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K 2010 NUMERO SPECIALE SPECIAL ISSUE
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
OTTOBRE 2010 - NUMERO 8
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SOMMARIO | ANNO 54 - 581 • OTTOBRE • N. 8
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Figura 1: immagini SEM delle cariche in studio
WE ARE ABOUT TO ATTEND K2010 WITH FIGURES SHOWING A RECOVERY
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MESCOLE SILICONICHE PER ISOLATORI A MIGLIORATA TENSIONE SUPERFICIALE SILICONE COMPOUNDS FOR RUBBER INSULATORS AT IMPROVED SUPERFICIAL TENSION
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K 2010: IL CONTO ALLA ROVESCIA È COMINCIATO K 2010: THE COUNTDOWN HAS STARTED
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L'intervista deL mese intervieW OF tHe mOntH CI PRESENTIAMO A K 2010 CON NUMERI IN RIPRESA
ELASTICA: SOMMARIO
RWTH: RICERCA E SPERIMENTAZIONE AD ALTO LIVELLO RWTH: RESEARCH AND DEVELOPMENT AT THE TOP
| L'INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità GESTO EDITORE srl viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@gestoeditore.it www.gestoeditore.it Segreteria di redazione Hilenia Principe segreteria@gestoeditore.it Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@gestoeditore.it Pubblicità adv@gestoeditore.it Traffico Silvia Pizzi - silvia@gestoeditore.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Estero € 100 c/c postale 13590203 intestato a GESTO EDITORE srl Spediz. in abb. postale - pubbl. inf. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - filiale di Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002 La direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli e dagli estensori dei testi delle inserzioni pubblicitarie. GARANZIA DI RISERVATEZZA Il trattamento dei dati personali riguardanti gli abbonati viene svolto nell’ambito della banca dati dell’editore e nel rispetto di quanto stabilito dal D.L.vo 196/2003 sulla tutela dei dati personali. I dati non saranno comunicati o diffusi a terzi se non per le procedure inerenti la spedizione della rivista e gli interessati potranno chiedere in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione al direttore responsabile, che è il responsabile del trattamento. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati per uso redazionale è il direttore responsabile cui ci si potrà rivolgere per i diritti previsti dal D. L.vo 196/2003. Stampa: Pirovano srl - San Giuliano Milanese (MI)
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SOMMARIO Gli sponsor di Elastica................................................................................................................... 6- 7 Abbiamo letto per voi........................................................................................................................8 Incorporazione di ciclotrifostazeni nella struttura della NR ◊ Le gomme siliconiche nel trasporto della corrente elettrica ◊ TPE a blocchi stirenici in cavi elettrici resistenti alla fiamma ◊ Aggraffaggio di PHB sulla ENR mediante reactive mixing ◊ I silani nel cuore della montagna ◊ Coagenti per la vulcanizzazione elettronica degli elastomeri ◊ Alkidi a base di olio di palma nella NR e nella E-NR ◊ Guanti chirurgici non allergenici grazie agli UV ◊ Riduzione del rumore delle ferrovie ◊ Pneumatici vettura migliorati con Ekoprena ◊ Processo per caratterizzare meccanicamente foglie e elastomeri ◊ Predizione della durata della vita di articoli di gomma Sempre in primo piano la sicurezza, di Beatrice Garlanda.......................................................... 16
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elastica
ELASTICA | AbbIAMO LETTO PER vOI
materie prime INCORPORAZIONE DI CICLOTRIFOSFAZENI NELLA STRUTTURA DELLA NR
Mas Rosemal Hakim Mas Harris, Loo Swee Chow, Zainab Ngaini (e-mail: mas1@usm.my) - Rubber Technology Developments; 9/1-7-2009. Rif. E2815.
L’
articolo qui recensito proviene dalla Università Sains di Malaysia ed è pubblicato nella sopraindicata rivista del Malaysian Rubber Board. L’interesse consiste nel fatto che i ciclotrifosfazeni, grazie alla loro struttura basata su uno scheletro costituito da –P=N-, sono dotati di proprietà di ritardo della fiamma e di proprietà di autoestinguenza. L’articolo è molto interessante concettualmente, ma purtroppo non viene fatto cenno se nel campo del Malaysian Rubber Board esiste l’intenzIone di sviluppare l’argomento su base industriale per garantirne la disponiobilità. Viene riportato uno schema di introduzione di gruppi trifosfazenici ciclici nella struttura della gomma naturale epossidata ENR-50, ove i gruppi trifosfazenici sono caratterizzati dalla presenza su ogni atomo di fosforo di due sostituenti eterei fluorurati. La reazione relativa a tale schema viene condotta per addizione alla ENR-50 del composto trifosfazenico sciolto in 1,4-diossano e per successiva precipitazione in acqua in ambiente acido. Viene riportato anche un secondo schema di introduzione di gruppi trifosfazenici nella struttura della gomma naturale epossidata ENR-50 per trattamento con m-amminofenolo per riflusso in 1,4-diossano in presenza di cloruro di allumunio in quantità catalitica, seguito da trattamento con (NPCl2)3 [tri-(clorofosfazene)]. Secondo l’autore gli atomi di cloro dei gruppi trifosfazenici possono essere facilmente sostituiti da gruppi amminici (es.n-butilammina), per ottenere derivati trifosfazenici della gomma naturale esenti da cloro. Lo studio presentato viene avvalorato da analisi strumentali, ivi comprendendo analisi di tipo strutturalistico come la spettroscopia a risonanza magnetica nucleare (FT-NMR rispetto 8
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
al protone (1H), rispetto al carbonio 13 (13C), rispetto al fosforo 31 (31P). Entrambe le forme polimeriche ottenute con i due schemi proposti sono caratterizzate da buona resistenza alla fiamma. A riprova di ciò viene mostrato che composizioni trifosfazenica a base di gomma naturale deproteinata ENR50 rigonfiate in kerosene e trattate con fiamma bruciano fin che è presente kerosene, ma alla fine mostrano autoestinguenza con formazione di un prodotto a base di uno scheletro interno organicoinorganico che non denuncia degradazioni termo-ossidative. Caratteristica peculiare dei polimeri ciclotrifosfazenici è la formazione di una cospicua quantità di ceneri durante la pirolisi, che funziona da barriera isolante contro il trasferimento di calore e contro la diffusione di gas infiammabili, compreso l’ossigeno, nelle zone della combustione.
prodotti e processi LE GOMME SILICONICHE NEL TRASPORTO DELLA CORRENTE ELETTRICA
Roland Bärsch, Jens Lambrecht – (jens.lambrecht@wacker.com) ; Wacker World Wide Magazine– Ausgabe 1.10-26; Rif. E2816.
I
l trasporto della corrente elettrica viene effettuato da reti di cavi elettrici, che collegano le fonti di produzione ai punti di utilizzo della corrente stessa. I cavi elettrici sono installati anche in aria, ma soprattutto sono installati in acqua o sono interrati. Particolare significato hanno acquisito i cavi elettici delle centrali elettriche eoliche, le quali vengono ovviamente costruite ove si dispone di una abituale ventosità intensa, come ad esempio nelle zone di mare aperto, sia sulle coste, che direttamente nello specchio acquoso. Nell’articolo della Wacker Chemie vengono enfatizzate le composizioni siliconiche denominate Powersil ®, Powersil ® XLR ® e Powersil Coatings ®, che, grazie alle loro elevate proprietà di resistenza alla perforazione elettrica, sono adatte per applicazioni nel settore della media e della alta tensione (da
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6000 V a 30000 V). Le gomme siliconiche sopranominate sono poi caratterizzate da una ottimale resistenza alle intemperie. Per gli strati di rivestimento esterno sono previste anche composizioni siliconiche conduttive, che hanno lo scopo di mantenere le cariche elettriche lungo il cavo ed evitare perdite attraverso la superficie, mantenendo un campo elettrico uniforme. Le composizioni siliconiche conduttive contengono particelle di nero di carbonio conduttivo, che vanno a costituire una rete tridimensionale conduttiva con caratteristiche di percolazione, cioè con caratteristiche di conducibilità elettrica elevata instaurantesi a partire da una concentrazione caratteristica del nero di carbonio stesso. I neri conduttivi nel settore elettrico vengono usati in modo particolare nei terminali di interruttori e nelle giunzioni: tali organi hanno un ufficio molto importante, in quanto molto importanti e anche critici sono i fenomeni elettrici che in essi hanno luogo. Il prof. Roland Bärsch, ricercatore presso la Hochschule Zittau/Göritz nel campo della elettrotecnica e consulente della Wacker Chemie, enfatizza il fatto che nei riguardi del funzionamento degli apparati ausiliari e in particolar modo in quello degli interruttori, le eventuali difettosità non risiedono nel materiale siliconico, ma risiedono nella efficienza del contatto efficiente tra le parti metalliche e le parti in materiale plastico. Cioè le cause di difettosità non ri-
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
siedono nel “cavo in sé”, ma risiedono nella realizzazione delle parti di collegamento e nella adeguata rispondenza degli accessori alle condizioni richieste per il funzionamento regolare e duraturo. Ancora una volta nell’articolo si enfatizzano quindi le proprietà delle gomme siliconiche Powersil della Wacker Chemie AG.
materie prime TPE A bLOCCHI STIRENICI IN CAvI ELETTRICI RESISTENTI ALLA FIAMMA
Biing-Lin Lee, Darnell Worley, Phil Scadding, Bern Jones, Sachin Sakhalkar, Wilfred Giroux (Teknor Apex); Rubber World; 241/1-34- Ottobre 2009; Rif. E2817.
L’
articolo riguarda recenti sviluppi condotti presso la Teknor Apex con l’impiego di elastomeri termoplastici a blocchi stirenici (TPE SBC = Thermoplastic Elastomer Styrene Block Copolymer) studiati per cavi elettrici con caratteristiche di resistenza alla fiamma rispondenti alla norma UL 1581 VW-1 metodo 1061. L’attrezzatura impiegata per le prove alla fiamma è denominata UL 94 e permette il trattamento con fiamma Bunsen di un campione in esame posto verticalmente nella apparecchiatura stessa. La fiamma viene applicata due volte per 10 secondi secondo una tempistica riportata nell’articolo. Sono elencate e parzialmente descritte diverse procedure di esecuzione di test alla fiamma che rientrano nella UL 1581: VW-1-1061, e di test nel “cone calorimeter”. I TPE SBC possono essere sviluppati anche con varie prestazioni addizionali in composizioni comprendenti poliolefine. Lo scopo è ottenere particolari idoneità alla resistenza agli UV, per ottenere idoneità alla resistenza a 105°C, per ottenere idoneità all’impiego a bassa temperatura (< 50°C), per ottenere una vasta gamma di durezze da 50 Sh A fino a 60 Sh D. Nelle composizioni a norma UL 1581 VW-1 1061, accanto agli elastomeri termoplastici a blocchi stirenici
TPE SBC viene previsto anche l’impiego di ritardanti di fiamma. Nell’articolo qui recensito viene ricordato che esiste una larga disponibilità commerciale di antifiamma clorurati e bromurati. In resine caratterizzate da elevate temperature di lavorazione vengono indicati soprattutto antifiamma aromatici completamente bromurati. Sono citate in bibliografia due pubblicazioni degli anni 2000 e 2001 che ne illustrano le caratteristiche. Nell’articolo non viene però affatto accennato alle difficoltà ambientali che tali prodotti, almeno in Europa, coinvolgono. Semplicemente viene accennato a sforzi in atto per sostituire tali prodotti con derivati del fosforo e con idrossidi inorganici, senza tuttavia preoccuparsi però di accennare alle differenze di prestazioni in confronto a quelle ottenute con i prodotti alogenati. Nei prodotti termoplastici il comportamento alla fiamma dei materiali viene espresso, come nell’articolo qui recensito, in funzione del comportamento nel “cone calorimeter”. Questo è un apparato di combustione, mediante il quale si caratterizzano i comportamenti alla fiamma valutando soprattutto la quantità di calore sviluppata, i valori del picco di calore prodotto durante la fiamma, la quantità di calore rilasciata, il calore di combustione. La valutazione delle caratteristiche in presenza di fiamma viene concomitantemente completata dalla osservazione di parametri organolettici, come la presenza o la mancanza di sgocciolamento (dripping), la formazione di ceneri (char) e il tipo di queste. La mancanza o quanto meno la riduzione della tendenza allo sgocciolamento vengono considerati parametri favorevoli nei riguardi della resistenza alla fiamma. Allo stesso modo viene considerato un fattore favorevole anche la formazione di ceneri, specialmente se di tipo rigido e compatto. L’articolo enfatizza le proprietà funzionali e in modo particolare le proprietà antifiamma di mescole di TPE-S (TPE a blocchi stirenici) della Teknor Apex inquadrate in classi di miglioramento “RoHS”. Le composizioni considerate risultano anche facilmente processabili; inoltre risultano adatte per applicazioni a
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basse temperature e per inquadramento di resistenza alla fiamma V-0. Nell’articolo sono riportate fotografie di campioni di cavi e di connettori della Teknor Apex che hanno superato gli esami di resistenza.
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Suhavati Ibrahim; Rubber Technology Developments; 9/1-20-2009. Rif. E2818.
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HB è poli-3-idrossilbutirrato e l’interesse consiste nel fatto che il PHB è uno dei poli-idrossil alcanoati biodegradabili. La sua struttura macromolecolare è la seguente: HO.CH (CH³).CH².CO.[O. CH (CH³).CH².CO.]nO. CH (CH³).CH². CO.OH Il PHB viene copolimerizzato con la gomma naturale epossidata ENR, che si presta alla copolimerizzazione con aggraffaggio grazie alla possibilità di apertura del suo anello ossiranico. Il PHB è un polimero duro e fragile, che è disponibile sul mercato in forma di polvere. (Non viene comunque specificato chi abbia fornito il materiale per eseguire le prove). L’aggraffaggio del PHB è stato com-
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ELASTICA | Abbiamo letto per voi
piuto in mescolatore interno aggiungendo 10 phr di PHB alla ENR 50. La preparazione è stata compiuta a 150°C, a 185°C e a 200°C protraendo la confezione fino a 10 minuti. Durante la preparazione delle mescole vengono seguite le proprietà strutturali mediante esecuzione di analisi FTIR (con spettrometro infrarosso a trasformata di Fourier) Il PHB presenta un punto di fusione di 180°C e, oltre tale temperatura, incomincia a degradarsi sviluppando la formazione di gruppi carbossilici. Contemporaneamente nella ENR si aprono gli anelli epossidici con formazione di alcooli secondari. Tali alcooli reagiscono con i gruppi carbossilici dando luogo a legami di tipo esterico. L’aumento della temperatura durante la confezione testimonia l’avvento di nuovi aggraffaggi. Gli effetti dell’avvento di aggraffaggi vengono seguiti anche otticamente con un microscopio con ingrandimento 100X. Tale operazione accerta che la miscela eseguita a 150°C non rivela la fusione del PHB nella ENR, in quanto sono evidenziabili particelle di PHB non disciolte. La fusione del PHB nella ENR appare invece evidente con mescolazione a 185°C e a 200°C. La fusione del PHB nella ENR appare anche dal fatto che il materiale risulta colorarsi di bruno sensibilmente uniforme. Nel testo viene interpretata la formazione della struttura del preparato finale con una reazione in due tempi. Nel primo tempo avviene l’apertura dell’anello ossiranico della ENR e nel secondo tempo avviene l’innesto del PHB sulla ENR per reazione sui gruppi carbossilici del PHB.
n un articolo preparato dalla Wacker Chemie vengono esposti i problemi incontrati e brillantemente superati sia
dalla Wacker Chemie stessa, sia dalle imprese specialistiche esperte in lavori stradali, che hanno partecipato ad una ciclopica opera di risanamento del tunnel stradale del Gottardo, da tutti conosciuto e da innumerevoli persone praticato. L’opera eseguita riguarda la correzione di danni causati dalla corrosione dovuta alla umidità e all’acqua di rugiada sulla volta e sulle pareti lungo i 19,3 km del tunnel: l’acqua tende infatti a disporsi nelle porosità del cemento, si arricchisce di sali e dà luogo a una diminuzione del pH locale da 12,5 (valore tipico del cemento al quale le strutture metalliche risultano protette dalla corrosione) fino a 9, al quale tale protezione viene meno. Di qui la preoccupazione dei tecnici, perché tale fenomenologia provoca anche un aumento del volume del materiale cementizio, che in tal modo cade dalla volta sui parabrezza dei veicoli. Per ridurre il pericolo occorre quindi riuscire a diminuire la quantità interna di acqua, che impregna le porosità delle parti in cemento sia della volta che dei pilastri. Il sistema escogitato consiste nella applicazione di una idrofobizzazione delle strutture, che non permette all’acqua di correre lungo il cemento. La idrofobizzazione delle superfici è ben nota ed applicata nell’industria della gomma, nella quale occorre idrofobizzare le superfici esterne idrofile delle particelle delle cariche minerali, per renderle compatibili con i materiali elastomerici, in modo da esplicare le proprietà rinforzanti in tutte le sue forme. Ben nota e praticata infatti è l’applicazione di materiali alcossi silanici funzionalizzati con gruppi caratteristici reattivi con l’elastomero, ove i gruppi alcossilici dei materali silanici, in presenza di umidità, si idrolizzano e rea-
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prodotti e processi I SILANI NEL CUORE DELLA MONTAGNA
Johannes Ihringer – johannes.ihringer@wacker.com ; Wacker World Wide Magazine– Ausgabe 1.10-16; Rif. E2819.
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giscono con i gruppi idrofili tipici delle cariche minerali, innestandosi spontaneamente con sviluppo di alcool e formazione di legami chimici covalenti. Nel caso della applicazione nel tunnel del Gottardo si sfrutta la reattività immediata dei gruppi alcossilici dei silani con i gruppi idrofili, che in questo caso sono gli ossidirli dell’acqua, formando un materiale che evidentemente ha una grandezza molecolare dipendente dai gruppi alcossilici e che non migra tra le rocce. Nel caso della applicazione nell’industria della gomma è importante anche ottenere in un secondo tempo una interreazione tra l’elastomero e ulteriori gruppi funzionali giacenti sulla struttura silanica; nel caso della applicazione nel tunnel del Gottardo la reazione fondamentale è quella che avviene tra gruppi alcossilici e l’acqua presente, con formazione di legami chimici covalenti Si-O-Si. Nell’articolo, scritto con stile piuttosto divulgativo, viene puntualizzato il vantaggio della applicazione con il fondamento chimico descritto, piuttosto che quella basata sull’impiego di foglie impermeabilizzanti, che facciano da schermo all’acqua. Anche le foglie impermeabilizzanti vengono comunque impiegate, ma estemporaneamente per salvaguardare il fondo stradale durante l’esecuzione dei lavori, che avviene nelle ore notturne e viene sospesa nelle ore diurne per permettere al traffico di defluire. L’articolo contiene molte fotografie, che illustrano momenti della esecuzione dei lavori. Il materiale silanico, a base del prodotto SIilres® BS Creme della Wacker Chemie, viene applicato a spruzzo per mezzo di una macchina movimento terra attrezzata allo scopo. Una fotografia, scattata fuori dal tunnel, mostra senza equivoci la consistente “nube silanica” che viene prodotta e viene inviata verso l’alto per mostrare la procedura del sistema impiegato. Gli operatori, al di fuori del tunnel osservano tranquillamente la scena; all’interno del tunnel però, a contatto immediato con prodotti avidi di acqua come lo sono i silani, si proteggono con bardature adeguate.
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materie prime COAGENTI PER LA vULCANIZZAZIONE ELETTRONICA DEGLI ELASTOMERI
William M. Boye (william.boye@sartomer.com); Rubber World; 241/138- Ottobre 2009. Rif. E2820.
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n primo tipo di coagente comprende monomeri acrilici, metacrilici, maleimmidici progettati per aumentare sia la velocità che lo stato della reticolazione. Un secondo tipo di coagente comprende cianurati, isocianurati, ftalati monomerici con gruppi allilici, inoltre comprende polibutadieni con insaturazioni viniliche pendenti. La vulcanizzazione elettronica, cioè con “electron beam”, coinvolge l’interazione tra elettroni ad alta energia e una struttura elastomerica. Viene riportato uno schema di tale interazione, che si svolge in sette pas-
saggi. Questi comprendono la radicalizzazione dell’elastomero e poi la reazione, che prosegue fino alla reticolazione irreversibile. Nel’articolo vengono descritte le azioni dei seguenti coagenti della Sartomer: SR206 (etilenglicol dimetacrilato EGDMA), CD262 (1,12-dodecandiolo dimetacrilato DDDMA), SR 350 (trimetilolpropano trimetacrilato TMPTMA), SR214 (1,4-butandiolo dimetacrilato BDDMA), Ricon 154 (polibutadiene ad alto vinile HVPBD), SR507 (triallilcianurato TAC), SR325 (N-N’-m-fenilendimaleimmide PDM), SR708 (zincodimetacrilato ZDMA). Viene impostato uno studio in una mescola di EPDM (Nordel IP4640) con diversi livelli dei coagenti soprannominati (0, 2, 5, 10 phr). Tale mescola viene devoluta alla esecuzione delle prove di vulcanizzazione con electron beam in apparecchiatura RDI Dynamitron DPC 2000. Analoghe mescole vengono additivate di
7,5 phr di dicumilperossido e vengono vulcanizzate in pressa per 35’ a 160°C. Nella vulcanizzazione con electron beam, eseguita con dosi di 50, 100, 150 kGy, TMPTMA, ZDMA e PDM hanno comportamento di coagenti del primo tipo; HVPBD e TAC hanno comportamento di coagenti del secondo tipo. (kGy = kilo gray. Gy è il simbolo del gray, unità di dose assorbita, uguale all’energia impartita a una massa di materiale da una radiazione ionizzante, corrispondente a 1 joule per kilogrammo.) All’aumentare della dose di radiazioni si riscontra aumento di modulo. Anche all’aumentare della concentrazione di coagente si riscontra aumento di modulo, ma soprattutto con HVPBD, che è un coagente del secondo tipo, ove però l’aumento di modulo provocato da HVPBD non è accompagnato da un aumento del grado di reticolazione. Un sensibile aumento del grado di reticolazione rispetto a quello generalmente ottenuto con i vari coagenti usati in modalità electron beam viene provocato dal coagente TMPTMA. L’attività mostrata dal TMPTMA suggerisce agli autori di approfondire l’efficacia dei monomeri metacrilici. Viene pertanto eseguito un confronto con dosaggio di radiazioni di 150 kGy e con tre concentrazioni di diversi monomeri metacrilici (2, 5, 10 phr): EGDMA, DDDMA, TMPTMA, BDDMA (marchio di fabbrica Sartomer SR206, CD262, SR350, SR214). Viene così accertato che l’attività dei monomeri metacrilici risulta maggiore per quelli che contengono tre funzionalità metacriliche (es, TMPTMA) rispetto a monomeri dimetacrilici. Inoltre viene accertato che l’attività dei monomeri metacrilici è maggiore per i tipi a grandezza molecolare inferiore o, quanto meno, è maggiore per i monomeri metacrilici che hanno minore numero di atomi di carbonio nella catena tra i gruppi metacrilici stessi; oppure anche che è maggiore per i monomeri che hanno i gruppi metacrilici disposti in modo più fitto.
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materie prime ALKIDI A bASE DI OLIO DI PALMA NELLA NR E NELLA E-NR
Seng Neon Gang, Siang Yin Lee, Aziz Hassan, Takayuki Hattori, Dick Hean Choong- (e-mail: sngan@um.edu.my); Rubber Tecnology Developments; 9/1-11-2009. Rif. E2821.
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li alchidi sono resine poliestere formate per reazione di acidi organici polibasici con polioli: in essi si nota anche la presenza di acidi grassi e di oli vegetali. Hanno acquisito importanza gli alchidi preparati da olio di palma e dagli acidi grassi in esso contenuti, perché in funzione della loro strut-
tura si ottengono desiderate variazioni di proprietà con la NR e con la E-NR, ad esempio il miglioramento di caratteristiche di peeling e di trazione a taglio in adesivi a pressione e il miglioramento del “tack” in mescole di pneumatici. Nell’articolo qui recensito vengono descritte le caratteristiche ottenibili con 3 tipi di alchidi costituiti da miscele di olio di palma e glicerina additivati di anidride ftalica e di acido fumarico in diversi rapporti. Tali alchidi vengono preparati facendo reagire in ambiente alcalino l’olio di palma con glicerina e con acidi bicarbossilici. Lo studio presentato viene condotto su mescole di ENR 50 contenenti ri-
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spettivamente 2,5 phr e 5 phr di alchide (resina alchidica), determinando le caratteristiche su crudo e su vulcanizzato, ivi comprendendo le caratteristiche di “tack” delle mescole crude stesse.. Le caratteristiche di “tack” vengono misurate mediante apparecchiatura PICMA della Toyo Seiki Seisaku-Sho Ltd. con velocità di separazione di 30 mm/minuto durante un tempo di separazione di 2,5 secondi. Parallelamente vengono eseguite prove anche con mescole senza gli alchidi di studio e con mescole additivate di altri tackifier: resina politerpenica e resina petrolica. Rispetto alla resina politerpenica, che mostra “tack” superiore alla resina petrolica, uno dei 3 tipi di alchide proposti, rispondente al nome di codice AlkFA 15 mostra la medesima efficacia, e gli altri due (codice AlkFA 25 AlkFA 35) mostrano “tack” superiore. Appare che influenza determinante sul “tack” viene operata dai rapporti tra anidride ftalica e acido fumarico nella resina alchidica. In alchide AlkFA 15 è presente 21,9 % di anidride ftalica e 3% di acido fumarico, in alchide AlkFA 25 è presente 19,4 % di anidride ftalica e 5,1 % di acido fumarico, in alchide AlkFA 35 è presente 16,9 % di anidride ftalica e 7 % di acido fumarico. L’aumento di acido fumarico a 5 % dà luogo a un picco del valore di “tack”. La combinazione di anidride ftalica e di acido fumarico dell’alchide AlkFA 25 impiegato in ragione di 2,5 phr mostra di migliorare il “grip” su terreno bagnato; la presenza di uno qualunque degli alchidi sperimentali AlkFA 15, AlkFA 25, AlkFA 35 in ragione di 2,5 phr dà luogo a diminuzione di isteresi espressa come tandelta. L’autore ravvisa tendenza favorevole a migliore resistenza all’abrasione conferita dalla presenza di uno qualunque dei “tackifier” provati, compresa la resina terpenica e la resina petrolica. Dalla considerazione degli spettri FTIR rilevati sugli alchidi contenuti nell’olio di palma, l’autore deduce che gli alchidi interreagiscono con la gomma naturale epossidata E-NR 50 accoppiandosi con essa, presumibilmente per reazione dei gruppi carbossilici –COOH degli alchidi con i gruppi epossi-
el 1980 ha avuto inizio uno sviluppo di fenomeni allergici provocato dai guanti chirurgici prodotti con mescole a base di lattice di gomma naturale. Sono stati pertanto eseguiti studi con vulcanizzazioni perossidiche nell’intento di evitare contatti con residui di acceleranti, ma stato provato che le allergie provengono da una ipersensibilizzazione alle proteine contenute nel lattice di gomma naturale. Gli autori del presente articoli hanno quindi sviluppato lo stu-
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dici della ENR-50 e conseguente formazione di esteri. L’articolo è scritto con stile piuttosto concentrato nelle interpretazioni, ma è molto interessante, soprattutto come monito a preoccuparsi di approfondire le interreazioni di componenti di plastificazione con l’elastomero, che portano oppure escludono influenze di tipo dinamico sugli articoli di gomma naturale contenenti anche gomma naturale epossidata.
prodotti e processi GUANTI CHIRURGICI NON ALLERGENICI GRAZIE AGLI Uv
S. Schlögl, A. Temel, W. Kern, R. Schaller, A. Holzner (sandra.schloegl@pcc.at); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 63/5-187-2010. Rif. E2822.
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dio e l’impiego di un sistema, che prescinde dall’impiego dei sospetti agenti allergenici derivanti dagli acceleranti finora in uso. Viene quindi proposto un metodo basato sull’azione fotochimica di raggi ultavioletti (UV), che provoca una reticolazione basata su una reazione “di addizione tiol-enica”. Tale reazione viene descritta con diversi passaggi, che iniziano con la radicalizzazione fotochimica di un gruppo tiolico (iniziazione RSH + h ν -------> RS+), prosegue con una propagazione ad opera di RS+ con formazione di radicali “tiilici”, questi si innestano sui doppi legami isoprenici. La reazione termina con la formazione di legami di reticolazione disolfurici (RS-SR), con legami tioeterei (RS-R), e con legami covalenti C-C (lo schema è riportato nel testo dell’articolo). Gli autori introducono poi una schematizzazione della struttura di un fotoreattore, nel quale viene preparato il lattice prevulcanizzato impiegato per produrre (su scala pilota) gli articoli finiti. Il fotoreattore consiste in un recipiente cilindrico verticale di vetro nel quale viene immessa dall’alto la miscela di reazione. All’interno, coassialmente, è posto un altro cilindro di vetro di diametro inferiore, nel quale si trova la fonte di radiazioni UV (lampada a vapori di Hg) posta anch’essa verticalmente. Le radiazioni fanno avvenire le reazioni chimiche sopra illustrate dando luogo alla prevulcanizzazione del lattice di gomma. Per ottenere la densità di reticolazione ottimale desiderata occorrono due “illuminazioni” (due passaggi nel fotoreattore). Oltre allo schema, è riportata anche una fotografia di un fotoreattore di diametro interno 135 mm in opera per la produzione di lattice prevulcanizzato su scala pilota. Con il lattice prevulcanizzato i guanti vengono poi prodotti normalmente ad immersione secondo un processo, descritto abbastanza nei dettagli, che permette di ottenere spessore delle pareti dei guanti da 0,2 mm a 0,3 mm. Gli autori informano che guanti prodotti con il processo sopra descritto sono stati sottoposti a studi per valutare il fenomeno della irritazione dermi-
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ca acuta in conformità con quanto previsto dalla norma ISO 10993-10 2002; inoltre che i guanti prodotti sono stati sottoposti anche a test di irritazione e di ipersensività ad azione ritardata presso lo “Austrian Institute of Technologies” (AIT di Seibersdorf), trovando rispondenza con i requisiti previsti da OECD (Principles of Good Laboratory Practice and Compliance Monitoring No.1,Paris 1998). (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi RIDUZIONE DEL RUMORE DELLE FERROvIE
Nazirah Ahmad; Rubber Technology Developments; 9/2-7-2009. Rif. E2823.
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treni durante la loro marcia producono una serie di rumori, che in parte sono dovuti alle ruote, in parte sono dovuti alle rotaie, in parte sono dovuti ai tipi di vagone. Il rumore più acuto è dovuto alle rotaie in campi di frequenze da 500 a 2000 Hz e spesso costituisce la fonte di rumore più importante rispetto a quella dovuta ai vagoni e alle ruote. Con la gomma è possibile realizzare sia smorzatori che assorbitori del rumore. In una figura riportata viene presentata la sezione di un assorbitore di rumore, montato alla base della rotaia, che arriva ad assorbire un rumore di 6 dB. Una composizione elastomerica, in funzione della crescita della temperatura attraversa quattro zone in cui le proprietà dinamiche, e con esse le proprietà di assorbimento di rumore, variano. Le zone vengono definite regione vetrosa, regione di transizione, regione con caratteristiche viscoelastiche, regione fluida. Il modulo dinamico E scende con forte pendenza nella regione di transizione, scende con pendenza molto moderata nella regione viscoelastica, scende poi fortemente nella regione fluida. Nella condizione di regione fluida un articolo di gomma non è utilizzabile. Parallelamente, in funzione della temperatura il fattore di perdita presenta un picco nella regione di transizione, indi scende continuando a scendere an-
che nella zona viscoelastica, e poi risale fortemente nella zona fluida. In funzione dell’aumento della frequenza di una sollecitazione dinamica, il livello sonoro provocato da una sollecitazione dinamica cresce fino a un massimo intorno alla frequenza di 1000 Hz. Il livello del massimo della potenza sonora è però minore se il sistema comprende un assorbitore di energia. Un sistema viscoelastico agisce quindi da smorzatore sonoro, ove le caratteristiche di smorzamento variano però in funzione della frequenza di sollecitazione e soprattutto in funzione della temperatura, rendendo complicato realizzare un sistema smorzante adatto per una vasta gamma di condizioni. L’autrice spiega come è possibile interpretare la riduzione di rumore con sistemi a diverso fattore di perdita a diverse temperature. La riduzione di rumore è correlata infatti con il valore del fattore di perdita, ma in modo diverso soprattutto a secondo della temperatura. A -20°C un fattore di perdita di 0,1 determina una riduzione di potenza sonora di 3,5 dB. Un fattore di perdita di 0,3 determina una riduzione di potenza sonora di 4,5 dB in un intervallo di temperatura tra 10°C e 40°C. Poiché al variare della temperatura varia però anche la rigidità del materiale e quindi la trasmissione sonora, si assume di posizionarsi su fattori di perdita tra 0,25 e 0,4. Per riferirsi a casi pratici, l’autrice prende poi in considerazione la dipendenza statistica tra temperatura dell’aria e la temperatura della rotaia ed esamina applicazioni con la gomma butilica e con l’EPDM. La IIR presenta un largo picco del fattore di perdita in un vasto intervallo di temperature. L’EPDM invece presenta solo piccole variazioni di rigidità in funzione della temperatura, per cui risente di meno delle variazioni di proprietà dinamiche. Vengono impostati esperimenti statistici con varie quantità di cariche e di plastificanti valutando le caratteristiche con sollecitazioni dinamiche da 300 a 3000 Hz in un conveniente intervallo di temperature. In tali esperimenti l’autrice riesce a costruire dei diagrammi nei quali è possibile leggere lo smorzamento sonoro espresso in dB di mescole di IIR e di EPDM con diverse concentra-
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zioni di cariche e di plastificanti. L’articolo è molto interessante e, pur provenendo dalla “casa” della gomma naturale, contiene notizie tecniche pregevoli su caratteristiche dinamiche della IIR e dell’EPDM.
materie prime PNEUMATICI vETTURA MIGLIORATI CON EKOPRENA
P. Brown, S. Cook, I. Patel, A. Tinker; Rubber Technology Developments; 9/1-30-2009. Rif. E2824.
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ià dal 1980 il TARRC (Tun Abdul Razak Research Center) aveva iniziato a sperimentare l’impiego di gomma naturale epossidata ENR 25 in battistrada di pneumatici vettura ottenendo risultati positivi nei riguardi dei rapporti tra resistenza al rotolamento e
“grip” su terreno bagnato senza compromettere la resistenza all’abrasione. Il costo della ENR 25, prodotta su base sperimentale, era però risultato eccessivo. Attualmente la situazione è cambiata, perchè é stata messa sul mercato dalla ditta LGM la Ekoprena, gomma naturale epossidata dotata di forte interazione con la silice precipitata anche senza che sia necessaria l’aggiunta di silano. e soprattutto senza che sia necessario l’oneroso procedimento di depolarizzazione normalmente eseguito con una lavorazione in presenza di silano. La Ekoprena può essere additivata direttamente di 75 phr silice precipitata, richiedendo praticamente soltanto una moderata percentuale di nero di carbonio (10 phr) per mascherare l’aspetto e ottenere l’articolo di colore nero. Con la Ekoprena viene preparata la mescola, che comprende oltre alla silice precipitata anche tutti i componenti
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necessari per una ricettazione da battistrada. L’articolo descrive quindi i risultati delle prove dinamiche eseguite in laboratorio. Viene determinato l’andamento del tandelta da -40°C a 60°C alla frequenza di 1 Hz con ampiezza di sollecitazione 0,2%. I provini impiegati sono dischetti di diametro 8 mm e di spessore 2 mm ricavati dal battistrada di un pneumatico realizzato con Ekoprena e, per confronto, da un pneumatico Michelin E3B1. L’andamento del tandelta da 0°C a 60°C è identico per i due tipi di pneumatico, denotando valori di tandelta di circa 0,25 a 0°C e di valori sensibilmente decrescenti fino a 60°C, mostrando però valori più decrescenti per il pneumatico in Ekoprena. Da -40°C a 0°C l’andamento di tandelta è invece molto differente per i due tipi di pneumatico, nel senso che il pneumatico in Ekoprena presenta un elevato picco di tandelta interpretabile in 0,9 a -25°C e il pneumatico Michelin E3B1 presenta corrispondentemente un picco di tandelta meno elevato interpretabile in 0,4 a -25°C. Il significato di tali valori è che la resistenza al rotolamento (rollling resistance), espressa dal tandelta a 50°C÷60°C è sensibilmente identica con preferenza però per il pneumatico in Ekoprena, che la tenuta su terreno bagnato (wet grip), espressa dal tandelta tra -5°C e 5°C è molto simile ma con preferenza per il pneumatico di Ekoprena, perché il suo elevato picco di tandelta a -25°C condiziona anche una curva con più elevato valore di tandelta a 0°C. Nell’articolo sono riportati anche risultati di prove di frizione di provini di gomma vulcanizzata su diversi sottofondi, eseguite con TARRC Plint Apparatus (TARRC = Tun Abdul Razak Research Center). Le prove certificano più elevati coefficienti di frizione nel caso di provini in Ekoprena rispetto a quelli impiegati nei pneumatici Michelin. Inoltre vengono riportati valori di distanza di frenata, ottenuti su diversi fondi stradali campione: Tarmac, che è tipico delle superfici stradali europee; Bridport, che è un fondo con tenuta inferiore sulla superficie; Basalt, che è un fondo scivoloso con tenuta paragonabile a quella del ghiaccio bagnato. Il
a determinazione secondo DIN EN ISO 8256 della resistenza all’urto viene eseguita per valutare il comportamento degli articoli sotto una azione di elevata velocità di urto servendosi di provini con o senza intaglio di invito. Per eseguire tali determinazioni vengono impiegati diversi tipi di pendoli con diverse fogge. La velocità con la quale detti pendoli cadono varia da 2,9 m/s per pendoli caratterizzati da campo di lavoro fino a 4 Joule a 3,7 m/s per pendoli caratterizzati da campo di lavoro fino a 50 Joule. Tali tipi di pendoli vengono usati sia nel campo delle materie plastiche, sia nel campo degli elastomeri: con le attrezzature con cui essi si adoperano è possibile rappresentare graficamente il carico assorbito in funzione dell’allungamento conseguente all’azione meccanica. Viene considerata anche la possibilità di determinare le caratteristiche meccaniche secondo diverse direzioni, ad esempio su foglie. L’attrezzatura impiegata per tale scopo segue la norma DIN EN ISO 6603-2. Essa dispone di apparati di accertamento elettronico con registrazione in diagrammi Forza/Tempo e in diagrammi Forza/Deformazione. Nel caso di determinazioni su foglie, l’apparato prevede di impiegare provini quadrati 60x60 mm oppure provini circolari di diametro almeno 60 mm, sui quali, vengono eseguite prove di resistenza all’urto, sia con deformazione elastica lineare e crescita instabile della lacerazione, sia con deformazione elasto-plastica e crescita stabile della lacerazione.
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battistrada in Ekoprena presenta tenuta alla frenata paragonabile a quella del battistrada Michelin.
prodotti e processi PROCESSO PER CARATTERIZZARE MECCANICAMENTE FOGLIE E ELASTOMERI
Katrin Reincke, W. Grellmann (katrin.reincke@iw.uni-halle.de); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 63/5-203-2010. Rif. E2825.
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Per eseguire la misura, viene applicato un carico (ad urto) in direzione normale rispetto alla superficie del provino con la velocità di 4,4 m/s e viene automaticamente registrato un diagramma sforzo/deformazione.con indicazione del carico massimo applicato, della deformazione causata dal carico massimo, dell’energia in gioco per arrivare al carico massimo, e inoltre con l’indicazione della metà del carico massimo e della relativa deformazione. Il corpo che esercita l’urto ha forma di una calotta sferica con diametro di 20 mm. Gli autori descrivono anche la procedura per determinare la resistenza alla lacerazione di foglie secondo DIN 53363, rispettivamente DIN ISO34-1, e per determinare la resistenza alla trazione a peeling tra diversi strati di un provino, che ripete la struttura relativa di un determinato articolo. La trazione a peeling può essere impostata con trazione a 90° o mediante l’applicazione di un supporto di inclinazione della superficie di distacco rappresentata nell’articolo, anche con trazione a qualsivoglia angolo tra la direzione di trazione e la direzione relativa delle superfici in esame. Gli autori passano poi in rassegna alcune particolarità di ordine pratico nella determinazione di caratteristiche di attacco in funzione di parametri derivanti ad es. da differenze di concentrazione di soluzioni di attacco, oppure in funzione della natura chimica delle superfici in questione. È sintomatico che casi di difficoltà intrinseche di attacco vengano risolti non tanto nell’insistere a migliorarli, ma nella ricerca di valori più opportuni di peeling, pur di mantenere la struttura dell’articolo durante l’esercizio il più possibile inalterata, anche se questo significa accettare valori di peeling tendenzialmente bassi. Ciò è mostrato ad esempio nel caso di superfici di polietilene e di polibutene, nei quali si è trovato necessario variare gli angoli di sollecitazione a peeling nella progettazione della struttura degli articoli.
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
prodotti e processi PREDIZIONE DELLA DURATA DELLA vITA DI ARTICOLI DI GOMMA
Dr. Julia Gough - TARRC; Rubber Technology Developments; 9/2-32009. Rif. E2826.
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autrice dell’articolo qui recensito appartiene al TARRC (Tun Abdul Razak Research Centre di Brickendonbury). Un vulcanizzato di gomma soggetto ad una successione di sforzi con completo o parziale rilassamento nella sequenza, è soggetto a due tipi di fenomeni: 1) Sviluppo di calore (heat build-up), più o meno sufficiente per provocare una degradazione, dovuto a dissipazione sotto forma di calore di parte del lavoro fornito, 2) Formazione di screpolature, che portano alla rottura. Nel caso dello Heat build-up (HBU), l’aumento della temperatura ad ogni ciclo di deformazione è dato da ΔT = W/ Cv dove W è la quantità di calore generato nella gomma per unità di volume per ogni ciclo e C è la capacità termica per unità di volume, che per la gomma viene assunta in 1,7 x 106 JK-1m-1. Approssimativamente ΔT = WfL²/8K dove f è la frequenza della sollecitazione e K è la conducbilità termica (0,15 Wm-1K-1 per la NR non caricata e 0,24 Wm-1K-1 per la NR caricata con nero di carbonio).
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Per la NR assoggettata a scorrimento semplice di ± γ, la quantità di calore W è uguale a πGγ² sen δ, dove G è il modulo dinamico a scorrimento e δ è l’angolo di perdita. Per descrivere uno stato generalizzato di deformazione, si può ritenere che W sia = (πkx² sen δ) / V (dove x è l’ampiezza di deformazione, k è la rigidità dinamica, V è il volume della gomma presente. Nel caso dell’esame della resistenza alla rottura e alla fatica dinamica viene postulato che esiste un accrescimento progressivo della probabilità della formazione delle screpolature, finché queste incominciano ad apparire e poi portano alla rottura. La crescita delle screpolature da fatica è determinata dalla energia disponibile alla gomma per far crescere le screpolature stesse, detta “strain energy”. Significativa è la possibilità di ricavare un grafico (secondo Lake e Thomas), che correla la crescita della screpolatura con l’energia di lacerazione T, ovvero con l’energia richiesta per la formazione di una nuova screpolatura. Con tale grafico si dimostra che in mescole non caricate, allorché si supera un valore caratteristico di velocità di crescita di una screpolatura, l’energia massima richiesta per la crescita della screpolatura stessa nel caso della gomma naturale è maggiore che nel caso della SBR. Ciò interpreta quindi il motivo per cui intrinsecamente la gomma naturale presenta migliore resistenza alla lacerazione
rispetto alla SBR. Viene poi puntualizzato che gli elastomeri che presentano cristallizzazione sotto stiro come la NR e il CR, sono quelli che fruiscono di migliore resistenza alla fatica rispetto ad esempio alla SBR, perché quest’ultima, in caso di sollecitazione continuativa di carico, mostra crescita di una screpolatura, cioè di resistenza alla fatica, con meccanismo dipendente dal tempo piuttosto che dal carico. L’autrice conclude comunque che la previsione della vita dinamica della gomma è un problema difficile, prima di tutto perché esiste l’influsso di diversi tipi di aggressione: lo stress, l’ozono, la temperatura , l’abrasione. In secondo luogo perché i vari tipi di resistenza a fatica che si presentano seguono una distribuzione statistica. In terzo luogo perché le condizioni di impiego difficilmente sono definibili con certezza. In quarto luogo perché l’esecuzione di un modello di resistenza alla fatica mediante il metodo degli elementi finiti (FEA) è difficile da realizzare. Il problema della resistenza alla fatica rimane, e rimane senz’altro come compito affascinante per il ricercatore. L’articolo è molto interessante, perché in esso, oltre al fatto che sono disponibili equazioni utili nella pratica dell’impiego della NR, sono interpretati comportamenti generali che possono orientare nella scelta dell’elastomero per determinati articoli.
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Sempre in primo piano la sicurezza di Beatrice Garlanda
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l 7 giugno scorso si è svolto, presso l’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza, un seminario dedicato alla sicurezza nell’ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e della gomma. L’incontro è stato organizzato dalla facoltà d’ingegneria dell’ateneo in collaborazione con l’Unione degli industriali della provincia di Varese e con le associazioni di categoria dei materiali polimerici (Assocomaplast, Federazione gomma plastica, Federchimica Plastics Europe Italia). Il seminario si è proposto diversi ed importanti obiettivi, ha sottolineato in apertura Nicola Centonze (Presidente della Federazione Gomma Plastica). Tra questi si citano: -affrontare un tema complesso, come quello sella sicurezza nell’ambiente di lavoro, da punti di vista d'osservazione diversi anche se tutti tesi alla tutela della salute di chi opera in azienda -testimoniare l’impegno assunto delle aziende del comparto gommaplastica e le collaborazioni con le Autorità di controllo - illustrare i ruoli e le funzioni delle Autorità di controllo e creare un momento di confronto tra imprese e Autorità con il fine di promuovere la collaborazione tra le parti. - fornire un aggiornamento norma-
Il tavolo della presidenza al seminario della Liuc.
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tivo sulla sicurezza. Le imprese, ha aggiunto a questo proposito il relatore, hanno bisogno, soprattutto se sono piccole, di norme chiare, essenziali e conformi ai principi delle direttive europee. Poter contare su regole chiare ed essenziali si traduce nel poter meglio coniugare il rispetto della sicurezza con lo sviluppo dell’innovazione e dell’organizzazione aziendale. Va ricordato, al riguardo, che la normativa in materia è divenuta sempre più stringente ed ha definito meglio la catena delle responsabilità dei diversi soggetti. 2010 n. 582
Fondamentale, ai fini della sicurezza, è anche la formazione nelle aziende: chi in queste collabora deve sapere come deve operare e perché è meglio agire in un modo o in un altro e come egli stesso, con il suo lavoro, contribuisca a realizzare un progetto. La Federazione Gomma Plastica ha sempre dato importanza, ha continuato Centonze, al tema della sicurezza e ha intrapreso diverse iniziative sul tema. Si ricordano, tra le altre: - la promozione di convegni informativi - l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i responsabili RSPP
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con rilascio di attestato - la partecipazione della Federazione alle attività tecnico-normative - il supporto a settori specifici presso le autorità nazionali ed europee - la promozione di studi e ricerche - l’implementazione dei sistemi di gestione ai propri associati - la stesura di linee guida per informare gli operatori di possibili pericoli per la salute ed i criteri per la minimizzazione dei rischi - l’attivazione di banche dati sull’andamento di incidenti Sono, inoltre, stati messi a dispo-
ti, che un elevato livello di sicurezza abbassa i costi sociali. Nei settori della gomma e della materia plastica, l’utilizzo dei macchinari e la movimentazione dei materiali possono dar luogo a qualche criticità. E’ importante, quindi, agire sia predisponendo delle barriere protettive sia ricorrendo ad opportune procedure di lavoro. Non si tratta però di un settore tra i più critici dell’industria italiana, da questo punto di vista, e in ogni caso si sta cercando di ridurre ulteriormente l’infortunistica. Ciò comporta un’attenzione costante
- l’INAIL - i certificatori e gli esperti della materia - gli amministratori locali Tutti questi soggetti devono, in concorso tra loro anche se con responsabilità diverse, migliorare la conoscenza della sicurezza e prevenire eventuali infortuni. Nel settore gomma plastica, attenzione particolare merita il tema della certificazione applicata alle macchine. Va ricordato che, in una società globalizzata, occorre controllare la regolarità delle macchine che entrano in Italia, affinché la marcatura 'CE' soddisfi i requisiti comunitari di sicurezza. Di contro, si può asserire che le macchine italiane esportate portano in tutto il mondo un alto valore di sicurezza. Fatta questa premessa, focalizziamo ora la nostra attenzione sugli interventi che si sono succeduti durante il seminario.
Lavorare sicuri
Al seminario hanno partecipato imprenditori, esperti, rappresentati del mondo del lavoro e delle imprese.
sizione degli associati diversi servizi. Dobbiamo sempre tener presente che la sicurezza sul lavoro è un tema fondamentale e sempre attuale. La cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro s’è notevolmente sviluppata negli ultimi anni e ciò ha portato ad una consistente riduzione degli infortuni. Ciò nonostante deve essere sempre prestata una notevole attenzione al tema da parte di tutti coloro che sono presenti in azienda, sia perché la sicurezza rappresenta un valore etico delle imprese sia perché si traduce in un valore economico. E’ovvio, infat-
su comportamenti, informazioni, procedure, addestramento e formazione del personale. Garantire un elevato livello di sicurezza sul lavoro è possibile solo se tutti i soggetti coinvolti fanno la loro parte, se dialogano tra loro, se sono chiari i loro problemi e le loro azioni. In altri termini, la sicurezza sul lavoro è materia interdisciplinare e mette in relazione tra loro: - le aziende - i lavoratori attraverso le loro organizzazioni - gli organi di controllo ottobre
Paolo Bergaglio, amministratore delegato Piber Group e direttore di stabilimento Piberplast, ha illustrato i criteri per l’assunzione del personale nella sua impresa, sia per quanto riguarda i tecnici che gli addetti alla produzione e servizi. Una prima scrematura è fatta attraverso la valutazione delle domande. Inoltre, i candidati stranieri sono sottoposti ad una prova di comprensione della lingua italiana attraverso un semplice test. Va precisato che nella domanda d'assunzione, oltre alle informazioni generali, ai lavoratori è stato chiesto di rispondere ad alcuni quesiti specifici che riguardano le aspettative e gli aspetti motivazionali (per es. crescita professionale, lavoro vicino a casa ecc). Può stupire che solamente il 3% abbia indicato come dato rilevante un lavoro sano e sicuro: una percentuale così bassa comporta, senza dubbio, la necessità di una riflessione.
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L’inserimento in azienda, continua Bergaglio, implica corsi di formazione sulla sicurezza ed un affiancamento temporaneo ad un lavoratore esperto nella mansione. Importante, ai fini della sicurezza, è poi il rapporto di collaborazione tra enti di controllo (ASL) e azienda. Da un lato l’ASL ha dimostrato un interesse reale a capire i problemi dell’azienda, dall’altro quest’ultima si è impegnata ad essere trasparente, in regola con le normative vigenti ed a risolvere situazioni non ottimali. Inoltre sono state prese diverse iniziative congiunte tra azienda ed enti istituzionali. Sono stati, ad esempio, adottati progetti formativi per i giovani, soprattutto in considerazione del fatto che sono proprio i giovani ad essere, nella maggior parte degli eventi, vittime d’infortunio (si veda il grafico in calce, ricavato dalla relazione Bergaglio).
Il Vademecum della Regione Lombardia La Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia ha emanato il decreto n.14219 del 21 dicembre 2009, avente ad oggetto un Vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute nello stampaggio di materia plastica. Il testo è stato illustrato, durante il seminario, da N. Canciani. Sulla base delle linee operative definite dal laboratorio regionale “Tumori professionali”, sono stati valutati, oltre ai rischi da agenti cancerogeni, il complesso dei rischi per la sicurezza e la salute presenti nel comparto dello stampaggio di plastica. Nel Vademecum si sono riportate indicazioni concrete per mettere in atto interventi appropriati ed efficaci con riferimento a tutti i rischi. Il Vademecum vuole: - orientare sulle scelte tecniche, organizzative e procedurali adeguate 18
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tutti i soggetti coinvolti (datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, medici competenti, organo di vigilanza ASL, organizzazioni sindacali ecc). L’intenzione è quella della massima interazione tra soggetti - esprimere, in un documento condiviso, l’orientamento comune dei diversi interlocutori che compongono il gruppo di lavoro, in relazione agli aspetti ritenuti problematici per il comparto - promuovere percorsi preventivi che coinvolgano le figure aziendali. I capitoli del documento sono dedicati a: - materiali e tecnologie (materiali, additivi, colorazione: i master, principali tecnologie di stampaggio, logistica d'impianto) - gestione dei rischi per la sicurezza (macchine, manutenzione e cambio stampi, ambiente di lavoro e manutenzione materiali) - gestione del rischio da agenti chimici pericolosi (indirizzi per la redazione del documento di valutazione, misurazioni) - gestione del rischio da agenti cancerogeni
- esperienza PPTP (progetto preven zione dei tumori professionali) -plastica - misure tecniche di prevenzione del rischio chimico e cancerogeno (ventilazione degli ambienti di lavoro, impianti d'aspirazione localizzata) - gestione di altri rischi (rumore, movimentazione manuale dei carichi, movimentazione dei carichi con macchine, movimenti ripetuti degli arti superiori, incendio, microclima, organizzazione del lavoro, lavoro notturno e isolato) - sorveglianza sanitaria. Il documento è corredato da tre allegati, riguardanti lo schema per l’individuazione dei rischi per la sicurezza e salute, la valutazione dell’esposizione ad ABS e Formaldeide e la bibliografia. Ci pare interessante osservare che, per quanto riguarda la gestione dei rischi per la sicurezza, dall’analisi del fenomeno infortunistico emerge come gli eventi più frequenti siano da collegare ad urti e collisioni durante le operazioni di sollevamento e spostamento. In questo caso il periodo di inabilità temporanea è, in più della metà degli episodi, compreso tra gli otto e i trenta giorni. Le carenze
Distribuzione degli infortuni per fascia di età Dati 2000-2009
40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00%
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Norme tecniche applicabili alle attrezzature presenti nel comparto stampaggio Macchine per gomma e materie plastiche- macchine a iniezione- requisiti UNI EN 201:2007 di sicurezza per le presse ad iniezione Dispositivo per la protezione sensibile per l’arresto e l’inversione del moto UNI EN ISO 12100-1:2005 dei ripari mobili motorizzati UNI EN ISO 12100-2: 2005 Sistema idraulico (punto 4) e posizioni d’accesso alla macchina (punto 5) UNI EN ISO 13732-1:2007
Ergonomia degli ambienti termici- Metodi per la valutazione della risposta dell’uomo al contatto con le superfici
UNI EN I60204-1:2006
Impianto elettrico
Tabella 1.
più frequenti, dal punto di vista della sicurezza, sono legate alla movimentazione dei materiali, agli spazi troppo angusti, all’ingombro delle vie di transito e di lavoro. Gli infortuni dovuti a carenze di dispositivi di sicurezza delle attrezzature, ed in particolare delle presse, risultano invece meno frequenti ma con durata e gravità elevate. Le problematiche legate alla sicurezza delle macchine sono prevalentemente da ricondurre a: - presenza di organi in movimento (punzoni, zona di presa stampocontrostampo) - presenza di superfici e parti di macchine operatrici ad elevata temperatura - presenza di parti in tensione. Ricordiamo che il Vademecum rimanda, per quanto attiene ai requisiti di sicurezza delle attrezzature e per gli obblighi del datore di lavoro, agli artt.70 e 71 del decreto 81/08 coordinato con il decreto 106/09. Ai sensi dell’art.70, comma 1, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. Nel caso delle macchine si fa riferimento ai seguenti testi di recepimento: DPR 459/96 (per le macchine immesse sul mercato dal 21 settembre 96 al 28 dicembre 2009) e al d.lgs.
17/2010 per le macchine immesse sul mercato dal 29 dicembre 2009. Ai sensi dell’art.70 comma 2, le attrezzature di lavoro costruite in assenza delle disposizioni di cui sopra, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’allegato V. Ai sensi dell’art.71, primo comma, il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi a requisiti di cui all’art.70, idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi. Queste devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni di recepimento delle direttive comunitarie. Adotta anche misure organizzative per impedire utilizzi scorretti (art.71, comma 3) e si accerta che l’uso della macchina sia riservato a lavoratori formati, addestrati e informati (art.71, comma 7). Controlla, inoltre, che le attrezzature siano installate correttamente, ci sia un’idonea manutenzione e siano modificate nel tempo in caso di necessità (art.71, comma 4). Provvede affinché le attrezzature siano soggette a controlli periodici (art.71, comma 8) e verifiche periodiche, se del caso (art.71, comma 11). Il datore di lavoro ed i dirigenti ottobre
che violino le disposizioni di cui sopra sono puniti con la pena dell’arresto o dell’ammenda. Oltre alle norme sopra descritte, alle attrezzature presenti nel comparto stampaggio dei materiali plastici si applicano le norme tecniche che riportiamo nella Tabella 1.
La direttiva macchine e il suo recepimento Emilio Moroni, direttore tecnico istituto notificato ICEPI, ha ricordato che la UE emana sia delle direttive sociali sia delle direttive di prodotto. Le prime stabiliscono dei requisiti minimi di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, lasciando agli Stati la possibilità di mantenere o introdurre misure più restrittive. Le direttive di prodotto stabiliscono, invece, i requisiti essenziali di sicurezza (RES) cui i prodotti devono rispondere per circolare liberamente all’interno del mercato europeo. I RES sono interpretati attraverso norme armonizzate la cui applicazione è volontaria e conferisce la presunzione di conformità. Tali norme stabiliscono le procedure d'attestazione della conformità. Va segnalato che, per quanto attiene alle macchine, la prima direttiva emanata è stata la direttiva 89/392/ CEE, seguita dalla direttiva 98/37/CE ed infine dalla direttiva 2006/42/CE. Quest’ultima è stata recepita, nel no-
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stro ordinamento, dal d.lgs. 27 gennaio 2010, n.17. I testi di cui sopra si applicano alle macchine, ai componenti di sicurezza, alle quasi macchine. Si ricorda che quasi macchina è “l’insieme che costituisce quasi una macchina, ma che, da solo, non è in grado di garantire un’applicazione ben determinata (si pensi ad esempio, ad un sistema d'azionamento) Segnaliamo che, ai sensi della direttiva 2006/42/CE e dell’art.3 del d.lgs. 17/10, il fabbricante prima di immettere sul mercato o mettere in servizio una macchina deve: - accertarsi che soddisfi i pertinenti requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute di cui all’allegato I - accertarsi che il fascicolo tecnico di cui all’allegato VII, parte A, sia disponibile - fornire le informazioni necessarie, ad esempio le istruzioni - espletare le appropriate procedure di valutazione della conformità ai sensi dell’art.9 del decreto stesso - redigere la dichiarazione CE di conformità ai sensi dell’allegato II, parte 1° e accertarsi che la stessa accompagni la macchina - apporre la marcatura ‘CE’ ai sensi dell’art.12. Ai fini dell’attestazione di conformità della macchina, il fabbricante o il suo mandatario applicano una delle procedure di valutazione di cui all’art.9 dl decreto in oggetto. Se la macchina non è contemplata nell’allegato IV, il fabbricante (o mandatario) applica la procedura di valutazione della conformità con controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII. Se la macchina rientra, invece, tra quelle di cui all’allegato IV (prodotti di particolare pericolosità) ed è fabbricata conformemente alle norme armonizzate e se tali norme coprono tutti i pertinenti requisiti di sicurezza e di tutela della salute, il fabbricante (o mandatario)
applica una delle procedure seguenti: a) la procedura di valutazione della conformità con controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII b) la procedura d’esame per la certificazione CE del tipo di cui all’allegato IX ed il controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII, punto tre c) la procedura garanzia di qualità totale di cui all’allegato X. Se la macchina rientra tra quelle di cui all’allegato IV ed è stata fabbricata non rispettando o rispettando solo in parte le norme armonizzate di cui all’articolo 4, ovvero se le norme armonizzate non coprono tutti i pertinenti requisiti di sicurezza e di tutela della salute o non esistono norme armonizzate per la macchina in questione, il fabbricante (o mandatario) applica una delle procedure seguenti: a) la procedura d'esame per la certificazione CE del tipo di cui all’allegato IX, nonché controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII, punto 3 b) la procedura di garanzia qualità totale di cui all’allegato X La direttiva, ed il decreto di recepimento, fissano i requisiti essenziali che devono possedere le macchine ed i componenti di sicurezza. I requisiti sono, come abbiamo detto, interpretati tecnicamente attraverso norme armonizzate. Si segnala che una norma, per essere armonizzata, deve: - essere una norma europea o un documento d’armonizzazione - essere elaborata su mandato della Commissione europea Per garantire la presunzione di conformità, i riferimenti delle norme armonizzate devono essere pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle comunità europee. Norme armonizzate internazionali sono emanate da ISO e IEC; in Europa si ricordano le norme EN e CEI ed in Italia quelle UNI e CEI.
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Nella direttiva macchine i requisiti essenziali di sicurezza e salute sono raggruppati (allegato I) in funzione dei rischi che coprono. Si precisa che il fabbricante deve effettuare un’analisi dei rischi per cercare tutti quelli che concernono la sua macchina. Inoltre, nelle fasi di progettazione e costruzione delle macchine, deve tener conto dell’analisi. Emilio Moroni ha poi illustrato la norma EN 201:2009 relativa alla sicurezza delle presse ad iniezione. Esistono qui dei pericoli specifici nell’area dello stampo, legati al movimento d'apertura e chiusura del piano mobile, al movimento d'avanzamento e ritorno d'estrattori e martinetti, al movimento d'avanzamento dell’ugello d'iniezione. Ai sensi della direttiva macchine, gli elementi mobili della stessa devono essere progettati e costruiti per evitare i rischi di contatto che possono provocare infortuni oppure, se i rischi persistono, essere muniti di ripari o dispositivi di protezione. Nell’area dello stampo, i pericoli dovuti al movimento di chiusura del piano mobile non si possono eliminare in fase di progettazione. Si ricorre allora all’installazione di un riparo fisico. I ripari devono essere posti ad una distanza sufficiente dalla zona pericolosa. Occorre, infatti, impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti inferiori o superiori (la norma EN ISO 13857 disciplina proprio la distanza di sicurezza). Se un operatore può raggiungere la zona pericolosa prima che sia cessato il rischio dovuto alle funzioni pericolose della macchina, i ripari mobili devono essere associati ad un dispositivo di bloccaggio del riparo. Inoltre i ripari mobili interbloccati devono essere progettati in modo che la mancanza o il guasto di uno dei loro elementi impedisca l’avviamento o provochi l’arresto delle funzioni pericolose della macchina.
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La conoscenza dei rischi Nell’industria della gomma, ha detto Domenico Marcucci di FiltcemCGIL durante il seminario, il numero di infortuni indennizzati per milione di ore lavorate, nel triennio 20042006, è stato di 27,8 (media aritmetica). Il settore con il numero più alto di infortuni indennizzati, nello stesso periodo, è stato quello dell’industria dei metalli (36,4) e quello con il numero più basso l'industria del petrolio (7,1). Nell’industria della gomma sono stati denunciati 12299 infortuni nel 2004, 11429 nel 2005, 11342 nel 2006, 11130 nel 2007, 9531 nel 2008 (dati INAIL). Questi dati offrono uno spunto di riflessione. Sia la normativa italiana sia le direttive UE sulla salute e sicurezza sul lavoro hanno come asse portante la cultura della sicurezza intesa come prevenzione e coinvolgente tutti i soggetti che operano nell’impresa. La stessa filosofia si ritrova nella direttiva macchine e nel suo decreto di recepimento. A questo proposito dobbiamo richiamare l’art.73 del d.lgs. 81/08, coordinato con decreto 106/09, che recita: “nell’ambito degli obblighi di cui agli artt.36 e 37 il datore di lavoro provvede, affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature b) alle situazioni anormali prevedibili Il datore di lavoro provvede altresì ad informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro. Le informazioni e le istruzioni d’uso devono essere comprensibili ai lavoratori interessati.
Nel settore gomma plastica è stato messo a punto un manuale per i RLS di comparto, con lo scopo di aiutare a conoscere i rischi del settore e di gestirli. Il tema è affrontato in modo positivo e preventivo. Il manuale, di facile comprensione, è suddiviso in tre parti (una dedicata al settore della gomma, una dedicata al CCNL e la terza dedicata al settore della plastica). Le parti relative alla gomma e alla plastica sono accompagnate da una serie di schede specifiche (sei per la gomma e otto per la plastica). Sia la parte relativa all’industria della gomma sia quella relativa all’industria delle materie plastiche sono suddivise in capitoli riguardanti: - descrizione dell’attività - fattori di rischio - danni alla salute - danni all’ambiente - soluzioni e bonifiche - protocollo di sorveglianza sanitaria - legislazione Le schede informative sulla gomma riguardano, invece: - la lavorazione dei cavi - la lavorazione dei tubi di gomma - la produzione della gomma spalmata - i composti emessi dalla lavorazione della gomma - le materie prime utilizzate Le schede informative sulla plastica riguardano: - i polimeri più diffusi - i principali additivi in uso - i composti emessi dal polietilene - i composti emessi dal polipropilene - i composti emessi dal polistirene - i composti emessi dal polivinilcloruro - i composti emessi dall’ABS - i pericoli associati alla manipolazione delle sostanze chimiche La tendenza verso livelli sempre maggiori di sicurezza è necessaria, ma deve essere frutto di un percorso comune. La partecipazione attiva ottobre
di tutti i lavoratori dell’impresa per migliorare la sicurezza si traduce in un’effettiva prevenzione ed in una corretta comunicazione. Condizione essenziale perché questo avvenga è la corretta informazione e formazione del lavoratore.
L’attività dell’inail per la sicurezza Biagio Principe (INAIL) ha illustrato gli articoli del decreto 81/08, così come integrato dal decreto106/09, di riferimento all’attività dell’INAIL. In particolare ha ricordato l’art.8 che recita: “E' istituto il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro. Attraverso l’utilizzo intergrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi e la creazione di specifici archivi e di banche dati unificate, il SINP fornirà dati utili per programmare e valutare l’efficacia delle attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per indirizzare l’attività di vigilanza”. L’INAIL partecipa al sistema con le sue informazioni ed elaborazioni. L’Istituto garantisce la gestione tecnica ed informatica del SINP e, a tale fine, è titolare del trattamento dei dati, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196. Ai sensi dell’art.11 del decreto 106/09, previo trasferimento delle risorse necessarie da parte del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, l’INAIL finanzia: - progetti formativi dedicati specificatamente alle piccole, medie e micro imprese. - progetti d'investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle micro, piccole e medie imprese; per l’accesso a tali finanziamenti deve essere garantita la semplicità delle procedure
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- le attività degli istituti scolastici, universitari e di formazione professionale per sostenere specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie didattiche. Inoltre, ai sensi dell’art.52 del decreto in esame, presso l’INAIL è istituito il fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali ed alla pariteticità. Il fondo opera a favore delle realtà in cui la contrattazione nazionale o integrativa non preveda o costituisca sistemi di rappresentanza dei lavoratori e di pariteticità migliorativi o, almeno, di pari livello ed ha quali obiettivi il: - sostegno ed il finanziamento, in misura non inferiore al cinquanta per cento delle disponibilità del Fondo, delle attività delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza territoriali, anche con riferimento alla formazione - finanziamento della formazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, di piccoli imprenditori di cui all’art.2083 c.c., dei lavoratori stagionali del settore agricolo e dei lavoratori autonomi - sostegno delle attività degli organismi paritetici. Va poi precisato che, per fare in modo che si riducano gli infortuni,
l’INAIL progetta e realizza iniziative finalizzate alla prevenzione (sotto forma di consulenze, incentivi alle imprese, formazione e informazione). Per quanto riguarda le consulenze, L’Istituto ha diffuso via WEB “buone pratiche” in materia prevenzionale, basandosi sulle linee guida stabilite dall’Agenzia europea di Bilbao. È stato migliorato un applicativo web aggiornato con l’inserimento delle buone pratiche validate. Gli incentivi alle imprese dati dall’INAIL sono, innanzitutto, istituzionali. Essi sono previsti nelle modalità di attuazione della tariffa dei premi (oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico; oscillazione del tasso medio per interventi migliorativi della sicurezza). In particolare, l’Istituto prevede un bonus malus: dopo i primi due anni d'attività le imprese con andamento infortunistico inferiore alla media nazionale possono beneficiare della riduzione del tasso medio di Tariffa. Inoltre le imprese che effettuano interventi tesi al miglioramento delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro possono usufruire di ulteriori riduzioni del tasso di tariffa pari al 5% per quelle che hanno più di 500 dipendenti e del 10% per le altre. Gli interventi attuati dalle imprese sono comunicati all’INAIL annualmente attraverso apposito modello (modello OT24). Quelli di particola-
re riguardano: - attuazione di comportamenti socialmente responsabili - adozione di sistemi di gestione della sicurezza - gestione e selezione dei fornitori - accordi INAIL e associazioni datoriali per il miglioramento della SSL L'Istituto conferisce, inoltre, alle imprese incentivi attuativi ai sensi del decreto 38/2000 (finanziamento di progetti per la formazione e l’informazione di tutte le figure coinvolte nel SPP, lavoratori e datori di lavoro e finanziamento in conto interessi ed in conto capitale di progetti per il miglioramento della sicurezza) Per facilitare l’informazione sono state istituite delle banche dati INAIL (banca dati statistica, banca dati al femminile, banca dati per i diversamente abili) La banca dati statistica fornisce, con riguardo alle diverse zone geografiche ed i diversi settori produttivi, dati sulle attività lavorative più rischiose, le modalità con le quali avvengono gli infortuni e la frequenza e la gravità degli stessi. La banca dati al femminile è suddivisa in due diverse aree tematiche: - donna, lavoro e società - donna, rischi e danni da lavoro La banca dati per i diversamente abili contiene informazioni utili a conoscere le potenziali capacità ed abilità residue degli invalidi al fine di un loro reinserimento nel mondo del lavoro.
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L’INTERVISTA DEL MESE: MARIO MAGGIANI
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INTERVIEW OF THE MONTH
Ci presentiamo a K 2010 con numeri in ripresa L’industria italiana delle macchine per gomma e plastica sta dando importanti segnali di ripresa. Ciò è di buon auspicio per il grande appuntamento che aspetta il settore a Düsseldorf per la fine di ottobre, ci dice Mario Maggiani, direttore di Assocomaplast. Che sottolinea anche come i costruttori del nostro paese fanno forza su una flessibilità che si traduce spesso in punti di competitività rispetto anche alla più agguerrita concorrenza straniera. Mario Maggiani
C’è molta attesa per K 2010. I costruttori italiani di macchine per plastica e gomma come si presentano a questo importante evento dal punto di vista dell’andamento delle vendite e della loro posizione sul mercato internazionale? Occorre riconoscere che l’appuntamento triennale di Düsseldorf è da molti anni un’occasione di verifica per l’intera industria delle materie plastiche per valutarne l’evoluzione tecnica e la situazione congiunturale. La rilevante presenza italiana al K
2010 che comporta, come potete immaginare, un grosso impegno organizzativo e di spesa, è, a mio avviso, un'ulteriore conferma delle capacità dell'industria italiana del settore di reagire a una crisi mondiale - iniziata a fine 2008, esplosa nel 2009 e ormai in fase calante - che, di certo, non ha lasciato indenne il comparto delle materie plastiche e della gomma. Infatti, rispetto a dodici mesi prima, la produzione è crollata del 21,4% (da 4.200 a 3.300 milioni di euro), le vendite all'estero hanno segnato un -26,5% (da 2.523 a 1.853 milioni)
mentre l'import è diminuito del 22,2% (da 607 a 472 milioni). Peraltro, anche se mai come in questo caso il detto “mal comune mezzo gaudio” appare una ben magra consolazione, anche i principali concorrenti europei hanno registrato contrazioni delle vendite pari se non maggiori delle nostre. Un'inversione di tendenza, però, ha iniziato a manifestarsi nei primi mesi dell'anno in corso. Infatti, per quanto concerne il commercio estero, i dati statistici (di fonte ISTAT) attualmen-
We are about to attend K2010 with figures showing a recovery
The Italian manufacturers of machinery for rubber and plastic are giving significant signs of recovery. This is an auspicious sign for the important event awaiting the sector in Düsseldorf at the end of October, as the manager of Assocomaplast Mario Maggiani tells us. He also underscores the fact that Italian manufacturers are drawing strength from their flexibility, which often translates into a greater competitiveness even in respect to the most determined of foreign competitors. There are great expectations for K 2010. What is the situation of the Italian manufacturers of machinery for rubber and plastic about to attend this important event in relation to the sales trend and their position on the international market? It must be acknowledged that for many years the three-yearly Düsseldorf appointment has offered a chance to examine the entire industry of plastic materials and evaluate the technical evolution and economic conditions. The significant Italian presence at K 2010 involves, as you can imagine, a serious commitment
in terms of organization and expenses and represents, in my opinion, a further confirmation of the capacity on the part of Italian manufacturers to react to what is a world crisis – which has begun at the end of 2008, has exploded in 2009 and is by now in its final phase – a crisis that has not left unaffected the sector of plastic and rubber materials. In fact, compared to twelve months before, the output has dropped by 21.4% (from 4,200 to 3,300 million euros), international sales have decreased by 26.5% (from 2,523 to 1,853 millions) while imports have diminished by 22.2% (from 607 to 472 millions).
ottobre
On the other hand, although especially in this case the saying “trouble shared is a trouble halved” offers very little consolation, also our main European competitors have suffered decreases in sales that have equalled if not surpassed the ones we have had to cope with. In any case, this trend has showed signs of reverting in the early months of this year. In fact, as far as international trade is concerned, the statistical data available at the moment (by ISTAT) in regard to the first five months of this year mark a recovery of exports if compared to the same period of 2009.
2010 n. 582 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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L’intervista del mese Interview of the month
E sotto il profilo della innovazione tecnologica, possiamo dire di non
avere niente da temere dalla concorrenza estera? Come pocanzi accennato, l’ industria italiana delle macchine per materie plastiche e gomma occupa da decenni il secondo posto nella graduatoria mondiale, dopo i concorrenti tedeschi, e questa posizione di leadership è stata conquistata e mantenuta nel tempo soprattutto perché la clientela riconosce al Made in Italy settoriale la capacità di innovazione continua e il costante buon rapporto qualità/prezzo. Questo apprezzamento è anche dimostrato dal fatto che al vertice della graduatoria dei Paesi che importano macchine e turn-key plants dall’Italia c’è - da più di vent’anni - la Germania, seguita da altri importanti mercati industrializzati. Innovazione e hi-tech sono i punti di forza dell’industria italiana del settore: a conferma occorre rimarcare che sono più di 500 i brevetti di macchine e ausiliari detenuti attualmente da costruttori del nostro paese. Entrando nel merito, sono convinto che gli espositori italiani al K 2010 metteranno in grande evidenza le innovazioni concernenti l’efficienza produttiva, il risparmio energetico e la sicurezza dei macchinari. Oggigiorno è particolarmente im-
From minus 1.7% in the period between January and April 2010 (if compared to the same period of 2009), we have passed to a 3.5% increase in the period between January and May. A change in direction which gives us hope (with all the required caution) for the near future. Not for nothing, the market analysis carried out in mid-July by the Assocomaplast registry among its members, too, highlighted the fact that 45% of the sample expects a further increase in sales for the second semester of 2010, if compared to the first. The orders in the month of June were higher than in May for 34% of the companies, and remained stable for another 45%. And can we say we have nothing to fear from foreign competitors in terms of technological innovation? The Italian manufacturers of machinery for rubber and plastic materials have held for decades the second place in the world’s ranking, after the
Germans, a position that has been achieved and maintained over time especially because clients acknowledge to the sector-specific Made-in-Italy manufacturers the capacity to continuously innovate and to maintain a constant good pricequality ratio. This appraisal is also demonstrated by the fact that at the top of the ranking for countries that import machinery and turn-key plants from Italy there is – and has been for more than twenty years – Germany, followed by other important industrialized markets. Innovation and hi-tech are the strong assets of the Italian manufacturers of the sector: This is also confirmed by the more than 500 patents for machinery and auxiliaries held today by Italian manufacturers. More specifically, I believe that the Italian exhibitors at K 2010 will highlight our innovations in matters of production efficiency, energy con-
te disponibili riferiti ai primi 5 mesi di quest’anno evidenziano una ripresa dell'export, rispetto al medesimo periodo del 2009. Dal -1,7% del gennaio-aprile 2010 (a confronto con l'analogo periodo del 2009) si è passati al +3,5% del gennaiomaggio. Un cambio di segno che lascia ben sperare (con tutta la prudenza necessaria) per il futuro prossimo. Non a caso, anche la rilevazione congiunturale effettuata a metà luglio dalla Segreteria Assocomaplast tra i propri Associati evidenzia che per il secondo semestre 2010, rispetto al primo, il 45% del campione si attende un ulteriore incremento del fatturato. La raccolta ordini nello scorso mese di giugno, rispetto a maggio, è risultata in aumento per il 34% delle aziende e stabile per il 45%. Al di là dei numeri e delle previsioni, resta il fatto che l’industria italiana delle macchine delle attrezzature e degli stampi per materie plastiche e gomma sta dando importanti segnali di ripresa, riconfermandosi al secondo posto nella graduatoria mondiale, dopo i concorrenti tedeschi (posizione che occupa da diversi decenni).
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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | ottobre 2010 n. 582
portante avere mezzi di produzione in grado di ottenere la miglior qualità con i minori costi di gestione, in un ambiente di lavoro sicuro. Risparmio energetico e sicurezza sono i due principali target delle imprese trasformatrici in Europa, Nord America e Giappone e lo saranno certamente in brevissimo tempo anche nei mercati di più recente industrializzazione come Cina, Brasile, India ecc.. Quanto ai numeri (aziende espositrici e spazio occupato) siamo in linea con quanto avvenuto nelle precedenti edizioni del K? Come in passato, anche in occasione, al K 2010 sarà massiccia la presenza della nostra compagine nazionale che, occupando (nei tre settori: macchine, materiali e prodotti) circa un quinto dell’intera superficie espositiva, sarà seconda solo a quella dei colleghi tedeschi. In particolare, per il solo comparto dei macchinari, saranno presenti circa 260 aziende italiane, tra le quali 118 Soci Assocomaplast che da soli occuperanno un'area espositiva attorno ai 15.000 mq. I numeri sono decisamente importanti e solo in minima flessione rispetto alla precedente edizione del 2007. Cosa ancor più rilevante tenuto conto della servation and machine safety. Energy conservation and safety are the two main targets of manufacturers in Europe, North America and Japan, and shall also soon be targets in more recently industrialized markets such as China, Brazil, India etc. In regard to the figures (exhibiting companies and occupied area), are we in line with what has happened in the previous K editions? Just like in the past, also at K 2010 there will be a massive presence of Italian manufacturers that will take up (in three sectors: machinery, materials and products) about a fifth of the entire exhibition area, second only to the Germans. In particular, for the machinery sector alone, there are going to be 260 Italian companies attending, including 118 members of Assocomaplast, who will by themselves occupy an exhibition area of 15,000 square meters.
L’intervista del mese Interview of the month
gravissima crisi economica e finanziaria di cui si è già fatto ampiamente cenno. D’altro canto, il K è una vetrina troppo importante per potervi rinunciare. Soprattutto in una fase di ripresa del mercato. A K 2010 Assocomaplast svilupperà qualche iniziativa particolare a sostegno dell’immagine del settore? Come tre anni fa, quando nello stand dell'Associazione fu esposta una moto Ducati campione del mondo, in occasione di K 2010, Assocomaplast sottolineerà l'eccellenza nazionale con il proprio stand n. A56 nel padiglione 16 e, per testimoniare i successi del made in Italy, sarà esposta una vettura di formula Indy (nota al pubblico europeo soprattutto per la corsa nel famoso “ovale” di Indianapolis) della Dallara, campione mondiale grazie anche all’uso sempre più sofisticato di componenti a base polimerica. Il messaggio (che fra l’altro viene ripreso da poster pubblicitari esposti in tutto il quartiere fieristico) è chiaro: il made in Italy vincente. Anche a tutti i Soci che espongono in fiera verranno forniti elementi (poster ecc.) per evidenziarle l’appartenenza all’Associazione. Al di là comunque dell’aspetThese figures are definitely significant and represent only a minor decrease if compared to the previous edition of 2007, something that is especially relevant in light of the extremely serious economic and financial crisis mentioned above. On the other hand, the K is a too important showcase to be missed. Especially in a phase of recovery for the market. Is Assocomaplast planning any special initiative to support the image of the sector at K2010? Just like three years ago, when the Association’s booth exhibited a world champion Ducati motorbike, Assocomaplast is going to showcase at K 2010 the country’s excellence at its A56 booth in hall 16. To highlight the success of the made-inItaly sector, an Indy Car (known to the European public by virtue of the race held in the famous oval track of Indianapolis) by Dallara will be on display, which won the world championship al-
to “esteriore” e promozionale, come sempre lo stand Assocomaplast sarà un crocevia per tutte le delegazioni straniere e, più in generale, per gli operatori esteri a cui non mancheremo di offrire tutte le informazioni sui costruttori italiani insieme ad un buon caffè espresso. Guardando al futuro, che cosa è auspicabile che facciano i costruttori italiani per rafforzare la loro presenza su uno scenario internazionale fortemente competitivo? Per i costruttori italiani – come peraltro per i concorrenti nel range delle hi-tech machines, quali i tedeschi – il principale fattore negativo da affrontare è la poca “cultura” della lavorazione delle materie plastiche e della gomma che caratterizza in molti paesi i potenziali clienti. Prevale, purtroppo, in molti casi l’attenzione al prezzo di una macchina piuttosto che alla sua produttività e, come conseguenza, le low cost machines sono così avvantaggiate: la nostra Associazione, per questa ragione, sta sviluppando da anni un intenso programma di corsi di formazione in Italia e in molti paesi esteri per far conoscere i vantaggi a lungo termine di macchine e turn-key plants basati, come per la maggior parte dei so thanks to the increasingly sophisticated use of polymer-based components. Apart from the “exterior” promotional aspects, the Assocomaplast booth will, as usual, act as a meeting point for all foreign delegations and, more in general, for foreign operators. Looking to the future, what should the Italian manufacturers do to strengthen their presence on the strongly competitive international market? For Italian manufactures – as also for their competitors in the hi-tech machine sectors, like the Germans – the main negative factor to be dealt with is the lack of a “culture” of plastic and rubber material manufacturing which marks many of their potential clients across many countries. Unfortunately, attention is much more focused on the price of a machine rather than on its productivity, a fact that favours low-cost machines: For this reason, our Association has been deve-
ottobre
costruttori italiani, su decine e decine di anni di esperienza e buona reputazione tecnologica. Fortunatamente, tale messaggio viene sempre più recepito dalle aziende medio-grandi anche dei paesi in via di sviluppo, soprattutto se già esportano o sono comunque fornitrici di gruppi multinazionali che richiedono prodotti di qualità. Come molti Associati ripetono, nelle trattative commerciali, il competitor è quasi sempre tedesco e, comunque, mai cinese, poiché troppo diversi da un punto di vista tecnologico e, quindi, anche di prezzo, sono i macchinari. Se la dimensione medio-piccola delle imprese italiane crea qualche problema in termini di copertura geografica di un mercato ormai globale (e sicuramente, in tale ottica, occorrerà sempre di più creare sinergie fra le aziende) è però vero che i nostri costruttori hanno una flessibilità che la concorrenza ha difficoltà ad offrire. Così come, per antica tradizione, i sarti italiani sono i migliori a realizzare vestiti su misura, gli imprenditori italiani del nostro settore sono maestri nell’offrire macchinari appositamente studiati per soddisfare le richieste anche dei clienti più esigenti. loping for many years an intense programs of training courses in Italy and abroad, to spread awareness regarding the long-term advantages of machines and turn-key plants based on decades of experience and good technological reputation, as is the case for most Italian manufacturers. If on one hand the small to medium average size of Italian companies does create issues in terms of geographical coverage of a market that is by now global (it cannot be disputed that in light of this reality, there is a growing need for synergies between different companies), it is also true that our manufactures are flexible in ways that are hard to match by our competitors. Just like Italian tailors, thanks to an age-old tradition, are the best at creating custom-made clothing, the Italian manufacturers of our sector are the best at offering machines that have been specifically designed to meet the needs even of the most demanding customers.
2010 n. 582 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Mescole siliconiche per isolatori in gomma a migliorata tensione superficiale di Luca Caldara, Mesgo s.p.a.
N
el corso degli ultimi decenni gli isolatori elettrici realizzati con materiali compositi sono subentrati a quelli realizzati in vetro e ceramica, fino ad arrivare alla loro quasi completa sostituzione. La facilità di realizzazione ed istallazione, il peso significativamente ridotto e non ultima la loro natura elastica che li tutela dagli urti più o meno accidentali, sono le principali ragioni di tanto successo. Data la natura chimica degli elastomeri utilizzati nella realizzazione di questi articoli, oltre alle caratteristiche di cui sopra, è da segnalare l’estrema resistenza alle condizioni climatiche più avverse (dai deserti all’emisfero artico ed antartico) oltre che all’inquinamento industriale. Alla luce di quanto esposto, tra i materiali compositi utilizzati per la realizzazione degli isolatori elettrici, i compound siliconici platinici e perossidici sono tra le soluzioni più diffuse e soddisfacenti attualmente disponibili sul mercato. Di seguito, riassumiamo brevemente le principali caratteristiche che gli isolatori elettrici prodotti in gomma siliconica sono in grado di offrire: • Ottima stampabilità, anche di pezzi di grammatura importante (isolatori da 1 a 25 kg) • Buona lacerazione a caldo, requisi-
to indispensabile visto che il design dei pezzi prevede generalmente delle alette disposte lungo il fusto • Ottima adesione al nocciolo in resina • Ottime caratteristiche dielettriche • Eccellente resistenza agli agenti atmosferici • Ottima flessibilità da -50° a +180° • Bassa tensione superficiale • Prezzo economico Detto questo, è facilmente comprensibile il motivo per cui per una tipica specifica per isolatori elettrici, in seguito brevemente riassunta, la gomma siliconica è spesso la soluzione ottimale. Peso specifico
+/- 1,60 g/cm3
Durezza
+/- 80 shore A
Allungamento a rottura
+/- 300%
Carico di rottura +/- 5N/mm2 Lacerazione a rottura
+/- 10 N/mm
Plasticità
+/- 240 mm/100
Resistenza alla traccia Resistività di volume Rigidità dielettrica
+/- 3,5 kV +/- 4x10 12 Ohm/cm 19 kV/mm
Infiammabilità
classe Vo
Resistenza all’arco
classe 3
ottobre
Generalmente queste mescole sono formulate in modo molto semplice. Infatti ad una base siliconica, oltre ai vulcanizzanti, viene aggiunto semplicemente dell’idrossido di alluminio. Questo approccio formulativo non è però più sufficiente se si vuole offrire un prodotto in grado di combinare le caratteristiche elencate con un buon rapporto costi/benefici. In questo caso l’esperienza e l’abilità del compoundatore giocano un ruolo essenziale nel determinare il tipo, la quantità di fillers, il sistema vulcanizzante e gli additivi di processo. In seguito al fatto che le tensioni negli elettrodotti sono spesso superiori a 106 Volt, negli ultimi anni i costruttori di elementi isolanti stanno richiedendo, per evitare inutili e pericolose dispersioni di corrente, che gli elementi in oggetto abbiano una superficie caratterizzata da una ridotta tensione superficiale. Tale caratteristica è assolutamente necessaria per impedire che l’acqua piovana possa formare un film continuo in grado da fungere come un percorso a bassa impedenza. Mesgo ha perciò sviluppato formulazioni speciali che, grazie all’utilizzo di particolari cariche su-
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Mescole
perficialmente modificate ed attraverso l’impiego di additivi organosiliconici a basso peso molecolare, sono in grado di soddisfare queste più stringenti specifiche tecniche. La proficua collaborazione con alcuni importanti clienti, ha dato modo di fissare, sfruttando delle metodiche da loro realizzate, dei parametri atti a indicare un limite entro il quale si ritiene sufficiente l’idrofobicità del materiale impiegato. Una di queste metodiche prevede che la misura dell’angolo di contatto di una goccia d’acqua, nebu-
lizzata con un determinato sistema su una superficie piana realizzata in gomma siliconica, raggiunga o superi i 120° nel più breve tempo possibile. Ovviamente prima si raggiunge tale valore e minore risulta essere la tensione superficiale della gomma. Di conseguenza si ottiene una peggiore bagnabilità della gomma stessa con conseguenti migliori caratteristiche di isolamento elettrico dell’elemento isolante. Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva delle principali differenze riscontrate tra una formula-
zione siliconica standard e alcune ricettazioni messe a punto nei laboratori Mesgo. In conclusione, dal lavoro svolto è possibile evincere che, anche se le mescole siliconiche sono considerate ormai un prodotto “standard”, è ancora possibile, grazie alla collaborazione con i partner commerciali e alla ricerca interna, effettuare migliorie formulative. Tali accorgimenti possono poi condurre a prodotti più performanti che coniugano un’ottima stampabilità ad un indubbio beneficio economico.
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AHT tipo B, nuovo materiale
10 phr Microsfere di vetro + Allumina
Carico di rottura Mpa Allungamento % Lacerazione Durezza Peso specifico Resistenza all’arco Idrofobia superficie
6 306 16 81 1,66 Classe 3 14 giorni angolo >120°
7 279 15 82 1,64 Classe 3 7 giorni angolo >120°
3,7 171 14 86 1,40 Classe 2 4 giorni angolo >120°
20 phr Microsfere di vetro +AHT+Allumina 2,4 75 15 83 1,29 Classe 1 4 giorni angolo >120°
Silicone compounds for rubber insulators at improved superficial tension By Luca Caldara, Mesgo S.p.a.
D
uring the course of the past ten years electrical insulators made of composite materials, have replaced almost entirely those made of glass and ceramic. The ease of implementation and installation, the significant weight reduction and the natural elasticity that protects them from shocks more or less accidental, are the main reasons for their great success. Given the chemical nature of the elastomers used in the execution of these items, in addition to the above features, we need to point out the resistance to extreme climatic conditions (from desert to Arctic and Antarctic hemisphere) in addition to industrial pollution. In light of the above, between the composite materials used for the realization of the electrical insulators, both platinum and peroxide cured silicone rubber compound, are among the most widely used and sa-
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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
tisfactory solutions currently available on the market. Summarized below are the principle characteristic features of the electrical insulators produced in silicone rubber are able to offer. • Excellent mouldability as well as pieces of important weight (insulators from 1 to 25 kg) • Good hot tear, is a prerequisite due to the fact that the design generally calls for sheds along the epoxy resin rod • Excellent adhesion to the epoxy resin rod • Excellent dielectric characteristics • Excellent weatherability • Excellent flexibility from 50° to +180° • Low surface tension • Relatively inexpensive solution Because of the above illustrated characteristics, it is easy to understand why silicone rubber is often the best solution for the typical electric insulators.
ottobre
2010 n. 582
Specific gravity
+/- 1,60 gcm3
Hardness
+/- 80 shore A
Elongation at break
+/- 300%
Tensile strength
+/- 5N/mm2
Tear resistance
+/- 10 N/mm
Plasticity
+/- 240 mm/100
Track resistance
+/- 3,5 kV
Volume resistivity
+/- 4x10 12 Ohm/cm
Dielectric Strength
19 kV/mm
Inflammability
class Vo
Resistance to electric arc
class 3
Mescole
COMPOUNDS
ATH type B New material 7 279 15 82 1,64 Class 3 7 120° >
ATH Standard type
Braking point Mpa Elongation % Tearing Hardening Weight Electric Arc Resistance Hydrophobicity
6 306 16 81 1,66 Class 3 14 days >120°
10 phr glass Microspheres + ATH 3,7 171 14 86 1,40 Class 2 4 days >120°
20 phr glass Microsheres + ATH 2,4 75 15 83 1,29 Class 1 4 days >120°
Generally these compounds are made in a very
occurrence that rainwater could form a conti-
Obviously the sooner the value is reached, the
simple manner. In fact, to a silicone base, in
nuous film, and thus create a low electric im-
surface tension of the rubber is lowered. Con-
addition to the curative system, we add Allu-
pedance path.
sequently the wettability characteristics of the
minium trihydroxide (ATH).
MESGO has developed special compounds
rubber are reduced, and the electric isolating
This formula it is no longer adequate if we
that, thanks to the use of particular fillers super-
performance of the isolating element is impro-
want to offer a product that is able to combine
ficially modified in combination with low mo-
ved.
the listed features and a good cost/benefit ratio.
lecular weight additives, will fulfill the most
Following is a chart highlighting some of the
In this case, the experience and the ability of
demanding technical specification.
differences between standard silicone rubber
the compounder is essential to determine the
The effective collaboration with several presti-
formulation and the one developed by Mesgo.
type, the quality of the fillers, the vulcaniza-
gious clients, and the use of their methodology
In conclusion, from this work it is possible to
tion methods and the additives for the process.
, has helped Mesgo to fix the parameters indica-
deduce that, even if the silicone rubber com-
Due to the fact that the voltage in the electro-
ting the limit below which one can be satisfied
pounds are considered a “standard” product,
ducts is often superior to 106 Volt, in recent
with the hydrophobicity of the material used.
it is still possible to improve the formula with
years the producers of insulating parts, have be-
One of these methods requires that the angle
the collaboration of our partners and our R&D
en requesting that the units in question have
of impact, between a drop of water, nebulized
Department.
a reduced surface tension to avoid dangerous
by a certain system on a flat silicone elastomer
These will result in better performing products
leakage of electric current.
surface, reach a value greater or equal to 120°
that combine excellent mouldability and mea-
This feature is absolutely necessary to avoid the
in the shortest time possible.
surable economic benefits.
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Ideas and solutions in rubber compounding
L’acqua pura è d’importanza vitale.
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Il conto alla rovescia è cominciato
Düsseldorf October 27th / November 3rd
Sarà una settimana di passione quella che il mondo della gomma e della plastica vivrà tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. K2010 sarà infatti il momento della verifica tanto attesa: la lunga crisi che ha disseminato morti e feriti soprattutto nei paesi occidentali è davvero finita? La curva della domanda di materie prime e di macchinari si è finalmente invertita? E ancora: possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo? Pensare che una fiera, sia pure dell’importanza di quella di Düsseldorf, possa dare una risposta conclusiva a queste domande è troppo pretendere. Tuttavia, quando gli oltre 200 mila visitatori faranno ritorno dalla bella capitale del Nord Reno-Westfalia qualche elemento ulteriore di giudizio certamente lo avranno. Negli scorsi mesi la nostra rivista ha raccolto opinioni dei protagonisti incentrate soprattutto sugli aspetti economici e di mercato del momento che stiamo attraversando. In questo numero diamo spazio alle proposte che verranno presentate in termini di tecnologia e innovazione (e gli stand dove trovarle). Proposte che a loro volta rivestono un’importanza non secondaria per cercare di capire quale è la strada che abbiamo intrapreso.
The countdown has started The week between the end of October and the beginning of November will be an exciting one for the world of rubber and plastic. K2010 will be the long-awaited “moment of truth”: is the long crisis that left disaster in its wake especially in western countries really over? Has the demand curve of raw materials and machinery finally reversed? And one more question: can we look to the future with greater optimism? To think that a trade fair, even one as important as the Düsseldorf fair, could answer these questions once and for all is too much to ask. However, when the over 200 thousand visitors get back from the beautiful capital of North Rhine-Westphalia, they’re bound to have some additional criteria to judge the situation. In months past, our magazine spoke with people involved firsthand to hear their opinions mainly on economic and marketrelated aspects of the current times. In this issue, we’re going to give some space to the proposals that were presented in terms of technology and innovation (and the stands where they can be found). These proposals, in turn, are not of secondary importance as we try to understand what road we are currently travelling.
ottobre
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Impianto di pesatura AUTOMATICA polveri per la produzione delle mescole di gomma GRAZIE ALLA NOSTRA PLURIENNALE ESPERIENZA NEL CAMPO DEI DOSAGGI, COLOR SERVICE HA SAPUTO FORNIRE LA SOLUZIONE AI NUMEROSI PROBLEMI DELLA PESATURA DI ADDITIVI E ACCELERANTI NECESSARI NEL CICLO DI PRODUZIONE DELLA GOMMA.
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VANTAGGI CON L’IMPIEGO DI QUEST’APPARECCHIATURA SONO MOLTEPLICI
SISTEMA DI ASPIRAZIONE E CONTENIMENTO POLVERI IN FASE DI PESATURA CHE CONTROLLA E NE IMPEDISCE LA DIFFUSIONE
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Un sistema di filtraggio a caldo di mescole
Colmec ha recentemente sviluppato un sistema di filtraggio a caldo di mescole in gomma (CTE, Conical Twin Extruder), realizzando impianti con capacità produttive da 500 fino 5000 kg/h ed adatto ad essere posizionato in linea direttamente sotto il mescolatore chiuso o a valle di uno o più mescolatori a cilindri in funzione di dove la mescola viene completata. Questo sistema nasce dalla combinazione di un estrusore a viti coniche, compenetranti e controrotanti (denominato CTE) con una pompa ad ingranaggi dotata di una testa con piastra, reti filtro e matrici per ottenere una striscia o, alternativamente di granuli in gomma mediante una speciale testa di granulazione. Un estrusore CTE 145 completo di pompa ad ingranaggi GP140L adatto a ricevere cariche da 100 kg verrà esposto a.K 2010. Un’altra macchina che sarà presentata da Colmec è una pompa ad ingranaggi alimentata da un estrusore per gomma fredda. I vantaggi ottenuti grazie all’uso di una pompa a ingranaggi sono ben noti e si possono riassumere nella possibilità di ottenere alte pressioni di estrusione a basse temperature, così da evitare problemi di scottatura alle mescole. Colmec è uno dei maggiori fornitori mondiali di linee di estrusione e vulcanizzazione per l'industria della gomma, in grado di offrire soluzioni complete chiavi in mano annoverando nella sua gamma produttiva una serie di apparecchiature ausiliarie quali: talcatrici, spiralatrici, traini e taglierine di cui verrà esposto un esemplare per il taglio di manicotti in gomma.
mixer or downstream the dump or the follower mill depending where compounds are finished according to customer technology. This system is a combination of an extruder equipped with two conical counter rotating intermeshing screws (named CTE, Conical Twin Extruder), a gear pump and a straining head with filter plate and net then a die for the production of a sheet or, alternatively, of granules by means of a dedicated pelletizing head. One CTE 145 Conical Twin Extruder which size is suitable for batches of 100 kg, will be exhibit by Colmec at K2010 together with a gear pump GP140L. Another equipment that will be shown by Colmec is a gear pump fed by a cold feed rubber extruder. The advantages achieved through the use of a gear pump are well known. They can be summarized as the possibility to achieve high extruding pressures without pulsation and providing lower extrusion temperatures to avoid heat related problems. Cplmec is one of the worldwide leader in the supply of rubber extrusion and vulcanization lines; it is able to offer complete turn key solutions having in its portfolio a wide range of ancillary equipment like: talcing and spiralling units, haul off, winders, cooling tanks and cutters one of which, suitable for cutting of textile reinforced hoses, will be shown during the exhibition. www.colmec.it Hall 16/E59
A new system for in line straining warm process
In the recent years Colmec has developed a new system for “in line straining warm process” of various sizes with a capacity from 500 to 5000 kg/h and suitable to be placed directly beneath the internal ottobre
Pesatura contemporanea di tutti i componenti
Color Service ha realizzato sistema di dosaggio per la preparazione di sacchetti utilizzati nella produzione di mescole di gomma. L’impianto prevede la preparazione di un sacchetto pesato al minuto. Ogni sacchetto viene prodotto seguendo la ricetta che il cliente fornisce e la velocità di dosaggio non dipende dal numero di prodotti, nè dalla quantità da dosare. Il sistema è progettato da una linea di silos accoppiata provvista di tutta la strumentazione di pesatura. Il dosaggio viene effettuato direttamente su celle di carico che hanno una precisione di 0.1 gr. La caratteristica principale è la pesatura contemporanea di tutti i componenti della ricetta, operazione possibile grazie alla presenza di celle di carico indipendenti sotto ad ogni silos. Ogni sacchetto conterrà i componenti pronti per la produzione delle mescole di gomma. Il sistema è stato studiato per operare automaticamente in ambienti molto polverosi, 24 ore al giorno ininterrottamente, coadiuvato semplicemente da un’ordinaria manutenzione. L’impianto è modulare e può essere implementato in futuro senza cambiare la sua configurazione originale. Il processo produttivo prevede: formazione automatica del sacchetto E.V.A. (partendo da un film a basso punto di fusione); il sacchetto viene spostato nell’area di dosaggio; stampa del sacchetto con marchiatura per il riconoscimento (barcode o caratteri normali); sigillatura del sacchetto e scarico nei cassoni del cliente. I cicli sono gestiti da computer e il software gestisce automaticamente I componenti richiesti da ogni songola richiesta. All’operatore è solamente richiesto il carico dei silos quando sono vuoti (capacità di ogni silos 300 lt.) L’esperienza acquisita sul campo, ha consentito di sperimentare prodot-
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ti problematici come biossido di titanio, biossido di zinco, zolfo, cere e resine.
Contemporary dispensing of all the products
Color Service presents a new revolutionary dosing system for the preparation of bags for production of rubber compounds. The system is designed to prepare a bagged recipe per minute. Every bag will be produced following the recipe supplied by the customer and the speed does not depend on the number of products nor on the quantity to be dosed. The system is designed with a double line of silos incorporating all weight devices. The weighing is done directly on load cells with accuracy up to 0.1 gr. The main peculiarity of this system is the contemporary dispensing of all the products at the same time. This is accomplished since every silo corresponds to an independent load cell. Each bag contains an individual recipe including all the products ready for compounding. The system is special studied to works in a heavy dust environment, 24 hours a day, applying a very simple maintenance. It is modular and can be extended in the future without changing the original configuration. The working process includes: creation of E.V.A. bags (starting from a tubular film, low fusion point); the bag
is automatically moved to the dosing area; printing of the bag with identification label (bar code, normal characters or drawing); sealing of the bag and discharge into customer container. All the cycles are completely computerized and the software will automatically manage the components required by every different recipe. The operator is required only for loading of silos when empty (every silo has a capacity of 300 lt.) Thanks to the experience on the field, Color Service already managed the most problematic products such as titanium dioxide, zinc dioxide, sulphurs, waxes and resins. www.colorservice.net Hall 12/C31
Elastomeri HNBR a elevata processabilità
A Düsseldorf, Zeon presenterà i prodotti di tre divisioni di business: - Zeonex and Zeonor - Cycloolefinic Polymers (COP) per applicazioni nell’elettronica di consumo, telecomunicazioni, medicale, farmaceutico e applicazioni ottiche; - Nipol, Zetpol, HyTemp, Hydrin, Zeospan, Zeotherm, un vasto e unico intervallo di elastomeri con proprietà per tutti i segmenti dell’industria della gomma; - Zeon Binder è un prodotto che darà un forte contributo al rapido sviluppo delle batterie agli ioni di litio per l’industria dell’automobile in Europa. Inoltre presenterà la nuova famiglia di elastomeri HNBR Zetpol EP concepiti per migliorare la procesottobre
sabilità nello stampaggio a iniezione senza compromettere le proprietà degli articoli fionali; provvede a migliorare il mold flow, il riempimento degli stampi e a dare un margine di sicurezza per lo scorch eliminando così le linee di congiunzione e le parti con de laminazione.
Easy processing with new polymer family
At K 2010 Zeon will present products from three divisions: - Zeonex and Zeonor - Cycloolefinic Polymers (COP) for applications in consumer electronics, tele communication, medical, pharmaceutical and optical devices - Nipol, Zetpol, HyTemp, Hydrin, Zeospan, Zeotherm one of the widest ranges of performance elastomers in the world for all segments of the rubber industry - Zeon Binder to contribute to the rapid development of automotive Lithium-Ion-Batteries in Europe Furthermore Zeon will introduce the new family of HNBR elastomers Zetpol EP, designed to improve processing in injection molding applications without compromising the performance of the finished parts. The new Zetpol provides a sunbstantial improvement in mold flow, comprove filling of mold cavities and a superior safety margin against scorch to help eliminate knit lines and part delamination. www.zeon.eu Hall 6/E44
Risparmio energetico nello stampaggio a iniezione
Al K di quest’anno Engel presenterà ben 20 presse ad alte prestazioni per lo stampaggio a iniezione destinate a tutti i settori industriali. Nel settore auto si vedranno all’opera tre presse. Una duo 2050/500 pico realizzerà un componente strutturale leggero in composito rinforzato con fibra organica. Una
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e-motion 280 T mostrerà una particolare tecnologia di rivestimento in poliuretano su un manufatto stampato a iniezione. Una victory 330/90 tech lavorerà del silicone solido HTV per realizzare guarnizioni di circa 6 mm di diametro con uno stampo a 64 impronte con tecnologia a canali freddi. Nel settore dello stampaggio tecnico verrà presentato il nuovo sistema di stampaggio Multitube, particolarmente indicato per la produzione di manufatti cavi complessi (“a labirinto”) in unico passaggio. Questa tecnologia sarà illustrata da due macchine: una victory 1050H/500W/220 combi senza colonne, che produrrà un manufatto bicomponente con boccola filettata integrata, e una e-victory 200/50, che proporrà la produzione di una lente LED in PMMA per sistemi di illuminazione domestica. Due macchine anche nel settore dell’imballaggio: la e-cap 3940/420 T, che produrrà tappi in HDPE con uno stampo a 96 impronte in un tempo di ciclo inferiore a 3 secondi, e la e-motion 740H/440M/280 WP che fabbricherà un tubo bicolore per crema con tappo integrato in PP. Nel settore della teletronica farà il suo debutto un nuovo modello e-insert, una versione elettrica della classica Engel insert, e precisamente la e-insert 310V/100, che sarà impegnata nella produzione di un alloggiamento per sensori in PA rinfor-
zato con fibre di vetro, con inserti metallici, in uno stampo a quattro impronte; un robot Engel viper 20 assisterà la macchina nelle operazioni di posizionamento degli inserti e di scarico dei pezzi. Una e-max 200/100 tuttaelettrica produrrà, invece, un componente elettronico. La tecnologia medicale sarà rappresentata da una e-motion 1340/280 T tutta-elettrica e da una victory 330H/200V/120 combi.
Energy saving solutions in injection moulding process
Engel will be exhibiting a total of 20 high performance injection moulding machines for all branches of industry. In the automotive sector an Engel duo 2050/500 pico will show the manufacturing of a light structured component, reinforced with organic sheet. A fully electric e-motion 280 T will be demonstrating flow-coating of an injected part with polyurethane. A victory 330/90 tech will process solid silicon to create gaskets with a diameter of approx. 6 mm using a 64-cavity mould including runner technology. In the technical moulding field the new Multitube mould system will be presented that supports the production of hollow, complex(“labyrinthine”) parts in a single step. Two machines will demonstrate this technology: a compact, tie-bar-less ENGEL victory 1050H/500W/220 combi, that will produce a 2-component part with an inserted threaded bushing, and an evictory 200/50, that will show the production of a LED lens made of PMMA for architectural illumination. Two further innovations will ottobre
be on show for the packaging field: the new, fully electric Engel e-cap 3940/420 T and an Engel e-motion 740H/440M/280 WP that will be producing a tube including a PP cap with a 4-cavity mould. In the teletronics field the newly developed e-insert 310V/100, an electrified version of the Engel insert machine, will make its debut producing a sensor housing made of fibreglass reinforced PA with metal inserts for control electronics on a 4-cavity mould. Automation in positioning of insert parts and demoulding of moulded pieces will be handled by an Engel viper 20 robot. Medical technology field will be represented by a fully electric e-motion 1340/280 T and by a victory 330H/120 combi. www.engelglobal.com Hall 15/B42/C58
Posizionamento idraulico dei cilindri di una calandra
Due le innovazioni presentate da Comerio Ercole: la prima il nuovo sistema “brevettato” FH-1 per il posizionamento totalmente idraulico dei cilindri mobili di una calandra ed il secondo un sistema di avvolgimento automatico di prodotto gommato. È uno sviluppo del sistema già introdotto con ottima soddisfazione degli utilizzatori alcuni anni fa. In una calandra lo scopo del sistema di posizionamento è quello di
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comandare il movimento e mantenere in posizione, secondo un riferimento prefissato, tutti i cilindri mobili rispetto a quelli fissi; per questa applicazione il cilindro mobile è azionato da due cilindri idraulici posti all’estremità del cilindro stesso. Si tratta quindi di un sistema integralmente idraulico a controllo digitale: viene così utilizzato esclusivamente un cuscino idraulico per la completa movimentazione del cilindro mobile. Il recente ed importantissimo sviluppo FH-1 introduce la possibilità di gestire il sistema non solo in controllo di “posizione” ma anche in controllo di “pressione” garantendo così la possibilità di verificare costantemente il carico di laminazione risultante dal processo specifico di calandratura. Il secondo importante sviluppo presentato è legato al gruppo di avvolgimento tipo a navetta "Shuttle" sviluppato dalla Comerio. Comerio Ercole presenterà, in aggiunta alla tradizionale gamma da 2 a 240 litri, anche una gamma integrata di mescolatori interni includendo i tipi tangenziali da 270 e 340 litri con rotori a 2-4 e 6 profili e quelli compenetranti nelle taglie 14, 80, 100,150 e 210 litri tutti costruiti sotto licenza della Kobelco.
Hydraulic positioning of the rolls of a calender
Two are the major innovations from Comerio Ercole: the first is a new patented FH-1 system that allows complete hydraulic positioning of the movable rolls of a calender and the second one is an automatic winding system of the rubberized product The new FH-1 is developed from a previous system already in use with positive results and great satisfaction of the end users. The goal of the calender positioning system is to lead the movement of the movable rolls and hold their position according to a set value. In order to obtain this result, the movable roll is
controlled by two hydraulic rolls placed on sides of the same roll. It is a fully hydraulic digital system for the positioning of the movable calender rolls: just only an hydraulic cushion is used for the complete control of the movable roll. The latest important development of the FH-1 allows both a better “position” control and a “pressure” control as well, giving the possibility of a constant check on the lamination load resulting from the specific calendering process. The second innovation is the "shuttle" type winding unit developed by Comerio Ercole, this product has been proved to be reliable and very efficient by the most qualified world producers. For what concerns the rubber mixing field, Comerio Ercole will present, not only the traditional ranges of mixers from 2 to 240 l, but also a new integrated range of internal mixers including tangential ones of 270 and 340l with 2-4 and 6 wings rotors and intermeshing mixers 14, 80, 100,150 and 210 l. sizes, all manufactured under Kobelco licence. www.comercole.it Hall 16/F21
Ampia gamma di versioni per il microdosaggio
tire dalla 16 elementi a carico manuale e arrivare alla 50 elementi con carico pneumatico e chiusura automatica dei sacchetti, la rendono una macchina unica nel suo genere. che ha consentito ai molti clienti evidenti risultati in termini qualità costante della mescola, rintracciabilità dei prodotti e non ultima riduzione del personale addetto a questa attività.
An extensive range of a micro-dosage machine
Solmec company will be presenting its well known variety of products for the construction of storage-plants, powder carrying and dosage and will show is flagship micro-dosage machine called ''Lottobrina'' in its extensive range of versions. This machine allows to automatically obtain particulary accurate additive mixes ready for base mixtures of carbon black, white loads and polymers loaves. Since its birth ''Lottobrina'' had basic progressions, both for its mechanical improvement and its programming level. Due to its wide-ranging versions, starting from the manually loaded model consisting of 16 modules up to the 50 modules one which is pneumatic loaded and can be equipped with automatic bag closure the machine is unequalled on the market:
A Düsseldorf Solmec si presenterà oltre che con la storica gamma di prodotti per la realizzazione di impianti di stoccaggio, trasporto e dosaggio di polveri, con una ampia gamma di versioni della macchina di microdosaggio “Lottobrina”. Come noto, questa macchina consente automaticamente la realizzazione delle miscele di additivi da aggiungere alla mescola base di nero di carbonio, cariche bianche e polimeri in pani. Dalla sua nascita tre anni fa, la macchina ha avuto evoluzioni fondamentali, sia in termini di migliorie meccaniche che informatiche. Le varie versioni della macchina, che può parottobre
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Nuove plastiche ed elastomeri
Nel settore dell’industria automobilistica le innovazioni DuPont saranno rappresentate da elastomeri e materiali leggeri usati nella realizzazione di componenti esposti all’olio caldo e all’aria calda e ad agenti chimici aggressivi. Ricordiamo i nuovi tipi di Zytel PA e Zytel HTN PPA, basati anch’essi, come il nylon Zytel Plus lanciato lo scorso mese di marzo, sulla tecnologia Shield esclusiva di DuPont, e i nuovi Vamac Ultra Grades. Tutti materiali caratterizzati da una maggiore resistenza agli aggressivi chimici come, per esempio, le soluzioni acquose di urea “AdBlue” usate nei sistemi per la riduzione catalitica selettiva (SCR) per abbassare le emissioni di ossidi di azoto dai motori diesel. Tra gli elastomeri ad alte prestazioni sviluppati dall’azienda ci sarà la serie dei Vamac Ultra HT, specifici per lo stampaggio di condotti d’aria dei motori turbo e di guarnizioni di tenuta, dove offrono superiori prestazioni e benefici in termini di costi rispetto ad ACM e HNBR. Le nuove soluzioni per l’industria dei cavi saranno rappresentate dalle resine poliammidiche Zytel e dai poliesteri termoplastici Hytrel ottenuti da fonti rinnovabili e da una resina termoplastica vulcanizzata (ETPV) ritardante di fiamma, esente da alogeni. Nel settore sanitario DuPont ha lanciato recentemente dodici tipi di tecnopolimeri, e altri due li introdurrà
nel corso del 2010. Fiore all’occhiello in questa categoria di prodotti è un tipo speciale di Hytrel che non contiene nè plastificanti nè bisfenolo A (BPA). In campo alimentare DuPont Performance Polymers lancerà una nuova famiglia di prodotti siglati “FG” (Food Grade) idonei per il contatto con alimenti in conformità ai regolamenti di diversi paesi. Notevole, infine, la presenza di DuPont nel fotovoltaico. Sono più di dieci i prodotti della società fondamentali per la produzione in questo campo. Ricordiamo, per la resistenza agli UV, il PET Rynite e i ritardanti di fiamma Zytel come principali rappresentanti di una gamma in continua evoluzione.
New plastics and elastomers
DuPont innovations in the automotive sector will be represented by elastomers and light weighting materials for the production of components exposed to hot oil and hot air and to aggressive chemical agents. Among these the new grades of Zytel PA and Zytel HTN PPA, based on the same Shield technology, only from DuPont, as for nylon Zytel Plus launched in March this year, and the new Vamac Ultra Grades. The main characteristic of these materials is an higher resistance to aggressive chemical products. Among high performance elastomers there are high temperature resistant Vamac Ultra HT, specifically designed for molded turbo air ducts, air intake gaskets, turbo charger hoses, intercooler seals and connectors, where it offers significant performance and cost advantages over ACM and HNBR. The new solutions for the wire and cable industry exhibited will be Zytel Renewably Sourced polyamide resins, Hytrel thermoplastic polyester elastomer Renewably Sourced resins, and a performant halogen free flame retardant DuPont ETPV thermoplastic vulottobre
canizate resin. In health care sector DuPont has recently introduced twelve new engineering polymers. A prime example of these products is a Special Control grade Hytrel, both plasticizer and bisphenol A (BPA) free. In food sector DuPont Performance Polymers will launch a new family of products, designated “FG” (Food Grade), that meet demanding requirements for use in food contact applications. Significant, finally, the activity of DuPont in photovoltaic sector. More than ten DuPont products are critical to photovoltaic production, including UV resistant Rynite PET and flame retardant Zytel as the main representatives of a rapidly developing material and technology portfolio. www.zytelplus.dupont.com Hall 6/D33
Applicazioni frigorifere ad alta tecnologia
Industrial Frigo presenterà alcune interessanti applicazioni frigorifere ad alta tecnologia. La principale novità è un sistema di raffreddamento compatto “SIREG”, condensato ad acqua, ad alto risparmio energetico e con zero impatto ambientale, che lavora con temperature estreme (ambiente fino a meno 35°C). La caratteristica principale di questo sistema brevettato è data dal fatto che il liquido di raffreddamento è composto da acqua pura 100%,
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senza aggiunta alcuna di glicole (liquido anticongelante); questo permette il miglior rendimento (altissimo COP fino a 6 kw/kw) senza perdere in resa frigorifera; la garanzia 100% di non avere alcun problema dovuto a rotture a causa del gelo; la miglior precisione di temperatura di lavoro con l’utilizzo di nuovissimi sistemi di controllo PLC esclusivi; la possibilità del controllo e gestione remoto tramite sistema esclusivo “FSKS” sviluppato dalla divisione IF NET. Inoltre, nello stand di Industrial Frigo saranno presentate alcune applicazioni che rientrano, da anni, nello standard tecnologico della società, quali: termorefrigeratore “GTW” con doppia temperatura di utilizzo; centralina di termoregolazione nuova generazione “ WTP” ad acqua pressurizzata 140°C; refrigeratori ad alta tecnologia della serie GR2A-GR1A.
High technology applications for refrigeration
The most important innovation from Industrial Frigo is a compact cooling system “SIREG”, water coler, high energy saving with zero environmental impact, working with extreme lower temperatures( ambient up to minus 35° C). The main feature of this patented system, built with innovative concepts and unique, is the use of 100% pure water, without any addition of glycol (antifreeze liquid). This allows: best performance (highest COP up to 6 kW / kW) without losing cooling capacity; 100% guarantee not freezing the cooling unit; best precision in working temperature with the use of exclusive brand new PLC control system; the possibility of remote monitoring and management system using exclusive "FSKS" developed by the internal division IF NET. In the stand Industrial Frigo will be also showed some new applications, as a thermochiller “GTW Duplex ” with double working tempera-
ture; a new generation temperature control unit” WTP” with pressurized water140°C; high technology standard cooling chiller units GR1-GR2. www.industrialfrigo.com Hall 10/B41
Presse multivano ad elevata potenza
Saspol presenta una gamma completa di presse multivano ad elevata potenza per lo stampaggio di gomma microcellulare e neoprene in lastre, di quadrotti per pavimentazioni, articoli in gomma di grandi dimensioni, suole ecc.: riscaldamento dei piani a vapore o elettrico, con controllo indipendente della temperatura; circuito di raffreddamento dei piani a richiesta; centrale di comando e controllo con possibilità di introduzione e memorizzazione di tutti i parametri operativi. Il livello tecnologico delle apparecchiature utilizzate di serie su queste presse consente la selezione e la programmazione di cicli di lavoro IMPIANTI E PRESSE personalizzati in base alle esigenze PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA specifiche di ciascun utente. PRESSES AND PLANTS FOR RUBBER INDUSTRY
High power multi daylight presses
Saspol presents a complete range of high power multi daylight presses for molding microcellular rubber and neoprene slabs, squares of fl ooring, rubber large stuffs etc.: heating plans by steam or electricity, with independent temperature control; cooling circuit plans on request; power control unit with the possibility of introduction and storage of all operating parameters. The technological level of standard equipment used on these presses allows the selection and setup of work cycles customized to the specific needs of each user. The standard instrumentation allows the operator to choose: opening / closing speed, work pressures / pressure step, vulcanizing time and temperature, number and times of degassing, types of degassing. www.saspol.it Hall 03/G58
Estrusori bivite corotanti e linee di compoundazione
Gamma completa di presse multivano ad elevata potenza per lo stampaggio di gomma microcellulare e neoprene in lastre, di quadrotti per pavimentazioni, articoli in gomma di grandi dimensioni, suole ecc. Riscaldamento dei piani a vapore o elettrico, con controllo indipendente della temperatura. Circuito di raffreddamento dei piani a richiesta. Centrale di comando e controllo con possibilità di introduzione e memorizzazione di tutti i parametri operativi.
La Maris è da anni uno dei leader mondiali nella produzione di estrusori bivite corotanti e linee complete per la compoundazione delle materie plastiche e della gomma. Produce estrusori con i tre differenti D/d attualmente in commercio: 1.55, 1.65 e 1.78. Questa caratteristica geometrica degli estrusori è molto importante per ciò che riguarda la possibilità di processare i più diversi tipi di materiali che non sempre possono tollerare lo stesso stress o hanno qualità completamente diverse. Il suo Techological Center, area di ricerca e sviluppo e test dell’azienda, ha stilato una tabella per poter consigliare alla propria clientela, in base all’esperienza acquisita, quale estrusore, in termini di D/d, sia meglio impiegare per ogni differente processo di produzione dei masterbatches.
Il livello tecnologico delle apparecchiature
utilizzate di serie sulle nostre presse consente la selezione e la programmazione di cicli di lavoro personalizzati in base alle esigenze specifiche di ciascun utente. La strumentazione di serie consente
all’operatore di scegliere: • Velocità di chiusura/apertura • Pressioni di lavoro/Step di pressione • Tempi e temperature di vulcanizzazione • Tempi e numero dei degasaggi • Tipi di degasaggio.
A complete range of high power multi daylight presses for molding microcellular rubber and neoprene slabs, squares of flooring, rubber large stuffs etc. Heating plans by steam or electricity, with independent temperature control. Cooling circuit plans on request. Power control unit with the possibility of introduction and storage of all operating
parameters. The technological level of standard equipment used on our presses allows the selection and setup of work cycles customized to the specific needs of each user. The standard instrumentation allows the operator to choose: • Opening / closing speed • Work pressures / pressure step • Vulcanizing time and temperature • Number and times of degassing • Types of degassing
La strumentazione di serie consente all’operatore di scegliere: velocità di chiusura/apertura, pressioni di lavoro/step di pressione, tempi e temperature di vulcanizzazione, tempi e numero dei degasaggi, tipi di degasaggio. ottobre
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“ECOTRONIC”
La pressa che cambierà gli orizzonti dello stampaggio ad iniezione degli elastomeri
STAND B17 PADIGLIONE 14
Questa pressa si differenzia da quelle attuali per la presenza di un pacchetto “Ecopower”, che è il cuore del nuovo sistema e che permette di coniugare l’utilizzo di azionamenti elettrici con sistemi idraulici. Il vantaggio che ne deriva è notevole, poiché si utilizza una pressa compatta tutta elettrica ma con potenza di chiusura e forza di iniezione tipica delle presse idrauliche. La pressa “ECOTRONIC” è tecnicamente equiparabile, quindi di pari prestazioni, alle presse attuali presenti nel mercato ma opera su un concetto diverso e con una maggiore attenzione all’impatto ambientale; in altre parole è una pressa ecocompatibile.
VERSO IL 2011 .... NOI CREDIAMO NEL FUTURO, FATELO ANCHE VOI!!
RPM srl Via Cascina Croce,2/C Paderno Franciacorta - Brescia - Italy linea 1: 030 6857425 - Fax. 030 6577486 linea 2: 030 6857728 linea 3: 030 6577494 www.rpm-srl.it - e-mail - info@rpm-srl.it
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Estrusore D/d 1.55 ad alto shear: quando la formulazione o il tipo di pigmento richiedono un elevato shear o sia molto difficile raggiungere una buona dispersione a causa della scarsa qualità dei pigmenti; Estrusore D/d 1.65 a medio shear: per formulazioni con pigmenti di elevata qualità o che richiedono una bassa qualità di dispersione; Estrusore D/d 1.78 a basso shear: per formulazioni o tipi di pigmenti che richiedano un basso shear o elevate concentrazioni e bassa densità apparente.
Co-rotating twin-screw extruders and compounding lines
Maris has been since many years one of the international leaders for the production of co-rotating twinscrew extruders and complete lines for the compounding of plastic materials and rubber. This Italian company produces extruders with the three different D/d on the market at the time being: 1.55, 1.65 and 1.78. This geometric feature of the extruders is very important because of the possibility to process the most different types of materials which can not bear the same stress or have completely different qualities. Its Techological Center, researchdevelopment and testing area of the Company, has filled in a table in or-
der to be able to suggest to the customers, according to the acquired experience, which extruder in terms of D/d is the best for each different masterbatch production process. Extruder D/d 1.55 high shear: when the formulation or type of pigments require high shear or are very difficult to achieve good dispersion due to poor quality of the pigments; Extruder D/d 1.65 medium shear: for formulation using very high quality of pigments or demanding lower quality in terms of dispersion; Extruder D/d 1.78 low shear: for formulations or type of pigments requiring low shear or high concentration and having low bulk density. www.mariscorp.com Hall 16/B59
la pressione di iniezione viene movimentato da un motore elettrico che moltiplica la pressione. Un’ulteriore innovazione è la flessibilità nell’utilizzo del parco attrezzature attuale, permettendo al cliente di avere continuità. Altra caratteristica è la sensibile riduzione degli ingombri. Si tratta di una macchina che occupa la metà dello spazio rispetto a una pressa attualmente disponibile sul mercato.
A press that conjugates electric drive and hydraulic systems
At K 2010 RPM presents a new injection moulding machine conception “The Ecotronic model “. This machine is different from the actual machines due to the presence of “The Ecopower system ", that it allows to conjugate the use of electric drive with hydraulic systems. The advantage that derives is considerable, since it is used a compact machine all electric but with closing force and injection pressure as the hydraulic machines.
Coniugare azionamenti elettrici e sistemi idraulici
RPM presenta una nuova pressa per lo stampaggio ad iniezione di nuova concezione denominata Ecotronic che si differenzia da quelle attuali per la presenza di un “ pacchetto Ecopower ”, che è il cuore del nuovo sistema e che permette di coniugare l’utilizzo di azionamenti elettrici con sistemi idraulici. Il vantaggio che ne deriva è notevole, poiché si utilizza una pressa compatta tutta elettrica ma con potenze di chiusura e forza di iniezione tipiche della pressa di tipo idraulico. La Ecotronic utilizza comandi elettrici per moltiplicare la pressione idraulica dell’olio che si trova in un comparto stagno. In pratica, l’olio che sviluppa la forza di chiusura e ottobre
The consumptions are notably lower thanks to the use of electrical driving systems, but the pressure and the force will remain always very strong thanks to the Ecopower system. The Ecotronic uses an electric command to multiply the hydraulic pres-
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GORLAGO Via Virgilio, 16 24060 - Bergamo - Italy Tel. +39 035 953441 Fax +39 035 952131 commerciale.sil@mesgo.it
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MESGO S.p.A. fin da sempre orientata alla ricerca di soluzioni a misura di cliente, è in grado di fornire l’intera gamma di elastomeri, da quelli più comuni a quelli speciali, fino a quelli ad altissime prestazioni, garantendo un competitivo rapporto qualità/prezzo.
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sure of the oil that is found in a closed area. Practically, the oil that develops injection pressure and clamping force is drive by electric motors that multiplies the pressure. A further innovation is also the flexibility in the use of the actual fleet equipments, allowing the customer to have continuity. Other characteristic is the sensitive reduction of the dimension. It deals with a machine that occupies half space in comparison to an currently machine available on the market. www.rpm-srl.it Hall 14/B17
Un sistema di programmazione e controllo produzione
Prima mondiale per il nuovo sistema di controllo “Selogica Assistant” e debutto della nuova Allrounder 920 H ibrida ad alte prestazioni. Queste le principali importanti novità che Arburg presenterà a K 2010. Selogica si è arricchito di nuove caratteristiche che rendono il sistema più efficace e l’intervento dell’operatore più facile e sicuro. Il nuovo sistema permette, infatti, di programmare e controllare non solo le sequenze delle macchine, ma anche i cicli di produzione nella loro interezza, comprese le periferiche associate e i robot a sei assi che integrano l’attività delle presse. E l’operatore viene letteralmente “portato per mano” nello svolgimento dei suoi compiti, dall’impostazione del ciclo produttivo, diventata più rapida, più semplice e più affidabile, al controllo dello stampaggio. La nuova Allrounder 920 H è una macchina ibrida ad alte prestazioni dotata di chiusura a ginocchiera di nuova progettazione con forza di chiusura servoelettrica di 5.000 kN e gruppo iniezione idraulico 4600. Rappresenta l’espansione della parte superiore della gamma delle presse
Hidrive con lo scopo di mettere a disposizione dell’utilizzatore una macchina potente e, al tempo stesso, ad alta efficienza sul fronte dei costi e su quello energetico per cicli veloci, anche ad alte forze di chiusura. Saranno mostrate all’opera, infine, in stampaggi a due componenti con stampi speciali, anche una Allrounder 720 A elettrica con forza di chiusura di 3.200 kN e gruppi iniezione 800 e 290 e una Allrounder 630 S idraulica con forza di chiusura di 2.500 kN e gruppi iniezione 1300 e 400.
Process control in injection moulding
World premiere for the new features of Selogica control system and debut of the new, large high-performance hybrid Allrounder 920 H. These the main important novelties that Arburg will be exhibiting at K 2010. The unique and versatile Selogica system with completely new operator guidance features makes it easier for the operator to control the production process. The new “Selogica Assistant” enables not just machine sequences, but also entire production systems, the associated peripherals and six-axis robotic systems to be programmed and centrally controlled. Machine operator is literally “led by the hand” during the entire process, from the producottobre
tion cycle set up, made quickier, more simple and more reliable, to the moulding control. The new Allrounder 920 H is a high-performance hybrid machine which has a newly designed servoelectric toggle clamping unit with a clamping force of 5,000 kN and a size 4600 hydraulic injection unit. It represents the expansion of the upper end of the successful Hidrive machines series with the aim to provide customers with a powerful as well as cost and energy efficient machine for fast operating cycles, even at higher clamping forces. Besides these absolute highlights of the fair, Arburg will be exhibiting also a broad spectrum of applicationbased, energy-efficient injection moulding solutions, from high-speed packaging to in-mould labelling, from multi-component injection moulding, including liquid silicon and thermo plastics, to medical technology and micro-injection moulding with the new Arburg micro-injection module. www.arburg.com Hall 13/A13-1-2
Pressa con campana del vuoto per compressione e transfer
La Wickert presenterà una nuova pressa con campana del vuoto per lo stampaggio a compressione e a transfer ad applicazione universale. È la
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SATTEC DBS
GOMMA Prata di Pordenone
gomma
• produzione su specifica del cliente di articoli tecnici in gomma ad alto livello tecnologico con e senza inserti metallici • progettazione mescole e stampi • production according to the customer’s specifications of technical articles in rubber to the highest level of technology, with and without metal inserts • development of compounds and design of moulds Azienda con Sistema Gestione Qualità ISO 9001:2008 SATTEC DBS GOMMA s.r.l. Via E. Mattei, 12 - Prata di Pordenone (PN) - Italy Tel +39 0434620100 - Fax +39 0434610055 info@sattecgomma.it www.sattecgomma.it
W270
KTW
ACS FDA
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WKP 5000 S, capace di lavorare anche con stampi di notevoli dimensioni, fino a 700 x 800 mm. Con una forza di compressione di 5.500 kN e pressioni di iniezione fino a 350 kg/ cm2, la macchina può essere usata sia nei processi a transfer a canale freddo che in quelli a canale caldo, assicurando un’efficace evacuazione dell’aria dallo stampo, prima che questo venga chiuso completamente, anche nei casi di articoli a geometria complessa. Il riscaldamento delle piastre avviene attraverso sei zone termoregolate, in modo da garantire una distribuzione della temperatura omogenea (+/- 1°C) anche nelle cavità più esterne. È particolarmente indicata per combinazioni gomma-metallo e presenta il vantaggio che le parti metalliche possono essere inserite con grande facilità, in quanto le piastre dello stampo sono comodamente accessibili. Caratteristica importante è che il ciclo di lavorazione con questa macchina è di breve durata.
A vacuum chamber press for compression and transfer moulding
Wickert will show a universally applicable vacuum chamber press for compression and transfer moulding with moulds with very high calibre numbers possible. This is the WKP 5000 S press, with pressing surfaces up to 700 x 800 mm. With a pressing force of 5,500 kN and injection pressures up to 350 kg/cm2, the machine can be used in both hot channel and cold channel-transfer processes, ensuring a reliable evacuation of the entire mould even in the case of complicated article geometries, before this is completely closed. This means that air inclusions are almost excluded. The heating plates of the press are executed with a 6-zone-regulation which guarantees a temperature distribution of +/- 1°C even in the most outer cavities. This vacuum chamber press is suitable above all for
rubber-metal-combinations. The loading of metal parts by Loading-Racket is very easy due to the good accessibility to the mould plates. Another important feature of the press is that its machining time is reduced by the use of servo-hydraulics and rapid swivel motors, so that large and heavy moulds with many cavities can be operated economically. www.wickeet-presstech.de Hall 14/A41
Macchina a bassa pressione per elastomeri
OMS Group presenterà la nuova macchina a bassa pressione per elastomeri della serie EL. Le macchine di questo tipo sono state studiate e realizzate per l'utilizzo di materiali solitamente a elevata viscosità e con temperatura di gelificazione variabili da 15 a 90°C. Pertanto, in considerazione della temperatura di gelificazione e della temperatura di lavoro le macchine sono progettate in modo da non creare punti freddi su tutta la linea di dosaggio. Inoltre viene esposta una serie completa di teste di miscelazione autopulenti ad alta pressione della serie Y2K e una serie di teste di miscelazione a bassa pressione, in particolare la nuova versione Ultimix Micro appositamente studiata per il micro dosaggio.
A low pressure elastomer machine
OMS Group will introduce the new EL-series low pressure elastomer machine. This type of machine has been designed and developed for processing materials with high viscosity and having gel temperatures from 15 to 90 degrees Celsius. The machine has therefore been designed to ensure there are no cold spots throughout the circuit and that materials are ottobre
maintained at optimum temperature. Moreover OMS will show a complete range of the high pressure selfcleaning mixing heads of the series Y2K and a series of low pressure mixing heads, in particular the new version “Ultimix Micro” especially designed for microdosing application. www.omsgroup.it Hall 13/D11
La nuova tecnologia Mill Extruder
Pomini Rubber&Plastics propone la nuova tecnologia “MILEX” – Mill Extruder, che consente di ottenere le stesse prestazioni di “distributive” (distribuzione uniforme ed omogenea nella matrice di un componente presente in quantità minore) e “recovery mixing” (recupero della mescolazione non completamente avvenuta nel mescolatore chiuso) del mescolatore aperto: in maniera continua, per un migliore utilizzo della linea; in modo automatico, per ottenere mescole di qualità costante, senza necessità di operatore esperto; entro spazi ridotti, con la possibilità di installazione in impianti esistenti; in sicurezza, in quanto non vi sono parti mobili accessibili durante il funzionamento. Lo scopo di questa tecnologia “MILEX” è sostanzialmente quello di poter sostituire il mescolatore a cilindri garantendo la stessa omogeneità senza aumento di temperatura della
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DONâ&#x20AC;&#x2122;T LOST THIS OPPORTUNITY
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rees Celsius. The machine has ots throughout the circuit and that
ressure self-cleaning mixing xing heads, in particular the new dosing application. mescola e senza ristagni, in maniera tale che la pulizia sia assicurata.
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gnation, to allow the relevant cleaning. Two configurations are proposed: extruder + roller head, for complete and automatic cleaning; it is suitable for the plants that must change many types of compounds within a specific production; extruder + single/ double slabber, for the plants that provide for production campaigns being characterised by the same type of recipes; if necessary, head cleaning is manually performed. www.pomini-rp.com Hall 09/A24
Due sono le configurazioni che proMILEX” –poste: Mill Extruder, estrusore + calandra “roller he” (distribuzione uniforme ad”, per una pulizia completa ed au- ed tomatica, adatta a chi deve cambiare quantitàmolte minore) e “recovery tipologie di mescole nell’ambito della propria produzione; estrusote avvenuta nel mescolatore re + singola/doppia testa a striscia/ slabber, per utilizzo chi prevede campagne di linea; in r un migliore della produzione di stesse tipologie di ricetMacchine per tagliare nte, senza didella operatore e granulare tazioni;necessità se necessaria, la pulizia I granulatori GR della Sagitta sono testa avviene manualmente. one in impianti esistenti; inmacchine Developments per la produzione di granuof post-mixing technology lato a forma n vi sono parti mobili accessibili cubica uniforme con granPomini Rubber&Plastics offers the dezza dei granuli a scelta da 3 a 15 mm. o new “MILEX” - Mill Extruder - technoIl granulatore a nastro è composto da logy, which allows achieving the same “distributive” (homogeneous and uniform distribution into the matrix of a component that is present in a smaller quantity) and “recovery mixing” (recovery of non-complete mixing occurred in the closed mixer) performances of the open mill: in a continuous way, to better use the line; in an automatic way, to obtain constant quality compounds, without the need for an experienced operator; within small spaces, with the possibility to be installed in existing systems; in safe conditions, as there are no accessible moving parts during the operation. The basic purpose of the “MILEX” technology is the ability to replace the roll mill and assure the same homogeneity without increasing the temperature of the compound and without sta-
due serie di lame circolari, che muovendosi in senso contrario trascinano il nastro e lo tagliano a strisce. Queste arrivano sulla controlama una accanto all’altra e qui vengono tagliate, a forma cubica, dall’albero a lame rotante. Durante il processo di granulazione non si verifica alcun aumento di temperatura significativo. Le TGT sono macchine automatiche per la rifinitura di guarnizioni in gomma o elastomero. La guarnizione posizionata su un mandrino rotante e tenuta con il vuoto è rifilata con estrema precisione mediante utensili a lancia. Tutte le operazioni sono completamente automatizzate. Le TEM sono macchine automatiche per il taglio di tubi o profili estrusi di gomma o elastomero. Il taglio è
nologia “MILEX” è sostanzialmente e il mescolatore a cilindri mogeneità senza aumento di ola e senza ristagni, in maniera ssicurata.
ra “roller head”, per una pulizia lte tipologie di mescole nell’ambito ta a striscia/slabber, per chi icettazioni; se necessaria, la
ottobre
eseguito tramite lama circolare rotante. LeTGM sono macchine automatiche per il taglio di manicotti in gomma o elastomero. I manicotti sono fissati su mandrini sono tagliati tramite utensili a lancia o lame circolari.
Cutting and granulating machines
GR Sagitta band granulators are machines for the production of uniform cube-shaped granulated material.The size of the granules is from 3 to 15 mm. The cut is scissors-like: the band granulator is composed of two sets of circular knives, which revolve in the opposite direction and are intermeshing. They convey the ribbon and cut into strips and the strips reach the counter-knive one besides the other and they are cut by the knife cylinder into cubical shape. During the cutting process there is no measurable increase in heat.
TGT are automatic machines to trim rubber or elastomer gaskets. The gasket placed on rotating spindles are trimmed with extreme precision by means of lance-shaped tooling All the operation are completetely automated. The gasket is blocked on the mandrel by a vacuum system. TEM are automatic machines to cut extruded rubber or elastomer profiles and hoses. The cutting system is made
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mescole rubber compounds
Stampaggio a iniezione di materie plastiche e gomma Progettazione e costruzione stampi
lastre vulcanizzate rubber sheets gomma AUTOMOTIVE, espansa foam
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Sede e stabilimento: Headquarters & Plant: ELETTRODOMESTICI E STAMPI Via Campagnola, 49 - 25081 BEDIZZOLE (Brescia) Italy Tel. +39 030 6875011 - Fax +39 030 6873661
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VISUAL INSPECTION MACHINES
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by motorised revolving circular knives TGM are automatic machines to cut rubber or elastomer sleeves. TGM cut rubber or other elastomer revolving sleeves fixed on mandrels into rings by lanceshaped knives or circular knives. www.sagitta.it Hall 03/A35
Articoli stampati in silicone liquido
Silikoneurope produce articoli tecnici stampati in silicone liquido LSR. Il reparto R&D progetta e realizza internamente gli stampi, dal prototipo alla produzione di serie. I prodotti per i settori automotive, elettrodomestico, indrosanitario, comunicazione, alimentare costituiscono solo alcuni esempi in cui il silicone liquido trova sempre maggiori applicazione. Per la produzione in ambiente controllato di prodotti per i settori medicale e farmaceutico Silikoneurope ha a disposizione una Camera Bianca Classe ISO 7.
Technical parts made out of liquid silicone rubber
Silikoneurope is a leader in the manufacture of technical parts made out of liquid silicone rubber LSR. The R&D dept. develops and manufactures internally the moulds, from prototype to series production. Components for the automotive, household appliance, sanitary, communications and food industries are only some examples where LSR finds always more consume. For the controlled production of products for medical and pharmaceutical equipment Silikoneurope has at his disposal a Clean Room Class ISO 7. www.silikoneurope.it Hall 08b/A58
Nuovo sensore periferico a colori
UTP Vision presenterà al K 2010 il nuovo sensore periferico a colori che
va a sostituire il vecchio basato sulla scala dei grigi. Il sistema è brevettato ed è un salto generazionale nella visione dei difetti superficiali. I test sulle macchine Matlix e Scrappix consegnate ai primi clienti hanno dato risultati eccellenti, migliorando le performance di visione e di detenzione dei pezzi difettosi. L'applicazione non è ristretta agli o-rings, ma è utilizzabile anche per altre tipologie di pezzi. Nel campo delle apparecchiature di misura, verrà presentata la versione della Kalix con il campo di visione fino a 155 mm che sostituisce la precedente di 140 mm. Indipendentemente dalle applicazioni per il settore degli articoli in gomma UTP Vision progetta e costruisce macchine di ispezione visiva automatiche e sistemi di controllo per vari tipi di componenti di qualità.
vision and retention of defective parts. The application is not restricted to o-rings, but can also be used for other types of pieces. In the field of measuring devices will be introduced the Kalix version with field of view up to 155 mm, which replaces the previous of 140 mm. Besides the applications in the rubber field, UTPVision designs and manufactures automatic vision inspection machines and control systems for various types of quality components. www.utpvision.it Hall 11/B06
Linee di raffreddamento e impilatori automatici
Prodicon International è attiva nell’ambito della progettazione e realizzazione di macchinari per l’industria della gomma da quasi 40 anni.
New peripheral color sensor
UTP Vision will be present at K 2010 with the new peripheral color sensor that replaces the old one based on gray scale. The patented system is a generational leap in the vision of surface defects. The tests on the machines Matlix and Scrappix delivered to first customers have produced excellent results, improving the performance of ottobre
Grazie all’approccio sistemico utilizzato è in grado di proporre una vasta gamma di soluzioni su misura in relazione alla specifica applicazione
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MACCHINE PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
Prodicon International Srl • Via Statuto, 18 - 20121 Milano (Italy) • Tel. +39 02 .6552271 fax +39 02.29002931 http://www.prodicon.it . e-mail: sales@prodicon.it
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con differenti livelli di automazione e investimento. Prodicon progetta, realizza e consegna in tutto il mondo linee di raffreddamento (tipo Batch Off, Carosello, a nastri, ecc.), linee di taglio strisce/placche, impilatori automatici per foglia/strisce e altri apparati ausiliari per le linee di mescolazione gomma.
Cooling lines and multipurpose stackers
Prodicon International is an Italian company with almost 40 years of experience in the design and manufacturing of machinery for the rubber industry. Prodicon system approach results in a vast range of customised solutions in accordance with the specific application with very different levels of automation and thus of investment. Prodicon designs, manufactures and delivers worldwide cooling lines (Batch Off, Cantilever, multi-layer, etc.), cutting lines for strips/slabs, multipurpose stackers for sheets/strips and other ancillary equipment for the rubber mixing lines. www.prodicon.it Hall 09/E29
Mescole, lastre e prodotti espansi
Tovo Gomma opera nei settori mescole, lastre vulcanizzate e prodotti espansi ed è uno dei principali punti di riferimento per gli stampatori, tranciatori di articoli in gomma sia a livello nazionale che internazionale. Tre le linee di produzione: - mescole in gomma nere e colorate con formulazioni a base di NBR-SBREPDM-CR-NR-IR-IIR-B/CIIR-BR in varie confezioni e formati per stampaggio ad iniezione, compressione, transfer, estrusione, vulcanizzazione in bagno di sali fusi, vulcanizzazione in vapore e vulcanizzazione in continuo. - lastre vulcanizzate nere e colorate a base di NBR-SBR-EPDM-NR-CR-
HNBR-CSM-FKM-VMQ, con spessori da 0,5 a 50 mm. La calandratura e la vulcanizzazione in continuo mantiene la costanza degli spessori con superfici esenti da difetti in modo da ottenere prodotti di assoluta qualità. Inoltre il magazzino prodotti finiti offre una costante e immediata disponibilità degli articoli nelle diverse qualità e spessori. - prodotti espansi in gomma, polietilene, pvc, possono essere forniti in lastre, rotoli, e profili (anche adesivi) per applicazioni nel settore automotive, isolamenti termici, acustici, calzaturiero, ecc.
Rubber compounds, sheets and foam products
Tovo Gomma, operates in rubber compounds, sheets and foam products sectors; nowadays it is a point of reference for moulders, die – cutters, at national and international level. The activity is concentrated on three production’s lines: - black and coloured rubber compounds based on NBR-SBR-EPDM-CRNR-IR-IIR-B/CIIR-CSM-BR polymers, which can be delivered in various packages and sizes, used for injectiontransfer-and compression moulding, extrusion, boiler vulcanisation and continuous vulcanisation with salt bath (LCM). - black and coloured vulcanised rubber sheets based on NBR-SBR-EPDM-NRCR-HNBR-CSM-FKM-WMQ, thickness from 0,5 to 50 mm. The calendering and continuous vulcanisation maintains the thicknesses constant, ottobre
with surface free of defects, in order to obtain products of absolute high quality. Besides, our warehouse, well stocked of finished products, offers a constant and immediate availability of different quality and thickness products. - foam products based on sponge rubber, polyethylene, pvc, can be supplied in sheets, rolls and profiles (with or without self adhesive) used in the automotive industry, thermal and acoustic insulation, for shoes and so on. www.tovogomma.com Hall 07/b15
Calandre per foglie di gomma e plastica
La produzione di Rodolfo Comerio si concentra, principalmente, su differenti tipologie di impianti che permettono la produzione dei seguenti materiali: - Tessuti tessili gommati; tale gommatura è impiegata nell’industria per la fabbricazione di pneumatici, nastri trasportatori, tubi etc. - Tessuti metallici gommatiutilizzati per la produzione di pneumatici e nastri trasportatori;
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www.orpstampi.it innovation in the construction
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- Tessuti tessili e metallici gommati con impianti combinati; - Produzione di assemblati complex; - Profilatura per riempimento cerchietti; - Produzione sottostrati per profili battistrada; - Tessuti tessili gommati e fogliette gommate; - Produzione di fogliette elastiche goffrate. Tali prodotti sono ottenibili con linee di calandratura fornite di calandre da 2 a 5 cilindri, alle quali si affiancano, poi, le macchine roller-head, le profilatrici, le calibratici e le innerliner.
Calendering lines for plastic and rubber films
The Rodolfo Comerio production concentrates mostly on different types of plants allowing the production of the following materials: - Rubberized textile cord for the manufacture of tires, conveyor belts, pipes, etc.; - Rubberized steel cord used for tire and conveyor belt production; - Rubberized textile and steel cords with combined plants; - Production of complex liners; - Profiling for bead filler; - Cushions production for tread profiles; - Rubberized textile cord and rubberized plies; - Embossed elastic plies production; Such products can be obtained by calendering lines with 2 to 5 rolls calender, with the addition of roller-heads, shaping, calibrating and innerliner machines. www.comerio.it Hall 16/B54
no entrambi premio su risparmio mescola di gomma e qualità degli articoli tecnici stampati. Nel primo caso si tratta del sistema transfer a temperatura controllata 'nano ugelli' -adatto a qualsiasi pressa ad iniezione di adeguata capacità ed a qualsivoglia gomma - che si è dimostrato ideale per iniettare mescola sullo stampo a pochi millimetri di distanza, un grappolo di cavità per parti di piccola o media dimensione (o direttamente sulle singole cavità, se accettabile sul pezzo la presenza di una piccola segnatura del diametro di 0,5 mm ca.). I nano ugelli, raffreddati sino all’ estremità, iniettano la mescola nello stampo nel migliore dei modi mentre risulta massima la flessibilità operativa di un unico sistema per famiglie dimensionali di parti, entro certi limiti. Questa nuova tecnica ha consentito ai clienti di ridurre lo spreco totale di mescola sino al 5%, minimizzando o annullando le operazioni di finitura, sempre ottenendo parti stampate di elevata qualità, a pari produttività pressa.
Novità per nano ugelli e sistema a canali freddi
Le novità della OR.P. Stampi riguardano principalmente due importanti aspetti che che, pur diversi, fanottobre
L'altra e più recente innovazione riguarda il ben noto e collaudato sistema OR. P. a canali freddi, completo questa volta di valvole flottanti e relativa unità di comando per iniettare direttamente nelle cavità stampo - con sequenze e modalità programmabili a seconda dell' applicazione - l'esatta quantità di mescola che le riempirà. Con questo nuovo sistema, denominato CFO, si stampano articoli tecnici di grande qualità ed esenti da bava, pertanto pronti per la spedizione senza ulteriori operazioni di finitura. OR. P. Stampi, che a maggio ha compiuto il suo trentesimo anno di attività, avendo prodotto 30.000 stampi di precisione per articoli tecnici, sta esaminando con particolare interesse un nuovo ed impegnativo settore 'adiacente', quello relativo allo stampaggio del silicone liquido - LSR. K 2010 sarà l’occasione per un approfondimento.
Innovative systems for nano nozzle and cold runner
OR.P. Stampi will show two innovative systems, both to high quality mould rubber technical parts at much reduced compound waste. The first one, the ‘nano nozzle‘ controlled temperature transfer system - suitable for any injection press of adequate capacity and any compound - has proven to be ideal by delivering the compound few millimetres away from the mould cavity bunches for small – medium size parts (or directly into the cavities when a 0, 5 mm diameter mark is acceptable). Each nano nozzle, cooled down to its tip, brings the compound to the mould in the best possible way and by careful design, within certain limits, the same system can cope with a family of parts with different dimensions. By means of this new technique customers have produced high quality technical parts as follows: same press productivity level; total rubber waste reduced to 5%; minimization or eliminaton of finishing operations.
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INSULATION SHEATHING BEDDING
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MIXER S.P.A. - VIA CHIARA, 6/C 48012 BAGNACAVALLO (RA) - ITALY TEL +39 054547125 - FAX +39 054547038
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RAW MATERIALS FOR THE CABLE AND WIRE INDUSTRY:
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SYNTHETIC RUBBERS NBR / PVC NBR / PVC POWDER MASTER BATCHES SEMICONDUCTIVE COMPOUNDS
GB TRADING S.R.L. - VIA CHIARA, 6/C 48012 BAGNACAVALLO (RA) - ITALY TEL +39 0545927321 - FAX +39 054547826
info@gbtradingsrl.com
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MANUFACTURER OF RUBBER SEALS FOR GLASS PRESERVE JARS
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The second and more recent one is the well known OR. P. Stampi cold runner system equipped, for the occasion, with floating valves and relative control unit, to inject the exact amount of rubber compound directly into each mould cavity (sequence and mode as programmed). By means of this system – the CFO – high quality, flashless technical parts can be moulded. In May 2010 the company celebrated its 30th activity anniversary with 30,000 precision moulds produced so far and now is looking into a new, challenging issue: LSR moulds. www.orpstampi.it Hall 01/E27
Soluzioni per economizzare energia
Nella gamma di novità presentate da Rep segnaliamo: - Generazione 9: soluzioni per economizzare ancora più energia; -BCR ad otturazione elettrica: quando il comando elettrico dà la migliore precisione e flessibilità alle valvole di otturazione in un BCR; -RT9 : una nuova gamma di presse economica; -Micromacchine: il microstampaggio al servizio del silicone liquido -TYC: nuove e competitive soluzioni per le presse a compressione ; -Rotocure: impianti per la produzione di tessuti gommati.
Solutions for saving more energy
la possibilità di ottenere degli effetti estetici innovativi e gradevoli.
Among the new offers of Rep we can underline: -G9 Technology: solutions for saving more Energy; -Servo Bloc: Cold Runner Block with electric-driven valve gates for high flexibility and precision; -RT9: a new budget range; -Micromachine: micromoulding dedicated to LSR; -TYC: competitive solutions of compression molding machines compressions ; -Rotocure: production of rubber coated fabrics. www.repinjection.com Hall 14/B57
Compositi poliolefinici rinforzati con fibre vegetali
SO.F.TER. lancia una nuova linea di compositi poliolefinici rinforzati con fibre di origine vegetale, dotati di ottime caratteristiche meccaniche. Sono completamente riciclabili e contengono fibre provenienti da fonti rinnovabili, in sostituzione delle tradizionali cariche minerali. Le fibre utilizzate, di vario tipo, provengono da piante a foglia lunga quali lino, sisal, canapa, oppure da residui della lavorazione del legno. I compositi rinforzati con fibre naturali si caratterizzano per la loro tenacità e leggerezza: i test dimostrano che, a parità di prestazioni, hanno un peso inferiore del 10% rispetto ai fibra vetro, dovuto ad una densità più bassa. Inoltre, offrono migliori proprietà fonoassorbenti e antivibranti ed una maggiore resistenza all’urto e alle alte temperature. La leggerezza di questi compositi li rende particolarmente adatti al settore automobilistico. Dal punto di vista funzionale si prestano alla realizzazione di pannelli e parti interne, senza escludere la possibilità di utilizzo anche per applicazioni estetiche, data ottobre
Natural fiber reinforced compounds
SO.F.TER. launches a new line of polyolefin based compounds reinforced with vegetable fibers, featuring very good mechanical properties. These composites are fully recyclable and contain fibers coming from renewable sources as a replacement of traditional mineral fillers. The natural fiber reinforced composites are characterized by strength and lightness: tests comparing NF and GF composites having equal properties, prove that the former weighs 10% less than the latter because of a lower density. They also offer better sound-deadening and anti-vibrating properties as well as better resistance to shock and high temperatures. The lightness of the natural fibers composites makes them particularly suitable for the automotive industry. From a functional point of view the natural fiber composites are suitable for the production of internal parts and panels, but their applicative potential also includes visible parts because they can provide very innovative and good looking aesthetical effects. www.softerspa.com Hall 6/A58
Nuova certificazione per valvole rotative
La Divisione Componenti della Govoni Sim Bianca Impianti presenterà la nuova certificazione Atex per zona 20 Interna per tutte le valvole rotative di sua produzione. Tutte le valvole rotative presenti nella Product Line Rotary Valves sono infatti in fase di certificazione per zona 20 interna da parte di Dekra Exam al fine di soddisfare le sempre maggiori richieste in materia di sicurezza e prevenzione secondo le
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norme Atex. Questa ulteriore importante certificazione si va ad aggiungere a quella già ottenuta per le Valvole Rotative modello VRRC compartimentanti e resistenti fino a 10 Bar di pressione.
teristics of the IMPACT series: 35 times stronger than normal pressure sensors, mechanical modularity for shorter work times and, thanks to its innovative technology, the complete absence of mercury and other fluids, making it environ-
New certification for rotary valves
The Govoni Sim Bianca Impianti (GSBI) will introduce the new Dekra Exam-Atex Certification for Internal Zone 20 to be applied to the entire Rotary Valves-Product Line. This will further contribute to meet the customers’ growing requirements for ATEX-Certified safety and prevention devices.
The ATEX-Certification for Rotary Valves shall supplement the already obtained one for the VRRC “ATEX” Explosion proof and isolation Rotary Valves with design pressure up to 10 bar gauge. www.gsbimpianti.com Hall 9/B66
Nuovi prodotti per il controllo di processo
Il nuovo trasmettitore di posizione ONP1-A della Gefran, frutto della tecnologia ONDA, si caratterizza per l’estrema semplicità in termini di installazione, manutenzione e disponibilità. Nella gamma di sensori di pressione per alte temperature, la nuova versione Performance Level C è stata studiata per rispondere ai requisiti di sicurezza degli estrusori indicati dalla Normativa Internazionale EN1114. Gefran lancia anche la gamma di azionamenti modulari SIEIDrive AXV300.
Ingegnerizzati per ottimizzare le dimensioni dei quadri a bordo macchina con soluzioni meccaniche estremamente compatte, AXV300 offre prestazioni ai massimi livelli per il controllo di motori brushless ed asincroni utilizzati in linee produttive che richiedano elevate dinamiche, precisioni e rapide sequenze operative. Estremamente ampia la gamma di HMI Gefran della serie GF_Vedo. Quattordici terminali super potenti basati su processori Geode LX900 a 600MHz (serie ML) e Pentium Celeron 600MHz, Celeron Mobile 1500 MHz, Pentium Mobile 1800 MHz (serie HL), sono disponibili da 3,5” fino a 15”. Due gli strumenti di programmazione: GF_Project, di tipo user-frendly, è adatto per sviluppatori che prediligono uno stile di programmazione “visuale”; Seven è lo strumento di tipo open con utilizzo di linguaggi di alto livello (C e Java).
New products for efficient process control
The new ONP1-A position transducer, based on Gefran’s patented ONDA technology: this new transducer offers extremely simple installation, maintenance, and operation. Gefran’s line of high-temperature pressure sensors is essential for the plastics market. In particular, the new version Performance Level C is designed to satisfy the safety requirements for extruders specified by EN1114. The new version has all of the main characottobre
mentally friendly. Gefran also launches its line of SIEIDrive AXV300 modular drives at K 2010. Engineered to optimise the dimensions of on-board panels with extremely compact mechanical solutions, AXV300 offers maximum performance for controlling brushless and asynchronous motors used on production lines that demand high dynamics, precision, and rapid work sequences. Powering each “multi-axis” system by means of common DC bus ensures the Gefran clean power formula thanks to the standard use of Active Front End technology, which further increases dynamic performance and simultaneously guarantees energy efficiency by regenerating to the grid and avoiding waste on brake resistance. Gefran offers two programming tools: GF_Project is a user-friendly guided programming tool that uses icons or guided configuration menus, and is suitable for developers who prefer a visual programming style. Seven is an open programming tool that uses high-level languages (C and Java), ideal for developing applications that demand high customisation. GF_LOOPER is the abbreviation of “Gefran Multiloop Controller,” the all in one solution for control of multi-zone furnaces, temperature control of small extruders, and temperature control of hot runner power units for injection presses. www.gefran.com Hall 10/F2
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tà 2 Novi
REOMETRO CAPILLARE RCR *Possibilità *Po ossibi di lavorare in Estrusione *Po ossibi *Possibilità di lavorare in Estrusione/Stampaggio co on iiniezione nie con in stampo ramicato od d a sp spirale *Te est rapido rap *Test per controllare la qualità della mescola o ill s uo invecchiamento suo Novità assoluta a presentata a K-Dusseldorf
www.fkv.it
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Ispezione delle guarnizioni assimetriche di grandi dimensioni
MIGL II, acronimo di Macchina d’Ispezione Guarnizioni Lunghe, è l’ultima nata in casa Doss e fa parte di una serie di “progetti speciali” progettati e realizzati dall’azienda sulla base di specifiche esigenze della propria clientela. MIGL II è composta da 3 telecamere lineari posizionate su due nastri motorizzati che trasportano il pezzo in corrispondenza dei sistemi di visione. Il pezzo viene caricato automaticamente da robot tele-assistito, sul primo nastro, sul quale viene effettuato il primo controllo di superficie. Il pezzo viene poi capovolto sul secondo nastro dove viene eseguito il secondo controllo di superficie (secondo lato) e quello dimensionale (bave, mancanze, dimensioni). L’apparecchio è dotato di un sistema di Visione Artificiale ad altissima risoluzione e di tools di ricerca difetto molto flessibili che garantiscono la possibilità di controllare qualsiasi forma di guarnizione sottoposta ad ispezione, come cornicette, frames, guarnizioni a tenuta statica, guarnizioni coperchi, ecc.. Alla fine del controllo, i pezzi vengono separati in due contenitori diversi a seconda dell’esito dell’elaborazione.
Inspection of big dimensions asymmetric gaskets
MIGL II, acronym for Machine for the Inspection of Long Gaskets, is Doss “latest born” and represents one of several “special projects” designed and realized by the company on the basis of its customers specific needs. MIGL II is equipped with 3 linear cameras positioned on 2 motorized conveyor belts that carry the piece to the Vision Systems. Piece is automatically loaded by a robot vision guide on the first belt where is made the first surface check.
Then, piece is overturned on the second belt where is effected a second surface check (on the second side) and a dimensional check (flashes, lacks, dimensions) MIGL II is equipped with a high resolution Artificial Vision system and with very flexible tools for the inspection of defects that can guarantee the control of any shape of gasket (square shape gasket, frames, static gaskets, cover gasket...). After the inspection, pieces are separated (goods/rejected) in two different bins depending on the result of the elaboration. www.doss.it Hall 11/C44
Innovazioni a tutto campo per materiali, processi e tecnologie
Le unità di business Semi-Crystalline Products, Butyl Rubber, Performance Butadiene Rubbers, Technical Rubber Products, Rubber Chemicals, Functional Chemicals e Inorganic Pigments della Lanxess presenteranno le loro ultime innovazioni nei materiali, nei processi e nelle tecnologie. Nel campo delle gomme e additiottobre
vi la casa tedesca sottolinea le promettenti prospettive della gomma butile a bassa viscosità Butyl 100 nella produzione soprattutto di adesivi e sigillanti, e del nuovo elastomero HNBR a bassa viscosità Therban AT 3400 VP, una gomma special purpose per alte prestazioni dotata di una viscosità da 1.000 a 10.000 volte più bassa dei precedenti Therban e quindi ideale per lo stampaggio a iniezione. Verrà presentato anche un nuovo elastomero termoplastico contenente la gomma etilene-vinilacetato (EVM) Levapren, che sul fronte della resistenza al calore non teme concorrenza da parte di altre gomme termoplastiche. Può resistere, per esempio, ad aumenti della temperatura di breve durata anche fino a 170°C. L’unità Functional Chemicals presenterà prodotti innovativi nel settore dei ritardanti di fiamma per gomma e plastica, come il nuovo materiale Bayfomox, che possiede la particolarità di poter essere applicato come schiuma spray. Verranno messe in risalto, inoltre, numerose interessanti alternative agli additivi a base di ftalati, come il nuovo prodotto Mesamoll TP LXS 51067 e l’agente legante non contenente ftalati TP LXS 51099. Le innovazioni nel settore delle termoplastiche saranno evidenziate dalle poliammidi Durethan e dal polibutilentereftalato Pocan, utili nella realizzazione di articoli leggeri e duri. Ne è un esempio brillante la mascherina anteriore dell’auto prodotta con una tecnologia ibrida plastica-metallo che ha usato, per la prima volta, una
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come partner per il trattamento lubrificante delle guarnizioni!
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lastra di materiale organico leggero in combinazione con l’alluminio. E le nuove poliammidi ad alto contenuto in fibre di vetro come il Durethan BKV 60 EF H2.0 hanno ottime prospettive di sviluppo come redditizia alternativa alle plastiche termoindurenti e al metallo proprio per la loro eccellente durezza. Altre novità che saranno presentate al K sono dei ritardanti di fiamma a base di Pocan e Durethan esenti da alogeni e fosforo rosso. Nel campo dei coloranti, infine, la Lanxess presenterà, con i Colortherm, un’ampia gamma di prodotti a migliorata resistenza al calore e allo scolorimento provocato dalla luce e con più alta stabilità all’invecchiamento. Con il Macrolex Red A, inoltre, la business unit Functional Chemicals soddisferà le esigenze sempre crescenti di coloranti rossi non contenenti alogeni.
Great innovations in material, process and technology
At a stand covering an area of more than 1,300 square meters the Semi-Crystalline Products, Butyl Rubber, Performance Butadiene Rubbers, Technical Rubber Products, Rubber Chemicals, Functional Chemicals and Inorganic Pigments Lanxess business units will be showcasing their latest material, process and technology innovations. In the rubber and additives sector the German company highlights the promising perspectives of the lowviscosity butyl rubber Butyl 100, suitable above all for the production of adhesives and sealants, and of the new low-viscosity HNBR elastomer Therban AT 3400 VP, a high-performance special-purpose rubber that flows 1,000 to 10,000 times more easily than previous Therban grades and is therefore ideal for liquid injection molding process. Also a new thermoplastic elastomer containing the EVM elastomer Levapren will be presented that offers
a level of heat resistance unrivalled by other thermoplastic elastomers. It can, for example, withstand short-term temperature loads of up to 170°C. The Functional Chemicals business unit will be showcasing innovative products in the field of flame-retardants for the plastics and rubber industries, such as the new Bayfomox, which can now be applied as a spray foam. The Lanxess stand will also highlight a number of interesting alternatives to phthalatebased additives, such as the new development product Mesamoll TP LXS 51067 and the phthalate-free bonding agent TP LXS 51099. The innovations in the thermoplastics field will be highlighted by the high-tech plastics Durethan (polyamides) and Pocan (polybutylene terephthalate), suitable for lightweight construction solutions. One example is a car front end based on plastic-metal hybrid technology that, for the first time, uses lightweight organic sheet in addition to aluminum. The new high glass fiber content polyamide Durethan BKV 60 EF H2.0 is becoming a viable alternative to thermosetting plastics and metals thanks to their excellent stiffness. Another highlight at K 2010 will be grades of Pocan and Durethan based flame retardants which are free of both halogens and red phosphorus. In the colorants field, Lanxess will offer, with Colortherm, a range of products with better heat resistance and higher lightfastness and weather stability. With Macrolex Red A, furthermore, Functional Chemicals business unit is responding to the even more growing market demand for halogenfree red dyes. www.lanxess.com Hall 6, Stand C 76
la Benchmark S3. Numerose le inedite caratteristiche tecniche che procurano importanti benefici agli utilizzatori, come una sensibile riduzione dei consumi energetici, un miglioramento del processo di iniezione e una più facile operatività. Queste le principali dotazioni della nuova macchina: il “ServoGear”, ossia il sistema di chiusura idraulico presentato per la prima volta con un servo-motore, che comporta un risparmio di energia del 10-13%, movimenti più precisi e una notevole riduzione della rumorosità; l’ “ActiveFeed”, un cilindro motorizzato associato all’unità di iniezione che permette l’alimentazione di strisce di gomma più spesse e anche di larghezza diversa da quelle normalmente alimentate in apparecchiature simili; il “PlastControl”, un sistema di controllo ad azione idraulica (sul quale è stato chiesto il brevetto) che blocca il flusso di ritorno del materiale, migliorandone il dosaggio e la plastificazione; il “QuickLock”, un sistema idro-meccanico che rende notevolmente più facile e rapido il cambio stampi e anche più rapido il fissaggio delle piastre intermedie dello stampo. È stato anche sviluppato un nuovo sistema di iniezione FIFO A, denominato “FIFO-Advanced”, che consente un gran numero di nuove possibilità.
Al debutto una nuova serie di presse verticali
La Desma presenterà una macchina verticale completamente nuova, ottobre
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via Roma, 261/bis - 60035 Jesi (AN) Tel. +39 0731 202548 Fax +39 0731 221189 email: mailbox@centergomma.com
www.centergomma.com
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Inoltre, la Desma presenta anche, per la prima volta, una nuova consolle di controllo, il sistema DRC 2020 HT, che rende più facile la manovrabilità della macchina attraverso una più facile e più immediata comprensione delle informazioni per l’operatore. Questa nuova consolle può essere applicata anche a macchine con sistemi DRC 1210 o DRC 2010. Importante è anche il fatto che tutta la struttura della pressa è stata modificata e resa di nuova concezione: gli sportelli sono più grandi e più agevolmente accessibili e l’aspirazione dei vapori di lavorazione è stata potenziata, in modo da migliorare le condizioni ambientali di lavoro. Al K la Desma presenterà anche la sua gamma di blocchi a canali freddi.
The debut of a new series of vertical machines
At the K 2010) Desma is going to present a completely new designed vertical machine, the Benchmark S3, equipped with an impressive package of new technical features that will offer important advantages to moulders: a clear reduction of energy costs, a substantial improvement of the injection process and easier operations. The machine’s new equipments are: the "ServoGear", that is a hydraulics presented for the first time with servo-drive which allows an energy consumption reduced by 10-13%, a more precise positioning and an impressively low noise level; the injection unit equipped with the actively driven feeding roller "ActiveFeed“, which allows to process double the strip thickness as against comparable units and enables the intake of strongly varying strip widths and thicknesses; the newly developed and patent pending hydraulically operated non-return valve "PlastControl“ which improves the precision both in material metering and plasticizing; the hydro-mechanical "QuickLock“ system integrated into the ma-
chine that simplifies the mould changing decisively and allows a quicker clamping of mould center platens. Also a new injection unit FIFO A, named “FIFO-Advanced”, has been developed which provides a lot new possibilities. In addition to these innovations, Desma exhibits also a completely new operating terminal, the DRC 2020 HT, which makes it easier to operate the machine through a haptic feedback for the first time given to the operator via the terminal. This new terminal can be retrofitted on machines with the control system generation DRC 1210 or DRC 2010. The S3 machine will be also shown with a newly developed covering generation which, apart from serviceable big doors, features an integrated extraction of material vapors: together with its low noise level the machine ensures a very comfortable operation. At the K fair Desma will have its complete range of cold runner systems also on display with the Benchmark S3. www.desma.biz Hall 16, Stand F 56
Un nuovo sistema di taglio in estrusione
La novità di Gillard è data da un nuovo sistema di taglio “Servo-Torq Ultra cutting” ad alta prestazione per tubi i gomma o plastica lisci, a gomito e ondulati. Questa macchina usa uno speciale sistema di video camera digitale per localizzare i picchi per tutta la lunghezza del tubo ondulato. Ciò assicura che ogni taglio avvenga dove è previsto, normalmente nel mezzo della parte piatta o liscia del tubo. È stato sviluppato uno speciale software per permettere all’operatore di programmare l’esatta sequenza dei tagli buoni richiesti. Un sistema servo controllato com ottobre
pletamente digitale a 3 assi permette di posizionare il punto di taglio entro +/- 0.2 mm perfino ad alte velocità di linea. Entrambi i nastri trasportatori a cingoli hanno le loro proprie servo trasmissioni AC che sono sono sincronizzate fino a codificare il singolo impulso motore. Ciò rappresenta una tenuta della velocità ad alta precisione superiore a 0.0005%, secondo il costruttore. Questo nuovo “Servo-Torq Ultra” tratterà anche tubi convenzionali lisci di plastica e gomma ad alta velocità. Sono state approntate lame speciali per dare una finitura di taglio pulita e precisa su materiali diversi come nylon con EVOH e gomma siliconica.
A new extrusion cutting machine for tube or pipe
The Gillard highlight will be the new high performance “Servo-Torq Ultra cutting system” for smooth, cuffed and corrugated plastic and rubber tube or pipe. This new machine uses a special digital camera system to locate the peaks along the length of corrugated tube. This ensures that every cut takes place where it is supposed to. This is normally in the middle of the flat or smooth part of the pipe. Special software has been developed to allow the operator to program in the exact sequence of go-
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Geni particolari: QualitĂ , Tecnologia, Innovazione
in partnership with Mescole siliconiche, fluorurate, perfluorurate, AFLASTM
Mescole omologate/certificate NBR, EPDM, HNBR, ECO, AEM, ACM, PU
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od cuts that are required. A fully digital 3-axis servo control system allows the cut point to be held to within ± 0.2 mm even at high linespeeds. Both caterpillar infeeder belts have their own AC servo drive. These are synchronised to within one encoder pulse per motor revolution. This represents a speed holding accuracy of better than 0.0005% Gillard say. This new “Servo-Torq Ultra” will also handle conventional smooth plastic & rubber tube at high speed. Special blades have been developed to give a clean square cut finish on materials as diverse as nylon with EVOH and silicone rubber. www.gillard.co.uk Hall 15/B23
Sistemi per prove di nuova concezione
La Instron presenterà il suo portafoglio prodotti completo che comprende sistemi per test sia di nuova concezione sia già quelli collaudati. Lo strumento Ceast MMF 7028 di Instron, è un melt flow tester multi peso ad alta precisione, risponde alla maggior parte delle richieste provenienti dai nuovi standard ISO/DS 1133 T.2. Il sistema può testare fino a 5 pesi in qualunque sequenza, controllando automaticamente le masse pre-installate e completamente personalizzate. Il nuovo melt flow tester è attrezzato con un pannello di controllo touch-screen, progettato per facilitare la programmazione dell’intera prova oltre a mostrare tutti i risultati delle prove eseguite. Instron presenterà anche il Ceast 9340, uno strumento compatto per prove di impatto di caduta peso, così come il Ceast 9050, una macchina innovativa a pendolo per prove di impatto strumentali e non strumentali. Un’altra novità è il sistema di acquisizione dati “DAS 64K”, che è perfettamente idoneo a lavorare con i siste-
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vanced pendulum machine Ceast 9050 for instrumented and un-instrumented impact testing. Another first is the “DAS 64K” data acquisition system, which is perfectly suited to work with the CEAST pendulum and falling weight systems. Instron 5969 belongs to the new, uniquely ergonomic and variably adaptable series 5900 tensile testing machines. The dual K2010, Press Release Uth GmbH, Fulda, Germany di caduta peso e pendolo Ceast. column tabletop system for mid-range Fine Mesh Straining of Rubber Compounds and Precise Extrusion of Rubber Components Instron 5969 appartiene alla serie testing loads provides a maximum ten5900 di macchine per prove tensili, sile force of 50 kN, a crosshead travel Equipped with a further expanded product range within the roll-ex� fine-mesh straining system and the extrusion system, Uth GmbH provides solutions that significantly serie nuova, ergonomia in modo uniof 1140 mm and a maximum crosshecontribute to increase the product quality and the economic efficiency in the manufacture of rubber-, silicone goods andadattabile. tires. co e variamente Il sistema ad speed of 600 mm/min, thereby coFine-mesh straining of final compound in mixing lines is regarded as a very innovative solution. da tavolo a due colonne per medi cavering the majority of standard tests in It is advantageous to use roll-ex� gear extruders even when frequent compound changes or colored are needed, as they can quickly and thoroughly due to industry. At K 2010 the richimaterials di prova presenta unabe capacità thecleaned polymer their patented design. Thedi modular roll-ex� system can be combined with a two-roll feeder (TRF), a screw carico max di 50 kN, un’altezza del device will be equipped with Instron’s feeder, or a conical twin-screw extruder. Throughput rates range from 70 kg/h to 6,000 kg/htelaio within standard applications; applicationseyield rates wellnew beyond di guida pari special a 1140mm unathroughput equally pneumatic grips. this scope. velocità massima della traversa mobile Bluehill 3, Instron’s new testing pari a 600 mm/min. Bluehill 3, il nuosoftware is adapted to low speed tasks vo software di prova Instron, è adatsuch as bending or tension tests. to per compiti a bassa velocità, come It is even easier to use because a test di piegamento o di tensione. È multitude of standard testing tasks and reports have been pre-configured. più facile da usare perché sono stati Customer-specific test runs can eapre-configurati moltissimi procedure sily be added. Substantial time savings di prova standard e report. Si possono are made possible by eight task specific facilmente aggiungere anche dei test application module. con specifica cliente. Newly-developed and www.instron.com enhanced testing devices Hall 10/J18 Instron’s new multi-weight highprecision melt flow tester Ceast MMF 7028 complies with the greater deGuarnizioni a disegno di ogni dimensione mands of the forthcoming test standard ISO/DIS 1133, T.2. The system La Ten-Fluid lavora (dal 1984) alla can test up to 5 weights in any sequenprogettazione di stampi e alla produce, automatically managing fully cuzione di circa 5.000 guarnizioni a disestomizable pre-installed masses. The gno di varie dimensioni (da 1 a 1000 new melt flow tester is equipped with mm), per diversi tipi di applicazioni a touch-screen control panel, designed nei più vari settori: autoobilistico, del pneumatico, oleodinamico, meccanito facilitate full test programming and co, elettrodomestico, illuminazione, to display all test results. idrosanitario ecc. Instron will also present its Ceast Dispone, inoltre, di un vasto ma9340 compact instrument for falling weight impact tests as well as its adgazzino O-ring secondo le misure ottobre
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standard, metriche, inglesi e francesi. La società utilizza per la propria produzione principalmente mescole a base di gomma NBR, HNBR, EPDM, silicone, CR, CIIR, ACM, FKM, FVMQ, VMQ, gomme speciali, termoplastici e gomma-metallo. Impiega elastomeri certificati secondo le principali norme internazionali, (FDA – KTW - W270 – WRC – NSF - ACS – DM174 - EN549) oltre a materiali adatti per il contatto con acqua potabile e alimenti, resistenti a temperature elevate, colorati, conduttivi, atossici, inodore, resistenti all'abrasione, alla lacerazione, alla deformazione, anticalcare ecc. Le certificazioni ottenute sono: UNI EN ISO 9001:2008 per il sistema qualità, UNI EN ISO 14001:2004 per il sistema ambientale e UNI ISO TS 16949:2009 per soddisfare tutte le esigenze dell'industria automobilistica.
The company uses for its production primarily compounds such as NBR, HNBR, EPDM, silicon, CR, CIIR, ACM, FKM, FVMQ, VMQ, special rubber, thermoplastic material and rubber-metal. Ten-Fluid employs certificated raw materials according to the main international roles ( FDA, KTW, W270, WRC, NSF, ACS, DM174, EN549) over stuffs that can enter in contact with drinking water, foods and high temperature, colored, non-toxic, odorless, conductive, resistant to abrasion, laceration, deformation, etc. The certification obtained are: ISO 9001:2008 for Quality Management System, ISO 14001:2004 for Environmental Management System, and ISO TS 16949:2009 in order to satisfy all needs of Automotive Sector. www.ten-fluid.it Hall 8B/D62
Si amplia la gamma di macchine con servo-motore
Technical gaskets from 1 to 1000 mm
Ten-Fluid has acquired specific expertise in the planning of moulds and in the production of about 5.000 technical gaskets according to drawing in various dimensions (from 1 to 1000 mm), for several types of application: automobile industry, pneumatic and hydraulic industry, oil pressure and the mechanical and electrical household appliance industry, etc. It arranges also a wide warehouse for O-ring according to standard, metric, English and French measurement.
Dr. Boy GmbH & Co. KG (uno di costruttori leader a livello mondiale di macchine ad iniezione con forza di chiusura sotto 1.000 kN) annuncia che la serie-E della gamma di macchine con servo-motore sarà estesa. Questa tecnologia, al momento disponibile nelle macchine di dimensioni da 500kN a 900kN, sarà completato da un'altro modello proprio durante K 2010.
ottobre
Nove macchine saranno in dimostrazione a partire dalla nuova sere XS (disponibile sia nella versione orizzontale che verticale) che può produrre automaticamente e con elevata efficienza pezzi di elevatissima precisione da 0,1 a 8,0 ccm. La produzione di pezzi in termoindurente sarà in dimostrazione sulla Boy 22 A (220 kN forza di chiusura) Su una Boy XS V e una BOY 35 VV saranno dimostrate applicazioni interessanti di stampaggio con inserti. Il piano inferiore della macchina fisso evita lo spostamento degli inserti durante la fase di chiusura. Ulteriori vantaggi sono l'ottima accessibiltà nella zona stampo e la possibilità di posizionare dispositivi per l'automazione sul telaio della macchina risparmiando spazio a terra. Tutte le macchine ad iniezione di questo costruttore sono disponibili con il controllo Procan Alpha.
The servo drive range will be extended
Dr. Boy GmbH & Co. KG (one of the leading company wordwide of injection moulding machines with clamping force below 1.000 kN) announce that the E series of machines with servo motor will be extended. This technology, at the moment available in the models of 500kN and 900kN, will be completed with another model during the K show 2010. Nine machines will demostrated starting from the XS seri-
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INTERCURE
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Italy’s brand of choice rubber chemicals
www.interbusinessgroup.com Interbusiness S.r.l. - Via Spartaco 25, 20135 Milano, Italy Tel. +39 02 55190093 - Fax +39 02 59901213 info@interbusinessgroup.com
extrex® RV – per la migliore prestazione con gli elastomeri Questa pompa ad ingranaggi rappresenta il nuovo standard di qualità prezzo e di tecnologia. La gestione accurata del materiale e la capacità di vincere elevate contropressioni si traduce in notevoli benefici per l’utilizzatore. Le pompe ad ingranaggi extrex® RV possono operare nell’ambito di una vasta gamma d’elastomeri, specialmente in quei processi in cui sono coinvolte elevate pressioni e temperature. Per ulteriori informazioni contattare: Maag Pump Systems s.r.l. I – 20089 Rozzano (MI), Tel.: +39 02 575 932 1, www.maag.com Switzerland China Singapore France Italy Germany Americas
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es, available either in horizontal configuration or in vertical one ) able to produce automatically with high efficiency and precision from 0,1 to 8,0 ccm. The production of parts in thermoset will be demostrated on a Boy 22 A (220 kN clamping force) On a Boy XS V and on a BOY 35 VV will be demostrated interesting applications of insert moulding. The lower machine platen is fix so that any possible inserts moving out of location during clamping is avoided. Further advantages are the optimum accessibility in the moulding area and the possibility to position device for the automation on the machine frame saving space on the floor. All the injection moulding machines of this manufacturer ara available with the touch screen and powerfull Procan Alpha control. www.dr-boy.de Hall 13/A43
Nuova linea per filtratura ed estrusione di profilati
Uth GmbH ha recentemente ampliato la sua offerta di macchinari Roll-ex di filtratura e di estrusione per l’industria della gomma, dei siliconi e dei pneumatici, equipaggiandoli con ulteriori moduli e contribuendo significativamente ad incrementare la qualità del prodotto e l’efficienza energetica di processo. La nuova soluzione di filtratura mescole scaricate dal mescolatore è da considerarsi una soluzione davvero innovativa nel campo della gomma. È vantaggioso l’utilizzo del sistema Roll-ex di filtratura a pompa ad ingranaggi accoppiato ad un estrusore anche quando i cambi mescola sono frequenti e i materiali colorati sono utilizzati, poiché è possibile una pulizia completa e veloce dovuta al design brevettato.
Il sistema modulare Roll-ex può essere accoppiato sia ad una calandretta di alimentazione mescola direttamente nella pompa (Two-Roll Feeder - TFR), ad un estrusore di plastificazione/alimentazione, oppure ad un estrusore conico twinscrew. Le portate variano da 70 kg/h a 6.000 kg/h nelle applicazioni standard; applicazioni speciali possono essere sviluppate per i clienti che richiedono portate assai più basse. La costanza della portata e della sezione dell’estruso è un’ulteriore proprietà che si ottiene con l’utilizzo degli estrusori e pompe ad ingranaggi Roll-ex dove le pressioni in gioco possono arrivare fino a 800 bar. In quest’area di processo Uth fornisce linee complete per la produzione di cavi in gomma, fili e componenti in fibra gommati.
Fine Mesh Straining of Rubber Compounds
Equipped with a further expanded product range within the roll-ex fine-mesh straining system and the extrusion system, Uth GmbH provides solutions that significantly contribute to increase the product quality and the economic efficiency in the manufacture of rubber-, silicone goods and tires. Fine-mesh straining of final compound in mixing lines is regarded as a very innovative solution. It is advantageous to use roll-ex ottobre
gear extruders even when frequent compound changes or colored materials are needed, as they can be quickly and thoroughly cleaned due to their patented design. The modular roll-ex system can be combined with a two-roll feeder (TRF), a screw feeder, or a conical twin-screw extruder. Throughput rates range from 70 kg/h to 6,000 kg/h within standard applications; special applications yield throughput rates well beyond this scope. Precision extrusion is a further focus in the application of roll-ex gear extruders and gear pumps, where high operating pressure of up to 800 bars can be applied. In this area Uth supplies complete lines as a system solution for the manufacture of rubber coated wire-, yarn-, or fiber components. Uth associates will be providing information on the specific roll-extechnology benefits and application capabilities with the aid of a gear extruder of the latest generation. 15D41. www. uth-gmbh.com Hall 15 / D41
Efficienza e risparmio energetico nello stampaggio a iniezione
Maplan presenterà i suoi ultimi sviluppi nel settore delle macchine per lo stampaggio a iniezione della gomma riguardanti, principalmente, una drastica riduzione dei consumi di energia (fino al 70%), grazie alla nuova unità Maplan Cool Drive per la quale i motori delle pompe servoassistiti consumano energia elettrica
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Presse ad iniezione MAPLAN per la lavorazione di elastomeri termoplastici (TPE). La tecnologia MAPLAN TPE è di facile utilizzo, altamente precisa e leader dal punto di vista tecnologico. Questa tecnica di provata efficacia garantisce le massime prestazioni a livello di precisione, riproducibilità e facilità di manutenzione. Tutte le unità d‘iniezione dispongono di un sistema idraulico intergrato con azionamento idraulico diretto della vite.
Visit us at: K 2010, Duesseldorf, Germany Oct. 27 – Nov. 3, Hall 16 B47
rubber injection technology
State of Art Technologies Francesco Valsecchi Via Pianera, 1 I - 25039 Travagliato (BS) T: +39 030 345 3215, F: +39 030 686 3553 f.valsecchi@satechsrl.eu
MAPLAN Maschinen u. techn. Anlagen, Planungs- u. Fertigungs- Ges.m.b.H, 2630 Ternitz | Schoellergasse 9, Austria, T: +43 2630 35706, F: +43 2630 35408, sales@maplan.at, www.maplan.at | A member of Starlinger Group
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solo durante il funzionamento e modulano l’assorbimento di corrente in base alla loro velocità; il rispetto dell’ambiente e il miglioramento dell’ergonomia a un livello ineguagliabile. La più bassa energia richiesta dal circuito idraulico procura un ulteriore abbassamento dei costi, perché riduce la frequenza dei cambi dell’olio e non rende più necessario l’impiego di refrigeranti, abbassando, così, anche il consumo d’acqua. Inoltre, si ricavano benefici anche sul piano della rumorosità, il cui livello subisce una riduzione fino al 50%. Il tutto, naturalmente, senza inficiare le proprietà del prodotto finale. Un’altra novità è rappresentata dalle nuove macchine della Maplan per lo stampaggio a iniezione degli elastomeri termoplastici (TPE), che hanno raggiunto un livello di efficienza mai conosciuto prima e sono capaci di sviluppare pressioni di iniezione fino a 2.900 bar (42.000 psi). Sono macchine molto compatte, con un ingombro estremamente ridotto. Il modello che si vedrà a Düsseldorf è presentato per la prima volta dalla casa austriaca. Si tratta di una pressa dotata di automatismi che non richiedono il supporto di elettronica di controllo, in quanto questo compito è affidato al nuovo sistema di controllo Maplan PC 5000 touch control, semplice da usare da parte dell’operatore.
Efficiency and reduced energy consumption in the injection moulding machines
With several new developments, some of them revolutionary, Maplan will present machines at the K trade show that radically reduce the consumption of resources in various areas while at the same time securing top material properties. Along with energy saving, environment protection and unparalleled ergonomics for
operators is achieved as well.
About one third of the energy consumption of rubber injection moulding machines is required for the hydraulic drive. The Maplan Cool Drive II drive unit based on constant volume pumps powered by servo-electric motors allows adjustment of the pump activity and with it the motor speed to the actual power requirement. Due to the process-inherent cyclic standstill of hydraulic loads this results in drive-related energy savings up to a sensational 70%, a value confirmed by actual measurement. This comes with a significantly reduced application of energy to the hydraulic fluid, which requires less frequent oil changes and omits the necessity for oil coolers. This in turn leads to a reduced water consumption and results in further minimisation of the total energy requirement. A beneficial side-effect is noise reduction. An overall reduction of the noise level of up to 50% is achieved. Efficiency is also raised to new levels by Maplan injection moulding machines for processing thermoplastic elastomers (TPE), also exhibited at the Düsseldorf show for the first time. Manufactured with the highest quality, they offer injection pressures up to 2.900 bar (42,000 psi). Extremely compact, they require only minimum floor space. The machine exhibited is equipped with an automation solution that does not requiottobre
re control electronics, as this task is taken care of by the novel user-friendly PC5000 touch control unit of the machine. Without programming, up to 10 axes are controlled with simple parameterisation. www.maplan.at Hall 16/B47
Additivi specifici per mescole e emulsioni di lattice
I prodotti della Schill + Seilacher presenti a livello mondiale con il marchio Struktol sono da oltre 50 anni un punto di riferimento nell’industria della trasformazione della gomma, con additivi specificamente sviluppati sia per la produzione delle mescole in gomma o emulsioni di lattici che per la lavorazione in fase di stampaggio degli articoli finiti: Permalease; Struktol MR. Nel tempo Schill + Seilacher ha continuamente rinnovato ed innovato la sua gamma di prodotti per seguire e precedere l’evoluzione tecnica e l’applicazione di nuove normative, con un occhio attento all’aspetto ecologico. A questi prodotti Schill + Seilacher aggiunge un ampio portafoglio diversificato: - antischiuma: Struktol SB - siliconi funzionalizzati: Struksilon - prepolimeri epossidici: Polydis, dedicato a svariati altri comparti industriali.
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Struktol® speciality additives for high performance elastomer formulations Struktol HT 105
I new peptiser for single stage mixing of NR rich compounds.
Struktol HT 207
I and Struktol HT 254 zinc free additives for superior flow and properties of silica filled compounds.
Struktol KW 800
I plasticiser for halogen-free flame retardant compounds. Excellent low temperature flexibility is achieved.
Struktol Permalease range I mould release and mould fouling protection systems developed for every moulding operation.
Schill+Seilacher "Struktol" GmbH Moorfleeter Strasse 28 I 22113 Hamburg - Germany Phone +49 (0) 40 733 620 I Fax +49 (0) 40 733 62 194 www.struktol.de I E-Mail: info@struktol.de
Distributed in Italy by: EICO Novachem Srl Via A. Lusardi, 8 I 20122 Milano Italy Phone +39 02 58 44 291 I Fax +39 02 58 442 920 E-Mail: foreign.dep@eiconovachem.it
Call us. We have the solution.
Novotema Group is controlled by Novotema S.p.A., a leader company in the development and production of high-precision moulded parts, with its headquarters in Villongo (BG). Novotema Group (Novotema S.p.A., Fabelgom S.r.l. and the Indian JV TVS/Novotema) can guarantee the customer high quality standards, as it relies on many years of experience and research, on a full production process and on a certified quality system (ISO TS 16949 along with several other certifications garanted by international institutes such as DVGW, WRAS, NSF, ACS, KTW). The well equipped laboratory tests the compounds properties using state of the art technologies (e.g. TGA, DSC, rheometers, microscopes, tensile and elongation machines, climatic chamber etc.); the mould shop is provided with high-speed CNC machinery and manufactures high performance moulds. Novotema is currently investing in a new ISO class VIII clean room to better support our existing and future customer in the medical, biomedical and pharmaceutical sectors. Additionally, in cooperation with the material and chemical department of the University of Engineering of Brescia, we are finalizing a breakthrough process to “treat” the rubber components for medical applications.
Novotema S.p.A. Via San Giovanni delle formiche, 2 - 24060 Villongo (BG) - Italy Tel. +39 035 92 65 30 - Fax +39 035 92 65 33 novo@novotema.com
www.novotema.com
See us at K 2010 in Duesseldorf Hall 08a / G10 and hear how Struktol additives can help you too!
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Talco in parziale sostituzione del nero di carbonio
Additives specifically developed for compounds and emulsions
The Schill + Seilacher products available worldwide under the trade name Struktol since more than 50 years are the reference point for the rubber industry, with additives specifically developed for both the production of rubber compounds or latex emulsions and the manufacturing of rubber articles by moulding and extrusion: Permalease; Struktol MR. During the time Schill + Seilacher continuously update and improve the whole offer of its products to follow and sometimes anticipate the technological breakthrough and new regulatory implementation with a sight to ecological issues. To these products Schill + Seilacher adds a broad diversified portfolio: - antifoam agents: Struktol SB – functional silicones: Struksilon – epoxy prepolymers: Polydis, dedicated to various different industrial sectors. www.schillseilacher.de Hall 08a/G1
Rio Tinto Minerals presenterà la sua gamma di talchi microcristallini e ad elevato coefficiente di forma HAR per i polimeri ad alte prestazioni. Il talco Mistron HAR migliora l’impermeabilità degli pneumatici. Utilizzato come parziale sostituto del nero di carbonio, Mistron® HAR rafforza i liners dei pneumatici, ottenendo tassi di permeabilità all’aria inferiori del 40% rispetto a quelli rinforzati con solo nero. Questo miglioramento consente ai produttori di pneumatici di diminuire lo spessore dei liners ed il peso globale, riducendo così i costi di produzione e la resistenza al rotolamento. Queste innovazioni permettono al consumatore di beneficiare di un calo dei consumi di carburante e di livelli più bassi di emissioni di C02, e aiuteranno i pneumatici ad ottenere un rating più elevato nel sistema di valutazione dell’efficienza che verrà lanciato dall’UE nel novembre 2012. Mistron® HAR limita inoltre la diffusione di ossigeno nella carcassa, ostacolando l’ossidazione della tela d’acciaio ed aumentando la durata dei pneumatici. Il talco migliora anche il tempo di scottatura, la viscosità e la resistenza alla propagazione della rottura. Le varietà di talco HAR sono disponibili in microsfere ad alta densi-
tà e prive di polvere, in modo da facilitarne la manipolazione e l’utilizzo.
Talc for partial replacement to carbon black
Rio Tinto Minerals will be highlighting the sustainable and technical advantages of its portfolio of microcrystalline and high aspect ratio talcs for high performance polymers. In tyres, Mistron HAR talcs enhance impermeability. Used as a partial replacement to carbon black, tire inner liners reinforced with Mistron® HAR give up to 50% better air retention rates than liners filled with carbon black alone. This improvement allows tire manufacturers to reduce liner thickness and tire weight, making tires cheaper to produce and lowering rolling resistance. This means fuel savings and lower C02 emissions for the consumer, and will contribute to boosting tires to a higher rating under the EU’s new tire efficiency rating system, to be introduced in November 2012. Mistron HAR also limits oxygen diffusion in the tire carcass, preventing steel cord oxidation and improving tire durability. It improves scorch time, viscosity and cut growth resistance. HAR talcs are available in highdensity, dust-free micro-beads for easier handling and processing. www.riotintominerals.com Hall 08a/E48
www.gestoeditore.it ottobre
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PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
Da oltre 30 anni PMG è leader nella produzione di mescole in elastomeri speciali ad elevata tecnologia. In continua evoluzione, offre soluzioni su misura altamente qualificate e specialistiche. PMG è in costante espansione sul mercato Europeo, in particolare grazie al nuovo sito produttivo in Romania che le permette di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri Clienti. PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PMG S.p.A. 24069 CENATE SOTTO(Bg) - ITALIA Via Europa, 3 - Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157
PMG EAST S.r.l. 300645 TIMISOARA - ROMANIA Str. I. Slovici, 135 - Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941
SEC Gummimischungen GmbH 73230 Kirchheim/Teck - GERMANY Karl-Arnold-Str. 28 - Tel. +49 - 7021- 94480 Fax. 944899 info@sec-gummi.de
info@pmgcompounds.com - www.pmgcompounds.com
L’Institut für Kunststoffverarbeitung dell’Università di Aachen
Ricerca e sperimentazione ad alto livello
Aachen (Aquisgrana per gli italiani e Aix-La-Chapelle per i francesi), una cittadina tedesca al confine con Belgio e Paesi Bassi, ha un posto importante nella storia della civiltà dell’Europa occidentale. Centro politico dell’impero di Carlo Magno, che qui morì ed è sepolto, è stata sede della Schola Palatina, istituzione fondamentale della cultura medioevale, di numerosi concili e diete imperiali e la sua cattedrale, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è il più alto esempio dell’architettura carolingia. Oggi è una del ristretto numero delle Università di eccellenza della Germania. Dell’Università di Aachen, la RWTH (Reinisch-Westfälische Technische Hochschule) fa parte l’Institut für Kunststoffverarbeitung (IKV), una istituzione di ricerca e sperimentazione nel campo delle materie plastiche di fama mondiale. Ad essa Messe Düsseldorf ha dedicato una giornata nel quadro di K-Preview che ha visto la partecipazione di una settantina di giornalisti specializzati provenienti da tutti i continenti.
L
a RWTH conta dieci facoltà, prevalentemente a indirizzo scientifico e tecnico: dalla matematica alla medicina, dalle scienze informatiche all’ingegneria, dall’architettura all’economia. Ha uno staff accademico di quasi 2.500 persone tra insegnanti e ricercatori e poco meno di 24.000 studenti, dei quali l’11% stranieri. La quota più consistente viene dalla Cina ed è in costante aumento. Fa parte della IDEA League, una istituzione di collegamento tra il top della formazione accademica europea, insieme all’Imperial College di Londra, l’Università di Delft e Paris tech. Nell’ambito della RWTH, l’Institut of Kunststoffverarbeitung IKV costituisce un centro di ricerca e formazione che per dimensioni, attrezzature e qualificazione del personale ha probabilmente pochi uguali nel mondo. Vi lavorano 300 persone ed è retto da un Comitato degli sponsor del quale fanno parte più di 250 società di diversi paesi che operano nel campo dei materiali polimerici. Il lavoro dedll’IKV si articola in diversi dipartimenti che costituiscono ciascuno delle vere e proprie cellule di ricerca. Vediamone alcuni.
Tecnologia della gomma Il dipartimento si occupa dei problemi connessi con la lavorazione delottobre
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L’Institut für Kunststoffverarbeitung dell’Università di Aachen
le mescole e la produzione di articoli finiti da oltre 30 anni. Oggi si giova del fatto di essere inserito in un contesto che si occupa a tutto campo dei materiali polimerici; il che sviluppa sinergie fondamentali per gli esiti della ricerca. Tra i temi di cui si occupa: consulenza in campo tecnico ed organizzativo per le aziende del settore; analisi delle mescole e dei processi, continui e discontinui, di mescolazione; estrusione (materiali, processi e controllo qualità); gomma cellulare (agenti gonfianti e processi di estrusione); stampaggio ad iniezione (comprese le tecnologie specialistiche dell’iniezione a gas, della micro iniezione e della iniezione a più componenti); prove su materiali e prodotti; progettazione e innovazione dei prodotti, con particolare riferimento alla produzine virtuale.
Progettazione e tecnologia dei materiali È il campo nel quale si applicano le più recenti tecnologie computer aided, le simulazioni virtuali, le lavorazione che utilizzano laser, ultrasuoni e infrarossi, trattamenti al plasma.
Compositi Progettazione, produzione, prove: sono le tre parole chiave di questo laboratorio impegnato nella messa a punto di strutture leggere ma in grado di rispondere a richieste particolarmente severe nel campo delle applicazioni.
Si occupa di materiali e processi per poliuretani compatti, spugnosi e compositi.
del sistema di formazione e ricerca che ruota attorno all’IKV. Rientrano nelle sue competenze: microscopia, spettroscopia, analisi termica, reometria, prove meccaniche, altre prove chimiche e fisiche.
Analisi e prove
Formazione
Il procedimento è visto sia dal
Il Centro di analisi e prove dei materiali plastici (KAP) è una unità dell’Istituto di Plastics Processing dell’Università. È un laboratorio che riveste un ruolo chiave nell’economia
Il dipartimento Training/Skilled Crafts sviluppa una gran numero di corsi e seminari che vengono portati in 40 centri di formazione diffusi in tutta la Germania.
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Stampaggio ad iniezione Copre l’intera catena dello stampaggio di materiali elastomerici, termoplastici, termoindurenti e poliuretanici. Dispone di presse di ultima generazione con forza di chiusura da 30 a 200 tonn. Dispone anche di aggiornati strumenti di progettazione e simulazione CAD, CAM e CAE.
Estrusione
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punto di vista del semilavorato che del prodotto finito e l’attività del dipartimento riguarda le macchine (in particolare viti e bocchettoni), i materiali e i processi (soffiaggio, termoformatura, pellicola, fogli ecc.).
Poliuretani
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Mescole
EPDM o SBR? Un’esperienza interessante
Hexpol Compounding è un’azienda di livello mondiale nella produzione di mescole in gomma. Una delle sue specialità è lo sviluppo di ricette che soddisfino a pieno le richieste dei clienti nel campo delle mescole a base EPDM.
L’
EPDM è uno dei polimeri più versatili per applicazioni in campo automotive e nell’industria delle costruzioni in genere. Il gruppo svedese utilizza gli EPDM di ultima generazione che garantiscono le migliri prestazioni nei processi di mescolamento e di trasformazione come estrusione e stampaggio. La stretta collaborazione con i produttori primari di EPDM gli assicura una posizione di interlocutore essenziale che si pone tra gli ultimi sviluppi di polimeri EPDM e i loro campi applicativi. La scelta dell’EPDM più adeguato inizia partendo dai bisogni del cliente, i suoi processi produttivi, il rispetto delle proprietà richieste, la funzionalità del manufato finale e la prestazione in servizio. Dato che gli EPDM sono “fatti su misura”, possono essere utilizzati in mescolatori chiusi, aperti, linee di estrusione bivite. Le mescole si prestano ad essere fornite in diverse forme e pronte per essere trasformate tramite estrusione o diverse tecniche di stampaggio quali iniezione, com-
pressione, transfer. Hexpol è attrezzata e disponibile a fornire le proprie mescole in strisce, granuli e lastre. L’EPDM è specificatamente progettato per l’utilizzo in molte applicazioni e la stretta pertnership di Hexpol Compounding con i produttori leader di EPDM le garantisce un accesso ad una vasta gamma di tipi i più correnti. Molti tipi di polimeri EPDM, grazie alla loro composizione chimica, possono essere caricati molto di più rispetto ad altri tipi convenzionali. Questo conferisce una miglire prossibilità di mescolamento. Inoltre la capacità di inserire maggiori cariche (e non) conferisce al fornitore e al cliente una più ampia flessibilità di avere mescole per diverse applicazioni utilizzando un polimero. Gli articoli fabbricati in EPDM sono intrinsecamente resistentio all’acqua e alle condizioni atmosferiche. I prodotti sono durevoli e possono garantire ottime performances anche alle temperature estreme di utilizzo, calde e fredde, rispetto ad altri ottobre
polimeri. L’esposizione di particolari fabbricati con altri polimeri all’acqua calda e al vapore, può condurre a guasti importanti. I manufatti sono spesso stoccati per un certo periodo di tempo e possono essere soggetti a stress. Gli articoli fabbricati in EPDM sono molto meno inclini a subire fenomeni di “cracking” rispetto agli stessi articoli fabbricati ad esempio in SBR. I prodotti difettosi condurranno quindi a crepe e relative perdite di performance. Ad esempio le guarnizioni in EPDM destinate a sistemi di tubazioni daranno una maggiore garanzia nel contenimento/riduzione delle perdite. Questo aiuta a salvare quantità di acqua pulita o nelle condutture di scarico a limitare perdite di acque sporche o liquami. Una volta “compoundato” correttamente, l’EPDM resisterà a temperature più elevate rispetto ad altri polimeri standard. Articoli fabbricati in EPDM sono applicati per utilizzo fino a temperature che si avvicinano a 200 °C. Possiamo avere mescole che danno una certa flessibilità a – 35°C e che mantengono alcune proprietà fisiche dopo invecchiamento a 160°C. L’EPDM è il polimero preferito per la scelta di applicazioni automotive ed è“intrinsecamente equipaggiato” per poter soddisfare alcune delle
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Mescole
richieste più esigenti come il mantenimento di colore dopo invecchiamento ad UV o al calore. L’industria delle costruzioni e dell’edilizia ha specifiche tecniche molto severe relative alle performances di servizio per i manufatti in gomma che possono essere soddisfatte a pieno dall’EPDM. Guarnizioni per tubi per acqua potabile o tubazioni per fognatura sono da lungo tempo prodotte in EPDM per le ottime ragioni sopraelencate, prodotte per estrusione o per stampaggio utilizzando cicli più rapidi rispetto ad altri polimeri standard. Le guarnizioni in EPDM sopportano meglio di altri polimeri standard stress esterni e la resitenza all’ozono che tendono a provocare delle fessurazioni nella guarnizione.
Le mescole di EPDM, convenientemente lavorate, possono essere impiegate nelle più diverse applicazioni finali.
EPDM or SBR?
H
expol Compounding is a world leader in the field of custom compounding. One of its many specialties is tailoring recipes to meet specific customer demands for EPDM. EPDM is the most versatile polymer in the automotive and building & construction industries. Hexpol Compounding uses the latest technology EPDMs that offer the best performance in mixing, extrusion, moulding and service. Close cooperation with EPDM producers ensures that Hexpol Compounding remains at the forefront of the latest developments in EPDM polymers and their applications. This enables Hexpol Compounding to deliver the best available compounds to our valuable customers throughout the world. Our choice of EPDM starts with our customers’ needs in mind, processing, meeting the physical properties and more importantly (for the forward thinking companies) the functionality of the end product and performance in service. Due to the fact that EPDMs are tailor made they can be used for mixing in internal mixers, open-mill and twin-screw extruders. The compounds lend themselves to be supplied in many different forms ready for complicated extrusions and for a variety of moulding processes such as compression, transfer and injection moulding. Hexpol Compounding is equipped and able to supply in pellets, continuous strip and sheets.
EPDMs are specifically designed for use in many applications as opposed to any one use such as car tyres which can prove restrictive Hexpol Compounding’s close partnership with leading EPDM suppliers guarantees us access to the most current EPDMs. Many of the EPDM polymers by their very chemical composition can be loaded far higher than other conventional polymers. This gives better mixing and processing downstream. Further the ability to load higher (or not) gives both supplier and client the flexibility to compound for many applications using one polymer. Articles made from EPDM are inherently weather proof and water resistant. Products are durable and can handle extremes of temperature both hot and cold far better than other polymers. Exposure of parts made from some other polymers to hot water and steam can lead to catastrophic failure. Tests have been performed on EPDM at high pressure in steam for up to one year without catastrophic failure. Products are often stored and may be subject to stress, EPDM parts are far less prone to cracking due to ozone attack than products made from SBR. Defective products will lead to cracks and leaks. EPDM seals will not crack and will help reduce leakages. This sa-
ves precious clean water and stops waste water leaking into valuable water sources. When compounded correctly EPDM will withstand much higher temperatures than commodity polymers. Products made from EPDM perform under a temperature range approaching 200°C. They can be compounded to be flexible at -35°C and still retain some physical properties after ageing at 160°C. EPDM is the preferred polymer of choice for automotive applications and is well equipped to meet some of the most demanding requirements with respect to colour change after ageing under UV and heat. The building and construction industry has tough demands for performance in service that can better be met with EPDM. Seals for waste and potable water have long been made out of EPDM for good reasons, compounds can be made that extrude and mould faster than those made with commodity polymers. EPDM seals can withstand the outdoor service/fitting environment better than other polymers which will crack under small strains and ozone. With 8 production units at various locations worldwide and a capacity of 185.000 tonnes, Hexpol Compounding is your specialist for the development and production of advanced, high-quality rubber compounds. Hexpol Compounding comprises rubber product manufacturers who place high demands on performance and global delivery capabilities.
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Una silice sviluppata per le mescole siliconiche perossidiche di Hubert Oggermüller e Nicole Westhaus, Hoffmann Mineral
La terra silicea di Neuburg è largamente utilizzata come carica negli elastomeri tradizionali, ma mai è stata testata nelle mescole siliconiche. Nel 2009 un nuovo prodotto speciale per le mescole in silicone, denominato Aktisil Q, è stato proposto dalla Hoffmann Mineral GmbH. Lo studio effettuato confronta differenti livelli di carica - fino a 100 phr di Aktisil Q - in una mescola siliconica a 40 punti base di Shore A, unitamente ai classici fillers utilizzati per i siliconi: diatomite calcinata e quarzo in micropolvere trattato superficialmente con silano. I risultati confermano buone proprietà di vulcanizzazione, bassi compression set anche senza post-cure e resistenza agli oli. L’estrusione fornisce ottimi risultati se confrontati con le mescole standard: superfici lisce, alta resistenza al collasso e ridotta appiccicosità superficiale. Infine il fenomeno di blooming dei derivati di decomposizione del perossido viene ridotto o completamente eliminato per alti livelli di carica presente in mescola.
L
e gomme siliconiche vulcanizzate ad alta temperatura (HTV, HCR) trovano impiego in svariati campi di applicazione per le loro eccezionali proprietà, come ad es. in ambito automobilistico, meccanico, nei cavi e nell’industria elettrica. Molto spesso, per ridurre i costi, le mescole siliconiche sono caricate con quarzo in polvere o diatomite, salvaguardando le proprietà di processo. Le proprietà fisicomeccaniche nella maggior parte dei casi non cambiano, e talvolta addi88
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rittura migliorano lievemente. Lo studio di nuovi filler rinforzanti ha permesso di valutare le proprietà della terra silicea di Neuburg, commercializzata sotto il nome generale di “Sillitin”, in questo
caso particolare è stata valutata la silice denominata Aktisil Q confrontata con i fillers tipici del silicone, quali il quarzo in micropolvere e la diatomite calcinata (terra diatomacea).
Formulazione È stata scelta una mescola siliconica per vulcanizzazione a caldo di 40 Shore A di base di durezza, modificabile facilmente tramite l’aggiunta delle cariche (si veda Tabella 1). Il bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido al 50% (Elastosil AUX Crosslinker E) è stato preso in esame quale tipico agente di vulcanizzazione per le mescole estruse. Il 2,5-bis(ter-butilperossi)-2,5-dimetilesano al 45% (Elastosil AUX Crosslinker C6) ed il dicumil-perossido (Perkadox BC-40S-ps) sono ampiamente utilizzati per la produzione di articoli stampati.
phr Gomma siliconica - Elastosil R401/40 100 come riportata 0 - 100 Bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido (50%) 1,5 Elastosil AUX Crosslinker E 2,5-bis(ter-butilperossi)-2,5-dimetilesano (45%) 1,2 Agente di vulcanizzazione Elastosil AUX Crosslinker C6 Perossido di Dicumile (DCP) (40%) - 0,99 Perkadox BC-40S-ps Polimero Carica
Tabella 1 - Formulazione delle mescole
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figura ben visibile: visibile: particella particella figura1 1lalatipica tipicastruttura struttura del del quarzo quarzo in in micropolvere micropolvere è è ben
o in micropolvere e la diatomite calcinata rappresentano i comuni fillers compatta con molto ben insieme all’alta durezza nella scala di compatta conbordi bordi molto(vedere ben definiti; definiti; per caricare le mescole siliconiche fig. 1 einsieme tabella all’alta 2). Nella durezza nella scala di Mohs, ne un’alta abrasività ed usura mescole. La La diatomite, diatomite, oo Mohs, nedetermina determina un’alta abrasività edvisibile: usura nelle la tipica struttura del quarzo in micropolvere è ben particella diatomacea, ha una che diatomee (alghe (alghe terramolto diatomacea, hainsieme una struttura struttura che discende discende diatomee tta con terra bordi ben definiti; all’alta durezza nella scala dalle di unicellulari) causa del processo calcinazione, particelle che sisi unicellulari) fossilizzate. causa delmescole. processo didiatomite, calcinazione, le particelle che e determina un’alta fossilizzate. abrasività edAAusura nelle Ladi o Materiali ausiliari iatomacea, ha unasono struttura che discende dalle diatomee (alghe ottengono spigolose ee ben In la terra terra silicea silicea di di ottengono sono spigolose ben tagliate. tagliate. In contrapposizione contrapposizione la lari) fossilizzate. A causa delaggregati processo dipiù calcinazione, le particelle che si molto Neuburg mostra rotondeggianti, particelle molto fini, fini, insieme insieme aa Neuburg mostra aggregati più rotondeggianti, ono sono spigolose e ben tagliate. In contrapposizione la terra silicea di particelle particelledidicaolinite caoliniteaaforma formadi didisco. disco. g mostra aggregati più rotondeggianti, particelle molto fini, insieme a le di caolinite a forma di disco.
1 la tipica struttura del quarzo in micropolvere è ben visibile: particella compatta con bordi molto ben deIl quarzo in finiti; insieme all’alta durezza nella micropolvere e scala di Mohs, ne determina un’alla diatomite calta abrasività ed usura nelle mescole. cinata rappreLa diatomite, o terra diatomacea, ha sentano i comuuna struttura che discende dalle diani fillers utilizzatomee (alghe unicellulari) fossilizzate. ti per caricare le A causa del processo di calcinaziomescole siliconine, le particelle che si ottengono sono che (vedere Fispigolose e ben tagliate. In contrapgura 1 e Tabella posizione la terra silicea di Neuburg 2). Nella Figura mostra aggregati più rotondeggianti, Figuradelle 1 - Immagini SEM delle cariche in studio immagini SEM cariche in studio particelle molto fini, insieme a parFigura 1: immagini SEM delle cariche in studio ticelle di caolinite a forma di disco. Figura 1: immagini SEM delle cariche in studioArea Indice diLa Tabella 2 illustra le caratteriTrattamento Dimensioni AssorbimentoArea particella Assorbimento Olio superficiale superficiale Abrasività Dimensioni stiche tecniche dei filler utilizzati nel-di Trattamento Indice Assorbimento Area Indice Trattamento d50 d97 Olio [g/100g] specifica BET di Abrasività superficiale (*) lo studio come determinate da HoffAssorbimento Area Indice di Trattamento Olio superficiale Abrasività Dimensioni [mm] [mm] [m2/g] mann Mineral. In riferimento alla diOlio superficiale Abrasività Dimensioni Micropolvere Vinyl Silano 3,4 13 32 3,2 100 stribuzione delle particelle, il quarzo di quarzo Diatomite in micropolvere e la terra silicea di Nessuno 11,9 33 116 1,5 100 calcinata Neuburg (Aktisil Q) sono paragoMetacrilAktisil Q 4,2 17 42 6,5 50 nabili, mentre la diatomite calcinata silano ha dimensioni più grossolane. Que(*) test di Einlehner Tabella 2 - Caratteristiche tecniche delle cariche utilizzate. sta carica, nonostante abbia un assorbimento d’olio molto alto, possiede Carico Tempo di vulcanizzazione 5 minuti in p.h.r. un BET di area superficiale alquanTemperature di vulcanizzazione Cariche di riferimento to basso. Il quarzo in micropolvere Agente di reticolazione E 115°C Quarzo in micropolvere, ha il più basso assorbimento d’olio, 100 phr trattato con vinyl-silano Agente di reticolazione C6 165°C mentre l’area superficiale BET è inDiatomite calcinata 50 phr Dicumil-perossido 180°C termedia. Terra silicea Neuburg Post-cure: 4 ore / 200°C Infine la silice Aktisil Q è me100 phr Aktisil Q Invecchiamento a caldo: 168 ore / 200°C no abrasiva delle altre due cariche, Invecchiamento in olio IRM 903 72 ore / 150°C caratteristica determinata secondo Tabella 4 - Test preliminari per la scelta della quantità di cariche ottimali. Tabella 3 - Condizioni di esecuzione test. il test Einlehner; proprietà che può
Cariche
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Profili di vulcanizzazione
L’aggiunta in mescola di quarzo in micropolvere trattato superficialmente c vinyl-silano dà luogo ad un marcato incremento del torque del reometro ben di sopra della mescola siliconica di base. La diatomite calcinata si comporta modo simile, mentre l’Aktisil Q raggiunge un livello di plateau di vulcanizzazio assai più alto (figura 2).
Materiali ausiliari
dare una netta indicazione della minor usura meccanica dei dispositivi durante la confezione della mescola.
Preparazione delle mescole e metodologia di test
condotta sul profilato non vulcanizzato secondo la norma ASTM D 2230vulcanizzazione degli estrusi è invece stata effettuata su una lastra di riscaldata per 7’ a 200°C in forno ad aria calda.
Le mescole sono state confezionate in circa 10 minuti con un meCaratteristiche tecniche dell’estrusore scolatore con cilindri da laboratorio, - Schwabenthan Estruder Polytest 30 R tenuti alla temperatura di 20°C. Le - Diametro vite: 30mm lastre ed i campioni per i test sono - Lunghezza vite: 15D stati quindi vulcanizzati in una pressa sulCondizioni profilato vulcanizzato con secondo lareticolante norma ASTM 2230-96. La per 5 minuti a temperature variabili condotta di estrusione: 2: Curve dinon vulcanizzazione agente E aD115°C FiguraFigura 2 - Curve di vulcanizzazione agente reticolante E a 115°C. degli estrusi con è invece effettuata Termoregolazione a 25°C stata in tutte le zone su una lastra di vetro secondo l’agente di curing utilizzato, vulcanizzazione perProfilo 7’ a 200°C in forno ad aria calda. Garvey Convogliatore al bocchettone, diametro: come indicato in Tabella 3. Tutti i test riscaldata Estrusione: Estrusore Garvey 20/16,5m sono stati eseguiti seguendo le norCaratteristiche tecnichem dell’estrusore Il primo test di estrusione è stato effettuato con un estrusore equipaggiato c mative standard ISO o DIN.
Garvey perPolytest un’analisi - bocchettone Schwabenthan Estruder 30 Rqualitativa dell’estruso. Oltre alla portata - estrusione, Diametro vite: 30mm la speciale geometria della sezione di uscita del bocchetto - Garvey Lunghezza vite: 15D permette di valutare contemporaneamente la qualità dei bordi estru Figura 3: e carat teris tiche dell’estrusore Garvey la presenza diParametri intagli, l’aspetto superficiale ed il rigonfiamento dell’estruso. Condizioni di estrusione: La velocità della vite è stata mantenuta costante, misurando per tutte le pro Termoregolazione a 25°C in tutte le zone La velocità dimescola estrusione risulta La compresa tra 9qualitativa e 10m/min, dell’estruso con la sola ecce la portata della estrusa. valutazione è sta Profilo Garvey Convogliatore al bocchettone, diametro: della mescola con micropolvere di quarzo silanizzata, che raggiunge 20 / 16,5 mm 20/16,5m m
RISULTATI Test preliminari
I test preliminari sono stati condotti per identificare quali condizioni di carico dei fillers fossero le migliori per le proprietà finali delle mescole siliconiche (si veda la Tabella 4). Di seguito, solo i risultati ottenuti con Bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido (50%) Elastosil AUX Crosslinker E verrà illustrato. Gli stessi risultati si ottengono con gli altri due perossidi.
Profili di vulcanizzazione
6,6m/min. Tutti gli estrusi esaminati possono essere giudicati qualitativam come accettabili o buoni. Tuttavia la diatomite calcinata mostra formazione di intagli e frastagliature sul bordo sottile (vedere figura 4). La q del profilo estruso con il quarzo in micropolvere silanizzato è buona, ma so Figura e caratIlteris tiche dell’estrusore Garvey basse portate. miglior risultato, sia qualitativo che quantitativo, è ottenu Figura 33:- Parametri Parametri e caratteristiche dell’estrusore Garvey. la silice Aktisil Q.
La velocità di estrusione risulta compresa tra 9 e 10m/min, con la sola eccezione della mescola con micropolvere di quarzo silanizzata, che raggiunge solo i 6,6m/min. Tutti gli estrusi esaminati possono essere giudicati qualitativamente come accettabili o buoni. Tuttavia la diatomite calcinata mostra una formazione di intagli e frastagliature sul bordo sottile (vedere figura 4). La qualità del profilo estruso con il quarzo in micropolvere silanizzato è buona, ma solo per basse portate. Il miglior risultato, sia qualitativo che quantitativo, è ottenuto con la silice Aktisil Q.
L’aggiunta in mescola di quarzo in micropolvere trattato superficialmente con vinyl-silano dà luogo ad un marcato incremento del torque del reometro ben al di sopra della mescola siliconica di base. La diatomite calcinata si comporta in modo simile, mentre l’Aktisil Q raggiunge un livello di plateau di vulcanizzazione assai più alto (Figura 2).
4: profili estrusi Garvey Figura 4 - Figura Profili degli estrusidegli Garvey
con bocchettone Garvey per un’analisi La velocità della vite è stata manteEstrusione di tubi qualitativa dell’estruso. Oltre alla pornuta costante, misurando per tutte le tata di estrusione, speciale geometria prove la portata della mescola estrusa. estruse, olt Per la la valutazione della resistenza al collasso delle mescole prove Garvey si sono portate a termine anche prove di estrusione di della sezione di uscita del bocchettone La valutazione qualitativa dell’estruso Figura 4: profili degli estrusi Garvey parametri di processo sono stati mantenuti identici a quelli Estrusione: Estrusore Garvey Garvey permette di valutare contempo- è stata condotta sul profilato non vul- precedentem scelti; per migliorare l’estrusione solo la velocità vite èASTM stata D diminuita a 50 raneamente la qualità dei bordi estrusi canizzato secondo la norma L’altezza del diametro del tubo estruso è stato misurato 5, 30 e 60 second di tubi Il primo test di estrusione è stato ef- Estrusione e la presenza di intagli, l’aspetto super2230-96. La vulcanizzazione degli estrul’uscita dal bocchettone (diametro nominale: 20mm). Il diametro della me fettuato con un estrusore equipaggiato Per ficiale ed il rigonfiamento dell’estruso. si è invece stata effettuata su una lastra la valutazione della resistenza al collasso delle mescole estruse, oltre alle 90
prove Garvey si sono portate a termine anche prove di estrusione di tubi. I parametri di processo sono stati mantenuti identici a quelli precedentemente ottobre 2010 n. 582 scelti; per migliorare l’estrusione solo la velocità vite è stata diminuita a 50 rpm. L’altezza del diametro del tubo estruso è stato misurato 5, 30 e 60 secondi dopo
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Materiali ausiliari
di riferimento registra il valore più basso, mentre la diatomite calcinata ed quarzo in micropolvere silanizzata forniscono valori più alti. Solo con l’Aktisil Q ottiene il diametro maggiore, che non si modifica nel corso del raffreddamen dell’estruso; questa caratteristica indica che l’Aktisil Q assicura la miglio resistenza al collasso e stabilità dimensionale ai profili estrusi (figura 5 e 6).
di vetro riscaldata per 7’ a 200°C in forno ad aria calda. La velocità di estrusione risulta compresa tra 9 e 10m/min, con la sola eccezione della mescola con micropolvere di quarzo silanizzata, che raggiunge solo i 6,6m/min. Tutti gli estrusi esaminati possono essere giudicati qualitativamente come accettabili o buoni. Tuttavia la diatomite calcinata mostra una formazione di intagli e frastagliature sul bordo sottile (vedere Figura 4). La qualità del profilo estruso con il quarzo in micropolvere silanizzato è buona, ma solo per basse portate. Il miglior risultato, sia qualitativo che quantitativo, è ottenuto con la silice Aktisil Q.
Figura 5 - ResistenzaFigura al collasso dei tubi inalmescola. 5: Resistenza collasso dei tubi in mescola
Estrusione di tubi Per la valutazione della resistenza al collasso delle mescole estruse, oltre alle prove Garvey si sono portate a termine anche prove di estrusione di tubi. I parametri di processo sono stati mantenuti identici a quelli precedentemente scelti; per migliorare l’estruEstrusi non vulcanizzati Quarzo in micropolvere Diatomite calcinata Aktisil Q
Adesività superficiale Sì No No
Tabella 5 - Adesività superficiale degli estrusi. Aktisil Q fornisce: - Alto livello di vulcanizzazione - Maggiore durezza in confronto al quarzo in micropolvere - Basso Compression Set - Eccellenti proprietà degli estrusi - Rilevante resistenza al collasso - Nessuna adesività superficiale Tabella 6 - Conclusione dei test preliminari.
sione solo la velocità vite è stata diminuita a 50 rpm. L’altezza del diametro del tubo estruso è stato misurato 5, 30 e 60 secondi dopo l’uscita dal bocchettone (diametro nominale: 20mm). Il diametro della mescola di riferimento registra il valore più basso, mentre la
Figura 6: Resistenza al collasso dei tubi in mescola
Adesività degli estrusi
Tutti gli estrusi contenenti il quarzo silanizzato tendono ad esib un’appiccicosità superficiale superiore, mentre sia la diatomite calcinata c l’Aktisil Q lasciano la superficie non adesiva (si veda la tabella 5). Figura 6 - Resistenza al collasso dei tubi in mescola Estrusi non vulcanizzati Adesività superficiale Quarzo in micropolvereSì Aktisil Q Quarzo in micropolvere Diatomite calcinata No Elastosil R401/40 100 100 100 100 100 100 100 100 Aktisil Q No Tabella degli estrusi Elastosil AUX Crosslinker E 5: Adesività superficiale 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5
Quarzo in micropolvere silanizzato DEI TEST PRELIMINARI 25 50 CONCLUSIONE Aktisil Q
100 25
50
75 100
Tabella 7 -Test principali, formulazione mescole.
diatomite calcinata ed il quarzo in micropolvere silanizzata forniscono valori più alti. Solo con l’Aktisil Q si ottiene il diametro maggiore, che non si modifica nel corso del raffreddamento dell’estruso; questa caratteristica indica che l’Aktisil Q assicura la migliore resistenza al collasso e stabilità dimensionale ai profili estrusi (Figura 5 e 6).
Adesività degli estrusi Tutti gli estrusi contenenti il quarzo silanizzato tendono ad esibiottobre
re un’appiccicosità superficiale superiore, mentre sia la diatomite calcinata che l’Aktisil Q lasciano la superficie non adesiva (si veda la Tabella 5).
CONCLUSIONE DEI TEST PRELIMINARI Come riportato in Tabella 6, l’uso della carica Aktisil Q consente di ottenere profilati estrusi di caratteristiche uniche. Dettagli ulteriori sulle prestazioni saranno forniti in confronto con il quarzo in micropolvere silanizzata.
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Materiali ausiliari
TEST PRINCIPALI Formulazioni mescole Il quarzo in micropolvere silanizzata e l’Aktisil Q sono state impiegate in quantità pari a 25, 50 e 100phr in mescola. Un’ulteriore variante di 75phr è stata aggiunta con la sola Aktisil Q, poiché nei test preliminari la carica di 100phr aveva dato una durezza di molto superiore alla mescola con il quarzo. La Tabella 7 illustra le diverse varianti di cariche utilizzate nello studio, in combinazione con l’agente reticolante Crosslinker E.
Curve reometriche Dalla Figura 7 si può notare come bastino 25phr di Aktisil Q per avere circa lo stesso plateau ottenibile con 50phr di quarzo silanizzato, mentre il torque massimo con 100phr è addirittura superato impiegando solo 75phr di Aktisil Q.
Figura 7: Curve reometriche Figura 7 - Curve reometriche
PROPRIETA’ DEI VULCANIZZATI Durezza A parità di carica, Aktisil Q realizza sempre durezze superiori al quarzo in micropolvere silanizzata. Ad es., 75phr di Aktisil Q portano alla stessa durezza di 100phr di quarzo silanizzato. Come illustrato in figura 8, un post-cure non ha alcuna influenza sul livello finale di durezza della mescola.
PROPRIETÀ DEI VULCANIZZATI Durezza A parità di carica, Aktisil Q realizza sempre durezze superiori al quarzo in micropolvere silanizzata. Ad es., 75phr di Aktisil Q portano alla stessa durezza di 100phr di quarzo silanizzato. Come illustrato in Figura 8, un post-cure non ha alcuna influenza sul livello finale di durezza della mescola.
Figura 8: Andamento delle durezze delle mescole
Proprietà meccaniche a trazione I più alti livelli di cariche danno luogo ad una leggera perdita di carico a rottura. La carica Aktisil Q - a parità di phr - presenta un CR solo leggermente inferiore al rispettivo quarzo silanizzato (vedere figura 9). Il post-cure ha l’effetto 8: Andamento delledelle durezze delle mescole FiguraFigura 8di- Andamento delle ildurezze mescole incrementare carico a rottura nella mescola base, mentre ne determina un lieve decremento per quelle caricate.
Proprietà meccaniche a trazione
I più alti livelli di cariche danno luogo ad una leggera perdita di carico a rottura. La carica Aktisil Q - a parità di phr - presenta un CR solo leggermente inferiore al rispettivo quarzo silanizzato (vedere figura 9). Il post-cure ha l’effetto di incrementare il carico a rottura nella mescola base, mentre ne determina un lieve decremento per quelle caricate.
Proprietà meccaniche a trazione I più alti livelli di cariche danno luogo ad una leggera perdita di carico a rottura. La carica Aktisil Q a parità di phr - presenta un CR solo leggermente inferiore al rispettivo
Figura 9: Proprietà tensili delle mescole (CR)
Figura 9 - Proprietà tensili delle mescole (CR)
Allungamento a rottura
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L’addizione di cariche causa una caduta repentina dell’allungamento percentuale a rottura, soprattutto per elevati livelli di fillers. La figura 10 mostra come la caduta sia più accentuata con l’impiego dell’Aktisil Q, se paragonata con il quarzo silanizzato a parità di carica. Se si confronta la mescola con 75phr di Aktisil Q con quella contenente 100phr di quarzo (dunque a parità di durezza), l’allungamento a rottura è praticamente sullo stesso livello. Il post-cure infine non gioca alcun effetto sull’allungamento.
Materiali ausiliari
quarzo silanizzato (vedere Figura 9). Il post-cure ha l’effetto di incrementare il carico a rottura nella mescola base, mentre ne determina un lieve decremento per quelle caricate.
Allungamento a rottura L’addizione di cariche causa una caduta repentina dell’allungamento percentuale a rottura, soprattutto per elevati livelli di fillers. La Figura 10 mostra come la caduta sia più accentuata con l’impiego dell’Aktisil Q, se paragonata con il quarzo silanizzato Figura 10Figura - Allungamento a rottura delle 10: Allungamento a rotmescole. tura delle mescole a parità di carica. Se si confronta la mescola con 75phr di Aktisil Q con quella contenente 100phr di quarCompression Set zo (dunque a parità di durezza), l’alPrima del post-cure, la mescola contenete quarzo silanizzato dà un valore di lungamento a rottura è praticamente compression set inferiore alla mescola base senza cariche aggiunte. Rimane il sullo stesso livello. Il post-cure infine fatto che il valore della mescola base dopo il post-cure non verrà mai raggiunto utilizzando il quarzo come carica ed il passaggio in stufa. Più in generale, il gioca alcun effetto sull’allunganon trattamento di post-curing non mostra grandi effetti sul compression set con mento. l’utilizzo del quarzo silanizzato. Come mostrato in figura 11, l’uso della silice Aktisil Q permette di ottenere un compression set sempre inferiore a quello del quarzo in micropolvere trattato Compression Set con silano. Allo stesso modo, con già 25phr di Aktisil Q il compression set della mescola base viene ridotto notevolmente, mantenendo il trend decrescente fino alla soglia di 75phr; mentre per 100phr si ha un aumento del compression set, Prima del post-cure, la mescola ma sempre al livello della mescola base con post-curing. Generalmente si nota contenete quarzo silanizzato dà un come il post-cure per le mescole contenenti Aktisil Q peggiori leggermentevalore la di compression set inferiore proprietà in esame.
alla mescola base senza cariche aggiunte. Rimane il fatto che il valore della mescola base dopo il post-cure non verrà mai raggiunto utilizzando Figura 11: Compression set, 24 ore @175°C Figura 11 - Compression set, 24 ore @175°C il quarzo come carica ed il passagImmersione in Olio IRM 903 gio in stufa. Più in generale, il tratIl test di immersione in olio è stato effettuato con provini dumbbells S2 per 72 tamento di post-curing non mostra ore a 150°C. grandi effetti sul compression set L’addizione di cariche ha l’effetto di ridurre enormemente il rigonfiamento del con l’utilizzo del quarzo silanizzato. provino. Come illustrato in figura 12, l’Aktisil Q ha l’effetto di ridurre Come mostrato in Figura 11, maggiormente l’incremento di volume del campione rispetto al quarzo silanizzato. Con 75phr di silice Aktisil Q si ottiene un rigonfiamento pari a 100phr l’usodidella silice Aktisil Q permetquarzo, mentre con 100phr si limita ancora di più l’incremento di volume a poco te di ottenere un compression set più del 30%. Analogo effetto è ottenuto considerando l’incremento di peso (non sempre inferiore a quello del quarillustrato). zo in micropolvere trattato con silano. Allo stesso modo, con già 25phr di Aktisil Q il compression set della mescola base viene ridotto notevolmente, mantenendo il trend decrescente fino alla soglia di 75phr; mentre per 100phr si ha un aumento del compression set, ma sempre al Figura 12: Incremento di volume dopo immersione in olio IRM 903 per 72 ore a 150°C Figura 12 - Incremento di volume dopo immersione in olio IRM 903 per 72 ore a 150°C livello della mescola base con postI relativi incrementi di durezza sono praticamente simili per tutte le mescole; perciò la durezza più alta si riscontra nelle mescole con Aktisil Q anche dopo ottobre 2010 n. 582 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA immersione in bagno d’olio (Figura 13).
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Materiali ausiliari
Figura 12: Incremento di volume dopo immersione in olio IRM 903 per 72 ore a 150°C
I relativi incrementi di durezza sono praticamente simili per tutte le mescole perciò la durezza più alta si riscontra nelle mescole con Aktisil Q anche dop immersione in bagno d’olio (Figura 13).
curing. Generalmente si nota come il post-cure per le mescole contenenti Aktisil Q peggiori leggermente la proprietà in esame.
Immersione in olio IRM 903 Il test di immersione in olio è stato effettuato con provini dumbbells S2 per 72 ore a 150°C. L’addizione di cariche ha l’effetto di ridurre enormemente il rigonfiamento del provino. Come illustrato in Figura 12, l’Aktisil Q ha l’effetto di ridurre maggiormente l’incremento di volume del campione rispetto al quarzo silanizzato. Con 75phr di silice Aktisil Q si ottiene un rigonfiamento pari a 100phr di quarzo, mentre con 100phr si limita ancora di più l’incremento di volume a poco più del 30%. Analogo effetto è ottenuto considerando l’incremento di peso (non illustrato). I relativi incrementi di durezza sono praticamente simili per tutte le mescole; perciò la durezza più alta si riscontra nelle mescole con Aktisil Q anche dopo immersione in bagno d’olio (Figura 13). Dopo immersione in olio IRM 903, la resistenza a rottura della mescola base cade drasticamente. L’aggiunta di cariche può ridurre in modo sensibile questo effetto indesiderato. Come si nota dalla Figura 14, i carichi a rottura rimangono più elevati con la silice Aktisil Q, mentre utilizzando un quantitativo pari a 75phr si ottiene il valore di CR in assoluto maggiore (circa 8MPa).
Figura 13: Andamento della durezza dopo immersione in olio IRM 903 per 72 ore a 150°
immersione in olio IRM 903, la resistenza a rottura della mescola base cad Figura 13Dopo - Andamento della durezza dopo immersione in olio IRM 903 per 72 ore a 150°C
drasticamente. L’aggiunta di cariche può ridurre in modo sensibile questo effett indesiderato. Come si nota dalla figura 14, i carichi a rottura rimangono p elevati con la silice Aktisil Q, mentre utilizzando un quantitativo pari a 75phr ottiene il valore di CR in assoluto maggiore (circa 8MPa).
Figura 14: Andamento del carico a rottura CR dopo immersione in olio ore a 150°C
Effetto di Blooming con agente reticolante Crosslinker E
Dopo alcuni giorni di stoccaggio in ambiente buio, i campion trattati con post-curing e vulcanizzati con Elastosil AUX Crosslinke far affiorare in superficie dei derivati dell’acido benzoico (effetto Figura 14: Andamento del carico a rottura CR dopo immersione in olio IRM 903 per Figura 14 - Andamento del carico a rottura CR dopo immersione in olio IRM 903 ore a 150°C La figura 15 illustra bene l’effetto indesiderato di blooming con caric per 72 ore a 150°C Effetto di Blooming con agente reticolante Crosslinker E
Dopo alcuni giorni di stoccaggio in ambiente buio, i campioni di mesco trattati con post-curing e vulcanizzati con Elastosil AUX Crosslinker E tendono far affiorare in superficie dei derivati dell’acido benzoico (effetto di bloomin La figura 15 illustra bene l’effetto indesiderato di blooming con cariche di 100p
Effetto di Blooming con agente reticolante Crosslinker E Dopo alcuni giorni di stoccaggio in ambiente buio, i campioni di mescola trattati con post-curing e vulcanizzati con Elastosil AUX Crosslinker E tendono a far affiorare in superficie dei 94
Figura 15: Effetto di utilizzando blooming utilizzando il Bis-(2,4-diclorobenzoil)-peros Figura 15 - Effetto di blooming il Bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido (Crosslinker E). (Crosslinker E)
ottobre Figura 2010 n. 582 15: Effetto di blooming utilizzando il Bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido Chiaramente il quarzo in micropolvere trattato superficialmen (Crosslinker E) questo effetto di efflorescenza, come si può notare dalla figura
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Materiali ausiliari
I vantaggi del suo utilizzo, al posto dei filler tradizionali, si traducono in: · Minore abrasività ed usura della mescola · Proprietà tensili confrontabili · Durezza mescola più alta a parità di carica · Simile durezza con l’utilizzo di 75phr di Aktisil Q contro i 100phr di quarzo silanizzato · Post-cure non necessario usando come vulcanizzante il Bis-(2,4diclorobenzoil)-perossido ed il DCP (il post-cure è addirittura Figura 16 - Effetto di blooming in funzione delle quantità di cariche presenti. Figura 16: Effetto di blooming in funzione delle quanti tà di cariche presentilievemente peggiorativo o senza influenza) · Miglioramento del compression SOMMARIO derivati dell’acido benzoico (effetto di SOMMARIO set fino a 75phr senza post-cure blooming). La Figura 15 illustra bene L’aggiunta ad una mescola a ba· di invecL’aggiunta ad una mescola a base di silicone di cariche chiare ha laIdentiche funzione proprietà l’effetto indesiderato di blooming con se di silicone di cariche chiare ha la chiamento a caldo oltre a quella di ridurne i costi - di migliorare l’aspetto e le proprietà dell’estruso. cariche di 100phr. funzione a quella di ridurne · Miglioramento La terra silicea di Neuburg nella forma- oltre Aktisil Q migliora enormemente le della resistenza Chiaramente in microi costi - di migliorare l’aspetto e le delle all’olio proprietà dellail quarzo mescola siliconica, risultando più performante cariche polvere trattatoquali superficialmente pro- calcinata proprietà ed dell’estruso. sili· Eliminazione tradizionali la diatomite il quarzoLainterra micropolvere trattato dell’effetto “efflosuperficialmente silano. muove questo effettocon di efflorescenza, cea di Neuburg nella forma Aktisil rescenza” o blooming utilizzanIcome vantaggi del suo utilizzo, al posto dei filler tradizionali, si può notare dalla Figura 16. Di Q migliora enormementesiletraducono proprie- in: do il crosslinker E, anche senza Minore abrasività usura della mescola contro bastano solo 25 phr died Aktisil tà della mescola siliconica, risultanpost-cure Proprietà tensili confrontabili Q per ridurre drasticamente questo do più performante delle cariche tra· Assenza di appiccicosità degli Durezza mescolaquantitatipiù alta a parità di quali carica dizionali la diatomite calcinata estrusi non ancora vulcanizzati effetto, mentre maggiori Simile durezza con l’utilizzo di 75phr Q contro i 100phr di quarzo resistenza al collasso vi di carica lo inibiscono completaed il quarzodiinAktisil micropolvere trattato · Eccellente silanizzato dei profili estrusi e dei tubi. mente. superficialmente con silano. Post-cure non necessario usando come vulcanizzante il Bis-(2,4diclorobenzoil)-perossido ed il DCP (il post-cure è addirittura lievemente peggiorativo o senza influenza) Miglioramento del compression set fino a 75phr senza post-cure Identiche proprietà di invecchiamento a caldo pound for hardness 40 Shore A was se Miglioramento della resistenza all’olio lected as the base Eliminazione dell’effetto “efflorescenza” o blooming utilizzando il compound because of its varied possibilities for modification crosslinker E, anche senza post-cure Assenza di appiccicosità degli estrusi non ancora vulcanizzati (e.g. for hardness) (see Table 1). Introduction The mechanical most caBis-(2.4-dichlorobenzoyl) peroxide Eccellente resistenza al collasso dei profiliproperties estrusi eindei tubi Heat cured (HTV/HCR) silicone ses remain unchanged in some cases (Elastosil AUX Curing Agent E) was rubbers, due to their outstanding prothey are even improved. included as a typical curing agent for perties, find application in many areas The objective of the present work extrusion compounds. such as in the mechanical engineering, was to evaluate the property profile of 2.5-bis(tert-butylperoxy)-2.5-diautomotive, wire and cable and electriNeuburg Siliceous Earth, in this camethylhexane (Elastosil AUX Curing cal industries. se Aktisil Q, in comparison with the Agent C6) and dicumyl peroxide (PerVery often, for cost reasons, inactitypical fillers diatomaceous earth and kadox BC-40-ps) are widely used in the ve fillers such as quartz flour or diatoquartz flour. manufacture of molded articles. maceous earth are added to the comExperimental Fillers Formulation Diatomaceous earth and quartz pounds, with the added possibility of A heat-curing silicone rubber comflour represent typical fillers for silioptimizing the processing properties.
Neuburg Siliceous Earth in Peroxide Cured Silicone Rubber
ottobre
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Materiali ausiliari
phr Polymer
Base Compound Elastosil R401/40
Filler
as indicated
Curing agent
Bis-(2,4-dichlorobenzoyl)-peroxide (50%) Elastosil AUX Curing Agent E 2.5-Bis-(tert. butylperoxy)2.5-dimethylhexane (45%) Elastosil AUX Curing Agent C6 Dicumyl Peroxide (DCP) (40%) Perkadox BC-40S-ps
This property was determined according to the Einlehner test which can give an indication of the wear on processing equipment etc.
100 0 - 100 1.5
-
-
-
1.2
-
-
-
0.99
Table 1: Compound formulations
Testing Preparation of test compounds and test methods
The compounds were mixed on a laboratory mill at a roll temperature of 20 °C for approx. 10 minutes. Sample sheets and specimens were cured in a press for 5 min at temperatures varying with the curing agent used, as indicated in Table 3. All tests carried out followed DIN or DIN ISO standards.
Table 3 - Testing conditions
Surface treatment
Quartz flour vst Diatomaceous Earth, flux calcined Aktisil Q
Vinyl silane
Particle size d50 [µm]
Oil Spec. Abrasivity absorption surface index (*) d97 [g/100g] area BET [-] [µm] [m?/g]
3.4
13
32
3.2
100
none
11.9
33
116
1.5
100
Methacryl silane
4.2
17
42
6.5
50
(*) based on Einlehner test, slurry stirred vs. a bronze sieve
Table 2 - Characteristic properties of the fillers used
cone rubber compounds. Some selected grades were, therefore, included for comparison purposes (Figure 1, Table 2). In Figure 2 the typical structure of quartz flour can be characterized as compact particles with very sharp edges and corners, together with the high Mohs hardness the reason for high abrasivity and wear. The diatomaceous earth structure derives from the fossilized remains of diatoms. Due to the flux calcining process the particles are also hard and sharp. By contrast, Neuburg Siliceous Earth shows more rounded aggregates of very fine primary particles together with some platelet shaped kaolinite. Figure 1 - SEM images of fillers
Table 2 lists the fillers with their typical properties as determined by Hoffmann Mineral. With respect to particle size distribution, quartz flour and Neuburg Siliceous Earth (Aktisil Q) are in a comparable range, while the flux calcined diatomaceous earth is somewhat coarser. However, this filler, despite having markedly higher oil absorption has only a very low BET surface area. The quartz flour has lower oil absorption than Neuburg Siliceous Earth, the BET surface area here again is lower. As also indicated, Neuburg Siliceous Earth is about 50 percent less abrasive compared with quartz flour or flux calcined diatomaceous earth.
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Results Preliminary Tests
The preliminary test series was run in order to generally identify the basic property profiles of the selected fillers in silicone rubber compounds (Table 4).
Table 4: Preliminary tests, filler loadings
In the following, only the results with Bis-(2.4-dichlorobenzoyl)-peroxide (Elastosil AUX Curing Agent E) will be discussed. The same effects will largely be found also with the other peroxides.
Curing Profiles
The addition of vinyl silane treated quartz flour gives rise to a marked increase of the Rheometer torque above the base compound. Diatomaceous earth behaves similarly to the treated quartz flour, whereas Aktisil Q achieves a much higher state of cure (figure 2). Figure 2: Curing Profiles, Curing agent E 115 °C
Extrusion Garvey extrusion
In order to start with qualitative information, the first extrusion tests were run with the Garvey die. Besides the usual results for output or haul-off speed, the special geometry of the die orifice allows the simultaneous assessment of edge quality, surface appearance and die swell of the extrudates. The screw speed was kept constant,
Materiali ausiliari
uncured extruded compound
Stickiness
Aktisil Q provides High State of Cure Higher Hardness versus Quartz flour vst
Quartz flour vst
Yes
Low Compression Set Excellent Extrusion Properties
Diatomaceous Earth fc
Outstanding Collapse Resistance
None
Elimination of Stickiness Table 6 - Conclusion of preliminary tests
Aktisil Q
None
Main tests Compound formulations
Table 5 - Stickiness
and the resulting output was measured. The qualitative assessment was based on uncured profiles according to ASTM D 2230-96. For curing, profile sections were placed onto glass plates and heated for 7 minutes at 200 °C in a hot air oven. Figure 3: Extrusion test parameters
The output is between 9 and 10 m/ min, with the exception of the compound with silanized quartz flour, which only reaches about 6.6 m/min. The qualitative extrusion properties of the fillers tested can be judged throughout as good (Figure 4). However the flux calcined diatomaceous earth shows a deficiency in the 30° edge formation. The quality of the profile with silanized quartz flour is quite good, but the lower output has to be considered. The best results, qualitative as well as quantitative, are obtained with Aktisil Q.
Figure 4 - Garvey extrusion profiles.
Hose extrusion
For assessing the collapse resistance of the compounds, in addition to the Garvey profiles hose profiles were also extruded. The process parameters were kept the same as for the Garvey tests. For easier handling the screw speed was reduced to 50 rpm. The height of the hose sections was
measured 5, 30 and 60 seconds after exiting from the die orifice (outer diameter: 20 mm). The hose section of the base compound shows the smallest height, whereas flux calcined diatomaceous earth and silanized quartz flour already give rise to greater height. With Aktisil Q the highest hose profile is obtained, whose height will not diminish over the time period of observation, which means that this filler can undoubtedly ensure the best collapse resistance or dimensional stability (figure 5 and 6). Figure 5: Collapse Resistance Figure 6: Collapse Resistance
Stickiness of extruded sections
The uncured extrusions filled with quartz flour tend to exhibit a markedly higher surface stickiness, by contrast the diatomaceous earth and Aktisil Q leave the extruded compounds free from surface stickiness (Table 5).
Conclusion of Preliminary Tests
As summarized in Table 6, Aktisil Q allows a unique property profile to be obtained. More detailed performance data will therefore be provided in comparison with the silanized quartz flour. ottobre
Silanized quartz flour and Aktisil Q were used at loadings of 25, 50 and 100 phr. With Aktisil Q, a loading of 75 phr was also included, because in the preliminary tests 100 phr Aktisil Q had led to higher hardness vs. the treated quartz flour. The following will highlight the loading variations with silanized quartz flour and Aktisil Q in combination with Curing Agent E (Table 7). Table 7: Main tests, compound formulations
Curing profiles
As little as 25 phr Aktisil Q approaches the maximum torque which will be attained with 50 phr silanized quartz flour (Figure 7). The graph also indicates that the torque maximum with 100 phr treated quartz flour is surpassed with 75 phr Aktisil Q. Figure 7: Curing Profiles
Cured rubber properties Hardness
At equal loadings, Aktisil Q always leads to higher hardness than the treated quartz flour. It is clearly evident that 75 phr Aktisil Q can match the hardness of 100 phr of the silanized quartz flour. As clearly shown in the graph (Figure 8), a post-cure does not exert any influence on the hardness levels.
Figure 8: Hardness
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Materiali ausiliari
Tensile strength
Higher filler loadings give rise to slightly reduced tensile strength. Aktisil Q at equal loadings comes out just below the silanized quartz flour (Figure 9). Post-cure causes an increase of tensile strength in the base compound, while the compounds with added fillers show a slight decrease.
Figure 9: Tensile Strength
Elongation at break
Addition of fillers causes the elongation at break to fall off, and this is more pronounced at higher filler loadings. Figure 10 shows that the elongation decrease is somewhat more pronounced with Aktisil Q compared to the silanized quartz flour at equal loading. When comparing the 75 phr Aktisil Q compound with the 100 phr quartz flour compound (equal hardness), the elongation at break is found to be at a similar level. A post-cure does not have any effect on the elongation. Figure 10: Elongation at break
Compression set
Prior to post-cure, the silanized quartz flour compound gives a compression set lower than the base compound without additional fillers prior to post-cure. However, the low level of the post-cured base compound will not be matched, even with post-cure. In general, post-curing does not show very big effects on the compression set with silanized quartz flour. As shown in Figure 11, Aktisil Q remains distinctly below the compression set figures obtained with silanized quartz flour. Similarly, with 25 phr Aktisil Q the compression set of the base compound will already be reduced. Increasing the Aktisil Q loading up to 75 phr results in a further decrease. At still higher loadings a slight new increase occurs however, just to the level of the post-cured base compound. In general, a post-cure in Aktisil Q compounds has rather negative effects, in terms of some increase in compression set.
Immersion in Reference Oil IRM 903
The immersion test was run on S2 dumbbells for 72 h at 150 °C. The addition of fillers can markedly reduce the volume increase. As seen in Figure 12, Aktisil Q has a more favorable effect as it causes a lower volume increase than the silanized quartz flour. With 75 phr Aktisil Q a comparable volume increase to that with 100 phr quartz flour is obtained and 100 phr Aktisil Q gives a lower figure still. Analogous effects are found for the weight increase which, therefore, will not be illustrated here.
Figure 12: Increase of volume after immersion in reference oil IRM 903, 72 h / 150 °C
The relative hardness changes are practically the same for all compounds tested. This means that the higher Shore A level with Aktisil Q is also retained after the immersion test (Figure 13). Figure 13: Hardness retention after immersion in reference oil IRM 903, 72 h / 150 °C
Upon immersion in Reference Oil IRM 903, the tensile strength of the base compound drops off considerably. The addition of further fillers can markedly reduce this effect. In summary, as evident from Figure 14, the absolute tensile strength figures are higher with Aktisil Q compared to the treated quartz flour, and also to the base compound with no further fillers added. A loading of 75 phr Aktisil Q imparts the highest tensile strength observed. Figure 14: Tensile strength retention after immersion in reference oil IRM 903, 72 h / 150 °C
Blooming with Curing Agent E
Figure 11: Compression Set, 24 h / 175 °C
After some days of storage, even post-cured samples crosslinked with Bis-(2.4-dichlorobenzoyl)-peroxide often tend to exhibit a blooming of benzoic acid derivatives on their surface. Figure 15 illustrates the blooming effect with 100 phr loading of the fillers.
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Evidently, surface treated quartz flour promotes the blooming effect as can be seen in Figure 16. By contrast, just 25 phr of Aktisil Q are able to minimize this tendency, and higher loadings prevent blooming completely. Figure 15: Blooming using Bis-(2.4dichlorobenzoyl)-peroxide (Curing Agent E) Figure 16: Blooming as a function of loading
Summary
Adding functional fillers to a silicone base compound results, apart from reducing compound cost, in an extremely favourable property profile. Neuburg Siliceous Earth in the form of Aktisil Q outperforms the base compound as well as traditional fillers like diatomaceous earth and surface treated quartz flour: Lower abrasivity and wear (quartz flour vst, diatomaceous earth calcined) Similar tensile properties (quartz flour vst) Increased hardness Equal hardness with 75 phr Aktisil Q versus 100 phr quartz flour vst Post-cure not necessary using Bis(2.4-dichlorobenzoyl) peroxide and DCP (post-cure has a slight negative or no influence) Improvement of compression set up to a loading of 75 phr without post cure (base compound, quartz flour vst, diatomaceous earth calcined) Similar heat aging properties (base compound, quartz flour vst) Improvement of oil resistance (base compound, quartz flour vst, diatomaceous earth calcined) Elimination of blooming using Bis(2.4dichlorobenzoyl)-peroxide, even without post-cure (base compound, quartz flour vst) Elimination of stickiness of uncured extrusions (base compound, quartz flour vst) Excellent collapse resistance of extruded profiles and hoses (base compound, quartz flour vst, diatomaceous earth calcined.
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30.09.2009 16:24:08 Uhr
TA C C U I N O Vola il fatturato di Lanxess nel secondo trimestre
N
el secondo trimestre dell’anno Lanxess ha messo a segno risultati molto migliori delle previsioni. Le vendite sono aumentate (anno su anno) del 48% a 1,83 miliardi di euro e il margine operativo lordo, prima delle operazioni straordinarie, è più che raddoppiato a 269 milioni. In una nota della società si mette in evidenza che questi esiti sono attribuibili soprattutto alla crescita della domanda dei paesi in via di sviluppo e dalle debolezza dell’euro nei confronti sia del dollaro che del real brasiliano. Per quanto riguarda i singoli segmenti di prodotto, la divisione Performan-
ce Polymers (che comprende la gomma sintetica) ha visto un incremento delle vendite del 71% a 958 milioni di euro. Largamente positivi anche i risultati delle divisioni Performance Chemicals (+40%) e Advanced Intermediates (+14%). Tutte le aree geografiche hanno contribuito a queste performance. Le vendite sono più che raddoppiate in America Latina (soprattutto per merito del Brasile); sono aumentate del 36% nell’Asia-Pacifico, del 68% nel Nord America, del 27% in Germania, del 37% nei paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa, con esclusione della Germania).
In forte ripresa le vendite di Zeon
D
opo due anni segnati da una forte contrazione delle vendite, la Zeon ha registrato nel primo trimestre dell’esercizio in corso (da aprile a giugno 2010) una impennata del fatturato, salito da 47,3 a 67,6 miliardi di yen (+43%). La multinazionale giapponese sottolinea come il continente europeo abbia contributo in modo significativo a questo successo. Ciò porta a ritenere che il calo delle vendite sia ormai un fenomeno superato e che si ritornerà quanto prima alle precedenti previsioni di profitto.
Nuovi associati all’IISRP
Solexis investe 10 milioni a DSM Elastomers Europe (che produL ce EPDM nel sito di Galeen, in Olanda) in Italia per i fluoroelastomeri ha formalizzato la propria adesione all’Inter-
S
olvay Solexis, consociata italiana del gruppo Solvay attiva nella produzione di fluoropolimeri, investirà 10 milioni di euro nello stabilimento di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, per incrementare le capacità produttive di perfluoroelastomeri Tecnoflon, destinati ad applicazioni nei settori automotive e aerospaziali. I nuovi impianti entreranno in funzione a metà 2012.
La domanda di questi materiali, caratterizzati da elevata resistenza termica, chimica e bassa permeabilità, è guidata dalle nuove richieste dell’industria automobilistica per applicazioni sottocofano, in particolare sistemi carburanti, dove i requisiti imposti dai biocarburanti e dai nuovi motori a basso consumo a guarnizioni e raccordi impongono polimeri sempre più performanti.
national Institute of Synthetic Rubber Producers. L’IISRP ha poi accolto la domanda di adesione, in qualità di socio affiliato, della Orgkhim Biochemical Holding. La Orgkhim, che ha sede a Nizhny Novgorod, è un importante produttore di oli di lavorazione e altri prodotti chimici impiegati nella produzione della gomma sintetica. L’IISRP ha anche annunciato che l’adesione, in qualità di membri affiliati, sarà possibile anche per agenti e distributori.
Crescono produzione e consumi di gomma naturale e sintetica
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econdo i dati elaborati dall’International Rubber Study Group, nel primo trimestre di quest’anno la produzione di gomma naturale è stata di 2,36 milioni di tonnellate con una crescita del 20,16% rispetto al medesimo periodo del 2009. La produzione di gomma sintetica ha toccato i 3,26 milioni di tonnellate, il 22,77% in più rispetto all’anno precedente. In aumento anche i consumi: 2,46 milioni di tonnellate (+23,19%) quelli di gomma naturale e 3,19 milioni di ton-
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nellate (+25,12%) quelli di gomma sintetica. Sempre secondo le valutazioni dell’IRSG la domanda complessiva di gomma raggiungerà 23,9 milioni di tonnellate quest’anno (21,5 milioni di tonnellate nel 2009) e 25,5 milioni di tonnellate nel 2011. Per quanto riguarda in particolare la gomma naturale si prevede che la produzione salirà quest’anno a 10,25 milioni di tonnellate (+6,1%) e a 11 milioni di tonnellate nel 2011 con un ulteriore aumento del 7,3%.
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Nuova nomina alla VMI
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a metà agosto Dirk Reurslag è stato nominato Vice President Sales & Projects della olandese VMI BV. In precedenza si era occupato delle vendite di imDirk Reurslag pianti per gomma e pneumatici in Europa, Russia e Medio Oriente. VMI, che intende puntare soprattutto sulla crescita dei mercati asiatici, ha sedi commerciali in Olanda, Russia, Stati Uniti, Brasile, Cina e Malaysia. La produzione è attualmente concentrata in Olanda, Cina e Brasile.
Acquisita da Teknor Apex la divisione TPV di Sarlink
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eknor Apex Company ha raggiunto un accordo per l’acquisto delle attività internazionali nel settore degli elastomeri termoplastici vulcanizzati (TPV) Sarlink. Sarlink gestisce stabilimenti di produzione di composti a Leominster (Massachusetts, USA) e Gent (Belgio), e dispone di importanti risorse di progettazione e di ricerche di laboratorio per lo sviluppo delle applicazioni. Teknor Apex manterrà tutti i circa 90 dipendenti di Sarlink, compresi quelli delle sedi di Detroit, Sittard (Paesi Bassi), Shanghai e Singapore. Pur entrando a far parte integrante di Teknor Apex, l’azienda rilevata continuerà a commercializzare i TPV con il marchio Sarlink.
“Teknor Apex costituisce un complemento naturale del gruppo Sarlink, ed entrambi trarranno vantaggi dalle sinergie di personale e risorse comuni”, ha dichiarato Bertram M. Lederer, vicepresidente esecutivo di Teknor Apex, il quale ha altresì fatto notare che Teknor Apex e Sarlink sono primarie aziende che producono composti su misura, operano globalmente e sono in grado di fornire assistenza tecnica a livelli elevati. I TPV Sarlink costituiscono un’integrazione più che un duplicato degli elastomeri termoplastici (TPE) commercializzati da Teknor Apex. Il fatturato netto di Sarlink è ammontato a più di 50 milioni di euro.
Evonik scorpora il carbon black
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vonik Industries, secondo produttore mondiale nero di carbonio, ha deciso di scorporare questa attività e concentrarla in una società indipendente battezzata Evonik Carbon Black GmbH, operativa dal 1° luglio sotto la guida di Jack Clem, in qualità di CEO, e di Rainer Wobbe come responsabile finanziario. La decisione consentirà al gruppo tedesco di valutare tre diverse opzioni per il futuro: ottimizzare e ampliare le attività mantenendole autonome, creare partnership o cederle interamente. Una decisione sarà presa prima della fine dell’anno. La sede della società, attualmente a Francoforte, sarà trasferita a Hanau-Wolfgang nei primi giorni di ottobre. Lo spin-off, afferma Evonik, non avrà ripercussioni sul portafoglio prodotti né sui rapporti in essere con i clienti. Con 17 siti produttivi in 12 paesi, le attività nel nero di carbonio di Evonik, confluite nella nuova società, occupano circa 1.700 addetti con un giro d’affari intorno al miliardo di euro.
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Chem-Trend celebra 50 anni di attività con alcune novità per applicazioni alimentari Chem-Trend's first dedicated manufacturing and administrative facility in Howell, Michigan in the early '60s.
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lla metà degli anni 50 del Per rimuovere residui di cesecolo scorso un tecnico ra, grasso e olio dalle superfidanese, Peer Lorentzen, poi ci in gomma, plastica, vetro o emigrato negli Stati Uniti, codai componenti di macchine minciò a lavorare attorno al viene proposto Lusin Clean progetto di rendere più semL 52 F, anch’esso registrato plice il distacco dallo stampo NSF secondo K1 e K3; oltre delle schiume poliuretaniche che in produzione, può esutilizzate per le imbottiture sere impiegato nelle fasi di delle automobili. Da queste preparazione dei semilavoricerche nacque nel 1960 la rati prima dell’assemblaggio. Chem Trend che quest’anLusin Alro OL 202 F è un no celebra infatti il suo cinagente distaccante per stamquantenario. pi esente da silicone, regiChem-Trend's andChem Development in the '70s. Dalle ricerche che ne sono One strato dalla NSF secondo Un of laboratorio di Research R&S della Trend Laboratories negli anni ’70. seguite è scaturito un convinH1 e conforme alla diretticimento: non esiste l’agente di va 2002/72/CE. Può essedistacco perfetto, perché ogni situazione produttiva è diversa re quindi impiegato nella produzione di articoli destinati al e quindi richiede un agente specifico per le sue necessità. So- contatto con alimenti. Resiste a temperature fino a 200°C e lo così si può ottenere un distacco dallo stampo efficiente ed può essere utilizzato anche come lubrificante. affidabile, riducendo scarti, tempi di lavorazione, impieghi di Fa parte della serie Lusin anche l’anticorrosivo Protect O personale e perdite di tempo. 45 F, omologato secondo le direttive FDA H1. Evita la forRecentemente Chem Trend ha proposto, con il marchio Lu- mazione di umidità durante il raffreddamento degli stampi, sin, una linea di prodotti per il trattamento degli stampi rivolti offrendo, a seconda delle condizioni ambientali, una protealla produzione di articoli che devono rispondere a speciali zione affidabile fino a dodici mesi. L’applicazione avviene a requisiti igienici, ad esempio bottiglie per bibite, confezioni spruzzo o ad immersione. per uso alimentare, giocattoli, guarnizioni o articoli casalinghi. Chem Trend, che fa capo al gruppo tedesco Freudenberg e ha Lusin Clean L101 F è un detergente per stampi privo di sol- sede principale a Howell negli Stati Uniti e una sede italiana a venti, non infiammabile, che può essere spruzzato direttamen- San Giuliano Milanese, produce distaccanti e prodotti chimite nello stampo ad una temperatura fino a 150° C, acceleran- ci connessi per poliuretani, gomma, compositi, termoplastici do il processo di pulizia. Possiede una registrazione NSF con usati per le più diverse applicazioni finali, dalle bottiglie di conformità K1 e K3, quindi idoneo all’utilizzo nella produ- plastica ai pneumatici, dalle guarnizioni alle suole per scarpe, zione di articoli che possono venire a contatto con alimenti. dai sedili per automobili, agli scapi delle barche.
DuPont lancia nuovi prodotti per il contatto con alimenti
Una raccomandazione Assocomaplast
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ono frequenti i dubbi di costruttori e utilizzatori di macchine ad iniezione e manipolatori e robot sulla responsabilità della marcatura CE ai sensi della Direttiva Macchine. Per aiutare a chiarirli l’Associazione dei costruttori di macchine per plastica e gomma, Assocomaplast, ha diramato una raccomandazione che precisa la diversa situazione in cui si trovano manipolatori e robot a seconda che abbiano una propria autonoma e definita funzione oppure che, presi isolatamente, non abbiano questa funzione definita e siano quindi destinati alla integrazione con altre macchine. 102
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uPont Performance Polymers ha annunciato la presentazione di una nuova famiglia di prodotti, denominati “FG” (Food Grade - per uso alimentare), che soddisfa i severi requisiti delle norme sui prodotti che vengono a contatto con alimenti. I prodotti FG di DuPont Performance Polymers sono conformi a svariate normative nazionali. I prodotti della famiglia FG sono disponibili in tutto il mondo per consentire ai clienti di diversi paesi di operare con la necessaria flessibi-
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lità in fase di progettazione e produzione. Fra i prodotti FG di DuPont figurano DuPont Hytrel TPC-ET, la resina acetalica Delrin, la resina poliammidica ad alte prestazioni Zytel HTN, Crastin PBT, la resina poliammidica Zytel 6, 6/6 e 6/12, Rynite PET e Sorona EP PTT. Altri prodotti specialistici per uso alimentare, in particolare polimeri ad alte prestazioni derivati da fonti rinnovabili, sono ora in fase di sviluppo per soddisfare la crescente domanda del mercato.
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Warwick entra nell’orbita di IMCD Group
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MCD Group B.V. ha concluso un accordo con Warwick International Group Ltd. per l’acquisto delle attività di distribuzione di prodotti chimici. L’operazione riguarda anche gli uffici esistenti in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia e Malesia. Con sede a Rotterdam, Olanda, la IM-
CD Group è uno dei principali distributori di specialità chimiche e di ingredienti alimentari con presenza in 32 paesi del mondo; ha un fatturato di 925 milioni di euro ed uno staff di 800 persone. Con questa acquisizione il gruppo olandese rafforza la sua presenza in Europa. Contemporaneamente intende espan-
In aumento le esportazioni di articoli di gomma e plastica
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econdo i dati resi noti dall’Istat il 20 settembre, le esportazioni di articoli di gomma e materie plastiche sono aumentate in luglio del 10,9% (rispetto allo stesso mese del 2009). Nel periodo gennaio-luglio di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, la crescita è stata del 15,8%. Le importazioni a loro volta sono aumentate del 20,3% in luglio e del 18,8% nei primi sette mesi dell’anno. Il saldo positivo della bilancia commerciale è stato di 529 milioni di euro in luglio e di 2,797 miliardi di euro nel periodo gennaio-luglio.
(Nello stesso periodo gennaioluglio le esportazioni complessive dell’industria italiana sono aumentate del 12,5%, con una dinamica più vivace per i paesi extra Ue rispetto a quelli comunitari, e le importazioni sono cresciute del 18,9%). Per quanto riguarda l’indice della produzione industriale, per la fabbricazione di articoli gomma e materie plastiche l’Istat segnala una flessione dell’1,1% nel mese di luglio (rispetto al luglio 2009) e una crescita del’1,9% nel periodo gennaio-luglio 2010 su gennaioluglio 2009.
So.F.Ter. cresce con P Group
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ontinua l’espansione per linee esterne del produttore di materie plastiche So.F.Ter. Dopo l’incorporazione di Matrixx Europe nel 2008 e le acquisizioni delle attività Heraflex P (TPE per calzature sportive invernali) e Terra (intaso dei campi in erba sintetica), messe a segno quest’anno (si veda IG 577, aprile 2010), il compoundatore forlivese ha annunciato nei giorni scorsi la firma di un accordo per l’affitto di P Group, con sede a Ferrara e filiale in Germania, produttore di compound di polipropilene, PBT e poliammide. L’accordo – si legge in una nota - consentirà a So.F.Ter. di ampliare l’offerta nel settore delle plastiche rinforzate, dove P Group opera con il marchio Tecnopre-
ne, omologato presso i principali operatori del settore auto. Inoltre, l’integrazione del copoliestere a marchio Pibiflex permetterà di completare la gamma di elastomeri termoplastici ed entrare in nuovi segmenti di mercato. Sarà anche potenziata l’offerta di servizi, grazie ai software CAD/ CAE per la simulazione dei processi di stampaggio a beneficio della formulazione di compound e la messa a punto degli stampi. Con sede a Forlì e stabilimenti anche in Messico e Brasile, il gruppo romagnolo nel 2009 ha registrato un fatturato di 92 milioni di euro. L’azienda fornisce compound con una specializzazione nei settori automobilistico, elettrico/elettronico, calzaturiero, sportivo.
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dersi anche nell’area Asia-Pacifico. “Con una posizione dominante in Australia e con la presenza in Cina ed India, l’ulteriore crescita in Malesia rappresenta un importante passo per noi nell’espansione nel mercato Sud Est Asiatico” ha dichiarato Piet van der Slikke, CEO di IMCD Group.
Nuovo Centro Tecnologico Arburg a Budapest
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a Arburg ha inaugurato a Budapest un nuovo Centro Tecnologico nel quale ha riunito l’addestramento, il magazzino scorte, l’assistenza alla clientela, il servizio di consulenza e le vendite. Il nuovo complesso ha una superficie utile al piano terra di 450 metri quadrati, e nella sua parte centrale trova collocazione la sala per le dimostrazioni, capace di ospitare contemporaneamente tre presse in funzione, che sarà a disposizione dei clienti per prove di nuovi stampi o nuove applicazioni e nuove macchine o anche per la partecipazione a corsi di addestramento per fare pratica nell’utilizzo delle presse. All’inaugurazione ha fatto seguito una open house nel corso della quale i clienti, effettivi e potenziali, hanno toccato con mano quanto la casa tedesca è capace di offrire loro in termini di prodotti, tecnologie e assistenza nel settore dello stampaggio a iniezione. L’attenzione dei partecipanti, 75 circa, è stata focalizzata sulle macchine della serie ibrida Hidrive ad alte prestazioni, dotate di unità di chiusura servo-elettrica e gruppo iniezione idraulico. Presse che all’alta capacità produttiva, dovuta a tempi di ciclo sensibilmente ridotti, aggiungono l’elevato livello qualitativo dei pezzi prodotti e un basso consumo energetico. Il modello presentato è stato una Allrounder 470 H, con forza di chiusura di 1.000 kN e unità di iniezione 400.
Michael Hehl (Arburg) e Gabriella Hollik (Arburg Ungheria) alla cerimonia di inaugurazione.
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Dalla Wacker In Germania ripartono nuovo fluido gli ordinativi di macchine siliconico li ultimi dati diffusi da VD- 2009. Ciò spiegherebbe la caduG MA, associazione tedesca dei ta del 23% delle vendite sul merdi raffreddamento costruttori di macchine e impian- cato tedesco nei primi sei mesi di
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ono molti anni che la Wacker produce fluidi isolanti a base di siliconi caratterizzati da resistenza all’ossidazione e stabilità termica elevate che trovano impiego nei sistemi di raffreddamento dei trasformatori di corrente. Recentemente l’azienda chimica di Monaco ha annunciato la presentazione a K 2010 di un nuovo prodotto della gamma: il Powersil Fluid, TR20, un fluido. Un fluido isolante che possiede proprietà per le quali è particolarmente idoneo all’impiego nei generatori di corrente. E precisamente: una temperatura di infiammabilità (flash point) di 240°C, una temperatura di accensione (ignition point) di 270°C e una temperatura minima di scorrimento (pour point) inferiore a –50°C, che, in aggiunta alla bassa viscosità alle basse temperature, ne rende notevolmente vantaggioso l’utilizzo nelle turbine eoliche. La sua eccezionale resistenza all’ossidazione, inoltre, consente una rapida dissipazione delle notevoli quantità di calore prodotte dai trasformatori ad alte prestazioni, allungando considerevolmente la vita utile delle apparecchiature elettriche nelle quali è impiegato.
ti industriali, confermano i segnali di ripresa per il comparto gomma-plastica, che nei primi sei mesi dell’anno ha visto crescere gli ordini dell’85% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Scomponendo il dato, si evidenzia una dinamica particolarmente positiva per gli ordini dall’estero, cresciuti nel semestre del +117%, a fronte di un +26% messo a segno sul mercato interno e del +56% nell’eurozona. Nel complesso, il portafoglio ordini medio è salito a 6,3 mesi contro i 4 mesi di un anno fa. Il buon andamento degli ordini compensa il deludente andamento delle vendite, che tra gennaio e giugno sono risultate sotto di tre punti percentuali rispetto ai valori dello scorso anno. Secondo l’associazione tedesca ciò è dovuto al buon andamento delle consegne sul mercato interno nel corso del
quest’anno, a fronte di aumenti del +7% all’estero e del +4% nei paesi dell’eurozona. Per l’intero 2010, VDMA stima comunque un incremento globale del giro d’affari intorno al +11%. Il clima di ottimismo dovrebbe estendersi anche alla seconda parte dell’anno, con una verifica intermedia in occasione del K2010, la principale manifestazione europea per l’industria delle materie plastiche, in programma dal 27 ottobre al 3 novembre a Düsseldorf. “I costruttori tedeschi cercheranno in Fiera la conferma che i tassi di crescita degli ultimi mesi non sono semplicemente il rimbalzo di una domanda a lungo compressa, ma riflettono una stabile ripresa dei volumi”, ha commentato Ulrich Reifenhäuser, presidente del raggruppamento macchine e impianti per gomma e plastica della associazione VDMA.
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Genova Salone nautico inter. Manchester Brityrex Houston Polyurethanes Technical Conference Singapore Jec Composites Asia Parma SPS/IPC/Drives Italia Colonia Intern. Conference on Thermoplastic Elastomers Duesseldorf K 2010 Rimini Ecomondo Istanbul Rubber 2010 S. Giuliano Mil. Corso di base di tecnologia della gomma Mumbai Int. Rubber Conference & Exhibition Sosnowiec RubPlast Expo Donngguan China Mould Plastics and Rubber Fair Vienna Rubber Chemicals Intern. Conference Jakarta Plastics and Rubber Indonesia Francoforte Euromold
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