UNA SVOLTA PER LA CHIMICA DEUTSCHE KAUTSCHUK TAGUNG
THE CHALLANGE OF ITALY
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
giugno 2012 - NUMERO 5
UN SUCCESSO RUBBER 2012 21-09-2004
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Pagina 1
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SOMMARIO | ANNO 56 - 599 • giugno - N. 5 7 19
ELASTICA: SOMMARIO L’intervista del mese
UNA SVOLTA PER LA CHIMICA ITALIANA: NASCE VERSALIS
L’amministratore delegato Daniele Ferrari spiega perché Polimeri Europa ha cambiato nome e illustra un piano di crescita e di investimenti destinato ha innovare il panorama della gomma sintetica su scala mondiale
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SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE I TEMI PRINCIPALI DISCUSSI DALL’IISRP
59 Nell’ambito UNA SCOMMESSA VINTA di Plast, Rubber 2012 ha
registrato un significativo successo. Lo dicono gli espositori in una serie di interviste che abbiano raccolto durante la manifestazione
69 AdIL FUTURO DELLO STAMPAGGIO È GIÀ QUI Adrara San Martino un’azienda di medie
dimensioni ha realizzato un programma “all inclusive” per fornire ai fabbricanti di articoli tecnici in gomma un servizio che va dallo stampo alla macchina e viceversa
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INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE
. Con SPS/IPC/Drives di Parma una fiera emission free . In atto da sei mesi la collaborazione tra Lanxess e Evotal . Un progetto di ricerca Rhodia in Brasile . Il valore del riciclo in un convegno Ecopneus . L’impegno del Governo per l’impiego dei materiali PFU
L’Annual General Meeting dei produttori di gomma sintetica ha discusso a Venezia i problemi che il settore deve oggi affrontare: sostenibilità, ambiente, innovazioni, crisi economica, mercato
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THE CHALLANGE OF ITALIAN EXCELLENCE AT THE GERMAN RUBBER CONFERENCE
Around 30 Italian companies will be in Nuremberg at Deutsche Kautschuk Tagung. Here the essential data for contacting them
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Dopo aver registrato il netto miglioramento della circolazione invernale, le due associazioni hanno lanciato l’iniziativa ”Vacanze sicure” 2012.
L’EVOLUZIONE DELLO STAMPAGGIO SECON DO MAPLAN
Il costruttore austriaco, con la sua ultima macchina ad iniezione orizzontale, fissa nuovi standard in materia esigenze di spazio, ergonomia ed efficienza.
81 TACCUINO • Trimestre negativo per la produzione
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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POSITIVO BILANCIO INVERNALE PER ASSOGOMMA E FEDERPNEUS
• Pneumatici nel mondo a quota 3300 milioni • Taglio alle stime di produzione della gomma naturale • Previsioni negative per il mercato dell’auto • In India aumentano pneumatici e domanda di gomma • Raddoppio della capacità in Cina e fatturato record di Engel in Asia • Boom del mercato auto cinese e Lanxess lo insegue • Una papera di gomma di 25 metri • Due impianti pilota per il butile • Un premio della Pirelli per i fornitori • IMCD distributore esclusivo di Oxea • Alla Cervellati il premio Mascagni • Rhein Chemie rafforza la presenza in Brasile • Songwon raddoppia la capacità di OPS per l’auto • Sibur Tyres diventa Cordiant • Solvay punta a tre miliardi di ebitda • Goodyear aumenta i ricavi e non le quantità
Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio della Federazione Gomma Plastica Assogomma
• Fatturato +20% per Radici Group • Simposio Engel sul futuro dello stampaggio • Siliconi per alimenti presentati dalla Wacker • Test di ozono • Termografia di Brammer • Thermo Fisher lancia il più piccolo estrusore bivite • IRC 2013 in marzo a Parigi • Innovation Compass al lavoro per K 2013
88 CALENDARIO Manifestazioni, fiere, eventi in programma per i prossimi mesi
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità
GLI inserzionisti ALFA STAMPI 76 BERPA 32 BERTOLETTI VALERIO 39 BLUESTAR SILICONES 38 C2 87 CENTER GOMMA 74 CERTECH 51 COLMEC I COP. COMERIO ERCOLE II COP. CO.ME.T 1 DE GRANDI 50 DELIA 52 DESMA 58 DOGI 55 DOSS 87 ELASTOMERS UNION 40 EUROFOAM 26 FIBET 82 G3 58 GAMMA STAMPI 66 GIAT 73 GIBITRE INSTRUMENTS 17 IMCD ITALIA 57 IMG 38 INTERBUSINESS 34 INTERMARP ITALIA 18 INTERSEALS 66 LTE 52 MAPLAN 68 MESGO 28 NOVOTEMA 34 PARKER ITR 83 PEZZATO 2-3 PLASGOMMA 81 PMG 80 PUMATECH 85 RPM 67 RUBBER TRADE 73 TECNOPOLIMERI IV COP. TORCHIANI 22 TOVO GOMMA 57 TSF 72 UTP VISION 40 VERSALIS III COP.
Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Estero € 100 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002
Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)
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elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.
SO M M A R I O Gli sponsor di Elastica...........................................................................................................................................8- 9 Abbiamo letto per voi.............................................................................................................................................10 Gomme sintetiche Sprintan modificate per impiego con silici e nero di carbonio
Materiali polimerici e tenuta ai gas
Considerazioni sulla reologia e sulla mescolazione della FKM
Misura del comportamento del processo di espansione
Gomma da canna da zucchero e da mais
Nuovo processo di riciclaggio del PTFE
Misure di stress-strain per definire interazioni caricacarica e carica-polimero
Grado di vulcanizzazione in funzione del rigonfiamento
Effetto dello stirene su miscele gomma/poliesteri aromatici
Rilassamento e conducibilità elettrica in mescole polimeriche
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Nuova normativa per il contatto con acqua potabile
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È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.
Gli utenti
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Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate
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elastica
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
rassegna della stampa tecnica estera materie prime GOMME SINTETICHE SPRINTAN MODIFICATE PER IMPIEGO CON SILICI E NERO DI CARBONIO S. H. H. Thiele, J. Kiesekamp, S. Rulhoff, D. Bellgardt - e-mail: ssthiele@styron.com; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/1112-36-2011. Rif. E3019.
N
ell’articolo viene considerato lo stato di rispondenza alla legislazione europea dei pneumatici. La Styron, da cui proviene l’articolo, è subentrata alla Dow Chemical nella produzione delle gomme sintetiche della VEB Chemische Werke di Schkopau (ex DDR), in particolare nella produzione di gomme stiroliche. La situazione esposta riguarda però l’anno 2004: tuttavia le notizie riportate servono come guida per considerazioni attuali. Per l’esecuzione dello studio presentato nell’articolo qui recensito gli autori si servono di vulcanizzati a base di elastomeri polimerizzati appositamente al di fuori del commercio in un reattore di 20 litri. Per lo studio viene impiegata una celebre mescola a base di SSBR in taglio 80/20 con BR (Buna cis 132 di Schkopau), ovvero anche con una mescola OE-SSBR in taglio 117,5/20 con il medesimo BR, contenente come unica carica 80 phr di silice preci-
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
pitata (Ultrasil 7000 GR) insieme a Silano NXT. Il sistema accelerante è ZnO/S/CBS/ DPG nei rapporti consueti. Nella mescola a base di SBR non estesa con olio vengono previste 20 phr di olio TDAE (treated distillate aromatic extract) Nello studio sostanzialmente si confronta un nuovo campione di SSBR Sprintan SLR 4602, con un campione di SSBR di Schkopau esteso con olio (SLR 4630). Viene enfatizzato che il nuovo campione di SSBR Sprintan SLR 4602 esteso con olio presenta dei vantaggi rispetto allo Sprintan 4630, che appaiono essere soprattutto un incremento di tandelta a 0° C e a -10°. Il commento dei risultati riportato dagli autori è però descritto chiaramente soltanto nelle conclusioni e invece non in tutti grafici riportati. Il tipo chiaro di SLR 4602 di Schkopau e il tipo a base di SSBR estesa con olio presentano un considerevole vantaggio di resistenza al rotolamento valutabile dalla riduzione di tandelta a 60°C pari rispettivamente a 37% e a 24%. Inoltre presentano vantaggi di sviluppo di calore (heat build up), di resistenza all’abrasione e di trazione (“grip”), come evidenziato dai valori di tandelta a 0°C e a -10°C. (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi CONSIDERAZIONI SULLA REOLOGIA E SULLA MESCOLAZIONE DELLA FKM R. Hornig - e-mail: roy. hornig@ elringklinger.de; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-7322011. Rif. E3020.
L’
articolo si apre con una significativa tabella che riporta l’immagine di profilati Garvey ottenuti estrudendo una mescola di FKM (Tecnoflon P457) con diverse velocità. Viene evidenziato che aumentando la velocità di estrusione da 1,13 mm3/s a 72,32 mm3/s, il che significa passare da gradiente di scorrimento 11,5 s-1 a gradiente di scorrimento 738 s-1, si passa progressivamente dalla realizzazione di un estruso perfetto alla re-
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alizzazione di un estruso con incipiente tendenza a elicoidalità, a un estruso con più spiccata elicoidalità, a un estruso con caratteristiche di stick-slip progressivamente crescenti, fino ad ottenere rottura dell’estruso. Contemporaneamente avviene anche uno scorrimento di piani orizzontali crescenti nella direzione della estrusione e la comparsa di instabilità di elasticità del crudo. In presenza di cariche compaiono poi ulteriori disturbi, che si manifestano con effetti di torsione. In tale stadio si evidenziano gli andamenti di interazioni dovuti a effetti idrodinamici per influenza delle cariche. Importanti sono le interazioni polimerocarica e carica-carica. Le interazioni polimero-carica dipendono anche dalla morfologia della carica nei riguardi della chimica delle superfici, dalla distribuzione della grandezza delle particelle, dalla rugosità superficiale. Le interazioni caricacarica dipendono soprattutto dalla efficacia del processo di mescolazione. Nel caso del nero di carbonio si riscontra che quanto più elevata è la massa molecolare dell’elastomero, tanto più elevata è la soglia di percolazione del nero e tanto più elevata è la viscosità della mescola. Viene ricordato che a bassi gradienti di scorrimento i neri di carbonio attivi mo-
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
strano interazioni polimero-carica più spinte che i neri carbonio poco rinforzanti. In mescole contenenti neri attivi, più elevati rpm in confezione-mescola (giri/minuto dei rotori di un mescolatore interno) danno luogo a riduzione del tempo di confezione, perché danno luogo tendenzialmente a distruzione di strutture secondarie gomma-nero. Nel lungo articolo vengono passate in rassegna molte situazioni di muscolazione: l’andamento della viscosità della mescola che diminuisce all’aumentare del gradiente di scorrimento; l’andamento dell’aumento di temperatura di estrusione in funzione della velocità di estrusione: la temperatura cresce denotando aumenti in proporzionalmente più elevati a basse velocità di estrusione che ad alte; considerazione del volume di mescola estruso in funzione del diametro delle particelle di nero N990, ove un aumento della concentrazione di nero favorisce l’estrusione di mescola contenente frazioni di nero N990 a particella più piccola; andamento della correzione di Bagley (correzione della pressione di un fluido in corrispondenza di una situazione di imbocco in un canale). L’articolo è molto lungo, ma molto interessante e anche molto opportuno, perché raccoglie molte notizie importanti in sede di reologia di mescole di fluoroelastomero, per forza di cose in un panorama di neri di carbonio a larga particella (soprattutto N990), praticamente i soli adatti per mescole di fluoroelastomeri.
materie prime GOMMA DA CANNA DA ZUCCHERO E DA MAIS Ugo Ebstößer - Lanxess; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/1112-10-2011. Rif. E3021.
I
n un breve articolo Lanxess puntualizza la situazione delle fonti di approvvigionamento di materiali, che, direttamente o indirettamente sono basilari per l’industria della gomma. Già nel titolo dell’articolo appare che l’argomento dei materiali di approvvigionamento alternativo sono di primaria importanza, perché una delle ripercussioni evidenziate riguarda proprio la gomma in diversi campi. Grande attenzione viene riservata all’eti-
prodotti e processi
lene e al propilene. L’etilene ha un ruolo determinante e sempre più viene indirettamente ricavato dalla canna da zucchero, poiché dalla canna da zucchero brasiliana viene prodotto etanolo, che viene poi deidratato a etilene. Viene dichiarato che la Braskem S. A. fornirà etilene attraverso un gasdotto alla fabbrica Lanxess di EPDM a Triunfo (Brasile), che produce ora 40000 tonnellate/ anno di EPDM e che ora è già in predicato per fornire diverse centinaia di tonnellate di Keltan Eco. La Braskem inoltre fornisce ulteriori impianti di produzione dell’EPDM a Geelen (Olanda), a Marl (Germania), a Orange (Texas USA). Gli EPDM Lanxess verranno venduti con il marchio Keltan. L’EPDM viene usato soprattutto per articoli che interessano il settore dell’industria automobilistica. Viene usato anche come modificante di materie plastiche, e come elastomero in industrie del settore dei cavi elettrici, nel settore dell’edilizia, nonché del settore della preparazione di additivi per oli. Le caratteristiche felici e competitive dell’EPDM sono la densità bassa, la elevata resistenza al vapore acqueo, all’ossidazione, agli agenti chimici; inoltre le buone proprietà di isolamento elettrico. Nel campo delle gomme butiliche, fondamentali nell’industria dei pneumatici, esistono molti riferimenti a possibilità di approvvigionamento e di fornitura di materie prime. Insieme alla Gevo Inc. (USA), produttrice di carburanti di provenienza biochimica, la Lanxess con il suo isobutene, fondamentale per la produzione delle gomme butiliche, è introdotta per lo sfruttamento delle risorse di mais. La Lanxess ha costruito una centrale per la produzione di energia termoelettrica a Port Feliz in Brasile alimentata con residui di canne da zucchero, senza pregiudicare la produzione dello stesso zucchero, Prepara anche pigmenti a base di Ferro. Particolare interessante è che con l’uso di combustibili rinnovabili la centrale non è sensibile allo sviluppo di CO2 nell’ambiente.
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L
o studio esposto nell’articolo viene eseguito con mescole di HNBR Therban 3446 con vulcanizzazione perossidica (Perkadox 14/40 2÷8 phr) sia senza cariche (gum stock), che con 60 phr di nero N330. Gli autori caratterizzano innanzitutto la densità di reticolazione sia sui gum stock, che sulle mescole caricate. I gum stock senza cariche presentano i tipici andamenti con concavità verso il basso, ove carico e allungamento a rottura più elevato si ottengono con 2 phr di perossido (carico e allungamento a rottura 9 MPa e 900%). Le mescole caricate con 60 phr di nero N330 presentano ancora curve di trazione con concavità verso il basso e con concentrazione di perossido ottimale di 4 phr (carico e allungamento a rottura 35 MPa e 600%). Con concentrazione di perossido superiore a 4 phr la cinetica si mostra diversa, perché la tendenza è ottenimento di carichi di rottura e di moduli minore. Gli autori commentano l’andamento dei risultati sulla base del fatto che una mo-
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lecola di perossido che reagisce dà luogo a due punti di reazione su ciascuna delle due catene elastomeriche coinvolte nella reazione e sulla base del fatto che va considerato innanzitutto che in presenza di nero di carbonio la densità di reticolazione non risulta la medesima che in assenza di esso, soprattutto perché insorge la presenza della “gomma occlusa” e quindi l’influenza del conseguente effetto Mullins o quanto meno anche dalla conseguenza dell’effetto carica-carica. (L’effetto Mullins o “stress softening” viene rappresento dall’abbassamento del carico assorbito da un vulcanizzato per trazioni a grande ampiezza successive alla prima e si interpreta come fenomeno di rilassamento, che ha luogo nei vulcanizzati dopo una deformazione imposta di entità rilevante). Con il termine “rinforzo” gli autori dell’articolo intendono specificatamente l’effetto sulle proprietà meccaniche rilevate sul vulcanizzato anche nell’arco di sollecitazioni pre-imposte e lo rappresentano in opportuni grafici. Gli autori puntualizzano quindi l’influenza della quantità di carica sul rinforzo esaminando quest’ultimo in funzione della frazione volumica della carica stessa, tendendo a dimostrare che il fenomeno del rinforzo si esplica evidenziando i differenti valori meccanici che si riscontrano con differenti concentrazioni di carica nella mescola, ma che per ciascuna di esse il fenomeno del rinforzo non è conseguenza soltanto dalla frazione volumica degli aggregati della carica, ma che è dipendente dalle catene polimeriche immobilizzate dalla carica stessa. Viene quindi esaminato l’effetto della temperatura mostrando la validità di una relazione lineare, che lega il logaritmo del “rinforzo” con l’inverso della temperatura e che spiega la diminuzione del “rinforzo” al crescere ella temperatura. Nella fattispecie viene rilevato che l’energia di attivazione del sistema HNBR/nero N330 presenta una energia di attivazione di 15(±1,5) kJ/mole, che è un valore tipico nel campo delle interazioni di Van der Waals. L’articolo è molto interessante, ma di non facile lettura. Tuttavia esso, anche per le numerose espressioni matematiche contenute, è di consultazione consigliabile nei casi i cui sia necessario chiarire particolari problemi riguardanti le cariche. (L’articolo è in lingua inglese)
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materie prime EFFETTO DELLO STIRENE SU MISCELE GOMMA/POLIESTERI AROMATICI M. E. Tawfik, F. M. Helaly, S. H. ElSabbag - e-mail: magdaemileta@ yahoo.com; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/11-12-422011. Rif. E3023.
nente e di isteresi. Viene interpretato l’effetto dei poliarilati sulle proprietà di rigonfiamento in solventi. L’effetto si mostra favorevole, perché, tranne che in presenza di EPDM, il rigonfiamento viene ridotto. L’articolo è molto lungo ed è fitto di notizie interessanti, che vanno anche al di là delle conseguenze della compatibilizzazione da parte della combinazione poliarilati/stirene. (L’articolo è in lingua inglese)
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o studio riguarda un esame critico delle proprietà di miscele 70/30 di elastomeri vari (NR, SBR, NBR, EPDM) con poliarilati. Di questi ultimi viene riportato uno spettro ricavato da analisi di risonanza magnetica nucleare (1HNMR), che evidenzia la presenza di picchi di dioli e di componenti aromatici, di cui vengono rappresentate le formule. Inoltre vengono riportate microfotografie di Scanning Electron Microscopy (SEM) relative a miscele 30/70 di poliesteri aromatici con NR, EPDM, SBR, NBR, in presenza e in assenza di 2 phr di stirene. Le immagini rivelano visivamente una azione compatibilizzante da parte dello stirene sulle miscele elastomero/poliestere aromatico. Gli autori riportano anche le tracce di analisi termogravimetriche (TG, DTG) e di scansione calorimetrica (DSC Differential Scanning Calorimetry). Anche in questo caso appaiono picchi endotermici di interazione tra elastomero e poliestere aromatico in funzione della temperatura. Ogni picco viene commentato e ne viene chiarito il significato. La DSC rivela che nelle miscele 70/30 gomma/poliestere aromatico esistono due picchi di transizione vetrosa. Di questi, quello a livello più basso è quello attribuito alla gomma, quello a livello più alto è quello attribuito alle porzioni cristalline del poliestere. Vengono riportate caratteristiche meccaniche delle miscele considerate nello studio. Appare che la presenza dello stirene tende ad accrescere i valori di modulo, di durezza, di resistenza alla lacerazione, di allungamento a rottura, di resistenza alla fatica, di densità di reticolazione, ma tende anche ad accrescere i valori di deformazione perma-
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NUOVA NORMATIVA PER IL CONTATTO CON ACQUA POTABILE G. G.; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-749-2011. Rif. E3024.
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on validità 1° Novembre 2011, in Germania sono state introdotte varianti nell’ordinamento riportato nel “Bundesgesetzblatt I. 2011 pagina 748” relativo agli articoli interessati al contatto con acqua potabile. Le varianti apportate riguardano le direttive dell’Unione Europea in ordine alla protezione dalla radioattività nell’acqua potabile e inoltre alla precisazione comprese in cognizioni scientifiche e in esperienze concernenti la regolamentazione sulle sostanze alimentari. Viene ora fissato per la prima volta nell’acqua potabile il contenuto massimo di uranio in 10 µg/l (microgrammi/ litro). La comunicazione comprende anche l’estensione ai radio isotopi U-238, U-234, Ra-226, Ra-228 (Radio 226 e 228), nonché a Radon (Rn-222) e ai radioisotopi di piombo e di polonio (Pb-210 e Po-210). Per quanto riguarda il limite ammesso di esposizione della popolazione agli isotopi di cui si tratta rimane fissato in 0,1 mSv (0,1 millisiewert) ove 1 Sv = 1J / kg La precisazione riguarda poi anche microorganismi come la “legionella”. La concentrazione ammessa è quella “che non fa correre rischi”. La precisazione in-
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trodotta nella regolamentazione dell’acqua potabile prescrive un limite massimo di 100 KbE (100 Koloniebildenden Einheiten) ogni 100 ml di acqua potabile. L’accertamento della concentrazione nell’acqua potabile deve essere eseguito almeno una volta all’anno. Oltre a quanto sopra riferito la regolamentazione dell’acqua potabile prescrive ora che dal 1° Dicembre 2013 il precedente limite di composti di piombo espresso come piombo venga ridotto da 0,025 mg/l a 0,01 mg/l. Analogamente viene prescritto che il limite del contenuto in cadmio venga ridotto da 0,0050 mg/l a 0,0030 mg/l.
La permeazione è comunque fondata su un meccanismo di trasporto di un materiale attraverso un elastomero e segue una legge esponenziale in funzione della temperatura, quasi indipendentemente dalla pressione idrostatica. Si riscontra invece una spiccata influenza della natura chimica del fluido permeante, mostrando valori più elevati quando la natura chimica del fluido permeante e quella della guarnizione di tenuta sono simili. Viene riportata una relazione matematica che lega la velocità (J) del fluido permeante con il gradiente di concentrazione rispetto alla direzione normale alla superficie:
prodotti e processi
J = 1/A . (∂m/∂t) = -D . grad (c) . n
MATERIALI POLIMERICI E TENUTA AI GAS Manfred Achenbach, Patrick Klein - e-mail: manfred.achenbach@ parker.com; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-7282011. Rif. E3025.
dove A è la superficie attraverso la quale si considera la permeazione, m è la massa di materiale, t è il tempo, D è il coeffieciente di diffusione, c è la concentrazione del permeato, n indica il vettore normale alla superficie A. [(∂m/∂t) indica la derivata parziale della quantità di materiale permeante rispetto al tempo]. L’espressione integrata diviene m(t) = - ∫ D . A . grad (c) . n Le nozioni riportate sono prevalentemente nozioni teoriche riportate per introdurre descrizioni di esperienze, anche ad alto livello, nel campo di articoli, nei quali è determinante il fenomeno della permeazione rispetto a un materiale di tenuta. Nel testo dell’articolo qui recensito è riportata una immagine di una apparecchiatura per la misura della permeazione eseguita con elio attraverso una membrana. Inoltre sono descritti, per sommi capi, particolari di apparecchiature impiegate per indagini in ambienti satellitari, come ad esempio il telescopio di Herschel, che dà informazioni fisiche dallo spazio in una particolare posizione tra il pianeta Terra e il Sole. Il telescopio di Herschel viene citato per illustrare fino a che punto la tecnica permetta di misurare e realizzare gradi di impermeabilità molto spinta. Viene riportata infatti una menzione al telescopio spaziale di Herschel o Kryostat posto in un satellite di 3,5 metri di diametro dal 2009 in orbita a 1,5 milioni
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a tenuta ai gas dei materiali elastomerici è di primaria necessità nell’industria automobilistica, nell’industria dei mobili e nell’industria aerospaziale. In quest’ultimo caso poi la tenuta ai gas richiede un livello elevato e decisivo per poter realizzare articoli adatti. La tenuta ai gas è guidata da fenomeni di permeazione, suddivisi in tre aspetti: assorbimento nell’organo di tenuta, diffusione attraverso l’organo di tenuta, desorbimento dall’organo di tenuta. La permeazione attraverso un materiale elastomerico segue meccanismi vari: segue un processo termico di diffusione verso zone a concentrazione minore seguendo un percorso verso “buchi” molecolari, che esistono a causa di fluttuazioni delle catene macromolecolari. La permeazione lungo una superficie segue invece il percorso di microcanali che fanno parte della ruvidità superficiale.
di km dalla Terra. Fin da quando il satellite era sul pianeta Terra, nel sui interno era stata predisposta una atmosfera di elio ad alto vuoto per evitare che il valore della pressione atmosferica terrestre disturbasse (o distruggesse) i dispositivi di misura. Dal 2010 Kryostat invia segnali sulla Terra utili per caratterizzazioni di stelle, dalla Terra recondite. Verso la fine dell’articolo viene anche descritto un apparato coinvolto in situazioni di necessità di realizzare gradi di impermeabilità spinta in apparecchiature certamente più diffuse, che non in quelle per indagini satellitari, perché riguardano lo studio della impermeabilità ai carburanti raggiungibile con i fluoroelastomeri.
prodotti e processi NASTRI TRASPORTATORI COME ARTERIE DI TRASPORTO Torsten Lemm - Rema Tip Top GmbH - e-mail: info@tiptop.de; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-750-2011. Rif. E3026.
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nastri trasportatori ottimizzano le linee di trasporto su percorsi brevi o medi e rendono logistici processi dispendiosi. Fattori importanti sono bassa usura, bassi costi di manutenzione e sicurezza di funzionamento. Necessità tipiche nel campo dei nastri trasportatori sono efficienza continua ed assenza di fermate. Nelle industrie di produzione delle materie prime per i nastri trasportatori sono richieste elevati carichi di rottura, sicurezza di funzionamento, resistenza all’usura estremamente alta e possibilità di fermate. Occorre poi che in ogni situazione di fermata siano prestabilite chiaramente le operazioni da compiere. Inoltre occorre che durante l’esecuzione di riparazioni o durante le fermate richiedano procedure flessibili. Specialmente negli impianti di trasporto di materie prime occorre stabilire un
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calendario per la sostituzione di cinghie e di componenti. Gli interventi giornalieri di riparazione creano difficoltà. Una elevata richiesta di interventi da parte di industrie poste in nazioni in sviluppo rendono attraenti i progetti di trasporto, ma generalmente gli impianti lavorano a temperature estreme, sotto forte insolazione, in presenza di forte umidità, e occorre l’opera di specialisti per l’assistenza e il ricambio dei componenti come elementi di nastri trasportatori, motori, tamburi di rinvio, cilindri di trazione, ecc. Un esempio tipico è la richiesta di sostituzione di due nastri nella zona mineraria di rame “Los Pelambres” a 3300 metri di quota, dove vengono trasportati per circa 1600 metri 8000 t/h di minerale. Rema Tip Top ha elaborato un progetto di sostituzione di due nastri con inserto in acciaio riducendo al minimo la perdita di produzione. Le operazioni usuali avrebbero richiesto almeno 6000 dollari/t e una perdita di produzione di 250000 dollari. Rema TipTop ha sostituito in loco i due nastri consumati con i due nastri nuovi ricorrendo ad un artificio, cioè compiendo l’operazione metà per volta ed usando dapprima come elemento traente la metà del nastro vecchio, in seconda istanza usando come nastro traente la seconda metà del nastro nuovo. L’operazione, che ha consistito nel mettere in funzione 23 km di nastro per un peso di 44 tonnellate impegnando 13 persone per ogni nastro, è durata dall’ottobre 2010 al marzo 2011. Il testo dell’articolo è corredato da due fotografie, in una delle quali è riprodotta una attrezzatura di acciaio, che comprende un “tavolo” di vulcanizzazione , nell’altra è riprodotta una scena che illustra la giunzione di festoni del nastro.
prodotti e processi MISURA DEL COMPORTAMENTO DEL PROCESSO DI ESPANSIONE W. Michaeli, C. Hopmann, S. Sitz e-mail: sitz@ikv.rwth-aachen.de; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-744-2011. Rif. E3027.
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iene riportata una ricettazione di espansi a base di EPDM (Buna EP G 6850 o anche di Buna EP 8850) vulcanizzata con zolfo contenente come rigonfiante 5 phr di Genitron AC2M.
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Lo studio viene condotto sulla base di esami del comportamento nella vulcanizzazione con l’intenzione di servirsi dell’impiego del “Rotazionsschubvulkameter”. Questo è un reometro a rotazione, che, come tutti i reometri, fornisce l’andamento della vulcanizzazione rispetto al tempo; però contemporaneamente registra l’andamento in funzione del tempo dello sviluppo di gas fornito dalla decomposizione termica del rigonfiante. Ciò viene ottenuto per il fatto che il “Rotazionsschubvulkameter” è dotato di un rotore di costituzione particolare (raffigurata nel testo): al rotore però, oltre al movimento rotatorio rispetto all’asse centrale, è permesso anche uno scorrimento (“schub”) nella direzione verticale parallela all’asse. L’apparecchiatura registra quindi con due curve differenti e contemporanee sia l’andamento rispetto al tempo della variazione di coppia reometrica, sia l’andamento del rigonfiamento. L’apparecchiatura viene però duramente criticata, perché viene ritenuto che lo sviluppo di gas che dà luogo al rigonfiamento durante la costruzione delle tipiche celle non sia l’unica causa di aumento della pressione durante la vulcanizzazione. Infatti viene osservato che, indubbiamente, la pressione interna nella camera del rotore seppure in piccola misura dipende dal grado di vulcanizzazione del provino. Oltre a ciò si constata che il processo di espansione viene turbato dallo stesso aumento di volume e dalla geometria del prodotto. Per tali ragioni le valutazioni vengono eseguite non solo sulla base dei dati forniti dal “Rotazionsschubvulkameter”, ma anche secondo una tecnica introdotta dallo stesso IKV basata sul fatto che un corpo posto in un liquido o in un gas riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido, o del gas, spostato (principio di Archimede). L’attrezzatura, descritta nell’articolo, prevede la vulcanizzazione di un provino di mescola in una miscela di sali fusi costituita da un eutectico di nitrato di litio e di nitrato di potassio. Tale miscela, fornita dalla Chemetall GmbH, fonde a 130°C e viene man-
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tenuta a 200°C per l’esecuzione di determinazioni programmate. Dal volume di eutectico spostato durante la vulcanizzazione viene automaticamente ricavato il grado di rigonfiamento di un espanso concomitantemente al processo di vulcanizzazione Viene osservato che, impiegando Buna EP 6850 (ML 60 (1+4 a 125°C) si ottengono celle a diametro maggiore e a densità di celle minore che non impiegando Buna EP 8850 (ML 60 (1+4 a 125°C). Sulla struttura delle celle ottenibili hanno influenza sia la viscosità dell’EPDM impiegato, come qui sopra riportato, sia il grado di riempimento del mescolatore interno in cui è stata preparata la mescola, nel senso che con grado di riempimento maggiore si riscontra una minore densità di celle. Con la lavorazione delle mescole su mescolatore interno si possono ottenere strutture cellulari diverse. Con una lavorazione lunga si ottengono celle a diametro minore, ma a maggiore densità di presenza di celle. Viene fatto un accenno a risultati ottenuti specificatamente in estrusore. Anche in questo caso mescole più lavorate danno luogo a maggiori diametri di celle e a minori densità di presenza di celle.
prodotti e processi NUOVO PROCESSO DI RICICLAGGIO DEL PTFE Dr. Klaus Hintzer, Dr. Hans Günter Beckers - e-mail: dyneon.europe@ mmm.com; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/12-727-
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nnanzitutto è richiesto che il processo di riciclaggio venga sviluppato su base fisica, imponendo una macinazione in polvere fine, dopo aver allontanato prodotti inorganici con adeguati trattamenti termici in acidi. Finora va però accettato che il riciclato non presenti più a pieno l’originario profilo di prestazioni del PTFE. Va inoltre accettato che
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l’aggiunta di più del 5% di polvere riciclata sia causa di sviluppo di porosità. Oggi, sulla base di studi condotti dalla Università di Bayreuth e dall’Istituto per lo sviluppo innovativo di tecniche di processo è stato introdotto un adeguato trattamento di pirolisi a più stadi entro un nuovo tipo di reattore a ciclone, nel quale il PTFE viene degradato a TFE (tetrafluoroetilene monomerico), ove tale prodotto monomerico viene inviato al riutilizzo per la produzione di PTFE. Nell’articolo si citano lavori eseguiti da 3M, casa madre di Dyneon, per ottenere PTFE senza necessità di coinvolgere la presenza di PFOA (acido perfluoroottanoico), che funziona da ausiliario di lavorazione, ma che non è gradito per ragioni ambientali. Lo sviluppo di PFOA, ora ridotto più del 95% perché al suo posto si impiega un altro emulgatore (non viene citato quale), è previsto che risulti completamente abolito entro il 2015. Dyneon si vanta di averne già ora (2011) eliminato la presenza. La eliminazione del PFOA ricade anche nel processo di riciclo del PTFE citato nell’articolo qui recensito. Dyneon dichiara di poter fornire licenze per realizzare correzioni in merito alla eliminazione dello sviluppo e dell’impiego del PFOA.
prodotti e processi GRADO DI VULCANIZZAZIONE IN FUNZIONE DEL RIGONFIAMENTO A. Arrillaga, Z. Kareaga, E. Retolaza, A. M. Zaldua - e-mail: aarrillaga@leartig.com; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/11669-2011. Rif. E3029.
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l grado di reticolazione di un vulcanizzato di gomma può essere espresso sia in funzione del numero dei luoghi di reticolazione, sia in funzione del numero di catene polimeriche correlate con la realizzazione di caratteristiche elastiche espressi per unità di volume, sostanzialmente in funzione del peso molecolare delle catene polimeriche tra due punti di reticolazione. Gli autori definiscono che nel caso della gomma vulcanizzata il grado di reticolazione interessa un numero di moli/ cm3 da 10-3 a 10-5 , ciò che significa
da 10 a 1500 unità monomeriche tra i punti di reticolazione. Per la rappresentazione dell’andamento del grado di reticolazione (grado di vulcanizzazione) vengono citati diversi sistemi basati su misure di parametri fisici (caratteristiche reometriche, caratteristiche meccaniche) in funzione di tempi di vulcanizzazione crescenti. Gli autori ritengono possibile e conveniente ricavare il valore del grado di reticolazione (grado di vulcanizzazione) mediante la determinazione dell’andamento del grado di rigonfiamento in solventi, determinando quest’ultimo su provini sottoposti a vulcanizzazione con tempi crescenti. Riferendosi all’utilizzo dei dati reometrici, viene considerata l’espressione del grado di vulcanizzazione α (alfa) : α = (M t - M min) / (M max - M min) ove M t M min M max sono rispettivamente i valori di coppia reometrica al tempo t, al tempo minimo, al tempo massimo nelle varie sequenze dei valori oggetto di studio. La procedura richiede l’impiego di formule riportate nell’articolo, a rigore, anche utilizzando mescole senza cariche. Gli autori semplificano però la procedura impiegando come solvente il cicloesano ed eseguendo le valutazioni con l’espressione seguente: % di rigonfiamento = [(m1 - m0) / m0] . 100, dove m0 e m1 sono rispettivamente i singoli valori reometrici prima e dopo il rigonfiamento. Le mescole considerate sono quelle a
base di NR o di EPDM. Con entrambe si riscontra che il tempo del massimo reometrico trova corrispondenza nel minimo di rigonfiamento. Ciò è anche evidenziato in grafici riportati nel testo, nei quali si trova tale corrispondenza, evidenziando chiaramente la situazione nel campo della gomma naturale, ove nelle progressive di vulcanizzazione è molto spiccata la reversione, e nel campo dello EPDM, ove ovviamente si nota poco la reversione, ma si nota chiaramente il valore ottimale del rigonfiamento. Gli autori fanno notare l’importanza delle puntualizzazioni riportate nell’articolo, con le quali si ricavano le corrispondenze tra tempo di vulcanizzazione e rigonfiamento in cicloesano, senza essere costretti ad eseguire le valutazioni servendosi dei valori ricavati applicando l’equazione di Flory-Rehner, la quale richiede procedure troppo complesse e noiose (langwierig) per essere eseguite nell’ambiente industriale.
prodotti e processi RILASSAMENTO E CONDUCIBILITÀ ELETTRICA IN MESCOLE POLIMERICHE J. N. Aneli, G. E. Zaikov, O. V. Mukbaniani - e-mail: jimaneli@ yahoo.com; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/11-6782011. Rif. E3030.
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e deformazioni meccaniche in articoli di gomma danno luogo a variazioni nella struttura molecolare, che hanno ripercussioni sulla configurazione strutturale e,da qui, sulle caratteristiche elettriche del materiale. Nell’articolo viene esposto uno studio sulle variazioni di conducibilità elettrica ρ (rho) in funzione del rilassamento σ (sigma) di una sollecitazine meccanica di allungamento ε (epsilon), riscontrate su un vulcanizzato a base di gomma siliconica SKTV precisata come polidimetil-vinilmetil silossano. L’esecuzione dello studio viene condotta determinando la variazione della resistenza in Ohm in funzione del tempo τ (tau), utlizzando un apparato che permette una valutazione sincrona della dipendenza dal tempo del rilassamento σ (sigma) che ha luogo dopo deformazione. In due grafici si apprende che la conduci-
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bilità elettrica ρ (rho), dopo aver raggiunto il suo valore caratteristico, che è proporzionale all’allungamento imposto, dopo un tempo di qualche secondo inizia a decadere. Inoltre si apprende, che aumentando di qualche mm/s la velocità con la quale viene apportata la deformazione, si riscontra un aumento di conducibilità e, ancora, si riscontra un aumento del rilassamento. Viene anche riportata una relazione esponenziale, che esprime le variazioni di conducibilità ρ (rho) in funzione del tempo rispetto al tempo di rilassamento τ :
ρ (rho) = ρ∞ - ( ρ∞ - ρ0 ) . e-t/τ Prove pratiche evidenziano che all’aumentare dell’ allungamento imposto si riscontra un aumento della velocità di rilassamento e che comunque tutto ciò vale in presenza del nero di carbonio P357E, perché ad esempio in presenza di un nero di carbonio di minore attività (nero P803) presentano
tempi di rilassamento più lunghi. Oltre che alla diversità del nero di carbonio, gli autori conferiscono naturalmente notevole importanza sull’effetto di rilassamento anche al sistema vulcanizzante e alla compagine macromolecolare. Gli elastomeri a più basso peso molecolare danno luogo ad una spiccata diminuzione del tempo di rilassamento e pertanto richiedono differenti considerazioni. L’articolo è interessante soprattutto per le puntualizzazioni riportate, che possono preludere a riferimenti nei vari settori della pratica.
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L’intervistA del mese: DANIELE FERRARI
Una svolta per la chimica italiana: nasce Versalis Per diciassette anni è stata la protagonista dell’industria chimica italiana e in particolare degli elastomeri; oggi cambia nome e avvia una strategia di rilancio su scala mondiale. Parliamo di Polimeri Europa che dal 5 aprile di quest’anno ha assunto il nome di Versalis. Non si tratta solo di un fatto formale. Dietro il nuovo nome c’è un ambizioso progetto destinato a ridare alla chimica italiana un ruolo che si era appannato nel tempo e la possibilità di competere alla pari, per capacità tecnologiche e innovative, con i grandi gruppo multinazionali. In un momento in cui le cattive notizie sono all’ordine del giorno, è una trasformazione che riguarda positivamente non solo gli elastomeri ma l’intero panorama industriale italiano. Questo progetto ci è stato illustrato, con ricchezza di cifre e argomentazioni, da Daniele Ferrari, Amministratore Delegato di Versalis.
Quali sono i motivi che hanno portato a decidere il cambiamento di nome e come si è arrivati alla scelta? Non si tratta soltanto di un cambiamento di nome. L’intera chimica europea ha visto negli ultimi anni una profonda trasformazione accompagnata da rilevanti criticità, che vanno dall’ingresso di nuovi concorrenti, alla delocalizzazione verso i paesi asiatici, alla volatilità dei prezzi dei feedstock e spesso alla loro rarefazione. Inoltre si è imposto prepotentemente il tema della chimica verde che è ormai una delle sfide del nostro futuro. In questo scenario di grande complessità è nata la decisione di Eni di impostare una strategia di rilancio del settore della chimica, fondato su un continuo impegno nella ricerca e nell’innovazione dei prodotti, che assume la portata di un rinnovamento che non è esagerato definire di rilevanza storica. Il rebranding di Polimeri Europa in Versalis è un segno tangibile di questa evoluzione.
Nella quale non è probabilmente casuale la scelta del nuovo nome. Certo. Versalis, che è nato da un lavoro di ricerca e creatività che ha impegnato molte energie, è un nome che vuole esprimere al meglio il nuovo approccio Eni, richiamando il concetto di universalità, e quindi di globalità, presenza capillare, stabilità e sicurezza. Quali sono le novità dal punto di vista della struttura organizzativa della nuova società? La nostra strategia si basa in primo luogo sulla focalizzazione su prodotti a maggior valore aggiunto, tramite un ampliamento e una differenziazione del portafoglio prodotti, dal quale ci proponiamo un target di crescita delle vendite del 50%. Lo strumento di questa strategia è la creazione di quattro business unit: intermedi, polietilene,stirene ed elastomeri. Gli elastomeri dunque al centro delle strategie di Versalis? Indubbiamente. Il nuovo piano
Daniele Ferrari
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L’intervistA del mese: DANIELE FERRARI
pone un accento particolare allo sviluppo del business degli elastomeri, settore in cui Versalis è leader assoluto in Europa, per il quale sono previsti oltre 500 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo è di raddoppiarne il peso nel fatturato della società, passando dall’attuale 15% al 30% nell’arco dei prossimi 5 anni, tramite il potenziamento delle attuali linee produttive e lo sviluppo delle capacità esistenti, con la costruzione di nuovi impianti nei siti di Ravenna, Ferrara e Grangemouth (Regno Unito). Anche la nuova linea butadiene di Dunkerque è funzionale alla fornitura di materia prima ai siti di produzione elastomeri, in particolare in Inghilterra. Più in dettaglio, una nuova linea di S-SBR sarà costruita a Grangemouth, una di EPDM a Ferrara, un’altra di S-SBR e di gomma termoplastica a Ravenna. I vari progetti partiranno entro quest’anno e l’avvio del primo impianto è previsto per la fine del 2013. Per la sola linea di EPDM di Ferrara è previsto un investimento di 135 milioni di euro. Insomma mettiamo fine a una fase di stasi di investimenti durata troppo a lungo e imbocchiamo decisamente la strada del rinnovamento. Il potenziamento della produzione di butadiene a Dunkerque vi renderà autosufficienti per questa materia prima? La nuova produzione dal sito di Dunkerque diminuirà in maniera
consistente il nostro fabbisogno di Butadiene dal mercato. Il vero problema rimane pur sempre la generale disponibilità di mix C4 che è il fattore limitante per la produzione di butadiene. Voglio aggiungere a quanto dicevo prima che la ristrutturazione del sito di Priolo, in Sicilia (che si colloca nel quadro degli interventi per la riconversione degli impianti deficitari italiani) comporterà anche una linea produttiva di isoprene, importante comonomero indispensabile per la produzione nel settore degli elastomeri. Dal suo intervento alla conferenza stampa di Plast sembra di capire che Versalis perseguirà una linea destinata a favorire il passaggio da una politica di cessione di licenze e brevetti a una di joint venture con player internazionali. Ma ciò sarà sufficiente a reggere una concorrenza internazionale ormai solidamente istallata in alcuni punti nodali della produzione mondiale, si pensi ad esempio a Singapore? Lo sviluppo di accordi di collaborazione in joint venture è solo un primo passo per operare in condizione di competitività, in particolare sui mercati asiatici. Di recente siamo entrati in Cina, con Eni Chemicals Shanghai, per la distribuzione diretta di prodotti sul mercato cinese e con Versalis Pacific (con sede sempre a Shanghai) per operare
Daniele Ferrari, 50 anni, ha lavorato dal 1981 al 1987 nella progettazione di impianti per trattamento acque industriali e in Agip Petroli. Nel 1988 è entrato in ICI (Imperial Chemical Industries) occupando, nel tempo, posizioni in ambito Sales & Marketing a livello Europa, Middle East e Africa. Nel 1990 viene nominato dirigente e assume la responsabilità per il business dei fluorocarburi basato a Runcorn (Manchester – UK). Dal 1997 si trasferisce a Bruxelles per assumere la responsabilità della Business Unit Poliuretani Intermedi. Nel 1998 la società Huntsman Corporation acquisisce la maggior parte di ICI e nel 2000 le attività tensioattivi e detergenti del gruppo Albright & Wilson. A seguito di questa acquisizione a giu-
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in tutto il mercato asiatico. Si apre adesso la fase degli investimenti diretti. E la cosa non potrà non riguardare proprio la Cina. Ci può dire qualcosa di più in proposito? Per il momento preferirei di no. Ma penso che presto avremo l’opportunità di dare qualche notizia interessante. All’inizio del nostro colloquio lei ha accennato alle prospettive di sviluppo della chimica verde. In che termini si sta sviluppando l’impegno di Versalis in questo campo? Nella chimica verde noi siamo ormai saldamente impegnati con Matrìca, la società paritetica costituita con Novamont, per la riconversione del sito sardo di Porto Torres. Il nostro progetto di chimica da fonti rinnovabili prevede la realizzazione, appunto a Porto Torres, di un complesso industriale tra i più grandi al mondo per la produzione di bio monomeri e bio polimeri, con un investimento di 500 milioni (aggiuntivi agli investimenti di cui si diceva prima). La realizzazione è pianificata in tre fasi, complessivamente saranno sette gli impianti produttivi nell’arco dei prossimi cinque anni, oltre ad un centro ricerche già inaugurato nel febbraio 2012 su una area di 700 mq, destinati a diventare 3.500 mano a mano che si svilupperà il progetto.
gno del 2001 ritorna in Italia come Amministratore Delegato di Huntsman Surface Science Italy. Nel 2003 è nominato Vice Presidente Europa, Middle East e Africa di Huntsman Performance Products, una delle cinque società operative del gruppo e successivamente nel 2009 Presidente con base a Houston e Bruxelles. È Amministratore Delegato di Versalis dal 7 febbraio 2011 ed è anche Presidente di Matrìca SpA (Joint Venture con Novamont), per la chimica da fonti rinnovabili. Daniele Ferrari è inoltre Vice-Presidente di Federchimica, Presidente di Plastics Europe Italia e Membro dello Steering Board di Plastics Europe (Brussels), membro del Gruppo ACOM di Cefic.
INTERVIEW OF THE MONTH: DANIELE FERRARI
A landmark moment for the Italian chemical industry: Versalis is born For seventeen years, it has been the leading company in the Italian chemical industry, particularly in the field of elastomers; today, it has changed its name and launched a global rebranding strategy. We are talking about Polimeri Europa, which was renamed Versalis on 5 April this year. This was not merely a formal act. Behind the new name, there is an ambitious project that seeks to restore the role of the Italian chemical industry, which had lost its shine over time, and enable it to compete on an equal footing with the major multinational corporations in terms of technology and innovation. At a time when bad news is a daily occurrence, this is a transformation that positively concerns not only the elastomer sector, but all of Italian industry. The project was illustrated to us, with plenty of facts and figures, by Daniele Ferrari, CEO of Versalis.
Why did you decide to change the company name and how did you come to this choice? It’s not just a matter of changing a name. In these past few years the entire European chemical sector has undergone major change with the emergence of critical issues ranging from the arrival of new competitors to the delocalization towards Asian countries, the price volatility of feedstocks and their frequently diminishing reserves. In addition, the issue of green chemistry has forcefully imposed itself as one of the challenges of the future. In this extremely complex context, Eni took the decision to develop a strategy for the relaunch of the chemical sector based on an ongoing commitment to research and product innovation - a renewal that, it is no exaggeration to say, can be defined as a historical milestone. The rebranding of Polimeri Europa into Versalis is tangible proof of this evolution. In which the choice of the new name is probably not left to chance Definitely not. Versalis, the result of a significant commitment in terms of research and creative work, is a name that seeks to express Eni’s new approach in the most effective way possible, evoking the notions of universality, and therefore globalism, widespread presence, stability and safety. How is the organizational structure of the new company different? Our strategy is based primarily on a focus on products with greatest value added through the extension and differentiation of the product portfolio, from which we expect a 50% increase in sales. The key to this strategy is the creation of four business units: intermediates, polyethylene, styrene and elastomers. Elastomers are therefore at the core of Versalis’s strategies? Unquestionably. The new plan lays particular emphasis on the development of the elastomer business, a sector in which Versalis is the outright leader in Europe, and for which investments of over 500 million euros are planned. The goal is to double its importance in terms of the company’s sales from the current 15% to 30% within the next 5 years. This will take place through the expansion of the present production lines and the development of existing capacities, with the construction of new plants at the sites of Ravenna, Ferrara and Grangemouth (United Kingdom). The new butadiene line in Dunkirk is also designed to help supply the raw material to the elastomer production facilities, particularly in the UK. More specifically, a new S-SBR line is going to be built at Grangemouth together with an EPDM line in Ferrara, and another S-SBR line and a thermoplastic rubber line in Ravenna. The projects will be launched by the end of this year, and the commissioning of the first plant is planned for the end of 2013. An investment of 135 million euros alone is expected for the EPDM line in Ferrara. In short, we will be putting an end to this period of investment stagnation, which has lasted way too long, and setting out firmly on the path of renewal. Will the increase in butadiene production in Dunkirk help you to become self-sufficient with regard to this feedstock? The new production levels at the Dunkirk facility will significantly reduce the amount of Butadiene we procure from the market. However, the real problem remains the general availability of the C4 mix, which is the limiting factor for the production of Butadiene. Further to what I said before, the restructuring of the Priolo facility in Sicily (one of the measures for the conversion of Italian deficit plants) will also involve the construction of an isoprene production line, an important comonomer that is essential for production in the elastomers sector From your speech at the Plast press conference it seems that Versalis is going to pursue a line designed to favour the transition
from a policy of issuing licences and patents to a joint venture with international players. But is this going to be sufficient to withstand a level of international competition that is now extremely wellestablished in some crucial areas for global production, such as Singapore? The development of joint venture cooperation agreements is just the first step towards operating in competitive conditions, especially on the Asian markets. Recently, we have entered China, with Eni Chemicals Shanghai, for the direct distribution of products on the Chinese market, and with Versalis Pacific (also headquartered in Shanghai) to operate across the entire Asian market. Now we have come to the phase of direct investment. And this obviously also regards China. Can you tell us anything more? For the time being, I’d rather not. But I think we will soon have some interesting news to share with you. At the beginning of our talk you mentioned the growth prospects of green chemistry. How is Versalis’s commitment to this issue developing? In the green chemistry sector we have made a firm commitment with Matrìca, the joint company established with Novamont, for the conversion of the Porto Torres site in Sardinia. Our project regarding chemicals from renewable sources involves the construction of one of the biggest industrial facilities in the world at Porto Torres for the production of biomonomers and biopolymers - an investment of 500 million euros (in addition to the investments mentioned before). There will be three stages to the construction project with seven production plants built within the next five years, as well as a research centre already opened in February 2012 that covers 700 m2. When the project is complete it will cover an area of 3,500 m2.
From 1981 to 1987 Daniele Ferrari, 50, was involved in designing plants for industrial wastewater treatments and worked at Agip Petroli. In 1988 he joined ICI (Imperial Chemical Industries), over time covering positions in the field of Sales & Marketing for Europe, the Middle East and Africa. In 1990 he was appointed director and headed the fluorocarbon business based in Runcorn (Manchester – UK). In 1997 he moved to Brussels as the head of the Poliuretani Intermedi Business Unit. In 1998, Huntsman Corporation took over the majority of ICI and in 2000 the surfactant and detergent businesses of the group Albright & Wilson. Following this takeover, he returned to Italy in June 2001 as the CEO of Huntsman Surface Science Italy. In 2003 he was appointed Vice President Europe, Middle East and Africa of Huntsman Performance Products, one of the five operating companies of the group, and then in 2009 President based in Houston and Brussels. He has been CEO at Versalis since 7 February 2011 and is also President of Matrìca SpA (Joint Venture with Novamont), for chemicals from renewable sources. Daniele Ferrari is also Vice President of Federchimica (Italian Federation of the Chemical Industry), President of Plastics Europe Italia and a Member of the Steering Board of Plastics Europe (Brussels), member of the ACOM Group of Cefic.
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Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
Sostenibilità e innovazione i temi principali discussi al congresso di Venezia di Giuseppe Cantalupo
Sostenibilità, ambiente, innovazioni, crisi economica, ruolo dell’industria della gomma e, a monte, delle materie prime nella gestione del presente in preparazione del futuro. Sono gli argomenti che hanno scandito lo svolgimento dell’AGM dell’IISRP di quest’anno, che si è tenuto a Venezia lo scorso mese di aprile.
È
stato il 53° Annual General Meeting della storia dell’International Institute of Synthetic Rubber Producers. Si è tenuto dal 16 al 19 aprile scorso presso la superba struttura dell’Hotel Molino Stucky Hilton situata di fronte allo splendido scenario offerto da Venezia e dalla laguna, con la cupola di San Marco sullo sfondo, visti dall’altra sponda del Canale della Giudecca. Si è svolto in Italia, perché è italiano il President International dell’Istituto in carica, Antonio Protopapa. Secondo una consuetudine consolidatasi negli anni, l’Istituto organizza il suo meeting annuale nel paese del presidente di turno. I partecipanti sono stati oltre 200, provenienti da ogni parte del mondo. E questa lusinghiera presenza ha sottolineato l’importanza e il successo dell’avvenimento. Un successo dovuto, essenzialmente, a due elementi determinanti: l’organizzazione perfetta – nulla è stato affidato al caso o all’improvvisazione, ma ogni dettaglio è stato curato con attenzione – e, da un punto di vista più propriamente tecnico, l’interesse suscitato dalle conferenze, tutte di stringente attualità e di alto livello.
La sala delle conferenze.
“L’INDUSTRIA DELLA GOMMA SINTETICA…A SOSTEGNO DEL FUTURO” È lo slogan scelto dall’Istituto per questo AGM per sottolineare l’impegno che l’industria della gomma si assume di garantire un futuro sostenibile al pianeta. E lungo questa traccia i vari relatori hanno sviluppato i loro interventi. Un tema quanto mai attuale, dati i tempi, e dalle molteplici articolazioni: la sostenibilità, in tutte le sue sfac-
cettature in termini di rispetto dell’ambiente; le innovazioni, alle quali essa necessariamente spinge perché sono di vitale importanza ai fini della sopravvivenza del pianeta; la crisi economica, che si intreccia con i precedenti aspetti e li condiziona non poco in termini di fattibilità; il ruolo che l’industria della gomma può svolgere per garantire un futuro sostenibile, e l’importanza che a tal fine assumono le materie prime da fonti rinnovabili; e altre ancora.
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Tyres Ml Repl. sales
OE sales
2000
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2000
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
Car Tyre Market Trend, 2011 Æ 2015
Mln pcs. NAFTA
stenibilità dell’industria della gomma. Sostenibilità che tutti dichiaratamente vogliono oggi per salvaguardare il futuro. Le relazioni sono state numerose, molto articolate e molto ricche di dati. Ne presenteremo, perciò, gli aspetti salienti in una veduta necessariamente panoramica.
EMEA
2.1%
2,5%
333
339
353
361
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494
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ASIA-PACIFIC
SOUTH AMERICA
7.6% 5,6%
76
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88
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94
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462 422
+4,5% CAGR 1,3 Æ 1,6 BL TYRES
2015
4
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Truck Tyre Market Trend, 2011 Æ 2015
Mln pcs.
EMEA
NAFTA
1.6%
2.3%
21
21.5
20
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2012
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22
30
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31
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ASIA-PACIFIC SOUTH AMERICA 7.5% 6.8%
12
13
2011
2012
15
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16
76
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87
92
2015 2011
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+5,2% CAGR 132 Æ 162 BL TYRES 5
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
so, ma è possibile guardare al futuro L’11 settembre e le Torri Gemelle con un certo ottimismo. Lo consentosono una data e un evento ormai lonno le prospettive che lo stesso tema tani nel tempo, ma hanno prodotto Raw Materials dell’AGM – la sostenibilità – ha indiuno strascico di effetti negativi che cato attraverso le presentazioni. Ma solo oggi, dopo tanti anni, sembra (2011 MIX) prima ancora lo ha ispirato la sereincominciare a diradarsi mostrando na fiducia che il Presidente Protopaben tangibili in tutti i loro aspetti i Synth. Rubber 27% pa ha trasmesso, col suo discorso di problemi che ne sono scaturiti e imNatural Rubber apertura dei lavori, associando l’imponendone la 35% necessità di una solumagine di Venezia - “essenza reale del zione non eludibile. Carbon black concetto di sostenibilità” per la sua Il contesto presenta luci e ombre, 11% cultura e il suo equilibrio - alla soil quadro generale è molto comples24 |
Steelcord 7%
Textiles 8%
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Chemicals 12%
PNEUMATICI: LA VIA VERSO IL FUTURO ATTRAVERSO L’INNOVAZIONE Nella sua relazione di apertura dei lavori “Tyre business: technology and growth” Francesco Gori, Managing Director di Pirelli Tyre, ha presentato, tra i numerosi aspetti presi in considerazione, il trend dei mercati car tyre e truck tyre, entrambi in ascesa nel periodo 2011-2015 in tutte le aree geografiche, e ha spiegato che cosa il produttore di pneumatici si aspetta dall’industria del3 La gomma - natula gomma sintetica. rale più sintetica - rappresenta oltre il 60% dei materiali utilizzati nella fabbricazione di un pneumatico: 35% la naturale, 27% la sintetica. Per quanto riguarda l’SR, è soprattutto la domanda di SSBR quella prevista in forte aumento in tutte le aree. Ne deriva l’ovvia previsione di un aumento dei consumi di butadiene, ma anche la fondata preoccupazione circa la disponibilità di questa importante materia prima. Di qui l’assoluta necessità, da una parte, di trovare altre vie per ottenere il butadiene facendo ricorso a tecnologie rinnovabili; dall’altra, di mettere a punto elastomeri a più elevate prestazioni. E precisamente: una nuova generazione di SSBR funzionalizzata e di BR, capaci di garantire una più bassa resistenza al rotolamento e una più alta percorrenza, oltre a una più facile lavorabilità dei relativi compound additivati di silice; nuovi tipi di IR a più elevata durata; nuovi polimeri a più alta impermeabilità all’aria e, in generale, che consentano una maggiore flessibilità nella messa a punto delle formulazioni di compoundazione. Oltre al butadiene da fonti rinnovabili (le biomasse, per esempio), la “chimica verde” è in grado di offrire - conclude il relato-
Synthetic Rubber (Europe)
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
re - anche altri prodotti da fonti alternative: la gomma naturale da tarassaco/ guayulo, cariche come la lignina da biomasse e la silice dalla pula di riso, softeners da piantagioni. Con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di rispetto dell’ambiente e di resistenza alla crisi.
SOSTENIBILITÀ: LA FORZA MOTRICE VERSO LE INNOVAZIONI Nella relazione “The downstream use of elastomers and their sustainability” Jagdish R. Patel (Hexpol Compounding) ha parlato degli effetti che la crisi ha prodotto sull’industria. Tra gli altri: una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti, alla sicurezza delle forniture e delle spedizioni e alla tutela della propria competitività per conservarne i vantaggi sulla concorrenza. Questo, sostanzialmente, l’atteggiamento principale indotto nei fornitori dalla recessione. In termini di sostenibilità, il relatore vede, come strade percorribili nel futuro, la concentrazione delle esperienze, lo sviluppo di knowhow tecnici e una più selettiva specializzazione. Ma la sostenibilità è una minaccia o un’opportunità? Walter Ramirez (Dynasol) non ha dubbi e toglie ogni dubbio. Nella sua interessante presentazione “Sustainability: a driver for new business opportunities” egli definisce la sostenibilità “il catalizzatore dell’innovazione”. Dopo che negli ultimi due secoli è stata praticamente assente ogni preoccupazione verso i problemi ambientali, negli anni ’80 ha incominciato a farsi strada lo ‘sviluppo sostenibile’ sotto la spinta di problemi molto seri, quali la globalizzazione, l’alto costo dell’energia, le variazioni climatiche, l’invecchiamento della popolazione, la salute pubblica e la povertà, la scarsità di cibo e di acqua, l’aumento dei rifiuti, l’aumento del traffico veicolare, e così via. Tutti problemi che hanno imposto come vitale la ricerca di soluzioni adeguate attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative rispettose dell’ambiente e della popolazione. La sostenibilità, appunto, intesa come la capacità di
Synthetic rubber tyre demand and regional availability EMEA
NAFTA
APAC
LATAM Material
Demand trend
Local for local availability
E-SBR PBR SSBR HaloButyl
Source: LMC & Pirelli estimates
S-SBR: New investment in APAC and Europe are expected in 2013 Halobutyl: New capacity coming out in 2013 New investment in China for SBR and BR in 2012 8
procurare in maniera duratura benefici economici, ambientali e sociali senza compromettere le risorse per le future generazioni. Ecco, allora, che la sostenibilità, come catalizzatore di innovazione e crescita, vuol dire anche ‘profittabilità’. E l’industria della gomma trarrà benefici da questa situazione nella misura in cui riuscirà a stare al passo con l’industria chimica. La quale – vale la pena sottolinearlo - si è prefissata dei target ben precisi. Qualche esempio da alcune aziende: la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020; impianti alimentati da energia da fonti rinnovabili entro il 2020; la realizzazione di tecnologie basate su biofuel e energia alternativa. Il terreno di sfida per l’industria della gomma è rappresentato dallo sviluppo di bio-monomeri, quali il bio-butadiene, il bio-isoprene, il bio-isobutene, e altri; dallo sviluppo dei ‘green tire’; ma anche dall’utilizzo di processi che prevedano l’eliminazione o il riciclo - sul sito di produzione - degli scarti, dei sottoprodotti, dei prodotti chimici pericolosi.
LA CHIMICA VERDE E LE BIO-RAFFINERIE Di sviluppo sostenibile ha parlato anche Carmine Masullo (eni versalis) con la relazione “Energy efficiency: tomorrow needs sustainability”. Dopo
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
una rapida panoramica retroattiva che spiega come l’eco-sostenibilità derivi all’eni dalla sua stessa storia, il relatore presenta, a titolo dimostrativo, gli ultimi dati di riduzione delle emissioni di CO2, frutto dell’attuazione di numerosi programmi di aumento dell’efficienza energetica degli impianti versalis: 5,6 Mt di anidride carbonica nel 2007, 4 nel 2011, target di 2,9 nel 2015. E il 2015 è anche l’anno al quale si estende il piano strategico 2010-2015 della società che, in termini di risparmio energetico, prevede le riduzioni degli ossidi di zolfo SOx di 500 t/a, degli ossidi di azoto NOx di 300 t/a e dei Composti Organici Volatili (VOC) di 280 t/a. Ma ancora non è finita. Perché, parallelamente alla progettazione anche di nuovi elastomeri (vedi SSBR funzionalizzata, per esempio) e nuovi bio-additivi per il settore tyre, l’azienda ha in programma la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo che terrà conto dell’impatto ambientale degli interi cicli produttivi, con diversi obiettivi importanti: aumento dell’efficienza energetica, riduzione dello sfruttamento di risorse naturali, riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento ambientale, utilizzo di risorse rinnovabili (da bio-masse, eoliche, solari, eccetera). Un programma, in conclusione, che
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K a u t s c h u k Ve r a r b e i t u n g / R u b b e r P r o d u c t i o n EUROFOAM fertigt für die Verwendung in der Industrie technische Artikel aus kompaktem und aus Zellkautschuk. EUROFOAM produces technical articles for industrial applications both in foam and compact rubber. Unsere Erzeugnisse sind fertige Produkte aus geschäumten und kompakten Materialien mit und ohne Kleber: Profile - Dichtungen Schlauche - Manschetten, nach Zeichnung gestanzte - gefräste in Form gepresste - mit Wasser geschnittene Artikel Schallschutzplatten Schaum - Silikon - Vulkollan - Polyurethan Nitril/PVC - Polyaethylen Schaum - E.V.A. Schaum - Luft - und Wasserfilter Schaum - Moosgummi Matten und Platten in Gummi.
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Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
The “green chemistry chemistry” ” project at Porto Torres: converting a petrochemical site into a biobio Current Rubber producers contribution to-refinery Rolling Resistance reduction
“green chemistry” PROJECT
Fuel saving and CO2 emission reduction INDUSTRIAL CONVERSION ACTIVITIES
RR reduction
Conversion of a traditional chemical site into an “innovative” green industrial site – including the largest bio-refinery in the world CONSTRUCTION OF A BIOMASS POWER PLANT
JV Matrìca
REMEDIATION OF POLLUTED AREAS
SSBR versalis batch vs. SSBR continuous (better filler dispersion and lower energy dissipation)
SSBR+silica vs. SSBR+CB
The industrial conversion project of the Porto Torres site will be implemented over (better filler/polymer interaction) different stages which will be carried out by the JV Matrìca (in which versalis holds 50% of the shares), Enipower and Syndial
SSBR vs. ESBR
(narrower MWD, lower hysteresis) 53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future” 21
Carmine Masullo durante la sua presentazione.
ha il suo sbocco naturale nel progetto “chimica verde”, che prevede la conversione del sito di Porto Torres da tradizionale sito chimico nella più grande bio-raffineria del mondo. In un innovativo polo industriale “verde”, cioè, che sfrutterà prodotti coltivati - e anche rifiuti per generare l’energia necessaria al processo – per la produzione di biomonomeri, bio-lubrificanti, bio-plastiche, bio-oli estensori, bio-cariche. Il progetto sarà gestito da Matrìca, una joint-venture 50/50 tra eni versalis e Novamont. Del ruolo che i bio-prodotti svolgono nell’industria in termini di influenza sulle caratteristiche dei polimeri e dei manufatti e in termini di impatto ambientale ha parlato, più specificamente, Catia Bastioli (Novamont) con la relazione “Contribution of Mater-Bi biofillers to low rolling resistance”. Una presentazione ad ampia gittata, molto articolata e di notevole rilievo scientifico. In primo luogo i benefici dei bioprodotti direttamente connessi con la biodegradabilità, la rinnovabilità e l’impatto ambientale. Questi prodotti – polimeri, lubrificanti, solventi, prodotti farmaceutici, cosmetici, additivi alimentari, eccetera - migliorano la qualità del suolo, dell’acqua e dell’a-
“green chemistry chemistry” ” at Porto Torres Trends to be taken into account by the Rubber producers to further Rolling Resistance reduction Following the shut-down of the ethylene and polythene HDPE productions…
“green chemistry” PROJECT
Phase C
Phase A
1. BIO-MONOMERS I PLANT
5. BIO-MONOMERS II PLANT
2. BIO-LUBRICANTS I PLANT
6. BIO-LUBRICANTS II PLANT
Mineral safe oils (low PCA content)
Highly aromatic oils
7. BIOPLASTICS PLANT
Vegetable oils
Phase B
s-SBR 3. BIO-EXTENSOR OILS FOR e-SBR ELASTOMERS PLANT Nd BR Ni, Ti BR, 4 BIO 4. BIO-FILLERS FILLERS PLANT
€
Research Center
HMW Elastomers
-R&D BIO-MONOMERS Project Functionalized Functionalized, high HW - R&D BIO-LUBRICANTS Project s-SBR, BR veg.oils s-SBR, BR - R&D BIO-ELASTOMERS BIO ELASTOMERS Project P j t
INVESTMENT: ca 50 mln €
y , nanotubes,, clays, fibers,filler/nanofiller, biofillers
The world biggest green project in the chemical industry
CB and modified Carbon blacks Precipitaded silicas silicars
Difunctional and Sulphur containing silanes 16 20
More reactive silanes New functional groups
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
ria e quindi la qualità della vita; sono riciclabili, biodegradabili, compostabili; rendono utilizzabili risorse locali e favoriscono lo sviluppo rurale. Non poteva mancare, ovviamente, l’argomento ‘Matrìca’, la J-V tra eni versalis e Novamont che sorge con il compito di trasformare il sito eni di Porto Torres in una bio-raffineria di terza generazione per la produzione di bio-plastiche, biolubrificanti e bio-additivi per abbassare la rolling resistance dei pneumatici.
Il complesso comprenderà 7 impianti e 1 Centro Ricerche e impiegherà circa 700 persone. Rappresenterà, quindi, un impulso notevole sul fronte delle possibilità di impiego non solo nelle zone rurali, ma in tutta la filiera produttiva. Per quanto riguarda i bio-filler, la relatrice ne ha illustrato l’effetto positivo sulla resistenza al rotolamento dei pneumatici, oltre che sulla lavorabilità e sulla dispersione delle cariche, con dovizia di dati derivanti dai lavori
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di ricerca effettuati presso i laboratori R&D di versalis di Ferrara e Ravenna su formulazioni a base di SSBR/BR e di SSBR/NR a contenuti crescenti di biocariche in sostituzione della silice.
sSBR/NR, Green Tyre Formulation with Silica/Silane emergenti nel periodo 2010-2020 for Winter Treadcati Application e arriva alla conclusione che quasi tut-
LCA DEL PNEUMATICO E LE PREVISIONI DI LUNGO TERMINE Dei materiali sostenibili ha parlato anche Boris Mergell (Continental Tires) con la presentazione “How to improve a tire LCA by synthetic polymer technology”. Ma inquadrando l’argomento da un’angolazione diversa. L’autore si è soffermato sull’importanza che tali materiali hanno ai fini del miglioramento della Valutazione del Ciclo di Vita (LCA: Life Cycle Assessment) del pneumatico. Della valutazione, cioè, delle interazioni del pneumatico con l’ambiente in tutto il suo ciclo di vita, dalla nascita alla fine dell’utilizzo – “dalla Culla alla Tomba” - , attraverso la quantificazione delle risorse energetiche e delle emissioni nell’ambiente, in modo da individuare eventuali conseguenze sulla salute umana, sulla qualità dell’ecosistema e sull’impoverimento delle risorse. Scopo dell’LCA, infatti, è quello di raccogliere e rendere disponibili informazioni utili per migliorare processi e comportamenti. Le innovazioni nel campo delle materie prime, ma anche dei processi produttivi e delle tecnologie di trasformazione, sono perciò auspicabili, perché giocano un ruolo essenziale nel migliorare la qualità di un intero ciclo produttivo dal punto di vista ecologico e, quindi, della qualità della vita. Un percorso certamente redditizio in questo senso, per quanto riguarda il settore dei pneumatici, è l’abbassamento della rolling resistance. Di qui l’esigenza, soprattutto, di una SSBR opportunamente progettata – con conseguente necessario aumento della relativa capacità produttiva per far fronte alla domanda crescente di questo elastomero - , ma anche di BR-alto cis (ma a migliorata lavorabilità) e di bio-monomeri. Sulle previsioni di lungo termine della domanda di tyre e di gomma sintetica si è soffermato Robert Simmons (LMC International) con la presentazio-
Catia Bastioli legge la sua relazione.
ta la crescita prevista delle vendite avviene nei mercati emergenti, mentre le vendite nei mercati avanzati hanno un Better Rolling Resistance andamento sostanzialmente stazionario. Stessa conclusione per la produziobenefit in si avrà ne dei pneumatici:Al’incremento terms emergenti. of principalmente nei mercati rolling Quali le implicazioni per l’industria della gomma sintetica? resistance Ovviamente,isl’andaobserved mento rispecchia quello dell’industria also with NR di del tyre: l’aumento della domanda pneumatici nei mercati emergenti produce l’effetto di un aumento anche della domanda di gomma negli stessi mer53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future” cati. E, naturalmente, l’evoluzione della tecnologia nel settore tyre porterà alla richiesta di nuovi elastomeri.
Concluding Remarks Biofiller is a co-filler for silica Positive trend for Rolling resistance Better RR Silica only
Positive trend for filler dispersion and, then, Mooney compound
Better processability
Decrease of compound density by biofiller addition
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
ne, molto interessante e anche molto dettagliata, “Long term outlook for the tyre and bulk synthetic rubber industry”. Dopo aver illustrato la dipendenza della domanda di gomma sintetica da quella totale dei pneumatici – primo equipaggiamento più sostituzione - , il relatore analizza in particolare le previsioni di vendita dei pneumatici nel settore replacement – la componente maggiore della domanda totale – ripartite tra mercati avanzati e mer-
NON SOLO TYRE Con la presentazione “Elastomers for automotive uses. Recent innovative applications and demands for the future” Carlo Torreggiani (Centro Ricerche Fiat) ha parlato delle applicazioni non-tyre degli elastomeri nell’auto. Dopo un’attenta descrizione della composizione media dei materiali che trovano impiego nell’auto – 75% materiali metallici e 25% altri materiali (plastiche, elastomeri, fluidi, vetro) – e, più in det-
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gomma EPDM), le guarnizioni multimateriali di tenuta carrozzeria. E per ognuno ha tracciato un interessante quadro di confronto passato-presente per le prestazioni del manufatto in termini di resistenza alla temperatura, ai nuovi carburanti, ai materiali corrosivi e aggressivi in genere, e altre caratteristiche ancora. Quali le principali richieste per il futuro che tengano conto delle problematiche economiche e di sostenibilità ambientale? Prodotti più leggeri e a costi inferiori mediante l’impiego di materiali più semplici da lavorare e riciclabili; utilizzo di gomma colorata che, oltre a conseguire gradevoli effetti estetici, consente, nella realizzazione di particolari manufatti per co-estrusione, di sostituire l’alluminio
Carlo Torreggiani legge la sua presentazione.
Polymeric classes in an average FIAT vehicle POLYURETHANES 12,0%
Elastomers (≈ 5% car total weight): Most representative elastomers is NR-SBR (tires) and EPDM (seals).
OTHERS 3,0%
STIROLE BASED 4 0% 4,0% POLYAMIDE 7,0%
NBR 1,6%
TERMOPLASTIC POLYESTERS 2,5%
VMQ 1,3%
AU AEM 0,4% 0,4% ALTRI 0,7%
SEBS 0,3% ELAST. FLORURATI 0,2% ACM 0,2%
ELAST. CLORURATI 2,1%
POLYPROPYLENES 55,0%
NR 4,4%
CONGLOMERATES 4,0% PVC 4.0%
EPDM 39,5%
POLYETHYLENES 8,5%
Plastic (≈ 12% of car total weight): About 10 classes of polymer, the most representative are the thermoplastic polyolefin with a prevalence of PP / PE
SBR 49,0%
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
taglio, dei polimeri utilizzati in una veto l’acciaio impiegati attualmente, con tura Fiat, l’autore ha presentato gli ultil’evidente molteplice risultato della rimi sviluppi nelle applicazioni non-tyre duzione dei costi, dell’alleggerimento degli elastomeri, inquadrati nel contedel pezzo e di un processo di lavoraziosto della sostenibilità. I principali: il tune più semplice; incrementare la disporequires assembly of morespecie nel bo introduzione aria calda (traA ilcommon filtro carnibilità di the materiali riciclabili, than 10,000 components, with an increase of e il compressore), il tubo ariathe dopo campo dicomponents; quelli polimerici. useilof electronic the new compressore (lato caldo e latomodels freddo), are more complex than the previous. UNO SGUARDO ALL’EUROPA il tubo di alimentazione del carburante CENTRALE (bio diesel), il tubo (raccoglie The cars haveblow-by now achieved high level of reliability, are optimized in terms of and ilenvironmental impact and the costs for kg aree significantly lowerlathan Interessante anche originale prei vaporisafety di olio), pendaglio marmitta other in consumer/high tech products sentazione di Sim Elman (Synthos) “Cen(un tempo gomma naturale, oggi in
Car today
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tral Europe Uncovered”. Dopo una rapida panoramica sull’Europa a 12 - non i dodici paesi iniziali, ma i 12 del Centro Europa: Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria – inquadrata nel contesto storico delle successive aggregazioni dei paesi e arricchita di dati su estensione geografica, popolazione, economia, l’autore presenta un’analisi, paese per paese, di: Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia, Slovenia, Ungheria e Romania attraverso altrettante schede. Per ogni paese riporta dati storici, geografici, demografici, di import e export, le principali industrie (per tipologia), la produzione di pneumatici e di veicoli, i personaggi importanti e gli eventi per i quali questi sono diventati famosi, oltre ad alcune curiosità di vita e di abitudini locali. Chiudono la presentazione alcune informazioni sulla produzione Synthos di elastomeri e, in forza di un recente accordo di partnership con Global Bioenergies, di butadiene da fonti rinnovabili.
CINA: AVANTI TUTTA Con la presentazione “Synthetic rubber and feedstocks: new challenges and new opportunities” Bill Hyde (IHS Chemical) ha svolto un tema di grande interesse: le previsioni di sviluppo della capacità produttiva della gomma sintetica e dei principali monomeri nel periodo 2011-2016 prevalentemente in Asia (Cina, Tailandia, Singapore, Sud Corea e Giappone), con particolare riguardo alla Cina. Perché - secondo il relatore – la rapida crescita di questo paese aprirà le porte al futuro dell’industria della gomma. Basti considerare che nel periodo indicato è previsto, per ESBR, SSBR e PBR, un aumento globale della capacità di 1700 kton/a nella sola Cina, contro 100 in Tailandia, 315 a Singapore, 450 in Sud Corea e 45 in Giappone. Un aumento che segue di pari passo, ovviamente, quello della domanda dei rispettivi elastomeri – SSBR e PBR soprattutto - . Stessa cosa per quanto riguarda i monomeri, stirene e butadiene principalmente. Secondo stime di IHS Chemical, la Cina diventerà il centro del mondo
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
Living under Globalization Asia Adding More Synthetic Rapid development for moreRubber Countries and growth of Additions the “Global Pie” Synthetic Rubber (2011-2016) (2011-
Japan 1 KTA sSBR 15 SBR 30 KTA PBR
Dramatic growth in the use of resources
China 640 KTA eSBR 100 KTA sSBR 960 KTA PBR
South Korea 130 KTA eSBR 120 KTA sSBR 200 KTA PBR
Different effects Singapore on Countries and Companies 175 KTA sSBR
Thailand 100 KTA sSBR
140 KTA PBR
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future” 53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Antonio Protopapa chiude i lavori dell'AGM.
Global growth continues at good level GDP
World trade
(real % change)
(index 2000=100) 2015 2020 2015-2020 +6,4% (average annual growth)
Emerging World Advanced
‘13
Source: FMI, CPB, Prometeia
del butadiene: entro il 2016 la capacità produttiva di questa importante materia prima in questo paese potrebbe arrivare a superare i 3,5 milioni di tonnellate/anno. Conseguente la considerazione sulla necessità di questo monomero da fonti alternative. E a questo proposito, Hyde rende noto che un lavoro recente di IHS Chemical indica diverse ‘bio-strade’ percorribili a costi competitivi rispetto ai metodi convenzionali di produzione del butadiene.
+6,4 +5,7 +4,2
2008
2010
2012
2014
2016
2018
2020
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
L’ECONOMIA E IL SUO STATO DI SALUTE Molto articolata e ricca di dati anche l’analisi dell’attuale situazione economica tracciata da Vittorio Maglia (Federchimica) con la presentazione “Building an economic scenario in hard times”. Dopo il picco negativo del GDP registrato nel 2009, il relatore illustra la previsione di un aumento di questo indicatore nel 2013 sia nei paesi avanzati che in quelli emergenti e di un aumento degli scambi
commerciali a livello globale nel periodo 2015-2020: +6,4%5la crescita media annuale. Situazione, questa, che si riflette in un aumento dei consumi e degli investimenti nello stesso arco di tempo: entro il 2020 i consumi dei paesi emergenti rappresenteranno il 33% sul totale mondo (erano il 16% nel 1990) e gli investimenti il 53% (19% nel 1990). C’è ragione per essere ottimisti, quindi, - è la prima conclusione di Maglia – per quanto riguarda la crescita della domanda globale. I paesi avanzati, però, avranno ancora da ‘digerire’ – è il termine usato dal relatore – a lungo gli effetti della recessione. E la preoccupazione, comunque, non è soltanto dell’Eurozona, ma anche, per esempio, di un paese grande e avanzato come gli Stati Uniti. Certo, i problemi sono accentuati nell’Eurozona, dove la moneta è unica, ma le divergenze tra i paesi sono tante, il GDP è previsto in aumento di appena l’1,1% nel 2013 e i 2 dei beni durevoli consumi – specie quelli - , in calo continuo dal 2005, dovrebbero incominciare a riprendersi solo a partire dal 2014. Lo scenario per i paesi avanzati, dunque, è quello tipico dei tempi duri – è la conclusione del relatore - , ma indica anche la strada di opportunità offerte dalla globalizzazione e da cambi strutturali dei consumi.
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Il 53° Annual General Meeting DELL'IIRSP
L’IMPEGNO PER IL FUTURO A conclusione dei lavori, Protopapa ha ribadito quello che è sempre stato l’impegno dell’IISRP: lavorare per promuovere l’interesse del mondo che ruota intorno all’industria della gomma sintetica, dal produttore dei polimeri all’utilizzatore del prodotto finale, operando sempre per migliorare la qualità della vita e preservare l’ambiente. Una mission che, nei dodici mesi del suo mandato, Protopapa ha contribuito a consolidare. Ora, l’AGM di Venezia ha indicato una nuova direzione strategica: sostenere il futuro. E per l’industria della gomma sintetica questo percorso rappresenta – è la conclusione del Presidente – un’opportunità per continuare a crescere negli anni avvenire, sempre mantenendo il suo ruolo di promotrice della sostenibilità del pianeta. Alla fine, un “Arrivederci” a tutti al prossimo AGM, che si terrà a San Francisco dal 15 al 18 aprile del 2013.
John Lyon nuovo presidente dell’IISRP Al termine del suo mandato di President International dell’IISRP, conclusosi con l’AGM di Venezia, Antonio Protopapa ha passato le consegne a John Lyon, Global Vice President, Butyl, ExxonMobil Chemical, che gli succede nell’incarico per l’anno 2012-2013. Nello stesso tempo, Protopapa è diventato Past-President International, e in questa veste continuerà a servire l’Istituto come membro del Comitato Esecutivo. John Lyon si è laureato in Ingegneria Meccanica nel 1981 presso l’Università del Minnesota, e dopo un incarico di breve durata in U.S. Steel, nel 1984 è entrato in ExxonMobil Chemical, dove ha incominciato la sua carriera come Responsabile Vendite. Ha assunto numerosi incarichi manageriali nei settori del marketing, degli approvvigionamenti e in quello tecnico. Tra questi, l’incarico di responsabile del business dei fluidi sintetici come Vice President, Synthetics. In ExxonMobil è stato anche responsabile, come vice presidente, del Marketing Globale di Lubrificanti e Specialties. John Lyon is the new president of IISRP John Lyon, Global Vice President, Butyl, ExxonMobil Chemical was elected President International of the International Institute of Synthetic Rubber Producers (IISRP) for the year 2012-2013 at the association’s 53rd annual meeting. Formerly, Mr. Lyon was Vice President, Synthetics, ExxonMobil Chemical Company. There he was responsible for the synthetics fluids business. He has also been the vice president, Global Marketing for ExxonMobil Lubricants & Specialties Company. A 1981 University of Minnesota graduate in mechanical engineering, john joined ExxonMobil in 1984 after a short assignment with U.S. Steel. He began his ExxonMobil career as an Industrial Sales Engineer and has spent most of his time in ExxonMobil’s downstream business. He has held a variety of marketing, technical, supply and management positions prior to being named to his current assignment in August 2009.
The 53rd Annual General Meeting
Sustainability and innovation - the main topics of the annual meeting of the IISRP Sustainability, the environment, innovation, the economic crisis, the role of the rubber industry and then of the raw materials in the management of the present in preparation for the future. These are the subjects which marked the IISRP AGM, which was held in Venice this past April.
I
t was the 53rd Annual General Meeting in the history of the International Institute of Synthetic Rubber Producers. The meeting was held last April 1619 at the grand building of the Molino Stucky Hilton Hotel, located facing the splendid scenery offered by Venice and the lagoon, with the dome of Saint Mark's Cathedral in the background, viewed from the other bank of the Canale della Giudecca. It was held in Italy as the President International in charge
of the Institute is Italian, Antonio Protopapa. According to a custom which has become more solid over the years, the Institute organises its annual meeting in the country of the active President. More than 200 participants were present, coming from all over the world. And this glowing presence underlined the importance and success of the event. A success, due essentially to two specific elements: perfect organisation - nothing was left to chance
or to improvisation, rather each detail was attended to with much care - and, from a more technical point of view, the interest aroused by the conferences, all of strict topicality and of a high level.
"THE SYNTHETIC RUBBER INDUSTRY...SUSTAINING THE FUTURE" This is the slogan chosen by the Institute for this AGM to underline the task the rubber industry is undertaking to
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The 53rd Annual General Meeting
guarantee a sustainable future for the planet. And it is along this path that the various speakers developed their talks. A topic as current as ever, given the times, and of many articulations: sustainability, innovation, the economic crisis, the role the rubber industry can play in guaranteeing a sustainable future, the importance which raw materials from renewable sources take on with this goal; and still more. September 11th and the Twin Towers are a date and an event which, although distant in the past, produced a series of negative events which only today, after many years, seem to be starting to clear showing that the problems which arose are well tangible in their forms and giving them a need to be solved which can't be avoided. The context gives off both light and shadow and the general picture is very complex, but it is possible to look at the future with a certain sense of optimism. This is made possible with the outlooks indicated in the presentations of the AGM with this same theme - sustainability. But initially it was inspired by the calm sense of trust which the President Protopapa exuded with his opening speech to the proceedings, associating the image of Venice - "real essence of the concept of sustainability" for his culture and his balance - with the sustainability of the rubber industry. Sustainability, which all expressly want today to save the future. There were numerous reports, very well-articulated and very rich in data. We will present, however, the main aspects in a necessarily panoramic view.
the tyre manufacturer expects from the synthetic rubber industry. Rubber - both natural and synthetic - represents more than 60% of the materials used in the manufacture of a tyre: 35% natural, 27% synthetic. As regards SR, the demand for SSBR is mainly that which is expected to rise greatly across all areas. From this arises the obvious prediction for an increase in the consumption of butadiene, but also the well-founded concern for the availability of this important raw material. This leads to the absolute necessity, on the one hand, to find other ways of obtaining butadiene using renewable technologies; on the other, developing elastomers with greater performance. And, in exact: a new generation of functionalised SSBR and BR, able to guarantee a lower resistance to rolling and a greater travelling distance, as well as easier workability of the relative silica additive compounds; new types of IR with greater durability; new polymers with greater air impermeability and, in general, which allow greater flexibility in the development of the compounding formulations. Other than butadiene from renewable sources (bio-masses, for example), "green chemistry" is also able to offer - the speaker concludes - other products from renewable sources: natural rubber from Taraxacum/Guayule, fillers like lignin from bio mass and the silica from rice husk, softeners from plantations. With all their advantages in terms of respect for the environment and their resistance to the crisis.
SUSTAINABILITY: THE DRIVING FORCE TOWARDS INNOVATION
GREEN CHEMISTRY AND THE BIO-REFINERIES
TYRES: THE ROAD TO THE FUTURE VIA INNOVATION
In the report “The downstream use of elastomers and their sustainability” Jagdish R. Patel (Hexpol Compounding) spoke of the effects which the crisis had on the industry. Among others: a greater attention to product quality, the reliability of supply and shipments and the protection of one's own competitiveness to maintain the advantages over the competition. This, basically, is the main attitude adopted by the reces-
Carmine Masullo (eni versalis) also spoke of sustainable development with the report “Energy efficiency: tomorrow needs sustainability”. After a quick retroactive view which explains how eco-sustainability derives for eni from its own history, the speaker presents, by way of example, the latest data concerning the reduction of CO2 emissions, the result of many programs for increasing energy efficiency in the versalis
In his opening address "Tyre business: technology and growth", Francesco Gori, Managing Director of Pirelli Tyre, presented, among the many aspects taken into consideration, the market trend for car tyres and truck tyres, both experiencing a period of growth from 2011-2015 across all geographical regions, and explained what
sion's suppliers. In terms of sustainability, the speaker sees the concentration of experience, the development of technical know-how and a more selective specialisation as a path for the future. But is sustainability a threat or an opportunity? Walter Ramirez (Dynasol) has no doubts and removes those existing. In his interesting presentation “Sustainability: a driver for new business opportunities”, he defines sustainability as "the catalyst for innovation". Since, in the last two centuries there has been practically no concern for environmental issues, the 80s saw 'sustainable development' starting to take hold under the influence of very serious problems, such as globalisation, high energy costs, changes in the climate, ageing of the population, public health and poverty, the scarcity of food and water, increase in refuse, increase in traffic, and so on. All problems which made the research for suitable solutions via the development of innovative technologies which respect the environment and the population vital. Sustainability, in fact, intended as the long-term ability to obtain economic, environmental, and social benefits without compromising resources for future generations. The fighting ground for the rubber industry is represented by the development of bio-monomers, such as bio-butadiene, bioisoprene, bio-isobutene, and others; and by the development of the 'green tire'; but also through the use of processes which see to eliminate or recycle waste, by-products, and dangerous chemical products at the production site.
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plants: 5.6 Mt carbon dioxide in 2007, 4 in 2011, with a target of 2.9 in 2015. And 2015 is also the year to which the company's strategic plan 2010-2015 extends, which, in terms of energy saving, forecasts the reduction in sulphur oxides SOx of 500 tons/year, nitrogen oxides NOx of 300 tons/year and volatile organic compounds (VOC) of 280 tons/year. But it is not yet finished. As, alongside the planning of new elastomers (see SSBR functionality, for example), and new bio-additives for the tyre sector, the company also plans to create a new development model which acknowledges the environmental impact of the entire production cycles, with various important objectives: increasing energy efficiency, reducing the use of natural resources, reducing CO2 emissions and environmental pollution, using renewable resources (from bio-masses, windpower, solars, etc.). A program, in conclusion, which flows naturally into the project "green chemistry", which plans for the conversion of the Porto Torres site from a traditional chemistry plant to the largest biorefinery in the world. Into an innovative industrial "green" pole, that is which will use cultivated products, and also refuse, to generate the energy necessary for the process - for the production of bio-monomers, bio-lubricants, bio-plastics, bio-extensor oils, bio-fillers. The project will be managed by Matrìca,a joint venture 50/50 between eni versalis and Novamont. The role which the bio-products play in the industry in terms of influencing the characteristics of polymers and manufactured products and in terms of environmental impact, was discussed in the report by Catia Bastioli (Novamont) “Contribution of Mater-Bi biofillers to low rolling resistance”. A presentation of great range, very articulated and of notable scientific relevance. Firstly, the benefits of bio-products directly connected to biodegradability, renewability, and environmental impact. These products, polymers, lubricants, solvents, pharmaceutical products, cosmetics, food additives, etc., improve 36 |
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with the quality of the soil, the water, and the air and therefore the quality of life; they can be recycled, are biodegradable, can be turned into compost; they make local resources usable and favour rural development. Obviously we can't leave out the argument of 'Matrica', the J-V between eni versalis and Novamont which arose with the task of transforming the eni site Porto Torres into a bio-refinery of third generation for the production of bio-plastics, bio-lubricants and bio-additives to lower the rolling resistance of tyres. The complex will include 7 plants and 1 research centre and will employ around 700 people. As regards bio-fillers, the speaker illustrated their positive effect on the rolling resistance of tyres, as well as the workability and the dispersion of the fillers, with an abundance of data coming from the research work carried out at the R&D laboratories of versalis in Ferrara and Ravenna, Italy on the formulations based on SSBR/BR with an increasing content of bio-fillers to replace silicas.
TYRE LCA AND LONG-TERM FORECASTS Boris Mergell (Continental Tires) also spoke of sustainable materials with the presentation “How to improve a tire LCA by synthetic polymer technology”. He, however, viewed the argument from a different perspective. The author focused on the importance of those materials in improving the Life Cycle Assessment of the tyre (LCA). Of the assessment, that is, of the interaction of the tyre with the environment throughout its whole life cycle, from its creation to the end of its use - "from the cradle to the grave"-, via the quantification of energy resources and the emissions into the environment, in such a way as to identify any eventual consequences for human health, the quality of the ecosystem and the impoverishment of the resources. The aim of the LCA, in fact, is to collect and make available information which is useful for improving processes and behaviours. A rather profitable route in this sense, as
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regards the tyre sector, is the lowering of the rolling resistance. This leads to the need, above all, for a SSBR which is opportunely planned, but also a high cis BR (but with improved workability) and bio-monomers. Regarding the long-term forecasts of the demand for tyres and synthetic rubber, Robert Simmons (LMC International) focused with his presentation on a very interesting and detailed look at the “Long term outlook for the tyre and bulk synthetic rubber industry”. After having illustrated the dependence of demand for synthetic rubber on the total demand for tyres - first equipping then replacement -, the speaker analysed in particular the sales outlook for tyres in the replacement sector - the greatest component of the total demand - divided between advanced markets and emerging markets during the period 2010-2020 and arrived at the conclusion that almost all the growth predicted in sales comes from emerging markets whereas sales in advanced markets have a substantially stable trend. The same conclusion applied for the production of tyres: the increase will take place mainly in the emerging markets. And, naturally, the evolution of the technology in the tyre sector will lead to the request for new elastomers.
NOT ONLY TYRES With his presentation “Elastomers for automotive uses. Recent innovative applications and demands for the future”, Carlo Torreggiani (Fiat Research Center) spoke of the non-tyre applications of elastomers in the car. After a detailed description of the average composition of the materials used in cars - 75% metals and 25% other materials (plastic, elastomers, liquids, glass) - and, in greater detail, of the polymers used in a Fiat vehicle, the speaker presented the latest developments in non-tyre applications of elastomers, focused on the context of sustainability. The main areas: warm air intake tube (between the filter and compressor), air tube after the compressor (hot and cold side), the fuel feed tube (bio diesel), the blow-by tube
The 53rd Annual General Meeting
(collects oil vapours), the muffler strap (once in natural rubber, now in EPDM rubber), the multi-material weather seals. And for each one he created an interesting image by comparing the past with the present for the performance of the manufactured product in terms of resistance to temperature, new fuels, corrosive and aggressive materials in general, and yet more characteristics. What are the main requests for the future which acknowledge the economic issues and environmental sustainability? Lighter products at a lower cost via the use of materials which are easier to work with and which can be recycled; use of coloured rubber which, other than producing a pleasant aesthetic, make it possible during the creation of particular manufactured products for co-extrusion, substituting aluminium or steel which is currently used, with the evidently manifold result of reducing costs, making pieces lighter and a more simple working process; increasing the availability of recyclable materials, especially in the polymer field.
A LOOK AT CENTRAL EUROPE The presentation by Sim Elman (Synthos) “Central Europe Uncovered” was both interesting and original. After a quick overview of Europe in 12 not the twelve initial countries, but the 12 of Central Europe: Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Estonia, Latvia, Lithuania, Malta, Poland, Romania, Slovakia, Slovenia, Hungary - looked at in the historical context of the following aggregation of the countries and enriched with data on the geographical extension, population, economy, the author presents an analysis, country by country, of: Czech Republic, Slovak Republic, Poland, Slovenia, Hungary and Romania via as many index cards. For each country he notes historical data, geographical data, demographical data, data on import and export, the main industries (by type), the production of tyres and vehicles, the important people and the events which made them famous, along with some tidbits on the local life and customs. The presentation clo-
ses with some information on Synthos's production of elastomers and, led by a recent partnership agreement with Global Bioenergies, of butadiene from renewable sources.
CHINA: FULL SPEED AHEAD With his presentation “Synthetic rubber and feedstocks: new challenges and new opportunities” Bill Hyde (IHS Chemical) addressed a topic of great interest: the forecasts for the development of the productive capacity of synthetic rubber and the main monomers during the period 2011-2016 mainly in Asia (China, Thailand, Singapore, South Korea, and Japan), with particular attention on China. As, according to the speaker, the rapid growth in this country will open the door to the future of the rubber industry. It is enough to consider that during the period stated, ESBR, SSBR, and PBR, are predicted to experience a global increase in capacity of 1700 kton/year in China only, compared to 100 in Thailand, 315 in Singapore, 450 in South Korea, and 45 in Japan. An increase which follows in equal steps, obviously, that of the demand for the respective elastomers - SSBR and PBR above all. The same applies for monomers, styrenes and butadiene mostly. According to IHS Chemical, China will become the centre of the butadiene world: by 2016 the production capacity of this important raw material in this country could reach over 3.5 million tons/year. Then the consideration on the need for this monomer from alternative sources.
THE ECONOMY AND ITS STATE OF HEALTH The analysis of the current economical situation outlined by Vittorio Maglia (Federchimica) in his presentation “Building an economic scenario in hard times” was also very well-articulated and rich in data. After the negative spike of the GDP recorded in 2009, the speaker illustrates the forecast for an increase of this marker in 2013, both in advanced countries and in emerging countries and an increase in trade on a global
level during the period 2015-2020: an average annual growth of 6.4%. A situation which is reflected in an increase in consumption and investment over the same period of time: before 2020 consumption in emerging countries will represent 33% of the world total (16% in 1990) and investments 53% (19% in 1990). There is reason to be optimistic, therefore, is the first conclusion of Maglia, as regards the increase in global demand. The advanced countries, however, will still have to 'digest' - being the term used by the speaker - the effects of the recession for a long time. Certainly, the problems are accentuated in the Eurozone, where the money is uniform, but the differences among the countries are many, the GDP is predicted to rise by just 1.1% in 2013 and consumption - especially that of durable goods -, in a continuous decline since 2005, should start to pick up again but only after 2014. The speaker's conclusion is this; the scenario for the advanced countries, however, is that which is typical of hard times, but it also shows a road of opportunity offered by globalisation and structural changes of consumption.
COMMITMENT FOR THE FUTURE At the end of AGM, Protopapa reinforced what has always been the task of the IISRP: working to promote the interest of people involved in the synthetic rubber industry, from polymer producers to end users of the end product, working always to improve the quality of life and preserve the environment. A mission which, in the twelve months of his mandate, Protopapa has contributed to consolidate. Now the AGM at Venice has identified a new strategic direction: sustaining the future. And, concludes the President, for the synthetic rubber industry this route represents an opportunity to continue to grow in the coming years, always maintaining its role as a promoter of sustainability of our planet. Finally a warm "see you" everybody to the next AGM which will be held in San Francisco from 15-18 April, 2013.
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Il silicone guarda avanti con i centri specialistici EVC Bluestar Silicones, specialista mondiale della chimica dei siliconi, propone attraverso la sua rete europea Mix & Fix Centers®, un servizio di competenza capace di fornirvi mescole pronte all’uso in brevi tempi di consegna e campioni per prove ed omologazioni
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La Bertoletti snc fornisce prodotti per diversi settori: dall’ “automotive” a quello meccanico, dalle applicazioni per casalinghi al tessile alla ventilazione. Nella lavorazione tratta materiali diversi come NBR, EPDM, SBR, VITON, SILICONE e GOMMA NATURALE: tutte le mescole utilizzate sono di alta qualità e certificate dai loro produttori. LE RISORSE L’azienda copre una superficie di 1200 mq2 di cui 800 dedicati alla linea di produzione. Il parco macchine è composto da 5 presse verticali per iniezione, 2 per compressione che vanno da 50 a 270 tonnellate. La linea di produzione comprende il reparto tecnico, il controllo qualità e i reparti per l’assemblaggio e l’ imballaggio. LE CERTIFICAZIONI Il sistema di processo dell’ impresa dal 2003 è certificato VISION 2000 (ISO 9001/2000). LA GAMMA DI PRODOTTI Guarnizioni flessibili, profilati e membrane, O-Rings, guarnizioni realizzate per iniezione e compressione, tubi, componenti per scambiatori di calore e molti altri. Si realizzano inoltre componenti in gomma-metallo e in gomma-tessuto, applicabili in diversi campi. La Bertoletti Snc lavora su disegno del cliente e su campionatura, per soddisfare le più svariate esigenze. BERTOLETTI articoli in gomma Bertoletti Valerio & C. Snc Via Tonale e Mendola, 178 24060 Endine Gaiano (BG) Italy TEL. (0039) 035.827453 Fax (0039) 035.827770 info@guarnizionibertoletti.it
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è una società che nasce dalla fusione di esperienze decennali nel settore della gomma, principalmente strutturata per la produzione di mescole in FKM , specializzata nella realizzazione di mescole sia su formulazione dei Clienti che proprie, offrendo esperienza per soddisfare le aspettative del cliente con elastomeri tecnicamente avanzati e mescole speciali progettate per rispettare specifiche severe, proponendo sempre un rapporto costo/qualità altamente competitivo con l’attuale mercato. L’ONDA DEI CAMBIAMENTI SPINGE IL CLIENTE VERSO DIREZIONI INCERTE. È NOSTRA RESPONSABILITÀ INDICARE LA RETTA VIA OFFRENDO LA GIUSTA ASSISTENZA
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Nuremberg, July 2-5
The challenge of Italian excellence at the German Rubber Conference A few weeks after the great meeting of Rubber 2012, which marked the return of the rubber industry at a wellrenowned international event, the traditional date for the DKT (Deutsche Kautschuk Tagung / German Rubber Conference) returns at Nuremberg, organised by the Deutsche Kautschuk-Gesellschaft (German Rubber Society). DKT has always played an important role as it is held in the heart of Europe, in a country which, through the good times and the bad, holds a leading position in the manufacturing industry of our continent. This year the number of exhibitors exceeded 200 and the Italian companies (approx. 25) occupy the second position among the nations present. This is a sign that our businesses all want to work to wards overcoming the difficulties of the moment and to face them on an equal par with the international competition. These pages will play testimony to this fighting spirit, "capturing" their areas of specialisation and providing the essential data for contacting them. Our magazine can be found at Nuremberg in hall 12, stand 453 and will naturally follow the event with an extensive review in the next edition.
COLMEC ► Hall 12 Stand 250 company name Colmec S.p.A. address Via Massari Marzoli, 6 Zona Industriale Sud-Ovest 21052 Busto Arsizio (VA) Italia Tel. +39 0331 342551 Fax +39 0331 342559 website www.colmec.it e-mail colmec@colmec.it for German market Klaus Hillebrand, area Manager
products • Rubber Extrusion Lines for profiles/hoses • Curing Lines with Hot Air/VHF/Salt Bath • Silicone Lines for medical and industrial products • Mixing Lines for rubber compounds • Mixing Unit for silicone compounds • Rubber and Silicone Extruders equipped with Gear Pump • Straining Lines for rubber compounds
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Nuremberg, July 2-5
COLOR SERVICE ► Hall 12 Stand 345 company name Color Service srl address Via Divisione Julia, 15, 36031, Dueville (VI) website www. colorservice.eu e-mail sales@colorservice.net for German market Frank Thielemann, local agent
products The system is designed to prepare a bagged recipe per minute and the main peculiarity of this system is the contemporary dispensing of all the products at the same time. The working process includes: creation of E.V.A. bags (starting from a tubular film, low fusion point), the bag is automatically moved to the dosing area, printing of the bag with ID label (Bar Code, Normal characters or drawing), sealing of the bag and discharge .The advantages given by this system are the following: strong vacuuming of powder dust, reduced personnel employment, reduced space, elevated dispensing accuracy (0.5 gr. Accuracy), very high dispensing and elevated safety.
MESGO ► Hall 12 Stand 249 company name Mesgo S.p.A. address Via Virgilio 16, 24060 Gorlago (Bg) Italia website www.mesgo.it e-mail cabrini.giorgio@mesgo.it capital stock 2,934,450 € sales 36 mln € export sales 7 mln € employees 72 sales manager Cabrini Giorgio
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for German market Monika Chabr, chabr.monika@mesgo.it standards ISO 9001:2008 products Since 1996 MESGO is producing and selling all over Europe compounds based on fluorocarbon, silicone, fluorosilicone, synthetic and natural rubber, tailored made for its customers. MESGO, a valuable mix of know-how, technology and innovation that guarantee also as far as regards customer service, very high quality standards and fast execution of orders.
Nuremberg, July 2-5
UTPVision ► Hall 12 Stand 353 company name UTPVision s.r.l. address via Pasubio 3 , 24044 Dalmine BG Italy website www.utpvision.it
products Visual inspection machines for automatic control of dimensions and surface defects. Automatic 3D inspection systems. Measuring equipments
e-mail info@utpvision.it sales 4,5 mil € export sales mil € 3 employees 22 sales manager Mr. Franco Rossi for German market Friedhelm Noll, Goethestraße 48 , 71111 Waldenbuch Mobil: (+49)- (0)1628510828
CO.ME.T. ► Hall 12 Stand 337 company name CO.ME.T. S.r.l. address Via Castello, 50 - 24060 Adrara San Martino (BG) Italia website www.cometsrl.com e-mail info@cometsrl.com capital stock 520.000 € Turnover over 40 mln € export sales around 10% employees 75 sales manager Emanuele Goffi for German market commercial and technical service directly from Italy standards UNI EN ISO 9001:2008
products CO.ME.T. s.r.l. works since over 30 years on the development of taylor made rubber compounds, aiming to satisfy specific requirements of the customers operating in several application fields. The production range is composed by black compounds to be used by injection/compression moulding (IM / CM) or extrusion. Compounds are based on natural rubber (NR) or synthetic rubber: from standards EPDM, SBR, NBR, IIR, CR, till specialties like peroxide EPDM for drinking water, Clorobutyl & Bromobutyl, easy processing and/or high performance HNBR and ACM suitable for the main automotive norms. Hardness range: from min. 35/40 till max 85/90
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Nuremberg, July 2-5
OR.P.Stampi ► Hall 12 Stand 412 company name OR.P.Stampi Srl
Products
address
Development, design and construction of moulds for the production of technical rubber articles.
Via Colognola 1/B, 24060 Viadanica (BG), Italia
All aspects involved with the evaluation, study, concept of the mould, through direct liaising with the customer, for optimization of a moulding process (consideration of minimal waste, more efficiency and overall better production cycle). Considerations and realizations that have made OR.P.Stampi a leader in their sector, with the customer needs, along with our know-how, are at the core of any customer success.
website www.orpstampi.it e-mail info@orpstampi.it Turnover 6/8 mln € employees 45/ 60 sales manager Aurelio Brevi standards ISO 9001 - 2008
PMG ► Hall 12 Stand 325 company name PMG s.p.a address via Europa 3, 24069 Cenate Sotto (BG) website www.pmgcompounds.com it e-mail info@pmgcompounds.com sales 52 mln € export sales 35% sales manager Carlo Nolli for German market SEC Gummimischungen GmbH 73230 Kirchheim/Teck, Karl-Arnold-Str. 28, (Germany) tel +49702194480, info@sec-gumi.de standards ISO 9001 - ISO 14001
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products With more than 35 years of experience PMG is a European leading company with design and development capability in the world of specialty elastomers compounds. The production is articulated in four units: the mixing unit of Cenate Sotto, the site of Trescore I fully dedicated to the production of FKM compounds and the Research and Development Center and the new mixing site of Trescore II for coloured compounds. Furthermore the production unit of PMG EAST at Timisoara (Romania) which started its operations in January 2006 aimed at serving our Customers in the markets of Central and Eastern Europe. PMG Group core business is represented by the production of FKM compounds, for which the company is a global leading player. Production is also completed with compounds based on HNBR, ACM AEM, EPDM Silicon and Fluorosilicon and all specialty elastomers for the most innovative Automotive and Industrial applications
Nuremberg, July 2-5
RDC ► Hall 12 Stand 100 company name RDC srl
products
address
Predispersed rubber chemicals, rubber based color masterbatches, process aids, tailor made preweighed sachets and all possible solutions to ease chemicals handling to meet environmental normatives.
Via Monte Nevoso 14 - 20010 Bareggio (MI) Italy website www.rdcsrl.com e-email giorgio.marzari@rdcsrl.com capital stock 74,880€ sales 36 mln € export sales 19 mln € employees 30 sales manager Giorgio Marzari technical manager Gianluca Melillo for German market NGS Elastomer GmbH standards IS0 9001:2008; ISO 14001: 2004
SOLVAY ► Hall 12 Stand 131 company name Solvay Specialty Polymers address Viale Lombardia, 20 | 20021 Bollate MI | Italy website www.solvayspecialtypolymers.com. e-mail specialtypolymers.emea@solvay.com sales 1.25 mld € employees over 2500 productions sites and R&S centers Solvay Specialty Polymers has 11 research and development centres and 14 industrial manufacturing sites around the world. standards ISO 9001, ISO 14001-04
products Solvay Specialty Polymers manufactures over 1,500 products across 33 brands of high-performance polymers - fluoropolymers, fluoroelastomers, fluorinated fluids, semi-aromatic polyamides, sulfone polymers, aromatic ultrapolymers, highbarrier polymers and high-performance crosslinkable compounds and are used in a wide range of industries, including Aerospace, Oil & Gas, Alternative Energy, Smart Devices, Healthcare and Automotive.
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TOVO Gomma ► Hall 12 Stand 411 company name Tovo Gomma s.p.a.
for German market
address
andrea.pasotti@tovogomma.com
Via Campagnola 49 - 25081Bedizzole (BS) Italia
standards
website www.tovogomma.com e-mail andrea.pasotti@tovogomma.com
ISO 9001 : 2008 - in progress OHS AS 18001 and ISO 14001
capital stock 6,500,000 €
products
sales 39 mln
rubber compounds and rubber sheets in EPDM, EPM, NBR, HNBR, CSM, C\B IIR(butyl), SBR, IR, NR, BR, CR (and VMQ and FKM only for vulcanized sheets)
export sales 30% employees 120 sales manager matteo.tovo@tovogomma.com
DOSS VISUAL SOLUTION ► Hall 12 Stand 357 company name Doss Visual Solution s.r.l. address Via dell’Industria 57 25030 Erbusco (Bs) Italy Tel. 0039 030 7703191 - Fax 0039 030 7703286 website www.doss.it e-mail doss@doss.it for German market Doss Visual Solution Germany Dipl.-Ing. Thomas Böhme Veilchenweg 26c, 22529 Hamburg 0049 (0) 40 43 270 282 Mobile 0049 (0) 172 4567 916 mailto:doss@hamburg.de Eleonora Colosio - Francesca Giusti (tel. 0039 030 7703191) standards UNI EN ISO 9001:2008
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products Doss is the world’s leader in the manufacturing of visual inspection machines for the quality check of gaskets, seals, washers, technical parts of different kinds of material. Over the past 20 years Doss Visual Solution has supplied its customers with innovative solutions to reach always higher quality targets. With more than 600 machines sold all over the world, Doss dedicates to research and development of always brand new solutions for this market.
Nuremberg, July 2-5
PUMATECH ► Hall 12 Stand 355 company name Pumatech s.r.l. address Via Delle Margherite ,10 27016 San Alessio con Alone (PV) website www.pumatech.it e-mail info@pumatech.it capital stock € 50,000 sales € 600,000 export sales € 500,000 employees 6 sales manager Ing Andrea Stara for German market Rolf Schlicht gmbh products Cutting machines; Cryogenic deflashing machines; Powdering machines
COMERIO ERCOLE ► Hall 12 Stand 359 company name Comerio Ercole s.p.a.
tecnical manager Renato Lualdi
address
area manager Guglielmo Comerio
Via Castellanza 100 - 21052 Busto Arsizio - Varese
standards
website www.comercole.it
ISO 9001:2008 / ISO 14001:2000
e-mail info@comercole.it
product
capital stock 2,200,000 €
Mixing Mill from laboratory size 300 mm up to 3000 mm “giant” type - single drive and pluridrive configuration - fixed or variable speed and friction - hydraulic nip adjustment Internal Mixer from laboratory size 2/3 liter up to 240 liter - tangential and intermeshing rotors technology - Complete Mixing Rooms in turn key configuration 2-3-4 Calender roll configuration in different shape arrangement from 300 mm up to 3500 mm - Complete calenderlines for rubber application and process - Turn key project.
sales 80,000,000 € export sales 94% employees 174 production plant 40.000 m2 general manager Riccardo Comerio sales manager Crespi Piergiorgio
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INTERBUSINESS ► Hall 12 Stand 325 company name Interbusiness S.r.l. address Via Spartaco 25m, 20135 Milano, Italy
distribution and customer service, we have attained optimization of a unique customer system for our specialized array of Intercure® products.
website www.interbusinessgroup.com e-mail info@interbusinessgroup.com headquarters Interbusiness S.r.l. - Milano - Italy technical operations IB Chem S.r.l. - Brindisi - Italy trading company for the North American market Interbusiness U.S.A., Inc. standards UNI EN ISO 9001:2008 products Interbusiness is a market leader in the manufacture of a complex range of elastomer curing agent. Together with IB Chem, the group’s technical operations company, and a successful integration of all the required steps from research and development, to
MARBO ITALIA ► Hall 12 Stand 352 company name Marbo Italia s.p.a. address Via T. Tasso 25/27 20010 Pogliano Milanese - MI website www.gruppomarbo.com e-mail info@gruppomarbo.com capital stock 1,500,000 € sales 35,000,000 € export sales 65% employees 80
sales manager Dr. Alberto Cortesi for German market Gepoc Polymerchemie GmbH D-52382 NIederzier Mr. Derek Cornils standards UNI EN ISO 9001:2008 + UNI EN ISO 14001:2004 products Release Agents , Antitacks , Internal Lubricants
BAGIGI ► Hall 12 Stand 457 company name Bagigi s.r.l. Address via dell'Industria 20/D 33030 Coseano (UD) website www.bagigi.com e-mail info@bagigi.com capital stock 110,000 € sales € 1,500,000 export sales 70%
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employees 10 sales manager Giorgio Macor for German market Giorgio Macor products devulcanizate rubber (SBR/NR, NBR, EPDM, CR, IR, IIR, FKM); compounds (SBR/NR, NBR, EPDM, CR, IR, IIR, FKM)
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POMINI ► Hall 12 Stand 315 company name Pomini Rubber & Plastics Srl address Via Leonardo da Vinci, 20 21053 Castellanza (Varese) Italy website www.hf-mixinggroup.com e-mail info@pomini-rp.com
down stream equipment, including Automation and Control System for tire and technical rubber goods industries.The service range covers single machine as well as complete production lines, including the complete engineering and supply of equipment together with start-up and process know-how.
employees 50 sales managers Riccardo Curti/Andrea Delmoro for German market HF Mixing Group - Freudenberg standards ISO9001:2008 - GOST products Pomini R&P, as part of HF Mixing Group, is manufacturing equipment for the Mixing Rooms of Rubber Industries as internal mixers, both tangential and intermeshing, twin screw extruders and other
GIBITRE ► Hall 12 Stand 437 company name Gibitre Instruments srl
standards
address Via dell’Industria, 73 24126 Bergamo - Italia website www.gibitre.it and www.gibitre.com
Accredia as ISO 17025 for Shore and IRHD durometers
e-mail info@gibitre.it
products
capital stock 50,000 €
Gibitre Instruments produces a wide range of instruments for rubber testing: moving die (MD) and oscillating disk (OD) rheometers, mooney viscometer, tensile tester, electronic densimeters, Automatic IRHD and Shore hardness testers, Ozone cabinets, TR-Brittleness Point testers, rebound tester, De Mattia fatigue tester, abrasion testers, die cutting machines, laboratory press, solitting machine, etc. Software for instruments control available in German.
export sales 70% employees 17 sales manager Ing. Mauro Belloni for German market ditta Avokal GmbH
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ELASTOMERS UNION ► Hall 11 Stand A07 company name Elastomers Union s.r.l. address Via Della Concia 3/3° - 40023 Poggio Piccolo Fraz. di Castel Guelfo di Bologna (Bo) - Italy website www.elastomersunion.it e-mail armando.pagani@elastomersunion.it capital stock 10,900,000 € sales 7,000,000 € export sales 15% employees 12 sales manager Armando Pagani for German market Armando Pagani standards ISO 9001 products FKM-FPM compounds
info@degrandisrl.it www.degrandisrl.it
Delia_192_124:Layout 1 05/02/09 11:23 Pagina 1
AUTOMAZIONE
MACCHINE STAMPAGGIO GOMMA
DeLIA srl è specializzata nella progettazione e realizzazione di automazione macchine e attrezzature speciali per lo stampaggio della gomma incluse isole (celle) robotizzate Delia srl specializes in the design and construction of special automated machines, equipment for rubbermoulding processes and robotized island (cell).
MANIPOLATORI per il carico di inserti, lo scarico automatico e la rifilatura dei pezzi stampati HANDLeRS to load insert and to automatically remove and trim moulded items ISOLe (celle) ROBOTIZZATe PER PRODUZIONE PARTICOLARI AUTOMOTIVE ROBOTIZeD ISLAND (CeLL) FOR THEPRODUCTION OF PARTS FOR THE AUTOMOTIVE INDUSTRIE CANALI TeRMORegOLATORI THeRMORegULATeD RUNNeRS TRANSFeR TeRMORegOLATI THeRMORegULATeD TRANSFeRS
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Manipolatore per il carico di inserti Handlers for inserts loading
Canali termoregolati Thermoregulated runners
Pompa per gomma Pump for rubber injection
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Spazio ergonomia efficienza
L’evoluzione dello stampaggio secondo Maplan L’austriaca Maplan, con l’ultima macchina per lo stampaggio ad iniezione orizzontale della serie “edition”, fissa nuovi standard in materia di esigenze di spazio, ergonomia ed efficienza. I vantaggi della versione verticale, che è stata lanciata con successo nel 2009, sono stati trasferiti sulla versione orizzontale per la produzione automatica in serie. In confronto al modello precedente, la nuova pressa ha notevoli e particolari caratteristiche, quali la riduzione del 30% della sua superficie e per di più evidenti miglioramenti relativi alle prestazioni, alla facilità di servizio e un vantaggioso rapporto costo/prestazioni.
L
a recente evoluzione nel settore delle lavorazioni delle materie plastiche è stata particolarmente rilevante anche per il comparto dello stampaggio ad iniezione della gomma, non solo per la nuova tecnologia di plastificazione del sistema ad iniezione, ma anche per un nuovo design strutturale che ha prodotto un notevole risparmio energetico. Le nuove unità di plastificazione ed iniezione generano una maggior forza alla mescola di gomma e questo rende il processo di vulcanizzazione indipendente dal livello termico fornito dallo strumento, il che si traduce in una considerevole riduzione dei tempi del ciclo produttivo. Al giorno d'oggi, i sistemi di servo-azionamenti a risparmio energetico sono naturalmente disponibili per i meccanismi di azionamento, così come per le presse termoplastiche ad iniezione. Con la serie edition, Maplan ha introdotto interessanti innovazioni riguardanti il layout della macchina in sé, in particolare il concetto di macchina compatta. Dopo il design verticale, la macchina orizzontale, prodotta in due versioni (edition e edition S) completa ora la gamma.
Le nuove macchine orizzontali ad iniezione edition si contraddistinguono per una disposizione dei componenti estremamente razionalizzata dal punto di vista dello spazio e allo stesso tempo facilmente accessibile.
L’EFFICIENZA PARTE DALLE DIMENSIONI COMPATTE L’elemento distintivo della presse della serie edition è la loro concezione compatta. Questa vale non solo per la mac-
china verticale, ma soprattutto per la nuova versione orizzontale. Se la versione verticale presenta una superficie d’appoggio più piccola del 20 per cento rispetto alle serie precedenti, la nuova versione orizzontale richiede uno
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Spazio ergonomia efficienza
spazio di produzione del 30 per cento inferiore rispetto ai modelli standard. Ciò è stato reso possibile non grazie a un “lifting” sul modello precedente, ma ha richiesto una completa riprogettazione di ogni singolo dettaglio allo scopo di ottenere una ottimizzazione dello spazio. Il risultato della riprogettazione è stato quello di ottenere una disposizione dei componenti della macchina verticalizzati a più livelli, l'uno sopra l'altro. Questo significa che sotto l’unità d’iniezione/plastificazione sono collocati i termoregolatori, mentre sotto l’unità di chiusura trovano spazio le unità d’azionamento e di controllo dell’idraulica. Il serbatoio dell’olio è situato sul lato frontale sopra l’unità di chiusura, mentre tutti i costitutivi elettrici sono installati, nella versione standard, in un dispositivo centrale collocato sul retro della macchina La serie edition è disponibile in due versioni d’azionamento: la versione base è dotata di motore asincrono con numero di giri costante, pompa a portata variabile e regolatore proporzionale di quantità e portata. La versione edition S è azionata mediante un servomotore sincrono altamente dinamico con numero di giri variabile combinato con una pompa interna ad ingranaggi. Quest’ultima, grazie a movimenti più rapidi, offre dei vantaggi dal punto di vista dei tempi del ciclo produttivo e, rispetto ad un azionamento standard, consente un risparmio energetico fino al 65%. Entrambe le serie sono munite di unità d’iniezione FIFO nella realizzazione specifica di Maplan, e si contraddistinguono per l’ugello particolarmente corto, costantemente raffreddato per pressioni d’iniezione massime sullo stampo. Opzionale per alcuni formati è la disponibilità di una "doppia unità d’iniezione", mediante la quale l'ugello può essere staccato dallo stampo insieme all’unità d’iniezione, permettendo quindi il libero accesso dello stesso anche in caso di stampo montato 54 |
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La doppia unità d’iniezione Maplan è caratterizzata dal fatto che l'ugello può essere staccato dallo stampo insieme al gruppo d’iniezione, consentendo il libero accesso all’ugello anche in caso di stampo montato.
La nuova serie orizzontale edition raggruppa superfici di lavoro più grandi e, rispetto alla generazione precedente, offre prestazioni notevolmente migliorate. L’unità di controllo PC 5000 touch è di serie su tutte le macchine edition e semplifica l’utilizzo della macchina anche per gli operatori meno esperti.
UN’AMPIA GAMMA DI MODELLI ED IL SOFTWARE “PC5000TOUCH” L’edition verticale è disponibile in quattro ordini di grandezza con forze di chiusura tra 100 e 400 tonnellate, mentre l’edition orizzontale presenta sette forze di chiusura che vanno
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da 100 a 800 tonnellate. Vale la pena sottolineare che l'edition orizzontale 300 dispone di due varianti, la versione standard e la versione XL con corsa di chiusura maggiorata e altezza minima dello stampo ridotta allo scopo di favorire la combinazione con le apparecchiature di automazione. In
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entrambe, le piastre sono dimensionate per facilitare il supporto ottimale degli stampi. Inoltre, il principale pistone idraulico di chiusura, con la sua ampia superficie di appoggio, garantisce un sostegno ideale allo stampo centrale. In paragone alla generazione precedente e al confronto con la concorrenza, le incrementate distanze tra le colonne della serie edition consentono l’installazione di stampi con un maggior numero di cavità, oltre, naturalmente. una migliore accessibilità per quanto riguarda l’estrazione del pezzo mediante un intervento manuale o automatizzato Il PC5000touch è il dispositivo di controllo della macchina: la sua tecnologia permette un’elevata precisione in tutte le procedure di regolazione e posizionamento e lo schermo tattile da 15,4", a funzionamento intuitivo, facilita il lavoro sulla macchina
OPZIONI PER QUASI TUTTE LE EVENTUALITÀ La versatilità della versione standard, grazie all’ampio spettro di possibilità di equipaggiamento, può essere adattata ai singoli casi di applicazione: dai sistemi d’estrazione alle zone di riscaldamento ausiliarie, termoregolatori aggiuntivi, regolazioni a 3 zone per le piastre di riscaldamento, piani di fissaggio magnetici, dispositivi di riempimento per la lavorazione del silicone e attrezzature di automazione come dispositivi di spazzolamento, movimenti piastre intermedie oppure sistemi di espulsione. La periferica esterna può per esempio essere integrata nel controllo sequenziale tramite un interfaccia “Euromap 67”. In conclusione, vale la pena di richiamare ancora l’attenzione sul rapporto costo/prestazioni estremamente vantaggioso, ingombri ridotti e sul concetto di macchina modulare. Nell’insieme il ricorso a queste macchine e la loro vasta applicabilità universale ha prodotto sostanziali miglioramenti.
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Spazio ergonomia efficienza
ERGONOMY AND EFFICENCY
Injection moulding evolution according Maplan The Austrian company Maplan, with the last horizontal injection moulding machine “edition” series, set new standards in terms of dimensions, ergonomy and efficiency. The advantages in the vertical version, launched with success in 2009, has been implemented on the horizontal version for the demanding automatic productions. In comparison with the previous series , the new model has several advantages and peculiar characteristics as 30% less of space with strong improvements of the performance, user friendly and high ratio costs/performance.
T
he recent evolution in the field of plastic moulding has been interesting also in the rubber injection moulding , not only in the new technology of the injection unit but also on the new structural design which has produced a significant energy saving. The new injection unit generate a more injection force on the rubber compound e this make the vulcanization process independent from the thermal level supplied from the instrument, this signify in the reduction of the production cycle times. Nowdays, the energy saving servo-drives are available for driving mechanism as well as the injection moulding machines for thermoplastic material injection moulding. With the series “edition “ Maplan has introduced interesting innovation concerning the layout of the machine itself, in particular the concept of the compact machine. After the vertical design, the horizontal machine, offered in two versions (edition and edition S) complete the range. EFFICIENCY AS PART OF THE COMPACT DIMENSIONS The most evident factor of the edition series is their compact design. This is valid not only for the vertical machine but even more for the horizontal one. If the vertical machine has a 20% less dimension of the previous series , the horizontal has even 30% less comparing with the previous standard models. This has been possible not only to a lifting of the previous series but to a complete redesign of every single part to optimize the space. The result of the redesign has been a
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disposition of the machine component in a vertical format in different levels, one above the other. This means that under the injection unit there are the thermo regulators , while under the clamp unit there are the servo drive and the hydraulic manifold. The tank is placed above the clamp unit , while all the electrics are installed in a cabinet on the machine rear. The edition series is available in two driving version: the basic version equipped with an asynchronous motor at constant speed, variable displacement pump and proportional valves for the oil delivery. The edition series S is driven by a servomotor with high dynamic coupled with a gear pump. La S series , thanks to more rapid movements, offer advantages in faster cycle times and , comparing with the standard system , allows an energy saving of 65%. Both series are equipped with the FIFO injection system with a short nozzle constantly cooled. Thanks to the faster movement, offer advantages as far as the cycle time comparing with a standard driving system , allowing a high energy saving. This system allows very high pressures into the mould. For some model is available the version “Duale” where the nozzle can be lifted from the mould together with the injection unit. This allow the operator to intervene on the nozzle even with the mould still fitted. A WIDE RANGE OF MODEL AND THE SOFWARE “PC5000TOUCH” The vertical edition is available in four sizes with clamping force from 100 up to 400 ton, while the horizontal edition has seven clamping force from 100 up to 800 ton. It is important to underline that the
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horizontal edition has two variations, the standard version and the XL version with increased opening stroke and reduced minimum height with the aim to fit automation devices. In both cases, the machine platens are dimensioned to facilitate the ideal fixing of the moulds. In addition, the main hydraulic piston, with its wide dimension, guarantee an excellent support for the mould in the centre. In comparison with the previous range and with the competition , the increased distances between the tie-bars of the edition series allow the fitting of moulds with more cavities, and of course a better accessibility for the parts ejection either manual of in automatic. The PC5000touch is the machine control and its technology allow a high precision of all the movements, with an intuitive functioning , ease the machine performances. OPTION FOR ALL THE REQUIREMENTS The versatility of the standard version, thanks to the wide possibilities spectrum, can be adapted to single application cases: from the ejection devices to the additional heating zones, additional thermo regulators, setting of the 3 zones of the platens, magnetic fixing, silicon stuffers, brushes devices and ejector bars. An external device can for example be integrated in the machine sequence with the “Euromap 67”. In conclusion, is worth to recall again the attention on the cost/performance ratio extremely advantageous, reduced dimensions and on the modular concept. All together the use of these machine and their waste range of application has produced .
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Plast & Rubber 2012
Una scommessa vinta L’edizione 2012 di Plast (a Milano dall’8 al 12 maggio) era attesa con particolare interesse. Per almeno due motivi, oltre ai consueti aspetti tecnologici: sondare a che punto siamo con una congiuntura italiana e internazionale che non cessa di destare preoccupazioni; verificare l’accoglienza riservata all’area dedicata in modo specifico all’industria della gomma che tornava sulla scena dopo moltissimi anni. Se sul primo tema possiamo dire che le opinioni restano variamente orientate, sul secondo non ci sono dubbi che Rubber 2012 è stato accolto con un unanime giudizio molto positivo. In queste pagine abbiamo dato voce ai più diretti interessati, gli espositori, il cui giudizio è ovviamente essenziale quanto ai due temi che abbiamo indicato. Le interviste sono state fatte tra il venerdì e il sabato, quando è stato possibile tracciare un primo consuntivo. A partire dal prossimo numero della rivista passeremo invece in rassegna gli aspetti della tecnologia e dell’innovazione così come sono emersi nei cinque giorni della manifestazione milanese.
L
a fiera sta andando abbastanza bene. Non ci lamentiamo. Soprattutto apprezzo molto l’organizzazione di un padiglione specificamente dedicato alla gomma, separato dalla plastica, perché ciò fa sì che le persone che si dirigono da noi sono operatori del settore della gomma. E questo è molto importante per un’azienda come la Colmec, che produce macchine per gomma e silicone: i contatti, cioè, non sono dispersivi. Buona anche la presenza di stranieri: abbiamo incontrato russi, turchi; persone con idee e progetti chiari, decise a concretizzare. Ubaldo Colombo, Colmec
S
iamo molto soddisfatti. Abbiamo incontrato almeno il 90% delle persone che ci interessava vedere. E questo è merito soprattutto dell’area Rubber che ha ridato slancio a un’industria che spesso viene trascurata. Una specie di nuova giovinezza. Molti i visitatori sia italiani che stranieri, indiani ad esempio. Cinzia Gottero, Eigenmann & Veronelli
È
andata bene. Abbiamo avuto la visita di molti clienti importanti, soprattutto italiani, sia già acquisiti che nuovi. E tutti effettivamente interessati. Diversa la tipologia: c’era chi, già dotato di altre macchine, intendeva attrezzarsi di presse di nuova tecnologia, e chi voleva avviare la produzione partendo da subito con macchine Desma. Le nostre novità tecniche, infatti, sono state molto apprezzate. Sul salone Rubber associato a quello riservato alla plastica, ma come salone a sé, non posso che esprimere un parere assolutamente positivo, perché questa specificità ha selezionato i visitatori, evitando quindi dispersioni controproducenti e rendendo più semplice il lavoro degli espositori. Sergio Lunari, Desma Elastomertechnik giugno 2012
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Plast & Rubber 2012
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a fiera è stata lenta nei primi due giorni, poi l’afflusso dei visitatori si è intensificato. Soprattutto la presenza dei clienti già attivi è stata molto compatta. Specie di quelli italiani. Un fatto, questo, che ci è risultato parecchio strano, in quanto la nostra clientela è molto attiva sul fronte dell’export. E quindi ci saremmo aspettati una maggiore affluenza di clienti stranieri. Sul salone Rubber il mio parere è positivo e molto favorevole. Perché si tratta di un’impostazione che concentra in un’area dedicata a determinate aziende e attività, consentendo al pubblico di avere punti di riferimento più precisi e più diretti, senza dispersioni, e quindi contatti con gli espositori più efficienti. A differenza di quello che capita in altre fiere. Orazio Olivares, Wacker-Chemie Italia
L’
afflusso dei visitatori e l’andamento in generale della fiera è positivo. Sopra le aspettative. Ritengo che aver riservato alla gomma un suo specifico padiglione sia stata un’ottima idea: la gomma ha ricevuto una sua precisa collocazione e, al tempo stesso, è rimasta inserita nel contesto Plast. E questo, per un’azienda come la nostra, che ha una presenza particolare sia nel settore della gomma che in quello della plastica, ha un risvolto decisamente positivo. Anche la presenza degli stranieri è stata superiore a quanto mi aspettavo, anche se non se ne sono visti molti in giro. È da dire che oggi si svolgono molte fiere nel mondo, per cui diventa sempre più difficile veder arrivare visitatori da lontano, come gli asiatici, per esempio. Riccardo Comerio, Comerio Ercole
S
ta andando molto bene, sin dal primo giorno, contrariamente alle edizioni passate. L’affluenza dei visitatori, soprattutto stranieri, è stata grandissima. Di italiani ne ho visti un po’ meno. Ho ricevuto visitatori/clienti dal Sud America, dalla Russia, dalla Croazia, dalla Germania, dalla Polonia. E tutti molto interessati al discorso dell’automazione; interessati e molto più concreti che in passato. Trovo che un salone specificamente riservato alla gomma sia una soluzione valida: evita dispersioni e ci consente di lavorare meglio, in quanto le persone che raggiungono lo stand sono tutte del settore. Giovanni Delia, Delia
È
andata molto bene rispetto al 2009; molti più visitatori con interessi specifici per i prodotti proposti. Stranieri meno rispetto alla precedente edizione ma con presenza significativa del bacino del Mediterraneo come Egitto, Marocco ed anche Siria, oltre ai paesi del Sud Europa. Interesse elevato, con richieste specifiche sui vari tipi di prodotti ed anche con produttivo scambio di opinioni con gli operatori presenti allo stand. Ottimo il giudizio su Rubber 2012 perché consente una maggiore sinergia all’interno della filiera. Mario Valanzese, Caldic Italia
S
ta andando molto bene. Affluenza ottima, stranieri tantissimi, a differenza degli altri anni. Abbiamo incontrato visitatori provenienti dal Medio Oriente, dalla Russia, dall’Asia. Tutte persone realmente interessate, venute con progetti concreti e precise esigenze da soddisfare. Siamo, perciò, molto contenti. Anche perché erano anni che non chiudevamo ordini in fiera, e quest’anno ci siamo riusciti. Il salone Rubber è stato un’iniziativa molto interessante e positiva. Anche se come Engel siamo collocati nell’area Plast, in effetti partecipiamo anche al Rubber attraverso la Wacker Chemie, presso il cui stand, come abbiamo fatto già tre anni fa, una nostra macchina stampa silicone liquido. Con enorme successo, devo dire, dal momento che questo stand è sempre affollato. Maurizio Passalacqua, Engel Italia 60 |
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L’
affluenza è stata superiore alle attese, con molta partecipazione all’evento. La presenza di stranieri è stata intorno al 15% con contatti da aziende del Nord Africa (Egitto, Tunisia). Altri contatti si sono registrati grazie ad inviti diretti. Mediamente l’interesse mostrato dai visitatori è stato moderato. Tuttavia, abbiamo avuto casi di un reale interesse per i nostri prodotti. La scelta di realizzare un padiglione per la gomma è stata positiva, anche perché ha consentito una migliore distribuzione dei visitatori. Nel complesso l’organizzazione è risultata un po’ fiscale e carente nei servizi. Scarsa la promozione all’estero. Giorgio Cabrini, Mesgo
L
a fiera sta procedendo in maniera superiore alle previsioni. Secondo me, è stata eccellente l’idea di organizzare il padiglione Rubber. E aggiungo: ‘Era ora’. Perché è mancato per troppo tempo. Ora, invece, è possibile ricominciare a svolgere e portare avanti un discorso di settore, per industrie dedicate. Anche perché ho visto che c’è grande interesse per soluzioni innovative. La presenza degli stranieri mi è sembrata molto limitata. La valuterei intorno al 10% dei visitatori visti in giro. E questo non è certamente un dato positivo. Maurizio Coscia, LWB-Steinl
G
iudizio più che positivo: la fiera sta andando molto bene. E sono molto contento e soddisfatto. I visitatori, sia italiani che stranieri, sono stati veramente tanti, e anche realmente interessati, soprattutto alla componente gomma. Gli stranieri sono stati, prevalentemente, sud americani, algerini, polacchi, russi. Trovo che il padiglione Rubber è stato un elemento decisamente positivo dell’intera organizzazione, e per questo motivo ritengo che non dovrebbe mancare nelle prossime edizioni. Ottavio Meleri, Nynas
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osso dire che la fiera va molto bene. L’affluenza dei visitatori è stata buona da subito, superiore a quella che ci aspettavamo. Di stranieri ne abbiamo visti, ma non tanti. Abbiamo incontrato, invece, più italiani. Tutti, comunque, realmente interessati. Un padiglione interamente dedicato alla sola gomma, separato dal Plast, non può che suscitare un parere positivo. Trovo, però, che andava presentato ai visitatori in maniera più appariscente. Intendo dire con più cartelloni in vista, con più diffusi strumenti di comunicazione. Invece, come si può vedere, al passaggio dall’area Plast all’area Rubber la ‘segnaletica’ è praticamente inesistente. Carlo Nolli, PMG
L
a fiera sta andando abbastanza bene: la tipologia dei settori espositivi è decisamente ampia, in grado di soddisfare ogni esigenza, e il ‘movimento’ che si vede è certamente incoraggiante. In quanto a visitatori, trovo che sono mancati gli italiani, mentre gli stranieri sono stati tanti. E anche interessati. Sul padiglione Rubber, specificamente riservato alla gomma, esprimo un parere assolutamente positivo, perché concentra in una stessa area aziende dedicate allo stesso settore e seleziona il pubblico realmente interessato ai macchinari per la gomma. Diventa, perciò, più facile e anche più diretto, in questo modo, il contatto da parte del cliente con l’espositore e viceversa. Riccardo Curti, Pomini Rubber & Plastics
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l mio giudizio è molto positivo. Abbiamo registrato una elevata presenza di visitatori, sia clienti già acquisiti che potenziali. Per quanto ci riguarda, abbiamo osservato un leggero calo di stranieri rispetto all’edizione precedente, soprattutto per i paesi del Far East. Comunque i visitatori hanno mostrato interesse ponendo domande mirate in funzione della tipologia di prodotti proposti. Anche se non operanti all’interno del comparto gomma mostravano grande interesse come utilizzatori finali del prodotto finito. Positivo è anche il giudizio su Rubber 2012. Certamente è da riproporre per la prossima edizione magari creando aree specifiche per tipologia di prodotto (ad esempio: materie prime, semilavorati, macchine, strumenti e via dicendo). Gianpiero Dosi, Parker Tecno Compounds
È
stata sicuramente è una manifestazione interessante, con presenza numerosa e di visitatori/ clienti e di visitatori/clienti potenziali. Abbiamo registrato un flusso crescente fino al picco di giovedì 10 maggio. Diversi gli stranieri, provenienti dai paesi dell’Est e dal Nord Africa. Molto l’interesse da parte dei produttori di mescole per il nostro settore ma anche e soprattutto interesse da utilizzatori di articoli finiti. Non male il padiglione gomma; suggerirei di coinvolgere nella manifestazione anche i settori che utilizzano i prodotti finiti nei vari campi applicativi. Mayla Tolomelli, ATG
I
l giudizio è globalmente positivo, soprattutto per quanto riguarda il settore gomma più che per la plastica. Rispetto alla edizione precedente l’aver creato un’area gomma è stato molto positivo. Bisognerebbe incentivarlo un po’ di più in modo da completare la presenza dei compoundatori. Visitatori soprattutto italiani, forse anche perché il nostro mercato è soprattutto quello nazionale. Christian Pedone, Eico Specialties
È
andata benissimo, veramente benissimo. Clienti molto interessati, più che nella edizione precedente. Al punto che abbiamo venduto un impianto, cosa che non capita di frequente nelle fiere. Visitatori quasi esclusivamente italiani. Praticamente quasi nessun tedesco o spagnolo che invece speravamo venissero. Qualche nordafricano, ma quelli sono mercati per noi poco interessanti. Guido Fona, Color Service
F
ondamentalmente è andata bene, con numerosi contatti soddisfacenti e di qualità. Contatti sia di clienti già acquisiti sia di clienti potenziali. La presenza degli stranieri è stata intorno al 15/20% sul totale dei visitatori; per la maggior parte venivano dell’area del Mediterraneo (Spagna, Portogallo, Egitto, Algeria) e dall’Europa del Nord, in particolare la Germania. Tutti i visitatori hanno mostrato reale interesse; essendo del settore, hanno prodotto richieste specifiche per i nostri prodotti. Una fiera ottima insomma. Il comparto gomma è ancora debole, anche se, grazie a Rubber, meglio rispetto all’edizione del 2009. Il padiglione 9 è risultato una scelta vincente per le aziende delle materie prime polivalenti (gomma, plastica ed ausiliari), perché in posizione strategica tra il padiglione gomma e i padiglioni della plastica. Massimiliano Petris, Eurochimind/Polythema 62 |
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È
stata una manifestazione decisamente interessante, con la visita di molti nostri clienti locali e anche stranieri, provenienti dall’Est Europa, oltre che dall’Europa Occidentale. Almeno il 30% dei visitatori erano stranieri, in modo particolare russi. Molto l’interesse dimostrato per il prodotto ed i vari campi applicativi sia da parte di clienti acquisiti, ma soprattutto da nuovi potenziali clienti. Positivo il giudizio su un padiglione per la gomma; quindi, da questo punto di vista, questa edizione è stata molto meglio rispetto a quella del 2009. Il padiglione gomma ha il vantaggio di concentrare tutta l’area di business rendendo più semplice l’orientamento del visitatore. Suggerisco per il prossimo evento una implementazione della pubblicità della manifestazione all’estero, in particolare nel Nord Europa. Angelo Iobetti, Elastomers Union
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olto, molto bene. Dal secondo al quarto giorno, tantissime visite al nostro stand, anche di stranieri (egiziani, russi, polacchi, turchi oltre a qualche inglese). Secondo noi si è registrata una presenza di stranieri intorno al 20% sul totale. L’interesse mostrato dai visitatori ha tenuto impegnato l’intero personale del nostro stand. Inoltre, le novità e i sistemi ORP messi a disposizione del pubblico hanno suscitato molto interesse da parte dei potenziali clienti. Quanto a Rubber 2012 lasciateci dire “Finalmente! Evviva!”. È stato molto utile per la focalizzazione dell’attenzione sul comparto. Ci vorrebbe però più promozione dell’evento all’estero, in particolare Europa Occidentale ed Europa dell’Est. Valentina Volpi e Alex Bedon, ORP Stampi
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iassuntivamente: tutto bene; sono soddisfatto; molti clienti acquisiti e grossa affluenza allo stand. Stranieri non tanti, ma presenza di russi, indiani, etiopi e comunque intorno al 5% sul totale dei visitatori. I quali hanno mostrato interesse sulla intera gamma dei prodotti e in particolare hanno rivolto molte richieste specifiche relative agli aggiornamenti sulla strumentazione. Molta curiosità/interesse sul nuovo Dispergrader. La presenza di Rubber 2012 ha fatto molta differenza rispetto all’evento del 2009; infatti, gli stand in questa edizione, all’interno del padiglione dedicato alla gomma, sono risultati più funzionali. Tuttavia, consiglierei qualche miglioramento estetico al padiglione e nelle varie corsie oltre ad una maggiore pubblicità dell’evento in Europa. L’organizzazione logistica e servizi agli stand sono risultati insufficienti. Antonio Lombardi, Alpha Technologies
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olto bene! Un successo rispetto alle precedenti manifestazioni del 2009 e del 2006, addirittura meglio del K 2010. Molti visitatori con risultati positivi. Stranieri? Si molti, intorno al 20%. Il nostro stand ha visto la presenza di tedeschi, cinesi, turchi e, naturalmente, italiani. Tra questi ultimi abbiamo notato dello sconforto vista la situazione economica del paese e del comparto gomma. Tuttavia chi è in grado di innovare il proprio ciclo produttivo ha più speranza di superare e competere all’interno di questo difficile mercato. Molto comunque l’interesse, tanto è vero che Doss ha realizzato importanti contratti di vendita. La decisione di creare Rubber 2012 è stata vincente! Perché l’interesse del comparto gomma ne è uscito concentrato e perché la presenza dell’insieme delle aziende del settore facilita i contatti. L’evento necessita però una maggiore promozione all’estero e suggerirei di organizzare il padiglione per aree di competenza creando dei percorsi costruiti sulla filiera produttiva. Daniel Salvà, Doss Visual Solution giugno 2012
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È andata bene; discreta l’affluenza; abbiamo avuto contatti molto seri con richieste mirate. Complessivamente, risultati sopra le aspettative. La presenza di visitatori stranieri è stata intorno al 20/30%, con provenienza dall’area del Mediterraneo (Algeria, Marocco, Egitto, Tunisia), Sud America (Brasile, Argentina), India e Cina. DGTS, comunque, ha interessi più sull’Italia poiché rappresenta qui società di importanza internazionale. Abbiamo avuto contatti interessanti e con richieste specifiche ad alto livello d’interesse; soprattutto i potenziali clienti hanno mostrato di essere preparati sugli argomenti di cui si è discusso. Francamente, non ho capito bene le ragioni di un padiglione gomma. In ogni modo non mi ha dato nessun disagio perché DGTS opera in entrambi i settori (gomma e plastica). Logistica positiva quanto alla posizione dello stand rispetto all’accesso al padiglione. Direi di ripetere l’evento per la prossima edizione. Benedetto Campana, DGTS
È andata benissimo! Un successo inaspettato! Molti i visitatori italiani (stampatori) con una massiccia presenza di personale tecnico giovane ed interessato alle novità, come quelle che noi presentiamo ormai da due anni. Si noti che RPM mette a disposizione presso la propria sede la macchina per prove di stampaggio dei propri clienti. I visitatori stranieri sono stati intorno al 15/20%, provenienti dal Nord Africa, Giappone, Turchia, Sud America (Brasile e Venezuela). Molto buona l’idea di un padiglione gomma; andrebbe ripetuta anche per la prossima edizione. Suggerirei però di apportare qualche miglioramento in tema di cartellonistica e segnaletica e più in generale di estetica. Marco Inverardi, RPM
Siamo soddisfatti, anche per l’importante affluenza nelle giornate di mercoledì e giovedì. Abbiamo avuto la visita di clienti già noti ma soprattutto contatti con nuovi e potenziali. Si spera che questi ultimi abbiano un seguito positivo. I visitatori stranieri, con una presenza del 15% circa sul totale, sono venuti soprattutto dall’area del Nord Africa e dell’Europa dell’Est. Rispetto agli eventi passati si è notato più interesse concreto con richieste mirate alla soluzione di problemi specifici. Il salone gomma è ancora molto piccolo rispetto all’intera manifestazione, comunque è una buona idea da sfruttare con una più ottimale dislocazione. Il padiglione 9 è stato strategico per la gomma e naturalmente per la plastica. Maurizio Rosso, Lehvoss
La manifestazione è andata molto bene in quanto abbiamo acquisito nuovi contatti e abbiamo avuto anche l’opportunità di rafforzare il rapporto esistente con i nostri vecchi clienti. Giudico che la presenza di visitatori stranieri abbia rappresentato una parte modesta rispetto a quella italiana. Abbiamo riscontrato interesse da parte dei visitatori desiderosi di ampliare le conoscenze sui prodotti standard e ovviamente anche per quelli nuovi. L’evento ci ha aiutato a capire quali sono le esigenze del mercato, in quanto ci ha consentito un colloquio diretto con gli operatori del settore; inoltre ci ha permesso di approfondire dettagli ed informazioni riguardanti le mescole da noi trattate. La realizzazione di un padiglione gomma ha permesso di indirizzare i visitatori direttamente sulla parte della manifestazione di loro maggiore interesse, che è quella dove Mixer è più forte. Kennet Doyle, Mixer
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a mia impressione globale è largamente positiva. Afflusso elevato, tranne martedì e sabato (perché poi prolungare la manifestazione fino a sabato?) Direi che il rapporto italiani stranieri è 50/50. Franco Sbrissa, Eico Novachem
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la prima volta che partecipiamo a questa manifestazione e il giudizio è abbastanza positivo, tanto che penso che alla prossima edizione parteciperemo con uno spazio maggiore. Positivo anche il fatto che tra i visitatori almeno il 20% costituiva un nuovo contatto. Nettamente prevalenti (80%) i visitatori italiani. E devo dire che non me ne aspettavo tanti, data la situazione del mercato italiano che ci preoccupa soprattutto per l’andamento dell’automotive. Vanno bene solo le aziende che esportano. Una situazione molto diversa da quanto accade ad esempio in Germania o nei paesi scandinavi. Qui l’automotive lavora a pieno regime. Bene l’organizzazione generale della fiera. Ciro D’Auria, Kraiburg
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utto sommato le cose sono andate bene, vista la situazione generale in cui ci muoviamo. Scarsa la presenza di visitatori stranieri, soprattutto cinesi e indiani che normalmente affollano le manifestazioni espositive. L’aria che gira è abbastanza pesante e preoccupata. Penso che per avere qualche segnale di ripresa dovremo aspettare il 2013. Noi abbiamo comunque avuto contatti positivi; per cui il mio giudizio è mediamente positivo. Massimo Pozzoli, Tecnopolimeri
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ispetto alle aspettative il giudizio è positivo. Noi non abbiamo partecipato all’edizione precedente ma da quello che sento questa è andata meglio sia in termini di espositori che visitatori. Pochini gli stranieri, ma bene l’affluenza degli italiani. Organizzazione ottima, senza problemi. Alessandra Vicciantuoni, Novotema
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Gamma Stampi di Archetti & C. snc works since 1987 in the mechanical constructions field. During the years it has improved its abilities. Thanks to a qualified staff and a large machine fleet it plans and builds machines for special applications in different fields. Since 2006 it builds and directly sells some special presses with respective moulds in the rubber field.
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Aziende in crescita
Il futuro dello stampaggio è già qui di a.d.p.
Dal 1974 O.C.S. produce stampi per lo stampaggio, ad iniezione e compressione, di guarnizioni in gomma, soprattutto O-Rings, cornici, rondelle, tappi, guarnizioni a labbro, membrane e altri piccoli articoli di precisione. Grazie al costante investimento in risorse umane, macchinari e sistemi, O.C.S. è riuscita ad affermarsi sul mercato con successo. La società è certificata UNI EN ISO 9001:2008.
O.C.S. ha intrapreso da tempo la strada del miglioramento costante e continuo, concentrando ogni sforzo per offrire ai propri clienti prodotti di alta qualità, cercando di ottimizzare questo concetto per ogni singolo cliente. L’obiettivo principale dell’azienda, infatti, è quello di giungere alla personalizzazione di un “Quality System”, proponendo soluzioni sempre adeguate alle necessità della propria clientela e mantenendo nel tempo un rapporto di fiducia e di consulenza costante.
I PRODOTTI O.C.S. studia e realizza ogni tipologia di stampo per ogni tipo di mescola da stampare, come stampi standard a compressione, a iniezione chiusa, iniezione aperta, stampi pilota, stampi doppi su tre piastre con o senza castello. Per quanto riguarda le nuove tecnologie vediamo in primo piano: - stampi multiugelli, da 4 a 50 ugelli per sistemi termoregolati a canali freddi per lo stampaggio della gomma. Questa innovativa tipologia di stampi ha il vantaggio di migliorare la qualità della stampata, di avere uno scarto di gomma ridotto al minimo e quindi di risparmiare sulla mescola grazie alle dimensioni ridottissime dei canali e all’ iniezione molto vicina alla cavità o addirittura al suo interno (anche più punti di
Un particolare della pressa ad iniezione orizzontale Maplan serie MHF 700/300.
iniezione nella stessa cavità); maggiore uniformità di riempimento delle cavità; minor stress della gomma; inoltre, si ha fino al 60% in più di cavità ed è più facile la manipolazione e il trasporto delle stampate. O.C.S., grazie alla collaborazione con una società esterna, progetta e realizza piani termoregolati necessari per gli stampi multiugelli e montabili su qualsiasi tipo di pressa. Il blocco termoregolato è composto da 3 parti, oltre allo stampo. Il sistema segue il principio dello stampaggio ad iniezione da 4 fino a
50 ugelli. I canali di distribuzione della mescola attraversano un blocco a canali freddi (raffreddato ad olio). Il passaggio nella piastra di riscaldo per la vulcanizzazione e quindi nello stampo, avviene attraverso ugelli anch’essi normalmente termoregolati, mentre la separazione tra il blocco e la piastra di riscaldo viene garantita da una piastra isolante. La gomma che si trova nel blocco a canali freddi non vulcanizza, non deve essere quindi eliminata come scarto e può essere riutilizzata nel ciclo di stampaggio successivo.
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Aziende in crescita
IL LABORATORIO PROVA
Lo stampo OCS multi ugelli per lo stampaggio di O-Ring. O-‐RING 6,07x1,78 POSTI 336
O-‐RING 6,07x1,78 POSTI 360
can Ø 4 -‐ vasche 0,8
Can Ø 2,8 vasche0,8
PIASTRE 450x450 INIEZIONE STANDARD
PIASTRE 450x450 INIEZIONE 4 UGELLI
VOLUME STAMPATA 61708 mm^3
VOLUME STAMPATA 50687 mm^3
VOLUME O-‐RING 22807 mm^3
VOLUME O-‐RING 26250 mm^3
SCARTO COMPLESSIVO 38901 mm^3
SCARTO COMPLESSIVO 10237 mm^3
(63%)
(51,8%)
O-‐RING 6,07x1,78 POSTI 360 can Ø 2,5 – vasche 0,8
Can Ø 2,2 vasche 0,8
O-‐RING 6,07x1,78 POSTI 384
PIASTRE 450x450 INIEZIONE 6 UGELLI
PIASTRE 450x450 INIEZIONE 16 UGELLI
VOLUME STAMPATA 44863 mm^3
VOLUME STAMPATA 50480 mm^3
VOLUME O-‐RING 24436 mm^3
VOLUME O-‐RING 25651 mm^3
SCARTO COMPLESSIVO 24089 mm^3
SCARTO COMPLESSIVO 24829 mm^3
(51,1%)
(49,6%)
Comparazione del ciclo produttivo tra lo stampaggio standard ed i sistemi multi ugelli: 4, 6 e 16 ugelli di OCS.
O-‐Ring 6,07x1,78 Migliaia
70,00
mm^3 Gomma
60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00
1 Ugello
Tot. Stampata [mm^3]
1 Ugello 61708,75
4 Ugelli 4 Ugelli 50687,60
6 Ugelli 6 Ugelli 48526,30
16 Ugelli 16 Ugelli 53306,40
Tot. O.R. (ne@o) [mm^3]
22807,68
24436,80
24436,80
26065,92
Scarto [mm^3]
38901,07
26250,80
24089,50
27240,48
Comparazione del ciclo produttivo tra lo stampaggio standard ed i sistemi multi ugelli: 4, 6 e 16 ugelli di OCS. 70 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Un altro passo verso un servizio sempre più personalizzato ed ampio nei confronti di un mercato molto attento ai tempi di attesa fra investimento e reale produttività è il laboratorio che O.C.S. ha realizzato in collaborazione con Maplan mettendo a disposizione dei clienti italiani una pressa New Generation. La tecnologia Maplan è molto apprezzata a livello internazionale per la sua produttività con il caratteristico sistema FIFO di quinta generazione. Questo sistema è stato ed è il cuore, da più di 20 anni, delle presse ad iniezione per elastomeri del costruttore austriaco. L’unità d’iniezione Maplan ha i seguenti vantaggi rispetto ad unità d’iniezione con ugelli molto più lunghi come le classiche viti punzonanti: - la vulcanizzazione in camera è facilmente evitata; - la pulizia è veloce e facile; - i tempi di vulcanizzazione negli stampi sono più corti; - le perdite di pressione sono minime. I 2000 bar d’iniezione disponibili nella camera d’iniezione raggiungono lo stampo quasi intatti. Per cui aumentare la pressione d’iniezione, spesso richiesto con altri tipi di iniettori, non è necessario nel 99% dei casi con le presse Maplan; - elevatissima precisione e ripetibilità. Oggi sono disponibili i nuovi modelli con servomotore sulla pompa; il che vuole dire abbattimento dei consumi energetici, velocità e silenziosità. Nel mese di giugno è in programma presso O.C.S. una open house durante la quale i clienti potranno avere ragguagli e informazioni relative ai vantaggi produttivi ed economici offerti dal sistema. E potranno sperimentare in prima persona anche i reali vantaggi dell’utilizzo di una pressa di ultima generazione.
Aziende in crescita
Efficienza Stampo -‐ O-‐Ring 6,07x1,78
Stampate Richieste (1 Anno)
100% 3.000
90% 80%
2.900
70%
2.800
60% Efficienza
50%
2.700
% Scarto
40%
2.600
30% 20%
2.500
10% 0%
2.400 1 Ugello
4 Ugelli
6 Ugelli
16 Ugelli
1 Ugello
4 Ugelli
6 Ugelli
16 Ugelli
Grafico dell’efficienza stampo in funzione del numero degli ugelli.
IL PACCHETTO ALL INCLUSIVE
Spreco Gomma / Anno (O-‐Ring 6,07x1,78) 102.400
115.7 Mio.
mm^3(x1000) -‐ O-‐Rings (x1000)
51.200
72.9 Mio.
66.9 Mio.
1.07 Mio.
986 K
70.9 Mio.
25.600 12.800 6.400 3.200
1.7 Mio.
1.600
1.04 Mio.
800 400 200 100
Gomma "Persa" mm^3 (1 Anno) Equiv. OR'S (1 Anno)
1 Ugello
4 Ugelli
6 Ugelli
16 Ugelli
115.776.994
72.918.889
66.915.278
70.938.750
1.705.613
1.074.232
985.788
1.045.061
Differenza della quantità degli scarti di gomma in funzione del numero degli ugelli
O.C.S. cresce sui mercati dell’Est - Raddoppiato l’export di stampi Con questo titolo, L’Eco di Bergamo ha pubblicato nei mesi scorsi un articolo dedicato all’azienda di Adrara San Martino che, durante gli ultimi due anni, ha raddoppiato la propria quota dei volumi di esportazioni passando da un 20% dell’intero fatturato ad un 45% alla fine del 2011. “Si tratta di una performance positiva malgrado la pressante crisi internazionale e soprattutto nazionale” ha dichiarato Stefano Savoldi, responsabile commerciale dell’azienda di famiglia che ha già registrato 37 anni di storia. “Tale risultato è da ricondurre sia alla spinta commerciale verso i Paesi dell’Est Europa, focalizzati soprattutto al mercato russo, sia agli investimenti fatti dall’azienda nelle nuove tecnologie. La realizzazione di stampi per termoregolati è una soluzione in grado di garantire risparmio nel consumo di materia prima, maggiore produttività e più competitività”. Per quanto riguarda le performance economiche, O.C.S. ha chiuso il 2011 con un fatturato di circa 2.5 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto all’esercizio precedente. Sul fronte export va segnalato il raddoppio, dal 5 al 10%, delle vendite di stampi alle aziende russe trasformatrici di prodotti in gomma, mentre quello tedesco rimane il primo mercato di fornitura in Europa. Il rimanente 55% di fatturato è totalmente realizzato all’interno del mercato nazionale e in particolare alla fornitura di stampi per le aziende del comparto gomma che operano nel distretto della Bergamasca (basso Sebino e Valcalepio).
Per venire incontro alle specifiche esigenze della propria clientela, O.C.S. ha creato un pacchetto per meglio soddisfarne le necessità produttive. Il pacchetto “All Inclusive” è offerto in due versioni: stampo + sistema termoregolato + pressa orizzontale Maplan MHF 700/300 oppure solamente stampo + sistema termoregolato. Il tutto è offerto ad un costo molto vantaggioso. L’offerta ha il vantaggio di evitare al cliente i costi relativi alla progettazione dello stampo ed alla ricerca di una pressa idonea all’impiego del nuovo sistema di stampaggio. Tutto questo sarà effettuato direttamente da O.C.S. Tuttavia, l’azienda di Adrara San Martino propone lo stesso servizio offrendo solamente lo stampo ed il sistema termoregolato studiato apposta per le esigenze del cliente. I grafici che pubblichiamo dimostrano i vantaggi del nuovo sistema innovativo termoregolato utilizzando a confronto stampi standard e stampi multi ugelli. Il risultato finale è che aumentano la produttività, l’efficienza/rendimento produttivo, si riducono in modo significativo gli scarti di gomma con grande risparmio economico di materia prima specie se si tratta di materiali ad alto valore aggiunto.
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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Geni particolari: QualitĂ , Tecnologia, Innovazione
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INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE
Un progetto di ricerca Rhodia in Brasile
Con SPS/IPC/Drives di Parma una fiera emission free
L
a manifestazione espositiva SPS/IPC/Drives Italia (Tecnologie per l’Automazione Elettrica, Sistemi e Componenti, Fiera e Congresso), che si è svolta a Parma dal 22 al 24 maggio, è stata una fiera emission free. Grazie una partnership avviata dagli organizzatori con la Siemens, tutti consumi di CO2 prodotti dalla manifestazione saranno azzerati tramite un’operazione di piantumazione curata dalla stessa Siemens.
In atto da sei mesi la collaborazione tra Lanxess e Evocatal
L
a Evocatal GmbH di Düsseldorf è da tempo impegnata nello sviluppo di processi biocatalitici per le industrie della chimiche e farmaceutiche. In particolare lavora nel campo degli enzimi destinati ad aprire la strada all’impiego di materiali di base non fossili per polimeri e gomma. Nel settembre dell’anno scorso è partita una partnership con Lanxess nell’ambito del progetto ThRuBio (Thermoplastics and Rubber via Biotechnological Synthesis), un consorzio di ricerca del quale fanno parte anche
L
Evonik Industries e Università di Monaco. Il progetto continuerà sino al 4014 e ha l’appoggio del Ministero federale tedesco dell’alimentazione, agricoltura e protezione del consumatore attraverso l’agenzia per le risorse rinnovabili. Lanxess ha sottolineato come ritenga molto importante la ricerca di nuovi materiali di base e come apprezzi il lavoro di Evocatel in materia di enzimi. Ha anche ribadito che l’identificazione di fonti alternative è determinante ai fini della produzione di gomma sintetica butile da fonti non fossili.
Il valore del riciclo in un convegno Ecopneus
a green economy ha un altro attore. Sotto questo slogan, il 6 giugno a Roma (Villa Borghese, Casa del Cinema) Ecopneus ha organizzato un convegno sul tema “Il valore del riciclo, oltre ciò che si vede”. Il programma prevede un intervento di Giovanni Corbetta sui risultati e le prospettive di Ecopneus e uno del prof. Marco Frey sul bilancio di sostenibilità di Ecopneus. Due tavole rotonde so dedicate a “La fotografia dei flussi illegali di PFU e il ruolo delle istituzioni nella lotta all’illegalità ambientale” e “Spunti di riflessione per lo sviluppo di applicazioni della gomma da PFU nell’ambito di una gestione sostenibile dei rifiuti e delle risorse”.
UNA PRECISAZIONE
N
ell’articolo pubblicato a pagina 108 del numero scorso della rivista (“Un importante accordo sui sistemi innovativi al servizio delle imprese”) la denominazione corretta della società di cui si parla è MSC Software, come peraltro risulta anche nel sommario del numero.
L
a Rhodia, che fa oggi parte del gruppo Solvay, ha concluso un accordo di collaborazione con il National Bioethanol Science and Technology Laboratory (CTBE) brasiliano. Scopo è quello di sviluppare ricerche e processi per ottenere molecole ad alto valore aggiunto da biomasse dalla canna da zucchero. La ricerca sarà condotta su scala di laboratorio per i primi due anni per sfociare poi in un impianto pilota. Il progetto prevede anche la simulazione di una bio-raffineria virtuale dello zucchero da canna.
Impegno del Governo per l’impiego dei materiali da PFU
N
el corso del convegno “Green Economy per affrontare la crisi italiana” il direttore generale di Ecopneus Giovanni Corbetta ha chiesto al Ministro per l’Ambiente Corrado Clini “che cosa intende fare il Governo per incentivare l’impiego di materiali da riciclo, come il polverino di gomma recuperato dal trattamento dei PFU”. La risposta del Ministro è stata: “Stiamo lavorando per dare piena attuazione alla normativa sull’end of waste che riporta il recupero del rifiuto all’interno di un ciclo economico e industriale virtuoso in grado di portare valore aggiunto. Analogamente stiamo lavorando per dare concretezza al GPP, gli acquisti verdi della pubblica amministrazione”.
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Inverno in sicurezza
Bilancio positivo per Assogomma e Federpneus di Giuseppe Cantalupo
A
rchiviata l’edizione 2011-2012 (la sesta della serie) dei test dinamici su neve e su strada - bagnata, innevata e ghiacciata - organizzata da Assogomma/Gruppo Produttori Pneumatici e Federpneus, le due associazioni fanno il punto della situazione con un bilancio attento e puntiglioso – e anche impegnativo per il futuro - dei risultati raggiunti con la loro campagna “Pneumatici sotto controllo – Inverno in sicurezza”. Prima annotazione. Nella passata stagione le ordinanze riguardanti l’obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene a bordo sono state circa 80; quest’anno se ne sono contate quasi 250 in tutto il Paese, e hanno interessato circa metà delle province e la maggior parte delle arterie ad alta velocità della nostra rete nazionale. Seconda annotazione, strettamente collegata alla prima. A questo eccezionale aumento delle ordinanze, però, non ha fatto riscontro nessun criterio applicativo a livello nazionale. E ciò ha provocato confusione e disorientamento non solo tra gli automobilisti, ma anche tra gli stessi addetti ai lavori. In molti casi, infatti, gli agenti delle Forze dell’Ordine si sono trovati in difficoltà o addirittura nell’impossibilità di far applicare provvedimenti non conformi alla norma di legge.
Come ricorda Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, il Codice della strada prevede che un’ordinanza di questo tipo può essere emanata dall’ente proprietario o gestore della strada, mentre l’attivazione della stessa è compito di enti/istituzioni quali Autostrade, Anas, Regioni, Province, Comuni, eccetera. In assenza di criteri applicativi nazionali, però, l’applicazione della norma, che ha importanti finalità preventive in termini di sicurezza stradale, tanto è vero che essa impone l’obbligo anche in assenza di neve, è risultata problematica. Numerose ordinanze, per esempio, hanno introdotto – è vero - l’obbligo di pneumatici invernali o catene “a bordo”, ma in caso di neve. E in caso di fondo stradale innevato? Avere le catene semplicemente depositate nel bagagliaio dell’auto migliora forse la sicurezza stradale? – si domanda e chiede Bertolotti - . Per non parlare poi di situazioni assurde o ridicole, come quelle di chi ha montato le catene incrociandole: una sull’asse trattivo e l’altra su quello non trainante. C’è stata, quindi, - come rileva Bertolotti - una grande confusione normativa, aggravata, per di più, dalle particolari condizioni meteorologiche dello scorso inverno, nelle quali si sono registrate temperature più elevate rispetto alle medie stagiona-
li, si sono avute scarse precipitazioni nevose in quasi tutto il nord, si è avuto freddo intenso nella sola seconda parte di gennaio e si sono verificate nevicate abbondantissime al Centro-Sud, concentrate in una decina di giorni a cavallo tra gennaio e febbraio. È appunto da questa situazione che scaturisce il proposito di Assogomma, per la prossima stagione invernale, di intervenire presso le istituzioni competenti, affinché si definiscano, da un lato, norme più semplici e omogenee; dall’altro, criteri applicativi delle stesse più razionali, senza obblighi generalizzati sull’intero territorio nazionale. Inoltre, “… occorrerà prevedere – continua Bertolotti - periodi di vigenza che siano quanto più possibile omogenei, evitando che una discutibile equivalenza giuridica tra due prodotti diversissimi, come i pneumatici invernali e le catene “a bordo”, che trovano ambiti temporali di applicazione ancor più differenti, siano anche considerati equivalenti sotto il profilo tecnicoprestazionale: una convinzione che, come è stato più volte dimostrato, è priva di ogni fondamento tecnico e pratico”. Uno sguardo, infine, all’andamento del mercato dei pneumatici invernali. Le vendite hanno avuto un anda-
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Inverno in sicurezza
…..e ora è il tempo dell’iniziativa “Vacanze Sicure 2012”
È
l’iniziativa a carattere nazionale che anche quest’anno, come già da diversi anni a questa parte, Assogomma e Federpneus organizzano in collaborazione con la Polizia Stradale nell’ambito della campagna “Pneumatici sotto controllo”. Lo scopo, come sempre, è quello di sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del controllo e dell’utilizzo corretto dei pneumatici ai fini della sicurezza stradale. Un controllo che è sempre importante, ma che lo diventa ancora di più prima di partire per un viaggio lungo come, in genere, è quello per le vacanze. L’annuncio è stato dato a Milano lo scorso 27 aprile da Tommaso Cacciapaglia, Dirigente del Servizio Polizia Stradale del Compartimento Lombardia, e da Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma. Fabio Bertolotti (a sinistra) e Tommaso Cacciapaglia durante la conferenza stampa. Le regioni nelle quali la Polizia Stradale effettuerà i controlli dal 27 aprile stesso a metà giugno sono la Lombardia, la Campania e la Sicilia. Tre regioni diverse tra loro per morfologia territoriale e intensità di traffico. Particolarmente adatte, quindi, a fornire risultati significativi sulle condizioni dei pneumatici di veicoli circolanti in aree e in periodi di alta criticità. I controlli assumono un’importanza ancora maggiore se si considerano due dati di fatto che impensieriscono. Uno è la vetustà dei veicoli circolanti sulle nostre strade. Come ha detto Bertolotti, citando dati ACI del 2011, “..il parco circolante italiano è di circa 49 milioni di veicoli, di cui 37 milioni di auto. L’età media, stimata al 31 dicembre 2010, è di circa 8 anni e 2 mesi con una tendenza ad aumentare anziché ridursi proprio in relazione ad un minor numero di chilometri percorsi, anche per l’aggravio dei costi di carburante”. Questa situazione, che già di per sé rappresenta un pericolo, diventa ancora più allarmante se i pneumatici non sono in buone condizioni. Ed eccoci al secondo punto: la scarsa attenzione che i conducenti di veicoli dedicano alle gomme sulle quali viaggiano. Dalle migliaia di controlli effettuati nelle indagini precedenti, come ha riferito Bertolotti, è risultato che il 50% delle auto circola con pneumatici sgonfi, e di queste il 7-8% con pressioni inferiori del 20% a quella corretta - il che rappresenta una condizione di possibile pericolosità - ; dall’8% al 10% con pneumatici lisci, cioè con la scolpitura del battistrada inferiore al limite di legge di 1,6 mm; dal 3% al 10% con gomme danneggiate visibilmente. Questo panorama, poi, è ulteriormente aggravato dal numero sempre crescente di vetture che montano pneumatici non omologati: un fenomeno, questo, in crescita a causa delle importazioni da paesi terzi. Di qui l’importanza dei controlli delle Forze di Polizia, che saranno particolarmente rivolti alla marcatura e alla omologazione dei pneumatici. E Bertolotti ha ribadito l’importanza dell’omologazione come unico riconoscimento ufficiale della conformità del pneumatico alle norme che ne definiscono le caratteristiche dimensionali e prestazionali. E ha spiegato ancora una volta il significato della marcatura come ‘attestato’ dell’omologazione. A proposito del marchietto, il Direttore di Assogomma ha anche riferito, parlando della continua evoluzione del sistema normativo, di una “marcatura nuova”, che contempla l’omologazione anche per quel che riguarda la rumorosità esterna da rotolamento (il numero di omologazione è seguito da una “s”) e la tenuta del pneumatico sul bagnato, indicata da una “w” dopo la “s”. Vale la pena ricordare, perciò, ancora una volta, che il pneumatico rappresenta l’unico punto di contatto del veicolo con la strada. Un contatto affidato a pochi centimetri quadrati di gomma, e quindi controllarne la pressione e lo stato di salute è di vitale importanza ai fini di una guida sicura. Per se stessi e per gli altri. Lo ha anche ribadito Tommaso Cacciapaglia, il quale ha poi aggiunto che “….oltre al controllo dello stato di usura dei pneumatici, la Polizia Stradale svolgerà verifiche sull’uso delle cinture di sicurezza nonché sull’efficienza dei veicoli....” Perché, se è vero che le vetture sono costruite con sistemi volti a garantire sempre maggiore sicurezza, è anche vero che “….rimane imprescindibile il rispetto delle regole del Codice della Strada a cui detti controlli sono rivolti…”.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
giugno 2012
Inverno in sicurezza
Confronto dello spazio di frenata tra pneumatico estivo e invernale.
Un’autovettura con pneumatici invernali affronta meglio il terreno innevato.
mento altalenante: partenza sostenuta da fine ottobre a tutto il mese di novembre, arresto a dicembre, lieve ripresa a gennaio e in particolar modo nei primi giorni di febbraio, in coincidenza delle abbondanti nevicate. Questo scenario ha prodotto, nel settore vetture, un risultato complessivamente positivo: circa 8 milioni di pezzi venduti nell’inverno 2011/2012 contro i 6,5-7 milioni del 2010/2011. Nel 2009/2010 erano stati 4,5 milioni e nel 2008/2009 2,5-3 milioni. Secondo valutazioni aggiornate, il mercato degli invernali rappresenta il 25% circa del mercato comples-
sivo dei pneumatici vettura al ricambio, quantificabile in circa 30 milioni di unità. Assogomma stima che, a fronte di un parco circolante di 36 milioni di autovetture, il 20% circa sia dotato di un doppio treno gomme. Ciò starebbe a dimostrare che gli italiani si stanno indirizzando sempre più verso l’utilizzo dei pneumatici invernali, perché si stanno rendendo conto del fatto che queste gomme sono indiscutibilmente insuperabili nella stagione fredda e rappresentano l’unica soluzione capace di assicurare reali vantaggi in termini di sicurezza stradale nel periodo più critico dell’anno.
L'INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Periodico mensile di informazione tecnica ed economica
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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Produzione: trimestre Gomma naturale: in peggioramento taglio alle previsioni a produzione complessiva dell’indu- di produzione
L
stria italiana nel mese di marzo registra una crescita dello 0,5% rispetto a febbraio. Restano negativi sia il confronto marzo 2012 su marzo 2011( -5,8%) che quello del primo trimestre dell’anno (-5,8%) sul primo trimestre 2011. Secondo i dati resi noti dall’Istat, l’andamento della fabbricazione di articoli di gomma e di materie plastiche ha rispecchiato quello generale. Il miglioramento di marzo 2012 su febbraio è stato del 4%, ma resta negativo il confronto sia del mese marzo 2012 su marzo 2011 (-5,1%) sia del primo trimestre 2012 sul corrispondente periodo 2011 (-5,2%). Rallenta poi, per gli articoli in gomma, il ritmo di crescita delle esportazioni. Se nel primo bimestre dell’anno si era registrato un +3,8%, nel periodo gennaiomarzo si è scesi a +1,9%. Ciò per effetto del fatto che in marzo 2012, rispetto a marzo 2011, si è avuta una flessione dell’1,1%. Continua intanto il forte ridimensionamento delle importazioni, sempre degli articoli in gomma, segno evidente della contrazione in atto sul mercato interno. In marzo l’import ha registrato -9,8% rispetto a marzo 2011, e nel primo trimestre dell’anno -6,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2011.
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a produzione totale di gomma naturale è diminuita, nel primo trimestre dell’anno, del 9,5%, più di quanto in precedenza previsto. Ciò ha indotto l’Association of Natural Rubber Producing Countries (che conta per oltre il 90% della gomma naturale prodotta ed esportata) a rivedere le stime sulla produzione dell’intero 2012 a 10,297 milioni di tonnellate dalle 10,420 previste in precedenza. “La situazione economica mondiale e le previsioni a breve termine non consentono di aspettarsi una crescita della domanda nel secondo trimestre”, osser-
va la ANRPC. Anche le esportazioni sono diminuite nei primi mesi dell’anno. In questo caso ci si può però aspettare una ripresa grazie alla domanda cinese. A sua volta l’International Rubber Study Group ha previsto una produzione e un consumo di gomma naturale per il 2012 di 10,32 e 11,29 milioni di tonnellate rispettivamente con un surplus di 31.000 tonnellate.
Previsioni negative per il mercato dell’auto per tutto il 2012
Il mercato dell’autoveicolo non dà segni di ripresa. Secondo una dichiarazione resa dal nuovo presidente dell’Anfia, Roberto Vavassori, per il nostro pa-
Pneumatici nel mondo a quota 3300 milioni entro il 2015
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ntro il 2015 la domanda mondiale ► Stampaggio a iniezione ► Stampaggio a iniezione di pneumatici salirà a 3300 milioni di materie plastiche e gomma di materie plastiche e gomma di pezzi, che corrispondono a un in► Progettazione e costruzione stampi cremento annuo del 4,7%. In termini LEADER ► Progettazione e costruzione stampi economici, ciò vuol dire che il valore NELLO STAMPAGGIO LEADER del mercato raggiungerà, nello stesso 11 ne o DI MATERIE PLASTICHE i ► Stampaggio a iniezione l arco di tempo, i 220 miliardi di dollari ig 14 NELLO STAMPAGGIO pad and B 11 E GOMMA USA, pari a 167,7 miliardi didi materie plastiche e gomma euro, che e n st o DI MATERIE PLASTICHE significano un incremento annuo del igli B14 Milano 8 •12 maggio ► Progettazione e costruzione stampi d a d p aLEADER 6,5%. Questo per i pneumatici vettuE GOMMA n st NELLO STAMPAGGIO ra. Incrementi maggiori sono previsti 1 PLASGOMMA s.rl. Loc. Campocuiano, Milano sc - 62024 8 ESANATOGLIA (MC) e1 n •12 maggio per i pneumatici industriali e per quelli DI MATERIE PLASTICHE glio B14 i Tel. 0737889393 0737889566 Fax. 0737881484 d a ne di altri settori, come bici,pmoto d fuoriE GOMMA ta Zona Ind.le Ovest - 66043 CASOLI (CH) Tel.-Fax - 0872982961 strada. Lo rivela FreedoniasGroup Inc. plasgomma@plasgomma.com Milano 8 •12 maggio PLASGOMMA s.rl. Loc. Campocuiano, sc - 62024 ESANATOGLIA in “World Tires”, uno studio di 478 pagine pubblicato nel febbraio 2012. Costo: Tel. 0737889393 - 0737889566 - Fax. 0737881484 5800 dollari USA circa. PLASGOMMA s.rl. Loc. Campocuiano, sc - 62024 ESANATOGLIA (MC)
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ese la situazione rimane preoccupante “sia per il mercato dell’auto -per cui è prevista una chiusura d’anno inferiore a 1.500.000 unità, in ribasso di oltre il 14% su un 2011 già difficile e del 40% rispetto ai livelli pre-crisi del 2007 (2.493.105 unità)- sia per gli altri comparti della filiera, con immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri previste in calo del 18%, quelle degli autocarri del 16,3% e degli autobus dell’8,6%”.
In India aumentano pneumatici e domanda di gomma
L’
industria indiana dell’auto va bene e con essa anche i pneumatici. Il consumo di questi ultimi sarà quest’anno in crescita dal 6 all’8 per cento per le autovetture e i veicoli commerciali. Altra conseguenza di questo trend, la crescita della domanda di gomma di gomma naturale. Nel primo trimestre di quest’anno si stima che l’incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sarà del 3,1%. Ma le previsioni sono ottimistiche anche per l’intero 2012. Secondo stime governative il consumo indiano aumenterà del 4,7%, molto più di quanto accaduto nel 2011, quando il tasso di crescita si era fermato all’1,4%.
prodotte invece macchine per lo stampaggio a iniezione di medio e piccolo tonnellaggio, Engel ha stanziato 8 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Pyungtaek City. Al termine dei lavori, previsto per la primavera del 2013, la capacità di questo stabilimento passerà da 650 a 1100 presse circa. Con questi potenziamenti Engel Austria ha creato le condizioni per essere in grado di far fronte al previsto au-
mento della domanda nell’area, dove il mercato richiede soluzioni sempre più complesse mirate all’incremento della produttività e dell’efficienza senza trascurare il risparmio energetico. Nel 2011/2012 Engel ha raggiunto una quota del 10% circa del mercato asiatico. E questo successo ha contribuito in maniera significativa al superamento, anche adesso per la prima volta nella storia dell’azienda, della soglia degli 800 milioni di euro di fatturato globale del Gruppo Engel: nell’anno fiscale 2009/2010, l’anno peggiore della crisi, il giro di affari era stato di 358 milioni, e nel 2010/2011 di 615. Nel 2011/2012 ha totalizzato 834 milioni.
Boom del mercato auto cinese e Lanxess lo insegue
La Cina è ormai diventato il maggior mercato mondiale dell’auto. Ancora quest’anno la crescita è prevista nella misura dell’8%. Secondo alcuni osservatori entro il 2030 circa 800 milioni
Raddoppio della capacità a Shanghai e fatturato record di Engel Asia
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er la prima volta nella sua storia Engel ha superato i 100 milioni di euro di fatturato in Asia. Per l’esattezza, ha raggiunto quota 125 milioni nell’esercizio 2011/2012. Un record dovuto soprattutto ai recenti potenziamenti della capacità produttiva a Shanghai e nella Corea del Sud, che sono solo gli ultimi anelli di una lunga catena di investimenti nella regione iniziati con la fondazione della prima filiale cinese nel 1986. A Shanghai, dove produce presse a iniezione di grandi dimensioni, la casa austriaca ha investito 12 milioni di euro nel raddoppio della capacità produttiva, e in questo sito arriverà a produrre, nel prossimo futuro, 200 presse all’anno della serie Engel duo. Nella Corea del Sud, dove vengono
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di cinesi entreranno a far parte della classe media, con tutti i prevedibili effetti in termini di motorizzazione di massa. Prendendo atto di questa situazione, la multinazionale tedesca Lanxess ha deciso di aprire, nella seconda metà di quest’ano, un centro di sviluppo applicativo nell’Hong Kong Science & Technology Park. L’obiettivo è quello di studiare in particolare soluzioni innovative per sostituire con la plastica alcuni dei materiali oggi impiegati per produrre parti di automobili.
Una papera di gomma di 25 metri
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alta 25 metri e larga altrettanti, la papera di gomma (non sappiamo
Due impianti pilota di Lanxess per il butile
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la composizione della mescola) realizzata dall’artista olandese Florentin Hofman. Sta facendo il giro del mondo per strappare un sorriso divertito a bambini e passanti. Adesso naviga placidamente da una città all’altra lungo il corso della Loira.
on un anticipo di vari mesi rispetto al previsto, Lanxess ha completato a fine 2011 l’ampliamento del suo impianto di gomma butile di Zwijndrecht, in Belgio. Con un investimento di 20 milioni di euro, la capacità produttiva è stata aumentata del 10 per cento a 150.000 tonnellate /anno. La multinazionale tedesca ha realizzato, sempre nello stesso sito, due impianti pilota. Dono destinati a sperimentare nuove tecnologie finalizzate al risparmio di materie prime e quindi di maggiore efficienza energetica e tutela ambientale.
Imprese • finanza
Un riconoscimento della Pirelli per i migliori fornitori
Alla Cervellati il premio Paolo Mascagni
Rhein Chemie rafforza la presenza in Brasile
irelli ha istituito quest’anno, per la prima volta, un premio destinato a riconoscere i migliori fornitori in termini di qualità, innovazione, celerità, prezzo complessivo, sostenibilità, presenza globale e livello di servizio, Il Pirelli Suppliers Award per il 2011 è stato consegnato da Marco Tronchetti Provera a: PT. Aneka Bumi Pratama, Columbian Chemicals Co., HF Tire Tech Group, Nynas AB, Styron GmbH, Rhodia SA, Techedge s.p.a, Value Team s.p.a.
el novembre dello scorso anno Il Resto del Carlino e l’Unione Industriale di Bologna hanno istituito un premio intitolato a Paolo Mascagni, destinato a segnalare 50 piccole e medie imprese emiliane che hanno saputo reggere alle tante difficoltà della crisi italiana e internazionale
el corso di Expobor, la fiera brasiliana della gomma che si è svolta a Sao Paulo in aprile, Rhein Chemie ha confermato che entro la fine dell’anno sarà operativo a Porto Feliz l’impianto per la produzione di bladder Rhenoshape. Inoltre ha annunciato di avere allo studio per il 2013 la realizzazione di un impianto per la fabbricazione di additivi predispersi Rhenogran.
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Songwon raddoppia la capacità di OPS per il settore auto
IMCD distributore esclusivo di Oxea per le alchil-amine
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a Oxea, produttore di livello internazionale di ossi-derivati, ha nominato la IMCD distributore esclusivo per l’Europa delle sue linee di alchil-amine. Questi prodotti trovano vasti campi di impiego in molti settori industriali tra i quali anche polimeri, additivi per la gomma, anticorrosivi. Il gruppo IMCD è uno dei maggiori distributori mondiali di prodotti chimici, con sedi in 25 paesi (tra cui l’Italia, a San donato Milanese). 84 |
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Tra di esse la Cervellati, un’azienda della gomma di San Lazzaro di Savena, che è uscita indenne dalla caduta della domanda e dalla stretta del credito grazie alla capacità di innovazione e di autofinanziarsi con il reinvestimento degli utili realizzati. La Cervellati (nella foto il titolare) ha realizzato, tra l’altro, alcuni brevetti e innovazioni di prodotto che hanno riscosso successo in molti paesi.
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l gruppo coreano Songwon ha annunciato che intende raddoppiare a 14 mila tonn. la capacità produttiva di Songnox OPS. Songnox sono antiossidanti fenolici destinati a molti settori applicativi tra i quali gli elastomeri. I prodotti OPS (One Pack System) riuniscono una varietà di additivi nella forma integrata di pellet privi di polvere. Possono essere formulati su misura e offrono vari vantaggi, tra i quali uniformità e la composizione certificata, oltre che maggiore precisione di sommini-
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strazione e procedure di controllo più semplici.
Sibur Russian Tyres diventa Cordiant
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al 3 aprile la OAO Sibur Russian Tyres ha assunto la denominazione di JSC Cordiant. La società, che all’inizio dell’anno si era staccata dal gruppo Sibur, conta quattro impianti produttivi e detiene il 20% del mercato russo dei pneumatici. I due principali marchi posseduti sono Cordiant (autovettura e trasporto leggero) e TyRex (veicoli pesanti e agricoli).
Solvay punta a 3 miliardi di margine operativo
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ette mesi dopo l’acquisizione della Rhodia, la Solvay ha presentato a Londra le strategie legate alla ristrutturazione del gruppo. I motori della crescita saranno le attività Specialty Polymers, Consumers Chemicals e Advanced Materials, che nel 2011 hanno rappresentato circa la metà dei margini; da esse ci si attendono tassi di sviluppo a due cifre. Per il 2016 la “nuova” Solvay conta su un margine operativo lordo (Ebitda) di 3 miliardi di euro. Nel primo trimestre del 2012 il gruppo ha realizzato vendite per 3.239 milioni di euro: l’8% in più rispetto al quarto trimestre 2011 e il 3% in più rispetto al primo trimestre del 2011. Il risultato operativo è stato di 523 milioni (+47% sul quarto trimestre 2011 e -9% sul 1° trimestre 2011).
Goodyear aumenta i ricavi ma non le quantità
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el primo trimestre 2012 Goodyear ha registrato vendite in volume per 43 milioni di unità (-8%) e fatturato per 5,53 miliardi di dollari (+2%) contro una previsione di 5,83 miliardi. Il bilancio trimestrale chiude con una perdita di 11 milioni di dollari (contro un attivo di 103 milioni nel 2011).
Fatturato +10% per Radici Group
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l bilancio 2011 di Radici Group si è chiuso, per il business materie plastiche,
con un fatturato di 259 milioni di euro, l’11% in più rispetto all’anno precedente. Settore trainante è stato quello automotive.
Sul totale del fatturato, il 58% si deve alle vendite Italia (17%) e resto dell’Europa (41%); 42% il valore delle vendite negli altri continenti.
materie prime • macchine • prodotti
Un simposio Engel sulle future tendenze dello stampaggio a iniezione
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l 13 e il 14 giugno prossimi avrà luogo il Simposio Engel 2012, l’evento più importante dell’anno per il costruttore austriaco di presse per lo stampaggio a iniezione. Tanto, che è attesa la partecipazione di circa 2500 ospiti. Si svolgerà in due sedi diverse: pres-
so il Design Centre di Linz, al mattino, dove verranno presentate delle relazioni sulle future tendenze dello stampaggio a iniezione, e presso lo stabilimento di San Valentin, al pomeriggio, dove i partecipanti potranno vedere all’opera le macchine che con le loro tecnologie innovative dimostreranno come quelle tendenze si traducono in realtà. Le presentazioni tratteranno argomenti di pressante attualità, quali l’incremento dell’efficienza produttiva, il risparmio energetico, l’automazione integrata, le innovazioni tecno-
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logiche che rendono possibile tutto questo, eccetera. Le 18 isole di produzione saranno il regno delle innovazioni e degli automatismi integrati e presenteranno esempi di applicazioni in quelli che sono i cinque classici mercati di riferimento della casa austriaca: automotive, stampaggio tecnico, teletronica, packaging, medicale. Engel anticipa che sarà possibile assistere anche ad alcune “prime” mondiali tra le macchine che si vedranno in funzione. Nel corso del Simposio avrà luogo la consegna degli HL Awards 2012, premi riconosciuti alle migliori applicazioni di stampaggio realizzate con presse Engel senza colonne.
Siliconi per alimentari e autoveicoli presentati dalla Wacker
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n occasione di Expobor (la fiera brasiliana di cui si parla anche in un’altra nota di questa rubrica), Waxcker Chemie ha presentato per la prima volta vari tipi di gomme siliconiche. Uno di essi è Elastosil LR 3040, una gomma siliconica a rapida vulcanizzazione per applicazioni in contatto con alimenti e per produrre in grandi volumi di componenti resistente alle incisioni come tettarelle o giocattoli. Tra gli altri prodotti due tipi di di Elastosil liquido ritardante di fiamma LR 3011/50 FR e LR 3170/40) e l’Elastosil LR 3065 a bassa frizione che esclude l’uso di oli per il trattamento superficiale degli estrusi.
Test di ozono conforme ai nuovi standard
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li standard nazionali e internazionali in materia di prove (ad esempio nel caso della resistenza all’ozono dei materiali elastomerici) vengono periodicamente aggiornati ai risultati acquisiti dalla ricerca. La casa tedesca Anseros Klaus Nonnenmacher GmbH di Tübingen ha recentemente modificato le sue camere di prova all’ozono in conformità con la norma DIN ISO 1431-1 che ha sostituito la precedente DIN 53 509. La nuova apparecchiatura Anseros
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SIM7300-TH è stata così attrezzata degli strumenti di controllo necessari per le prove di invecchiamento statico e dinamico secondo la nuova normativa DIN ISO.
La termografia di Brammer per la manutenzione
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rammer, leader europeo nella distribuzione di prodotti e servizi di MRO (Maintenance, Repair and Overhaul/ manutenzione, riparazioni e revisione/), ha dichiarato che un dispositivo per immagini termiche sia una preziosa aggiunta a qualsiasi kit di manutenzione e al tempo stesso un modo rapido e semplice per identificare potenziali problemi prima che diventino la causa di guasti importanti e costosi. È la tecnologia di manutenzione preventiva attualmente in più rapida crescita, ideale per essere utilizzata con qualsiasi tipo di macchinario. Alessandro Lonardo, amministratore delegato di Brammer Italia, ha dichiarato a tal proposito “il surriscaldamento è solitamente uno dei campanelli d’allarme che ci indica che un componente è in procinto di cedere. L’utilizzo dell’imaging termico, davvero semplice da
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usare, permette di monitorare in tempo reale anche i componenti nascosti, senza la necessità di fermare il processo produttivo”. “Raccomandiamo a tutti i nostri clienti di includere nei processi di manutenzione di routine anche la termografia, grazie alla quale è possibile ricostruire un quadro della situazione in condizioni di normale funzionamento e di accorgersi immediatamente quando un componente sta generando un calore eccessivo”. Le aziende possono risparmiare tempo e denaro con un efficace programma di monitoraggio. L’osservazione del processo di fabbricazione, infatti, permette di conoscere a fondo il ciclo vita dei componenti e pianificare la loro sostituzione in tempo utile. La termografia è l’argomento più recente trattato dalla serie di video “Brammer Quick Tips”, brevissimi video molto comunicativi in cui specialisti ed esperti nei vari settori industriali suggeriscono consigli che i clienti possono poi applicare nel loro lavoro. Il video Quick Tips sulla termografia è ora disponibile online (www.brammertips.com).
Thermo Fisher lancia un più piccolo estrusore bivite
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hermo Fisher Scientific ha lanciato il suo nuovo estrusore bivite corotante “Thermo Scientific Process 11” concepito per i laboratori di ricerca sia nel settore dei polimeri sia in quello alimentare. L’estrusore da 11mm è stato progettato per minimizzare i costi di materiali, per essere più facile da usare, e per ottimizzare lo spazio del laboratorio. Per raggiungere questo obiettivo, il banco operativo del Process 11 utilizza una quantità minima di campione (20gr) e dispone di un touchscreen user-friendly con controllo integrato dell’alimentatore. Thermo Fisher ha presentato il Process 11 al “The International Plastics Showcase”, che si è tenuto lo scorso Aprile ad Orlando - USA. “Per i nostri clienti, lo spazio del laboratorio è un vantaggio e il controllo dei costi è un fattore critico, così abbiamo progettato Process 11 per affrontare entrambe le questioni”, ha dichiarato Karl Gerhard Hoppmann,
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Vice Presidente e General Manager dei “Material Characterization Business” di Thermo Fisher. “Il nostro design compatto è perfetto per i piccoli esperimenti e allo stesso tempo robusto abbastanza da ottenere risultati che sono rilevanti per le condizioni di produzione. I risultati ottenuti sono facilmente scalabili grazie alla Thermo Fisher stand alone compounding systems”. Il nuovo Process 11 ha una capacità produttiva che va da 20 g/h fino a 2,5 kg/h e
di un profilo vite segmentato con la metà superiore del barrel rimuovibile. Il design monoscocca compatto della macchina rende il suo ingombro da quattro a cinque volte più piccolo degli estrusori bivite concorrenti. Gli elementi della vite e il design della camera scalano in modo geometrico in tutta la serie completa di estrusori Thermo Scientific permettendo un facile processo di scale-up. Lo strumento è disponibile da subito.
Imprese • finanza
IRC 2013 a Parigi in marzo
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’edizione 2013 dell’International Rubber Conference si svolgerà a Parigi dal 20 al 22 marzo. Cinque gli argomenti di discussione: . Chimica e ingredienti di mescolazione . Ottimizzazione dei processi di trasformazione . Valorizzazione dei prodotti fine vita . Innovazione nella concezione e applicazione dei prodotti finiti . Prospettive dell’industria della gomma Come al solito la conferenza (che è
organizzata da Aficep, associazione dei tecnici della gomma e dei plastici), sarà accompagnata da una esposizione internazione, cui provvederà la società Idice.
Innovation Compass al lavoro per K 2013
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ià sperimentato nella manifestazione del 2010, l’Innovation Compass torna per l’edizione di K del prossimo anno (dal 16 al 23 ottobre a Düsseldorf ). Si tratta di una matrice di ricerca grazie alla quale gli interessati potranno identificare quegli
espositori che in settori di applicazione chiaramente definiti presenteranno prodotti con significativi miglioramenti o addirittura cambiamenti radicali. Sarà così più facile pianificare la propria visita in fiera e razionalizzare al meglio il tempo a propria disposizione. Un apposito comitato composta da tecnici specializzati ha iniziato il lavoro per determinare la nuova matrice di ricerca che verrà pubblicata sul sito di K. A partire dall’estate prossima gli espositori potranno chiedere di essere inseriti nell’Innovation Compass che sarà poi a disposizione dei visitatori dal mese di settembre.
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13-14 giugno
Linz
18-22 giugno
Buenos Aires
21-24 giugno
Bangkok
5-7 luglio
Norimberga
25-28 luglio
Panama
25-28 agosto
Phnom Penh
13-16 settembre
Istanbul
18-20 settembre
Cleveland
20-22 settembre
Tientsin
21-25 settembre
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3-4 ottobre
Bruxelles
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9-11 ottobre 15-19 ottobre 88 |
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China Injection Moulding
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