L'Industria della Gomma 12 2013

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intervista a vibram mercato auto e coperture gestione laboratorio

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

reportage dal k2013

DICEmbre 2013 - NUMERO 10




SOMMARIO | ANNO 57 - 614 • dicembre - N. 10 4 16

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ELASTICA: SOMMARIO

Paolo Manuzzi, direttore della Business Unit Suole di Vibram, descrive la politica della società in fatto di approvvigionamento delle materie prime, sviluppo delle mescole, test e controllo della qualità. Il tutto incentrato nel centro tecnologico di Albizzate (Varese) e in quello aperto nel 2009 in Cina

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I dati forniti dall’Etrma, l’associazione europea dei produttori di pneumatici, nel rapporto annuale “European Tyre & Rubber Industry Statistics”.

L’intervistA del mese sostenibilità, ricerca,qualità: così le suole vibram sono diventate le più famose del mondo

così düsseldorf ha parlato italiano

Le nostre impressioni dal K2013, l’edizione della grande fiera tedesca sulla plastica e sulla gomma tenutasi lo scorso ottobre a Düsseldorf. Un grande evento in cui la presenza italiana si è dimostrata come sempre altamente qualificata. Abbiamo esplorato la parte dedicata alla gomma, ecco le novità e particolarità che abbiamo visto

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un nuovo stabilimento nella rubber valley

CO.ME.T è in procinto di inaugurare, a Coccaglio (Brescia), il nuovo sito che ospiterà gli impianti produttivi dell’azienda, produttrice di mescole dal 1980. Uno stabilimento da 12.000 m2 che porterà a un aumento di produzione del 40%

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come ti gestisco la mescola, laboratorio compreso

Una nuova funzionalità arricchisce Cicladi, il sistema informatico MES elaborato da Innova per la gestione della sala mescole. Consente di integrare l’interfaccia al sistema di laboratorio. Per il momento quello di Gibitre, ma in prospettiva anche altri

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appena nati, ma con le idee chiare

L’attività e i programmi futuri di Rogitex International, braccio commerciale europeo della canadese Rogitex Inc. impegnato nella vendita di gomma sintetica, di ausiliari e di materiali di rinforzo. Con sede in Italia

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più pulizia per l’alta tecnologia in conformità alle norme iso 16232 e vda 19

I servizi proposti sul mercato italiano da For Lab per la pulizia tecnica degli articoli stampati e il controllo della contaminazione residua: laboratorio esterno per conto terzi o distribuzione di strumenti dedicati

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pneumatici e gomma i dati di un anno difficile

dicembre 2013

viti planetarie per un impianto più efficiente

L’interessante soluzione sviluppata dalla danese Solomatic A/s per la lavorazione di guarnizioni in gomma e listelli di tenuta. Grazie all’impiego di viti planetarie messe a punto da Bosch Rexroth


Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio di

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sostanze chimiche, ritocco al regolamento

L’aggiornamento al regolamento CLP entrato in vigore dal 23 ottobre: che cosa prescrive per l’etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele

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ASSOGOMMA

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Redazione, amministrazione, pubblicità

TACCUINO

• Catia Bastioli cavaliere della Repubblica • Continental espande la sua presenza in Russia • Un Diamante per la qualità • Un open day di Doss dall’11 al 13 febbraio • Analisi DSC delle gomme più facile e veloce • Engel presenta al K 2013 il sistema di controllo CC300

54 CALENDARIO Fiere, convegni, eventi in programma 57

Federazione Gomma Plastica

Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it

nei prossimi mesi

Comitato di redazione Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati

INDICE GENERALE DEL 2013

Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it

Argomenti, aziende e persone citati nella rivista nel corso di quest’anno

GLI inserzionisti BLUESTAR SILICONES 21 CALDIC ITALIA 23 DESMA 11 DOGI 55 EICO NOVACHEM 27 ELASTOMERS UNION 41 EURGOMMA 33 EURORUBBER - GRUPPO MARANGONI 25 G3 42 GECAM 13 IMG IV COP. INTERMARP 43 INTERSEALS 15 LTE I COP. MAAG AUTOMATIK 63 ORP STAMPI II COP. PAGLIARA PRODOTTI CHIMICI 37 PARKER HANNIFIN 61 PRESMA 29 S.INT.A III COP. TORCHIANI 1

Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 15,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Europa € 130 - Estero € 150 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002

Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)

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elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.

SO M M A R I O Gli sponsor di Elastica........................................................................................................................................... 4-7 Abbiamo letto per voi...............................................................................................................................................8  Nuovi perfluoroelastomeri con migliorata impermeabilità alle basse temperature

 Nuovi tipi di ZnO per ridurre la quantità di Zinco nella NBR

 Hydrin di tipo "verde"

 Schiume microcellulari a base di PP/EPDM con nanocaolini

 Vulcanizzazione con resine resoliche delle NBR carbossilate  Dalla ricerca alla pratica

 Tecnologie di mescolazione per mescole a bassa viscosità

 Materiali con scarsa resistenza al logoramento con la USP classe VI

 Le fibre tessili chimiche favoriscono nuovi campi di applicazioni

 Efficienza nella produzione con le HNBR a bassa densità

 Sistema Baukasten Elastosil Vario

 Possibilità di modificare la superficie mediante la tecnica al plasma

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Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333 Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali

Piazza Boldrini 1 20097 San Donato Milanese- Milano Tel 02.520.32719 Telefax 02.520.42602 Email: info@versalis.eni.com www.versalis.eni.com Gomme sintetiche, lattici sintetici e resine termoplastiche a matrice stirenica

Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

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Produzione, assistenza e taratura di strumenti Interseals Srl per prove di laboratorio su elastomeri tra cui: Reometri (MD, OD), Viscosimetro, come partner I n t e rs e a ls S r l Dinamometro, Durometri (Shore, IRHD), Via Liguria, 30 per il trattamento lubrificante delle guarnizioni! Ozonometro, TR-Brittleness tester, Presse, etc. 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Software di controllo in ambiente windows. Phone +39.030.7464611 Centro Sit Fax +39.030.7464699 per la taratura E-Mail: info@interseals.it di durometri Shore Internet: http://www.interseals.it e IRHD

LANXESS S.r.l. Via L. di Breme, 13 - 20156 MILANO Tel. +39.02.3072.1 Fax: +39.02.3072.2017 www.lanxess.com Performance Polymers Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici

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Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com

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Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004. | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

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Gli sponsor di elastica

z e o n E U RO P E G m b H s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a

Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu

www.edifis.it gomma@edifis.it

Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it

CERISIE s.r.l.

LABORAtorio per la CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI

con il patrocinio del C.N.R.

Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie

dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.

È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.

Gli utenti

I servizi

I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.

I collegamenti

Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate

Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.

Le agevolazioni

Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.

Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it

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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

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elastica


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

rassegna della stampa tecnica estera materie prime NUOVI PERFLUOROELASTOMERI CON MIGLIORATA IMPERMEABILITÀ ALLE BASSE TEMPERATURE S. Arrigoni, F. Merli, P.Farrow – Solvay Specialty – e-mail: fabiano.merli@solvay.com ; (GAK); 66/08-511-517. 2013. Rif. E3199.

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perfluoroelastomeri FFKM hanno struttura formata da TFE (tetrafluoroetilene) e PMVE (perfluorometilviniletere) e una temperatura di transizione vetrosa Tg, originariamente di 0°C che, per l’aggiunta di altri monomeri perfluorurati è stata portata a -17°C e anche a -30°C, pur mantenendo le stesse prestazioni chimiche. La tecnica attuale segue successive vie di sviluppo orientandosi all’impiego di perfluoro alchilviniletere (PAVE) e di altri monomeri fluorurati CF2=CF-O-(CF2CF-(CF3))n-O-C3F2. Esiste abche un metodo alternativo citato nel testo per ridurre la Tg di un fluoroelastomero mescolando insieme un perfluoropolietere (PFPE). Le complicate operazioni inserite nel testo sono minuziosamente commentate. I campioni di fluoroelastomero ottenuti con le operazioni descritte vengono caratterizzati con test DSC (differential scanning calorimetry), TR test (temperature retraction), DMA (dynamic mechanical analysis), TMA (thermo mechanical analysis). Tutti i saggi descritti servono per evidenziare i campi nei quali le caratteristiche meccaniche, elastiche,, dinamiche, e anche chimiche, possono coesistere e possono essere sfruttabili in determinati ambienti. I risultati delle prove eseguite sono raccolti in funzione delle caratteristiche

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

sperimentali misurate con metodi meccanici e chimici. Innanzi tutto vengono mostrate le caratteristiche assunte dai vulcanizzati nei campi di temperatura pertinenti con gli ambienti e le condizioni tipiche dell’impiego dei fluoroelastomeri, per esempio in vapore acqueo a 220°C, in acido nitrico e in ammoniaca a 80°C e a 100°C. Viene evidenziata la temperatura di ritrazione (temperatura alla quale un vulcanizzato irrigidito dalle basse temperature riprende a presentare recupero elastico) evidenziando anche l’andamento del recupero in funzione della temperatura (parametro connesso con l’andamento isteretico), il limite di bassa temperatura per l’impiego di un articolo di fluoroelastomero (-30°C per l’elastomero PFR LT e per il PL 855, -18°C per un materiale alternativo, e appena -2°C per il PFR 34). Inoltre per i polimeri PFR LT e PFR 94 vengono evidenziati i valori di variazione di durezza e di rigonfiamento per immersione in etilendiammina 72h a 100°C e per immersione in vapore acqueo a 220°C, nonché per immersione in formiato di Potassio + idrato di Potassio a 150°C e per immersione in metanolo a 23°C. Tutti i valori segnalati hanno significato di tipo positivo.

materie prime HYDRIN DI TIPO “VERDE” Zeon Chemicals L. P. - ; (GAK); 66/06-350-350. 2013. Rif. E3200.

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a Zeon Chemichals pubblica una interessante, sintetica e attuale puntualizzazione riguardante gli elastomeri poliepicloridrinici HYDRIN da lei prodotti, che è bene tenere presente. Per la verità nel testo non viene particolarmente approfondito il termine “verde” presente solo nel titolo, comunque sembra di capire che il riferimento riguardi una questione di un tipo di monomero di provenienza vegetale come l’olio di palma, ma non apertamente dichiarato.

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La Zeon Chemicals L. P. nel suo programma di produzione dell’impianto di Hattiesburg, (MS) USA, offre tre tipi di Hydrin: Hydrin CO (un omopolimero), Hydrin ECO (un copolimero) e Hydrin GECO (un terpolimero). Ciascun tipo è disponibile in diverse viscosità. Per il miglioramento di ciascuno spettro di caratteristiche, ciascun tipo di Hydrin è miscibile con gli altri. Secondo Zeon si può allo stesso modo confezionare un taglio con altri polimeri, fintanto che il tipo di reticolazione e i luoghi della vulcanizzazione siano compatibili. Per la sintesi degli elastomeri poliepicloridrinici Hydrin la Zeon Chemicals L. P. nel suo impianto di Hattiesburg, (MS) USA, adopera un monomero epicloridrinico ricavato dall’olio di palma e da un altro olio vegetale. Secondo dati della Compagnia il proprio reparto di produzione potrebbe dimostrare, che il monomero è chimicamente identico a quello di partenza. I tipi di Hydrin si distinguono secondo Zeon per una durata continua alla temperatura in un intervallo da -40°C fino a oltre 125°C e per una sollecitazione per tempi brevi a più di 150°C. Inoltre gli Hydrin mostrano un largo spettro di caratteristiche dinamiche positive come per esempio buono smorzamento e buona resistenza alla reversione. Gli Hydrin sono


ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

inerentemente antistatici e mostrano una bassa permeabilità ai gas, che in molti casi sorpassa quella della gomma butilica. Settori di impiego degli Hydrin sono tubi e condutture per aria nelle automobili, membrane, cilindri di conduzione per stampanti laser ed elementi per attenuazione delle oscillazioni.

materie prime VULCANIZZAZIONE CON RESINE RESOLICHE DELLE NBR CARBOSSILATE Dr. Hans Magg – Kürten - Service for Lanxess A.G. – Business Line NBR, La Wantzenau – Frankreich – e-mail: hans.magg@lanxess. com ; (GAK); 66/06-371-375. 2013. Rif. E3201.

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e gomme nitriliche carbossilate (XNBR) sono terpolimeri costituiti da acrilonitrile-butadiene e da un derivato insaturo dell’acido carbonico, e vengono impiegate in articoli tecnici, specialmente nel settore industriale e automobilistico. Le XNBR si distinguono per la buona resistenza all’abrasione e al logoramento, eccezionale resistenza a rottura, eccellente attacco a substrati polari, eccellente idrofilia e possibilità di formazione di legami di Idrogeno. Le proprietà favorevoli delle XNBR dipendono anche dalla possibilità di ottenerne la reticolazione per mezzo di un ossido metallico e dello Zolfo dovuta al fatto che esse contengono nella catena polimerica sia l’acido carbonico, che doppi legami. Nel lavoro qui recensito viene descritta la struttura generale delle resine orto-alchilfenoliche-resoliche, oggetto di una presentazione del dottor Magg, noto ricercatore della Lanxess (ex Bayer) autore del presente articolo in collaborazione con la “Business Line NBR” di La Wantzenau (Francia). Le gomme esaminate nell’articolo so-

no resine para-alchilfenoliche di struttura generale indicata nell’articolo e in particolare una alchilfenolica tIpo 1045 con punto di rammollimento 60-66°C e con contenuto di metiloli di 5-9%, e una ottilfenolica bromurata tipo SP1055 con punto di rammollimento 85-95°C, con contenuto di metiloli di 10-15% e con contenuto di Bromo 3,64%. L’autore nomina i tipi di composti che costituiscono le mescole degli elastomeri che egli intende descrivere: ossidi metallici, antiinvecchianti come TMQ o MMBI, epossidi, cariche silicee. Come sempre nelle mescole elastomeriche i vari componenti hanno uno scopo specifico orientato all’ottenimento di caratteristiche meccaniche fidando nelle funzioni rinforzanti delle cariche a base di neri di Carbonio oppure di cariche silicee. L’autore indica la curva reometrica di una mescola di NBR reticolata con 10 phr di Resol S e riporta commenti che certificano la possibilità di attivare con SnCl 2 la reticolazione della NBR e della HNBR nominando numerosi aspetti con diversi tipi di Krynac X*** sperimentali. Degna di attenzione (e di prudenza) è l’azione di incremento della viscosità Mooney su Krynac X740. Degna invece di attenzione in senso positivo è l’aumento di sicurezza di lavorazione esercitata dalla reticolazione resolica sulle gomme nitriliche carbossilate (XNBR). Interessante è il dosaggio ottimale di silano TESPT (trietossisililpropiltetrasulfano) in Krynac X 146 in mescola caricata con silice, in presenza di SP 1055: l’optimum di resistenza all’abrasione si ha con basso contenuto di silano (max 2phr) e con basso contenuto di SP 1055 (1-2 phr), l’optimum di resistenza meccanica si ha con alto contenuto di SP 1055 (12 phr) con poca influenza del dosaggio di TESPT. L’articolo è fittissimo di descrizioni di comportamenti favorevoli o sfavorevoli ottenuti con mescole di NBR e di XNBR, le quali però per ora riguardano elastomeri che hanno classificazione provvisoria. Ovviamente si spera che la Lanxess riprenda gli argomenti trattati per riuscire a comprendere su quali degli elastomeri provvisori citati si possa accentrare l’attenzione.

prodotti e processi DALLA RICERCA ALLA PRATICA Dr. Horst Deckmann, Dr Herbert Mucha – GaboQualimeterTestanlagen, Ahlden, e-mail: h .deckmann@gabo.com, h.mucha@gabo.com ; (KGK); 66/4-10-15. 2013. Rif. E3202.

L’

argomento dell’articolo qui recensito è già stato preso in considerazione nella presente rubrica di abstracts (Abbiamo letto per voi) traendolo dalle interessanti considerazioni prevalentemente teoriche esposte dai medesimi autori sopra nominati, sintetizzate nel riferimento Elastica E3148 recensito da Tire Technology International e edito in I.G. 609 del Giugno 2013. Nella KGK 66/5-2013 si trovano notizie scientifiche circa i principii su cui si reggono le analisi termiche, indicando il ritardo che sempre si verifica tra la forza periodica incidente e la conseguente deformazione periodica del materiale viscoelastico sollecitato. Inoltre esprimendo tale ritardo in funzione del modulo del materiale stesso espresso secondo una componente reale E’ e una componente non reale E” definita da una interpretazione matematica. Nel lavoro qui recensito si riportano invece prevalentemente le descrizioni dei congegni meccanici che permettono di esprimere le funzioni misurate, indicando la differenza tra ampiezza della forza incidente e deformazione susseguente, che esprime le caratteristiche viscoelastiche del materiale, da cui dipendono le proprietà degli articoli. Vengono anche accennati i significati della componente reale È del modulo elastico E* e della componente di perdita E” del modulo elastico E* stesso, nonché i significati matematici delle espressioni E* = E’ + iE” ; (E*)” = (E’)2 + (E”)2 ; tanδ = E”/E’. (cfr. anche il sunnominato riferimento Elastica E3148 in IG609 del Giugno 2013).

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ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI

Con le nuove apparecchiature DMTA Eplexor possono essere eseguite prove con sollecitazioni di diversi tipi orientate a diversi scopi: sollecitazioni statiche con misura della deformazione, sollecitazioni meccaniche con indicazione delle variazioni recepite, con diversi tipi di sollecitazioni variabili nel corso dell’esecuzione della prova rese possibili dalla disponibilità di applicare diversi carichi nominali; inoltre con diversi tipi di sollecitazioni dinamiche ottenute con l’impiego di diverse placche interposte tra provino e apparato rilevatore delle misure. Possono anche essere eseguite prove con sollecitazioni dinamiche a vibrazione. Nel testo è riportata l’immagine di un dispositivo meccanico multiplo che si estende lungo un asse verticale e che prevede la possibilità di operare su due facce opposte del provino. L’applicazione della deformazione viene programmata con un sistema veloce a trasformata di Fourier (FFT – Fast Fourier Tranformed) con possibilità di operare con sovrapposizione di ampiezza e di fase. Sono inserite immagini di portaprovini per sollecitazione a pressione, a trazione, a flessione su tre punti, a taglio con cesoia, prove di scaffalatura, prove di immersione, prove dinamiche con valutazione dell’isteresi in base al tanδ. Sono nominate e parzialmente descritte possibilità di applicazioni nel campo delle guarnizioni e dei pneumatici. Nel campo delle guarnizioni di tenuta viene descritto un utile esame di confronto di modulo E* e di tanδ esaminati in un intervallo di allungamento dinamico da 10-3 102 %. Anche nel campo dei pneumatici viene descritto un tipico esame dell’andamento dell’effetto Payne valutato come strain dinamico di G* e di tanδ nell’intervallo da 10-2 a 102 %.

materie prime MATERIALI CON SCARSA RESISTENZA AL LOGORAMENTO CON LA USP CLASSE VI C. Geubert – Freudenberg – e-mail: christian.geubert@fst. com : (GAK); 66/07-460-462. 2013. Rif. E3203.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

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materiali altamente puri per uso nell’industria dei generi alimentari, nell’industria delle bevande e soprattutto in quella dei farmaci, non dovrebbero contenere alcun plastificante o altre sostanze a basso peso molecolare e perciò estraibili. Allo stesso modo per evitare una abrasione non voluta e per prolungare la durata dell’introduzione, c’è a disposizione il cosiddetto trattamento RFN (frizione ridotta per tecnologia). Per l’EPDM, contro il corrente colore nero delle mescole, è stato per la prima volta possibile sviluppare un EPDM chiaro, che possiede paragonabili prestazioni di quelle ottenibili con una mescola caricata con nero di Carbonio. La ridotta prestazione meccanica e grafica si corregge ricorrendo alla nanotecnologia, anche nei riguardi dell’impiego delle cariche chiare rispetto al nero di Carbonio. Per gli articoli di EPDM che rispettano le proprietà richieste per rispondere alla legge riguardante contatto con generi alimentari o con farmaci è disponibile l’EPDM 253815 sviluppato dalla Freudenberg. Tale elastomero risponde alle prescrizioni di estrazione globali e specifiche della FDA (Federal Drug Administration), USP Classe VI e della Ordinativa EG 1935/2004.

materie prime EFFICiENZA NELLA PRODUZIONE CON LE HNBR A BASSA VISCOSITÀ M. S. Jones, M. V. Anderson III, K. Kremer – Zeon Chemicals (KY USA) e Zeon Europe GmbH (Düsseldorf ) – jonesm@ zeonchemicals.com; (GAK); 66/06-402-406. 2013. Rif. E3204.

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mezzi per migliorare la lavorabilità con una mescola allo scopo di aumentare la produttività diminuendo i costi, consistono nell’apportare degli adattamenti alla ricettazione oppure anche nell’impiegare elastomeri a più bassa viscosità, perchè in tal modo si

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facilita il riempimento dello stampo in sede di vulcanizzazione. Non è infatti raccomandabile con le gomme nitriliche idrogenate HNBR l’aggiunta di un plastificante, perché tale provvedimento non sortisce a buon effetto. La Zeon ha sviluppato HNBR a bassa viscosità con le quali si raggiungono buone caratteristiche meccaniche e bassi valori di deformazione permanente a compressione, che dimostrano la validità della scelta di tali elastomeri. Ciò viene dimostrato con una mescola di HNBR, di cui è riportata la formulazione nel testo, la cui particolarità consiste nel contenere 8 phr di perossido BBPIB e 1,5 phr di N,N’-fenilenedimaleimmide. Tale mescola viene confezionata sia usando come elastomero lo Zetpol 2010lL, sia lo Zetpol 2010EP, che è il tipo easy processing a bassa viscosità. Con quest’ultimo elastomero viene evidenziato che la trafilatura, indicata come durata della trafilatura in funzione della pressione della trafilatura e in funzione della temperatura, è espressa da valori più bassi in tutto l’intervallo misurato. Inoltre viene evidenziato che lo Zetpol 2010EP alle alte temperature è caratterizzato da viscosità più basse. Nell’articolo vengono evidenziati andamenti di caratteristiche reologiche che illustrano aspetti convenienti nella lavorazione dei nuovi Zetpol easy processing in confronto agli Zetpol di precedente concezione. In particolare vene fatto notare un comportamento in condizioni di compressione particolarmente favorevole dei nuovi Zetpol easy processing, che si apprezza nei riguardi della fluidità a 170°C, cioè in condizioni tipiche degli impieghi di stampaggio a iniezione. Viene anche descritto uno strumento caratterizzato da canali con diversi diametri per l’analisi delle caratteristiche di scorrimento sotto compressione. L’importanza di tali procedimenti per la valutazione del comportamento allo scorrimento nei canali di trasferimento e nelle cavità degli stampi e comunque nelle condizioni tipiche dei procedimenti a iniezione viene illustrata riportando dati di studio della fluidità delle mescole di HNBR e di resistenza alla deformazione permanente a com-


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prodotti e processi POSSIBILITÀ DI MODIFICARE LA SUPERFICiE MEDIANTE LA TECNICA A PLASMA K. Vissing, D. Paulkowski, C. Dölle, M. Ott – Fraunhofer Institut, Bremen – e-mail: klaus. visssing@ifam.fraunhofer.de :(GAK); 66/07-471-475. 2013. Rif. E****. ; (GAK); 66/07-446-453. 2013. Rif. E3205.

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pressione nel campo delle temperature al di sopra di 170°C e fino a 190°C, che testimoniano la validità dei comportamenti dei nuovi Zetpol easy processing mostrando comportamenti inquadrati con i valori mostrati dagli Zetpol normali già noti.

lle caratteristiche dei materiali vengono aggiunte sempre più complicate precisazioni. Molte caratteristiche, a volte contrarie, come rigido e elastico, devono essere ugualmente rispettate. Accanto alle caratteristiche generali dei materiali, come le caratteristiche meccaniche o la resistenza chimica e alla temperatura, ci sono anche le caratteristiche della superficie stessa a quei mezzi, che esprimono la corretta ed esclusiva resistenza di un prodotto. Ciò vale in special modo anche per gii elastomeri, perché proprio per questa

classe di materiali è difficile apportare modifiche durature senza modificare le caratteristiche generali. La tecnica a plasma offre qui un mezzo che permette di raggiungere uno scopo molteplice. E’ possibile ad esempio eseguire una attivazione della superficie per migliorare le caratteristiche di attacco dell’elastomero. Inoltre le superfici elastomeriche possono essere munite di rivestimenti a plasma con specifiche funzioni. Con ciò non solo si può ridurre l’appiccicosità (ad esempio quella degli Oring), ma si possono anche applicare per esempio rivestimenti antiadesivi come quelli che proteggono dall’usura superficiale. L’articolo qui recensito è corredato da numerose e significative illustrazioni. Vengono ad esempio mostrate lampade Excimer, che servono per applicazioni in ambiente VUV (Vakuum Ultraviolet), floccatura di profilati con attivazione a plasma a pressione atmosferica, attivazione VUV di superfici polimeriche,

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attivazioni a plasma e a irraggiamento VUV di varie superfici, successo estetico dell’irraggiamento VUV su superfici di gomma siliconica nei riguardi del negativo effetto visivo provocato dall’acqua, successo di un primer da applicare prima della vulcanizzazione di un articolo come agente di attacco di uno strato. Viene poi nominata la possibilità di realizzare accoppiamenti tra foglie termoplastiche TPE e strati sottili di polimeri plasma. Le combinazioni di strati polimerici di tipo plasma e di tipo corrente sono molto complicate, comunque sono descritte. Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento ha convenienza a prendere in considerazione una a una le situazioni qui citate. Va ricordato che in tale argomento bisogna anche tenere presente il termine “ottimizzazione aptica”, che va aldilà dei termini correnti. L’articolo termina con l’assioma: Ottimizzazione aptica racchiude il concetto di senso tattile superficiale, senso di posizione, senso di forza, considerazione della temperatura e... considerazione del dolore !

materie prime NUOVI TIPI DI ZnO PER RIDURRE LA QUANTITÀ DI ZINCO NELLA NBR S. Mark, A. Misiun, J. Berghofer, H. Geisler – Heibronne e DIK Hannover – e-mail: stefan.mark@ brueggermann.com; (GAK); 66/07-471-475. 2013. Rif. E3206.

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o ZnO che si impiega nell’industria della gomma proviene da processo francese oppure da processo americano. Il processo francese parte da zinco metallico fuso, gassificato a temperatura maggiore di 900°C e ossidato con aria. Il processo americano parte da rottami di Zinco o da composti dello Zinco provenienti dall’industria metallurgica ridotti a Zinco metallico e quindi ossidati a Ossido di Zinco. Esiste poi un Ossido di Zinco attivo proveniente da processi a umido con precipitazione di Idrossido o di carbonato di Zinco. Il

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prodotto viene poi completato con un essiccamento, che fornisce un materiale con più elevata area superficiale, denominato ossido di Zinco attivo. Schematicamente viene descritto che lo ZnO ha una struttura spugnosa caratterizzata da superfici interne distinguibili attraverso analisi BET mediante assorbimenti di Azoto. Un carattere di importanza decisiva viene conferito dalla disponibilità di Zincoioni. Il funzionamento dello ZnO nelle mescole di gomma, analogamente a quanto accade in fenomeni naturali, viene classificato secondo un principio di Core-Shell, che ha riferimenti all'attività specifica in funzione di eventi superficiali, ad esempio le condizioni di precipitazione o di essiccamento, o anche dell’efficienza energetica o temporale del processo. Viene così ricercata una fenomenologia che indichi la situazione nei riguardi delle Core-Shell mediante una serie di mescole di NBR (Perbunan NT 2845 F), che ha riferimenti rispetto alle curve reometriche delle mescole di Core-Shell e a una mescola della stessa ricettazione generale, ma confezionata con uno ZnO di riferimento (ZnO Rotsiegel). I parametri considerati per il giudizio sono i moduli a trazione al 200% e al 300% e la deformazione permanente a compressione per 24h a 70°C.

prodotti e processi SCHIUME MICROCELLULARI A BASE DI PP/EPDM CON NANOCAOLINI M. Keramati, I. Gashemi, M. Karrabi – Polymer and Petrochemical Institute – Teheran – e-Polymers, Eindhoven – e-mail: i.gashemi@ippi.ac.ir ; (GAK); 66/06-393-399. 2013. Rif. E3207.

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o studio esposto, a sfondo statistico, è stato compiuto su espansi microcellulari di Polipropilene/EPDM/caolino organico rigonfiati con Azoto. Il sistema più usato per ottenere tali tipi di espansi consiste nella saturazione dei polimeri con un gas inerte sotto alta

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pressione raggiungendo una instabilità termodinamica del sistema e applicando una depressione o un innalzamento della temperatura. Indi controllando le celle formatesi. Durante la preparazione si cerca di ottenere una elevata fittezza delle celle e un piccolo diametro di queste. La struttura cellulare dei provini è stata accertata con metodo dinamico applicando l’esperienza personale degli autori nella materia applicativa. Pertanto tutti i provini sono stati immersi in Azoto liquido e sono stati rivestiti con Oro. La schiuma microcellulare è una nuova classe di materiali con caratteristiche studiate, che presentano celle piccole con una elevata densità cellulare delle celle stesse. Per il presente lavoro è stata preparata una schiuma microcellulare ottenuta per mezzo di un processo condotto su un batch di polipropilene, di EPDM e di caolino organico usando Azoto supercritico come rigonfiante fisico. È stato realizzato un piano di ricerca Box-Behnken-Design ricercando gli influssi della pressione di saturazione, del tempo di formazione della schiuma, del contenuto di organocaolino e della nucleazione finale della morfologia della schiuma. Con ciò ed è stata valutata la metodologia RSM (Response-SurfaceMethode – termine statistico che esplora le interrelazioni tra diverse variabili). Il piano di ricerca contiene tre passi: di pressione di saturazione, di contenuto di nanocaolino e di tempo di schiuma. Per la rappresentazione dei riferimenti tra i parametri coinvolti e le caratteristiche della schiuma sono servite le equazioni, i grafici e i diagrammi di RSM. I risultati hanno mostrato che la densità delle celle e il diametro medio delle stesse dipendono dal contenuto di nanocaolino e dalla pressione di saturazione. La densità delle celle si trova tra 10 9 e 1010/cm3. In media è risultato che con lunghi tempi di formazione della spugnosità si originano maggiori intervalli di varietà delle celle. Analizzando il meccanismo di nucleazione è stata confermata la classica teoria della derivazione naturale. Le nanoparticelle servono come agenti di derivazione e riducono l’energia libera di formazione di un germe originario. Pertanto


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il processo della nucleizzazione cambia da omogeneo a eterogeneo. In base a ciò, dai dati di misura della superficie libera e delle energie superficiali si riesce a calcolare l’angolo di contatto gas/polimero/nanoparticella. Quindi si riesce a stimare la validità dei caolini organici come mezzi di nucleazione e viene dimostrato che i nanocaolini, nonostante la loro bassa efficienza, di nucleazione, ne dominano l’efficienza.

prodotti e processi TECNOLOGIA DI MESCOLAZIONE PER MESCOLE A BASSA VISCOSITÀ R. Hornig, S. Röehner, G. LorenzElringKlinger AG, Dettingen/ Erms – e-mail: roy.hornig@ elringklinger.com ; (GAK); 66/06376-391. 2013. Rif. E3208.

di segmenti polimerici, la quale significa formazione di occlusioni di elastomero. Sulla base di tali premesse, gli autori considerano di seguire le valutazioni su mescole preparate con diverse procedure: con mescolatore interno munito di pistone pressatore, con mescolatore interno senza pistone, con mescolatore aperto a cilindri, con estrusore bivite (con procedura continua), con mescolatore sotto compressione caricato con 100% di materiale da mescolare. In una tabella per ciascuna delle procedure di cui sopra si considera se si può contare su sollecitazione con geometria tangenziale o no. Caso per caso viene indicato se è prevista la possibilità di usare trattamenti a frizione e ove opportuno viene precisata la quantità di fabbisogno energetico per la mescolazione. Vengono riportate tre equazioni, che in-

dicano la possibilità di determinare l’energia E nel corso di una sollecitazione del materiale considerato esprimendola in Joule (= kg x m2 x s-2). Vengono esaminati i comportamenti di una mescola di FKM durante la confezione con mescolatore sotto compressione sopra citato. Nel corso della descrizione del processo sostanzialmente viene descritto anche l’apparato di mescolazione. Una placca pressatrice viene movimentata e compressa sul materiale da mescolare con un movimento assiale con una ampiezza che dipende solo dalla posizione attuale della placca pressatrice. Quest’ultima viene quindi sottoposta a un movimento rotatorio, che viene comandato con una serie di movimenti accelerati e frenati, che provocano un frazionamento del materiale accompagnato da una compattazione, che origina rapidamente un adeguato stato di plastificazione. Vie-

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articolo qui recensito espone un progetto di ricerca dell’Università di Reutlingen (Germania) riguardante la tecnologia di mescolazione di composizioni polimeriche a bassa durezza. Nella pratica comune spesso si prescinde in partenza dall’occuparsi a fondo della reologia dei materiali considerando gli effetti di demolizione che intercorrono durante la mescolazione, si prescinde dall’esame della dispersione e della distribuzione delle cariche, si prescinde di tenere conto dei fenomeni di interazione tra polimero e carica, che hanno per effetto una immobilizzazione

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ne dichiarato che il processo descritto si distingue per le caratteristiche di distribuzione e di incorporazione. Il processo continua quindi con una seconda fase, nella quale si mantiene il numero di giri del movimento di oscillazione e si aumenta il più possibile l’ampiezza del movimento assiale. In tale fase la temperatura aumenta ulteriormente. Nella terza fase della lavorazione si cura l’incorporazione del nero di Carbonio. La temperatura assume un livello costante. Si verificano tuttavia complicazioni di ordine strutturale. Una eccessiva accentuazione delle sollecitazioni a taglio date da superamento dei massimali di momento a torsione finisce col provocare parziali demolizioni delle catene polimeriche. Applicando la stessa metodologia, si commenta anche la situazione relativa a una mescola di EPDM. Viene mostrato che con EPDM le oscillazioni di assorbimento di energia durante la confezione della mescola sono meno estese che con fluoro elastomeri, il che fa apprezzare la migliore riuscita delle mescole di EPDM. Il lavoro viene continuato riportando l’andamento del gradiente di velocità di scorrimento (Schergeschwindigkeit) per la mescola di FKM (fluoroelastomero) considerata determinando il valore per 6 tipi di mescolatori interni. Per la mescola di FKM i valori più favorevoli si raccolgono intorno a quelli riscontrati con l’appara-

to Werner & Pfleiderer GK 1,56 intermesh. Il lavoro poi termina esponendo un confronto comparato tra i comportamenti reologici riscontrati con le due mescole già sopra indicate di FKM e di EPDM. Il commento comprende anche notizie utili per caratterizzare mescole confezionate con un mescolatore di polveri o di materiale granulato, in cui il materiale stesso viene posto sotto compressione e agitazione secondo una procedura sommariamente descritta in una tabella iniziale.

prodotti e processi LE FIBRE TESSILI CHIMICHE FAVORISCONO NUOVI CAMPI DI APPLICAZIONI Institut für Textiltechnik - (ITASanitized AG) – Aachen (GAK); 66/08-506-507. 2013. Rif. E3209.

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l l ’e v e n t o R W T H d i A a c h e n (Frankfurt) la ditta Sanitized AG ha presentato un singolare spettacolo esponendo una piattaforma di tessuto gommato non woven che costituisce il tetto di un padiglione, sul qua-

le un personaggio in foggia alpinistica sta compiendo una scalata. Il colore bianco del tessuto gommato e l’effetto prospettico fanno apparire l’immagine come una parete innevata di pendenza notevole. La cosa tecnicamente più interessante è che il tessuto non woven, così viene definito, è come uno scafo costituito da un tessuto con peso di 100 g/m2. Si tratta di un nonwoven di nuova concezione sospeso aerodinamicamente di costituzione isotropa, che costituisce una alternativa ecologica a diverse concezioni. Un tessuto gommato come quello presentato viene considerato tecnicamente e commercialmente promettente in diversi campi, come in edilizia, architettura, creazione di ambienti, sport, coperture protettive, e perfino come uso in ambienti medici, automobilistici e aeronautici. A Weinheim presso la ditta Freudenberg, secondo i dati del maggiore produttore di non woven con 21 sedi in 13 paesi, nel campo dei nonwoven si conoscono progressi. Nel 2012 con appena 3000 collaboratori si registrano 650 milioni di Euro. Si mostrano interessanti anche i non woven di poliestere (PET ) rivestiti di particelle inorganiche per separatori in batterie a ioni di Litio. Sono apprez-

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Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo_______________________________________________________ Segnalati nella sezione “Abbiamo letto per voi” apparsa nel numero.....................................................................di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome.............................................................................................................................. Azienda.............................................................................................................................................. indirizzo.............................................................................................................................................. Cap.....................Città...............................................................................Prov.................................. Data.........................Firma..................................................................................................................

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zati per l’ottimale flusso di ioni, anche ad alte temperature rimangono stabili, per cui in impieghi importanti sono insostituibili. Nell’ar ticolo vengono commentati anche i non woven “spunbonded” (Spinnvlies) della Oerlikon Neumag. Gli spunbonded in poliestere si distinguono per l’eccezionale proprietà di isolamento e di attenuazione del calore, che li rende importanti per gli elementi di copertura dei tetti. In Svizzera la Sanitized AG produce prodotti con funzioni igieniche e antimicrobiche enfatizzando due articoli: PL12-32, un tessuto gommato con eccezionale resistenza all’acqua e ai raggi UV nonché PL12-33 apprezzato per la resistenza alla alta temperatura.

prodotti e processi SISTEMA BAUKASTEN ELASTOSIL VARIO Wacker Chemie AG - (GAK); 66/07-436-436. 2013. Rif. E3210.

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l sistema Baukasten è basato su un software, che permette al singolo utilizzatore di crearsi un file su un argomento qualsivoglia sulla base di notizie pubblicate sul WEB. Viene ad esempio descritto un file, che riguarda un file Baukasten che contiene un software sull’argomento “ruote”. Il kit contiene un set completo sull’argomento ruote, compresi pneumatici e inserti in gomma. L’articolo qui recensito si trova anche il termine “Elastosil” (marchio di gomme siliconiche) e si trovano anche notizie che riguardano lo sviluppo dell’impiego del silicone RTV-2 della Wacker Chemie. Con il sistema sunnominato si riesce a memorizzare la reattività dei prodotti e anche la durezza. Il componimento qui preso in conside-

razione consta di quattro parti, di cui due trattano i componenti dei catalizzatori che reggono la reattività del sistema e quindi anche la velocità della vulcanizzazione. La mescolazione dei componenti di base (due) definisce anche la durezza del vulcanizzato, e si possono realizzare valori di durezza Shore A da 15 a 40. Il carico di rottura e la resistenza a lacerazione del vulcanizzato risultano anch’essi dipendenti dai rapporti di mescolazione dei componenti di base. Tipiche applicazioni sono i “Verguss” dei componenti elettronici, cioè i rapporti delle masse per caratterizzare gli articoli, e gli “Schaltungen”per caratterizzare le superfici di tessuti. Il “Baukastein”qui considerato è indicato anche per preparare parti in silicone come prototipi, come sono richiesti per esempio in applicazioni mediche, oppure come guarnizioni. Il sistema è adatto anche per la preparazione di stampi. Elastosil Vario è traslucido e può anche essere colorato.

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L’INTERVISTA DEL MESE: PAOLO MANUZZI

Sostenibilità , ricerca, qualità: così le suole Vibram sono diventate le più famose del mondo di Riccardo Oldani

Paolo Manuzzi, direttore della Business Unit Suole di Vibram, ci spiega come uno dei marchi italiani più famosi del mondo continui a perseguire una rigorosa politica della qualità, che parte dall’approvvigionamento delle materie prime – gomme naturali e sintetiche – per arrivare a un design curato in ogni particolare. Severi test di qualità e un’intensa attività di ricerca, condotta nella sede di Albizzate (Varese) e nel centro tecnologico cinese aperto nel 2009, assicurano un livello di prodotto sempre più attento anche agli aspetti dell’ecosostenibilità.

Le mescole in gomma, sia naturale sia sintetica , sono una componente fondamentale dei vostri prodotti. Quali strategie di approvvigionamento seguite per quanto riguarda la materia prima e com’è organizzata al vostro interno la filiera di lavoro per quel che concerne invece la realizzazione delle nuove mescole, la ricettazione e i test sulla loro efficienza? La nostra prima strategia è quella di rifornirci solo ed esclusivamente 16 |

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di materie prime della migliore qualità. La gomma naturale la acquistiamo principalmente dal Vietnam, mentre le gomme sintetiche le acquistiamo dalle grandi multinazionali della chimica, scegliendo i migliori prodotti sul mercato. Il nostro obiettivo è quello di offrire in tutto il mondo un prodotto il più possibile omogeneo per prestazioni e qualità. Una volta acquistata la materia prima, si lavora allo sviluppo della mescola. I nostri tecnici di laboratorio, molto esigenti nella ricerca delle ma-

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Paolo Manuzzi è entrato in Vibram nel 1993. Nel 1999 ha lavorato all’apertura della sede Vibram USA, a Boston. Ha poi proseguito il suo cammino nella sede centrale di Albizzate (Varese) , in cui per anni ha ricoperto il ruolo di direttore vendite. Nell’ottobre 2006 è stato nominato direttore commerciale worldwide e dal 2013 è direttore della Business Unit Suole.


L’INTERVISTA DEL MESE: PAOLO MANUZZI

terie prime, lavorano alla creazione di nuovi rubber mix sempre più performanti. Una volta messo a punto, il nuovo compound viene sottoposto ai test Vibram. Ogni suola Vibram deve superare tre fasi di test: test di laboratorio, test in vivo e test sul campo. I test di laboratorio vengono realizzati presso il Vibram Lab e sono fondamentali per definire le caratteristiche fisicomeccaniche della mescola (resistenza all’abrasione, resistenza allo scivolamento, elasticità, durezza, densità ecc….). I test in vivo vengono invece realizzati indoor all’interno del Vibram Test Park, dal Tester Team Vibram, che segue uno specifico protocollo scientifico. I test in vivo hanno l’obiettivo di confrontare le mescole Vibram tra di loro e verso la concorrenza. Ultima fase di test prevede prove sul campo, realizzate sempre dal Tester Team Vibram in ambiente outdoor, in modo da testare la mescola in condizioni reali di utilizzo. Il Tester Team Vibram si compone di un gruppo ampio di atleti specialisti nelle diverse discipline outdoor, che hanno il compito di stressare il prodotto per vederne le performance in condizioni davvero estreme. Solo ed esclusivamente i prodotti che hanno superato positivamente le tre fasi di test arrivano sul mercato. Parliamo di ricerca e sviluppo: come vi siete attrezzati da questo punto di vista per far fronte all’impegno di realizzare prodotti nuovi con la frequenza richiesta a un brand di livello mondiale come il vostro? Vibram ha tre principali siti produttivi, uno in Italia, ad Albizzate (Varese), dove è ubicato anche l’headquarter dell’azienda, uno in Cina, a Guang Zhou, e uno negli Stati Uniti, vicino a Boston. In ogni sito produttivo, ci sono tecnici specializzati Vibram che hanno il compito di analizzare il mercato locale, recepire i bisogni e seguire la produzione in modo da offrire ai clienti il miglior prodotto possibile per il mercato di riferimento. Oggi molte produzioni si sono spostate in Cina, paese dove Vibram opera

da più di 11 anni. Per questo, proprio in Cina, a GuangZhou, nel 2009 abbiamo inaugurato un centro di ricerca e innovazione, il Vibram Technological Center, in cui si sperimentano e si testano nuove forme e nuovi materiali per le suole. Il Centro Vibram in Cina, oltre a collaborare con altri istituti di ricerca cinesi, viene spesso utilizzato dai nostri stessi clienti per testare i nuovi modelli di calzatura, prima di presentarli sul mercato. Da qualche anno, inoltre, Outside Magazine China (Outside è la rivista per il tempo libero più diffusa al mondo, ndr), utilizza il Vibram China Technological Center per testare le migliori calzature presenti sul mercato e decretare the Gear Of the Year! I vostri prodotti sono destinati in buona parte a un pubblico che ama stare nella natura ed è sensibile alla sua tutela. Quali azioni e strategie avete messo in atto e quali avete in programma sul fronte della sostenibilità ambientale e sociale dell’azienda? Vibram è molto impegnata nell’ambito della ecosostenibilità. Oltre che una richiesta del mercato, è proprio un nostro credo! Nel 1994, quando ancora erano pochissime le aziende impegnate a produrre o acquistare prodotti ecosostenibili, Vibram aveva portato sul mercato una mescola ad alta prestazione realizzata con il 30% di gomma riciclata: la mescola Vibram Ecostep: un successo e un’anticipazione dei tempi di cui siamo fieri. Oggi stiamo lavorando per riuscire a creare una mescola realizzata con il 50% di prodotto riciclato, una bella sfida che speriamo di vincere presto. Producete suole in gomma per un gran numero di utilizzi, dall’outdoor al lavoro, al tempo libero. Com’è cambiato il mercato in questo settore negli ultimi anni? Dal punto di vista della concorrenza da chi vi dovete guardare soprattutto? E qual è la vostra politica per proteggervi dai tanti tentativi di imitazione/

contraffazione del marchio Vibram? Vibram eccelle in diverse aree strategiche: nel dinamismo, per esempio, e nella forte spinta innovativa, due valori che, oltre a migliorare quotidianamente performance, comfort e qualità la rendono partner ideale delle aziende, costrette a muoversi in un mercato in continua evoluzione. Il consumatore finale è sempre più esigente, la concorrenza nel mondo delle calzature è spietata: oggi il mercato richiede performance, ma anche leggerezza e calzature adatte ad utilizzi sempre più specifici. L’innovazione è uno dei nostri tre chiodi fissi, insieme a brand e qualità, due must Vibram che l’immaginario collettivo ha da tempo fatto propri. Vantiamo però anche un altro plus: l’attenzione al design e al gusto estetico. Ogni suola Vibram è realizzata da designer esperti che ne rendono gradevole e originale il look, sempre nel rispetto della funzionalità. Qualità e Innovazione, ma anche Brand: proteggere il nostro marchio dalla contraffazione per tutelare sia i nostri clienti che il consumatore finale. La lotta alla contraffazione è sempre stata un obiettivo strategico per l’azienda. Siamo molto attenti a salvaguardare il nostro marchio e a difenderlo da imitazioni e nel nostro headquarter italiano c’è un dipartimento dedicato esclusivamente a questa attività. La brand protection policy è un’esigenza per preservare la qualità del marchio Vibram, che è il nostro valore più grande. Ci può anticipare qualche dettaglio sui progetti futuri, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di nuove mescole e prodotti? Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: lavorare con passione per non deludere le aspettative di eccellenza dei nostri clienti e del consumatore finale e per offrire prodotti di alta qualità, massima affidabilità e performanti. Continueremo a sviluppare il brand attraverso innovazione continua, originalità e qualità del prodotto, come da tradizione Vibram. 

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EVENTI - K-2013

Così Düsseldorf ha parlato italiano di Riccardo Oldani

Circa 400 aziende del nostro paese, e la piacevole sensazione di trovarci a casa, trasmessa dal suono onnipresente dell’italiano parlato da espositori e visitatori. Così il K 2013, la più grande fiera mondiale della plastica e della gomma tenutasi lo scorso ottobre, ha celebrato, oltre al primato tedesco, anche l’eccellenza della nostra tecnologia. Ecco le nostre impressioni dalla visita di un’esposizione immensa, sviluppata su 17 padiglioni pieni fino all’inverosimile

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iciassette padiglioni pieni di stand fino all’inverosimile, oltre 3.000 espositori, circa 218.000 persone che hanno visitato la fiera durante gli otto impegnativi giorni della manifestazione (dal 16 al 23 ottobre scorsi). Il K di Düsseldorf conferma di non essere semplicemente “la” fiera della plastica e della gomma, ma anche un vero e proprio evento a livello globale, con pochi paragoni al mondo. Del resto, plastica e gomma sono onnipresenti nel mondo moderno: non c’è oggetto con cui entriamo in contatto – dagli smartphone alle automobili, dagli elettrodomestici a treni e aerei – che non sia composto in buona parte con questi preziosi materiali. Il K-2013 non ha parlato solo tedesco, ma anche tanto italiano. Non solo perché sono stati moltissimi i visitatori provenienti dal nostro paese, facilmente riconoscibili dall’idioma, ma anche perché, sia nel settore plastico sia in quello della gomma, il nostro paese fa ancora e sempre tendenza. La nostra 18 |

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tecnologia non ha nulla da invidiare a quella tedesca, e se da un lato le aziende nate in Germania hanno una dimensione media superiore, e si sono strutturate in modo senz’altro più complesso, dall’altro i marchi italiani, soprattutto per quanto riguarda i macchinari, offrono una varietà di soluzioni e una personalizzazione del prodotto sulle esigenze del cliente che la standardizzazione tedesca non è in grado di raggiungere. Dalla visita al K siamo quindi usciti con una forte percezione di quanto pesi l’Italia nei settori della plastica e della gomma, e in tutti gli ambiti di queste filiere, dallo sviluppo della chimica e delle materie prime alla produzione di macchinari, dalla progettazione degli stampi alla realizzazione del prodotto finito con tecnologie e qualità che, soprattutto per la gomma, sono irraggiungibili al momento anche dai cinesi, che non riescono a giocare in questo caso la carta del prezzo stracciato come hanno potuto fare invece, in altri comparti come il tessile o la moda.

Una visitatrice consulta la guida sulle aziende della gomma predisposta per la prima volta per il K2013.

Ecco comunque, ambito per ambito, quali sono state le percezioni che abbiamo ricavato dalla fiera.

Materiali Le aziende produttrici di materie prime erano concentrate perlopiù nel padiglione 6, dove campeggiavano i monumentali stand di colossi come Bayer, Lanxess e DuPont. La “potenza


EVENTI - K-2013

di fuoco” di questi gruppi è impressionante, come dimostra il gran numero di nuovi polimeri e prodotti che sono in grado di sfornare ogni anno. La tendenza è quella di trovare processi sempre più economici per sviluppare molecole in grado di sostituire altri prodotti più costosi. E siccome la gomma è tra questi, non pochi sforzi sono indirizzati a trovare soluzioni alternative agli elastomeri, naturali o artificiali. Si sta ampliando sempre più l’utilizzo di polimeri termoplastici all’interno delle autovetture, in molti casi in sostituzione delle gomme, in altri invece per rimpiazzare metalli come acciaio o alluminio. È il caso, per esempio, del Tepex di Lanxess, un composito a base di poliammide realizzato con un procedimento speciale, che consente di rivestire fibre di carbonio, di vetro o di aramide ad alta resistenza con un bagno del polimero. La densità del prodotto è quasi la metà di quella dell’alluminio, la resistenza agli urti praticamente doppia. Nel settore delle gomme Lanxess ha presentato, tra le altre novità, due nuovi gradi di polibutadiene al neodimio (NdBR), Buna CB PBR 4076 e PBR 4065. Nonostante un elevato peso molecolare, che conferisce ottime caratteristiche alla gomma da pneumatico ma ne rende più complessa l’estrusione, i tecnici di Lanxess sono riusciti a dare a questi due nuovi gradi di Buna una lavorabilità paragonabile a quella di elastomeri con un peso molecolare molto inferiore. Con questi prodotti si possono ottenere pneumatici con una bassa resistenza al rotolamento e una lunga durata,

in grado anche di ridurre i consumi di carburante delle auto. Bayer MaterialScience ha presentato nel proprio stand esempi di applicazioni per circa 80 materiali di nuova concezione che cambieranno il nostro futuro: polimeri e schiume in grado di coibentare contenitori per il cibo e mantenerli per ore alla giusta temperatura; polimeri altamente resistenti utilizzati per robot esoscheletrici, che possono essere indossati e consentono a chi ha perso l’uso delle gambe di tornare a camminare. E poi ancora polimeri biocompatibili, usati per protesi, accessori medicali e perfino sistemi di diffusione del suono che si inseriscono nell’orecchio e trasmettono le vibrazioni delle onde sonore direttamente agli ossi dell’orecchio, svolgendo la funzione della membrana del timpano. Altre plastiche trasparenti e resistenti sono state usate per creare schermi touchscreen su cui navigare tra le novità esposte nello stand. In questa profusione di novità non hanno sfigurato comunque le aziende italiane presenti nel padiglione 6, come Versalis del gruppo Eni, Novamont e Matrìca, joint venture al 50% delle prime due. Un settore in cui l’Italia si distingue è quello dei biopolimeri, sia quelli prodotti da fonti rinnovabili, come l’ormai storico Mater-Bi di Novamont, sia quelli biodegradabili al 100%, e non necessariamente derivati da materie prime non fossili. Apiplastic, per esempio, azienda italianissima da anni impegnata nello sviluppo di elastomeri bio, ha da poco

Da sinistra in alto in senso orario: schermi in polimeri di nuova generazione di Bayer; lo stand di Versalis, il BioBag di Novamont.

visto il lancio della prima scarpa da ginnastica biodegradabile al 100%, realizzata da Puma. Prodotta con il polimero morbido Apinat questa sneaker è la prima applicazione su scala industriale di una futura generazione di plastiche e gomme che nei prossimi anni potrebbe diffondersi sempre di più sul mercato. Interessante anche la soluzione bimateriale presentata da Softer, l’azienda di Forlì con una lunga tradizione nel compounding. Si chiama Smartouch 2K ed è un sistema misto TPE/PP pensato per i

dicembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

19


EVENTI - K-2013

cruscotti di vetture utilitarie. Ha caratteristiche di incredibile versatilità, perché non solo è morbido al tatto e risponde a tutte le norme sulla sicurezza e l’emissione di Voc, ma è anche completamente riciclabile, attraverso un processo di macinazione dal quale si ricava un nuovo materiale riutilizzabile di alta qualità. Sempre nel settore dei materiali va segnalata la nutrita presenza di compoundatori e di aziende specializzate nella fornitura di additivi. Il loro giudizio sull’edizione 2013 del K è stato in generale positivo, pur nelle differenze di motivazioni che li hanno spinti a partecipare. La Eigenmann&Veronelli, per esempio, ha puntato molto sulla promozione di Auserplast, azienda acquisita nel 2012 e impegnata nella produzione di polimeri plastici speciali. Buoni i contatti anche per la gomma, ma sicu20 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

ramente minoritari rispetto a quelli per i polimeri plastici, che catalizzano l’attenzione del pubblico in fiera. CM Manzoni ha invece puntato la propria presenza per potenziare i contatti con l’estero, che già coprono il 25% delle vendite, con buone prospettive di crescita. Buoni i riscontri anche da Tovo Gomma. Prevale comunque la valutazione, ripetuta da molti espositori, che la presenza al K è una sorta di tappa obbligata: non vi si può mancare, anche se per il settore della gomma la fiera rischia di essere dispersiva e troppo lunga (8 giorni a cavallo di un weekend). Impossibile non esserci, in definitiva, ma per la gomma le fiere di riferimento sono altre.

Tecnologie e macchinari Se nella parte della fiera destinata ai materiali le aziende italiane non hanno mancato di farsi notare, nei padiglioni dedicati ai macchinari la loro presenza è stata ancor più evidente. Dai grandi impianti per la plastica e la gomma a tutte le forniture accessorie, le nostre imprese hanno partecipato in massa, con prodotti e soluzioni di qualità elevata e tecnologie innovative. A fronte della standardizzazione dei marchi tedeschi, che propongono macchine tipo, in particolare le presse orizzontali e verticali, le firme italiane si distinguono per la

dicembre 2013

realizzazione di macchinari speciali e di soluzioni su misura, tailor made. Si tratta quindi di soluzioni personalizzate, puntando sulla versatilità che contraddistingue la creatività italiana. Questa particolarità delle nostre imprese si traduce in una dimensione mediamente più piccola rispetto ai colossi tedeschi, ma in una maggiore specializzazione e sviluppo tecnologico di alcuni aspetti. I nostri produttori di stampi, per esempio, hanno raggiunto un tale know-how nello sviluppo dei propri prodotti, che i grandi produttori di presse devono trovare forme di collaborazione e di sviluppo congiunto di alcune soluzione. È il caso, per esempio, di Desma, che per le sue presse ha stretto una collaborazione con Ocs Stampi. Simile l’accordo che lega l’austriaca Maplan con Orp Stampi. In fiera, tra l’altro, queste due aziende, insieme con Utp Vision che produce sistemi di controllo di qualità, Mesgo, produttore di mescole, Gibitre, sviluppatore di strumentazioni da laboratorio, e Gamma Stampi, specializzata in lavorazioni meccaniche, hanno dato vita al Karousel. Un’iniziativa che unisce le sei aziende nel proporre al possibile cliente una soluzione integrata, dalla mescola al prodotto finito, e curare così in ogni aspetto la linea di produzione. L’alleanza, che si è concretizzata in una comunicazione coordinata tra le aziende ai clienti contattati in fiera, sembra abbia dato un ottimo riscontro. Mentre scriviamo le aziende stanno valutando


EVENTI - K-2013

Alcuni scorci del K2013. Dalla pagina a fianco in basso, in senso orario: pneumatici di nuova generazione allo stand di Lanxess; curiosità per le nuove macchine; un esempio della massiccia presenza cinese, affollamento nei padiglioni e gli interni di un’auto del futuro nello stand di Bayer MaterialScience.

zienda specializzata in progetti speciali, spesso di grandi dimensioni, che lavora molto anche con la Cina, dove hanno bisogno delle sue tecnologie. Per quanto ci siano margini più ristretti nelle forniture per la Cina, queste conl’esito dell’iniziativa per darle un seguito sentono di mantenere un buon livello anche in future manifestazioni. di fatturato. Ma sono in realtà le comMa al di là di questa iniziativa, altre messe provenienti dai paesi occidenqualificate presenze hanno distinto la tali, da quanto evinciamo confrontanproposta italiana in fiera. Ottime le imdoci con i manager dell’azienda, a gapressioni sulla manifestazione espresrantire un valore aggiunto maggiore. Mix&Fix_180x130_IT_07_2010 16/07/10 15:23 Page 1 se nello stand di Comerio Ercole, un’aUna situazione simile si riscontra in

un’azienda come la Fratelli Maris, impresa piemontese specializzata nello sviluppo di estrusori bivite per la compoundazione. Le macchine che escono dallo stabilimento di Rosta (Torino) sono dei veri gioielli tecnologici, specializzati per produzioni di volumi medi, ma che devono essere perfettamente calibrati. La Fratelli Maris ha presentato al K il nuovo catalogo sulle macchine per la compoundazione di adesivi. Affollato, al nostro passaggio, si è mostrato lo stand della Colmec, altro gioiello della tecnologia italiana per la

Il silicone guarda avanti con i centri specialistici EVC Bluestar Silicones, specialista mondiale della chimica dei siliconi, propone attraverso la sua rete europea Mix & Fix Centers®, un servizio di competenza capace di fornirvi mescole pronte all’uso in brevi tempi di consegna e campioni per prove ed omologazioni

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EVENTI - K-2013

gomma. Al centro dell’esposizione campeggiava l’estrusore bivite conico, sviluppato per le sale mescole e per un processo produttivo con un ridotto consumo energetico. Grande curiosità ha esercitato sul pubblico la minipressa elettrica esposta dalla Presma, insieme con una pressa verticale e una orizzontale per la gomma, tenute in funzione tutto il giorno con una silenziosità e una velocità di esecuzione davvero notevoli. La minipressa è frutto di un lungo lavoro di sviluppo e può essere proposta sia come macchinario da laboratorio per istituti di ricerca, sia come linea per produzioni in piccole volumi, che richiedono comunque un’estrema precisione di lavorazione. Impiego di nicchia, forse, ma estremamente interessante in un periodo in cui le commesse sono sempre più ridotte per quantitativo e richiedono un continuo cambio degli stampi. Su questa macchina, produrre uno stampo nuovo non supera i 1.500-2.000 euro di spesa, con indubbie economie per il produttore. La Presma sta pensando anche a una versione per gomma della macchina, ma ovviamente si attende di percepire un’interesse del mercato prima di dare il via allo sviluppo. Tra gli altri sviluppatori di sistemi produttivi, erano presenti al K anche altre aziende importanti. Tra queste la Saspol, che produce grandi impianti per i produttori di pneumatici e per il retreading e anche per produzioni speciali in gomma. Mercati principali quelli esteri, con una predilezione per l’India e me22 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

no interesse invece per la Cina. La constatazione, è che il livello tecnologico raggiunto per questi tipi di macchinari dalle imprese italiane è altissimo, al di sopra delle necessità richieste da aziende di paesi in via di sviluppo e, di conseguenza, spesso troppo care a fronte di soluzioni meno sofisticate ma anche meno costose. Un altro settore di nicchia è quello delle macchine e delle soluzioni per il taglio delle mescole, in cui eccelle un’altra azienda italiana presente al K, la Prodicon, che lavora soprattutto con mercati esteri, tra cui Russia e Cina. Ma gli italiani eccellono anche in altri settori di nicchia che richiedono alta competenza ma anche creatività. È il caso di Italmec G3, azienda produttrice di macchine per la gomma, che ha avviato con successo e crescente riscontro sul mercato anche l’attività di revisione ripristino di macchine usate, che vengono riportate a nuovo da un gruppo di tecnici specializzati. Un’impressione raccolta in fiera è che sono moltissimi i produttori cinesi che si stanno proponendo sul fronte dei macchinari, come dimostra anche la crescita notevole di espositori provenienti dall’Estremo Oriente. Ma il livello tecnologico, tranne qualche eccezione, è veramente molto più basso. Passando davanti agli stand di aziende cinesi che tenevano in funzione macchinari sferraglianti, non era raro assistere allo spettacolo di addetti trafelati, armati di

dicembre 2013

cacciavite e altri strumenti, che armeggiavano febbrilmente alla ricerca di non si sa quali soluzioni.

Complementi, accessori, strumentazioni La forza della fiera di Düsseldorf sta soprattutto nella capacità di concentrare in un’unica manifestazione tutti i protagonisti di tutti gli step della filiera. Questo vale anche per tutta una serie di macchinari, strumentazioni e dispositivi con produzioni davvero specialistiche, in cui la tecnologia italiana spicca per creatività. È per esempio italiana una realtà unica al mondo, la BicarJet, società partner di Solvay che ha sviluppato una tecnologia esclusiva di pulizia che utilizza il bicarbonato di sodio. Nata per l’industria alimentare, questa tecnologia ha trovato applicazioni molto interessanti anche per la pulizia degli stampi per la gomma. Un manipolo di addetti, nella sede di Padova, sviluppa queste soluzioni brevettate che vengono vendute in tutto il mondo. E rappresentano un’eccellenza italiana anche i sistemi di controllo della qualità basati sulla tecnologia della visione digitale. Dei protagonisti delle Penisola attivi nel settore, era presente al K la Utp Vision, già citata perché parte del progetto Karousel. Durante la nostra visita allo stand abbiamo intercettato i manager di un gruppo statunitense, già cliente dell’azienda, venuto in fiera per visionare nuovi dispositivi presen-


tati per l’occasione. Così come nuovissimo è il microdurometro per l’esame di O-Ring e guarnizioni in gomma presentato da Gibitre, e rappresentato in copertina nello scorso numero de L’Industria della Gomma. Si tratta di una macchina unica al mondo, in grado di processare ed esaminare fino a 30 pezzi, quando fino a ieri l’analisi con dic-mezzpg-210x140_def_TR 17-06-2013 12:40 Pagina 1 il microdurometro richiedeva ai tecnici di

EVENTI - K-2013

Dalla pagina accanto, da sinistra: presenza italiana massiccia anche nel settore dei macchinari per la plastica; il tema dei polimeri da fonti rinnovabili è all’ordine del giorno; prodotti a base elastomerica esposti nella “Via della Gomma” spazio dedicato allestito nel padiglione 6 che a visto (qui a sinistra) la partecipazione di prestigiosi centri di ricerca di tutto il mondo.

laboratorio di lavorare ogni pezzo singolarmente. Del resto l’azienda, con sede a Bergamo, ha raggiunto una specializzazione e una tecnologia tali nel settore delle analisi per l’industria della gomma, da avere solo un ristretto manipolo di concorrenti in tutto il mondo in grado di avvicinarsi al suo livello tecnologico. Una prima al K è stata infine la presenza della piemontese Lawer, azienda C

M

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CM

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del Biellese con una solida tradizione nel tessile, che ha da poco messo a punto una macchina dosatrice per la sala mescole derivata da un’altra applicazione sviluppata per il settore alimentare. Si tratta di una soluzione sofisticata e studiata per soddisfare tutte le esigenze di confezionamento ed etichettatura imposte dalle norme sulla sicurezza delle sostanze chimiche. Anche per questa aziende il K potrebbe essere, auspicabilmente, un trampolino di lancio alla conquista di un meritato mercato internazionale. 

CY CMY

K


Report ETRMA

Pneumatici e gomma i numeri di un anno difficile di Giuseppe Cantalupo

ETRMA, l’associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli in gomma, ha pubblicato l’edizione 2013 dello “European Tyre & Rubber Industry Statistics”. Un dettagliato punto della situazione sul consumo di gomma nel 2012 che, con la forza dei numeri, sottolinea con crudezza gli effetti della crisi: lo scorso anno è stato particolarmente difficile per l’industria europea del pneumatico e della gomma. Ma le proiezioni del mercato mondiale dei veicoli parlano di crescita da qui al 2025

l 2012 è stato un anno con parecchi segni meno nelle statistiche delle industrie europee del pneumatico e della gomma. D’altra parte, non poteva essere diversamente, data la difficile situazione economica che attanaglia imprese e consumatori. In breve, i dati principali dicono che il fatturato delle aziende del settore tyre raggruppate dall’associazione è calato del 2%, mentre quello del settore General Rubber Goods (GRG: lastre e strisce di gomma, pavimentazioni, guanti, guarnizioni, tubi, eccetera) è rimasto sostanzialmente invariato. La produzione europea di GRG è diminuita del 9% e quella dei pneumatici del 5%, mentre il parco veicoli ha registrato in Europa un lieve incremento dello 0,2%. Note positive dal fronte dell’export, che è generalmente aumentato, contribuendo a migliorare il bilancio commerciale dell’industria europea. 24 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Produzione europea dieuropea pneumatici (migliaia di tonnellate) Produzione di pneumatici 6.000

4.500

30%

26,1% 4.900 6,5%

5.100

4.800

4.740 3.568

4,1%

4.600

4.500

-7,1%

-4,2%

0% -10%

1.500

0

20% 10%

6,7%

3.000

Fonte: ETRMA e Tyres & Accessories

I

-20% 2006

2007

2008

Produzione

-24,7%

2009

2010

2011

2012

Variazione rispetto all’anno precedente

Andamento della produzione europea di pneumatici nel periodo 2006-2012.

I PNEUMATICI NEL 2012 L’ETRMA associa circa 4.200 aziende, con 12 sedi centrali, 91 siti produttivi e 15 centri R&D, nelle quali

sono impiegati, complessivamente, 360.000 dipendenti. Il fatturato 2012 dell’industria europea dei pneumatici è stato di 46

-30%


Report ETRMA

Consumi di gomma naturale nei principali mercati (migliaia di tonnellate)

Gomma naturale - Quote consumo per paese Quote di consumo perdi paese

Gomma naturale - Origini europeo Origini dell’importdell’import europeo

13%

10% 13% 31% 35%

Fonte: IRSG

9%

6%

9%

6%

31%

Anno 2012 EU27 Cina India Giappone USA Resto del mondo

Anno 2012 17%

Consumo di gomma naturale nelle principali aree geografiche negli anni 2004-2012.

SINFONIA DI MESCOLE Dal 1970 Eurorubber è maestro nel comporre mescole polimeriche. Qualità e personalizzazione del prrdotto sono i risultati del costante impegno nella ricerca e del meticoloso controllo della produzione, ai quali si aggiunge tutta l’esperienza di una grande orchestra: il Gruppo Marangoni.

20%

Indonesia Malesia Tailandia Vietnam Costa d’Avorio Resto del Mondo


Report ETRMA

Fonte: IRSG

Consumi di gomma sintetica nei principali mercati (migliaia di tonnellate)

Consumo di gomma sintetica nelle principali aree geografiche negli anni 2005-2012.

Gomma sintetica - Quote di consumo per paese SR - Quote di consumo per paese

miliardi di euro, con una flessione del 2% sul 2011; di questi, 28,2 miliardi (-2,7% rispetto all’anno prima) sono stati prodotti dalle aziende membri dell’associazione. Sette dei dieci principali produttori globali di pneumatici sono associati all’ETRMA e rappresentano il 69% del fatturato mondiale dell’industria del tyre. La produzione europea ha raggiunto quota 4,6 milioni di tonnel-

10%

31% 35%

9%

Fonte: IRSG

6%

Anno 2012 EU27 Cina India Giappone USA Resto del mondo

9%

Evoluzione della produzione degli articoli in gomma Evoluzione della produzione degli articoli in gomma (GRG) (in migliaia di tonnellate) (in migliaia di tonnellate)

30% 22,5%

1815

1748

1705

15% 7,5%

2,52%

0% (7,5%)

1670

793 582

1315

770

667

Fonte: ETRMA

(30%)

444

253

1662

1613

3,83%

1515

830

237 398

426

391

2000

2003

Variazione %

2007 Germania

-7,88% -21,26%

232

392

330

216

354

2008

178 1 17

161 6 280 1

375

2009

2010

264

Francia

290

Italia

390

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

dicembre 2013

183 1 18

259

340

2011 Spagna

Andamento della produzione di articoli in gomma (GRG), in Europa, negli anni 2000-2012.

26 |

1.000

800

610

453

1.500

3,04%

770

-7,99%

(15%) (22,5%)

2.000

22,66%

500

168

223

0

2012 Totale


Report ETRMA

late, con un calo del 5% sul 2011. Il dato rappresenta il 21% della produzione mondiale, stimata in 22 milioni di tonnellate circa. In termini di vendite, nel mercato del ricambio sono stati venduti 261,6 milioni di unitĂ (-13,3% rispetto al 2011): 252 milioni nel settore autovetture e veicoli commerciali leggeri (-12,8%) e 9,6 milioni (-23,8%) nel settore veicoli industriali per il trasporto medio (da 3,5 a 16 t di ptt) e pesante (con ptt maggiore di 16 t). Lo scambio con l’estero ha registrato nel 2012 un export di 67 milioni di unitĂ (+7,3%), ripartiti in 61 milioni nel segmento vettura (+9%) e 6 milioni nel segmento veicoli commerciali pesanti e bus (-9,3%), corrispondenti a un valore globale di 6,3 miliardi di euro (+18,2%). L’import è stato di 103,3 milioni di unitĂ (-16,2%): 100 milioni di pneumatici vettura (-18%) e 3,3 milioni di pneumatici truck e bus (-23%), pari a 6,2 miliardi di euro complessivi (-8,2%).

LA GOMMA NEI PNEUMATICI E NELLE GRG

IL SETTORE AUTOMOTIVE CINA, AVANTI TUTTA

Nel 2012 si sono consumate in Europa circa 1.100 kt di gomma naturale, provenienti principalmente dall’Indonesia, e 2.400 kt circa di gomma sintetica. Dopo la Cina, l’Europa è il secondo maggiore consumatore di gomma naturale. L’industria dei pneumatici ha assorbito il 74% della NR (poco piĂš di 800 kt) e il 48% della SR (poco piĂš di 1.100 kt). Il 26% della gomma naturale e il 52% della sintetica sono stati utilizzati dall’industria General Rubber Goods. Dopo un crollo netto nel 2008 (-8% sul 2007) e, ancora piĂš accentuato, nel 2009 (-21,3% sull’anno prima), la produzione di articoli in gomma nei principali paesi produttori europei è risalita nel 2010 (+22,7%) e, sia pur lievemente (+3%), anche nel 2011. Nel 2012 ha registrato nuovamente un calo quantificabile in circa il -8%.

Dopo una panoramica sul parco auto e veicoli commerciali nei maggiori mercati del mondo negli anni 2007-2013, ETRMA presenta una previsione elaborata da LMC fino al 2025 per entrambi i settori. Mentre per l’Europa e i paesi NAFTA è prevista, per le due tipologie di veicoli, una crescita lenta e con andamento costante, per la Cina e il Resto del mondo è atteso un aumento impressionante dei due mercati. Nel periodo 2012-2025 il parco auto aumenterebbe in Europa del 13,5% e nel NAFTA del 12%; quello dei veicoli commerciali del 28,6% in Europa e del 17% nell’area NAFTA. In Cina, invece, è previsto un incremento del 305% nel parco vetture e del 185% in quello dei veicoli commerciali. Per il Resto del mondo le previsioni sono per un balzo del 75% per le vetture e del 95% per i veicoli commerciali.

0$7(5,( 35,0( (' $'',7,9, PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

,QVLHPH GDL SULPL SDVVL ,QVLHPH GDL SULPL SDVVL EEEEEEEEEEEEEEEEE EEEEEEEEEEEE 9LD /XVDUGL – 0LODQR ,WDO\ WHO ID[ ZZZ HLFRQRYDFKHP LW LQIR#HLFRQRYDFKHP LW


Report ETRMA

Fonte: LMC, ACEA, Eurostat

Vendite e import globali di auto (sopra) e di veicoli commerciali (sotto)

Vendite e import di veicoli nuovi in Europa e nel mondo (milioni di unità).

Evoluzione del parco auto nei principali mercati mondiali - 2007/2025 Evoluzione del parco auto nei principali mercati mondiali (in(in milioni milionididiunità) unità) 400

300 0

289

299

307

303

315

312

326

317

339

353

367

299 252

200 168

170

173

171

175

173

182

176

197 186

190

196

139

100

75

76

77

40

42

44

2008

2009

Fonte: LMC

0 2007

28 |

78

Europa Medio Oriente

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

2010 Cina Asean

dicembre 2013

81 74

2011

88

52 39 3 9 2 6 26

54 41 4 1 28

83 63 47 34 3 4 23 3

2012

2013

2016

79 61 49 36

Nafta Africa

Sud America

84 73 54 41 4 1 26

85 62 47 30

93 85 70 52 34

2019

2022

2025

Estremo Oriente


Report ETRMA Evoluzione del parco di veicoli commerciali nel mondo

Evoluzione del parco di veicoli commerciali (in milioni di unità) nel mondo - 2007/2025 (in milioni di unità)

200

190

150

140 118

118

119

120

122

124

84

86

89

93

96

100 81

0 50

47 28

Fonte: LMC

0 2007

48 39

48

48 40

49 45

49

2008

2009

2010

2011

2012

35

Europa

Con la domanda di gomma che necessariamente seguirà di pari passo quella dei veicoli, questi incrementi, in particolare la rapida crescita della Cina, rappresentano di certo favorevoli prospettive per

Cina

126

135

130 119

104

54 49

2013

Nafta

159 140

145 140

120

96 73 51

54

58

2016

2019

2022

63

2025

Resto del Mondo

il futuro dell’industria degli elastomeri. Un confronto, infine, tra le vendite di veicoli nuovi in Europa negli anni 20072012 e quelle nel mondo nello stesso arco di tempo mostra un calo delle ven-

dite europee sia di auto che di veicoli commerciali rispetto a quelle globali. Dopo un timido aumento nel 2011, entrambi i settori hanno registrato in Europa di nuovo una flessione nel 2012. 


TECNOLOGIE

Più pulizia per l’alta tecnologia in conformità alle norme ISO 16232 e VDA 19 di Gianpaolo Brembati

Nata a Bergamo nel 1987 come distributore di strumentazione per laboratorio e controllo qualità, For Lab Italia propone al mercato della gomma una nuova gamma di macchine e apparecchiature per una pulizia tecnica ottimale degli articoli stampati e un accurato controllo della contaminazione residua

L

a chiamano “Technical cleanliness”, ossia pulizia tecnica: ecco la novità che For Lab Italia propone al mercato della gomma, in particolare a tutto il vasto mondo delle guarnizioni. Oggi l’industria meccanica di precisione, soprattutto nel settore automotive, ma non solo, richiede che tutti i particolari che riguardano gli organi funzionali del sistema abbiano un grado di pulizia elevato e siano esenti da contaminazioni. Se si pensa che il sistema di iniezione di un motore turbodiesel lavora fino a 2.000 bar di pressione, con fori di apertura di qualche micron, si comprende bene come ogni sporcizia – anche la polvere stessa o altre minime impurità – possa compromettere il corretto funzionamento dei componenti. Serbatoio carburante, pompa di alimentazione, sistema frenante (Abs, Esp e altri sistemi), sono tutti organi del veicolo gestiti da valvo-

30 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

le, che lavorano con tempi di millisecondi e possono subire gli effetti negativi della presenza di sporcizia o contaminazione.

Il processo di pulizia e il percorso di controllo L’articolo tecnico in gomma, una volta stampato, prevede una sbavatura in azoto liquido, con l’utilizzo di sfere di acciaio grezzo o policarbonato, seguita da una rettifica con sassi e acqua di rete. Questo processo lascia sulla superficie dei pezzi in gomma residui organici e inorganici in quantità indefinita. I committenti finali pongono severi limiti dimensionali e quantitativi sul particolato presente sui pezzi, inoltre non accettano parti metalliche. È necessario disporre quindi di un sistema analitico che permetta di quantificare e valutare quanto sopra. Qui entrano in gioco le apparecchiature Gläser, di cui For Lab Italia

Gläser ACM 17.


TECNOLOGIE

La pulizia tecnica, a chi serve e perché Abbiamo incontrato Dario Locatelli, titolare di For Lab Italia, nella sede della sua azienda a Bergamo, posizione strategica per servire al meglio le aziende che, tra Bergamasco e Bresciano, sono l’eccellenza mondiale delle produzioni in gomma.

Gläser EasyDry.

è il rappresentante italiano. Gläser si propone sia come laboratorio per analisi conto terzi sia come fornitore della strumentazione necessaria per le analisi stesse. Nel primo caso, l’azienda tedesca analizza gli articoli, forniti dal cliente tramite For Lab Italia, ed esegue gli esami in accordo alle norme VDA 19 e ISO 16232, con analisi qualitative e quantitative, rilasciando un rapporto completo con curve di distribuzione dei residui e la diffusione delle particelle contaminanti.

I sistemi di analisi Quando l’onere della determinazione del grado di pulizia e contaminazione diventa frequente, può essere conveniente attrezzarsi in proprio con le apparecchiature di produttori come la stessa Gläser, Rjl e Mafac. Con le apparecchiature della Gläser, che offre vari modelli a seconda del pezzo da analizzare, si lavano i pezzi tramite immersione, spruzza-

Dario Locatelli, titolare di For Lab Italia.

Che cosa offrite alle imprese del settore? «Sulla base di più di 25 anni di esperienza, maturata a stretto contatto coi clienti, offriamo strumentazione per il controllo qualità, come durometri Bareiss, ozonometri Anseros, bilance per densità, apparecchiature ottiche per misure dimensionali, stufe per compression set e prove di invecchiamento. Siamo inoltre produttori di forni industriali statici e rotanti per il processo di postcuring. Tutti i nostri prodotti sono gestiti da personale preparato e competente dal punto di vista tecnico, così che siamo anche in grado di assicurare un accurato servizio post-vendita. Dal vostro punto di vista qual è il valore aggiunto che mettete a disposizione della vostra clientela? Siamo sempre alla ricerca di soluzioni tecnologiche orientate a creare collaborazioni importanti con partner, specialmente tedeschi, considerati specialisti del settore. Anche nell’ambito della “pulizia tecnica” tutte le macchine e le apparecchiature offerte sono innovative e prodotte da aziende all’avanguardia. Una garanzia in più per il cliente, perché questo approccio costituisce ormai una variabile essenziale della qualità, con effetti anche sui costi di produzione. Basti pensare alle richieste, sempre più esigenti, del settore auto, che deve fornire alte prestazioni e assicurare lunga vita delle parti di precisione del veicolo. Si capisce bene, quindi, come evitare, o per lo meno ridurre, sporcizia e contaminazione degli articoli forniti sia ormai di importanza vitale. L’interesse di questi sistemi di pulizia tecnica è appannaggio solo dell’industria dell’auto? Certamente no. Prodotti e servizi in quest’ambito riguardano anche l’industria meccanica di precisione, l’industria aeronautica, le tecnologie microidrauliche e le tecnologie medicali.

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TECNOLOGIE

tura e ultrasuoni, in presenza di aria trattata attraverso filtri Hepa per evitare ogni contaminazione. Il solvente viene riciclato e rigenerato attraverso un circuito interno di filtrazione, mentre il recupero del residuo avviene su membrane filtro da 47 mm con porosità 5 micron. La membrana filtro viene estratta e asciugata mediante l’apparecchiatura Gläser EasyDry, che lavora sottovuoto assicurando l’essiccazione in 7 minuti. Con la membrana essiccata si analizzano quindi i risultati con l’apparecchiatura Microquick della Rjl. Posizionando la membrana sullo scanner, l’immagine in alta risoluzione viene proiettata sullo schermo e un software opportuno analizza e identifica in automatico tutte le particelle residue. Il programma permette l’inserimento dei limiti dimensionali richiesti dal cliente, ed è in grado di generare un rapporto di analisi delle particelle a partire da una dimensione di 10 micron. Se le specifiche prevedono anche limiti in peso, si pesa la membrana prima e dopo l’analisi con bilancia a risoluzione fino a 0,00001 g, dotata di sistema di abbattimento delle cariche elettrostatiche che si accumulano sui filtri. Se i risultati in termini di pulizia tecnica non sono soddisfacenti, For Lab Italia propone sistemi di lavaggio della società Mafac che, utilizzando immersione, spruzzatura controrotante, ultrasuoni e asciugatura tramite aria compressa pulsante o sottovuoto, sono in grado di assicurare risultati eccellenti.

Sopra: il sistema Microquick di Rjl, che attraverso uno scanner rileva ogni tipo di particella contaminante; a destra, la bilancia XP205 di Mettler Toledo che raggiunge una risoluzione di 0,00001 g.

Un’offerta completa

La macchina Elba di Mafac e, a destra, lo spaccato che mostra il sistema di lavaggio.

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For Lab Italia, oltre a svolgere un ruolo di tramite, per le analisi di pulizia tecnica, con i laboratori Gläser, è l’importatore di tutte le macchine e le apparecchiature illustrate, prodotte da aziende tedesche che hanno fatto parte del team tecnico che ha contribuito alla redazione delle norme VDA 19 e ISO 16232. 


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DALLE AZIENDE

Un nuovo stabilimento nella Rubber Valley di Gianpaolo Brembati

Un nuovo impianto produttivo a Coccaglio, nel Bresciano, che consentirà di aumentare del 40% la capacità produttiva. E di far crescere di almeno il 15% il numero di addetti. Così la CO.ME.T si sta attrezzando per incrementare la produzione di mescole, che già comprende oltre 3.000 formulazioni, e per muoversi con sempre più incisività sull’estero

U

n nuovo stabilimento da 12.000 2 m , il doppio di quello attuale, dotato di tecnologie avanzate e innovative, che porterà più fatturato e più dipendenti. È questo l’asso che CO.ME.T, compiuti 33 anni di vita sul mercato delle mescole a base di elastomeri naturali e sintetici, ha deciso di giocare nel 2014 per essere ancora più competitiva sul mercato interno e internazionale. L’azienda offre oggi al mercato una gamma che abbraccia pressoché tutti i polimeri disponibili, purché di colore nero. E ricopre un posto di rilievo nell’attuale panorama dell’industria della gomma, frutto dell’esperienza maturata in oltre 30 anni dall’inizio dell’attività, ma soprattutto alla capacità di mettere in pratica le richieste del mercato, seguendo un preciso e attento percorso di innovazione e di ampliamento strutturale.

Una crescita progressiva Dall’anno di fondazione (1980), ad opera di Lorenzo Bernini e altri due soci, CO.ME.T. è andata via via specializzan34 |

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Il cantiere del nuovo impianto di Coccaglio (BS).


DALLE AZIENDE

dosi nella produzione di mescole conto terzi, principalmente di quelle in gomma nitrilica (NBR), che rappresentavano a quel tempo il prodotto più largamente utilizzato nel distretto conosciuto ancora oggi come “Rubber valley”, basato quasi esclusivamente sullo stampaggio. Nella prima metà degli anni Novanta la razionalizzazione produttiva, per scelta strategica di allora, si è così concentrata sulle mescole nere, essenzialmente in NBR, che rappresentano ancora oggi circa il 30% del totale, seguite a quel tempo da EPDM, SBR e qualche mescola perossidica speciale. All’inizio degli anni 2000 CO.ME.T., in contemporanea all’avvio di una nuova gestione dettata dal cambio generazionale (a Lorenzo Bernini si affiancano i figli Matteo e Simona), passa da due a tre linee di produzione, con un investimento che le permette di entrare nel mercato delle mescole per estrusi. L’evoluzione naturale del mix prodotto vede da quel momento il “sorpasso” dell’EPDM sull’NBR. In quel periodo si decideva anche per una nuova estensione della gamma dei prodotti, non solo in termini di range di durezza (da 30 a 90-95 ShA) ma anche per impiego di polimeri speciali.

Tre decenni di storia, e oltre 1980 CO.ME.T. nasce il 3 novembre 1980 grazie a un’idea dei soci fondatori: Lorenzo Bernini, Piero Russo e Sergio Baldelli. 1990 Nel corso degli anni CO.ME.T. vede un progressivo incremento della produzione e un ampliamento del proprio sito produttivo. Nel 1991 è la prima azienda al mondo a utilizzare un mescolatore a camera chiusa “Banbury” con motori idraulici. Nel 1994 è la prima azienda italiana del settore a ottenere la certificazione di qualità ISO 9001. 2000 Negli anni 2000 giunge a contare tre linee produttive e tre linee di estrusione per la filtratura oltre alla movimentazione robotizzata delle bobine, e fa il suo ingresso nel mercato delle mescole per estrusi. 2008 CO.ME.T. appartiene interamente a BHF Srl di proprietà della famiglia Bernini e prosegue il proprio percorso di innovazione e di ampliamento strutturale. 2010 CO.ME.T. celebra il 30° anniversario di attività Futuro Il futuro vede l’azienda prossima al trasferimento in una 2 nuova sede produttiva da 12.000 m , che prevede una quarta linea di mescolazione e un incremento della capacità produttiva del 40%.

Mescole a listoni e, sotto, in striscia continua.

Il nuovo stabilimento L’ultimo recente passo di rinnovamento consiste quindi nel trasferimento a breve termine in una nuova sede a Coccaglio, in provincia di Brescia. «Lo stabilimento di Coccaglio – spiega Matteo Bernini, Direttore Generale – sarà strategico per la risposta alla crescente richiesta delle nostre mescole da parte del mercato: ogni anno mettiamo a punto più di 200 nuove mescole, che hanno contribuito nel 2012 a produrre circa a 13.000 tonnellate, raggiungendo un fatturato di 38 milioni di euro. Con Coccaglio e l’entrata in funzione del nuovo impianto (la quarta linea), nell’arco di pochi anni contiamo di incrementare l’attuale capacità produttiva del 40%, confidando nella ricettività del mercato, e intendiamo raggiungere un fatturato di 50 milioni di euro».

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DALLE AZIENDE

La produzione e il fatturato attuali sono realizzati con 75 dipendenti, mentre l’azienda conta di raggiungere i valori futuri con un aumento del personale di circa il 15%, «ma le nuove assunzioni sul territorio potrebbero essere di più – afferma Matteo Bernini – sia per il turnover legato ai pensionamenti, sia per il previsto incremento della produzione». Il nuovo stabilimento di Coccaglio, la cui costruzione è seguita quotidianamente da Giancarlo Duina, direttore di stabilimento, disporrà di uno spazio 2 coperto di 12.000 m , più del doppio dell’attuale, all’interno di un’area com2 plessiva di 27.000 m . All’interno dell’area coperta sarà situato il nuovo magazzino, che occupe2 rà 2.000 m , con un’altezza di 18 metri e che sarà completamente automatizzato. Tutti i silos di stoccaggio delle materie prime (oli di processo, carbon black e cariche bianche) saranno installati all’interno della zona coperta per meglio tutelare l’ambiente. Il magazzino, che manterrà sia le materie prime che le mescole finite alla temperatura costante di 25°C, temperatura distribuita in tutta la struttura, linee di produzione comprese, prevederà anche una camera calda per i polimeri a rischio di cristallizzazione e sarà gestito in sinergia con la produzione, nell’ottica duplice di un risparmio di tempo e di eliminazione di eventuali errori. La nuova quarta linea di produzione sarà automatizzata, con tutti i macchinari collegati tra loro sulla base di un layout che permetterà al personale interessato di svolgere quasi solo una funzione di controllo. Per alimentare le quattro linee sarà installato un nuovo sistema di dosatura automatica dei piccoli ingredienti, che costituirà un miglioramento di quello attuale, ormai ampiamente collaudato.

La visione del mercato Basandosi su una tecnologia sperimentata e migliorata nel corso degli anni, nonché sulla professionalità delle persone che lavorano in azienda, CO.ME.T. è in grado di fornire una vasta gamma di mescole compatte a ba36 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

se EPDM, NBR, NBR/PVC, SBR, NR, BR, CR, IIR, BIIR, CIIR, ACM ed HNBR, e di mescole espanse a base EPDM, NBR, CR ed IIR ma non solo, l’azienda è anche aperta alla possibilità di aggiungere nuovi polimeri a seconda delle richieste della clientela. Le mescole possono essere fornite tagliate (in listoni, bobine o listone continuo), trafilate/estruse (in striscia continua o placche senza antiadesivo) e confezionate su pallet di legno, di plastica o dentro un cassone pieghevole. La gamma delle mescole prodotte è in continua evoluzione, grazie a un costante lavoro di ricerca e sviluppo, e comprende oltre 3.000 formulazioni per soddisfare le più svariate richieste del mercato, a eccezione di pneumatici e cavi elettrici, sia per lo stampaggio che per l’estrusione. Alle mescole tradizionali si sono aggiunte mescole antifiamma e mescole perossidiche idonee al contatto con acqua potabile. Le mescole prodotte da CO.ME.T trovano utilizzo nei settori automotive, elettrodomestico, edilizia (soprattutto nell’ambito dei serramenti e delle grandi opere), tubi, nastri trasportatori, suole, rivestimento cilindri, energie rinnovabili e altri ancora.

Mercati «L’estero è per noi sempre più importante – precisa Emanuele Goffi, responsabile vendite – e interessa oggi il 20% del fatturato; esportiamo in vari paesi europei, soprattutto in Germania, ma anche in Spagna, Portogallo, Polonia, Belgio e Svizzera». «I mercati esteri sono completamente gestiti dalla sede, tramite contatti diretti con i clienti, e questo costituisce un valido criterio di selezione – sottolinea il direttore tecnico Luciano Ceroni – dal momento che i clienti considerano CO.ME.T. un vero e proprio partner per la loro attività.” Inoltre l’azienda sta collaborando con importanti produttori di polimeri e utilizzatori finali del settore automotive per la messa a punto di mescole innovative con un approccio sinergico di filiera allo sviluppo dei progetti dei clienti.

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Qualità, laboratorio e assistenza Tutti i prodotti utilizzati da CO.ME.T. sono di prima scelta, selezionati sulla base della qualità e dell’affidabilità di fornitori certificati e nel pieno rispetto dei capitolati richiesti; tutti sono identificati con un sistema, collaudato da anni, di codici a barre per un’accurata tracciabilità. Simona Bernini, responsabile della qualità, precisa che, dopo avere ottenuto nel 1994 la certificazione ISO 9001, la

Rinnovarsi su basi solide Abbiamo chiesto a Matteo Bernini, direttore generale di CO.ME.T., un commento sui primi 33 anni dell’azienda. Possiamo definire CO.ME.T. una veterana del settore? Guardando all’età direi di sì, ma preferisco vederla come un’azienda matura, che riesce a rinvigorire il percorso della giovinezza con un rinnovamento al passo coi tempi: l’età media dei dipendenti CO.ME.T. è di poco superiore ai 40 anni e ciò si riflette sulla capacità dell’azienda di rinnovarsi e rispondere alle nuove esigenze del mercato. Come si concilia il mantenimento del passato con la capacità di rinnovarsi? Sono convinto che la serietà di gestione, commerciale e tecnologica siano ormai una base consolidata, su cui poter innestare i cambiamenti continuamente richiesti dalla clientela. È per questo che abbiamo deciso di costruire una nuova sede produttiva, con tutti i miglioramenti e le innovazioni del caso. Tutta la famiglia Bernini si occupa dell’azienda? Sì, forse perché abbiamo tutti nel nostro dna qualche molecola di gomma, a partire da mio padre Lorenzo, che è presidente della società, mentre mia sorella Simona è responsabile dell’assicurazione qualità. Personalmente ricopro il ruolo di direttore generale e sono responsabile degli acquisti.


DALLE AZIENDE

società ha l’obiettivo di conseguire, in concomitanza con la partenza del nuovo stabilimento di Coccaglio, le certificazioni ISO 14001 ambientale e ISO 18001 per la salute e la sicurezza dei lavoratori. CO.ME.T. si avvale di un laboratorio, dotato dei più moderni strumenti disponibili sul mercato, sia per lo sviluppo di nuovi prodotti dietro richiesta dei clienti, sia per tutte le prove di caratterizzazione delle mescole, che vengono condotte all’interno nel 95% dei casi; solo le prove di resistenza alla fiamma, alla permeabilità e di rispondenza a certificazioni particolari vengono eseguite da laboratori esterni. Ai clienti viene assicurata un’assistenza tecnica che li segue dalla fase di analisi e campionatura del prodotto sino a quella di trasformazione degli articoli finiti, mentre un efficiente servizio di customer service è pronto a rispondere con tempestività e competenza a qualsiasi richiesta dei clienti stessi. 

Due fasi del controllo di qualità.

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SISTEMI INFORMATICI

Come ti gestisco la mescola, laboratorio compreso di Giovanni Invernizzi

Cicladi, il sistema MES italiano per il settore gomme e mescole, si arricchisce di una nuova, importante funzionalità: l’interfaccia al sistema di laboratorio Datagest di Gibitre. In questo modo consente un controllo completo della formulazione, con la possibilità di produrre e stampare doumenti come il certificato di analisi. Ulteriori espansioni future, già in programma, consentiranno integrazioni con altrei sistemi di laboratorio

C

icladi, il sistema di gestione studiato ad hoc per il settore delle gomme e delle mescole, si arricchisce di una nuova, interessante funzionalità che consente di integrarlo al sistema di laboratorio Datagest sviluppato dalla Gibitre. La Innova di Lallio, la società che produce Cicladi, ha deciso di integrare il sistema con questo nuovo modulo, che si aggiunge alle sinergie già esistenti con i processi commerciali e produttivi e all’integrazione con il modulo di gestione documentale incorporato in Cicladi. In futuro sono previste ulteriori interfacce per sistemi di laboratorio prodotti da altre società, allo scopo di consentire un controllo completo del ciclo di vita della formulazione. Cicladi è un sistema MES, che realizza un interfaccia al massimo grado di automazione possibile tra i sistemi gestionali e quelli di fabbrica. Coerentemente con questa filosofia, anche nell’interfaccia al laboratorio Datagest si sono ottenuti livelli di automazione significativi, integrando tre tipologie di

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |


SISTEMI INFORMATICI

Figura 1. Ordini di produzione (riquadro in alto) e dettaglio delle prove per ciascun ordine (riquadro in basso).

Figura 2. Dettaglio di ulteriori funzionalità nella gestione prove di laboratorio. In particolare, si notino le istruzioni per la gestione dei cambiamenti degli stati dell’ordine.

processi: la sincronizzazione delle anagrafiche, la sinergia fra ordini di produzione e prove di laboratorio da effettuare e l’acquisizione dentro le formulazioni dei dati delle prove eseguite dal laboratorio. Vediamo nel dettaglio quali sono le funzioni più importanti.

Sincronizzazione delle anagrafiche Cicladi preleva dal gestionale aziendale le anagrafiche dei prodotti e dei clienti e le invia al sistema di laboratorio Datagest, da cui a sua volta acquisisce le anagrafiche delle proce-

dure adottate per le prove di laboratorio. In questo modo, viene mantenuto un sistema di codifica coerente interno all’azienda per tutto il ciclo di vita dell’ordine, dalla sua acquisizione dal cliente (dati nel gestionale aziendale), lungo tutto il percorso

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SISTEMI INFORMATICI

Figura 3. Il programma consente la spedizione via mail del certificato di analisi.

di produzione gestito da Cicladi, ora comprensivo anche delle prove di laboratorio, fino all’invio della merce al cliente finale. Le operazioni di sincronizzazione con il modulo di prove di laboratorio vengono gestite automaticamente tramite i servizi di schedulazione di Cicladi e non richiedono all’operatore il collegamento con la consolle del programma. È tuttavia possibile, quando ritenuto utile dall’operatore, gestire le operazioni di sincronizzazione anche manualmente, utilizzando pulsanti presenti nell’applicazione (vedi figura 2, nella pagina precedente).

Sinergia fra ordini di produzione e prove di laboratorio Il cuore della nuova interfaccia di Cicladi consente di inviare al laboratorio gli ordini di produzione e le prove da eseguire per ciascuna mescola, secondo la procedura di analisi di laboratorio desiderata dal cliente o dall’azienda medesima, sulla base di propri standard qualitativi interni. Gli ordini di produzione possono essere quelli effettivamente provenienti da clienti o da ordini interni, 40 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

nel caso in cui si vogliano inviare mescole al laboratorio a prescindere da richieste di clienti. Le prove di laboratorio da eseguire vengono associate all’ordine di produzione tramite un criterio che, partendo dal maggiore livello di dettaglio, consente di abbinare il piano di prove adeguato, in base ai cinque livelli: 1) formulazione/revisione/cliente 2) formulazione/revisione 3) formulazione 4) categoria merceologica della formulazione 5) in assenza di uno dei quattro criteri precedenti viene assunto uno standard di prove stabilito dall’azienda La videata del sistema (vedi la figura 1, nella pagina precedente) contiene una tabella, nella parte alta, che contiene l’elenco degli ordini di produzione in transito. Mentre la tabella sottostante contiene il dettaglio delle prove da eseguire associate a ogni riga dell’ordine, con la relativa frequenza di controllo, espressa in numero di campioni da inviare alla prova o in percentuale sul numero di lotti. In questo modo si fornisce in automatico all’operatore di laboratorio il

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piano di prove da eseguire. È possibile monitorare gli stati dell’ordine in relazione alle prove di laboratorio, secondo i seguenti 5 parametri: 1) Prova ancora da eseguire 2) Prove ritenute conformi dal laboratorio 3) Prove non ritenute conformi dal laboratorio 4) Prove ritenute conformi dal laboratorio e conformi secondo criteri aziendali interni 5) Prove ritenute non conformi dal laboratorio e non conformi secondo criteri aziendali interni Nel programma i vari stati dell’ordine sono rappresentati con colori diversi. A prova di laboratorio eseguita, l’ordine di produzione ritorna a Cicladi, che provvede a completare l’avanzamento del ciclo di produzione, ad allegare il documento relativo alla prova di laboratorio all’ordine associato, e a rimuovere la riga dell’ordine dalla tabella superiore della videata. Se e quando l’ordine viene approvato dal laboratorio, lo stato corrispondente consente al programma di gestione del fondo linea di Cicladi di sbloccare i prodotti finiti per la spedi-


SISTEMI INFORMATICI

Figura 4. Esempio di dati di prove di laboratorio eseguite.

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SISTEMI INFORMATICI Sei punti chiave zione. La prova completata correttamente prevede come ritorno il certificato di analisi in formato pdf, generato da Datagest, che verrà memorizzato nel sistema documentale di Cicladi e associato all’ordine di produzione corrispondente. Dalla tabella degli ordini (sempre in figura 1) è anche possibile visualizzare il documento originale generato da Datagest oppure, nel caso in cui il documento proveniente dal laboratorio non sia ritenuto idoneo alle circostanze, l’operatore può predisporne uno alternativo. L’addetto può anche cambiare manualmente gli stati dell’ordine secondo propri criteri di valutazione (in caso di non conformità o di situazioni specifiche generatesi durante la produzione) e successivamente spedire il documento (vedi figura 3). Il certificato di analisi può essere spedito automaticamente al cliente (a destinatari preventivamente

designati) per posta elettronica.

Acquisizione dei dati di laboratorio nelle formulazioni È possibile importare nella gestione formulazioni di Cicladi i dati relativi alle prove di laboratorio (vedi figura 4) . Possono essere importati anche dati delle prove di laboratorio riferiti solo a specifici parametri la cui conoscenza è ritenuta prioritaria. Questo per poter valutare con immediatezza l’andamento dei principali parametri della mescola (durezza, T90, carico, ecc). L’importazione di dati parziali può anche essere giornaliera. Grazie a questa nuova interfaccia di Cicladi, l’operatore che utilizza la gestione formulazioni può quindi gestire con efficacia e semplicità tutto il ciclo di vita della formulazione, dall’aspetto commerciale a quello documentale, di produzione e di laboratorio. 

La strategia di Innova si articola su sei cardini operativi. Affidabilità Grande solidità e affidabilità delle applicazioni che non hanno mai comportato fermi macchina. Esperienza Conoscenza approfondita delle problematiche del settore. Processi di integrazione e soluzioni personalizzate Integrazione con il software gestionale aziendale e con strumenti di terze parti (impianti di dosatura e dispositivi tipici del settore). Protezione dell’investimento Programmi costruiti su database open-source, (sorgente libero) aperti a ogni evoluzione futura e modulari. Autonomia dell’utente I componenti software possono operare su più sistemi operativi (Windows, Unix, Linux) per non vincolare le scelte tecnologiche. Garanzia sui dati La conservazione dei dati è garantita da database strutturati in modo efficiente e aperto.


more than large seals

+ EXPERIENCE AND QUALITY + ADVANCED PROCESS TECHNOLOGIES INTERMARP opera da lungo tempo nel settore della gomma ed è specializzata nella produzione di guarnizioni di tenuta e articoli tecnici, prodotti secondo i severi parametri internazionali e sono garantiti dalla Certificazione Qualità ISO 9001:2008.

INTERMARP has been operating for a long time in the rubber and is specialized in the production of seals and technical articles which meet the demanding international requirements and are guaranteed by the ISO 9001:2008 Certification.

PRODOTTI STAMPATI / MOULDED PRODUCTS Specializzata nella produzione di guarnizioni di tenuta per le condutture di acqua potabile e di scarico, INTERMARP ha sviluppato nel tempo articoli tecnici con svariate applicazioni sia nel settore industriale che in quello civile. Membrane per vasi di espansione Guarnizioni di tenuta a labbro e a doppia durezza Guarnizione con inserto metallico Articoli tecnici La divisione stampaggio è dotata di 26 presse: 23 presse a iniezione per lo stampaggio di articoli fino a diametro interno 1200 mm e guarnizioni a doppia durezza. a compressione per lo 3 presse stampaggio di articoli di grosse dimensioni con un diametro interno di 2000 mm e un peso di 40 kg.

Specialized in the production of pipe seals for both drinking water and sewage, over the years INTERMARP has developed technical articles with various applications in both the industrial and civil sectors. Diaphragms for expansion tanks Lip and double hardness seals Gaskets with metal insert Technical articles The moulded products division comprises 26 presses: 23 injection presses to mould gaskets up to an inside diameter of 1200 mm and bi-injection presses for double hardness seals compression presses for the moulding of large seals of an inside diameter of 2000 mm and a weight of 40 kg.

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DIVISIONE MESCOLE / COMPOUNDS DIVISION INTERMARP produce una vasta serie di mescole, generiche o su capitolati forniti dal cliente e anche omologate acqua potabile secondo le norme inglesi, francesi, tedesche e olandesi.

INTERMARP produces a wide range of compounds, from generic ones to those made according to the client’s specifications and also certified as suitable for the drinking water contact in UK, Germany, France and Holland.

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DALLE AZIENDE - ROGITEX ITALIA

Appena nati, ma con le idee chiare di Giuseppe Cantalupo

Nata agli inizi del 2013, in seguito alla trasformazione da trader a distributore della casa madre canadese, Rogitex International quest’anno ha già avuto un buon risultato nelle vendite di gomma sintetica nel Sud Europa tramite i suoi uffici in Italia e Portogallo e, a partire dal 2014, amplierà il suo programma vendite con l’inserimento in lista anche di altri prodotti della gamma Rogitex

R

ogitex International è un distributore globale di materie prime di produzione russa e asiatica per vari settori dell’industria della gomma - principalmente pneumatici e articoli tecnici - in Nord America, Europa e Asia. Nel 1980 Rawi Kayal fonda a Montreal, Canada, la Rogitex Inc. per la vendita di rayon cord ai produttori di pneumatici, e i primi dieci anni di vita dell’azienda sono impegnati con pieno successo in questa attività. Negli anni ’90 la società amplia la sua gamma prodotti avviando la vendita di gomme sintetiche e nero di carbonio nel Nord America, attraverso la filiale Rogitex Rubber. Nei primi anni 2000 la Rogitex Inc. si lancia nello sviluppo delle vendite delle gomme sintetiche a livello globale, e oggi, con il nome di Rogitex International, ha abbandonato il profilo di trader ed è diventata un distributore di prodotti di qualità a livello mondo, capace di garantire ai clienti una approfondita conoscenza tecnica 44 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

dei prodotti forniti e un servizio adatto alle esigenze del mercato. Il gruppo realizza un fatturato di 250 milioni di dollari USA a fronte di circa 50.000 t di vendite.

LA STRUTTURA SI ESPANDE Il passaggio dell’attività aziendale da trading a distribuzione porta con sé, come naturale conseguenza, la necessità di cambiamenti sostanziali nell’organizzazione strutturale del gruppo. Il trasferimento dei prodotti dalle unità di produzione ai consumatori finali, direttamente o attraverso il passaggio per un distributore intermedio (trading), è sostituito dallo stoccaggio dei prodotti presso magazzini ubicati in località strategiche, gestiti dal distributore, dai quali partono poi le forniture verso gli “end-user” (distribuzione). Cresce, quindi, la complessità della struttura da gestire e sale il numero dei clienti da rifornire. Inoltre, scaturisce anche la necessità di fornire agli utilizzatori dei prodotti tutta

Massimiliano Petris, direttore vendite di Rogitex Italia.

una serie di servizi, come schede tecniche informative, supporto tecnico, assistenza post-vendita, eccetera. Di qui il bisogno, per la casa canadese, di aprire filiali nelle aree più importanti.

NASCE ROGITEX ITALIA All’inizio del 2013, con l’avvio dell’attività di distribuzione, Rogitex International dà vita alla Rogitex Europa, con magazzini nel Nord Italia,


DALLE AZIENDE - ROGITEX ITALIA

La sede di Rogitex Italia a Genova (sopra) e, a sinistra, la vista che si gode dagli uffici.

I PRODOTTI

La gamma prodotti di Rogitex International comprende i seguenti materiali: GOMME SINTETICHE - E-SBR Dry e OE - S-SBR Dry e OE - NBR - SKI 3 e SKI 3 S Poliisoprene non-staining e staining - PBR Alto Cis al Neodimio e al Titanio - IIR e HIIR Gomma butilica e alobutilica - EPDM TPE - SBS Dry - SIS AUSILIARI - Chemicals - Resine idrocarburiche MATERIALI DI RINFORZO - Rayon Cord - Nero di carbonio

in Belgio (Anversa) e in Spagna (Bilbao) e con uffici vendite in Italia e in Portogallo responsabili delle attività del gruppo nel Sud Europa. Ma anche il Nord Europa rientra nei progetti di Rogitex International. Qui infatti ha in previsione di espandere la propria presenza implementando la propria struttura di vendita. L’ufficio portoghese è l’Iberia Sales Office. Nel nostro paese viene istituita la Rogitex Italia, con sede a Cogoleto, Genova. E l’avvio è più che promettente. «Nei primi 7-8 mesi di attività – ci dice il direttore vendite Massimiliano Petris – Rogitex Europa ha venduto, direttamente agli end-user, 4.000 t di prodotti, l’8% delle vendite totali del gruppo: 2.500 t di gomme e 1.500 t di TPE. Un risultato certamente superiore alle aspettative, se consideriamo le difficoltà economiche che hanno caratterizzato in negativo il 2013».

«Il nostro mercato – prosegue Petris - è costituito oggi da Italia, Spagna e Portogallo (85-90%), ma un 1015% delle vendite ha preso anche la strada del Nord Europa, e contiamo di incrementare la nostra presenza in quest’area nel 2014» I programmi, appunto. Nel 2013, primo anno di vita della società, le vendite hanno riguardato solo le gomme e i TPE. Dal 2014 sarà aggiunto nel portafoglio prodotti il nero carbonio. I punti di forza alla base del successo dell’organizzazione sono la consapevolezza di disporre di un knowhow di business valido, capace di produrre risultati favorevoli sul piano commerciale, e la capacità di fornire ai clienti un servizio superiore e anche personalizzato di materiali con profilo tecnico a loro idoneo. È appena nata, quindi, Rogitex Italia, ma le sue idee e i suoi progetti sono chiari. E il piglio con il quale affrontare le insidie del futuro è quello giusto. 

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TECNOLOGIE – BOSCH REXROTH

Viti planetarie per un impianto più efficiente di Giovanni Invernizzi

Un’azienda danese che sviluppa macchine speciali ha adottato un nuovo sistema a viti planetarie per un impianto che lavora guarnizioni in gomma e listelli di tenuta, per poi montarli su listelli di alluminio. La soluzione ha consentito di ottenere una linea dalle dimensioni compatte, ideale per capannoni con spazi ridotti, e in grado di sviluppare forze irraggiungibili con sistemi tradizionali

S

olomatic A/S è un piccola azienda danese che si occupa soprattutto di sviluppare e produrre macchine speciali, realizzate su misura per clienti con elevatissimi standard in termini di funzionalità, progettazione e certificazione. I tecnici dell’azienda, quindi, devono essere informati su ogni minimo dettaglio dell’applicazione, che devono sviluppare. Un esempio del loro metodo di lavoro risiede in una nuovissima macchina che lavora listelli di tenuta e guarnizioni in gomma, punzonandoli, tagliandoli, piegandoli e montandoli su rotaie in alluminio. «Se, per esempio, occorre punzonare fori in una rotaia d’acciaio anziché di alluminio, per noi non è un problema», osserva il direttore Jørgen Pedersen. Per raggiungere una tale flessibilità, il suo team monitora costantemente il mercato alla ricerca di soluzioni idonee. È in questo modo che Solomatic si è interessata a un nuovo tipo di azionamenti a viti planetari giudicate più adatte rispetto ai sistemi esclusi-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Jørgen Pedersen, Direttore di Solomatic A/S (a sinistra), insieme con il suo socio Peter Bonde, accanto alla macchina per la lavorazione delle guarnizioni in gomma.


TECNOLOGIE – BOSCH REXROTH

anche il layout del progetto è molto migliorato». Sempre con lo scopo di mantenere compatta la macchina è stato utilizzato il motore elettrico IndraDrive CS, sempre di Bosch Rexroth, che completa l’applicazione in modo ideale, assicurando alle viti planetarie, in abbinamento a un servomotore sincrono, un’elevata densità di coppia senza sprecare spazio.

Funzioni supplementari

Martin Bunk, Sales Engineer di Bosch Rexroth, posa a fianco del sistema a otto cilindri, equipaggiato con viti planetarie, della macchina di Solomatic A/S.

vamente idraulici utilizzati fino a poco tempo fa. «Con la pressione e le corse che gli otto cilindri della macchina devono affrontare, ci sarebbero occorsi 2.500 litri di olio idraulico per ottenere le stesse prestazioni che abbiamo raggiunto con la nuova macchina», stima Pedersen. Gli azionamenti elettromeccanici a viti planetarie, al contrario, non necessitano di fluidi, oltre a essere programmabili indipendentemente l’uno dall’altro: è quindi possibile adattare la configurazione della linea a ogni tipo di prodotto finale richiesto.

Potenza e compattezza I vantaggi consentiti dagli azionamenti a viti planetarie, nello svolgere questo tipo di lavorazioni, sono numerosi non soltanto rispetto alle soluzioni idrauliche ma anche rispetto alle unità con viti a sfere: nell’azionamento planetario, infatti, le sfere sono sostituite da rulli filettati rotanti. All’interno di un’apposita chiocciola filettata, essi ruotano coassialmente intorno

a una vite. Rispetto alle unità con viti a sfere, anche la capacità di carico è maggiore, grazie alle ampie e numerose superfici di contatto. Martin Bunk, responsabile vendite Factory Automation di Bosch Rexroth Danimarca, ci spiega l’importanza di questa tecnologia per questa applicazione: «Gli azionamenti planetari sono più piccoli e compatti; richiedono meno spazio, ma erogano la stessa trasmissione di forza». Gli otto azionamenti impiegati dalla macchina, con un diametro vite di soli 48 mm, esercitano ciascuno una pressione di dieci tonnellate; un’unità con viti a sfere avrebbe richiesto un diametro di almeno 80 mm. Da una vite di diametro relativamente ridotto quindi, si sono potute ottenere forze elevate. Jørgen Pedersen è soddisfatto di un ulteriore aspetto: «Per chi opera nell’ingegneria meccanica, è importante un design estremamente compatto, perché lo spazio occupato è sempre un problema per quanto riguarda i macchinari. Allo stesso tempo

La macchina danese, oltre al rendimento degli azionamenti planetari, sfrutta alcune altre funzioni opzionali. «Per noi è particolarmente vantaggiosa la funzione “Advance to stop”, che effettua una traslazione a battuta fissa integrata», conferma Pedersen. Con questa funzione, il motore, regolato secondo la posizione o la velocità, spinge il sistema deliberatamente contro un punto di stop e poi continua ad applicare una coppia con una forza ben definita. Questo sistema consente così di esercitare le forze di pressione e di compressione necessarie, per esempio, a un serraggio. Un altro aspetto fondamentale per Solomatic è la sicurezza: due degli otto azionamenti a viti planetarie si trovano in una zona protetta, cui l’operatore accede soltanto per alimentare l’impianto con nuova materia prima. Solomatic ha implementato questa zona protetta con le funzioni di sicurezza di cui è dotato il servomotore IndraDrive C. L’azienda ha scelto due funzionalità specifiche di queste dotazioni di sicurezza: “Safely Speed Limit” (limitazione di velocità in sicurezza) e “safely monitored position” (posizione monitorata in sicurezza), che fanno parte delle soluzioni “Safety on Board” (sicurezza a bordo) di Rexroth. «Queste dotazioni per la sicurezza, integrate nel motore, son un altro aspetto che ci ha spinto a scegliere in favore di Bosch Rexroth», riassume Pedersen. Le funzioni, combinate con l’elevata erogazione di potenza e le dimensioni compatte, dimostrano le potenzialità dei moderni sistemi di azionamento». 

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NORMATIVE

Sostanze chimiche, ritocco al regolamento di Beatrice Garlanda

Dal 23 ottobre è in vigore l’aggiornamento del regolamento CLP, che introduce modifiche all’etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele. Si tratta di un’armonizzazione con le ultime decisioni prese con la quinta revisione del sistema mondiale. Ecco le novità, le date per la loro adozione (dicembre 2014 per le sostanze e giugno 2015 per le miscele) e tutte le deroghe previste per una graduale entrata in vigore della normativa

C

on regolamento (UE) 944/2013, pubblicato nella Gazzetta UE del 3 ottobre 2013, la Commissione ha ulteriormente adeguato al progresso tecnico scientifico il regolamento (CE)1272/2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (cd. regolamento CLP). Per inciso, segnaliamo che quest’ultimo è stato ampiamente modificato dal regolamento (UE) n. 487/2013 (vedi L’industria della gomma, n, 612 - ottobre 2013 pagina 100). Prima di entrare nel merito del provvedimento del 3 ottobre, ricordiamo che esso è entrato in vigore il 23 ottobre 2013 ed è direttamente applicabile negli stati membri.

Modifiche all’allegato IV Il regolamento (UE) 944/2013 prevede, innanzitutto, modifiche riguardanti il consiglio di prudenza P210, al fine di un perfetto allineamento tra la quinta revisione del sistema mondiale armonizzato di classifica48 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

zione e etichettatura delle sostanze chimiche GHS ed il regolamento (CE) n.1272/2008. Il codice P210 all’allegato IV, parte 1, tabella 6.2 (criteri per la scelta dei consigli di prudenza- prevenzione) del regolamento 1272/2008 è, pertanto, sostituito come riportato nell’allegato I del regolamento (UE) n.944/2013 (vedi tabella I). In particolare, si noti che: • il fabbricante/fornitore non è più tenuto a specificare la sorgente o le sorgenti d’accensione; • per quanto riguarda i solidi e i liquidi comburenti, non è più da specificare che la sostanza (o miscela) sia da tenere lontano da fonti di calore. Queste modifiche si applicano a decorrere dal 1° dicembre 2014 per le sostanze e dal 1° giugno 2015 per le miscele. In deroga: • le sostanze e le miscele possono, rispettivamente prima del 1° dicembre 2014 e prima del 1° gennaio

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2015, essere classificate, etichettate e imballate in conformità al regolamento (CE) n. 1272/2008, come modificato dal regolamento in esame. • fino al 1° dicembre 2016 non si è obbligati a etichettare o imballare nuovamente in conformità del regolamento in esame le sostanze classificate, etichettate e imballate secondo le disposizioni del regolamento (CE) n.1272/2008 e immesse sul mercato prima del 1° dicembre 2014 • fino al 1° dicembre 2017 non si è obbligati a etichettate e imballare nuovamente in conformità del regolamento in esame le sostanze classificate, etichettate e imballate secondo le disposizioni della direttiva 1999/45/CE o del regolamento (CE) n.1272/2008 e immesse sul mercato prima del 1° giugno 2015.

Modifiche all’allegato VI Si premette che la parte 3 dell’al-


NORMATIVE

legato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 contiene due elenchi di classificazione di etichettatura armonizzate di sostanze pericolose. La tabella 3.1 illustra la classificazione e l’etichettatura armonizzate di sostanze pericolose sulla base dei criteri fissati nell’allegato I del regolamento stesso; la tabella 3.2 presenta la classificazione e l’etichettatura armonizzate di sostanze pericolose basate sui criteri fissati nell’allegato VI della direttiva 67/548/CEE. Si ricorda che, al momento, in virtù delle disposizioni transitorie di cui al’art.61 del regolamento CLP sono utilizzati, ai fini della classi-

ficazione, entrambi i criteri citati. Con il regolamento (UE) n. 944/2013 è modificato l’allegato VI del regolamento CLP, al fine di armonizzare la classificazione e l’etichettatura di talune sostanze. Tali modifiche si devono applicare a decorrere dal 1° gennaio 2015. In deroga, è possibile applicarle anteriormente a tale data. In particolare l’allegato II del nuovo regolamento sostituisce, per le voci corrispondenti, la tabella 3.1 dell’allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008; l’allegato III inserisce nuove voci nella stessa tabella (le sostanze o miscele elencate dagli al-

legati II e III sono riportate nelle tabelle). Le sostanze (o miscele) comprese nelle liste degli allegati II e III di cui sopra sono anche elencate negli allegati IV e V del regolamento (UE) n. 944/2013. Questi ultimi modificano la tabella 3.2 dell’allegato VI del regolamento 1272/2008, rispettivamente sostituendo le voci corrispondenti e inserendone di nuove. A titolo esemplificativo, riportiamo quanto disposto dal nuovo provvedimento per due sostanze d’interesse nell’industria della gomma: l’acetato di vinile e l’ottadecilammina. 

Allegato I Regolamento (UE) n. 944/2013 CODICE

P210

TESTO

Tenere lontano da fonti di calore, superfici riscaldate, scintille, fiamme e altre fonti di innesco. Vietato fumare

CLASSE DI PERICOLO

CATEGORIA DI PERICOLO

Esplosivi (punto 2.1)

Divisioni 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1 .5

Gas infiammabili (punto 2.2)

1,2

Aerosol (punto 2.3)

1,2,3

Liquidi infiammabili (punto 2.6)

1,2,3

Solidi infiammabili (punto 2.7)

1,2

Sostanze e miscele autoreattive (punto 2.8)

Tipi A, B, C, D, E, F

Liquidi piroforici (punto 2.9)

1

Solidi piroforici (punto 2.10)

1

Liquidi comburenti (punto 2.13)

1,2,3

Solidi comburenti (punto 2.14)

1,2,3

Perossidi organici (punto 2.15)

Tipi A, B, C, D, E, F

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NORMATIVE

Sostanze e miscele di cui all’allegato II del regolamento (UE) n. 499/2013 Dati di identificazione internazionale Numero CAS aluminum phosphide 20859-73-8 magnesium phosphide; 12057-74-8 trimagnesium diphosphide fenamiphos (ISO); 22224-92-6 ethyl-4-methylthio-m-tolyl isopropyl phosphoramidate aluminium-magnesium-zinc-carbonate-hydroxide 169314-88-9 chloroform; 67-66-3 trichloromethane 1,1’,1-nitrilotripropan-2-ol; 122-20-3 triisopropanolamine acrolein; prop-2-enal; 107-02-8 acryladehyde vinyl acetate 108-05-4 reaction mass of: succinic acid monopersuccinic acid dipersuccuinic acid monomethyl ester of succinic acid monomethyl ester of persuccinic acid dimethyl succinate glutaric acid monoperglutaric acid diperglutaric acid monomethyl ester of glutaric acid monomethyl ester of perglutaric acid dimethyl glutarate adipic acid monoperadipic acid diperadipic acid monomethyl ester of adipic acid monomethyl ester of peradipic acid dimethyl adipate hydrogen peroxide methanol water Nitrobenzene 98-95-3 aclonifen (ISO); 74070-46-5 2-chloro-6-nitro-3-phenoxyaniline epoxiconazole (ISO); (2RS, 3SR)-3-(2-chlorophenyl)-2-(4-fluorophenyl)-[(1H-1,2,4-triazol-1-yl)methyl] 133855-98-8 oxirane reaction mass of N,N’-ethane-1,2-diylbis(hexanamide) and 12-hydroxyN-[2-[(1-oxyhexyl)amino]etyl]octadecanamide and N,N’-ethane-1,2-diylbis (12-hydroxyoctadecan amide) pitch, coal tar, high-temp 65996-93-2 naphtha (petroleum), hydrodesulphurized heavy; 64742-82-1 low boiling point hydrogen treated naphtha stoddard solvent; 8052-41-3 low boiling point naphtha- unspecified solvent naphtha (petroleum), medium aliph; 64742-88-7 straight run kerosene 50 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

dicembre 2013


NORMATIVE Sostanze e miscele di cui all’allegato III del regolamento (UE) n. 944/2013 Dati di identificazione internazionale

Numero CAS

gallium arsenide

1303-00-0

Trichloromethylstannane

993-16-8

2-ethylhexyl 10-ethyl-4-[[2-[(2-ethylhexyl)oxy]-2-oxoethyl] thio]-4-methyl-7-oxo-8oxa-3,5-dithia-4-stannatetradecanoate

57583-34-3

2-ethylexyl 10-ethyl-4,4-dioctyl-7-oxo-8oxa-3,5-dithia-4-stannatetradecanoate

15571-58-1

2,4,4-trimethylpentene

25167-70-8

sulcotrione (ISO); 2-[2-chloro-4-(methylsulfonyl)benzoyl]cyclohexane-1,3-dione

99105-77-8

bifenthrin (ISO); (2-methylbiphenyl-3-yl)methyl rel-(1R,3R)-3-[(1Z)-2-chloro-3,3,3trifluoroprop-1-en-1-yl]-2,2-dimethylcyclopropanecarboxylate

82657-04-3

indoxacarb (ISO); methyl (4aS)-7-chloro-2-{(methoxycarbonyl)[4-(trifluoromethoxy)phenyl] carbamoyl}-2,5-dydroindeno[1,2-e][1,3,4]oxadiazine-4a(3H)-carboxylate [1]

173584-44-6

reaction mass of: (S)-Indoxacarb and (R )- Indoxacarb 75:25; methyl 7-chloro-2-{(methoxycarbonyl)[4-(trifluoromethoxy)phenyl]carbamoyl}-2,5dihydroindeno[1,2-e][1,3,4]oxadiazine-4a (3H)-carboxylate [2]

144171-61-9

dihexyl phthalate

84-75-3

Ammoniumpentadecafluorooctanoate

3825-26-1

perfluorooctanoic acid

335-67-1

Octadecylamine

124-30-1

(Z) –octadec-9-enylamine

112-90-3

amines, hydrogenated tallow alkyl

61788-45-2

amines, coco alkyl

61788-46-3

amines, tallow alkyl

61790-33-8

flufenoxuron (ISO); 1-(4-(2-chloro-α,α,α-p-trifluorotolyloxy(-2-fluorophenyl)-3-(2,6-difluorobenzolyl)urea

101463-69-8 27083-27-8 or 32289-58-0

polyhexamethylene biguanide hydrochloride N-ethyl-2-pyrolidone; 1-ethylpyrrolidin-2-one

2687-91-4

amidosulforon (ISO); 3—(4,6-dimethoxypyrimidin-2-yl)-1-[N-methyl-N-methylsulfonylamino)sulfonyl)urea

120923-37-7

tebufenpyrad (ISO); N-(4-tertbutylbenzyl)-4-chloro-3-ethyl-1-methyl-1Hpyrazole-5-carboxamide

119168-77-3

proquinazid (ISO); 6-iodo-2-propoxy-3-propylquinazolin-4 (3H)-one

189278-12-4

I nomi nelle tabelle II e III sono riportati in inglese, così come pubblicati nella Gazzetta Ufficiale UE dicembre 2013

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51


NORMATIVE

Acetato di vinile (da allegato II regolamento UE n.944/2013) Classificazione

Numero della sostanza

Dati di identificaz. Internaz.

N. CE

N. CAS

607-023-00-0

vinyl acetate

203-545-4

108-05-4

Etichettatura

Codici Codici di classe e di indicazioni di categoria di di pericolo pericolo

Flam. Liq. 2 Carc. 2 Acute Tox. 4 STOT SE 3

H225 H351 H332 H335

Pittogrami, codici di avvertenza

Codici di indicazioni di pericolo

GHS02 GHS08 GHS07 Dgr

H225 H351 H332 H335

Limiti di concenCodici di indicazioni trazione specifici, di pericolo fattori M supplem.

Note

D

Acetato di vinile (da allegato IV regolamento UE n. 944/2013) Numero della sostanza

Dati di identificaz. Internaz.

607-023-00-0

Numero CE

vinyl acetate 203-545-4

Numero CAS

Classificazione

Etichettatura

108-05-4

F; R11 Carc. Cat. 3; R40 Xn; R20 Xi; R37

F; Xn R: 11-20-37-40 S: 9-16-33-36/37

Limiti di concentrazione

Note

D

Ottadecilammina (da allegato III regolamento UE n.944/2013) Dati di identificaz. Internaz.

Numero della sostanza

Classificazione

N. CE

Codici di classe e di categoria di pericolo

N. CAS

Asp. Tox. 1 STOT RE 2

612-282-00-8

octadecyla204-695-3 mine

124-30-1 Skin Irrit. 2 Eye Dam. 1 Aquatic Acute 1 Aquatic Chronic 1

Etichettatura Limiti Pittogrami, Codici di concenCodici Codici codici di indicazioni trazione di indicazioni di indicazioni di di pericolo specifici, di pericolo di pericolo avvertenza supplem. fattori M H304 H304 H373 GHS05 H373 (tratto GHS08 (tratto gastrointe­ gastrointe­ stinale, stinale, fegato, fegato, M = 10 sistema M = 10 sistema immunitario) immunitario) H315 H315 H318 H318 GHS09 H400 H400 Dgr H410 H410

Note

Ottadecilammina (da allegato V regolamento UE n.944/2013) Numero della sostanza

Dati di identificaz. Internaz.

Numero CE

Numero CAS

Classificazione

612-282-00-8 octadecylamine 204-695-3 124-30-1

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

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Xn; R48/22-65 Xi; R38-41 N; R50-53

Etichettatura Xn; N R: 38-41-48/22-65-50/53 S: (2-)26-36/37/39-60-61-62

Limiti di concentrazione N; R50-53: C ≥ 2,5% N; R51-53: 0,25% ≤ C < 2,5% R52-53: 0,025% ≤ C < 0,25%

Note


TACCUINO Imprese • finanza

Catia Bastioli cavaliere della Repubblica

C

atia Bastioli, amministratore delegato di Novamont e Matrìca, è stata insignita del titolo di cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel corso di una cerimonia svoltasi presso il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare. L’onorificenza rappresenta un riconoscimento dell’impegno e dei risultati raggiunti dalla Bastioli nei suoi lavori di ricerca a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Nell’ambito di questa attività, la neo-insignita è stata membro in passato di diversi organismi della Commissione Europea, come il Comitato Renewable Raw Materials della direzione generale Industria, lo European Climate Change Program (Eccp) e l’Environment Advisory Group della direzione generale Ricerca. Ha fatto anche parte di numerosi Advisory Board di istituti di ricerca e di spinoff universitari. È autrice di numerosi ar-

nel della UE, consigliere di amministrazione della Fondazione Cariplo e membro del consiglio direttivo di Federchimica e di PlasticsEurope. (g.c.)

Continental espande la sua presenza in Russia

L’inaugurazione del nuovo impianto di Kaluga. Da sinistra: Georgy Rotov, general manager del sito, Nikolai Setzer, direttore della divisione Tire di Continental, e Maxim Akimov, governatore della regione di Kaluga.

C

Catia Bastioli

ticoli scientifici e industriali pubblicati su riviste internazionali ed è anche primo inventore di numerosi brevetti. Nel 2007 ha ricevuto il titolo di “inventore europeo di quell’anno da parte dell’Ufficio brevetti europeo per le invenzioni relative alle bioplastiche da amido; nel 2008 le è stata conferita la laurea honoris causa in Chimica industriale dall’Università di Genova; nel 2012 è stata insignita della Mela d’Oro della categoria imprenditrici della XXIV edizione del premio Marisa Bellisario (ne abbiamo dato notizia nel n. 600 della rivista, a pag. 48). Catia Bastioli è anche presidente del Kyoto Club, advisor presso il Bioeconomy Pa-

tronici per auto e di elementi per la distribuzione del carburante. Oltre che in Russia, Continental ha in programma l’espansione di suoi impianti negli altri paesi del Bric nel prossimo decennio, con un investimento di circa 350 milioni di euro l’anno, e l’insediamento di ulteriori capacità produttive nel resto del mondo entro il 2016, con un investimento di un miliardo

ontinental ha inaugurato un nuovo impianto a Kaluga, in Russia, per la produzione di pneumatici estivi, invernali chiodati e invernali non chiodati dei marchi Continental, Gislaved e Matador, per vettura e veicoli commerciali leggeri. L’investimento è stato di circa 240 milioni di euro e consente di raggiungere, in una prima fase, la capacità annua di quattro milioni di pezzi con una forza lavoro che entro il 2015 conterà oltre 800 dipendenti. Il nuovo sito produttivo è il più moderno e il più tecnologicamente avanzato tra gli impianti della Continental e rappresenta il pilastro portante della strategia di crescita di lungo-termine della casa di Hannover in Russia. Sempre a Kaluga ,il produttore tedesco è impegnato nell’espansione dell’impianto di Continental Automotive Systems RUS, per la produzione di componenti elet-

di euro. Intanto, il nuovo impianto di Heféi, in Cina, inaugurato nel 2011, è già passato alla fase 2, con l’obiettivo di arrivare a una capacità di 8 milioni di pneumatici/anno. Infine, un nuovo impianto per la produzione di pneumatici è in costruzione a Sumter, Stati Uniti. (g.c.)

Un Diamante per la qualità Cinque aziende che rappresentano altrettante eccellenze tecnologiche nella filiera della gomma si sono riunite per dar vita a una nuova iniziativa congiunta, battezzata The Five Carats, T5C. Rappresentate come 5 punte di diamante, le aziende in questione sono la OCS, produttrice di stampi per guarnizioni in gomma e silicone, la Desma, che realizza presse a iniezione per gom-

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TACCUINO

ma e silicone, la LTE, Laboratorio tecnologico elastomeri, compoundatore, la Nexa, produttore di guarnizioni in perfluoroelastomeri ad alte prestazioni e Doss Visual Solution, che sviluppa macchinari per il controllo visivo dei prodotti. Il pool T5C nasce per ottimizzare l’offerta di un ciclo produttivo completo ad altissimo livello nel settore della gomma e silicone. Dallo stampaggio al controllo computerizzato del prodotto finitole cinque “punte di diamante” si sono unite in una stretta collaborazione per permettere ai clienti di usufruire di strutture all’avanguardia e consigli mirati, traendo vantaggio dalla consolidata esperienza di ciascuna delle cinque punte.

CONVEGNI • FIERE • EVENTI

Un open day di Doss dall’11 al 13 febbraio

D

all’11 al 13 Febbraio 2014, Doss apre le porte della propria sede di Erbusco (Brescia), in via dell’Industria 57/A, e diventa teatro di un’iniziativa che accomuna fornitori, clienti e future partner-

ship. Saranno presenti i più importanti fornitori che collaborano da anni con l’azienda e che insieme hanno costruito la qualità dei prodotti Doss, oltre ad altri nomi importanti nel settore delle mescole, degli stampi, delle presse e delle lavorazioni. «La condivisione del knowhow, l’elevata tecnologia e la passione

per il proprio lavoro saranno i protagonisti di questi tre giorni all’insegna della collaborazione tra grandi aziende – dicono nell’azienda di Erbusco –. Doss interpreta la qualità come la sinergia tra più elementi che si incastrano in un grande puzzle, nella ricerca comune di soluzioni sempre più innovative».

calendario 2014 11-13 febbraio

Colonia, Germania

4-6 marzo

Johannesburg, S. Africa

12-15 marzo

Bangkok

19-22 marzo

Giacarta, Indonesia

25-28 marzo

sito inter net

Tire Technology Expo & Conference

www.tiretechnology-expo.com

Tyrexpo Africa 2014

www.eci-international.com

International Tire Expo 2014

www.Bangkok-Tire-Expo.com

Tyre & Rubber Indonesia 2014

www.tyre-indonesia.com

Qingdao, Cina

China Rubber Conference & Expo

www.cria.org.cn

22-25 aprile

Mosca, Russia

Tirese & Rubber

www.rubber-expo.ru

23-26 aprile

Shanghai, Cina

Chinaplas 2014

www.chinaplasonline.com

19-22 maggio

Kyoto, Giappone

IISRP - 55° AGM

www.iisrp.com

27-30 maggio

Essen, Germania

Reifen 2014

www.reifen-messe.de

23-25 luglio

Panama City, Panam

The Latin American & Caribbean Tyre Expo

www.LatinTyreExpo.com

14-16 agosto

Colombo, Sri Lanka

Rubexpo 2014

www.smartexpos.in

2-4 settembre

Kuala Lumpur, Malesia

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

dicembre 2013


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Analisi DSC delle gomme più facile e veloce

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no strumento di facile uso che garantisca risultati rapidi e riproducibili, è fondamentale nelle applicazioni industriali. Il nuovo Netzsch DSC 214 Polyma, robusto e accurato, è ottimizzato con soluzioni all’avanguardia per lo studio dei polimeri. Il nucleo del DSC 214 Polyma è la combinazione tra la compatta fornace Arena, l’innovativo sensore Corona brevettato, e i crogioli Concavus, unici nel loro genere. Il software del DSC 214 Polyma definisce un nuovo standard nell’analisi dei risultati. AutoEvaluation rileva i segnali DSC rilevanti, mentre Identify riconosce istantaneamente gli elastomeri incogniti, valutando la temperatura di transizione vetrosa. La DSC è indispensabile per determinare l’intervallo di temperatura applicativa delle gomme, limitato in genere dalla temperatura di transizione vetrosa (temperatura di infragilimento). Plastificanti, additivi o effetti di post-vulcanizzazione possono condizionare sensibilmente questo valore.

Engel presenta al K2013 il sistema di controllo CC300

T

ra gli stand più affollati e più grandi di tutto il recente K2013 di Düsseldorf, si è distinto quello del gruppo austriaco Engel, caratterizzato dal colore verde acido del marchio e di tutte le macchine, per lo stampaggio di plastica e gomma. Ciò che accomuna tutti i macchinari di ultima generazione di Engel è l’innovativo sistema di controllo CC300, disegnato a immagine e somiglianza dei tablet e smartphone che ormai sono diventati uno strumento di uso quotidiano per tutti noi. Proprio per ricreare un’interfaccia maneggevole e intuitivo per gli operatori, il sistema risponde a tre priorità che i tecnici di Engel hanno voluto porsi nella progettazione: funzioni orientate sull’utente, ergonomia ottimizzata e adozione delle tecnologie più avanzate. In particolare, il sistema CC300 consente il controllo attraverso un tasto centrale che avvia la macchina e una serie preordinata di sequenze di movimento. La soluzione è stata battezzata e-move e consente di controllare non solo la macchina, ma anche tutta la parte robotica accessoria di movimentazione dei pezzi, da un’unica postazione. Grande attenzione è stata posta alla precisione dei comandi e ai materiali, tra cui vetri speciali di sicurezza inattaccabili da eventuali sporco o polvere.

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INDICE DELL’ANNO 2013

Gli argomenti trattati dalla rivista nel corso dell’anno

LEGENDA Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2013 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1) ABBIAMO LETTO PER VOI 2) ECONOMIA, MERCATI 3) FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 4) FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI 5) LIBRI, RECENSIONI 6) MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE 7) MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI 8) NEWS DA AZIENDE E ENTI 9) NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE 10) AUTORI 11) AZIENDE E ENTI

1 ABBIAMO LETTO PER VOI Sintesi di polimeri perfluoroalchilici ramificati (605, 8) Innesto di acido acrilico sulla NR e sulla ENR con irraggiamento UV (605, 8) Nanomateriali nelle nuove costruzioni automobilistiche (605, 9) Miglioramento delle proprietà ad alta temperatura degli elastomeri ionici (605, 9) Compositi di policloroprene conduttivi a base di nanotubi di carbonio multiwalled (605, 10) Modello di cooperazione su nanotubi di carbonio (605, 110 La tecnologia S-SBR cambierà l’industria della gomma (605, 11) Nanocaolini in lattice di NR, dispersione e vulcanizzazione (605, 11) Un canale nanometrico continuo e la sua conducibilità protonica (605, 12) Processo di estrusione continuo con ring-extruder (605, 12) Invecchiamento degli elastomeri ed efficacia degli antiossidanti (605, 13) I ricercatori svizzeri progettano con il computer (605, 14) Al DKT la Dupont stabilisce il portafoglio di produzione dei polimeri (606, 8) Tecnica e materie prime eccezionali (606, 8) Scienza eccezionale (606, 9) Lavorazione di NR africane e asiatiche (606, 9) Pascoli nuovi (606, 10)

I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina: 605) 606) 607) 608) 609) 610) 611) 612) 613) 614)

gennaio/febbraio 2013 marzo 2013 aprile 2013 maggio 2013 giugno 2013 luglio/agosto 2013 settembre 2013 ottobre 2013 novembre 2013 dicembre 2013

In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Comportamento meccanico del carbonato di calcio nel polietilene (606, 10) Effetti di ZnO di differente area specifica (606, 11) Ottimizzazione del comportamento all’urto di materie plastiche nell’automobile (606, 11) Combinazione di un materiale termoplastico con gomme liquide (606, 12) Sostenibile, o semplicemente solo migliore? (606, 12) Servizio di demolizione (606, 13) Influenza della lavorazione sulle applicazioni dei compositi con fibre aramidiche (606, 14) Caratteristiche di EPDM con micro polvere di PTFE (607, 10) Modifica con electron beam del polietilene clorurato (607, 10) Olio delle noci di cajù come plastificante in NBR (607, 11) La Goodyear pensa all’uso di olio di soia nei pneumatici (607, 11)

Lavorazione delle gomme siliconiche liquide (607, 14) Controlli end-of-line per eliminare i difetti di produzione (607, 14) Rivestimenti lisci su parti elastomeriche (607, 15) Metodi avanzati di produzione di articoli di gomma siliconica (607, 15) Elastomeri caricati con nero di carbonio (608, 10) Tecnologia delle SBR polimerizzate in soluzione (608, 10) La lavorazione facile con le innovative HNBR (608, 11) Sostituzione del DOTG nelle mescole di AEM (608, 12) Siliconi termicamente conduttivi per usi medicali (608, 12) Vulcanizzanti e cinetica di dispersione del nero di carbonio (608, 13) Caratterizzazione dell’effetto Mullins (608, 14) Rinforzo della gomma naturale con la silice (608, 14) Il talco è la soluzione per le sfide del settore auto (608, 16) Preparazione dei pneumatici green (608, 16) La Zeon sta tentando di diversificarsi dal Giappone (608, 17) La Bridgestone puntualizza il gene della Hevea (608, 17) Mescole per spugne con EPDM bimodali (609, 8) Miscela di ENR e di polianilina modificata con dodecilbenzensolfonato (609, 8) Ottimizzazione di polimeri SBS a blocchi vulcanizzati con raggi UV (609, 9) Elastomeri NSBR (Acrilonitrile-Stirene-Butadiene) e miscele SBR/NBR (609, 10) Funzionalizzazione della gomma di pneumatici usati mediante idrosililazione (609, 10) Viscosità di oligoisoprene prodotto con polimerizzazione radicalica (609, 11) Nero di carbonio per battistrada corsa e per battistrada motocicli (609, 11) Additivi di processo per pneumatici green (609, 12) Flocculazione, rinforzo e Tg in SBR caricata con silice (609, 12) Analisi Meccanica Termica (609, 13) Trattamento a plasma di polimeri fluorurati (609, 14) Impianto doppio con una testa di trafila semplificata (609, 15) Resistenza agli acidi di EPM e EPDM (610, 8)

Plastificanti epossidati naturali (607, 12)

EPDM Keltan ECO (610, 8)

Compositi di NR ed EPDM con fibre corte aramidiche (607, 13) Studio delle frequenze udibili di gomme magneto-sensibili (607, 13)

Riciclo con radiazioni di materiali a base di PTFE (610, 9)

dicembre 2013


INDICE DELL’ANNO 2013

Le gomme siliconiche con vulcanizzazione UV dischiudono nuove applicazioni (610, 9) La Kraton intende sostituire con il nuovo IR per usi medicali la NR e le gomme sintetiche (610, 10) Gomma riciclata con processo Waterjet (610, 10) Influsso di ZnO e acido stearico sulla idrofobizzazione della silice (610, 10) Crete di Neuburg calcinate in profilati bianchi (610, 12) Carbonato di calcio precipitato come veicolo per eseguire reticolazioni (610, 13) Il tempo come fattore centrale nello stampaggio a iniezione (610, 14) Sito ufficiale del Malaysian Rubber Board (MRB) (610, 14) Analisi di dati e-Precision (610, 15) Sostituzione di DPG in formulazioni per pneumatici (611, 10) Resistenza alla fiamma della gomma siliconica (611, 10) Il futuro degli oli di processo senza label (611, 10) Accordo Piurelli-Versalis per la ricerca sul guayule (611, 11) Compositi di NBR/PVC contenenti grafite e nanoparticelle di rame (611, 11) I fornitori innovativi e le richieste delle industrie (611, 12) Tappi di chiusura elastomerici per applicazioni parenterali (611, 12) Elastomeri bio-sintetici della Zeon Chemical (611, 12) Nuovi FKM per nuovi olii (611, 14) Cabot indirizza concettualmente la bassa isteresi al Tire Tech Expo 2013 (611, 14) Ispezioni di superfici su tubi di precisione (611, 14) Pneumatici non sono tutto (611, 16) ACM Noxtite per alta temperatura e silice Sidistar R (612, 12) Blend NBR/CR con nero di carbonio e silice (612, 12) Nuovo EPDM con lavorabilità migliorata (612, 12) Incendi, sicurezza e tendenze, (612, 13) Viscoelasticità non lineare nella NR rinforzata (612, 13) EPDM/anidride maleica migliora il rinforzo di Nylon 66/fibre di vetro (612, 14) Resistenza dei fluoroelastomeri FKM ai moderni lubrificanti (612, 14) Nuovi elastomeri etilenacrilici (AEM) per guarnizioni nell’industria dell’auto (612, 15) Vantaggio del sistema di estrusione EFE (612, 16) Antifiamma minerali con superficie silanizzata (612, 18) Il grafene (graphen) migliora la protezione alla fiamma delle materie plastiche (612, 18)

I fatturati (612, 19) Oli di processo in NR e SBR (613, 8) Mescole non caricate (613, 8) Preparazione di vulcanizzati termoplastici da NR (613, 9) Valutazione di siliconi/EPDM per isolatori (613, 9) “Sfarzo” modesto significa maggior guadagno (613, 10) Ligninsolfonato e amido in mescole di gomma (613, 10) Misure di allungamento su polimeri gommosi e vetrosi (613, 11) La gomma si muove (613, 12) Stampaggio efficiente degli elastomeri (613, 12) Misura del rilassamento del carico con il TSSR-Meter (613, 13) Nei nonwoven la funzionalità si accoppia con la sostenibilità (613, 14) Chi conosce i propri strumenti va al comando (613, 15) Nuovi perfluoroelastomeri con migliorata impermeabilità alle basse temperature (614, 8) Hydrin di tipo “Verde” (614, 8) Vulcanizzazione con resine resoliche delle NBR carbossilate (614, 9) Dalla ricerca alla pratica (614, 9) Materiali con scarsa resistenza al logoramento con la USP Classe VI (614, 10) Efficienza nella produzione con le HNBR a bassa viscosità (614, 10) Possibilità di modificare la superficie mediante la tecnica a plasma (614, 11) Nuovi tipi di ZnO per ridurre la quantità di zinco nella NBR (614, 12) Schiume microcellulari a base di PP/EPDM con nanocaolini (614, 12) Tecnologia di mescolazione per mescole a bassa viscosità (614, 13) Le fibre tessili chimiche favoriscono nuovi campi di applicazioni (614, 14) Sistema Baukasten Elastosil Vario (614, 15) 2 ECONOMIA, MERCATI

L’intervista del mese: Giovanni Pisacane (Consigliere dei rapporti tra Cina e Italia) Cina, la complessità rima con potenzialità (605, 17) Non si ferma in ottobre e novembre la crisi dell’attività manifatturiera (605, 51) Battuta d’arresto per le esportazioni (605, 51 Produzione e consumo crescono solo per la gomma naturale (605, 51) Allarme ETRMA: il mercato dei pneumatici cala a doppia cifra (605, 51) Profondo rosso per il mercato dell’auto nel 2012 (605, 52)

Come cambia il mercato cinese delle macchine (605, 53) Macchine: si torna ai livelli del 2007 (605, 54) L’intervista del mese: Marco Vitale (Presidente del Fondo Italiano di Investimento) – Strumenti di crescita per l’impresa (606, 18) La produzione chiude il 2012 a -10,4% (606, 62) In negativo anche gli scambi esteri (606, 62) Mercato automotive nell’Asean: sarà il sesto al mondo entro il 2018 (606, 63) Aumenta la produzione di macchine in Germania (606, 64) L’intervista del mese: Giulia Gregori (Responsabile Pianificazione Strategica Novamont SpA) e Gianni Girotti (Green Chemistry Manager Versalis) – Bioeconomia: perché riguarda anche la gomma (607, 18) Inchiesta tra i costruttori di macchine–1a parte Il 2013 è una incognita ma si conta che possa chiudere in positivo (607, 21) A gennaio produzione +0,7%, l’export tiene (607, 55) Industria italiana delle macchine, buon 2012 grazie all’export (607, 55) ETRMA chiede un mercato delle materie prime equo e sostenibile (607, 55) In calo i consumi su scala globale (607, 56) Surplus cinese per gli scambi esteri di presse ad iniezione (607, 57) La crisi del pneumatico in Francia ed Italia (607, 57) Cresce del 2,3% l’export di macchine tedesche (607, 57) Lanxess vira in Brasile su SBR i soluzione (607, 59) L’intervista del mese: Riccardo Musci (Zeon); Mario Vallanzese (Caldic); Sergio Maritano (Gapi); Matteo Bernini (Co.Me.T.); Michele Foresti (Centro Ricerche Fiat Mirafiori) – Ottimismo in piccole dosi (608, 19) Inchiesta tra i costruttori di macchine-2a parte – Navigazione a vista in attesa della ripartenza politica ed economica (608, 21) Ripresa per la produzione e calo delle esportazioni (608, 51) Resta debole il mercato europeo dei pneumatici nel primo trimestre (608, 51) Engel raddoppia la capacità produttiva in Corea (608, 53) Germania e Giappone guidano l’export in Cina (608, 54) Il parco veicoli cinese verso i 21 milioni (608, 54) Quasi -3% la produzione in Belgio (608, 54) Previsto un aumento di 3 milioni di tonnellate dei consumi di nero (608, 55) L’intervista del mese: Josè Mosquera (Direttore Politica Industriale del Cefic) – Shale gas: un nuovo futuro per la chimica? (609, 16)

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INDICE DELL’ANNO 2013

Che cos’è lo shale gas e come si estrae (609, 17) Shale gas – Il position paper del Cefic (609, 18) Inchiesta tra i fornitori di materie prime e prodotti ausiliari – Navigazione a vista tra gli alti e bassi del mercato (609, 20) Produzione, la flessione prosegue (609, 58) Commercio estero in leggera crescita (609, 58) Gomma naturale, aumenti in vista (609, 59) L’intervista del mese: Giorgio Colombo (Presidente Assocomaplast) – Anche ai tedeschi piacciono le nostre macchine (610, 16) Commercio estero – Nuove strategie per il nostro export (610, 20) Assemblea Assocomaplast – Settore macchine: l’analisi del mercato (610, 22) Le guarnizioni italiane tengono forte. Anche sul mercato (610, 28) Produzione e commercio, le tendenze (610, 58) Cresce la fiducia in Lombardia (610, 60) L’intervista del mese: Paolo Cittadini (Presidente Federazione Gomma-Plastica) – Un patto tra politica, industria e sindacati per lasciarsi la crisi alle spalle (611, 22) L’intervista del mese: Ermanno Fugazza (Presidente Assogomma) – Un’alleanza tra associazioni per essere più forti (611, 26) Inchiesta compounding – La mescola è sempre più su misura (611, 28) Auto ancora in calo, ma con qualche segnale positivo (611, 69) L’intervista del mese: Boris Engelhardt (Segretario Generale WDK) – Germania e Italia unite per una gomma più forte (Germany and Italy together for a stronger rubber) (612, 20) Dimmi come paghi, ti dirò chi sei (612, 24) Cosa fa Cribis D&B (612, 25) Produzione e consumo di gomma aumentano solo in Asia (612, 107) L’intervista del mese: Ulrich Reifenhäuser (Presidente Consiglio Espositori della Fiera K di Düsseldorf ) – K 2013: gomma e plastica motori dell’efficienza (613, 16) Produzione e consumo di gomma: indietro di un anno (613, 55) Timidi segnali promettenti per il mercato dell’auto (613, 55) In ripresa il mercato europeo dei pneumatici autocarro (613, 56) L’intervista del mese: Paolo Manuzzi (Direttore Business Unit Suole di Vibram) – Sostenibilità, ricerca, qualità: così le suole Vibram sono diventate le più famose del mondo (614, 16) ETRMA – Pneumatici e gomma, i numeri di un anno difficile (614, 24)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA

La gestione delle sostanze chimiche nell’industria della gomma (605, 41) Pneumatici invernali – Possono anche far risparmiare (605, 49) Pneumatici invernali o catene – Chiarimenti e delucidazioni sulla direttiva ministeriale (606, 61) Nuove schede di sicurezza, istruzioni per l’uso (607, 38) Altre novità e maggiori vantaggi per le aziende della gomma (608, 50) Monitoraggio delle sostanze chimiche: il servizio di Assogomma (609, 46) Pneumatici in regola: maggiore sicurezza e minore inquinamento (609, 50) Assogomma e Centro REACH insieme per preparare le aziende (609, 60) Test sui pneumatici ad Autopromotec (610, 58) Paolo Cittadini è il nuovo presidente della Federazione Gomma Plastica (610, 60) Assemblea Federazione Gomma-Plastica – Tre nodi da sciogliere per ripartire: fisco, lavoro ed Europa (611, 18) Il corso Assogomma sul social media marketing (611, 72) RPM scelta per il corso sullo stampaggio di Assogomma (613, 59) Test pneumatici: gli invernali insostituibili con il freddo (613, 60) Un corso di Assogomma sulle schede di sicurezza (613, 64) 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI

ISO/TC 45 L’Italia della gomma sale in cattedra (605, 19) La gestione delle sostanze chimiche nell’industria della gomma (605, 41) Verso l’armonizzazione delle prove per i nastri adesivi (605, 54) Corsi di formazione per tecnici superiori (605, 58) Si definisce il programma di IRC 2013 (605, 60) K 2013: online l’Innovation Compass (605, 60) IRC 2013 – All about rubber: a conference and an exhibition (606, 23) India Rubber Expo and Tyre Show – Ci sono tutte le promesse di un mercato in rapida crescita (606, 54) Tecnologie di stampaggio a confronto (606, 62) World Rubber Summit dell’IRSG a Singapore in maggio (606, 72) Nuove schede di sicurezza, istruzioni per l’uso (607, 38) Dove andare a esporre? (607, 45) Una nuova pressa Engel a Eurostampi 2013 (607, 59)

dicembre 2013

IRC 2013 – Un evento commerciale e scientifico insieme (608, 27) SPS IPC Drives – L’automazione industriale lancia il ReMade in Italy (Industrial automation launches ReMade in Italy) (608, 39) Altre novità e maggiori vantaggi per le aziende della gomma (608, 50) Corso di tecnologia in maggio al Cerisie (608, 54) Maag in fiera a Pechino e a Guangzhou (608, 56) Progetto HP Zetpol – Una nuova strategia per fare innovazione (609, 36) Progetto HP Zetpol – Open Day in casa Zeon – Parlano le imprese (609, 38) K 2013 – A Düsseldorf verso il tutto esaurito (609, 42) Assogomma e Centro REACH insieme per preparare le aziende (609, 60) Hi-tech e green economy l’opportunità che non dobbiamo perdere (610, 42) Assogomma: innovazione attraverso la formazione (610, 43) Conferenza Tecnica Innovazione e Ambiente – Otto relazioni ricche di contenuti (610, 45) Una open house per lo stampaggio (610, 52) Engel – Compatta, precisa e a risparmio energetico (610, 56) Test sui pneumatici ad Autopromotec (610, 58) Una open house sulle presse IMG (610, 63) Un bilancio di Sps Ipc Drive Italia (610, 64) Conferenza Tecnica – Zeon Europe – Un innovativo elastomero HyTemp (ACM) per applicazioni resistenti a olio e alte temperature (611, 48) Le soluzioni tailor made di IMG (611, 54) Engel e Borealis – Al K 2013 con tante novità all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetico (611, 62) Il corso Assogomma sul social media marketing (611, 72) Speciale K2013 (612, 31) K2013 – A Düsseldorf da protagonisti (612, 32) Floccaggio in 3D con sistema tampografico (3-D flocking in combination with tampo printing technology) (612, 34) Una gamma completa di articoli in gomma (A complete range of rubber items) (612, 35) Estrusori, pompe e mixer con controllo di temperatura e pressione (Extruders, pumps and mixers with temperature and pressure control) (612, 36) Novità per la calandratura, mescolazione e accoppiamento della gomma (New solutions for rubber calende ring, mixing and coupling) (612, 38) Un’ampia gamma di prodotti propri o in distribuzione (A wide range of self made or distributed products) (612, 40) Macchine nuove o ricostruite per ogni esigenza (Brand new or rebuilt machinery for all your needs) (612, 42)


INDICE DELL’ANNO 2013

Durometri e altre apparecchiature da laboratorio (Hi-tech laboratory devices) (612, 44) I vantaggi della terra silicea calcinata di Neuburg (Advantages of calcined Neuburg Siliceous Earth (612, 46) Novità da Lanxess nel policloroprene (Lanxess innovations on polychloroprene) (612, 48) Sistemi di dosaggio hi-tech (Hi-tech dispensing systems) (612, 50) Un nuovo concetto per lo stampaggio a iniezione (A new concept for injection moulding) (612, 52) O-ring e guarnizioni con zero difetti (Zerodefect manufacturing of O-rings and rubber seals) (612, 54) Sistemi a basso consumo per il compounding (Low Energy compounding systems) (612, 56) Tecnologie per l’innovazione nello stampaggio (Technologies for innovation in moulding) (612, 57) Sistemi top per macinare e miscelare la gomma (Top grinding and blending lines) (612, 58) Linee di produzione su misura (Tailor made production lines) (612, 60) Le presse della decima generazione (Tenth generation presses) (612, 61) Sistema magnetico per cambio rapido degli stampi (Magnetic clamping system for quick mould change) (612, 62) La pressa per PCT e la rinnovata gamma di presse a compressione (PCT press and the renewed range of compression presses) (612, 63) Guarnizioni per ogni utilizzo (All purpose tecnica gaskets) (612, 64) Alla scoperta delle nuove mescole nere e colorate (Discovering new black and coloured compounds) (612, 66) Il filtraggio fine entra in una nuova dimensione (Fine-mesh straining enters a new dimension) (612, 67) Due novità per le misurazioni fini e per i difetti superficiali (Two innovations in fine measuring and defects detection) (612, 68) Un forte impegno per la chimica verde (A strong commitment for green chemistry) (612, 70) Il sistema i-COM 70 per la mescolazione finale (The i-COM 70 mixing system) (61272) Una gamma sconfinata di elastomeri ad alte prestazioni (A boundless range af high performing elastomers) (612, 74) Karousel: la filiera della gomma al K 2013 (612, 76) Conferenza Tecnica EcoTronic la pressa a iniezione elettrica pensata per la gomma (612, 82) Conferenza Tecnica Tecnoflon, fluoroelastomeri amici dell’ambiente (612, 88) Doss a Cleveland per il 2013 Rubber Expo (612, 107)

Conferenza Tecnica – Gestione integrata delle prove di laboratorio (613, 20) Conferenza Tecnica – Caratterizzare i materiali per migliorarne la qualità (613, 24) RPM scelta per il corso sullo stampaggio di Assogomma (613, 59) Nella provincia di Trento asfalto modificato con PFU (613, 62) Un corso di Assogomma sulle schede di sicurezza (613, 64) Così Düsseldorf ha parlato italiano (614, 18) Un open day di Doss dall’11 al 13 febbraio (614, 54) Engel presenta al K2013 il sistema di controllo CC300 (614, 55) 5 LIBRI, RECENSIONI

Alla ricerca della gomma perduta (605, 37) È uscita l’edizione 2012 del Synthetic Rubber Manual (605, 54) Mercato automotive nell’Asean: sarà il sesto al mondo entro il 2018 (606, 63) Al 35% la quota dei pneumatici verdi (ma solo nel 2017) (607, 56) Uno studio del mercato globale del biossido di titanio (608, 51) Boom dei biopolimeri entro il 2020 (609, 49) 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE

Action Technology Italia – Più spazio alla tecnologia (605, 31) L’azienda è piccola ma le idee sono grandi (605, 46) Il nuovo estrusore bivite di Thermo Fisher Scientific (605, 59) Certech Dalla ceramica alla gomma (il passo è breve) (606, 33) Certech From ceramics to rubber (a step forward) (606, 37) Alpha Technologies – RPA Focus si rifà un nuovo look (606, 51) Estrusori ad ingranaggi integrati con sistemi di filtraggio (606, 68) Maris – Il riciclo in continuo della gomma (607, 35) La corrispondenza commerciale? La affido in outsourcing (607, 48) Una nuova pressa Engel a Eurostampi 2013 (607, 59) Ingombro e superficie filtrante non sono un problema (607, 60) Due risultati con un unico pezzo (608, 56) Cicladi, un ponte tra gestionale e produzione (609, 43) Con l’unità di iniezione EFE cure-time ridotto anche del 58% (609, 64) Le guarnizioni italiane tengono forte. Anche sul mercato (610, 28) Rassegna stampi (610, 38)

Engel – Compatta, precisa e a risparmio energetico (610, 56) Le soluzioni tailor made di IMG (611, 54) Due novità da OR.P. Stampi (611, 61) Conferenza Tecnica EcoTronic la pressa a iniezione elettrica pensata per la gomma (612, 82) I forni di post-curing di For Lab Italia (612, 109) Le nuove pompe a pistoni di Parker (612, 110) Gibitre Instruments – Gestione integrata delle prove di laboratorio (613, 20) Mettler Toledo Caratterizzare i materiali per migliorarne la qualità (613, 24) Nuovi durometri da Affri (613, 32) Belotti distribuisce l’absortometro C di Brabender (613, 33) DGTS e i nuovi dinamometri di Ametek (613, 34) Il nuovo Rheovulkanometer RCR II di Göttfert (613, 35) Estensometro automatico di Instron (613, 36) Il nuovo Netzsch Polyma per analisi DMA (613, 37) Urai annuncia i nuovi viscosimetri e reometri Brookfield (613, 38) UTP Vision – Due novità contro i difetti (613, 43) Potenza ed efficienza per il rubber mixer (613, 48) OCS e Desma insieme per prodotti più “eco” (613, 50) È partito il progetto per produrre la gomma dal tarassaco (613, 52) Asfalti gommati sulle strade dei mondiali di ciclismo (613, 53) Nuovo weathering tester della Q-Lab (613, 60) Un campo polivalente realizzato con PFU (613, 61) Nella provincia di Trento asfalto modificato con PFU (613, 62) Più pulizia per l’alta tecnologia in conformità alle norme ISO 16232 e VDA 19 (614, 30) CO.ME.T – Un nuovo stabilimento nella Rubber Valley (614, 34) Innova – Come ti gestisco la mescola, laboratorio compreso (614, 38) Solomatic – Viti planetarie per un impianto più efficiente (614, 46) Analisi DSC delle gomme più facile e veloce (614, 55) Engel presenta al K2013 il sistema di controllo CC300 (614, 55) 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI

Il grafene fa il suo ingresso nel mondo della gomma (605, 25) Dalla Dupont un componente per smorzatori elastici (605, 58)

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INDICE DELL’ANNO 2013

Dalla Wacker siliconi per usi medici e catalizzatori senza stagno (605, 60) Zeon Chemicals – Un nuovo elastomero HT-ACM migliora la resistenza agli oli ad alta temperatura (606, 41) Zeon Chemicals – A New HT-ACM Elastomer For Enhanced Extrusion Processing In HighTemperature Oil Resistent Hose Applications (606, 41) HP ZETPOL – Nuovi gradi Zetpol ad Alte Prestazioni (606, 64) Michelin investe in America: pneumatici a Waterville e mescole a Starr (606, 64) Pavimentazione aerei più sicurezza (606, 68) Agenti distaccanti per pneumatici invernali (606, 68) Agenti di distacco eco-compatibili e inchiostri marcatura (606, 68) O-ring in silicone per il biomedicale (606, 70) Un megaprogetto europeo per il grafene (606, 70) Dai satelliti alle auto da corsa (606, 71) In Canada la plastica in concorrenza con la gomma negli asfalti stradali (606, 71) Oldrati – Nuove mescole in EPDM per applicazioni a basso impatto ambientale (607, 32) Mesgo – Obiettivo: consolidare la base produttiva e quella finanziaria (607, 41) Elastomers Union potenziamento su tre fronti (608, 35) Vittoria Industries – L’impianto di Bangkok dove nascerà il nuovo tubolare da bici (608, 43) Gomma siliconica Wacker a durezza variabile per ortopedia (609, 64) Flessibili di raccordo in gomma+Teflon (609, 64) Un nuovo composito gomma-metallo da Trelleborg (609, 64) Un nuovo rullo in elastomero da Automatik Plastics Machinery (610, 62) Una nuova soluzione per gli ammortizzatori della Punto (610, 63) Conferenza Tecnica – Zeon Europe – Un innovativo elastomero HyTemp (ACM) per applicazioni resistenti a olio e alte temperature (611, 48) Un partner di qualità per i masterbatch (612, 80) Conferenza Tecnica Tecnoflon, fluoroelastomeri amici dell’ambiente (612, 88) TSF: trent’anni nelle mescole speciali (612, 94) Dalla Lanxess materiali per l’auto del futuro (612, 108) Nuovi compound elastomerici da API (612, 110) Masterbatch ai nanotubi di carbonio da Rhein Chemie (612, 110) Torchiani – La gomma per rinnovare il business (613, 40) Tovo Gomma – Investire per dribblare la crisi (613, 46)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Rogitex Italia – Appena nati, ma con le idee chiare (614, 44) 8

NEWS DA AZIENDE E ENTI Solvay: nuova organizzazione, nuovo logo, nuovo premio (605, 45) Novamont acquisisce Tecnogen (605, 45) È uscita l’edizione 2012 del Synthetic Rubber Manual (605, 54) Evonik aumenta la produzione di silice precipitata (605, 55) Tokai Rubber acquista l’intero pacchetto di Dytech (605, 55) Fondo inglese interessato a stivali francesi (605, 56) Hillenbrand intende acquisire Coperion (605, 56) Riconoscimento a Cofi per la produzione hitech (605, 56) Prysmian con SDA Bocconi per una scuola di management (605, 56) Fondo Italiano di Investimento entra in Mesgo S.p.A. (605, 58) Trelleborg si rafforza nel settore delle gomme piene (605, 58) Qualità certificata per Parigi Industry (605, 58) Zeon incrementa la produzione di gomma acrilica (605, 59) Dalla Wacker siliconi per usi medici e catalizzatori senza stagno (605, 60) Versalis con Yulex per produrre gomma da guayule (606, 58) Invista scende in campo nel bio-butadiene (606, 58) Novozymes acquisisce parte della Iogen Corporation (606, 58) Accordo Pirelli Ministero dell’Ambiente per un clima migliore (606, 60) Pirelli avvia una nuova linea nello stabilimento di Voronezh (606, 62) HP ZETPOL – Nuovi gradi Zetpol ad Alte Prestazioni (606, 64) Continental Americas potenzia Mount Vernon (pneumatici per autocarro) (606, 65) Zeon aumenta la capacità di acrilici (606, 65) Bridgestone inaugura il secondo impianto indiano (vettura, bus e camion) (606, 66) Accordo di licenza Cabot con Michelin (606, 66) Trelleborg acquista distributore olandese (606, 66) Quattro nuovi centri di ricerca di Sabic (606, 66) Una scelta di prodotti per la pulizia degli stampi in acciaio, alluminio e teflonati (606, 66) Pavimentazione aerei più sicurezza (606, 68) Agenti distaccanti per pneumatici invernali (606, 68)

dicembre 2013

Estrusori ad ingranaggi integrati con sistemi di filtraggio (606, 68) Agenti di distacco eco-compatibili e inchiostri marcatura (606, 68) Migliorare le proprietà di abrasione (606, 70) Un nuovo pneumatico slick per moto (606, 70) O-ring in silicone per il biomedicale (606, 70) Un megaprogetto europeo per il grafene (606, 70) Consumi delle macchine, nuove regole per misurarli (606, 71) Dai satelliti alle auto da corsa (606, 71) Nuove schede di sicurezza, istruzioni per l’uso (607, 38) Una joint venture tra Pirelli e Clean Diesel Technologies (607, 52) Solvay e Akzo Nobel insieme per le rinnovabili (607, 52) Cavi italiani per le windfarm del Mare del Nord (607, 52) Pirelli e Versalis insieme per un progetto sulla gomma da guayule (607, 55) Un centro per promuovere la tecnologia italiana in India (607, 57) Prysmian tra i protagonisti del Premio Leonardo 2012 (607, 58) Acquisizione italiana nel campo dei ritardanti di fiamma (607, 58) ContiTech apre un centro di ricerca e sviluppo in Cina (607, 58) Solvay potenzia la produzione di silice ad alta dispersione (607, 59) Lanxess vira in Brasile su SBR i soluzione (607, 59) Battistrada da trattore per uno scarpone innovativo (607, 59) Cerchi e gomme, ora l’automobilista è più libero di scegliere (607, 60) Ingombro e superficie filtrante non sono un problema (607, 60) Dagli anni ’50 più veicoli, ma meno vittime in incidenti stradali (608, 53) Nero di carbonio in Bielorussia e Cina (608, 54) Premio “ecologico” per un produttore cinese (608, 54) Una mega guarnizione italiana per la diga venezuelana di Guri Dam (608, 55) Due risultati con un unico pezzo (608, 56) Maag in fiera a Pechino e a Guangzhou (608, 56) Un nuovo marchio per Tüv Rheinland (609, 49) Shinobu Watanabe nuovo presidente dell’IISRP (609, 59) Sono 88 nel Veneto le best company della gomma-plastica (609, 62) Bridgestone investe in Russia (609, 62) Lanxess inaugura il nuovo quartier generale di Keltan Elastomers (609, 62) Fatturato record di Engel USA (609, 63) Accordo Siemens e Sabic per il risparmio energetico (610, 50)


INDICE DELL’ANNO 2013

Una batteria ad aria e acqua per l’auto elettrica (610, 51) Nuovo investimento Continental in Russia (610, 60) Hankook espande il suo stabilimento in Europa (610, 60) Novità nel management di Maplan (610, 62) Un nuovo rullo in elastomero da Automatik Plastics Machinery (610, 62) Una nuova soluzione per gli ammortizzatori della Punto (610, 63) Nuovo stabilimento So.F.teR. in USA (611, 71) Marangoni apre impianto in Argentina (611, 71) Un nuovo referente in Italia per Desma (611, 72) Accordo tra Versalis e Neville Venture per le resine idrocarburiche (612, 108) Dalla Lanxess materiali per l’auto del futuro (612, 108) Invista accresce il potenziale nel biotech (612, 108) I forni di post-curing di For Lab Italia (612, 109) Le nuove pompe a pistoni di Parker (612, 110) Nuovi compound elastomerici da API (612, 110) Il nuovo sito Firestone per i pneumatici agricoli (612, 110) Masterbatch ai nanotubi di carbonio da Rhein Chemie (612, 110) Le nuove coperture Brawler di Trelleborg per l’industria dei rifiuti ed estrattiva (612, 112) Nuovi durometri da Affri (613, 32) Belotti distribuisce l’absortometro C di Brabender (613, 33) DGTS e i nuovi dinamometri di Ametek (613, 34) Il nuovo Rheovulkanometer RCR II di Göttfert (613, 35) Estensometro automatico di Instron (613, 36) Il nuovo Netzsch Polyma per analisi DMA (613, 37) Urai annuncia i nuovi viscosimetri e reometri Brookfield (613, 38) È partito il progetto per produrre la gomma dal tarassaco (613, 52) Una suola biodegradabile italiana nelle scarpe Puma (613, 52) Il nuovo presidente di Novamont (613, 56) Continental amplia l’impianto in Slovacchia (613, 57) Mondo Minerals e Grolman estendono la loro partnership nella distribuzione (613, 57) Nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo di Kumho Tyres a Seoul (613, 58) Accordo di joint venture tra Italmatic e Tesco (613, 58) Hankook Tire progetta l’apertura della prima fabbrica negli USA (613, 58) Nuovo stabilimento di Yokohama Rubber in Indonesia (613, 58) Accordo tra Lehmann & Voss e la cinese Jiangxi Black Cat (613, 59) Un nuovo managing director e direttore vendite per Bekum (613, 60)

Nuovo weathering tester della Q-Lab (613, 60) La Cina innalza i dazi sulla gomma importata dal Giappone (613, 62) Lanxess aumenta i prezzi delle sue gomme NBR (613, 62) Versalis e LG Chem firmano un accordo sul polietilene metallocenico (613, 62) Catia Bastioli Cavaliere della Repubblica (614, 53) Continental espande la sua presenza in Russia (614, 53) Un diamante per la qualità (614, 53)

Chimica Verde: per saperne di più (606, 59) Accordo Pirelli Ministero dell’Ambiente per un clima migliore (606, 60) Brillanti risultati del recupero di PFU nel 2012 (606, 60) Oltre 11 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera nel 2012 (606, 65) Consumi delle macchine, nuove regole per misurarli (606, 71) In Canada la plastica in concorrenza con la gomma negli asfalti stradali (606, 71) Nuove schede di sicurezza, istruzioni per l’uso (607, 38) 9 Una joint venture tra Pirelli e Clean Diesel NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE Technologies (607, 52) La gestione delle sostanze chimiche nell’inCavi italiani per le windfarm del Mare del dustria della gomma (605, 41) Nord (607, 52) Synthos e Global Energies per i biopolimeSicurezza dei Tecno prodottiCompounds e sorveglianza del ri (605, 44) mercato (607, 53) Bridgestone premiata per l’efficienza enerPirelli e Versalis insieme per un progetto sulla getica (605, 44) gomma da guayule (607, 55) Ecopneus compie un anno e avvia nuovi proTecno Compounds Monitoraggio a delle sostanze chimiche: il sersuitable solution for every chal getti (605, 45) Tecno Compounds vizio di Assogomma (609, 46) Versalis con Yulex per produrre gomma da Boom dei biopolimeri entro il 2020 (609, 49) guayule (606, 58) Meno impatto per la gomma da Pfu (609, 49) Invista scende in campo nel bio-butadiene (606, 58) aEco-Management suitable solution for every eevery Audit challenge Scheme: le linee challenge a suitable solution for guida (609, 52) Novozymes acquisiace parte della Iogen Corporation (606, 58)

Parker Hannifin Ital

Parker Hannifin Italy s.r Rubber Compounds Parker Hannifin Italy s.r.l.

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Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds

Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds Rubber Compounds a suitable solution for every challenge

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Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 – Italy 27010 Siziano (PV) 20094 Corsico (MI) – Italy20094 Corsico 27010(MI) Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds

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INDICE DELL’ANNO 2013

Assogomma e Centro REACH insieme per preparare le aziende (609, 60) Accordo Siemens e Sabic per il risparmio energetico (610, 50) Una batteria ad aria e acqua per l’auto elettrica (610, 51) Esosport per riciclare le suole in gomma (610, 51) Etichettatura aerosol: le nuove regole UE (611, 58) Sostanze e miscele, nuove norme per etichette e imballaggi (612, 100) È partito il progetto per produrre la gomma dal tarassaco (613, 52) Una suola biodegradabile italiana nelle scarpe Puma (613, 52) Asfalti gommati sulle strade dei mondiali di ciclismo (613, 53) Dal 2015 auto con il sistema di sicurezza eCall (613, 61) Un campo polivalente realizzato con PFU (613, 61) Nella provincia di Trento asfalto modificato con PFU (613, 62) Sostanze chimiche, ritocco al regolamento (614, 48) 10 AUTORI

ABB Italia (613, 48) Abraham, P. J. (606, 41); (611, 48) Belloni, M. (613, 20) Brembati, G. (613, 46); (614, 30, 34) Burczak, I. C. (606, 41) Cantalupo, G. (605, 31, 49); (606, 61); (609, 50); (610, 56); (611, 54, 62); (614, 24, 44) Di Pasquale, A. (605, 46); (606, 33); (607, 32, 41); (608, 27, 35, 43); (609, 38); (610, 52) Fields, J. D. (606, 41) Garlanda, B. (607, 53); (609, 52); (611, 58); (612, 100); (614, 48) Groff, M. (611, 48) Inverardi, M. (612, 82) Invernizzi, G. (612, 94); (613, 40, 43); (614, 38, 46) Kelley, J. R. (606, 41) Lombardi, P. (605, 37); (607, 45); (610, 20) Maris Technological Center (607, 35) Oldani, R. (607, 48); (610, 42); (611, 18); (612, 20, 24); (613, 24); (614, 16, 18) Sanvito, G. (612, 88) 11 AZIENDE E ENTI

ABB Italia (613, 48) ACI (613, 61) Action Technology Italia (605, 31) Affri (613, 32) Aigle Macchine (612, 34) Akzo Nobel (607, 52) Alchemia (606, 66)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Alfa Stampi (610, 39) Almatec (608, 56) Alpha Technologies (606, 30, 51); (608, 32) Alstom Grid (607, 52) Ametek Test & Calibration Instruments (613, 34) Anfia (605, 52); (611, 69) API (612, 110); (613, 52); (614, 19) Ar-Tex (610, 34) Argomm (610, 30); (612, 35) ARPA Toscana (613, 53) Arzeda ( 606, 58) Asphalt Rubber Italia (613, 53) Associazione Italiana di Acustica (613, 53) ATG (610, 37) Assobioplastiche (606, 59) Assocomaplast (605, 54); (607, 55, 58); (610, 22) Assogomma (605, 41, 49); (606, 61); (607, 60); (608, 50); (609, 46, 60); (611, 72); (613, 59, 60, 64) Assolombarda (610, 60) Assoruote (607, 60) Assotec (610, 32) ATR (607, 27) Auserplast (614, 20) Automatik Plastics Machinery (608, 56); (610, 62) Azienda Chimica Milanese (609, 20) Bayer MaterialScience (614, 19) Bekum (613, 60) Belotti Strumenti (613, 33) BicarJet (614, 22) Bluestar Silicones (608, 30) Boehringer Ingelheim (606, 70) Borealis (611, 62) Borouge (611, 64) Bosch Rexroth (608, 42); (614, 47) Brenntag (609, 32) Bridgestone (607, 57); (609, 62) Bridgestone India Private Ltd (606, 66, 70) Cabot Corp. (606, 66) Caldic Italia (609, 32) Centro Guarnizioni Tiger (610, 29) Centro REACH (609, 60) Centro Ricerche Continental Autocarro (606, 65) Centro Ricerche Fiat (609, 39) Centro Studi Continental (608, 53) Centro Studi Promotor (613, 55) Centro Tecnico Bridgestone di Roma (605, 44) Ceresana (608, 51, 55) Cerisie (608, 50, 54) Certech (606, 33); (608, 31) Chem-Trend (606, 23, 68); (608, 31) China Association of Automobile Manufacturers (608, 54) China Plastic and Rubber Journal (605, 53); (607, 57)

dicembre 2013

Clean Diesel Technologies (607, 52) CM Manzoni (614, 20) Cofi (605, 56) Colmec (606, 55); (608, 22); (612, 36); (614, 21) Color Service (608, 23) Comerio Ercole (608, 21); (612, 40); (614, 21) CO.ME.T (609, 40); (611, 31); (614, 34) Commissione Europea (606, 70) Comune di Firenze (613, 53) CONAI (606, 59) Consorzio dei Comuni Trentini (613, 62) Continental (607, 58); (610, 60); (613, 52, 57); (614, 53) Continental Americas (606, 64) Cooper Standard (606, 68) Coperion (605, 56) Cribis D&B (612, 24) Deguma-Schütz (606, 31) Delia (607, 26) Delta Line (608, 40) Desma (606, 24); (607, 26); (608, 33); (611, 72); (613, 50); (614, 20, 53) DGTS (613, 34) Directa Plus (605, 25) DKC Europe (608, 42) Dogi (610, 36) Doss Visual Solution (606, 24); (608, 33); (612, 107); (614, 53, 54) Drivetec (608, 41) DuPont Performance Elastomers (605, 58); (610, 63); (614, 18) Dytech-Dynamic Fluid Technologies (605, 55) Eco Emission Enterprise (607, 52) Ecopneus (605, 45); (606, 60); (609, 49); (613, 53, 61, 62) Eico Novachem (609, 34) Eico Specialties (609, 24) Eigenmann & Veronelli (609, 21); (612, 40); (614, 20) Elaflex (609, 64) Elastomers Union (608, 35); (611, 35) ELIN (613, 48) Engel (607, 59); (608, 53, 56); (611, 62); (614, 55) Engel Italia (607, 27); (610, 58) Engel USA (609, 63) ESG89 Group (609, 62) ETRMA (605, 51); (607, 55); (608, 51); (613, 56); (614, 24) Eurochimind (609, 26) Euroexim (608, 30) Euromap (606, 71) Eurorubber (611, 37) Evonik (605, 55) Exventys (606, 26) Federazione Gomma-Plastica (610, 60); (611, 18) Federplast (608, 54) Fiat (610, 63)


INDICE DELL’ANNO 2013

Firestone (612, 110) FKV (613, 35) Fondazione ITS (605, 58) Fondo Italiano di Investimento (605, 58) For Lab Italia (612, 108); (614, 30) Franciacorta Stampi (610, 39) Fraunhofer Institut (613, 52) Frost & Sullivan (606, 63) G3 (608, 22); (612, 42) Gamma 80 Snc (610, 28) Gamma Stampi (605, 46); (612, 78); (614, 20) Gecam (610, 32) Gerol (610, 34) Gibitre Instruments (606, 55); (612, 44, 77); (613, 20); (614, 20, 23, 38) Gläser (614, 30) Global Energies (605, 44) Göttfert (613, 35) GreenMantra (606, 71) Grolman (613, 57) Gruppo Gapi (609, 41) Gruppo Oldrati (605, 56) Gummiwerk Kraiburg (611, 36) Hangzhou Yokohama Tire (608, 54) Hankook Tire (610, 60); (613, 58) HF Tire Tech Group (608, 33) Hillenbrand (605, 56) Hitachi Industrial Equipment Systems (608, 41) Hoffmann Mineral (608, 30); (612, 46) IISRP (605, 54); (609, 59) IMCD Italia (609, 24) IMCD Plastics (606, 26) Ime (613, 52) IMG (610, 63); (611, 54) Industrieband Beheer BV (606, 66) Innova (609, 43); (614, 38) Insit Industria (610, 33, 63)) Instron (613, 36) Invista (606, 58); (612, 108) Iogen Corp. (606, 58) IRSG (605, 51); (606, 72); (607, 56); (612, 107); (613, 55) ISPO Ricerche (606, 59) Istat (605, 51); (606, 62); (607, 55); (608, 51, 58); (610, 58) Italian Gasket (607, 48) Italmatic (613, 58) Jiangxi Black Cat (613, 59) Joseph Storey & Co. Ltd (607, 58) Kent Services (606, 71) Konimpex (606, 30) Kumho Tyres (613, 58) Laborsil (611, 30) Lafuma (605, 55) Lagorio & Dufour (609, 34) Lanxess (606, 68, 70); (607, 59); (609, 21, 62); (612, 48, 108); (613, 62); (614, 19)

Lawer (608, 26); (612, 50); (614, 23) Le Chameau (605, 56); (607, 59) Lehvoss Italia (609, 28) Lehmann & Voss (613, 59) Leone Italia (608, 24) LG Chem (613, 64) Lord (608, 31) LTE (614, 53) LWB Steinl (609, 64); (612, 52) Maag (607, 60), (608, 56) Maine Industrial Tire (605, 58) Maplan (608, 33); (610, 62); (612, 54, 76); (614, 20) Marangoni (611, 71) Maris (606, 26); (607, 35); (608, 27, 33); (612, 56); (614, 21) Marwyn Investment Management LLP (605, 56) Matrìca (614, 19)

Mesgo (605, 58); (607, 41); (611, 33); (612, 76); (614, 20) Mesgo Iride Color (612, 80) Metravib (608, 32) Mettler Toledo (613, 24) Metzeler Technical Rubber Systems (606, 68) Mewo (607, 29) Michelin (606, 29, 66); (607, 59) Michelin Nord America (606, 64) Mixer (611, 32) Mondo Minerals (613, 57) MonTech (606, 28); (608, 32) MSC Software (608, 50) Multicom (611, 29) Netzsch (613, 37); (614, 55) Neville Venture (612, 108) Nexa (614, 53) Nova Chemicals (611, 64) Nova-Institut (609, 49)

Maag è fornitore di soluzioni innovative per sistemi di pompaggio, filtrazione e pellettizzazione di alta qualità. Ci prendiamo cura del Vostro polimero dalla punta dell’estrusore al granulo asciutto.

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dicembre 2013

| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

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INDICE DELL’ANNO 2013

Novamont (605, 45); (613, 56); (614, 19, 53)) Novozymes (606, 58) Nynas (608, 31) OCS (610, 38); (613, 50); (614, 53) Oldrati (607, 32); (608, 55) Omsk Carbon Group (608, 54) Ordine degli Ingegneri di Firenze (613, 53) OR.P. Stampi (607, 31); (610, 40); (611, 61); (612, 57, 77); (614, 20) Ossberger (605, 58); (610, 63) Panasonic Electric Works Italia (608, 40) Parigi Industry (605, 58) Parker (612, 110) Parker Hannifin Italy (610, 37); (611, 39) Pezzato (607, 29) Phinergy (610, 51) Pirelli (606, 60, 62); (607, 55) Pirelli Ambiente (607, 52) PMG (611, 40) Pomini Rubber & Plastics (608, 24) Presma (614, 22) Previero (612, 58) Prodicon (608, 24); (612, 60); (614, 22) Prysmian Group (605, 56); (607, 52) Puma (613, 52) Q-Lab (613, 60) Rbf (613, 48) Reda Group (605, 29) REP (606, 30); (612, 61) REP Italiana (607, 24) Rhein Chemie (606, 68); (612, 111) Rivi Magnetics (607, 28); (612, 62) Rogitex International (609, 29) Rogitex Italia (614, 44) RPM (607, 22); (612, 82); (613, 59) Russian Technologies (606, 62) S.INT.A. (609, 22) Sabic (Saudi Basic Industries Corporation) (606, 66); (610, 50) Saspol (607, 28); (612, 63); (614, 22) SDA Bocconi (605, 56) Sico Italia (610, 37) Siemens (610, 50) SilicoLife (612, 108) Smac (606, 71) Smithers Rapra (607, 56) Società Chimica Larderello (607, 58) So.F.teR. (611, 71); (614, 19) Sogimi (610, 28) Solgomma (610, 31); (611, 34) Solomatic (614, 46) Solvay (605, 45); (607, 52, 59) Solvay Specialty Polymers (609, 25); (612, 88) Sps Ipc Drive Italia (610, 64) ST.A.TE Technologies (606, 62); (607, 30); (610, 52) STM Stieler (605, 53)

64 |

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |

Synthos (605, 44) Tecno Bi (608, 40) Tecnogen (605, 45) Tedeschi Gomma Sintetica (610, 36) Tekni-Plex (605, 31) Ten-Fluid (612, 64) Tesco of America (613, 58) Thermo Fisher Scientific (605, 59) Tokai Rubber Industries (605, 55) Torchiani (609, 30); (613, 40) Toshiba (608, 40) Tovo Gomma (611, 42); (612, 66); (614, 20) Trelleborg (609, 64) Trelleborg Wheel Systems (605, 58); (606, 66); (612, 112) TSF (611, 29); (612, 94) Tüv Rheinland (609, 49) Ucimu-Sistemi per Produrre (607, 58) Uhde Inventa-Fisher (607, 60) UNRAE (605, 53); (611, 69) Urai (613, 38)

dicembre 2013

Uth (606, 68); (612, 67) UTPVision (606, 54); (607, 21); (612, 68, 78); (613, 43); (614, 20, 22) VDMA (606, 64); (608, 54) Vernay (608, 56) Versalis (606, 58); (607, 55); (609, 30); (612, 70, 108); (613, 64); (614, 19) Vie En.Ro.Se. Ingegneria (613, 53) Vittoria Group (605, 29) Vittoria Industries (608, 43) VMI (612, 72) Wacker Chemie (605, 60); (608, 27); (609, 64) Wacker Chemie Italia (609, 26) Wago Elettronica (608, 41) Weber & Schaer (606, 28); (608, 29) Weintek (608, 40) Xatico (606, 28) Yokohama Rubber (613, 58) Yulex Corp. (606, 58) Zeon Chemicals LP (605, 59); (606, 41, 65) Zeon Europe (Sede in Italia) (606, 64); (609, 23, 38); (611, 48); (612, 74)

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