reportage dal K2016 proprietà viscoelastiche un forno per il riciclo
644
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
focus stampi
DICEMBRE 2016 - NUMERO 10
Compression presses for rubber
Italian company, manufacturer of compression presses for rubber products Azienda italiana produttrice di presse a compressione per prodotti in gomma
Frame the QR-code with your smartphone to see the video of the press Inquadra il QR-code con il tuo smartphone per vedere il video della pressa
CERTECH S.P.A. con socio unico Via Don Pasquino Borghi 8/10 - 42013 S. Antonino di Casalgrande (RE) Italy - Tel. + 39 0536 824294 Fax +39 0536 824710 www.certech.it - info@certech.it
Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio di
SOMMARIO
ANNO 59 - dicEMbre - n. 10
Federazione Gomma Plastica
assogoMMa
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello
8 Rassegna della stampa tecnica estera
In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it
Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it
Le nostre impressioni di viaggio dall’ultima edizione del K di Düsseldorf, dove abbiamo visitato anche alcuni tra i circa 400 espositori italiani presenti, di cui circa un 10% operanti nel settore della gomma.
Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it Stampa Aziende Grafiche Printing srl Peschiera Borromeo (MI) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
2
mondogomma
Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
14 K2016: un’edizione da record
20 novità tecnologiche dal k2016
Il tema della fiera è stato l’Industry 4.0, di cui si è parlato in lungo in largo non solo negli stand ma anche in incontri e iniziative. Ecco le novità proposte su questo tema da alcuni costruttori di punta di presse a iniezioni che esponevano: Boy, Desma, Engel e Maplan.
26 L’impronta digitale delle mescole
Un articolo tecnico che illustra la teoria della viscoelasticità lineare e non lineare e il modo di utilizzare le misure dei loro valori, caratteristici per ogni mescola, per determinare alcune proprietà importanti del compound, come il tempo di postcuring o la resistenza termica.
FOCUS
33 INCHIESTA STAMPI Le NOVITà DAGLI “STAMPISTI” Bonardi Stampi...............................................................34 Franciacorta Stampi......................................................35 O.C.S....................................................................................36 OR.P. Stampi.....................................................................37 Rabbi Claudio & C..........................................................38
Formatura automatica dei sacchetti
Dosaggio simultaneo di precisione
SUPERSINCRO
Sistema di dosaggio automatico per mescole, compounds e master-batches
www.lawer.com
www.lawer.com
Supersincro
LAWER S.p.A.
via Amendola 12/14 13836 Cossato (BI) ITALY Ph + 39 015 9899511 Fax +39 015 9842211 E-mail: sales@lawer.com
Sigillatura ed etichettatura
SOMMARIO
ANNO 59 - DICEMbre - n. 10
DALLE AZIENDE
38 anche l’Epdm nella gamma prodotti
di rogitex italia La filiale italiana del gruppo internazionale che ha sede a Montreal annovera tra i marchi rappresentati anche la coreana SK Global Chemical, produttrice di EPDM in due impianti, uno in Corea, e l’altro a Ningbo, in Cina.
14
44 un microonde per riciclare la gomma
Un progetto del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e finanziato dal Gruppo Caf, società specializzata in trasporti e bonifiche aziendali, ha messo a punto un forno a microonde per trattare pneumatici fuori uso recuperando tre frazioni, una solida, una liquida e una gassosa, che possono tutte trovare un riutilizzo nell’industria.
48 taccuino
20
• A Aumentano i consumi di gomma naturale in Europa e Asia • Prevedere la deformazione o la rottura di una gomma • I nuovi EPDM green di Arlanxeo • Un nuovo metodo di stampa 3D del silicone • Una nuova gomma per i tubi Parker Hannifin
48 indici dell’annata 2016 64 gli inserzionisti di questo numero
33
44
4
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo Via Socrate n. 2/D 20864 Agrate Brianza (MB) Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it Internet: www.pezzatopresse.it Linea CVR AUTO
Linea CBTV VACUUM RUBBER
Linea CVR AUTO
Presse verticali per materiali compositi (SMC-BMC-GMT) da 175 a 2000 tonnellate
Linea CBV VACUUM RUBBER
Linea CBTV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 300 a 2000 tonnellate
Linea CB AUTO
Linea CBV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate
Linea CB AUTO
Presse verticali per termoindurenti (melamina-bachelite) e articoli tecnici per arredo-bagno da 80 a 1000 tonnellate
PIANI RISCALDANTI E PIASTRE DI ISOLAMENTO Progettiamo e realizziamo piani di qualsiasi dimensione, freddi e riscaldati elettricamente con resistenze a cartuccia estraibili, olio diatermico, vapore e acqua surriscaldata. A completamento piastre ad alto potere di isolamento termico
Linea AUTOMATIC MULTIPRESS Impianti multistazione per lo stampaggio di articoli tecnici in gomma e anelli di tenuta da 80 a 400 tonnellate
ELASTICA
TM
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
srl
All Around Gaskets
6
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
www.tecnopolimeri.net
ELASTICA TM
COLMEC S.p.A. - Via Massari Marzoli, 6 Z. I. Sud-Ovest - 21052 Busto Arsizio (VA) Tel. +39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559 www.colmec.it - colmec@colmec.it
Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333
• Produzione di linee complete di estrusione e
vulcanizzazione per tubi e profili in gomma e silicone.
Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara, contagocce). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.
• Produzione di forni di vulcanizzazione in continuo, microonde, aria calda e a sali fusi.
• Produzione di mescolatori bivite conici per gomma e silicone.
• Produzione di estrusori gomma, a pioli, a pioli tangenziali, con pompa ad ingranaggi.
• Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi.
• Processi di compoundizzazione per mescole in gomma e silicone.
• Personalizzazione di macchinari ed impianti a richiesta.
srl
Compounds AG Barzloostrasse 1 - CH - 8330 Pfäffikon ZH Tel. +41 44 953 34 00-Fax +41 44 953 34 01 info@compounds.ch www.compounds.ch
Oltre 100 anni di esperienza nella produzione e lo sviluppo di mescole in gomma. Mescole certificate per il contatto acqua potabile. Mescole certificate autoestinguenti. Mescole certificate per il contatto gas. Mescole per rivestimento rulli. Produzione lastre e bobine rollerhead. Produzione profili in gomma e FKM in piccole serie.
Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR - EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali
Laboratory Instruments for Rubber and Plastic Testing
Centro ACCREDIA per la Taratura di Durometri Shore e IRHD
Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it
All Around Gaskets
trattamento lubrificante di prodotti in elastomero per conto terzi I n t e rs e als S rl Via Liguria, 30 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Phone +39.030.7464611 Fax +39.030.7464699 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it
Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com
8
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Via Montenapoleone, 8 - 20121 Milano Tel. 02 76 01 38 66 - Fax 02 781 871 www.lagduf.it info@lagduf.it gomma naturale solida e lattice gomma sintetica magazzino gomma con laboratorio magazzino lattice naturale
LANXESS S.r.l. Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 20090 Milano San Felice - Segrate (MILANO) Tel: +39 02.3072.1 Fax:+39 02.3072.2017 www.lanxess.com Business Units: ADD (Rhein Chemie Additives), AII (Advanced Industrial Intermediates), HPE (High Performance Elastomers), TSR (Tyre & Specialty Rubbers). Prodotti e Additivi Speciali per l’Industria della Gomma. Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici.
RUBBERTECH S.R.L. Sede Legale: Via Breda, 11 25050 Ome (Bs) - Italy Sede Operativa e amministrativa: Via Cascina Croce 2/c 25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy T. +39 030 6857425 - F. +39 030 6577486
info@rpm-srl.it www.rpm-srl.it Produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione di elastomeri
Sede Amministrativa Produzione e Magazzino
Via Maestrale, 4/6 48012 - Bagnacavallo (RA) Italy Tel. +39.0545.64135 - Fax +39.0545.62184 info@rubbertech.it - www.rubbertech.it Azienda di stampaggio articoli tecnici in gomma, avente i seguenti numeri:
2 mescolatori a cilindri da 1500 18 presse a compressione con piani multipli, fino a 1100 x 2200 mm 1.200.000 Kg di mescola lavorata in un anno Più di 2.000 articoli differenti in produzione
Gli sponsor
TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 www.sattecgomma.it
AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 COMPANY CERTIFICATED OPERATORE ECONOMICO AUTORIZZATO AUTHORISED ECONOMIC OPERATOR (AEO)
Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.
57123 Livorno - Italy - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 E-mail: sinta@sinta.trade Web: www.sinta.trade
V. Platone, 21-20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 Fax 02.2551316
produ e quazione italia lità Dal 1 na 961!
www.tigerguarnizioni.com
· Produzione di articoli tecnici in NBR-EPDM-VITON -NEOPRENE-FLUOROSILICONE-SILICONE LSR · Esecuzione attacco gomma/metallo - silicone/metallo · Articoli a disegno nei vari materiali / produzione stampi anche per conto terzi · Magazzino O-ring pronta consegna · Prodotti stampati certificati FDA-BFR grado medicale · Certificato ISO 9001:2008
z e o n E U RO P E G m b H s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a
UESSETI 2000 s.r.l. Via Segantini, 21 F 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.66.01.46.28 - Fax 02.66.01.46.30 uesseti@uesseti.com www.uesseti.com • Divisione lavaggio ad ultrasuoni • Divisione controlli non distruttivi
Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu
Comitato di redazione: Fabio Negroni, Giampaolo Giuliani
Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it
CERISIE s.r.l.
LABORAtorio per la CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI
con il patrocinio del C.N.R.
Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR. Gli utenti I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti. I collegamenti Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati. I servizi Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata. Le agevolazioni Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%. Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 info@cerisie.it www.cerisie.it
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
9
ELASTICA
Rassegna della stampa tecnica estera
PROCESSI PRODUTTIVI OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DI UNA SALA MESCOLE - PARTE 1
A. Limper, B. Weidenfeller, HF Mixing Group, Harburg Freudenberger Maschinenbau GmbH, Freudenberg (Germany), I. Wilson, Ferrel Ltd, Rochdale (UK) email: andreas.limpere@hf-group.com berthold.weidenfeller@hf-group.com RFP n. 3/2016, Volume 11, pag. 166-174.
È
evidente che per un’azienda di gomma la sala mescole riveste un’importanza fondamentale, ma è sorprendente constatare, in questo periodo di crescente pressione sui costi, come spesso la mancanza di un’analisi dettagliata dei costi annulli il potenziale di ottimizzazione. Questo articolo considera attentamente tale casistica e identifica tipi di costi e relativa allocazione a centri di costo, descrivendo semplici analisi che aiutano a decidere su quali risparmi possono influire e se gli investimenti sono giustificati. Inoltre vengono discusse tecnologie di lavorazione (geometria del rotore, controllo di temperatura, automazione etc.), con valutazione dei costi alla luce di situazioni di successo. Partendo dal presupposto che un’azienda che produce gomma deve valutare l’opportunità di avere una propria sala mescole, l’introduzione sottolinea come la sala mescole sia parte di altre attività produttive e caricata di altri costi, come la gestione dello stabilimento, il deprezzamento di edifici e macchinari etc.: tuttavia l’analisi degli investimenti per l’ottimizzazione dovrebbe confrontare solamente i costi che sono influenzati dalle rispettive decisioni dato che, per esempio, i costi generali di gestione non cambieranno con
10
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
l’ottimizzazione di un mescolatore. I punti presi in considerazione sono quattro. 1. Analisi dei costi preliminari, che comprendono: • costi dell’edificio • costi dei macchinari • fabbisogno di personale • costi di energia • costi di manutenzione • costi di controllo qualità • costi di magazzino dei materiali. L’analisi delle singole voci può essere scontata, ma vale quanto meno la pena di leggere i dettagli, anche solo per paragonare le valutazioni fatte con la propria esperienza personale e trovare magari spunti di riflessione sulla realtà in cui si opera. 2. Analisi dettagliata dei costi. È davvero degna di attenzione l’intera pagina, dedicata ad un esempio pratico di valutazione del costo di 1 kg di mescola prodotta nelle condizioni preliminari indicate. 3. Considerazioni di redditività sulle misure adottate. 4. Considerazioni generali dei risparmi possibili., In questa parte vengono riportati esempi concreti di situazioni produttive ottimizzate, senza dubbio interessanti per gli addetti ai lavori, che possono lasciare tutto il resto dell’articolo ai colleghi del dipartimento finanziario. In particolare vengono presi in esame il cambio di rotore del mescolatore, l’adozione del Keel bottom weight nella zona di scarico del mescolatore (versione modificata del portello di scarico) e il controllo della temperatura.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SOSTITUZIONE DI NR CON EPDM AD ALTISSIMO PESO MOLECOLARE IN APPLICAZIONI DINAMICHE
J. Beelen, N. Van der Aar, M. van Duin, Arlanxeo Netherlands B.V., Geelen (The Netherlands), P. Spanos, Arlanxeo USA LLC, Pittsburgh, PA (USA), C. Gögelein, Arlanxeo Deutschland GmbH, Leverkusen (Germany) email: john.beelen@arlanxeo.com RFP n. 3/2016, Volume 11, pag. 176 -181.
Q
uando si utilizzano elastomeri in applicazioni intese ad attenuare rumore e vibrazione, la scelta del polimero cade di solito sulla gomma naturale, che offre alto carico di rottura, notevole resistenza a fatica e la capacità di formulare mescole molto elastiche, ideali per applicazioni a più alta frequenza. Le richieste dei settori automobile e industriale per applicazioni ad alta temperatura stanno mostrando le carenze della gomma naturale, che ha limitata stabilità ad alte temperature. Generalmente la gomma EPDM non è utilizzata in applicazioni con alto carico di rottura e resistenza a fatica, bensì quando entra in gioco la sua superiore resistenza ad agenti atmosferici, ozono e calore. Tuttavia innovazioni tecnologiche hanno consentito la produzione di un polimero EPDM ad elevatissimo peso molecolare, con una struttura molecolare su misura che uguaglia carico di rottura e resilienza della gomma naturale, mantenendo queste proprietà dopo esposizione ad alte temperature. Formulazioni, basate su questo nuovo polimero con piccolissime quantità di gomma naturale, sono state sviluppate con proprietà dinamiche che superano i tipici prodotti in EPDM e
Abbiamo letto per voi uguagliano i prodotti in gomma naturale. Il polimero preso in esame è il Keltan 9565Q, EPDM con 62% di etilene e 50 phr di olio, messo a confronto con altri due gradi di Keltan (il 5469, con 63% di etilene e 100 phr di olio, tal quale e in miscela con il 9950, con 48% di etilene senza olio) e con gomma naturale SVR CV60, formulata con due diversi tipi di vulcanizzazione e nero di carbonio (N772 e N990).La scelta di un grado di EPDM ad altissimo peso molecolare è stata determinata dal fatto che resistenza a trazione e fatica aumentano con l’aumento del peso molecolare. Inoltre la combinazione con olio è essenziale per assicurare le migliori prestazioni dinamiche possibili per bassa isteresi, alta resilienza e bassa tan δ, mentre la combinazione con una stretta distribuzione di peso molecolare offre un’eccellente elasticità. La parte relativa a risultati e discussione è chiara e semplice nella sua esposizione, grazie anche ai grafici di supporto. Interessante, per quanto riguarda la durata a fatica, che la mescola in gomma naturale con il sistema di efficiente vulcanizzazione (NR-
EV) dia i migliori risultati, ai quali la mescola in EPDM si allinea solo con l’aggiunta di 5 phr di gomma naturale. La conclusione del lavoro è scontata: il nuovo Keltan 9565Q amplia le applicazioni dinamiche dell’EPDM e le permette di sostituire la gomma naturale in sistemi anti-vibrazione, offrendo minore variazione delle proprietà dinamiche nel tempo e a temperatura, con più stabile resistenza dopo esposizione a calore, ossigeno ed ozono.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI ECCEZIONALE RESISTENZA AL CALORE DI GOMME SILICONICHE SOLIDE E LIQUIDE (HCR E LSR) CON L’UTILIZZO DI SILOSSANI MODIFICATI ORGANICAMENTE
K. Lhemann, A Nawracala, Evonik Nutrition & Care GmbH, Essen (Germany) email: kathrin.lehmann@evonik.com RFP n. 3/2016, Volume 11, pag. 184-188.
Q
uesto articolo si occupa della resistenza al calore di gomma siliconica solida HCR (High
Consistency Rubber = gomma ad alta consistenza) e liquida LSR (Liquid Silicone Rubber): viene proposto un miglioramento significativo della loro stabilità al calore mediante una tecnologia unica, sviluppata recentemente e valida anche per materiali colorati, che prevede l’incorporazione di paste per stabilizzazione al calore, basate su silossani organomodificati. La resistenza al calore è la caratteristica tipica degli elastomeri siliconici, che permette loro di entrare in applicazioni di nicchia, in alcune delle quali tuttavia i picchi di temperatura, raggiunti dall’ambiente in cui lavora un manufatto, richiedono l’aggiunta alla mescola di un componente che la migliori ulteriormente nell’intervallo 250 ÷ 300°C. L’articolo prende in esame la gamma di prodotti Tegosil Heatban di Evonik Nutrition & Care, silossani organomodificati OMS (Organo Modified Siloxanes), utilizzati anche in gomme e termoplastici (ad esempio EPDM e TPE). Di solito gli OMS migliorano la fluidità o aiutano
COSTRUZIONE STAMPI PER GUARNIZIONI E ARTICOLI TECNICI IN GOMMA CONSTRUCTION MOULDS FOR GASKETS AND TECHNICAL RUBBER PRODUCTS BONARDI STAMPI SRL - Via Nastro Azzurro 22 - 24067 Sarnico (BG) -Tel. 035 910679
www.bonardistampi.com
ELASTICA a cambiare il coefficiente di attrito, ma modificano anche le proprietà superficiali come la resistenza ai graffi o il tatto. In silicone vengono utilizzati in quantità 1- 4%, che può aumentare a 2- 5% in gomma solida per evitare appiccicosità e per contrastare sporco e polvere, migliorando così l’aspetto superficiale con scarsa influenza sulle proprietà meccaniche. Dopo aver accennato molto brevemente alla dinamica degli OMS e aver descritto la procedura della prova per valutare la resistenza al calore di HCR e LSR (fino a 300°C), l’articolo affronta la casistica delle applicazioni previste per HCR e LSR, mettendo in evidenza i risultati raggiunti con l’utilizzo dei Tegosil Heatban. Per quanto riguarda la gomma siliconica solida HCR si parla di estrusione di guarnizioni per forno, di manufatti per il settore automobile(ad esempio copricandele) etc. Vengono presentati i tre gradi di Tegosil Heatban disponibili in forma fisica di crema (100, 110 e 200) adatti, per loro colorazione specifica, ad essere utilizzati in mescole nere e grigie ed eventualmente nei colori verde e blu, tranne il grado 200. Le mescole, con durezza 50 ShA, vengono sottoposte ad invecchiamento termico a 200 e 300°C nelle versioni tal quali e addittivate con i differenti gradi di stabilizzanti Tegosil Heatban. La parte dedicata alla gomma siliconica LSR si articola sulla falsariga di quanto fatto per la gomma HCR, con in più la documentazione dello scolorimento delle mescole di colore rosso. Tutti i risultati sono riportati su grafici un po’ troppo affollati dai valori riportati e quindi non subito comprensibili, se non dopo una lettura attenta dei numeri riferiti alle linee colorate.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
PROCESSI PRODUTTIVI
PPM (Poly-PiperazinylMorpholinye) TRIAZINE – SINERGIZZANTI UNIVERSALI ORGANO-POLIMERICI A BASSO PESO RITARDANTI DI FUOCO E FIAMMA
PRODUZIONE PIÙ VELOCE CON QUALITÀ COSTANTE E RIDOTTO IMPIEGO DI ENERGIA
B. L. Kaul, MCA Technologies GmbH, Biel-Benken (Switzerland) email: kaul@mcatechnologies.com RFP n. 3/2016, Volume 11, pag. 190-196.
12
I
n realtà questo articolo riguarda le materie plastiche, ma l’argomento può interessare anche le aziende della gomma, poiché la casistica è la stessa e gli additivi ritardanti la fiamma sono usati sia in plastica che in gomma. Le materie plastiche sono i più importanti materiali utilizzati oggigiorno, con circa 300 milioni di tonnellate prodotte annualmente, e ormai tutti i settori applicativi, elettrico ed elettronico, costruzioni e trasporti, tanto per citare i più importanti, non possono farne a meno. Tuttavia c’è un limita applicativo ben preciso, che consiste nella loro natura chimica che ne fa praticamente dei combustibili solidi e quindi a forte rischi di incendio. Di conseguenza è necessario rendere i manufatti in plastica resistenti alla fiamma, superando la difficoltà delle quantità di additivi da utilizzare e della pericolosità di alcuni additivi per emissione di fumi (vedi, per esempio, alogeni e triossido di antimonio). Questo articolo, soprattutto nell’ambito dei cavi elettrici, presenta una nuova tecnologia in merito e propone nuovi meccanismi e direzioni di ritardanza di fiamma per la ricerca futura. I polimeri utilizzati sono polipropilene (PP), polietilene (PE), etilenvinilacetato (EVA) e poliammide 6, mentre gli additivi sono allumine triidrate, idrossido di magnesio, melammina polifosfata, triossido di antimonio etc. Le triazine PPM sono studiate in sinergia con gli additivi sopracitati ed è davvero interessante l’efficacia della loro azione con drastica riduzione della quantità di carico standard. Degne di nota sono le digressioni sui sistemi intumescenti e sulla osservazione, spesso ignorata, che a livello di costi occorre considerare i costi/litro piuttosto che i costi/kg.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
R. Hein, Konstruktionsbüro Hein GmbH, Neustadt am Rübenberge (Germany) email: info@kb-hein.de RFP n. 3/2016, Volume 11, pag. 198-203.
S
i tratta di un articolo che pone l’attenzione sul fatto che l’automazione sta diventando obbligatoria nello stampaggio a iniezione di plastica,
gomma e silicone, anche in combinazione con metalli, e termoplastici. Si incomincia con la considerazione che la maggior parte dei manufatti non sono sviluppati in modo ottimale per quanto riguarda materiale e processo produttivo, dal momento che si guarda più al prezzo basso dello stampo che alla progettazione ottimale di manufatto e attrezzatura, che pagherà sempre durante la produzione: l’attuale utilizzo di stampi e attrezzature non all’altezza delle produzioni non permetterà la completa automazione del processo produttivo. Gli argomenti trattati dall’articolo sono: • sviluppo del manufatto • costruzione dell’attrezzatura: situazione attuale e futura • produzione futura, sue caratteristiche • riduzione dell’eccesso di flusso, ventilazione anziché svuotamento • regolazione della temperatura, fattore chiave per un processo produttivo affidabile • riduzione della domanda di energia per la vulcanizzazione; inserti dello stampo isolati • sviluppo con attrezzatura IsoForm • sistema IsoForm con cambio di attrezzatura Vale la pena di leggere attentamente l’articolo, soprattutto per chi non ha ancora attuato quanto descritto: può essere tentato per lo meno di provarci e probabilmente la scelta si rivelerà un buon investimento.
PROVE E MISURAZIONI INVECCHIAMENTO AMBIENTALE DI ELASTOMERI IL DUALISMO DI RETICOLAZIONE E SCISSIONI DI CATENA
J. Lacoste, S. Collin, CNEP, Clermont Ferrand (France) - mail: j.lacoste@cnep-ubp.com KGK n. 7-8/2016, pag. 17 - 23.
Q
uesto studio descrive il dualismo tra la rottura delle catene polimeriche e le reazioni di reticolazione, che si verifica verosimilmente durante l’invecchiamento. Il fenomeno accade sia sulle gomme crude non vulcanizzate che sulle gomme completamente reticolate e riveste un’importanza maggiore che in altre famiglie di polimeri. Poiché i metodi analitici per misurare le scis-
Abbiamo letto per voi sioni di catena sono ben conosciuti, lo studio si focalizza di più sui metodi che evidenziano le reazioni di reticolazione, derivate da invecchiamento termico o causato dalla luce, applicati in condizioni rappresentative per l’invecchiamento ambientale. La maggior parte dei polimeri possiede una limitata resistenza all’invecchiamento, compreso quello dovuto a condizioni ambientali come calore e luce. Questo è dovuto soprattutto alla loro capacità di generare radicali macroalchilici, che hanno origine dalla presenza di impurità, in particolare quelle derivanti dalla loro lavorazione a relativamente alte temperature in presenza, per esempio, di perossidi o idroperossidi. L’introduzione dello studio illustra la chimica delle scissioni di catena, sottolineando il comportamento degli elastomeri, che presentano contemporaneamente reazioni di reticolazione e, al contrario, l’utilizzo di reazioni perossidiche, nell’ambito del polipro-
pilene, per ridurre il peso molecolare proprio con le scissioni di catena. Lo spettroscopio a infrarossi è un ottimo strumento per osservare ossidazione e scissioni delle catene polimeriche, ma non è molto efficiente per rilevare la reticolazione. Le tecniche sperimentali, in grado di determinare la reticolazione che si verifica sul termo o fotoinvecchiamento di elastomeri soggetti a sollecitazioni ambientali, vengono riferite ad EPDM, elastomeri dienici (BR, IR, NR e SIS) e siliconi. Sono molti i metodi per prevedere la resistenza di un elastomero a calore e luce UV nel lungo periodo. Vengono così considerati l’invecchiamento termico, il fotoinvecchiamento e i dispositivi di simulazione per la luce, in particolare quelli per invecchiamento accelerato e ultraaccelerato. Lo studio passa poi a descrivere l’approccio analitico e quello reologico, tenendo presenti le due situazioni di rottura di catene e di reticolazione,
le cui descrizioni sembrano semplici solo agli addetti ai lavori ma possono essere comunque seguite osservando attentamente i numerosi grafici e figure (ben 15). Interessante la parte della conclusione che, dopo avere riassunto i meccanismi di rottura di catene e di reticolazione, sposta l’attenzione dagli elastomeri ad altri polimeri quali PET (polietilentereftalato), PBAT (polibutirrato adipato tereftalato) usato nella produzione di sacchetti biodegradabili/compostabili, policarbonato TMPC e PVK (polivinilcarbazolo). Il messaggio definitivo viene ribadito alla fine dello studio: rottura di catene e reticolazione sono fenomeni concomitanti durante l’invecchiamento termico e il fotoinvecchiamento, durante i quali ridurre la rottura di catene con la riduzione della temperatura di invecchiamento o l’aggiunta di stabilizzanti porta come risultato una reticolazione ridotta nella stessa proporzione.
MONDOGOMMA
K2016: un’edizione da record
C
osa dire del K di Düsseldorf che non sia già stato detto? È una grande fiera, la più grande per gomma e plastica. Se ne accorge subito chi ci va per la prima volta: non ha importanza quante fiere abbia visitato in precedenza, il K è qualcosa di diverso. Articolata su 17 padiglioni, a cui però vanno sommati il 7a, l’8b e i due piani del 7, per cui i visitatori si muovono in realtà in 21 moduli, il K sembra essere l’unica fiera di Düsseldorf a occuparli tutti. Quest’anno, più delle passate edizioni, la fiera si è presentata senza alcuno spazio libero, tant’è vero che, per soddisfare le richieste degli espositori, superiori alla superficie disponibile, sembra che la società organizzatrice abbia recuperato spazio riducendo la larghezza dei corridoi. Se questo corrisponde a verità, si spiega perché spesso i visitatori dovevano compiere vere e proprie acrobazie per evitare di pestarsi i piedi o urtarsi mentre compivano i loro percorsi esplorativi.
Affollamento di visitatori in uno stand all’ultima edizione del K di Düsseldorf, che ha visto la presenza di oltre 230.000 visitatori, stando alle cifre ufficiali, distribuitisi durante gli 8 giorni della manifestazione, dal 19 al 26 ottobre scorsi. Nella pagina a fianco l’ingresso sud della fiera. 14
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
di Gianpaolo Brembati e Riccardo Oldani
Siamo reduci dalla visita al K2016, la fiera di Düsseldorf sulla plastica e sulla gomma che costituisce il punto di riferimento mondiale per entrambi i settori per quanto riguarda tutta la filiera, dai produttori di materie prime al prodotto finito. L’edizione di quest’anno ha infranto molti record: 3.200 espositori, oltre 230.000 visitatori. Una kermesse immensa, che rende impossibile una visita capillare. Noi ci siamo andati. Ecco le impressioni che ne abbiamo ricavato
Eventi
Numeri e presenza italiana A pochi giorni dalla fine del K erano già disponibili i numeri della fiera, relativi a espositori e visitatori, sia pure non suddivisi tra locali ed esteri. A fronte di circa 3.200 aziende espositrici e 218.000 visitatori nel 2013, quest’anno se ne sono sono registrati rispettivamente 3.300 e 230.000. Un buon successo quindi, considerata l’attuale situazione di sofferenza economica globale e, in particolare, quella dell’industria della gomma italiana, che al K ha però dato segni di una vivacità inossidabile e, soprattutto, di un’innovazione tecnologica invidiabile. Ben 424 sono state le aziende italiane presenti, circa il 13% del totale che, se anche non costituisce, come alcuni sostenevano nei gior-
ni della fiera, la presenza più alta tra tutti i paesi presenti, rappresenta tuttavia un ottimo risultato. Di queste 424 aziende, 72 erano quelle recensite nell’ambito della gomma. Non è stato possibile visitarle tutte, non solo per questioni di tempo ma anche perché abbiamo visto stand davvero affollati e imprenditori e dirigenti quasi sempre impegnati a parlare con potenziali clienti. Ecco qualche impressione che abbiamo riportato dalla visita (senza la pretesa di essere esaustivi).
Materie prime e chemicals Per le materie prime la presenza di Versalis è stata la più massiccia, dal momento che il K rappresentava un’occasione unica per presentare le più recenti innovazioni nel setto-
re elastomeri EPDM, SBR in soluzione, Nd-BR per pneumatici verdi etc. In questa occasione l’azienda ha annunciato i nuovi investimenti in UK e in Italia negli stabilimenti di Ferrara e Ravenna, nonché l’entrata nel settore di polimeri e additivi bio, ponendosi l’obiettivo di un alto livello di sostenibilità con materie prime rinnovabili grazie a prodotti “green” come la gomma naturale da guayule, l’SBR olioestesa con olio bio e i bioadditivi Matrilox ® nelle famiglie oli e plastificanti. Alto l’interesse dei visitatori, che hanno affollato lo stand per tutta la durata della fiera. Eigenmann & Veronelli ha partecipato al K con la consociata Auserpolimeri, presentando con successo i nuovi gradi della famiglia Polyplastol, in particolare il 42B per estrusione L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
15
MONDOGOMMA
di mescole EPDM, l’EC-44 per la dispersione di cariche nere e chiare e il 73B come agente antireversione per gomma naturale. I polimeri Compoline di Auserpolimeri , polimeri graffati con anidride maleica da utilizzare come compatibilizzanti per miscelare polimeri polari e non polari, sono stati oggetto di particolare attenzione da parte del pubblico. Tre sono stati i produttori di mescole presenti e da tutti il K è stato considerato una vetrina impossibile da ignorare, visto l’afflusso di visitatori da tutto il mondo. Fabio Cortesi di ITG-CM Manzoni ha sottolineato come il K di quest’anno abbia dimostrato ancora una volta che le aziende italiane sono protagoniste nel settore gomma-plastica: l’opportunità poi di incontrare clienti, fornitori, amici e colleghi ha reso il tutto più soddisfacente. Eurorubber ha partecipato alla fiera per presentare ufficialmente le nuova business unit denominata Marangoni Technical Compounds, sinergica fra i due siti produttivi italiano e tedesco (MRSD) per affrontare il mercato dell’articolo tecnico in 16
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
ambito europeo. Da parte sua Tovo Gomma ha voluto ribadire la volontà di aumentare la presenza sui mercati esteri, per cui la presenza al K, come ha osservato Matteo Tovo, ha permesso di incontrare agenti e clienti da tutti i paesi di loro interesse. Per quanto riguarda i termoplastici erano presenti Francesco Franceschetti Elastomeri e Franplast. Nello specifico, Franceschetti ha presentato la sua gamma Marfran® per ogni applicazione e tecnologia produttiva, in particolare il nuovo compound certificato WRAS e DVGW W270 per contatto con acqua potabile, mentre Franplast si è affidata alla sua famiglia di prodotti Chemiton® , in particolare Chemiton Med® per il settore medicale. Quattro i produttori di manufatti presenti. Rossini ha presentato la sua famiglia di maniche e rulli gommati per l’industria della stampa rotocalco, laminazione e flessografica, puntando l’accento sulla rettificatrice Prima 350 PLCWS, macchina automatica per tornitura, rettifica e intestatura di rulli e maniche gommate. Eurofoam, con
più del 50% della sua produzione destinata ai mercati esteri, ha voluto ancora una volta essere presente con la sua produzione standard, perché il K è una fiera importante per i contatti già esistenti e per quelli nuovi, mentre i prodotti speciali sono messi a punto lavorando a stretto contatto con i clienti. Elastotech e Ten Fluid hanno presentato la loro gamma di guarnizioni e articoli tecnici.
Analisi e controllo della qualità Gibitre ha ha potuto disporre quest’anno di un stand più ampio dell’edizione precedente, necessario per presentare meglio le sue nuove apparecchiature, soprattutto il dinamometro con camera climatica, con temperatura impostabile fra -40°C e +250°C, controllata tramite software e con l’intero ciclo di prova eseguito in modo completamente automatico. UTP Vision, azienda all’avanguardia nel campo della visione artificiale e dei controlli di qualità in automatico, ha puntato sulla presentazione del nuovo modello KALIX500 per le
Eventi
misurazioni dimensionali fino a pezzi da 500 mm e di un’applicazione per il riconoscimento delle marcature e dei numeri di cavità stampo.
Stampi e macchine Anche girando tra gli stand delle aziende che lavorano sul fronte dei macchinari e degli stampi abbiamo raccolto un’impressione generale di positività e di ottimismo. Alcuni non hanno mancato di evidenziare la differenza tra questa edizione del K e quella del Plast di Milano del 2015, dove la presenza di visitatori stranieri era stata in effetti poco consistente. Ma va anche tenuto conto del fatto che le due fiere si sono tenute in momenti assai diversi dal punto di vista del “sentiment” degli operatori di mercato. Oggi, e a Düsseldorf lo si è visto molto bene, la percezione degli addetti ai lavori è positiva, c’è la sensazione di un mercato finalmente di nuovo in movimento e, lo hanno notato quasi increduli gli stessi organizzatori del K, si sono perfino vendute macchine esposte negli stand. Il Plast di Milano era partito sotto
auspici meno ottimistici, per quanto in concomitanza con l’Expo che, comunque, non ha fatto da traino. Allo stand di AlfaStampi, per esempio, ci hanno segnalato come sia stato intenso il passaggio di cinesi e, soprattutto indiani, con l’intento non soltanto di indagare sulle tecnologie di produzione degli stampi, ma anche di proporre accordi di partnership per portare le stesse tecnologie direttamente nei paesi di provenienza dei visitatori. Una strategia diversa da quella abitualmente utilizzata basata sulla copia del prodotto. Questa tendenza, riscontrata anche da altri espositori, riflette l’evoluzione che stanno attraversando paesi come l’India e, soprattutto, la Cina, dove l’obiettivo non è più soltanto quello di copiare alla meno peggio, ma di sviluppare in autonomia le tecnologie, magari partendo da una collaborazione con un’azienda con più esperienza, come le nostre del distretto del Sebino, ma con l’idea di sviluppare le competenze in loco. Sarà, questa, una tendenza impossibile da frenare, se si pensa che sol-
tanto per il 2015 la Cina ha stanziato 400 miliardi di euro per il sostegno alla ricerca, mentre in Europa la spesa prevista è di 72 miliardi in un decennio. Di fronte a una spinta così forte sarà impensabile anche per le nostre imprese fare “protezionismo” e trattenere in casa le tecnologie. L’unica via per mantenere un primato tecnologico sarà quindi tentare una fuga in avanti, investire ancora di più in innovazione e sviluppare nuove soluzioni. È quanto, per esempio, fa OR.P. Stampi, presente anch’essa alla fiera, in un padiglione, il numero 2, dove abbiamo visto interessanti spunti tecnologici, ma che resta un po’ periferico rispetto al baricentro del K, rappresentato dai padiglioni sul lato opposto del complesso. Alex Bedon, responsabile commerciale dell’azienda, ha in effetti sottolineato come «in un palcoscenico così esteso, grande e dispersivo sia difficile essere notati e attirare l’attenzione di nuovi clienti. Noi cerchiamo di ovviare alla cosa portando il nostro prodotto anche negli stand di altre aziende, come abbiamo fatto quest’anno con Maplan, L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
17
MONDOGOMMA
che su una sua macchina montava un nostro stampo Canale Freddo Otturatore». I contatti che si creano in fiera, spiegano in OR.P. Stampi, sono di diverso tipo: dalla visita del cliente consolidato all’incontro con esponenti di aziende che curiosano per carpire segreti e tecnologie. C’è chi ha problemi tecnici nella produzione e li espone, magari nella speranza di portare a casa qualche dritta. «Per noi si tratta – dice Bedon – di capire immediatamente le intenzioni di chi viene a trovarci, per valutrare se possa nascere un business e, soprattutto, se possiamo essere noi la risposta ai loro problemi. Molti produttori arrivano da aree del mondo dove sono frequenti interruzioni dell’erogazione di corrente o che utilizzano materie prime di pessima qualità, problemi che non si possono certo risolvere con stampi ad alta tecnologia». Aurelio Brevi, titolare dell’azienda, si è comunque dichiarato molto soddi-
sfatto della partecipazione a questa edizione del K, che ha giudicato decisamente più promettente rispetto a quella di tre anni fa. Anche gli altri espositori italiani si sono dichiarati soddisfatti in generale, pur senza lasciarsi andare ad entusiasmi che, durante il corso della manifestazione, sarebbero comunque prematuri. Alla Comerio Ercole, per esempio, ci hanno parlato di «un’impressione positiva, che andrà comunque verificata nel dopo fiera. Abbiamo ricevuto visitatori provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’Iran, che evidentemente con la fine dell’embargo sta puntando a una forte crescita in tutti i settori, e dall’America del Nord e del Sud. Va detto che la maggior parte dell’interesse è rivolto a macchinari per la plastica», che l’azienda lombarda produce insieme con quelli per la gomma. Opinioni simili abbiamo raccolto anche in Saspol, nel cui stand il diret-
tore operativo Davide Dondena ci ha parlato di «un buon riscontro, con un gran numero di visitatori internazionali che si sono fermati qui da noi, spinti soprattutto dall’esigenza di rinnovare le macchine perché ormai obsolete o di acquistarne di nuove in vista di un potenziamento della produzione». Allo stand di Rodolfo Comerio siamo passati più volte per riuscire a raccogliere qualche impressione perché i rappresentanti dell’azienda erano sempre impegnati con clienti esteri. Nicola Fedele, direttore commerciale dell’azienda di Solbiate Olona, si è detto «molto colpito dalla fiera di Düsseldorf, alla quale partecipo per la prima volta. La percezione è quella di un mercato in ripresa e di una rinnovata fiducia degli operatori. Quando c’è ottimismo ci sono anche molte più probabilità che gli imprenditori riprendano a investire, soprattutto quelli italiani, fermi da molto tempo e
Eventi
che ancora adesso mostrano una certa titubanza a rinnovare le loro aziende proprio per l’incertezza degli scenari futuri». Tra gli stand dei produttori di macchine si sono viste anche molte soluzioni che puntano all’automazione, all’analisi dati, alla connessione al web, in un’ottica di digitalizzazione delle imprese. «Molti presentano questa svolta tecnologica – osserva Fedele – come una rivoluzione, ma in realtà è soltanto un’evoluzione che è in corso da anni. Per quanto ci riguarda, molti aspetti della cosiddetta “Industry 4.0” fanno già parte del modo di concepire le nostre macchine, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza in remoto o la sensoristica di bordo. Ma noi realizziamo sostanzialmente macchinari customizzati, su cui la digitalizzazione spinta è necessaria soltanto quando è una reale esigenza del cliente e non un modo per inventare una nuova generazione di prodotti da proporre sul mercato». Vicinissimo allo stand di Rodolofo Comerio si trovava anche quello di Fratelli Maris, azienda piemontese specializzata nel settore degli estrusori bivite, dove Alessandro Gallo, del dipartimento ricerca e sviluppo, ci ha confermato l’impressione positiva sulla fiera dove, ci ha detto, «abbiamo venduto diverse macchine». Al K2016 Fratelli Maris ha puntato su un estrusore sviluppato per una tecnologia di riciclo della gomma definita da Gallo, «promettente, perché è in grado di indurre la rivulcanizzazione e consente il riutilizzo dal 15% al 50% dell’elastomero nella stessa mescola di origine. Il tutto attraverso un processo termomeccanico, durante il quale viene estratto lo zolfo contenuto nel materiale trattato. Anche le analisi che abbiamo condotto sul liquido di scarto, opportunamente trattato dal nostro sistema, ci hanno confermato l’assoluta compatibilità ambientale del processo». L’azienda sta acquisendo una dimensione sempre più internazionale, con clienti giunti in visita da Iran, Cina, India, Corea, Nord e Sud America, e interessati in particolare a soluzioni
per il settore della gomma e per quello degli adesivi. Interessanti come sempre le soluzioni proposte da Presma nel suo stand, in particolare due presse rotanti, di cui una, in particolare, per accoppiare un tappo in silicone a una testa in materiale plastico. Allo stand ci hanno spiegato di aver ricevuto un altissimo numero di visite, con visitatori incuriositi anche dalla configurazione rotante delle presse, quasi un “unicum” nella gamma di proposte presentate dalle varie aziende. Una conferma, infine, dell’ottima organizzazione della fiera ci è stata data anche da Federico Ormezzano, di Lawer, che ha portato al K2016 i nuovi sistemi di dosaggio che l’azienda ha sviluppato negli ultimi anni e che stanno riscuotendo un interesse sempre maggiore tra quei produttori di mescole che devono garantire un prodotto sempre più preciso nella formulazione ai loro fornitori. «È la seconda volta che partecipiamo a questa fiera – ci ha detto Ormezzano – e i risultati sono senz’altro positivi, pur a fronte di un impegno economico che non è certo irrisorio»-
Affollamento da record Tornando alle impressioni generali sulla manifestazione, dobbiamo dire che l’afflusso di pubblico è stato davvero impressionante, con migliaia di persone che, dopo essersi già stipate come sardine nella metropolitana, peraltro potenziata con un numero di corse molto frequenti per l’occasione, dovevano sostenere anche lunghe code in entrata alla fiera e sopportare ulteriori pigiamenti sulle scale mobili. Tutto è sembrato comunque funzionare egregiamente grazie alla buona organizzazione, che però qualche pecca l’ha mostrata come la mancanza, almeno nei padiglioni dal 5 all’8, di spazi adeguati per rifocillarsi o per far riposare le gambe stanche per i percorsi da maratoneta nell’arco della giornata. Davvero poche le aree a disposizione. Il primo giorno, inoltre, alcuni espositori hanno lamentato sfasamenti o non funzionamenti nei
collegamenti telematici degli stand, tutto comunque risolto naturalmente il giorno successivo.
Qualche nota logistica Curiosa era anche, come hanno notato alcuni visitatori sprovvisti di guida, la sequenza a volte davvero bizzarra della numerazione degli stand per cui, ad esempio, uno stand successivo a quello in cui ci si trovava sembrava mancare, ma poi si scopriva che era dall’altra parte del corridoio o dietro un angolo un po’ più in là. Diventava così prezioso l’allegato al catalogo “Mappe delle sale” o, meglio ancora, la guida tascabile “Rubber & TPE”, di una chiarezza esemplare nell’evidenziare, padiglione per padiglione, gli stand delle aziende della gomma, di colori diversi a seconda del settore merceologico di produzione (materie prime, macchinari, ecc.). Certo che, come sempre succede in occasione della maggior parte degli eventi fieristici in ogni paese del mondo, i prezzi degli hotel a Düsseldorf erano adeguati, giusto per usare un eufemismo. Ecco perché molti degli espositori e dei visitatori hanno scelto di pernottare in altre città limitrofe, Colonia ed Essen perlopiù, soluzione economica e gradevole per stare in aree meno trafficate, più quiete e con meno problemi per trovare un buon ristorante per la cena, nonché servite ottimamente da treni locali per i trasferimenti per e da Düsseldorf. C’è però da sottolineare che a Düsseldorf tutti i mezzi pubblici erano, per l’occasione, gratuiti per tutti coloro che possedevano il biglietto d’ingresso della fiera, e questo non è cosa da poco. Come considerazione finale si può affermare che il K è e rimane senz’altro la fiera più grande e conosciuta per materie plastiche e gomma. La gomma però riveste pur sempre il ruolo di Cenerentola, schiacciata alla preponderante presenza del settore plastica: per questo motivo alcune delle aziende italiane presenti quest’anno al K hanno espresso la volontà di concentrarsi in futuro sulla fiera di Norimberga, che è diventata la fiera europea più importante per la gomma. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
19
MONDOGOMMA
Novità tecnologiche dal K2016
È
stato l’Industry 4.0 il tema più in auge nell’ultima edizione del K. Praticamente tutti i produttori di macchine hanno portato soluzioni che cavalcano questo nuovo trend, un po’ reale necessità per modernizzare la produzione e un po’ strategia commerciale. In particolare VDMA, l’associazione tedesca dei produttori di macchine per la gomma-plastica, ha organizzato e gestito una serie di incontri quotidiani sul tema, sia nel proprio stand (nella foto a fianco) sia in un gazebo vetrato dove ha curato le trasmissioni di una sorta di tv del K2016, animata da interviste a vari esperti del settore. VDMA è da tempo molto attiva nella promozione dell’Industry 4.0 che non va dimenticato, nasce proprio in Germania come programma per promuovere il rinnovamento del manifatturiero. L’associazione ha anche creato un sito tematico, industrie40.vdma.org, nel quale ha raccolto una ricca documentazione sul tema a beneficio dei propri iscritti. Si tratta di documenti e studi che illustrano anche il percorso che i produttori devono fare per sviluppare macchinari 4.0. Alcuni di questi documenti sono anche scaricabili gratuitamente e sono disponibili in inglese, come quello sulla “readiness” all’Industry 4.0, che indica quanto un’azienda del settore sia pronta a sviluppare macchine innovative. Lo studio contiene indicazioni interessanti sui passi che un’impresa deve compiere e gli ostacoli che deve superare, tecnologici e finanziari, per essere pronta a raccogliere la sfida della fabbrica digitale.
20
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Un evento come il K è anche un’eccezionale vetrina per le aziende che vogliono presentare novità tecnologiche. Visitando la fiera ci siamo soffermati soprattutto su quelle sviluppate dai produttori di presse a iniezione, che ormai si sfidano a colpi di innovazione. Il tema di quest’anno è stato l’Industry 4.0, l’applicazione cioè di tecnologie legate all’internet delle cose, al digitale, alla data analysis e all’automazione anche nel settore della gomma-plastica. Ecco le principali novità di 4 tra i maggiori produttori di macchine che esponevano al K2016
Eventi
Boy
M
olto frequentato lo stand di Boy, il costruttore tedesco di presse di piccolo tonnellaggio, con forza di chiusura sotto i 1.000 kN, per lo stampaggio a iniezione di elastomeri, gomma siliconica solida e liquida, materiali termoplastici e termoindurenti. Grande interesse, soprattutto, ha suscitato nei visitatori la nuova macchina Boy XXS, presentata per la prima volta al pubblico su uno scenario di risonanza mondiale per l’industria della gomma e della plastica quale è il K di Düsseldorf. Con i suoi 63 kN appena di forza di chiusura, la Boy XXS è la più piccola pressa della gamma Boy: una macchina da banco (Table Top machine) appositamente progettata per l’impiego in laboratorio, oltre che in produzione. Equipaggiata con una unità di iniezione da 10,2 cm3 max. di volume, la macchina è stata particolarmente apprezzata per i brevi tempi di permanenza del materiale nell’unità FIFO di plastificazione che offrono indubbi vantaggi nella lavorazione di materiali sensibili alla temperatura. Nel contesto dell’ “applicazione dell’Industria 4.0”, che è stata una sorta di fronte comune d’azione degli espositori, Boy ha presentato con successo, come “soluzioni di automazione 4.0”, il nuovo sistema di movimentazione lineare Boy LR5 e due robot di lavoro interconnessi montati su una Boy 35 VV. Simpatica dimostrazione pratica dell’automazione: un bicchiere di birra, riempito a richiesta, veniva porto al visitatore direttamente dal robot. Altre importanti soluzioni di automazione presentate dal costruttore tedesco sono state il nuovo controllo macchina intuitivo Procan Alpha 4 a sequenze programmabili, che può essere facilmente integrato nel controllo della pressa col vantaggio che le unità di automazione non richiedono più un sistema separato di controllo, e la nuova funzione Multi-Drive. Quest’ultima tecnologia consente di realizzare con maggior efficienza applicazio-
ni con alti volumi o alte velocità di iniezione oppure applicazioni veloci con tempi di ciclo e di raffreddamento brevi. Questo, perché, a differenza delle presse elettromeccaniche, che richiedono un servo-motore per ogni movimento e quindi consuma-
no anche molto, Boy Multi-Drive lavora con due pompe soltanto. Il che significa che è possibile combinare senza alcun problema movimenti simultanei o processi di assi diversi, ricavandone, per di più, anche vantaggi energetici.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
21
MONDOGOMMA
Desma
D
a tempo Desma sta spingendo sull’acceleratore dell’Industry 4.0. Durante tutto il 2016 ha condotto una campagna itinerante denominata SmartConnect4U, nome che corrisponde anche una nuova linea di prodotti per soluzioni digitali. Nello stand della casa erano due le macchine esposte e funzionanti. La pressa verticale Benchmark D 968.250 ZO (nella foto in alto) e la orizzontale D 969.100Z (nella foto in basso nello stand) presentavano entrambe una serie di funzioni in linea con gli ultimi dettami richiesti dal mercato. In particolare, entrambe montavano lo SmartDevice, una sorta di scatolotto che in realtà è una vera e propria unità di calcolo, molto potente, che raccoglie tutti i dati di funzionamento della macchina. La quale, connessa in rete, consente di realizzare tutta una serie di servizi un tempo impensabili. Dotare di una console interattiva e touch-screen, dalla simbologia intuitiva, la SmartConnect4U Cockpit, le presse diventano infatti facilissime da gestire. Anche in caso di problema, attraverso la console si può perfino avviare una chat o una comunicazione diretta con un tecnico Desma in Germania e condurre un controllo istantaneo per individuare il problema. Da remoto il tecnico può guidare l’addetto in azienda a una serie di passi per risolvere il problema. Se la soluzione richiede la fornitura di una parte di ricambio è anche possibile individuarla e fare richiesta di un preventivo. Un’ulteriore implementazione del sistema consentirà, prossimamente, di ordinare direttamente il pezzo necessario in modo da accorciare in modo drastico i tempi di fermo e di assistenza. Le macchine Desma installate possono essere anche connesse tra loro, in modo da consentirne il controllo da una sola console SmartConnect4U Cockpit. Un’altra soluzione mostrata in fiera (foto in basso) consiste in un robot di manipolazione asservito alla macchina con 22
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
lo scopo di scaricare i pezzi stampati o caricare componenti da accoppiare agli elementi in gomma stampati. Il tutto configura una cella automatizzata, la PartnerFlexCell, che funziona in una logica di robotica collaborativa. Il robot a
6 assi si blocca nel caso in cui un addetto entri nel suo raggio d’azione, e riparte automaticamente quando questi si allontana, senza bisogno, come avveniva nei sistemi robotici classici, di fare il “reboot” del sistema.
Eventi
Engel
N
el suo stand - un megastand secondo tradizione - Engel ha mostrato ai visitatori l’applicazione dei principi fondamentali dell’Industria 4.0 alla tecnologia dello stampaggio a iniezione concretizzatasi nell’Inject 4.0: il piano operativo che riassume quei principi nella “digitalizzazione” dell’intera attività produttiva, ossia nella realizzazione della fabbrica intelligente (smart factory) che utilizza internet, informatica ed elettronica in generale in tre aree “intelligenti” fondamentali: le macchine (smart machines), caratterizzate da un alto livello di automatismo; la produzione (smart production), caratterizzata da alta resa, e i servizi (smart services), rapidi e efficaci nell’assistenza alla clientela. Sono, questi, gli strumenti che la casa di Schwertberg mette in azione per rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale ed essere la prima anche in questo, nel rispetto del logo “be the first” col quale si è presentata al K. Attraverso le innovazioni tecnologiche di cui erano dotate, tutte le macchine viste all’opera allo stand presentavano ai visitatori le numerose opportunità di ottimizzazione della produzione che l’Industria 4.0 può offrire loro mediante Inject 4.0. Le innovazioni hanno riguardato tutti i settori di interesse storico per Engel: automotive, teletronica, stampaggio di articoli tecnici, imballaggio e medicale. Grande attenzione ha suscitato il processo DecoJect, che ha agito quasi da calamita nei confronti dei visitatori. È una tecnologia innovativa utilizzata prevalentemente nel settore automotive per la decorazione degli interni vettura, e rappresenta un improvement di notevole portata della in-mould decoration. La decorazione del manufatto all’interno dello stampo non viene realizzata mediante trasferimento del disegno sul componente da decorare con un film, che poi viene rimosso, bensì attraverso il fissaggio con laser della pellicola sul manufatto. Tra le caratteristiche speciali di questa tecnologia i tecnici del costruttore austriaco sotto-
lineavano il miglioramento dell’aspetto superficiale, del colore e delle caratteristiche tattili del componente decorato, come anche la possibilità, con un diverso procedimento, di conferire al manufatto l’aspetto della rugosità superficiale. La pressa era una Engel duo. Un’altra importante innovazione, pronta per l’utilizzo su scala industriale, che pure ha esercitato notevole richiamo sui visitatori è stata la tecnologia della polimerizzazione in-situ, illustrata attraverso la produzione di compositi di fibra e resina termoplastica in un solo stadio, mentre prima la lavorazione avveniva in più passaggi: una pre-forma in fibra di vetro veniva trasferita nella prima cavità dello stampo e impregnata di ε-caprolattame addizionato degli opportuni additivi, dopodiché avveniva la polimerizzazione del monomero a poliammide 6. A polimerizzazione
ultimata, la pre-forma veniva trasferita nella seconda cavità per iniettarvi direttamente eventuali agenti di rinforzo. La macchina vista all’opera era una Engel v-duo. Ricordiamo, infine, la presentazione in prima mondiale delle nuove unità di iniezione idrauliche per le presse Engel duo e Engel victory. Le unità sono il risultato di anni di lavoro per lo sviluppo di sistemi a migliorata precisione, ergonomia ed efficienza dell’iniezione. Naturalmente, le nuove Engel duo ed Engel victory sono equipaggiate di serie col noto e affermato sistema di azionamento servoidraulico ecodrive, che consente un consumo energetico confrontabile con quello di macchine equivalenti tutte elettriche, con in più il vantaggio di poter utilizzare stampi esistenti dotati di movimenti idraulici. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
23
MONDOGOMMA
Maplan
I
ndustria 4.0 anche sullo scenario Maplan. Il costruttore austriaco di macchine per lo stampaggio a iniezione di elastomeri, siliconi e TPE ha presentato, nel nuovo contesto tecnologico che ormai investe tutti i settori industriali, due nuovi controllori di processo della serie C6 della sesta generazione. Si tratta del C6000.web e del
24
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
C600.web. A partire dalla produzione 2016/2017, questi modelli costituiranno il cuore delle nuove macchine Maplan. Impiegati in combinazione con internet, sono l’espressione degli ultimi sviluppi in termini di elettronica e di software dell’Industria 4.0 e stabiliscono nuovi standard per prestazioni e facilità di utilizzo, resi più agevoli da una
versione ottimizzata del display, che realizza l’aggiustamento automatico della pagina e consente una più facile interfaccia utente-macchina. Il C6000.web è dotato di uno schermo tattile da 21’’ ad alta definizione grazie al quale la leggibilità è migliore e la ricognizione ottica è più veloce. Il C600.web è stato sviluppato con la logica del minore ingombro, con un touchscreen ad alta definizione da 15’’ che assicura una comoda ergonomia e una facile utilizzabilità. L’alta tecnologia che è alla base di queste unità utilizza il processore Intel e garantisce prestazioni, precisione e riproducibilità ad alti livelli. Consente anche, in entrambi i controller, una più veloce acquisizione non solo delle informazioni relative al processo in ogni momento del ciclo produttivo, ma anche delle possibili ottimizzazioni del processo stesso. Inoltre, per il responsabile della produzione è possibile tenere sotto controllo tutte le macchine impegnate nelle lavorazioni direttamente dalla sua stazione di lavoro. Non solo. Anche gli addetti alla qualità hanno la possibilità di controllare con continuità le regolazioni delle macchine e i parametri di processo, nonché di apportare variazioni alle impostazioni in caso di necessità. Tra le altre numerose innovazioni introdotte nel C6000.web e nel C600. web è da sottolineare il sistema d’allarme di cui sono dotati i controller, che fornisce più dettagliate informazioni che nei modelli precedenti: quando si innesca l’allarme, l’operatore non solo viene informato dell’anomalia verificatasi, ma riceve anche suggerimenti sui più appropriati interventi correttivi da effettuare. Un’informazione importante che Maplan tiene a fornire ai clienti che utilizzano macchine non recenti ma ancora perfettamente funzionanti è che i piani della casa austriaca prevedono la possibilità nel prossimo futuro di retrofittare queste presse con i nuovi controller.
MONDOGOMMA
L’impronta digitale delle mescole
L
a misura delle proprietà viscoelastiche delle gomme vulcanizzate con i tradizionali strumenti dinamo-meccanici non è ancora oggi comunemente praticata nell’industria della gomma, sia da parte dei compoundatori durante lo sviluppo delle mescole che da parte degli stampatori nella realizzazione del manufatto finito. Un insieme di motivazioni concorrono a limitare le misure delle proprietà reologiche dei vulcanizzati, prima fra tutte la necessità di preparare il provino in modo adeguato, non stampandolo direttamente all’interno dello strumento di prova. Inoltre la procedura di preparazione del provino richiede l’impiego di tecnici di laboratorio preparati, che dedichino parte del tempo a tale attività, ma non sempre questo risulta fattibile nella realtà industriale. È noto a tutti quanto la preparazione del campione e le procedure di caricamento di uno strumento meccanico dinamico possano influire sui risultati. Lo strumento RPA®2000 (Rubber Process Analyzer), prodotto da Alpha Technologies, è stato progettato per superare i limiti che ostacolano l’ottenimento di dati viscoelastici attendibili per i campioni vulcanizzati. Si tratta di un reometro dinamico torsionale, con il disegno della cavità simile a quello presente nei vulcanometri tipo MDR, in grado di operare in controllo di deformazione, di frequenza e di temperatura in un “range” molto ampio di condizioni. Controllato da un compu-
26
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
di Dario Nichetti (RHEONIC srl)
Lo scorso 29 settembre abbiamo seguito un workshop sulla caratterizzazione delle mescole in gomma di cui abbiamo diffusamente parlato nello scorso numero. L’ingegner Dario Nichetti, esperto del settore che ha condotto quella giornata, ritorna per noi sul tema con un articolo sulla misurazione delle proprietà viscoelastiche delle mescole ter, permette in modo completamente automatico e programmabile la misura, in modo semplice, ripetibile e riproducibile, di mescole caricate. È doveroso ricordare che i risultati dei test, cioè le proprietà viscoelastiche della mescola, hanno un senso se e solo se i limiti e le capacità dello strumento sono tenuti in considerazione in modo corretto. Consideriamo ora di aver caricato il crudo nella cavità biconica del RPA, chiusa la camera che rimane sigillata e in pressione, eseguito il ciclo di vul-
canizzazione e, a completamento del ciclo, di aver raffreddato la mescola vulcanizzata alla temperatura in cui le “verrà presa l’impronta digitale”. Sottoponiamo quindi la mescola a una deformazione di taglio sinusoidale ciclica, imposta dal movimento oscillatorio del cono inferiore della camera con frequenza nota. A fronte di questa deformazione, lo sforzo trasmesso dalla mescola al piattello conico superiore (mantenuto in posizione fissa) è quindi misurato nel tempo o, per meglio dire, durante un ciclo e il valore del-
innovazione
lo sforzo è letto ad intervalli di tempo costante. Come è noto, è quindi possibile applicare la Fast Fourier Transform (FFT) al segnale di sforzo nel tempo, che di fatto consiste nel separare il segnale di sforzo nel suo spettro di frequenze caratteristiche, quando la mescola vulcanizzata è soggetta ad una qualsiasi deformazione. In regime viscoelastico lineare vi è una proporzionalità tra deformazione e sforzo e i test standard permettono di determinare univocamente la componente elastica (modulo elastico G’) da quella viscosa (modulo viscoso G’’). Per le gomme caricate il limite è proprio insito nella definizione, ossia fino a che valori di deformazione il materiale si comporta come un solido viscoelastico lineare. L’effetto Payne, cioè la riduzione del modulo elastico al crescere dell’ampiezza di deformazione, è la principale caratteristica delle “mescole in gomma caricata”, dove questo tipico comportamento viscoelastico non lineare è associato alla perdita di proporzionalità tra sforzo e deformazione o, in termini di segnale, alla distorsione armonica. In questo lavoro, oltre a fornire gli elementi matematici di base della teoria della viscoelasticità generalizzata, che altro non è che l’impronta digitale reologica delle mescole vulcanizzate, vengono illustrati alcuni pratici esempi del suo utilizzo, come la determinazione del tempo di postcuring nei tecnopolimeri o della resistenza termica di una gomma.
dati, dove vengono acquisiti il segnale della deformazione e il segnale armonico dello stress ad intervalli di tempo costante durante i cicli di strain. Il calcolo della trasformata di Fourier (FFT) è stato applicato per separare il segnale dello sforzo nelle sue due componenti, quella elastica, in fase con il segnale di deformazione, e quella viscosa (cosenica), in controfase con la sollecitante secondo quanto é espresso nella equazione 2: τ(t)=τE (t)+τV (t) Eq.2 Ora, passando dalla rappresentazione in tempo a quella in strain (deformazione) e shear rate γ•, é possibile ottenere l’equazione generalizzata dello sforzo di taglio valido in regime lineare e in modo particolare in regime viscoelastico non-lineare come segue: τ(γ,γ• )=G(γ) ∙ γ + 1/ω ∙ W (γ• ) ∙ γ• Eq.3 dove G(γ) é il modulo elastico generalizzato e dipende solamente dallo
strain, mentre W(γ• ) é il modulo viscoso generalizzato e dipende solo dallo shear rate, con le unità di misura espresse in Pa. È importante porre l’accento sul fatto che l’Equazione 3, in regime di viscoelasticità lineare, si semplifica, tanto che i moduli generalizzati G(γ) e W(γ• ) assumono rispettivamente i valori di G’ e G’’. In figura 1 sono rappresentati lo sforzo totale (curva nera) e la componente di stress elastico in funzione della deformazione durante un ciclo. Essa rappresenta di fatto “l’impronta digitale della mescola”, soggetta a deformazione di taglio sinusoidale, e la sua forma é determinata dagli andamenti dei moduli generalizzati elastico e viscoso. In generale non esistono due mescole vulcanizzate che abbiano la stessa curva di stress ed è per questo motivo che tale curva è stata chiamata
Viscoelasticità lineare e non lineare La mescola, una volta caricata nella camera dell’ RPA, viene vulcanizzata per un tempo ed ad una temperature stabiliti. Terminata la vulcanizzazione, la mescola viene raffreddata, in questo caso a 80ºC, e sottoposta a una deformazione ciclica secondo l’equazione 1: γ(t)=γ0 sinωt Eq.1 dove con y(t) si intende la deformazione di taglio nel tempo e y0 il valore massimo della deformazione durante il ciclo. La frequenza del ciclo è indicata con ω. Il risultato del test consiste in un file di
Figura 1. Mescola M1 in IR a zolfo (2 phr) non caricata, vulcanizzata a 180ºC per 10 min. La misura del total stress vs. strain é eseguita in RPA, raffreddando il provino a 80ºC dopo vulcanizzazione e sollecitando il provino alla frequenza di 1Hz al 200%. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
27
MONDOGOMMA
impronta digitale della gomma. La figura 2 mostra l’andamento dei moduli generalizzati G(γ) e W(γ´) dell’equazione 3, in funzione rispettivamente della deformazione e dello shear rate. La curva mostra chiaramente una regione di plateau, caratterizzata da un valore cotante per i moduli elastico e viscoso (G’0 and G’’0,
detti moduli a pleateau) e da una crescita graduale, che consiste in γ>20% per il modulo G e γ• >2.5s-1 per il modulo W. La figura 3 mostra G0’ =1.4 .105Pa, che invece, nel caso della misura eseguita in approssimazione viscoelastica lineare offre un valore pari a 2.04 .105Pa, sovrastimando di oltre 40% il valore
•
Figura 2. G(γ) e W(γ) dell’equazione 3 per una mescola di IR vulcanizzata, misurata a 1Hz e γ0=2 a 80º.
Figura 3. Andamento dei moduli G0’’ e G0’ e in funzione della deformazione massima applicata nel ciclo. 28
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
reale e quindi giustificando la necessità di eseguire la campionatura del segnale di sforzo in tutto il range di deformazioni. A questo punto è possibile valutare la transizione da regime viscoelastico lineare a regime non-lineare, valutando l’andamento G0’ e G0’’ in funzione della deformazione ap-
innovazione
plicata γ0. Come si nota, il modulo elastico é uguale a G’0’ = G’0’ a basse deformazioni e decresce all’aumentare della deformazione massima del ciclo secondo il noto effetto Payne. Molto più interessante é l’andamento del valore del “modulo viscoso generalizzato a plateau” in funzione della deformazione. In regime lineare tale valore è praticamente costante e indipendente da γ0 e coincide con il noto G’0’ G’0’ . Nella stretta zona di transizione da regime lineare a non lineare cresce di circa un ordine di grandezza (che inizia a defor~ 25%), diventando quindi mazioni γ0 = un ottimo parametro per determinare l’estensione della regione viscoelastica a comportamento lineare. La mescola M2 é stata ottenuta usando la stessa struttura formulativa della M1, usata sino ad ora in questo studio, a cui sono state aggiunte 30 phr di carbon black N330. È possibile notare come la
presenza del filler anticipi in modo sostanziale l’inizio della regione non lineare (che passa da strain del 20% al 5%).
In cosa può essere utile determinare l’impronta digitale di una mescola? La determinazione dell’impronta digitale delle mescole vulcanizzate coglie in modo completo il loro comportamento viscoelastico. Un’applicazione immediata è la determinazione del tempo di post-curing di una mescola, come mostrato in figura 5, nello specifico per un Vamac 70 Sh A di durezza. I tempi di post-curing, per i vari tipi di gomma e di sistemi acceleranti, sono in qualche modo valori legati alla tradizione e praticamente immutati nel corso degli anni. I valori sono in generale forniti dalle grandi aziende produttrici del polimero base e il metodo di determinazione si basa in generale su una lunga sequenza di preparazione di provini vulcanizzati e “temprati” a varie tem-
perature e a vari tempi. L’osservazione della variazione della durezza e delle proprietà meccaniche, tenuto conto di tutte le incertezze relative di preparazione dei provini e di misura, permette di ricavare le condizioni ottimali di tempo e di temperature di post-curing. Lo strumento RPA è totalmente programmabile e, in un unico ciclo di lavoro, restituisce tutti i dati necessari alla determinazione delle migliori condizioni di post-curing per la mescola in oggetto. Infatti, dopo avere caricato la macchina con 6 gr di mescola, lo strumento esegue la sequenza di vulcanizzazione (190ºC per 10 min), seguita da 4 ore di post-curing, con la determinazione dell’impronta digitale ogni 30 min a 1Hz al 70% di strain. Dalla curva stress-strain, come visto nel paragrafo precedente, si calcolano i moduli di G(γ) e W(γ• ) e I corrispettivi valori di G0’ and G0’’. In funzione del tempo, a 175ºC si nota chiaramente (vedi figura 5) che dopo
Figura 4. Determinazione della zona di transizione non-lineare per una mescola vulcanizzata, caricata con 30phr, a confronto con la stessa mescola non caricata.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
29
MONDOGOMMA
Figura 5. Determinazione del tempo ottimale di post-curing a 175ºC per una mescola Vamac dopo vulcanizzazione a 190ºC per 10 min.
Figura 6. Determinazione della temperatura di degradazione di una mescola in Vamac. 4 ore di post-curing tutti i fenomeni di riassetto delle caratteristiche viscoelastiche della mescola sono terminati o, in altre parole, l’impronta digitale raggiunge una forma stabile. 30
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Una delle attività, che da sempre risulta difficile per i tecnologi delle mescole, è la determinazione della temperatura massima di resistenza di una determinata formulazione. La stessa mescola in
Vamac è stata quindi vulcanizzata e postvulcanizzata per 4 ore a 175ºC, fino a raggiungere le condizioni di plateau, e immediatamente raffreddata a 120ºC. Una rampa crescente di temperatura a 5ºC/min è stata impostata da 120ºC fino a 280ºC, ad intervalli di 10ºC. Ad ogni temperatura si è quindi determinata la curva di total stress vs. strain nelle medesime condizioni di 1Hz e 70% di deformazione, calcolando successivamente l’andamento dei moduli generalizzati G(γ) e W(γ• ) La figura successiva mostra l’andamento di G0’ in funzione della temperatura, in cui sono evidenti 3 distinti comportamenti. Nella prima zona il modulo diminuisce linearmente di 0.1 MPa al crescere della temperatura (1/T) fino a circa 190ºC (TD), in funzione della caratteristica variazione del modulo con la temperatura. A temperature più elevate si ha una seconda regione, dove G0’ mostra un cambio di pendenza. In questa seconda zona, tra 190ºC e 250ºC si assiste alla degradazione della vulcanizzazione, mentre oltre i 250ºC, come indicato dalla freccia in figura, si assiste alla caduta del modulo causata da incipienti reazioni di depolimerizzazione. La temperatura TD è la massima temperatura, a cui una mescola è in grado di mantenersi inalterata nel tempo mentre, in altri termini, a temperature di 5ºC superiori inizia anche istantaneamente a degradarsi. In questo modo per ogni mescola è possibile determinare in modo molto preciso e ripetibile non solo la TD, ma anche la cinetica di degradazione della mescola, determinando precisamente per una data temperatura (T<TD) il tempo massimo, detto tempo di vita tV, in cui la mescola non modifica la sua impronta digitale, come mostrato in figura 7. In altre parole il tempo di vita ci dice che per una data formulazione (vulcanizzata e propriamente postvulcanizzata), mantenuta a una data temperatura per un tempo inferiore al tempo di vita (t<tV), le caratteristiche di durezza, carico e allungamento a rottura e il compression set rimangono inal-
innovazione Conclusioni e ringraziamenti
Figura 7. Curva di invecchiamento termico misurato in RPA; la curva tratteggiata è stimata; si noti che a 145ºC la mescola non modifica la forma della sua impronta digitale per circa 7 giorni e pertanto la mescolain Vamac mantiene inalterate tutte le proprietà meccaniche e reologiche. terati rispetto ai valori misurati dopo il postcuring.È quindi evidente l’enorme vantaggio, sia in fase di ricettazione che in fase applicativa, che si
ottiene dalla determinazione dell’impronta digitale con l’RPA, sia in termini di know-how che di tempistica di immissione sul mercato.
La determinazione dell’impronta digitale di una mescola attraverso la misura delle proprietà viscoelastiche, sia in regime lineare che non-lineare, permette di cogliere in modo completo il suo comportamento reologico. Lo strumento RPA è stato utilizzato per condurre tutti gli esperimenti presentati in questo lavoro ed è pertanto doveroso ringraziare Antonio Lombardi, direttore commerciale EMEA di Alpha Technologies, il quale ha permesso che tutto questo divenisse realtà. Le applicazione qui presentate, che vanno dalla determinazione dell’effetto rinforzante della carica alla determinazione del tempo ottimale di postcuring di una mescola vulcanizzata fino alla finestra di vita termica, sono solo alcuni dei possibili studi per cui è indispensabile determinare la carta di identità della mescola.
SCIVOLATE VERSO IL SUCCESSO! Interseals Srl All Around Gaskets Interseals Srl offre consulenza personalizzata sulla tipologia di trattamento lubrificante da adottare in base alle Vostre esigenze e dispone di tutti gli strumenti di verifica necessari per l'efficacia del processo.
+39.030.7464-611 info@interseals.it www.interseals.it
Innerseees Srr può nnnizzzre ii grrro i puuizii ecnicc ei componenni grrzie mooerni impiinni i vvggio, i essrrzione eggi innuinnnni e i eeeurr ei risuuuuui.
All Around Gaskets Via Liguria 30 - 25031 - Capriolo (BS) ITALIA
Focus
STAMPI INCHIESTA Xxxx Le novità degli “stampisti” Gli stampi per la gomma sono una delle parti più tecnologiche del processo, realizzati da aziende iperspecializzate che spesso hanno in comune una genesi simile: partite come imprese artigiane stanno sempre di più adottando processi e macchinari di ultima generazione. Abbiamo chiesto ad alcune delle principali aziende del settore di illustrarci le novità che hanno contraddistinto il loro 2016.
Foto Maplan
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA novembre 2015 2016
33
FOCUS
Bonardi Stampi
Ricerca e collaborazione con i clienti
L’
azienda è nata agli inizi degli anni Settanta per volontà di Bruno Bonardi. Da allora è presente sul mercato italiano e internazionale della produzione di stampi per guarnizioni e articoli tecnici in gomma, caratterizzata da una dimensione artigianale e dalla passione, dice lo stesso Bonardi, «con la quale realizziamo i nostri prodotti». L’obiettivo principale dell’azienda è la ricerca della massima soddisfazione del cliente, «che perseguiamo – spiega ancora Bonardi – attraverso la cura della comunicazione diretta. Ascoltiamo i bisogni e le esigenze delle aziende che si rivolgono a noi, e proponiamo stampi personalizzati che rispondano alle loro aspettative. Cerchiamo quotidianamente di migliorare la qualità degli stampi che realizziamo, controllando attentamente il processo produttivo ed affidandoci a fornitori che non siano solo prestatori di opera e materiali, bensì partner attivi e propositivi». Nei primi mesi del 2016 l’azienda ha conseguito la certificazione di qualità ISO 9001, ritenuta un passo decisivo nell’ottica
34
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
del miglioramento del modo di lavorare. L’obiettivo è puntare sull’innovazione e sull’aggiornamento tecnologico; ogni anno Bonardi rinnova il parco macchine, che viene controllato con una manutenzione costante e puntuale. Investimenti sono anche rivolti alla ricerca attraverso la collaborazione con fornitori e clienti. Lavorando a stretto contatto con Presma Spa, per esempio, l’azienda ha realizzato una serie di stampi impiegati su una nuova pressa rotativa, mentre con Cromatura Cristofoletti è stato avviato un progetto per sviluppare nuove tipologie di rivestimento che prolunghino la vita degli stampi. L’azienda ha anche progettato e costruito il primo piano termoregolato che, dopo aver superato la fase di collaudo, verrà proposto alla clientela. Bonardi cura la comunicazione web per promuovere la propria immagine. A tal fine ha completamente rivisto il sito internet, che viene aggiornato con le novità proposte ai clienti.
Strumenti da laboratorio
Franciacorta Stampi
Dal semplice al complesso
T
ra gli obiettivi principali della Franciacorta Stampi, particolarmente rilevante risulta quello di cercare di rendere i propri prodotti e servizi più performanti e funzionali da un punto di vista produttivo. Questo significa non solo lavorare per ottimizzare e mettere a disposizione dei propri clienti attrezzature in grado di affrontare a livello tecnologico le complesse esigenze del mercato, ma anche adoperarsi per semplificare le operazioni in fase di stampaggio mirando a soluzioni sempre più personalizzate e dedicate alle peculiarità di ogni singola azienda. In questi anni la Franciacorta Stampi ha sperimentato positivamente numerose applicazioni e accorgimenti in grado di incrementare le prestazioni del processo produttivo. Ciò è possibile farlo anche per attrezzature apparentemente semplici e dalla bassa produttività. Spesso i risultati miglio-
ri si ottengono proprio in questo senso e non per forza solo ed esclusivamente con stampi di notevole complessità, costi e tecnologia. Per l’azienda è importante però poter offrire ai clienti entrambe le opportunità, anche perché la scelta della strada da percorrere è data dalle esigenze produttive, dai mezzi a disposizione e dalle caratteristiche del progetto in questione. Trovare il compromesso ideale tra budget e tecnologia da adottare è la strategia che permette di sfruttare sempre al meglio le potenzialità di un piano di lavoro, basando il focus sulla soddisfazione del cliente finale. Dedicare tempo e risorse allo studio di soluzioni tecniche migliorative sia per stampi semplici che per attrezzature complesse, significa impegnarsi per fornire un servizio completo vicino alla domanda, che possa in tutte le situazioni far fronte alle svariate richieste.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
35
FOCUS
O.C.S.
Nuovi macchinari per l’alta qualità
A
llo scopo di far fronte alla crescente richiesta di stampi per articoli tecnici elastomerici, O.C.S. srl, azienda storica di costruzione e cromatura di stampi per il settore gomma, anche quest’anno ha investito in un nuovo macchinario CNC ad alta velocità, che permetterà di produrre una sempre più vasta gamma di stampi particolari e sempre con il livello tecnologico e la qualità che da sempre la contraddistinguono, permettendole di vendere in tutto il mondo.
La nuova fresatrice CNC ha dimensioni 1.450 x 700 mm e quindi potrà lavorare stampi di grandi dimensioni, che rispecchiano la nuova tendenza del mercato. O.C.S., dicono in azienda, «da sempre in-
36
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
veste in nuove fresatrici CNC e in altri macchinari proprio perché la crescente domanda di stampi necessita una conseguente sicurezza, precisione e qualità nei mezzi per raggiungere obbiettivi di alta qualità. Senza dimenticare le persone e le competenze, che giocano un ruolo primario e fondamentale». Stefano Savoldi, che ha preso in mano la “nuova O.C.S.”, ritiene che «è proprio questo connubio fra persone e tecnologia la nuova arma per poter raggiungere traguardi ben prefissati che portano alla soddisfazione delle esigenze non solo del cliente finale, ma anche di chi, in O.C.S., lavora a un progetto».
FOCUS
OR.P. Stampi
Investimenti in nuove tecnologie
A
rticoli in gomma, si era soliti pensare allo stampo come un semplice mezzo, un dispositivo per il raggiungimento del prodotto finale. Oggi sia lo stampo che i Canali Freddi marchiati OR.P. Stampi, di cui si celebra in questo periodo il ventesimo anniversario, si collocano al centro della fase produttiva e garantiscono risparmi anche nelle fasi successive allo stampaggio, tanto da essere il primo strumento di lavoro e di studio insieme alla pressa e alla mescola. «Grazie ai manufatti che OR.P. Stampi mette a disposizione dei suoi clienti – dicono in azienda –, il risparmio della mescola, il pezzo finito e la riduzione dei tempi di ciclo non sono più problematiche a cui dover far fronte».
L’esperienza e la crescita dell’azienda bergamasca hanno portato allo sviluppo dei
38
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
canali freddi per silicone liquido, materiale che alimenta un settore in fortissimo sviluppo: anche in questo campo il pezzo finito, l’estrazione del pezzo e l’automazione sono alla base degli studi del reparto R&D. Un recente studio interno ha dimostrato che più del 90% dei canali freddi prodotti da OR.P. negli ultimi 20 anni, più di 500 differenti sistemi per presse da 25 a 1.500 ton, sono ancora funzionanti e competitivi. Rispetto realizzazioni più recenti, considerando che i materiali utilizzati oggi per i Canali Freddi sono cambiati per far fronte alle esigenze di stampaggio e all’evoluzione delle mescole, il risultato è per OR.P. «motivo di grande orgoglio».
Strumenti da laboratorio
Rabbi Claudio & C
Trent’anni di stampi per le lavatrici
R
abbi Claudio & C vanta una trentennale esperienza nella progettazione e costruzione di stampi per lo stampaggio a iniezione di tubi di carico/scarico e guarnizioni oblò per lavatrici a carica frontale e dall’alto. Candy, Indesit, Whirlpool, Electrolux, B/S/H, Miele, Arcelik, General Electric sono i nomi dei gruppi italiani ed internazionali produttori di elettrodomestici per cui l’azienda realizza stampi e con cui spesso collabora direttamente.
Lo stampo per la guarnizione oblò è il fiore all’occhiello dell’azienda, curato in tutti i dettagli per garantirne la rispondenza alle esigenze qualitative e produttive del committente. Progettato con cura e passione attingendo dall’esperienza, ma con uno sguardo all’innovazione, realizzato utilizzando acciai performanti e certificati, fre-
sato e tornito con moderni centri di lavoro, assemblato e lucidato da esperti operatori, trattato termicamente e superficialmente per migliorarne la durabilità, collaudato e campionato su pressa a iniezione per certificarne la funzionalità meccanica e le caratteristiche dimensionali. Ogni componente è identificato univocamente mediante codifica per garantirne la reperibilità e la riproducibilità. Ogni stampo, sia esso mono o a doppia impronta, ad apertura meccanica, idraulica, sdoppiabile o termoregolato è consegnato corredato di adeguata documentazione tecnica in formato digitale e video esplicativi per consentire all’utilizzatore di effettuare la manutenzione e una corretta gestione dei cinematismi.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
39
Dalle Aziende
Anche l’EPDM nella gamma prodotti di Rogitex Italia di Giuseppe Cantalupo
R
ogitex International è un distributore globale di gomme sintetiche, ausiliari e materiali di rinforzo per pneumatici (rayon, nylon e nero di carbonio) forniti da produttori russi e del Far East. Nasce nel 1976 a Montreal, Canada, come trader e negli anni amplia la sua gamma con prodotti sempre diversi e spinge il suo interesse verso aree di mercato sempre più estese, soprattutto nell’ambito di Nord America, Europa e Asia. Per quanto riguarda le gomme in particolare, commercializza l’SBR in emulsione e soluzione (E-SBR e S-SBR) sia dry che olio-estesa, il BR (polibutadiene al neodimio e al titanio), l’NBR (gomma nitrilica), la gomma poliisoprenica (IR), la butilica e la alobutilica (IIR e HIIR), l’EPDM e le gomme termoplastiche SBS (stirolo-butadienestirolo) e SIS (stirolo-isoprene-stirolo). Attraverso la consociata Confortchem di Pointe-Claire, Quebec, Canada, fondata nel 2002 e specializzata nella distribuzione di poliuretani (PU) e materie prime per l’industria di questi polimeri - polioli, TDI, pre-polimeri, additivi, cloruro di metilene - , Il Gruppo ha esteso il suo raggio d’azione anche alla distribuzione di PU.
Massimiliano Petris, secondo da sinistra, con alcuni collaboratori (Ilena Lancini alla sua destra, Emanuele Gavotti e Patrizia Franzosi). 40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Rogitex Italia di Cogoleto, Genova, fa parte del gruppo internazionale Rogitex International con sede a Montreal, Canada, ed è attiva come affermato distributore di gomme sintetiche sui mercati del Sud Europa. Da circa due anni annovera tra gli elastomeri della sua gamma l’EPDM del produttore sud coreano SK Global Chemical
Physical Properties
Chemicals
S7456 S5527F Physical Properties
S600WF Physical Properties Processability
S5890F
S553
Physical Properties
S5206F
6090WF
LowTemp. Properties
Physical Properties Contrai Hardness
Physical Properties
S552 S552-1
Physical Properties Processability
Processability
S512F Curing Properties
S501A
Heat Resistance
S537-2 S537-3
Curing Properties
S505A
Processability
Guida alla scelta dei gradi di Suprene.
Conta complessivamente circa 40 dipendenti e realizza un fatturato di 200 milioni di dollari USA a fronte di circa 35.000 t globali di vendite nel segmento gomme sintetiche.
La nascita Nei primi anni 2000 Rogitex International cambia profilo commerciale e da trader (fornitore dei consumatori finali attraverso distributori locali) si trasforma in distributore, con i prodotti stoccati in magazzini situati in località strategiche dai quali partono le forniture per i clienti. In conseguenza di questo cambio di strategia, diventa giocoforza per la società canadese modificare la sua organizzazione strutturale di vendita. La maggiore complessità della realtà operativa da gestire, la necessità di assicurare consegne just in time e for-
nire agli end users una serie di servizi importanti quali, per esempio, il supporto informativo pre-vendita e l’assistenza tecnico-commerciale postvendita il più rapidamente possibile, le impongono, infatti, l’esigenza di istituire filiali nelle aree più importanti. È così che a gennaio del 2013 nasce la filiale Rogitex Italia, con sede a Cogoleto, Genova, come distributore delle principali gomme sintetiche (SBR, BR, NBR, IR, IIR, HIIR, SBS e SIS) nel Sud Europa, ossia in Italia, ovviamente, e in Spagna, Portogallo, Austria, Svizzera e Germania. Le gomme sono fornite da produttori russi e del far east e trovano applicazione nei più importanti settori industriali come, per citarne solo alcuni, l’automotive, l’edilizia, gli elettrodomestici, i cavi, le calzature, la modifica dei bitumi, i nastri adesivi.
L’ampliamento della gamma «Considerando che come Rogitex Italia siamo partiti solo tre anni fa ci dice Massimiliano Petris, direttore commerciale della filiale - , i risultati che abbiamo ottenuto fino ad ora sono positivi. Certamente superiori alle
aspettative. Questo, soprattutto grazie all’ampia gamma di prodotti che i nostri fornitori ci rendono disponibili con regolarità, consentendoci, in tal modo, di soddisfare in tempi rapidi ogni richiesta, qualunque sia il settore applicativo interessato ai prodotti. Va sottolineato - continua - che tutto ciò è anche dovuto al fatto che siamo ben introdotti sui mercati e siamo anche in ottimi rapporti di collaborazione con i produttori degli elastomeri che vendiamo. Il che ci consente di spuntare condizioni d’acquisto particolarmente favorevoli delle quali, poi, beneficiano i nostri clienti». Un altro aspetto che pure ha giocato un ruolo importante nel successo dell’attività commerciale della società genovese è la capacità dell’azienda di avvertire e recepire le esigenze della clientela. È in quest’ottica che si inquadra l’ampliamento della gamma realizzato ai primi del 2015 con l’inserimento dell’EPDM (il terpolimero della gomma etilene-propilene) nella lista prodotti. Il produttore col quale Rogitex Italia ha stabilito la collaborazione per questo elastomero è la sudcoreana SK Global Chemical (SKGC), con sede a L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
41
Dalle Aziende
Sopra, EPDM Suprene stoccata a magazzino. A sinistra, Imballaggio della gomma EPDM Suprene.
Seoul. Si tratta di una società che fa capo al gruppo SK Energy, attivo nel settore dell’energia attraverso la raffinazione del petrolio e la commercializzazione dei prodotti chimici da esso derivati. 42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
La SK Global Chemical Viene fondata nel 1972 e getta le basi per la nascita dell’industria petrolchimica in Corea. È stata, infatti, la prima società a costruire nel paese un impianto di cracking della nafta con una ca-
pacità produttiva di 100.000 t/anno. Da allora ha sempre più espanso l’orizzonte dei mercati di suo interesse, e attualmente commercializza un’ampia gamma di prodotti chimici per numerosi settori industriali, quali automotive, elettronica, elettrodomestici, pitture e vernici, detersivi, cosmetici, lenti a contatto, ingredienti per paste dentifricie e, per l’industria chimica, benzene, toluene, xylene e para-xylene e altri solventi ancora, sia aromatici che naftenici e alifatici. Per l’industria dei polimeri produce etilene, propilene, butadiene, butene-1 e stirolo. Ma è anche produttore di EPDM, la gomma ben nota per le sue ottime caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, al calore e all’ozono che SK Global Chemical commercializza col marchio ‘Suprene’. Il Suprene è una gomma che la socie-
Chemicals «Con 85.000 t/a totali di gomma a disposizione - ci dice Petris - , è chiaro che il disegno del piano d’azione della società comprende non solo il mercato del Far East, ma anche gli altri mercati a livello globale. Tra questi, principalmente quello europeo; in particolare, quello italiano». «SKGC - ci spiega Petris - non fa mistero dei suoi propositi nient’affatto velleitari. Il prodotto lo ha, di buona qualità e anche competitivo sul piano commerciale. Noi, come Rogitex Italia, abbiamo superato senza problemi importanti omologazioni nelle aree di nostra competenza - e altre sono in corso in questo periodo – tant’è che dall’anno scorso abbiamo già incominciato forniture regolari di Suprene presso clienti di riferimento, perché il prodotto è capace di soddisfare ogni esigenza nei suoi settori di applicazione. La gamma, infatti, comprende tutti i tipi: medio e alto etilene; medio e alto etilidennorbornene; basso, medio e alto mooney». Particolare di non secondaria impor-
tanza per la tranquillità dei clienti è la sicura disponibilità del prodotto nel tempo presso il fornitore. «Non solo - aggiunge Petris - , perché è anche importante sapere che Rogitex Italia è in grado di fornire just in time anche i piccoli quantitativi e di garantire, ove fosse richiesto, contratti commerciali bloccati fino a tre-quattro mesi». Questo è sicuramente un punto di forza dell’azienda di Genova che si somma ad altri, integrandoli in un contesto unico che si risolve ad esclusivo beneficio della clientela: forte competitività qualitativa e commerciale dei prodotti, approfondita conoscenza dei mercati da parte del management, possesso di un valido know-how tecnico, capacità di fornire alla clientela un servizio pronto, preciso e puntuale. «In altre parole - conclude il direttore - , miriamo a far sì che il cliente ci senta vicini a lui, capaci di assisterlo e aiutarlo a risolvere i suoi problemi e anche di prospettargli possibili nuovi sviluppi del mercato e nuove tendenze alle quali rivolgere l’attenzione».
grafichetagliani.com
tà di Seoul produce al top della qualità per servire al meglio gli utilizzatori e rendere ben appetibile il suo prodotto, anche o soprattutto in considerazione del fatto che la domanda mondiale di questo elastomero è prevista in crescita per più del 4% all’anno. Per la sola Cina le previsioni parlano di una crescita del mercato dell’8% circa, principalmente per l’atteso sostanziale aumento della domanda da parte dell’industria automobilistica nella regione. Il produttore sudcoreano possiede due impianti di EPDM: uno nella Corea del Sud, con una capacità di 35.000 t/a circa, e uno a Ningbo, in Cina, da 50.000 t/a. Un impianto, quest’ultimo, che dichiara da solo la strategia di SKGC: consolidare la sua presenza sul mercato orientale e, al tempo stesso, crescere nei mercati di consumo più importanti. La costruzione è stata ultimata nell’agosto 2014, e dopo il periodo di prova, nell’aprile 2015 è stata avviata regolarmente la produzione commerciale.
w w w.tovogomma .com Sede e stabilimento Headquarters & Plant:
Via Campagnola, 49 25081 BEDIZZOLE (Brescia) Italy Tel. +39 030 6875011 Fax +39 030 6873661
MESCOLE RUBBER COMPOUNDS LASTRE VULCANIZZATE RUBBER SHEETS GOMMA ESPANSA FOAM
Dalle Aziende
Un microonde per riciclare la gomma
U
no speciale forno a microonde appositamente progettato per smaltire copertoni e pneumatici che non si possono più utilizzare. Un sistema che produce energia, si autoalimenta, evita l’incenerimento e riduce l’impatto sull’ambiente delle gomme “al capolinea” dando vita a nuovi materiali – un gas, un liquido e una componente solida - interamente riutilizzabili. È il cuore di un’invenzione tutta fiorentina nata per risolvere il problema dei pneumatici arrivati a “fine carriera”, definiti tecnicamente pneumatici “fuori uso” (PFU). Rifiuti speciali veri e propri che in base alle direttive europee non possono essere conferiti in discarica né integri né frantumati (eccetto le gomme delle biciclette). Di questi, una parte viene impiegata per produrre nuovi copertoni, in lavori di ingegneria o come combustibile, un’altra bruciata negli inceneritori. Per la restante rimane l’incognita su dove smaltirla. Un’idea apparentemente semplice quella del “microonde per gomme” – dal momento che è basata su uno dei sistemi più diffusi tra le famiglie italiane per riscaldare in pochi secondi cibi ed alimenti - ma destinata ad avere un effetto rivoluzionario. Tanto che il prossimo obiettivo dei suoi inventori è la creazione di un impianto che avvii il trattamento termico degli pneumatici - ma anche di altri materiali plastici - a livello industriale.
44
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Un nuovo dispositivo sviluppato dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze impiega le stesse microonde che utilizziamo nelle nostre cucine per trattare i pneumatici fuori uso, recuperando una frazione gassosa, una liquida utilizzabile come combustibile anche per le auto e una solida, in forma di carbon black reimpiegabile nella mescolazione. Brevettato dal Gruppo Caf, società specializzata in trasporti e bonifiche ambientali, è uscito da una prima fase di test e attende ora di conoscere i primi impieghi operativi
Nuovi processi In questa pagina alcune immagini del prototipo di forno a microonde brevettato dal Gruppo Caf e sviluppato dall’Università di Firenze per il riciclo della gomma da PFU. Nella pagina accanto un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto.
Una brevetto italiano L’invenzione si chiama Tyrebirth e porta la firma del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e dei due chimici Piero Frediani, già professore ordinario di Chimica industriale all’Ateneo fiorentino, Silvio Occhialini, coordinatore del progetto, e dei loro collaboratori Luca Rosi, Marco Frediani, Andrea Undri e Stefano Meini. A finanziare la ricerca è il Gruppo CAF guidato da Simone Gramigni, tra le aziende leader nel campo del sollevamento pesante, attiva nei settori delle bonifiche e dello smaltimento: è qusta azienda a detenere il brevetto di ricerca di Tyrebirth già depositato in Europa, Stati Uniti, Australia e Canada. «Siamo di fronte ad una innovazione che potrà cambiare profondamente le abitudini del comune smaltimento degli pneumatici – dice Gramigni -. Fa piacere il fatto che sia nata in Toscana, da
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
45
Dalle Aziende
Il pneumatico fuori uso posto nella camera del forno prima del processo e, dopo, i residui che ne rimangono dopo il trattamento. Nella pagina a fianco il sistema di caricamento del pneumatico nella camera del forno.
una collaborazione tra un’azienda del territorio e l’Università di Firenze. Adesso si apre la sfida vera: dopo la fase di sperimentazione e ricerca, Tyrebirth è pronto per misurarsi con il mercato, sia nazionale che internazionale, assumen46
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
do carattere e dimensioni di un processo industriale vero e proprio».
Come nasce la ricerca La ricerca di una soluzione per lo smaltimento delle gomme inizia nel 2007.
All’epoca, come del resto oggi, i pneumatici non più utilizzabili venivano sminuzzati, mescolati con la sabbia calda per essere pirolizzati o impiegati nei cementifici come combustibile: una soluzione che comportava una notevole perdita di materiale e un grande dispendio di energia. Il gruppo di studio pensa fin da subito di ricorrere alla pirolisi, ossia di decomporre termicamente i copertoni. «Le gomme – spiegano gli inventori di Tyrebirth - hanno però un grosso problema quando vengono trattate con pirolisi: sono isolanti e non trasmettono calore». Da lì l’intuizione, che dà il via all’invenzione vera e propria, di impiegare le microonde. «Le microonde – continuano i ricercatori - sfruttano una caratteristica peculiare dei pneumatici, ossia quella di contenere carbone, in forma di carbon black, per circa il 30 - 40%. È il carbone ad assorbire le microonde facendo sì che il riscaldamento dei copertoni avvenga dall’interno». Un sistema veloce e ecosostenibile Segue la realizzazione del primo prototipo e la successiva messa a punto di un forno a microonde per la pirolisi delle gomme affidata ad una delle aziende leader del settore, la Microglass di Pordenone. Il forno è capace di portare in pochi minuti la temperatura del materiale fino a 700°C, riuscendo a decomporre termicamente i copertoni in appena mezz’ora e in maniera uniforme e veloce, con un sistema semplice che fa risparmiare tempo e energia e che non produce gas serra da disperdere nell’ambiente. Il consorzio Ecopneus, leader nella raccolta di copertoni, riporta di aver raccolto nel solo 2015 ben 247.966 tonnellate di pneumatici che oggi restano in gran parte inutilizzate, tra l’altro con notevo-
Nuovi processi
le ingombro, considerate le dimensioni di ciascun copertone. Cifre che rendono bene l’idea dell’effetto che questa invenzione potrebbe avere nel ridurre l’impatto ambientale degli pneumatici arrivati “al capolinea”.
Riciclo al 100% In seguito alla scomposizione termica dei copertoni si formano un gas (1520%), un liquido (35-40%) e un materiale solido (45%) che possono essere totalmente reimpiegati andando così a chiudere il ciclo completo del processo.
Nel dettaglio, il gas è costituto da idrogeno e idrocarburi gassosi (metano e gpl) che possono essere utilizzati come combustibili per riscaldamento e per produrre l’energia elettrica che alimenta l’impianto stesso. Il liquido è una miscela di idrocarburi con caratteristiche molto simili a un gasolio che può essere impiegato come carburante per le navi e, se “purificato” dall’1% di zolfo che contiene, anche per le auto. In media, dalla pirolisi di un copertone del peso di circa 8 kg si ottengono circa 3.2 kg di liquido. Il residuo solido è polvere di carbone dall’alto valore calorifico (carbon black) che può essere “pellettizzato” e utilizzato come combustibile solido. Oppure può essere impiegato come riempitivo per produrre nuovi pneumatici o come carbone attivo (assorbente) o combustibile smokeless. Nel residuo solido compare anche ferro (5%), che può essere separato dal carbone con una calamita e reimpiegato.
Prossimi obiettivi Dopo la fase di sperimentazione, il prossimo passo in avanti sarà la realizzazione del forno industriale inserito in un impianto per il trattamento dei copertoni. I ricercatori e i progettisti hanno già sviluppato un forno che possa sottoporre a pirolisi venti pneumatici alla volta. Con sei macchinari del genere, si possono scomporre ogni ora – se si considerano anche i tempi necessari per il riscaldamento e il raffreddamento dei forni - circa 120 pneumatici.
Tyrebirth a Ecomondo Dopo la presentazione di stamani a Firenze alla presenza dell’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni e il presidente dell’Area Lavoro di Legacoop Toscana Angelo Migliarini, Tyrebirth da domani parteciperà ad Ecomondo, il salone della green economy in programma fino all’11 novembre a Rimini con la sua XX edizione.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
47
News Aumentano i consumi di gomma naturale in Europa e Asia
I
dati di produzione e consumo di gomma naturale e sintetica nel primo trimestre 2016 pubblicati dall’IRSG (International Rubber Study Group) mostrano un sensibile aumento dei consumi di gomma naturale in Europa e nell’Asia-Pacifico a confronto con lo stesso trimestre 2015. L’area Europa-Medio Oriente-Africa (EMEA) ha registrato un balzo del 5,87% (415 kt su 392) e l’Asia-Pacifico del 4,83% (2.213 kt contro 2.111). Non mancano, però, le sorprese in senso opposto nel quadro generale. Nelle Americhe si è avuto un calo del 3,95% (413 kt a fronte di 430) che ha frenato la crescita dei consumi globali, stabilizzatasi al 3,68% (3.041 kt su 2.933). Sul fronte della produzione, si è registrato un aumento solo in EMEA, dove si sono prodotte 160 kt di NR contro le 153 del Q1 2015 (+4,58%), mentre si è avuta una flessione sia nell’Asia-Pacifico (2.599 kt su 2.610: -0,42%) che nelle Americhe (89 kt contro 92: -3,26%) che ha indotto una riduzione a livello mondo dello 0,25% (2.848 kt contro 2.855 del periodo gennaio-marzo 2015). Per quanto riguarda la gomma sintetica, anche in questo caso spicca l’aumento della produzione in EMEA: +4,48%, con 1.050 kt su 1.005. Modesto, invece, l’incremento in Asia-Pacifico: +1,05%, con 1.836 kt a fronte delle 1.817 dello stesso periodo di un anno fa, mentre nelle Americhe è stato registrato un calo dell’1,07% (742 kt contro 750). A livello mondo questi dati hanno generato un incremento dell’1,57% (3.628 kt/3.572 kt). Piatto il confronto col primo trimestre dell’anno scorso sul fronte dei consumi
48
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
RIEPILOGO STATISTICO DELLA GOMMA NEL MONDO (kt) 2014 Anno
Asia-Pacifico EMEA Americhe
2015 Q1
Q2
Q3
Q4
Anno
PRODUZIONE NR
11236 2610 564 153 335
2411 125
3106 155
92
98
69
Mondo
12135 2855
2634
3330
Asia-Pacifico EMEA Americhe Mondo
8916 2111 1553 392 1712 430 12181 2933
Asia-Pacifico EMEA Americhe Mondo
7321 1817 3887 1005 2970 750 14178 3572
Asia-Pacifico EMEA Americhe Mondo
7800 1933 3537 906 2930 734 14267 3573
CONSUMO NR
3219 11346 166 599 75
2016 Δ%(Q1/ Q1) Q 1 (‘16/’15)
2599 160
-0,42 4,58
334
89
-3,26
3460 12279
2848
-0,25
2307 399 468 3174
2278 431 427 3136
2145 8841 376 1598 384 1709 2905 12148
2213 415 413 3041
4,83 5,87 -3,95 3,68
1849 1056 784 3689
1861 940 759 3560
1868 7395 985 3986 786 3079 3639 14460
1836 1050 742 3628
1,05 4,48 -1,07 1,57
2033 945 775 3753
1985 883 765 3633
1894 7845 914 3648 795 3069 3603 14562
1916 906 756 3578
-0,88 0,00 3,00 0,14
PRODUZIONE SR
CONSUMO SR
di SR, con la sola eccezione delle Americhe, che hanno messo a segno un aumento del 3,00%, con 756 kt su 734. In EMEA parità di consumi: 906 kt sia nel Q1 2016 che nel Q1 2015. In Asia-Pacifico riduzione dello 0,88%, con 1.916 kt contro 1.933. Situazione sostanzialmente stabile, infine, a livello mondo (3.578 kt/3.573 kt; +0,14%). Con i dati di produzione e consumo del primo trimestre l’IRSG ha reso note anche le quotazioni della gomma nel primo e secondo trimestre. Eccole (in $ USA/t), a con-
fronto con quelle degli stessi trimestri del 2015. Nel 2016: gomma naturale (RSS3): 1.307 nel Q1; 1.660 nel Q2; gomma sintetica (SBR USA): 2.003 nel Q1; 1.903 nel Q2. Nel 2015: gomma naturale (RSS3): 1.734 nel Q1; 1.791 nel Q2; gomma sintetica (SBR USA): 2.396 nel Q1; 2.041 nel Q2.
Taccuino Prevedere la deformazione o la rottura di una gomma
I
l mondo delle materie plastiche ha visto una crescente domanda di Elastomeri Termo-Plastici, sotto la denominazione generale di TPE o gomme sintetiche. Questi materiali sono progettati per replicare le proprietà uniche della gomma naturale e sono oggetto di una continua ricerca al fine di migliorarne le prestazioni tecniche. È in questo contesto che la conoscenza delle proprietà termo meccaniche delle gomme diventa fondamentale. Tipicamente i materiali sono soggetti a diverse sollecitazioni per una durata di tempo elevata , pertanto una progettazione che garantisca prestazioni ottimali dei componenti nel lungo periodo, richiede una conoscenza dei parametri di danneggiamento. Prevedere i fenomeni come la deformazione o la rottura di una gomma è fonda-
mentale al fine di stimare il tempo di vita di un componente. Per raggiungere questo scopo le strumentazioni più avanzate permettono di ‘affaticare’ il prodotto anche con dei movimenti torsionali e se ciò non bastasse il tutto può essere eseguito anche in camere a temperatura controllata.
Durante la progettazione e lo sviluppo delle più attuali scarpe sportive, ingegneri e ricercatori necessitano di indagare le prestazioni per l’impatto e il rimbalzo dei diversi materiali e delle strutture. In aggiunta al normale utilizzo quotidiano, le attività sportive estreme come il basket,
IMCD ITALIA: PER DARE VITA A CIO’ CHE CERCHI Chiamaci, noi crediamo nel gioco di squadra
Distribuiamo polimeri tecnici (fluorurati FKM e polietilene clorurato CPE), cariche funzionali chiare (talco e caolino) e nere (carbon black), anti ossidandi, acceleranti, fatturati di vari gradi, silani liquidi al 100% e preparazioni di silani al 50%, promotori di adesione, peptizzanti, ossido di zinco e ossido di zinco attivo, oli siliconici distaccanti. IMCD Italia Spa
Tel.: (+39) 02 55709 1
Fax: (+39) 02 55709 210
E-mail: plastics@imcd.it
www.imcdgroup.com
News
lo skateboard o la corsa stanno ponendo delle richieste ancora più impegnative alle calzature sportive di oggi che possono provocare delle forze di impatto 10 volte maggiori del peso del corpo. I produttori sono sotto pressione per sviluppare nuovi modelli di scarpe sportive con ammortizzatori d’aria avanzati, con capsule riempite di gel o con suole con struttura complessa per offrire le migliori prestazioni tecniche. Oltre a svolgere le prove per la norma ASTM F1614 “Metodo di prova standard per le proprietà di assorbimento degli urti per i sistemi di materiali delle calzature sportive”, gli strumenti di prova ElectroPuls forniscono la flessibilità per testare altri criteri. Questo include la valutazione dell’energia restituita da una scarpa durante l’impatto, la quantità
50
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
di ammortizzamento fornita da diverse scarpe, i differenti disegni sulla suola e il comportamento della resistenza all’abrasione per la lunga durata della scarpa. Fondamentale per il controllo e le prestazioni del sistema è il software di prova dinamico WaveMatrix. Il Modulo di Controllo Avanzato opzionale fornisce la capacità di garantire che l’andamento dei livelli di picco sia mantenuto durante l’impulso e anche altri profili complessi come la frequenza dei passi o i dati di andatura vengano registrati. Il Modulo opzionale di Calcolo WaveMatrix permette di calcolare proprietà quali l’energia, la resistenza a flessione e le Dynamic Mechanical Analysis (DMA), proprietà che consentono di caratterizzare le prestazioni delle scarpe.
Quando questi due moduli avanzati vengono utilizzati insieme, WaveMatrix è in grado di regolare gli impulsi e i profili complessi, così come le forme d’onda standard cicliche, sulla base di parametri calcolati come l’energia di picco, la resistenza a flessione o eventualmente l’accelerazione.
I nuovi EPDM green di Arlanxeo
T
ra le novità presentate al K2016 da Arlanxeo, il grande gruppo produttore di gomma sintetica nato dall’unione tra Lanxess e Saudi Aramco, spicca il nuovo Keltan Eco EPDM, prodotto a partire da etilene di derivazione dalla canna da zucchero, rifornito al gruppo dalla brasiliana Braskem S.A. A second del contenuto di etilene di un particolare grado, il contenuto bioderivato della gomma Keltan Eco EPDM può variare dal 50% al 70% e, secondo, l’azienda, studi dettagliati ne hanno dimostrato la sostanziale equivalenza in termini di prestazioni con prodotti corrispondenti ottenuti con metodi tradizionali. Il Life Cycle Assessment del prodotto, realizzato da una parte indipendente, ha dimostrato, in confronto a un grado equivalente di Keltan EPDM, che le emissioni di CO2 sono inferiori di oltre il 50%. I nuovi EPDM ecologici prodotti in questo sono impiegati in prodotti commerciali come guarnizioni microporose e basso peso per il settore automotive, guardiani per finestre e pavimenti. Il risultato è stato reso possibile, secondo Niels van der Dar, capo del servizio tecnico e dello sviluppo delle applicazioni degli elastomeri Keltan, «dall’introduzione di una tecnologia, definita ACE, nei suoi impianti di Geleen, nei Paesi Bassi, e di Changzhou, in Cina. Si impiega, in par-
Taccuino
ticolare, un catalizzatore estremamente efficiente, che consente di realizzare la polimerizzazione a temperatura più elevate rispetto ai tradizionali catalizzatori Ziegler-Natta».
Un nuovo metodo di stampa 3D del silicone Fu la Wacker, nel 2015, la prima azienda produttrice di silicone liquido ad annunciare lo sviluppo di un metodo di stampa 3D con questo materiale (ne demmo notizia qui). Ora anche la californiana ALT, una società specializzata nella stampa 3D, ha annunciato di avere sviluppato un nuovo sistema di manifattura additiva in grado di depositare materiali siliconici mediante un processo utile per creare dispositivi medicali, sensori, guarnizioni e tessuti anatomici. Il sistema consente, tra l’altro, di stampare in un’unica fase di lavorazione utilizzando diversi tipi di materiali siliconici. Questo nonostante le caratteristiche del silicone liquido che non possiede la
News
Una nuova gomma per i tubi Parker Hannifin
P
ABBONAMENTO online - Annuale Italia € 90,00 www.industriagomma.it
proprietà di raffreddarsi e solidificarsi in tempi brevi dopo essere stato depositato da un ugello di stampa. Per dimostrare l’efficacia del processo, ALT ha creato un modello di una sezione di gamba umana (nella foto), completa di pelle, ossa, fibre muscolari e tessuti adiposi, tutti realizzati con siliconi diversi.
Secondo i responsabili dell’azienda, la tecnologia può essere facilmente adattabile alla produzione di custodie per cellulari, solette interne per scarpe, parti per l’automotive, sistemi di ausilio per l’udito, adesivi e anche guarnizioni, cosa che potrebbe interessare alle aziende italiane del comparto.
arker Hannifin ha introdotto una nuova gamma di tubi di gomma con copertura PU ad alte prestazioni per applicazioni bassa e media pressione. Per la nuova gamma, che comprende 462PU, 692PU e 837PU Plus, Parker ha utilizzato una combinazione di gomma sintetica e poliuretano. Grazie al processo produttivo e alla combinazione dei due materiali, la nuova gamma di tubi raggiunge possibilità innovative in termini di qualità e caratteristiche del prodotto. Le eccezionali caratteristiche della gomma, abbinate alle ottime qualità della copertura in poliuretano, rendono questo prodotto adatto alle varie applicazioni dove i fattori critici sono alta flessibilità, raggio di curvatura ridotto, abrasione, ozono, condizioni atmosferiche e resistenza all’acqua salata. La nuova gamma di tubi Parker con copertura PU è dotata di diverse caratteristiche aggiuntive quali forza meccanica; alta flessibilità e alta compatibilità agli oli
ITAPROCHIM Srl Milano ITALY TEL +39.02 57.30.37.26 EMAIL info@itaprochim.it
PRODOTTI / PRODUCTS Gomma NBR
cross-linked in polvere / NBR cross-linked in powder
Prochim GP
polimero termoplastico a base olefinica in polvere / olefinic based thermoplastic polymer
DISTRIBUTORE UFFICIALE / OFFICIAL DISTRIBUTOR Fibre di carbonio / Carbon fiber » materiali compositi / composite materials » rivestimenti antistatici / antistatic coatings Grafiti naturali e sintetiche / Natural and synthetic graphites » lubrificanti / lubricants » materiali antistatici / antistatic additive Resine fenoliche / Phenolic resin » termoindurenti per gomma / thermosetting for rubber
ASIA BRAKE
DELHI, INDIA 2017
19th – 21st February
more info on WWW.ITAPROCHIM.IT
Taccuino
(grazie al tipo di sottostrato); resistenza agli urti; alta resistenza all’usura; ottime proprietà amortizzanti. Le applicazioni previste riguardano la movimentazione dei materiali; bracci telescopici e carrelli elevatori; gru; catene portacavi; catene di montaggio automobili e robot; stampaggio a iniezione; macchine utensili; macchine movimento terra.
Viste le eccellenti performance della copertura PU in termini di abrasione, resistenza all’ozono e al freddo, il 462PU è soluzione adatta anche per applicazioni su macchinari per la costruzione che devono operare in ambienti difficili. La copertura PU permette di produrre i tubi in versione binata anche su strutture con pressioni di esercizio più alte rispetto a quelle standard. 462PU risponde ai requisiti necessari per le applicazioni di movimentazione materiali dove i fattori critici sono maggiore pressione di esercizio e maggiore resistenza all’abrasione. IL 692PU è invece consigliato per tutte le applicazioni di movimentazione materiali. I test di resistenza all’abrasione effettuati sul campo hanno dimostrato che il 692PU è in grado di resistere più di 25.000 cicli sull’albero di un carrello elevatore (una performance 5 volte maggiore del tubo standard in gomma). I tubi 462PU e 692PU sono stati studiati anche nella versione binata per affrontare le sfide nelle applicazioni su pulegge.
in tUtta sicUreZZa
Leader in precisione e affidabiLitË.
Gli argomenti trattati dalla rivista nel corso dell’anno 1 ABBIAMO LETTO PER VOI
LEGENDA Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2016 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1) ABBIAMO LETTO PER VOI 2) ECONOMIA, MERCATI 3) FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 4) FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI 5) LIBRI, RECENSIONI 6) MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE 7) MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI 8) NEWS DA AZIENDE E ENTI 9) NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE 10) AUTORI 11) AZIENDE E ENTI I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina
54
Apparecchiature da laboratorio Evoluzione delle metodologie di prova del reometro RPA per l’industria della gomma (636, 8)
Eccezionale resistenza al calore di gomme siliconiche solide e liquide (HCR e LSR) con l’utilizzo di silossani modificati organicamente (644, 11)
Costruzione e simulazione
PPM(Poly-Piperazinyl-Morpholinye) Triazine Sinergizzanti universali organo-polimerici a basso peso ritardanti di fuoco e fiamma (644, 12)
Ottimizzazione dei parametri per modelli di pneumatici a elementi finiti (642, 10)
Metodi di controllo produzione
Manufatti
Nuovo metodo per valutare la qualità del processo di mescolazione della gomma per mezzo di una rappresentazione alternativa del grafico dattiloscopico (637, 10)
Un sistema attivo di spoiler anteriore basato su un manufatto di gomma stampato (640, 10) Materiali Breve rassegna di nanocompositi ibridi caolino/gomma (643, 10) Nanocompositi a base SBR con sistemi a doppia carica halloysite (modificata con acido iatconico)/nero di carbonio (643, 12) Materie prime e applicazioni Esigenze del giacimento petrolifero e influenza del fluido di trivellazione sugli elastomeri (639, 10) Influenza di resine oligomeriche su tenuta sul bagnato e resistenza al rotolamento di battistrada di pneumatici caricati con silice (640, 8) Impatto del contenuto di acrilonitrile sulle prestazioni meccaniche di materiali elastomerici (640, 10)
635 gennaio/febbraio 2016 636 marzo 2016 637 aprile 2016 638 maggio 2016 639 giugno 2016 640 luglio/agosto 2016 641 settembre 2016 642 ottobre 2016 643 novembre 2016 644 dicembre 2016
Determinazione della durata di vita di O-ring, a base gomma nitrilica, in fluidi idraulici (640, 11)
In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Sostituzione di NR con EPDM ad altissimo peso molecolare in applicazioni dinamiche (644, 10)
Elastomeri utilizzati in campi petroliferi (641, 10)
Relazioni struttura-proprietà di mescole di gomma per battistrada di pneumatici autovettura, basate su olio aromatico “sicuro” (638, 10) Nuovi materiali Ottimizzazione della resistenza a lacerazione della gomma per mezzo di una combinazione opportuna di cariche rinforzanti (635, 8) Influenza del sistema di vulcanizzazione e della struttura del polimero sulla struttura del reticolo del vulcanizzato (635, 8) Preparazione di gomma naturale a bassissimo contenuto di proteine (635, 9) Influenza dell’amido di mais sulla resistenza ai funghi di mescole di gomma (635, 10) Miglioramento del processo di mescolazione della gomma mediante la comprensione della reologia della mescola (636, 8) Oli di processo sicuri, derivati da petrolio, utilizzati in mescole a base NR e NR/SBR: effetti del tipo di olio e del suo contenuto sulle proprietà di mescole caricate con nero di carbonio (636, 9)
Disperdenti per mescole ad alta viscosità, su base gomma naturale, polibutadiene e silice (641, 12)
Additivi multifunzione per mescole a base EPDM e NBR (636, 10)
Gomma liquida come coagente in EPDM reticolata a perossido (641, 12)
Influenze di acceleranti binari sui comportamenti fisico-meccanici e dielettrici di gomma stirene-butadiene (SBR) (637, 11)
Proprietà meccaniche di gomma nitrilica idrogenata reticolata con perossido/coagente: effetto dei coadiuvanti di lavorazione (643, 10)
Riciclaggio di gomma butilica (IIR) vulcanizzata con resina fenolo-formaldeide (PFR) (637, 11)
Impiego di nanotubi di carbonio in gomme speciali. Potenziale e proprietà (643, 12)
Esteri come plastificanti per migliorare la prestazione di elastomeri termoplastici (TPE) (637, 12)
Indici 2016
Sviluppo di un nuovo elastomero stirenico con l’utilizzo di un monomero rinnovabile (637, 13) Prodotti e processi Processabilità e stampabilità della gomma nitrilica idrogenata: effetti di coagenti, aiuti di processo e ammorbidenti (638, 11) Effetto del tipo di vulcanizzazione sulla lacerazione in funzione del tempo. Parte I. Vulcanizzazione a base SBR caricata con nero di carbonio (638, 11) Influenza dei metodi di rigenerazione di manufatti di gomma consumati, prodotti con gomma butilica vulcanizzata con resina fenolo-formaldeide, sulle proprietà di mescole di gomma butilica non vulcanizzata e vulcanizzata (638, 12) Tecnologie per l’adesione di filo polimerico/gomma nelle applicazioni che lo richiedono (639, 11) Modifica di gomme speciali per prestazioni personalizzate con l’utilizzo di liquidi ionici (639, 11) Effetto del tipo di reticolazione sulla lacerazione. Parte II. Vulcanizzati a base NR caricati con nero di carbonio (639, 12) Determinazione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA oppure PAH) in pneumatici per mezzo di analisi GS/MS (gascromatografia/spettrometria di massa) e spettroscopia NMR (risonanza magnetica nucleare( (640, 9) Utilizzo della reologia per comprenderegli elastomeri siliconici liquidi (641, 11) Ottimizzazione dei costi di una sala mescole Parte I (644, 10) Produzione più veloce con qualità costante e ridotto impiego di energia (644, 12) Prove e misurazioni Combinazione di analisi dielettrica (DEA) e analisi dinamica-meccanica-termica (DMTA) in modalità compressione (642, 10) Invecchiamento di O-ring in HNBR, EPDM e FKM (642, 11) Influenza dell’invecchiamento termico di vulcanizzati in gomma naturale/SBR sul comportamento in condizioni stabili e sotto usura meccanica (642, 12) Influenza di liquido ionico sull’accoppiamento polimero-carica di elastomeri caricati con nero di carbonio (642, 13)
Previsione di resistenza di mescole per battistrada a base di miscele NR/BR e NR/SBR con l’utilizzo di analizzatore di lacerazione a fatica (643, 13) Invecchiamento ambientale di elastomeri Il dualismo di reticolazione e scissioni di catena (644, 12) 2 ECONOMIA, MERCATI L’intervista: Andreas Herrholz (coordinatore del progetto europeo Trescca: Trustworthy Embedded Systems for Secure Cloud-computing Applications) Il Cloud è sempre più diffuso. Ma quanto è sicuro? (635, 11) Etrma Pneumatici: un 2015 con segno positivo (635, 60) Assocomaplast Macchine per la gomma: i dati sono ok (635, 61) Anfia Immatricolazioni auto: la ripresa continua (635, 62) Irsg Gomma sintetica: Europa avanti tutta (635, 64) L’intervista: Nunzio Abbate (General Manager System Lab & SPG, Industrial & Power Group di STMicroelectronics) La fabbrica del futuro sarà tutta matematica e sensori (636, 11) È stabile l’Europa della gomma (626, 14) L’intervista: Flavio Torghele (esperto di tecnologie e processi per la produzione di tubi in gomma) Il testimone di una lunga tradizione italiana (637, 14) Record storico per l’export macchine italiano (637, 57) Mercato della gomma in crescita, ma l’Europa soffre (637, 58) L’intervista: Donald Wich (amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia) Industria 4.0: come e perché rivoluzionerà le PMI italiane (638, 14) Bene il consumo di gomma in Europa (638, 55) Germania: una crescita senza squilli (639, 14) Italia e Iran: nuove opportunità di business. Anche per la gomma (639, 63) Siliconi: il mercato crescerà ogni anno del 6% fino al 2021 (639, 64)
Gomma naturale: un mercato turbolento (639, 65) Il Ghana potenzia la produzione di gomma naturale (639, 66) L’intervista: Marco Fortis (vicepresidente della Fondazione Edison, membro del cda Rai e consulente economico del governo) Europa, basta austerity! È ora di rilanciare i consumi interni (640, 14) Inchiesta Il mercato delle materie prime (640, 23) L’intervista: Riccardo Musci (direttore della filiale italiana di Zeon Europe) Fare sistema: l’imperativo per costruire il domani (641, 18) Inchiesta Impressioni dal mercato dei compound (641, 27) Semaforo verde per le auto nel primo semestre (641, 61) Mercato pneumatici: i dati ETRMA per il primo semestre (641, 62) L’intervista: Giovanni Pisacane (avvocato di GWA) Cina, l’ultima frontiera del business (642, 14) The interview: Giovanni Pisacane (lawyer at GWA) China, the latest frontier for making business (642, 15) L’Asia il maggiore mercato di pneumatici nel prossimo quinquennio (642, 118) Gli USA pensano a introdurre dazi sull’import di pneumatici cinesi (642, 119) Irsg Aumentano i consumi di gomma naturale in Europa e Asia (644, 48) 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
Un premio ad Assogomma per il suo impegno per la sicurezza stradale (636, 54) Il programma 2016 di corsi di formazione di Assogomma (636, 55) Assogomma premia Flavio Torghele per il suo impegno con il Gruppo Tubi (636, 57) Un progetto Assogomma sulla classificazione CLP (639, 68) Gomma-plastica: la formazione è d’obbligo (640, 18) Assogomma promuove a Milano un corso per tecnici della gomma (643, 62)
Cina: via i dazi sulla gomma cloroprenica (639, 64)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
55
4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI
Saspol presenta la tecnologia Yizumi (635, 44) Mesgo (Open Day) Quella pressa è una star (635, 48) Slitta al 2018 la prossima edizione del Plast/Rubber (636, 52) Il programma 2016 di corsi di formazione di Assogomma (636, 55) Franceschetti organizza un workshop sui suoi nuovi TPE per il medicale il 18 marzo (636, 58)
Eurorubber Una nuova business unit per i compound tecnici (A new business unit for technical compounds) (642, 54) Francesco Franceschetti Elastomeri Leader nelle mescole in TPE/TPO (Leader in the compounding of TPE/TPO) (642, 55) G3 Gruppo tramoggia con pressatore idraulico (Hydraulic hopper/ram group) (642, 56) Gefran Innovazione nel segno dell’Industry 4.0 (Innovation under the sign of Industry 4.0) (642, 58)
SPS-IPC Drives Italia: la prossima edizione punta sull’Industry 4.0 (636, 61)
Gibitre Instruments Strumenti di ultima generazione (Latest generation instruments) (642, 60)
I biglietti per il K2016 ora sono disponibili on line (637, 58)
Lawer Dosare con rapidità, precisione e sicurezza (Quick, safe and exact dosing) (642, 61)
SPS IPC Drives Italia a Parma dal 24 a 26 maggio (637, 62) Un tir Desma per spiegare l’Industry 4.0 con un tour europeo (638, 58) Un forum sulla gomma in India. A dicembre (639, 71)
Maplan Un design di macchina completamente rinnovato (A completely new machine design) (642, 62) OR.P. Stampi Un codice per aggiungere intelligenze (A code that makes the mould smarter) (642, 64)
Macchine per la gomma-plastica: il settore va bene (640, 57)
Presma Macchine rotanti per gomma e termoplastici (Rotary machinery for rubber and thermoplastics) (642, 66, 67)
Costruttori di macchine: cauto ottimismo per il 2016 (641, 18)
Prodicon International Sistemi ausiliari per la sala mescole (Ancillary systems for the mixing room) (642, 68)
Le novità hi-tech di Engel e Borealis (641, 44) A Modena il prossimo Forum Meccatronica (641, 52) Fare sistema, un evento di Assogomma per la filiera (641, 49) Tutti pronti per il K2016 (Everybody’s ready for K2016) (642, 37) Aigle Macchine Esperti nel floccaggio (Experts in flocking) (642, 38) Alfa Stampi La tradizione incontra la diversificazione (Tradition meets diversification) (642, 39) Battaggion Nuove attività nella gomma e per le industrie (New activities in the rubber and other industrial sectors) (642, 40) Colmec Nuove soluzioni per filtrare le mescole (New solutions for compound straining) (642, 42) Comerio Ercole Una nuova calandra Industry 4.0 (An innovative calendering concept Industry 4.0) (642, 44)
56
Elastotech Dallo stampo all’O-ring (From the mould to the finished product) (642, 52, 53)
Rodolfo Comerio La “regina” delle calandre (The “queen” of calenders) (642, 46) Rossini Produrre rulli per la stampa (How to produce rubber rollers for printing) (642, 69) Saspol Innovazione nel segno dell’Industry 4.0 (Innovation under the sign of Industry 4.0) (642, 70, 71) So.F.teR. Nuovi gradi di Litepol a base di poliammide (New Litepo grades) (642, 72, 73) Tovo Gomma Nuove mescole per applicazioni specifiche (New compounds for specific applications) (642, 74)
Forum Meccatronica: grande successo a Modena (643, 61) Assogomma promuove a Milano un corso per tecnici della gomma (643, 62) K2016: un’edizione da record (644, 14) Nuove tecnologie dal K2016 (644, 20) Boy (644, 21) Desma (644, 22) Engel (644, 23) Maplan (644, 24) 5 LIBRI, RECENSIONI
Un report sul mercato Italia dei pneumatici (635, 62) Un manuale per sapere tutto sulla gomma sintetica (636, 51) Mercato della gomma in crescita, ma l’Europa soffre (637, 58) Crescerà l’impiego di robot per chimica, plastica e gomma (637, 67) Siliconi: il mercato crescerà ogni anno del 6% fino al 2021 (639, 64) L’Asia il maggiore mercato di pneumatici nel prossimo quinquennio (642, 118) 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE
Saspol presenta la tecnologia Yizumi (635, 44) Mesgo (Open Day) Quella pressa è una star (635, 48) Novità Arburg al Plastec West 2016 (635, 66) Ornl Carbon black dagli scarti di gomma: una nuova tecnologia (635, 68) La UTH al Tire Technology Expo (635, 69) Inchiesta Tecnologie e materiali sono gli ingredienti del successo italiano (636, 19)
UTP Vision All’avanguardia nella visione artificiale (A pioneer in artificial vision) (642,76, 77)
PumaTech Il coraggio di specializzarsi (636, 34)
Versalis Le novità Versalis per il settore degli elastomeri (Versalis’ innovations in the elastomers field) (642, 78)
Sigma Prevedere la pressione negli stampi per elastomeri (636, 40)
La nostra visita al K 2016 (643, 14)
Un nuovo R&D Center per Mesgo (636, 44)
Delia Isola robotizzata (Robotized Island) (642, 48, 49)
Conoscere le mescole per progettare gli stampi (643, 48)
Eigenmann & Veronelli Una vasta gamma di additivi (A huge range of additives) (642, 50)
DP Gomma Arriva il controllo qualità in outsourcing (636, 46)
A Brescia un convegno sull’innovazione per la gomma (643, 58)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
Una nuova biogomma creata da Versalis e Genomatica (636, 49)
Indici 2016
Un nuovo sensore di pressione Panasonic studiato per applicazioni sugli stampi (636, 63)
Gamma Stampi Sbavatrici e fustellatrici ad alta precisione (High precision punching presses) (639, 29
Inchiesta Mercato e tecnologie per trasformare la sala mescole (637, 23)
Lawer Sistema di dosaggio e pesatura automatica per piccole cariche (Small components automatic dosing and weighing system) (639, 38)
Suprema Un’azienda giovane con un passato glorioso (637, 34) Doss Visual Solution Una finestra aperta sul mondo dell’ispezione ottica (637, 40) For Lab Italia Pulizia tecnica: standard, processo e strumenti (637, 46) Sigma Engineering Virtual Molding rende più trasparente lo stampaggio del silicone liquido (638, 34) Rubber Trade Machinery Raffreddamento delle mescole: l’innovazione è in coda (638, 40) Inchiesta Tecnologie italiane per i mercati internazionali (639, 17) Colmec Nuove tecnologie per tubi di ultima generazione (Technologies for new generation hoses) (639, 18) Color Service Sistema di dosaggio in sacchetti per le mescole in gomma (Bag dosing system for rubber compounds) (639. 34) Comerio Ercole Macchine e impianti completi per la lavorazione della gomma (Complete machinery and plants for rubber processing) (639, 20) Comet Mescole nere per il mercato internazionale (Black compounds for the International market) (639, 21) Doss Visual Solution dSort 2: macchina di cernita automatica con interfaccia intuitiva (dSort 2: automatic sorting system, with smart software) (639, 22) Elastomers Union Mescole su misura (Tailor-made compounds) (639, 46) Farrel Pomini Convex, la soluzione per il downstream (Convex, the solution for downstream) (639, 47) For Lab Italia Forni di post-curing innovativi (Innovative post-curing ovens) (639, 28) Franciacorta Stampi Cold Runner Block Thermo System (639, 35) Fratelli Maris Il riciclo della gomma per mezzo di un estrusore bivite co-rotante (Rubber re cycling using a co-rotating twin screw extruder) (639, 24) G3 Gruppo tramoggia con pressatore idraulico (Hydraulic hopper/ram group) (639, 25)
O.C.S. Passaggio generazionale (640, 52) Bicarjet La potenza del bicarbonato in un open house (641, 50) La Arburg al K con soluzioni “chiavi in mano” (641, 62)
O.C.S. Stampi per prodotti di alta qualità (Molds for high-quality products) (639, 30)
Lanxess porta al K la tecnologia Rhenowave (641, 64)
Oldrati Sovrastampaggio per componenti automotive (Overmolding for components in the automotive field) (639, 31)
Un nuovo metodo per misurare la durezza (642, 20)
OR.P. Stampi Automazione: nata come optional, ora elemento di serie (Automation: once a choice, now a must) (639, 42) Prodicon Linea di raffreddamento tipo Batch Off a ventilazione centralizzata (The Batch Off cooling line with centralized ventilation) (639, 40)
A new method to measure rubber hardness (642, 21) L’eccellenza dei tubi parla italiano (642, 80) The excellence of hoses speaks italian (642, 81) Pomini Rubber & Plastics Un cambiamento nel solco della continuità (642, 88)
Rabbi Claudio & C. Stampi ad hoc (Customized molds) (639, 32)
Pomini Rubber & Plastics A change in line with continuity (642, 89)
RDC Una nuova tecnologia di controllo nel Premix (A new technology for the quality control of Premix polymer bound chemicals) (639, 42)
Franciacorta Stampi Come cresce una giovane impresa (642, 102)
Rivi Magnetics Sistemi di ancoraggio magnetico degli stampi (Magnetic clamping for the moulding industry) (639, 33)
Franciacorta Stampi How a young company is growing up (602, 103) In arrivo una nuova gomma da scarti del petrolio? (642, 118)
RPM L’evoluzione della Ecotronic (The Ecotronic evolution) (639, 26)
Un centro ricerche Continental per la gomma da tarassaco (642, 119)
Rubber Trade Machinery Raffreddamento e raccolta di striscia continua in gomma (Cooling and packaging of rubber continuous strip) (639, 44)
Desma al K: tante novità in uno stand più grande (642, 124)
Saspol Pressa oleodinamica TC-1200 D (TC-1200 D hydraulic press) (639, 31) Solvay Specialty Polymers Tecnoflon VPL FKM per tenute a bassissime temperature (Tecnoflon VPL FKM for sealing at very low temperatures) (639, 36) Suprema Presse orizzontali H 500 (H 500 horizontal injection molding machines) (639, 37) UTP Vision Macchina per il controllo dimensionale (Machine for dimensional control) (639, 41) Azionamenti idraulici per Comet (639, 58) Un sistema Boy di stampaggio polimero + elastomero (639, 69) Telco L’industria della gomma diventa automatica (640, 38) Interseals Vent’anni all’insegna dell’innovazione (640, 49)
Alpha Technologies lancia un sistema per accrescere la capacità dei suoi reometri (642, 124) UTH al K2016 con nuove proposte per la filtratura dei compound (642, 126) Inchiesta Strumenti da laboratorio Le nuove tecnologie per l’industria della gomma (643, 25) Alpha Technologies Un nuovo viscosimetro Mooney nella gamma Premier (643, 26) DGTS Presse da laboratorio della serie LP3000 di MonTech (643, 27) EN.CO Tensiometri e misuratori di angolo di contatto Krüss (643, 28) For Lab Italia Il nuovo durometro Bareiss HPE III ((643, 29) Gibitre Instruments Nuovi strumenti per test a temperature impostabili (643, 30) Netzsch Polyma-DSC: controllo qualità immediato (643, 31)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
57
Panasonic Sensori di pressione DP0 (643, 32) Tagarno Il microscopio digitale Magnus HD Trend (643, 33) Urai La tecnologia S3T per i Weather-Ometer di Atlas (643, 34) Verder ScientificLe soluzioni per la macinazione di Retsch (643, 36) Zumbach Electronic La scansione laser applicata alla gomma in ottica Industry 4.0 (643, 35) Bonardi Stampi Dal garage all’officina: oltre 40 anni di passione (643, 38) Nuove tecnologie dal K2016 (644, 20) Boy (644, 21) Desma (644, 22)
Engel Soluzioni e macchine per LSR (638, 20) For Lab Italia Forni speciali per il post-curing (638, 21) Franciacorta Stampi Small size nozze “valve gate” (638, 22)
Mesgo Siliconi termo cromatici (638, 25) Momentive Performance Materials Una nuova generazione di LSR ultra chiaro (638, 26)
Rabbi Claudio & C. Stampi per elettrodomestici e illuminotecnica (638, 29)
Inchiesta Novità dagli stampisti (644, 33)
Saspol La gamma Yizumi per il silicone (638, 30)
OR.P. Stampi Investimenti in nuove tecnologie (644, 38) Rabbi Claudio & C. Trent’anni di stampi per le lavatrici (644, 39) Un microonde per riciclare la gomma (644, 44) Un nuovo metodo di stampa 3D del silicone (644, 51) 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI
Inchiesta Il mercato, la ripresa, i prodotti (635, 15) Etrma L’importanza degli articoli in gomma (637, 18) Eigenmann & Veronelli Nuovi prodotti per “aiutare” il processo (637, 48) Inchiesta Arriva l’era del SILICONE (638, 17) Bluestar Silicones Resistenza al calore e all’olio (638, 18)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
I nuovi EPDM green di Arlanxeo (644, 50)
8
Rheonic L’impronta digitale delle mescole (644, 26)
O.C.S. Nuovi macchinari per l’alta qualità (644, 36)
Prevedere la deformazione o la rottura di una gomma (644, 49)
Kraiburg Strumenti per caratterizzare i siliconi (638, 24)
Maplan (644, 24)
Franciacorta Stampi Dal semplice al complesso (644, 35)
Rogitex Italia Anche l’EPDM nella gamma prodotti di Rogitex Italia (644, 40)
Una nuova gomma per i tubi Parker Hannifin (644, 52)
OR.P. Stampi Soluzioni per il silicone liquido (638, 28)
Bonardi Stampi Ricerca e collaborazione con i clienti (644, 34)
PMG A 40 anni la PMG parla cinese (643, 42)
Gibitre Instruments Ciò che serve in laboratorio (638, 23)
O.C.S. Stampi per silicone solido e liquido (638, 27)
Engel (644, 23)
58
Elmet Dosaggio controllato (638, 19)
NEWS DA AZIENDE E ENTI
Bluestar Silicones guarda alla Turchia (635, 70) Continental progetta un impianto nel Mississippi (636, 50) Un nuovo centro Yokohama per provare gli invernali (636, 50) Nasce Arlanxeo, joint venture tra Lanxess e Saudi Aramco (636, 50) Alfagomma si espande con una nuova acquisizione (636, 52)
State Technologies Formazione e macchine (638, 31)
Rodolfo Comerio realizza due calandre gigantesche e annuncia l’ampliamento dell’azienda (636, 54)
Wacker Chemie I siliconi Elastosil compiono 60 anni (638, 32)
So.F.teR. si affida a IMCD per esportare i suoi tecnopolimeri in Benelux (636, 58)
Francesco Franceschetti Elastomeri Articoli tecnici per il medicale: una case history vicino a Modena (638, 46)
Bridgestone è il Tire Manufacturer of the Year (636, 58)
Il grafene G+ è un prodotto sicuro per la salute (638, 56)
SACE e Assocomaplast insieme per sostenere I produttori di machine (636, 63)
Il nuovo tubo Tudertechnica con sottostrato in Teflon PTFE (638, 57)
Il Gruppo Gomma Plastica di Assolombarda Milano e Brianza ha un nuovo presidente (637, 59)
Itaprochim Anche la gomma nelle pastiglie dei freni (639, 48)
Guanti in gomma: gli USA pronti a vietare quelli con polvere (637, 59)
Matrìca La chimica verde nella gomma parla italiano (639, 54)
Kraiburg amplia la gamma dei compound (637, 60)
Co.Me.T. Stabilimento modello (640, 44)
Maag al Chinaplas con la nuova gamma (637, 60)
Zeon introduce nuovi gradi nella famiglia Zetpol (640, 58) Elastomers Union Produrre anche i polimeri oltre alle mescole per un servizio migliore (642, 94) Elastomers Union Not only compounds but also polymers for a better service (642, 95) La rivoluzione di Graphene Plus nel mondo degli elastomeri (642, 122) Graphene Plus devolution in the elastomers world (642, 123)
Yokohama aumenta la capacità in Giappone (637, 61) Wacker potenzia il centro tecnico di Singapore (637, 62) La Birmania si apre agli investimenti stranieri 637, 64) Evonik va a produrre silicone a Shanghai (637, 65) Nasce a Singapore la più grande società nel settore della gomma naturale (637, 66)
Indici 2016
Un tir Desma per spiegare l’Industry 4.0 con un tour europeo (638, 58)
Arburg festeggia i 10 anni della filiale di Shenzhen (643, 59)
Un premio e una nuova filiale a Taiwan per Arburg (638, 59)
La T.I.G. entra nel gruppo Engel (643, 60)
IMCD apre un ufficio in Giappone e una nuova società in Ohio (638, 61) Una soluzione Siemens per tenere d’occhio i consumi energetici (638, 62) Una campagna europea per informare sui pneumatici (639, 66) Elastomeri Zeon per l’industria cartaria e della stampa (639, 67) Un sistema Boy di stampaggio polimero + elastomero (639, 69) ETRA: accuse infondate al granulato da pneumatici usati (640, 58) Zeon introduce nuovi gradi nella famiglia Zetpol (640, 58) Trelleborg acquisisce Specialty Silicone Fabricators (640, 58) Arburg inaugura centro tecnologico a Varsavia (640, 59) Directa Plus arriva alla Borsa di Londra (640, 60) Engel chiude bene l’anno finanziario e rilancia per il prossimo (640, 60) La Arburg al K con soluzioni “chiavi in mano” (641, 62) Lanxess porta al K la tecnologia Rhenowave (641, 64) Continental scommette sui pneumatici agricoli (641, 65) Una nuova esperta di ambiente e clima per ETRMA (641, 67) Massimo Lavazza è il nuovo ad di Pomini Rubber & Plastics (641, 67) Paolo Ferrari presidente e Ceo di Bridgestone Emea (641, 67) Desma al K: tante novità in uno stand più grande (642, 124)
Una divisione Marangoni per le mescole tecniche (643, 62) I nuovi EPDM green di Arlanxeo (644, 50) Un nuovo metodo di stampa 3D del silicone (644, 51) Una nuova gomma per i tubi Parker Hannifin (644, 52)
Camisa, F. (635, 18) Cantalupo, G. (635, 44, 48); (636, 34, 46); (637, 34, 40); (638, 40); (639, 49); (640, 52); (641, 44); (642, 94, 102); (643, 38, 42); (644, 40) Canziani, F. (636, 23) Colombo, G. (637, 24) Colombo, M. (637, 24) Comerio, R. (637, 26) Comi, S. (635, 22)
9
Corna, S. (640, 30)
NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE
Coscia, M. (636, 31)
Sostanze: condividere è un obbligo (635, 54) Sistri: facciamo il punto (637, 52) Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze: nuove regole in vigore (638, 50) 500.000 pneumatici fuori uso recuperati in Sardegna (640, 62) Una policy ambientale per Michelin (640, 63) Veicolo fuori uso: lo stato dell’arte (641, 54) REACH: novità per i metodi di prova (642, 110)
D’Auria, C. (641, 34) Dalla Vecchia, M. (635, 25) Delmoro, A. (637, 29) Dondena, D. (636, 29) Doveri, F. (640, 34) Dufour, A. (640, 30) Fedele, N. (637, 27) Ferro, N. (641, 41) Fona, G. (637, 24) Foresti, G.S. (635, 24) Gagliardi, P.P. (637, 28)
La gomma da pneumatici fuori uso non è pericolosa per la salute (642, 117)
Garcia, J. M. (641, 28)
Greenpeace contro una piantagione Hevea in Camerun (642, 120)
Garlanda, B. (635, 54); (637, 52); (638, 50); (641, 54); (642, 110); (643, 52)
Esposizione dei lavoratori a campi elettromagnetici (643, 52)
Gebauer, T. (636, 40)
10 AUTORI
Ballabio, A. (637, 30) Bergomi, G. (635, 20) Bolis, G. (641, 29)
Espansione alla Comerio Ercole (642, 124)
Bracaletti, S. (637, 30)
Alpha Technologies lancia un sistema per accrescere la capacità dei suoi reometri (642, 124)
Brembati, G.P. (637, 46, 48); (638, 46); (639, 54); (640, 49); (642, 80); (643, 48); (644, 14)
UTH al K2016 con nuove proposte per la filtratura dei compound (642, 126)
Brevi, A. (636, 22)
Eico Specialties cambia nome e diventa KPI (643, 59)
Cadei, F. (636, 21)
Cabrini, G. (641, 38)
Calabrini, S. (640, 26)
Giannelli, D. (635, 25) Girelli, D. (640, 26) Goffi, E. (641, 28) Gottero, C. (640, 28) Inverardi, M. (636, 27) Livraghi, M. (640, 32) Lo Cicero, F. (635, 23) Lunari, S. (636, 20) Magri, A. (635, 17) Malacarne, V. (635, 24) Marzari, G. (640, 33) Montuoro, U. (641, 38) Nichetti, D. (644, 26) Nolli, C. (641, 38)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
59
Oldani, R. (635, 11); (636, 11); (638, 14); (640, 14, 18, 38); (641, 14); (642, 14, 88); (643, 14); (644, 14) Oldrati, M. (635, 21) Olivares, O. (640, 35) Ormezzano, F. (637, 28) Paesano, A. (642, 20) Pagani, A. (641, 30) Pedone, N. C. (640, 27) Piffari, A. (641, 33) Pignatti, R. (635, 20) Piovanelli, F. (636, 22)
Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze (644, 44)
Arburg (635, 66); (638, 59); (640, 59); (641, 62); (643, 22, 59)
Directa Plus (638, 56); (640, 60); (642, 122)
Argomm (635, 16, 27)
Doss Visual Solution (637, 40); (639, 22)
Arlanxeo (640, 24); (644, 50)
DP Gomma (636, 46)
Assocomaplast (636, 52, 63); (637, 57); (640, 57); (641, 18)
Ecopneus (640, 62); (642, 117)
Assogomma (636, 54, 55, 57); (639, 68); (641, 69); (643, 62)
Eico Specialties (640, 27); (643, 59)
ATG (635, 17, 28) Atlas MTS (643, 34) Azelis (640, 24) Battaggion (642, 40)
Eico Novachem (640, 26) Eigenmann & Veronelli (637, 48); (640, 28); (642, 50); (644, 15) Elastomers Union (639, 46); (641, 30); (642, 94) Elastotech (642, 52, 53); (644, 16) Elmet (638, 19)
Pizzato, D. (640, 25)
Bicarjet (641, 50)
Pizzoli, N. (641, 31)
EN.CO (643, 28)
Bluestar Silicones (635, 70); (638, 18); (640, 25)
Engel (638, 20); (640, 60); (641, 44); (643, 17, 22, 60); (644, 23)
Boeing Company (642, 20)
Engel Italia (635, 48)
Bonardi Stampi (643, 38); (644, 34)
ETRA (640, 58)
Borealis (641, 44)
ETRMA (635, 60); (636, 14); (637, 18); (639, 66); (641, 62, 64)
Polleri, V. (640, 24) Rivi, R. (636, 26) Rossi, F. (636, 32) Rossi, G. (640, 32)
Bosch Rexroth (639, 58)
Sala, A. (635, 17)
Boy (639, 69); (643, 23); (644, 21)
Eurofoam (644, 16)
Sandrone, R. (636, 24)
Bridgestone (636, 58); (641, 67)
Eurorubber (641, 31); (642, 54); (643, 62); (644, 16)
Scaglione, A. (635, 16)
Caldic Italia (640, 26)
Evercompounds (641, 33)
Schaupp, S. (640, 30)
California Institute of Technology (642, 118)
Schwittay, V. (636, 40); (638, 34) Siemens (638, 62) Siviglia, S. (641, 36)
Evonik (637, 65) Farrel Pomini (639, 47)
Centro Guarnizioni Tiger (635, 17, 29)
FDA (637, 58)
Ceresana (636, 51)
Federazione Gomma Plastica (640, 18)
Tallarini, M. (635, 20)
Co.Me.T. (639, 21, 58); (640, 44); (641, 28)
Toppo, P. (635, 18)
Cofi (635, 30) Colmec (637, 24); (639, 18); (642, 42)
Tovo, M. (641, 40)
FKW (643, 48) Fluortubing BV (638, 57) For Lab Italia (637, 46); (638, 21); (639, 28); (643, 29)
Color Service (637, 24); (639, 34)
Francesco Franceschetti Elastomeri (636, 58); (638, 46); (642, 55); (644, 16)
Comerio Ercole (637, 26); (639, 20); (642, 44, 124)
Franciacorta Stampi (636, 21); (638, 22); (639, 35); (642, 102); (644, 35)
Compounds (641, 28)
Fratelli Maris (639, 24); (644, 19)
Continental (636, 50); (641, 65); (642, 119)
Freedonia Group (637, 58)
Delia (642, 48, 49)
Gala Industries (637, 60)
Der-Gom (635, 45); (641, 29)
Gamma Stampi )639, 29) Gecam (635, 18, 31)
Alfagomma (636, 52); (642, 80)
Desma (636, 20); (638, 58); (642, 124); (644, 22)
Alfa Stampi (642, 39); (644, 17)
DGTS (643, 27)
Genomatica (636, 49)
Alpha Technologies (642, 124); (643, 26); (644, 26)
Dipartimento del Commercio USA (642, 119)
Gibitre Instruments (638, 23); (642, 60); (643, 30); (644, 16)
ALT (644, 51)
Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia (DIMI) (643, 58)
Goettfert (643, 48)
Tresoldi, T. (641, 36) Valanzesi, M. (640, 24) 11 AZIENDE E ENTI
A.G.P. Articoli Gomma Precisione (635, 26) Aigle Macchine (642, 38)
Anfia (635, 62); (641, 61)
60
ANIE Automazione Gruppo Meccatronica (643, 61)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2016
G3 (637, 28); (639, 25); (642, 56)
Gefran (642, 58)
Indici 2016
GOPDC (Ghana Oil Palm Development Company) (639, 66) Greenpeace (642, 120)
MonTech Rubber Testing Instruments (643, 27)
Köpp (643, 17) KPI (643, 59)
MP Gomma (635, 20, 35)
Kraiburg (637, 60); (638, 24); (641, 34)
Gruppo Caf (644, 44) Gruppo Gomma Plastica di Assolombarda Milano e Brianza (637, 59) Gruppo Marangoni (643, 62) Gruppo Meccatronica di Anie (641, 52)
Lagorio & Dufour (640, 30)
Myanmar Investment Commission (637, 64)
Lanxess (636, 50); (640, 32); (641, 64); (643, 19)
Netzsch (643, 31)
Halcyon Agri Corporation Ltd (637, 66)
Lawer (637, 28); (639, 38). (642, 61); (644, 19)
Hiflex Europe (636, 52)
Lopigom (635, 20, 34)
IMCD (636, 58); (638, 61); (640, 30)
LTE (641, 36)
IME Fraunhofer Institute di Münster (642, 119)
Maag (637, 60)
IMG (636, 22)
MP Strumenti (643, 48)
Laborsil (641, 36)
Nymco (640, 32) O.C.S. (638, 27); (639, 30; (640, 52); (644, 36) Oldrati Guarnizioni Industriali (635, 21, 36); (639, 31) OR.P. Stampi (635, 45, 48); (636, 22); (638, 28); (639, 42); (642, 64); (643, 17); (644, 38)
Maplan (642, 62); (644, 24) Marbo Italia (635, 45)
Interseals (640, 49)
Matrìca (639, 54)
Ornl (Oak Ridge National Laboratory) (635, 68)
Irsg (635, 64); (638, 55); (644, 48)
Mesgo (635, 48); (636, 44); (638, 25); (641, 38)
Panasonic (636, 63); (643, 32)
Italian Gasket (635, 20, 33)
MetraVib (643, 48)
Itaprochim (640, 30)
Michelin (640, 63)
ITG-CM Manzoni (644, 16)
Momentive (638, 26)
IRS (635, 18, 32)
ITRC (Int.l Tripartite Rubber Council) (639, 66)
S
U
U N I
Q
U E
Special injection presses Tiebarless & flashless
P
Performance
PMG (641, 39); (643, 42) Materials
R
R U B
B E
Parker Hannifin Italia (635, 22); (641, 38); (644, 52) Pomini Rubber & Plastics HF Mixing Group (637, 29); (641, 67); 642, 88)
E R
M
M A C H I
Turboextrusion of rubber by gearpump
N E
A R Y
Compound mixing screening rejuvenation all- in- one
SUPREMA srl Via Piemonte 14 21015 Lonate Pozzolo T 0331 669577 TM 334 8631751
info@supremamachines.com www.supremamachines.com facebook.com / supremamachines
Posa (635, 23)
SACE (636, 63)
Stratasys (643, 18)
Presma (636, 23); (642, 66, 67)
Saspol (635, 44); (636, 29); (638, 30); (639, 31); (642, 70, 71)
Suprema (636, 31); (637, 34); (639, 37)
Prodicon (637, 30); (639, 40); (642, 68)
Saudi Aramco (636, 50)
PumaTech (636, 34) Rabbi Claudio & C. (638, 29); (639, 32); (644, 39
Sealcore Network (635, 24, 37) Sico Italia (635, 24, 38)
RDC (639, 42); (640, 33)
Sigma Engineering (636, 40); (638, 34)
Reduction Engineering Scheer (637, 60)
SigmaSoft (643, 48)
REP (636, 24)
Sinochem International Corporation (637, 66)
Research and Markets (635, 62); (637, 67); (642, 118)
Sinta (640, 34)
Retsch (643, 36)
SK Global Chemical (SKGC) (644, 40)
Rheonic (644, 26)
Smithers Rapra (639, 64)
Rivi Magnetics (636, 26); (639, 33)
So.F.teR. (636, 58); (642, 72, 73)
Rodolfo Comerio (636, 54); (637, 27); (642, 46); (644, 18)
Sogimi (635, 25, 39)
Rogitex Italia (644, 40) Rossini (642, 69); (644, 16) RPM (636, 27); (639, 26) Rubber Trade Machinery (637, 30); (638, 40); (639, 44)
Tagarno (643, 33) TechnoBiz (639, 71) Tedeschi Gomma Sintetica (635, 42) Telco (640, 38) Ten Fluid (644, 16) The European House Ambrosetti(639, 63) T.I.G. (643, 60) Torchiani (640, 34); (643, 58) Tovo Gomma (641, 40); (642,74); (644, 16) Trelleborg (640, 58) TSF (641, 41)
Solgomma (635, 40)
Tubigomma Deregibus (Tudertechnica) 638, 57)
Solvay Specialty Polymers (639, 36)
Tumedei (635, 25, 43)
Spaggiari Industria Gomma (635, 41)
Urai (643, 34)
Specialty Silicone Fabricators (640, 58)
UTH (635, 69); (642, 126)
SPS-IPC Drives Italia (636, 61); (637, 62)
UTP Vision (636, 32); (639, 41); (642, 76, 77); (643, 16)
State Technologies (636, 30); (638, 31)
RUBBER DIVISION • Patented internal mixers series MCC-T and MCC-C, capacity up to 270 litres • Patented mixing mills with roll face from 300 mm up to 3050 mm, series MGC - MGX - MGP - MGS - MGU • 2, 3, 4 and 5 roll calenders with I, L, F, S, INCLINED configuration • Crackers and refiners • Roller head and Roller die calenders • Complete mixing and calendering lines for rubberising of fabrics, steel and textile cord • Complete mixing and calendering lines for rubber sheeting • Complete calendering lines for Polyolefines • Vulcanising plants • Mixing mills/calenders for synthetic asbestos • Stock Blender • Rubber cooling lines • Revumping of existing mixing and calendering lines
Indici 2016
Verder Scientific (643, 36)
TER Italia (633, 61)
UTPVision (629, 54); (630, 15, 17)
Versalis (636, 49); (640, 35); (642, 78); (644, 15)
Top Clean Packaging (634, 27)
VDMA (Verband Deutscher Maschinen und Anlagenbau) (627, 103)
Vietnam Rubber Association (639, 65) Wacker Chemie (637, 62); (638, 32); (640, 35); (643, 17) WDK (639, 14)
Top Tech Italia (634, 24, 26) Torchiani (630, 35); (631, 29) Tovo Gomma (627, 80): (629, 54); (630, 17); (632, 34)
Yizumi Rubber Machinery (635, 44)
Trelleborg (626, 48); (633, 60); (634, 16); (634, 38)
Yokohama Rubber (636, 50); 637, 61)
Trinseo (630, 17, 24)
Zeon (639, 67); (640, 58)
TSF (632, 35)
Zeon Europe (640, 36)
Uesseti 2000 (628, 100)
Zumbach Electronic (643, 35)
Uiltec-Uil (631, 63)
Solvay Specialty Polymers (629, 53)
Uisp-UnioneItaliana Sport Per tutti (633, 62)
SPD, (625, 42); (627, 90); (630, 15); (634, 36)
Unimatec (630, 17)
ST.A.TE Technologies (625, 36, 46); (627, 76); (629, 101); (630, 12) Sumitomo (630, 59) Suprema Rubber Machinery (627, 78); (630, 15) Tecnoelastomeri (630, 58) TER Chemicals Distribution Group (633, 61)
Università di Lodz (Polonia) (625, 22) Università di Milano-Bicocca (630, 60); (631, 22) Università di Praga (630. 60) Universita Omas Bata di Zlin, Repubblica Ceca (634, 51) Unrae (625, 57); (630, 54) Urai (633, 33)
Verder Scientific (633, 34) Versalis (626, 54); (627, 91); (628, 37); (629, 55); (630, 13, 17, 35); (631, 29, 54); (634, 52) Wacker Chemie (629, 94); (630, 36); (631, 28); (632, 50); (634, 27) Yihai Food and Oil Industry (630, 55) Yokohama Rubber (625, 61); (633, 60) Zeon Europe (627, 92); (630, 17) Zwick (633, 35) Wacker Chemie (622, 56) Wacker-Chemie Italia (617, 30); (618, 24) Wintec (620, 81) Yokohama Industrial Products Italy (622, 60) Yokohama Rubber (618, 59, 60); (622, 60); (623, 62) Zeiss (616, 25) Zeon Europe (617, 30); (618, 24)
WWW.RUBBERTRADE.IT
Raffreddatore STC 4500/1.8 e festonatore FST 2/2. Raffreddamento e raccolta in continuo di due strisce in due contenitori con sistema di pesatura e cambio contenitori automatico. Produttività: 1500 kg/h
BEYOND THE HORIZON
gli inserzionisti
Gli inserzionisti di questo numero
REPORTAGE DAL K2016 PROPRIETÀ VISCOELASTICHE UN FORNO PER IL RICICLO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
DICEMBRE 2016 - NUMERO 10
11
INTERSEALS 31
CALDIC ITALIA
47
ITAPROCHIM 52
CERTECH 1
LAWER 3
COMERIO ERCOLE
LTE 64
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
FOCUS STAMPI
BONARDI STAMPI
62
644
DER-GOM 50
MESGO
II COP.
EURORUBBER 53
ORP STAMPI
I COP.
FOR LAB ITALIA
18
PARKER
IMCD ITALIA
49
PEZZATO 5
RUBBER TRADE
IMG 32
PRESMA 51
SUPREMA 61
INDIAN/INT’L RUBBER
RELAIS I MIRACOLI
37
TECNOPOLIMERI INT.
JOURNAL 25
REP ITALIANA
13
TOVO GOMMA
IV COP.
RPM
III COP. 63
7 43
Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds
Rubber Compounds a suitable solution for every challenge
Sales:
Plant:
Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) â&#x20AC;&#x201C; Italy Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19 www.parker.com
Parker Tecno Compounds Via Toscana, 6/8 27010 Siziano (PV) Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 www.parker.com/tecnocompounds
aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding