di un prodotto, una categoria di prodotti o un gruppo di prodotti che presentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori, la Commis-

NORMATIVE SICUREZZA
62 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di Tumisu da Pixabay.

sione può adottare tutte le misure appropriate, attraverso atti di esecuzione adeguati alla gravità e all’urgenza della situazione, purché:

a) il rischio non possa essere trattato applicando altre procedure previste dal diritto dell’Unione;

b) il rischio non possa essere eliminato in modo efficace solo con l’adozione di provvedimenti adeguati applicabili a livello UE.

Richiesta alla Commissione di un parere sulle divergenze nella valutazione dei richiami

In linea generale se un’autorità di vigilanza del mercato di uno Stato membro ha ritenuto pericolosi determinati prodotti, gli stessi sono considerati pericolosi dalle autorità di vigilanza degli altri Stati membri.

S e le autorità di vigilanza di altri Stati membri valutano in modo diverso l’identificazione o il livello di rischio sulla base della propria indagine e valutazione del rischio, qualsiasi Stato membro può chiedere alla Commissione il suo parere in merito. Nel caso in cui la questione non sia sottoposta alla Commissione, quest’ultima può comunque pronunciarsi di propria iniziativa.

Rete per la sicurezza dei consumatori

È istituita una rete europea delle autorità degli Stati membri competente per la sicurezza dei prodotti (rete per la sicurezza dei consumatori). L’obiettivo è quello di funzionare da piattaforma per la cooperazione e il coordinamento strutturati tra le autorità degli Stati membri e la Commissione per migliorare la sicurezza dei prodotti nell’UE

I compiti della rete sono elencati dall’art. 30. Tra questi citiamo:

a) facilitare il regolare scambio di informazioni sulle valutazioni dei rischi, sui prodotti pericolosi, su metodi di prova e sui loro risultati, sulle norme, sulla metodologia di raccolta dei dati ecc.;

b) organizzare l’elaborazione e l’esecuzione di progetti comuni di sorveglianza e prova, anche nell’ambito del commercio elettronico;

c) promuovere lo scambio di esperienze e buone prassi e la collaborazione nelle attività di formazione.

Nel quadro della precedente lettera b) le autorità di vigilanza del mercato possono concordare con altre autorità competenti, o con organizzazioni rappresentative degli operatori economici o dei consumatori, lo svolgimento di attività tese a garantire la sicurezza e la protezione della salute dei consumatori in merito a categorie specifiche di prodotti messi a disposizione sul mercato.

Lo svolgimento di tali attività non deve comportare una concorrenza sleale.

A zioni di controllo coordinate e simultanee delle autorità di vigilanza del mercato (indagini a tappeto)

Le autorità di vigilanza interessate conducono simultaneamente azioni di controllo coordinate (indagini a tappeto) di particolari prodotti o categorie di prodotti per verificarne la conformità al regolamento in oggetto. Salvo diverso accordo tra le autorità di vigilanza coinvolte, le indagini a tappeto sono coordinate dalla Commissione. Il coordinatore di un’indagine a tappeto rende disponibili al pubblico, se del caso, i risultati ottenuti.

DIRITTO DI INFORMAZIONE E A UN RIMEDIO

Informazioni tra le autorità e il pubblico

Le informazioni in possesso delle autorità degli Stati membri e della Commissione concernenti le misure applicate ai prodotti che presentano rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori, sono rese accessibili al pubblico in modo trasparente, salvo per quanto riguarda le limitazioni necessarie alle attività di controllo e di indagine.

La tutela del segreto professionale non deve impedire la trasmissione alle autorità competenti degli Stati membri e della Commissione delle informazioni per poter garantire l’efficacia delle attività di controllo e vigilanza del mercato.

Portale Safety Gate

A fini delle disposizioni del regolamento in oggetto, la Commissione (art. 34) mantiene un portale Safety Gate al quale il pubblico può accedere gratuitamente e acquisire informazioni selezionate notificate a norma dell’art. 26.

I l portale ha un’interfaccia intuitiva per gli utenti e le informazioni fomite sono facilmente accessibili al pubblico. In una sezione del portale i consumatori e le altre parti interessate possono segnalare alla Commissione prodotti che possono presentare un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. La Commissione, se del caso, trasmette queste informazioni agli Stati membri interessati affinché sia dato seguito adeguato alle informazioni stesse.

Entro il 31 dicembre 2024 la Commissione sviluppa un’interfaccia che consente ai fornitori di mercati online di collegare le loro interfacce al portale Safety Gate.

Informazioni fornite dagli operatori economici e dai fornitori di mercati onlne ai consumatori sulla sicurezza dei prodotti

NORMATIVE
64 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di StockSnap da Pixabay.

Gli operatori economici e i fornitori di mercati online, in caso di richiamo per la sicurezza del prodotto o nel caso di un avviso di sicurezza, devono garantire che tutti i consumatori interessati che possono essere identificati ricevano direttamente la notifica tempestivamente (art. 35, par. 1).

Se gli operatori economici e i fornitori di mercati online dispongono di sistemi di registrazione dei prodotti o di programmi di fidelizzazione dei clienti per identificare i prodotti acquistati dai consumatori per scopi diversi dall’invio delle informazioni sulla sicurezza ai loro clienti, offrono la possibilità a questi ultimi di fornire dati di contatto separati solo per scopi connessi alla sicurezza.

La Commissione può stabilire quali requisiti debbano avere gli operatori e i fornitori di mercati online affinché i consumatori abbiano la possibilità di registrare un prodotto acquistato al fine di ricevere direttamente la notifica in caso di richiamo per la sicurezza del prodotto o di avviso di sicurezza relativo al prodotto stesso. Se non tutti i consumatori possono essere contattati a norma del paragrafo sopra richiamato, gli operatori economici e i fornitori di mercati online diffondono un avviso di richiamo per la sicurezza chiaro e visibile, garantendone la più ampia portata possibile.

Avviso di richiamo e rimedi

Se le informazioni su un richiamo per la sicurezza di un pro-

dotto sono fornite per scritto, esse costituiscono un avviso di richiamo.

Quest’ultimo deve essere facilmente compreso dai consumatori, nella lingua/e dello Stato/i membro/i in il prodotto è stato messo a disposizione e deve contenere gli elementi elencati nell’art. 36 del regolamento in oggetto.

In caso di richiamo per la sicurezza del prodotto, fatto salvo quanto disposto dalle direttive (UE) 2019/770 e (UE) 2019/771, l’operatore economico fornisce al consumatore tra ameno due dei seguenti rimedi:

a) la riparazione del prodotto richiamato;

b) la sostituzione del prodotto richiamato con uno sicuro dello stesso tipo e dello stesso valore e qualità;

c) un adeguato rimborso del valore del prodotto richiamato, a condizione che l’importo del rimborso sia almeno pari al prezzo pagato dal consumatore.

I n deroga, l’operatore responsabile può offrire solo uno di questi rimedi, se gli altri risultano impossibili o se imporrebbero costi sproporzionati all’operatore stesso.

La riparazione da parte del consumatore è considerata un rimedio efficace solo se egli può eseguirla facilmente e in sicurezza e se è prevista nell’avviso di richiamo.

Il rimedio non deve comportare inconvenienti per il consumatore e egli non deve sostenere le spese di spedizione e/o restituzione del prodotto.

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C OOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Per migliorare la sicurezza dei prodotti messi a disposizione sul mercato e garantire condizioni di parità a livello internazionale, la Commissione può cooperare con le autorità dei paesi terzi e le organizzazioni internazionali nel quadro del regolamento in oggetto. La cooperazione di cui si tratta è basata sul principio di reciprocità, prevede disposizioni sulla riservatezza corrispondenti a quelle applicabili nell’UE e garantisce che gli scambi di informazioni rispettino il diritto dell’Unione applicabile.

La Commissione può fornire ai paesi terzi e alle organizzazioni internazionali informazioni selezionate dal sistema Safety Gate e ricevere informazioni pertinenti sulla sicurezza dei prodotti e sulle misure preventive, restrittive e correttive adottate dai paesi terzi in questione o dalle organizzazioni internazionali, Anche i paesi terzi possono partecipare al Sistema Safety Gate, purché la loro legislazione sia allineata al diritto dell’UE e che essi partecipino al sistema europeo di normazione.

Tralasciamo il capo X riguardante le disposizioni finanziarie.

DISPOSIZIONI FINALI

Responsabilità

Le decisioni adottate in conformità al regolamento in oggetto che limitano l’immissione o la messa a disposizione sul mercato di un prodotto o ne impongano il ritiro o il richiamo non pregiudicano la valutazione, nell’ambito del diritto nazionale applicabile, della responsabilità delle parti cui le decisioni sono destinate. Sono fatte salve la direttiva 85/374/CEE e successive modifiche (disposizioni in materia di responsabilità da prodotti difettosi).

Sanzioni

Gli Stati membri stabiliscono le norme sanzionatorie

in caso di violazione del regolamento e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l’applicazione.

Le sanzioni previste devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive.

Procedura di comitato

La Commissione è assistita da un comitato, ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011 che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione.

Valutazione e riesame

Ricordiamo che:

- entro il 31 dicembre 2029, la Commissione effettua una valutazione del regolamento in oggetto. Essa presenta una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio e il Comitato economico e sociale sui risultati raggiunti;

- entro il 31 dicembre 2027 valuta le modalità di attuazione delle disposizioni sulla rimozione dei contenuti illeciti dai mercati online;

- entro il 31 dicembre 2026 pubblica una relazione sul funzionamento dell’interconnessione tra il sistema di informazione e comunicazione di cui al regolamento (UE) 2019/1020 e il portale Safety Gate.

Modifiche e abrogazioni

S ono modificati gli articoli 10 e 11 del regolamento (UE) 1025/2012 e l’allegato I della direttiva (UE) 2020/1828. Sul punto rimandiamo alla lettura del testo.

Con effetto dal 13 dicembre 2024 sono abrogate le direttive 87/357/CEE e 2001/95/CE.

Entrata in vigore e applicazione

Il regolamento (UE) 2023/988 è entrato in vigore il 12 giugno 2023 e si applica a decorrere dal 13 dicembre 2024. u

NORMATIVE
SICUREZZA
66 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di Tham Yuan Yuan da Pixabay.

La normativa antinquinamento Euro 7 colpirà anche le auto elettriche

Tra le novità della normativa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2025 per tutte le auto di nuova immatricolazione, incluse quelle elettriche, ci sono nuovi limiti per le emissioni evaporative dei freni e degli pneumatici, nonché la durabilità delle batterie e l’uso di strumenti di monitoraggio delle emissioni.

sioni evaporative dei freni e degli pneumatici, nonché la durabilità delle batterie e l’uso di strumenti di monitoraggio delle emissioni.

Lo scorso 10 novembre 2022 la Commissione Europea ha presentato la nuova proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull’omologazione di veicoli a motore, nonché di sistemi, componenti ed entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli, per quanto riguarda le relative emissioni e la durabilità delle batterie (Euro 7), che abroga i regolamenti (CE) n. 715/2007 e (CE) n. 595/2009.

I l percorso europeo verso la transizione ecologica, volta a ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli nel continente, si fonda essenzialmente su due pilastri: il piano Fit for 55, che prevede la fine della vendita di veicoli a motore termico nel 2035, e la normativa Euro 7, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2025 per tutte le auto di nuova immatricolazione, incluse quelle elettriche (dal 1° luglio 2027 per i mezzi pesanti).

RIFLETTORI PUNTATI SUGLI PNEUMATICI

S e fino a oggi le limitazioni sulle sostanze inquinanti riguardavano esclusivamente la composizione dei gas di scarico, con l’arrivo dell’Euro 7 si considereranno molti più fattori. Tra le maggiori novità: nuovi limiti per le emis -

Freni e penumatici, infatti, usurandosi, rilasciano nell’atmosfera particelle particolarmente dannose per la salute. Nello specifico, i freni dovranno ridurre del 27% la quantità di inquinanti mentre le gomme dovranno superare test più severi sull’usura e l’emissione di microplastiche. L’industria dello pneumatico sostiene l’obiettivo dell’Unione europea per una mobilità più pulita, incluse iniziative prese per regolamentare l’abrasione degli pneumatici: regolamentarne l’abrasione attraverso la definizione di standard minimi è infatti una delle azioni possibili per ridurre l’emissione di particelle di “Tyre-Road Wear”, un obiettivo su cui l’industria è impegnata e lavora da diversi anni, anche sostenendo lo sviluppo di metodi di prova idonei ai fini normativi.

I produttori, tuttavia, chiedono che qualsiasi misura da adottare a livello UE si basi innanzitutto sui metodi e sui limiti di prova dell’UNECE, per evitare barriere al commercio nei Paesi extra UE. Per tale ragione, l’industria degli pneumatici sostiene la futura inclusione in Euro 7 del lavoro che sarà realizzato dalle Nazioni Unite sui tassi di abrasione degli pneumatici in un regolamento di omologazione.

Q ualsiasi data di entrata in vigore dei limiti di abrasione per gli pneumatici dovrebbe essere basata sulla data di produzione dello pneumatico (stampata sul fianco di ogni pezzo), anziché sulla data di immissione dul mercato o di installazione dello stesso su veicolo.

L e associazioni di categoria osservano che gli pneumatici vengono sostituiti 4-5 volte nell’arco di vita di un’auto. Tuttavia, limitando l’applicazione dei limiti di abrasione ai soli pneumatici montati su veicoli Euro 7, l’effetto sul mercato sarebbe trascurabile per diversi anni. Per tale ragione, l’industria chiede di indicare apertamente che i nuovi requisiti si applichino a tutti gli pneumatici prodotti

NORMATIVE IL CONSIGLIO LEGALE di
69 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2023
Foto di andreas160578 da Pixabay.

dopo una certa data, da individuare secondo il già consolidato processo di approvazione dei metodi di prova e dei limiti di abrasione definito in sincronia con le Nazioni Unite. Ciò, soprattutto in abbinamento alla previsione di incentivi ad hoc, potrebbe rendere conforme il mercato molto più velocemente.

L’AFFIDABILITÀ DELLE BATTERIE

L’Euro 7 valuterà an che l’affidabilità delle batterie di trazione nel tempo. Questa norma, rivolta alle auto elettriche e ibride plug-in, imporrà ai costruttori di vetture dotate di ricarica esterna di adottare accumulatori con un lento indice di degrado. Nello specifico, le batterie dovranno mantenere un livello di prestazioni di almeno l’80% per i primi 5 anni/100.000 km e un livello tra il 70% e l’80% fino a 8 anni/160.000 km. Tali previsioni rispondo all’esigenza concre -

ta di regolamentare la durata delle batterie per aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti dei veicoli elettrici (e della loro autonomia) e dell’utilizzo delle tecnologie digitali. Q ueste ultime, infatti, non consentiranno manomissioni ai veicoli e permetteranno controlli pratici e veloci sulle emissioni da parte delle autorità, tramite l’utilizzo di sensori situati all’interno del veicolo, finalizzati a misurare le emissioni per l’intero ciclo di vita del veicolo stesso. I mmediate le reazioni delle associazioni di categoria. Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) evidenzia diverse criticità: le tempistiche, giudicate troppo stringenti per i costruttori (che dovranno adeguare la produzione), le modalità di prova e le procedure di omologazione. L’associazione chiede uno slittamento dell’entrata in vigore della nuova normativa per andare incontro a una filiera già fortemente sotto pressione. u

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BASE SOLVENTE PER APPLICAZIONI DINAMICHE

SOLUZIONI PFAS FREE

TRATTAMENTI PER IL FOOD CONTACT

PLASMA:

DEPOSITO DI HMDSO - LOW FRICTION

PULIZIA LABS FREI

REVOL-SIL:

TRATTAMENTO LOW FRICTION, SOFT TOUC BIOCOMPATIBILE PER MESCOLE SILICONIC

CLEANLINESS:

PULIZIA TECNICA ALTA PRESSIONE CLEANLINESS TEST SECONDO VDA 19

LABORATORIO DI ANALISI:

TEST COEFFICIENTE DI ATTRITO

ESTRAZIONE PARTICELLARE VDA 19

ANALISI A MICROSCOPIO PER SPESSORE

COATING

STRUMENTO IR

Via Cercone, 13/15 24060 CASTELLI CALEPIO (BG) Tel: 035/4425644 E-mail: info@coatingtechnology.net WWW.COATINGTECHNOLOGY.NET WORK SMARTER NOT HARDER

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