L'Industria della Gomma 04 2014

Page 1

617

IL SEBINO SI ASSOCIA presse tecnologiche procedure sicurezza

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

INCHIESTA MATERIE PRIME

www.eurochimind.it

APRILE 2014 - NUMERO 3



Compression presses for rubber

Italian company, manufacturer of compression presses for rubber products Azienda italiana produttrice di presse a compressione per prodotti in gomma

Frame the QR-code with your smartphone to see the video of the press Inquadra il QR-code con il tuo smartphone per vedere il video della pressa

CERTECH S.P.A. con socio unico Via Don Pasquino Borghi 8/10 - 42013 S. Antonino di Casalgrande (RE) Italy - Tel. + 39 0536 824294 Fax +39 0536 824710 www.certech.it - info@certech.it


Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio di

SOMMARIO

Federazione Gomma Plastica

assogoMMa

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA

ELASTICA

6 ElASTICA

Redazione, amministrazione, pubblicità

L’INTERVISTA 12 associazione del sebino: ecco perché l’abbiamo creata

Bruno Gervasoni, presidente della neonata Associazione dei Produttori di Guarnizioni del Sebino, spiega finalità e obiettivi del sodalizio, fondato da 11 aziende del più importante distretto italiano della gomma a cui sta per aggiungersi un’altra ventina di imprese

Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it

FOCUS 17 materie prime:

Comitato di redazione Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 15,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Europa € 130 - Estero € 150 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)

2

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

quale mercato? quale futuro?

Ventiquattro attori di primo piano del mercato delle materie prime per l’industria della gomma, dai polimeri ad alte prestazioni agli additivi, raccontano la loro percezione del mercato. E la convivenza, in molti casi diventata collaborazione, con i produttori del Far East

DALLE AZIENDE 32 stop alle nitrosammine nella

vulcanizzazione di profili in epdm

Uno studio della tedesca DOG sulla sua nuova miscela di acceleranti DEOVULC BG287, che elimina la produzione di sostanze nocive mantenendo ottima resistenza al calore. Il nuovo prodotto è importato in Italia da IMCD

38 O.C.S. celebra i suoi primi 40 anni

L’azienda di Adrara San Martino (Bergamo), fondata da Guido Savoldi, raggiunge una tappa importante nella sua storia. Siamo andati a visitarla per scoprire programmi, progetti e nuove alleanze: dall’installazione di nuovi macchinari all’accordo con Desma, per l’installazione in stabilimento di una pressa, alla creazione di T5C, The Five Carats, per fare sistema con altre imprese del settore.


LA SCELTA DEL POLIMERO A PRESTAZIONI SUPERIORI

Nessun compromesso, chiedi HYTEMP® HT-ACM. Quando si progettano i componenti più avanzati per il settore automobilistico, usa uno dei polimeri più innovativi nel mondo come Hytemp HT-ACM; Hytemp AR212HR per i manicotti TDI, Hytemp AR12 per tenute e guarnizioni, Hytemp AR13FR per contatto accidentale con benzina o per applicazioni di tenuta benzina-olio. L’Hytemp è il solo HT-ACM che fornisce una resistenza superiore al calore, una facilità di trasformazione ed una migliore sicurezza nella più lunga scottatura (Scorch Safety). Insegui il successo con l’Hytemp HT-ACM. Contattaci oggi stesso per provarlo.

| ZEON EUROPE GMBH | Via MaURO MaccHi 27 | 20124 MiLaNO iTaLia | Z E O N | ITEL. T A L I+39.0267141707 A S . R . L . | V I A G|. BFax . P I R+39.0236680124 E L L I 11 | 2 0 1 2 4| ZiiNFO@ZEON.EU M I L A N O I T A L I A || PWWW.ZEON.EU : 0 0 3 9 . 0 2 . 6 7 1| 4 1 7 0 7 | W W W . Z E O N . E U


SOMMARIO 42 REP: ECCO LA DECIMA GENERAZIONE

Dopo le anticipazioni del K2013 escono finalmente sul mercato italiano le nuove presse della decima generazione di REP, che adottano tecnologie innovative e rispondono a un progetto ergonomico.

46 quando il taglio è su misura

La Gecam di Minerbio (Bologna) ora punta a esportare la sua tecnologia di taglio di articoli in gomma per un’ampia gamma di produzioni. Siamo andati a scoprire le nuove strategie

12

NORMATIVE

52 sicurezza sul lavoro:

procedure semplificate per le pmi

Il ministero del Lavoro ha emanato nuove regole per semplificare i processi e le procedure da applicare, in una piccola o media impresa italiana, per assicurare le condizioni di lavoro più sicure ai dipendenti. Un agile prontuario sulle azioni da avviare

38

NEWS

59 taccuino

• cresce il consumo globale di gomma. soprattutto in asia • in forte rialzo il mercato degli pneumatici in qatar • i primi quarant’anni di lagorio & dufour • due riconoscimenti per continental • macchine per l’industria della gomma: il settore tiene • il 15 maggio la conferenza tecnica post k organizzata da assogomma

62 calendario 64 gli inserzionisti di questo numero

4

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

42

46



ELASTICA

TM

srl

   Scegliete

Interseals Srl

come partner nto lubrificante delle guarnizioni!

Interseals Srl

4 – 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy 9.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 nterseals.it Internet: http://www.interseals.it

6

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014


Argomenti Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani

Gli sponsor di Elastica...........................................................................8-9 Abbiamo letto per voi............................................................................10  Ordinamento dei segnali nmr della gomma policloroprenica con spettroscopia nmr  Previsione delle caratteristiche di tagli di Cl-IIR/NR  Elastomero butadiene-acrilonitrile-butilacrilato idrogenato  Protezione dall’invecchhiamento al calore di vulcanizzati di mescole di nbr/poliammide 6

ogni mese sul tuo monitor Per ricevere regolarmente e gratuitamente la nostra newsletter, iscriviti su

www.edifis.it l’industria della gomma L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

7


ELASTICA TM

srl Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333

Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

Compounds AG Barzloostrasse 1 - CH - 8330 Pfäffikon ZH Tel. +41 44 953 34 00-Fax +41 44 953 34 01 info@compounds.ch www.compounds.ch

Oltre 100 anni di esperienza nella produzione e lo sviluppo di mescole in gomma. Mescole certificate per il contatto acqua potabile. Mescole certificate autoestinguenti. Mescole certificate per il contatto gas. Mescole per rivestimento rulli. Produzione lastre e bobine rollerhead. Produzione profili in gomma e FKM in piccole serie.

Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali

trattamento lubrificante  diprodotti   in elastomero

Piazza Boldrini 1 20097 San Donato Milanese- Milano Tel 02.520.32719 Telefax 02.520.42602 Email: info@versalis.eni.com www.versalis.eni.com

Gomme sintetiche, lattici sintetici e resine termoplastiche a matrice stirenica

Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

Scegliete

per conto terzi

Produzione, assistenza e taratura di strumenti Interseals Srl per prove di laboratorio su elastomeri tra cui: come partner I n t e rs e a ls S r l Reometri (MD, OD), Viscosimetro, Via Liguria, 30 per il trattamento lubrificante delle guarnizioni! Dinamometro, Durometri (Shore, IRHD), 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Ozonometro, TR-Brittleness tester, Presse, etc. Phone +39.030.7464611 Software di controllo in ambiente windows. Fax +39.030.7464699 Centro Sit E-Mail: info@interseals.it per la taratura di durometri Shore Internet: http://www.interseals.it e IRHD

Interseals Srl

Via Provinciale, 4 – 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy Phone +39.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it

Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds

LANXESS S.r.l. Via L. di Breme, 13 - 20156 MILANO Tel. +39.02.3072.1 Fax: +39.02.3072.2017 www.lanxess.com Performance Polymers

Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com

Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici

Performance Chemicals Business Units: Rubber Chemicals e Rhein Chemie Prodotti chimici e Specialità per l’industria della gomma. Additivi in forma predispersa

Sede Legale: Via Breda, 11 25050 Ome (Bs) - Italy Sede Operativa e amministrativa: Via Cascina Croce 2/c 25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy T. +39 030 6857425 - F. +39 030 6577486

info@rpm-srl.it www.rpm-srl.it

RPM da 10 anni al servizio dei propri clienti per la produzione, revisione e assistenza delle presse per stampaggio elastomeri, termoindurenti e termoplastici.

8

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

CERTECH S.P.A. CON SOCIO UNICO RUBBERTECH S.R.L. Sede Amministrativa Produzione e Magazzino

Via Maestrale, 4/6 48012 – Bagnacavallo (RA) Italy Tel. +39.0545.64135 – Fax +39.0545.62184 rubbertechsrl@gmail.com Azienda di stampaggio articoli tecnici in gomma, avente i seguenti numeri:

 2 mescolatori a cilindri da 1500  18 presse a compressione con piani multipli, fino a 1100 x 2200 mm  1.200.000 Kg di mescola lavorata in un anno  Più di 2.000 articoli differenti in produzione

TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008

COMPANY CERTIFICATED 57123 Livorno - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 e - mail: sintaleghorn@tin.it


Gli sponsor

Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 e-mail: info@sattecgomma.it Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.

MICHELIN Hungaria Ltd. Ltd. Taurus Carbonpack 4623-Tuzser, Eloto u.1. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY HUNGARY Tel: +36 45+36 50145 257 Tel: 501- Fax: 257 +36 45 501 266 www.taurus.hu Fax: +36 45 501 266 taurus.carbonpack@hu.michelin.com www.taurus.hu

Via Platone, 21 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 Fax 02.2551316 www.tigerguarnizioni.com

50 a di quanni italia lità Dal 1 na 961!

taurus.carbonpack@hu.michelin.com Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon black e Produzione di articoli tecnici stampati in NBR gomma sintetica di origine russa. - EPDM - Neoprene - Viton - Silicone LSR Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon black e gomma sintetica di Consegne tempestive di carbon black - Att. Metallo origine russa. Certificato in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli. Anelli OR a magazzino ISO 9001: 2008 Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004 Consegne tempestive di carbon black in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli. Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004.

z e o n E U RO P E G m b H s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a

Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it

Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani

CERISIE s.r.l.

LABORAtorio per la CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI

con il patrocinio del C.N.R.

Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie

È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.

Gli utenti

I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.

I collegamenti

Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate

dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.

I servizi

Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.

Le agevolazioni

Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.

Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

9


ELASTICA

Rassegna della stampa tecnica estera

PRODOTTI E PROCESSI ORDINAMENTO DEI SEGNALI NMR DELLA GOMMA POLICLOROPRENICA CON SPETTROSCOPIA NMR

Takayuki Saita, Yashita Ohtake, Seiichi Kavahara – Chemical Evaluation Inst. Kitakatusika e Università di Nigata – Rubber Chemistry and Technology; (RCT); 86/2 (Aprile-Giugno2013)-250-260. Rif. E****.

I

l policloroprene (CR) è un elastomero random che comprende unità trans e cis 1-4, 1-2, 3-4 con caratteristiche tecniche e fisiche e con comportamenti alla cristallizzazione suoi particolari. Secondo gli studi eseguiti con metodologie passate, le notizie ricavate non sono state sufficienti per caratterizzarne a pieno le proprietà. Peraltro le determinazioni più recenti eseguite con le nuove evoluzioni riguardo ai tipi di campi magnetici applicati e riguardo alla evoluzione nella valutazione delle analisi NMR (Nuclear Magnetic Resonance), nonché, soprattutto, il fatto di aver introdotto il sistema di applicazione dei campi magnetici per impulsi, hanno arricchito le conoscenze anche dal punto di vista nozionistico, perché hanno evidenziato le differenze tra segnali provenienti da atomi di Carbonio 13 (13C) di struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Analogamente è stata oggetto di precisazioni anche l’influenza delle situazioni strutturistiche derivanti dal10

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

la presenza di protoni (1H-) e di ioni, piuttosto che di radicali (13C-). Le correlazioni studiate o presunte sono oggi quindi anche quelle conseguenti alla presenza di segnali 1HNMR provenienti da spettri metilenici o metinici.

PRODOTTI E PROCESSI PREVISIONE DELLE CARATTERISTICHE DI TAGLI DI Cl-IIR/NR

Lin Li, Yu-Jin Chai, Jin Zhung, Zhen-Ciu Zhang, Jin Kuk King e altri Università Sudcorea, Tailandia, China – Rub. Chem. Tecnolgy 86/12 2013 e GAK 2013.

V

engono presentate importanti nozioni sulla lavorazione di mescolanze di Cl-IIR/NR/Nero N660 concepite secondo un sistema “ortogonale”, basato sull’esame di tagli Cl-llR/NR 87,5/12,5 con rapporti nero 660/olio 66,25/10,25 phr. Le mescole di gomma butilica presso gli organismi presi in considerazione dagli autori vengono classificate secondo un “progetto sperimentale ortogonale” (OED), che ne considera la validità in base ad un algoritmo fondato su reti neurali artificiali. Considerando valori di impermeabilità ai gas, che sono caratteristici per le gomme butiliche, la mescola di Cl-IIR/ NR 87,5:12,5, con 66,25 phr di Nero di Carbonio e 10,25 di olio, ha confermato i dati di riuscita corrispondenti alla prassi.

Con lavori eseguiti in molti stadi all’Università di Quingdao, è stato possibile stabilire che il software RCAD (Rubber Computer Aided Design) si è rivelato oltremodo utile.

MATERIE PRIME ELASTOMERO BUTADIENEACRILONITRILE-BUTILACRILATO IDROGENATO

Dongmei Yue, Xingpeng Wie, Xungzhang Wang, Liqun Zhang (Università di Pechino), Weimin Wang (Abon Pharmaceutical – Northvale – NU-USA) – Rubber Chemistry and Technology 86/2-165-174-2013. Rif. E****.

L’

elastomero “BNBR” (28% ACN), data la presenza di gruppi CN e COOR, presenta elevata resistenza agli oli, all’acqua e al calore, e viene indicato per guarnizioni in campo aeronautico per serbatoi e per foglie. La presenza di un elevato numero di doppi legami lascia alcuni dubbi nei riguardi dell’invecchiamento e della resistenza all’Ozono. Con l’impiego di un catalizzatore di Wilkinson [RhCl(P{C6H5}3)3] in quantità ottimale 0,4%, gli autori hanno accertato che il BNBR con H2 a pressione ottimale 0,8 MPa è stato idrogenato a HBNBR. Mediante analisi a risonanza magnetica nucleare secondo il protone 1H-NMR e mediante spettrografia infrarossa FT-IR gli autori hanno però accertato anche che l’idrogenazione sopra menzionata non ha avuto alcun esito sui gruppi –CN e –COOH.


Abbiamo letto per voi

MATERIE PRIME PROTEZIONE DALL’INVECCHHIAMENTO AL CALORE DI VULCANIZZATI DI MESCOLE DI NBR/POLIAMMIDE 6

Ana Catarina de Oliveira Games, Bluma Guenther Saures (Università di Rio de Janeiro), Marsia Games (Rio de Janeiro), Caio Marcio Paranhos (Università di San Carlos, Brasile) – Rubber Chemical Technology, 86/2286-298- 2013. Rif.E****.

P

er le mescole di vulcanizzati di elastomeri e di materie plastiche risultano ottimali determinati antiinvecchianti. Nell’articolo qui

recensito vengono considerati tagli 50/50 di poliammide 6/NBR al 28% di ACN, ove la poliammide contiene 5% di una mescola madre di EVA/anidride maleica e la NBR diverse percentuali di Naugard 445 (4,4’-bis-dimetilbenzil-difenilammina). Il materiale in esame viene mescolato a 220°C, viene vulcanizzato con mescolazione dinamica in presenza di una resina fenolica insieme a SnCl2 (Cloruro stannoso) e quindi viene additivato di 5-10 phr di antiossidante. L’aggiunta eseguita in tali condizioni è particolarmente favorevole e avviene

con perdita di massa e con l’avvento di una colorazione. Il sunnominato prodotto della Naugatuck (Naugard 445) presenta forma cristallina (a) monoclina, che da sola fondamentalmente garantisce la protezione della poliammide; così anche l’opzione 2,5 phr del taglio di Irganox 1010 e di Irgafos 168 che ha forma cristallina (c) pseudo esagonale. Secondo le cognizioni pratiche degli autori e secondo la comprova con modelli matematici si ritiene valido il giudizio, però rimane la necessità di una precisa approvazione.

O TUIT GRA O I Z I ERV UN S

SCHEDA PER LA RICHIESTA DI ARTICOLI DELLA RUBRICA “ABBIAMO LETTO PER VOI” EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo_______________________________________________________

Segnalati nella sezione “Abbiamo letto per voi” apparsa nel numero.....................................................................di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome.............................................................................................................................. Azienda.............................................................................................................................................. indirizzo.............................................................................................................................................. Cap.....................Città...............................................................................Prov.................................. Data.........................Firma..................................................................................................................

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

11


L’INTERVISTA

Associazione del Sebino: ecco perché l’abbiamo creata di Gianpaolo Brembati

L’Associazione dei produttori di guarnizioni del Sebino è stata presentata lo scorso novembre, ma è già da tempo che si sentiva parlare dell’idea. Ci può spiegare come è nata e quali sono i suoi obiettivi? L’Associazione Produttori di Guarnizioni del Sebino è una “casa comune”, i cui inquilini sono per ora le 11 aziende fondatrici (Argomm Spa, Ar-Tex Spa, Ellegi Srl, Gitis Srl, Guarniflon Spa, Italian Gasket Spa, Manifattura Guarnizioni Colombo & C. Spa, Or.P. Stampi Srl, Seval Srl, Tecnogomma International Spa, Uni Gasket Srl), apripista di un sodalizio che già ora, a distanza di pochi mesi, è in procinto di salire ad almeno 30 associati. E altri ancora sono in arrivo. Costituita formalmente nella primavera 2013, dopo una gestione di un paio d’anni, e presentata ufficialmente nell’incontro svoltosi a Sarnico il 26 novembre 2013, l’associazione ha visto il suo progetto decollare verso la fine del 2012, con un inizio, non lo nego, difficile, a causa della diffidenza di vari operatori nei confronti dell’iniziativa. Ma ora tutto sembra procedere per il giusto verso. C’è voluto il tempo di prova necessario per conoscersi meglio e per apprezzare l’idea di associarsi. Poi, cammin facendo, si è compreso che è giunta l’ora di superare le vecchie posizioni ancorate agli individualismi, che hanno svolto senz’altro una funzione molto importante agli albori della vita del distretto, dato che sono stati la caratteristica dello spirito imprenditoriale degli artigiani locali, ma che oggi devono confluire in una struttura comune, in cui 12

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Bruno Gervasoni, presidente della Manifattura Colombo di Sarnico, è anche presidente e uno tra i fondatori della neonata Associazione Produttori di Guarnizioni del Sebino.

Lo scorso novembre è stata presentata ufficialmente l’Associazione Produttori di Guarnizioni del Sebino, fondata da 11 aziende e già in procinto di raccogliere l’adesione di un’altra ventina di imprese. Quali sono gli obiettivi e i programmi del nuovo sodalizio? Ce li illustra il presidente Bruno Gervasoni. Un programma imperniato soprattutto su questioni ambientali e sulla formazione, che ha già avuto un riscontro concreto nell’avvio, in un istituto tecnico di Sarnico, di una serie di lezioni per illustrare agli studenti l’attività delle aziende del distretto, le tecnologie applicate, i sistemi di lavoro. Un tentativo di destare tra i giovani l’interesse per un’industria che è il fiore all’occhiello della zona e che ha già consentito a tanti residenti di trovare un lavoro ricco di prospettive a due passi da casa


Bruno Gervasoni le singole attività trovino la sinergia necessaria per affrontare il futuro. Posso dire che ora i rapporti tra i soci fondatori sono improntati anche a sentimenti di amicizia, oltre che di rispetto e di condivisione delle situazioni della vita del distretto che tutti devono affrontare. Da dove nasce l’idea dell’associazione? E quali sono gli scopi che vi siete prefissi? In realtà già all’inizio degli anni Novanta si cercò di concretizzare l’iniziativa corporativa di un gruppo di aziende della zona, ma i tempi non erano ancora maturi. Allora ci si era posti degli obiettivi, come quello del depuratore, che richiedevano impegni economici troppo importanti, mentre ora non ci sono interessi economici I giusti individualismi, in gioco e si sono scelti argomenti trasversali come la espressione di uno scuola e l’ambiente, sui quali spirito imprenditoriale c’è convergenza e c’è tutta la artigiano che ha disponibilità a fare in modo che l’esperienza si possa allargare segnato il successo ad altre aziende. del Sebino, possono Oggi invece si devono affrontare ora confluire in una la globalizzazione e le nuove struttura comune, in sfide dei mercati, e questo ha spinto i soci fondatori a trovare cui trovare le sinergie per affrontare il futuro lo spazio per una forma di collaborazione che favorisca sinergia e aggregazione. Il livello di eccellenza raggiunto dalle aziende della zona è stato reso possibile dall’estensione del loro mercato al di fuori dell’ambito nazionale, con il miglioramento della propria immagine a livello mondiale, anche attraverso la partecipazione ad eventi internazionali, fiere ed esposizioni. Tuttavia si è purtroppo constatato, con non poca delusione, che le aziende del distretto continuano a non ricevere un’adeguata considerazione nel contesto istituzionale e politico locale: i costi della burocrazia e la scarsità delle infrastrutture della zona sembrano trovare giustificazione in una sorta di storica diffidenza delle amministrazioni comunali, che determina a volte un vero e proprio ostruzionismo nei confronti delle attività svolte da queste aziende. Ecco perché l’associazione si prefigge, come scopo aggregativo e come si legge nello statuto, di «promuovere e tutelare l’attività imprenditoriale della produzione di guarnizioni per il settore industriale in genere, attraverso il sostegno ad attività di ricerca e sviluppo finalizzate, tra l’altro, alla tutela dell’ambiente e alla formazione professionale degli addetti a tale comparto». Come pensate di dare concretezza alle azioni dell’associazione? L’associazione ha individuato due linee guida per realizzare i propri obiettivi: impegnarsi sulle tematiche

Il Distretto del Sebino Per distretto del Sebino si intende la zona situata tra Bergamo e Brescia, a sud-ovest del lago d’Iseo (Sebino è il suo nome latino), compresa in una sorta di triangolo con ai vertici i paesi di Adrara, Grumello e Paratico. Questa zona si estende su una superficie di circa 80 km2 e comprende 10 comuni della provincia di Bergamo e uno della provincia di Brescia, con una popolazione complessiva di circa 40.000 abitanti. Il distretto è specializzato nella produzione di articoli in gomma, soprattutto guarnizioni, e per questo motivo è anche detto comunemente Rubber Valley, la valle della gomma. L’origine del distretto risale all’inizio degli anni Cinquanta, quando Rinaldo Colombo fondò la prima fabbrica di guarnizioni, la Manifattura Italiana Guarnizioni per Macchine Colombo & C Spa di Sarnico, a cui seguì nel 1954 la Lanza Spa. In quegli anni si producevano guarnizioni in amianto, ferro e rame per il settore automobilistico, della rubinetteria e degli elettrodomestici, ma il contemporaneo sviluppo della lavorazione della gomma portò le due aziende a produrre anche guarnizioni in gomma. Da allora il distretto si è evoluto velocemente, di pari passo al boom economico degli anni Sessanta, ma dando luogo negli anni Settanta a una vera gemmazione di nuove aziende, che oggi sono leader di settore a livello mondiale. Negli anni Ottanta inizia la crescita della “filiera guarnizioni”, con le varie aziende che vi operano specializzate esclusivamente in lavorazioni e servizi complementari allo stampaggio, ossia nella produzione di mescole, stampi, attrezzature e macchinari, senza dimenticare manutenzione e autotrasporto. A cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila, le aziende esistenti si assestano e si consolidano, mentre nascono stampatori artigiani, spesso aiutati dalle grandi aziende che si rivolgono a loro come terzisti e che contribuiscono al mantenimento della competitività con i paesi asiatici emergenti. Oggi il distretto è il maggior produttore fornitore nazionale ed europeo di guarnizioni in gomma e rappresenta un comparto industriale fra i primi quattro a livello mondiale di settore, insieme a quelli americano, giapponese e del Sud Est asiatico. Attualmente il business complessivo della zona, considerando la quarantina di aziende più importanti, offre un fatturato di oltre un miliardo di euro e dà lavoro a quasi 4.500 persone.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

13


L’INTERVISTA La posizione del Distretto del Sebino in Lombardia e un dettaglio dei comuni interessati.

Si sta lavorando anche con la Fondazione ITS (Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita) per l’istituzione di un percorso post-diploma, che comprenderà corsi di 40 ore articolati sugli argomenti della chimica della gomma e delle materie plastiche, della tecnologia chimica della gomma e delle materie plastiche e degli impianti e macchine per le materie plastiche e per la gomma ambientali e spingere su formazione e qualificazione, potenziando i rapporti con l’Istituto tecnico Serafino Riva di Sarnico. Sono questi i primi punti qualificanti sui quali costruire la “casa comune” di cui parlavo all’inizio, in grado di rappresentare le aspettative delle aziende consociate in modo trasversale al di là delle singole aziende. Perché formazione? La formazione è essenziale per creare competenze e figure professionali, che oggi difettano nel sistema delle scuole tecniche superiori. Finora, purtroppo, la formazione è stata fatta obbligatoriamente dalle aziende, che hanno assunto nuovo personale giovane. Una formazione interna, resa necessaria dalla pressoché totale impreparazione dei neodiplomati a svolgere uno specifico lavoro nel settore della gomma. Abbiamo quindi avviato, nel primo semestre di quest’anno, un progetto con l’Istituto Riva basato su una serie di lezioni all’interno del percorso scolastico, con svolgimento di due ore ogni sabato, per 13 sabati, da gennaio a maggio, orientato al Distretto della gomma. È la prima volta che questo accade. Ci saranno quindi corsi diretti all’interno della struttura scolastica, secondo le nuove normative in merito, con interventi da parte del personale delle aziende coinvolte che parleranno dell’associazione, ma, soprattutto, dei processi produttivi, delle tecnologie di stampaggio, dei manufatti, e di altri temi legati alla nostra attività. In futuro i corsi saranno più articolati e prevederanno anche periodi di stage presso le aziende, per permettere agli studenti di mettere in pratica la teoria assimilata. Come si può comprendere, si cerca, da parte dell’associazione, di stimolare l’interesse e la curiosità dei giovani studenti verso concrete possibilità di trovare lavoro in un ambito locale che, negli ultimi tre anni, ha evidenziato una crescita di ricavi e guadagni oltre le previsioni e ha fatto sì che l’occupazione abbia mantenuto un andamento costante e mostrato segni positivi di crescita. 14

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

E per quanto riguarda le tematiche ambientali? Nel corso degli ultimi anni è migliorata la sensibilità all’ambiente e le aziende hanno adottato sistemi di protezione sempre più avanzati, in relazione alla necessità di limitare residui fattori di inquinamento come emissione fumi, scarichi idrici e rumore. Diverse aziende hanno raggiunto la certificazione ISO 14000 e lavorano in ambito EMAS per migliorare, in accordo con le organizzazioni del lavoro, le condizioni di lavoro al proprio interno. Si è cercato anche di risolvere alcuni contraddittori con enti istituzionali e locali (Arpa, Asl, comuni e comunità), sempre più sensibili e inclini a limitare lo sviluppo delle aziende della gomma nel territorio. Nonostante tutti gli sforzi fatti, oggi la gomma è ancora considerata inquinante e fonte di disastri ecologici. Ecco perché l’associazione si prefigge di dimostrare in modo inequivocabile che un’azienda che lavora gomma non è inquinante né all’interno né all’esterno del proprio sito produttivo. Questo risultato sarà ottenuto mediante una convenzione tra la Medicina del Lavoro e un campione di 6 aziende con circa 600 addetti: se si confermeranno i risultati positivi, già ottenuti da Argomm alcuni anni fa, sarà un preciso impegno dell’associazione, firmando un protocollo, portare a conoscenza delle associazioni provinciali e regionali che il settore gomma non è insalubre e che le aziende della gomma sono aziende pulite. In che modo pensate di crescere e di ampliarvi? Vorrei precisare che nell’associazione non ci sono solo aziende produttrici di guarnizioni in gomma, ma anche di mescole, di stampi e di macchinari. In futuro non ci interessa che entrino imprese per fare numero, ma che accedano imprenditori che abbiano voglia di fare: ci auguriamo che attraverso una maggiore partecipazione alla vita associativa si possano garantire al distretto quelle risorse e quelle opportunità di crescita indispensabili per competere ad armi pari con la concorrenza dei paesi emergenti. 


TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS

AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 COMPANY CERTIFICATED 57123 LIVORNO - Italy - Scali D’Azeglio 20 - Tel. +39 0586888718 - +39 0586899121 - sintaleghorn@tin.it



Focus

INCHIESTA Materie prime. 1

Le nostre domande

Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali?

2

Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

3

La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

Quale mercato? Quale futuro? Ventiquattro protagonisti italiani, tra produttori e distributori di elastomeri, polimeri ad alte prestazioni, additivi, chemicals, tracciano un quadro del mercato italiano del settore nel 2014. La ripresa è trainata dall’export e la presenza massiccia di prodotti, anche di alta qualità, provenienti dal Far East e dai paesi emergenti è ormai un fatto acquisito, un trend destinato a crescere sempre di più. Sono i grandi produttori internazionali, sviluppatori di polimeri ad alte prestazioni, a trainare la ricerca nel settore. Mentre il comparto degli additivi è più statico, con innovazioni mirate quasi esclusivamente a rendere compatibili prodotti già esistenti con la normativa REACH

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

17


FOCUS

Le risposte degli esperti

«Lavoriamo per quanto possibile con prodotti europei compatibili con le norme sulle sostanze» Giovanni Arnò Azienda Chimica Milanese 1

Credo che l’export rimanga sempre il traino, però auspico una crescita anche delle produzioni e consumi tricolori.

2

Per quanto possibile rimaniamo ancorati a prodotti con origine europea. Il costante aggiornamento delle norme che regolano l’ammissione di sostanze, con relative soglie per i diversi utilizzi delle mescole, andrebbe tenuto in giusta considerazione. Le aziende del Far East fanno grossi volumi rivolti a consumi dove i limiti CE non hanno valore e parte di quelle produzioni arrivano anche nel mercato italiano. Non sorprende che un prodotto sulla carta ammesso FDA nella pratica non lo sia perché non depurato da inquinanti. Non vorrei esporre i clienti a questi rischi.

3

Sull’introduzione di nuovi prodotti abbiamo in corso dei progetti. La nostra vocazione non è quella della semplice distribuzione ma di valutare insieme ai clienti la soluzione alle sfide dei capitolati. Non necessariamente però queste risposte coinvolgono nuovi prodotti. Le nostre case madri potrebbero offrire anche altri materiali, ma non vorremmo ingolfare i clienti con prove ed omologazioni. 

«

I segnali di rilancio più incoraggianti si riscontrano soprattutto nelle specialità

»

Dario Pizzato Bluestar Siliconi Italia 1

Lo scorso anno la domanda di materie prime si è progressivamente stabilizzata dopo un periodo di calo dovuto alla crisi economica; per l’anno appena cominciato riteniamo che, soprattutto nelle specialità, ci siano degli incoraggianti, seppur timidi, segnali di rilancio L’estero è ancora trainante, in particolare Germania ed Est Europa sono i mercati più attivi. Anche in Italia però, soprattutto dove siano necessari materiali ad alto valore aggiunto, si stanno riscontrando segni di ripresa e prevediamo una crescita per l’anno 2014; questo grazie alla struttura di molte aziende nazionali che hanno una forte base tecnologica e hanno saputo internazionalizzarsi per inserirsi

18

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

nei mercati esteri, diventando così forti esportatori, anche di prodotti di eccellenza. Fortunatamente siamo ancora considerati sinonimo di qualità, senza dimenticare la flessibilità che da sempre ci contraddistingue. Nelle specialità, Bluestar ha sicuramente incrementato il proprio share a livello nazionale, grazie ad investimenti in termini di ricerca e di risorse, ma crediamo anche ad una positiva congiuntura economica.

2

L’arrivo delle materie prime (prevalentemente commodity) dai paesi emergenti ha sempre numeri importanti e, ovviamente, non è più possibile arginarne l’entrata, laddove esistano prezzi non raggiungibili con prodotti occidentali. Molte aziende importano grossi volumi proprio per abbassare i propri costi di produzione, magari miscelando con materiali standard. Non c’è ancora invece una presenza massiva ove sussistano esigenze tecniche e qualitative, che spesso non è possibile garantire con materiali di origine cinese. Ad oggi Bluestar è ancora focalizzata sulla produzione europea e pressoché tutto il fabbisogno per l’Europa è generato da materie prime e produzioni locali. Mentre gli investimenti asiatici sono pensati per fornire il mercato del Far East, Cinese in particolare.

3

Abbiamo investito in nuovi progetti in funzione delle esigenze dei mercati o di sviluppi ritenuti strategici per il prossimo futuro. Meritano una citazione una serie di gomme siliconiche destinate al settore ferroviario (BLUESIL FR), omologate secondo la nuova normativa Europea CEN TS 45 545, e che hanno passato i severi test di infiammabilità e tossicità fumi previsti dalla norma. Nel settore automobilistico invece, un’altra serie di mescole siliconiche (BLUESIL HD) è stata progettata per andare incontro alle condizioni critiche delle tipiche applicazioni “sottocofano” (ottimo compromesso tra resistenza ad alte temperature, basso compression set, resistenza agli oli, alta lacerazione) I nostri laboratori stanno sviluppando inoltre altre mescole speciali, a volte in collaborazione con altre multinazionali operanti in altri settori merceologici. 

«

In Europa ci siamo imposti così tanti vincoli che in alcuni casi i prodotti cinesi sono l’unica opzione

»

Mario Valanzese Caldic Italia 1

Il nostro mercato di riferimento sono i clienti che operano sul territorio italiano, tra i quali notiamo una netta


Inchiesta Le nostre domande

differenza tra chi opera con clienti esteri e chi solamente e entro i confini nazionali. Purtroppo i consumi interni sono ovviamente depressi e non riprenderanno in maniera significativa se non arriverà qualche scossone che invogli a consumare di più.

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali? 2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

2

Grazie ai tanti bei vincoli che ci siamo autoimposti in Europa, i materiali di origine cinese sono non più un’alternativa economica, bensì, in tanti casi, l’alternativa o la sola alternativa. Purtroppo esiste sempre l’incognita di chi gestisce questi prodotti, che spesso agisce sul mercato senza una logica, disorientando i clienti che, cercando di comprare a prezzi sempre più convenienti, a volte perdono anche il reale andamento del mercato. Se guardiamo solamente al prezzo di facciata si troverà sempre qualcuno che avrà un centesimo al kg in meno, ma anche in questo caso mi soffermerei a guardare cosa c’è dietro. Nel nostro caso abbiamo una filiale a Shanghai che seleziona i fornitori e controlla i prodotti per export che vengono fabbricati secondo le nostre specifiche, risultando in alcuni casi più cari di altri, ma evitando di dover fare ulteriori controlli qualitativi in seguito.

3

Assolutamente sì, la nostra offerta si è arricchita di nuovi prodotti! LSR e HTV sono entrati a far parte della nostra gamma arricchendo così l’offerta che abbiamo nel settore siliconi con oli, emulsioni, spray, CAF e grassi. A questo si aggiungono distaccanti ecologici a rapida asciugatura per mandrini flessibili e rigidi. 

«La ripresa interna c’è, ma debolissima e incostante, con aumento di ordinativi in alcuni settori» Daniela Cignoli Carbocrom 1

Attualmente i segnali più evidenti indicano una leggera ripresa verso le esportazioni. Le aziende cui la principale attività è rivolta verso l’estero stanno segnando leggeri miglioramenti degli ordinativi. Per quanto concerne i consumi interni, la ripresa c’è ma debolissima e incostante. In alcuni settori si comincia ad apprezzare un lievissimo incremento degli ordinativi, in altri quasi nullo.

2

La presenza dei paesi Far East sarà sempre più presente

3

Oggi la nostra attuale offerta è ben consolidata sia sui

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

prodotti d’origine europea rispetto a quelli d’altra origine. Essendo la nostra prettamente una società commerciale eventuali opportunità potranno sicuramente essere vagliate, sempre che queste siano, oltre che convenienti, qualitativamente valide. Siamo sempre rivolti a prodotti di un’alta gamma qualitativa. 

«

Sono ottimista. L’Italia è attrezzata nel settore della gomma e darà forti segnali in tempi brevi

Luciano Peyron Chem Trend

»

1

Sono ottimista e credo che, se ci saranno le condizioni infrastrutturali che possono venire da un rinnovamento del sistema politico e burocratico, l’Italia è ben attrezzata nell’industria della manifattura della gomma e sarà pronta a dare forti segnali di ripresa in tempi molto brevi

2

Spetta a noi europei continuare a essere competitivi sulle tecnologie, da sempre il nostro paese si è ben distinto con le idee in tutti i settori industriali, dal momento che non ha significativi giacimenti di materie prime.

3

Chem Trend ha nel suo brand la definizione “release innovation”. È parte della nostra storia apportare con grande continuità innovazioni nel settore di nostra competenza, cioè i distaccanti per la gomma. In particolare in questo momento vorrei dare risalto all’introduzione da parte di Chem Trend di un nuovo prodotto denominato Mono-Coat® 1973W, un prodotto semi-permanente e a base acqua che soddisfa i più selettivi criteri normativi delle farmacopea industriale, ovviamente garantendo performance di distacco di eccellenza. 

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

19


FOCUS

«Per certe materie prime, come alcuni acceleranti, la produzione ha ormai lasciato l’Europa» Daniele Girelli Eico Novachem 1

Al momento il 2014 si posiziona come i due anni precedenti, nel solco di un lento recupero di parte di quanto perso nella crisi 2008-2009. È indubbio che la ripresa e il tipo di crescita che si registrerà sono strettamente legati all’export; o diretto da parte del nostro cliente oppure indotto dai clienti più a valle. Per il mercato nazionale al momento non si registrano ancora segnali di ripresa, soprattutto per settori come l’edilizia. Un caso a parte è dato dal settore automobilistico dove si aspettano i tempi e modi del produttore nazionale.

2

Per alcune tipologie di materie prime, ad esempio alcuni acceleranti, ormai la produzione ha lasciato l’Europa e si trova solo o quasi prodotto cinese. In generale il livello qualitativo delle produzioni asiatiche è migliorato. Spesso la presenza di prodotto di origine asiatica è dettata solo dal mancato assorbimento dei volumi da parte del mercato locale, quindi i fornitori si presentano in Europa in modo sporadico con prezzi molto competitivi ma solo sul breve periodo; complicando la vita di chi opera più a lungo termine.

3

È tradizione Eico Novachem di ampliare il portafoglio prodotti e delle nostre. case mandanti di proporre prodotti innovativi che portino vantaggi competitivi ai clienti. Nel primo caso possiamo ora proporre fatturati e Caolini. Nel secondo caso, dallo scorso anno, la Schill+Seilacher ha introdotto un innovativo agente di processo e coagente di reticolazione e altri prodotti analoghi sono in fase di sviluppo. 

«

La diffusione di prodotti del Far East è stata spinta dalla crisi e dalla ricerca di costi più bassi

»

Nicola Christian Pedone Eico Specialties 1

Il mercato resta ancora imprevedibile ed è molto difficile fare delle previsioni anche a medio termine. I primi due mesi dell’anno hanno registrato valori confortanti e anche marzo è iniziato favorevolmente. Ma con questi pochi dati affermare che la ripresa è iniziata è un azzardo. Sicuramente i nostri clienti,

20

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

che hanno come target l’export, hanno e stanno soffrendo meno, rispetto a coloro che producono per il mercato interno. Nonostante tutto, grazie all’entusiasmo e all’intenso lavoro di introduzione di materie prime più performanti, siamo ottimisti anche per il 2014.

2

Sono già diversi anni che sul mercato italiano vengono proposte materie prime provenienti dal Far East. La richiesta è via via aumentata anche grazie alla crisi che ha “invogliato” i tecnici a valutare prodotti alternativi a costi più bassi. Non sempre l’equazione nuovo prodotto/basso costo ha portato benefici e, nel nostro caso, abbiamo notato un ritorno alle materie prime tradizionali. Non dobbiamo comunque nasconderci il fatto che i prodotti “cinesi” stanno via via aumentando di qualità. Dal canto nostro, Eico Specialties è una società commerciale e siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti innovativi. Spesso ci affacciamo al mercato cinese, e non solo, mettendo sempre come primo punto la qualità e la riproducibilità.

3

Nel nostro dna c’è la continua ricerca di prodotti innovativi e maggiormente performanti. Tutte le nostre case mandanti hanno questa missione. Negli ultimi tempi abbiamo introdotto sul mercato nuovi prodotti che vengono incontro alle richieste dei nostri clienti, per produzioni sempre più “green”. Ossidi di zinco attivo a basso contenuto di metalli pesanti, cere polietileniche approvate FDA, silani, neri di carbonio più facilmente disperdibili e “puliti”. 

«

Il consolidamento dei prodotti del Far East è dovuto anche al fatto che molte multinazionali hanno impianti in quell’area

»

Cinzia Gottero Eigenmann & Veronelli 1

La maggior parte dei nostri clienti esporta all’estero. Alcuni negli ultimi due anni hanno invertito la tendenza, esportando sempre di più. Anche Eigenmann & Veronelli si sta rapidamente internazionalizzando. Oggi il network di sedi estere del gruppo copre i mercati spagnolo e portoghese, russo e turco. In tutti questi paesi abbiamo sedi commerciali e magazzini. Inoltre continuiamo a soddisfare le esigenze dei clienti italiani che hanno delocalizzato parte della produzione all’estero, attraverso il nostro Reparto Export italiano, che si avvale anche di agenti locali per seguire i clienti in tutta Europa.

2. Ormai molte multinazionali di origine giapponese, americana ed europea hanno impianti produttivi in Cina o nel Far East. I prodotti da quelle parti sono sempre più presenti e anche consolidati. Lo hanno dimostrato le presenze asiatiche al K 2013, sia in termini di espositori che di visitatori. Eigenmann &


Inchiesta Le nostre domande

Veronelli conosce il mercato asiatico e lavora da anni con case rappresentate per il territorio italiano, spagnolo e portoghese, come Bluestar policloroprene. Stiamo anche iniziando alcune nuove collaborazioni che presto comunicheremo.

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali? 2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

3.

Abbiamo arricchito la gamma con prodotti derivati proprio dal mercato asiatico, ma anche dai siti produttivi della Eigenmann & Veronelli. come Auserpolimeri per i graffati anidride maleica che trovano ormai consolidati utilizzi nei cavi e tubi idraulici o come avviene per i “processing aid” dal sito produttivo di Trecate. I nuovi prodotti sviluppati sono stati concepiti con un maggior rispetto ambientale e un minor uso di sali metallici e di prodotti pericolosi, come richiede il mercato. 

«Ci aspettiamo un 2014 in crescita di volumi

e fatturato per lo sviluppo di nuovi prodotti e mercati

Giovanni Gallo Eurochimind

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

1

»

Le aspettative per l’anno in corso sono per una crescita rispetto all’anno precedente, sia in termini di volumi, sia in termini di fatturato. Le ragioni principali che ci fanno prevedere incrementi sostanziali delle vendite sono legate al concretizzarsi di sviluppi di nuovi prodotti e mercati iniziati negli ultimi due anni, più che a una robusta ripresa dei consumi. È nostra opinione, infatti, che la crescita prevista nei consumi sarà comunque frutto delle migliorate condizioni economiche globali piuttosto che di un accenno di ripresa del mercato


FOCUS italiano. Le aziende italiane, nostri principali clienti, con ogni probabilità andranno meglio, ma saranno soprattutto quelle votate all’esportazione a fare da traino.

2

È ormai un dato di fatto che molte materie prime, non solo destinate al mercato della gomma, provengano dal Far East o da altri paesi emergenti. In generale direi che la globalizzazione ha fatto sì che il mercato non abbia più confini. In un contesto del genere, normalmente, si avvantaggiano quelle aree che, grazie a una maggiore competitività e a una fortissima volontà di emergere, premono su quelle più mature e meno motivate come l’Europa. Anche il Gruppo Eurochimind/Polythema contribuisce da diversi anni alla diffusione di tali materiali nel mercato europeo. Mi riferisco a marchi ormai ben conosciuti e divenuti di primaria importanza come LG Chem, Sinopec, Sibur e altri meno noti che costituiscono fonte di buone soddisfazioni.

3

Per la crescita di un’azienda come la nostra è fondamentale essere alla costante ricerca di prodotti che, in sinergia con quelli già a catalogo, possano ampliare l’offerta ai clienti attraverso un lavoro di sviluppo e adattamento delle fonti emergenti agli standard qualitativi, logistici e documentali (REACH, ecc.). 

FKM-FPM COMPOUNDS

La nostra esperienza pluridecennale per la tua mescola tailor made FKM-FPM (bisfenolica e perossidica) Elastomers Union Srl Via della Concia, 3/A 40023 Castel Guelfo (BO) - Italy Phone +39 0542 676116 Fax +39 0542 670821 info@elastomersunion.it Learn more www.elastomersunion.it

«

Arriveremo a un ritorno dell’industrializzazione locale, come già sta avvenendo negli Usa

Stefano Corna IMCD Italia

»

1

Per il 2014 mi aspetto una ripresa del mercato, che sarà sicuramente più marcata su settori con sbocchi sui mercati esteri. Ma ritengo che progredirà anche il mercato interno e con un conseguente miglioramento delle produzioni coinvolte.

2

La situazione nel settore delle materie prime è matura, forse decotta. Sinceramente, parlando di questo argomento trovo complicato prendere una posizione. Di fatto, oggi non è possibile non considerare le materie prime provenienti da paesi emergenti, ma ciò non presuppone che si debbano abbandonare le produzioni locali (europee o statunitensi), ancora più affidabili delle altre. Credo che entro breve arriveremo a una sorta di equilibrio di mercato tra le due provenienze (locali o emergenti) e probabilmente, in seguito, a un ritorno all’industrializzazione locale, come peraltro sta avvenendo negli Stati Uniti.

The right formula for your compound Prima linea di produzione fornitura garantita

Seconda linea di produzione fornitura garantita

Prodotto pronto all’uso

Filtraggio fino a Ø 0.11 mm

Laboratorio controllo qualità e ricerca

Progettazione a partire dalla materia prima

Strisca o festone in bobine e fogli

I prodotti dei nostri clienti

Produciamo l’intera gamma di fluoroelatstomeri FKMFPM (bisfenolici e perossidici) compreso mescole filtrate per applicazioni speciali. Produciamo mescole a base di fluoroelastomeri FKM (FPM) con le formule dei nostri clienti o con formule nostre. Formuliamo mescole che corrispondono alle specifiche di capitolato, alle tue attrezzature, tecnologie e metodi di stampaggio. La nostra capacità di produzione è di 1500 ton/anno. Contattaci per le tue esigenze di FKM-FPM.


Inchiesta Le nostre domande

3

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali?

La principale novità IMCD settore gomma degli ultimi mesi è l’accordo raggiunto con Solvay per la distribuzione a livello europeo dei polimeri. Solvay è leader europeo del mercato FKM e player d’eccellenza mondiale. 

«

2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

La qualità dei prodotti del Far East è sensibilmente migliorata negli ultimi anni

Tiziano Tresoldi Laborsil

»

1

I primi tre mesi dell’anno sembrano aver dato un segnale di ripresa del mercato. Purtroppo per noi “compoundatori” non è dato sapere se sia una ripresa interna o ancora una volta un aumento della domanda di esportazione, in quanto fatturiamo prevalentemente a clienti italiani. Ma quanto del nostro silicone rimanga entro i confini italiano e quanto esca non siamo in grado di valorizzarlo.

2

La qualità dei prodotti di provenienza Far East, negli ultimi anni, è sensibilmente migliorata e questo sicuramente ha spinto la maggior parte delle aziende a approfittare dei bassi costi. Oggi, per quanto riguarda Laborsil, i fornitori sono esclusivamente europei o giapponesi. La costanza qualitativa, i buoni rapporti qualità/prezzo e un’interfaccia tecnico/commerciale propositiva ci evitano di guardare verso questi paesi. Se a questo aggiungiamo che i nostri clienti sono sempre più sensibili alla qualità costante e progressiva nel tempo, siamo ulteriormente motivati a proseguire la strada intrapresa.

3

Considerando il nostro paniere prodotti, nell’ultimo anno abbiamo assistito al concretizzarsi e consolidarsi delle vendite di nuovi compound di formulazione recente. Questo significa che dedicare tempo e spazio a nuovi prodotti è diventato per Laborsil motivo di crescita aziendale, non solo in fatturato ma anche in know how. Proprio per questo teniamo sempre un occhio aperto sulle nuove opportunità di mercato, in quegli ambiti in cui il silicone possa essere considerato un materiale alternativo o sostitutivo dei prodotti attualmente utilizzati. 

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

«

Notiamo un maggiore orientamento verso prodotti continentali, per la qualità e la costanza di fornitura

»

Giovanni Garrone Lagorio & Dufour 1

Rimanendo giustamente cauti, abbiamo riscontrato moderati cenni di ottimismo, soprattutto di recente, sia per quanto riguarda la domanda interna che, soprattutto, per quella continentale. C’è una certa voglia di ripresa, anche se la situazione oggettiva rimane ancora molto complessa.

2

Sicuramente la presenza, nel settore di nostra competenza, di prodotti provenienti dai paesi emergenti del far East rimane sempre importante anche se, negli ultimi tempi, abbiamo notato non tanto un’inversione di tendenza, ma un maggiore orientamento, da parte degli operatori del settore, verso prodotti continentali per questioni, a parer nostro, più che altro qualitative e di costanza di fornitura.

3

Fondamentalmente i prodotti da noi rappresentati ormai da decenni rimangono gli stessi anche se, negli ultimi mesi, stiamo studiando le potenzialità di polimeri sperimentali, “green”, che potrebbero essere adatti soprattutto al settore degli pneumatici e dell’auto. In ogni caso, il nostro core business rimane inalterato. 

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

23


FOCUS

«La ripresa si ripercuote sulle quotazioni dei

monomeri, che non scendono come il mercato richiederebbe

»

Roberto Finkelberg Lanxess 1

Una piccola ripresa la stiamo osservando già dall’ultimo trimestre del 2013, sia per quanto riguarda l’Italia sia per l’export. Questo si ripercuote sulle quotazioni dei monomeri che non scendono, come il mercato avrebbe invece bisogno.

2

Il Far East cerca di piazzare le proprie materie prime in Europa, anche come conseguenza di un discreto calo produttivo locale. E lo fa, abbassando i prezzi a livello di breakeven, pur di vendere, a scapito della redditività. Quasi tutti gli impianti produttivi asiatici lavorano al 50%-60%circa della potenzialità e un ritorno alla situazione del 2012 è difficilmente auspicabile per il 2014.

3

Le nostre gomme EPDM si sono arricchite di nuovi gradi catalizzati ACE e di altri ottenuti da etilene “ecologico”, i cosiddetti Keltan ECO. La tecnologia ACE verrà implementata anche sul nostro nuovo impianto cinese, attualmente in costruzione. 

«

Impossibile fare previsioni: il 60% degli ordini arriva nel mese stesso in cui devono essere evasi

Annalisa Pini Lehvoss Italia 1

»

Da svariati mesi ormai non facciamo più questo esercizio di previsione, abbiamo visto che il 60% degli ordini arriva nel mese stesso in cui viene chiesta la consegna del materiale. Questo per diversi motivi, ma soprattutto poiché i clienti stessi non hanno una chiara visione del loro fabbisogno. I materiali che distribuiamo entrano in svariati settori di impiego e in altrettanti mercati. Quello della calzatura (in cui


Inchiesta Le nostre domande

distribuiamo polimeri, silice e chemicals), ad esempio, è più nazionale, mentre i cavi e tubi (in cui entriamo con polimeri, carbon black, chemicals, silice) sono destinati più al mercato estero. Non possiamo parlare di ripresa del mercato, non ne abbiamo ancora il sentore, i buoni risultati che però Lehvoss Italia sta ottenendo sono prevalentemente dovuti all’importante aumento delle quote di mercato ottenuto nell’ultimo anno.

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali? 2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

2

Lehvoss Italia trae oltre il 90% del proprio fatturato dalla vendita di prodotti provenienti dal Far East, l’80% dei quali tra Corea e Giappone. Tra questi, polimeri, carbon black e chemicals. Tra i polimeri, EPDM di Kumho Polychem, NBR-SBR-BR della Kumho Petrochemical, CR di Denka sono da anni conosciuti e apprezzati dai clienti italiani. Questi produttori stanno diventando player sempre più importanti nel mercato italiano. Inoltre, il 2014 ha visto l’inizio della collaborazione tra Lehmann and Voss e il più importante produttore cinese e numero quattro al mondo di Carbon Black la Jiangxi Black Cat. Nell’ultimo anno abbiamo visto anche da parte del produttore del Far East una crescente attenzione verso il mercato italiano e una decisa sensibilizzazione verso le richieste del cliente in termini di nuovi sviluppi e quotazioni, con un sempre più attento supporto tecnico e di packaging di fornitura personalizzato sul singolo cliente.

3

Da gennaio 2014 abbiamo la distribuzione a livello europeo e in esclusiva del carbon black di Jiangxi Black Cat. Tale materiale vanta importanti omologazioni a livello internazionale e confidiamo che il mercato italiano continui a essere interessato ad implementare gli sviluppi basandosi su questo prodotto, unitamente al fatto che dal 2013 Lehvoss Italia dispone di un impianto di refilling (nuovo e di proprietà), che permette di travasare il carbon black da “big bag” a cisterna. Ci stiamo inoltre muovendo verso il mondo degli high performance polymers grazie all’introduzione della gamma ER di Denka. 

«

Non vediamo segnali di ripresa sostanziale, soprattutto per quanto riguarda la gomma sintetica

Mariano Sorgato Marubeni Europe Plc

»

1

Non prevediamo riprese sostanziali nel settore gomma, con particolare riferimento alla gomma sintetica.

2

In alcuni settori applicativi, perdura l’obbligo di utilizzo di materie prime provenienti da fornitori storici (come avviene

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

per esempio a fronte di richieste di mescole ad hoc). Tuttavia, i produttori del Far East si stanno ritagliando una buona fetta di mercato anche nel settore gomma, attestata per esempio dall’altissima partecipazione a fiere di settore internazionali, rispetto agli anni passati. Queste aziende migliorano progressivamente la tecnologia produttiva mantenendo prezzi più che competitivi.

3

Per i prossimi anni potremmo ricercare additivi per il settore gomma e plastici che ci permettano di arricchire il nostro pacchetto finale. Al momento non sono previste novità. 

«

Nel 2014 formalizzeremo accordi per ampliare il portafoglio prodotti, in particolare additivi

Giuseppe Rossi Nymco

»

1

Nymco vende additivi e materie prime per l’industria della gomma sul territorio nazionale. Il 2013 è stato un anno positivo, se rapportato all’anno precedente, e per il 2014 prevediamo un ulteriore lieve incremento. Come detto noi vendiamo in Italia ma notiamo molta più vivacità presso i clienti che a loro volta esportano; probabilmente, per il mercato interno, il 2014 sarà un anno ancora interlocutorio.

2

Per quanto riguarda gli additivi (per esempio acceleranti, antiossidanti, ecc.) l’avvento di prodotti del Far East ci sembra una tendenza irreversibile. L’offerta è sempre più vasta, ma bisogna sapere distinguere ovviamente quali sono i produttori più affidabili. Il ruolo di un distributore come Nymco è proprio quello di fare da tramite tra il produttore asiatico e il cliente in Italia, garantendo qualità, servizio e rispetto delle normative (REACH) in particolare. Nymco ha la possibilità di avvalersi di personale in loco (Cina), il che ci consente di avere un pacchetto di fornitori qualificati.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

25


FOCUS

3

Nymco ha acquisito gran parte dei prodotti per l’industria della gomma dal portafoglio prodotti di Sides, mediante l’acquisizione di quest’ultima avvenuta alla fine del 2012. Accanto alle case rappresentate storicamente da Sides si sono aggiunti altri prodotti già rappresentati da Nymco in altri settori industriali (per esempio i pigmenti Heubach e Nubiola). Nel corso di quest’anno verranno formalizzati nuovi accordi per un ulteriore allargamento del portafoglio prodotti, in particolare per additivi (antiossidanti e acceleranti). La gamma verrà anche arricchita con prodotti di nuova concezione studiati per sostituire additivi non più utilizzabili perché listati SVHC. 

«

I continui ribassi dei prezzi ci rendono più dipendenti dai prodotti del Far East. Ma sarà positivo?

»

interessanti e graditi movimenti che ci auspichiamo siano figli di una nuova era. L’export rimane indubbiamente il cavallo trainante della nostra attività, ma come detto siamo piacevolmente sorpresi di questa aria nuova che si respira nel nostro mercato interno.

2

Questa situazione si è generata in quanto i continui ribassi dei prezzi hanno spinto i produttori europei a fare cose diverse: quindi stiamo diventando sempre più dipendenti da ciò che appunto questi paesi emergenti riescono ad offrirci. A lungo termine non siamo però sicuri che tutto ciò sia così positivo.

3

RDC è costantemente alla ricerca di cose nuove da sviluppare. In cantiere ci sono parecchie idee e progetti che speriamo di finalizzare nei prossimi mesi. 

«

Giorgio Marzari RDC

Presto aggiungeremo in catalogo nuovi prodotti, tra cui un carbon black di provenienza cinese

1

Massimiliano Petris Rogitex Inc. Int.

Prevedere con certezza è impossibile, però lievi segnali di ripresa ci sono e nelle ultime settimane abbiamo riscontrato

Associato ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI DI MACCHINE E STAMPI PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA

»


Inchiesta Le nostre domande

1

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali?

Malgrado permanga, soprattutto a livello nazionale, un clima di forte incertezza, per il 2014 noi rimaniamo ottimisti circa un’ulteriore espansione del nostro business italiano ed europeo.

2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

2

Ormai il mercato è globalizzato e questo fenomeno ha coinvolto a maggior ragione le materie prime del petrolchimico, che arrivano con sempre più costanza dalle aree emergenti. Anche in questo settore le multinazionali occidentali, in primis, hanno fatto scuola e strada in passato; negli ultimi 10-15 anni, lo stesso fenomeno si è sviluppato invece al contrario, in particolare in Asia, grazie agli enormi investimenti indirizzati alla costruzione di nuovi impianti e all’ingresso di tecnologie avanzate. Per quanto riguarda Rogitex Int. Inc., noi siamo storicamente e strettamente legati ai produttori cosiddetti “esotici”.

3

Il portafoglio prodotti prevede a breve l’aggiunta di nuovi polimeri e, inoltre, di un carbon black di origine cinese. Per quest’ultimo abbiamo voluto aspettare il giudizio a livello tecnico tramite la conferma dell’omologazione presso un importante produttore di pneumatici; “purgatorio” che è durato diversi mesi ma che ora ci rende tranquilli nel poter approcciare il mercato con un prodotto non solo commercialmente competitivo, ma che ha già superato positivamente un significativo esame sulla qualità. 

«

Da sempre i prodotti che trattiamo, lattice e gomme naturali, provengono dal Far East, Cina inclusa

Federico Doveri S.Int.A. 1

»

L’aspettativa per il 2014 è di riuscire a raggiungere un segno positivo nei consumi, rispetto ai 12 mesi precedenti, anche se di entità più lieve di quanto qualcuno si era affrettato a vaticinare. Un poco di fiducia ci viene dal fatto che, rispetto agli anni passati, diversi utilizzatori cercano nuovamente una programmazione negli approvvigionamenti più a lungo periodo. Il mercato resta sostanzialmente legato a buone richieste dall’estero (si nota una maggiore vivacità anche entro i confini europei),

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

rispetto alla domanda interna ancora frenata dalle troppe incertezze che attraversano l’economia.

2

Per quanto riguarda quanto da noi abitualmente commercializzato, ovvero lattici e gomme naturali, da sempre il grosso della produzione mondiale è concentrato nel Far East, inclusa la Cina, che però consuma per intero quanto produce senza esportarlo. In linea generale una maggior offerta e varietà di paesi produttori non può che essere vista positivamente, in quanto crea benefici per gli utilizzatori finali, sia in termini di competitività dei prezzi che di maggior garanzia circa la disponibilità di approvvigionamenti.

3

Il nostro core business rimane la distribuzione di lattici e gomme naturali, sulla quale puntiamo anche per il futuro, aperti comunque a nuove opportunità che si potessero creare, sia in termini di ampliamento della gamma dei prodotti distribuiti che di eventuali nuove partnership. 

«

I settori che trainano la domanda di fluoroleastomeri richiedono qualità elevata e alte prestazioni, al momento inavvicinabili dai cinesi

»

Nicola Roda Solvay Specialty Polymers 1

Il settore Fluoroelastomeri della Solvay Specialty Polymers è andato bene in questi anni e ci aspettiamo che anche il 2014 sia un altro buon anno il Tecnoflon®. Gestendo un

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

27


FOCUS business globale, abbiamo programmi di crescita in ogni continente. Per Solvay Specialty Polymers il mercato italiano resta comunque un mercato tradizionalmente importante, in quanto sede di compounder di assoluto livello che servono sia alcuni stampatori, prevalentemente della zona di Bergamo-Brescia, che alcuni utilizzatori chiave, essenzialmente in Germania.

2

Il mercato Italiano del fluoroelastomero si confronta da anni con il problema del polimero cinese che ha preso quote soprattutto in alcuni settori low-end, grazie anche alla capacità di alcuni compounder di “addomesticare” i prodotti cinesi rendendoli, da soli o in taglio, utilizzabili anche in alcune applicazioni ad iniezione. È chiaro però che i settori che trainano la domanda del fluoroelastomero, ovvero applicazioni automotive per primo montaggio ad alte prestazioni, sono quelli in cui è la performance (resistenza alle basse temperature, resistenza chimica, ecc.) che conta e non il prezzo e, in quel caso, i cinesi sono ancora del tutto assenti. Ci teniamo ad aggiungere, anche con un pizzico di orgoglio, che in Asia stiamo lavorando sempre di più con tantissime aziende che spontaneamente chiedono di passare dal prodotto cinese ad uno più performante come il Tecnoflon®, proprio per poter fare un salto di qualità. Infine, è fondamentale tenere sempre un gap tecnologico più ampio possibile con la concorrenza, cinese o no, e quindi è importante continuare a investire nella ricerca di nuovi prodotti. In questo Solvay è sicuramente leader.

3

Riallacciandomi al discorso precedente, confermo che Solvay continua a sviluppare nuovi prodotti perché per noi è un’attività strategica. Solo per fare due esempi, stiamo lavorando sia all’industrializzazione di un prodotto innovativo come un perossidico per la resistenza fino a -45°C (cosa quasi impensabile per un fluoroelastomero) sia all’ampliamento del nostro portafoglio per proporre un nuovo terpolimero bimodale ad alto contenuto di Fluoro. Innovare per noi resta fondamentale. 

«

Lo sviluppo della chimica fine ha conseguenze ambientali che ora si avvertono anche in Cina, con impatti su prezzi e forniture

Pierluigi Veneri Torchiani

»

rimane il motivo principale del buon andamento attuale di un’azienda.

2

Se pensiamo al continuo ridimensionamento della produzione europea di materie prime per la gomma, soprattutto dei prodotti chimici più che dei polimeri, è logico che sempre più materiali arrivino dai paesi emergenti del Far East, che devono sostenere lo sviluppo interno e riescono ad essere competitivi quando si rivolgono all’export. Non dimentichiamoci che molte materie prime – il dicumilperossido e l’antimonio triossido, tanto per fare due esempi – vengono prodotte solo in quei paesi, che diventano così essenziali per diversi settori di mercato in Europa. È quindi inevitabile che la presenza di materie prime dal Far East sul nostro mercato sia in aumento, anche per prodotti di reperibilità europea, ma di prezzo più alto, come acceleranti, neri di carbonio e silici. Di conseguenza oggi non si può più fare a meno di loro a meno che, ipotesi quasi fantascientifica, i paesi europei non tornino ad investire nella chimica fine, cosa che, anche per problemi di inquinamento ambientale, ben difficilmente si realizzerà. Si deve però considerare che il problema dell’inquinamento sta toccando pesantemente la realtà di alcuni paesi del Far East (la Cina insegna), per cui sarà interessante verificare a breve quali saranno le conseguenze di un adeguamento da parte loro agli standard di sicurezza: già da alcuni mesi si stanno notando infatti un ritardo, anche consistente, nelle forniture e un aumento di prezzo generalizzato (questo a causa, pare, della fermata di alcune produzioni per la realizzazione di tale adeguamento).

3

La nostra offerta si è arricchita l’anno scorso di polimeri e di neri di carbonio di produzione russa, mentre quest’anno prevediamo di arricchirla ulteriormente con una silice precipitata di nuova produzione, nonché con polimeri termoplastici speciali per il settore dei cavi elettrici e dei tubi per acqua potabile e riscaldamento. Anche il settore degli oli lubrificanti si sta sviluppando in modo da potersi rivolgere ai clienti del settore gomma, per quanto riguarda la fornitura di oli per manutenzione dei macchinari. 

«

La ripresa del mercato nel 2014 sarà concentrata soprattutto in Centro e Nord Europa

Versalis

»

1

Partendo dal presupposto che è impossibile prevedere, si può dire che le aspettative rimangono le stesse dell’anno scorso: tutti ci auguriamo che la crisi trovi uno sbocco positivo in una ripresa, sia pure graduale ma pratica, basata su presupposti che diano fiducia al mercato, sia agli investitori che agli operatori di settore. Il mercato tuttavia offre già spiragli di miglioramento, sia pure legati essenzialmente allo sbocco all’export, che

28

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

1

Per il 2014 le aspettative sono di discreta ripresa dei mercati del Centro e Nord Europa, che si consoliderà nell’arco dell’anno. Per il mercato interno la ripresa, auspicabile, sarà comunque contenuta e più probabile nella seconda metà dell’anno. L’export verso i paesi asiatici e americani è di sicuro interesse ma, soprattutto


Inchiesta Le nostre domande

in Asia, è in via di intensificazione la concorrenza dovuta, probabilmente, alla presenza di nuove capacità produttive che si stanno sviluppando nel settore degli elastomeri.

2

Nel settore degli elastomeri la concorrenza dei produttori asiatici non arriva tanto dalla Cina ma piuttosto dalla Corea, da Taiwan e dal Giappone. I cinesi sono ancora focalizzati a soddisfare il mercato domestico. Inoltre, il livello qualitativo dei prodotti non è ancora in linea con i requisiti del mercato europeo. I produttori asiatici sono competitivi in Europa solo quando il costo dei monomeri in Asia è più basso di quello in Europa, principalmente sul BDE (butadiene). Generalmente il fenomeno è ciclico e non continuativo.

3

Stiamo lavorando per innovare il portafoglio prodotti elastomeri, recependo le richieste che in continuo ci provengono dal mercato. I settori principali in cui stiamo concentrando i nostri sforzi sono: • il tyre a migliorate prestazioni energetiche e winter. Si tratta di SSBR funzionalizzati con silice e polibutadieni al neodimio, con gradi easy processing, olio estesi e a pesi molecolari più elevati • prodotti da fonti rinnovabili da integrare con quelli da fossile (es. prodotti Matrìca/Yulex/il progetto di ricerca con Pirelli)

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali? 2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato? 3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

• gli adesivi “hot melts”: sono SBS e SIS a strutture molecolari adatte a ridurre il consumo energetico nella preparazione e spalmatura dell’adesivo • l’automotive: sono gradi dry e olio estesi destinati a soddisfare riduzioni di consumi e/o estensione della vita utile di componentistica motore • i TPV: prodotti taylor made di EPDM olio estese • il compound termoplastico tecnico: SEBS funzionalizzate o a migliorato rapporto performance/lavorabilità, • i prodotti per l’industria della carta: lattici carbossilati a migliorate caratteristiche di coating e più basso costo. 

  Scegliete

Interseals Srl

come partner per il trattamento lubrificante delle guarnizioni!

Interseals Srl

Via Liguria,30 – 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Phone +39.030.7464611 Fax +39.030.7464699 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it


FOCUS Le nostre domande

«Le importazioni di materie prime dall’Asia rallentano: non sempre il rapporto qualità/prezzo è premiante» Orazio Olivares Wacker-Chemie Italia

2 Molte materie prime per il settore della gomma arrivano ormai da paesi emergenti del Far East, come la Cina. Che cosa pensate della loro presenza sempre più consistente sul mercato?

1

3 La vostra offerta si è arricchita di prodotti negli ultimi mesi? O avete in programma di arricchirla nei prossimi?

Le aspettative per il 2014 sono buone a detta dei nostri migliori clienti. Abbiamo nei fatti dei riscontri positivi sui dati di vendita di inizio anno. I nostri clienti operano in gran parte in un contesto di business globale e, quindi, grazie agli sviluppi che stanno avendo possono generare dinamiche di mercato favorevoli anche per la domanda interna.

2

Nel nostro specifico mercato abbiamo osservato un rallentamento per l’importazione delle materie prime dai paesi asiatici, perché il rapporto qualità/prezzo si è rivelato non sempre premiante. Negli anni precedenti abbiamo adottato delle politiche commerciali di supporto alla nostra clientela.

3

Siamo sempre molto attenti all’innovazione e la nostra gamma di prodotti è sempre e costantemente in evoluzione per rispondere alle esigenze del mercato e dei clienti. Un esempio sono i prodotti che abbiamo presentato a K 2013. Ove richiesto, e se commercialmente opportuno, siamo in grado di offrire prodotti personalizzati direttamente o tramite i nostri “partner compounder”. Sapere proporre in tempi rapidi i prodotti idonei alle esigenze sempre in evoluzione dei clienti è indubbiamente uno dei nostri punti di forza. 

«

La nostra offerta nel 2013 si è arricchita di prodotti per i settori automobilistico, opto-elettronico e medicale

Riccardo Musci Zeon Europe Gmbh

»

Sede secondaria in Italia

1

Nell’attuale congiuntura economica prevedere è d’obbligo per essere competitivi nel mercato globale e nel suo periodo di massima crisi storica. Il gruppo Zeon nota una forte ripresa per le aziende italiane che sono riuscite a distinguersi dal 2010 in poi, agganciandosi alla crescita dei nuovi mercati emergenti ed internazionali. In particolare Zeon Europe, attraverso progetti specifici e strategici, condotti con aziende del settore italiano della gomma, della plastica e in generale delle nuove tecnologie, sta vivendo in Europa e prevede per il mercato italiano un periodo di ripresa che si consoliderà entro il 2016.

30

1 Prevedere è impossibile, ma quali aspettative avete per il 2014? Il mercato resta ancorato all’export o avvertite qualche segno di ripresa anche entro i confini nazionali?

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

2

I produttori dei paesi emergenti sono presenti nel nostro mercato e competono nel mercato globale con prodotti ormai maturi e consolidati. La forza e la competitività di questi prodotti concorrenti è la loro qualità, in grado di soddisfare pienamente un mercato in crisi e non emergente. La crisi che stiamo vivendo in Europa e in Italia non farà altro che consolidare questo attuale quadro competitivo. Per il gruppo Zeon, che si confronta e compete nel mercato globale con prodotti innovativi, l’attuale crisi rappresenta una sfida per consolidare la propria presenza e la vendita dei propri prodotti nel mercato Italiano. La visione di Zeon è quella di dare attraverso i propri prodotti e servizi una soluzione e una nuova spinta a tutte le aziende del nostro settore che vorranno emergere e crescere in Italia e all’estero.

3

L’offerta di Zeon si è arricchita nel 2013 di nuovi prodotti; nella famiglia delle gomme HNBR con i gradi Zetpol® HP, nella famiglia delle gomme EPO con i gradi Zeospan®, nella famiglia dei termoplastici COP con i gradi Zeonex®/Zeonor® e nella famiglia delle gomme ACM con i gradi HyTemp® HT e UHT. Tutti questi polimeri saranno in grado di soddisfare le nuove richieste nel settore automobilistico, opto-elettronico e in quello medicale. 


Ideas and solutions in rubber compounding

Fidatevi sulla qualitĂ delle mescole KRAIBURG secondo REACH, conforme al contatto con acqua potabile (WRAS e W270) o alimentare FDA (21CFR 177.2600) e/o BfR XXI. Gummiwerk KRAIBURG GmbH & Co. KG www.kraiburg-rubber-compounds.com eva.huber@kraiburg.de, phone + 49 (0) 8638/61-279


Dalle Aziende

Stop alle nitrosammine nella vulcanizzazione di profili in EPDM DOG - traduzione di Gianpaolo Brembati

D

OG è un’azienda tedesca con sede ad Amburgo, attiva nei settori gomma, lubrificanti e coating , nata nel 1902 e specializzata nella produzione di additivi con il supporto di propri laboratori di ricerca e sviluppo. Per il settore della gomma DOG offre una gamma completa di additivi di processo, affiancati da acceleranti e silani. «IMCD è il distributore di DOG per il mercato italiano in tutti e tre i settori merceologici - racconta Stefano Corna, marketing manager di IMCD per il settore gomma - da quando, alla fine del 2010, ne ha ereditato l’attività a seguito dell’acquisizione del gruppo Warwick Massa. La collaborazione si è sviluppata positivamente grazie alla capacità di DOG di dare alla sua rete di distribuzione innovativi supporti tecnici e commerciali, caratteristica fondamentale

La tedesca DOG, distribuita in Italia da IMCD, ha sviluppato una nuova miscela di acceleranti per gomma EPDM, denominata DEOVULC BG 287, con prestazioni particolarmente interessanti durante la vulcanizzazione. Il suo impiego, come intende dimostrare l’azienda con un proprio studio, evita lo sviluppo di nitrosammine, sostanze cancerogene regolate dalle raccomandazioni tecniche tedesche TRGS 552. Oltre a questo la miscela si distingue per un’elevata resistenza al calore e per ottimi valori di compression set

per l’attività di aziende che guardano al futuro. Oggi IMCD propone uno studio tecnico di DOG, inerente alla vulcanizzazione di gomma EPDM con metodo e accelerazione privi di nitrosammine».

Nuova miscela di acceleranti

DEOVULC BG 287 è una nuova miscela di acceleranti per gomma EPDM priva di nitrosammine.

1 Deovulc BG 287 – Effetti di dosaggio figura 1 - DEOVULC BG 287 - EFFETTIdell’aumento DELL’AUMENTO DI DOSAGGIO Deovulc BG 287 3 phr

Deovulc BG 287 4 phr

Deovulc BG 287 5 phr

Deovulc BG 287 6 phr

Buna EP G 6470

50

50

50

50

Buna EP G 6850

50

50

50

50

Nero di carbonio N 550

125

125

125

125

) Carica bianca (CaCO 3

30

30

30

30

Olio paraffinico

75

75

75

75

Acido stearico

1

1

1

1

ZnO

5

5

5

5

Deovulc BG 287 polvere

3

4

5

6

Deosulf L 95 (zolfo)

1

1

1

1

340

341

342

343

Formulazione 1032 E

phr totali

32

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014


Tecnologie figura 2 - DEOVULC BG di 287vulcanizzazione - caratteristiche di vulcanizzazione 2 Caratteristiche Caratteristiche di vulcanizzazione – Effetti dell’aumento di dosaggio [dNm] 20 18 16 14 3 phr

12

4 phr 10 5 phr 8

6 phr

6 4 2 0 0

1

Reometro MDR 2000 E 180° C / 6 min

2

3

4

5

6

Min.

Deovulc BG 287 3 phr

Deovulc BG 287 4 phr

Deovulc BG 287 5 phr

Deovulc BG 287 6 phr

S' min [dNm]

2.12

2.14

2.16

2.20

S’ max [dNm]

14.35

14.31

14.52

14.67

t10 [min]

0.84

0.79

0.77

0.73

t90 [min]

3.33

2.82

2.52

2.32

Stefano Corna, marketing manager di IMCD per il settore gomma. L’azienda, con sede a Milano, distribuisce in Italia i prodotti DOG.

La gomma EPDM (Etilene-PropileneDiene-Monomero) è un terpolimero con legami saturi sulla catena etilenica/propilenica principale, mentre offre doppi legami sulle catene laterali. I vantaggi della struttura molecolare dell’EPDM, largamente saturata, come l’elevata resistenza agli agenti atmosferici e all’invecchiamento, si accompagnano a una caratteristica di vulcanizzazione relativamente inerte. Una reticolazione dell’EPDM con zolfo, economicamente sostenibile, può essere spesso raggiunta efficacemente con l’utilizzo di sistemi complessi, formati da numerosi componenti singoli che consistono in acceleranti e donatori di zolfo. In questo caso, quando si selezionano e si bilanciano i prodotti chimici del sistema accelerante, si deve tener conto della limitata solubilità di alcuni dei singoli componenti nel polimero EPDM. Se tali componenti non sono bilanciati in modo ottimale, sulla superficie degli articoli vulcanizzati possono apparire fenomeni di fogging o blooming.

Per più di quarant’anni DOG ha prodotto e distribuito su scala globale miscele di acceleranti, che permettono una reticolazione dell’EPDM per utilizzo industriale bilanciata, sicura ed esente da blooming. Nell’ambito delle miscele di acceleranti convenzionali DOG offre il Deovulc EG 3, un’affidabile soluzione universale per la reticolazione dell’EPDM. Per una vulcanizzazione particolarmente veloce, con un elevato grado di reticolazione e un’eccellente stabilità all’invecchiamento, il prodotto giusto è il Deovulc EG 28. Allo scopo di ottenere un elevato grado di reticolazione in un breve tempo di vulcanizzazione, spesso si utilizzano sistemi acceleranti molto attivi, basati su tiurami e ditiocarbammati. Tuttavia, durante il processo di vulcanizzazione, c’è la possibilità che questi singoli acceleranti sviluppino ammine secondarie, che possono trasformarsi in nitrosammine quando esposte all’azione di ossidi di azoto. Le nitrosammine sono note per avere effetti cancerogeni e sono regolate dalle raccomandazioL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

33


Dalle Aziende

3 Proprietà fisiche figura 3 - DEOVULC BG 287 - PROPRIETÀ FISICHE Durezza Shore A

Modulo 100 %

Shore A

MPa

80

4.0

70

67

68

69

70

3.9 3.6

3.5

3.5

3.3

3.0 60

50

2.5

3 phr

4 phr

5 phr

6 phr

Carico di rottura

3 phr

4 phr

5 phr

6 phr

Allungamento a rottura %

MPa

500

14.0 13.0

2.0

12.6

12.8 12.3

12.6

12.0

468

429

400

407

388

300

11.0 200

10.0

100

9.0 4 phr

5 phr

6 phr

Compression Set 24 h / 100° C

40

100 35

33

30

31

5 phr

6 phr

20

98

97

96

94

80 60

50

56

59

65

40

10

20 3 phr

4 phr

5 phr

ni tecniche tedesche TRGS 552 per la manipolazione di sostanze pericolose. DOG ha sviluppato una linea di prodotti chiamati Deovulc BG: si tratta di miscele di acceleranti per processi di vulcanizzazione in cui non si sviluppano ammine secondarie soggette a nitrosazione e, di conseguenza, nitrosammine. Per più di vent’anni, ormai, il Deovulc BG 187, basato su ditiofosfati di zinco e combinazioni sinergiche di acceleranti secondari, ha dimostrato di essere una miscela di acceleranti non macchiante, senza effetto blooming e molto attiva. 34

4 phr

% 120

50

0

3 phr

Invecchiamento168 h / 100° C

%

40

0

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

6 phr

0

Allungamento a rottura residuo [%]

3 phr

Carico di rottura residuo [%]

8.0

2 phr

Con il Deovulc BG 287, DOG ha sviluppato una nuova, più veloce miscela di acceleranti che riesce a combinare un’elevata resistenza al calore con un migliorato compression set. Tutte le miscele di acceleranti ottenibili con questo prodotto danno vantaggi significativi con pesatura e dosaggio semplici ed affidabili. Non occorrono costose miscelazioni di singoli componenti. Le miscele di acceleranti Deovulc, sia in polvere che in granuli, si incorporano e si disperdono facilmente e offrono un’elevata affidabilità di processo.

3 phr

4 phr

6 phr

I risultati dello studio

In questo studio il Deovulc BG 287 è esaminato alla luce dei risultati delle prove condotte nel nostro laboratorio applicativo. Tutte le mescole sono state lavorate con il mescolatore interno di laboratorio DOG. Le figure (grafici e tabelle) riportate nell’articolo indicano i risultati ottenuti. La figura 1 (a pagina 32), per esempio, mostra le formulazioni e i diversi dosaggi del Deovulc BG 287. La figura 2 (a pagina 33) e la relativa tabella illustrano invece l’influenza del dosaggio del Deovulc BG 287 sulla curva di


Tecnologie figura 4 - EFFETTI DELL’AGGIUNTA DI ACCELERANTIsecondari SECONDARI 4 Effetti dell’aggiunta di acceleranti Formulazione 1032 E

Controllo

ATP 70

PBS

CLD

CBS

MBT

Buna EP G 6470

50

50

50

50

50

50

Buna EP G 6850

50

50

50

50

50

50

Nero di carbonio N 550

125

125

125

125

125

125

Carica bianca (CaCO3)

30

30

30

30

30

30

Olio paraffinico

75

75

75

75

75

75

Acido stearico

1

1

1

1

1

1

ZnO

5

5

5

5

5

5

Deovulc BG 287 polvere

5

5

5

5

5

5

Deovulc ATP 70

1.43

Ritardante PBS*

0.5

CLD (80 %)

1.25

CBS

1.0

MBT

1.0

Deosulf L 95 (zolfo)

1

1

1

1

1

1

342

343.43

343

342.5

343

343

phr totali

* N-fenil-N-(tricloro-metil-sulfenil)-benzen solfonammide

figura 5 - DEOVULC BG di 287vulcanizzazione + acceleranti secondari - CARATTERISTICHE DI VULCANIZZAZIONE 5 Caratteristiche Caratteristiche di vulcanizzazione – Effetti dell’aggiunta di acceleranti secondari [dNm] 20 18 16 14 Controllo

12

ATP 70 10 PBS 8

CLD

6

CBS

4

MBT

2 0 0

Reometro MDR 2000 E 180° C / 6 min

1

2

Controllo

3

4

ATP 70

5

PBS

6

CLD

Min.

CBS

MBT

S' min [dNm]

2.16

2.19

2.19

2.18

2.15

2.31

S’ max [dNm]

14.52

14.81

14.75

15.90

14.78

14.74

t10 [min]

0.77

0.67

0.93

0.84

0.80

0.68

t [min]

2.52

1.99

3.08

2.72

2.19

2.36

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

35


Dalle Aziende

figura 6 - DEOVULC BG 287 + acceleranti secondari - PROPRIETÀ FISICHE 6 Proprietà fisiche Durezza Shore A

Modulo 100 %

Shore A

MPa

80

4.5

70

69

69

69

70

71

69

4.0

4.0 3.6

3.6

3.6

ATP 70

PBS

3.6

3.7

3.5 60

Control

ATP 70

PBS

CLD

CBS

MBT

Carico di rottura

2.5

MBT

402

408

CBS

MBT

500 12.2

12.0 11.6

11.7

11.1

11.0

400

200

9.0

100

ATP 70

PBS

CLD

CBS

MBT

Compression Set 24 h / 100° C

0

%

40

120 100 32

383

32

Control

ATP 70

PBS

CLD

Invecchiamento 168 h / 100° C

%

33

432 396

300

10.0

Control

407

31

30

32

32

107

98

80 60

59

100

66

100

58

100

58

40 25 20 20

vulcanizzazione. Com’è logico aspettarsi, la velocità di vulcanizzazione accelera con l’aumento del dosaggio del Deovulc BG 287. La raccomandazione del dosaggio per mescole nere è da 4.0 a 6.0 phr, mentre per mescole non nere può essere opportuno aumentarlo fino a 7.0 phr. Per le mescole e le lastrine vulcanizzate, sottoposte a questa prova, non si è constatato alcun blooming o fogging. La figura 3 (a pagina 34) mette in evidenza le caratteristiche fisiche. Anche un dosaggio di 5 phr mostra risultati molto buoni per quanto riguarda il compression set e le prestazioni all’inL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

64

104

67

Allungamento a rottura residuo [%]

12.3 12.0

36

CBS

MPa

MPa

35

CLD

Allungamento a rottura

13.0

8.0

Control

Carico di rottura residuo [%]

50

3.0

0

vecchiamento. Allo scopo di dimostrare che un aggiustamento della velocità di vulcanizzazione è possibile (se desiderato o necessario), abbiamo verificato come influisce l’aggiunta di acceleranti secondari e ritardanti (vedi la figura 4, pagina 35). Osservando la figura 5 (a pagina 35) risulta evidente un tempo t10 più veloce che si può ottenere aggiungendo Deovulc ATP 70. Se si desidera un effetto ritardante è opportuno usare PBS. Le proprietà fisiche (vedi la figura 6, qui sopra) rimangono relativamente immutate. Il Deovulc ATP 70 dà alcuni vantaggi per

l’invecchiamento ad alta temperatura. Il CLD migliora leggermente la densità di reticolazione.

Conclusioni

Il nuovo prodotto Deovulc BG 287 è una miscela di acceleranti priva di nitrosammine, con alta velocità di vulcanizzazione, che soddisfa le esigenze attuali e future dell’estrusione di profili a vulcanizzazione continua. La cinetica di vulcanizzazione della mescola può essere ulteriormente modificata secondo specifiche esigenze e richieste mediante la semplice incorporazione di acceleranti selezionati. 


Mirate in alto... e con noi avrete la strada spianata! Soluzioni e consulenza per industrie gomma Ingegneria industriale, sviluppo vendite Organizzazione, head hunting ed altro‌

SOLUZIONI E CONSULENZA PER INDUSTRIE GOMMA INGEGNERIA INDUSTRIALE, SVILUPPO VENDITE

www.rknrubber.com info@rknrubber.com +39 366 619 1316

www.rknrubber.com info@rknrubber.com +39 366 619 1316 +39 334 863 1751


Dalle Aziende

O.C.S. celebra i suoi primi 40 anni G

uido Savoldi è un imprenditore di quelli concreti, che preferisce le azioni alle chiacchiere. Del resto, non potrebbe essere altrimenti. ha fondato la sua società, la O.C.S., nel 1974 e l’ha condotta fino ad oggi attraversando ogni tipo di situazione: i momenti belli legati al boom dell’industria della gomma negli anni Settanta e Ottanta, le difficoltà delle congiunture meno felici, sempre però brillantemente superate. Non è strano quindi che, quando gli chiediamo se possiamo fargli qualche domanda, ci risponda lì per lì: «In realtà avrei un sacco di cose da fare». Ma quando gli spieghiamo che vorremmo farci raccontare da lui i 40 anni della sua azienda, che si celebrano proprio in questo 2014, si siede al tavolo con noi e comincia a raccontare. L’industria degli stampi in Italia è partita da qui. Quando Savoldi iniziò a lavorare nel suo primo capannone di Adrara San Martino, in provincia di Bergamo, è stato uno dei primi, se non il primo, a sviluppare in maniera autonoma questo tipo di produzione. «In quegli anni – ci spiega – lavoravo per la Tecnogomma, che stampava articoli in gomma e produceva internamente gli stampi. Erano i primi stampi a iniezione e mi occupavo io di realizzarli. La Tecnogomma cresceva e, a un certo punto, il mio titolare decise di separare l’attività di stampaggio dalla produzione degli stampi. Mi propose allora di mettermi per conto mio: mi avrebbe messo a disposizione l’officina a costo zero, almeno inizialmente. Decisi di provare e mi diedi un anno di 38

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Fondata nel 1974 da Guido Savoldi, l’azienda di Adrara San Martino (Bergamo) si è affermata come un punto di riferimento nella produzione degli stampi. Negli ultimi anni, al rinnovamento tecnologico e al potenziamento del personale si è aggiunta una nuova politica di alleanze, che ha portato all’accordo con Desma, per l’installazione di una pressa in officina, e alla creazione del network The Five Carats per fornire ai clienti un’assistenza a tutto campo


Stampi

Mercati di riferimento

tipologie di stampi prodotti 3%

5% 5% 5%

11%

10%

2%

17%

50%

67%

25%

Italia Germania Russia UK Europa Extra Europa

destinazioni d’uso

iniezione multi-ugello a compressione iniezione/compressione transfer

I tre grafici riassumono l’attività e i risultati di O.C.S. Nella pagina a fianco, la lavorazione degli stampi è effettuata con macchinari ad alta precisione.

15% 15%

50%

20%

o-ring guarnizioni speciali cornici e rondelle guarnizioni di chiusura

tempo per vedere come andavano le cose. Sono andate bene, e da allora non ci siamo più fermati». All’epoca, spiega Savoldi, gli stampi venivano tutti prodotti a mano al tornio. Si realizzavano le quattro spinature di centraggio sulla piastra e poi si segnavano a mano i punti dove occorreva scavare l’acciaio per creare le forme di stampa e i canali di iniezione. «Lavoravamo con il trapano su un lato della piastra – dice Savoldi – e poi si copiavano i centri con il tornio sull’altro lato». Savoldi aveva ideato un metodo per riprodurre su più stampi lo stesso identico

disegno, usando dei fogli di carta semitrasparente per segnare i punti delle incisioni e poi riportarli su altre piastre. «Era un lavoro molto fisico e stancante – ricorda – perché bisognava continuamente spostare e sollevare a mano le piastre d’acciaio. Ma era anche un periodo di innovazioni continue. Per facilitare il lavoro, per esempio, inventammo un sistema a bilanciere per spostare e inclinare lo stampo, in modo da lavorarlo meglio». Ma sostanzialmente tutti i metodi di produzione degli stampi in Italia hanno visto le prime, pionieristiche applicazioni da queste parti.

Non solo guarnizioni

Da quegli inizi, O.C.S. è cresciuta fino a diventare, oggi, un’azienda con 22 dipendenti, suddivisi tra officina, ufficio tecnico, ufficio commerciale, amministrazione e reparto cromatura, aperto nel 1999, un altro dei vanti dell’azienda. Con la cromatura degli stampi la O.C.S. ha di fatto introdotto un nuovo standard qualitativo nella finitura delle guarnizioni in gomma, che escono dalle presse con una superficie particolarmente liscia, sempre più richiesta per tutti quei particolari che restano a vista e che, quindi, devono avere anche un valore estetico oltreché svolgere una funzione meccanica. Il reparto di sabbiatura, aperto nel 2004, consente invece di ottenere stampi da cui produrre pezzi con una finitura scabra, anche in questo caso per unire necessità funzionali ed quelle estetiche. Oggi l’azienda deve far fronte a richieste ben più complesse rispetto a quanto avveniva quarant’anni fa. «La tecnologia è cambiata molto rispetto agli inizi – spiega Cinzia Savoldi, Sales Manager e figlia di Guido – soprattutto da quando, negli anni Ottanta, L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

39


Dalle Aziende

sono comparse le prime macchine a controllo numerico, che hanno determinato anche nella nostra azienda una vera e propria rivoluzione culturale». Tutto quello che prima veniva eseguito a mano, dopo l’avvento delle macchine CNC è passato sotto la gestione dei computer, con la possibilità di raggiungere un livello di precisione assoluto e impensabile fino a quel momento. Oggi l’attività dell’azienda è un mix tra alta tecnologia e produzione artigianale. «Gli stampi – spiega Alba della Volta, Sales Executive di O.C.S. – non sono prodotti di serie, prodotti e distribuiti in grandi quantitativi. Sono pezzi unici, o quasi, che sempre di più richiedono un’attenta progettazione, sviluppata insieme con i clienti e i produttori di mescole. L’avvento di mescole sempre più performanti, ma sempre più difficili da lavorare, come per esempio quelle ad alto contenuto di perossido, ci hanno imposto complessità sempre maggiori, che si sono tradotte anche in un’organizzazione del lavoro diversa». Di recente l’azienda non soltanto ha integrato nell’organico due nuove figure specializzate, per far fronte alle necessità di produzione, ma si è anche dotata di nuove macchine, tra cui una a elettroerosione e un elettromandrino da 60.000 rpm (giri al minuto).

Nuove alleanze

Non si è pensato solo a rinnovare le tecnologie, ma anche a definire nuove alleanze. Spicca, tra queste, l’accordo con Desma, il produttore tedesco di presse per l’industria della gomma, in seguito al quale è stata installata nella sede di O.C.S. una pressa orizzontale Sealmaster di ultima generazione, utilizzata per testare gli stampi in loco. Questa soluzione consente di ridurre i tempi morti e i costi procurati dall’invio degli stampi al cliente per i test di utilizzo e il ritorno a O.C.S. per eventuali ritocchi o messe a punto. «L’accordo con Desma – spiega Alba della Volta – affonda le radici in un primo contatto che abbiamo avuto con il management dell’azienda tedesca a Parigi, a marzo del 2013, in occasione della International Rubber Conference. I contatti si sono poi intensificati finché, lo scorso autunno, abbiamo messo in funzione la pressa Desma nella nostra sede». Negli ultimi anni l’azienda, che si è costruita un solido nome soprattutto per la produzio40

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

ne di stampi per guarnizioni, ha ampliato le tipologie di prodotto. «Non lavoriamo più esclusivamente per i produttori di Oring, come facevamo anni fa – sottolinea Alba della Volta – ma anche per i settori automobilistico, petrolchimico, medicale, aerospaziale. Grandi forniture sono in corso, per esempio, per una grande società multinazionale attiva nel settore delle guarnizioni per il petrolchimico, mentre ci fa particolarmente inorgoglire il fatto che i nuovi aerei di linea Airbus volino con componenti prodotti dal gruppo Trelleborg utilizzando nostri stampi». Lo stesso direttore vendite di Desma, Harald Schmid, che abbiamo incontrato lo scorso febbraio in occasione di un open house organizzato a Erbusco da Doss Visual (ne abbiamo parlato nello scorso numero de L’Industria della Gomma, numero 616), conferma che «abbiamo cercato e voluto la collaborazione con O.C.S. perché la loro qualità di produzione degli stampi per guarnizioni, unita ai prezzi decisamente concorrenziali, qualifica l’azienda come un partner strategico per noi. Anche perché si trova in Italia, nel cuore del distretto industriale con la più alta concentrazione di aziende dello stampaggio in gomma di tutta Europa».

Fare sistema: T5C

La necessità di fare sistema, di cui l’accordo con Desma è un esempio, ha spinto O.C.S. a consolidare ulteriormente la propria rete di alleanze. Partendo proprio dall’intesa con il gruppo tedesco, l’azienda di Adrara San Martino ha catalizzato anche gli interessi e le attenzioni di altre tre imprese: la Doss Visual di Erbusco, che produce sistemi per il controllo della qualità attraverso la visione artificiale, e due importanti produttori di mescole, LTE e CO.ME.T., complementari tra loro perché lavorano su prodotti differenti. Le cinque realtà hanno dato vita all’iniziativa The Five Carats, T5C, di cui L’Industria della Gomma ha parlato più volte. «Le basi per T5C – dice ancora della Volta – si sono concretizzate ai primi di ottobre del 2013 a Cleveland, in occasione della fiera Rubber Expo. L’idea è quella di operare come una rete di aziende, in modo da attivare uno scambio di visibilità che vada a beneficio di tutti». Ogni singola azienda ha i propri rapporti con clienti che possono manifestare esigenze o bisogni a cui gli altri componenti

40 anni in sintesi 1974 Guido Savoldi fonda la O.C.S. 1988 l’azienda si trasforma da ditta individuale a società di capitali 1998 certificazione ISO 9002:1994 1999 apertura del reparto di cromatura 2002 introduzione del processo di tempra 2003 l’azienda si dota di sistemi di progettazione 3D 2003 certificazione ISO 9001:2000 2004 apertura del reparto di sabbiatura 2006 ampliamento degli uffici e sito del produttivo 2009 avviata una collaborazione per la produzione di CBR (stampi a canale freddo) 2010 certificazione ISO 9001:2008 2011 aperto il laboratorio per i test di stampaggio della gomma 2013 accordo con Desma per l’installazione di una pressa Sealmaster 2013 avvio dell’iniziativa The Five Carats - T5C


Stampi

L’incisione di una piastra di uno stampo a estrusione. Nella pagina a fianco, la vecchia sede dell’azienda (in alto) e la sede ampliata (in basso) nel 2006.

del sodalizio sono in grado di dare una risposta. Ecco allora che, sulla base di rapporti consolidati e di una stima reciproca, i singoli componenti di T5C possono suggerire a chi ne ha bisogno di interpellare le altre “punte di diamante” che fanno parte del network. The Five Carats possono fornire una consulenza completa per definire un intero processo produttivo, dalla mescola al prodotto finito. Oppure studiare e risolvere

singoli aspetti: dalla definizione della mescola adatta alla realizzazione dello stampo ad hoc, dall’aggiornamento delle parco presse al miglioramento del controllo di qualità. L’osservazione del mercato attuale, dice ancora della Volta, «evidenzia un numero crescente di clienti che stanno entrando nel settore della stampa a iniezione della gomma, perlopiù provenienti dal mondo della plastica. Queste aziende hanno biso-

gno di un’assistenza a 360 gradi, che le aziende componenti T5C sono in grado di fornire per la loro profonda conoscenza del settore». Agire in coordinamento con altre realtà, del resto, è sempre più fondamentale per restare sul mercato. «Mentre un tempo arrivavamo a produrre anche 150 stampi al mese – osserva Cinzia Savoldi – oggi ne realizziamo una media di 50 al mese, soprattutto a causa del fatto che gli stampi di oggi sono molto più complessi rispetto a un tempo e richiedono quindi molto più lavoro. Una volta si facevano stampi da una a 150 cavità, oggi produciamo stampi che vanno da una a 2.000 cavità, in modo particolare per termo-regolati multiugello. Si lavora anche con presse più piccole e con gomme speciali, che richiedono stampi particolari, adattabili a ogni tipo di macchina, come i CRB con regolatore di flussi, e con particolari sempre più complessi, come per esempio gli stampi multi-ugello, a canale freddo o a tre piastre (tipo sandwich) che fanno tutti parte della gamma di prodotti realizzati da O.C.S.». 


Dalle Aziende

REP: ecco la decima generazione di Giuseppe Cantalupo

L’

avevamo vista in anteprima al K di Düsseldorf, ma ora è pronta ad essere lanciata sul mercato. La nuova pressa verticale a iniezione per la gomma V710 di REP è la prima di una nuova linea di presse della casa francese che fin dal 1948 sviluppa e produce macchinari di questo tipo, per la plastica e, dal 1964, per la gomma (vedi il box). La V710 è la primogenita della decima generazione di presse del produttore francese, che mette a frutto, in questa linea, tutta l’esperienza e la competenza maturate in oltre 50 anni di attività nel settore dell’iniezione della gomma. Una linea tutta nuova. E il nuovo è riassunto e pienamente espresso da due aspetti fondamentali: l’estetica e, soprattutto, la tecnologia intelligente integrata. Non a caso, con particolare allusione a queste caratteristiche, la G10 è definita dal costruttore “infinitely smart”: una generazione di presse dall’intelligenza impareggiabile – si direbbe in italiano - . E la qualifica integra perfettamente le caratteristiche che costituiscono l’impronta di riconoscimento delle presse REP a livello mondiale: l’affidabilità e la robustezza, oltre alla tecnologia di iniezione ineguagliata.

La V710

La V710 è il primo modello della generazione G10 che sostituirà progressivamente le macchine della G9 per le migliori prestazioni in assoluto che è capace di offrire: efficacia energetica, maggiore produttività, nuovo design, tecnologia intelligente. 42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Presentata in anteprima mondiale al K di Düsseldorf, la nuova pressa verticale a iniezione per la gomma V710, primogenita della decima generazione di presse della REP, è pronta per essere lanciata sul mercato. Adotta soluzioni tecnologiche innovative di sicuro interesse per gli stampatori

La pressa verticale V710.


Macchinari

Il sistema di iniezione – brevettato del quale è dotata rappresenta, storicamente, il motore primo dal quale trae origine il successo che le macchine REP hanno sempre riscontrato sui mercati: la centratura precisa dell’unità di iniezione sullo stampo assicura, infatti, la perfetta tenuta stagna e la precisione del dosaggio che garantiscono la qualità dei pezzi stampati. La grande varietà disponibile di volumi e pressioni di iniezione, inoltre, offre allo stampatore un’ampia possibilità di scelta delle condizioni operative più idonee a soddisfare le sue esigenze: a seconda del modello, il volume di iniezione varia da 1.200 a 8.500 cm3, con una possibilità di iniettare ad una pressione da 1.500 bar fino a 3.000 bar. L’unità di chiusura a tre tempi, che sviluppa 5.000 kN di forza di chiusura, rappresenta una soluzione compatta e altamente affidabile in termini di prestazioni ad alto livello perfettamente combinate con la robustezza e la stabilità della pressa. Il sistema di entrata della piastra di contrasto consente una corsa di apertura di tutto rispetto – da 500 a 830 mm - , con una velocità di spostamento ampiamente superiore a quella dei sistemi telescopici o di altre soluzioni complesse. Inoltre, la precisione delle corse di apertura e chiusura, come anche di bloccaggio e sbloccaggio, garantisce il perfetto controllo dei degasaggi. Un particolare non di poco conto: grazie al numero contenuto di vincoli meccanici, per di più anche senza necessità

Le soluzioni ergonomiche della pressa V710 che puntano sulle dimensioni ridotte per migliorare l’accessibilità. Tra le caratteristiche evidenziate dall’illustrazione: la riduzione dell’ingombro a terra, l’altezza ottimizzata del piano di lavoro, l’ingresso della trafila ad altezza uomo, la visibilità migliorata grazie alle finestre laterale e posteriore. di lubrificazione, gli interventi di manutenzione sono molto ridotti, con conseguenti notevoli benefici in termini di produttività e di riduzione dei costi di gestione della macchina.

Meno ingombro, più ergonomia

Importante caratteristica di questa nuova pressa è la migliorata accessibilità combinata col minor ingombro a terra. Ma, a dire il vero, tutte le novità riguardanti il rapporto uomo-macchina introdotte dalla casa francese mirano a ottimizzare le condizioni di utilizzo della V710. Perché un’ergonomia migliorata significa maggior sicurezza per l’operatore e, di riflesso, maggiore produttività e più alta qualità della produzione. Queste le principali novità: • l’altezza del piano di lavoro è costante e indipendente dallo spessore dello stampo; • l’ingresso della trafila per l’alimentazione della mescola è ad altezza d’uomo; • la visibilità dell’area stampo è migliorata da una finestra laterale e da una posteriore;

Presse per lo stampaggio dal 1948 La REP, leader internazionale nella costruzione di presse per lo stampaggio a iniezione della gomma con sede a LyonCorbas, Francia, vanta un’esperienza pluridecennale nella fabbricazione di questo tipo di macchine. È del 1948 la produzione della sua prima pressa per lo stampaggio con la tecnologia dell’iniezione. È una macchina concepita per stampare la plastica, ma la società francese, man mano che affina la sua specializzazione in questa tecnologia, coglie la crescente importanza che nel frattempo vanno assumendo i polimeri elastomerici e nel 1961 matura la decisione di orientare la sua attività produttiva più specificamente verso la gomma. Nel 1964 REP lancia la prima serie di macchine verticali per lo stampaggio della gomma, e da quell’anno in poi è tutto un susseguirsi di ottimizzazioni e innovazioni tecnologiche che si concretizzano in modelli di presse che incontrano l’immediato favore del mercato. Sono macchine progettate per soddisfare ogni esigenza di cicli di stampaggio per la produzione dei più svariati articoli, anche con tipologie diverse di mescole, in entrambe le configurazioni, verticale e orizzontale. Sono capaci, cioè, di offrire all’industria dello stampaggio della gomma una molteplicità di soluzioni in grado sia di soddisfare le richieste anche più esigenti della clientela che di fornire il supporto tecnologico necessario per fronteggiare le problematiche poste dall’evoluzione del mercato. REP riassume la propria attività con 4 numeri:

• oltre 100 anni di innovazione • oltre 57 paesi in cui ha installato le proprie presse • 11.000 presse installate in tutto il mondo • 5 continenti in cui è presente

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

43


Macchinari

Dalle Aziende

sente all’operatore di visualizzare contemporaneamente due pagine su un grande schermo tattile da 21,5 pollici, a 16/9: una permette l’impostazione dei parametri di processo, l’altra il controllo di una curva o il monitoraggio di una regolazione.

Avvisa l’operatore

Sopra, l’interfaccia Multi-attività; in alto a destra, veduta parziale del reparto di produzione della REP.

• un pannello luminoso segnala lo stato operativo nel quale si trova la pressa; • la protezione laterale è pretagliata per l’installazione di un dispositivo di allontanamento dei fumi.Una menzione particolare, infine, merita la nuova interfaccia ‘Multi-attività’ di cui è equipaggiata la V710: una novità tecnologica intuitiva e facile da usare che con44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Ancora altre novità tecnologiche, definite, non a caso, intelligenti dalla casa francese. Per la prima volta una pressa per lo stampaggio a iniezione è dotata di un software di manutenzione predittiva: la macchina, cioè, avvisa l’operatore in caso di usura di qualche componente o, in generale, della necessità incombente di un intervento di manutenzione per prevenire guasti. Un’altra novità è l’auto-tuning, che permette di impostare automaticamente la velocità ottimale di stampaggio. Infine, la V710 è dotata – e lo saranno tutte le macchine REP a partire dalla generazione G10 - di un modem 3G che consente il collegamento remoto col costruttore senza passare per la rete interna del cliente. È una innovazione tecnologica importante, perché permette la diagnosi remota e facilita l’assistenza manutentiva.

Fa risparmiare

Ultima, ma non per importanza, la novità che riguarda il risparmio energetico e coinvolge non solo la V710, ma tutte le presse della generazione G10. Queste sono equipaggiate con un pacchetto eco-energetico che adotta tre soluzioni: • miglioramento dell’isolamento tra la traversa e il piano riscaldante, che permette di conseguire una riduzione del 16% del consumo energetico per il riscaldamento degli stampi; • miglioramento dell’isolamento anche dei collari riscaldanti dell’unità di iniezione, che consente di ridurre fino al 15% il consumo energetico per la preparazione della mescola; • utilizzo di una nuova servo-motopompa costituita da un motore sincrono comandato da un variatore e da una pompa a portata fissa, che permette di ridurre il consumo energetico del 40% rispetto a una configurazione standard. La soluzione rende anche disponibile una potenza che permette di eseguire l’iniezione sia a piena portata che a pressione piena senza andare a discapito delle prestazioni. Tanti vantaggi, insomma, sul piano economico e su quello ecologico. Di questi tempi, non è poco. 



Dalle Aziende

Quando il taglio è su misura di Giuseppe Cantalupo

I

l nome Gecam dice tutto: come si chiama l’azienda, cosa fa e dove produce. Pensato dal fondatore della società - l’ingegnere Daniele Camisa - con criteri di scelta ben precisi, “Gecam” dichiara, infatti, la proprietà e gli articoli che produce, con l’indicazione anche della collocazione geografica dell’azienda attraverso il GE iniziale - Guarnizioni Emiliane che precede il nome del fondatore abbreviato. Chiarezza di idee innanzitutto, quindi. E anche fertile immaginazione nell’elaborazione dei progetti. Il tutto sostenuto da una ferma determinazione nel passare all’atto pratico, una volta che la decisione è stata presa. Sono le cose che colpiscono di più nell’ingegner Camisa, amministratore delegato della società, che abbiamo incontrato in azienda insieme al figlio Federico, laureato in Ingegneria Meccanica, general manager dell’azienda Ne abbiamo avuto subito una riprova, sentendo come è nata la Gecam.

La scelta giovanile

Il giovane ingegnere Daniele Camisa non ama molto lavorare come lavoratore dipendente. La sua idea fissa è mettersi in proprio. Dirigere un’azienda sua è per lui una necessità fisiologica. E appena se ne presenta la possibilità, non si lascia sfuggire l’occasione. Una società di Minerbio, produttrice di guarnizioni per il settore motoristi46

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Nasce nel 1990 come azienda produttrice di sole guarnizioni industriali, ma nel giro di pochi anni la Gecam di Minerbio, Bologna, si afferma come fornitore di un’ampia gamma di articoli tecnici per i più svariati settori applicativi, prodotti col taglio di una estesa varietà di materiali, tra i quali, principalmente, la gomma

L’ingegnere Daniele Camisa in ufficio con il figlio Federico.


Articoli In Gomma co, versa male e viene messa in vendita. Daniele Camisa non ci pensa su due volte: è arrivato il suo momento. Una telefonata, un appuntamento, e in pochi giorni, giusto il tempo delle trattative, l’azienda è sua. È il 1990, e nasce la Gecam. Gradualmente nel tempo, le attrezzature vecchie e obsolete vengono sostituite: via gli stampi in acciaio e le presse non in regola con la normativa antinfortunistica. Al loro posto stampi a fustella e moderne fustellatrici, alle quali si aggiungeranno nel tempo ancora altre apparecchiature per il taglio dei materiali.

Verso una sede più grande

Ai primi interventi, necessari per un rinnovo obbligato del parco macchine e delle attrezzature di servizio, segue tutta una serie di investimenti per dotare l’azienda di strumenti di lavoro e di produzione adeguati alla gamma prodotti che nel frattempo Camisa, con sagacia e intelligente capacità innovativa, ha gradatamente diversificato. Anche per ridurre gli effetti sfavorevoli di eventuali oscillazioni della domanda. Grazie alla sua capacità di rispondere alle aumentate esigenze dei clienti, in virtù della diversificazione dei prodotti e al carattere di modernità che

«Stiamo lavorando a una riorganizzazione interna per razionalizzare e pianificare la produzione, anche attraverso la creazione di isole di lavoro e una nuova disposizione delle macchine all’interno dello stabilimento» viene via via assumendo, Gecam conosce un crescendo di risultati positivi che la portano alla piena affermazione sul mercato: è il successo. E nel 1994 la società consolida la sua posizione con l’acquisizione della clientela di un’altra azienda artigianale che stava per chiudere i battenti. Per questa e altre potenzialità produttive di cui la società è venuta man

Tappeti gommati per la produzione di pedane.

mano dotandosi nel tempo, cresce il numero dei dipendenti dell’azienda: già a metà degli anni ’90 in Gecam lavorano 8 persone. «Quando abbiamo incominciato – dice con una punta di giustificato orgoglio il brillante conversatore che è l’amministratore della società – eravamo in tre, e la mia giornata lavorativa si dilatava fino alle ore serali». Anche i clienti aumentano di numero e, di conseguenza, crescono anche gli ordini. Risultato: la sede dove ha avuto inizio l’attività, appena 600 metri quadrati totali, è diventata adesso troppo piccola. È il 1999, e Camisa è costretto a cercarsi una sistemazione in locali più ampi. E la trova nella stessa Minerb o, a breve distanza da quella nella quale ha incominciato la sua avventura. Il complesso – lo stesso occupato oggi – si estende su una superficie di 6.000 metri quadrati, di cui 3.000 coperti, che consentono una più razionale ed efficiente organizzazione dei locali e degli spazi riservati alla produzione, al magazzino, al controllo qualità e agli uffici amministrativi e commerciali. Nel frattempo i dipendenti sono sa-

liti a undici. Nel 2012 il giovane Federico Camisa, laureato da qualche anno in Ingegneria Meccanica, segue le orme paterne e entra in azienda, nella quale aveva già incominciato ad affacciarsi nel 2007, prendendo in consegna la gestione dei vari aspetti della conduzione, da quelli tecnici a quelli amministrativi, con l’obiettivo di migliorarne la funzionalità e l’efficienza.

Il taglio su misura

L’azienda di Minerbio produce mediante il taglio – su disegno del cliente – una vasta gamma di articoli tecnici per numerosi settori industriali: da quello idraulico a quello elettrico, elettronico e elettromedicale, dall’automobilistico al metalmeccanico e nautico, da quello dell’isolamento acustico e termico a quello dell’edilizia, per ricordare i principali. Si tratta di una serie impressionante di articoli per chiunque abbia l’esigenza di realizzare particolari in 2D come, ad esempio, una guarnizione piana, una pedana antisdrucciolevole, un nastro trasportatore, un pannello fonoassorbente, un isolante termico o elettrico, e molti altri ancora in materiali diversi, a seconda degli specifici settori di impiego o delle particolari condizioni di esercizio alle quali sono destinati i manufatti. Ampia la gamma degli articoli, altrettanto ampio, di conseguenza, il panorama dei materiali utilizzati per soddisfare le incalcolabili esigenze della clientela. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

47


Dalle Aziende

Alcuni esempi: semilavorati a base di gomma, sughergomma, agglomerati di gomma, spugne poliuretaniche, tessuti gommati per membrane, tappeti gommati, plastica (essenzialmente metacrilato, policarbonato, polietilene e PVC). Le mescole a base gomma utilizzano sia gomma naturale che elastomeri sintetici, anche provenienti da pneumatici fuori uso. Tra le gomme sintetiche, trovano impiego principalmente l’SBR per le buone caratteristiche meccaniche e la discreta resistenza all’abrasione; l’NBR per l’elevata resistenza a idrocarburi, oli e grassi, anche fino a 160°C; l’EPDM per la sua ottima resistenza agli agenti atmosferici; e poi la gomma fluorurata, la siliconica, la fluorosiliconica, per le applicazioni nelle quali sono particolarmente importanti le caratteristiche di elevata resistenza agli aggressivi chimici, all’ozono e all’abrasione, anche ad alta temperatura. Sono usati anche compound a base di NBR o SBR per articoli destinati al contatto con alimenti, certificati secondo le norme DM 102 e FDA.

Macchine e tecnologie all’avanguardia

A una gamma tanto vasta e diversificata di prodotti deve necessariamente corrispondere un parco macchine adeguato. Come numero e come tecnologia. I materiali da tagliare sono molti e per le più svariate esigenze. 48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

Sopra, pettini protettivi in gomma. In basso, Un imballaggio speciale in gomma espansa.

Inoltre, sono diversi per natura chimica, spessore e forma. È, quindi, vitale disporre del sistema di taglio più efficiente, più adatto allo specifico materiale da trattare, che consenta di rispondere presto, bene e nella maniera più economica possibile alle richieste della clientela. E Gecam fa fronte a queste esigenze con un parco macchine di tutto rispetto, all’avanguardia, capace di rispondere a tutte le tipologie di commesse - dalle piccole alle grandi serie - e di garantire i migliori risultati in termini di precisione e pulizia del taglio. Questa la formazione in campo: - cinque centri di taglio water jet - cinque fustellatrici automatiche a ponte - due fustellatrici a massa battente - tre plotter a lama vibrante - un plotter dotato di fresa - un centro di taglio al laser - una macchina tagliarotoli Il taglio ad acqua (water jet) avviene per l’azione meccanica di un sottile getto d’acqua con diametro variabile da 0,08 a 0,4 mm e alla pressione di circa 4.000 bar e consente di realizzare sagome complesse con precisione elevata (±0,15 mm). Non provoca

deformazioni meccaniche e nemmeno alterazioni termiche nel materiale trattato ed è, perciò, adatto alla lavorazione dei materiali termicamente sensibili, come carta, gomma e plastica, fino a una dimensione massima delle figure di 2 m x 4 m. Per il taglio di metalli, del vetro, del marmo e della plastica rigida, viene aggiunto all’acqua un abrasivo finissimo che innalza il potere penetrante del getto. La precisione ottenibile in questo caso è di ±0,3 mm circa. Il taglio con fustella consiste nel pressare sul materiale da trattare un na-


Articoli In Gomma

Una panoramica dell’interno dello stabilimento di Minerbio, in provincia di Bologna.

stro d’acciaio con profilo tagliente sagomato secondo la figura da realizzare. È utilizzato specialmente per la produzione di membrane, guarnizioni e oggettistica in un’ampia varietà di materiali come, per esempio, gomme sintetiche, gomma naturale, tessuti gommati, sughergomma, grafite armata, poliuretano espanso, e altri ancora. Rappresenta la soluzione più economica per tagliare materiali morbidi e di basso spessore - da pochi decimi di millimetro fino a 15 mm - : consente, infatti, produzioni orarie molto elevate (fino a 10.000 15.000 pezzi/ora). Il taglio a lama vibrante avviene mediante una lama simile a quella di un cutter, fatta vibrare ad altissima frequenza sotto il controllo di un CNC installato su un plotter. Anche questa è una lavorazione economica, e la tecnologia che ne è alla base sfrutta il vuoto per fissare e distendere sul piano di lavoro il materiale da tagliare, consentendo in tal modo di lavorare anche materiali non perfettamente piani e di effettuare tagli anche in punti nei quali sono presenti pieghe o ondulazioni. È utilizzata con la gomma, la sughergomma, la

gomma espansa, il PVC, la grafite armata, in spessori massimi di qualche millimetro. La fresa consente di effettuare lavorazioni senza perforare il materiale permettendo quindi di fare cave, sfasature e smussi sia in materiali rigidi che in materiali espansi. Il bordo di taglio risulta perfettamente perpendicolare al piano di lavoro, a differenza del sistema water jet, nel quale questo presenta una conicità non trascurabile al crescere dello spessore. E’ particolarmente adatta alla lavorazione di plastiche (PE, PVC, PTFE,

«Per valutare le potenzialità del nostro export abbiamo appena inserito in organico una nuova figura, con il compito di studiare i mercati esteri in cui inserirci» POMC, PPMA) e gomma, con spessori fino a 100mm. Il taglio al laser presenta numerosi vantaggi: è indipendente dalla durezza del materiale, permette di realizzare bordi di taglio stretti e paralleli e di lavorare su profili complessi e con raggi di curvatura ridotti; inoltre, consente velocità di taglio elevate e presenta la caratteristica generale di un’ottima finitura dei bordi. È la tecnologia adatta per il taglio di metacrilato, guarnizioni in carta.

La tagliarotoli è una macchina che permette di ottenere strisce di materiale lunghe anche più di 10 metri da sottoporre, eventualmente, a ulteriori lavorazioni come, per esempio, la realizzazione di asole o di fori. È utilizzata con agglomerati, gomma (sintetica e naturale), tappeti gommati, sughergomma, poliuretano espanso, schiuma fonoassorbente.

Pronti per l’estero

Il mercato della Gecam è quello italiano, e l’azienda vi realizza un fatturato di 1,3 milioni di euro, proveniente, per il 70%, dal mercato regionale. Ma la società di Minerbio è pronta a compiere il grande passo: varcare i confini nazionali e proiettarsi anche in Europa, alla quale è principalmente rivolto il suo sguardo. «Appunto in quest’ottica - ci dice Daniele Camisa - l’azienda ha inserito nel suo organico una persona giovane col compito di fare uno studio dei mercati esteri e valutare per quali prodotti dell’azienda c’è spazio, dimensionarne le potenzialità applicative e stimarne i possibili consumi, accertare l’eventuale esigenza di prodotti per nuove applicazioni o “scovare” nuove nicchie per i prodotti che già facciamo, magari con caratteristiche nuove o semplicemente migliorate». Quali i tempi perché la prospettiva si i concretizzi? «Per definire tempi e modalità con le quali intraprendere il nuovo cammino – ci spiega FedeL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

49


Articoli In Gomma

Dalle Aziende

rico Camisa – occorre prima di tutto che la persona che dovrà condurre la ricerca di mercato studi i nostri prodotti e le loro applicazioni, per essere in grado di valutarne le potenzialità in altre realtà industriali diverse da quelle nostrane che, comunque, non dovranno essere trascurate. Valuteremo, poi, attentamente i report sulle indagini svolte e le prospettive di vendite che ne potranno derivare. Dopodiché, potremo pensare a un programma operativo. È possibile che questa fase dei lavori termini entro l’anno».

Investimenti e riorganizzazione

Ma c’è anche un altro progetto, altrettanto importante, nel quale la Gecam sta già investendo e al quale sta dedicando gran parte del suo tempo Federico Camisa. È il progetto Gecam.2, che prevede una riorganizzazione globale dell’azienda che riguarderà non solo aspetti esteriori, estetici, della struttura edilizia ai fini di una migliore accoglienza di clienti e visitatori, ma anche aspetti più propriamente tecnologici e gestionali. L’obiettivo fondamentale è quello di ottimizzare tutti i processi interni, da quello produttivo a quello commerciale, dalla gestione del personale alla gestione del rapporto con i clienti, per consentire una marcata evoluzione dell’azienda in termini di modernità e maggiore efficienza. «Il programma è decisamente impegnativo – commenta il giovane ingegnere – , ma va realizzato per garantire, tra le altre finalità, una maggiore produttività dell’azienda in un’epoca difficile come quella attuale, nella quale il controllo del mercato risulta sempre più complesso. Di qui la necessità, per fare un esempio, di razionalizzare la pianificazione della produzione e riorganizzare la produzione stessa, anche attraverso la creazione di isole di lavoro, con conseguente nuova disposizione delle macchine». «Particolare attenzione, inoltre, – prosegue il general manager della società – verrà dedicata all’area controllo della qualità, per migliorarne la funzionalità e l’efficienza. Tutte le funzioni aziendali, in conclusione, 50

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

trarranno beneficio dalla riorganizzazione di spazi e locali. E nel loro complesso, questi interventi, combinati con l’ottimizzazione delle tecnologie che abbiamo già messo in atto con l’acquisto di nuovi macchinari, ci permetteranno anche di ridurre i costi. Un risultato non di poco conto, considerati i tempi».

La qualità soprattutto

La fedeltà di un cliente dipende soprattutto dal suo grado di soddisfazione. Il management aziendale ne è pienamente convinto. «La soddisfazione del cliente – dichiara, infatti, Camisa padre in perfetta sintonia con il figlio – è il nostro principale obiettivo. Ed è per questo motivo che Gecam privilegia da sempre un rapporto di stretta collaborazione con il cliente: in questo modo ne può conoscere meglio i problemi e, grazie all’esperienza e alla competenza del suo staff, è in grado di valutare le soluzioni tecniche che meglio ne sod-

«Nel piano che abbiamo predisposto per dare alla nostra aziende una sempre maggiore visibilità sul mercato interno e su quello internazionale è contemplata anche una più assidua partecipazione alle fiere di settore» disfano le esigenze. Soprattutto dal punto di vista della qualità». E alla qualità Daniele Camisa ha sempre tenuto. Lo testimonia il fatto che già nei primi anni ’90 l’azienda ha preso in esame e successivamente applicato ai comparti produttivi tutto il complesso di norme e regole che sarebbero poi confluite in un manuale della qualità, che ha guadagnato alla Gecam il riconoscimento della certificazione nel 1994. Ricerca e realizzazione della qualità, quindi. Questi gli impegni che la società ha preso sin dalla nascita nei confronti dei clienti e che non hanno mancato di produrre i loro frutti. Il riconoscimento della Certificazione

del Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 acquisita dall’azienda ne è la dimostrazione.

Che entrino i clienti

La qualità è importante, certamente, ma da sola non basta a rendere soddisfatto – e fedele – il cliente. Occorrono anche affidabilità, qualità del servizio, puntualità di consegna. Doti che hanno il loro fondamento nella competenza e nell’esperienza del fornitore, nella varietà e modernità delle sue macchine, nell’organizzazione del suo lavoro. E Camisa è fermamente convinto che è importante che il cliente possa cogliere questi aspetti direttamente. Se possibile, da vicino. Ecco, allora, che progetta, come atto finale dell’intera opera di riorganizzazione della sua azienda, un “open day”: una giornata in cui un certo numero di clienti saranno invitati a visitare la Gecam a “porte aperte”, perché vedano con i loro occhi e tocchino con le loro mani la realtà produttiva, le macchine dalle quali escono i prodotti che essi usano nelle loro lavorazioni, le diverse tipologie di taglio, gli automatismi richiesti dalle diverse esigenze produttive per la produzione di articoli particolarmente complessi. Un’iniziativa che nelle intenzioni di Camisa vuole essere l’inizio di un modo nuovo di concepire e realizzare il rapporto con il cliente: stargli vicino e tenerlo vicino per fargli sentire che la Gecam è, in un certo senso, anche la sua azienda, nella quale potrà sentirsi a suo agio, come a casa sua. «Vogliamo dare alla nostra società – conclude Daniele Camisa – un volto nuovo, presentarla al mondo esterno, sia nazionale che estero, con l’immagine che le è congeniale: quella di un produttore moderno, di alto livello qualitativo, detentore di una tecnologia all’avanguardia. Per questo, e per consentire una maggiore e più chiara visibilità della nostra azienda sullo scenario mondiale dell’industria manifatturiera, attiveremo anche una maggiore partecipazione alle fiere». Per un manager il cui impegno primario nei confronti della clientela è l’orientamento alla qualità totale, anche questo è un modo di produrre  qualità.



Normative NORMATIVE

Sicurezza sul lavoro: procedure semplificate per le PMI di Beatrice Garlanda

Una serie di procedure semplificate, emanate dal ministero del Lavoro, dovrebbero rendere più facile per le piccole e medie imprese italiane la predisposizione di un modello di organizzazione e gestione (MOG) per garantire la sicurezza nelle aziende. Ecco un dettagliato compendio delle novità, con i riferimenti al sito del ministero da cui scaricare moduli e allegati utili

C

on un comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2014, il ministero del Lavoro ha reso noto che, con un decreto del 13 febbraio 2014, ha definito – in attuazione all’art. 30, comma 5-bis del decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche – una serie di “procedure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese”. Tali procedure sono reperibili, con la relativa modulistica, nel sito internet del Ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it/Lavoro, nella sezione “Sicurezza del lavoro”). Vediamone i tratti salienti.

 Uno sguardo rapido Le procedure citate trovano il loro fondamento nell’art. 30 del decreto legislativo 81/08, ai sensi del quale il modello di organizzazione e gestione, per avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, di cui al d.lgs. 231/2001, deve essere adottato ed attuato assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: • al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge, in relazione a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti fisici, chimici e biologici • alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti • - alle attività di natura organizzativa • alle attività di sorveglianza sanitaria 52

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA APRILE 2014

• alle attività di formazione e informazione dei lavoratori • alle attività di vigilanza • all’acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge • alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle misure adottate Il modello organizzativo e gestionale di cui si tratta deve prevedere idonei sistemi che registrano l’attuazione delle attività sopra citate. Inoltre deve stabilire, sulla base della natura e delle dimensioni dell’organizzazione e del tipo di attività svolta, le diverse funzioni che assicurino le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, la valutazione, la gestione e il controllo del rischio, oltre che un sistema disciplinare atto a sanzionare il mancato rispetto delle misure previste dal modello stesso. Infine occorre che vi sia un sistema di controllo sull’attuazione di quest’ultimo e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro del 28 settembre 2001 o al British Standard 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui all’art. 30 del d.lgs. 81/08. Le PMI, ferma restando l’integrale applicazione di quanto previsto dall’art. 30 del d.lgs. 81/2008, qualora decidano di adottare un modello di organizzazione e gestione della salute e della sicurezza, possono utilizzare le indicazioni organizzative semplificate, di natura operativa, contenute nel documento approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro il 27 novembre 2013,


SICUREZZA allegato al decreto ministeriale 13 febbraio 2014 sopra citato. Le procedure semplificate di cui si tratta sono utili per predisporre ed attuare un sistema aziendale in grado di prevenire i reati di cui all’art. 300 del d.lgs. 81/2008, già previsti dall’art. 25-septies del d.lgs. 231/2001 (omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro).

 Procedure semplificate

Il documento della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro del 27 novembre 2013 fa, innanzitutto, una considerazione terminologica, premettendo che i testi normativi di riferimento per i modelli di organizzazione e gestione (in seguito MOG) delle PMI utilizzano espressioni diverse per indicare sia la dimensione dell’ente sia la figura apicale. Infatti, nel d.lgs. 81/08 e s.m.i. troviamo i termini di “piccole e medie imprese” e “datore di lavoro”; nel d.lgs. 231/01 e s.m.i. si parla invece di “ente di piccole dimensioni” e “organo dirigente”; infine, le linee guida SGSL/BS OSHAS 18001:07 indicano nella ”alta direzione” la figura apicale. Alla luce di quanto sopra, va osservato che le procedure semplificate riguardano alcuni aspetti organizzativi e modalità applicative per l’adozione e l’attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza di cui all’art.30 del d.lgs. 81/08 nelle piccole e medie imprese, idonei ad avere efficacia esimente ai sensi del d.lgs.231/2001. Esse tengono conto di com’è articolata la struttura organizzativa, considerando: • l’eventuale coincidenza tra l’alta direzione, il datore di lavoro e l’organo dirigente • l’esistenza di un unico entro decisionale e di responsabilità la presenza di dirigenti • la presenza di soggetti sottoposti alla vigilanza di altri. La realizzazione di un MOG, pur utilizzando modalità semplificate, rappresenta senza dubbio un impegno rilevante soprattutto per le imprese con pochi lavoratori e una struttura aziendale semplice. Va da sé che un MOG efficacemente attuato migliora la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, ma la sua adozione, che non è obbligatoria, deve essere valutata dalla direzione aziendale in base alle proprie necessità

. Politica aziendale di salute e sicurezza È compito dell’alta direzione definire la politica aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Si segnala, sul punto, che un elenco di elementi utili a questo scopo è riportato nell’allegato I del documento di cui si tratta. Va osservato che l’alta direzione, in particolare, si deve impegnare: • a rispettare e applicare integralmente la legislazione in materia di SSL • a prevenire infortuni e malattie professionali e a migliorare nel tempo le condizioni di SSL

• a verificare periodicamente ed aggiornare la politica aziendale in materia di SSL Alla luce di quanto disposto nella politica aziendale, sono definiti obiettivi di miglioramento che devono essere realizzati attraverso uno specifico “piano di miglioramento”. Gli obiettivi e la pianificazione delle attività di miglioramento (cfr. allegato 2 del documento) sono definiti considerando diversi parametri, come l’evoluzione della legislazione, i rischi per la salute e la sicurezza, la consultazione dei lavoratori. Nel piano di miglioramento sono anche individuate le responsabilità, le tempistiche, le priorità degli interventi da realizzare e le risorse necessarie alla realizzazione stessa. Spetta al datore di lavoro definire le modalità con le quali controllare funzionalità, efficacia e puntualità di realizzazione del piano di miglioramento, utilizzando anche degli indicatori di sistema (esempi sono riportati nell’allegato 2 del documento).

 Rispetto degli standard Il documento in esame dispone che il MOG preveda un sistema aziendale che rispetti gli standard tecnico strutturali fissati dalla legge: • in fase di implementazione del MOG • in occasione di acquisti (ad es. di macchine, impianti, DPI) • in fase di mantenimento della conformità di macchine/attrezzature/impianti/luoghi di lavoro. L’impresa predispone le modalità necessarie all’aggiornamento alle disposizioni di legge applicabili alla realtà aziendale specifica. Essa può avvalersi di risorse interne o esterne sia per identificare la normativa applicabile sia per consultare fonti di aggiornamento. L’allegato 3 del documento contiene un modulo utilizzabile per elencare le disposizioni in materia di salute e sicurezza applicabili all’azienda, definire il campo di applicazione, indicare la funzione aziendale interessata ed il responsabile dell’aggiornamento della normativa nonché della diffusione di quest’ultima. Si noti che l’impresa deve individuare chi, in fase di nuovi acquisti o di nuove installazioni, deve occuparsi di comprare, conformemente alla normativa vigente, attrezzature/macchine e sostanze e preparati pericolosi. Inoltre l’impresa individua gli standard tecnico-strutturali di legge riguardanti le attrezzature, gli impianti, i luoghi di lavoro, gli agenti chimici, fisici e biologici. Spetta all’alta direzione pianificare, attraverso un piano di monitoraggio “ad hoc”, gli interventi necessari per verificare il rispetto degli standard di cui sopra ed individuare le funzioni aziendali competenti con il compito, tra l’altro, di: • far effettuare i controlli attraverso gi organismi abilitati • vigilare regolarmente sul mantenimento dei dispositivi di sicurezza e sul buono stato di attrezzature, macchine ed impianti • mettere in atto tempestivi interventi di manutenzione nel caso di guasto o non conformità. Si segnala che l’allegato 4 riporta un modulo, utilizzabile per ogni macchina, utile a prendere nota degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati.

 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA APRILE 2014

53


REACH

Normative

Valutazione dei rischi Si ricorda che la valutazione dei rischi (VdR), disciplinata dall’art. 28 del d.lgs. 81/08 e s.m.i, deve riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell’azienda e di coloro che accedono al luogo di lavoro dell’azienda. Essa ha anche lo scopo di individuare adeguate misure di prevenzione e protezione e predisporre un piano di misure finalizzate all’implementazione nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 81/08, il datore di lavoro non può delegare la valutazione dei rischi né l’elaborazione del documento che ne consegue. Quest’ultimo è preparato in collaborazione con il Servizio di prevenzione protezione e, se previsto, con il medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o per la sicurezza territoriale. Il datore di lavoro effettua la valutazione dei rischi attraverso: • l’identificazione dei pericoli • la valutazione di tutti i rischi connessi con la salute e la sicurezza identificati in base ai processi aziendali e alle mansioni • l’identificazione delle misure atte a prevenire, eliminare o comunque ridurre al minimo i rischi valutati (informiamo, sul punto, che l’allegato 5 del documento della Commissione che stiamo trattando riporta una scheda per la consegna e la gestione dei DPI) • la definizione delle priorità e pianificazione degli interventi • la valutazione e il monitoraggio sull’applicazione delle misure adottate e la valutazione della loro efficacia Si segnala che l’art.29, comma 5 del d.lgs. 81/08 consente ai datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori di effettuare la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate previste dall’art. 6 del decreto stesso e dal decreto interministeriale del 30 novembre 2012. La valutazione dei rischi deve essere aggiornata, sulla base delle informazioni raccolte dalle attività di monitoraggio. Deve essere immediatamente rielaborata in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative per la salute e la sicurezza dei lavoratori, o per cambiamenti legislativi o a seguito di eventi quali infortuni significativi, emergenze. Infine, il documento di valutazione dei rischi deve indicare le misure di prevenzione e protezione attuate e contenere un programma di quelle ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.

 Attività di natura organizzativa Proseguendo nella lettura del documento della Commissione, troviamo la descrizione del MOG relativamente alle attività di natura organizzativa previste dalla lettera c) di cui sopra (art. 30 comma 1 lettera c) d.lgs. 81/08). La prima attività considerata è la gestione delle emergenze. Essa si concretizza nell’insieme delle misure da adottare in caso di pericolo grave ed immediato. Il datore di lavoro, o un incaricato, individua le possibili emergenze e le modalità per gestirle, considerando: • la valutazione dei rischi connessa alle attività ed ai processi produttivi 54

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA APRILE 2014

• la localizzazione delle attività e delle caratteristiche dei luoghi di lavoro • l’analisi delle possibili situazioni di emergenza • il numero massimo di persone che possono essere presenti nel luogo di lavoro. • Il datore di lavoro, o un incaricato, pianifica la gestione delle emergenze come segue: • designa i lavoratori, previa consultazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o per la sicurezza territoriale e (se previsto) del medico competente, incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza (cfr. art.18 d.lgs. 81/08). Gli addetti, prima di essere adibiti a tali mansioni, devono essere adeguatamente formati ed addestrati • definisce le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di emergenza in modo che tutto il personale non impiegato nella gestione dell’emergenza possa mettersi al sicuro • organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza • stabilisce le modalità di diramazione dell’allarme (es. sonoro, visivo) • informa i lavoratori delle misure predisposte e dei comportamenti da adottare • garantisce la presenza di planimetrie chiare, con l’indicazione delle vie di fuga e dei presidi antincendio • organizza esercitazioni periodiche, simulando le emergenze possibili, identificate e riportate, se del caso, nel piano di emergenza.

 Gestione degli appalti La lettera c) dell’art. 30 cita, tra le attività di natura organizzativa, la gestione degli appalti. Nella selezione degli appaltatori, il datore di lavoro deve: • scegliere gli appaltatori, verificandone l’idoneità tecnicoprofessionale • se i lavori ricadono nell’ambito di applicazione dell’art. 26 del d.lgs. 81/08, redigere il DUVRI. Lo stesso articolo prevede la possibilità di nominare un incaricato responsabile della cooperazione e del coordinamento • attivare le procedure di cui al titolo IV del d.lgs. 81/08 nel caso di cantieri temporanei o mobili • comunicare all’appaltatore/i la propria politica e, eventualmente, il soggetto di riferimento per l’attività oggetto d’appalto. Perché un MOG, in riferimento alla gestione degli appalti, sia efficace occorre che il regolamento contrattuale preveda l’osservanza delle disposizioni e delle regole operative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e le eventuali sanzioni disciplinari. Bisogna, poi, che il controllo sugli adempimenti sia affidato ad un oggetto identificato e che, in caso di inadempimento, sia assicurata l’applicazione delle sanzioni. Si segnala che sono previsti obblighi specifici connessi agli ap-


SICUREZZA palti (ad es. in relazione agli ambienti confinati, sulla formazione, informazione, procedure di lavoro).

 Riunioni periodiche

Un’altra attività di natura organizzativa prevista dall’art. 30 consiste nel predisporre riunioni periodiche di sicurezza e nel consultare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o la sicurezza territoriale (cfr. artt. 47 e 48 del d.lgs. 81/08). Nelle aziende che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione, indice almeno annualmente una riunione sulla sicurezza cui partecipano lo stesso datore o un suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente e nominato, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

 Sorveglianza sanitaria

Il documento in oggetto ricorda che il datore, o suo incaricato, nomina il medico competente, verificandone i titoli necessari per svolgere la sorveglianza sanitaria (art. 30, comma 1, lettera d) d.lgs. 81/08)). Quest’ultimo collabora con il datore ed il responsabile del servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi. Inoltre programma ed effettua la sorveglianza sanitaria utilizzando protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici. Egli visita, almeno annualmente (o con cadenza diversa stabilita in base alla valutazione dei rischi), gli ambienti di lavoro e redige apposito verbale. Il datore, o suo incaricato, controlla il corretto svolgimento dei compiti del medico competente e fa in modo che le visite mediche siano effettuate entro le scadenze previste dal protocollo di sorveglianza sanitaria e di rischio. Prima di adibire un lavoratore alla mansione prevista, il datore deve verificare il giudizio di idoneità alla mansione stessa, sia che si tratti di prima assegnazione sia nel caso di cambio di mansione.

 Informazione e formazione

Considerando quanto emerge dalla valutazione dei rischi e conformemente alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro, il datore di lavoro predispone e attua il “Programma annuale di formazione, informazione e addestramento” (art. 30, comma 1, lettera e) d.lgs. 81/08) per ognuna delle figure aziendali (a tal fine è possibile utilizzare il modulo di cui all’allegato 6 del documento che stiamo trattando). Il programma è aggiornato in occasione della revisione e rielaborazione della valutazione dei rischi, modifiche legislative, nuove assunzioni, cambiamenti delle mansioni o delle attività o dei processi. Al termine del percorso formativo deve essere verificato il grado di apprendimento e deve essere registrata la presenza dei partecipanti (vedi allegato 7 del documento). Occorre che i lavoratori siano formati sugli aspetti principali del MOG e su ruoli, compiti e responsabilità da questo previste. È consentita al datore di lavoro la raccolta di dati formativi, in-

formativi e di addestramento in apposite schede (vedi allegato 8 del documento). L’allegato 9 riporta, invece, un modello per registrare le attività di addestramento.

 Vigilanza sulle istruzioni

Il datore di lavoro fornisce direttive per la realizzazione di un sistema di controllo del rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro che incidono sulla salute e sicurezza, da parte dei lavoratori, e vigila sulla loro corretta attuazione con le modalità previste dal MOG (art. 30, comma 1, lettera f) del d.lgs. 81/08). Il dirigente, se presente, organizza le attività lavorative conformemente alle direttive del datore e vigila sul rispetto delle stesse da parte del personale alle sue dipendenze. Il preposto, infine, sovraintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute. La vigilanza del rispetto delle disposizioni aziendali è quindi distribuita, secondo le competenze di ciascuno, tra datore, dirigente (se presente) e preposto. E’ importante sottolineare che l’eventuale utilizzo della delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza del delegante in relazione al corretto esercizio delle funzioni trasferite da parte del delegato.

 Documentazioni e certificazioni obbligatorie

Il datore, o suo incaricato, deve gestire e custodire adeguatamente i documenti e le certificazioni obbligatorie per legge (cfr. allegato 10 del documento in esame). La definizione delle modalità di gestione dei documenti di cui si tratta è effettuata stabilendo almeno: - le modalità di comunicazione ella documentazione - il sistema di conservazione e controllo - le modalità di revisione - la figura/e che ne ha/hanno responsabilità.

 Efficacia delle procedure Un aspetto del MOG di particolare rilevanza è dato dalle verifiche periodiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate (art. 30, comma 1, lettera h) del d.lgs. 81/08). In questa fase si deve tener conto almeno dei seguenti elementi: • infortuni • incidenti, situazioni pericolose • non conformità, azioni correttive e azioni preventive Le attività del processo di verifica sono registrate e i risultati sono confrontati con gli obiettivi prefissati. Le necessità di sorveglianza/monitoraggio sono identificate anche a seguito della valutazione dei rischi. Tali attività sono svolte da risorse generalmente interne all’azienda, in base alle proprie competenze, secondo il piano di monitoraggio predisposto dall’azienda stessa (allegato 13). L’attività di sorveglianza/monitoraggio e misurazione comprende: • la pianificazione, con la definizione dei tempi, dei compiti e delle responsabilità L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA APRILE 2014

55


Normative

• l’identificazione del personale incaricato e, se necessario, la formazione e l’addestramento necessari allo svolgimento di tali attività • le modalità di gestione degli strumenti di misura utilizzati • la verifica delle caratteristiche tecnico-professionali con cui le attività stesse devono essere svolte, in caso di affidamento di queste attività a terzi • indicatori di prestazioni che consentono di monitorare nel tempo il miglioramento continuo Va osservato che il datore deve stabilire, implementare e mantenere attive modalità operative che gli consentano di registrare e analizzare gli infortuni, gli incidenti e le situazioni di pericolo. Per la registrazione e l’analisi degli incidenti e situazioni pericolose si può utilizzare il modulo di cui all’allegato 11 del documento in esame; per gli infortuni ci si può avvalere del modulo di cui all’allegato 12. Oltre alla registrazione degli eventi di cui sopra, è importante: • determinare i fattori che possono aver causato o contribuito a causare il verificarsi degli eventi • individuare le azioni correttive, volte a eliminare, per quanto possibile, le cause dell’evento • attuare le azioni correttive individuate e verificarne l’efficacia • svolgere azioni preventive, qualora possibile La non conformità al MOG va registrata e analizzata (cfr. allegato 11) e vanno poste in essere le azioni correttive necessarie.

 I sistemi di registrazione Il comma 2 dell’art. 30 del d.lgs. 81/08 stabilisce che il modello organizzativo e gestionale descritto dal comma 1, sopra analizzato, debba prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1 stesso. Il documento che stiamo esaminando evidenzia che spetta al datore di lavoro, o suo incaricato, stabilire le modalità di gestione e conservazione della documentazione atta a provare il funzionamento del MOG. Per definire le modalità di gestione di questa documentazione, occorre almeno stabilire: • le modalità di redazione e approvazione della documentazione • le modalità di invio della documentazione alle funzioni interessate • il sistema di conservazione /controllo • le modalità di revisione • chi/coloro ha/hanno la responsabilità di gestione • la data di emissione e d’aggiornamento Il MOG è accompagnato dalla documentazione necessaria alla sua gestione e verifica in base alla complessità dell’azienda, alle lavorazioni svolte e ai rischi presenti. La documentazione può ad esempio comprendere moduli/registrazioni, istruzioni operative, manuali, procedure. Essa può essere composta anche solo da moduli e registrazioni (come quelli allegati al documento in oggetto) se le necessità aziendali lo consentono.

 56

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA APRILE 2014

Controllo del rischio Il comma 3 di cui sopra recita: “Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dalle dimensioni dell’organizzazione e del tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello” (art. 30, comma 3, d.lgs. 81/08). In relazione a tale comma si osservi che il datore di lavoro non può delegare, come abbiamo visto sopra, le attività di valutazione dei rischi e relativo documento (o modulistica prevista dalle procedure standardizzate) e di designazione del RSPP. Può, invece, delegare le altre funzioni come stabilito dall’art.16 del d.lgs. 81/08. In ogni caso deve, nell’utilizzo del proprio modello organizzativo, assicurare un’attribuzione chiara dei compiti e delle funzioni. Si sottolinea che devono essere individuati i ruoli e le responsabilità di: datore di lavoro, preposti, dirigenti, RSPP, addetti al Servizio di prevenzione e protezione, addetti alle emergenze e al primo soccorso, medico competente, RLS/RLS territoriale. L’azienda, inoltre, deve definire modalità per individuare e sanzionare comportamenti che pongono in essere o possono causare: • violazione/elusione del sistema di controllo • mancato rispetto delle procedure e prescrizioni previste dal MOG • mancato rispetto degli obblighi previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza • commissione di reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con - violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. L’azienda definisce e formalizza il sistema disciplinare (se è presente l’Alta direzione è questa a formalizzarlo) e lo comunica a tutti i soggetti interessati. Essa, inoltre, deve stabilire modalità appropriate per selezionare, controllare e, se del caso, sanzionare collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti che abbiano rapporti contrattuali con l’azienda (nel caso siano rilevanti per la SSL aziendale). A tal fine, l’azienda deve prevedere che nei contratti siano inserite clausole specifiche che si riferiscano ai requisiti e comportamenti richiesti ed alle sanzioni previste in caso di inadempimento, fino a giungere alla risoluzione del contratto stesso.

 Il sistema di controllo Ai sensi del comma 4 dell’art. 30, il modello organizzativo deve prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il documento in oggetto specifica che un sistema di controllo efficace sull’attuazione del modello deve essere effettuato, oltre che con attività di vigilanza e verifica, attraverso gli


SICUREZZA audit interni di sicurezza ed il riesame. Per “audit” s’intende un esame sistematico, documentato e indipendente per determinare se quanto disposto dal MOG è efficacemente attuato, è idoneo al conseguimento degli obiettivi ed è coerente con la politica in materia di salute e sicurezza. Il datore deve programmare gli audit, identificare gli auditor interni, verificare il rispetto del programma di audit, verificare in sede di riesame le risultanze dell’audit. L’audit interno deve, inoltre, verificare l’effettiva applicazione del sistema disciplinare. Un audit interno completo va programmato, di norma, ogni anno. Si segnala che il documento in esame fornisce delle indicazioni sulla programmazione dell’audit, sulle condizioni di questo e sull’identificazione degli auditor interni. Sul punto rimandiamo alla lettura del testo originale ed ai suoi allegati 14,15 e 16.

 Il riesame Si ricorre al riesame ed all’eventuale modifica del modello qualora siano scoperte violazioni significative delle nor-

me relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, oppure in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. L’alta direzione e/o il datore di lavoro devono periodicamente riesaminare il modello organizzativo per verificare che: • sia attuato con efficacia • sia idoneo per il mantenimento e il miglioramento nel tempo delle misure adottate • garantisca il raggiungimento degli obiettivi di SSL • permetta di esprimere una valutazione sulle prestazioni complessive • consenta di programmare le attività per il miglioramento continuo. È opportuno individuare una funzione aziendale che raccolga i dati per un efficace riesame del modello. S’informa che il documento in oggetto fornisce un elenco non esaustivo degli argomenti da trattare in sede di riesame e che l’esito di quest’ultimo deve essere verbalizzato annotando gli elementi considerati e le azioni che si è deciso di attuare e/o le soluzioni di eventuali problemi riscontrati (cfr. allegato 17). Se il datore lo ritiene opportuno, può far coincidere il riesame con la riunione periodica di cui all’art.35 del d.lgs. 81/08 (cfr. allegato 18 del documento in oggetto).

Grillo Zinkoxid GmbH

OBIETTIVO CRESCITA, DIAMOCI UNA MANO Noi crediamo nel gioco di squadra Il gruppo IMCD, presente in Europa, Asia e Africa, mette a disposizione un' elevata competenza tecnica per rispondere alle richieste della clientela con le soluzioni più adeguate. I nostri specialisti di vendita offrono una vasta gamma di prodotti per l’industria della gomma e delle materie plastiche. Uno dei nostri punti di forza è proprio la collaborazione con i migliori fornitori del settore che contribuiranno al successo della tua azienda. Contattaci per saperne di più. www.imcdgroup.com

Value through expertise

Switserland IMCD Italia Spa Tel. (+39) 02.55709.1 Fax (+39) 02.55709.210

Email plastics@imcd.it


2

0

MILAN

1

5

May 5/9

MILANO, 5/9 MAGGIO 2015 SALONE INTERNAZIONALE DELLE MATERIE PLASTICHE E DELLA GOMMA INTERNATIONAL EXHIBITION FOR PLASTICS AND RUBBER INDUSTRIES

INTERNATIONAL EXHIBITION FOR PLASTICS AND RUBBER INDUSTRIES

Dopo il successo della scorsa edizione, anche nel 2015 torna

il salone dedicato alla gomma, nell’ambito di PLAST

Organizzatore: Promaplast srl - Assago (MI) www. p lastonline. o rg Co-organizzatore: Sviluppo Servizi Gomma srl con il supporto di Assogomma


News

Taccuino

Cresce il consumo globale di gomma. Soprattutto in Asia

S

ono stati pubblicati dall’International Rubber Study Group (IRSG) i dati di produzione e consumo di gomma naturale e sintetica nei primi nove mesi del 2013. A confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, la produzione di gomma naturale è rimasta sostanzialmente stabile su scala mondiale (8.572 kt/8.564 kt), mentre è diminuita leggermente in Asia (7.952 kt a fronte di 7.964 kt: -0,15%). L’Asia rimane, comunque, sempre il maggior produttore, con una quota del 93% circa del totale.

ta l’unica area a presentare i consumi col segno più. L’Europa (a 27) è calata dell’1,6% (804 kt su 817) e le Americhe del 2,0% (1.240 kt a fronte di 1.265). Per quanto riguarda la gomma sintetica, la produzione a livello mondo è aumentata del 2,3% (11.516 kt su 11.258). È aumentata, anche sensibilmente, in Asia (6.205 kt contro 5.842: +6,2%), mentre è calata in Europa (1.919 kt su 1.943: -1,2%) e nelle Americhe (2.192 kt a fronte di 2.309: -5,1%). I consumi di SR sono aumentati a livel-

Controllo delle balle di gomma in uno stabilimento Lanxess.

Produzione di gomma naturale al III trimestre 2013 (migliaia di tonnellate) Q1 2.469 121 82 2.672

Asia Pacifico Emea Americhe Totale

Dati International Rubber Study Group

Q2 2.531 116 88 2.734

2012 Q3 2.965 130 63 3.157

Q4 2.833 135 70 3.039

Q1 2.477 127 83 2.687

2013 Q2 2.461 121 90 2.671

Q3 3.014 137 64 3.214

Consumo di gomma naturale al III trimestre 2013 (migliaia di tonnellate) Asia Pacifico Emea (EU-27) Emea (escl. EU 27) Americhe Totale

Dati International Rubber Study Group

Prezzi della gomma e indicatori relativi SGX, RSS3, US$/t SGX, TSR20, US$/t Europa, TSR20, US$/t

Dati International Rubber Study Group

Q1 3.855 3.702 3.767

Q2 3.991 3.312 3.402

2012 Q3 2.970 2.750 2.847

Q1 248 2.582 3.296

Q2 283 2.779 3.582

2012 Q3 285 2.591 3.179

Prezzi della gomma sintetica Japan SBR, ex, migliaia di Yen/t France SBR, ex, €/t USA SBR, ex, US$/t

ex = export - Dati International Rubber Study Group

A livello globale, i consumi di NR sono stati inferiori alla produzione (-1,7%), ma hanno fatto registrare un discreto aumento: 8.423 kt a fronte di 8.188 (+2,9%). L’Asia, che già aveva chiuso il 2012 con un aumento del 4,2% sul 2011 (unica regione in crescita), ha continuato nel suo trend in salita con un +4,3% (6.068 kt/5.818 kt), e anche adesso è sta-

Q1 1.862 288 100 444 2.694

Q2 1.956 269 94 414 2.732

2012 Q3 2.001 260 95 406 2.762

Q4 2.077 260 99 401 2.838

Q1 1.855 268 102 409 2.664

2013 Q2 2.085 258 101 425 2.869

Q3 2.098 278 108 406 2.890

Q4 3.097 2.884 2.986

Anno 3.378 3.162 3.250

Q1 3.159 2.965 3.043

Q2 2.819 2.394 2.875

2013 Q3 2.580 2.373 2.650

Q4 2.458 2.249 1.723

Anno 2.754 2.495 2.573

Anno 269 2.610 3.259

Q1 263 2.488 2.878

Q2 261 2.286 2.975

2013 Q3 277 2.241 2.682

Q4 279 1.966 2.442

Anno 270 2.245 2.740

Q4 263 2.488 2.980

lo mondo e in Asia, mentre hanno avuto una leggera flessione in Europa e nelle Americhe. Mondo: 11.534/11.112 (+2,3%). Asia: 6.637/6.234 (+6,5%). Europa: 1.803/1.807 (-0,2%). Americhe: 2.118/2.122 (-0,2%). L’IRSG ha pubblicato anche i prezzi praticati nell’intero 2013. La gomma naturale (RSS3) ha quotato 2.754 dol-

lari USA/t (media delle quotazioni trimestrali 3.159, 2.819, 2.580, 2.458). La quotazione media nel 2012 era stata di 3.378 dollari USA/t. Quella sintetica (SBR USA) ha quotato 2.740 dollari USA/t (media dei prezzi trimestrali 2.878, 2.959, 2.682, 2.442). Nel 2012 il prezzo medio era stato di 3.259 dollari USA/t. (g.c.)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

59


News

Pneumatici in Qatar: un mercato interessante per chi vuole investire

tura nell’emirato è stimato in crescita a un tasso annuo composto del 7,41% e produrrà ricavi per circa 42 milioni di dollari. (g.c.).

l mercato dei pneumatici in Qatar dipende interamente dall’importazione, dal momento che nell’emirato (e nel Medio Oriente in generale) non esiste nessuno stabilimento per la produzione di questi articoli. Informazioni utili per chi pensasse a una prospettiva di investimento nel Paese e desiderasse approfondire conoscenze in proposito sono fornite dal report “Opportunità e previsioni sui mercati dei pneumatici vettura in Qatar, 2018” (in inglese) di Research and Markets (Dublino, Irlanda). Il Qatar è uno dei mercati automobilistici con le più alte previsioni di sviluppo do-

I primi quarant’anni di Lagorio & Dufour

I

Uno scorcio di Doha, capitale del Qatar.

po l’Arabia Saudita nella regione, in stretta relazione con l’aumento del reddito procapite. E queste previsioni certamente influenzeranno la domanda di pneumatici ad alte prestazioni nello stato arabo, elevando le stime dei relativi mercati a livelli decisamente importanti. Nel periodo dal 2009 al 2011 l’industria dei pneumatici vettura in Qatar è cresciuta a un tasso annuo composto dell’8,7%, e secondo il report registrerà un tasso di crescita impressionante nei prossimi anni. Entro il 2018 il mercato dei ricostruiti vet60

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014

L

agorio & Dufour, rivenditore milanese di gomma e lattice naturali e di gomma sintetica, compie 40 anni, di cui 37 trascorsi nella prestigiosa sede di via Montenapoleone. La vita dell’azienda, ricorda il fondatore e titolare Mario Dufour, è stata sin dall’inizio centrata principalmente sulla gomma e sul lattice: «Operavamo principalmente come agenti di varie “case estere”, come allora si usava chiamare le società straniere che rappresentavamo, e abbiamo continuato la nostra attività per tutti questi anni principalmente su questi prodotti. L’esperienza e la necessità del mercato ci portò negli anni successivi a diventare in effetti più distributori che agenti, in quanto cercammo di organizzare tutto ciò che accadeva dopo la vendita CIF porto italiano fino alla fabbrica dei clienti, cercando sempre una logistica efficiente e a costi competitivi». La società occupa attualmente 10 persone. «Sono orgoglioso – dice ancora Dufour –di avere con noi collaboratori fedeli da ben 37 anni. All’inizio lavorammo intensamente con Luigi Lagorio, che mi fu maestro, poi lui lasciò la società in parte nel 1987 e, poi, definitivamente, sempre per sua scelta, nel 2002, quando l’azienda passò a me e alla mia famiglia». Il titolare ha vissuto molti cambiamenti tecnologici, che hanno trasformato non soltanto il modo di lavorare e quello dei trasporti, ma anche il mondo stesso della gomma. Può essere interessante sapere, per chi si è accostato da poco al settore, come si lavorava un tempo: «Nel 1974 – ricorda Dufour – le gomme naturali erano ancora principalmente in fogli affumicati (RSS) o asciugati all’aria (ADS), in balle da 110 kg talcate e imballate alla rinfusa nelle stive delle navi. Solo allora stavano iniziando industrialmente le gomme SMR dalla Malesia, che erano in balle da 33 kg di gomma granulata e compressa con un procedimento industriale e non più manuale, e che poteva essere facilmente imballata su pallet stivabili nei container». Un’evoluzione che ha trasformato il modo di commerciare la gomma nel mondo.

Due riconoscimenti per Continental

L

a rivista Tire Technology International ha conferito a Continental due premi: come “Produttore di pneumatici dell’anno” e per la tecnologia innovativa del riutilizzo della gomma ricavata dai pneumatici fuori uso nella ricostruzione di pneumatici autocarro nell’impianto ContiLifeCycle di Hannover. I premi sono stati consegnati da una giuria composta da esperti internazionali in occasione della fiera Tire Technology Expo, tenutasi a Colonia lo scorso mese di febbraio, nell’ambito della cerimonia dei Tire Technology Awards for Innovation and Excellence, che ogni anno premia le innovazioni più lungimiranti nel campo dello sviluppo e della produzione di pneumatici. Oltre ad essere un riconoscimento dell’ampio consenso che i pneumatici del produttore di Hannover raccolgono nei settori delle autovetture e degli autocarri, i premi sottolineano anche la portata dell’impegno di Continental nella realizzazione di prodotti di alta qualità inseriti nell’ottica di un futuro sostenibile. L’utilizzo di gomma proveniente da pneumatici a fine vita, infatti, innalza il livello di ecocompatibilità del processo della ricostruzione e al tempo stesso ne aumenta il beneficio economico. (g.c.).

Macchine per l’industria della gomma: il settore tiene

A

ssocomaplast (l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma) ha elaborato il consuntivo di settore del 2013 - anche sulla base dei dati di commercio estero di fonte Istat. Il recupero delle esportazioni, rafforzatosi soprattutto nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, con un colpo di reni a dicembre, ha permesso alle aziende costruttrici italiane di compensare la perdurante debolezza del mercato interno. Infatti, il modesto calo a consuntivo della domanda dall’estero, che rappresentano statisticamente oltre il 65% del totale prodotto, ha consentito di contenere al 2,5% la contrazione del fatturato rispetto al 2012 e, inoltre, di generare un miglioramento del già ampiamente positivo saldo della bilancia commerciale. Peraltro, l’elaborazione dei dati di fatturato ed export del 2013 relativi alle sole imprese aderenti ad Assocomaplast mostra un qua-


Taccuino

È la mescola che fa la differenza

dro ancora migliore rispetto alla media del comparto, con un segno positivo (+1,3%) alla produzione e una performance più dinamica delle vendite all’estero. Inoltre, la sintesi dei risultati dell’ultima indagine congiunturale condotta sempre da Assocomaplast tra i propri associati indica un atteso miglioramento del fatturato nel semestre in corso per un terzo del campione mentre il 46% degli intervistati si aspetta una sostanziale stabilità, anche a fronte di una raccolta ordini a gennaio 2013 pressoché invariata sia rispetto al mese precedente sia a confronto con il gennaio 2013. Ugualmente, è moderatamente ottimista il panel di trasformatori italiani che ha risposto al sondaggio di inizio marzo su situazione e andamento settoriali, indicando prospettive più incoraggianti per i prossimi 3-4 mesi quanto a portafogli ordini, produzione, prezzi di acquisto delle materie prime e di vendita dei manufatti.

rizcaratte a l r e anti” DMA p rincipi uito “ t p a r r e g p , st limeri Webca 708 dei po e n o m/n25 i o .c zaz h c etzs www.n

15 maggio

Conferenza Tecnica “Dal K 2013 al Rubber 2015” organizzata da Assogomma

È

stata fissata al 15 maggio la data in cui si terrà la Conferenza Tecnica di Assogomma, intitolata “Dal K2013 al Rubber 2015”, e organizzata con lo scopo di creare un’occasione tra fornitori e trasformatori in cui passare in rassegna le innovazioni su materie prime, prodotti e processi presentati al K e successivamente, con eventuali relazioni di scenario sull’andamento e l’evoluzione del settore. Sede della conferenza, organizzata in collaborazione con la nostra rivista, è l’Hotel Hermitage di via Messina 10, non lontano dal Cimitero Monumentale e nella zona di via Paolo Sarpi. La giornata inizierà alle 9,30 con la registrazione dei partecipanti e vedrà il susseguirsi di 5 relazioni tecniche da 40 minuti ciascuna. Eccole in ordine di apparizione: Eico Novachem: ”A novel approach to rubber processing aids” ; RPM: “Ecotronic: evoluzione e innovazione”; Colmec: “Nuova sala mescole - ciclo automatico di mescolazione e filtratura mescole gomma”; Birla Carbon: “XT grades: new carbon black for MRG application”; Versalis: “Sustainable monomers, polymers and additives for a tire: a comprehensive approach”. Le prime tra relazioni si terranno il mattino le ultime due nel pomeriggio, dopo una pausa per il buffet lunch. L’Industria della Gomma darà ampio resoconto della conferenza nei numeri successivi a quello di giugno e riporterà ampi stralci delle relazioni. Ai partecipanti è richiesta una quota d’iscrizione di 100 € + Iva per gli associati ad Assogomma e di 150 € + Iva per i non soci. Per informazioni e aggiornamenti rivolgersi alla segreteria organizzativa della conferenza, assogomma@federazionegommaplastica.it.

L‘analisi dinamico-meccanica vi permette di migliorare la composizione degli elastomeri

· · ·

Determinazione quantitativa delle proprietà visco-elastiche, per le simulazioni Studio del fattore di smorzamento in funzione della frequenza e della temperatura Caratterizzazione dell'influenza delle cariche

DMA 242 E Artemis

NETZSCH-Gerätebau GmbH L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014 Stabile Organizzazione in Italia


Calendario

News

62

2014

città

fiera

sito internet

22-24 aprile

Sao Paulo, Brasile

Pneushow Recaufair

www.pneushow.com.br

22-25 aprile

Mosca, Russia

Tires & Rubber

www.rubber-expo.ru

23-26 aprile

Shanghai, Cina

Chinaplas 2014

www.chinaplasonline.com

19-22 maggio

Kyoto, Giappone

IISRP - 55° AGM

www.iisrp.com

27-30 maggio

Essen, Germania

Reifen 2014

www.reifen-messe.de

6-8 giugno

Nairobi, Kenya

International Rubber Expo

www.rubexpo.com

23-25 luglio

Panama City, Panama

The Latin American & Caribbean Tyre Expo

www.LatinTyreExpo.com

14-16 agosto

Colombo, Sri Lanka

Rubexpo 2014

www.smartexpos.in

2-4 settembre

Kuala Lumpur, Malesia

7° IRGCE

www.reifen-messe.de

4-6 settembre

Yangon, Myanmar

Plastics & Rubber Myanmar 2014

www.plasticsandrubbermyanmar2014.com

16-18 settembre

Pechino, Cina

IRC 2014

www.irc2014.org

26-30 settembre

Taipei, Taiwan

Taipei Plas 2014

www.taipeiplas.com.tw

29 set-3 ott

Brno, Rep. Ceca

International Plastics, Rubber and Composites Fair

www.bvv.cz

30 set - 3 ott

Barcellona, Spagna

Equiplast

www.equiplast.com

14-16 ottobre

Nashville, Usa

International Rubber Expo

www.rubber.org

15-18 ottobre

Qingdao, Cina

China International Rubber Industry Expo

www.chinaexhibition.com

28-30 ottobre

Kiev, Ucraina

Plastex Ucraine

www.plastex-events.com

18-21 novembre

Mexico City

Plastimagen 2014

www.plastimagine.com.mx

19-22 novembre

Jakarta, Indonesia

Plastics & Rubber Indonesia 2014

www.pamerindo.com

19-22 novembre

Dongguan, Cina

Dongguan International Plastics Packaging & Rubber Expo

www.dmpshow.com

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014


Inquadra il QR-code con il tuo smartphone per vedere il video della produzione Frame the QR-code with your smartphone to see the video of our production

STAMPAGGIO DI ARTICOLI TECNICI IN GOMMA ECCO I NOSTRI NUMERI:

• 2 MESCOLATORI A CILINDRI DA 1500 mm • 18 PRESSE A COMPRESSIONE CON PIANI MULTIPLI FINO A 1100 x 2200 mm • 1.200.000 kg DI MESCOLA LAVORATA IN UN ANNO • PIÚ DI 2.000 ARTICOLI DIFFERENTI IN PRODUZIONE

RUBBER TECH S.R.L. Sede Amministrativa Produzione e Magazzino Via Maestrale 4/6 - C.P. 48012 Bagnacavallo (RA) Italy Tel. + 39 0545 64135 Fax +39 0545 62184

PRODUCTION OF TECHNICAL PRESSED RUBBER ITEMS HERE ARE OUR NUMBERS: • • • •

2 CYLINDER MIXERS OF 1500 mm EACH 18 COMPRESSION PRESSES WITH MULTIPLE FLOORS MEASURING UP TO 1100 x 2200 mm 1.200.000 kg OF COMPOUND WORKED IN ONE YEAR WE MANUFACTURE MORE THEN 2.000 DIFFERENT PRODUCTS


gli inserzionisti 617

IL SEBINO SI ASSOCIA prESSE tECNOLOgIChE prOCEdurE SICurEzzA

ALPHA TECHNOLOGIES 21 CERTECH 1 CERTECH - RUBBERTECH 63 COLOR SERVICE III COP. ELASTOMERS UNION 22 EUROCHIMIND I COP. FOR LAB ITALIA 24 IMCD ITALIA 57 IMG 26 INTERSEALS 29 KRAIBURG 31 LTE 41 MESSE FRANKFURT -SPS DRIVES 45 NETZSCH 61

APRILE 2014 - NUMERO 3

INChIEStA MAtErIE prIME In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Gli inserzionisti di questo numero

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

www.eurochimind.it

ORP STAMPI 51 PARKER HANNIFIN ITALIA IV COP. PROMAPLAST 58 RKN 37 ROGITEX II COP. RPM 16 S.INT.A. 15 TOVO GOMMA 64 TSF 5 ZEON EUROPE 3

TOVO GOMMA S.P.A. Produttrice di mescole a base di elastomeri, lastre vulcanizzate ed espansi

RICERCA RESPONSABILE DI LABORATORIO di età compresa tra 30 - 40 anni, con pluriennale esperienza e competenza tecnica nel settore gomma. Il candidato sarà inserito in ambiente dinamico orientato al lavoro di gruppo e sarà suo compito gestire il laboratorio qualità e ricerca e sviluppo, il personale, l’organizzazione delle prove e dei risultati, la strumentazione, tutte le altre attività specifiche dell’area di competenza.

Indispensabile buona conoscenza della lingua inglese. La sede di lavoro è a Bedizzole (Brescia) I dati forniti saranno trattati con riservatezza ai sensi del D. Lgs. 196/2003 Inviare dettagliato curriculum al seguente indirizzo e-mail: curriculum@tovogomma.com

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2014


SISTEMA AUTOMATICO DI DOSAGGIO PER MESCOLE DI GOMMA E AUSILIARI CHIMICI B T.

1

1

AUFTRAG 000000049 CHARGE

12

GEWICHT 1.000 Kg

BT000000377

29/10/13 08:17:00

RECIPE 1234/0

Etichetta identificativa con indicazione dei contenuti

IL SISTEMA PESA AUTOMATICAMENTE TUTTI I TUOI PRODOTTI ALL’INTERNO DI SACCHETTI IN E.V.A.

Tracciabilità del dosaggio Elevata accuratezza nel dosaggio Lavora in ambiente salutare e protetto Guarda il sistema in funzione

Riduce il personale impiegato Eliminazione degli sprechi e degli errori umani

SACCHETTO PRONTO PER IL MIXER COLOR SERVICE SRL Via Divisione Julia, 15, 36031 Dueville (Vi), ITALY Tel: +39 0444 366000 Fax: +39 0444 592 469 sales@colorservice.net www.colorservice.net


Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds

Rubber Compounds a suitable solution for every challenge

Sales:

Plant:

Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) – Italy Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19 www.parker.com

Parker Tecno Compounds Via Toscana, 6/8 27010 Siziano (PV) Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 www.parker.com/tecnocompounds

aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.