L'Industria della Gomma 09 2013

Page 1

611

ASSEMBLEA FEDERAZIONE CITTADINI E FUGAZZA NORMATIVA AEROSOL

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

settembre 2013 - NUMERO 7

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

INCHIESTA MESCOLE

Parker HannifinItaly Italy s.r.l. s.r.l. Parker Hannifin Tecno Compounds Tecno Compounds

Rubber Compounds

Rubber a suitableCompounds solution for every challenge a suitable solution for every challenge

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

C

C

M

M

Y

Y

CM CM

K

MY MY

CY CY

CMYCMY

K

K

Sales:

Sales:

Plant:

Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) – Italy Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19 www.parker.com

Parker Tecno Compounds Via Toscana, 6/8 27010 Siziano (PV) Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 www.parker.com/tecnocompounds

Plant:

aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding

Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) – Italy Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19 www.parker.com

Parker Tecno Compounds Via Toscana, 6/8 27010 Siziano (PV) Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 www.parker.com/tecnocompounds


Compression presses for rubber

Italian company, manufacturer of compression presses for rubber products Azienda italiana produttrice di presse a compressione per prodotti in gomma

Frame the QR-code with your smartphone to see the video of the press Inquadra il QR-code con il tuo smartphone per vedere il video della pressa

CERTECH S.P.A. con socio unico Via Don Pasquino Borghi 8/10 - 42013 S. Antonino di Casalgrande (RE) Italy - Tel. + 39 0536 824294 Fax +39 0536 824710 www.certech.it - info@certech.it


40

CONVENTIONAL EXTRUDERS PIN and COOLED PIN BARREL EXTRUDERS CONICAL TWIN EXTRUDER SYSTEM GEAR PUMPS SCREW PREFORMERS COMPLETE EXTRUSION LINES FOR: RU B B E R E X T RU S I O N M AC H I N E RY Profiles, Hoses, Special applications

RU B B E R E X T RU S I O N M AC H I N E RY Zona ind.Sud-Ovest - Via Massari Marzoli,6 - 21052 BUSTO ARSIZIO - (VA) Tel.+39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559 e-mail:colmec@colmec.it - www.colmec.it


SOMMARIO | ANNO 57 - 611 • settembre - N. 7 6 18

26

ELASTICA: SOMMARIO

22

Giunto al secondo anno del suo mandato di presidente di Assogomma, Ermanno Fugazza traccia un primo bilancio, evidenziando la necessità di una collaborazione sempre più stretta tra i vari livelli della filiera per essere più efficaci sui mercati internazionali

Tre nodi da sciogliere per ripartire: fisco, lavoro ed Europa

Lo scorso 25 giugno l’assemblea generale congiunta della Federazione Gomma Plastica, di Assogomma e di Unionplast ha fornito l’occasione agli industriali del settore per fare il punto sul mercato e sulle prospettive future.

28

Le interviste del mese Un patto tra politica, industria e sindacati per lasciarsi la crisi alle spalle

Il neo-presidente della Federazione Gomma Plastica, Paolo Cittadini, delinea i nodi programmatici del suo mandato, evidenziando i freni che in questo momento limitano la competitvità delle nostre aziende e i punti su cui intende agire in prima istanza

Un’alleanza tra associazioni per essere più forti

44

La mescola è sempre più su misura

Tredici aziende del mondo del compounding raccontano come sta procedendo il 2013 per la loro attività. Fatti particolari: ordini sempre meno programmati, tempistiche sempre più strette e un’impellente necessità controllare sempre più da vicino la gestione della produzione e del magazzino

Tecnoflon, fluoroelastomeri amici dell’ambiente

La relazione presentata il 30 maggio a Milano da Solvay Specialty Polymers, in occasione della Conferenza Tecnica Energia e Ambiente organizzata da L’Industria della Gomma e Assogomma. Descrive vantaggi e prestazioni degli FKM Tecnoflon

48

Un innovativo elastomero HyTemp (ACM) per applicazioni resistenti a olio e alte temperature

Zeon Europe in Italia, sempre in occasione della conferenza milanese, ha presentato il nuovo elastomero acrilico HyTemp AR212XP, con caratteristiche innovative per la produzione di articoli estrusi

22

26

54

58

54 2|

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

61 settembre 2013

Le soluzioni tailor made di IMG

Un’intensa open house organizzata a luglio dall’azienda di Capriano del Colle, in provincia di Brescia, ha consentito di vedere all’opera sei presse per lo stampaggio a iniezione degli elastomeri: 5 della nota gamma GUM e una della nuova serie REM tutta elettrica

Etichettatura aerosol: le nuove regole UE

Da recepire entro marzo 2014 e cogenti da giugno 2015, le nuove norme sull’etichettatura degli aerosol riguarderanno in parte anche le industrie della gomma



Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti SOMMARIO | ANNO 57 - 611 • settembre - N. 7di con il patrocinio

61 62

Due novità da OR.P. Stampi

Due innovazioni tecnologiche per facilitare la produzione di pezzi complessi con due mescole o con inserti metallici

Al K 2013 con tante novità all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetico

Una doppia conferenza stampa di due importanti aziende del settore, Engel e Borealis, ha consentito al management di entrambi i gruppi di presentare l’andamento dell’attività e anticipare le novità per il K2013

69 • • • • •

TACCUINO Auto ancora in calo, ma con qualche segnale positivo Nuovo stabilimento So.F.teR. in Usa Marangoni apre impianto in Argentina Un nuovo referente in Italia per la Desma Il corso Assogomma sul social media marketing

Federazione Gomma Plastica

ASSOgOMMA

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Redazione, amministrazione, pubblicità

Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Eugenio Faiella

GLI inserzionisti CENTER GOMMA 5 CERTECH II COP. COLMEC 1 CO.ME.T. IV COP. COLOR SERVICE 3 DE GRANDI 31 ELASTOMERS UNION 65 EURORUBBER/MARANGONI 47 G3 33 GAMMA STAMPI 35 GECAM 66 GIBITRE 41 IMG 39 INNOVA 37 INTERMARP 57 INTERSEALS 69 K 2013 - MESSE DÜSSELDORF 17 LAGORIO & DUFOUR 67 LAWER 43 LTE 72 PARKER HANNIFIN ITALY I COP. PEZZATO 53 PMG GROUP 21 PRESMA 71 PUMA TECH 60 RIMINIFIERA/ECOMONDO 68 TOVO GOMMA 70 TSF III COP. UTP VISION 13/15 ZEON EUROPE IN ITALIA 25 4|

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013

Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 15,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Europa € 130 - Estero € 150 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002

Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)

Associazione Nazionale Editoria Specializzata


via Roma, 261/bis - 60035 Jesi (AN) Tel. +39 0731 202548 Fax +39 0731 221189 email: mailbox@centergomma.com

www.centergomma.com


 TM

srl

 

  Scegliete

Interseals Srl

come partner tamento lubrificante delle guarnizioni!

elastica | 6

Interseals Srl

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013


elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.

SO M M A R I O Gli sponsor di Elastica...........................................................................................................................................6- 9 Abbiamo letto per voi.............................................................................................................................................10  Sostituzione di dpg in formulazioni per pneumatici  Resistenza alla fiamma della gomma siliconica

 Tappi di chiusura elastomerici per applicazioni parenterali

 Il futuro degli oli di processo senza label

 Elastomeri bio-sintetici della Zeon Chemical

 Accordo Pirelli-Versalis per la ricerca sul guayule

 Nuovi fkm per nuovi olii

 Compositi di nbr/pvc contenenti grafite e nanoparticelle di rame

 Cabot indirizza concettualmente la bassa isteresi al Tire Tech Expo 2013

 I fornitori innovativi e le richieste delle industrie

 Ispezioni di superfici su tubi di precisione  Pneumatici non sono tutto

Taurus Carbonpack Ltd. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY Tel: +36 45 501 257

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

7 |

elastica


Gli sponsor di elastica TM

srl

Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333 Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali

Piazza Boldrini 1 20097 San Donato Milanese- Milano Tel 02.520.32719 Telefax 02.520.42602 Email: info@versalis.eni.com www.versalis.eni.com Gomme sintetiche, lattici sintetici e resine termoplastiche a matrice stirenica

Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

trattamento lubrificante  diprodotti   in elastomero Scegliete

per conto terzi

Produzione, assistenza e taratura di strumenti Interseals Srl per prove di laboratorio su elastomeri tra cui: Reometri (MD, OD), Viscosimetro, come partner I n t e rs e a ls S r l Dinamometro, Durometri (Shore, IRHD), Via Liguria, 30 per il trattamento lubrificante delle guarnizioni! Ozonometro, TR-Brittleness tester, Presse, etc. 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Software di controllo in ambiente windows. Phone +39.030.7464611 Centro Sit Fax +39.030.7464699 per la taratura E-Mail: info@interseals.it di durometri Shore Internet: http://www.interseals.it e IRHD

LANXESS S.r.l. Via L. di Breme, 13 - 20156 MILANO Tel. +39.02.3072.1 Fax: +39.02.3072.2017 www.lanxess.com Performance Polymers Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici

Performance Chemicals Business Units: Rubber Chemicals e Rhein Chemie Prodotti chimici e Specialità per l’industria della gomma. Additivi in forma predispersa

Interseals Srl

Via Provinciale, 4 – 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy Phone +39.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it

Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com

Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 e-mail: info@sattecgomma.it Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.

elastica | 8

TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008

COMPANY CERTIFICATED 57123 Livorno - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 e - mail: sintaleghorn@tin.it

Taurus Carbonpack Ltd. Taurus Carbonpack Ltd. 4623-Tuzser, Eloto u.1. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY HUNGARY Tel: +36 45 501 257 - Fax: +36 45 501 266 Tel: +36 45 501 257 Via Platone, 21 www.taurus.hu Fax: +36 45 501 266 50 a 20128 Milano (MI) Italia taurus.carbonpack@hu.michelin.com di quanni www.taurus.hu Tel. 02.2572811 / 937 italia lità taurus.carbonpack@hu.michelin.com Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori Dal 1 na Fax 02.2551316 961! per l’Unione Europea di carbon black e www.tigerguarnizioni.com gomma sintetica di origine russa. Produzione di di articoli tecnici stampati in NBR Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea carbon black e gomma sintetica di Consegne tempestive di carbon black - EPDM - Neoprene - Viton - Silicone LSR origine russa. in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli. - Att. Metallo Certificato Certificata ISO 9001:2000 ISO 14001:2004 ORgrandi a magazzino Consegne tempestive di carbon eblack in silo-veicoli e Anelli in sacchi e piccoli. ISO 9001: 2008

Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004. | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013


Gli sponsor di elastica

z e o n E U RO P E G m b H s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a

Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu

www.edifis.it gomma@edifis.it

Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it

CERISIE s.r.l.

LABORAtorio per la CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI

con il patrocinio del C.N.R.

Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie

dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.

È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.

Gli utenti

I servizi

I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.

I collegamenti

Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate

Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.

Le agevolazioni

Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.

Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

9 |

elastica


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

rassegna della stampa tecnica estera materie prime SOSTITUZIONE DI DPG IN FORMULAZIONI PER PNEUMATICI Subhas Ch. Debnath, Amit Das, Debdipta Basu, G. Heinrich Dresden - e-mail: gheinrich@ipfdd.de ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 66/1-225-31-2013. Rif. E3163.

DPG (Difenil Guanidina) in mescole per battistrada di pneumatici "green tyre". Nell’articolo accanto alla formula di struttura del DPG sono riportate anche quelle della L-cistina e del diidrocloruro dell’estere dimetilico della L-cistina (ELCH). Inoltre sono riportate anche le immagini SEM (Scanning Electron Microscopy) di immagini micrografiche di frattura di mescole CBS-SILICE, CBSDPG-SILICE, CBS-ELCH-SILICE. (L’articolo è in lingua inglese)

materie prime

L

a difenilguanidina (DPG) è un noto accelerante usato da molti anni nell’industria della gomma specialmente come attivatore insieme agli acceleranti tiazolici. Da tempo però il REACH (Registration Evaluation Authorisation and Restriction of Chemicals) ha segnalato il prodotto come non ineccepibile dal punto di vista ambientale, per cui si è creata una situazione incerta. Gli autori commentano quindi il fatto che, da qualche anno, ha già creato un certo scalpore. Nell’articolo qui recensito si evidenzia la presenza di anilina come principale prodotto di decomposizione del DPG, che porta a una indesiderata reazione sulla silice. Viene quindi impostato uno studio su mescole di S-SBR (Buna VSL 2525-0) contenenti Ultrasil VN3 esaminando in confronto a DPG l’influenza di amminoacidi L-cistina (L-cys) e di un derivato di quest’ultimo (ELCH = cloridrato di L-cistina-1,1’-dimetilestere). Esaminando i dati fisico-meccanici, i dati reometrici ivi comprendendo il CRV (Cure Rate Value), e i dati cinetici (costante di velocità di reazione, energia di attivazione), viene concluso che il diidrocloruro dell’estere dimetilico della L-cistina (ELCH) in ragione di almeno 0,25 phr in mescole di S-SBR (Buna VSL 2525-0) può essere considerato un valido approccio per la sostituzione del

10 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

RESISTENZA ALLA FIAMMA DELLA GOMMA SILICONICA Nicole Holzmayr, Hubert Oggermüller, Rainer Lüttich Hoffmann Mineral- e-mail: reiner. luettich@hoffmann-mineral.com ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 66/3-12-14-2013. Rif. E3164.

L’

articolo riguarda l’impiego delle crete di Neuburg insieme alla allumina idrata (ATH) in mescole di gomma siliconica. La Hoffmann Mineral di Neuburg a.d. Donau, con un ulteriore articolo rispetto a quello pubblicato in Gummi Fasern Kunststoffe (GAK) 65/12-750-754-2012 recensito con Rif. Elastica E3158 in I. G. 610, ricorda che la Neuburger Kieselkreide è una miscela esistente in natura di un acido silicico corpuscolare criptocristallino e di una caolinite lamellare: il prodotto globalmente non è scindibile con metodi fisici nei materiali di cui è composto. Nel presente articolo la Hoffmann ricorda poi diversi agenti. L‘Aktisil Q, che è una variante della Neuburger Kieselkreide trattata con un metacrilsilano, è particolarmente adatta per impiego in gomma siliconica, soprattutto nei riguardi del compression set. Poi presenta il vantaggio che riduce o addirittura elimina le efflorescenze dovute al reticolante bis-(2,4-diclorobenzoil)-perossido. Il Silfit Z 91 contribuisce ad eliminare l’effetto di ingiallimento dovuto all’uso delle crete di Neuburg. L’allumina idrata ATH trova spesso impiego come antifiamma perché esplica una

settembre 2013

azione di rottura termica e perché diluisce i prodotti gassosi infiammabili. Tali effetti secondari sono ovviamente molto apprezzati per la resistenza alla fiamma. Durante la mescolazione può accadere che la ATH sia difficilmente incorporabile nelle matrici polimeriche. Le difficoltà sono un po’ riducibili mediante un trattamento con vinil silano. In sintesi, il triossido di Alluminio (ATH) è una carica antifiamma adatta anche per uso in mescole di gomma siliconica e la creta di Neuburg Aktisil Q e il prodotto calcinato Silfit Z 91 possono sostituire o affiancarsi fino al 30% agli ATH nei riguardi del LOI (Lowest Oxygen Index), della densità dei fumi e dello sviluppo di calore: con il Silfit Z 91 realizzando anche un risparmio.

prodotti e processi IL FUTURO DEGLI OLI DI PROCESSO SENZA LABEL David Moore (Ergon) e-mail: david.moore@ergon.com ; ERJ 195/2/27-27-2013. Rif. E3165.

L’

articolo è una nuova puntualizzazione sulla questione degli oli minerali impiegati nelle mescole di gomma, soprattutto in gomma naturale, gomma stirolica e polibutadiene, cioè soprattutto quindi nelle mescole per pneumatici. La domanda che si pone la Ergon è visibilmente retorica, perché oggi la questione è concettualmente, più o meno forzatamente, definita ed è certamente ben chiara anche dal punto di vista tecnologico. Secondo la regolamentazione sottoesposta non è oggi neppure pensabile la possibilità di impiegare oli minerali di processo di composizione generale non definita. Al posto degli oli di processo PAH (Policiclic Aromatic Hydrocarbon) si usano oli di processo RAE (Raffinate Aromatic Ex-


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

tracts), oli TDAE (Treated Distilled Aromatic Extracts), oli MES (Mildly Extracted Solvents), oli HNO (Heavy Naphtenic Oils), oli HNBO (Heavy Naphtenic Black Oils). Gli oli RAE, TDAE, MES sono prodotti nelle raffinerie di gruppo 1 (raffinerie paraffiniche). Gli oli HNO e HBNO sono prodotti in raffinerie paraffiniche appositamente create utilizzando nuovi tipi di trattamenti di raffinazione. Secondo studi della Ergon, autrice della comunicazione qui recensita, le mescole di battistrada possono essere sviluppate con qualcuno dei prodotti a basso contenuto di PAH a meno del prezzo e della disponibilità. Oggi in Europa c’è una ampia possibilità di approvvigionamento di oli RAE, TDAE e MES, ove la gran parte del mercato riguarda gli oli TDAE e RAE. A latere esistono raffinerie di gruppo 2 e di gruppo 3, che dispongono della possibilità di sviluppo di alternative con tecnologie più moderne e più efficienti. Oggi non vengono introdotte ulteriori raffinerie di gruppo 1, ma vengono previste possibilità di sviluppi di raffinerie di gruppo 2 e 3 nei prossimi anni. Nel Nord America prevalgono raffinerie orientate ai prodotti naftenici HNO e HNBO con ampie possibilità di sovrapproduzione. Sono disponibili attività moderate nel settore RAE e TDAE, ove poi invece il settore MES è poco sviluppato. La survey della Ergon termina con un breve accenno alla situazione nel resto del mondo, dove poi peraltro la situazione è volta tendenzialmente a sviluppi nelle raffinerie di gruppo 2 e di gruppo 3.

materie prime ACCORDO PIRELLI-VERSALIS PER LA RICERCA SUL GUAYULE Barry Copping - ERJ Staff e-mail: bcopping@crain.com; ERJ 195/3/9-9-2013. Rif. E3166.

V

ersalis e Pirelli Tire Spa hanno sottoscritto un accordo di ricerca congiunta sullo sviluppo della applicazione della NR ricavata dal Guayule per produrre pneumatici. L’accordo è stabilito sulla base di 3 anni e chiede a Versalis, business unit della Eni Spa, di provvedere una ricerca esclusivamente innovativa sull’uso di gomma naturale (NR) derivata da

Guayule, e chiede a Pirelli di convalidare le caratteristiche del materiale per la produzione di pneumatici. L’accordo con Pirelli segue l’inizio di una collaborazione tra Versalis e Yulex Corporation (USA) per la produzione di Guayule e per la realizzazione di un complesso industriale nel Sud Europa. Non appena pronta tale unità, Versalis fornirà a Pirelli NR da Guayule come complemento alla gomma sintetica, che Versalis fornisce già a Pirelli per produrre pneumatici. Secondo Versalis, il Guayule ha il vantaggio di richiedere una moderata quantità d’acqua di irrigazione, di non richiedere pesticidi e di essere basso-allergenico. Nel ciclo delle materie prime per la produzione dei pneumatici, Pirelli produce già pneumatici con impiego di materie prime ausiliarie, come ad esempio derivati della pula di riso.

materie prime COMPOSITI DI NBR/PVC CONTENENTI GRAFITE E NANOPARTICELLE DI RAME A. A. Ward, L. Khalaf, M. N. Ismail, S.Y. Tawfik, S. H. Mansour e-mail: azzaward@hotmail.com ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 66/1-2-36-45-2013. Rif. E3167.

L’

articolo qui recensito tratta la preparazione di mescole di NBR/PVC (NBR con 32% di acrilonitrile) contenenti prodotti nanografitici o polveri di Rame in piccole concentrazioni (1 %; 3%; 5%). Le polveri di Rame hanno granulometria di 60 - 75 nm (nanometri). Su tali preparazioni vengono determinate le caratteristiche meccaniche ed elettriche, nonché le proprietà di rigonfiamento in solventi (cloroformio e tetraidrofurano) prima e dopo vulcanizzazione. Vengono riportate le caratteristiche meccaniche delle mescole, indicando queste con la dizione PVC/NBR da 100/0 a 50/50. La miscela 50/50 presenta carico di rottu-

ra 8 MPa e allungamento a rottura 180% ove poi la miscela 100/0 PVC/NBR presenta carico di rottura 22 MPa e allungamento a rottura 280 %. Sono riportati anche valori di rigonfiamento in olio (non viene precisato quale), che vanno da 0,6% per la miscela PVC/ NBR 100/0 a 0,1% per la miscela PVC/NBR 50/50. Più interessanti sono le descrizioni degli andamenti della permittività ε’ e della costante dielettrica ε”. In funzione della frequenza la permittività ε’ delle miscele PVC/NBR presenta valori caratteristici decrescenti in funzione inversa rispetto alla percentuale di PVC: però in ciascuna serie di contenuti PVC, in funzione della frequenza presenta valori sensibilmente costanti. La costante dielettrica invece presenta sempre, peraltro in modo sensibile, una diminuzione dei suoi valori rispetto alla percentuale di PVC, ma in funzione della frequenza presenta un pronunciato minimo. Gli autori sottolineano che ciò ha per conseguenza che a frequenza costante (0,01 Hz), all’aumentare della percentuale di NBR la permittività ε’ aumenta in modo lineare, mentre la costante dielettrica aumenta in modo esponenziale. Gli autori rappresentano poi gli andamenti delle caratteristiche meccaniche e delle caratteristiche di rigonfiamento in olio in mescole di PVC/NBR contenenti grafite e contenenti polveri di Rame. Vengono fatti notare gli allungamenti a rottura elevati nelle mescole contenenti polvere di Rame e però anche, sfavorevolmente, i rigonfiamenti in olio in queste ultime. Gli autori solo verso la fine dell’articolo prendono in considerazione che l’impiego di compound NBR/PVC interessa soprattutto nel campo dei vulcanizzati. Essi tuttavia non si addentrano nell’esame dei vulcanizzati stessi con i sistemi reticolanti irreversibili dell’industria della gomma e valutano invece le possibilità di impiego con sistemi reticolanti che si basano sull’azione dovuta all’interazione dei gruppi epossidici e ossidrilici presenti sulla superficie della grafite e dei gruppi -CN impegnando posizioni in alfa rispetto ai doppi legami elastomerici. In tale contesto comunque nessuna azione è possibile con la superficie della polvere di Rame. L’articolo ha un carattere molto dotto e

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

11


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

interessante dal punto di vista culturale, ma riguarda tipi di interazioni sfruttabili in sistemi polimerici, che non hanno l’importanza industriale che pertiene al mondo dei polyblend NBR/PVC. (L’articolo è in lingua inglese)

prodotti processi I FORNITORI INNOVATIVI E LE RICHIESTE DELLE INDUSTRIE ERJ 195/3/21-22-2013. Rif. E3168.

prodotti e processi

L

e tendenze delle situazioni di mercato si dividono tra le richieste di forniture a quotazioni convenienti per seguire la competizione e le richieste governative di ottenere veicoli più leggeri che consumano meno carburante con diminuzione di svolgimento di CO2. Molti fabbricanti di veicoli si orientano su tecnologie, materiali, processi innovativi. Una riduzione di peso del veicolo del 10% porta ad un risparmio di carburante del 5-7%. Positiva è ovviamente anche la tendenza all’impiego nel veicolo di materiali più leggeri: acciaio ad elevate caratteristiche, Alluminio, Magnesio. Viene nominato un composito introdotto dalla Trelleborg denominato Rubore costituito da un sandwich di diversi strati (da 3 a 5) di metallo ottenuto da strati metallici coperti di gomma. Rubore si presta anche ad automazioni e ad applicazioni in ambiente elettronico. Nel campo dei carburanti, successi relativi sono stati raggiunti con etanolo e con biodiesel. Viene concepita anche una seconda generazione a base di biomasse e di etanolo, ma da quanto viene pubblicato nell’articolo una situazione chiara non è ancora stata raggiunta. Sono comunque necessari studi di messa a punto dei sistemi degli organi di tenuta. Come sempre ad ogni variazione del carburante occorre studiare nuovi compound per gli articoli elastomerici, regolando i comportamenti nei riguardi delle variazioni della durezza, delle ca-

12 |

ratteristiche meccaniche e del rigonfiamento. Con i biocarburanti comunque, per gli organi di tenuta viene suggerito l’impiego dei tipici fluoro elastomeri (FKM) e dei fluorosiliconi (FVMQ). A contatto del biodiesel la contaminazione con acqua è molto diffusa con effetti irreversibili, che vengono aggravati dalla presenza di etanolo. La situazione descritta della tenuta ai biocarburanti appare comunque tutt’altro che controllabile. Nell'articolo è riportata una fotografia di un tubo della Trelleborg che presenta un severo attacco da parte del biofuel, ma che tuttavia mostra parziale resistenza.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

TAPPI DI CHIUSURA ELASTOMERICI PER APPLICAZIONI PARENTERALI Renaud Janssen - Datwyler e-mail: renaud.janssen@datwyler. com; - Kautschuk Gummi Kunststoffe - 66/1-2-18-24-2013. Rif. E3169.

L’

articolo riguarda i tappi di chiusura di fiale o bottiglie che contengono farmaci per uso parenterale. Tali farmaci sono generalmente presentati allo stato liquido in soluzione di adatto solvente, specie in acqua, però anche allo stato solido da portare in soluzione. I recipienti sono costituiti da fiale da 3 ml fino a 30 ml o da bottiglie da 50 a 1000 ml. I tappi di chiusura delle fiale o delle bottiglie hanno fogge varie e sono caratterizzati da flange che sporgono all’esterno del diametro delle fiale o delle bottiglie. I tappi di chiusura sono spesso di gomma alobutilica grazie alla sua impermeabilità all’aria e ai gas, ai quali sono dovuti effetti di alterazioni dei farmaci, ma possono essere anche di poliisoprene, di SBR; in alcuni casi, specie in presenza di farmaci per uso oftalmico, anche di gomma siliconica. Vengono nominati anche tappi elastomerici coperti da coating.

settembre 2013

Nell’articolo viene riportato uno schema che riassume i vari passaggi della produzione dei tappi chiusura per farmaci parenterali, a partire dallo stadio di preparazione della mescola e da quello dei semilavorati, da quello dello stampaggio e della rifinitura, fino a quello della depurazione per lavaggio, della depurazione per essiccazione e dell’imballaggio. L’autore definisce compatibilità di un tappo di chiusura come proprietà di mantenere inalterato il carico di rottura, la purezza e la stabilità per contatto con quel farmaco. E così di non alterare la permeabilità ai gas e all’umidità, l’assorbimento e il desorbimento dell’umidità, il compression set, le caratteristiche di rigonfiamento. L’autore considera anche le caratteristiche di biocompatibilità rette dalla normativa USP 87 e USP 88, che citano addirittura riferimenti con influenze sulla risposta alle ghiandole mammarie operati da specifici estratti preparati da materiali di chiusura. E ancora l’autore mette in guardia contro possibili blocchi biologici provocati da componenti alobutilici, peraltro evitabili con appropriate configurazioni superficiali (non descritte). L’articolo è fortemente specialistico nel campo biologico nei riguardi della tossicità, però purtroppo in esso non si trovano riferimenti in campo tecnologico espressi chiaramente come un tecnologo desidererebbe. Tuttavia può presentare interesse soprattutto per ricercatori, che intendono trovare descrizioni generalizzate di operazioni nel campo tossicologico, che però solo raramente vengono presentate con riferimento a segnalazione di situazioni derivanti dalle varie materie prime. (L’articolo è in lingua inglese)

materie prime ELASTOMERI BIO-SINTETICI DELLA ZEON CHEMICAL Zeon Chemical - ERJ 195/3/28-282013. Rif. E3170.

N

ell’articolo qui recensito vengono ricordate le gomme epicloridriniche, puntualizzando la loro importanza nella produzione dei tubi speciali per l’industria automobilistica e nei tubi per convezione di aria, oltre che per ricavare articoli antivibranti, per diaframmi, per cilindri di stampanti laser.


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

Sam Harber, anziano chimico della Zeon Chemical esperto nello sviluppo di applicazioni, dichiara che nel proprio lavoro è stato costantemente impegnato a realizzare ritrovati, che non presentassero azioni negative sull’ambiente. Egli accetta la sfida, perché si trova entro una industria, che per principio sviluppa monomeri derivati da processi di natura biologica. Per quanto riguarda le caratteristiche delle gomme epicloridriniche Hydrin, egli traccia un percorso di esame di caratteristiche che si propone di chiarire e che quindi gli insegna a tracciare una strada, che lo porti a definire le operazioni da compiere. Le tappe sono le seguenti. Esame dei fenomeni alle temperature da -40°C a +120°C in modo continuo e a +150°C per cicli brevi. Esame di diverse proprietà dinamiche performanti a partire da condizioni di smorzamento fino a condizioni di rimbalzo.

Esame di tipi di dissipazione elettrostatica, Esame di impermeabilità ai gas a livello di quello della gomma butilica; a impermeabilità maggiori in molti casi. Resistenza a idrocarburi fossili e a biocarburanti. Proporsi di facilitare le applicazioni in grandi intervalli. Come si nota il programma consigliato contiene anche punti di vasta esplorazione, come quello in cui sostanzialmente si chiede di caratterizzare uno spread di condizioni fisiche (e chimiche), in funzione delle quali per un determinato materiale si passa per comportamenti diversi. Da parte dell’industria nel corso degli anni si è potuto appurare che la Goodrich e la stessa Zeon Chemicals hanno contribuito a conoscere il mondo delle gomme epicloridriniche per la resistenza al calore, all’ozono, ad agenti chimici, oltre a tutto ricordando la loro impermeabilità ai gas, le loro proprietà antistatiche e le loro proprietà smorzanti conferite da elevata componente viscosa del modulo dinamico.

Le gomme epicloridriniche sono disponibili come poliepicloridrine, come copolimeri epicloridrina-ossido di etilene, come terpolimeri epicloridrina-ossido di etilene-allilglicidiletere. Ove è presente il Cloro la reticolazione ha luogo per mezzo di un sistema senza Pb con impiego di Zisnet TCY o di un sistema ETU simile; ove è presente il doppio legame la reticolazione ha luogo per azione dello Zolfo o di un perossido. Occorre anche la presenza di un ossido metallico che agisca da "scavenger", per evitare la ionizzazione e la successiva degradazione dei legami eterei nel polimero. Normalmente si usa CaO, oppure CaO/ZnO, oppure stearato di Zn o metacrilato di Zn (ZDMA); non si può usare però ZnO da solo, perché porta a degradazione del polimero Nel corso delle valutazioni è stato studiato l'effetto del rapporto CaO/ZnO 3/2, sottolineando soprattutto la migliore conservazione di allungamento a rottura a lungo termine (1008h a 125°C) con vulcanizzazione perossidica.

sai cos’è?


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

materie prime NUOVI FKM PER NUOVI OLII Fabio Falco - Mesgo e-mail: falco.fabio@mesgo.it ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 66/3-21-26-2013. Rif. E3171.

U

n olio lubrificante deve essere caratterizzato da adeguata viscosità a temperatura alta e bassa, buona emulsionabilità e dispersione, resistenza all’ossidazione e alla corrosione, buone proprietà antiabrasive, resistenza alla pressione, proprietà antigonfianti. Gli oli sono distribuiti in diverse categorie suddividili nei tipi Sintetico SW30 e 15W40, oli per differenziale e cambio manuale, API GL5, oli per differenziale SAE 75W140, oli ATF per trasmissioni fluide GM Dextron II D, oli ATF per trasmissioni fluide GM Dextron VI, oli NGF. In una preziosa tabella sono indicati vari tipi di additivi caratterizzati nelle loro funzioni (antiossidanti, anticorrosivi, antiabrasione, detergenti, modificanti della viscosità), indicando anche la formula di struttura di massima degli additivi . L’autore rilascia particolari commenti per ciascuna categoria degli antiossidanti, di cui sono additivati gli oli, che non sono generalizzabili. Trattandosi qui di esami su materiali fluoroelastomerici ad alta temperatura (175°C, 200°C), la parte più significativa può riguardare ad esempio i dati di compression set dopo 24h e dopo 72h a 200°C, che per una mescola di FKM a vulcanizzazione perossidica con post curing di 4h a 240°C raggiunge rispettivamente 13% e 23%. L’articolo è molto interessante e costituisce un punto fermo di attualità, perché riporta numerosi dati che possono orientare il tecnologo soprattutto in settori nei quali esiste sì una letteratura concepita dai produttori degli elastomeri, ma, data la grande specializzazione in gioco, finisce per essere

14 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

patrimonio specialistico di pochi produttori di articoli particolari. Con l’articolo qui recensito invece viene sicuramente incentivato quel tipo di sperimentazione diretta assolutamente soggettiva, che certamente non è pertinente soltanto allo sviluppo dei grandi problemi ufficiali, ma che trova il suo inizio nella necessità di seguire il tecnologo nell’iter, che inizia non ufficialmente, ma che alla fine sfocia nella applicazione di esperienze personali. Il mondo delle trasmissioni automatiche ad esempio ha già da tempo raggiunto un grado di diffusione, che alla fine richiede anche sviluppi non ufficiali.

prodotti e processi CABOT INDIRIZZA CONCETTUALMENTE LA BASSA ISTERESI AL TIRE TECH EXPO 2013 Theo Al - e-mail: theo.al@ cabotcorp.com ; ERJ 195/2/30-302013. Rif. E3172.

ipotizzate assenza o presenza di funzionalizzazioni, in ogni caso con diminuzioni di tanδ a 70°C. Nell’occasione qui recensita la CABOT ha iniziato ad esporre i risultati di uno studio da compiuto o in fase di realizzazione, nel quale essa sta studiando possibilità significative di riduzione dell’isteresi a 70°C in pneumatici vettura e in pneumatici autocarro. Nell’articolo CABOT anticipa di avere realizzato diminuzioni di isteresi dell’ordine del 30% in mescole di NR e di NR/BR in presenza di nero N234. Analogamente anticipa di avere realizzato vantaggi di isteresi in mescole di s-SBR in presenza di nero N234 e in mescole di s-SBR contenenti silice precipitata in presenza di silani.

prodotti e processi ISPEZIONI DI SUPERFICI SU TUBI DI PRECISIONE Dr.-Ing. Uwe Stein - V.I.P. Kommunication - e-mail: stein@vip-kommunikation.de Kautschuk Gummi Kunststoffe 66/1-2-16-16-2013.Rif. E3173.

L

U

na mobilità sostenibile oggi è una dei più importanti attributi di fronte all’industria. Correntemente la produzione globale dei pneumatici richiede 30 milioni di tonnellate di materie prime. Nel 2020 è previsto che la produzione salga di almeno il 50%, il che richiederà di aumentare ulteriormente il fabbisogno di approvvigionamento. Nel contempo la necessità di aumentare il risparmio di carburante e di ridurre lo sviluppo di CO2 e l’emissione di gas porterà alla necessità di migliorare la performance dei pneumatici. Globalmente sarà quindi necessario diminuire adeguatamente la resistenza al rotolamento mantenendo costante il grip sul bagnato. La CABOT sta già studiando soluzioni, che sono già state presentate alla Tire Technology Expo 2013 In un prospetto basato su diagrammi radar contenuti nell’articolo qui recensito vengono simbolizzate diverse alternative in s-SBR, nelle quali sono

settembre 2013

a ditta Pixargus di Würstelen (info@ pixargus.de) tramite la V.I.P. Kommunication, autrice della presente segnalazione, propone un nuovo sistema di ispezione ottica sulla superficie di “ipotubi” e di tubi rigidi di precisione di metallo o di materia plastica in uso in apparecchi per uso medicale. Lo scopo del sistema è l’accertamento sul 100% della produzione dell’assenza di irregolarità sulla superficie, o quanto meno l’assenza di scabrosità o di lacerazioni. Il sistema qui presentato è adatto per l’uso su diametri da 5 a 20 mm e su lunghezze da 40 a 100 mm. Finora il sistema è stato usato soltanto per il controllo di profilati o di cavi prodotti in continuo, ma ora il suo uso è orientato anche per l’impiego in controlli in entrata presso gli utilizzatori degli articoli. Affinché i tubi possano essere ispezionati con uniforme efficacia il sistema ha la possibilità di presentare i tubi da esaminare mediante un adatto supporto, che rende possibile agli apparati fotografici esaminare gli oggetti da tutte le direzioni.


chiedilo a UTPVision! ARTIFICIAL VISION EXCELLENCE

UTPVision: leader internazionale nella progettazione e produzione di macchine per il controllo automatico di dimensioni e difetti superficiali di pezzi in gomma, plastica, PTFE e altri materiali.

Head Office - Production Plant Via Tonale 9, 24061 Albano S.Alessandro (BG) Italy tel +39 035 4521465 | fax +39 035 4521082 skype: utpvision | info@utpvision.it www.utpvision.it


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

Nella testata di misura la superficie dei tubi viene illuminata da un anello di luce con uguale intensità in tutte le direzioni e viene fotografata da sei apparati fotografici ad alta risoluzione, che sono distribuiti sulla circonferenza del profilato secondo un angolo di 60°. Mediante i 6 apparati fotografici che dispongono ciascuno di 2.500 pixel, l’apparato riconosce le difettosità superficiali a partire da una grandezza di 30 μm (micrometri). Allorché il sistema registra una irregolarità, sia essa sulla superficie o sugli spigoli, viene restituito un segnale grafico, che caratterizza la gravità della irregolarità. Il sistema è così veloce, che informa su irregolarità anche dopo pochi centimetri dopo il passaggio della

testata di misurazione. Il sistema occupa poco spazio e dà la possibilità di localizzare e di classificare le difettosità sull’intera lunghezza dei tubi specificando se si tratta di inclusioni, di ruvidità, di ammaccature. La Pixargus ha sviluppato l’impiego del sistema su tubi di diametro da 5 a 20 mm e di lunghezza da 40 a 100 mm. Nell’articolo è riportata una figura della testa di misura.

materie prime PNEUMATICI NON SONO TUTTO Udo Erbstöβer - Lanxess; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 66/3-26-27-2013. Rif. E3174.

N

ell’articolo qui recensito vengono esposte molte situazioni riguardanti opportunità e critiche di impiego di tipi di materie prime, puntualizzandone ogni volta la logica. In una vettura tedesca di lusso di 1.400 kg del 2009 erano impiegati 63 kg di elastomeri e 195 kg di materiali plastici (termoplastici e termoindurenti). In molti casi sono entrate nel novero poliolefine termoplastiche, ivi comprese miscele di Polipropilene e di EPDM. L’autore nota sopratutto che gli elastomeri ad alte

Nomi sbagliati e brani tagliati Nel numero 610 de L'Industria della Gomma ci sono sfuggite alcune imprecisioni di cui ci scusiamo con i diretti interessati. A pagina 42, nell'articolo sulla nostra Conferenza Tecnica, nella didascalia delle foto il nome del direttore del Cerisie Fabio Negroni si è accidentalmente trasformato in Fausto. Nell'articolo successivo, quello sulle relazioni della conferenza, a pagina 47, il coautore con Laura Polloni della relazione di Directa Plus è Valerio Giugliano e non Brandolese, come erroneamente indicato. Infine, nell'articolo di pagina 57 sulla nuova pressa Engel e-mac 310/100, per un errore tecnico è saltata una parte del testo che descriveva le soluzioni per controllo del processo e della qualità. L'articolo completo è stato inserito nella versione digitale della rivista, che presto sarà disponibile e sfogliabile online sul sito della nostra casa editrice alla pagina web http://edifis.it/sfoglia-le-riviste-online-industria-gomma.

SCHEDA PER LA RICHIESTA DI ARTICOLI DELLA RUBRICA O TUIT GRA O I Z ERVI UN S

“ABBIAMO LETTO PER VOI” EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it

Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo_______________________________________________________ Segnalati nella sezione “Abbiamo letto per voi” apparsa nel numero.....................................................................di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome............................................................................................................................... Azienda............................................................................................................................................... indirizzo.............................................................................................................................................. Cap.....................Città...............................................................................Prov.......................................

Data.........................Firma.......................................................................................................................

16 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013


prestazioni in determinati impieghi non possono essere sostituiti. Il mondo dei profilati ad esempio diviene sempre più sofisticato e più ricco di nuovi materiali: esso si sviluppa oggi anche con articoli progettati con simulazioni ad elementi finiti. Le stesse portiere delle automobili arrivano a contenere anche sette sistemi di sigillo. L’ufficio di questi ultimi serve per sopperire a situazioni varie, connesse con il comportamento globale dell’autoveicolo. I sistemi di sigillo sono progettati ad esempio anche in funzione di problemi di buona penetrazione e per minimizzare i rumori del vento. In questa accessione l’autore dell’articolo, della Lanxess, riconosce i meriti dei profilati di Keltan. Si propone anche di migliorare l’aspetto introducendo l’impiego di profilati colorati. Anche per questo l’autore può anche trovare un fondamento logico. Il confine fra le opportunità volte a migliorare il comfort e quelle volte a migliorare la sicurezza spesso non viene valutato a pieno. Si propone ad esempio anche di pensare alle spazzole dei tergicristalli, migliorandone l’efficenza e la sicurezza con l’uso di Baypren. L’autore passa a considerare l’impiego del Therban ad alto contenuto di ACN in anelli di tenuta. Tale materiale è relativamente polare e non è quindi sensibile agli effetti di rigonfiamento provocati da oli e grassi apolari. Nel caso delle molle ad aria (air springs) l’autore ravvisa la convenienza all’impiego di Baypren della Lanxess nell’intervallo di temperatura da -40 °C a +80°C, anche perché tale elastomero è caratterizzato da efficienti proprietà di attacco alle fibre di rinforzo. L’impiego delle HNBR è particolarmente congeniale per le cinghie dentate. In applicazioni nel motore EcoBoots della Ford, cinghie dentate in Therban hanno dato buona prova di funzionamento in bagno d’olio. Inoltre viene citato l’uso di HNBR in sistemi di tubi nei quali l’elastomero viene assoggettato a pressione di 200 bar molte volte per secondo. Nell’articolo viene poi data notizia di una applicazione di tubi di EPDM in soluzioni di urea in convertitori catalitici di ossido di Azoto. In veicoli a trazione elettrica si ravvisa possibilità di vantaggi incentivando l’uso dell’EPDM, perché in tal caso non sussiste il pericolo dell’attacco dell’elastomero da parte dei carburanti. Nei problemi di resistenza alla fiamma che entrano gioco in caso di corto circuito un ruolo rilevante ha l’impiego del Levapren della Lanxess (EVM, etilene/ vinile acetato). Esso, per la sua bassa viscosità e per la sua buona compatibilità con cariche polari, accetta elevate dosi di ritardanti di fiamma inorganici, come ad esempio l’idrossido di Alluminio. Con l’impiego di idrossido di Alluminio sussiste anche il vantaggio che si evita lo sviluppo di acido alogenidrico tipico degli antifiamma.

LAELASTICA NUMERO UNO | ABBIAMO LETTO PER VOI PER LE NOVITÀ MONDIALI. K 2013 Siate curiosi di scoprire la piattaforma business e di contatto, più importante a livello mondiale. Su una superficie espositiva netta di complessivi 168.000 mq, circa 3.000 espositori da oltre 50 Paesi Vi presenteranno le loro soluzioni innovative e sostenibili e concept avvenieristici dei settori dei Macchinari e Attrezzature, delle Materie prime e Prodotti ausiliari, dei Semilavorati, dei Pezzi tecnici e dei Prodotti rinforzati con il materiale plastico. Programmate ora la Vostra visita in fiera! Benvenuti alla Vostra K 2013.

Fiera internazionale numero uno al mondo delle materie plastiche e della gomma

k-online.de HONEGGER GASPARE S.r.l. Via F. Carlini, 1 _ 20146 Milano Tel. +39 (02)47 79 141 _ Fax +39 (02)48 95 37 48 honegger@tradefair.it

www.tradefair.it


ASSEMBLEA FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA

Tre nodi da sciogliere per ripartire: fisco, lavoro ed Europa di Riccardo Oldani

Nell’assemblea generale della Federazione Gomma Plastica dello scorso 25 giugno, il neo-eletto presidente Paolo Cittadini, il presidente di Confindustra Giorgio Squinzi e l’economista Marco Fortis hanno messo in evidenza i freni che bloccano le imprese italiane e che ci hanno fatto sprofondare nella recessione. L’appello, lanciato alle forze politiche italiane ed europee, è di rimuoverli velocemente per far riprendere l’economia

L

18 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

eloquenti grafici elaborati da Assogomma). Ma le responsabilità della situazione sono da attribuire a un sistema sempre più burocratizzato e ostico

per le imprese, con un costo del lavoro insostenibile a causa dell’invadenza dello stato. Cittadini ha evidenziato cifre in cui si nota come il cuneo fiscale

Produzione del settore gomma in italia 2011/2012 Articoli tecnici

Materiale per ricostruzione

Pneumatici

700.000

648.820

261.217

525.000

523.184

348.281

350.000 223.738

268.510

39.322

2011 Fonte: rilevazione Assogomma tra le aziende associate

settembre 2013

Totale

30.936

2012

175.000 0

tonnellate

o scorso 25 giugno, a Milano, si è tenuta l’assemblea generale della Federazione Gomma Plastica e delle due associazioni che la compongono, Unionplast e Assogomma. Nell’occasione è stato presentato il nuovo presidente della federazione, Paolo Cittadini, amministratore delegato delle Industrie Ilpea Spa, gruppo che produce, tra l’altro, guarnizioni per lavastoviglie e, quindi, anch’egli legato al mondo della gomma. Per quanto riguarda Assogomma, invece, prosegue nella sua carica di presidente Ermanno Fugazza, eletto nel 2011. Pubblichiamo due interviste ai due personaggi nelle pagine successive. Quanto è emerso nella giornata si sintetizza con gli interventi di Cittadini e con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ospite d’onore della giornata. Quello che emerge è un quadro difficile per le imprese del comparto gomma-plastica italiano (in queste pagine pubblichiamo alcuni


ASSEMBLEA FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA

incida sul costo del lavoro in Italia in modo spropositato, mettendoci completamente fuori mercato (si veda più avanti la sua intervista).

Lavoro più flessibile Altri freni alle imprese italiane, pesi che le rendono meno concorrenziali rispetto ai competitor stranieri, anche

PRODUZIONE DEL SETTORE GOMMA: VARIAZIONE PERCENTUALE TRA 2011 E 2012 Articoli tecnici

Materiale per ricostruzione

-14%

-21%

Pneumatici

Totale

0%

-23%

-19%

-13% tonnellate

-25% -38% -50%

Variazione percentuale 2011/2012 Fonte: rilevazione Assogomma tra le aziende associate

PRODUZIONE DI ARTICOLI TECNICI IN ITALIA (tonnellate) Tubi Nastri trasportatori e cinghie di trasmissione Tappeti e rivestimenti per pavimenti Gomma spugnosa Nastri autoadesivi Suole, tacchi e lastre Altri articoli tecnici

Penalizzati in Europa

87.021

90.000 82.070

61.657

67.500 50.960

45.000

12.380 10.144

2011

45.157 15.164 17.072 8.402 6.561

2012 Fonte: rilevazione Assogomma tra le aziende associate

22.500 11.331

0

tonnellate

50.145

23.891

europei, sono rappresentati, nell’opinione condivisa di Squinzi e di Cittadini, dalla scarsa disponibilità di manodopera specializzata, legata in parte alle carenze del nostro sistema scolastico e in parta alla fuga degli italiani da certe professioni, e dalla scarsa plasticità dei contratti nazionali di lavoro, che impediscono di rispondere con elasticità alle esigenze del mercato. In Italia è praticamente impossibile adattare gli orari di lavoro alle esigenze di produzione, che oggi più che mai vedono alternarsi periodi di grande intensità ad altri di maggiore rilassatezza. È proprio la dinamica del mercato che vede l’aumento di commesse da evadere in tempi brevissimi, senza più la garanzia dei rinnovi automatici di anno in anno che tanto semplificavano l’attività delle aziende negli anni scorsi. E mentre, per far fronte a situazioni del genere, si vede, per esempio in Spagna, il ritorno del cottimo (7 euro l’ora in base al numero di pezzi prodotti, per contrastare la concorrenza del Marocco), da noi non ci si schioda da logiche di contrapposizione che non risolvono il problema, né per le imprese né per i lavoratori.

A questi pesi strutturali si aggiungono quelli di una politica europea che ha visto l’Italia particolarmente penalizzata negli ultimi anni da un rigore esercitato con pesi diversi e senza apparente equità. A mettere in evidenza questo aspetto, intimamente legato purtroppo a una nostra debolezza congenita nei consessi internazionali, è stato Marco Fortis, economista all’Università Cattolica, vicepresidente della Fondazione Edison. Fortis, come già aveva fatto qualche settimana prima all’assemblea di un’altra importante associazione, Assocomaplast, ha evidenziato come, negli ultimi anni, il rapporto tra debito e Pil sia cresciuto molto più in paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania che non da noi. Per non parlare della situazione spagnola, paese indebitato il triplo di noi, per il quale l’Europa non ha esitato a mettere mano al por-

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

19


ASSEMBLEA FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA

ESPORTAZIONI DEL COMPARTO GOMMA ITALIANO Pneumatici

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Calzature

412.836 396.660

375.000

327.103 280.118

250.000 102.838 28.785

125.000

88.659

2011 24.341

0

2012 Fonte: rilevazione Assogomma tra le aziende associate

IMPORTAZIONI DI ARTICOLI GOMMA IN ITALIA Pneumatici

600.000

Articoli tecnici

Semilavorati

Calzature

554.321

450.000

449.506

300.000 216.536 193.611

tonnellate

20 |

Semilavorati

500.000

La ricchezza c’è Quindi, viviamo una crisi legata soprattutto allo sforzo immane per mantenere il nostro deficit all’interno del 3% del Pil, quando per altri paesi si è deciso di non usare lo stesso rigore e di sforare allegramente. Non è solo il caso di Spagna e Portogallo, ma anche di Francia e Regno Unito, che ha un rapporto deficit/ Pil superiore al 6,5%. Come osservato da Fortis quello che ci viene rimproverato è il debito, pari al 127% del Pil, secondo in Europa solo a quello della Grecia, ma ampiamente compensato dai risparmi delle famiglie che, però, non vengono considerati un valore macroeconomico. In una situazione del genere le imprese possono fare ben poco, se non attendere mosse positive e, si spera, risolutive da parte del governo. Anche la nostra rappresentanza in Europa deve farsi più dinamica. Per il resto, è fondamentale per i nostri manager guardare con grande attenzione all’export, individuando i partner e i mercati giusti in cui lavorare senza farsi incantare da false sirene. Per esempio, sottolinea Fortis, il mercato degli Emirati Arabi potrebbe costituire un approdo forse più interes-

Articoli tecnici

tonnellate

tafoglio quando si è trattato di salvare le sue banche. «Per l’Italia – spiega Fortis – ci si ostina invece a non considerare il peso del risparmio delle famiglie, il più alto d’Europa, che però costituisce la base finanziaria usata dalle banche per investire in buoni del tesoro e, quindi, sostenere l’economia nazionale. Non solo. L’Italia continua a comportarsi egregiamente dal punto di vista della produzione. Se parliamo di manifattura siamo rimasti l’unico paese industriale in Europa oltre la Germania e siamo tra i primi cinque al mondo per export. Il numero di nicchie produttive in cui l’Italia vanta l’eccellenza mondiale è stupefacente, e supera di gran lunga anche quello della Germania. Certo, si tratta di settori meno massivi rispetto al siderurgico all’automotive, ma pur sempre di ambiti che vedono le nostre aziende all’avanguardia nel mondo». Uno di questi comparti è, tra l’altro, proprio quello della gomma.

150.000 66.344 26.571

0

2011

52.805 28.316

2012

Fonte: rilevazione Assogomma tra le aziende associate

sante, per le nostre imprese, dei tanto decantati Bric che stanno cominciando a rallentare la crescita e su cui si sta buttando indiscriminatamente tutto il mondo produttivo.

settembre 2013

Le scelte strategiche sono fondamentali, quindi, a patto che il mercato interno si assesti e dia segni di ripresa. Se manca quello, è difficile pensare di vivere di solo export. 


01_ICEBERG

3-09-2007

14:45

Pagina 1

Sotto ad ogni mescola PMG c’è un grande know-how.

Le Risposte Alle Vostre Domande Da oltre 30 anni PMG è leader nella produzione di mescole in elastomeri speciali ad elevata tecnologia. In continua evoluzione, offre soluzioni su misura altamente qualificate specialistiche. Da oltre 30 anni PMG è leader nella produzione di e mescole in elastomeri speciali ad elevata tecnologia. In continua evoluzione, offre soluzioni su misura altamente qualificate e specialistiche. PMG è in costante espansione sul mercato Europeo, in particolare grazie al nuovo sito produttivo in Romania che le permette di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri Clienti.

PMG S.p.A. 24069 CENATE SOTTO (Bg) - ITALIA Via Europa, 3 - Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157

PMG EAST S.r.l. 300645 TIMISOARA - ROMANIA Str. I. Slovici, 135 - Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941

info@pmgspa.it - www.pmgspa.it

PRODUZIONE MESCOLE GOMMA


L’INTERVISTA DEL MESE: PAOLO CITTADINI

Un patto tra politica, industria e sindacati per lasciarsi la crisi alle spalle Paolo Cittadini, neo presidente della Federazione Gomma Plastica, si esprime a tutto campo sulla crisi, le sue cause e sul coraggio che tutti insieme politica, imprese e sindacati dovranno mettere in campo per uscire dalla recessione. Un’analisi appassionata, la sua, in cui descrive l’industria italiana come un pugile costretto a salire sul ring con una mano legata dietro la schiena. Troppe le limitazioni che frenano la nostra competitività sugli scenari internazionali: dal costo del lavoro a quello dell’energia, dalla difesa a oltranza delle posizioni acquisite a un sistema pensionistico che penalizza i giovani. È ora di cambiare le cose per ridare vigore, speranza e fiducia a tutto il paese.

Qual è l’attuale stato di salute del settore gomma-plastica? Che peso ha all’interno del comparto manifatturiero e, più in generale, dell’economia italiana? Lo stato di salute del settore gomma plastica è di acuta sofferenza, come lo è quello di gran parte dell’industria italiana. Basti pensare al calo della produzione industriale che in Italia, dal 2008 al 2012, è diminuita di quasi il 25%. Per il settore gomma è scesa da oltre 360.000 t di articoli tecnici e 370.000 t di pneumatici, a circa 230.000 t di articoli tecnici e 270.000 t di pneumatici, con cali rispettivamente del 36% e del 27%. Il settore della plastica è andato un po’ meglio, ma anch’esso ha registrato cali importanti, in linea col calo medio della produzione industriale Italiana. Nello stesso periodo di riferimento, il consumo di materie termoplastiche è sceso da 6.555.000 t a 5.420.000 t, pari al 17% in meno di quanto si consumava nel 2008. Il peso del settore gomma plastica all’interno del comparto manifatturiero 22 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Italiano è di primaria importanza, perché rappresenta circa il 5% del fatturato dell’attività manifatturiera e impiega quasi il 5% dei relativi dipendenti. È quindi un settore strategico, che dobbiamo rilanciare a ogni costo. Nel suo primo discorso in qualità di presidente della Federazione Gomma Plastica, durante l’assemblea generale dello scorso 25 giugno, lei ha messo in evidenza una serie di punti critici che in questo momento frenano non solo l’Italia in generale, ma il comparto gomma-plastica in specie. Quali sono, volendo riassumerli, i freni maggiori per le imprese? E quali situazioni di svantaggio comportano per le nostre aziende rispetto ai nostri diretti concorrenti esteri? Il problema principale per le aziende italiane è la mancanza di competitività che ci fa perdere volumi produttivi ben al di là del calo del mercato interno o di quello europeo. La produzione industriale è infatti calata di quasi il 25% rispetto al picco del 2007, mentre il pro-

settembre 2013

Paolo Cittadini, presidente della Federazione Gomma Plastica.

dotto interno lordo è calato di poco più del 10% nello stesso periodo. Questi dati stridono con quello del mercato globale che, al contrario di quanto accade in Italia, continua a crescere. Le ragioni della mancanza di compe-


L’INTERVISTA DEL MESE: PAOLO CITTADINI

titività derivano principalmente dall’insopportabile peso dello Stato sui costi di produzione delle aziende italiane. Infatti, lo Stato, per poter sostenere il proprio debito, tassa il lavoro, l’energia, i trasporti, gli immobili e i redditi in modo tale da non permettere più alle aziende italiane di competere sui mercati interno ed internazionale. Se esaminiamo il costo del lavoro per ogni ora effettivamente lavorata nel nostro comparto, in Italia è di quasi 25 €/ora, di cui il dipendente riceve circa 10 €, inclusa la quota del TFR al netto delle imposte: il resto, circa 15 €/ora, rappresenta il cosiddetto cuneo fiscale costituito da tasse, contributi assistenziali, pensionistici ed altro ancora. In Spagna il dipendente costa poco più di 15 €/ora e riceve quasi 8 €. In Polonia e in Turchia, paesi nei quali sta migrando gran parte dell’industria dell’elettrodomestico europea, si hanno costi complessivi inferiori a 6 € per ora lavorata, che vanno in parti quasi uguali al lavoratore e allo stato. Come si vede, non sono le maestranze Italiane che guadagnano troppo, ma è il carico fiscale e previdenziale dello Stato che rende il lavoro italiano molto più costoso di quello di altri Paesi a noi vicini. La stessa situazione si ritrova nell’energia elettrica il cui costo varia dai 0,15 €/KWh dell’Italia agli 0,08 € della Polonia e della Turchia. Anche il credito bancario costa più in Italia che all’estero e, purtroppo, è anche scarsamente disponibile, proprio a causa dell’elevato debito pubblico dello Stato e della sofferenza dell’economia italiana, che lo rende rischioso per i finanziatori. La situazione è ulteriormente aggravata dai costi indotti dall’eccesso di burocrazia, che rallenta tutta l’economia; dalla lentezza esasperante della giustizia, che rende difficile fare valere i propri diritti, mortificando le ragioni di chi subisce i torti; dal distacco della scuola dalla realtà industriale, che non permette di sviluppare la ricerca e di preparare adeguatamente gli studenti all’attività lavorativa; dal regime pensionistico che, dopo decenni di concessioni a tutti, ora trattiene gli anziani al lavoro, creando

i presupposti per una disoccupazione giovanile da paese del Terzo mondo. Anche la moneta unica, che ci impedisce di ricorrere allo strumento della svalutazione per ripristinare la nostra competitività come eravamo abituati ai tempi della lira, avrebbe bisogno di un governo centrale europeo che redistribuisca le risorse in modo tale da aiutare i paesi più deboli o più esposti alle crisi finanziarie: con la moneta unica e senza unità politica si rischia di ampliare la forbice tra le economie dei paesi più forti, come la Germania e quelle dei paesi del Sud Europa. Infine, in Italia, si tende a difendere sempre quelli che vengono chiamati comunemente “i diritti acquisiti”, prescindendo dalle nuove realtà con cui l’industria e il paese si devono confrontare. Questo modo di pensare e di agire tende a irrigidire le posizioni delle varie categorie sociali che compongono il paese e a scaricare sulle nuove generazioni il costo dei privilegi che le generazioni più vecchie vogliono difendere, con grave danno per il futuro dell’Italia. Quelle elencate sono le cause principali della mancanza di competitività del sistema Italia e della conseguente crisi della produzione industriale: dobbiamo rimuoverle, se non vogliamo che l’Italia si deindustrializzi in poco tempo. Quali sono le soluzioni che la Federazione propone per eliminare, o perlomeno allentare, questi freni? Ho appena parlato della necessità di rimuovere alcune cause che hanno generato e che continuano a generare rallentamenti nell’attività produttiva Italiana. La presenza della Federazione ai tavoli confindustriali e a quelli ministeriali assicura quantomeno la possibilità di testimoniare le necessità del comparto gomma plastica, vitale fornitore del manifatturiero in tutte le sue espressioni. Siamo fornitori di tutta l’industria, dall’alimentare all’elettrodomestico, dall’auto all’edilizia e ciò fa di noi un interlocutore tecnicamente indispensabile. Devo però sottolineare che la Federazione può intervenire autonomamente solo sulla contrattazione sindacale:

per il resto può solo fare un’attività di informazione e persuasione nei confronti di chi può prendere decisioni. Non sarebbe poca cosa se le relazioni industriali in Italia fossero caratterizzate da normali principi di efficienza ed efficacia, ovvero se consentissero un rinnovo del contratto di lavoro in tempi ragionevoli e, soprattutto, con contenuti ispirati a elementi di modernità e di confronto con le realtà dei paesi a noi più vicini. Per quanto riguarda i tempi di rinnovo si pensi che, a un anno dalla presentazione della piattaforma da parte delle organizzazioni sindacali, siamo ancora fermi su discussioni di principio a sostegno delle quali è stato proclamato uno stato di agitazione poco comprensibile, data la disponibilità negoziale che abbiamo sempre dichiarato e, soprattutto, data l’attuale debolezza della domanda che rende abbastanza sterile l’utilizzo dello sciopero come strumento di lotta sindacale. Per quanto riguarda invece gli elementi di modernità, basti dire che la nostra proposta di riconoscere le indennità di turno solo in caso di effettiva prestazione lavorativa ha sollevato reazioni fortemente negative. La nostra richiesta di introdurre il principio di premiare la presenza, che ispira la contrattazione sindacale in quasi tutti gli altri paesi del mondo e che dovrebbe essere ampiamente condiviso da tutti, è stato respinto dal sindacato. Penso anche che dovremmo rafforzare ulteriormente la contrattazione a livello aziendale, in modo da tenere conto delle esigenze delle singole realtà produttive, piuttosto che continuare a dettare regole nazionali a cui attenersi. Quali sono le prime scadenze e i primi obiettivi che lei si è posto assumendo la presidenza della Federazione? Quali sono i programmi immediati per il futuro? Un contratto di lavoro “da tempi di crisi” è l’obiettivo che ho ereditato dal mio predecessore Nicola Centonze. Se questo sarà fattibile non dipenderà solo dalla volontà della Federazione ma, soprattutto, dall’atteggiamento che as-

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

23


L’INTERVISTA DEL MESE: PAOLO CITTADINI

sumeranno le organizzazioni sindacali: l’abbandono del negoziato è un fatto inusuale e rappresenta un irrigidimento nelle posizioni che contrasta con quanto ho detto poco fa relativamente alla necessità di non difendere a tutti i costi i diritti acquisiti. Comunque, questo atteggiamento non fa venir meno le nostre proposte che continuiamo a considerare come favorevoli alle imprese ed ai lavoratori. C’è ancora molto da fare sul fronte dei costi energetici: spero che si concretizzi al più presto la rimodulazione della componente A3 del costo dell’energia, per cui Assogomma, anche a nome della Federazione, si è battuta con forza. Spero anche che gli incentivi, che il GSE sta pagando per sostenere lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, vengano dati solo a quelle attività che realmente producono energia a costi accettabili dal mercato e che hanno un futuro sostenibile. Si deve evitare di scaricare sull’industria gli oneri di incentivi troppo elevati e dati a tutti senza adeguate valutazioni di merito, come purtroppo avviene al giorno d’oggi. Vorrei dei momenti di confronto molto concreti con i colleghi della filiera, produttori di macchine per la trasformazione e di materie prime in testa. La sede più opportuna è il Comitato Interassociativo che, quindi, credo debba essere rafforzato e utilizzato al meglio, senza inutili duplicazioni. Ci aspettano sia l’Expo 2015, un evento del quale si parla molto, che il Plast 2015, la prima manifestazione fieristica dopo l’inaugurazione dell’Expo. È un’occasione che non dobbiamo perdere, dato che sarà una vetrina importantissima per l’industria italiana della gomma e della plastica. Stiamo verificando la possibilità di organizzare saloni tematici durante Plast 2015 per testimoniare la ricchezza tecnologica dei nostri settori, che sono innovativi per definizione: basti pensare ai materiali compositi ed ai polimeri “no oil”. Vogliamo anche cimentarci con il nostro primo “Orientagiovani”, la manifestazione di Confindustria che stimola l’attenzione dei giovani verso gli studi 24 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

delle materie scientifiche e tecnologiche. Il problema sarà mettere in fila le priorità e realizzare queste iniziative con le risorse disponibili: purtroppo, anche per le associazioni come la nostra sono tempi di crisi. Al di là di tutte le notazioni negative che si fanno sull’economia e sulla situazione italiana in questo momento, il comparto della gomma e della plastica italiano resta uno dei più produttivi e tecnologicamente avanzati nel mondo. Volendo quindi essere ottimisti, e sforzandoci di vedere il bicchiere mezzo pieno, quali sono gli aspetti positivi che lei riscontra nel settore? Quali i punti fermi da cui ripartire per una pronta ricrescita? La nostra industria manifatturiera non è seconda a nessuno in termini di tecnologia, automazione di processo e capacità degli addetti: ci sono nomi di aziende italiane che non hanno l’eguale nel mondo. In particolare nei settori plastica e gomma abbiamo fatto scuola a tutte le altre nazioni per tanti anni: basti pensare ai processi catalitici sviluppati dal professor Natta, alla tecnologia degli pneumatici, all’estrusione e allo stampaggio di gomma e plastica nelle loro varie forme, per cui, oltretutto, siamo abilissimi produttori di macchine e stampi. Dobbiamo sfruttare la nostra esperienza, la nostra tecnologia, i nostri processi, la nostra inventiva e rimuovere le ragioni che hanno costretto molte aziende a ridurre o a delocalizzare interamente le loro attività produttive fuori dall’Italia. Queste ragioni sono ben chiare e ho appena parlato delle più importanti: ci vuole la volontà di farlo. Questo è l’unico modo di ripartire con rinnovato vigore e, soprattutto, con una rinnovata speranza e fiducia nel futuro dell’Italia. Che genere di attenzione e di impegno chiedete alla classe politica per porre le industrie del settore nelle condizioni migliori per operare? La classe politica deve capire che se un pugile sale sul ring con una mano

settembre 2013

legata dietro la schiena, fa molta più fatica dell’avversario e ben difficilmente ne esce vincitore. Allo stesso modo, se la nostra industria è costretta a battersi sul ring della competizione mondiale dovendo pagare più dei suoi concorrenti per il costo del lavoro, dell’energia, dei trasporti e delle tasse, se deve continuare ad impiegare lavoratori ormai anziani rinunciando all’apporto positivo dei giovani e se deve finanziarsi in presenza di importanti restrizioni al credito e a costi elevati, ben difficilmente riuscirà a vincere, creando quella ricchezza e quel benessere sociale che hanno caratterizzato i nostri anni passati. Io credo che la politica debba tagliare, con coraggio e determinazione, i costi non essenziali del paese, in modo da liberare le risorse necessarie a ridurre pesantemente il cuneo fiscale e le accise sui costi dell’energia, così da rilanciare la competitività industriale. Penso che debba riformare le pensioni estendendo il calcolo del metodo contributivo, con gli opportuni strumenti di salvaguardia, anche alle pensioni più vecchie e così liberando risorse per permettere, a chi lo vuole, di andare in pensione anche prima dei 67 anni, pur con le necessarie penalizzazioni. Penso che la politica debba adoperarsi affinché l’euro non sia sopravvalutato rispetto alle monete di altri paesi a noi vicini, ma concorrenti, e che debba impegnarsi per arrivare a un’unione politica europea, in assenza della quale la moneta unica non può sopravvivere. Penso che la politica debba riformare il fisco, affinché tasse troppo alte sulle persone fisiche e sugli immobili non facciano crollare ulteriormente la domanda interna. Potremo farcela se opereremo bene: non solo la politica dovrà fare quanto necessario per rilanciare la competitività del paese, ma anche imprenditori e sindacati dovranno mostrare il necessario coraggio nelle loro scelte, che dovranno essere tese a rilanciare gli investimenti in Italia e a garantire un mercato del lavoro flessibile ed incentivante per i lavoratori, in modo da poter rilanciare l’industria e, con essa il tutta l’Italia. 


High-performance ďŹ lls at every turn MAKE NON-FILLS A NON-ISSUE. Zetpol EP elastomers improve the processing of your toughest HNBR compounds without sacrificing finished part performance. Faster injection rates provide a significant reduction in injection molding problems that can put the brakes on your bottom line. Now, even complex molds are no match for the high performance of Zetpol HNBRs.

Get up to speed today at ZetpolEP.com.

63281_zetpol_ad_eng.indd 2

8/26/10 11:32:42 AM


L’INTERVISTA DEL MESE: ERMANNO FUGAZZA

Un’alleanza tra associazioni per essere più forti Nei momenti difficili bisogna fare massa critica. Ecco perché, spiega il presidente di Assogomma Ermanno Fugazza, l’associazione si orienterà sempre di più in futuro per favorire rapporti più stretti con le associazioni “contigue”, non solo quelle dei costruttori di macchine e delle materie prime, ma anche quelle che rappresentano i mercati finali dei prodotti in gomma. A tutto questo deve aggiungersi l’impegno delle imprese per migliorarsi in ogni ambito dell’attività, dalla produzione alla promozione, dalla gestione all’adeguamento alle normative. A loro supporto, Assogomma sta potenziando i servizi di formazione e informazione, anche attraverso la nuova società di servizi Sviluppo Servizi Gomma, e di assistenza tecnologica, attraverso il Cerisie. Passi indispensabili, spiega Fugazza, che si devono accompagnare con una ripresa dei settori dell’automotive e dell’edilizia, destinazioni per elezione dei manufatti in gomma.

A due anni dalla sua elezione a presidente dell’Associazione qual è il suo bilancio? Quali situazioni e compiti ha dovuto affrontare Assogomma in questo biennio, quali difficoltà ha dovuto superare e quali sono i risultati che più la soddisfano? I due anni della mia presidenza coincidono con un periodo di grandissima difficoltà dell’economia, che purtroppo non ha risparmiato il nostro settore. Infatti, in 5 anni abbiamo perso circa il 30% della produzione e almeno altrettanto di occupazione. L’associazione non può certamente cambiare una tendenza che interessa quasi tutti i mercati a noi più vicini, e in particolare l’intera area europea dove vengono destinati i tre quarti della nostra produzione, ma certamente può e deve adeguare i propri servizi in funzione delle nuove esigenze del settore. È proprio questo che la mia presidenza, col supporto della giunta, ha cercato di porre in essere attraverso una ridefinizione dei ruoli e una riorganizzazione delle strutture associative per una focalizzazione su tematiche di forte im26 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

patto sul business e sui costi in particolare: questo è il caso ad esempio delle attività svolte per ridurre il costo energetico, che rappresentano una voce di forte importanza per il settore. Anche l’attività avviata sugli scarti di lavorazione si pone proprio come obiettivo, dopo la quantificazione del fenomeno, di individuare soluzioni che consentano di azzerare i costi di smaltimento e/o di valorizzare tali materiali, non escludendo la possibilità di far nascere aggregazioni tra imprese coordinate dall’associazione o opportunità per singole iniziative imprenditoriali. Considerando i due grandi settori del mondo della gomma, pneumatici e articoli tecnici, quale situazione riscontrate dall’osservatorio di Assogomma? Come si stanno comportando i due comparti e quali sono i punti positivi e quelli critici? Il settore della gomma, nel suo complesso, ha fatto registrare un calo medio produttivo del 19% nel 2012, che fa seguito all’andamento positi-

settembre 2013

Ermanno Fugazza, presidente di Assogomma.

vo del precedente anno del +5%. Tale risultato è il frutto dell’andamento negativo di entrambi i comparti produttivi: gli pneumatici che calano del 23% e gli articoli tecnici del 14%. Nel primo seme-


L’INTERVISTA DEL MESE: ERMANNO FUGAZZA

stre di quest’anno entrambi i comparti hanno proseguito il loro trend riflessivo con un calo medio complessivo inferiore al 10%. Nell’ultimo periodo sono emerse nuove linee tendenziali con un arresto dei cali nella maggior parte delle situazioni, ma anche andamenti all’insegna della positività che indicano un possibile recupero nei prossimi mesi. È noto a tutti che il settore della gomma si rivolge prevalentemente al mercato automotive che, in termini di primo equipaggiamento, continua ad avere un trend riflessivo. Tuttavia, la prevista produzione di alcuni nuovi modelli del principale costruttore nazionale dovrebbero offrire nuova linfa per la saturazione delle capacità. Il mercato al ricambio invece, dopo una pausa di riflessione nei primi 2 o 3 mesi dell’anno, ha ripreso la sua corsa recuperando il terreno perso e nei primi sei mesi dell’anno fa registrare una stagnazione rispetto ai valori dello scorso anno, con miglioramenti in alcuni segmenti. Permane una stagnazione nel settore edilizio che ci si augura possa ricevere una sferzata dalle nuove iniziative governative. La produzione italiana di elettrodomestici si è più che dimezzata, con riflessi negativi anche sulla produzione di componenti, con tendenze alla delocalizzazione. Quali programmi ha l’Associazione per il prossimo futuro? Quali sono le scadenze più pressanti e quali le necessità del comparto che con più urgenza cercate di rappresentare, sia in sede confindustriale sia nei rapporti con il mondo politico? Il programma del prossimo biennio sarà definito a breve con la giunta associativa e, quindi, preferisco non dare anticipazioni. Tuttavia la direzione intrapresa da due anni è quella che sarà seguita anche in futuro, con la capitalizzazione delle capacità e della struttura di Assogomma con il supporto della Federazione Gomma Plastica, pur nell’ambito di rapporti e di sinergie sempre più ampie con altre realtà appartenenti alla filiera o anche al di fuori della stessa. È convinzione di tutti che in una situazione di difficoltà occorre fare massa

critica per poter ottenere i risultati attesi. Quindi certamente si favoriranno i rapporti con le associazioni che rappresentano i costruttori di materie prime e macchine, ma anche con quelle che rappresentano mercati di destinazione finale dei prodotti in gomma. Quanto ai contenuti, certamente Assogomma incrementerà la propria attività per lo sviluppo delle attività istituzionali e non, in particolare quelle a supporto del business, degli eventi, della comunicazione e dei rapporti con le istituzioni. Assogomma si sta muovendo molto attivamente per fornire alle imprese strumenti concreti per affrontare i temi più urgenti del settore, dalla formazione professionale al supporto tecnico sulla gestione dei materiali. A suo giudizio in quale direzione si devono muovere le imprese per affrontare nel migliore dei modi la difficile situazione economica? Ritengo che a valle delle necessarie ristrutturazioni, l’innovazione e lo sviluppo delle risorse e delle tecnologie siano condizionanti per il recupero. Al riguardo siamo convinti che la formazione e l’informazione rappresentino un valore aggiunto imprescindibile per l’affermazione del settore. A tal fine l’associazione ha definito un nuovo e articolato programma annuale di attività su salute, sicurezza e ambiente, ma anche produzione e nuove tecnologie. Anche la gestione, l’area commerciale, il marketing, la comunicazione, e altri potranno invece essere toccati dal programma formativo. In altre parole, l’associazione si propone, attraverso la sua nuovissima società di servizi Sviluppo Servizi Gomma, quale punto di riferimento per il settore, non solo su argomenti di specifico interesse settoriale, ma anche su quelli orizzontali che possono rappresentare una chiave di svolta per cogliere opportunità. Anche il nuovo ruolo del Cerisie, più rivolto verso i bisogni degli associati, sia per le tradizionali attività di laboratorio che per un maggiore impegno per la formazione e assistenza tecnologica e per l’innovazione, costituisce un maggiore supporto alle imprese.

Assogomma ha anche un’intensa attività internazionale di confronto e collaborazione con altre associazioni. Quali sono i temi più dibattuti in questo momento nel settore, e in Europa in particolare? E rispetto agli altri paesi europei come si colloca la situazione italiana? Assogomma è un socio fondatore del Blic, ovvero l’Associazione europea dei produttori di articoli in gomma. Questo a dimostrazione che sin dalla nascita del mercato europeo, poi Unione Europea, la nostra associazione ha sempre dedicato alle attività internazionali una attenzione particolare. Da qualche anno il Blic si è trasformato in Etrma, dandosi una nuova organizzazione per meglio cogliere le esigenze del settore gomma che vedono interessi anche differenziati nei due comparti rappresentati: i pneumatici e gli articoli tecnici. Negli ultimi anni, a livello europeo, un’attenzione particolare è stata dedicata alle tematiche relative alla salute, sicurezza e ambiente, non solo seguendo l’evoluzione delle normative di riferimento, ma anche operando attivamente per il loro orientamento. Questa attività di monitoraggio si è già concretizzata con banche dati a disposizione delle imprese utilizzabili attraverso Assogomma, che allo scopo ha creato uno specifico servizio “one to one” a favore degli associati con help-desk e attività formative dedicate. Mi fa piacere poter dire che l’attività di Assogomma è generalmente contestualizzata all’interno del sistema associativo europeo come una “best practice”. Questo è ad esempio il caso delle azioni svolte dal Gruppo Produttori Pneumatici, che sono state in più occasioni utilizzate non solo come riferimento per analoghe iniziative negli altri Paesi, ma soprattutto come materiale di supporto per le azioni di rappresentanza nei confronti dell’Unione Europea. Si vedano per esempio le attività relative ai pneumatici invernali e alla compliance. Ci auguriamo di poter portare come esempio Assogomma anche per specifiche iniziative a favore degli articoli tecnici. 

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

27


INCHIESTA COMPOUNDING

La mescola è sempre più su misura

Come sta cambiando il settore del compounding in Italia? Come si sta adeguando alla situazione economica complessa e all’introduzione di normative sempre più restrittive sull’uso delle sostanze chimiche? In che modo sta cercando di rendere più ecosostenibile la propria produzione? A queste domande rispondono i principali protagonisti del comparto nel nostro Paese. Ne emerge un quadro che, senza toni particolarmente entusiastici, descrive però una realtà tutto sommato positiva, in cui l’attività è ancora intensa, soprattutto nell’expor t più che sul mercato interno, e che si aggiorna costantemente in fatto di tecnologie, strumenti e processi. La necessità principale è rispondere a richieste sempre meno programmate e sempre più specifiche e urgenti, fino al punto da richiedere formulazioni su misura per ogni cliente o lavorazione. Emerge un discreto scetticismo per quanto riguarda gli additivi di origine naturale per le mescole, che pongono problemi di qualità e di uniformità del prodotto difficilmente risolvibili. Ma grande attenzione viene posta allo sviluppo degli studi sulla gomma da guayule, ritenuti molto interessanti dai più, e all’adozione di processi produttivi più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici e della gestione degli scarti.

28 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle? 3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?


INCHIESTA COMPOUNDING

Le risposte dei protagonisti

Raffaele Ferro T.S.F. Spa

Troppi prodotti ormai sono considerati alla stregua di commodity per cui conta solo il prezzo. Fanno eccezione gli FKM a reticolazione perossidica 1. Il mercato in generale sta sempre più esasperando l’attenzione ai prezzi e ai tempi, spesso a scapito (preventivamente accettato) della qualità. Per gli FKM si sta accentuando il divario tra i prodotti a reticolazione perossidica, che vengono ancora recepiti come prodotti speciali cui riconoscere un premio in termini di prezzo, e i prodotti a reticolazione ionica, che sempre più sono percepiti come commodity, in cui il fattore prezzo è il criterio dominante. I reticolabili ionici costituiscono di gran lunga ancora la parte predominante di quota di mercato, in cui si stanno sempre più inserendo soluzioni a basso prezzo. Occorre aggiungere che la gamma di prodotti a basso prezzo è limitata e quindi non tutte le specifiche possono essere soddisfatte; e questa realtà tecnica non è sempre recepita dal mercato. Per i tempi di ordine dico solo che ci si muove sempre più in modo isterico: la programmazione è un esercizio sempre più complicato da repentine e continue aggiunte, cancellazioni, anticipi, posticipi, fatti e subiti da TSF sempre nell’ottica di fornire ai clienti la flessibilità ed il servizio che ci contraddistingue. Aggiungo, senza polemica, che tale flessi-

bilità purtroppo non è riscontrabile né applicabile in modo omogeneo lungo tutta la catena. 2. Da anni ci siamo mossi e continueremo a muoverci nell’ ottica della massima automazione: il controllo online di tutte le fasi di processo è una necessità imprescindibile, cui naturalmente aggiungiamo la gestione informatizzata dei magazzini, delle attività di R &D, dell’amministrazione. Gli investimenti in strutture sono materialmente evidenti nel nuovo capannone di produzione delle mescole siliconiche (TSF è partner italiano della Wacker Silicones), nella nuova struttura di gestione dei magazzini e nei nuovi macchinari, che ci permettono di ampliare la nostra flessibilità e capacità di operare in parallelo su più linee e con quantità che vanno dai pochi chilogrammi fino alle tonnellate giornaliere. 3. La profonda crisi del 2008-2009 ha certamente avuto in impatto negativo sui nostri fatturati: questo se cogliamo solo l’aspetto economico. Dal punto ìdi vista strategico occorre però dire che l’abbiamo affrontata come una stimolante opportunità per sviluppare nuove possibilità di mercato. Abbiamo investito in nuove omologazioni e strutture, nella consapevolezza che il know-how, le capacità tecniche e lo sviluppo sarebbero state le armi vincenti per gli anni successivi. E direi che i fatti ci stanno dando ragione. 4. Naturalmente abbiamo dovuto adeguarci a una normativa che non lasciava molto spazio di trattativa: abbiamo un nostro referente per il Reach (il dottor F. Saggio), abbiamo riorganizzato e rivisto le procedure di approvvigionamento e gestione delle materie prime, il personale coinvolto è stato formato tramite corsi opportunamente mirati. Insomma quel mix di necessario adeguamento a giuste esigenze legislative e di un po’ meno necessaria buro-

cratizzazione, che fa sempre più parte del nostro modo di lavorare. 5. TSF si occupa di mescole fluorurate, siliconiche e fluorosiliconiche, le cui ricettazioni non offrono molto spazio ad additivi “innovativi”. Facendo mente locale direi che l’ultima nostra novità è stata l’introduzione di nanoparticelle di PTFE in mescole speciali a basso coefficiente di frizione. 

Attilio Mafezzoli Multicom Srl

Gli ordinativi sempre più frammentati, con tempi brevi di consegna e basse quantità, richiedono analisi, programmazione e logistica più complessi e costosi 1. La domanda nel nostro settore non si è modificata significativamente a livello di valore, anche se vediamo un rallentamento nell’ultimo bimestre. Sono cambiate però le tipologie qualitative, quantitative e i tempi di consegna: vengono cioè richiesti quantitativi minimi, da consegnare nel più breve tempo possibile e per i tipi più disparati e diversi di mescole (con la necessità di ripetute prove di laboratorio). Per adeguarci a queste richieste diventa sempre più difficile programmare la produzione e la logistica e pertanto aumentano i costi gestionali. 2. Non ci sono importanti innovazioni dal punto di vista tecnologico mentre, a livello di macchinari ed impianti, abbiamo creato un a linea apposita per la produzione di piccole quantità di mescole “speciali” ad alto valore aggiunto e stiamo installando un impianto fotovoltaico per la produzione di almeno il 50% dell’energia industriale necessaria alla nostra attività.

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

29


INCHIESTA COMPOUNDING

3. Diciamo che non abbiamo ancora risentito degli effetti della crisi. Nel 2012 abbiamo avuto un incremento di fatturato dell’8,71% rispetto al 2011, esercizio in cui avevamo registrato un incremeto di fatturato del 33,4% rispetto al 2010. Nei primi 5 mesi del 2013 il fatturato si è mantenuto uguale all’anno precedente, per cui si può ipotizzare che, forse, sia iniziata anche per noi una fase di stasi (o forse di leggera crisi). Sapere per quanto tempo si farà sentire l’attuale congiuntura sulla nostra attività non è al momento prevedibile. Se si ascoltano i telegiornali o se si leggono i quotidiani riguardo all’andamento dell’economia italiana, sembrerebbe nonesserci alcuna speranza di poterne uscire a breve. È in atto una lotta dello “Stato” contro il “Privato”. Fino a quando i nostri politici non vorranno decidersi a tagliare i costi della politica e della spesa pubblica improduttiva, non si potranno certamente intravedere sintomi di ripresa. Anzi, le cose continueranno a peggiorare. La nostra non è una visione pessimistica, ma unicamente un’osservazione della cruda realtà, in cui ogni giorno decine di aziende e negozi perché strozzati dai debiti, dalla burocrazia o dalla mancanza di lavoro. 4. La nostra azienda si è adeguata alla normativa Reach e questo ha comportato chiaramente degli oneri aggiuntivi. Abbiamo investito in un apposito software che ci consente di aggiornare velocemente i dati richiesti dalla normativa ogni volta che vengono variati e che, nello stesso tempo, velocizza la stesura delle apposite schede tecniche e di sicurezza dei nostri articoli che mettiamo in commercio. Naturalmente anche questa operazione ha comportato la formazione del personale addetto ai lavori. 5. È vero che si stanno cercando sempre più prodotti di origine naturale da impiegare nelle mescole. Nella nostra esperienza, il nostro addetto al con30 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

trollo produzione e qualità conferma però che non ci sono grandi spinte da parte degli abituali fornitori a proporre i nuovi prodotti alternativi. Né ritiene di farne impiego nel breve periodo, in considerazione dei bassi quantitativi che verrebbero per ora impiegati. 

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle?

Tiziano Tresoldi Laborsil Srl

Negli ultimi mesi sono cresciute le richieste per nuove mescole da nicchie di mercato che cercano alternative al silicone 1. Ormai da qualche anno si assiste sempre più a un calo di ordini a programma, mentre si incrementano le richieste di consegna just in time. Questo cambiamento è dettato da logiche di mercato, che hanno costretto noi compoundatori ad organizzarci per rispondere il più velocemente possibile alla nuova realtà. A questo aggiungiamo che, negli ultimi mesi, si sono sensibilmente incrementate le richiese di sviluppo di nuovi prodotti in nicchie di mercato, fino ad oggi di non competenza del silicone. 2. Anche le specifiche tecniche, nel tempo, sono diventate sempre più restrittive in termini di parametri fisico-meccaniche da rispettare. Tanto che siamo costretti ad essere molto più rigorosi nelle scelte delle materie prime da impiegare nella formulazione dei compound. In particolar modo il settore automotive impone, prima ai nostri clienti e poi a noi compoundatori, richieste sempre più severe e dettaglia-

settembre 2013

3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

te, con lunghe e onerose prove di laboratorio, non sempre sufficientemente remunerate nella fase di sviluppo e omologazione. 3. La crisi ha contagiato alcuni nostri clienti italiani, i quali hanno subito una forte contrazione nella domande del silicone, con cali di richiesta di qualche punto percentuale. Altri clienti che invece hanno sviluppato una maggiore presenza commerciale in ambito europeo hanno viceversa avuto incrementi di richiesta di nuovi prodotti. Purtroppo, è triste dirlo, ma la maggior penalizzazione si è avuta nel mercato interno. Laborsil grazie ad un portafoglio di clienti internazionali, è riuscita fino a oggi a compensare le vendite e a non avere contraccolpi negativi sulla cifra di affari.


INCHIESTA COMPOUNDING

4. Queste nuove normative hanno comportato, per le piccole imprese come la nostra, uno sforzo economico importante. Siamo stati costretti a identificare una persona dedicata a questo compito, con sensibili incrementi di costi del personale (corsi, formazione, ecc..) che hanno penalizzato la produttività giornaliera. 5. Il silicone, grazie alla sua natura intrinseca, non ha al momento risentito dell’esigenza di introdurre additivi diversi da quelli attualmente utilizzati. Diciamo che per puntualizzare il concetto, negli ultimi anni la richiesta di silicone platinico ha guadagnato terreno rispetto alla catalisi perossidica, in particolar modo nel settore alimentare per il quale l’assenza di odore o sapore è diventata un’imposizione in alcuni paesi europei. 

Emanuele Goffi Comet Srl

Diversificare settori, tipologie di prodotti e aree geografiche ci ha consentito di evitare le strette che hanno invece colpito altre aziende 1. Non notiamo sostanziali cambiamenti della domanda, se consideriamo l’ormai consolidata tendenza del “tutto-

subito-urgente” tipica del mercato del post 2009. Se da un lato il mix della nostra produzione, e quindi vendita, è praticamente lo stesso del 2012 (preponderanza EPDM, seguono NBR, SBR, ecc.), dall’altro molti dei nostri clienti si stanno via via orientando alle specialità, scalzando almeno in parte l’impiego delle mescole più comuni e standard, giudicate da loro stessi non più così remunerative. Comet da sempre è disposta a formulare soluzioni su misura per ciascun cliente in base alle svariate necessità di processo/trasformazione della mescola, al miglioramento delle performance fisico-meccaniche di prodotti esistenti o semplicemente allo studio di nuovi capitolati. L’altra faccia della medaglia vede situazioni all’estrema ricerca del prezzo, a scapito delle proprietà dei materiali. Questa è la strada che percorriamo me-

info@degrandisrl.it www.degrandisrl.it


INCHIESTA COMPOUNDING

no volentieri perché poco affine al nostro spirito Aziendale. Ma, si sa, talvolta bisogna fare di necessità virtù. Parlando di servizio (inteso come R&D e fornitura) riteniamo di essere piuttosto “smart”. 2. Al più tardi entro il 2015 ci trasferiremo in una nuova sede che sta sorgendo a Coccaglio (BS). Là avremo modo di implementare flusso logistico, capacità produttiva e di operare una riorganizzazione interna volta a soddisfare le sempre più crescenti e variegate necessità della clientela. Il nostro laboratorio tecnologico, già ben fornito di strumenti all’avanguardia, come il resto della struttura, beneficerà delle conseguenze del trasloco. 3. Gli effetti, specie in Italia, si sono ripercossi praticamente su tutti settori anche se – cito la frase più ricorrente che si sente sul mercato – «la gomma rispetto al resto è un’isola felice». Abbiamo di certo notato un forte rallentamento dell’edilizia e del suo indotto; in questo ambito la crisi ha impattato non solo sui fatturati, guastando il risultato economico di molte imprese che oggi operano sul filo del rasoio, ma talvolta ha minato la salute finanziaria delle aziende, anche in maniera irrimediabile, a causa di reiterati mancati incassi a valle della catena di fornitura. Siamo noi stessi un player all’interno di questo scenario; tuttavia abbiamo diversificato per tempo le nostre vendite per settore, tipologia di prodotto e area geografica. Grazie a un insieme di capacità, strategia e, perché no, fortuna, fino ad ora possiamo dirci soddisfatti del 2013, anno che, fra mille difficoltà, si sta rivelando piuttosto positivo. 4. Teniamo particolarmente ad essere sempre il più aggiornati possibile riguardo a temi di questa importanza. Da tempo seguiamo le continue evoluzioni del Reach adeguandoci di volta in volta; abbiamo due addetti interni, debitamente formati e ci confrontiamo regolarmente con una società di consulenza esterna. La nostra intenzione è in futuro quella di formare iun “team-reach”, per 32 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

far sì che persone con ruoli diversi si coordinino per conformare l’attività di Comet alle normative vigenti. 5. Non abbiamo elementi per rispondere. 

Giovanni Montanari Mixer Spa

Il nostro mercato sta regredendo tecnologicamente a causa della ricerca esasperata del risparmio, che condiziona anche modifiche o sviluppi di nuovi prodotti 1. In periodi di crisi prolungata come questo si innescano esigenze da parte dei nostri clienti che toccano tutti i settori: formulazioni sempre più al limite dei capitolati, programmazione ordini inesistente o quasi. Tutto questo implica da parte nostra un carico di lavoro maggiore verso la ricerca e il laboratorio e un maggiore onere di stoccaggio per soddisfare le richiesta dell’ultima ora. 2. Mixer è da sempre all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie di processo, delle macchine e della strumentazione di laboratorio. Ogni anno molte risorse vengono spese per migliorare la struttura produttiva, di analisi e di ricerca dell’azienda. Il problema probabilmente irrisolvibile per le aziende del nostro settore è la simulazione del processo di trasformazione delle mescole nell’articolo finito per cui sono formulate. I nostri sforzi sono quindi da sempre volti in questa direzione in modo da dare un supporto efficiente ai clienti e prevederne le necessità. Il nostro mercato, al contrario, sta regredendo tecnologicamente in virtù di una politica del risparmio esasperata dalla situazione di crisi. Si è quindi tornati a metodi e tecnologie produttive obsolete solo perché più semplici o in prima battuta più economiche. 3. Mixer ha avuto una flessione di volumi e fatturato che si attestano in-

settembre 2013

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle? 3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

torno al 15%. Tale flessione è stata maggiore in Italia, mentre sul mercato estero non è stata sentita anche per l’ingresso di nuovi clienti. Fare una previsione sulla durata della congiuntura è estremamente azzardato; reputo comunque che per il mercato dei cavi gomma in cui opera Mixer non vi siano buone prospettive a breve. Sul mercato nazionale mancano le grandi opere, mentre l’edilizia industriale e abitativa privata è ferma; anzi, con un surplus di offerta. Buone prospettive rimangono sul mercato estero e in quel segmento che Mixer sta operando. 4. Il personale del laboratorio e in particolare quello dedito al controllo qualità è stato formato mediante corsi alle procedure richieste dalle nor-


INCHIESTA COMPOUNDING

mative CLP e Reach. Non sono stati necessari particolari investimenti né riorganizzazioni, dal momento che avevamo già attivato un sistema di completa tracciabilità delle materie prime e del prodotto e un totale controllo delle sostanze utilizzate nelle mescole. 5. Sono anni che a tutte le conferenze, reali o virtuali, ci si riempie la bocca con questi discorsi. Il fatto vero è che oggi l’importante è offrire un prodotto che costi poco e superi, almeno in apparenza, i capitolati richiesti. Qualsiasi modifica o innovazione è richiesta solo in virtù del fattore economico.. A parte questo sfogo ritengo che l’unico prodotto veramente interessante di cui si è recentemente parlato sia l’ipotesi di ricominciare a produrre in Italia del poliisoprene naturale, sfruttando le coltivazioni di guayule in Puglia. 

Giorgio Cabrini Mesgo Spa

Aumenta la domanda di mescole con specifiche sempre più complesse e articolate, che ci richiedono un impegno tecnico e procedurale sempre maggiore 1. Il cambiamento più significativo a cui stiamo assistendo è l’aumentata richie-

sta di mescole corrispondenti a specifiche, sempre più complesse e articolate, che richiedono un innalzamento del livello tecnico-procedurale: prevediamo che la complessità non sarà destinata a scendere ma, al contrario, ad aumentare sempre di più. Mesgo ha rapidamente colto il messaggio di elevare il livello di competenza, assumendo due nuovi tecnologi e un direttore tecnico, la cui collaborazione servirà non solo a supportare meglio le richieste dei nostri clienti italiani ed esteri, ma anche ad assolvere al meglio tutta la parte analitica e procedurale. 2. Mesgo ha recentemente investito in un nuovo stabilimento per la produzione di mescole tradizionali. La scelta tecnologica comprende un sistema di dosatura totalmente automatico, un mescolatore chiuso a rotori compenetranti in aggiunta a un mescolatore tangenzia-


INCHIESTA COMPOUNDING

le, un innovativo sistema di scarico mescole e confezionamento. Per quanto riguarda la strumentazione di laboratorio, con l’acquisto di un DSC e l’implementazione di procedure reologiche per lo studio e la caratterizzazione dei polimeri e delle mescole con l’utilizzo di RPA, abbiamo ampliato il livello di sofisticazione e accuratezza della ricerca tecnologica sui materiali. 3. Mesgo ha operato molto in questi ultimi anni per diversificare il portafoglio clienti, lavorando sia sulla loro distribuzione geografica (l’export del gruppo rappresenta ora circa un 30% del fatturato) sia sui segmenti industriali, sia sulle tipologie di mescole (il focus principale è su quelle ad alte performance). Tutto questo ci ha consentito non solo di non soffrire la congiuntura negativa, ma di crescere sia di volume sia di fatturato nei primi sei mesi dell’anno, al netto dei ricavi derivanti da un’importante acquisizione effettuata a marzo 2013. 4. Non ci risultano particolari criticità, abbiamo aggiornato il software per l’emissione delle schede di sicurezza e manteniamo il personale preposto costantemente aggiornato e formato. 5. Valutiamo costantemente le innovazioni del mercato e per il momento siamo in una fase di studio per trovare campi applicativi. 

Ottorino Talini Solgomma Spa

Nella ricerca e progettazione di nuovi compound abbiamo usato additivi naturali, 34 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

come juta e sughero, con un enorme sviluppo delle proprietà e caratteristiche delle nostre mescole 1. La complessità e la moltitudine delle realtà che caratterizzano oggi le aziende industriali hanno progressivamente portato a un mutamento della domanda, non solo in termini di tempistica, ma anche in termini di quantità e qualità. In questa situazione estremamente complessa e articolata, si avverte più che mai la necessità di una gestione razionale edorganizzata dell’intero sistema aziendale, realizzata fondamentalmente attraverso un’attenta e strutturata attività di programmazione. È indispensabile armonizzare le richieste del mercato con la potenzialità del sistema produttivo, sempre più flessibile. Solgomma Spa ha da sempre reso tutto ciò il proprio punto di forza, riuscendo ad offrire un servizio in grado di soddisfare sia le esigenze in termini di tempistiche sia richieste di piccoli lotti di produzione nei più disparati campi applicativi. 2. Il nostro laboratorio di ricerca e controllo è dotato di strumenti all’avanguardia che permettono di svolgere notevoli attività tra le quali: lo studio e sviluppo di mescole formulate appositamente per le richieste dei nostri clienti; il costante monitoraggio in fase di produzione; la determinazione delle caratteristiche fisicomeccaniche dei nostri prodotti. Dal punto di vista dei macchinari è stato introdotto un nuovo impianto di filtratura che ci permette di offrire al cliente l’intera gamma produttiva di mescole, eliminando eventuali impurità presenti nei compound. Le novità riguardano anche il settore rivestimento cilindri, con l’acquisizione di nuovi impianti di rettifica per la realizzazione di incisioni e monofiletti. 3. Il lungo periodo di crisi che ha caratterizzato il mercato negli ultimi anni è, fortunatamente, coinciso con la realizzazione di alcune nuove e importanti produzioni che ci hanno permesso di

settembre 2013

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle? 3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

compensare i risultati operativi in un periodo molto complicato per tutti i settori. Questi risultati sono merito di anni di cautela e sagacia trasformati in solidità economica, che ci hanno permesso di investire in importanti nuovi progetti che stanno dando i frutti desiderati e ci fanno ben sperare per il futuro. 4. I regolamenti europei CLP Reach sono ormai una realtà quotidiana con la quale tutte le aziende devono confrontarsi. Comportano adempimenti precedentemente non previsti che hanno reso necessaria un’adeguata formazione del personale addetto alla raccolta e alla trasmissione delle informazioni inerenti le sostanze chimiche, alla classificazione dei preparati, e alla predisposizione delle schede di sicurezza.


INCHIESTA COMPOUNDING

5. La sempre maggiore richiesta di compound nei più svariati campi di utilizzo ha scaturito la progettazione da parte nostra di nuovi materiali, l’utilizzo di nuovi additivi come fibre di origine naturale quali la juta e il sughero, e nuove e sempre più raffinate metodologie di produzione che hanno portato a un enorme sviluppo delle proprietà e delle caratteristiche delle nostre mescole. 

Armando Pagani Elastomers Union Srl

Fra i servizi che offriamo c’è anche la consegna quasi immediata, garantita da una particolare gestione degli stock di magazzino e dalla produzione flessibile 1. La domanda nel nostro settore è sempre più specifica, correlata da capitolati stringenti e da richiesta di documentazione crescente (dichiarazioni varie, IMDS, schede tecniche, ecc.). Notiamo una sempre maggior domanda di prodotti che consentano una riduzione dei tempi di stampaggio e degli scarti, unitamente a un prezzo competitivo. Diventa quindi fondamentale il controllo del processo di produzione delle mescole. Per questo motivo, nell’ultimo anno abbiamo fatto vari investimenti per garantire la fornitura di prodotti esenti da impurità; una seconda linea

di produzione e ulteriori investimenti sono previsti nell’imminente futuro. Abbiamo inoltre dotato il laboratorio di ricerca e sviluppo di moderne apparecchiature che ci consentono di tenere sotto controllo la qualità delle materie prime, di certificare la qualità dei nostri prodotti e di dare un supporto ai nostri clienti. A fronte della crescita di richiesta di mescole in FKM a vulcanizzazione perossidica, abbiamo inserito una nuova gamma di prodotti perossidici. Per quanto riguarda le tempistiche d’ordine, i tempi di consegna sono sempre più brevi e fra i servizi offerti ai nostri clienti vi è anche la consegna quasi immediata garantita da stock di magazzino concordati e costanti e dalla programmazione flessibile della nostra produzione. 2. Le innovazioni apportate sono state rivolte all’introduzione di macchinari

le grandi idee

di GAMMA STAMPI FDS 16T Fustellatrice a doppia stazione

FDS 8t - I Fustellatrice doppia a stazioni indipendenti

FDSI 8t-ES Fustellatrice Elettrica a stazioni indipendenti

Gamma Stampi dal 1987 opera nel settore delle costruzioni meccaniche. Avvalendosi di personale qualificato e dotata di un ampio parco macchine, affinando negli anni le proprie capacità, progetta e costruisce macchine per applicazioni speciali in diversi settori. Dal 2006 costruisce e commercializza direttamente presse speciali con relativi stampi dedicate al settore della gomma. Gamma Stampi di Archetti & C. snc works since 1987 in the mechanical constructions field. During the years it has improved its abilities. Thanks to a qualified staff and a large machine fleetit plans and builds machines for special applications in different fields. Since 2006 it builds and directly sells some special presses with respective moulds in the rubber field. GAMMA STAMPI di Archetti & C. s.n.c. - Via Largo del Lavoro, 15/17 - 25040 CLUSANE D’ISEO BS - ITALY Tel. 030/9898049 Fax 030/989540  info@gammastampi.com  www.gammastampi.com  skipe: gamma-one


INCHIESTA COMPOUNDING

per la filtrazione, con l’obiettivo, come accennavamo prima, di migliorare la qualità e purezza del nostro prodotto. Altre novità riguardano i sistemi di controllo qualità (TGA, DSC, HPLC, GPC, ecc.) oltre all’introduzione di personale specializzato nell’utilizzo di tali strumentazioni. 3. La nostra è un’azienda molto giovane, nata nel 2009 in piena crisi economica. Nonostante ciò, abbiamo osservato in questi pochi anni una crescita esponenziale del fatturato. Il perdurare della crisi nell’ultimo anno ha solo rallentato la crescita, ma grazie alla voglia di innovazione, ai costanti investimenti e all’impegno nella diversificazione del nostro prodotto stiamo ponendo le basi per un solido futuro, puntando sempre di più alla ricerca e allo sviluppo che ritengo sia fondamentale per rimanere in futuro in questo difficile mercato. 4. La nostra azienda è molto attenta al rispetto delle normative vigenti, pertanto per poter ottemperare agli obblighi della normativa CLP Reach abbiamo implementato il personale tecnico, assumendo un esperto ricercatore chimico che si occupa anche di obblighi normativi (Reach, Rohs, ecc.). Abbiamo inoltre un contratto di ricerca con l’Università di Bologna, grazie al quale siamo in grado di eseguire analisi non convenzionali sulle materie prime che utilizziamo e sulle mescole prodotte, al fine di garantire la conformità al Reach. Siamo costantemente in contatto con i nostri fornitori per avere aggiornamenti e verificare che i prodotti che acquistiamo siano conformi al Reach. Il personale tecnico partecipa a corsi di formazione e aggiornamento in materia di sicurezza e normative Reach. 5. Il nostro settore è molto specifico e si rivolge prevalentemente all’automotive e alle applicazioni in cui viene richiesta elevata resistenza chimica e alle alte temperature. Pertanto l’introduzione di nuovi additivi o prodotti è 36 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

molto limitata e deve essere seguita da un’attenta valutazione. Non abbiamo recentemente introdotto ingredienti innovativi, ma grazie al team di ricercatori che stiamo creando stiamo lavorando per svilupparne di nuovi e rivoluzionari. 

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle?

Ciro D’Auria

Gummiwerk Kraiburg Gmbh & Co.

Le vere mescole “verdi” non sono quelle che usano additivi naturali, spesso di scarsa qualità, ma quelle prodotte senza sprechi di energia e smaltendo gli scarti nel modo più idoneo 1. Noi della Kraiburg notiamo una sempre maggior richiesta di mescole su misura con un alto valore tecnico. La costanza di qualità che riusciamo ad offrire è sempre più apprezzata così come anche le tempistiche di consegna e la flessibilità nel reagire a nuove richieste stanno diventando uno dei punti importanti per i nostri clienti. Kraiburg già da anni riesce a soddisfare le svariate esigenze dei clienti che a loro volta sono sempre più portati a rifornire il mercato in tempi brevi con alta qualità. 2. Dal punto di vista tecnologico, cresce la richiesta di mescole ad alto livello di purezza e di preforme di diverso tipo, con lo scopo di evitare il più posssibile scarti nella produzione, ma anche per soddisfare meglio i clienti finali. Da due anni la Kraiburg ha messo in funzione un nuovo impianto Rollerhead e anche nuovi sistemi di filtrazione ed estrusione altamente puri, tra cui

settembre 2013

3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

un nuovo Banbury a ciclo chiuso per la produzione di mescole a base di silicone e, non ultimo, un modernissimo impianto di pesatura per le componenti di ricettazione, nuovo e unico in Europa. Attraverso le nostre nuove certificazioni garantiamo al cliente un continuo e costante rinnovo dei processi lavorativi. Con l’ottimizzazione dei processi già da anni abbiamo acquisito la certificazione ambientale. 3. Kraiburg non ha risentito della crisi. L’azienda è specializzata in mescole ad alto contenuto tecnologico, fatte su misura. Questa qualità ci garantisce una posizione unica in Europa per la formulazione e produzione di mescole certificate e di mescole su misura e per i settori automotive, industriale e quello dei rulli.


INCHIESTA COMPOUNDING

4. Per la formazione necessaria del personale sono stati organizzati vari seminari per introdurre gli addetti all’obbligo di etichettatura delle sostanze pericolose, che comunque non riguarda mescole di gomma ma solo sostanze trasportate a parte. Nuove soluzioni software producono per i nostri clienti schede di sicurezza aggiornate nella loro madrelingua. Qualora nella formulazione ci siano sostanze riportate sulla lista Svhc, Kraiburg si riserva a sostituirle, garantendo cosi con il nostro team tecnico un continuo aggiornamento delle mescole. 5. Se parliamo del settore di mescole ad alta qualità tecnologica, la tendenza è di allontanarsi da additivi naturali per via delle impurità e della qualità non uniforme di queste sostanze. In questo

settore sono quindi usati soprattutto additivi sintetici. È comunque vero che si possono usare nel compounding fibre di banano, olio di soia oppure olio di oliva di qualità scarsa, aggiungendo dei conservanti per far sì che con il tempo le mescole non irrancidiscano. Bisogna comunque anche considerare che alcuni additivi naturali non sopportano le temperature alte impiegate durante il processo di mescolazione e sviluppano odori non accettabili. Solamente per mescole a qualità molto bassa si impiegano quindi additivi come fibre di banano o materiali provenienti dal riciclo. Perché una mescola sia davvero “verde” riteniamo più utile risparmiare energia nel processo di produzione e di smaltire i propri scarti nel modo ambientale più idoneo, come possiamo dimostrare con le certificazioni Energia e Ambiente ISO 14001:2004 e ISO 50001:2011. 

Soluzioni software

Il controllo totale dell’azienda in tempo reale: adesso puoi CICLADI: sistema MES per il settore gomme e mescole

Nicola Pizzoli e Corrado Zardi

Eurorubber Spa (Gruppo Marangoni)

L’introduzione della nuova etichetta sui pneumatici, estesa ai ricostruiti a partire dal 2016, ci sta impegnando in un’intensa ricerca e sviluppo di nuovi compound e tecnologie 1. L’impatto della crisi economica e finanziaria che caratterizza questo periodo

Il sistema MES: • gestisce in modo totalmente integrato il ciclo produttivo aziendale, la gestione delle formulazioni e i dati relativi alle prove di laboratorio • si interfaccia al massimo livello di integrazione possibile con qualsiasi gestionale aziendale • dialoga con tutti i macchinari di produzione (sistemi di pesatura e mescolazione) esistenti in azienda, anche se provenienti da fornitori diversi • può facilmente essere tradotto in qualsiasi lingua ma le soluzioni di ingegneria del software adottate consentono anche: notevole miglioramento della qualità con abbattimento di costi di acquisto e di manutenzione del sistema

Innova: specialisti nella produzione di software per il settore gomme e mescole Innova s.r.l. via Don Luigi Palazzolo, 35 - 24040 Lallio - BERGAMO- - ITALIA - Tel: +39 035 259203 - Fax: +39 035 203563

segreteria@innovasrl.net - www.innovasrl.net


INCHIESTA COMPOUNDING

ha sicuramento modificato i comportamenti d’acquisto dei nostri clienti. Oltretutto, l’Italia soffre, più di altri paesi europei, un problema di competitività dei propri prodotti sui mercati internazionali a causa delle note inadeguatezze strutturali del nostro sistema economico: fiscalità, burocrazia, costo del lavoro e dell’energia. L’esigenza di risparmiare e ridurre i costi, sempre cercando di salvaguardare la qualità, è diventata quindi una questione di sopravvivenza per tante aziende che operano nel nostro settore e di conseguenza molte sono le richieste di ottimizzazione delle formulazioni, dei processi di produzione e delle confezioni. Non solo. Per rimanere sul mercato e difendere un’adeguata marginalità c’è anche bisogno di innovazione. In questa direzione si stanno muovendo alcune aziende che cercano di differenziare il loro portafoglio prodotti e meglio qualificarsi anche su mercati esteri. Ci pervengono quindi richieste di sviluppo di mescole speciali per utilizzi particolari. Tutto ciò ha comportato un aumento del carico di lavoro del nostro team di R&S che abbiamo potenziato con l’inserimento di un nuovo tecnologo. Altro tema è quello del deficit di liquidità delle imprese italiane e della necessità di ridurre drasticamente le scorte di magazzino. Tutto ciò ha avuto un impatto sulla nostra organizzazione perché ha generato ordini più frazionati e meno consistenti, con ricadute negative sulla produttività e sulla logistica, e ci ha imposto una continua ricerca della miglior efficienza e flessibilità per far fronte alle mutevoli necessità della nostra clientela. 2. La novità più importante per noi riguarda l’entrata in vigore della normativa sull’etichettatura dei pneumatici nuovi dal primo novembre 2012, che verrà estesa ai pneumatici ricostruiti a partire dal 2016. Come già ampiamente divulgato, l’etichetta deve fornire informazioni su requisiti riguardanti l’efficienza del consumo di carburante (indice di resistenza al rotolamento), di aderenza sul bagnato e di rumorosità esterna. L’impatto di questa normativa, per la ve38 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

rità non del tutto ancora chiara, ci impegnerà nei prossimi anni nella ricerca e sviluppo delle migliori soluzioni sia dei compound a bassa isteresi che dei processi tecnologici (estrusione multipla per pneumatici con battistrada bimescola cap&base) per poterci assestare sui livelli più alti delle scale di misurazione delle performance dei requisiti previsti dalla legge e da riportate obbligatoriamente sull’etichetta. 3. Gli effetti negativi di questa situazione congiunturale recessiva si sono fatti sentire in maniera diversa per tipologia di comparto. Uno dei più penalizzati è sicuramente l’automotive per il primo equipaggiamento, nel quale le perdite sono state in linea con quelle del mercato. In secondo luogo soffrono le produzioni per conto terzi. Con i sensibili cali delle vendite e delle scorte di magazzino c’è un esubero di capacità produttiva e il conseguente ridimensionamento dell’outsourcing. Trainante e in crescita è invece l’export, dove abbiamo acquisito nuovi clienti e abbiamo in parte arginato le perdite subite sul mercato domestico. Come al solito fare previsioni è difficile. Si parla di fine della recessione nel 2013. Il Pil dovrebbe tornare gradualmente a crescere. Il freno al consumo privato e agli investimenti dovrebbero ridursi gradualmente, aprendo la strada a una modesta ripresa e a un lento miglioramento. Credo comunque che gli strascichi della crisi economica si sentiranno ancora per tutto il prossimo anno. Al momento vedo ancora molta cautela e incertezza e scarsa propensione a nuovi investimenti causata dalle limitazioni di accesso al credito. Quindi ripresa sì, ma bisognerà vedere con quale velocità. 4. La normativa sulla gestione delle sostanze chimiche ci pone un tema delicato e complesso. Solo le sostanze registrate possono essere prodotte o importate nell’Unione Europea. Quindi, pur non riguardando in prima persona noi, cioè l’utilizzatore a valle, ci sono aspetti del regolamento che riguardano direttamente le industrie delle trasformazione e che ci vedono coinvolti nello scambio di informa-

settembre 2013

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle? 3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

zioni tra produttore e consumatore sulle condizioni di uso della sostanza contenute nelle schede di sicurezza. Per soddisfare in modo efficiente gli adempimenti di tale normativa e non incappare in non conformità in caso di visita ispettiva, bisogna predisporsi mediante una gestione trasversale e integrata dei processi aziendali. Dal punto di vista operativo, questo si traduce nella nomina di un responsabile, nell’archiviazione della documentazione necessaria oltre ovviamente alla formazione del personale. Ovviamente tutti costi aggiuntivi per le nostre aziende. Auspichiamo quindi che questi provvedimenti normtivi siano davvero efficaci a migliorare la sacrosanta tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche. 5. Si parla ormai da parecchi anni, anche


INCHIESTA COMPOUNDING

nella filiera della gomma, di chimica verde intesa come sistema di relazioni tra agricoltura, chimica, industria e mondo della ricerca, in grado di innescare sinergie e di stimolare processi innovativi lungo tutta la catena del valore, generando ricadute positive su tutto il sistema, con impatti benefici sul territorio nel pieno rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente. Il nostro team di R&D segue e sperimenta con costante curiosità le novità che si presentano su questo mercato ma ad oggi, malgrado in questo ambito siano stati presentati materiali interessanti, non siamo ancora riusciti a trovare vere alternative alla chimica classica, in quanto i costi sono ancora molto elevati. Nel campo dei biomateriali, personalmente ci incuriosisce il guayule come fonte alternativa della gomma sia naturale che sintetica. Se questo arbusto

per uso non alimentare che richiede poca acqua e nessun pesticida avrà un futuro, sicuramente aiuterà a calmare le preoccupazioni derivanti dalle previsioni in calo delle scorte di butadiene e la volatilità dei prezzi. Siamo già oltre le ipotesi di laboratorio. Ci sono già concrete iniziative industriali. Se la biogomma sarà una realtà lo scopriremo presto. 

Umberto Montuoro Parker Hannifin Italy Srl

Per quanto riguarda i materiali naturali il maggiore interesse ricade sulla gomma da guayule, sulle gomme sintetiche da monomeri naturali e sui plastificanti di origine naturale 1. Sicuramente il “lead time”è sempre più ridotto e la programmazione quasi del tutto assente. In altre parole, si assiste ad uno scenario particolarmente nervoso, dove la richiesta è sempre più frenetica e le risposte devono essere sempre più veloci 2. È sempre difficile puntualizzare quali siano le innovazioni che, in un ambiente abbastanza conservatore come quello della gomma, hanno la reale possibilità di modificare l’equilibrio tecnologico esistente. Per alcuni settori non si tratta nemmeno


INCHIESTA COMPOUNDING

più di reale innovazione, ma di un espandersi naturale degli utilizzatori e delle prestazioni fornite: ad esempio l’impiego di pompe ad ingranaggi in svariate fasi della lavorazione delle mescole. Anche in laboratorio le novità molto spesso derivano dalle esperienze maturate in altri settori, che vengono recepite nel settore della gomma. Tra queste le “Hyphenated techniques” in cui l’accoppiamento di due strumenti consente di acquisire conoscenze inedite da una singola tecnica, per esempio TG-IR, TG-MS e TG-GC/MS. La nostra scelta, operata allo scopo di rinnovare il laboratorio di Ricerca e Sviluppo per fornire un servizio al passo coi tempi, è caduta sulla TG-IR Hyphenation, che consiste nel combinare l’analizzatore termogravimetrico (TGA) con uno spettrometro a infrarossi (IR). Rappresenta il tipo più comune di sistema di Analisi di Gas Emessi (EGA); nella TGA, durante il riscaldamento di un campione, questo rilascia sostanze volatili o, bruciando, genera componenti di combustione. Questi gas vengono poi trasferiti alla cella IR, in cui i componenti possono essere identificati. 3. Il carico di lavoro è sicuramente diminuito, in special modo dal mercato italiano. La conseguenza è quella di spaziare su nuovi mercati (estero) e investire su ricettazioni e su settori nuovi. Pensiamo che la congiuntura economica possa mantenersi allo stato attuale per almeno un semestre. 4. La normativa CLP Reach ha comportato, in particolare, un’intensificazione dei corsi di formazione del personale, sia ricorrendo a organizzazioni di consulenza esterne sia a una quantificata presenza agli eventi e ai corsi organizzati da Assogomma, congiuntamente al Centro Reach. L’ investimento nella formazione del personale si inquadra e interseca con il programma di lavoro che ci ha portato a conseguire le certificazioni ISO14001 e OHSAS18001. 5. Per molti di questi materiali non si tratta di vere e proprie novità, ma piuttosto di un ritorno di interesse sull’onda di una crescente spinta ecologica. Questi materiali sono più seriamente presi in considerazione per nuove valutazioni sulle loro attuali 40 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

possibilità di impiego perché, in passato, soprattutto ragioni di costo e disponibilità ne avevano limitato lo sviluppo. Tra queste materie prime non si può non considerare la gomma guayule, su cui Versalis sta investendo. L’interesse di un gruppo così importante nell’investire in questi materiali di origine naturale è indice di quanto il mondo della gomma creda in questo tipo di futuro. Altrettanto importante è il crescente impegno, da parte dei principali produttori, per la produzione delle principali gomme sintetiche partendo da monomeri ottenuti da prodotti di origine naturale e non più provenienti dalla chimica del petrolio. Per materiali usati come additivi, quelli più interessanti possono essere considerati i nuovi plastificanti di origine vegetale, che si propongono come valida alternativa ai plastificanti di sintesi. 

Domande 1. Come sta cambiando la domanda nel vostro settore? State riscontrando un cambiamento nelle esigenze e richieste dei vostri clienti? In quali termini (formulazione delle mescole, nuovi utilizzi, diverse modalità e tempistiche d’ordine)? E come queste nuove istanze influiscono sul vostro lavoro? 2. Dal punto di vista tecnologico, quali innovazioni stanno entrando nella vostra attività dal punto di vista dei processi, dei macchinari e degli strumenti di laboratorio? Quali ritenete indispensabili e in quale modo vi state attrezzando per adottarle? 3. In quale misura avete risentito degli effetti della crisi? E per quanto tempo ritenete che la congiuntura si faccia sentire sulla vostra attività? 4. I nuovi obblighi della normativa CLP Reach che cosa hanno comportato per la vostra organizzazione in termini di investimenti, riorganizzazione e formazione del personale? 5. Nella compoundazione si assiste all’impiego sempre più intenso di additivi di origine naturale, dalle fibre di banano all’olio di soia, alle nanoargille. In questo ambito, quali sono le novità più interessanti che avete osservato nell’ultimo periodo?

Carlo Nolli PMG Spa

La volatilità della domanda impone ai compoundatori una pianificazione e gestione ordini su tempi sempre più ridotti 1. L’apertura dei mercati negli anni recenti, successiva all’introduzione della moneta unica, ha cambiato le prospettive anche nel settore della compoundazione, contribuendo da una parte a migliorare la nostra visibilità e presenza sui mercati, dall’altra a offrire ai potenziali clienti più opportunità di acquisto. Questa situazione di più allargata competitività è stata acuita dal periodo di crisi dei mercati successivo agli anni 2009/2010. Abbiamo anche assistito a un generale innalzamento del livello qualitativo delle richieste dei clienti, che a loro volta devono fare i conti

settembre 2013

con mercati più aperti e necessariamente più competitivi, non solo dal punto di vista dei costi. La situazione poi di maggior volatilità della domanda di mercato degli ultimi anni ha imposto ai produttori di mescole una maggiore reattività e flessibilità anche nella progettazione di nuovi materiali e nella successiva realizzazione industriale. Questa situazione di domanda più incerta e meno programmata ha comportato un adeguamento dei nostri processi di pianificazione e gestione degli ordini e delle consegne, con tempistiche decisamente più ridotte. 2. Unitamente alla riduzione delle tempistiche per la realizzazione di un progetto, anche le richieste tecnico-qualitative dei clienti sono decisamente incrementate. Sappiamo che il sistema Qualità, originalmente nato nel settore automotive, è or-


Parla !!! Confessa!!! è inutile che fai il duro. Vedremo quanto resisterai alla lacerazione, al freddo ed alla fiamma!!! Farò qualsiasi cosa per scoprire il segreto della tua elasticità e della tua durezza!!! Voglio sapere tutto sulle tue caratteristiche fisiche e applicative!!!

I metodi di tortura sulla gomma e sulla plastica sono ammessi dalla Convenzione di Ginevra. I provini, se usati opportunamente, vi diranno tutto quello che volete sapere per produrre articoli della qualità desiderata. Quelli di Gibitre Instruments sono ottimi strumenti di tortura, pardon di controllo, studiati per migliorare il vostro prodotto.

Venite a trovarci Padiglione 10 Stand E68

Gibitre Instruments s.r.l. Strumenti da laboratorio per il controllo di gomma e plastica Via Dell’Industria, 73 - 24126 Bergamo - Italy Tel.: +39 035 460.146 Fax +39 035 460.687 - www.gibitre.it info@gibitre.it

optimist.it

w w w . k a r o u s e l . i t


INCHIESTA COMPOUNDING

mai stato adottato anche da settori merceologici diversi, che si stanno strutturando per definire livelli qualitativi di prim’ordine, anche per difendersi da produttori d’Oltreoceano che propongono prezzi più competitivi, a volte con qualità decisamente inferiori. Questo ha comportato investimenti in risorse umane per sviluppare le necessarie capacità e competenze e in strumenti di laboratorio sia per lo sviluppo prototipale che per il controllo della produzione, con lo scopo di garantire una qualità di prodotto ai livelli richiesti dal cliente. Da sempre PMG ha fatto della qualità un’arma indispensabile nella progettazione e realizzazione dei prodotti e gli importanti investimenti effettuati in questa direzione ci permettono di mantenere livelli qualitativi di prim’ordine. 3. Per alcuni settori, soprattutto sul territorio nazionale, gli effetti della crisi si fanno ancora sentire anche in modo importante. Il nostro prodotto gode di quote importanti di esportazione diretta e indiretta, che fortunatamente non hanno risentito del calo della domanda in modo sostanziale e si mantengono a buoni livelli, soprattutto verso i paesi dell’Europa Occidentale, e che ci permettono di crescere anche in questi frangenti non facili. Comunque, dal secondo trimestre di quest’anno abbiamo potuto notare una parziale ripresa della domanda anche in quei settori che più avevano mostrato la corda in questi ultimi periodi e questo potrebbe fare ben sperare in un miglioramento del quadro generale, anche sul mercato nazionale, per la seconda parte dell’anno e possibilmente per prepararci a un 2014 meno incerto e con migliori prospettive per il nostro paese. 4. Di pari passo con il potenziamento del settore Qualità, anche il supporto per le richieste “Safety, Health & Enviroment” ha comportato investimenti in risorse umane e formazione del personale. Per la nostra tipologia di prodotto è necessario ricevere la collaborazione e il supporto dei fornitori di materie prime, che ci garantiscono l’idoneità dei loro prodotti ai requisiti Reach e alle richieste per assenza di sostanze nocive (SVHC); per la stessa 42 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

ragione forniture di prodotti non rispondenti alle normative sono state progressivamente sostituite. Per i materiali da noi trasformati abbiamo già investito in passato in sistemi informatici per la produzione dei documenti necessari alle richieste sempre più numerose dei clienti (schede sicurezza, dichiarazioni di conformità) e siamo in grado di confermare nella quasi totalità dei casi la conformità delle nostre mescole alle normative vigenti. 5. Non abbiamo fatto una attività estensiva nella valutazione di materiali di origine naturale anche perché i settori in cui operiamo principalmente non hanno richieste in questo senso. Stiamo comunque valutando a livello sperimentale prodotti caricati con fibre di origine naturale e con cariche micronizzate per il miglioramento delle prestazioni fisico-meccaniche dei manufatti e delle capacità di rinforzo in genere delle mescole, al momento in fase di avanzata progettazione ma non vicine alla commercializzazione.

Matteo Tovo Tovo Gomma Spa

Per far fronte alle nuove esigenze stiamo testando nuovi materiali nelle mescole con risultati impensabili fino a qualche tempo fa 1. In questi ultimi anni stiamo assistendo a una domanda sempre più pressante di riduzione di prezzi, accompagnata da esigenze qualitative sempre più elevate. La spasmodica rincorsa di questi obiettivi ci ha spinti a ricercare nuovi materiali da utilizzare nelle mescole. Stiamo sperimentando, in collaborazione con alcuni fornitori, ingredienti innovativi con risultati impensabili fino a qualche tempo fa

settembre 2013

e con ottime prospettive di successo anche a breve. Le tempistiche d’ordine sono sempre più brevi con richieste di consegne in pochi giorni. Stiamo lavorando molto sull’organizzazione interna per rispondere sempre più tempestivamente alle richieste dei clienti, convinti che anche la flessibilità sia un’arma vincente. 2. Dal 2010, dopo aver installato la nuova linea di confezione mescole ci siamo dedicati al controllo del processo. Abbiamo dotato le nostre linee di produzione con software di processo di ultima generazione. Oggi tutti i materiali utilizzati in sala mescole, dai polimeri ai chemicals, sono gestiti tramite codice a barre prima dell’introduzione in Banbury. A luglio è entrato in funzione il nuovo impianto di dosatura automatica dei piccoli ingredienti, con 34 stazioni di pesatura. A breve installeremo un nuovo software di laboratorio per la gestione integrale dell’attività, dalla ricerca e sviluppo al controllo qualità materie prime e prodotto finito. 3. La vera crisi è stata quella del 2009 ,visto che il trend delle nostre vendite è in costante crescita dal 2010 a oggi. Nei primi 6 mesi di quest’anno registriamo un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2012. Se si considera che storicamente il secondo semestre dell’anno è sempre stato migliore del primo, riteniamo di migliorare ulteriormente questo dato. Il 2013 potrebbe pertanto costituire per noi un anno record. 4. L’impegno in termini di formazione e di riorganizzazione non ha inciso particolarmente, in quanto già previsto nel sistema di gestione interno. Gli investimenti sono soprattutto legati alla formazione. 5. Da tempo stiamo utilizzando e ultimamente potenziando l’utilizzo di oli di soia, di ricino, stearine e acidi grassi di provenienza vegetale, ma la cosa più interessante è la produzione di polimeri con la stessa origine. Abbiamo da poco terminato dei test su EPDM prodotti con etilene ricavato da canna da zucchero e a breve apriremo dei protocolli di prova su nanocariche e sul grafene. 


Dosaggio , in particolare

Hall 13 Stand 13A61

Una realtà solida e italiana, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, dal 1970 specializzata in sistemi di dosaggio automatico. Una tecnologia d’avanguardia nella dosatura automatica di prodotti in polvere e liquidi (pigmenti,coloranti, additivi, cariche, chemicals, ingredienti vari), sistemi di pesatura singola o multipla, impianti per la preparazione di mescole, compound, masterbatch, sistemi di movimentazione e confezionamento. Un partner affidabile e flessibile, anche per l’industria della gomma e della plastica.

® dispensing

systems

LAWER S.p.A. - Via Amendola 12/14 - 13836 Cossato (Bi) ITALY


Conferenza Tecnica

Tecnoflon, fluoroelastomeri amici dell’ambiente di Gabriele Sanvito, Solvay Specialty Polymers, Tecnoflon Market Manager

I fluoroelastomeri sono gomme speciali dotate di elevata resistenza chimica e termica. In questa relazione, presentata a Milano in occasione della conferenza “Innovazione e Ambiente” dello scorso 30 maggio, vengono presentate le soluzioni tecniche consentite da questa fondamentale caratteristica, esibita dagli FKM Tecnoflon anche alle basse temperature, nell’ambito delle ultime innovazioni nel settore automotive. Tra i vantaggi, la riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti.

N

egli ultimi anni l’aumentata sensibilità verso l’ambiente e i suoi problemi ha indotto, nel campo dei veicoli a motore, l’esigenza di una riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi di carburante. Ne sono scaturite diverse regolamentazioni, quali l’Euro 6 in Europa e gli standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy) negli USA, che, a loro volta, hanno imposto alle case automobilistiche la necessità di progettare e realizzare motori capaci di soddisfare queste richieste di più basse emissioni. E che, inoltre, hanno innescato la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecniche e nuovi materiali nel settore automotive.

GLI INTERVENTI NELL’AUTO E LA GOMMA FLUORURATA Per migliorare l’efficienza degli autoveicoli – la strada maestra per ridurre le emissioni – l’industria automobilistica ha operato in diversi campi. Ecco un elenco dei principali: - resistenza al rotolamento: riduzione 44 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013


Conferenza Tecnica

In questa pagina e nella successiva, alcuni grafici e tabelle proiettate da Gabriele Sanvito di Solvay Specialty Polymers (in foto nella pagina a fianco) durante la conferenza di Milano.

All Peroxide curable are OK

Bisphenol Curable are not reccommended

Bisphenol curable Copo 66%F T

erpo 70%F

P 757, 67%F

P 959, 70%F

Pl 855, Tr10 30°C

-60% -

68%

-15% -

10%

-20%

-28

-20

-6 -

3

-8

12%

21%

18%

28%

TS Hds Volume

HFP

237% 1

PMVE

MOVE

Homopolymer Tg 160°C CF2=CF

CF3

Peroxide Curable

-8°C CF2=CF

-39°C CF2=CF

O CF3

O CF2 O

Tr10 vs M15 Swell at 23 °C 50

40

Pl 855 66%F

30

Pl 557 20

68.5%F VPl series

10

-45-

Volume Swell (%)

35 30

35

-25-

15

-5

Tr10 (°C)

HFP based FKM

40

70%F

0

CF3

45

Pl 958

PMVE based FKM

MOVE based VPL

Fuel C: 70h @ 60°C CE10: 70h @ 60°C CE22: 70h @ 60°C CE85: 70h @ 60°C Ethanol: 70h @ 60°C

25 20 15 10 5 0

VPl 85540

VPl 85730

Pl -30°C

FKM 70% F Tr10: -7°C

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

45


Conferenza Tecnica

Compression Stress relaxation in Total MA4 luB (absolute values) 600

TECnOFlOn P 959 (pe roxide )

550

TECnOFlOn P 757 (pe roxide )

500

Terpo 70%F Bisphen ol

450

load (n)

400 350 300 250 200 150 100 50 0 01

00

200

3004

00

5006

00

7008

00

Time (h)

CSr retained Force (F/F0) in Total MA4 luB at 150°C

100%

retained Force (%)

95%

90%

85%

TECnOFlOn P 959 (peroxide)

80%

TECnOFlOn P 757 (peroxide) 75%

Terpo 70%F Bisphenol

70% 01

00

2003

00

4005

00

600

Time (h) del peso, pneumatici a bassa rolling resistance; - efficienza aerodinamica; - dispositivi per il risparmio energetico: KERS (Kinetic Energy Recovery System), Start & Stop; 46 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

- riduzione delle perdite legate alla trasmissione. Esiste, poi, l’area di intervento direttamente collegata al motore e ai suoi sviluppi, nella quale i miglioramenti risiedono in soluzioni a livello di control-

settembre 2013

lo della combustione e di riduzione delle dissipazioni interne. È quella che più da vicino interessa e coinvolge l’industria della gomma. In particolare, della gomma fluorurata.


Conferenza Tecnica

I TECNOFLON SONO L’opzione GIUSTA I fluoroelastomeri Tecnoflon rappresentano la soluzione ottimale dei problemi di natura ecologica che scaturiscono dalle stesse tecnologie messe in atto per ridurre le emissioni dei veicoli. Più in dettaglio, gli interventi sulla combustione per migliorare l’efficienza del motore consistono nel ricircolo dei gas di scarico, EGR (Exhaust Gas Recirculation), e nell’iniezione diretta del carburante ad alta pressione. Nel primo caso gli FKM trovano applicazione in tubi e guarnizioni di tenuta; nel secondo, negli O-ring per iniettori carburanti. Nell’ambito della riduzione delle dissipazioni interne, le principali innovazioni attuate sono l’introduzione di turbocharger per mantenere la

stessa potenza nei motori, realizzati in dimensioni ridotte (downsizing), e la diminuzione dell’attrito delle parti in movimento. Nel caso dei turbocharger le gomme fluorurate sono impiegate nei tubi per la sovralimentazione turbo (in inglese, “turbocharger hoses”); per la riduzione dell’attrito trovano invece applicazione nella produzione di una nuova classe di paraoli – di nuove guarnizioni di tenuta, cioè – ad attrito ridotto, conosciute anche come “springless”.

LE SOLUZIONI A BASE DEI TECNOFLON Ricircolo dei gas di scarico (EGR) Il sistema EGR riflussa parte dei gas di scarico al sistema di alimen-

SINFONIA DI MESCOLE Dal 1970 Eurorubber è maestro nel comporre mescole polimeriche. Qualità e personalizzazione del prrdotto sono i risultati del costante impegno nella ricerca e del meticoloso controllo della produzione, ai quali si aggiunge tutta l’esperienza di una grande orchestra: il Gruppo Marangoni.

tazione dell’aria, limitando l’utilizzo di aria fresca e diminuendo la temperatura di combustione all’interno del motore. In questo modo si riduce, conseguentemente, l’emissione degli ossidi di azoto NOX. Si tratta di una tecnologia introdotta inizialmente nei motori Diesel, ma che al giorno d’oggi si sta diffondendo anche in quelli a benzina. Il problema principale connesso con questo sistema di aumento dell’efficienza dei motori è la presenza nei gas esausti di sostanze molto aggressive nei confronti di tutti i tipi di elastomeri, anche degli FKM tradizionali. Fondamentalmente, si hanno acqua, anidride carbonica, azoto, ossigeno – e quindi acido nitrico – , monossido di carbonio, idrogeno, idrocarburi, e anche alcool, aldeidi e acidi organici. 


Conferenza Tecnica

Un innovativo elastomero HyTemp (ACM) per applicazioni resistenti a olio e alte temperature di Peter Abraham, European Technical Service Manager, Zeon Europe GmbH, e Massimo Groff, Zeon Europe GmbH

Negli ultimi anni sono andati sempre più diffondendosi, nell’industria automotive, i motori turbo ad alte prestazioni, sia diesel che a benzina. E in questo settore le gomme poliacriliche, per le loro caratteristiche tecniche, sono tra i polimeri più utilizzati, in particolare nell’applicazione tubi per i sistemi di raffreddamento aria, dove è crescente la richiesta di manufatti ad elevata resistenza ai fluidi aggressivi - oli, carburanti e sottoprodotti della combustione - e alle alte temperature. Zeon Chemicals Europe ha realizzato e immesso sul mercato il nuovo elastomero acrilico HyTemp AR212XP per la produzione di articoli estrusi che, oltre a possedere una migliorata resistenza agli oli e ai grassi sia idrocarburici che sintetici a temperature elevate, presenta anche migliori caratteristiche di estrusione e migliori proprietà dinamiche.

N

ormative dei governi sempre più severe in termini di rispetto dell’ambiente impongono all’industria dell’auto l’esigenza di materiali dotati di resistenza ai fluidi e al caloTemperature Resistance Typical Elastomer Relative Elastomer Cost

Application

re via via più elevata. Di conseguenza, i polimeri della vecchia tecnologia, usati 10-20 anni fa per guarnizioni e tubi, oggi non sono più adatti per queste stesse applicazioni nei motori

Low 100 – 135°C CPE, CSM, NBR, ECO, CR, NBR/PVC 1X

Medium 135 – 160°C

High 160 – 180°C

Ultra Hi 180 – 220°C

AEM, ACM H

T-ACM, (HT-AEM)

FKM, VMQ, FVMQ

1.5X

1.6X

>4X

AEM is prevalent in the cold side and lower temperature hot side turbocharCommodity and specialty ger hose segment. One elastomers for oil and fuel reason is its processing performance resistance hoses influenced by high filler extension & ethylene content.

Materiali per tubi resistenti agli idrocarburi e agli oli e grassi sintetici. 48 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

settembre 2013

moderni. Nella tabella qui sotto viene proposto un quadro dei materiali più comunemente utilizzati nella fabbricazione di tubi resistenti agli idrocarburi, agli oli e ai grassi alle diverse

Temperature range for air management applications used in high-performance engines in passenger cars (Diesel & gasoline turbo systems)

Temperature range for air management applications used mainly in heavy truck/equipment engines (diesel turbo systems)


Conferenza Tecnica

AMC-212 HR

temperature di esercizio. Gli intervalli di nostro interesse sono quello medio (135 - 160°C) e quello alto (160 - 180°C), nei quali sono usati gli elastomeri acrilici: l’AEM (etilen-acrilico) e l’ACM (poliacrilico) nel primo range, l’HT-ACM e l’HT-AEM nel secondo.

AMC-212 XP

Il diverso aspetto superficiale di campioni estrusi con ACM-212HR e con ACM-212XP.

Mooney Scorch (ML1+30/125°C) Mooney Scorch (ML1+30/125°C) Min Viscosity and Ts5 Scorch Tim Min Viscosity and Ts5 Scorch Time 40 30

32

25 20 15

12

36

35

09

08

10 08 06

07

04

10

02

05 00

00 ACM-212HR

ACM-212XP Minimum Viscosity

AEM-3038 T5, (min)

Mooney viscosity characteristics of the compounds similar and offer similar degrees of scorch safety. Viscositàare Mooney di compound diversi. ZEON EUROPE GmbH

ZEON CHEMICALS EUROPE LTD.

SAE J 2236 - Upper Thermal Aging Limit SAE J 2236 - Upper Thermal Aging Limit Property Retention After Air Aging for 1008 Hrs at 175°C

Property Retention After Air Aging for 1008 Hrs at 175°C

100 90 Retention, %

80 70 60 50 40 30 20 10 0 ACM-212HR Elongation Retention ZEON EUROPE GmbH

ACM-212XP Tensile Retention

AEM-3038 SAE J 2236 Minimum

ZEON CHEMICALS EUROPE LTD.

La stabilità termica di compound di ACM e AEM.

Time (min)

Torque (MU)

35

14

GLI ELASTOMERI ACRILICI NEI TUBI ESTRUSI PER TURBO Le gomme acriliche ACM sono costituite da soli monomeri acrilici - etil acrilato (EA), butil acrilato (BA), metossietil acrilato (MEA) - , con i quali compongono un’ampia varietà di tipi per molteplici applicazioni a seconda del contenuto quali-quantitativo dei monomeri. Si differenziano dalle AEM, perché in queste sono presenti etilene e monomeri acrilici, per esempio il metil acrilato (MA). Sostanzialmente, l’etilene aumenta la resistenza meccanica a temperatura ambiente, conferisce all’elastomero buone caratteristiche di lavorabilità e influisce sul processo di estrusione in termini di velocità del processo e di aspetto superficiale dell’estruso. Abbassa, però, la resistenza alla temperatura e all’olio, per cui l’AEM si colloca nel segmento medio delle temperature, nell’intervallo più basso - da 135 a 160°C - rispetto a quello dell’HTACM. In effetti, l’impiego prevalente dell’AEM è sempre stato nel mercato dei condotti dell’aria calda esposti a temperature non particolarmente elevate, anche per il favorevole bilanciamento prestazioni/costo a confronto con materiali più cari. Nel segmento delle alte temperature - da 160 a 180°C - , tipiche dei turbocompressori dei motori autovetture diesel e benzina ad alte prestazioni, non esisteva sul mercato una gomma con caratteristiche accettabili e a basso costo fino all’avvento della gomma poliacrilica HT-ACM. Prima, era giocoforza ricorrere a polimeri organici fluorurati (FKM), siliconici (VMQ) o fluorosiliconici (FVMQ). Efficaci, certamente, ma anche costosi. L’HT-ACM, invece, ha rappresen-

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

49


Conferenza Tecnica

tato, e rappresenta, per l’industria dell’automotive la risposta economica all’esigenza di un materiale capace di prestazioni elevate di lunga durata alle alte temperature. Caratteristica, questa, di grande importanza, se si considera che la tecnologia dei turbocharger adottata per aumentare l’efficienza dei motori moderni richiede materiali con eccezionali proprietà di resistenza termica e chimica, capaci di sopportare le severe condizioni di esercizio nelle quali sono utilizzati. E l’HT-ACM si colloca molto bene come materiale scelto per la fabbricazione dei tubi per turbocharger.

La resistenza al calore e ai fluidi non polari Lo standard automotive SAE J 2236 impone come limite superiore dell’invecchiamento da esposizione al calore la ritenzione di almeno il 50% dell’allungamento originale e di almeno il 50% del carico di rottura originale dopo 1008 ore di invecchiamento a 175°C. Come chiaramente è emerso dai testo condotti (vedi il grafico in basso nella pagina precedente), entrambi gli ACM superano abbondantemente il limite stabilito, mentre il compound a base di AEM certamente non possiede la stabilità termica richiesta per il superamento del test. Perfettamente in chiave col positivo comportamento dell’ACM-212XP, il modulo e l’allungamento di questo

at resistance @ 175°C at resistance @ 175°C GLI HT-ACM HYTEMP AR212HR E HYTEMP AR212XP L’estrusione

ed Hardness (Shore A), 175°C L’HT-ACM HyTemp AR212HR ha se-

EUROPE 50GmbH | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | EUROPE GmbH

La resistenza alla lacerazione e alle flessioni La resistenza alla lacerazione riveste un’importanza fondamentale nei tubi impiegati nell’industria dell’au-

Air Aged 100% Modulus (MPa), 175°C

Air Aged 100% Modulus (MPa), 175°C

6.00 Air Aged 100% Modulus (MPa), 175°C 5.00 6.00 4.00 5.00 3.00 4.00 2.00 3.00 1.00 2.00 0.00 1.00 0.00 0 168 336 504 672 840 1008 1176 0 168 336 504 672 840 1008 1176 Aging Time, Hrs

MPaMPa

gnato la storia delle gomme acriliche ged Hardness (Shore A), 175°C

Aging Time, Hrs Air Aged Ultimate Tensile Strength (MPa), 175°C

Air Aged Ultimate Tensile Strength (MPa), 175°C Air Aged Ultimate Tensile Strength (MPa), 175°C 25.0 25.0 20.0

20.0 15.0 15.0 10.0

MPaMPa

per alta temperatura nelle applicazioni tubi per turbocompressori, e con il suo successo ha aperto la strada alla sua versione migliorata sul fronte delle caratteristiche di estrusione e delle proprietà meccaniche: l’HyTemp AR212XP. Rispetto al tipo “HR”, l’HyTemp AR212XP presenta più alta velocità di estrusione, più basso rigonfiamento, migliore aspetto superficiale dell’estrualla lacerazione 336 504so, migliore 672 resistenza 840 1008 1176 e, inoltre, consente di preparare com336Aging Time, Hrs 504 672 840 1008 1176 pound con maggiore quantità di carica a parità di durezza. La differenza emerAging Time, Hrs Ultimate Elongation (%), 175°C ge dal confronto tra due campioni di tubi estrusi: uno con l’ACM-212HR alla d Ultimate Elongation (%), 175°C velocità di 3,5m/min, e l’altro con l’ACM212XP alla velocità di 6,0 m/min (vedi le foto nella pagina precedente in alto). Compound di ACM-212XP sono stati estrusi anche a velocità superiori a 8m/min senza causare nè alterazioni nella stabilità dimensionale nè scottatura. Che l’ACM-212XP dia una maggiore sicurezza contro il rischio dello 336 504scorch 672 840anche 1008 1176 lo si vede dal confronto tra i due e un AEM: le viscosità 336 504 672ACM840 1008 1176 Aging Time, Hrs Mooney dei compound sono simili, ma Aging Time, Hrs l’ACM-212XP è più sicuro (vedi il grafico al centro nella pagina precedente).

elastomero rimangono praticamente costanti dopo lo stesso trattamento termico (vedi i due grafici sotto). Infine, essendo prodotti polari, gli HyTemp ACM mostrano un’eccellente resistenza - superiore a quella degli AEM, meno p olari - ai fluidi non polari usati in campo automotive, quali gli oli motore standard e quelli parzialmente o totalmente sintetici, i fluidi utilizzati nella trasmissione, i grassi e i lubrificanti, i carburanti diesel e bio-diesel, gli idrocarburi alifatici (vedi i tre grafici nella pagina a fianco).

10.0 5.0 5.0 0.0 0.0 0 0

168 336 504 672 840 1008 1176 168 336 504 672 840 1008 1176 Aging Time, Hrs Aging Time, Hrs ACM‐212XP AEM‐3038 ACM‐212XP

AEM‐3038

Modulo e allungamento dopo invecchiamento in aria a 175°C.

settembre 2013

ZEON CHEMICALS EUROPE LTD. ZEON CHEMICALS EUROPE LTD.


ance ance Conferenza Tecnica

Change Change Change

30 30 30 20 20 20 10 10 10 0 0 0 ‐10 ‐10 ‐10 ‐20 ‐20 ‐20 ‐30 ‐30 ‐30

80 80 80 60 60 60 40 40 40 20 20 20 0 0 0 ‐20 ‐20 ‐20 ‐40 ‐40 ‐40 ‐60 ‐60 ‐60

Aged Fluid Immersion, DIESEL/RME [95/5], Aged Fluid Immersion, DIESEL/RME [95/5], Aged Fluid Immersion, DIESEL/RME [95/5], 46Hrs/23°C 46Hrs/23°C 46Hrs/23°C Aged Fluid Immersion, DIESEL/RME [95/5], 46Hrs/23°C

ΔShA (pts) ΔShA (pts) ΔShA (pts)

ΔTb (%) ΔTb (%) ΔTb (%)

Δeb (%) Δeb (%) Δeb (%)

ΔV (%) ΔV (%) ΔV (%)

ΔWght (%) ΔWght (%) ΔWght (%)

Aged Fluid Immersion, IRM 903, 70Hrs/150°C Aged Fluid Immersion, IRM 903, 70Hrs/150°C Aged Fluid Immersion, IRM 903, 70Hrs/150°C Aged Fluid Immersion, IRM 903, 70Hrs/150°C

ΔShA (pts) ΔShA (pts) ΔShA (pts)

ΔTb (%) ΔTb (%) ΔTb (%)

Δeb (%) Δeb (%) Δeb (%)

ΔV (%) ΔV (%) ΔV (%)

ΔWght (%) ΔWght (%) ΔWght (%)

Aged Fluid Immersion, LUBRIZOL OS206304, 94Hrs/175°C Aged Fluid Immersion, LUBRIZOL OS206304, 94Hrs/175°C Aged Fluid Immersion, LUBRIZOL OS206304, 94Hrs/175°C Aged Fluid Immersion, LUBRIZOL OS206304, 94Hrs/175°C

Change Change Change

ar ar

Change Change Change

rs rs

30 30 30 20 20 20 10 10 10 0 0 0 ‐10 ‐10 ‐10 ‐20 ‐20 ‐20

ΔShA (pts) ΔShA (pts) ΔShA (pts)

La resistenza ai fluidi.

ΔTb (%) ΔTb (%) ΔTb (%) ACM‐212XP ACM‐212XP ACM‐212XP

Δeb (%) Δeb (%) Δeb (%)

ΔV (%) ΔV (%) ΔV (%)

ΔWght (%) ΔWght (%) ΔWght (%)

AEM‐3038 AEM‐3038 AEM‐3038

ACM da una parte e un AEM dall’altra po, mentre l’ACM 212XP e l’ACM 212HR ZEON CHEMICALS EUROPE LTD. dopo invecchiamento in aria a 175°C non subiscono, in pratica, nessun deZEON CHEMICALS EUROPE LTD.

to e, abbinata alla ritenzione dell’allungamento, fornisce utili indicazioni sulla resistenza del materiale alla fatica oltre il tempo di vita media del manufatto. Interessante il confronto tra i due

(ASTM Die C): la buona resistenza iniziale dell’AEM alla fatica, dovuta al contenuto di etilene nell’elastomero, subisce un calo significativo nel tem-

cadimento (vedi il grafico nella pagina successiva in alto). La figura conferma anche il migliore comportamento dell’HyTemp AR212XP rispetto all’HR,

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

51


N/mm

2XP Elastomer was designed to have higher Conferenza Tecnica h than ACM-212HR

6.0 4.0 2.0 0.0 Initial

ved Tear strength coupled itial & stable % Elongation ted to hose subjected to pulse during service.

emonstrates good tear However, long term 175C) DIN tear resistance ombination with reduced on under the same

60.0 50.0 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 Initial

logia adottata per abbassare le emissioni inquinanti dei motori, principalmente quelle degli ossidi di azoto. Una parte dei gas esausti ritorna nei cilindri attraverso un collettore di aspirazione, abbassando la temperatura di combustione e riducendo, in questo modo, la formazione degli NOX. Perché il ricircolo sia efficace, è necessario che i gas di scarico, contenenti, tra gli altri prodotti della combustione del carburante, zolfo e azoto, vengano raffreddati. Questo processo porta alla formazione di acido solforico e altre sostanze altamente corrosive, che pongono il problema della scelta del materiale più adatto per la fabbricazione dei tubi collettori. Test eseguiti su compound a base di HyTemp AR212XP secondo specifiche FIAT e VW indicano che la resistenza alla corrosività dei fluidi EGR non rappresenta un problema nell’utilizzo dell’innovativo HT-ACM nei tubi per turbocompressori.

CONCLUSIONI Le gomme poliacriliche risultano essere il materiale ideale per la fabbricazione di guarnizioni di tenuta e di tubi per il trasporto di lubrificanti idrocarburici e aria ad alta temperatura, satura di vapori di lubrificanti e carburanti, in presenza di condense acide generate dalla tecnologia EGR. 52 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

ACM‐212HR

168 Hrs ACM‐212XP

504 Hrs AEM‐3038

La resistenza alla lacerazione dopo invecchiamento in aria.

ZEON CHEMICALS EUROPE LTD. Flex Fatigue Performance

DeMattia (Un-Pierced), 150ºC, Cycles to Failure DeMattia TestTest (Un-Pierced), 150ºC, Cycles to Failure

Cycles

Il ricircolo dei gas di scarico, EGR

1008 Hrs

Air Aged Tear Strength (N/mm), ASTM Die C, 175°C

La resistenza ai fluidi del ricircolo dei gas di scarico (EGR)

N EUROPE GmbH (Exhaust Gas Recirculation), è la tecno-

168 Hrs

Air Aged Tear Strength (N/mm), ASTM Die C, 175°C

N/mm

come ci si aspettava da un prodotto appositamente progettato per esibire una più alta tear strength. Positiva anche nella prova della resistenza a fatica in flessione, a confronto con lo stesso AEM, la risposta dell’ACM-212XP valutato col tester DeMattia. Tre campioni di compound preparati con ciascun elastomero sono stati sottoposti a flessioni in ambiente termostatato a 150°C. Tutti i campioni hanno superato 441.000 cicli di sollecitazioni, tranne uno tra quelli preparati con l’AEM, che si è fessurato prima (vedi il grafico a destra in basso).

500000 450000 400000 350000 300000 250000 200000 150000 100000 50000 0

Greater than 441000

Greater than 441000

ACM-212XP Specimen 1 Specimen 2

AEM-3038 Specimen 3

The break in the AEM-3038 specimen occurred outside of the specimen’s flexing area.

La resistenza a fatica in flessione. ZEON EUROPE GmbH

Recenti lavori di ricerca hanno apportato notevoli e importanti miglioramenti alle caratteristiche degli ACM, in particolare alla resistenza alle alte temperature, con la messa a punto dei tipi HT-ACM, tra i quali l’HyTemp AR212XP. Questo elastomero fornisce prestazioni eccellenti di lunga durata nell’intervallo da 160 a 180°C, con picchi fino a 190-200°C. I suoi compound si estrudono a più alta velocità rispetto a quelli dell’HR e danno estrusi con miglior aspetto superficiale, maggiore stabilità dimensio-

settembre 2013

ZEON CHEMICALS EUROPE LTD.

nale, più alta resistenza alla lacerazione e alle flessioni e superiore resistenza all’aggressività di fluidi non polari. Inoltre, nella compoundazione l’HyTemp AR212XP è capace di incorporare una maggiore quantità di carica rispetto all’HyTemp AR212HR, arrivando allo stesso livello di durezza senza deprimere le sue caratteristiche dinamiche. Tutti vantaggi, questi, offerti da un elastomero - fatto non trascurabile meno costoso dei polimeri contenenti fluoro o silicone, o entrambi, utilizzabili nelle stesse applicazioni. 


Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo Via Socrate n. 2/D 20864 Agrate Brianza (MB) Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it Internet: www.pezzatopresse.it

Linea CVR AUTO

Linea CBTV VACUUM RUBBER

Linea CVR AUTO

Presse verticali per materiali compositi (SMC-BMC-GMT) da 175 a 2000 tonnellate

Linea CBV VACUUM RUBBER

Linea CBTV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 300 a 2000 tonnellate

Linea CB AUTO

Linea CBV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate

Linea CB AUTO

Presse verticali per termoindurenti (melamina-bachelite) e articoli tecnici per arredo-bagno da 80 a 1000 tonnellate

PIANI RISCALDANTI E PIASTRE DI ISOLAMENTO Progettiamo e realizziamo piani di qualsiasi dimensione, freddi e riscaldati elettricamente con resistenze a cartuccia estraibili, olio diatermico, vapore e acqua surriscaldata. A completamento piastre ad alto potere di isolamento termico

Linea AUTOMATIC MULTIPRESS Impianti multistazione per lo stampaggio di articoli tecnici in gomma e anelli di tenuta da 80 a 400 tonnellate


Macchine a iniezione

Le soluzioni tailor made di IMG di Giuseppe Cantalupo

Esperienza, capacità innovativa, affidabilità. Sono i tratti salienti del profilo della IMG, l’azienda di Capriano del Colle, Brescia, che in pochi anni dalla nascita, avvenuta nel 2006, ha raggiunto una posizione di rilievo nel settore dei macchinari a iniezione. In una open house organizzata nella sua sede, dall’11 al 13 luglio, la società ha dato prova delle sue caratteristiche di produttore qualificato e innovativo presentando alcuni modelli, tra i più rappresentativi, della sua ampia gamma di presse per lo stampaggio a iniezione degli elastomeri. Cinque presse appartengono alla ben nota e affermata serie GUM; una è il nuovo modello, tutto elettrico, REM.

N

on ha ancora dieci anni, ma nello scenario dei costruttori di macchine per lo stampaggio a iniezione della gomma IMG occupa di sicuro una posizione di primo piano. Ne è prova la necessità, avvertita dall’azienda nel 2009, di trasferirsi in una sede più ampia di quella d’origine. Erano passati solo tre anni dalla sua fondazione, e i locali di Gussago (BS) erano già diventati inadeguati a far fronte alle aumentate richieste del mercato.

PRODURRE SU MISURA Il rapporto stretto con i clienti è alla base della strategia dell’azienda. «È il cliente – ci dice Davide Bonfadini, responsabile commerciale – che avverte per primo particolari orientamenti del mercato e ci segnala le sue esigenze. Specie se opera nel settore della trasformazione della gomma. Perché questo materiale, più della plastica, stimola la ricerca di applicazioni particolari. E da queste spesso scaturiscono anche innovazioni tecnologiche». Chiara, allora, la strategia della IMG, risultata premiante col tempo: seguire i clienti, farsi carico dei loro problemi, indi54 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

viduare e mettere a punto le migliori soluzioni idonee a soddisfare le loro esigenze. «Spesso – continua Bonfadini – questo significa produrre “su misura”. Perché è la pressa in un certo senso personalizzata, la macchina, che sola risolve appieno le problematiche dello stampatore. Si parte da un modello standard, scelto dal cliente, e su questo vengono sviluppate e realizzate le modifiche o, addirittura, le innovazioni necessarie per soddisfare le esigenze produttive o quelle del cliente, che poi è l’utilizzatore finale dell’articolo stampato». È il classico tailor-made: quello che ha fatto il successo della IMG. Perché ha consentito alla società di sfruttare la sua esperienza e mettere in campo la sua capacità innovativa, accompagnata da un alto livello di affidabilità. Ne è derivata la fiducia dei mercati nella professionalità dell’azienda. E i clienti sono aumentati di numero.

TECNOLOGIA IN MOSTRA L’open house organizzata da IMG dall’11 al 13 luglio scorsi ha avuto una notevole affluenza. I visitatori – principalmente clienti e utilizzatori degli articoli – hanno avuto la possibilità di vedere in funzione da vicino e“toccare con mano”alcuni modelli

settembre 2013

delle presse IMG, rappresentativi delle soluzioni particolari progettate e realizzate per la clientela e delle tecnologie innovative che l’azienda è in grado di proporre al mercato dello stampaggio a iniezione della gomma. Sia naturale che sintetica. Sei i modelli esposti: quattro orizzontali, con 300 tonnellate di forza di chiusura, e due verticali, da 300 e 200 tonnellate. Interessanti le caratteristiche tecniche di queste macchine. Ne vediamo le principali.

GUM 300 Hydroblock FIFO È una pressa orizzontale con chiusura Hydroblock da 3.000 kN con colonne libere e piano mobile su guida a ricircolo di sfere con una corsa di 600 mm. Il gruppo di iniezione è di tipo FIFO, con 3 capacità di 500 cm e pressione specifica di 2.500 bar; il carro mobile, inoltre, fa sì che le dimensioni della macchina siano notevolmente ridotte. Poiché è dotata di bronzine autolubrificanti, la pressa non presenta punti di ingrassaggio. E ciò rappresenta un vantaggio non di poco conto, in quanto esclude ogni possibilità di rischio di inquinamento degli articoli stampati.


Macchine a iniezione

Il motore è servoassistito a magneti permanenti, e questo significa che la pressa garantisce alte prestazioni con bassi consumi energetici.

GUM 300 Hydroblock vite + pistone

La pressa a iniezione orizzontale GUM 300 Hydroblock FIFO.

È anche questa, come la precedente, una pressa orizzontale con chiusura Hydroblock da 3.000 kN, ma con gruppo di iniezione a vite + pistone. Al pari del FIFO, anche questo sistema consente lo stampaggio di O-ring, ma di grammatura maggiore. La capacità di iniezione è di 500 3 cm e la pressione specifica di 2.500 bar. Anche questo modello monta un motore con servopompa ad alto risparmio energetico.

GUM 300 vite punzonante

La pressa a iniezione orizzontale GUM 300 Hydroblock vite + pistone.

In questa pressa, anch’essa orizzontale, la chiusura – da 3.000 kN – è a ginocchiera. Quindi, chiusura più rapida e cicli di stampaggio O-ring più rapidi rispetto ai due modelli visti prima: 8090 battute/h, contro 50-60. Le colonne sono libere, e il piano mobile scorre su guida a ricircolo di sfere, con corsa di 500 mm. Il gruppo di iniezione è a vite pun3 zonante, con capacità di 400 cm e pressione specifica di 2.800 bar. La macchina è predisposta per il montaggio di una tramoggia per silicone da 10 kg.

VERTICAL GUM 200 TR È il modello verticale della serie GUM con 2.000 kN di forza di chiusura, a tavola rotante e piano termoregolato. È dotata di caricatore automatico di bandella e predisposta ad essere equipaggiata, nella produzione di articoli con inserto metallico, con robot antropomorfo per il carico delle parti metalliche e lo scarico dei pezzi stampati. L’iniezione è a vite + pistone, attraverso 16 otturatori, con capacità di 200 3 cm e pressione specifica di 2.600 bar. La corsa del piano mobile è di 300 mm.

VERTICAL GUM 300 vite + pistone La pressa a iniezione orizzontale GUM 300 a vite punzonante.

È l’altra pressa verticale tra quelle esposte alla open house. La chiusura è

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

55


Macchine a iniezione

La pressa Vertical GUM 300 vite + pistone.

La pressa Vertical GUM 200 TR.

mi energetici (il risparmio di energia supera il 60%), oltre che per l’eliminazione della necessità di smaltire liquidi esausti in conseguenza dell’assenza di olio idraulico nel macchinario. La chiusura è a doppia ginocchiera a cinque punti, con piano mobile che scorre su guide a ricircolo di sfere, ed è azionata da un servomotore. L’iniezione è a vite punzonante, 3 con capacità di 400 cm e pressione specifica di 2.800 bar. L’unità di controllo, in questa pressa come in tutte quelle viste in opera alla open house, è un PLC Moog con monitor a colori del tipo“touch screen”. La pressa tutta elettrica REM 300 vite punzonante.

Hydroblock da 3.000 kN e avviene dal basso verso l’alto. Il gruppo iniezione è a vite + pistone, con capacità di 2.000 3 cm e pressione specifica di 2.500 bar. È dotata di piano termoregolato a 6 ugelli e predisposta per l’utilizzo di tramoggia per silicone da 10 kg.

REM 300 vite punzonante Pur se presentata per la prima volta al pubblico in occasione del Plast 2012, dominava pur sempre la scena all’esposizio56 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

ne organizzata dal costruttore bresciano. La REM 300 è la innovativa pressa orizzontale con forza di chiusura di 3.000 kN, tutta elettrica (REM = Rubber Electric Machine), appositamente progettata e realizzata dalla IMG per lo stampaggio a iniezione della gomma con questa configurazione di funzionamento. Tutti i movimenti sono azionati da motore elettrico. Il che vuol dire basso impatto ambientale per la notevole riduzione della rumorosità e dei consu-

settembre 2013

NON SOLO MACCHINE Oltre alla esposizione delle presse, viste in funzione con interessanti applicazioni di stampaggio, IMG ha organizzato anche, nei pomeriggi dell’11 e del 12 luglio, un simposio tecnologico che ha trattato il tema“Studio, soluzioni e interventi per problemi di stampaggio”. La settimana precedente, il 4 e 5 luglio, sempre IMG aveva organizzato un’altra open house, questa volta per presentare nuove macchine del gruppo Haitian per lo stampaggio di materie plastiche. 


more than large seals

+ EXPERIENCE AND QUALITY + ADVANCED PROCESS TECHNOLOGIES INTERMARP opera da lungo tempo nel settore della gomma ed è specializzata nella produzione di guarnizioni di tenuta e articoli tecnici, prodotti secondo i severi parametri internazionali e sono garantiti dalla Certificazione Qualità ISO 9001:2008.

INTERMARP has been operating for a long time in the rubber and is specialized in the production of seals and technical articles which meet the demanding international requirements and are guaranteed by the ISO 9001:2008 Certification.

PRODOTTI STAMPATI / MOULDED PRODUCTS Specializzata nella produzione di guarnizioni di tenuta per le condutture di acqua potabile e di scarico, INTERMARP ha sviluppato nel tempo articoli tecnici con svariate applicazioni sia nel settore industriale che in quello civile. Membrane per vasi di espansione Guarnizioni di tenuta a labbro e a doppia durezza Guarnizione con inserto metallico Articoli tecnici La divisione stampaggio è dotata di 26 presse: 23 presse a iniezione per lo stampaggio di articoli fino a diametro interno 1200 mm e guarnizioni a doppia durezza. a compressione per lo 3 presse stampaggio di articoli di grosse dimensioni con un diametro interno di 2000 mm e un peso di 40 kg.

Specialized in the production of pipe seals for both drinking water and sewage, over the years INTERMARP has developed technical articles with various applications in both the industrial and civil sectors. Diaphragms for expansion tanks Lip and double hardness seals Gaskets with metal insert Technical articles The moulded products division comprises 26 presses: 23 injection presses to mould gaskets up to an inside diameter of 1200 mm and bi-injection presses for double hardness seals compression presses for the moulding of large seals of an inside diameter of 2000 mm and a weight of 40 kg.

3

DIVISIONE MESCOLE / COMPOUNDS DIVISION INTERMARP produce una vasta serie di mescole, generiche o su capitolati forniti dal cliente e anche omologate acqua potabile secondo le norme inglesi, francesi, tedesche e olandesi.

INTERMARP produces a wide range of compounds, from generic ones to those made according to the client’s specifications and also certified as suitable for the drinking water contact in UK, Germany, France and Holland.

(EPDM, NBR, SBR, NR, CR, CIIR)

INTERMARP ITALIA S.p.A.

Via G. Matteotti 42/46, 28060 Granozzo (NO) Italy Ph. +39 0321 555 811 - Fax.+39 0321 555 800 - info@intermarp.it

www.intermarp.it


GESTIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE

Etichettatura aerosol: le nuove regole UE di Beatrice Garlanda

Negli impianti di stampaggio o di estrusione della gomma e delle materie plastiche si fa uso di “generatori di aerosol”, cioè di prodotti in bombolette spray, che producono vapori con cui gli addetti vengono quotidianamente a contatto. Lo stesso vale anche per tutti gli estintori antincendio obbligatori in impianti produttivi e uffici. Una normativa europea introduce nuove regole di etichettatura di questi prodotti, che dovranno essere recepite dagli stati membri entro marzo 2014 e diventeranno cogenti a partire dal giugno 2015.

La Gazzetta UE del 20 marzo 2013 pubblica la direttiva 2013/10/UE che “modifica la direttiva 75/324/CEE del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli aerosol al fine di adattare le sue disposizioni concernenti l’etichettatura al regolamento (CE) 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele” (c.d. regolamento CLP). Prima di soffermarci sulle recenti disposizioni, è opportuno segnalare che il provvedimento del ‘75 (recepito in Italia dal D.P.R. 21 luglio 1982, n.741) è già stato ampiamente modificato dalla direttiva 2008/47/CE dell’8 aprile 2008, attuata in Italia con D.M. 25 febbraio 2011.

DEFINIZIONI La definizione di generatore aerosol è riportata dall’art 2 della direttiva 75/324/CEE. Con tale termine s’intende: “l’insieme costituito da un recipiente non riutilizzabile di metallo, vetro o materia plastica, contenente un gas compresso, liquefatto o disciolto sotto pressione, insieme o non ad un liquido, una pasta o una polvere e munito di un dispositivo di prelievo che permetta la 58 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

fuoriuscita del contenuto sotto forma di particelle solide o liquide in sospensione gassosa, sotto forma di schiuma, di pasta o di polvere o allo stato liquido”. Va rilevato che la direttiva 2013/10/ UE introduce nell’allegato della direttiva 75/324/CEE le definizioni di sostanza e di miscela, mutuandole dal regolamento 1272/2008. Con il termine “sostanza” intendiamo un elemento chimico e suoi composti, allo stato naturale o ottenuti per mezzo di un procedimento di fabbricazione, compresi gli additivi necessari a mantenerne la stabilità e le impurezze derivanti dal procedimento utilizzato, ma esclusi i solventi che possono essere separati senza compromettere la stabilità della sostanza o modificarne la composizione”. Con il termine “miscela” intendiamo, invece, una miscela o una soluzione composta da una o più sostanze.

ETICHETTATURA SECONDO IL REGOLAMENTO CLP La direttiva 2013/10/UE rinvia in più punti al regolamento CLP. È opportuno, perciò, ricordare che quest’ultimo detta disposizioni sull’etichettatura agli arti-

settembre 2013

coli 17 e seguenti. In particolare, il regolamento dispone che una sostanza o una miscela classificata come pericolosa e contenuta in un imballaggio deve essere provvista di un’etichetta in cui figurano gli elementi seguenti: - nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori - la quantità nominale di una sostanza o di una miscela contenuta nel collo messo a disposizione del pubblico, se tale quantità non è indicata altrove nel collo - gli identificatori del prodotto (art.18) - se del caso, i pittogrammi di pericolo (art.19)


GESTIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE

Aerosol infiammabili Classificazione

Categoria 1

Categoria 2

Pittogramma

Avvertenza

Pericolo

Attenzione

Indicazione di pericolo

H222 Aerosol altamente infiammabile

H223 Aerosol infiammabile

Consiglio di prudenza Prevenzione

P210 P211 P251

P210 P211 P251

Consiglio di prudenza Conservazione

P410 + P412

P410 + P412

- se del caso, le avvertenze (at.20) - se del caso, le indicazioni di pericolo (art.21) - se del caso, gli opportuni consigli di prudenza (art 22) - se del caso, una sezione per informazioni supplementari (art.25) L’etichetta è scritta nella lingua ufficiale o nelle lingue ufficiali dello Stato membro o degli Stati membri in cui la sostanza o miscela è immessa sul mercato, salvo altrimenti previsto. I fornitori possono utilizzare più lingue di quelle prescritte dagli Stati membri, purché in tutte le lingue utilizzate siano riportate le stesse informazioni. Le dimensioni dell’etichetta sono definite dall’allegato I. Va precisato che le sostanze e le miscele, classificate secondo i criteri di cui all’allegato I del regolamento CLP, non recano necessariamente sull’etichetta indicazioni relative al pericolo di aspirazione quando sono immesse sul mercato in contenitori aerosol o in contenitori muniti di un dispositivo sigillato di polverizzazione (art.23).

LA VERSIONE ATTUALE DELLA DIRETTIVA 75/324/CEE La direttiva 2013/10/UE modifica l’art.8 della direttiva 75/324/CEE in materia di etichettatura. La versione attuale dell’articolo stabilisce che, fatto salvo il regolamento (CE) 1272/2008, su ogni generatore aerosol (o su un’etichetta ad esso applicata, nel caso in cui non sia possibile apporre diciture particolari sull’aerosol a causa delle sue piccole dimensioni,

ovvero capacità massima uguale o inferiore a 150 ml) si devono apporre in caratteri visibili, leggibili e indelebili le seguenti indicazioni: - nome, indirizzo o marchio depositato del responsabile dell’immissione sul mercato del generatore aerosol - il simbolo di conformità alla direttiva 75/324/CEE, ossia una epsilon rovesciata con altezza minima di 3 mm (vedi figura) - le indicazioni in codice che identificano la partita di riempimento - le diciture di cui alla versione vigente del punto 2.2 dell’allegato alla direttiva 75/324/CEE - il contenuto netto in peso o volume Inoltre, ai sensi dell’articolo 8 par. 1 bis, introdotto dalla direttiva 2008/47/ CE, se un generatore aerosol contiene componenti infiammabili secondo quanto disposto dal punto 1.8 dell’allegato alla direttiva 75/324/CEE, ma non è considerato “infiammabile” né “estremamente infiammabile” secondo i criteri esposti al punto 1.9 dell’allegato, la quantità di materiale infiammabile contenuta nel generatore aerosol deve essere chiaramente indicata nel’etichetta secondo la seguente dicitura, in caratteri leggibili e indelebili: “X% del totale dei componenti in termini di massa è infiammabile”. Focalizziamoci ora sul punto 2.2 sopra menzionato. Esso stabilisce che, fatto salvo il regolamento 1272/2008, su ogni generatore aerosol, qualunque ne sia il contenuto, si devono apporre in modo visibile, leggibile e indelebile le seguenti indicazioni: - l’indicazione di pericolo H229: “Recipiente sotto pressione: può esplodere se riscaldato” - il consiglio di prudenza P210: “Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldateNon fumare” - il consiglio di prudenza P251: ”Recipiente sotto pressione: non perforare né bruciare, neppure durante l’uso” - il consiglio di prudenza P410+P412: “Proteggere dai raggi solari. Non

esporre a temperatura superiore a 50°C /122°F” - se l’aerosol è un prodotto di consumo, il consiglio di prudenza P102: “Tenere fuori dalla portata dei bambini” - le ulteriori precauzioni d’impiego che informano i consumatori dei pericoli specifici del prodotto. Nel caso in cui il generatore aerosol sia accompagnato da istruzioni d’uso separate, queste devono recare tali precauzioni d’impiego supplementari.

ULTERIORI DISPOSIZIONI Sono previste le ulteriori disposizioni in materia di etichettatura: - quando l’aerosol è classificato, secondo i criteri di cui all’allegato (punto 1.9) della direttiva 75/324/ CEE, come “non infiammabile” va apposta l’avvertenza: ”Attenzione” - quando l’aerosol è classificato, secondo i medesimi criteri, come “infiammabile” vanno apposti l’avvertenza: “Attenzione” e gli altri elementi dell’etichetta per “aerosol infiammabili di categoria 2” di cui all’allegato 1 del regolamento (CE) 1272/2008 - quando l’aerosol è classificato come “estremamente infiammabile” vanno apposti l’avvertenza “Pericolo” e gli altri elementi dell’etichetta per “aerosol infiammabili di categoria 1” di cui all’allegato 1 del regolamento (CE) 1272/2008. Segnaliamo, sul punto, che nella versione italiana della direttiva si parla impropriamente di avvertenza di “Attenzione” e non di “Pericolo”, in contrasto con la versione inglese che usa il termine “Danger “ e non “Warning”. Nella tabella riportiamo gli elementi dell’etichetta di cui all’allegato I del regolamento (CE) 1272/2008 (si fa presente che il bordo del pittogramma è di colore rosso). Per completezza facciamo presente che la direttiva 2013/10/UE modifica anche il punto 2.3 dell’allegato alla direttiva 75/324/CE. Il nuovo testo stabilisce che a 50° il volume della fase liquida non deve superare il 90% della capacità netta.

settembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

59


GESTIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DEGLI AEROSOL Precisiamo che il punto 1.9 sopra citato dell’allegato della direttiva 75/324/CEE è stato introdotto con direttiva 2008/47/ CE. Esso stabilisce che un aerosol è considerato “non infiammabile”, “infiammabile” o “estremamente infiammabile” in funzione del suo calore chimico di combustione o del contenuto in massa di componenti infiammabili nel seguente modo: - l’aerosol è classificato come “estremamente infiammabile” se contiene una quantità di componenti infiammabili superiore all’85% e il calore chimico di combustione è pari o superiore a 30kJ/g - l’aerosol è classificato come “non infiammabile” se contiene una quantità di componenti infiammabili inferiore al’1% e il calore chimico di combustione è pari o inferiore a 20kJ/g - tutti gli altri aerosol sono sottoposti alle procedure di classificazione in base alla loro infiammabilità o sono classificati come “estremamente infiammabili”. Si fa presente che tali procedure, riportate nella direttiva 2008/47/CE, sono

delle informazioni sulla miscela non determinerà una modifica della classificazione - se una miscela immessa sul mercato in forma di generatore aerosol, è conforme all’art.8 par.1 bis della direttiva 75/324/CEE.

ENTRATA IN VIGORE riprese nell’allegato I del regolamento 1272/2008. Va rilevato che, ai sensi dell’art.14 del regolamento 1272/2008/CE, non è necessario classificare una miscela in relazione alle sue proprietà esplosive, comburenti o infiammabili di cui all’allegato I del regolamento stesso, se è soddisfatta una delle seguenti condizioni: - nessuna delle sostanze componenti la miscela possiede una di tali proprietà e, in base alle informazioni di cui il fornitore dispone, è improbabile che la miscela presenti pericoli di questo tipo - nel caso di una modifica della composizione di una miscela, dati scientifici permettono di ritenere che una valutazione

Gli Stati membri devono recepire la direttiva 2013/10/UE entro il 19 marzo 2014. Essi applicheranno le disposizioni nazionali di recepimento dal 19 giugno 2014 per quanto riguarda i generatori aerosol contenenti una sostanza (tale data è stata decisa con una rettifica pubblicata nella Gazzetta UE del 3 aprile 2013). Le disposizioni relative ai generatori aerosol contenenti miscele si applicheranno, invece, dal 1° giugno 2015, ma è consentito etichettare in conformità a tali disposizioni anche prima di questo termine. Per i generatori aerosol contenenti miscele e immessi sul mercato prima del 1° giugno 2015 non vale l’obbligo di rietichettatura ai sensi della direttiva in esame. 

SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI MACCHINE PER IL TRATTAMENTO DELLA GOMMA PumaTalc

GHIGLIOTTINE PumaCut 300 PumaCut 600

PumaCut 300

TAGLIASTRISCE PumaCut 570 PumaCut 770 PumaCut 20 PRESSE Compressione Iniezione TALCATRICI PumaTalc SBAVATRICI PumaCryo PumaJet

PumaJet

Pressa compressione JD-H300

www.pumatech.it

Rubber Processing Machinery

PumaTech srl - Via delle Margherite 10 - 27016 Sant'Alessio con Vialone PV info@pumatech.it - Skype pumatechsrl - Phone +39 0382/944838 - Fax +39 0382/953632

Xxxxxxx


STAMPI HI-TECH

Due novità da OR.P. Stampi L’azienda di Viadanica (in provincia di Bergamo) propone due soluzioni innovative per realizzare anelli di tenuta bi-mescola in un unico passaggio di lavorazione e per accoppiare gomma e metallo con un sistema di ugelli multipli, che consente l’iniezione a bassa temperatura.

L

a sede di OR.P. Stampi a Viadanica, in provincia di Bergamo, si trova immersa in un paesaggio da favola all’imbocco della Valcalepio, tra boschi verdeggianti e rotonde colline. L’aria di quiete che si respira all’esterno non corrisponde però al dinamismo che si respira negli uffici di progettazione e negli impianti dell’azienda, da anni attiva nello sviluppo di stampi per l’industria della gomma. Negli ultimi mesi sono ben due le novità annunciate dall’azienda, che corrispondono a due processi tecnologici esclusivi pensati per migliorare lo stampaggio a iniezione. In particolare, l’obiettivo è ridurre i passaggi di lavorazione per gli stampatori e consentire loro di estrarre dalle presse prodotti senza praticamente bisogno di rifinitura o di passaggi successivi nel caso di prodotti compositi, con due tipi di mescole o con inserti in altri materiali.

Anelli di tenuta bi-mescola Una prima novità è stata denominata “Canale Freddo Integrato”e consiste in una soluzione per la realizzazione di anelli di tenuta bi-mescola per applicazioni industriali avanzate. Questi prodotti sono costituiti dalla compresenza di due tipi di mescola, abitualmente una più rigida e una più elastica che realizza la tenuta vera e propria, e che nei processi di produzione tradizionali vengono accoppiati con lunghi processi che richiedono anche passaggi manuali, complessi e con il rischio di produrre un alto numero di non conformità. Realizzare la giunzione tra i due tipi di mescola non è sempre un’operazione facile e richieda anche un sapiente uso delle temperature. OR.P. Stampi ha studiato, per questa specifica produzione, la soluzione del “Canale Freddo Integrato”, che è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e di test. Il risultato è

Canale Freddo Integrato (a sinistra) e Canale Freddo Otturatore (a destra).

uno strumento che consente di realizzare i pezzi iniettando contemporaneamente le due mescole e realizzandone un’unione perfetta riducendo enormemente i tempi di lavorazione. All’interno di questo complesso manufatto si trovano tunnel, canali, resistenze e isolanti che consentono di lavorare le due mescole a temperature diverse, automatismi e la lunga esperienza sviluppata dagli esperti dell’azienda.

Niente scarti e tempi accorciati Per quanto riguarda invece la realizzazione direttamente nello stampo di un articolo composto da gomma e metallo, l’azienda di Viadanica ha sviluppato un’altra soluzione esclusiva. È stata definita “Canale Freddo Otturatore” (CFO) e si basa sulla realizzazione nello stampo di diversi ugelli sequenziali per l’iniezione della mescola al posto di un solo ugello. In questo modo l’introduzione del materiale all’interno dello stampo avviene per più punti e può essere fatto anche a basse temperature (da cui la definizione “canale freddo”). Appositi sistemi consentono di iniettare la mescola in modo bilanciato, permettendone lo scorrimento uniforme in modo da raggiungere ogni punto dello stampo, anche in forme particolarmente complesse o articolate. Il tempo ciclo è ridotto al minimo così come gli scarti di materiale, che vengono virtualmente annullati. Con questa soluzione, dicono in OR.P. Stampi, non si parla più di scarti, ma vale l’equivalenza pezzo finito = zero difetti. 

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

61


ENGEL e Borealis

Al K 2013 con tante novità all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetico di Giuseppe Cantalupo

Sulla scia di un 2012 positivo, Engel e Borealis si preparano al K di Düsseldorf di quest’anno con molte novità e, soprattutto, con buone prospettive. Il successo registrato sui mercati da innovazioni tecnologiche e ampliamenti delle rispettive gamme prodotti ha avuto l’effetto di una efficace iniezione di energia e sicurezza nell’affrontare le sfide del futuro e di stimolo alla realizzazione di programmi che generino sempre maggiori benefici ai clienti.

“I

nject the future” e “Open Your Mind” sono gli slogan con i quali Engel e Borealis si presenteranno al K 2013 e scandiranno le varie fasi della loro partecipazione alla manifestazione del prossimo mese di ottobre. Nel corso di due conferenze stampa organizzate congiuntamente lo scorso mese di giugno, le due società, leader, rispettivamente, nella fabbricazione di macchine per lo stampaggio a iniezione della plastica e della gomma e nella produzione di poliolefine, hanno presentato alla stampa mondiale una panoramica dei principali risultati conseguiti nel 2012 e dei contenuti della loro partecipazione al K. Erano presenti oltre 50 giornalisti della plastica e della gomma provenienti da tutto il mondo: Europa, USA, Canada, Sud America, India, Singapore, Giappone, Cina. E ogni società li ha incontrati nella sua sede: la Engel a Schwertberg e la Borealis a Linz.

ENGEL: FATTI E TECNOLOGIE Nell’esercizio 2012/2013 Engel ha stabilito un nuovo record raggiungendo un 62 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Peter Neumann, Engel.

Alfred Stern, Borealis.

fatturato globale di 950 milioni di euro. Che significa un incremento del 14% sull’esercizio precedente e del 165% dall’anno

2009/2010, l’anno peggiore della crisi, con prospettive di ulteriore crescita del 5% all’anno per i prossimi tre anni.

settembre 2013


ENGEL e Borealis

ENGEL: FATTURATO E DISTRIBUZIONE REGIONALE milioni di euro 1.000

750

622

591

500

950

834 615

250

358 07/08

08/09

09/10

10/11

11/12

anno fiscale

0 12/13

Fonte: Engel

ENGEL: CRESCITA DEL NUMERO DI ADDETTI addetti 5.000

3.750

2.500

3.662 2.990

3.500

3.900

4.200

1.250 08/09

Fonte: Engel

09/10

10/11

anno fiscale

È questo l’esordio di Peter Neumann, Presidente del Gruppo, nel suo discorso di benvenuto ai partecipanti. E non a caso, perché questi risultati costituiscono il ritorno concreto dell’applicazione dell’altro slogan “Close to the customer, open to innovation” – “Vicini al cliente e aperti all’innovazione” – che esprime compiutamente il criterio al quale la società austriaca informa la sua strategia: la vicinanza al cliente permette di conoscerne le esigenze e, quindi, di fare innovazione; e viceversa: innovare significa stare vicino al cliente

11/12

0 12/13

per metterlo in grado di far fronte a nuove richieste del mercato. “Gli sviluppi positivi degli ultimi anni – ha detto Neumann – confermano che con questa strategia siamo sulla strada giusta, ed è nostra intenzione continuare in questa direzione”. Il 65% del fatturato è generato in Europa (con la Germania al primo posto con il 20%, seguita dalla Turchia e dalla Russia al secondo e al terzo posto), il 17% in America, il 18% in Asia. Engel ha incrementato anche la sua

quota di mercato in tutte le aree del mondo, soprattutto per il notevole impegno profuso in Asia, dove la quota è salita dal 5% al 10% negli ultimi tre anni. In America il market share è del 18% (9% nel 2009) e in Europa del 30% (27% tre anni prima). La tecnologia del risparmio energetico e lo sviluppo di sistemi integrati e automatizzati hanno contribuito più di qualunque altro fattore a questa crescita, che ha portato la quota di mercato del gruppo a stabilizzarsi, a livello mondo, al 14%. Tutto questo anche per i notevoli investimenti che l’azienda ha realizzato soprattutto sul fronte degli aumenti della capacità produttiva e dell’ampliamento delle strutture di vendita, che le hanno consentito di far fronte al numero sempre crescente di ordini che arrivavano da ogni regione. Nell’anno fiscale 2012/2013 Engel ha investito complessivamente oltre 67 milioni di euro. La quota maggiore della cifra è stata spesa in Austria, per un totale di 40 milioni: 23 per l’espansione di Schwertberg, 15 per l’ampliamento degli impianti di produzione delle macchine di alto tonnellaggio dello stabilimento di St. Valentin, 2 per l’introduzione di una linea di assemblaggio presso la fabbrica di Dietach per la produzione sincronizzata di robot. La maggior parte degli investimenti fuori dell’Austria (20 milioni di euro) sono stati realizzati in Asia, in una massiccia espansione dei due impianti che la società possiede nell’area: 12 milioni per il raddoppio della capacità produttiva delle presse di grandi dimensioni a Shanghai e 8 per il raddoppio della capacità dell’impianto di Pyeongtaek City, Sud Corea, dove vengono prodotte macchine di medio e piccolo tonnellaggio. Altri 7 milioni sono stati spesi in Germania: 2 per l’espansione del Centro Tecnologico di Automazione di Hagen e 2 per l’apertura a Stoccarda di un Forum della Tecnologia, che rappresenta la quarta sede di Engel Austria in Germania dopo Norimberga, Hagen e Hannover. Inoltre, nel 2012/2013 è anche aumentato il numero dei dipendenti. Attualmente Engel impiega, globalmente, oltre 4.300 persone. Sono lontani i tempi in cui, a causa della crisi, l’azienda dovette ridurre

settembre 2013 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

63


ENGEL e Borealis

il personale per attuare una temporanea riduzione delle capacità produttive, che erano da adeguare alla mutata situazione economica. Era l’anno fiscale 2009/2010. Il costruttore di presse di Schwertberg è pronto ad affrontare le sfide del futuro, e a Düsseldorf sarà presente con 25 macchine, 12 delle quali saranno in mostra agli stand della società. Molte le novità. Nel settore delle macchine, l’aumentata efficienza energetica di quelle tutte-elettriche; in quello delle unità di iniezione elettriche, l’aumentata velocità di iniezione; e poi, ancora, novità nelle unità di controllo e nel campo dei robot. Tra queste, le due nuove macchine per lo stampaggio a iniezione e-speed 650/90 ed e-motion 30 TL, espressione delle ultime tecnologie di risparmio energetico abbinate ad automazioni di alto livello realizzate dalla Engel, che daranno prova della precisione e affidabilità dei processi di cui sono capaci i prodotti della casa austriaca. La nuova high-speed combina la collaudata tecnologia delle tutte-elettriche e-motion ed e-cap con la capacità di alte prestazioni delle presse speed in una macchina dotata di eccezionale velocità di iniezione e della massima efficienza energetica. È una pressa ibrida, con chiusura a ginocchiera e forza di chiusura di 650 tonnellate, capace di un recupero energetico non usuale in macchine nelle quali un’alta forza di chiusura è combinata con tempi di

ciclo brevi. La e-speed 650/90 si esibirà in applicazioni nel settore del packaging. La e-motion 30 TL senza colonne presenta insieme massima precisione ed efficienza energetica in una macchina tutta-elettrica, leggera e compatta e dalle ridotte dimensioni – è lunga soltanto 3 metri - . Come in tutte le presse Engel e-motion, i movimenti principali sono servoelettrici. Il che rende possibile il sincronismo dei movimenti paralleli. La macchina rappresenta un nuovo standard nella produzione di precisione di lenti ottiche e di componenti elettronici. In fiera stamperà connettori elettronici. Gerd Liebig, Responsabile Marketing, ha assicurato che al K i visitatori avranno la possibilità di constatare ancora una volta, da vicino, che la caratteristica fondamentale della tecnologia Engel è sempre quella di iniettare il futuro nel presente, con l’obiettivo di procurare al cliente il massimo beneficio. E la società di Schwertberg lo dimostrerà al K 2013, sotto lo slogan “Inietta il futuro”, nella Hall 15, agli stand B42 e C58.

BOREALIS: INVESTIMENTI NELLE POLIOLEFINE Borealis è uno dei maggiori produttori di poliolefine al mondo, con oltre 50 anni di esperienza nel settore. Alfred Stern, Executive Vice President Polyolefins, ha fatto gli onori di casa, e nel

suo intervento di saluto ai partecipanti ha tracciato un ampio profilo del gruppo. Borealis ha sede a Linz, Austria, e unità produttive, centri di ricerca e centri di assistenza alla clientela in Europa, Medio Oriente e Asia, e Americhe. È operativa in 120 paesi con circa 5.300 dipendenti. Nel 2012 ha realizzato un fatturato globale di 7,5 miliardi di euro. Nel 1998 dà vita alla Borouge, una joint venture con la Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC), una delle maggiori compagnie petrolifere del mondo: una scelta strategica che le consente di inglobare nella sua sfera geografica di influenza il Medio Oriente, l’Asia-Pacifico, l’India e l’Africa. Borouge ha una sede ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, e una a Singapore. Conta circa 1.600 dipendenti, con i quali serve una clientela sparsa in più di 50 paesi. Nova Chemicals è un produttore di plastiche e chemicals con sede a Calgary, Alberta, Canada. Appartiene all’International Petroleum Investment Company (IPIC), che è anche il maggior azionista di Borealis. È focalizzata sui prodotti polietilenici e relativi mercati, conta circa 2.500 dipendenti e nel 2012 ha prodotto un fatturato di 5,1 miliardi di dollari USA. La presenza congiunta in fiera di questi tre grandi produttori di plastiche vuole sottolineare l’appartenenza alla stessa famiglia di tre importanti aziende

BOREALIS E BOROUGE: QUOTA DI PRODUZIONE MONDIALE ED EUROPEA DI POLIOLEFINE mondo 2012 kt 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000

Lyonde Basell SINOPEC ExxonMobil SABIC Dow Braskem CNPC B&B Total Ineos Reliance FPC Chevron NPC-Iran Siam Cement

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

4.000

PE

Fonte: Borealis e Borouge

64 |

EUROPA 2012 1.000 2.000 3.000

kt 0 Lyonde Basell B&B Ineos SABIC Total Dow Versalis ExxonMobil Repsol TVK PKN Braskem Rompetrol Polychim Hellenic

settembre 2013

5.000

PP


ENGEL e Borealis

che, sotto lo slogan “Open Your Mind”, intendono suscitare nei loro clienti e partner lo stimolo a creare tutti insieme innovazioni per potenziare la comune presenza sui mercati mondiali. “Noi lavoriamo insieme ai nostri clienti - ha detto Stern – per esplorare modi diversi di fare ciò che essi fanno ogni giorno. Innovare significa trovare nuovi approcci e creare valore in maniera intelligente”. “Partecipare insieme al K – gli ha fatto eco Wim Roels, Presidente di Borouge – significa avere un’opportunità unica per dimostrare i benefici delle nostre tecnologie nelle diverse applicazioni alle quali sono indirizzate. E attraverso il nostro impegno nella crescita, nell’innovazione e nella sostenibilità creiamo valore per i nostri clienti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Chris Bezaire, Senior Vice President Polyethylene di Nova Chemicals: “Ogni prodotto e ogni servizio che noi offriamo nasce dall’ascolto dei nostri clienti e dalla comprensione delle loro sfide. In

questo modo si intuiscono innovazioni e opportunità”. Diverse sono state le novità presentate alla stampa. Ne vediamo alcune, tra le principali. Il 3 giugno, il giorno prima della conferenza stampa di Borealis, nello stabilimento di Linz è stato inaugurato un impianto semi-commerciale per la produzione del nuovo catalizzatore Ziegler-Natta Sirius. Si è trattato di un investimento di 104 milioni di euro che utilizza una tecnologia Borealis e che rappresenta un fattore chiave nella strategia di sviluppo del business delle poliolefine della società. In particolare, col nuovo catalizzatore si ottengono tipi di PP con eccellenti proprietà ottiche e alta trasparenza, con maggiore morbidezza e alta purezza. Per l’alto contenuto tecnologico dell’innovazione, il catalizzatore Sirius è protetto da 60 brevetti internazionali. L’avviamento dell’impianto creerà presso l’unità di Linz 35 nuovi posti di lavoro che andranno ad aggiungersi ai 1.250 già esistenti. Tre

COMPOUND IN FKM - FPM

mesi prima, il 1° marzo di quest’anno, Borealis aveva ampliato il suo portafoglio prodotti attraverso l’acquisizione di DEXPlastomers, una joint venture 50/50 tra DSM e ExxonMobil Chemical Company, che ora ha preso il nome di Borealis Plastomers. È un’acquisizione strategica di prodotti complementari all’attuale portafoglio della società che rafforza la posizione di Borealis sul mercato europeo dei plastomeri, in particolare dei polietilenici, per le prospettive di nuovi sviluppi nelle applicazioni di questi polimeri. Borealis e Borouge insieme hanno una capacità complessiva di circa 6 milioni di tonnellate di poliolefine (PE e PP), delle quali circa 4.000 in Europa, con un mercato mondiale che gode di buona salute Nova Chemicals ha avviato la costruzione di una nuova linea di produzione su scala mondiale di polietilene lineare a bassa densità (LLDPE) ad Alberta, Canada. La nuova unità dovrebbe essere completata entro la seconda metà del 2015, e a regime dovrebbe avere una capacità di 430 kton/anno.

Elastomers Union

è una società che nasce dalla fusione di esperienze decennali nel settore della gomma, principalmente strutturata per la produzione di mescole in FKM , specializzata nella realizzazione di mescole sia su formulazione dei Clienti che proprie, offrendo esperienza per soddisfare le aspettative del cliente con elastomeri tecnicamente avanzati e mescole speciali progettate per rispettare specifiche severe, proponendo sempre un rapporto costo/qualità altamente competitivo con l’attuale mercato. L’ONDA DEI CAMBIAMENTI SPINGE IL CLIENTE VERSO DIREZIONI INCERTE. È NOSTRA RESPONSABILITÀ INDICARE LA RETTA VIA OFFRENDO LA GIUSTA ASSISTENZA

AZIENDA CON SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ CERTIFICATO N° 50 100 9530

www.elastomersunion.it

Elastomers Union Srl 40023 Castel Guelfo Di Bologna (BO) - Via Della Concia, 3 Tel. +39 0542 676116 - Fax. +39 0542 670821 info@elastomersunion.it


ENGEL e Borealis

Interessante il quadro delle prospettive di crescita del mercato di PE e PP presentato nel corso delle conferenze stampa. Secondo Tarmo Raudsepp, Vice President Marketing Borouge, che cita fonti CMAI, l’aumento della domanda di HDPE, LDPE, LLDPE e PP nei prossimi anni, fino al 2020, si svilupperà tutto nel continente asiatico. Molti e importanti sono i segmenti dell’economia nei quali trovano applicazione le poliolefine di questi produttori. Ricordiamo, tra i principali: - energia e infrastrutture, dove Borealis e Borouge propongono soluzioni avanzate nell’industria delle tubazioni per sistemi di irrigazione ad alta efficienza e ridotto consumo d’acqua e nel settore dei cavi

66 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

per il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica a basso, medio e alto voltaggio con ridotta dispersione sulle lunghe distanze (meno del 3% fino a 1.000 km e meno del 6% fino a 2.000 km); - il packaging, un settore molto ampio nel quale ricade ogni tipo di confezionamento, da quello dei prodotti per la salute e l’igiene a quello dei generi alimentari, bottiglie, scatole, e tanti altri ancora. Più specificamente, nel campo della cura della salute Borealis ha presentato un nuovo tipo di PP, che sopporta una più alta temperatura di sterilizzazione rispetto all’LDPE in cicli anche più rapidi (121°C contro 110112°C in 30-40 min contro i 90 o anche 180 min, a seconda del tipo di LDPE) e ha una più alta trasparenza e una maggiore rigi-

settembre 2013

dità (una caratteristica che fa sentire la sua importanza durante lo svuotamento dei recipienti); - il settore automotive, nel quale la plastica - il PP in particolare - trova ampia applicazione. Interessante, a questo riguardo, l’evoluzione dell’utilizzo della plastica nell’auto dal 1950 al 2010: in 60 anni si è passati da 5 kg scarsi a circa 70 kg. E le previsioni sono per un trend in salita. In base alle nuove regole presentate dalla Commissione Europea a Bruxelles, entro il 2020 le emissioni di CO2 in Europa dovrebbero scendere a 95 g/km. E al raggiungimento di questo target certamente concorre la riduzione del peso complessivo del veicolo. Di qui l’obiettivo di Borealis di studiare e proporre soluzioni in PP per interni e esterni e parti ultra sottili dell’auto. Anche perché, come hanno spiegato Harald Hammer e Jost E. Laumeyer, Borealis, entro il 2016 la quota del mercato globale dell’auto detenuta complessivamente dai quattro paesi del BRIC salirà al 43% dal 24% del 2008. Tra i primi dieci produttori di auto in rapida ascesa sette sono asiatici. Di questi, cinque appartengono a mercati emergenti (quattro in Cina e uno – Tata Motors – in India). Oltre alle poliolefine, Borealis offre anche un’estesa gamma di prodotti chimici di base, dalla melammina al fenolo e all’acetone, dall’etilene al propilene, e prodotti per l’agricoltura con un’ampia gamma di fertilizzanti. L’impegno maggiore rimane, comunque, il sostenuto programma di investimenti, progettati e in corso, che il gruppo ha deciso per ampliamenti di strutture e impianti, come, per esempio, l’espansione dell’impianto Borouge 3 a Ruwais, Abu Dhabi, che sarà ultimato entro la metà del 2014. A regime, questo sito porterà la capacità totale di poliolefine a 4,5 milioni di ton/anno e sarà il maggior impianto di olefine/poliolefine integrato al mondo. Sono impegni che lanciano prospettive più che favorevoli nel futuro e offrono ai clienti maggiori opportunità di successo. In chiave, tutto ciò, con la linea strategica della creazione di valore attraverso l’innovazione –“Open Your Mind”- , che sarà il tema di fondo della partecipazione del gruppo al K 2013, nella Hall 6, allo Stand A43. 


LAGORIO & DUFOUR S.p.A.

Da trent’anni semplicemente gomma GOMMA NATURALE E SINTETICA MAGAZZINO GOMMA NATURALE CON LABORATORIO MAGAZZINO LATTICE NATURALE JSR RB E JSR DYNARON GOMME SPECIALI Lagorio & Dufour S.p.A. •Via Montenapoleone, 8 • 20121 Milano • Tel. 02.76.01.38.66 (r.a.) • Fax 02.781.871 •e-mail: info@lagduf.it



TACCUINO Produzione • consumi • mercati

Auto ancora in calo, ma con qualche segnale positivo

A

giugno il mercato italiano dell’auto ha rallentato la sua discesa: -5,5% rispetto al giugno 2012, con 122.008 immatricolazioni contro 129.118. Lo dicono i dati diffusi dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) sulla base di quelli pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il primo semestre ha chiuso con una flessione del 10,3% sul periodo gennaio-giugno di un anno fa, con 731.203 nuove unità immatricolate contro 815.213 (il primo semestre 2012 aveva registrato una flessione del 19,7% rispetto allo stesso periodo del 2011). L’attenuazione della discesa è l’effetto dell’andamento positivo della raccolta ordini ad aprile (+6%) e a maggio (+4,2%). Ma il dato di fatto preoccupante è che la stasi delle vendite provoca il progredire dell’invecchiamento

del parco circolante: dal 2000 al 2012 le autovetture con più di 10 anni sono passate dal 38% al 44%, mentre quelle delle classi Euro 0, 1, 2 e 3 sono ben il 54% dell’intero parco vetture. Il 2012 è stato anche l’anno nel quale, per la prima volta da oltre trent’anni, il parco circolante delle automobili ha subito una contrazione: 35,315 milioni contro 37,113 del 2011 (-4,8%, Fonte UNRAE: Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).

Sul fronte delle immatricolazioni per tipo di carburante, bene le vetture con alimentazioni alternative, tendenzialmente in crescita: la quota delle vetture a metano sale al 5% contro il 3,6% del giugno 2012 e quella delle vetture ibride si attesta all’1,1% del totale immatricolato (0,6% a giugno dell’anno scorso); cala leggermente, invece, quella del GPL (9,1% contro 9,5% del giugno 2012).

  Scegliete

Interseals Srl

come partner per il trattamento lubrificante delle guarnizioni!

Interseals Srl

Via Liguria,30 – 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Phone +39.030.7464611 Fax +39.030.7464699 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it


TACCUINO

Per quanto riguarda il portafoglio ordini, dati elaborati da ANFIA e UNRAE indicano un aumento nel mese (+7% su giugno 2012, con oltre 110.000 contratti firmati) e una diminuzione nel semestre (-8% rispetto a gennaio-giugno dell’anno scorso, con circa 701.500 contratti siglati). Le marche nazionali riflettono la situazione del mercato totale: segno meno sia nel mese che nel semestre. Nel mese le vendite del nuovo hanno raggiunto complessivamente le 33.585 unità (39.644 a giugno 2012, contrazione del 15,3%, quota di mercato scesa dal 30,7% al 27,5%); nel semestre sono state registrate 213.571 immatricolazioni (241.420 in gennaio-giugno di un anno fa, decremento dell’11,5%, ma quota praticamente stabile: 29,2% contro 29,6%). Stesso profilo nelle immatricolazioni di Fiat Group Automobiles (FGA), escluse Ferrari e Maserati: a giugno sono state totalizzate 33.504 vendite (39.528 a giugno di un anno fa, calo del 15,2%, con

la quota passata dal 30,6% al 27,5%); 213.152 le unità vendute nel primo semestre di quest’anno (-11,4% rispetto al 2012, quando furono immatricolate 240.690 vetture, ma con la quota anche in questo caso in flessione solo leggera, dal 29,5% al 29,2%). I risultati delle altre marche. Positivi a giugno per Ferrari (+16,7%, 21 vetture vendute contro 18) e Maserati (+33,3%, 20 immatricolazioni contro 15), stabili per Lamborghini (4 vendite registrate). Negativi, invece, nel semestre per Ferrari (-21,6%, 138 vendite su 176), ma positivi per Maserati (+59,7%, 99 nuove immatricolazioni su 62) e Lamborghini (+7,1%, 45 nuove vendite contro 42). Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri (LCV, con peso totale a terra fino a 3.500 kg) stime del Centro Studi UNRAE indicano una flessione nel mese di giugno del 12,1% rispetto al giugno 2012, con 8.944 unità immatricolate, e un calo, nel primo semestre, del 20,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 51.035 vendite contro

grafichetagliani.com

Nell’ambito delle alimentazioni tradizionali, aumentano le vetture diesel per il secondo mese consecutivo, portandosi al 53,8% (52,9% a maggio) contro il 52,9% di giugno di un anno fa, mentre scendono quelle a benzina: 31% a giugno 2013 (32,7% a maggio) contro il 33,4% del giugno 2012. Secondo dati Istat, a giugno l’indice della fiducia dei consumatori (base 2005=100) è aumentato, passando da 86,4 del mese di maggio a 95,7. E sono migliorati anche i giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese (da -144 a -134 e da -58 a -9 i rispettivi riscontri). Peggiorano ancora, però, la valutazione sulla convenienza all’acquisto dei beni durevoli, tra i quali si colloca l’automobile (da -106 a -116), e le intenzioni future di spesa (da -70 a -101). Infine, l’indice nazionale dei prezzi al consumo, secondo stime preliminari Istat, a giugno è aumentato dello 0,3% su maggio 2013 e dell’1,2% su giugno 2012 (+1,1% a maggio dello stesso anno).

mescole / rubber compounds

lastre vulcanizzate / rubber sheets

w w w.to v o g o m m a .co m Sede e stabilimento: Headquarters & Plant:

Via Campagnola, 49 25081 BEDIZZOLE (Bs) Italy Tel. +39 030 6875011 Fax +39 030 6873661

gomma espansa / foam

70 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

luglio  agosto 2013


TACCUINO

64.324. È il livello più basso mai raggiunto in un primo semestre dal 1990, da quando, cioè, si sono cominciati ad elaborare i dati ufficiali di questi veicoli. Nel settore dei veicoli industriali con ptt da 3,5 a 16 t (esclusi gli autobus) sono disponibili, al momento, i dati relativi ai primi cinque mesi dell’anno ri-

portati da Anfia. Secondo questi dati, il comparto in questione ha registrato un aumento del 2,6% delle immatricolazioni a maggio (1.203 veicoli a fronte di 1.173) e una flessione, invece, in gennaio-maggio del 13,9% (5.369 nuove registrazioni contro 6.235). Meno negativa la performance degli

autobus con peso superiore a 3,5 t nei primi cinque mesi del 2013 secondo la stessa fonte: 198 i veicoli venduti sia a maggio di quest’anno che a maggio dell’anno scorso, ma in leggera flessione le vendite in gennaio-maggio 2013: 1.058 vendite contro 1.101 nello stesso periodo del 2012 (-3,9%). (g.c.)

Imprese • finanza

Nuovo stabilimento So.F.teR. in USA

S

o.F.teR., la società forlivese compoundatrice, ha annunciato l’apertura di uno stabilimento in Usa – a Lebanon, Tennessee – per produrre tecnopolimeri, elastomeri termoplastici e altre soluzioni avanzate per il mercato americano. Con questo stabilimento il gruppo completa la sua presenza nelle Americhe, dove ha già sedi in Messico e in Brasile, e

punta ad assumere un ruolo di primo piano nei settori automobilistico, elettrodomestico, edile e dei componenti elettrici. Il progetto prevede un’estensione del si2 to su una superficie totale di 85.000 m . All’inizio l’area dedicata alla produzione 2 occuperà 9.300 m e la capacità produttiva sarà di 23.000 t. A regime, l’area co2 perta sarà di 23.000 m , con una capacità di oltre 68.000 t. I dipendenti saranno circa 50 all’inizio e oltre 150 a regime. L’investimento iniziale è stimato in 8,8 milioni di euro. (g.c.)

Marangoni apre impianto in Argentina

M

arangoni Retreading Systems annuncia l’apertura di un nuovo impianto produttivo in Argentina, ad Alvear, Santa Fe. Si tratta della quinta unità nel mondo, attiva nel settore della ricostruzione e dotata della linea Ringtread, alle dipendenze della divisione del Gruppo Marangoni della ricostruzione a freddo con prestampato. Il nuovo insediamento


TACCUINO

(10.000 m2 per 4.500 occupati) sostituisce l’unità di Rosario e dovrebbe far crescere del 20% in volume la quota di mercato del gruppo nel paese, già oggi al 30%. (g.c.)

Un nuovo referente in Italia per Desma

L

a Desma, produttore tedesco di presse per lo stampaggio in gom-

ma, segnala che dall’inizio di settembre il nuovo referente per il mercato italiano è Jean-Louis Maire, uno specialista con grande esperienza nel settore, che fa parte dell’azienda dal 2001 e da allora si è occupato della commercializzazione worldwide dei prodotti Desma. Maire sostituisce Hubert Karl, che è passato invece a occuparsi del mercato

spagnolo, di cui conosce nel dettaglio la realtà.

Jean-Louis Maire.

CONVEGNI • FIERE • EVENTI

Il corso Assogomma sul social media marketing

I

l 25 settembre 2013 presso la sala conferenze del Mercedes-Benz Center di Milano, si tiene il corso di formazione dal titolo “Social Media Marketing: i social network per il business”. Il corso presenta i moderni e più diffusi social network come strumento operativo di promozione e comunicazione per l’azienda e rientra nel pia-

no formativo promosso da Assogomma a favore delle aziende del settore per l’anno 2013, con attività di formazione riguardanti sia temi specifici del settore, sia temi di più ampio respiro riguardanti l’attualità del “fare business”. È questo il caso del corso sui social media che affronta tra l’altro anche i principi fondamentali del “social marketing” trasversali alle tecnologie che ogni impresa sceglie di adottare e che attengono al moderno approccio di comunicazione dell’immagine dell’impresa e dei suoi prodotti.

Obiettivo è quindi quello di fornire, in un solo giorno, informazioni pratiche ed immediatamente fruibili per la realizzazione di azioni di marketing sui social network. Il corso è riservato ad un massimo di 20 partecipanti, selezionati seguendo l’ordine di arrivo delle schede di iscrizione. Le aziende interessate sono pregate di inviare al più presto e comunque entro il 12 settembre 2013 la propria scheda di partecipazione. Sarà possibile richiedere qualsiasi ulteriore informazione alla segreteria associativa dell’evento - assogomma@federazionegommaplastica.it - tel.: 02.43928231.



www.multi-consult.com

I professionisti delle mescole in gomma Leader in rubber compounding www.cometsrl.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.