RASSEGNA DKT AUTOMAZIONE
FAKUMA
602
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
OTTOBRE 2012 - NUMERO 8
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PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
SOMMARIO | ANNO 56 - 602 • ottoBRE- N. 8 5
ELASTICA: SOMMARIO
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SEMBRA POSSIBILE INTRAVVEDERE QUALCHE TIMIDO RECUPERO DEGLI ORDINI
Federico Doveri, responsabile marketing di S.INT.A, ragiona sulla situazione del mercato e commenta che realisticamente non ci si poteva aspettare niente di più di quanto sta accadendo: sarà un successo mantenere i risultati di un anno fa
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CONVINCENTE IL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE DI NORIMBERGA
L’edizione 2012 di DKT, mostra e conferenza, ha registrato un esito positivo, non ostante i molti problemi che agitano i mercati
STRUMENTI VINCENTI PER L’INNOVAZIONE
Una rassegna degli ultimi sviluppi nel campo degli strumenti e delle attrezzature da laboratorio per l’industria della gomma
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COSA C’È DI NUOVO NEL CAMPO DELLE APPLICAZIONI NON TYRE NEL SETTORE AUTOMOBILISTICO
Una relazione presentata da Carlo Torreggiani, del Centro Ricerche Fiat, alla 53° assemblea annuale dell’Istituto internazionale dei produttori di gomma sintetica
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TUTTO IL NUOVO CHE C’È NELL’AUTOMAZIONE
Una dettagliata rassegna di quanto si è potuto vedere alla seconda edizione di SPS/IPC/DRIVES Italia
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UN ANNO DI SFIDE PER L’INDUSTRIA EUROPEA DEL PNEUMATICO E DELLA GOMMA
Un rapporto di ETRMA (l’associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli in gomma) fa il punto sulla situazione del mercato e sulle sfide che aspettano i fabbricanti del nostro continente
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UN NUOVO SISTEMA DI VULCANIZZAZIONE RIDUCE COSTI ENERGETICI E DURATA DEI PROCESSI
La Kraiburg Austria ha depositato una domanda di brevetto per un nuovo processo di ricostruzione dei pneumatici per le macchine movimento terra
L’intervista del mese
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UN EVENTO INTERNAZIONALE
La 60a riunione dell’ISO TC45 che si terrà a Riccione dal 15 al 19 ottobre
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TUTTO SULLE TECNOLOGIE DI STAMPAGGIO
Anticipazioni su quanto verrà presentato a Fakuma, la manifestazione in programma a Friedrichshafen a metà ottobre
Air intake hose (clean from filter to compressor) TPE - TEEE Thermoplastic Elastomer Ester - Ether
Clamp with internal metallic reinforcement
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Elastomer - FPM
In the past only thermosetting elastomer, then termoplastic elastomer for low temperature, now for hight temperature termoplastics elastomer + FPM compressor side
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio della Federazione Gomma Plastica Assogomma
56 TACCUINO . Un lieve miglioramento nel mese
di luglio . La domanda di gomma crescerà del 4% nel 2013 . Accordo Versalis/Novament/Genomatica per il bio-butadiene . Al via la produzione della joint venture cinese di Michelin . In Cina il più grande impianto di EPDM del mondo . Versalis sbarca in forze sul mercato asiatico . Solvay si rafforza in Cina e India . Bridgestone aumenta la capacità in Polonia . Oldrati apre in Turchia . Etichettatura, la Cina collabora con Lanxess . Hexpol cresce nel mercato dei sigillanti . Un progetto Sabic/Exxon negli elastomeri speciali . È il momento dell’olio di soia . Un fondo di private equity investe in Megadyne . Lanxess si espande nella componentistica auto . Vamac Ultra HT migliora le prestazioni in temperatura degli AEM . Rivestimento in silicone senza solvente per isolanti
60 CALENDARIO Mostre, fiere, eventi in programma per i prossimi mesi
GLI inserzionisti CM MANZONI 50 DGTS 39 DOSS VISUAL SOLUTION 44 ECOMONDO III COP. ELASTOMERS UNION 15 ENGEL ITALIA IV COP. GIBITRE INSTRUMENTS I COP. INTERSEALS 49 LTE 52 MAAG AUTOMATIK 59 PEZZATO II COP. PMG 1 RUBBER TRADE 15 ST.A.TE TECHNOLOGIES 35
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità
Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Estero € 100 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002
Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)
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elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.
SO M M A R I O Gli sponsor di Elastica...........................................................................................................................................6- 7 Abbiamo letto per voi...............................................................................................................................................8 Differenza di stabilità tra vulcanizzati di NR e di IR
Ritardanti di fiamma senza alogeni
Leghe elastomeriche da polvere di pneumatici e polipropilene
Dispersioni acquose nel settore dei lattici
Caratterizzazione della ruvidità delle superfici con il metodo di Wilhelmy
Resine fenoliche in mescole di gomma
Mescolazione di mescole contenenti Sulfron 3001
Heat Build Up e caratteristiche meccaniche
La Lanxess espande la capacità di elastomeri specialistici
Scienza e “serendipity” nello sviluppo di elastomeri poliolefinici
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LABORAtorio per la CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI
con il patrocinio del C.N.R.
Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie
dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.
È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.
Gli utenti
I servizi
I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.
I collegamenti
Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate
Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.
Le agevolazioni
Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.
Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it
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ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
rassegna della stampa tecnica estera materie prime DIFFERENZA DI STABILITÀ TRA VULCANIZZATI DI NR E DI IR Masayoshi Ito, Ayaka Takizawa – Università di Tokyo – e-mail: itma56@rs.kagu.tus.ac.jp; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK);65/4-24-27-2012. Rif. E3055.
I
crudi di NR e di poliisoprene sintetico hanno caratteristiche e comportamenti differenti. Ciò è dovuto al fatto che nella gomma naturale sussiste uno pseudo reticolato basato su legami di idrogeno e su interazioni ioniche, mentre nello IR sintetico tali legami mancano. Nella NR vulcanizzata esistono due tipi di strutture, una a base di legami di H e l’altra a base di legami covalenti. All’aumentare delle sollecitazioni meccaniche apportate, cedono per primi i legami di H, poi anche gli altri. Quando si rompe il reticolo di legami covalenti si formano elettroni spaiati, che sono facilmente evidenziabili con analisi ESR (Electron Spin Resonance). Su tale base gli autori sviluppano un metodo fondato sull’impiego di analisi ESR, con il quale risulta possibile valutare la resistenza del reticolo di vulcanizzazione di fronte a una azione meccanica. Nell’articolo sono riportati due significa-
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tivi grafici che riproducono l’andamento dello stress (carico) in funzione dello strain (allungamento) su mescole di NR e su mescole di IR, sia allo stato crudo che allo stato vulcanizzato. Allo stato crudo le mescole di NR rivelano un sensibile aumento progressivo di stress, ove lo stress realizzato arriva a circa 2 MPa per un allungamento di circa 500%. Le mescole di IR allo stato crudo non rivelano invece alcun incremento di stress. Tale comportamento mostra sostanzialmente di avere influenza anche sui vulcanizzati, nel senso che con strain superiori al 400% gli stress realizzati risultano molto più elevati con NR che con IR. Gli autori arrivano anche ad interpretare il fenomeno esprimendo il valore della densità di reticolazione (ν) in funzione della frazione volumica del polimero, in funzione del volume molare del solvente e in funzione dell’interazione tra polimero e solvente, che è quella che secondo la legge di Flory-Rehner viene espressa come parametro χ. Una differenza fondamentale tra NR e IR è conseguente al fatto che alcuni dei terminali delle macromolecole della NR hanno gruppi funzionali che sono in grado di formare un reticolo interreattivo al quale sono dovute differenze di interreattività del polimero. Tale fatto non è estraneo al comportamento della NR agli alti allungamenti. Il comportamento della NR rispetto allo IR manifesta moduli e carichi più elevati, conseguenti anche al maggiore grado di cristallinità dell’elastomero. Gli autori evidenziano diversi e sottili tipi di comportamento delle diverse forme di poliisoprene: NR, IR e DPNR (gomma naturale deproteinata). All’aumentare della temperatura oltre i 100°C la NR si distingue per avere la più elevata presenza di gruppi radicalici, la DPNR è meno radicalizzata della NR, ma lo è di più dello IR. Una caratterizzazione che conferma chiaramente le differenze fra i tre elastomeri sopranominati viene evidenziata con un trattamento termico in aria, eseguito a partire da temperature prossime all’ambiente fino a 160°C, seguito poi da ana-
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lisi ESR a temperatura ambiente. Queste analisi rivelano la maggiore tendenza alla radicalizzazone della NR rispetto agli altri tipi di poliisoprene e rivelano anche la maggiore tendenza della NR rispetto a DPNR e a IR a dare luogo a radicalizzazioni per opera di sollecitazioni meccaniche. Gli autori concludono tuttavia che i vulcanizzati di IR presentano un vantaggio rispetto ai vulcanizzati di NR, perché all’applicazione di una sollecitazione meccanica presentano minore decremento di densità di reticolazione. L’articolo è molto concettoso e molto interessante, perché i commenti riportati chiariscono importanti differenze intrinseche tra i vari tipi di polimeri isoprenici legati ad applicazioni importanti. (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi LEGHE ELASTOMERICHE DA POLVERE DI PNEUMATICI E POLIPROPILENE S. Wieβner, U. Wagenknecht, G. Heinrich, H. Michael, G. Mennig – e-mail: wiessner@ipfdd.de; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 65/4-28-36-2012. Rif. E3056.
G
li autori si propongono di ottenere semilavorati termoplastici con caratteristiche di TPE (Thermoplastic Elastomer) partendo da materiale elastomerico vulcanizzato (cascami in polvere di pneumatici) modificato con polipropilene mediante un processo ad estrusione. Come polvere di pneumatici viene usato Ecorr®RMN45 (mescola di NR/SBR/BR della Vredestein Rubber Resources) e come polvere di polipropilene viene usato Moplen®RP220M con melt index MFR 8-10 g/min a 230°C
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
con carico 2,16 kg, reticolato con Trigonox DHBP [2,5-dimetil-2,5-di(t-butilperoxi)esano]. Le mescolanze di prova vengono confezionate con Brabender Plasticorder PL2000 a 172-180°C e le leghe polimeriche vengono preparate in un estrusore con rapporto lunghezza/diametro 44. Le leghe polimeriche vengono preparate secondo diverse sequenze di confezione: fusione del polipropilene seguita da mescolazione della polvere di pneumatico e da iniezione del perossido DHBP, fusione del polipropilene seguita da una premescola contenente il perossido, carico del polipropilene e del perossido con relativa preparazione della fusione seguita da una modifica della fusione del polipropilene e dall’aggiunta della polvere di pneumatico. Dalle varie sequenze di confezione è apparsa evidente la convenienza alla realizzazione del processo che favorisce l’ottenimento del più elevato carico di rottura, il che si identifica nei due procedimenti di confezione sopranominati o quanto meno che si identifica con un tempo di confezione di 110 secondi e con l’aggiunta del perossido a temperatura superiore a 170°C. L’articolo è molto lungo e si propone di esaminare l’influenza dei parametri di estrusione e l’influenza delle procedure di alimentazione. L’articolo si dilunga in monotone descrizioni di caratteristiche, che senz’altro denotano la maestria con cui sono state programmate ed eseguite le prove descritte, ma che non arrivano a spiegare fino a che punto il materiale termoplastico realizzato è suscettibile di essere impiegato in articoli elastomerici. Molto importanti e pertinenti sono tuttavia le conclusioni riguardanti la descrizione di cicli ripetuti di sollecitazione tra 40% e 100% di strain ottenuti con una preparazione di 38 ShA, che mostra la maggiore validità rispetto a un TPE del commercio, che prescinde però dalla temperatura di prova e che quindi così come viene presentata non spiega il grado di possibilità di impiego in campo elastomerico. (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi CARATTERIZZAZIONE DELLA RUVIDITÀ DELLE SUPERFICI CON IL METODO DI WILHELMY C. W. Karl, A. Lang, A. Stoll, A. Weiße, M. Stoll, M. Klűppel –e-mail: Manfred.Klueppel@ DI.Kautschuk.de; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 65/444-49-2012. Rif. E3057.
L
a misura della ruvidità di una superficie è molto importante, come l’adesione, la favorevole o la sfavorevole interreattività tra componenti di mescole, e sostanzialmente anche gli angoli di contatto tra strati di composizione differenti nelle diverse strutture degli articoli. Nel lavoro qui recensito viene fatto particolare riferimento a studi sulla correlazione tra angoli di contatto e isteresi superficiale conseguente alla ruvidità e alla eterogeneità delle superfici. Nell’articolo viene fatto riferimento a superfici ottenute con una mescola a base di S-SBR 2525 caricata con 50 phr di nero N339 vulcanizzata tra placche di ruvidità molto contenuta, o quanto meno di ruvidità superiore. Le diverse ruvidità delle placche stampate per realizzare i provini vengono ottenute applicando su di esse lacche di diverse composizioni: - lacca poliuretanica monocomponente contenente particelle di PTFE in sospensione - lacca poliuretanica monocomponente (TPU) non contenente particelle in sospensione - lacca poliuretnica bicomponente (PU) contenente reticolanti - lacca poliuretanica contenente polisilossani, particelle di PTFE e reticolante (PDMS). Il metodo di Wilhelmy viene illustrato in una figura e per l’esecuzione delle prove vengono impiegate la apparecchiatura DCAT 11 della ditta Data Physics Instrunents GmbH, l’interferometro Micro Proof 100 della ditta FRT, oltre ad attrezzature di spectroscopia Rőntgen. Non ci si esime tuttavia anche dall’impiego di raspatrici. Per la applicazione della metodologia vengono usati provini di determinate caratteristiche e non provini a norma DIN. I parametri sui quali ci si basa per definire le misure sono riportati nel testo e sono funzioni del coseno dell’angolo di
contatto del materiale in esame sulle diverse placche. Nello studio vengono evidenziati cicli di isteresi registrando l’andamento di una sollecitazione meccanica ciclica in funzione della profondità degli elementi di ruvidità della placca di base su cui si applicano i provini della composizione elastomerica. Appare che all’aumentare della profondità della ruvidità l’area del ciclo isteretico aumenta, ove viene dimostrato che la resistenza più elevata, correlata con l’isteresi più elevata, viene riscontrata sulle placche laccate con poliuretano PUR in presenza di polisilossano, di particelle di PTFE e in presenza di reticolante (PDMS), spiegando con ciò l’influenza di fenomeni isteretici sulle caratteristiche di ruvidità di un substrato. L’articolo è molto teorico, ma è interessante per l’esposizione di andamenti di caratteristiche di attacco di una composizione elastomerica a base di S-SBR su un substrato. Inoltre l’articolo è molto istruttivo perché mette in risalto l’importanza, anche non direttamente apparente, dei fenomeni isteretici nel mondo elastomerico.
prodotti e processi HEAT BUILD UP E CARATTERISTICHE MECCANICHE Nikolaus Rennar, Andreas Decker, Michael Heinz – e-mail - nikolaus. rennar@fhws.de; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 65/450-56-2012. Rif. E3058.
L
o svolgimento di calore in condizioni dinamiche (Heat-Build-Up o HBU) è una delle manifestazioni esterne più evidenti dell’andamento delle caratteristiche isteretiche. L’andamento dello HBU è pertanto di grande importanza e si presta a numerose interpretazioni.
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ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
Quando un provino di gomma viene sollecitato con oscillazioni di frequenza ω e di ampiezza ε0 si origina una forza periodica σ(t), che si trasferisce alla fase δ in armonia con l’ampiezza ε(t). In condizioni stazionarie della deformazione periodica una parte dell’energia in gioco viene trasformata in calore. La componente irreale del modulo dinamico E del materiale (E’’ ovvero componente di perdita del modulo dinamico) rappresenta una indicazione della energia dissipata durante la deformazione ciclica. Al limite della fase del materiale in cui avviene il fenomeno descritto si instaura un gradiente di temperatura ΔTst che è inversamente proporzionale al coefficiente di trasmissione del calore α* ed è direttamente proporzionale al modulo di perdita E’’. Viene anche definita una costante di proporzionalità “chi” (χ). Gli autori riportano le seguenti interrelazioni: ε(t) = ε0 * sen(ωt) σ(t) = σ 0 * sen (ωt + δ) E” = (σ0 / ε0 ) * sen δ ΔT st = χ * (E”st / α*) Sulla base di quanto sopra descritto viene presentato uno studio puntualizzando la dipendenza dell’aumento di temperatura (Heat Build Up) in funzione della frequenza di sollecitazione e in funzione del valore della componente di perdita E” del modulo dinamico. Inoltre viene presentata la dipendenza del modulo elastico G’ (a torsione) dall’ampiezza di deformazione γ0 ove viene evidenziata una forte diminuzione di G’ all’aumentare dell’ampiezza, interpretata come espressione dell’effetto Payne (diminuzione del modulo dinamico a bassa ampiezza di sollecitazione conseguente all’effetto “distruttivo” dovuto a sollecitazioni a grande ampiezza). Nel corso delle valutazioni non si dimentica di evidenziare anche il favorevole comportamento dinamico di mescole di SBR contenenti silice precipitata (Ultrasil VN2). Il lavoro presentato è molto interessante e molto importante, perché in esso vengono esposte notizie, che inducono ad approfondire i problemi in campo dinamico nello sviluppo delle mescole.
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materie prime SCIENZA E “SERENDIPITY’ NELLO SVILUPPO DI ELASTOMERI POLIOLEFINICI Eduard Kresge – ExxonMobil – e-mail: enkresge@prodigy.net; Rubber Chemistry and Technology (RCT); 83/3-227-234-2010. Rif. E3059.
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’articolo è una rassegna critica di eventi miliari nello sviluppo degli elastomeri, partendo dalla storica importanza dell’introduzione nel mondo scientifico da parte di Charles Goodyear di reazioni chimiche irreversibili di reticolazione, annoverate col termine romantico “vulcanizzazione”, che danno luogo al passaggio definitivo delle proprietà fisiche di materiali polimerici da plastiche ad elastiche. L’autore puntualizza che l’indubbio progresso verificatosi nel mondo industriale è costellato da esempi, che ogni volta mostrano la significatività fondamentale esercitata dalla scienza nella definizione delle interrelazioni tra struttura e proprietà, nella influenza dei processi di polimerizzazione e nella chimica della catalisi. L’autore cita diversi esempi, che nella scienza hanno evidenziato situazioni di “serendipity”, cioè di spontaneo sviluppo di piacevoli e improvvise scoperte. Particolare riferimento viene fatta al settore delle gomme etilenpropileniche, ove si è studiata ad esempio la favorevole influenza sulle proprietà reologiche instau-
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rate dalla riduzione del peso molecolare (MW) e dell’allargamento della distribuzione dei pesi molecolari (MWD), anche se a volte introducono peggioramenti di caratteristiche meccaniche e di velocità di vulcanizzazione. Come pure viene notto che l’aumento del grado di cristallinità dell’EPDM dà luogo ad aumento del green strength e della velocità di estrusione, anche se con peggioramento delle proprietà a bassa temperatura. Queste considerazioni hanno portato a prendere in esame l’efficenza di sistemi catalitici al Vanadio “single-site” VOCI3/ ET3CI3AI2 nel controllo del contenuto di etilene e nel controllo della cristallinità negli EPDM ad elevato peso molecolare. Tale impostazione ha permesso infatti di ottenere EPDM bimodali caratterizzati da più elevata velocità di estrusione, da più elevata velocità di mescolazione e da più elevato green strength. Nell’articolo vengono altresì riportate considerazioni, che spiegano il favorevole avvento di nuovi nanocompositi a base di caolini organici e di BIMS. BIMS è un copolimero di isobutilene/parametilstirene bromurato, di cui vengono apprezzate le proprietà di barriera e le proprietà di reattività. Viene interpretato che tali proprietà sono conseguenti alla presenza di Idrogeno allilico.
materie prime RITARDANTI DI FIAMMA SENZA ALOGENI Ming Wel, Daniel Murphy, Carol Barry, Joey Mead – e-mail: Ming_ Wei@uml.edu – Rubber Chemistry and Technology (RCT) 83/3-282302-2010. Rif. E3060.
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ritardanti di fiamma agiscono secondo diversi principi. Infatti gli aspetti dell’infiammabilità sono vari. Il fuoco nasce per una concomitanza di due eventi: l’apporto di calore verso una sostanza combustibile e l’apporto di calore verso l’ossi-
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geno. La combustione che ne deriva ha due tipi di manifestazione: la combustione con sviluppo di fiamma (flaming), che è caratterizzata dallo sviluppo luminoso della fiamma, e la combustione senza sviluppo di fiamma (smoldering), che è caratterizzata da consumo del materiale senza che appaia la fiamma, sovente accompagnato da fumo. Viene fatto notare che caratteristica del processo “flaming” è consumo solo superficiale del materiale, mentre caratteristica del processo “smoldering” è consumo diffuso in tutto lo strato del materiale solido. Le normative che raccolgono le metodologie della resistenza alla fiamma sono riportate nella ASTM (Amercan Society for Testing and Materials), nella UL (Underwriters Laboratories), in ISO (International Organization for Standardization), e negli atti della IEC (International Electrotechnical Commission). Nell’articolo vengono presi in considerazione i seguenti materiali: EPM ed EPDM, CR, CM, EVA, CSM, VMQ e PMQ, TPU, PE reticolato. La prima categoria degli antifiamma considerata è quella che comprende gli ATH (Aluminum Hydroxide) e gli MDH (Magnesium Hydroxide), il borato di zinco e gli idrossicarbonati. La loro funzionalità dipende da una proprietà endotermica, che dà luogo a sviluppo di acqua e di CO2 con formazione di ossidi metallici. La presenza di un silano (alchenilalcoxislano, alchilalcoxisilano o amminosilano) migliorano le proprietà antifiamma. Una alternativa ai trattamenti silanici nei riguardi della resistenza alla fiamma è costituita da trattamenti degli MDH con titanati, che migliorano il LOI (Lowest Oxigen Index). Borati e idrocarbonati agiscono invece per la cessione di acqua e di CO2 . Potere antifiamma viene poi riportato per i nanocompositi, per i caolini organici e anche per i nanotubi di carbonio. Questi ultimi vengono nominati nel presente contesto per sottolineare l’effetto antifiamma dovuto a cause strutturali, peraltro ottenibili con concentrazioni molto basse in confronto a quelle usate con gli altri tipi di antifiamma. Rimane poi sempre valido come mezzo di riduzione della propagazione della fiamma la formazione di intumescenza con formazione, per effetto della fiamma, di
distacco di strati superficiali dalla massa più interna del materiale. L’articolo è molto lungo e contiene molte notizie, ma si risolve in un lungo elenco di materiali, tuttavia solo a tratti pertinente con il mondo elastomerico. Da segnalare la vasta bibliografia (composta di 130 elementi), probabilmente molto utile per seguire il filo delle notizie riportate.
materie prime DISPERSIONI ACQUOSE NEL SETTORE DEI LATTICI Jim Finn - Akron Dispersions - Rubber World 243/5-13-14 Febbraio 2011. Rif. E3061.
Si deve badare che le dispersioni acquose rimangano stabili nelle loro funzioni e che con esse non intercorrano interferenze indesiderate. Tutto ciò richiede l’applicazione di sistemi di lavorazione adeguati, in modo da assicurare che le dispersioni, i semilavorati e la miscele dei semilavorati non assumano caratteristiche fisiche indesiderate Le dispersioni acquose vengono preparate con attrezzature che evitano in linea di massima fenomeni di agglomerazione e che comunque prevedono di sottoporre i semilavorati ad opportuna agitazione preventiva nei passaggi, nei quali le riagglomerazioni siano probabili. Le attrezzature per la confezione delle mescole hanno una configurazione particolare (mulini a palle): esse constano di recipienti cilindrici orizzontali, che contengono un certo numero di sfere metalliche o simili, le quali durante il movimento di rotazione del materiale esercitano un lavoro di deagglomerazione e di dispersione. La confezione delle mescole avviene aggiungendo progressivamente le dispersioni acquose dei loro componenti nelle tipiche attrezzature sopra descritte. Le concentrazioni dei componenti nelle dispersioni acquose variano tra 50% e 60-68%.
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li articoli di gomma preparati con la tecnica da lattice sono a tutt’ oggi numerosi in molti settori: carpet (strati tessili di separazione), supporti di carta, supporti adesivi, preservativi, guanti, palloni, supporti spugnosi, materassi, tubazioni, cuscinetti spugnosi, interliner di non-woven. In tali articoli le superfici di gomma hanno funzioni preminenti e durante l’uso subiscono forti stress. Nelle formulazioni degli articoli da lattice sono presenti svariate categorie di materiali con funzioni tipiche dei componenti delle mescole di gomma: vulcanizzanti, acceleranti, ivi compresi tiurami e ditiocarbammati, antiossidanti e cariche. Tali componenti vengono aggiunti al lattice di gomma sotto forma di dispersioni a base acquosa.
MESCOLAZIONE DI MESCOLE CONTENENTI SULFRON 3001 Nitya N. Kunti, Arup K. Chandra (Apollo Tires); Rubber World 243/5-24-27 - Febbraio 2011. Rif. E3062.
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n mescole di battistrada l’introduzione di Sulfron 3001 dà luogo a riduzione di effetto Payne, riduzione di resistenza al rotolamento e riduzione dei valori di isteresi. Il Sulfron 3001 fruisce di una interazione radicalica sia con il nero di carbonio, sia con l’elastomero gomma, per cui il Sulfron 3001 va aggiunto il prima possi-
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bile durante la confezione della mescola. Il Sulfron 3001 forma infatti un composto intermedio, che ha per effetto di aumentare l’interazione tra la gomma, la fibra aramidica di cui è costituito l’articolo e il nero di carbonio. Tale comportamento si verifica soprattutto a 165°C ed è descritto sulla base di formule chimiche riportate nel testo dell’articolo. Dal punto di vista pratico l’equilibrio ottimale tra le concentrazioni dei componenti che regolano le interazioni si risolve in valori molto precisi a 150°C e a 160°C, mostrando un vantaggio del grado di dispersione a 160°C. La spiegazione di ciò viene ascritta al fatto che Il Sulfron 3001 ha una natura fisica fibrosa, che fornisce migliore funzionamento e migliori risultati a 160°C, purché venga apportata una piccola riduzione (-2%) della concentrazione del nero di carbonio. La natura fibrosa del Sulfron 3001 assicura un migliore comportamento di resistenza alla lacerazione sotto fatica dello strato di attacco, che spiega la migliore riuscita generale data dalla presenza del Sulfron 3001. Complessivamente viene accertato quindi che il Sulfron 3001 riduce l’isteresi, riduce la rolling resistance, aumenta il kilometraggio, aumenta l’efficienza del pneumatico e soprattutto spiega il motivo per cui vantaggi sono più evidenti quando la temperatura di mescolazione raggiunge 160°C. Gli autori dell’articolo trovano tutto ciò in accordo con l’equilibrio generale, che si stabilisce tra la resistenza all’abrasione, lo svolgimento di calore in condizioni dinamiche (heat build up), la resistenza alla propagazione della lacerazione, il miglioramento di resistenza al rotolamento ottenuto con elevata temperatura di mescolazione.
materie prime RESINE FENOLICHE IN MESCOLE DI GOMMA Alfred W. Blum – Chemintertech Associates; Rubber World 243/528-36 - Febbraio 2011. Rif. E3063.
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’utilizzo delle resine fenoliche nell’industria della gomma ha avuto un inizio significativo dopo il 1950 soprattutto nelle mescole di gomma nitrilica (NBR) e soprattutto in settori allora emergenti come quello dei nastri adesivi a pressio-
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ne. Hanno tuttavia dovuto essere chiarite situazioni di compatibilità con gli elastomeri. Le resine fenoliche nascono da reazioni di condensazione tra gruppi aldeidici e ossidrili fenolici usando sistemi catalitici, sia in ambiente acido che in ambiente basico. Nell’industria della gomma hanno avuto una particolare importanza sistemi di resine fenoliche “nascenti”, impiegati per realizzare l’attacco irreversibile tra tessili (cotone, poliammidi, poliesteri) ed elastomeri dienici, ove il prodotto fenolico è la resorcina (1,3-diidrossibenzene) e il prodotto aldeidico è l’aldeide formica, che si sviluppa dalla esametilentetrammina per azione del calore nel corso della vulcanizzazione. Il sistema sunnominato ha avuto successo, perché in presenza di resorcina la reazione di condensazione fenolica e l’interreattività avviene anche in ambiente alcalino, che è quello che permette il decorso della vulcanizzazione con zolfo. Nel campo elastomerico le resine fenoliche hanno proprietà utili in svariati impieghi specifici, che vanno aldilà di quelli di attacco agli inserti tessili e che hanno significato generale provvedendo alla introduzione di caratteristiche fisico-meccaniche come tack (quick stick, building tack), durezza e rinforzo utili nei singoli settori industriali (caratteristiche fisiche dei crudi, durezza e rinforzo dei vulcanizzati). Costituenti tipici della struttura delle resine fenoliche del commercio sono fenoli alchilati (m-cresolo, 3,5 xilenolo): nel corso dell’articolo appaiono le formule chimiche anche di altri tipi di fenoli alchilati, come pure quella del “bisfenolo A”, ovvero 2,2-bis (4-idrossifenil) propano, costituente anche di resine fenolico-epossidiche. Dal punto di vista pratico nelle resine fenoliche ai trimetilofenoli. I tipi di resine fenoliche sono numerosi, perché vengono ottenuti variando la natura del fenolo, la quantità di donatore di formaldeide e le modalità di preparazione. Nell’impiego pratico nell’industria della gomma hanno importanza le novolac-
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che, che sono resine fenoliche termoplastiche strutturalmente a decorso lineare, che vengono preparate nell’industria chimica da prodotto fenolico + formaldeide (ovvero + donatore di metileni) con catalisi acida: le novolacche si prestano ad essere mescolate con gli elastomeri, perché sono termoplastiche. Le novolacche, additivate di donatori di metileni (esempio esametilentetrammina) in processi a catalisi basica, come sono quelli in uso in gran parte delle vulcanizzazioni nelle mescole di gomma, reticolano trasversalmente in “resoli” contribuendo ad aumentare durezza e modulo. Vengono citati tipi di adesivi speciali termoindurenti a base di resine fenoliche (anche bromurate), contenenti elastomeri avanzati (es. Vamac e poli- o monosilossani) con resistenza a +150°C e a -196°C. Sono citati anche nuovi tipi di tackifier Elaztobond T-6000 e T-8000 e, per adesivi a pressione, Snowtack (della Hexion S. C.). Inoltre non vengono dimenticate le resine fenoliche liquide, ove quelle delle serie R-50, R-220, 2170 sono indicate per migliorare l’adesione all’acciaio, al poliestere, al rayon e alle aramidi, e vengono ricordate le resine fenoliche SP 1045/ SP 1056, che vulcanizzano la IIR e la alo-IIR rendendole resistenti all’azione del vapore acqueo. L’articolo è fitto di notizie importanti. È piuttosto lungo, ma può risultare utile come promemoria.
materie prime LA LANXESS ESPANDE LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DI ELASTOMERI SPECIALISTICI David Shaw – ERJ Staff-e-mail: dshaw@crain.com; European Rubber Journal; ERJ 193/3-12-12 – Mag-Giu 2011. Rif. E3064.
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a Lanxess annuncia di voler aumentare complessivamente del 40% la propria capacità produttiva per la HNBR, il BR, la S-SBR, il CR interessando gli impianti di Leverkusen (Germania) a partire dall’aprile 2012 e di Orange (Texas) a partire dal dicembre 2012. La produzione degli elastomeri citati aumenta soprattutto per il campo dell’industria automobilistica, in particolare per Cina e India. La produzione di elastomeri S-SBR a Orange richiede un ulteriore incremento di
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20000 t/anno, portando la richiesta globale a 35000 t/anno. Ciò è previsto anche per gli sviluppi degli impianti Lanxess di Port Jérôme (presso Le Havre) per la produzione della S-SBR e del BR al Neodimio, che saranno operativi nel corso del 2012. La produzione Lanxess del Nd-BR è prevista in 50000 t/anno in Orange, Dormagen (Germania) e Cabo (Brasile). Nello stesso articolo viene ricordata la produzione del noto Baypren (policloroprene della Lanxess) in uso per rivestimenti di cavi elettrici, tubi, cinghie, organi di tenuta, molle ad aria. Günther Weymans della Lanxess ricorda l’importanza del Baypren, che nella fattispecie ha permesso alla Lanxess di realizzare progressi, sia tecnologici che energetici. La Lanxess AG ricorda poi la propria posizione favorevole nei riguardi dello sviluppo di utilizzo di materiali di origine biologica: nella fabbrica di Sarnia ex Polysar (Canada), ove viene prodotta gomma butilica, viene impiegato bio-isobutanolo. (cfr. codice Elastica E2833 recensito in I. G. 583 del Nov. 2010).
prodotti e processi IL BUSINESS DEI SILICONI David Shaw – ERJ Staff- e-mail: dshaw@crain.com; European Rubber Journal; ERJ 193/6-18-19 – Nov-Dic 2011. Rif. E3065.
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argomento delle gomme siliconiche, e specialmente quello delle gomme siliconiche liquide, è molto diffuso nelle pubblicazioni tecniche. Ciò appare chiaramente anche dalla presenza di interes-
santi articoli recensiti in questa nostra rassegna della stampa specializzata. L’interesse per le gomme siliconiche è dato soprattutto dalle eccezionali proprietà di resistenza al calore, o quanto meno dall’eccezionale estensione del campo delle temperature di impiego, che comprende un intervallo di applicazione degli articoli fino a -100°C/+200°C. A ciò si aggiunge che le gomme siliconiche sono particolarmente apprezzate per la purezza della composizione, per la atossicità, per la igienicità e, nell’ambito della resistenza chimica, anche per la resistenza alla fiamma e alle radiazioni. Le gomme siliconiche sono come è noto polisilossani di diversi tipi, caratterizzati da diversi aspetti della loro composizione polimerica: polimetisilossani, polivinilsilossani, polimetilvinilfenilsilossani. Una particolare importanza hanno assunto le gomme siliconiche liquide e soprattutto i polimetilvinilsilossani con gruppi vinilici pendenti, che reticolano per addizione, quindi senza sviluppo di prodotti estranei: il reticolante è un poli-idrosililsilossano, che agisce sotto l’azione catalitica di un complesso vinilsilossanico del platino (catalizzatore di Karsted). Il prodotto risultante dalla produzione con l’impiego di gomme siliconiche liquide a base di catalizzatore platinico è caratterizzato dalla proverbiale resistenza chimica della specie, ottenuta con tempi di vulcanizzazione notevolmente brevi. L’articolo, introdotto da David Shaw dello staff di ERJ, viene sostanzialmente presentato da Daniel Schölmberger della ditta Elmet di Oltering (Austria): egli agisce da
product manager, mentre gli ingegneri della Elmet specificano la macchina da usare per la produzione, progettano lo stampo, sviluppano la tecnica di scarico dopo la vulcanizzazione e se necessario modificano lo stampo, solo qualche volta scegliendo il materiale da usare. Gli ingegneri della Elmet instaurano una cella-pilota nella fabbrica di Oltering (Austria) e la produzione passa definitivamente sotto l’egida diretta di Schölmberger. Vengono poi fissate le tolleranze e il parametro Cpk(Cpk è la differenza tra valore medio e limite superiore o limite inferiore in una sequenza di valori rispetto a 3σ, ove σ è la deviazione standard). Nello stesso articolo sono riportate notizie su due gomme siliconiche liquide della Wacker Chemie caratterizzate da resistenza alla fiamma estremamente alta: Elastosil LR 3011/50 FR e Elastosil LR 3170/40.
prodotti e processi CURESENSE E REOSENSE AB David Shaw – ERJ Staff- e-mail: dshaw@crain.com ; European Rubber Journal; ERJ 193/3-27-27 – Mag-Giu 2011. Rif. E3066.
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a Reosense AB è una industria svedese proprietaria della procedura Curesense®, la quale consiste in una metodologia “on line” devoluta al controllo del tempo di vulcanizzazione di articoli di gomma. Mediante l’applicazione di tale metodologia ci si propone di determinare con esattezza il tempo di vulcanizzazione degli articoli di gomma con la precisione sufficiente, per poter affermare che ne può risultare una riduzione del 25% rispetto al tempo di vulcanizzazione attualmente applicato. Il sistema proposto è fondato sulla valutazione durante la vulcanizzazione del livello di reticolazione raggiunto e sulla apertura automatica della pressa allorché il livello corrisponde a quanto Curesense ha calcolato. Nei sistemi automatici è abitudine dei tec-
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nologi aggiungere un tempo supplementare per sicurezza, ma ciò aggiunge alcuni minuti (5 ÷ 10%) vanificando magari in tal modo la sicurezza contro l’avvento della reversione. Il sistema automatico proposto ha un costo di 19000 € per ogni pressa: secondo Lundberg dell’equipe Reosense il recupero della somma ha luogo normalmente in meno di un anno. Il sistema applica il seguente metodo. Introduce nello stampo (metallico) un senso-
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re cilindrico ultra sonoro con guida d’onda, che si affaccia sulla superficie interna dello stampo, cercando porlo in una posizione esteticamente tollerabile. Il sistema ad ultrasuoni trasmette un segnale a pulsazione decrescente man mano che il grado di reticolazione aumenta. Lo strumento registra l’andamento della derivata della frequenza della pulsazione e indica quindi utilmente il livello di passaggio al valore zero.
La sistematica riguarda il settore dello stampaggio a iniezione generale, ma recentemente Reosense è stata oggetto di una richiesta di applicazione per il settore dei pneumatici per trattori. L’articolo è corredato da figure, di dimensioni contenute ma molto chiare, che espongono la descrizione della strumentazione e riportano un grafico che informa sulla avvenuta riuscita della riduzione del tempo.
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Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo......................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... Segnalati nella sezione “Abbiamo letto per voi” apparsa nel numero..........................................................................di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome.......................................................................................................................................... Azienda.......................................................................................................................................................... indirizzo.......................................................................................................................................................... Cap.....................Città...............................................................................Prov.............................................. Data................................Firma.......................................................................................................................
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L’INTERVISTA DEL MESE: FEDERICO DOVERI
Sembra sia possibile intravvedere qualche timido recupero degli ordini Un mercato molto cauto, magazzini praticamente assenti, solo le esportazioni riescono in qualche caso a tenere i livelli di un anno fa. Tuttavia l’inizio di settembre lancia qualche piccolo segnale di una evoluzione meno negativa. Questo il giudizio di un esperto nel campo della gomma naturale e particolarmente del lattice, Federico Doveri, responsabile marketing della S.INT.A di Livorno. Il quale è anche del parere che una eventuale contenuta risalita del prezzo della materia prima, indipendentemente dalle ragioni determinanti, non potrà influenzare negativamente l’andamento dei consumi, perché già scontata nel budget degli operatori.
I dati globali per gomma e plastica nel primo semestre sembrano abbastanza deludenti. Per la conoscenza specifica che lei ha del nostro settore, come giudica siano andate le cose per quanto riguarda la prima metà dell’anno? Diciamo che i dati globali si saranno rivelati deludenti per chi, magari a livello politico, sbandierava una sicura ripresa già dall’inizio del 2012...La realtà fronteggiata nel primo semestre è stata esattamente quella che, insieme agli altri operatori del settore, avevamo ben previsto già molti mesi addietro, in occasione della consueta inchiesta tra i fornitori di materie prime pubblicata sull’Industria della Gomma: ovvero quella di un mercato molto timoroso, nel quale nessuno tiene più in magazzino una seppur minima scorta, e dove solo in pochissimi settori votati all’export si
è riusciti a confermare i livelli produttivi dell’anno precedente. Che previsioni si sente di fare per i restanti mesi dell’anno? Non penso che ci saranno ulteriori significative flessioni nei consumi, pertanto il 2012 si dovrebbe chiudere non peggio di come realisticamente ci si poteva attendere; e ciò, data la situazione contingente non solo italiana, ma europea, sarebbe già un successo. Nello specifico della nostra attività, ed in particolare per quanto riguarda le forniture di lattice naturale, la riapertura delle aziende dopo le ferie estive rappresenta spesso un utile indicatore, dato che il nostro prodotto trova impiego in una vasta schiera di settori ed in applicazioni anche molto diverse tra di loro. Abbiamo riscontrato un inizio del mese di settembre più vivace, seppur di po-
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co, rispetto all’anno passato, e questo potrebbe presagire ad un timido recupero degli ordinativi nell’ultimo trimestre. I prezzi della gomma naturale sembrano aver imboccato negli ultimi mesi la strada della flessione o almeno del contenimento. Inoltre i maggiori paesi produttori sembrano orientati a misure di sostegno dei prezzi. Pensa che tutto questo avrà conseguenze sul mercato e quindi sui consumi? I prezzi delle commodities che trattiamo, al netto della componente speculativa, sono influenzati oltre che dalla domanda anche da un’offerta che cambia a seconda del periodo dell’anno: è abbastanza normale pertanto che i prezzi di lattici e gomme naturali nel secondo quadrimestre dell’anno abbiano una flessione. Non credo che questi interventi governativi nei paesi produttori del Sud Est asiatico (che potremmo tranquillamente definire come “aiuti di Stato”) possano avere effetti pratici duraturi nel tempo: si tratta per lo più di decisioni dei singoli governi e più che altro di carattere “simbolico”, volte a tacitare le periodiche lamentele dei piccoli raccoglitori/produttori; tra
l’altro questi interventi calmieratori (fin dai tempi dell’INRO, l’oramai defunta organizzazione tra paesi produttori e consumatori, nata nei primi anni ‘80 per prevenire e calmierare le eccessive fluttuazioni dei prezzi) non solo hanno scarso successo quando attuati ma, talvolta, come accaduto recentemente, non vengono neanche portati a termine, in quanto troppo “faraonici” e dispendiosi per le casse dei vari governi impegnati nell’operazione. Quindi in definitiva non credo che anche un’eventuale risalita dei prezzi (che attualmente, rispetto al primo quadrimestre, sono ribassati di un buon 20%), se di entità ragionevole, possa influenzare negativamente i consumi, ma che questa sia assorbita all’interno di un “range” che gli utilizzatori di queste materie prime hanno certamente già messo a budget per il prossimo periodo. Il vero problema è che ancora non si vede all’orizzonte una ripresa dei consumi dei prodotti finiti, derivanti da queste materie prime. La sua società ha in atto o in programma novità che possano interessare i consumatori italiani? Non abbiamo da segnalare novità di rilievo, almeno a breve scaden-
za, nella gamma di prodotti che forniamo abitualmente ai nostri clienti. In questi ultimi e difficili anni la S.int.a. ha più che mai fatto forza sulla sua collaudata organizzazione logistica, nonché sui primari fornitori di merci e servizi con i quali intrattiene una pluriennale ed intensa collaborazione, al fine di consolidare sempre più il proprio “core business” e così garantire approvvigionamenti sicuri e regolari a tutta la clientela. Questa scelta oggi premia la nostra società in termini di soddisfazione del cliente e ci consente di essere ancora, dopo tanti anni, in prima linea sul mercato italiano. Al riguardo vorrei approfittare di questa intervista per un ringraziamento a tutti i nostri partners commerciali: non è possibile elencarli tutti, ne citerò pertanto due, in rappresentanza di tutti: la Neri Depositi Costieri Livorno che ci assicura lo stoccaggio del nostro lattice in una installazione dedicata, che ad oggi non ha pari in Europa per numero di serbatoi e capacità di stoccaggio, e la Ca.le.lo Trasporti che dal 1965, anno di creazione della suddetta installazione costiera, garantisce la consegna del nostro lattice di gomma naturale in Italia ed all’estero, con camion ed autisti dedicati.
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Yearbook of the Italian Rubber Industry
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Convincente il successo della manifestazione di Norimberga di Antonino Di Pasquale
L’edizione 2012 di DKT, una manifestazione dedicata completamente al mondo della gomma, ha affiancato alla rassegna espositiva la German Rubber Conference 2012 (un IRC esclusivamente tedesco), che, con un ricco programma di relazioni e memorie (oltre che di un momento di “educazione continua” con l’Educational Symposium), ha esercitato un forte richiamo per ricercatori e tecnici di varie parti del mondo. Insomma, come ha anche rilevato Mauro Belloni nell’intervista pubblicata nel numero scorso, la manifestazione di Norimberga, molto importante nella sua specificità, ha registrato un interessante successo, nonostante i venti di crisi che soffiano da tutte le direzioni.
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urante i quattro giorni dell’happening e i tre del German Rubber Conference (dal 2 al 5 luglio) sono stati ospitati, in un unico doppio padiglione, oltre 200 espositori provenienti in gran parte dalla Germania ed a seguire da Italia, UK, Belgio, Austria, Spagna e molti altri paesi europei. Poca o quasi nulla la partecipazione di paesi extra europei. Molti stand di importanti società utilizzavano allestimenti di forte richiamo come quelli per esempio della tedesca Kraiburg con addirittura tavole imbandite con cibi tipicamente locali. Attraenti gli stand di Maplan, LWB, Lanxess, Desma, Hoffmann Mineral ecc. Altri espositori ancora organizzavano momenti ludici come la presenza di qualche gruppo musicale di musica popolare locale. Tra le società italiane presenti in fiera ricordiamo Versalis del gruppo ENI, PMG, Mesgo, Gibitre, Sagitta, Comet, E. Comerio, Doss Visual Solution, Lehvoss Italia, SER, UTP Vision, Elastomers Union, Pomini e altre ancora. La durata della manifestazione concentrata in quattro giorni è
Lo stand de L’Industria della Gomma.
stata, dal punto di vista della massa di visitatori, un successo nonostante l’attuale andamento dei mercati internazionali. Girando per gli stand e provando ad intervistare diverse piccole e medie società tedesche dei vari settori della filiera del comparto, abbiamo rilevato che le nostre aziende operano, in termini di esportazioni, molto bene con il mercato tedesco, raggiungendo elevati livelli di soddisfazione sia negli
accordi/rapporti d’affari sia nel rispetto degli impegni contrattuali. Non altrettanto bene va per le nostre importazioni dalla Germania. Le tre sale dedicate alle conferenze erano ottimamente frequentate da attenti visitatori che occupavano la quasi totalità dei posti disponibili e molto interessanti i temi presentati. Parlare ancora adesso di novità dopo la recente manifestazione del Plast Rubber 2012 è ridondante e ri-
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Un momento della manifestazione.
petitivo, pertanto è mia intenzione presentare una veloce panoramica delle apparecchiature di laboratorio, macchine, accessori, materie prime e ausiliari di lavorazione che hanno catturato maggiormente la mia attenzione.
MATERIE PRIME E AUSILIARI DI LAVORAZIONE In questo settore preme segnalare la presenza di società del livello di Lanxess che si proponeva con i soliti prodotti di portafoglio, ma con un’attenzione particolare dedicata a polimeri come l’EPM di ultima generazione prodotto utilizzando materie prime di provenienza biologica. Per quanto riguarda Versalis, che alla manifestazione era presente con un ampio stand, ne abbiamo parlato ampiamente in occasione della manifestazione del Plast Rubber 2012. Sul versante degli elastomeri speciali come i fluoroelastomeri, lo stand della Dupont Performance Polymers proponeva oltre ai ben noti prodotti elastomerici, una nuova generazione di elastomeri etilene acrilico con il noto marchio Vamac denominati Vamac Ultra HT. La nuova famiglia di elastomeri ad alte prestazioni Vamac Ultra possiede proprietà che superano di gran lunga le prestazioni degli AEM 20 |
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tradizionali, ed è tra i prodotti di punta di Dupont Performance Polymers presentati al DKT 2012. Vamac Ultra HT offre una resistenza continua al calore fino a 180°C, con picchi fino a 200°C, che associata a migliorate proprietà meccaniche, lo identificano come candidato ideale per rispondere ai severi requisiti del settore automotive in applicazioni quali manicotti del turbo e condotti aria. Inoltre, la società in occasione del DKT 2012 ha presentato un nuovo grado di fluoro elastomero, Viton GFLT-600S, il fluoro elastomero resistente alle basse temperature che assicura estrema rapidità di vulcanizzazione, migliore lavorabilità e superiore resistenza all’acqua. Il prodotto basato sulla tecnologia proprietaria Advanced Polymer Architecture (APA) di Dupont Performance Polymer, è frutto di un investimento di 50 milioni di dollari nella tecnologia di polimerizzazione e vulcanizzazione. Interessante lo stand di Bluestar Silicones, che si proponeva con un’ampia gamma di gomme siliconiche per i più svariati settori applicativi come quelli legati all’edilizia, aereonautica, settore automotive, settore elettrico, alimentare, farmaceutico e biomedicale ecc. I vari gradi di gomma siliconica proposti offrono presta-
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zioni e stabilità al calore elevate all’interno di un range termico che va da -50°C a 200°C in continuo e attraverso l’utilizzo di specifici additivi i prodotti possono raggiungere temperature d’impiego sopra i 250/300°C. In tal senso i gradi HCR sono i prodotti indicati per tali prestazioni. Per quanto concerne l’industria dell’automotive, la società ha sviluppato un nuovo grado di gomma siliconica progettata per applicazione sotto cofano negli automezzi pesanti. Le prestazioni di questi gradi sono adeguate all’impiego e possono essere processate come i normali gradi di gomma siliconica. Novità presso l’importante stand di Solvay Specialty Polymers, che proponeva i nuovi gradi di Tecnoflon VPL FKM per impieghi alle bassissime temperature. Questo grado di gomma fluoroelastomerica offre, oltre alla resistenza al freddo con valori di TR10 vicino a -40°C, un ottima resistenza all’aggressione chimica. Grazie alla tecnologia Solvay, la serie Tecnoflon VPL mostra: elevata flessibilità alle basse temperature, nessuna perdita in termini di resistenza chimica, ottima processabilità e migliorate proprietà meccaniche. Riguardo la nuova serie di perfluoroelastomeri, Tecnoflon PFR mostra le più alte prestazioni di tutti i polimeri, infatti, esso presenta eccezionali proprietà di resistenza a tutti i tipi di prodotti chimici ed una resistenza termica oltre i 300°C. Per quanto riguarda gli ausiliari di lavorazione è da segnalare la presenza dello stand di Chem Trend con tutta la gamma dei suoi prodotti. In particolare si è interessati alla gamma di agenti distaccanti semi permanenti della serie Mono-Coat. Tra i prodotti presentati, colpisce l’attenzione la nuova gamma di agenti distaccanti a base acqua per mescole complesse come quelle utilizzate nel settore auto come per le testate dei motori, olio idraulico, guarnizione cambio nonché in componenti gomma metallo, tanto per dare qualche esempio.
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I punti di forza di Chem Trend sono lo sviluppo di nuovi prodotti per ottenere un aumento della produttività a seguito della riduzione del consumo di agenti distaccanti durante tutto il ciclo produttivo, una riduzione degli scarti così come l’aumento del ciclo vita degli stampi. Lo stand di Hoffmann Mineral metteva in bella evidenza la sua gamma di prodotti per l’industria della gomma come le già ben note cariche minerali con il nome di Sillitin. In questa manifestazione la società tedesca si proponeva con un nuovo prodotto nel campo delle silici a superficie trattata, l’Aktisil Q. Hoffmann Mineral ha recentemente sviluppato questa carica funzionale in modo specifico per l’applicazione in gomma siliconica HCR. Aktisil Q può essere usato come carica funzionale singola od in combinazione con altre cariche rinforzanti e non. Il miglior effetto è raggiunto nei sistemi a reticolazione radicalica (perossidica, irradiazione ad alta energia). Aktisil Q è impiegabile ove è richiesto un alto modulo e carico di rottura unito a bassa deformazione a tensione e compressione; ottima è la processabilità e alta la resistenza agli oli. Questi effetti sono una combinazione ideale in particolare per articoli stampati con bassa deformazione a tensione e compressione. Inoltre, può essere evitata la sfioritura dei prodotti di reazione del bis-(2.4-diclorobenzoil) perossido. In aggiunta, i profili e i tubi di gomma siliconica contenenti Aktisil Q hanno ottime superfici, non appiccicose con spigoli precisi e alta resistenza al collasso in confronto a quanto ottenibile con polveri di quarzo trattate. Nell’ambito di prodotti utilizzabili per il settore dello stampaggio non possiamo non notare la presenza di una vecchia conoscenza, Marbocote, che si propone con una serie di prodotti per il settore gomme, in particolare il sistema di distaccanti semi permanenti a base acqua. Tali prodotti offrono una serie di benefit quali: facile applicazione, ciclo stam-
Lo stand Versalis del Gruppo ENI.
paggio più veloce, nessuna contaminazione ai prodotti stampati, nessuno odore e soprattutto una maggior durata dello stampo. Questi benefit fanno dei distaccanti Marbocote un prodotto idoneo per molti settori applicativi come quello degli O-ring, pneumatici, industriale, farmaceutico e molto altro ancora. Un curioso e divertente stand era quello di Luvomaxx: lo stand era composto da pareti tappezzate di poster relativi ai propri prodotti e l’ampio spazio centrale era occupato da un lunghissimo tavolo per ospitare con gradevolezza e simpatia i propri visitatori mettendoli a proprio agio offrendo loro drink di varia natura. Ciò detto ricordiamo ai nostri lettori l’ampia gamma di prodotti offerti da questa società nell’ambito dei chemical ed altro: nel settore dei chemical ricordiamo la serie degli acceleranti nelle varie forme commercializzate con il marchio Luvomaxx CBS, MBT, ZDCE ecc. Sono acceleranti standard che il mondo della compoundazione conosce molto bene. Luvomaxx offre, inoltre, tutta una serie di chemical come gli antiossidanti/antiozonanti, promotori di adesione tra il polimero e la carica, blowing agent e carbon black di tipo furnace, thermal, lamp e channel per i svariati settori applicativi. Per quanto riguarda la presenza
di società non tedesche e interessanti abbiamo notato un piccolo stand di una società polacca, Konimpex, che offriva ai visitatori una gamma di prodotti per l’industria della gomma; ecco in sintesi: fluoroelastomeri di produzione cinese denominati FKM26 e FKM246, cariche minerali a base silice precipitata ad diversi gradi di area superficiale della serie ZC, cere paraffiniche e cere paraffiniche clorinate oltre ad alcuni tipi di resine per la processabilità delle mescole. Inoltre, la società polacca proponeva chemical come gli acceleranti classici, ritardanti, antiossidanti/antiozonanti e processing aids. La presenza di Nynas alla manifestazione richiamava l’interesse di visitatori che operano nel campo della compoundazione, dove l’utilizzo di oli plastificanti di natura minerale è una necessità; inoltre, l’introduzione di norme internazionali che regolano, in termini di sicurezza, l’utilizzo di tali oli, ha costretto gli operatori del settore a trovare prodotti alternativi per superare le attuali disposizione di legge. Ebbene, Nynas con i suoi prodotti, oli di natura naftenica, ha risolto in maniere radicale tale problema offrendo tutta una serie di prodotti a base di oli naftenici provenienti da un processo produttivo in grado di garantire prodotti ad elevato po-
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Un momento relax allo stand Kraiburg.
tere solvente. Kettlitz, è una società tedesca che opera nella produzione di chemical sia per il settore della plastica che della gomma. Per quest’ultima ricordiamo la serie di plastificanti sintetici Mediaplast per i vari settori applicativi per mescole a base di gomme nitriliche (NBR), SBR, CR, BR EPDM ecc. Inoltre, la società tedesca offre prodotti per migliorare il processo di mescolazione attraverso l’utilizzo di speciali processing aid a base di acidi grassi in combinazione con saponi metallici oltre ad altre combinazioni di sali di zinco e resine idrocarboìoniche. Infine, Kettlitz offre attivatori, coagenti perossidici, essiccanti e soprattutto una vasta gamma di silani della serie Silanogran. Lo stand RheinChemie, società del Gruppo Lanxess, si presenta a questa manifestazione con l’intera offerta dei suoi prodotti per l’industria della gomma. Inutile dire che spesso l’introduzione sul mercato di prodotti innovativi, della società tedesca, ha creato poi degli standard di riferimento per tutte le altre aziende produttrici di chemical; in questa occasione è da sottolineare l’importanza, non tanto dei prodotti (dove c’è poco da aggiungere su quello che già il nostro mondo della gomma conosce), quanto della nuova filosofia adotta22 |
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ta dal’intero gruppo: “For a World in Motion”. RheinChemie, infatti, come produttore leader di chemical e additivi per gomma, opera con i propri impianti localizzati in molti importanti paesi del mondo. Questo assicura un accesso alle materie prime locali che consente alla società di gestire il mercato in modo flessibile in funzione delle esigenze della clientela internazionale. Schill+Seilacher Struktol (distribuita in Italia da Eico Novachem) ha presentato alcune novità nel suo già folto portafoglio prodotti per il settore gomma. Lo Struktol MR 700 che può essere utilizzato sia come anti agglomerante nella fase di finitura della produzione di gomma sintetica che come agente di rivestimento antiaderente per articoli di gomma vulcanizzata come i profili per il settore edile. Soddisfa la normativa europea per prodotti in contato con gli alimenti. Per seguire l’attuale tendenza dei produttori, a partire da quelli di pneumatici, ad incrementare il livello di contenuto in cariche bianche, vi è ora un nuovo agente di processo. Lo Struktol WB 217 il cui utilizzo permette di ottenere una migliore lavorabilità, una maggiore compattezza della mescola e buone caratteristiche reologiche. In caso di necessità consente di raggiungere
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livelli elevatissimi di carica; ad esempio 120 phr. Le migliori prestazioni si ottengono utilizzando lo Struktol WB 217 insieme allo Struktol HT 254. Last but not least, l’importante stand D.O.G. attrezzato per un forte richiamo d’immagine, offriva ai visitatori fortemente incuriositi, la propria gamma prodotti per il settore gomma che consiste in un ampio range di chemical di varia natura; ecco alcuni esempi: Dispergum, sono prodotti mirati al miglioramento della processabilità delle mescole (processing aid), Dispergum peptizer sono peptizzanti per ridurre rapidamente, in fase di mescolazione, il peso molecolare delle gomme naturali (più bassa viscosità delle mescole finali), Deoflow/Deosol zinco free sono una nuova classe di processing aid liberi da zinco per una riduzione all’impatto ambientale dei prodotti a base gomma; altri chemical sono le cere antiozonanti delle serie Controzon, acceleranti della gamma Deovulc per gomme EPDM, CR ed altro ancora. A conclusione di questa sezione, sottolineiamo tra i produttori di speciali chemical per il settore dei polimeri, la Ser Wax Industry; questa società che opera in campo internazionale, produce e commercializza speciali cere formulate appositamente per le varie esigenze applicative dei propri clienti. Ser ha sviluppato un ampio range di prodotti specifici per l’industria della gomma e tali prodotti sono oggi largamente utilizzati in formulati per i più svariati settori applicativi.
SEMILAVORATI Diverse le società presenti alla manifestazione che si occupano di produrre semilavorati come le mescole per conto terzi: le italiane Comet, che con il suo portafoglio prodotti è in grado di garantire una capacità produttiva in termini di mescole a base di gomme tradizionale come le mescole a base NBR, EPDM, SBR, NR, CR IIR HNBR e infine ACM (l’esperienza maturata in molti anni di attività uni-
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ta all’attività di ricerca e sviluppo hanno permesso a Comet di costruirsi un immagine vincente per molti campi applicativi sia in Italia che all’estero), Mesgo e PMG/SEC, quest’ultime due producono mescole sia a base di elastomeri tradizionali come le gomme NR, BR, NBR, EPR, ecc. sia mescole a base di gomme speciali come le siliconiche e le gomme fluoroelastomeriche. Inoltre, PMG attraverso la propria società SEC opera in campo internazionale, ed è attiva in Europa da diversi anni anche con il nuovo impianto sito in Romania. Ricordiamo poi un altro nuovo importante player italiano, Elastomers Union, già operativa da qualche anno nel settore del compound per conto terzi a base gomme fluoroelastomeriche per i più svariati settori applicativi. Di forte richiamo lo stand Tovo Gomma, per la ricchezza del proprio portafoglio prodotti. Ricordiamo che la società italiana è leader nella produzione di mescole in gomma ma soprattutto nella produzione di lastre vulcanizzate e degli espansi. Inoltre, recentemente, Tovo Gomma ha realizzato una nuova linea di mescolazione che le ha consentito di rafforzare la sua leadership in Italia e all’estero. Tra le società tedesche presenti in fiera si è fatta notare vistosamente ed allegramente Kraiburg che si offriva alla curiosità dei visitatori con un portafoglio prodotti molto interessante. Infatti, oggi la società si propone con una nuova generazioni di formulati per mescole di forte impatto tecnologico: stiamo parlando della nuova gamma di mescole studiate appositamente per rispondere alle direttive della severa DVGW. Inoltre, Kraiburg si è specializzata per produrre mescole per l’attacco diretto ai diversi tipi di materiali termoplastici senza l’ausilio di adesivi. Tale settore, altamente innovativo, prevede per il prossimo futuro un’importante espansione in diversi settori. Sempre tra le società tedesche presenti si affacciava timidamente una piccola ma interessante società,
L’imponente stand mobile di Desma.
la Rado Rubber, che opera sempre nel settore del compound, con una produzione di mescole speciali a base di gomme siliconiche, fluorosiliconiche e mescole a base di gomma fluoroelastomerica, oltre naturalmente a mescole con gomme standard. Molto interessante lo stand della svizzera Compounds, una società in grado di offrire alla vasta clientela tedesca una serie di mescole per specifici settori applicativi come la gamma di mescole denominate Sunaflex progettate in funzione delle specifiche esigenze della propria clientela. Inoltre, è importante sottolineare la collaborazione esistente con la nostra italiana Marconi Gomma nella produzione di mescole speciali a base di gomme fluoro elastomeriche per applicazioni speciali in ampi settori applicativi. La società olandese Rubber Resources si proponeva, nel settore del compound, con una serie di mescole a base di gomme standard rigenerate, quindi a basso costo, un portafoglio prodotti sia per il settore del pneumatico che per quello industriale con il nome di Ecorrr RBR ed Ecorr RNR. Le mescole contenenti gomme rigenerate sono garantite sia nella processabilità in tutti i suoi aspetti, sia nelle prestazioni in funzione delle specifiche applicative. Questo è un settore molto interessante (in Italia
ancora da sviluppare) poiché crea delle condizioni di risparmio economico sui costi della mescola e allo stesso tempo si riciclano materiali (gomme rigenerate) non utilizzabili in certe condizioni, riducendo notevolmente l’impatto ambientale.
APPARECCHI DA LABORATORIO In questo settore non vi era una forte partecipazione di espositori. La nostra Gibitre, con la sua presenza diretta, ha registrato una importante soddisfazione nei contatti avuti con potenziali clienti locali. Rammentiamo che la gamma di strumentazione di Gibitre è quella già ampiamente descritta nella rassegna relativa al Plast Rubber 2012. Alla manifestazione, ovviamente, erano presenti alcune società tedesche come la Göttfert (rappresentata in Italia dalla FKV) che mostrava una importante novità, il restyling di tutta la gamma prodotti sia nella veste (nuovi colori e nuove forme) sia nella gestione dell’hardware attraverso un nuovo software, “Rubber View”. Ecco una veloce panoramica delle principali strumentazioni proposte: Visco-Elastograph (in pratica è uno strumento concorrente al ben noto RPA di Dynisco - Alpha Technologies) per l’analisi e la caratterizzazione delle proprietà dinamo-meccaniche, in
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Deutsche Kautschuk Tagung I TEMI DELLE CONFERENZE ALLA GERMAN RUBBER CONFERENCE 2012 Conservazione delle risorse • Industria della gomma - sostenibilità dal 1839 • Polimeri elettroattivi per guadagnare la potenza del mare • Pirolisi del Nero di Carbonio: Mescola a base EPDM e il suo comportamento in altri elastomeri • Effetti dell’olio riraffinato e del CNSL nei composti dinamici di gomma naturale Sistemi di gestione qualità, verifica, costi • Gestione qualità, come viene affrontata nel mondo? • Rischi qualità nell’industria della gomma • Quanto è relativo il tempo come fattore cruciale nello stampaggio a iniezione? • Una metodica sistematica di miglioramento della qualità come strumento di ottimizzazione della produzione del Nero di Carbonio • Metodi combinati per la caratterizzazione meccanica: RheoSAXS, Rheo-NMR e Rheo-Dielettrico per colmare le misure di lunghezza e tempo Prodotti chimici e plastificanti • L’influenza dei plastificanti sui composti basati su gomma naturale e ENR • L’influenza della dimensione delle particelle di ossido di zinco sulla vulcanizzazione delle gomme diene • Nuovi ausilii di processo reattivo per i tipi di gomma trattati con perossido • Nuovo attivatore per il trattamento RESOL dell’EPDM e altre gomme che permette alti tassi e/o stati di trattamento • Direttive per l’uso di composti di polimeri ed elementi inorganici nell’industria della gomma Go East - Go West • Esperienze di collaborazione scientifica con università tedesche e produttori di elastomeri • India, importante pilastro per l’industria della gomma mondiale • Appalti con rischio ridotto dai paesi con basso salario Compositi, tecnologia della giunzione • Ruoli innovativi con i materiali compositi per le applicazioni di tenuta • Funzionalizzazione di superfice, processi e applicazioni • Opportunità di modifica della superficie degli elastomeri con Plasmatechnology Tecnologia per la lavorazione dei materiali (mescolazione, lavorazione della gomma) • Seguendo l’esempio di Madre Natura - superfici di gomma superidrofobica • Elastomeri: il futuro dello stampaggio a iniezione • Composti sostenibilia - solo con la conoscenza stretta di interazioni e reazioni delle materie prime grezze • Valutazione acustica dei composti in gomma nei mescolatori interni • Analisi del processo di scorrimento nei mescolatori interni tangenziali • Lavorazione migliorata e proprietà finali del prodotto usando HNBR a bassa peso molecolare • Miglioramento dell’efficienza di produzione attraverso l’uso di polimeri HNBR a bassa viscosità nei processi di stampaggio a iniezione • Raggiungere il giusto equilibrio tra specifiche e processabilità di elastomeri selezioni a prestazioni elevate • TPE versus Gomma, competizione amichevole o no? • Il TPE nell’industria automobilistica • Aspettative sui futuri TPE • Cosa può fare il TPV? • I sistemi materiali Komplex per l’industria autombolistica • Il TPE e i materiali plastici flessibili nei tubi per la gestione dei fluidi • La tecnologia integrativa plastica versus la tecnologia della gomma: ecco un esempio di un dotto per il carico d’aria • Nuovi metodi di produzione per l’applicazione dei tubi di supporto flessibili nell’industria automobilistica • Un nuovo TPU rigido a base di poliestere come alternativa per i tubi contenenti liquidi nei camion . Kaufhold (Relatore), J. Hättig, Bayer MaterialScience AG, Dormagen (Germania) • Metodi per testare il comportamento di tenuta del TPV TPE • TPE ad alte prestazioni • TPV ad alte prestazioni dal TPE di Kraiburg
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• Materiali TPE per l’applicazioni nell’ambito del compartimento motori e ferroviario • Composti in TPE con proprietà di conduzione elettrica e ignifuga • Nuovi materiali per suole da scarpe basati sul TPE con un migliore smorzamento e impostazione di compressione • Il comportamento meccanico e la simulazione numerica dei TPE rispetto agli elastomeri Nuovi tipi di polimeri e miscele • Struttura gerarchica e proprietà della gomma naturale • Nuovi gradi di EPDM con proprietà di lavorazione migliorate • Vamac Ultra. Nuovi polimeri AEM e sviluppi futuri - Rispondere alla richiesta di moderne tecnologie • Il nuovo High-cis-polibutadiene funzionalizzato al neodimio e l’SBBR funzionalizzato • Le gomme acrilate Noxtite ad alta performance ad alta temperatura. Migliorato il supporto alla resistenza. • Nuovi elastomeri ad alte prestazioni con butadiene e acrilonitrile idrogenato • Gomma nitrilica autotrattante per gli anelli di tenuta resistenti agli oli • Co - e terpolimeri di alfametilstirene con diene coniugato al di sopra della sua temperatura massima • La tecnologia Keltan ACE • Baypren: nuova tecnologia e nuovi prodotti • Composti elastomerici ad alta resistenza attraverso la tecnologia della miscelazione in fase-liquida Nuovi sistemi per i fillers • Possibilità e sfide per gli elastomeri nanostrutturati • Come una macromolecola di gomma interagisce e risponde a superfici di silice o nero di carbonio • Applicazione della lignina come componente delle mescola di gomma Pneumatici • Polimeri e pneumatici: una nuova visione nella scienza della gomma e nell’ingegneria • L’impatto delle micro e macro strutture nelle soluzioni di gomma • Ottimizzazione delle microstrutture di SBBR per ridurre il fattore di perdita, il consumo e migliorare la sicurezza e le prestazioni del grip del battistrada • Miglioramenti delle proprietà chiavi del battistrada e il loro impatto sulla lavorazione • Miglioramento delle prestazioni invernali dei pneumatici attraverso il Nanoprene • Combinazioni di gomma naturale e silice per battistrada a bassa resistenza al rotolamento dei camion • Dinamica dei pneumatici radiali per camion Fisica degli elastomeri, simulazione, modelli di materiali • Essicazione progettata attraverso il computer: ottimizzazione della forma numerica nel profilo di estrusione • La dinamica degli elastomeri nelle simulazioni - cambia la visione sui componenti? • Un modello basato sulla microstruttura per lo stress del rammollimento e isteresi indotto dal filler • Un nuovo modello per la previsione teorica della localizzazione del filler nelle miscele: validità verificata da diversi sistemi • Stress di rammollimento anisotropico e settaggio permanente della gomma piena • Deformazione indotta, il comportamento degli elastomeri con diversi tipi di fillers • Irrigidimento della superficie della gomma e la formazione di pattern di superficie TPE • Il TPE è adatto per i materiali a contatto con alimenti o l’uso per l’acqua potabile? Stato attuale normativo e attività del WDK • Il TPE per le applicazioni mediche • Le applicazioni del TPE nei tappi e nelle chiusure di uso medicale • Il comportamento dei TPE nei supporti utilizzati per le macchine per la dialisi • Una migliore forza di incollaggio per i tubi medicali in TPE e i connettori giunzionali • Il TPE per il contatto con gli alimenti e beni di largo consumo • Il poliuretano termoplastico nella vita quotidiana • Nuovi TPE per l’applicazione nel contatto con l’acqua potabile
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• Innovative tecnologie di elastomeri termoplastici per applicazioni commerciali • Un nuovo campo per il design usando l’elettropiastra selettiva col TPE • Elastomeri in silicone e in TPE • La gomma di silicone trattata con gli UV permette nuove applicazioni • Gomma in silicone: produzione, proprietà e applicazioni • Composti TPE nelle applicazioni medicali • Novità e tendenze nella tecnica di lavorazione • Sviluppo delle macchine a iniezione per la lavorazione del TPE - dai prototipi iniziali, attraverso la doppia capacità dei materiali, culminando in tecniche complesse di incapsulamento in vetro • Stampaggio a iniezione della gomma di silicone - sviluppi e soluzioni • Tendenza nella tecnologia estrusione per la gomma e il TPE Nuovi sistemi per i fillers • Un passo in avanti per introdurre nella gomma naturale il sistema silice/silano • Recenti progressi nella resistenza al fuoco di EVA e di EVM • Come una chimica precisa sia in grado di controllare le interazioni polimeri-fillers. Indagini calorimetriche • Gli effetti di diversi rapporti di mescole binarie di filler (HAF/ Si02) in mescole di gomma NBR/CR • Miglioramento delle proprietà meccaniche degli elastomeri magnetoreologici usando la tecnologia del rivestimento Durabilità strutturale, invecchiamento, durata • Invecchiamento chimico degli elastomeri: esperimenti e modelli • Modello per l’invecchiamento ossidativo degli elastomeri • Distensione da stress ossidativo della gomma vulcanizzata contenente vari antiossidanti - effetti della durezza su un campione Tecnologie per i test, analisi • Linee Guida VDI 3822:future analisi dei prodotti della gomma • Una visione non distruttiva dentro l’interno di un componente: la tomografia computerizzata • Dagli esperimenti di dispersione microscopica dei neutroni a quelli sul comportamento macroscopico dei materiali • Flocculazione della silice: studio sulla morfologia e l’interazione polimero-filler • Influenza dei filler e degli additivi su mobilità delle catena molecolari degli elastomeria - caratterizzazione attraverso mezzi di dispersione-tempo-NMR • NMR H1 a basso campo: verso nuove strade per la scienza della gomma Efficienza energetica e dei costi • La tecnologia a iniezione EFE: riduzione dei tempi di trattamento e effetti addizionali • Efficienza energetica nella produzione di articoli di gomma stampati • Spesa d’energia, emissioni, utilizzo. Indagine sul processo di vulcanizzazione con rispetto del consumo e dell’utilizzo • Progettazione di un sistema a supporto modulare per i mescolatori della gomma • Soluzioni di produzione modulare per la produzione quantitativa dell’industria della gomma ed un innovativo strumento tecnologico nell’ambito del risparmio delle risorse Prodotti e proprietà • Richieste sull’applicazione degli elastomeri per i serbatoi di carburante • oggi e domani • Materiali FKM ad alta prestazione per applicazioni su Orings • Resistenza degli elastomeri contro il cambiamento di trafilamento • Previsione di durata degli elastomeria - Analisi dei punti deboli attraverso la CT e i meccanismi di frattura • Accoppiamento di elastomeria - tecnologia di lavorazione, testing • Bassa temperaturaa - per una tenuta dipende dal materiale utilizzato • Il comportamento degli anelli di tenuta FKM nell’ambito della bassa temperatura • Il condizionamento d’aria mobile. La chimica segue l’ambiente - Nuovi refrigeranti a basso GWP - una sfida per le soluzioni di anelli di tenuta • Considerazioni sull’incrocio di densità nelle simulazioni meccaniche FEA delle parti di articoli tecnici in gomma
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un ampio range di frequenza e di deformazioni, delle mescole in gomma; Elastograph 67.12 un vulcanografo a camera oscillante (in pratica un MDR) in grado di effettuare prove di cinetica delle mescole alle diverse temperature ed eventualmente alle diverse deformazioni ottenendo tutti i dati relativi alla cinetica di vulcanizzazione; il Mooney VisKosimeter, un classico viscosimetro Mooney con la possibilità di ottenere informazioni anche sul Mooney relaxation nonché il delta Mooney, oltre naturalmente il Mooney scorch. Tutte queste apparecchiature possono essere gestite dal sistema software “Rubber View”. Altra casa tedesca che si propone per apparecchiature simili a quelle di Göttfert è MonTech, già presente in manifestazioni passate sia in Germania che in Francia. MonTech si è presentata a questa manifestazione con uno stand molto ricco e accattivante con strumenti per la misura della viscosità Mooney MV 3000 Basic, Reometri a camera oscillante MDR 3000, Reometri RPA 3000 per i test dinamici dei materiali elastomerici oltre a tutta una serie di strumenti accessori per il settore gomma. Davvero interessante il richiamo di un piccolissimo stand di una casa tedesca, Anseros, specializzata nella costruzione di apparecchiature per test in ozono. Tale strumentazione è utilizzata per i più svariati settori applicativi, da quello bio-medicale a quello industriale, per poi arrivare alla progettazione e produzione di una nuova macchina per laboratorio per prove di resistenza in ozono di provini piuttosto che articoli finiti in materiale elastomerico. Lo strumento in questione, denominato SIM 7300-TH, è in grado di operare in un ampio range di temperature e di concentrazione di ozono. Inoltre, l’apparecchiatura è gestita da uno speciale software che segue e registra tutte le fasi della prova in corso.
MACCHINE E APPARECCHIATURE DI SERVIZIO In questa sezione tracciamo adesso una breve panoramica di alcune socie-
L’intervento di Fabio Bacchelli di Versalis alla GRC.
Una delle sale dedicate alle conferenze di GRC 2012.
tà che hanno proposto nuove macchine per il comparto gomma. Innanzitutto vogliamo ricordare che per tale evento erano presenti alla manifestazione alcune società italiane a cominciare dalla Colmec. La società di Busto Arsizio è conosciuta dagli operatori del settore per la sua fondamentale attività nella produzione di linee di estrusori per i più svariati campi applicativi. In occasione della manifestazione di Norimberga, Colmec
proponeva ai visitatori la propria ricca gamma prodotti; ecco alcuni esempi: estrusori a volte accoppiati con pompe ad ingranaggi che ne incrementano le prestazioni, linee complete per la produzione di profili per i settori auto ed edilizia, vari macchinari per la lavorazione delle gomme siliconiche ed in tal senso Colmec ha sviluppato e brevettato un rivoluzionario mescolatore bivite, che già abbiamo avuto occasione di presentare ai nostri lettori.
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Deutsche Kautschuk Tagung
E ancora: Doss Visual Solution che esponeva presso il proprio stand una macchina per il controllo visivo automatico con la sua Mistral HD Micro, Ercole Comerio con uno stand che presentava attraverso le proprie brochure la sua gamma prodotti in termini di calandre e molto altro, lo stand Battaggion con tutta la propria letteratura sui macchinari destinata al mondo della gomma, Sagitta con le sue macchine come i granulatori per gomma piuttosto che la serie di taglierine utilizzate per la finitura in linea di particolari articoli di gomma e molti altri ancora. Utp Vision continua la sua kermesse nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali offrendo ai tanti visitatori l’ultima nata, “Phoenix” per il controllo visione di articoli stampati. La macchina è governata da un PC gestito da un sistema operativo che effettua elaborazioni sulle immagini e interagisce in modo semplice con l’operatore, consentendo un’eccellente stabilità di sistema e di raggiungere velocità di rilevazione elevate. Il gruppo di caricamento fornisce gli articoli da controllare per mezzo di un nastro trasportatore e un deviatore motorizzato li trasferisce su tavole girevoli. L’italiana Color Service occupava ampi spazi con il proprio stand offrendo ai visitatori tedeschi ed internazionali, l’ottima funzionalità e convenienza economica offerta dall’utilizzo negli impianti di compoundazione, dell’impianto compatto per la dosatura automatica di chemical e polveri per la prepara-
zione di formulati per il settore gomma. Per quanto riguarda la presenza di società tedesche ricordiamo la già ben conosciuta Desma che in tale occasione proponeva all’interno di un appariscente stand, oltre allo stand su ruote che gira l’Europa (vedi Plast Rubber 2012), una nuova serie di presse a iniezione Benchmark S3 - D968.400: è una pressa a iniezione verticale di nuova progettazione con caratteristiche tecniche all’avanguardia come l’alimentazione attiva, servoGear, PlastControl e chiusura rapida con una unità di stampaggio a iniezione con sistema FiFo Advanced. Altre società interessanti sono: Nela per la produzione di macchine per il controllo visivo di articoli stampati in gomma attraverso un sistema ottico ad alta risoluzione come la macchina TAVI02 correlata di un sofisticato software “Visioncheck” sviluppato appositamente per soddisfare le esigenze operative del sistema di controllo visivo, e la tedesca Uth con le sue linee di calandre per la produzione di fogli in gomma ad alta precisione oltre ai particolari sistemi di estrusione della serie Roll-Ex. Interessante lo stand di Lwb che presentava diverse tipologie di macchine a iniezione per il settore gomma. In particolare ha attratto la mia attenzione la nuova pressa a iniezione verticale della serie VR Class. Tale serie è una alternativa eccellente per la produzione di articoli in gomma. Le macchine VR Class sono disponibili con forza di chiusura da 1100 KN fino a 12000 KN.
L’intera struttura della macchina è tale da garantire un’ottima distribuzione della pressione di chiusura sul piano di stampaggio. Questo offre grossi vantaggi in particolare per la produzione di manufatti in gomma. Non dimentichiamoci della presenza di una società che opera nella produzione di speciali presse a compressioni/transfer di elevatissimo tonnellaggio per la produzione di articoli in gomma di grosse dimensioni. In questa occasione Wickert proponeva ai visitatori diverse tipologie di macchine in funzione delle varie caratteristiche produttive delle aziende come le macchine C-frame in 2 livelli per la produzione di articoli gomma/metallo, ed ancora presse per lo stampaggio transfer con la possibilità di applicare il vuoto nella camera di stampaggio. Ricordiamo che Wickert è rappresentata in Italia da State Technologies srl. Lo stand Awetis, una società tedesca, proponeva una serie di sistemi di produzione avanzati personalizzati per l’intero processo di lavorazione della gomma. Awetis propone soprattutto sistemi efficienti e innovativi nel campo dello stampaggio e di taglio completamente automatizzato, come gli strumenti di stampaggio complessi. Grazie alle proprie attività commerciali nei settori della robotica, dell’automazione, dell’assemblaggio e degli strumenti, la società tedesca si sta affermando come leader tecnologico nei sistemi di produzione modulari “chiavi in mano”.
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L'INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA
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Periodico mensile di informazione tecnica ed economica
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Apparecchi da laboratorio
Strumenti vincenti per l’innovazione Il settore delle attrezzature da laboratorio per l’industria della gomma, ma non solo per quella, è in ebollizione. Ed è logico: se l’avvenire dell’industria italiana è legato alla capacità di innovazione e di invenzione è ovvio che i reparti di ricerca e controllo avranno un ruolo sempre più importante. In queste pagine tracciamo una panoramica di quanto si sta facendo in questo campo, sulla base della segnalazioni forniteci dalle aziende che vi sono impegnate. Valutare la qualità della mescolazione del compound
A
lpha Technologies annuncia il lancio del suo ultimo prodotto: disperGrader αview. Questo rappresenta il continuo impegno di Alpha Technologies come leader del settore della strumentazione, che con l’innovativo design, porta la tecnologia della misura della dispersione a nuovi elevati livelli. Il disperGrader αview è il risultato del team di sviluppo nella valutazione degli attuali strumenti per trovare nuove soluzioni tecnologiche. Alpha Technologies afferma che il disperGrader αview è i grado di garantire una maggiore affidabilità nella misura della dispersione. La tecnologia della misura della dispersione è stata considerata affidabi-
le, dalle società del settore gomma per diversi decenni, allo scopo di valutare la qualità della mescolazione del compound contenente nero di carbonio, silice ed altre cariche. Raggiungere un livello soddisfacente di mescolazione è uno obbiettivo alquanto complesso ed in tal senso il disperGrader αview permette una rapida analisi di campioni in gomma sia reticolati che non. Il disperGrader αview, introdotto in sostituzione del già conosciuto disperGrader+, si basa su ottiche ad alta risoluzione, illuminazioni Led e meccanismi di precisione del movimento della fotocamera per consentire all’utilizzatore di ottenere più letture per
singolo campione. Lo strumento è disponibile in due versioni: disperGrader αview SR (Risoluzione Standard) e disperGrader αview HR (Alta Risoluzione), ed offre una soluzione ottimale per le necessità di misurazione della dispersione.
Una nuova serie di dinamometri elettromeccanici
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GTS commercializza apparecchiature per prove da laboratorio nel settore gomma sin dal 1992. La società di Veduggio con Colzano (Milano) propone apparecchiature per la preparazione dei provini da testare (presse, fustelle e fustellatrici), apparecchiature per prove su mescole crude (viscosimetri, reometri), apparecchiature per prove su vulcanizzati (durometri, densimetri, abrasimetri, dinamometri, Britlness Test e TR Test e
ancora Gehman Test, rilassamento del carico, Fogging Test, bilance, stufe per l’invecchiamento). Con riferimento alle prove di trazione, DGTS segnala la nuova serie LS di dinamometri elettromeccanici motocolonna, di Lloyd Instruments, fino a 5KN di fondoscala. Essi sono caratterizzati da una migliore accuratezza nella lettura del carico, un più ampio range di velocità e possibilità per l’operatore di configurare prove non standard.
Per quanto riguarda le prove a basse temperature, DGTS mette in evidenza le seguenti strumentazioni Elastocon: - TR Test secondo ISO 2921 e ASTM D-1329. Lo strumento determina le caratteristiche alle basse temperature attraverso la valutazione del ricupero elastico del provino in gomma al variare della temperatura. L’apparecchio è composto da 6 postazioni ed esegue le prove in modo automa-
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tico; infatti, è in grado di registrare l’incremento di temperatura del bagno e i valori relativi al recupero elastico, quindi dimensionale, dei provini in prova; - Gehman Test secondo la ISO 1432 e ASTM D1053. Questo metodo misura la rigidità relativa della gomma vulcanizzata e termoplastica in funzione della temperatura. Ha 6 postazioni ed esegue le prove automaticamente: viene controllato l’incre-
mento di temperatura del bagno entro cui sono immersi i provini e viene misurato l’angolo di torsione dei provini; - Brittleness test secondo la ISO 812, ISO 974, ASTM D746 e ASTM D2137. Questo metodo determina la più bassa temperatura a cui il provino in gomma, colpito con un dardo in caduta, non presenta rotture; - Compression Set a basse temperature secondo la ISO 815-2. Questo meto-
do misura il recupero elastico del provino dopo che lo stesso è stato mantenuto compresso a bassa temperatura per un determinato tempo.
Un reometro capillare sia per estrusione che stampaggio
I
l Rheovulkameter RCR Göttfert (rappresentata in Italia da FKV di Torre Boldone) è un reometro capillare per simulare sia processi di estrusione, che di stampaggio. Il campione di gomma fustellato viene introdotto nella camera e viene sottoposto a compressione mediante pistone. Dopo un tempo prefissato di preriscaldamento, lo strumento applica una pressione costante al pistone ed il materiale estrude attraverso il capillare da 2 mm di diametro. Lo strumento misura il volume estruso nel tempo. In alternativa è possibile iniettare il materiale direttamente in uno stampo con speciale impronta per verificare il riempimento dello stesso e la vulcanizzazione.
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Questo stampo chiamato Spider fornisce anche utili informazioni sulla congiunzione dei vari rami della “ragnatela”. Questo tipo di analisi mette in evidenza differenze di comportamento che non sono percepibili con i reometri classici a camera oscillante come da grafici qui sotto. Il Rheovulkameter può lavorare sia a pressione costante, con una maggiore differenziazione delle curve, che a velocità costante con una simulazione del processo di estrusione. Questa unità con un capillare speciale può lavorare anche con materiali termoindurenti.
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Un nuovo analizzatore dinamico-meccanico
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a nuova TT DMA della Mettler Toledo offre nuove potenzialità applicative e rappresenta una soluzione semplice, affidabile e flessibile per la caratterizzazione di materiali elastomerici, sia in sede di controllo qualità che di ricerca e sviluppo. Le proprietà viscoelastiche possono essere valutate in funzione della temperatura, del tempo, della forza applicata e della frequenza di deformazione. Le principali caratteristiche della nuova TT DMA sono: disponibilità di diversi sistemi di raffreddamento a seconda delle esigenze analitiche (da -190°C a 600°C), possibilità di eseguire misure DMA su campioni immersi in solven-
te o in condizioni di umidità relativa controllata, modalità TMA per misure di creep-recovery o stress relaxation, display touchscreen per la gestione e il controllo delle analisi, testa di misura orientabile per una più comoda preparazione dei campioni, software semplice ed intuitivo con accesso diretto ai dati originali. L’ampia gamma di dispositivi di deformazione (shear, flessione, compressione, tensione) e le numerose modalità operative rendono la TT DMA la scelta idonea per la caratterizzazione dei materiali più disparati. La semplicità di utilizzo e le ridotte dimensioni, ne fanno il perfetto completamento della linea di
Analisi Termica Excellence Mettler Toledo, già apprezzata per le sue innovative
strumentazioni DSC, TGA e TMA.
Analisi termogravimetrica più potente
C
i sono più di 50 anni di esperienza nell’analisi termogravimetrica dietro l’ultimo sviluppo tecnico di Netzsch: la termobilancia TG 209 F1. Questo strumento consente di condurre analisi più rapidamente e con maggiore accuratezza di quanto mai fatto prima, in un intervallo di temperatura per giunta ampliato. A differenza di altre termobilance, con la TG 209 F1, prima di ogni analisi, non è necessario registrare la linea di base, procedura che richiede sempre molto tempo. Con la funzione speciale BeFlat è possibile compensare automaticamente ogni fattore esterno di possibile influenza sulla misura, riducendo così le ore di lavoro fino al 50% e guadagnando tempo per un numero totale di prove maggiore. La TG 209 F1 Libra è l’ideale per l’analisi dei polimeri. Il segnale DTA cal-
colato, c-DTA, integrato nel sistema, fornisce importanti indicazioni sulle transizioni di fase. Queste informazioni aggiuntive permettono di identificare e caratterizzare un composto ignoto in modo più facile e preciso. La nuova fornace in ceramica garantisce un tempo di vita più lungo rispetto a quello delle classiche termobilance. L’analisi di polimeri fluorurati o clorurati non è pertanto più un problema, perché i gas di reazione e di analisi non possono più condensare dentro la fornace. In questo modo si evita l’occorrenza dell’”effetto memoria”. Nei sistemi convenzionali, infatti, la presenza di residui condensati normalmente inficia le misure successive. Il design a tenuta di vuoto della TG 209 F1 Libra non solo permette di creare un’atmosfera inerte totalmente pura, ma anche di condurre studi
in condizioni di vuoto. È possibile così
separare nettamente gli eventi di perdita di massa dovuti all’evaporazione del plastificante e alla decomposizione del polimero, riuscendo quindi a quantificare con precisione il contenuto del primo.
Impiego delle tecniche combinate TGA-IR-GC/MS
L’
utilizzo di materiali speciali e di ricette complesse rende la caratterizzazione dei materiali polimerici sempre più difficile e articolata attraverso l’utilizzo di diverse tecniche analitiche.
PerkinElmer ha introdotto una nuova interfaccia di collegamento che consente di trasferire i gas prodotti dalla Termobilancia Pyris 1 TGA, dapprima allo Spettrofotometro FT-IR Frontier e
quindi al sistema GC/MS Clarus SQ 8. In questo modo è possibile combinare le informazioni quantitative ottenute dalla TGA con le informazioni qualitative fornite dallo spettrofotometro Fron-
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tier con la relativa banca dati spettrale. Nel caso in cui la decomposizione dia luogo a complesse miscele di prodotti gassosi, questi vengono trasferiti dallo spettrofotometro al sistema GC/ MS Clarus SQ 8 che effettuerà la separazione gascromatografica e quindi l’ identificazione attraverso lo spettro di massa dei singoli componenti separati. L’ interfaccia TL9000 di collegamento dei tre strumenti è dotata di mass flow controller per un perfetto dosaggio dei gas prelevati dalla TGA e di linee di trasferimento rivestite in materiale inerte e riscaldate in modo da evitare condensazioni dei prodotti e massimiz-
zare la sensibilità strumentale. Il sistema TGA-IR-GC/MS offre la possibilità di ottenere da un unico esperimento le informazioni qualitative e quantitative sui plastificanti, polimeri, additivi, nero di carbonio e cariche presenti nel campione, con un notevole risparmio di tempo e con una migliore accuratezza in quanto non sono necessarie estrazioni o particolari trattamenti del campione. L’altro vantaggio di questa soluzione risiede nel fatto che la combinazione di tutti e tre gli strumenti non richiede modifiche agli strumenti stessi, i quali possono anche essere utilizzati singolarmente quando
non è richiesta una completa caratterizzazione, ma solamente le informazioni TGA o FT-IR o GC/MS.
Prove di invecchiamento accelerato
L
a temperatura del materiale sottoposto a prove di invecchiamento è una delle cause primarie della sua degradazione. La misura della temperatura dei campioni durante i test d’invecchiamento accelerato fino ad oggi risultava difficoltosa e richiedeva l’interruzione della prova. Nella maggioranza dei casi addirittura questa determinazione non veniva neppure effettuata, riferendo la valutazione a quella di un pannello nero e/o bianco. Urai annuncia l’introduzione dell’innovativa tecnologia ST (Specimen Specific Surface Temperature) per i Weather O meter serie Ci4000 della propria rappresentata Atlas MTT. Il sistema utilizza un sensore ad infrarossi per l’accurata rilevazione della temperatura superficiale dei singoli campioni posti nella fascia centrale della giostra rotante. Ad esso è abbinato un sistema automatico RFID per identificare e contrassegnare in ma-
niera dinamica le rilevazioni effettuate. I valori di temperatura rilevati potranno essere poi resi disponibili sia sotto forma di tabella che visualizzati in forma grafica sullo schermo touch screen dello strumento o inviati in forma digitale a qualsiasi periferica. Tra le caratteristiche di questa innovazione citiamo: - -la possibilità di contrassegnare, con codici specifici, i vari campioni ai quali verranno accoppiate le rilevazioni di temperatura; - la visualizzazione in “real-time” delle temperature superficiali dei campioni durante la loro esposizione; - l’esportabilità dei dati ai fogli di calcolo per successive analisi. Parte essenziale del sistema ST è il pirometro ottico che, fornito di certificato NIST, è ricalibrabile in situ senza necessità di rimuovere alcun componente. Ulteriore punto di forza di questo sistema è l’estrema versatilità di
impiego nelle più svariate condizioni di temperatura, umidità e d’irraggiamento.
Simulare su piccola scala utti i processi di lavorazione
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razie all‘impiego dei mixer Brabender, è possibile simulare in piccola scala tutti i processi come: compounding, miscelazione, masticazione etc.; steps assolutamente rilevanti per produrre e processare po30 |
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limeri, altre plastiche o materiali plastificabili. I mixer Brabender, testano la processabilità di termoplastici, termoindurenti, elastomeri, materiali ceramici, pigmenti e molte altre plastiche o so-
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stanze plastificabili. La selezione della corretta geometria delle pale è basilare. La gamma comprende la tipologia banbury, cam, roller; queste tipologie di rotori si sono dimostrate indispensabili nel corso
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degli anni. Inoltre, esistono altri tipi di rotori, disegnati ad hoc per particolari tipi di polimeri (es. rotori Delta per termoindurenti). Il software Windows permette di registrare i dati di pr ocesso e di effettuare la valutazione dei risultati delle prove secondo lo stato dell‘arte. I diagrammi online permettono di monitorare i dati del test ed i risultati di valutazione già durante la prova stessa. Il mixer Brabender N 50 / N 50 EHT con pale cam ed il mixer B 50 / B 50 EHT con pale banbury (rappresentati in Italia da Belotti System)sono i mixer standard per prove su elastomeri na-
turali e sintetici per lo studio del comportamento del fuso e di polimerizzazione, masticazione , compounding con additivi, come per esempio il nerofumo, l’acido silicico etc., l’indice di caduta ed il tempo di incorporazione del nero (BIT). Lo speciale Mixer 350 S è stato sviluppato soprattutto per la miscelazione, il compounding e le prove sui materiali nell‘ambito dell‘industria della gomma e del caucciù. L‘elevato volume del mixer, 370 / 440 cm3, si è dimostrato ottimale per il proporzionamento dei componenti della ricetta. La sezione centrale del raccoglito-
re è divisa orizzontalmente a metà per permettere un‘apertura facile e veloce; si può così prelevare facilmente il materiale per effettuare successive prove.
Dispositivo di misura per controllo di durezza e densità
L
a strumentazione del dispositivo di durezza e densità sui campioni di gomma di Forlab è composta essenzialmente da cinque parti e da un software di gestione: caricatore verticale o a tavola orizzontale; stazione di misura durezza; stazione di misura densità; alloggiamento per scarico campioni; robot pneumatico per la movimentazione dei singoli pezzi. Il primo permette di alloggiare fino a 20-30 campioni, dipende dallo spessore del campione. Il diametro può essere da un minimo di 30 ad un massimo di 50 mm. Per la stazione di misura di durezza viene utilizzato un durometro Bareiss mod. HPE Shore A con uscita seriale. La strumentazione è conforme alle norma-
tive DIN ISO 7619, DIN EN ISO 868, NF EN ISO 868, ASTM D 2240 (DIN 53505). Per la stazione di misura densità viene utilizzata una bilancia Mettler mod. MS203 con portata 200 g e precisione 0,001 g. L’alloggiamento per scarico campioni consiste in un cassetto dove i campioni, dopo essere stati verificati e misurati, saranno alloggiati per il recupero. Infine il robot pneumatico consiste in un braccio mobile, gestito da PLC, programmato per prelevare i campioni e movimentarli secondo un processo predefinito. Il software di gestione interfaccia ogni singolo componente e permette l’identificazione del campione in gomma in esame, l’associazione ad un batch
e un numero progressivo. È possibile impostare la misura della durezza da uno fino a cinque punti, sullo stesso campione, registrare tutti i punti e calcolarne il valore medio. Il calcolo della densità viene termocompensato ricavando il valore della temperatura dell’acqua distillata tramite una sonda Pt100 immersa nel becker. Viene fornito un database dove registrate tutte le misure effettuate nonché i valori finali e tramite una ricerca per articolo/lotto/data è possibile risalire ai valori rilevati. Un’interfaccia RS232 permette il collegamento ed il travaso di questi dati ad un software di acquisizione esterno. Il sistema è commercializzato in Italia da Forlab.
Forni industriali a tecnologia innovativa
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a Sermac Forni Industriali di Brusaporto (Bergamo) è presente con successo nel settore post-stampaggio e post-estrusione della gomma, silicone, viton, ecc. Vanta anche un interessante parco di forni elettrici da laboratorio con ben 12 modelli distinti per dimensioni, prestazioni, temperature. Dispone di servizio assistenza che esegue manutenzioni periodiche pro-
grammate e/o straordinarie anche su forni non di propria costruzione, fornendo sempre il migliore servizio, i ricambi originali ed il giusto rapporto qualità-prezzo; effettua anche il ritiro dell’usato riconoscendo sempre a questo il giusto valore commerciale. Ha anche un ben organizzato servizio di noleggio/affitto dei sui forni con tariffe personalizzate in base al tipo di Forno ed al periodo di utilizzo.
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Un estensimetro non a contatto per misure di allungamento
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l nuovo estensimetro ottico Zwick Roell è concepito per ottenere misurazioni affidabili e precise nelle prove di trazione su materiali ad alto allungamento quali, ad esempio, elastomeri, lattice, laminati, nonché materiali duttili in genere o quelli sensibili al contatto. È adatto per tutti i provini che rilasciano un’ elevata energia a rottura e che generano il noto “colpo di frusta” che spesso rischia di danneggiare i sistemi di misurazione meccanici a contatto di tipo tradizionale; risulta inoltre adatto a provini come cinghie, trefoli e funi. Questo estensimetro fornisce misurazioni della deformazione estremamente precise nell’esecuzione di prove in camera climatica a temperatura
controllata nel range di -40….+120 °C. I vantaggi di questo tipo di estensimetro sono molteplici: nessun contatto sul campione da testare a trazione; utilizzabile anche per prove in camera climatica; nessun settaggio particolare necessario nell’alternare prove a temperatura ambiente e a temperatura controllata (camera climatica); interfacciato all’elettronica Zwick testControl mediante sistema “digital bus”, consentendo la misurazione sincrona della forza e della deformazione; riconoscimento automatico dei marker di riferimento (L0) sul provino al termine del precarico e trasferimento della misura reale al software Zwick testXpert; nessuna usura, bassa manutenzione; l’ uso del lightXtens è molto facile: semplice preparazione del provino, nessu-
na ottica da configurare, sequenza di prova totalmente automatica (misura della base di riferimento (L0), posizionamento all’ inizio della prova ed esecuzione del test); - l ’utilizzo di una sorgente luminosa laser rende l’estensimetro insensibile alle eventuali variazioni di condizioni di luce ambientali.
La caratterizzazione degli elastomeri con “tecniche combinate”
L’
analisi dinamico meccanica per gli elastomeri mostra un comportamento molto particolare. Le loro proprietà sono sensibili a diversi parametri. Metravib, distribuita in Italia da M. Penati Strumenti, propone una serie di nuovi strumenti per la caratterizzazione dei materiali con il lancio di una nuova gamma di apparecchiature: DMA 1000 e DMA 2000 che possono eseguire molteplici test con tecniche combinate, il tutto con un unico strumento. La DMA +1000 / 2000 può essere considerata innanzitutto come una DMTA per la caratterizzare le proprietà visco-elastiche (E *, G *, tanδ, ...) oltre che per: - la caratterizzazione della transizione vetrosa, con intervallo di temperatura da -150 ° C fino a 500 ° C, (superiore ai normali requisiti richiesti per gli elastomeri), - la caratterizzazione degli effetti Payne e Mullins, fino ad una elevata sollecitazione del campione - grazie al motore elettrodinamico con una forza (fino a 2000N), - la caratterizzazione del materiale in 32 |
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funzione della frequenza, che viene applicata dove si può imporre una range di frequenza elevato (10e-5 Hz fino a 1000 Hz) o utilizzando il master curve incluso nel software, aratterizzazione delle proprietà statiche: creep, stress relaxation, compressione o trazione, e questo grazie all’elevato campo di forza statico (fino a 2000N), Inoltre, grazie al Multitest e a software complementari, è possibile trasformare, anche in un secondo tempo, la DMA +1000 / 2000 in una macchina di test di fatica, in grado fornire informazioni supplementari. DMA + 1000/2000 ha la capacità di effettuare test con diversi tipi di forma d’onda e sollecitazioni sul campione, in modo tale da simularne l’utilizzo (ad es. la forma d’onda ad impulso, nel caso di pneumatici). Grazie all’integrazione di un secondo sensore di temperatura è possibile caratterizzare il calore sviluppato dalla gomma sottoposta a sollecitazione (HBU). La DMA +1000 e DMA 2000 rendono infine possibile eseguire prove di
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propagazione della frattura del materiale sottoposto a varie sollecitazione (a forma d’onde, ampiezza e frequenza, ...) anche in ambienti controllati (temperatura, livello di ossigeno, ...).
Apparecchi da laboratorio
Novità nei durometri e misuratori di ozono
L’
ufficio tecnico di Gibitre Instruments ha sviluppato e realizzato, nell’anno in corso, una serie di prodotti ed opzioni destinati a completare il catalogo di strumenti offerti per il settore della gomma e non solo. Nell’ambito delle misure di durezza è stato sostituito l’attuale modello di durometro manuale con uno di concezione totalmente innovativo. Ecco in breve le caratteristiche del nuovo durometro: - adotta un sensore di lettura della durezza con accuratezza millesimale ed una meccanica di nuova concezione che elimina gli attriti durante la misura incrementando la ripetibilità dei risultati; - è dotato di un display digitale integrato che permette di visualizzare le informazioni relative alle prove effettuate; - può essere utilizzato sia per prove manuali che in combinazione con un supporto; - permette la trasmissione di dati e curve di andamento della durezza ad un PC sia attraverso un cavo usb di connessione che attraverso un sensore bluetooth opzionale; - integra un sensore di forza che permette di verificare la correttezza del carico applicato durante l’esecuzione manuale della prova; - lo strumento viene fornito con Certificato di taratura standard, valigetta per il tra-
sporto, cavetto per connessione a PC; - garanzia completa per 24 mesi. Il nuovo durometro è stato sviluppato appositamente per essere prodotto in serie e viene proposto ad un prezzo di lancio estremamente competitivo (850 euro) con l’obbiettivo di permettere la sostituzione di durometri analogici ancora largamente utilizzati. Lo strumento può essere fornito con certificato di taratura Accredia emesso dal Laboratorio di Taratura accreditato di Gibitre con un costo supplementare di 100 euro. Le successive tarature Accredia dello strumento, da effettuare presso Gibitre, hanno un costo di 150 euro. Gibitre Instruments ha sviluppato, inoltre, un nuovo misuratore di concentrazione di ozono dotato di sensore UV per i propri ozonometri. Il nuovo dispositivo aumenta la sensibilità di lettura dello strumento e ne semplifica notevolmente la gestione dato che non richiede la sostituzione periodica della
soluzione elettrochimica. Il misuratore UV viene installato sugli ozonometri di nuova produzione e può essere applicato a strumenti già installati in sostituzione del dispositivo elettrochimico. Il sensore di tipo UV misura la concentrazione di ozono confrontando in modo continuo la lettura all’interno della camera di prova con quella dell’ambiente esterno. L’utilizzo di componenti di nuova generazione e l’ottimizzazione costruttiva garantiscono stabilità di lettura nel tempo.
UNA SVOLTA PER LA CHIMICA
+ EXPERIENCE AND QUALITY + ADVANCED PROCESS TECHNOLOGIES Intermarp opera da lungo tempo nel settore della gomma, è specializzata nella produzione di articoli tecnici e anelli di tenuta e offre una vasta gamma di prodotti stampati e mescole che rispondono ai più severi parametri internazionali e sono garantiti da certificazione di conformità ISO 9001:2008. Tutti i prodotti Intermarp sono Made in Italy, resistenti, affidabili e con alte prestazioni, in linea con le esigenze del mercato e dei clienti. L’accurata selezione dei materiali, i rinnovati impianti e le moderne tecnologie produttive permettono a Intermarp di garantire il costante standard qualitativo di tutti i propri prodotti.
Per diciassette anni è stata la protagonista dell’industria chimica italiana e in particolare degli elastomeri; oggi cambia nome e avvia una strategia di rilancio su scala mondiale. Parliamo di Polimeri Europa che dal 5 aprile di quest’anno ha assunto il nome di Versalis. Non si tratta solo di un fatto formale. Dietro il nuovo nome c’è un ambizioso progetto destinato a ridare alla chimica italiana un ruolo che si era appannato nel tempo e la possibilità di competere alla pari, per capacità tecnologiche e innovative, con i grandi gruppo multinazionali. In un momento in cui le cattive notizie sono all’ordine del giorno, è una trasformazione che riguarda positivamente non solo gli elastomeri ma l’intero panorama industriale italiano. Questo progetto ci è stato illustrato, con ricchezza di cifre e argomentazioni, da Daniele Ferrari, Amministratore Delegato di Versalis.
PRODOTTI STAMPATI Specializzata nella produzione di guarnizioni di tenuta per le condutture per il convogliamento dell’acqua potabile e non, Intermarp ha sviluppato articoli tecnici con svariate applicazioni sia nel settore industriale che in quello civile. MEMBRANE PER VASI DI ESPANSIONE GUARNIZIONI DI TENUTA A LABBRO GUARNIZIONI DI TENUTA A DOPPIA DUREZZA GUARNIZIONI DI TENUTA PIANE CON INSERTO METALLICO SOFFIETTI E PARTICOLARI IN GOMMA NERA O GRIGIA PER IL SETTORE ELETTRODOMESTICO La divisione stampaggio è dotata di 22 presse: presse a iniezione per lo stampaggio di articoli di grosse dimensioni (fino diametro interno di 1200 mm) e articoli o guarnizioni a doppia durezza presse a compressione per lo stampaggio di articoli di grosse dimensioni con un diametro interno di 2000 mm e un peso di 40 Kg.
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DIVISIONE MESCOLE
Intermarp produce una vasta gamma di mescole, generiche o su capitolati forniti dal cliente (EPDM, NBR, SBR, NR, CR, CIIR). Un posto di rilievo nella produzione è occupato dalle mescole certificate gas e acqua potabile secondo le norme inglesi, francesi e tedesche.
INTERMARP ITALIA S.p.A.
Via G. Matteotti 42/46, 28060 Granozzo (NO) Italy Ph. +39 0321 555 811 - Fax.+39 0321 555 800 - info@intermarp.it
www.intermarp.it
Quali sono i motivi che hanno portato a decidere il cambiamento di nome e come si è arrivati alla scelta? Non si tratta soltanto di un cambiamento di nome. L’intera chimica europea ha visto negli ultimi anni una profonda trasformazione accompagnata da rilevanti criticità, che vanno dall’ingresso di nuovi concorrenti, alla delocalizzazione verso i paesi asiatici, alla volatilità dei prezzi dei feedstock e spesso alla loro rarefazione. Inoltre si è imposto prepotentemente il tema della chimica verde che è ormai una delle sfide del nostro futuro. In questo scenario di grande complessità è nata la decisione di Eni di impostare una strategia di rilancio del settore della chimica, fondato su un continuo impegno nella ricerca e nell’innovazione dei prodotti, che assume la portata di un rinnovamento che non è esagerato definire di rilevanza storica. Il rebranding di Polimeri Europa in Versalis è un segno tangibile di questa evoluzione.
Nella quale non è probabilmente casuale la scelta del nuovo nome. Certo. Versalis, che è nato da un lavoro di ricerca e creatività che ha impegnato molte energie, è un nome che vuole esprimere al meglio il nuovo approccio Eni, richiamando il concetto di universalità, e quindi di globalità, presenza capillare, stabilità e sicurezza.
Il potenziamento della produzione di butadiene a Dunkerque vi renderà autosufficienti per questa materia prima? La nuova produzione dal sito di Dunkerque diminuirà in maniera
Quali sono le novità dal punto di vista della struttura organizzativa della nuova società? La nostra strategia si basa in primo luogo sulla focalizzazione su prodotti a maggior valore aggiunto, tramite un ampliamento e una differenziazione del portafoglio prodotti, dal quale ci proponiamo un target di crescita delle vendite del 50%. Lo strumento di questa strategia è la creazione di quattro business unit: intermedi, polietilene,stirene ed elastomeri. Gli elastomeri dunque al centro delle strategie di Versalis? Indubbiamente. Il nuovo piano
DEUTSCHE KAUTSCHUK TAGUNG
L’intervistA deL mese: dAnieLe FerrAri
pone un accento particolare allo sviluppo del business degli elastomeri, settore in cui Versalis è leader assoluto in Europa, per il quale sono previsti oltre 500 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo è di raddoppiarne il peso nel fatturato della società, passando dall’attuale 15% al 30% nell’arco dei prossimi 5 anni, tramite il potenziamento delle attuali linee produttive e lo sviluppo delle capacità esistenti, con la costruzione di nuovi impianti nei siti di Ravenna, Ferrara e Grangemouth (Regno Unito). Anche la nuova linea butadiene di Dunkerque è funzionale alla fornitura di materia prima ai siti di produzione elastomeri, in particolare in Inghilterra. Più in dettaglio, una nuova linea di S-SBR sarà costruita a Grangemouth, una di EPDM a Ferrara, un’altra di S-SBR e di gomma termoplastica a Ravenna. I vari progetti partiranno entro quest’anno e l’avvio del primo impianto è previsto per la fine del 2013. Per la sola linea di EPDM di Ferrara è previsto un investimento di 135 milioni di euro. Insomma mettiamo fine a una fase di stasi di investimenti durata troppo a lungo e imbocchiamo decisamente la strada del rinnovamento.
consistente il nostro fabbisogno di Butadiene dal mercato. Il vero problema rimane pur sempre la generale disponibilità di mix C4 che è il fattore limitante per la produzione di butadiene. Voglio aggiungere a quanto dicevo prima che la ristrutturazione del sito di Priolo, in Sicilia (che si colloca nel quadro degli interventi per la riconversione degli impianti deficitari italiani) comporterà anche una linea produttiva di isoprene, importante comonomero indispensabile per la produzione nel settore degli elastomeri. Dal suo intervento alla conferenza stampa di Plast sembra di capire che Versalis perseguirà una linea destinata a favorire il passaggio da una politica di cessione di licenze e brevetti a una di joint venture con player internazionali. Ma ciò sarà sufficiente a reggere una concorrenza internazionale ormai solidamente istallata in alcuni punti nodali della produzione mondiale, si pensi ad esempio a Singapore? Lo sviluppo di accordi di collaborazione in joint venture è solo un primo passo per operare in condizione di competitività, in particolare sui mercati asiatici. Di recente siamo entrati in Cina, con Eni Chemicals Shanghai, per la distribuzione diretta di prodotti sul mercato cinese e con Versalis Pacific (con sede sempre a Shanghai) per operare
Daniele Ferrari, 50 anni, ha lavorato dal 1981 al 1987 nella progettazione di impianti per trattamento acque industriali e in Agip Petroli. Nel 1988 è entrato in ICI (Imperial Chemical Industries) occupando, nel tempo, posizioni in ambito Sales & Marketing a livello Europa, Middle East e Africa. Nel 1990 viene nominato dirigente e assume la responsabilità per il business dei fluorocarburi basato a Runcorn (Manchester – UK). Dal 1997 si trasferisce a Bruxelles per assumere la responsabilità della Business Unit Poliuretani Intermedi. Nel 1998 la società Huntsman Corporation acquisisce la maggior parte di ICI e nel 2000 le attività tensioattivi e detergenti del gruppo Albright & Wilson. A seguito di questa acquisizione a giu-
Ci può dire qualcosa di più in proposito? Per il momento preferirei di no. Ma penso che presto avremo l’opportunità di dare qualche notizia interessante. All’inizio del nostro colloquio lei ha accennato alle prospettive di sviluppo della chimica verde. In che termini si sta sviluppando l’impegno di Versalis in questo campo? Nella chimica verde noi siamo ormai saldamente impegnati con Matrìca, la società paritetica costituita con Novamont, per la riconversione del sito sardo di Porto Torres. Il nostro progetto di chimica da fonti rinnovabili prevede la realizzazione, appunto a Porto Torres, di un complesso industriale tra i più grandi al mondo per la produzione di bio monomeri e bio polimeri, con un investimento di 500 milioni (aggiuntivi agli investimenti di cui si diceva prima). La realizzazione è pianificata in tre fasi, complessivamente saranno sette gli impianti produttivi nell’arco dei prossimi cinque anni, oltre ad un centro ricerche già inaugurato nel febbraio 2012 su una area di 700 mq, destinati a diventare 3.500 mano a mano che si svilupperà il progetto.
gno del 2001 ritorna in Italia come Amministratore Delegato di Huntsman Surface Science Italy. Nel 2003 è nominato Vice Presidente Europa, Middle East e Africa di Huntsman Performance Products, una delle cinque società operative del gruppo e successivamente nel 2009 Presidente con base a Houston e Bruxelles. È Amministratore Delegato di Versalis dal 7 febbraio 2011 ed è anche Presidente di Matrìca SpA (Joint Venture con Novamont), per la chimica da fonti rinnovabili. Daniele Ferrari è inoltre Vice-Presidente di Federchimica, Presidente di Plastics Europe Italia e Membro dello Steering Board di Plastics Europe (Brussels), membro del Gruppo ACOM di Cefic.
Daniele Ferrari
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THE CHALLANGE OF ITALY
in tutto il mercato asiatico. Si apre adesso la fase degli investimenti diretti. E la cosa non potrà non riguardare proprio la Cina.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | giugno 2012
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
GIuGNO 2012 - NuMERO 5
UN SUCCESSO RUBBER 2012 colmecpagina
21-09-2004
9:32
Pagina 1
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L’intervistA deL mese: dAnieLe FerrAri
Una svolta per la chimica italiana: nasce versalis
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ottobre 2012
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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Ricostruzione dei pneumatici movimento terra
Un nuovo sistema di vulcanizzazione riduce costi energetici e durata dei processi Il potenziale di risparmio energetico sui tempi di vulcanizzazione può raggiungere fino al 65 per cento; i tempi del ciclo completo possono scendere da oltre 400 a poco più di 199 minuti. L’azienda austriaca ha depositato nel 2011 domanda di brevetto per il nuovo processo.
D
a sessantacinque anni Kraiburg si occupa di ricostruzione sia a caldo che a freddo. Al stesso tempo, ha dato da sempre impulso al settore proponendo soluzioni innovative per facilitare il lavoro dei ricostruttori di pneumatici. Due anni fa, la casa austriaca ha presentato con il K_wide un nuovo processo per la ricostruzione a freddo di alta qualità. Alla manifestazione Reifen, che si è svolta in giugno a Essen, è stata la volta di presentare agli specialisti del settore un sistema di vulcanizzazione innovativo per i pneumatici movimento terra: si chiama K_Inno.
contro, il processo di vulcanizzazione vero e proprio si conclude nell’arco di sole tre o quattro ore. Tra questi due tempi si interpongono quindi otto ore di consumo energetico. Il nuovo processo sviluppato da Kraiburg Austria si inserisce proprio qui: l’energia ne-
L’ENERGIA DIRETTAMENTE NEL SOTTOSTRATO IN GOMMA K_Inno dovrebbe ridurre la quantità di energia necessaria per la ricostruzione e il relativo tempo ciclo. La carcassa pesante fino a tre tonnellate deve essere riscaldata interamente fino a raggiungere una temperatura di circa 110 gradi Celsius. La ricostruzione di pneumatici di grandi dimensioni può pertanto durare fino a 14 ore. Per 34 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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cessaria per la vulcanizzazione viene applicata nel punto dove è richiesta, cioè nel sottostrato. A questo scopo, gli esperti della società hanno sviluppato una mescola di gomma elettricamente conduttiva. Questa viene applicata sottoforma
Ricostruzione dei pneumatici movimento terra
I PRIMI RISULTATI SONO CONVINCENTI
di strato riscaldante sulla parte inferiore del battistrada. Il collegamento elettrico avviene dal lato esterno – senza conduttori metallici nello strato
“Con dei costi dell’energia in progressivo aumento, ma anche con le crescenti difficoltà che si riscontrano nella produzione di pneumatici movimento terra ricostruiti, con K_Inno presentiamo una soluzione per una ricostruzione ottimizzata in termini energetici. I ricostruttori di pneumatici possono pertanto aumentare la propria capacità produttiva e risparmiare contemporaneamente sui costi dell’energia“, spiega Dieter Hasenkopf del team Innovazione della Kraiburg Austria. Sulla base delle prime valutazioni, il potenziale di risparmio energetico sui tempi di vulcanizzazione può raggiungere fino al 65 per cento (vedi grafico). L’azienda ha depositato nel 2011 domanda di brevetto per il nuovo processo. Attualmente, i ricercatori del reparto Innovazione hanno rilevato tutti i necessari parametri di processo, come tensione, corrente e tempi. I primi risultati sono stati presentati dalla Kraiburg ai visitatori della Reifen. L’obiettivo è, dopo aver condotto un’analisi di mercato, passare alla produzione in serie del K_Inno – proprio nello spirito dello slogan: We power your retreads!
riscaldante. Dopodiché, il sottostrato in gomma viene portato alla temperatura di vulcanizzazione tramite riscaldamento ohmico.
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SAREMO PRESENTI AL PLAST 2012 NEL PADIGLIONE 24 STAND B25
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Una relazione presentata a AGM dell’IISRP
Auto, elastomeri non-tyre. Cosa c’è di nuovo di Giuseppe Cantalupo
Al 53° Annual General Meeting dell’IISRP, tenutosi a Venezia lo scorso mese di maggio, Carlo Torreggiani - Centro Ricerche Fiat - ha presentato un’interessante relazione su recenti applicazioni non-tyre degli elastomeri nel settore auto. Presentiamo in questo articolo gli aspetti salienti di questa relazione.
C
arlo Torreggiani è il responsabile del Dipartimento Polimeri dei Laboratori Materiali del Centro Ricerche Fiat, la struttura che supporta l’intero complesso delle realtà industriali del Gruppo: FGA, IVECO, CNH. Il lavoro da lui presentato a Venezia - “Elastomers for automotive uses. Recent innovative applications and demands for the future” – inquadra il tema del Congresso dell’Istituto Internazionale dei Produttori di Gomma Sintetica “L’Industria della Gomma Sintetica....A sostegno del Futuro” dal punto di vista del grande produttore di autoveicoli, e quindi utilizzatore di articoli in gomma, attento al rispetto dell’ambiente e allo studio di ogni possibile innovazione che concorra a garantire un futuro sostenibile al pianeta.
I MATERIALI NELL’AUTO Innanzitutto una domanda per entrare in argomento: quali e quanti sono i materiali presenti in un veicolo? Torreggiani risponde tracciando un quadro preciso e dettagliato 36 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
CRF – Group Materials Labs (GML) CRF Group Materials Labs Head: Rosanna Serra
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
della situazione, dal quale viene fuo- e sono presenti con circa dieci classi ri una tipologia estesa e diversificata di polimeri: PP in larghissima parte, dei vari materiali. prevalentemente sotto forma di poIl 75% è costituito da materia- liolefine termoplastiche in combinali metallici e il 25% da altri materia- zione con PE. Seguono, tra i principali (plastica, elastomeri, fluidi, vetro). li polimeri, PU, PA, polimeri stirolici, A vehicle generally consists ofil75% and of 25% of other Le plastiche rappresentano 12%of metallic PVC e materials conglomerati. materials, such as polymeric materials (plastics and elastomers), fluids, glass. circa del peso totale di un veicolo Fiat Gli elastomeri sono il 5% circa e
Average composition of vehicle
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Una relazione presentata a AGM dell’IISRP
Average composition of vehicle A vehicle generally consists of 75% of metallic materials and of 25% of other materials, such as polymeric materials (plastics and elastomers), fluids, glass.
glass other elastomers 2,7% 2,2% 5,4%
plastic 11,9%
plastic 12,4%
glass other elastomers 2,9% 1,6% 4,8%
LA SOSTENIBILITÀ DEI PRODOTTI
other metals 2,2% light alloys 5,8%
other metals 2,8% light alloys 6,8%
Weight of vehicle 1124 Kg
cast iron 5,7%
steel 62%
Weight of vehicle 915 Kg
cast iron 9,8%
steel 61%
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Polymeric classes in an average FIAT vehicle POLYURETHANES 12,0%
Elastomers (≈ 5% car total weight): Most representative elastomers is NR-SBR (tires) and EPDM (seals).
OTHERS 3,0%
STIROLE BASED 4 0% 4,0%
AEM SEBS AU SEBS AU AEM FLORURATI 0,4% 0,3% ELAST. FLORURATI VMQ 0,4% 0,3% ELAST. 0,4% 0,4% 0,2% VMQNBR 1,3% 1,3% ALTRI 0,2% ACM ALTRI 0,7% 1,6% ACM NBR 1,3% 0,2% 0,4% ELAST. CLORURATI 0,2% ELAST. CLORURATI 2,1% 2,1% NR NR 4,4% 4,4%
POLYAMIDE 7,0% TERMOPLASTIC POLYESTERS 2,5%
POLYPROPYLENES 55,0%
CONGLOMERATES 4,0% PVC 4.0%
EPDM EPDM 39,5% 39,5%
POLYETHYLENES 8,5%
Plastic (≈ 12% of car total weight): About 10 classes of polymer, the most representative are the thermoplastic polyolefin with a prevalence of PP / PE
SBR 49,0%
SBR 49,0%
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
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Pillars of product sustainability Safety
Functionality
Performances
Comfort and perceived quality
Social Equitable
Bearable
Sustainable
Environment CO2 reduction
Alternative energy sources
Noxious emissions reduction
Noise pollution reduction
Green materials
LCA & Vehicle End of Life
sono presenti anch’essi con una nutrita schiera di tipi. NR e SBR insieme (pneumatici) fanno la parte del leone con oltre il 53% del totale (4,4% e 49,0%, rispettivamente). Segue l’EPDM (39,5%). Molto distanziati tutti gli altri.
Viable
Economic
New materials (also elastomers) have to play an important role in each indicated area
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Oggi, però - soprattutto oggi - , è importante fare spazio a soluzioni innovative, adottare soluzioni tecnologiche e materiali capaci di procurare vantaggi economici senza causare danni all’ambiente. È quello che si chiama ‘sviluppo sostenibile’, che porta all’innovazione e alla crescita e ha profondi risvolti in tre aree fondamentalmente: • sociale • ambientale2 • economica. Nel caso specifico, trattato da Torreggiani, della sostenibilità dei prodotti, questa si basa su pilastri portanti robusti e innegabili, quali: • sicurezza • funzionalità • prestazioni • comfort e qualità per quanto riguarda, in particolare, il sociale; • riduzione della CO2 • fonti energetiche alternative • riduzione emissioni nocive • riduzione dell’inquinamento • impiego di materiali “green” • LCA (Life Cycle Assessment: valutazione del potenziale impatto ambientale del prodotto durante il suo intero ciclo di vita) e utilizzo dei veicoli a fine vita per quanto riguarda, principalmente, il fronte ecologico. Ma è chiaro che le tre aree hanno zone di sovrapposizione, e ognuno di questi fattori influisce su ciascuna di esse.
RECENTI INNOVAZIONI NELL’IMPIEGO DEGLI ELASTOMERI L’innovazione, dunque, prodotto e al tempo stesso espressione della sostenibilità.
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Una relazione presentata a AGM dell’IISRP
Air intake hose (clean from filter to compressor) Air intake hose (clean from filter to compressor) TPE - TEEE Thermoplastic Elastomer Ester Ether TPE --TEEE Thermoplastic Elastomer Ester - Ether Clamp with internal metallic reinforcement Clamp with internal metallic reinforcement Elastomer - FPM In the past only thermosetting elastomer, temperature, now for hight temperature compressor In the past side only thermosetting elastomer, temperature, now for hight temperature compressor side 9
Elastomer - FPM then termoplastic elastomer for low termoplastics elastomer + FPM then termoplastic elastomer for low termoplastics elastomer + FPM 53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future” 53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
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Turbo charger hose (hot side and cold side) Turbo charger hose (hot side and cold side) Multilayer construction
Multilayer construction
Cover Cover Textile Intermediate Textile Same material cover
Intermediate Inner Same material cover
Material cover in the PAST Material cover in the CR PAST
Material cover NOW Material EPDM cover PEROX NOW
Low cost reduction, increase performance Note with good thermal resistance
AEM CM
AEM CR
EPDM PEROX
Good cost reduction, same thermal Low cost reduction, increase performance resistance with good thermal resistance
170 150 Hot side Hot side
AEM HT AEM
VMQ AEM
EPDM AEM HT PEROX
Good cost reduction, when allowed by Good cost reduction, same thermal external temperature resistance
170 Hot side
AEM HT
VMQ
AEM HT
Good cost reduction, when allowed by external temperature
Temperature Max [°C]
Material Inner
Temperature 100 Max side [°C] Cold
Material CM Inner
150 100 Hot side Cold side
10 10
Note
Inner
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future” 53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Fuel Hose – Bio Diesel With rate over to 7% of biodiesel (FAME according to EN 14214 ) in diesel fuel, the NBR and ECO are not sufficient. Today is necessary to develop new projects with HNBR and FPM materials resistant to higher percentages of biodiesel
From NBR or ECO
To HNBR or FPM
For cost reduction and for easy applications (typically hoses) and up to 120 °C, it is possible to use a specific HNBR compound compatible up to 100% of FAME
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
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Un ruolo determinante in questo processo, con effetti importanti nelle tre aree, lo svolgono i nuovi materiali o nuove applicazioni di materiali già noti. E Torreggiani ne presenta alcuni esempi con una breve rassegna delle principali recenti applicazioni innovative non-tyre degli elastomeri nell’auto, accompagnandola con interessanti confronti ‘ieri-oggi’ tra i materiali usati: • tubo introduzione aria calda (tra il filtro e il compressore). In passato era realizzato con elastomeri termoindurenti; oggi con elastomeri termoplastici in combinazione anche con gomma fluorurata per assicurare una migliore la resistenza all’alta temperatura; • tubo aria dopo il compressore turbo (lato caldo e lato freddo), nel quale l’utilizzo del sistema EPDM/Perossido per il lato freddo e per quello caldo (fino a 150°C) in sostituzione, rispettivamente, di CR e AEM e l’impiego di AEM HT al posto di VMQ per il lato caldo fino a 170°C procurano una significativa riduzione dei costi; • tubo carburante per motori diesel, che impone la necessità del ricorso a elastomeri a più alta resistenza a percentuali di bio-diesel superiori al 7% nei carburanti. Per esempio, HNBR o FPM in sostituzione di NBR o ECO (sono nuovi progetti in fase di sviluppo); • tubo blow-by che raccoglie i vapori dell’olio motore e per il quale è richiesta la resistenza a condense acide. Questa caratteristica è conferita al manufatto da un rivestimento interno in FPM/Perossido esente da ossi5 di metallici. Attualmente, il Centro Ri5 ha allo studio l’impiego di cerche Fiat materiali alternativi più economici, in grado di garantire la stessa resistenza chimica; • pendaglio di sospensione della marmitta, nel quale la gomma naturale è sostituita dall’EPDM, che garantisce una maggiore resistenza all’alta temperatura; guarnizioni multimateriali di tenuta carrozzeria, per le quali vengono usati materiali ad alte prestazioni, capaci anche di soddisfare esigenze estetiche.
For cost reduction and for easy applications (typically hoses) and up to 120 °C, it is possible to use a specific HNBR compound compatible up to 100% of FAME
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53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
Una relazione presentata a AGM dell’IISRP
Blow--by hoses condensed acids resistant Blow Inner lineer in FPM
In gasoline engines, for very aggressive condensed acids, usually is used an internal liner in FPM PEROXIDE free metal oxides. At the present we are running to validate alternative materials for cost reduction: • Materials to ensure same chemical resistances • Materials to ensure sufficient resistance when the phenomena of condensed acids is low
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QUALI OBIETTIVI PER IL FUTURO? La domanda è d’obbligo, dati i tempi. E i fronti sui quali la ricerca concentra i suoi sforzi sono quelli all’ordine del giorno oggi. Sostanzialmente: riduzione dei costi e sostenibilità ambientale. Nell’ottica della risoluzione di quedgts_210x140.ai
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La qualità è misurata
07/03/12
53rd AGM * “The SR Industry…Sustaining the Future”
ste problematiche, Torreggiani individua quattro obiettivi principali come risposte alle domande del futuro: • componenti più leggeri e riduzione dei costi. Un esempio è fornito dalle guarnizioni delle guide dei vetri scorrevoli, nelle quali l’EPDM è stata sostituita dal TPE, con vantaggiosi effetti di
risparmio sui costi di stampaggio, di riciclabilità dei materiali e di riduzione del peso (27%); • costituzione di data base delle caratterizzazioni statiche e dinamiche dei componenti. Fiat, infatti, ha intenzione, per il futuro, di richiedere questo tipo di dati ai suoi fornitori per poter effettuare, nello sviluppo di un progetto, analisi virtuali dell’impiego dei componenti stessi; • impiego di gomma colorata, che non solo migliorerebbe l’estetica delle parti interessate, ma permetterebbe anche di sostituire, nella coestrusione di elementi estetici, inserti di alluminio o acciaio utilizzati attualmente. Ovvi i vantaggi principali: riduzione del costo e del peso dei profili e semplificazione del processo di produzione; • favorire e incrementare l’impiego di 6 materiali riciclabili, specie di quelli polimerici – plastica e elastomeri - , concorrendo in questo modo ad abbattere in maniera significativa le emissioni di CO2 nell’ambiente.
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CAMPANA
1992
2012...
Un Lungo cammino insieme
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SPS/IPC/DRIVES Italia
Tutto il nuovo che c’è nell’automazione di Paolo Lombardi
In un anno nel quale la maggior parte delle fiere sta lamentando tutti risultati in calo - aree, espositori, visitatori e conseguentemente giro d’affari - risalta per originalità la seconda edizione di SPS Italia tenutasi presso Fiera di Parma dal 22 al 24 maggio.
L
’aumento rispetto al 2011 è vistoso per tutti i parametri e dà il senso preciso di un progetto che risponde appieno alle aspettative del mercato: 35.700 mq di area espositiva (+30%), 14.564 visitatori (+34,2%), 434 espositori (+40%). Il mercato di SPS è quello delle tecnologie per l’Automazione Elettrica, costituito tanto da sistemi quanto da componentistica. SPS si rivolge agli OEM e END User del mondo della automazione industriale: tecnici e responsabili della produzione di aziende manifatturiere, produttori di macchinari e di impianti; progettisti, ingegneri, system integrators. Una fiera prettamente b2b per una filiera che fa della continua innovazione e del confronto internazionale il volano per la sua crescita e ha ancora nell’industria italiana una diffusa presenza di fornitori e acquirenti. In proposito Giuliano Busetto, presidente di Anie AssoAutomazione l’associazione di settore che ha supportato l’organizzatore Messe Frankfurt Italia, ha dichiarato: “I dati di consuntivo 2011 dell’automazione industriale mostrano un settore che ha saputo reagire in maniera molto positiva alla crisi del 2009. I dati consolidati sono ottimi e molti dei nostri associati hanno fatturati superiori al 2008 che per noi è stato un anno d’oro. In termini assoluti il comparto ha evidenziato nel 2011 una crescita del
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18% corrispondente a un volume d’affari complessivo pari a 4 mld di euro”. Il successo crescente si spiega anche esaminando il catalogo espositori; oltre il 25% delle 434 imprese presenti era estero: proveniente da 22 paesi ed in particolare dalla Germania (62 presenze); rilevanti anche le presenze da fuori Europa ( Usa, Canada, Israele, Giappone, Cina, Taiwan, Sud Korea); una fiera realmente internazionale nell’offerta. Ad essa ha corrisposto l’origine dei visitatori, provenienti per il 90% dal nord del paese a maggior presenza industriale, Lombardia ed Emilia Romagna in primis. Marginale il peso dei visitatori esteri ma come spiegano gli organizzatori “ SPS è una fiera itinerante al servizio delle realtà produttive locali e Parma, al centro della pianura Padana, è la sede ideale per servire la realtà delle PMI in Italia”. Visitando i padiglioni è stato possibile aggiornarsi e approvvigionarsi su una dozzina di macrosettori: azionamenti (sistemi e componenti) compresa robotica; componenti elettromeccanici e dispositivi periferici; sensori (tecnologia, sistemi e elementi); tecnologia di controllo; PC industriali e IPC; software; dispositivi elettromeccanici e digitali; dispositivi di commutazione in bassa tensione; dispositivi d’interfaccia uomo macchina; comunicazione in-
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dustriale; system integrator; formazione e consulenza oltre a editoria tecnica e associazioni. Ecco una sintesi di quanto di più interessante è stato possibile vedere. ABB spa con soluzioni per l’automazione, la sicurezza e il motion control da applicare a etichettatura, imballaggio, taglio laser e taglio al volo; le soluzioni per il Motion control comprendono: interfacce macchine (HMI), controllori logici programmabili (PLC), tecnologie di sicurezza e controllori di movimento multiasse, servoconvertitori ad alte prestazioni, servomotori rotativi e motori lineari. Advanced Technologies spa con
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SPS/IPC/DRIVES Italia
la Smart Camera Matrox Iris-GT e Design assistant, sistema coordinato per l’acquisizione e l’elaborazione dell’immagine; IRIS-GT viene proposta in abbinamento ad un tool grafico per l’acquisizione e l’elaborazione dell’immagine: “Design Assistant”, studiato per assemblare robuste applicazioni di Visione affidabili, senza dover ricorrere a sofisticati ambienti di sviluppo. L’interfaccia grafica basata su flowchart e una guida passo-passo, consentono di dedicare maggiore attenzione all’ottimizzazione del sistema, consentendo di ridurre i tempi di implementazione/test e di riflesso i costi dell’intero Sistema di Visione, rendendo cosi le applicazioni più robuste ed economiche. Cabur. Gli alimentatori Serie CSG2401 per automazione industriale sono frutto della ricerca di alte prestazioni, completezza di funzioni, capacità di comunicazione e flessibilità di impiego. Erogano +150% di In per 5 sec a Vout stabile, facilitando la selettività di intervento delle protezioni sulle linee, garantendo continuità di servizio a altre funzioni sec. EN60204-1.Il controllo con microprocessore ha reso possibili prestazioni, funzioni e possibilità di comunicazione innovative. Si programma con menù intuitivo visualizzato da display o via PC e porta USB. Delta Line spa presenta tra gli altri il nuovo DPM 63S10 motore passo-
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passo ultrasottile destinato all’automazione delle macchine per il trasporto dei componenti nei sistemi pick&place; è il motore ideale per chi ha bisogno di ingombri ridotti ma con un ottimo rapporto coppia/dimensioni e con una elevata precisione di posizionamento. Grazie alla sua coppia elevata si ha un comportamento stabile alle basse velocità che consente in molti casi di evitare l’uso di un riduttore riducendo così l’ingombro. Alle alte velocità per brevi periodi si può ottenere fino a 50W. Dkc Europe srl con condizionatori per armadi, in più versioni sia da parete sia da tetto, destinati a raffreddare e mantenere separati il quadro elettrico dall’ambiente circostante, mantenendo una elevata protezione contro ac-
Sertec
qua, polvere e sostanze chimiche. Drivetec srl con EHV+, nuova famiglia di CPU modulari (con funzionalità EstherCAT Master) che Hitachi ha implementato con standard internazionale CoDeSys; la CPU offre struttura biprocessore , doppia aree per il programma utente , un data-memory parzialmente ritentivo ed uno spazio per sorgenti e commenti. L’elevata velocità di processo la rende comparabile con le migliori CPU attualmente sul mercato , tipicamente molto più costose. Goma elettronica spa con MXC6000 il nuovo PC Embedded fanless con processore Intel 17 per applicazione high end. Equipaggiata con il processore Intel® Core™ i7 a 2GHz di frequenza, l’MXC-6000 dispone di una potenza di calcolo tra le più alte disponibili per le attuali piattaforme x86. MXC-6000 offre piena operatività anche con vibrazioni fino a 5 G, urti fino a 50 G e temperatura da -10 C a + 60°C in ambienti semi-outdoor. L’esclusiva ingegnerizzazione fanless e senza cavi assicura alla serie MXC-6000 una riduzione dei costi di manutenzione ed ciclo di vita a lungo termine. Heidenhain Italia srl con gli enconder assoluti multigiro EQN1135 a trasmissione dati full digital EnDat22, con innesto meccanico compatibile con altri decoder stessa taglia; la nuova configurazione è stata prevista anche per gli encoder EQN 1337 con so-
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luzione antislittamento sul giunto statore e accoppiamento conico con vite provvista di sistema antiallentamento certificato; anche questa soluzione garantisce la compatibilità meccanica con le altre soluzioni di taglia 58 mm con principio di funzionamento ottico o induttivo. I.R.E. srl che ha ampliato la sua gamma di resistori corazzati in alluminio con il modello HLR dissipatore brevettato e elevata densità di potenza; grazie a queste sue caratteristiche ed al grado di protezione elevato (IP44 estensibile a richiesta fino ad IP67) il resistore HLR è indicato per applicazioni estreme e cicli severi ed offre il vantaggio di una compattezza molto elevata: basti pensare che con il suo impiego è stato possibile realizzare impianti con frenatura di 250kW per 10 sec in un va3 no di volume inferiore a 0,5m . Laumas elettronica srl propone una nuova generazione di trasmettitori di peso TL interfacciabili con i plc dei più diffusi marchi; nella serie TL, il modello Tlbprofi presenta un’uscita Profibus DP integrata, che si può facilmente inserire in una rete Profibus DP per applicazioni di pesatura automatica e non automatica. Le variabili del Tlbprofi possono essere lette e scritte direttamente su variabili della periferia Profibus DP PE o PI. Lti. Il sistema di automazione Mo-
tionOne combina tutti i componenti indispensabili in un’unica soluzione. Terminali operatore da pannello con display touch screen nei formati da 8.4 “a 15”, interfaccia DVI e 16 ingressi digitali integrati, sono la soluzione per i più impegnativi compiti di visualizzazione. I terminali portatili con display di dimensioni variabili da 3.4 “a 6.5”, già dotati di connessione Ethernet standard, di pulsanti di consenso e fungo di emergenza, garantiscono una resistenza a cadute fino a 1,5 m. Il sistema di controllo ControlOne con potenza di calcolo da 400 MHz Power PC fino a 1,1 GHz Atom non richiede manutenzione grazie al funzionamento fanless, oltre a complete funzionalità di connettività. Le interfacce disponibili sono Ethernet, EtherCAT, CANopen, Profibus, RS232, USB e DVI. La memorizzazione del programma e dei dati è garantita da una scheda CF estraibile. Maxon motori srl con il positioning controller EPOS 70/10 EtherCAT per motori DC e EC fino a 700 W; soddisfa gli elevatissimi requisiti dei sistemi multiasse sincronizzati. Progettato per pilotare i motori DC ed EC con un range di potenza fino a 700W, questo controller presenta un ampio range di tensioni di alimentazione e fornisce una corrente continua di 10A (fino a 25A di picco). Grazie all’interfaccia EtherCAT, EPOS3 70/10 può essere integrato fa-
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cilmente come slave in reti Ethernet real time. Ad esempio, può essere incluso nell’ambiente Beckhoff TwinCAT, mediante il file device description e le istruzioni specifiche fornite. Panasonic srl ha presentato il nuovo sistema di marcatura laser dei profili di gomma estrusa in grado di garantire la tracciabilità del prodotto e, nel contempo, garantire la personalizzazione dello stesso con l’incisione di loghi su specifica dei propri clienti. La scelta di Panasonic è ricaduta sui marcatori laser che garantiscono alte prestazioni ed il massimo della flessibilità. È infatti possibile marcare caratteri alfanumerici, loghi, codici a barre e codici datamatrix ad alta velocità, in maniera permanente. Era richiesto marcare su profili di gomma estrusa che avanzano a 60 m/ minuto il logo aziendale ed una stringa alfanumerica di 14 caratteri atta a garantire la tracciabilità della produzione. La “garanzia di tracciabilità” permette di determinare, in qualsivoglia fase del ciclo, quando e dove è stato fabbricato il prodotto, chi è il produttore, chi ha elaborato, archiviato, consegnato, utilizzato e riordinato quel dato prodotto. Un’ulteriore richiesta era quella di avere un sistema poco invasivo, semplice da implementare, interfacciabile con i sistemi informativi aziendali per la gestione puntuale dei dati. La ricerca della soluzione laser ha richiesto molto tempo perché alcuni produttori di marcatori erano sì in grado di garantire elevato contrasto ma non di marcare ad alte velocità, o viceversa. La scelta ottimale è stata offerta da Panasonic con il marcatore laser LP-431, sistema con sorgente laser a CO2, 30 watt di potenza, e spot di soli 95 μm che lo rende particolarmente adatto alla marcatura sulla gomma. In tal modo è possibile assicurare la versatilità e la precisione, nonché la possibilità di marcare scritte leggibili e permanenti in modo da soddisfare la specifica di avere una tracciabilità nel lungo periodo, di avere un sistema poco invasivo, di concentrare un buon numero di informazioni in uno spazio ridotto. PcVue srl. In PcVue sono state in-
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Wago
e IEC61850 specifici per il settore del power management. Dispone di tool che permettono di ridurre e ottimizzare i tempi di sviluppo di un’applicazione. Il tool Smart Generator permette di creare applicazioni PcVue da AutoCad, CoDeSys, ISaGRAF, Siemens Step7, FactoryLink, Wago-Dali. Può essere eseguito sui sistemi operativi Microsoft più recenti, su architetture a 32 bit e a 64 bit, pur rimanendo compatibile con i precedenti sistemi operativi.
Bosch Rexroth. Con la nuova generazione di valvole Rexroth Advanced Valve AV03, i progettisti possono disporre i componenti pneumatici con più flessibilità e aumentare l’efficienza energetica. Rexroth ha dimezzato il peso delle nuove valvole rispetto allo standard di mercato, adottando materiali plastici leggeri, ma resistenti ad alta efficienza e riducendo il numero di componenti. Anche gli ingombri sono stati ridotti del 45%. Grazie a questa soluzione gli sviluppatori hanno disposto obliquamente i componenti delle valvole e ottimizzato i condotti di alimentazione e di sfiato, riducendo le perdite di carico. Gli utilizzatori possono così contare su un flusso migliorato del 40% e possono ridurre nettamente la pressione di alimentazione, aumentando quindi, al contempo, l’efficienza energetica.
MF Italia prevede altre iniziative b2b nel nostro Paese o da’ priorità ad accompagnare imprese italiane all’estero nell’ambito di manifestazioni realizzate da Messe Frankfurt GmbH? La nostra missione è quella di favorire il processo di internazionalizzazione delle società nostre clienti, grazie alla sempre più ampia offerta fieristica che siamo in grado di proporre. Accompagniamo moltissime aziende
italiane nel mondo con iniziative verticalizzate, mirate agli specifici mercati di sbocco, ma poniamo particolare attenzione anche a iniziative fieristiche da organizzare direttamente nel nostro Paese. Parliamo quindi non solo di SPS Italia, ma anche del progetto EXPO 2015 per il quale cureremo il German Pavillon. Inoltre abbiamo in cantiere alcune nuove iniziative delle quali però non posso ancora dare alcun dettaglio. MF Italia collabora con altri quartieri oltre a Parma e con quali prospettive? Nel recente passato abbiamo organizzato manifestazioni fieristiche presso Fiere di Roma oltre che a Parma e siamo costantemente in contatto con vari quartieri fieristici con i quali non escludiamo di poter cooperare nel prossimo futuro. Quello che ci guida è la soddisfazione delle Aziende che partecipano alle nostre manifestazioni e quindi siamo sempre in ascolto delle loro esigenze sia organizzative sia logistiche. La comunicazione e la condivisione sono sempre state e saranno le parole chiave nella definizione delle nostre strategie.
Panasonic
tegrate diverse funzionalità tra cui l’ambiente di sviluppo con un impatto grafico molto intuitivo e nuovi driver di comunicazione IEC-60870-5-104
Tre domande a Donald J. Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia SPS Italia sta registrando forte successo. Quali le linee guida alla base del progetto e quali gli obiettivi per il futuro? Dopo il grande successo dell’edizione dello scorso maggio, il Team Messe Frankfurt sta lavorando intensamente per organizzare SPS IPC Drives Italia 2013. Il nostro obiettivo per l’anno prossimo è quello di consolidare questa manifestazione incrementando sia il numero di espositori sia gli spazi espositivi, puntando ad incrementare ulteriormente il numero di visitatori. Desideriamo in particolare poter contare sulla presenza di un crescente numero di utilizzatori finali che sempre molto restii a visitare le Fiere.
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Sertech elettronica srl specialista in progettazione elettrica per impianti automazione e in realizz azione software (PLC, CNC e di supervisione). Inoltre, progetta e realizza apparecchiature elettroniche dedicate ed il cablaggio di quadri elettrici per l’automazione. Vengono abitualmente utilizzate apparecchiature con configurazioni altamente spinte e dotate di funzioni avanzate quali il controllo multiasse (in particolar modo per la robotica ed il confezionamento), la termoregolazioni, la gestione in BUS di campo, la supervisione, la gestione remota, ecc. Sew Eurodrive sas propone la versione 400 Vac fino a 11 kw dello Smart Servo Packagw che contiene tutti i componenti necessari all’automazione. Il modo più conveniente ed efficace di implementarlo è combinarlo con il controller SEW MOVI-PLC/ CCU, ma il ssitema è agevolmente in grado di funzionare anche con un PLC non-SEW tramite DFx-Gateway. Tecno Bi ha presentato due nuove linee di prodotto per i marchi Toshiba e Weintek che distribuisce in
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Italia. Per Toshiba la novità è l’inverter VF-S15 che garantisce oltre il 200% della coppia nominale a frequenza prossime a 0Hz e consente il controllo indistinto di motori asincroni e motori sincroni PM in modalità sensorless con funzionalità di auto-tuning avanzate che permettono uno start-up dell’applicazione in pochi secondi. La manifestazione di Parma è stata anche l’occasione per il debutto italiano dei terminali touch screen Weintek della serie eMT3000. Caratterizzata da display con dimensioni di 7”, 10.4” , 12.1” e 15” la nuova serie è equipaggiata con una nuova generazione di processori da 600 e 800MHz che offrono prestazioni anche nella gestione dei progetti più complessi. Vision Engineering Ltd presenta lo stero microscopio a tecnologia brevettata modello Mantis a tecnologia brevettata che permette agli operatori di ispezionare i componenti con grande comodità. Attraverso un visore senza oculari Mantis facilita la visione e ottimizza la precisione e la produttività. Fornito di ingrandimenti
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fino a 20x, attraverso una torretta intercambiabile porta lenti, Mantis permette agli operatori di utilizzare facilmente e con versatilità due obiettivi. Gli operatori infatti possono passare istantaneamente da bassi ad alti ingrandimenti senza spostare il campione. Wago elettrica srl con tre nuovi moduli del sistema Speedway per il bordo macchina che dispongono di un hardware delay time inferiore a 10μs. I moduli WAGO 767-3806 8DI, 767-4808 8DO (0,1A) e 7675401 4DIO (0,2A) sono ideali per i requisiti “hard real-time”. (ad esempio: motion control basato su sistemi di automazione). I tre moduli digitali IP67 si collegano a sensori ed attuatori ad alta velocità attraverso quattro porte M12. Le porte sono schermate in modo da evitare interferenze elettromagnetiche EMC. La prossima edizione di SPS è fissata dal 21 al 23 maggio 2013 sempre a Parma e con l’abbrivio di un’alta percentuale di conferme di espositori già raccolte al termine della fiera lo scorso maggio.
Un documento di ETRMA
Un anno di sfide per l’industria europea del pneumatico e della gomma i Giuseppe Cantalupo
Il 2011 è stato un anno difficile per l’industria europea del pneumatico e della gomma che ha impegnato ETRMA su molteplici fronti a salvaguardia della competitività europea del settore e a tutela dei consumatori. L’associazione fa il punto della situazione in un dettagliato report sui temi e sulle sfide che questo mercato si è trovato ad affrontare. Vediamo i punti principali.
L’
ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers’ Association) è l’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Articoli in Gomma, con sede a Bruxelles, che rappresenta e dà voce a queste categorie di produttori presso le istituzioni dell’Unione Europea e altri organismi internazionali allo scopo di tutelarne gli interessi nella definizione e nell’attuazione delle normative che riguardano i loro prodotti e mercati. Un’attività che necessariamente estende il suo raggio d’azione anche ad altre numerose aree importanti, quali economia, salute, sicurezza e protezione ambientale e trasporti. “Il 2011 – ha dichiarato Fazilet Cinaralp, Segretario-Generale dell’associazione – è stato un anno di grandi sfide per le industrie Europee del pneumatico e della gomma. Alla difficile situazione economica si sono aggiunti programmi legislativi da parte delle Istituzioni Europee molto ambiziosi, e la nostra industria si è trovata a dover affrontare un lavoro veramente duro per adeguarvisi”. Per l’impegno ri-
Pneumatici fuori uso
chiesto, tra l’altro, dai preparativi per l’entrata in vigore di regolamenti UE riguardanti i pneumatici e la loro etichettatura, “il 2011 – ha proseguito Cinaralp – è stato un anno che, più di ogni altro, ha ricordato al nostro settore che ogni passo ri-
guardante la produzione e la vendita dei pneumatici è regolamentato minuziosamente”, e ciò ha rappresentato per il settore europeo dei pneumatici una spinta ad accrescere la sua competitività nell’economia mondiale.
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4 / end of life tyres (elts)
Un documento di ETRMA
ELT RECOVERY RATES 100%
mobilisti contro pneumatici dalle prestazioni scadenti eOF quindi sicuri”. EVOLUTIOn ELTnon RECOVERY VS ARIS
I PNEUMATICI NEL 2011
3,000
L’associazione raggruppa circa 4.200 aziende, con 91 impianti di produzione di pneumatici e 15 centri 80% R&D, che danno lavoro direttamente a 374.000 dipendenti. 70% Secondo dati forniti dalla stessa 2,500 ETRMA, il fatturato dell’industria euro60% pea dei pneumatici l’anno scorso è sta50% to di 47 miliardi di euro, con un aumento dell’8% rispetto al 2010; di questi, 29 40% Japan adjusted to remove exports and retreads miliardi sono stati prodotti dalle azien2,000 Europe adjusted to remove retreads and exports de membri dell’associazione, che han30% USA (old methodology) adjusted to remove no messo a segno un +13% sul 2010. Su 20% exports and second-hand tyres dieci produttori globali di pneumatici, USA (new methodology) adjusted to remove sei sono associati all’ETRMA e rappre10% exports and second-hand tyres sentano il 65% del fatturato mondiale Korea dell’industria del tyre. 0% 1,500 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La produzione raggiunto quota 2004 ha 2005 2006 2007 4,8 milioni di tonnellate, con un incremento del 6,6% sul 2010. Il dato rappreEvolution of ELT recovery rates in major tyre markets Source: ETRMA senta il 24% della produzione mondiaSource: ETRMA, JATMA, RMA, KOTMA le, stimata in 20 milioni di tonnellate. EVOLUTIOn OF ELT RECOVERY VS ARISInGS (EU27+nO+CH) In termini di vendite, nel settore ricambio sono stati venduti 301,7 milioni 3,000 di unità (+4,41% rispetto all’anno scorso): 289 milioni nel settore autovetture Ecopneus started operating frome7veicoli September as a collective PR commerciali 2011 leggeri (+4,21%) e previous Italian free market system.12,6 milioni (+9,10%) nel settore veicoli industriali per il trasporto medio (da 3,5 2,500 a 16 t di ptt) e pesante (con ptt magAbout 1.5 billion tyres are sold worldwide giore di 16 t). each year and subseque con l’estero ha registrainto the category of ELTs. Despite Lo anscambio increase in the service life of to nel 2011 un export di 71,2 milioni di are constantly on the increase because of the growing number of ve unità (+11,5%) corrispondenti, in valo2,000 traffic worldwide. re, a 5,2 miliardi di euro (+30%), e un import di 215,7 milioni di unità (+8,2%) ELT Arisings (kt) pari a 6,6 miliardi di euro (+32%).
90%
d retreads and exports emove
remove
2009 2010 2011
In Europe, aroundELT3.3 million tonnes of used tyres are generated a Recovery(kt) out the data of those tyres goingIfor reuse and retreading, an estimat PNEUMATICI FUORI USO 1,500 Notevole l’impegno di ETRMA sul left to be treated. This represents a five-fold increase of t 2004 2005 2006of ELTs 2007 were 2008 2009 2010 fronte dei PFU per incoraggiarne e favoties over the last 18 years. This also one rirnepromotes il recupero e ilEurope riutilizzo. Si as tratta di of the m Source: ETRMA Grafici dell’Annual Report 2011/2012 in the world in the recycling and risorse recovery ofvalore ELTs.per l’economia di enorme
e per la salute dell’uomo e dell’ambiente. È necessario, però, che l’Unione Eudelle prestazioni. “Non è solo una queLa disponibilità della gomma natuAll instione all, about 2.6lavoro million tonnes of weresintetica used potrebbe in a variety ropea e le autorità nazionali si impegnidi difesa del delle aziende raleELTs e di quella di- of recyc no seriamente nell’adozione di misure che hanno turf, investito capitali e energie problematica nel prossimo as synthetic moulded objectsventare etc, used in public worksfu-and civil en idonee ad escludere 2011 dal mercato proper adeguarsi ai nuovi regolamenti – ha turo. Perché uno shortage di quella naperating from 7 September as a icollective PR scheme, replacing the substitute in cement kilns, boilers and power plants. In 2010, material dotti che non posseggono i requisiti aggiunto il Segretario-Generale – ma turale avrebbe inevitabili conseguenze market system. mainanche recovery (40% UT arisings) by energy stabiliti e non sono affidabili sul fronte di messaroute in guardia degliof autoanche sullafollowed gomma sintetica, che trae recovery
res are sold worldwide each year and subsequently just as many fall In a life set (EU27+NO+CH), the recovery of ELTs increase 46 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | ottobre 2012 geographical f ELTs. Despite an increase in the service of tyres, these area volumes 7 years, while the ELT arising increased by 8% and the gap between th he increase because of the growing number of vehicles and increasing
Un documento di ETRMA
Enti e società che si occupano in Europa di gestione PFU.
origine da fonti fossili e quindi non rinnovabili. Di qui l’importanza del recupero dei pneumatici: la gomma che se ne ricava può essere usata come materia prima secondaria per la produzione di articoli. Per un utilizzo efficiente di queste risorse, però, è necessario rimuovere ostacoli burocratici che provengono proprio dalle politiche riguardanti il riciclo e il riutilizzo dei materiali che ne derivano. Perché attualmente i prodotti che si ricavano dai PFU sono considerati scarti, anche se destinati al riciclo e alla rilavorazione. E ciò determina tutta una serie di incombenze amministrative vincolanti e un aggravio dei costi di smaltimento (raccolta, trasporto, eccetera) stimati in almeno 1 miliardo di euro nel prossimo decennio, che vanno a incidere pesantemente sull’efficienza dell’utilizzo di queste risorse. Un passo importante verso la soluzione di questo problema consiste, nell’im-
mediato, nello stabilire criteri chiari e pragmatici di definizione degli scarti. Lo prevede la Direttiva EU 2008/98/ EC, e ETRMA è fermamente convinta che i PFU hanno le carte in regola per essere esclusi dallo status di scarti, in quanto conformi ai criteri fissati dalla citata direttiva EU: – esiste un mercato – e quindi una domanda – dei materiali ricavati dai PFU - i materiali ricavati dai PFU sono utilizzati per applicazioni ben precise, nelle quali soddisfano sia i requisiti tecnici richiesti che la legislazione vigente e gli standard fissati - l’uso dei materiali derivati dai PFU non provoca impatti negativi nè sull’ambiente nè sulla salute umana.
I NUMERI E IL RECUPERO DEI PFU Ogni anno vengono venduti nel mondo circa 1,5 miliardi di pneumatici. Questo significa che altrettanti vanno
fuori uso. Sono quantitativi che, a dispetto della maggiore durata dei pneumatici, sono in costante aumento a causa del numero crescente di veicoli circolanti e dell’intensificarsi del traffico nel mondo. In Europa circa 3,3 milioni di tonnellate di pneumatici vanno fuori uso ogni anno, e di questi nel 2011 è stato recuperato il 95%: un quantitativo notevole, nonostante un aumento di pneumatici utilizzati del 3% rispetto al 2010. Tolti quelli che vanno al riutilizzo o al retreading, sono circa 2,7 milioni le tonnellate di quelli che vengono sottoposti a trattamenti di recupero. Una quantità che è quintuplicata negli ultimi 18 anni e che proietta l’Europa tra le regioni del mondo più avanzate nel riciclo e nel recupero dei PFU. Nell’Europa a 27, più Norvegia e Svizzera, il recupero di pneumatici fuori uso è aumentato del 38% negli ultimi 7 anni, mentre la quantità di PFU è aumentata dell’8% e il gap tra recupero annuale e
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Un documento di ETRMA
aumento della quantità è calato del 75%, a circa 150.000 tonnellate. I trattamenti. Sono sostanzialmente due: recupero di materiale e recupero di energia. Nel 2011 si è registrato un aumento del recupero di materiale (+0,5%) e una diminuzione, invece, del recupero di energia (-2%). Più in dettaglio, il recupero principale del materiale avviene con la produzione di granuli e polverino (83%). La granulazione è aumentata del 2% e il riutilizzo dei PFU come tali (paraurti marini, barriere protettive, eccetera) del 47%. Si è avuta, invece, una flessione del 10% nell’impiego di questi pneumatici nelle opere di ingegneria civile e nei lavori pubblici e del 33% nelle fonderie. Per quanto riguarda il recupero di energia, il principale settore di utilizzo dei pneumatici fuori uso rimane l’industria del cemento (92%), seguita dal riscaldamento urbano, dalle centrali elettriche e caldaie (7%) e dalla pirolisi (1%). L’alta quota registrata dalla gestione del recupero dei PFU in Europa da ETRMA dimostra, secondo l’associazione, l’alto senso di responsabilità dei produttori europei di pneumatici. La messa al bando delle discariche dei pneumatici fuori uso risale al 16 luglio 2006 con la Direttiva 1991/31/EC. Ma già durante i lavori per la stesura di questa direttiva l’industria del pneumatico aveva incominciato a mettere in atto un programma strategico sviluppato dai membri di ETRMA, basato sul principio della “Responsabilità del Produttore”. Sull’obbligo, cioè, per i produttori di pneumatici di farsi carico ogni anno della raccolta e della gestione di una quantità di PFU almeno equivalente a quella dei pneumatici immessi sul mercato del ricambio dei loro paesi l’anno precedente. Ciò ha portato gradualmente alla nascita di società nazionali, ciascuna con un proprio statuto, col compito di gestire il recupero dei PFU. Attualmente, in Europa sono 16 i paesi che hanno una legge sulla responsabilità del produttore e sono 14 le società non lucrative che si occupano della raccolta, del trattamento e della destinazione finale dei pneumatici fuori uso con la 48 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
L’etichetta per i pneumatici
garanzia di un sistema di tracciabilità affidabile e trasparente. Queste società gestiscono collettivamente circa il 60% (EU27+Norvegia+ Svizzera+Turchia) dei pneumatici andati fuori uso. Ecopneus, operativa in Italia dal 7 settembre 2011 nell’ambito del sistema PR (Producer Responsibility), in poco meno di quattro mesi di attività ha raccolto e trattato circa 73 kt di PFU, superando del 10% il suo obiettivo annuale (nel 2011, per il primo anno di esercizio, il Decreto Ministeriale per la gestione dei pneumatici fuori uso aveva stabilito come target il 25% della quantità di pneumatici immessi sul mercato dai membri della società nel 2010). In Turchia, dove il principio della responsabilità del produttore è stato adottato nel 2010 e il mercato dei pneumatici a fine vita è di circa 250 kt, la società Lasder ha raccolto e organizzato il trattamento di circa 90 kt di questi pneumatici (25 kt in più rispetto al 2010), raggiungendo il 100% del suo obiettivo per il 2011.
L’ETICHETTATURA DEI PNEUMATICI È un altro argomento - molto attuale - di quelli seguiti da ETRMA. Il Regolamento Europeo EC/1222/2009 introduce l’etichetta dei pneumatici come mezzo di informazione per l’automobilista su importanti re-
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quisiti che le gomme sulle quali viaggia devono possedere in termini di efficienza del consumo di carburante (valutabile attraverso l’indice di resistenza al rotolamento), di aderenza sul bagnato e di rumorosità esterna. Di questi parametri, il secondo riguarda la sicurezza; due (il primo e il terzo) hanno a che vedere più direttamente con l’ambiente (ne abbiamo parlato nell’articolo a pagina 50 del numero di luglio/agosto della rivista). La normativa è stata decisa per consentire all’utente finale di fare una scelta più consapevole al momento dell’acquisto sulla base di informazioni delle quali non si può dire con certezza che egli sia a conoscenza. È importante, però, come sottolineano i produttori di pneumatici, che l’automobilista sappia che le indicazioni fornite dall’etichetta non sono gli unici parametri che misurano qualità e prestazioni delle gomme. Ce ne sono molti altri, non indicati nel regolamento e quindi non riportati in etichetta, che vanno presi in considerazione per valutare in maniera adeguata le prestazioni di un pneumatico e fare la scelta migliore. Tra questi la tenuta di strada sull’asciutto e sul bagnato, la capacità di evitare l’aquaplaning, lo spazio di frenata, la trazione, la direzionalità, il comfort, la stabilità ad alta velocità, la resa chilometrica, la profondità di scolpitura del battistrada.
ARMONIZZARE I CONTROLLI Sono tutti parametri di sicurezza che sarebbe importante controllare periodicamente con ispezioni tecniche. Anche perché ciò contribuirebbe in maniera determinante alla percezione, da parte dell’automobilista, dell’importanza dei pneumatici ai fini della sicurezza, sua e degli altri. Manca, però, un’armonizzazione di questi controlli a livello Europa. Per non parlare delle differenze esistenti tra i paesi dell’Unione per uno stesso controllo. Come quello dell’omologazione, per esempio. È per questo motivo che ETRMA è impegnata attivamente con le istituzioni europee per la definizione di una lista standardizzata dei controlli
Un documento di ETRMA
da effettuare sui pneumatici. Oltre alle ispezioni tecniche previste dalla Direttiva 2010/48/EU, riguardanti - tra gli altri sistemi e componenti dei veicoli da sottoporre a controllo - assi, ruote, pneumatici e sospensioni, questa lista dovrebbe comprendere anche altri controlli, come: pressione dei pneumatici; corretto equipaggiamento del veicolo, in particolare quando l’impiego dei pneumatici invernali è imposto per legge; presenza di indicatori dello stato di usura; esistenza di deformazioni; consumo non uniforme delle gomme. Questi controlli, sottolinea ETRMA, dovrebbero essere particolarmente severi sui veicoli a due ruote, dal momento che recenti indagini hanno evidenziato che il 20% di questi mezzi viaggia su gomme non approvate.
prestazioni indicate nell’etichetta e, in particolare, il suo stretto rapporto col consumo di carburante e la sicurezza, l’associazione, inoltre, appoggia in pieno gli sforzi che l’UE compie per rendere obbligatoria l’installazione di indicatori della pressione dei pneumatici (TPMS: Tyre Pressure Monitoring Systems) su tutte le vetture nuove. E non solo. Poiché i benefici del TPMS ai fini della sicurezza e della protezione ambientale sono stati riconosciuti dal Regolamento Generale per la Sicurezza (Regolamento 661/2009/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio), ETRMA suggerisce che venga preso in considerazione l’obbligo dell’installazione del TPMS anche sui veicoli industriali, sia leggeri che pesanti.
IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE
ANCORA A PROPOSITO DELL’ETICHETTA
Per l’importanza che ha la pressione dei pneumatici al fine di garantire le
Sull’etichettatura dei pneumatici riportiamo, per inciso, che secondo al-
cuni analisti della Deutsche Bank l’etichetta europea non porterà a variazioni delle quote di mercato nei prossimi anni. L’etichetta è un buon punto di partenza per stimolare l’automobilista a una maggiore attenzione verso un prodotto molto spesso trascurato e a un maggior rispetto dell’ambiente, ma non provocherà spostamenti o variazioni sensibili della presenza relativa sul mercato di un’azienda rispetto a un’altra. “Su una gamma di 500 diverse gomme, ogni azienda – sostengono gli analisti della banca tedesca che hanno condotto l’indagine – riuscirà ad avere almeno alcuni pneumatici con valutazione AA da promuovere sul mercato...”. Inoltre, la Deutsche Bank mette in guardia gli operatori del settore contro la possibile insidia rappresentata dalle aziende che saranno tentate di barare, presentando i loro prodotti migliori di quelli che sono in realtà.
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CM Manzoni produce e commercializza mescole in gomma dal 1965. La dedizione e la cura di ogni particolare hanno portato l’azienda a raggiungere traguardi ambiziosi, e ad acquisire una clientela ormai consolidata in tutta Europa. Grazie alle proprie conoscenze e ad un lavoro di ricerca in costante sviluppo, CM Manzoni è in grado di rispondere in maniera personalizzata
alle esigenze dei propri partner commerciali disponendo di un laboratorio altamente attrezzato con apparecchiature performanti in grado di effetturare analisi qualitative e quantitative delle materie prime impiegate quali: FT-IR Spectrometer, TG/DTA , Spettrofotometro X-RITE per verifica coordinata di colore, microscopio a luce polarizzata e ottico, mescolatori di laboratorio per studi e ricerche.
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Il meeting di ISO TC 45 a Riccione
Un evento internazionale Torna in Italia dopo 28 anni l’annuale riunione, la sessantesima, di ISO TC45. L’appuntamento è dal 15 al 19 ottobre a Riccione.
C
ome è noto il Technical Committee 45 dell’International Organization for Standardization si occupa di elaborare norme di valore internazionale per quanto riguarda termini e definizioni, metodi di prova e caratteristiche prestazionali della gomma e dei prodotti in gomma con l’esclusione di alcuni prodotti come ad esempio i pneumatici. L’importanza e l’interesse della manifestazione è stato illustrato sulla nostra rivista, alla fine dello scorso anno, nell’intervista concessaci da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, a cui è affidata interamente l’organizzazione dell’evento.
• Prima di entrare in qualche maggiore dettaglio, ecco che cosa ci ha detto, a proposito del rilievo che riveste in questo momento il meeting, Giovanni Panico, di Assogomma - Federazione Gomma Plastica, che ha seguito da vicino tutta la fase organizzativa del meeting stesso: “La riunione di quest’anno dell’I-
SO TC45 rappresenta per l’Italia un momento fondamentale a favore del nostro settore che vedrà i tecnici della gomma di tutto il mondo incontrarsi per “fare il punto” a proposito delle normative di prodotto e quelle a carattere più scientifico o di laboratorio che quotidianamente influenzano le attività della trasformazione. I partecipanti alle attività appartengono ad enti di unificazione, laboratori, aziende e istituti di ricerca di tutto il mondo con una consistenza che ha superato le aspettative di noi organizzatori. Solo per dare qualche numero, allo stato attuale abbiamo oltre 140 delegati iscritti che stanno ancora aumentando, senza contare poi gli accompagnatori, gli sponsor, i rappresentanti di Istituzioni nazionali che fanno crescere il numero complessivo ad oltre 200 partecipanti. L’evento, ufficialmente ospitato dall’ente di unificazione italiano UNI, ha richiesto una macchina organizzativa complessa che ha fatto capo ad uno specifico Comitato ed è stata gestita da Assogomma in ogni det-
taglio dato l’elevato numero di presenze, ma anche la ricorrenza della sessantesima edizione e del fatto che l’evento non veniva ospitato in Italia da circa trent’anni. Vista l’importanza internazionale dell’evento sarà presente il Presidente di Assogomma, Ermanno Fugazza, con un discorso di benvenuto.”
• Bisogna evidenziare che l’evento è riservato esclusivamente a quei professionisti che fanno ufficialmente parte degli enti di unificazione internazionali afferenti all’ISO.
• Gli sponsor che hanno condiviso l’iniziativa sono: Versalis – Title Sponsor; Pirelli – Main sponsor; Bridgestone e Cabot – Gold sponsor; Gibitre – Silver sponsor; Marangoni e Previero – Bronze sponsor; Assogomma, Cerisie ed Ecopenus – Institutional sponsor.
I dettagli del programma e ogni altra informazione possono essere ricavate dal sito
www.isotc45-2012.com
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Fakuma
Tutto sulle tecnologie di stampaggio Dopo Plast di Milano e DKT di Norimberga, Fakuma (Friedrichshafen dal 16 al 20 ottobre) è la terza occasione espositiva di quest’anno per chi si occupa di lavorazione dei polimeri. Fakuma è essenzialmente una fiera di macchine e attrezzature, con particolare riferimento allo stampaggio. Comunque, con i suoi 1.700 espositori di 35 paesi è ormai diventata una manifestazione di rilievo mondiale. In queste pagine diamo una breve segnalazione di alcuni dei principali espositori.
DR. BOY “Multiplo è più efficiente”, sono queste le parole con le quali possiamo riassumere al meglio la presenza della casa tedesca (rappresentata in Italia da ST.A.TE Technologies) all’edizione di quest’anno della manifestazione di Friedrichshafen. Con le sei macchine per lo stampaggio ad
iniezione nel proprio stand e sette macchine supplementari esposte da varie aziende partner della società, Boy si presenta a questa importante fiera con la sua intera gamma di macchine per lo stampaggio ad iniezione con forza di chiusura inferiore a 1.000 kN.
Boy punterà i riflettori alla E-series che ha registrato un grosso successo grazie all’azionamento a pompa con servomotore; tale serie ha stabilito nuovi standard per quanto riguarda la capacità massima e l’efficienza energetica, rispetto alle convenzionali tecnologie d’azionamento. Pad. A7 – Stand 7101
DUPONT PERFORMANCE POLYMERS
Macchina ad iniezione BOY XS-2K)
DuPont Performance Polymers (DPP) presenterà un nuovo materiale (e metodo di produzione) per un componente delle sospensioni degli autoveicoli con una migliore produttività generale; presenterà, inoltre, una nuova sedia da ufficio che utilizza polimeri provenienti da fonti rinnovabili. Saranno poi in esposizione nuovi tipi di nylon non alogenati, e una varietà di soluzioni e materiali innovativi. Il messaggio principale che DuPont vuole veicolare a Fakuma è la sua capacità di aiutare i clienti con un fattiva collaborazione, per rispondere alle nuove sfide nel campo dei tecnopolimeri, dei regolamenti industriali e degli obiettivi di sostenibilità. Saran-
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Press release Fakuma PRESS RELEASE Oberglatt, Svizzera, 06.08.2012
Illustrazione: extrex GPD
L’innovativa pompa extrex GPD di Maag.
Contatto Stampa: Maag Pump Systems AG Chris Laurent Aspstrasse 12 8154 Oberglatt, Svizzera T: +41 44 278 8349 chrislaurent@maag.com
A proposito di Maag Pump Systems
The highly compact design of the all-electric ENGEL e-mac injection moulding machine saves space Macchina ad iniezione serie e-mac di Engel. in the production hall and cuts operating costs.
Maag è il produttore leader mondiale di pompe ad ingranaggi, sistemi di granulazione e sistemi di filtrazione per applicazioni gravose nell'industria delle materie plastiche, chimica, petrolchimica e industrie alimentari. Maag sviluppa, produce e distribuisce soluzioni innovative e personalizzate per pompe complete e sistemi di granulazione - Con l'esperienza basata sulla sua lunga tradizione industriale fin dal 1910
Il gruppo impiega più di 500 dipendenti nella sua sede in Svizzera e nei suoi siti produttivi e uffici commerciali in Germania, Francia, Italia, Singapore, Taiwan, Malesia, Cina, Brasile e Stati Uniti ed è presente sul mercato con i suoi marchi "Maag Pump Systems”, “Automatik Pelletizing Systems” and “Maag Filtration Systems”. Maag, una Società di Dover Corporation (NYSE:DOV), fa parte di PSG Pump Solutions Group, una business unit di Dover Engineering Systems.
no presentati i due esempi di cui si è detto di questa innovativa collaborazione.na sedia da ufficio progettata secondo criteri sostenibili. Pad. B4 - Stand 4201
ENGEL
Parole: 592
carattere: 3451
Maag Pump Systems AG
Una macchina della serie Eleos
chrislaurent@maag.com
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“E-novation: Efficiency & Innovadi Negri Bossi. tion”. Questo è lo slogan scelto da Engel Austria per sottolineare la propria Altre quattro macchine saranne di tubi e profilati spesso compartecipazione a Fakuma 2012. no ospitate negli stand dei partner porta l’utilizzo di teste multiple. Il costruttore austriaco presenta Oni-Wärmetrafo (A5–5103), Lenzkes Tale situazione crea attese sempre in fiera 10 isole di produzione altaSpanntechnik (A2–2309), Fraunhofercrescenti per le pompe coinvolte nel mente integrate e automatizzate a Institut für Chemische Technologie processo. Maag allo scopo di risoldimostrazione di come sia possibile ICT (B2–2104) e Hekuma (A7–7305). vere tale situazione proporrà l’innoottimizzare il potenziale di efficienza Pad. A5 - Stand 5204 vativa pompa rivoluzionaria extrex e assicurare elevati margini di comGPD, a doppia mandata. petitività mediante l’applicazione di Reducing energy consumption and space requirements: the dual platen ENGEL duo 500 pico injection MAAG Pad. 6 – Stand 202 tecnologie e concetti di produzione moulding machine with energy-saving ecodrive option. Questa casa debutta con l’innoinnovativi. Per Engel, la partecipazioNEGRI BOSSI vativa pompa exstrex a doppia manne a Fakuma 2012 sarà come giocare La società italiana presenta il modata studiata per ridurre la complesin casa, dal momento che l’azienda si dello a due piani Eleos con camera sità nei moderni avanzati processi di prepara ad aprire una nuova sede nei bianca per lo stampaggio del silicoestrusione. pressi di Stoccarda. ne liquido a fini medicali e la ibrida Processi nuovi e sempre più imAl Fakuma ci saranno ben sei punJanus con robot a entrata laterale. pegnativi popolano l’arena dell’eti di contatto per i clienti. InnanzitutUna partecipazione che assume strusione, la domanda di innovatito, presso lo stand Engel i visitatori un particolare significato nell’anno ve pompe ad ingranaggi che offrapotranno vedere cinque impianti in in cui la società ha deciso di inveno flessibilità e riduzione di costi è esposizione, e avvalersi degli “Expert stire sul mercato tedesco attraverso sempre più trainante. Corners” organizzati per l’occasione. una struttura presente in Germania L’introduzione di processi come Nell’atrio dell’ingresso Est (Foyer ENGEL AUSTRIA GmbH, A-4311 Schwertberg/Austria, e supportata da un servizio di assile resine espanse e la co-estrusione sarà presentata nuova Engel Tel.: +43Ost) 50 620-0, Fax: +43 50la620-3009 E-mail: sales@engel.at, http://www.engelglobal.comper abbattere i costi nella produziostenza tecnica. e-mac tutta elettrica. 54 |
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Fakuma
Integrazione dei processi secondo Arburg.
Nella prima delle due isole in cui si articola lo stand, Negri Bossi porterà la pressa elettrica a due piani Eleos, a basso consumo energetico, per applicazioni medicali. Tra le più compatte della categoria, la pressa da 80 tonnellate si presenta con un gruppo iniezione completamente elettrico equipaggiato per lo stampaggio di silicone liquido per applicazioni medicali. Sempre elettrica è la movimentazione di apertura e chiusura dei piani. Una centrale idraulica con sistema azionato da servo-motore con inverter provvede agli ausiliari stampo ed estrattore. L’isola è completata da un robot cartesiano integrato Sytrama e da una camera bianca che sarà utilizzata, in fiera, per produrre a scopo dimostrativo una tettarella per biberon. Pad. A5 - Stand A5-5115
ARBURG Presso lo stand saranno disponibili i tecnici Arburg per mostrare tutti gli aspetti riguardanti le soluzioni innovative all’interno di un processo produttivo attraverso lo stampaggio ad iniezio-
MTF220P-160editionS: macchina ad iniezione verticale Maplan.
ne di articoli polimerici nell’ottica di un rapporto costo/efficienza vantaggioso. In occasione dell’evento, Arburg esporrà tutta una serie di sistemi di stampaggio atti a soddisfare i vari e complessi processi produttivi. Inoltre, vi sono nuove caratteristiche nell’area della tecnologia di “Efficient machine” come la nuova Allrounder 630 A elettrica. Arburg, durante la manifestazione, utilizzerà più di 20 Allrounder di cui dieci saranno presenti nel proprio stand. Pad. A3 - Stand 3101
MAPLAN A Fakuma 2012 presenta tre macchine compatte ad efficienza energetica (energy-efficient) per la lavorazione degli elastomeri, così come l’ultima generazione del sistema di controllo “PC5000Touch V3”. Quest’anno l’attenzione sarà focalizzata sull’applicazione della gomma siliconica liquida (LSR): una macchina ad iniezione orizzontale della serie MHF400/200edition sarà provvi-
sta con un’unità di iniezione “Siljector” per LSR. Due altre macchine riguardano la lavorazione del TPE: macchine verticali della serie MTF220P/160editionS e una MTTF100P/40C in C-frame per il sovra stampaggio ad angolo. Con l’attenzione sulle applicazioni TPE, Le richieste per queste macchine provengono da vari settori applicativi: automotive (per sovrastampaggio profili, elementi sigillanti statici, guarnizioni porta e varie altri componenti), autorità militari e pubbliche (dispositivi di protezione individuale – DPI), industria elettrica (assemblaggio cavi e spine), articoli tecnici (per esempio soffietti) Il sistema modulare di Maplan copre una varietà di richieste poste dai trasformatori. Infatti, si possono combinare le unità di iniezione per TPE fino a una dimensione di 350 con unità di chiusura che variano da 270 a 4000 KN. Tutte le macchine Maplan per il settore TPE sono equipaggiate, come standard, con sistemi CoolDrive II. Pad. A7 – Stand A7 - 7413
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TACCUINO Produzione • consumi • mercati
Un lieve miglioramento nel mese di luglio
stegno dei prezzi. Ciò per rimediare alla debolezza palesata dai mercati in conseguenza della crisi dell’area euro.
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orse più che di miglioramento si potrebbe parlare di stabilizzazione. Secondo i dati Istat, infatti, per i prodotti in gomma e materie plastiche, nel periodo gennaio-giugno la produzione è diminuita, rispetto allo stesso periodo del 2011, del 9,5%, ma nei sette mesi gennaio-luglio la flessione si è ridotta a -8,9%. Analogamente per quanto riguarda le esportazioni, in gennaio-giugno la situazione era invariata rispetto a gennaio-giugno 2011; nei sette mesi gennaio-luglio si è registrato un leggerissimo aumento dello 0,2%. Per le importazioni si è passati dal -7,7% di gennaio-giugno al -6,9% di gennaio-luglio. Ricordiamo che per quanto riguarda il complesso dell’industria italiana il calo tendenziale della produzione è rimasto invariato a -7% sia nei primi sei mesi che nei primi sette mesi. Anche le esportazioni sono rimaste invariate a +4,2%. L’import infine è passato da -5,8% del semestre al -5,6% di gennaio-luglio.
La domanda di gomma crescerà del 4% nel 2013
L
a domanda globale di gomma naturale e sintetica crescerà nel 2013 del 4% a 27,7 milioni di tonnellate. Lo prevede l’International Rubber Study Group (IRSG) sulla base di una possibile ricostituzione delle scorte da parte delle imprese consumatrici e della previsione del Fondo Monetario Internazionale che colloca al 3,9% la crescita dell’economia mondiale. L’IRSG prevede che l’anno prossimo la domanda della Cina (che conta per il 30% dei consumi mondiali) aumenterà del 4,6% a 9,1 milioni di tonnellate. Sempre l’IRSG prevede che quest’anno la produzione di gomma naturale aumenterà a 11,3 milioni di tonnellate, poco più degli 11 milioni dell’anno scorso. A proposito della gomma naturale è da segnalare l’annuncio della volontà espressa da parte dei tre maggiori produttori (Thailandia, Indonesia e Malaysia) di introdurre un meccanismo di so56 |
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Accordo Versalis Novamont Genomatica per la produzione di bio-butadiene
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ersalis, l’azienda di Eni leader nella produzione di elastomeri, ha firmato un importante protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding) con Genomatica, società americana leader nello sviluppo di tecnologie di processo per la produzione di chemicals da fonti rinnovabili, e Novamont, leader nella produzione di plastiche biodegradabili e pioniere delle bioraffinerie integrate di terza generazione, per la costituzione di una partnership strategica per la produzione di butadiene da biomasse. L’accordo darà luogo alla formazione di una joint venture, con Versalis titolare della quota maggioritaria, nella quale confluiranno le competenze specialistiche delle tre società: le tecnologie proprietarie di Genomatica relative alla produzione di butadiene sostenibile, economicamente competitiva e vantaggiosa, l’ampia esperienza di Versalis nello sviluppo di processi catalitici e nel trasferimento su scala industriale di ingegnerie di processi oltre che nelle applicazioni di mercato dei derivati del butadiene, e l’esperienza di Novamont nelle materie prime da fonti rinnovabili. Obiettivo di Versalis è quello di essere il primo produttore di bio-butadiene su scala industriale. La tecnologia di processo è altamente innovativa, e in futuro potrà anche venirne concesso l’utilizzo, su licenza, in Europa, Africa e Asia. Il butadiene è una materia prima di fondamentale importanza per il business degli elastomeri, ma la sua disponibilità è sempre più a rischio, a causa dei crescenti problemi di reperibilità, a sua volta, della miscela di C4 da cui si estrae per cracking. Queste preoccupazioni, inoltre, sono aggravate dalle previsioni di crescita dei paesi BRIC e dal previsto aumento, in queste aree, della domanda di prodotti per il settore automotive, come i pneumatici.
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In questo contesto, l’accordo sulla produzione di butadiene da biomasse, e quindi indipendente dal petrolio, assume per Versalis un’importanza strategica. “La tecnologia di Genomatica applicata alla produzione on-purpose di bio-butadiene, combinata con la nostra esperienza nell’applicazione rapida del processo su scala industriale e commerciale, ci permetterà di ampliare il nostro approccio alla disponibilità di C4, cogliendo una promettente opportunità di business su un mercato che sta attraversando un momento critico”, ha dichiarato Daniele Ferrari, CEO di Versalis, sottolineando che “questa partnership, che segue la costituzione di Matrìca, la joint venture paritaria con Novamont per la produzione di monomeri, intermedi e polimeri da fonti rinnovabili, accelera l’ingresso di Versalis in quel business, rafforzando la leadership nel mercato degli elastomeri, in linea con la nuova strategia di focalizzazione su prodotti a elevato valore aggiunto”. Soddisfazione anche in Novamont per l’accordo firmato. “Insieme avremo l’opportunità di realizzare ciò che Novamont intende per bioraffineria di terza generazione integrata con l’agricoltura, la biologia, la chimica e l’industria a livello locale, garantendo sostenibilità sociale e ambientale”, ha detto Catia Bastioli, CEO di Novamont. “E la capacità di creare le condizioni per una produzione on-purpose ci permetterà di adeguare l’approvvigionamento di prodotto alla domanda del mercato locale e, allo stesso tempo, di gestire un tipo di feedstock a bassa volatilità oltre che ridurre l’impatto ambientale.” “Versalis e Novamont sono dei partner ideali per lo sviluppo della tecnologia per la produzione di bio-butadiene “ ha aggiunto Christophe Schilling, CEO di Genomatica. “Insieme siamo in grado di coprire l’intera catena del valore,
TACCUINO seguite nel nostro continente per introdurre l’etichettatura.
Una precisazione A correzione di quanto pubblicato nel numero 601-settembre, a pagina 46, precisiamo che i prodotti Zeon Europe GmbH rappresentati da Pagliara sono: le resine idrocarboniche Quintone, i copolimeri termoplastici Stirene-Isoprene-Stirene (SIS) Quintac e i prodotti Kuinhard (Acid, Anhydride). Tutte le gomme Zeon Europe sono esclusivamente rappresentate da Caldic Italia. che va dall’innovazione alla commercializzazione, per un’offerta al mercato completa. Questa partnership rappresenta un’ ulteriore conferma della capacità di Genomatica di offrire, grazie alla propria piattaforma tecnologica, varie opportunità per il mercato dei prodotti chimici.”
Solvay si espande in Cina e India
I
n luglio il gruppo Solvay ha annunciata l’inizio della produzione dell’impianto di polimeri speciali di Changshu, in Cina. In settembre il gruppo belga ha siglato un accordo per l’acquisto di una partecipazione di controllo nella società indiana Sunshield Chemicals, che producece tensio-attivi, antiossidanti e agenti di reticolazione.
Bridgestone aumenta capacità in Polonia
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ridgestone Corporation ha annunciato, per la seconda metà del 2014, un aumento del 56% a 3.750 unità al giorno della capacità produttiva del proprio impianto polacco di pneumatici per autocarri e autobus. L’investimento è di 120 milioni di euro. .
Oldrati apre a Bursa in Turchia
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uova apertura per il Gruppo Oldrati, che il prossimo autunno inaugurerà a Bursa, in Turchia, la nuova sede Oldrati Lastik Ltd. con l’obiettivo della produzione della filiera integrata e dello sviluppo di attività commerciali direttamente sul territorio.
Hexpol si espande nel mercato dei sigillanti Tra i servizi offerti, consulenza di co-design e co-engineering, ricerca e sviluppo, approntamento mescole, realizzazione di stampi, stampaggio ed estrusione di articoli in gomma e plastica, realizzazione di filtri industriali per il settore automobilistico e filtrazione acqua. Il marketing plan prevede la produzione di una gamma di prodotti differenziati, come: guarnizioni, O rings, soffietti, boccole e respingenti, oblò, profili stampati ed estrusi, tubi estrusi, passacavi, membrane, guarnizioni per filtrazione acqua, filtri per automobile. Oldrati Turchia è situata in un’area strategica di mercato, fulcro dell’industria automobilistica, per essere definitivamente parte integrante della catena di fornitura, a stretto contatto e in prossimità dei clienti di livello quali OEM e Tier1, del mercato automobilistico, elettrodomestico, riscaldamento, industria. La presenza sul territorio favorirà una vicinanza strategica ai più importanti gruppi leader nel settore automotive, elettrodomestico e riscaldamento, e darà la possibilità al Gruppo Oldrati, che oggi ha all’attivo 30.000 prodotti, 1000 dipendenti e 50 anni di storia, di raggiungere nuovi business. Il Gruppo Oldrati in Italia ha sede a Villongo (BG), con impianti produttivi a Villongo stesso, a Adro (BS), Adrara S.Martino (BS), Palazzolo S/O (BS), Telgate (BG). In Europa dell’Est è presente dal 2004 in Slovacchia, con Oldrati SK, Miflex SK, Tecar Europe. La presenza del Gruppo si estende anche oltre oceano grazie alla Oldrati Do Brazil.
L
a divisione TPE della Hexpol Elasto Müller Kunststoffe, ha rilevato le attività di European Plastics Sealants (EPS). L’accordo fa seguito a una collaborazione in atto da diversi anni tra le due società e costituisce un ulteriore passo avanti di Expol Compounding nel settore.
Un progetto Sabic / ExxonMobil negli elastomeri speciali
S
audi Basic Industries Corporation (SABIC, nella foto un particolare della sede europea) e ExxonMobil realizzeranno, entro il 2015, un grande impianto per la produzione di elastomeri speciali presso il complesso di Al-Jubail Petrochemical Company in Arabia Saudita. L’investimento è di 3,4 miliardi di dollari ed è destinato alla creazoine di capacità produttiva di 400.000 tonnellate/anno di gomme sintetiche, tra le quali alobutiliche, butadiene stirolo, polibutadiene, etilene propilene diene, polimeri termoplastici e nero di carbonio. I mercati interessati sono quelli locali, del Medio Oriente e dell’Asia.
Etichettatura: la Cina collabora con Lanxess È il momento a China Rubber Industry Association dell’olio di soia (CRIA) ha firmato una lettera di in-
L
tenti con Lanxess per studiare l’introduzione in Cina di una legislazione sulla etichettatura dei pneumatici. Le due parti collaboreranno strettamente per scambiarsi reciprocamente conoscenze ed esperienze sull’argomento. Dell’accordo fa parte anche l’organizzazione di una Missione CRIA in Europa, in settembre, per studiare le modalità
L
a chimica verde segnerebbe un importante punto a proprio favore se gli oli di origine petrolifera venissero sostituiti da oli di fonte naturale. Per quanto riguarda i pneumatici la sostituzione sembra avviata. A fine agosto Bridgestone Americas ha presentato un pneumatico per agricoltura, marcato Firestone, contenen-
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TACCUINO
te circa 90 libbre di olio di semi di soia. È stato montato su un trattore a quattro ruote motrici con l’impiego di otto pneumatici. “L’olio di soia ha sostituito tutti gli oli di processo usati nelle mescole per questi pneumatici”, ha detto Tom Rodgers, direttore vendite e marketing di Bridgestone Americas, che ha anche precisato che il progetto, cui si lavorava da qualche mese, porterà a utilizzare olio di soia in alcuni pneumatici per agricoltura all’inizio del 2013. L’obiettivo è di utilizzarlo in tutte le coperture per agricoltura entro la fine dello stesso anno. Circa un mese prima Goodyear aveva annunciato che entro qualche anno gli oli da petrolio potrebbero essere sostituiti da oli vegetali (lo stesso olio di semi di soia che si usa in cucina, ha precisato). La società ritiene che la vita del battistrada potrà migliorare di almeno il 10% e che in un anno si potrebbero risparmiare più di 225 mila barili di olio all’anno. Sembra di capire che Goodyear guardi all’olio di soia soprattutto come alternativa in caso di impennata del costo del petrolio. Noi non siamo interessati ai bio materiali solo per il gusto di fare chimica verde, ha detto un dirigente del gigante di Akron; ci deve essere per noi un ritorno economico.
CO2 a 95 g/km entro il 2020
L
o scorso mese di luglio la Commissione Europea ha presentato a Bruxelles nuove regole per abbassare le emissioni di CO2 delle auto: dai 130 g/ km del 2015 si dovrebbe scendere a 95 g/km entro il 2020. L’obiettivo, che dovrà passare al vaglio del Parlamento Europeo e del Consiglio,
riguarderà i nuovi veicoli a partire dal 2015 e consentirà agli automobilisti di risparmiare sul carburante 340 euro nel primo anno e più di 3.800 euro nell’intero ciclo di vita dell’auto. Secondo Connie Hedegaard, la Commissaria al clima presso la CE che ha presentato la proposta, l’obiettivo dei 95 g/km è certamente una soglia ambiziosa, ma anche raggiungibile. Per Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione Europea con delega all’industria, le nuove regole sono coerenti con le azioni contro il cambiamento climatico e consentono all’industria dell’auto di proseguire lungo il percorso che la commissione ha tracciato in questo contesto. Inoltre, sono importanti anche per le piccole e medie imprese. Sul piano economico, il target proposto dalla CE, che vuol dire una riduzione delle emissioni delle auto del 27%, comporterebbe un sovrapprezzo di 700-800 euro per una vettura diesel e una cifra leggermente più alta per una a benzina. Ma comunque, secondo la Hedegaard, il risparmio di carburante consentirebbe il recupero del rincaro nel giro di tre anni. Per l’Amministratore Delegato della Fiat Sergio Marchionne, Presidente dell’Acea – Associazione Costruttori Europei Auto - , i 95 g/km entro il 2020 sono un obiettivo molto pesante e rappresentano una “sfida estremamente difficile”. A sua volta, Ivan Hodac, Segretario Generale della stessa associazione, aggiunge che il target proposto è tra i “più duri al mondo” e teme che il conseguente aumento dei costi possa risolversi in un danno per l’industria europea dell’auto in termini di competitività a vantaggio di Cina, Giappone e USA, che si sono dati obiettivi meno severi. Si tratta, quindi, di una situazione sicuramente pesante, soprattutto in un anno, come il 2012,
nel quale le previsioni sono per un calo delle immatricolazioni di vetture nuove del 7%, con le vendite in diminuzione da 13,1 a 12,2 milioni di unità.
Al via la produzione della joint venture cinese di Michelin
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fine agosto è iniziata la produzione dello stabilimento di pneumatici autovettura marcati Warrior di Wuwei di proprietà di Double Coin Group, nella quale Michelin partecipa per il 40%. La produzione per quest’anno sarà di 6 milioni, che saliranno a 15 milioni nel 2015.
In Cina il più grande impianto di EPDM del mondo
S
orgerà a Changzhou (nella provincia cinese dello Jiangsu) il più grande impianto di gomme EPDM del mondo. L’annuncio è stato dato da Lanxess che nell’operazione investirà 235 milioni di euro, il maggior investimento realizzato in Cina dalla multinazionale tedesca. L’impianto produttivo avrà una capacità di 160 mila tonnellate di Keltan e darà lavoro a 200 persone. La start up è prevista per il 2015. Secondo Lanxess la domanda globale di EPDM aumenterà nei prossimi anni del 4% all’anno, ma in Cina l’aumento sarà praticamente del doppio. Intanto, secondo i programmi (si veda il n. 597 a pagina 57), sono iniziati i lavori per la realizzazione dell’impianto di gomma butadiene al neodimio di Singapore. L’investimento è di 200 milioni di euro e la capacità produttiva è 140 mila tonnellate/anno. L’entrata in funzione è prevista per la prima metà del 2015.
Imprese • finanza
Versalis sbarca in forze sul mercato asiatico
U
n nuovo passo di internazionalizzazione per Versalis, l’azienda chimica di Eni succeduta a Polimeri Europa, con l’apertura di una sede in Cina, che sanziona ufficialmente l’entrata nei mercati asiatici. L’headquarter Asia/Pacifico è stata 58 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
inaugurata a Shanghai, nel distretto finanziario di Pudong, il 12 settembre dall’amministratore delegato Daniele Ferrari. Entrano intanto in attività due società di nuova costituzione (100% Versalis), Eni Chemicals Trading e Versalis Pacific Trading che opereranno in praticamente tutta l’Asia-Oceania. Le due società svolgeranno attività di importazione e vendita di prodotti chimici, di licenze tecnologiche e di sviluppo
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di partnership. Nell’ambito della nuova strategia di internazionalizzazione –si legge in un comunicato– Versalis “punta a conquistare un ruolo da protagonista in Paesi in forte sviluppo facendo leva sulle proprie competenze tecnologiche ed industriali. La presenza nella regione Asia – Pacific consentirà a Versalis di ottimizzare il presidio delle attività commerciali e industriali nei settori di interesse strategico”.
TACCUINO
È stato inoltre annunciato che sono in corso di finalizzazione altre importanti trattative con player internazionali.
Un fondo di private equity investe 20 milioni in Megadyne
I
l Fondo Italiano d’Investiemento (Fii), presieduto da Marco Vitale, ha assunto una partecipazione di minoritaria in Megadyne di Mathi (cinghie di trasmissione e articoli tecnici). L’investimento (di 20 milioni di euro) è finalizzato a sostenere la crescita dell’azienda con l’apertura di nuove filiali in paesi non ancora presidiati. Megadyne conta 1500 dipendenti con un fatturato di 565 milioni di euro; ha sedi produttive, oltre che in Italia, in Spagna, Stati Uniti e Cina.
Maag Group è fornitore di soluzioni innovative per sistemi di pompaggio, filtrazione e pellettizzazione. Forniamo componenti e sistemi completi di riconosciuta alta qualità, ci prendiamo cura del Vostro polimero dalla punta dell’estrusore fino al granulo asciutto. In aggiunta alle due sedi principali in Svizzera e Germania, abbiamo otto filiali dirette nel mondo in grado di fornire ai nostri Clienti un servizio di eccellenza. La nostra sede di Rozzano è il punto di riferimento per il Ser-
Lanxess si rafforza nel settore della componentistica auto
vice in Italia di tutti i prodotti del Gruppo Maag.
L
I marchi del Gruppo Maag
anxess ha acquistato la società tedesca Bond-Laminates GmbH specializzata nello studio e produzione di laminati rinforzati (ad esempio con fibra di vetro) destinati all’industria automobilistica. È un ulteriore passo nella direzione della Green Mobility, ha commentato un portavoce della società.
Maag Automatik srl Viale Romagna 7 ß 20089 Rozzano T +39 02 5759321 ß maagitaly@maag.com
materie prime • macchine • prodotti
ERRATA CORRIGE Segnaliamo un errore comparso nel numero 601-Settembre della rivista, a pagina 26. Del Comparto Gomma della Giunta della Federazione Gomma Plastica fa parte anche Ulisse D’Eramo della CF Gomma, il cui nome era stato omesso. Ce ne scusiamo con l’interessato e con i lettori.
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Vamac Ultra HT migliora le prestazioni in temperatura degli AEM
L
’elastomero etilene acrilico (AEM) DuPont Vamac Ultra HT, il più recente della famiglia di elastomeri ad alte prestazioni Vamac Ultra, possiede proprietà che superano di gran lunga le prestazioni degli AEM tradizionali, ed è tra i prodotti di punta di DuPont Performance Polymers presentati a DKT 2012.
Offre una resistenza continua al calore fino a 180°C, con picchi fino a 200°C, che, associata a migliorate proprietà meccaniche, lo identificano come candidato ideale per rispondere ai severi requisiti del settore automotive in applicazioni quali manicotti del turbo e condotti aria. Patrick Cazuc, Automotive Director Europe, DuPont Performance Polymers, ha dichiarato, “Vamac® Ultra HT è progettato per soddisfare le alte prestazioni richieste dai moderni motori del settore automotive, in particolare per soddisfare la richiesta di manicotti del turbo e condotti aria resistenti a tempe-
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TACCUINO
rature sempre più elevate. Le sue prestazioni in campo dinamico, unite ad una superiore resistenza termica, segnano un passo avanti nello sviluppo della gamma di prodotti Vamac, mentre i produttori continueranno a beneficiare di un polimero adatto alle loro specifiche formulazioni.” Il recente lancio di Vamac Ultra HT ha segnato un ulteriore passo in avanti nelle prestazioni degli AEM per le proprietà di invecchiamento al calore a lungo termine. Uno studio comparativo effettuato da DuPont Performance Polymers sull’invecchiamento all’aria a 150°C per 5000 ore delle più comu-
allungamento assoluto e di variazioni della durezza.
Rivestimento in silicone senza solventi per isolanti ni gomme acriliche usate per manicotti auto, ha dimostrato che Vamac Ultra HT ha superato di gran lunga tutti gli altri polimeri AEM, ACM e HT-ACM testati, per la ritenzione delle proprietà meccaniche finali, ad esempio in termini di
W
acker Chemie ha presentato a fine agosto una emulsione monocomponente di silicone senza solventi per isolamento elettrico, denominato Powersil 570 Plus. È utilizzato per formare un rivestimento idro-repellente su tutti i tipi di isolanti elettrici.
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sito inter net
15-17 ottobre
San Antonio, Usa
Biopolymers Symposium
www.biopolymersummit.com
15-19 ottobre 16-18 ottobre
Riccione
Assemblea ISO TC 45
www.federazionegommaplastica.it
Tel Aviv
Plasto Ispack
www.plastoispack.fairs.co.il
16-20 ottobre
Friedrichshafen
Fakuma
www.messe-friedrichshafen.de
18-20 ottobre
Kiev
23-25 ottobre
Stuttgart
Rubber
www.expocenter.com.ua
Parts2Clean
www.parts2clean.de
23-26 ottobre
Monaco
Asphalt Rubber Conference
www.consulpav.com
26/27 ottobre
Mumbai
Innovations for processing rubber and elastomers
www.polyprocessacademy.org
6-7 novembre
Berlino
European Bioplastics Conference
www.conference.european-bioplastics.org
7-9 novembre
San Diego CA
Carbon Black World 2012
www.info,smithersrapra,com
7-10 novembre
Rimini
Ecomondo
www.ecomondo.com
13-14 novembre
Berlino
Thermoplastic Elastomers 2012
www.infosmithersrapra.com
21-23 novembre
Sosnowiec
27-28 novembre
Londra
Rub Plast Expo
www.exposilesia.pl/rubplast
The European Rubber Summit
www.rubber-summit.com
5-8 dicembre
Giacarta
Plastic & Rubber Indonesia
www.plasticsandrubberindonesia.com
7-16 dicembre
Bologna
Motorshow
www.motorshow.it
C A L E N DA R I O 2 0 1 3
sito inter net
22-24 gennaio
Mumbai
India Rubber Expo & Tyre Show
www.indiarubberexpo.in
5-7 febbraio
Colonia
Tire Technology
www.tiretechnology-expo.com
3-6 aprile
Bangkok
12-14 marzo
Lione
12-16 marzo
Goyang, Corea
19-21 marzo
Singapore
20-22 marzo
Parigi
21-23 marzo
Parma
14-17 aprile
San Francisco
20-23 maggio
Guangzhou
21-23 maggio
Parma
22-26 maggio
Bologna
19-22 giugno
Casablanca
9-11 luglio
Chennai, India
60 |
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Tiprex
www.tiprex.com
PneuExpo
www.pneu-expo.fr
Koplas 2013
www.koplas.com
Tyrexpo Asia
www.eci-international.com
International Rubber Conference
www.irc2013,com
Mecspe
www.mecspe.com
Assemblea IISRP
www,iisrp.com
Chinaplas Int. Exhibition on Plastics and Ruber
www,adsale.com.hk
SPS/IPC/Drives Italia
www.sps-italia.net
ottobre 2012
Autopromotec
www.autopromotec.it
Plastexpo
www.plastexpo.co.ma
Tyrexpo India
www.eci-international.com
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