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News - La notizia è servita 16Tendenze e mercati - Un mix poco incoraggiante

Anno 27 - numero 7/8 - Luglio/Agosto 2022

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Scarsciotti, Oricon: rinegoziare i contratti nella collettiva

In caso di un aumento dei costi delle singole materie prime alimentari, dei carburanti e dei prodotti energetici superiore al 5% rispetto al prezzo rilevato nell’anno di presentazione dell’offerta, le stazioni appaltanti siano tenute a rinegoziare l’oggetto del contratto: è questo il contenuto di un emendamento al DL Aiuti attualmente in discussione alla Camera proposto da Oricon, e recepito da tutte le forze politiche (Pd, Lega, Italia Viva, FdI, Forza Italia). L’emendamento ha lo scopo di consentire alle aziende di affrontare la difficile crisi che la ristorazione collettiva sta attraversando, reduce da due anni di pandemia caratterizzati da chiusure e smart working e da un primo trimestre 2022 all’insegna degli incrementi esponenziali dei costi di materie prime alimentari ed energia. Incrementi che, come spiega Carlo Scarsciotti, presidente dell’ l’Osservatorio ristorazione collettiva e nutrizione, ricadono interamente sulle aziende che operano per lo più con contratti in appalto e a prezzo fisso, riducendo margini che sono già risicati: “Le aziende non possono farsi carico di questi maggiori costi, ma nemmeno possiamo pensare di farli ricadere sulle stazioni appaltanti, sui comuni o sulle famiglie, già sottoposte a un’inflazione gravosa. Adesso facciamo un passo avanti e avanziamo una proposta che non implica ricadute economiche sul consumatore finale, né sulla stazione appaltante e che salvaguarda nel contempo le aziende e il loro valore umano fatto di competenze e professionalità”. Insomma, per Scarsciotti occorre prevedere maggiore modulabilità nel mercato: “Se oggi le aziende sono tenute a seguire indicazioni rigide, sia nelle composizioni del piatto sia nella scelta delle materie prime, noi chiediamo che queste siano rimodulabili a seconda

CARLO SCARSCIOTTI, presidente Oricon

dell’andamento dei prezzi sul mercato, salvaguardando indiscutibilmente qualità, equilibri e valori nutrizionali del pasto in mensa”. Il presidente di Oricon si dice soddisfatto che le forze politiche presenti in Parlamento si siano fatte promotrici delle istanze della ristorazione collettiva, un settore con forte valore sociale che in epoca pre pandemia fatturava 6,5 miliardi di euro e occupa tutt’ora circa 96.000 lavoratori, in prevalenza donne.

Autogrill conferma possibile integrazione con Dufry

Autogrill conferma i rumors: sono in corso colloqui con Dufry per una eventuale integrazione tra le due società. Il colosso italiano del people on the move specifica, comunque, che non esiste un vincolo di esclusiva e che, in sostanza, potrebbero essere aperte anche altre porte. “Autogrill rende noto, per quanto di propria competenza e anche sulla base delle informazioni ricevute in merito dall’azionista di controllo Edizione, che sono in corso discussioni, senza vincoli di esclusiva, riguardanti una possibile operazione di integrazione industriale tra i due Gruppi. Autogrill è interessata a valutare opportunità strategiche con gli obiettivi prioritari della promozione e sviluppo del Gruppo e della creazione di valore per tutti i suoi stakeholder”: è in sintesi il contenuto della nota rilasciata dalla corazzata di Assago. Secondo l’agenzia Bloomberg, Dufry comprerebbe Autogrill attraverso un’operazione carta contro carta (scambio di azioni, senza esborso di cassa) con la holding della famiglia Benetton, Edizione, che si diluirebbe al 20% circa della nuova entità (da azionista al 50,1% in Autogrill). A quando il closing? Per l’agenzia di stampa già a luglio. Per Equita sim, una potenziale aggregazione creerebbe un leader globale da quasi 13 miliardi di ricavi (stando ai dati 2019), diversificato geograficamente, per linee di business e per canali.

wagamama apre l’8° pdv in Italia

wagamama ha alzato la saracinesca a un nuovo ristorante all’interno del centro commerciale Fiordaliso a Rozzano (MI). Si tratta dell’ottava location italiana per il brand inglese di cucina fusion: 180 coperti tra spazi interni al ristorante, un dehor esterno e uno interno alla nuova foodcourt del mall alle porte di Milano: un vero “Entertainment Center”, che oltre a essere un importante punto di riferimento dello shopping nel capoluogo lombardo offre ogni giorno tante occasioni di divertimento e ristorazione. Il concept asian-food, presente in 22 paesi con oltre 200 ristoranti, gestito in Italia dalla società C&P (joint venture tra Chef Express e Percassi nata nel 2019), è specializzato nel segmento del casual dining. Il locale offre un menu di oltre 50 piatti preparati al momento per “diffondere positività dal cibo all’anima”, coniugando i profumi e i sapori speziati della cucina orientale con l’attenzione alla nutrizione naturale. Disponibili take away e delivery.

CIRFOOD torna all’utile nel 2021 e punta a 850 mln nel 2025

CIRFOOD ha approvato il bilancio 2021, che ritrova il risultato positivo dopo il periodo difficile della pandemia. La cooperativa chiude infatti con ricavi consolidati a 475,9 milioni, +9,6% rispetto al 2020, e un risultato positivo per 5,1 milioni, che segue la chiusura in rosso dell’esercizio precedente (il primo nella storia del gruppo). La nota rilasciata dall’azienda segnala anche il patrimonio netto, tornato a superare i 137 milioni. “Il 2021 è stato un anno complesso, a causa delle ulteriori restrizioni e conseguenze dovute alla pandemia e dell’avvio della crisi legata all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Nonostante questi fattori, non ci siamo fermati e, oltre a proseguire le nostre attività, abbiamo continuato a investire sull’innovazione per fronteggiare i grandi cambiamenti della nostra epoca”, ha affermato Chiara Nasi, presidente di CIRFOOD. Il colosso emiliano del food è tra i leader nel settore della ristorazione collettiva e nel 2021 ha servito oltre 77 milioni di pasti. Ma è anche un player della ristorazione commerciale, tramite la controllata CIRFOOD Retail: creata appositamente nel 2019, ha in portfolio i brand

Antica Focacceria S. Fran-

cesco, Kalamaro Piadinaro e PoorManger. Nei mesi scorsi, la coop aveva presentato il suo piano strategico 2022-2025, che prevede di raggiungere 850 milioni di ricavi di gruppo al 2025, di cui 680 derivanti dal ramo “collettiva”, 48 milioni dalla “commerciale” e 118 milioni dalle attività di ristorazione all’estero, più 3 milioni dal “welfare”.

CHIARA NASI, presidente CIRFOOD

Restyling a trazione food per il Lingotto di Torino

Food avanti tutta al Lingotto di Torino: conclusi lavori di ammodernamento per tre milioni di euro, nella celebre struttura aprono 8 nuove location f&b. Axa IM Alts e Pradera puntano dunque sul cibo per la crescita del mall, con una nuova corte dedicata alla ristorazione, completamente rinnovata e in una nuova location, vicina al cinema, che si pone come un polo di attrazione, forte di 19 locali distribuiti su una superficie di circa 4 mila metri quadrati, oltre il 10% di quella totale del centro, che è di oltre 31 mila. Come forma di attenzione alle nuove tendenze di mercato è stata anche attrezzata un’area dedicata ai rider, allo scopo di facilitare le operazioni del servizio di delivery proposto da svariati operatori presenti al Lingotto, tra cui molte delle new entry: Bintat Doner kebap, Bun Burgers, Burger king, CioccolatItaliani, Crudo Contemporary sushi, Domino’s Pizza, Giovanni Rana, Grom, Poke house, La Piadineria, Panini Durini, Rossocaffè. Al contempo, sono state riposizionate le altre insegne già presenti nella struttura: McDonald’s, KFC, Rossopomodoro, Old Wild West, Wiener Haus, Roadhouse e Yoyogurt.

Gruppo Camst: nel 2021 fatturato aggregato a 680 mln

Si è chiuso a 486 milioni di euro il fatturato 2021 di Camst, il 25% in più rispetto al 2020, con un utile pari a 746 mila euro e un patrimonio netto di 168 milioni di euro: sommando il risultato della capogruppo con quelli delle società in Italia (52 mio) e all’estero (142 mio) si arriva a un fatturato complessivo a livello di Camst group pari a 680 milioni di euro. Sono questi i numeri approvato dall’Assemblea generale dei soci del colosso della ristorazione e dei facility services emiliano, che ha contestualmente nominato il nuovo consiglio di amministrazione della cooperativa, decretando l’ingresso di 7 nuovi membri sui 16 che lo compongono e riconfermando la fiducia al presidente Francesco Malaguti. Il quale si è detto “soddisfatto di quello che considero un ottimo risultato per il gruppo alla luce delle complessità che il Paese ha attraversato anche nel 2021 a causa della pandemia e nonostante l’aumento dei costi energetici e delle materie prime”. Come già indicato nel Piano Strategico 2021-2025 Camst group sta lavorando per concretizzare con attività e progetti, in Italia e all’estero, gli obiettivi dell’Agenda 2030 in collaborazione con gli stakeholder. Tra i risultati positivi del 2021, la crescita del settore dei facility services (+29 % sul 2020) con un volume di affari record di 75 milioni di euro in totale tra soft, tech e area EMS (Environmental Monitoring System) e un recupero di oltre 90 milioni di euro nella ristorazione collettiva, con il segmento della scolastica che recupera una posizione di leadership di mercato con un fatturato di 178 milioni di euro nonostante la pandemia abbia comunque condizionato il risultato. Nel 2022 proseguirà il rafforzamento del brand Tavolamica, con l’inaugurazione di 9 locali entro il prossimo autunno mentre sul fronte welfare nel 2021 sono proseguite le attività sviluppate da Camst con servizi “people care” per un supporto concreto nelle necessità di cura di bambini, ragazzi, anziani e non autosufficienti o fragili. Sono state altresì riconfermate le borse di studio e i bonus università per dipendenti e figli di dipendenti meritevoli e le iniziative in materie di diversità di genere, senza contare l’attenzione alla formazione attraverso l’Academy Camst che nel 2021 ha erogato più di 68.000 ore di formazione.

Briatore porta Lazzaroni in Crazy Pizza

Alessandro Lazzaroni, ex numero uno in Italia di Burger King Italia lascia la società per diventare ma- Pret a Manger sbarca naging partner dell’ultima creatura f&b di Flavio Briatore, Crazy Piz- nel Sud Europa za. Il brand, ultimamente al centro delle polemiche (mai come oggi Il colosso inglese delle caffetterie Pret sbarca nel Sud Europa vale l’abc del marketing: “bene o facendo il suo debutto in Spagna e Portogallo. male purché se ne parli…”) per i La catena, nota comunemente come Pret a Manger, ha chiuso costi “esorbitanti” della sua mar- un accordo con l’operatore spagnolo Ibersol, che oggi gestigherita, è controllato da Majestas, sce circa 600 ristoranti tra penisola iberica e Angola. Insieme, i il veicolo che fa capo all’impren- due partner apriranno circa 70 negozi Pret nei prossimi anni in ditore piemontese e che include queste aree. marchi come Twiga e Billionaire. L’operazione rientra in un più ampio piano di espansione defiIl format Crazy Pizza, nato tre anni ALESSANDRO LAZZARONI, nito alla fine del 2021 da Pret, che prevede l’ingresso in nuovi fa, è presente nel Regno Unito, a managing partner Crazy Pizza mercati, dall’Europa al Medio Oriente. L’Italia non è mai citata Montecarlo, in Arabia Saudita e di ma, con il Belpaese, il gruppo Pret ha un collegamento socierecente ha fatto il suo sbarco in Italia, a Milano e Roma. tario: il brand è controllato infatti dal colosso Jab Holding, che Lazzaroni mette a disposizione la sua lunga esperienza nella ristora- a sua volta è proprietaria della compagnia olandese Jacobs zione a catena: McDonald’s, Bain&Co, Gruppo Galbusera, Domino’s Douwe Egberts, azionista della catena italiana 12oz insieme al Pizza e, da ultimo, Burger King. Che, in una nota diffusa dall’azionista fondatore David Nathaniel (tramite NDD). di controllo, QSRP, ha comunicato che Lazzaroni ha lasciato l’azienda il 1° giugno scorso. Al suo posto è stato nominato Kevin Derycke, che ricopre anche la carica di ceo di Burger Brands Belgium, a sua volta parte del Gruppo QRSP con i marchi Quick e Burger King. Marco Beolchi a capo della

Non solo spesa: Esselunga apre un nuovo laEsse a Milano

Ha aperto in Largo Augusto 8 a Milano una nuova laEsse, il negozio di vicinato di Esselunga dove i può anche mangiare. Si tratta della settima apertura di questo format nel capoluogo lombardo, l’ottava in assoluto con il pdv di Roma. LaEsse, insegna inaugurata in corso Italia a Milano nel 2019, è nata per rispondere alle esigenze di una spesa quotidiana. Il nuovo negozio meneghnino, che si sviluppa su tre livelli, si estende su una superficie di vendita di circa 400 metri quadri e presenta anche il caffè con cucina per colazioni, pause pranzo e aperitivi, con oltre 150 posti a sedere e spazi di co-working. In particolare, la caffetteria propone piatti caldi e freddi, specialità preparate al momento ed Elisenda, l’alta pasticceria di Esselunga che coniuga ingredienti di altissima qualità, artigianalità e creatività dei maestri pasticceri, nata dalla collaborazione con i fratelli “stellati” Cerea.

nuova linea f&b di CBRE

CBRE ha annunciato il lancio di una nuova linea di business dedicata al mondo food&beverage: la guiderà Marco Beolchi, nominato Head of Food & Beverage. “Quello legato al f&b è un know-how specifico che riteniamo essenziale per rispondere alle attuali esigenze dei nostri clienti e per anticipare i trend di mercato”, ha dichiarato Silvia Gandellini, Head of Capital Markets and A&T High Street CBRE Italy. “Si tratta, infatti, di un settore specifico in forte crescita con proprie dinamiche nei mercati High Street, in Town e out of Town ma non solo: è diventato sinergico ad altre asset class, come living, hotel e uffici, ed elemento chiave nei tanti progetti di rigenerazione urbana. Marco, con la sua profonda conoscenza del settore, potrà certamente far crescere con successo questa nuova linea di business”. Beolchi vanta in effetti un’esperienza di oltre venticinque anni nel settore, avendo operato in realtà come Penny Market, Autogrill e CIRFOOD. Prima di arrivare in CBRE, ha fondato e diretto FoodInSpace, sito deMARCO BEOLCHI, Head of Food & Beverage CBRE dicato al design del food&beverage.

QSRP nomina il nuovo AD di Burger King Italia

Il Gruppo QSRP che controlla Burger King Restaurants Italia annuncia che Kevin Derycke, attuale ceo di Burger Brands Belgium – a sua volta società parte del Gruppo QRSP con i marchi Quick e Burger King – assume la direzione anche del mercato italiano. In qualità di nuovo General Manager succede ad Alessandro Lazzaroni, che ha lasciato il gruppo per approdare alla corte di Flavio Briatore, come nuovo massimo responsabile di Crazy Pizza. Cambio al vertice dunque della costola italiana del gigante del fast food, nato nel 1954 negli USA e oggi operativo in 17.700 sedi sparse per il mondo, che servono più di 11 milioni di persone ogni giorno in oltre 100 paesi. In Italia, in particolare, Burger King Restaurants Italia SpA, società interamente posseduta da Burger King SEE S.A in qualità di master franchisee, gestisce e sviluppa nuovi ristoranti a insegna Burger King® su tutto il territorio nazionale, dove il re del whopper è presente dal 1999 e oggi conta 235 ristoranti che danno lavoro a più di 4.000 persone.

KEVIN DERYCKE, AD Burger King Italia

Mensa di Cassano d’Adda: asta ribassata e appalto prorogato

Cambio in corso d’opera per l’appalto di refezione scolastica nel Comune di Cassano d’Adda (MI): “L’avvio della gara aperta, pubblicata a giugno, recepisce quella pubblicata in precedenza a maggio variandone la quota base d’asta, ridotta, perché è stato decurtato l’importo relativo al servizio prorogato alla Gemeaz da settembre a dicembre 2022. Una proroga che si è resa necessaria per garantire continuità al servizio nelle more della nuova aggiudicazione senza aggiunta di nuovi oneri”. Il Comune ha dovuto rivedere dunque le cifre sul valore stimato dell’appalto per renderlo più “appetibile” ai soggetti interessati. In particolare, nella prima gara aperta di maggio la durata della concessione all’assegnatario era stata definita in sei anni per un importo a base d’asta di 6.501.600, mentre si passa poi a 4.334.400 nel caso di eventuale rinnovo successivo per quattro anni per arrivare in seguito a 541.800 per eventuale proroga tecnica di sei mesi. La nuova procedura di gara, resa pubblica nel mese di giugno, cambia di fatto nel solo importo base ridotto a 6.068.000, per una durata dell’assegnazione, però, di 67 mesi a partire dal gennaio del 2023. Tutto resta invece immutato per le eventuali proroghe successive. Da registrare il miniritocco alle tariffe da versare: circa 10 centesimi su ogni fascia di pagamento per i genitori, aumento in vigore con l’arrivo del nuovo gestore, quindi da gennaio 2023.

CONFIDA e Banco Alimentare, in Calabria la prima intesa anti-sprechi

In occasione dell’ultimo Venditalia, CONFIDA ha stretto un accordo nazionale con Banco Alimentare con l’obiettivo di recuperare le eccedenze alimentari prodotte dalle società di gestione e ridistribuire i prodotti alle famiglie in difficoltà. A distanza di poche settimane, arriva la prima intesa regionale in Calabria, firmata a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, tra le emanazioni regionali di CONFIDA e Banco Alimentare. In tal modo, le società di gestione calabresi potranno donare alla sede regionale di Banco Alimentare i prodotti che non possono utilizzare nei distributori automatici, magari perché prossimi alla scadenza o il cui packaging è deformato e quindi non più macchinabile. Si tratta di un importante risultato in termini di volumi, se si considera che in Calabria sono attive 102 imprese di gestione così suddivise nelle diverse provincie: 39 a Cosenza, 28 a Reggio Calabria, 20 a Catanzaro, 10 a Crotone e 5 a Vibo Valentia.

Wendy’s arriva nel cuore di Londra

L’iconica catena di fast food made in USA Wendy’s ha aperto il suo primo ristorante nel centro di Londra. Dopo aver lanciato i suoi locali a Croydon, Stratford, Ilford e Romford, adesso, per la gioia di tutti gli appassionati di hamburger quadrati che caratterizzano l’offerta f&b del brand, il colosso americano è arrivato nella centralissima zona di Camden. Il menu anche qui comprende le pietanze caratteristiche della catena a colazione, pranzo e cena. La crescente popolarità del format a stelle e strisce in UK è alla base della volontà di espandere la presenza di pdv Wendy’s in tutto il regno di Sua Maestà. Non solo: l’azienda ha aperto anche alcune dark kitchen in diverse zone di Londra in collaborazione con REEF, ed offre consegne su piattaforme alimentari tra cui Deliveroo e Uber Eats.

Urw gestirà food e retail nel nuovo T1 del JFK

Sarà il colosso URW (Unibail-Rodamco-Westfield) a sviluppare la parte commerciale dell’intero nuovo Terminal One del Jfk di New York, pronto nel 2026. Si tratta di un’opera da 9,5 miliardi di dollari, che andrà a sostituire gli attuali Terminal 1 e 2. “Il nostro gruppo”, spiega una nota, “svilupperà e gestirà le piattaforme di ricavi non derivanti dal traffico aereo, tra cui ristorazione, retail, duty-free, intrattenimento e concetti esperienziali, su una superficie di oltre 18.000 metri quadrati. Il Terminal One stabilirà un nuovo standard a livello internazionale e si affermerà come uno dei 10 migliori terminal aeroportuali del mondo”. A occuparsi dei lavori, un consorzio di imprese tra cui Ferrovial, The Carlyle Group, JLC, Ullico. Per l’opera è prevista un’apertura a tappe fra il 2026 e il 2030.

Cinque milioni per le mense biologiche

È stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata sullo schema di decreto del

Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Fo-

restali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, per il riparto del Fondo da 5 milioni di euro per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2022. L’86% delle risorse, pari a 4.300.000 euro, è assegnato a Regioni e Province autonome con l’obiettivo fondamentale di ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica. La restante quota del 14%, pari a 700.000 euro, è assegnata in base alla popolazione scolastica dei relativi territori per realizzare iniziative di informazione e di educazione alimentare sull’agricoltura biologica, ad eccezione della Regione Emilia Romagna per la quale il livello di informazione e promozione risulta già soddisfatto.

Il boom della birra artigianale: 38 mld nel mondo e 250 mln in Italia

Dopo il calo di produzione e fatturato superiore al 70% del periodo pandemico, il mercato globale della birra artigianale è tornato a fiorire nel 2021 ed entro il 2027 si stima che il tasso annuo di crescita composto raggiungerà il 14,1%. Il valore del comparto in Italia raggiunge il 4% del mercato nazionale, pari a circa 500mila ettolitri di produzione annua, fatturando oltre 250 milioni di euro e dando lavoro a 7.000 addetti secondo Unionbirrai. La birra artigianale convince sempre più famiglie e giovani, soprattutto nella segmentazione anagrafica Millennial: il 60% si dichiara, infatti, un conoscitore attento delle varie tipologie di birra, da quelle delle bottiglie da collezione, alle profumate e variopinte (Istat). E i dati importanti, stavolta a livello globale, non finiscono qui: attualmente il segmento della birra artigianale rappresenta un valore di oltre 38 miliardi di dollari nel mercato globale e crescerà del 14,1% l’anno fino al 2027, secondo quanto riportato recentemente da MarketWatch. Sul mercato europeo, invece, stando ai dati legati alla produzione dello studio di Technavio, si prevede che la quota del comparto della birra artigianale aumenterà di 666,34 milioni di litri entro il 2025 (+6,20%). Buone notizie, quanto meno in termini di popolarità, per la birra italiana: secondo l’Annual Report 2020 di Assobirra, risulta tra quelle con migliore reputazione in Europa, terza in classifica, battendo tutti i paesi di grande tradizione, inclusa la Germania, ad eccezione di Polonia e Romania. E se Germania e Regno Unito rimangono i mercati con la più rapida crescita di mercato, l’Italia è al quarto posto nel Vecchio Continente per numero di birrifici artigianali, dietro solo a Regno Unito, Germania e Francia (fonte: Unionbirrai).

Lob’s porta i sapori dell’East Coast anche a Milano

Dopo il successo del primo locale a Monselice e del secondo a Padova, Lob’s ha inaugurato un nuovo ristorante a Milano, con l’obiettivo di portare anche nella città della moda e del design i sapori dell’East Coast Usa: dall’aragosta all’astice. Il locale, collocato in via Savona 34, è caratterizzato dai colori della bandiera americana, ed è stato pensato per “regalare” ai clienti un viaggio virtuale in una tradizionale taverna nel Maine, tra boschi e porticcioli affacciati sull’oceano. Il format è stato creato nel 2018 dal gruppo veneto D.M.O., che gestisce e sviluppa direttamente punti vendita di profumeria (Beauty Star), igiene persona e detergenza (Lillapois e Caddy’s), pet food e accessori animali (L’Isola dei tesori). Il menu di Lob’s è un concentrato di americanità, ma con una cura particolare nella scelta degli ingredienti: le materie prime vengono selezionate da partner certificati per garantire la tracciabilità di ogni singolo prodotto e di ogni piatto. L’attenzione alla sostenibilità è garantita anche da un’intera linea di delivery e take away rigorosamente eco-friendly e compostabile. Il management del Gruppo non esclude una ulteriore espansione di Lob’s, sempre, come fino ad oggi, in conduzione diretta.

Kebhouze arriva in Spagna via Ibiza e punta sulla fake meat

Programmate entro il 2022 ben 25 opening in Italia (a Milano, Roma, Torino, Venezia, Genova e non solo), ora Kebhouze debutta oltreconfine: a soli sei mesi dall’inaugurazione della sua prima location, la catena di kebab made In Italy approda a Ibiza con una opening in Avinguda d’Espanya 4, a pochi passi dal porto e da Plaça del Parc. E non è tutto: in patria il format ha alzato le saracinesche anche presso il centro commerciale Fiordaliso a Rozzano (MI) e all’interno di Oriocenter, il mega mall di fronte all’aeroporto di Bergamo. La catena fondata dall’influencer Gianluca Vacchi sale così a oltre 100 dipendenti, offrendo un menu che prevede kebab di pollo 100% italiano e una versione premium e inedita della pietanza, con carne di Black Angus. Novità anche per vegetariani, vegani e non solo: Kebhouze ha siglato una partnership con Planted, azienda svizzera che nel nome della sostenibilità ambientale produce kebab 100% vegetale. Nel menu della catena spicca infatti il Planted kebab: si tratta di un prodotto 100% vegetale e vegano a base di proteine di piselli, senza alcun additivo o aroma, con la sola aggiunta di Vitamina B12 che lo rende completo dal punto di vista nutrizionale.

Dal PNRR fondi a pioggia per le mense scolastiche

Pioggia di contributi dal PNRR sulle amministrazioni pubbliche per ammodernare o creare nuove mense scolastiche. Sono numerose le notizie provenienti da nord a sud dello Stivale relative a progetti di restyling o di realizzazione ex novo di strutture comunali deputate al consumo dei pasti per le scuole italiane. Un portato certamente positivo del Piano, che va ora reso celere e difeso da storture e infiltrazioni che rischiano di vanificarne gli esiti positivi per numerosi comparti dell’economia: edilizia, scuola e ristorazione in primis. Qualche esempio: al Comune di Cossignano in provincia di Ascoli Piceno andranno 600mila euro per la realizzazione e la riqualificazione delle mense a servizio della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. A Dicomano (FI) invece, sono 363mila gli euro per adeguare i locali mensa, nell’ambito del “Piano di estensione del tempo pieno e mense” comunale. Qui, sia nel refettorio che nelle cucine il pavimento che verrà dotato di un miglior isolamento termico e acustico. Nelle cucine verranno sostituiti gli infissi e adeguati impianti e attrezzature. Lavori interesseranno anche il deposito, gli spogliatoi e i servizi igienici con una ridistribuzione degli spazi e la creazione di due bagni per gli alunni. Nella dispensa è prevista l’installazione di una piattaforma elevatrice che permetterà di trasportare il materiale direttamente dal piazzale superiore esterno ai locali. Inoltre, il progetto prevede la realizzazione di un passaggio coperto che collega la cucina al locale dispensa. Nel Comune abruzzese di San Vincenzo Valle Roveto i contributi del PNRR finanzieranno un progetto da 320.000 euro, mentre al Comune di Monteprandone (AP) andranno 2 milioni per realizzare una nuova mensa a servizio della scuola primaria di via Benedetto Croce (995.000 euro) e per l’ampliamento della mensa e della cucina della scuola dell’infanzia di via Colle Gioioso (1.080.000 euro). Qui, con la realizzazione del nuovo edificio, il numero dei posti previsti per la refezione sarà pari a 222 per turno, garantendo ampiamente i pasti che oggi vengono servizi in due turni. Oltre alla sala refezione, saranno realizzati i locali sporzionamento, dispensa con accesso diretto dall’esterno, anticucina e locale per lavaggio stoviglie, spogliatoio per il personale e i locali per i servizi per studentesse e studenti. Oltre 440mila euro arriveranno poi al Comune di Vezzano (TN) e saranno destinati alla costruzione della mensa nel plesso scolastico così da “finanziare l’estensione del tempo pieno scolastico, per ampliare l’offerta formativa delle scuole e rendere le stesse sempre più aperte al territorio, anche oltre l’orario scolastico e accogliere le necessità di conciliare la vita personale e lavorativa delle famiglie”.

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Al CC Fiordaliso apre la nuova foodcourt Fiordafood

Il CC Fiordaliso di Rozzano (MI) ha inaugurato la nuova foodcourt Fiordafood, ultimo tassello di un processo di refurbishment iniziato due anni fa. Lo shopping mall di proprietà della joint-venture tra il Gruppo Finiper ed Eurocommercial Properties si arricchisce così di una nuova offerta di ristorazione e spazi comuni. Tra le novità di Fiordafood si annoverano Wagamama, Calavera, Giustospirito, Kebhouze, KFC, Bar Coppitello, La Piadineria, Almaki e Signorvino, che si aggiungono ai ristoranti già esistenti: Rana, Smokery&Billy Tacos, Old Wild West e I Love Poke. L’intervento, per un investimento circa 6 milioni di euro, è stato ultimato in appena 7 mesi e ha comportato la ristrutturazione completa di circa 2.000 mq di superfici interne e la riqualificazione di circa 3.000 mq di aree esterne. Lo spazio interno è stato rimodulato ed ampliato consentendo di trasformare le tre attività precedentemente esistenti in sette nuove attività. Esternamente sono stati realizzati nuovi dehors e spazi comuni open air.

Calavera e Billy Tacos a tutta crescita

Pigia il pedale dell’acceleratore Roadhouse per i suoi due format ispirati alla cucina messicana: Calavera Restaurant e Billy Tacos. Dopo le recenti aperture ad Agrate (MI) e Firenze (nel centro commerciale I Gigli), la prima insegna ha inaugurato il 18° ristorante a Rozzano (MI), all’interno della nuova foodcourt del Fiordaliso. Per Billy Tacos (la versione fast di Calavera dove si può ordinare e comporre i piatti utilizzando i kiosk multimediali) le opening, che portano a 38 i pdv operativi, sono invece due: a Milano, nella centralissima P.za XXV Aprile, e a Fidenza. Con le prossime opening previste da qui a settembre, tra cui a Novara e Roma (nel centro commerciale Euroma2), Billy Tacos raggiungerà i 50 ristoranti operativi lungo lo Stivale, mentre Calavera, con le nuove location previste a Bergamo e Arezzo, chiuderà il 2022 a quota 20 location.

Federico Odella è il nuovo AD di Bonduelle Italia

Bonduelle Italia ha scelto Federico Odella per la carica di amministratore delegato. Nel suo nuovo ruolo alla guida della filiale italiana dell’azienda francese leader mondiale nel settore vegetale (fresco, surgelato e ambient), il manager guiderà il processo di trasformazione verso un percorso di sostenibilità e innovazione, in un momento cruciale della sua crescita in cui si appresta a finalizzare la certificazione come B-Corp. Laurea in Economia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, il 42enne manager ha alle spalle una esperienza ventennale nel marketing e nelle vendite in alcune delle realtà mondiali più prestigiose. Ha ricoperto il ruolo di Key account in Henkel, a Parigi è stato Global Account Director del Mass Market per il dipartimento internazionale di L’Oreal, e, prima di approdare in Bonduelle, è stato direttore commerciale per Mars Italia, per poi essere promosso a General Manager per il Be – Kind South Europe & East – Med per Mars. In Italia, Bonduelle è presente con una filiale che include due stabilimenti: uno a San Paolo d’Argon (Bergamo) FEDERICO ODELLA, e uno a Battipaglia (Salerno), AD Bonduelle Italia per un totale di oltre 400 collaboratori.

A Milano EL&N, il coffee shop “re di Instagram”

Non solo like virtuali: EL&N, brand inglese di caffetterie tra i più instagrammati al mondo, sbarca in Italia e apre a Milano il suo primo locale all’interno del The Liberty Tower (da poco riqualificato da Hines) in uno spazio di 480 metri quadri su 3 piani. Nato nel 2017 dalla passione per uno stile di vita sano e dall’esperienza nel mondo del lusso della fondatrice Alexandra Miller, EL&N (acronimo di Eat, Live & Nourish) ha inaugurato nello stesso anno il suo primo store a Londra, nel cuore di Mayfair, e nei successivi cinque anni pdv a Parigi, Doha, Dubai, Kuwait City, Riyadh, Jeddah. Con un’estetica immediatamente riconoscibile (rosa e perfetta per essere immortalata in uno scatto social) e le bevande servite in modo scenografico, EL&N è diventata una delle caffetterie più iconiche sul noto social.

Un mix poco incoraggiante

L“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia avrà un impatto rilevante sull’attività economica e sull’inflazione, attraverso il rincaro dell’energia e delle materie prime, le turbative del commercio internazionale e il peggioramento del clima di fiducia. L’entità di tali effetti dipenderà dall’evoluzione del conflitto, dall’impatto delle sanzioni attuali e da eventuali ulteriori misure.” Così affermava la Banca centrale europea a marzo. Sono valutazioni tuttora valide. Per comprendere a cosa, oggi, stiamo andando incontro, dobbiamo però completare il quadro anche con altri elementi. In primo luogo, la recrudescenza del Covid causata da un’ennesima variante: un dato che ha indotto autorevoli scienziati a prevedere che l’autunno, in molta parte del mondo, sarà bollente non solo per ragioni geo-politiche ma anche per motivi sanitari. La siccità che sta colpendo molti paesi (sommata agli sprechi causati dalla cattiva gestione, anche in Italia, dei sistemi idrici) produrrà poi guasti pesanti al settore agricolo e all’area del food. Se, infine, consideriamo le ricadute sociali provocate dalla corsa dell’inflazione, bisogna concludere che un simile mix è davvero poco incoraggiante. Come sempre i primi a reagire di fronte a uno scenario che, in pochi mesi, è radicalmente mutato (e non in meglio) sono stati i mercati finanziari. Borse – di titoli e delle merci – da maggio in poi, sono diventate luoghi dominati dalla volatilità, con una tendenza prevalente al calo degli indici. Cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi? Conviene non sottovalutare due aspetti: a) la difficoltà evidente della Cina a contrastare la pandemia ricorrendo esclusivamente a estese e durissime misure di lockdown che incidono sull’attività produttiva e sulle condizioni di vita dei cittadini in vaste aree urbane; b) lo stretto intreccio negli Stati Uniti fra la corsa dell’inflazione e le dinamiche del mercato del lavoro. Questo nesso potrebbe indurre la Fed a rendere più drastici i provvedimenti, ormai avviati, di rialzo dei tassi. E saranno i mercati, in definitiva, a dire l’ultima parola in materia: se, cioè, giudicheranno questi provvedimenti adeguati o se, invece, riterranno che per le banche centrali sia inevitabile imboccare, con una stretta del credito sempre più aspra, la strada che porta a un ciclo recessivo nell’intento di bloccare il surriscaldamento dell’economia. L’attesa, su questo punto, è alta. “Siamo molti preoccupati della possibilità che sia la Fed sia la Bce eccedano nella stretta monetaria per combattere l’inflazione che, secondo noi, non ha carattere strutturale”, ha affermato Mark Wiedman, capo delle strategie di BlackRock, gigante mondiale dei fondi di risparmio, intervistato da Mario Platero (“A&F” di “Repubblica”, 27 giugno). L’opinione prevalente degli osservatori considera plausibile una fase di recessione. Wiedman propende, invece, per una prospettiva, nel medio periodo, più ottimistica. La guerra – sostiene - come la pandemia che l’ha preceduta, darà una spinta fortissima alla transizione verso un’economia a basso contenuto fossile. “Tra diversifica-

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