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Ristorando per Imballaggi Alimentari - La risposta è servita

contro l’88,9% del quick service che si registrava due anni fa, percentuale scesa all’87,9% nel 2022, rimanendo sostanzialmente stabile la componente travel/leisure: 1,6% ieri contro 1,5% oggi. Allo stesso tempo, cresce la ristorazione organizzata nei centri commerciali: la fetta di pdv riferibile a catene sale infatti dal 70,8% di due anni fa al 72,3% del marzo 2022, contro una discesa al 27,7% degli indipendenti a marzo 2022, che erano al 29,2% nel marzo 2020. E quali sono le occasioni di consumo più gettonate nei mall? Al 20,2% troviamo lo snacking, al 16% aperitivo e cena, al 19,9% il pranzo e al 43,9% i consumi del mattino. Il calo, nel raffronto marzo 20 vs marzo 22, vede un contrazione media del 17,7% dei consumi f&b nei CC, che passano dal -24,9% nel momento dell’aperitivo e della cena, al -18,8% delle occasioni di consumo al mattino mentre limitano la contrazione al 12,2 e al 14,1% rispettivamente pranzo e snacking.

Il futuro: rischi e opportunità

Secondo gli analisti di NPD, la crescita dei prezzi verosimilmente porterà a una maggiore razionalizzazione nelle scelte dei consumatori mentre la competizione tra i player del mercato è destinata a crescere. Non solo: mancano ancora alcuni catalizzatori dei consumi fuori casa e i tratti delle nuova normalità non sono ancora chiari. Al contempo, l’offerta ristorativa dovrà riposizionarsi come pura esperienza culinaria fatta di prodotti e servizi e non complemento di altre attività OOH (out-of-home). Va poi ripensato il ruolo della ristorazione come driver nei centri commerciali. Infine, la loyalty sarà un elemento chiave per vincere in un mercato molto più competitivo e ridotto in termini di traffico.

Fig. 7

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